Vento di Libertà ~ Abisso

[Aurora Occidentale]

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Mentre avanzava verso il campo di battaglia parole di odio riaffiorarono nella sua mente come in un eco lontano. E con quelle un ruggito carico di disprezzo, figlio di un dolore che lo aveva trafitto nel profondo e che aveva animato una rabbia ed una sete di sangue difficile da estinguere. L'odio che aveva infettato il Presidio Occidentale lo aveva raggiunto ed aveva fatto breccia fin nel suo cuore, rendendolo non solo diffidente nei confronti del genere umano ma avvelenandolo con quegli stessi disgustosi sentimenti. Tuttavia il logorante desiderio di vendetta si era trasformato in qualcosa di più grande. Era stato sostituito da ideali più nobili, da una lotta per la giustizia e per la libertà dei popoli oppressi. Sebbene non avesse legami con quella terra aveva deciso di restare e combattere al fianco della Resistenza, impegnandosi ufficialmente per la causa delle terre d'occidente. Liberando i prigionieri aveva contribuito ad adempiere a quella promessa che aveva fatto, non gli restava che un ultimo sforzo per completare la sua parte in quella guerra che aveva seminato così tanta sofferenza e preso la vita di tante creature innocenti, senza alcuna distinzione di razza.

    Quello che si ergeva ancora una volta sul campo di battaglia era un Mugen nuovo, sempre combattivo e selvaggio, ma animato da uno spirito diverso. Il furore e la rabbia che erano soliti infiammarlo nella frenesia del combattimento non erano solo figli di quanto aveva vissuto in prima persona. Il vigore con cui affondava la spada e la furia con cui calava il suo artiglio erano animati e spinti dalla voglia di mettere fine alle ingiustizie che erano state troppo a lungo perpetrate, incurante di quanto poteva succedergli. Combatteva perché era suo dovere andare avanti.

    Mentre avanzava, brandendo Anguirel pronto a fare a brandelli quanto restava delle forze di oppressione, non mancò di lanciare un'occhiata in direzione di Amon. Doveva tanto allo Scorpione. Non solo gli aveva salvato la vita, ma aveva anche ripristinato la sua fiducia nel genere umano. Combattendo al suo fianco aveva trovato non solo un abile compagno d'armi, ma anche un amico fidato. Entrambi erano disposti a dare la vita pur di mettere fine alle ingiustizie perpetrate da Kikio Ho e Usama Kuroi. E se il Destino aveva deciso che quella era anche la loro ultima battaglia, che non avrebbero visto sorgere la nuova alba su un Occidente libero, poco importava. Si sarebbero magari incontrati in un altra vita.

    In quegli ultimi istanti, prima di colpire il suo prossimo bersaglio, il suo pensiero si volse a tutti gli altri compagni che con lui avevano condiviso le tribolazioni della guerra. Amon non era l'unico umano che aveva conquistato la sua fiducia e con cui era in debito. Sarah, la fanciulla dell'Est, non solo aveva curato le sue ferite, ma con lui aveva condiviso la missione per catturare Usama Kuroi. Un altro prode guerriero dell'Est, Mozart il cavaliere d'oro, lo aveva affiancato nella conquista delle mura al Picco della Guardia. Nonostante tutto il Demone era in pace con se stesso, perché in quella guerra non era mai stato veramente solo. Qualora fosse giunta la sua ora era ben consapevole che altri valorosi avrebbero raccolto il vessillo della ribellione. La fiamma della speranza non poteva essere spenta.

    Ma quella pace interiore, poco consona ad un campo di battaglia, venne spezzata da un urlo agghiacciante, innaturale. Altre urla seguirono in rapida successione e in breve si scatenò il caos.
    La causa di tutto ciò fu presto chiara quando il Demone Volpe vide sollevarsi uno spirito dal corpo senza vita di un soldato nemico. Per qualche istante pensò che fosse l'ennesimo stratagemma o magari l'ultima risorsa degli oppressori di Sequerus. La lama nera non poteva scalfirli, ma anche quegli spiriti non facevano che investirli e attraversarli senza fare alcun male ai viventi.

    La Volpe non aveva mai assistito a nulla di simile.

    Quando poi le nuvole oscurarono il cielo un vento gelido si levò catturando nelle sue spire le anime dei caduti e l'attenzione di tutti i presenti. Il vortice di spiriti finì poi con l'essere risucchiato da una colonna nera che sparì come era apparsa senza lasciare alcuna traccia.

    Al termine di quella inspiegabile successione di eventi non ci fu che silenzio.
    Nessun nemico si ergeva contro l'esercito ribelle.
    La guerra era finita e Mugen aveva mantenuto la sua promessa.


    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: Contusioni lievi e graffi sparsi. Affaticato.
    Condizioni psicologiche: deciso
    Energie:70%
    Riepilogo: //

    Tecniche utilizzate: //


    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    [SPOILER]Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, udito iper sviluppato (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione.


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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  2. Deneb Eilean
     
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    Stringendo la mano di mia sorella mi allontano dal pandemonio che si è scatenato sul campo di battaglia. Non c’è tempo per razionalizzare quell’armata di spettri che imperversa in ogni direzione, né per dissipare il panico diffuso dall’ira dei kami. Non so quale maledizione si sia abbattuta su Sequerus, non conosco la natura di quel pilastro d’oscurità che s’innalza fino al cielo plumbeo, so soltanto che devo correre, scappare e mettermi in salvo. Questa non è più una guerra di liberazione, bensì un giorno del giudizio per i peccati commessi dagli Usurpatori.

    Quando riesco a trascinare Aoko in una zona sicura, giunge anche per me il momento di pagare un dazio: la mia lancia maledetta - che ha sostenuto le mie membra durante l’irruzione nell’Enclave - prosciuga d’un tratto l’energia rimastami. I dolori del recente parto riaffiorano, svincolati dalla stasi in cui erano stati messi a tacere. Il cosiddetto periodo puerperio è stato soltanto posticipato dall’influsso della Gáe Bolg, ma adesso il contraccolpo psicofisico è sufficiente a farmi perdere i sensi.

    Una guerra è finita, l’aurora sorge sull’Occidente e un nuovo assetto istituzionale riporterà lentamente queste terre al loro equilibrio naturale. Eppure non riesco a trovare serenità mentre sprofondo nel mio torpore. Sento un richiamo ormai familiare provenire dai fondali oceanici. Quando riemergerò da questo baratro un altro Abisso sarà in attesa per reclamare la mia anima.

     
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    Impeto e tempesta

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    .Istruzioni ~ Vento di Libertà ~ Abisso

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