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.Narrato | "Parlato" | "Pensato"
La litania musicale di SkekDor si allineò al loro passo lento e, mentre ciò avveniva, egli raccontò alcune cose di Endlos interessanti ed al tempo stesso poco capibili da Glauco. Come aveva intuito la guida del nuovo giunto da Lasto, il mondo da cui proveniva Glauco era privo di tecnologia di tipo avanzato, non poteva capire ciò che significavano le parole ingranaggi, macchina, costrutti e similari.
"Esseri fatti di metallo mossi dalla corrente elettrica? E sono...pensanti? Incredibile! Quale prodigio la tecnologia può raggiungere, senza la magia?"
I pensieri dello gnomo continuarono a turbinare intorno alle cose che aveva assorbito come una spugna dallo skeklis, al punto che la sua guida si accorse della sua assenza e la tradusse come noia mentre Glauco era tutto fuorché annoiato! Forse avevano un'altra cosa molto simile in comune i due: entrambi cercavano la conoscenza e ritenevano che essa fosse fondamentale, non si spiegava altrimenti la voglia di sapere che uno aveva verso le esperienze e le conoscenze dell'altro.
La mente di Glauco tornò al presente nel momento che fu sollevato dal terreno come una foglia colpita da una folata violenta di vento, pur capendo che quello era il prodigio della sua guida e non un chissà quale fenomeno atmosferico endlossiano.
Mentre Glauco era affascinato da quel potere, i loro movimenti nell'aria iniziarono ad acquistare una velocità tale da far sembrare allo gnomo che fossero sopra una carrozza trainata da cavalli. Vi era una sostanziale differenza: essi erano sollevati da terra di qualche metro e circondati da un turbinio di energie ventose che vorticavano intorno a loro ma non sotto loro, facendo intuire al nuovo naufrago che si trovavano nell'occhio di quel mini ciclone. Seppur l'aria fischiasse con un suono continuo da coprire le parole più leggere, quello che disse SkekDor fu nitido:
"Raggiungere il Presidio Sud richiederà probabilmente un paio di giorni di marcia. Ma forse sono stato disonesto con te, ragazzo: magari preferiresti trascorrere del tempo qui, nonostante il miasma nefitico che permea buona parte dell'Ovest..."
Prontamente Glauco rispose al suo interlocutore alzando la voce in modo da farsi sentire, guardandolo dritto negli occhi.
"No, mi va benissimo andare dove mi stai portando, ho accettato di seguirti e questo è quello che farò. Vi è una cosa che però che mi preme dirti: sono d'accordo sul fatto di non usufruire troppo dalle risorse che ci vengono forniti dalla natura, la mia gente così come tutti i popoli di Lasto hanno firmato un accordo di preservazione della natura. Questo e...beh..."
Dopo una breve pausa, in cui lo gnomo pensò alle leggende che aveva sentito sugli dei di Lasto e sulla loro reazione verso coloro che causavano danni tali da doverli mobilitare, Glauco finì la frase.
"...gli dei di Lasto hanno sterminato, secondo credenze popolari tramandate di generazione in generazione, alcune razze che si erano macchiate di vari peccati tra cui proprio quello di sfruttamento estremo delle testuggini-isola e delle risorse al di sotto della superficie del grande oceano. Questo potrebbe voler dire che tu, mia guida, saresti stata una divinità di valore su Lasto. Anche se non sarò un tuo servo, ribadisco la mia volontà di seguire la strada che imboccherai se mai dovessi andare a distruggere le macchine od uccidere coloro che sono parassiti per Endlos. Lo prometto."
Scostò lo sguardo Glauco ed iniziò a guardare davanti a sé per vedere verso cosa si stessero dirigendo ma, ancora, non poteva vedere il presidio sud, ci sarebbero voluti due giorni per arrivarvici e per un giorno i boschi, i verdi prati e la temperatura mite li avrebbe tenuti al riparo da ciò che li aspettava una volta arrivati nel presidio sud, ben più arido e caldo.
Condizione fisica: Stanco, le trasformazioni così in successione l'hanno stancato.
Condizione psicologica: Che la risposta sia un si o un no, Glauco porterà aiuto a skekDor se dovesse imbattersi nelle macchine o in chi risulterà un parassita per Endlos.
Equipaggiamento: -
Abilità passiva #1: Occhi metallici [scurovisione]
Abilità passiva #2: Forma alternativa [Ascriani, Hudur, Axia Nobilis o Gnometto pescatore da giardino]
Abilità passiva #3: Manipolazione dei vegetali
Tecniche attivate: -
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Dopo un breve botta e risposta tra lo gnomo e lo skeklis calò un lieve silenzio e, quella pausa, diede ad entrambi qualcosa su cui riflettere. Il primo che tornò a parlare dopo qualche minuto fu SkekDor che fece si che parte dei suoi ragionamenti e delle sue conoscenze vennero passate a Glauco giusto per fargli capire che egli, seppur non più un vero dio come in passato, aveva fatto conoscenza di altri esseri particolari o forse anch'essi dei decaduti. Si era fatto un nome SkekDor da quel che faceva intendere e probabilmente questo avrebbe potuto alleggerire le cose a Glauco se avesse incontrato alcuni di essi. Lo gnomo però non era un tipo normale ed amava le sfide, perciò rispose a suo modo, senza pensare troppo a ciò che dicesse.
"Sono contento che ti sia fatto un nome, mia guida, conferma però quanto penso di te: non sei così intrattabile come dici, dopotutto. Vi è una cosa che non sai di me e seppur ti abbia accennato qualcosa, devo far chiarezza perché è giusto che sia così. Io amo le sfide e, nelle sfide, spesso non prendo scorciatoie. Una sfida è tale perché ha un grado di difficoltà, dunque cosa potrei imparare io di Endlos, della sua durezza, della sua stratificazione sociale e gerarchica, se mi aggrappassi a coloro che tu hai conosciuto ed io potrei magari sfruttare per agevolarmi? L'aiuto di persone fidate è ben accetto ma..."
Pur essendo affaticato, pur sapendo che quella trasformazione l'avrebbe ridotto ad un essere fisicamente debilitato, Glauco si trasformò in Ascriani e concentrò il suo sguardo rettile color ruggine sulle fattezze di quell'uccello-rettile che aveva mostrato un lato compassionevole a lui che, con la massima trasparenza, gli stava dicendo che voleva strisciare nel fango e far fatica, rendere quella sua esperienza più dura possibile perché credeva fosse la sua strada. Endlos per Glauco sarebbe stato duro, stranamente però pur percependo quel lato alieno ed insondabile per lui, Glauco avrebbe fatto di quell'esperienza il suo trampolino di lancio.
"declino con un NO! Mi hai detto che Endlos è arido, pieno di gente pronta ad usare i propri poteri magici per scopi personali, pronta ad inquinare l'ambiente e sfruttare il posto stesso dove vivono senza preoccuparsi, dove ci sono "macchine" capaci di simulare la vita. Se questa non è una sfida lanciata da chissà quale fato o destino, come dovrei intenderla? Il tuo aiuto lo terrò come emergenza, qualcosa a cui rivolgermi se mai fossi tanto sul fondo da non potermi rialzare da solo, perché solo uno stupido non riconosce che in un posto sconosciuto, con regole sconosciute, possa avere difficoltà da cui, uscirne da solo, risulti impossibile. Per questo ti dico grazie, mia guida, ti ringrazio e ti sono grato. Non lo sfrutterò facilmente l'aiuto perché se voglio creare un nuovo me stesso, devo faticare. La fatica, sommata all'esperienza, farà maturare ciò che potrei essere, altrimenti, rimarrei come sono ora: scarno, semi svuotato, incapace, lontano spettro di ciò che ero."
Solo allora gli venne in mente che il dio decaduto, uno dei signori del cristallo, era rimasto piacevolmente compiaciuto dalle sue facoltà. Doveva...doveva farsi definire da lui in modo più preciso e quale mente migliore di un essere che aveva mille anni, aveva avuto tra le mani un grande potere per illuminare ciò che erano i suoi pregi ed i suoi difetti? Un dio non era come un semplice essere vivente, probabilmente egli aveva già compreso le facoltà di Glauco. Per questo, pur avendolo conosciuto da poco, lo voleva al suo servizio. Non credeva minimamente che lo volesse per servirlo come un semplice maggiordomo, no, lo gnomo aveva percepito nelle parole di SkekDor lieve stupore misto a piacevole scoperta: il dio decaduto aveva riconosciuto un valore in lui ed in quel momento egli voleva saperne di più.
"Tu che hai tantissimo tempo vissuto che, potrei definire, come vite di esperienza, cosa pensi del futuro me? Se dovessi rimanere in vita...sarò...forte? Non sono dubbi su me stesso ma semplicemente vorrei ricevere da te, mia colta guida, uno scorcio di possibile futuro. Su Lasto si dice che gli dei hanno una vista verso il futuro che non è come una possibile previsione ma una percezione quasi sicura. Che tu abbia o non abbia tal potere, mi piacerebbe sentire ciò che vedi di me ora e come mi vedresti tra...diciamo un anno."
La coda dello gnomo mutato in Ascrani si muoveva a scatti da destra a sinistra come quella di un gatto nervoso, pur non essendo nervoso ma solo concentrato a non perdersi nemmeno una parola di SkekDor. Non sembrava ma inconsciamente Glauco stava mettendo parzialmente alla prova le facoltà mentali dello skeklis, la sua capacità di analisi e già paragonarlo ad un dio di Lasto per lui era un complimento indiretto davvero superbo. Lo conosceva da poco ma, dopotutto, aveva riconosciuto la natura divina di cui era provvisto li millenario signore del cristallo.
Condizione fisica: Stanco, le trasformazioni così in successione l'hanno stancato.
Condizione psicologica: Curioso di come possa essere il presidio sud ma, al momento, anche su ciò che il dio decaduto possa pensare delle sue potenzialità
Equipaggiamento: -
Abilità passiva #1: Occhi metallici [scurovisione]
Abilità passiva #2: Forma alternativa [Ascriani, Hudur, Axia Nobilis o Gnometto pescatore da giardino]
Abilità passiva #3: Manipolazione dei vegetali
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Le parole dello skeklis vennero assimilate ad una ad una dallo gnomo ed il suo avvertimento gli fecero capire che Endlos era ancor più il posto giusto per lui. Il monito di skekDor non schiacciò il freno sui pensieri di Glauco circa le sue possibilità in quella nuova casa, anzi, gli diedero altra benzina per alimentare il fuoco che gli stava bruciando dentro. Un fuoco sano, che non si sarebbe spento davanti alle prime difficoltà a cui il semplice gnomo era fin troppo abituato. Era pur sempre un marchiato e chi lo era su Lasto viveva una vita difficile, sempre in salita.
"Endlos è un posto pericoloso e molto interessante, sceglierò con cura le persone da aver intorno..."
La situazione cambiò nella mente di Glauco quando l'immortale mostrò ciò che si celava sotto la sua veste: emettevano suoni simili a gemiti, il loro aspetto ricordava le bambole vudu e gli scheletri maledetti di una particolare isola-testuggine di Lasto. Quel loro aspetto fece quasi indietreggiare lo gnomo seppur non potesse permettersi di muoversi molto, sarebbe potuto cadere all'interno del ciclone e da lì non né sarebbe uscito illeso. Più che fisicamente, era mentalmente che si creò un ostacolo tra lui e skekDor.
"Un dio malvagio dice lui..a me sembra più un tipo dannatamente strano! Perché legarsi a simili esseri? Forse la sua natura malvagia dipende anche da loro? Vorrei fargli qualche domanda più personale ma eviterò, ho già toccato un tasto dolente pochi minuti fa e vorrei evitare di chiudere il cammino con lui, peggio ancora dovermi battere con lui. Non sono né nella forma né all'altezza di skekDor."
L'analisi personale di Glauco su skekDor si concluse con l'ammissione di incapacità a recar danno all'immortale e della distanza che vi era tra loro. Lo gnomo non pensò a quest'eventualità e non voleva nemmeno arrivarci, soprattutto perché la parte di risposta alla sua domanda stava uscendo dal becco dell'essere che lo stava squadrando dall'alto al basso, studiandolo nel suo aspetto rettile. Rimase in silenzio ed accettò quelle parole dure, al punto che la coda di Glauco prese a muoversi sinuosa da destra a sinistra, come a danzare col vento dell'aria che turbinava intorno e sotto di loro, non come in precedenza con movimenti scattosi e nervosi.
Pur essendo le parole dell'immortale contornate da un "se e quando morirai sarà solo perché io lo vorrò", egli dovette comunque tirare fuori una conferma a quanto già detto prima circa le possibilità di Glauco su Endlos. Esse erano buone ed avrebbe potuto percorrere una strada in salita ma costruttiva ed utile, facendolo crescere. Se uno skeklis era stato costretto ad ammettere che egli sarebbe divenuto forte, pur dovendo soppesare il fatto che precedentemente il concetto di forte era stato espresso come arma a doppio taglio, lo gnomo sorrise e socchiuse gli occhi facendosi accarezzare dalla spira d'aria che li circondava. Fresca com'era al momento l'aria, sarebbe divenuta fra non molto calda e sempre più secca non appena fossero stati più vicini al presidio sud. Gli occhi del mutaforma si concentrarono sul becco e sulle vesti della sua guida facendo seguire una risposta calma e pacata.
"Farò tesoro anche di questa visione esperta e cercherò di colmare le lacune. Comprendo che per un essere dalle tante vite, un immortale, la mia domanda sia stata sciocca ma era necessario capire, con chi ha già vissuto questa caduta, se io avessi i requisiti. Penso che..."
Glauco smise di guardare l'essere mezzo uccello mezzo rettile al suo fianco e si sedette a gambe incrociate su quella che doveva essere la base su cui poggiavano i loro piedi, mettendosi in modo da poter scrutare la strada verso cui erano diretti e dopo un sospiro lungo, un ghigno sul volto ed uno sguardo più vivo che mai, finì la frase.
"...qui la mia vita prenderà una strada migliore che su Lasto, non per questo mi dimenticherò del mio passato e del maleficio che ha colpito noi De Sebeni. Voglio proprio vedere che cosa mi aspetterà nel presidio sud."
Condizione fisica: Stanco, le trasformazioni così in successione l'hanno stancato.
Condizione psicologica: Curioso di come possa essere il presidio sud
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Abilità passiva #1: Occhi metallici [scurovisione]
Abilità passiva #2: Forma alternativa [Ascriani, Hudur, Axia Nobilis o Gnometto pescatore da giardino]
Abilità passiva #3: Manipolazione dei vegetali
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"Maleficio?!"
"Già, vedi il glifo che ho in fronte? Ah no, aspetta, non puoi vederlo adesso che sono in forma Ascrani. Ok, diciamo che il glifo è un maleficio di infamia sulla mia famiglia per cause di mio nonno."
Disse skekDor, inarcando il sopracciglio destro, a cui era seguita la risposta celere e superficiale di Glauco. Solo per rispondere, egli aveva ruotato la testa verso la sua guida, successivamente avrebbe continuato a guardare l'orizzonte dato che si stava iniziando a vedere la colorazione cambiare da un verde ad un beige. La sabbia presto avrebbe preso il posto del prato e senza dover chiedere, lo gnomo avrebbe capito che erano entrati nel presidio sud. Quando lo skeklis si rese conto di aver varcato quel confine, parlò di una certa "Merovish" che Glauco intuì a naso che fosse la loro destinazione, aggiungendo anche di un certo "Il Bazar delle Talpe" che offriva cibi e bevande gustose. Quando l'immortale disse le ultime due parole del suo discorso, lo gnomo vide la lingua scorrere lungo quasi tutto il lato sinistro del becco, entrando in una fase di leggera assenza. Glauco non sapeva se egli era assorto o meno ma, per non disturbarlo, decise di non chiedergli altro. Continuò a scrutare l'orizzonte e la curiosità di vedere le città di Endlos prese il sopravvento in lui.
"Merovish è la nostra meta eh? Spero sia una città piena di sorprese, sarà così strano vedere un posto abitato non sopra una Baquichada. Chissà quali tecniche costruttive e quali materiali usano qui per fare le città. Avranno un mercato del pesce? Avrei proprio voglia di un bel kingcrab!"
L'essere chiamato kingcrab a cui faceva riferimento nella propria mente Glauco era un gigantesco crostaceo del peso di una tonnellata e mezza, dalla corazza tanto dura ma dalla azzurra carne morbida e polposa. Il profumo che emanava era dolce e simile più al manzo che alla polpa di granchio, quasi nel pensarci scese una goccia a Glauco tanto gli avrebbe fatto piacere mangiarsene un pezzo subito. Tornò però al presente in un lampo perché il suo sedere si stava iniziando a scaldare a causa del loro ingresso in quella linea di confine invisibile che univa i due territori, presto sarebbe diventata molto più calda la sabbia e non sarebbe riuscito a rimanere semplicemente seduto. Sicuro di averlo pensato, lo gnomo disse a voce alta il suo pensiero come a volte gli capitava, pensava a voce alta e non aveva filtro.
"Merovish immagino sarà in mezzo alla sabbia, sembra di vedere Lasto senza oceano: immagino sia così il fondo su cui camminano le testuggini-isola. Adesso ho ancora più voglia di un kingcrab!"
Si girò verso il compagno di viaggio nonché sua guida e parlò come se egli non avesse potuto sentire quanto invece aveva appena detto. Non si era per niente accorto di aver parlato.
"Merovish è in mezzo alla sabbia, giusto?"
Condizione fisica: Stanco, le trasformazioni così in successione l'hanno stancato.
Condizione psicologica: Curioso di come possa essere Merovish
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SkekDor mostrò a Glauco un potere dei suoi e lo gnomo rimase così colpito da tutto quello che avvenne dall'inizio alla fine dell'illusione che i suoi occhi, man mano che essa procedeva, gli si sgranarono. Solo alcune volte bisbigliava qualcosa ma erano tutti complimenti al controllo della sua guida. Quando comparve davanti ai suoi occhi Merovish, la versione illusoria, non poté fare a meno di farsi scappare i complimenti verso SkekDor pur non guardandolo, era fin troppo concentrato.
"Incredibile! Ma che bello!"
Dal commento non si sarebbe potuto capire se egli si riferisse alla maestria dello skeklis nel creare l'illusione o se invece la visione di una città sotto le dune, al riparo dal caldo, potesse aver acceso interesse in Glauco. La risposta esatta era entrambe le cose! I pensieri iniziarono ad espandersi nella sua mente ed un pensiero, quasi sul punto di esser rivelato a voce, venne trattenuto a stento.
"Questa Merovish sarà davvero fantastica da visitare, mi sembrerà di esser già stati lì grazie a questa visione data dall'illusione di skekDor! E la magnificenza con cui sa usare le illusioni..."
La bocca del rettile era un continuo movimento come se parlasse tra i denti sottovoce ma nulla uscì dalla sua bocca. Non ora. Quando l'illusione svanì e la luce riflessa sull'orizzonte sabbioso lo accecò leggermente, gli occhi sbatterono più volte per adeguarsi a quella luce e l'attenzione che gli era stata rivolta, con seguente domanda dello skeklis, venne raccolta con breve ritardo di circa tre secondi.
"Non avrei mai immaginato che sotto la sabbia potesse esserci una città! Dunque si accede da gallerie, eh? Senza di te, se mi fossi diretto da questa parte, sarei morto. Né sono sicur-"
Non sembrava molto interessato l'immortale perché la frase che venne posta a Glauco lo interruppe, egli sembrava molto interessato al kingcrab. Sorrise lo gnomo in forma Ascrani, le domande di skekDor erano state poste senza ricordarsi che egli era appena giunto ma il non più dio si accorse del suo errore grossolano e corresse il tiro, capendo che egli non aveva conoscenze di Endlos per rispondere correttamente a quelle domande. Lo gnomo cercò comunque di rispondere per quello che sapeva del kingcrab, descrivendogli tutto quello che sapeva di esso.
"Non posso sapere se qui su Endlos ci possa essere qualcosa di simile ma, se mai dovesse esserci e dovessi trovarlo, sarebbe mia premura fartelo sapere perché è una leccornia tanto buona quanto comune su Lasto. Di cosa sa? Non lo so, devo conoscere la fauna di questo mondo, i cibi cotti e crudi per poterlo metter a paragone. Il kingcrab ha una dimensione incredibile, pesa una tonnellata e mezza e vive nelle profondità del grande mare del posto da cui provengo. Catturarlo non è facile data la sua dimensione ma rimane comunque uno degli animali più ambiti su Lasto. "
Mentre parlava, stava iniziando a percepire un calore più forte sotto le gambe ed il sedere, decise allora di alzarsi e di scrutare meglio quello che era una deserto. La zona di confine tra i due presidi era alle spalle ed in quel momento erano già addentrati nel presidio sud, lontani dal verde che rigoglioso cresceva nei feudi meridionali.
"Stiamo per arrivare, non è vero? Non siamo più nel presidio ovest. Prima della tua illusione avevo visto la sabbia mescolarsi a ciuffi di erba ma adesso l'erba è un lontano ricordo. Avevi ragione, questo posto è molto caldo!"
La mente dello gnomo andò al discorso che gli fece lo skeklis riguardo all'aridità di quel posto, passando poi al ricordo di uno o due minuti prima che recitava "E' bene munirsi di guida, poiché è facile perdersi e, beh...non è una scelta auspicabile". Annuì tra sé e sé Glauco, aver incontrato una guida per il suo primo viaggio a sud era stata una manna dal cielo. Merovish, la città sotto le sabbie, come avrebbe ricevuto il nuovo naufrago?
Condizione fisica: Stanco, le trasformazioni così in successione l'hanno stancato.
Condizione psicologica: Merovish ed il potere di skekdor fantastici!
Equipaggiamento: -
Abilità passiva #1: Occhi metallici [scurovisione]
Abilità passiva #2: Forma alternativa [Ascriani, Hudur, Axia Nobilis o Gnometto pescatore da giardino]
Abilità passiva #3: Manipolazione dei vegetali
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Energia rimanente: 95%
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.Narrato | "Parlato" | "Pensato"
Dopo la momentanea perdita di controllo de "Turbine" per mancanza di energia magica, con annessa caduta di qualche metro dentro il centro della tecnica e svestizione dei gioielli di famiglia, lo skeklis si riprese velocemente come solo una persona esperta avrebbe potuto fare. Per quanto immortale, skekDor aveva pieni interessi nel cibo ed il pensiero di un kingcrab l'aveva condizionato per alcuni minuti. Ripresosi dopo svariate ingiurie ed imprecazioni semi silenziose, egli aveva annunciato il tempo di arrivo in uno dei punti dove vi era l'entrata per Merovish, una delle molte.
"A piedi ci avremmo messo un paio di giorni di marcia avevi detto, mentre ora siamo quasi all'imbocco per scendere nelle profondità. La velocità di questa tua tecnica è davvero sorprendente!"
Lo gnomo non vedeva l'ora di incontrare la gente di quel mondo, la sua coda girava quasi come un'elica. Grazie al potere illusorio di skekDor sapeva com'era l'aspetto dall'alto di Merovish, come ci si arrivava e quanto gli umanoidi di quel mondo avevano lavorato per erigere una cotale città. La curiosità era tanta per le genti che la domanda sorse spontanea in lui ed in breve la portò all'attenzione dell'immortale.
"Come mi devo porre verso la gente di Merovish? Quali sono le attività cittadine più frequenti? E' una città governata da un concilio, un dittatore o nessuno? Peculiarità? Prepararsi credo sia la cosa migliore e visto che te ci sei già stato, beh...non arrivo impreparato!"
Nella realtà dei fatti Glauco sperava che non fosse una città piena di problemi e con persone senza troppi pregiudizi, egli non sapeva che su tutta Endlos vi erano miriadi di razze particolari, alcune native il resto tutte importate dal Maelstrom. Non appena il compagno di viaggio nonché sua guida avrebbe risposto su quali cose distinguevano Merovish, la domanda successiva sarebbe stata semplicemente un proseguo della prima, cercando notizie su usi, costumi, tipologie di lavori, possibilità di guadagni e...gilde. I gruppi organizzati erano qualcosa in cui, a causa della propria maledizione e del glifo infamante ben visibile, sarebbe voluto entrare e le azioni di un suo avo l'avevano portato lontano da quella strada, non potendola nemmeno percorrere. Avrebbe potuto mascherarsi, certo, ma prima o poi sarebbe venuta fuori la verità e Glauco tutto era tranne un menzognero. Lui voleva vivere libero e senza bugie, lui aveva bisogno di una seconda chance. Altro non vi era da pensare in quei momenti se non GRAZIE ENDLOS.
Sarebbe stato un giorno non molto lontano quando ciò sarebbe successo seppur, varie volte, ci sarebbero stati giorni in cui l'avrebbe maledetta.
Condizione fisica: Stanco, le trasformazioni così in successione l'hanno stancato.
Condizione psicologica: Merovish ed il potere di skekdor fantastici!
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Abilità passiva #2: Forma alternativa [Ascriani, Hudur, Axia Nobilis o Gnometto pescatore da giardino]
Abilità passiva #3: Manipolazione dei vegetali
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