[Ciclo EMH] Chi dorme non piglia pesci!

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    Merovish. Serraglio. Un giorno come tanti.
    Guardali, sempre a cianciare! Ah, povero me: di questo passo finiremo per chiudere!
    Se non fosse per delle grida che si levano nella quiete del primo mattino -se non fosse per quegli strepiti che disturbano la pace di un placido risveglio- ecco che il tiepido refrigerio dei primi cunicoli merovishi potrebbe dirsi un angolo di paradiso tanto per chi giunge da fuori -quelle carovane sufficientemente caute (o folli?) da attraversare lo Yuzrab al chiaro di luna (e al gelo notturno)- quanto per chi invece si appresta ad uscire -offrendo a chi è di partenza un ultimo abbraccio del benessere che la Tana sa offrire (ben poca cosa, considerato il marciume che la inabita e invero la sostenta ma... beh, comunque qualcosa a confronto della torrida stretta che a breve tramuterà le sabbie sconfinate in una letale trappola ardente).
    Di tutti gli sfaccendati che appestano questo buco di città sono certo che voi siate i peggiori: avete mai lavorato un singolo giorno?
    Un borbottio che si fa insistente e fastidioso, opprimente perfino, al punto di fendere l'aria con impareggiabile vigore e raggiungere il fine udito di chiunque transiti nel giro di parecchie centinaia di metri. La voce tuona ancora e ancora e ancora, suggerendo in breve una piena insoddisfazione che -ahimè- non è accompagnata da pari sorpresa (come se, in fondo in fondo, chi si lamenta si aspettasse una tal condizione, o almeno la temesse già prima che si palesasse).
    A volte mi chiedo per cosa vi pagano... e per fortuna che non vi pagano! Sai che beffa altrimenti? Pagare degli scansafatiche! Dei mammalucchi! Dei sempliciotti con lo sguardo vuoto! Ah... povero me, povera Merovish! Qui proprio non ci siamo!
    La cosa strana -buffa o agghiacchiante che sia- è che quel peperino tutto lementele ed insulti potrebbe rientrare egli stesso nella suddetta categoria: sono infatti ben più di dieci minuti che quello continua a sgridare qualcuno d'imprecisato -qualcuno che, evidentemente, non gli presta la benchè minima attenzione- perciò, se solo si fosse speso in qualcosa di più produttivo (se si fosse messo lui all'opera, invece che ciarlare al vento) ora qualcuno sarebbe pur all'opera, con grande favore di ogni singolo passante non più costretto a subire quella tiritera di improperi!
    Ehi, voi! Sì, sì, dico a voi: finalmente vi siete scantati! La volete finire di farmi perdere tempo? Venite qui, muovetevi!
    Perciò immaginate lo stupore nei suoi occhi quando gli allocchi a cui si stava rivolgendo finalmente producono un barlume d'intelletto -quando quei fessi instupiditi si risvegliano dal suo torpore e sì, alla buon'ora lo guardano fisso con quell'espressione stolida tipica di chi non ha capito. Ecco, immaginatelo bene, perchè a giudicare da come lo strillone barbuto vi indica -a giudicare da come quel nano dal cipiglio torvo e dalla lingua sciolta (quello stesso che siete stati ad osservare fino ad ora, senza sospettare alcunchè) si prodiga nel catturare la vostra attenzione con ampie sbracciate- oserei dire che per oggi non avete di certo mostrato grande perspicacia e men che meno acutezza o vivacità.
    Allora, vi decidete? O devo svegliarvi io una volta per tutte, a suon di legnate?
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Dei tanti Presidi visitati nel corso dei suoi viaggi, quello meridionale risultava essere fra i preferiti di skekDor. Temperatura a parte, il mezzo-Mistico ci rivedeva infatti diverse similitudini con le terre del suo regno. Soprattutto, la scarsa presenza di vita, animale o vegetale che fosse. Ecco perché sovente gli piaceva tornarci, e visitare la città sotterranea di Merovish, luogo in cui era facile accaparrarsi il suo cibo preferito: ovvero essenze fresche di mortale.
    Quel giorno, nello specifico, si trovava poco oltre l'entrata del Serraglio. Il posto attirava la sua attenzione soprattutto perché era popolato, oltre che dagli umani, anche da specie animali di ogni genere. Insomma, per lui era come un buffet ben fornito, anche se il servizio spesso lasciava a desiderare...

    All'inizio, la voce burbera che gli disturbò le orecchie non lo impensierì più di tanto. Aveva imparato che Endlos era piena di villici con scarsa educazione, e probabilmente anche in quel caso si trattava del solito popolano zotico.
    Sistemò la veste, più volte stropicciata dal fiume di gente che gli si riversava addosso. Anche se di solito detestava esser toccato, ancora una volta la vita da semi-immortale gli aveva insegnato a sopportare in silenzio situazioni di quel tipo.
    D'altro canto, a farne le spese erano comunque gli sventurati che gli finivano contro. Si sarebbero portati per il resto della giornata il suo tanfo a base di carne rancida ed oli profumatissimi.

    Di nuovo la voce sbraitante. A quel punto, skekDor sentì l'impulso di vedere quantomeno coi suoi occhi chi fosse a fare tanto baccano.
    Non ci mise molto a capirlo, anche perché non appena incrociò lo sguardo con il nano -un villico in piena regola, a giudicare dalle sue vesti-, questi sbraitò nuovamente. In sua direzione, per giusta!
    Il mezzo-Mistico si guardò un po' attorno. Poi, con un lieve imbarazzo, s'indicò. A quel punto, urgeva fare chiarezza.
    Portò le mani nelle ampie maniche nella veste e, mentre la rabbia gli iniziava a montare dentro, s'avvicinò a quell'umano tanto maleducato. La coda di rettile sibilò al di sotto della gonna, anche se non riuscì nel suo intento: invece di fustigare i Podling, s'abbatté sulle sbarre della loro prigione.

    Arrivò nei pressi del suo interlocutore, e come prima cosa cercò di chiarire l'equivoco. Forse non l'aveva riconosciuto. Sollevò un lucido artiglio verso l'alto e aprì il becco per parlare, quando altre ingiurie gli furono rivolte contro.
    Intollerabile, davvero intollerabile.
    "Mmmh..." Mugugnò stridulamente lo Skeksis, sorridendo. Ma non si trattava di un sorriso di circostanza, né d'imbarazzo. Era più una di quelle espressioni che si assumono quando si freme dalla voglia di spaccare il muso a qualcuno, ma si vuole lo stesso mantenere un pacato riserbo.
    Giunse le mani insieme e, non appena il nano finì di cianciare, agitando una zampa al vento esclamò: "Capisco... Tu vuoi morire, mortale."
    Fece spallucce, concludendo: "Se è tuo diletto che ti liberi dall'ingombro della vita, ti prego, continua ancora con questo teatrino..."
    Nessuno gliene avrebbe fatto una colpa, se avesse ridotto quel villico a un guscio vuoto. Di sicuro, non era stato il solo a venire importunato a quel modo

    Salute: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea.. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    Un candidato -uno solo! Certo non si può dire che ci sarà l'imbarazzo della scelta ma... beh, ovvio: cos'altro ci si poteva aspettare da degli stolidi e vuoti mentecatti? E' già tanto che uno si sia accorto del mondo in cui vive e, prima di ricorrere alle maniere forti, si sia fatto avanti di suo!
    (ah, ecco, a proposito: perchè sta avanzando con quel sorriso farlocco? Dici che non abbia davvero capito il motivo della sua chiamata? Per lo stramaledettissimo Yuzrab -davvero? DAVVERO?)
    Alla buon'ora, scioperato! Ti ci voleva tanto?
    Sì, beh, come hai notato tu stesso questo villico -questo nano imbronciato e dalle braccia nuovamente conserte- non lesina certo sugli insulti e sui richiami, apostrofandoti nuovamente per quello che lui crede tu sia. Bene attento, però: se conosci Merovish saprai bene che queste parole all'acqua di rose non sono che teneri vezzeggiativi con cui la feccia della Tana si chiama a vicenda -da fine estimatore dei poveri mortali di questo mondo ti sarai sicuramente reso conto (e se no, lo comincerai a fare sempre di più con ogni visita nella capitale del Sud) che il rispetto e la deferenza qui si dedicano soltanto a chi ha in pugno la tua vita -vale a dire a molti, certo, ma solo nelle occasioni (non rare) in cui ti stai proprio sentendo scivolare di dosso la tua misera, insignificante esistenza. Perciò ecco, in ogni altro caso -che tu sia un re, un alfiere, una divinità od un ciarlatano qualsiasi- la prassi è richiamare l'attenzione di chicchessia con un sonoro oltraggio allla sensibilità o al pudore. Esattamente come fa lui.
    Ciancia di meno e lavora di più: vuoi arrivare a fine mese? E allora datti da fare! Qui a Merovish non andrai da nessuna parte con le minacce a vuoto, sappilo!
    Un ennesimo rimprovero con il quale quel burbero ometto di dimensioni ridotte liquida ogni tua promessa mortifera -un consiglio che, nel momento stesso in cui t'è rivolto, fa scattare nel tuo interlocutore un dubbio da sfatarsi con immediata priorità:
    Aspetta, non fraintendermi: non ci provare neanche ad uccidermi -è tempo sprecato. Se vuoi davvero renderti utile -o anche soltanto evitare che le autorità cittadine ti bandiscano a vita da questo splendido buco di città- farai bene a starmi a sentire e darci sotto con il lavoro che ti spetta.
    Già, a suo modo quel peperino barbuto sembra convincente. Forse è la noncuranza con la quale ignora la tua effettiva pericolosità, forse è la sicurezza che ostenta oltre ogni aspettativa, forse è l'urgenza con la quale ti spinge a mettere da parte i tuoi interessi di vendetta e imbracciare alfine la proposta che ti offre impone. O forse è l'apparenza ingannevole che te lo dipinge come un qualsiasi, banalissimo villico -un PNG (Pi-enne-gi?) trascurabile- quando invece... su, su: evitiamo spoiler, grazie!
    Ma se non te la senti... oh, beh, nessun problema: giù alle carceri dell'Arena sapranno che farsene di uno scarto incapace come te -ci giuro almeno un occhio!
    Mmmh... più che un incarico sembra una sfida. Oppure un invito che -a suo modo- non si può rifiutare: sei davvero ancora dell'idea di contestare il linguaggio rivoltoti e puntigliare sulla persona che rappresenti?
    GIOGO - Malia passiva di Carisma (attenzione forzata/soggiogamento - NON fascino)
     
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    Più il nano parlava, e più skekDor avvertiva il bisogno irrefrenabile di colmare il vuoto nel suo stomaco. Massì, cosa mai avrebbe potuto fargli un'animella in più o in meno? Aveva una linea invidiabile, del resto, e un piccolo snack non gli sarebbe pesato sulla coscienza.
    Aprì giustappunto il becco per parlare e, al contempo, sollevò la destra. Si stava preparando a richiamare l'anima di quel villico da strapazzo, a convocarne l'uscita da quel corpo rozzo e puzzolente, nonché la sua successiva dipartita all'interno del suo gozzo.
    Era il minimo che il nano si meritasse, per la sua sfrontatezza.
    Poi, però, quest'ultimo disse qualcosa. Qualcosa che fece morire le parole in gola a skekDor e che -per sua fortuna- gli permise di terminare il discorso.
    E così, se lo Skeksis non avesse fatto quanto imposto dal suo interlocutore, sarebbe stato bandito a vita dalla città, eh? Interessante, molto interessante.
    Potevano trattarsi dei deliri di un pazzo, ma del resto... perché non starlo a sentire fino alla fine?
    "Mmmh..." Mugugnò nuovamente il mezzo-Mistico, stavolta con una nota ancor più acuta. Socchiuse gli occhi e batté le palpebre in maniera piuttosto femminea, e al contempo avvicinò le punte delle dita le une alle altre.
    "Continua, fantolino. Sentiamo che storia mi racconti."
    Una strana malia irradiava dal nano, ma skekDor la dissolse in un soffio. Nessuna emozione poteva essergli imposta, se non era lui a volerlo. Era stufo di stare al gioco dei biechi abitanti di Endlos. Mai più avrebbe provato amore, compassione, o lealtà nei loro confronti. A meno che non se la fossero meritata.
    Il nano, al momento, somigliava alla spiga di grano che si usa agitare di fronte a un gatto per attirarne l'attenzione. In altre parole, se la proposta successiva non fosse stata di suo gusto, quel mortale si sarebbe trovato a saggiare il gelo attanagliante dei suoi artigli.
    Per il momento, però, skekDor era tranquillo.
    "Va bene, accetterò il tuo occhio come compenso per il lavoro che vuoi affidarmi. Ora, sentiamo di che si tratta."

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    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

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    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

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    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea.. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    Puah! Senti qua che pretese! Il mio occhio come compenso? Sei sordo oltre che limitato?
    Ah beh, questa te la sei proprio cercata: da quando in qua si fa buon viso a cattivo gioco in questo modo? Sai che hai a che fare con un tipo burbero e spiccio -qualcuno che non lesina sul gergo o sulla veracità- e tu che fai? Perseveri a minacciarlo volutamente fraintendendo la sua vana scommessa! Mmh, un mio amico direbbe che cerchi rogne -e quel mio amico temo lo conoscerai anche tu tra poco...
    Mettiamo le cose in chiaro una volta per tutte: se ne uscirai vivo e tornerai qui con quanto ti è stato chiesto allora potremo discutere di un compenso adeguato per il tuo prossimo incarico. Senz'altri ma o però, beninteso.
    Attento -attento! Sembra proprio che il nano si stia scaldando -le sue mani fremono come se non aspettasse altro di tirarti un manrovescio, laddove invece il suo volto si fa paonazzo e l'espressione scura e terribile. Leggila un po' come una malia di paura, una di quelle fastidiosissime situazioni in cui invece che svolgere un dialogo civile e paritario il tuo interlocutore ricorre a quelli che tu chiami mezzucci; certo, idealmente concordo con te e ti do ragione: è un po' un giocare scorretto, sgraziato e soprattutto irrispettoso ma... beh, considera la realtà -considera che, per i PNG, qualsiasi interazione è sempre svantaggiosa e che la maggior parte delle volte sono essi i vostra balìa! Da questo punto di vista è allora chiaro che, nella selezione naturale che governa questi personaggi non giocanti, prima o poi emergano unicamente quelli in grado di lamerare al pari dei PG. Abìtuati allora a vederli utilizzare coercizioni che in altre occasioni non si renderebbero necessarie -e come queste, altre mirabolanti abilità un tempo appannaggio unicamente degli eroi in prima persona!
    Mi serve una mezza dozzina di Sirene nuove di zecca. Integre -perfette. E alla svelta. Non ti è concesso violarle in alcun modo: l'Esarcato non è prono a sconti di sorta con chi ruba le merci destinate ai propri intrighi. Nemmeno a chi fallisce, ad esser onesti.
    E per rafforzare quel suo imporsi subdolo e sleale -per evitare che, nuovamente, tu vanifichi il suo controllo su di te- ecco che il nano adopererà un ennesimo trucco di discutibile fattura: allugandoti una mappa -un consunto pezzo di pergamena su cui è tratteggiata la regione di Selowen- egli profferirà le sue ultime indicazioni (qui sopra riportate), intimandoti dunque di provvedere al recupero dei mitici ibridi donna-pesce e -si spera- distraendoti al punto da fartela afferrare senza ulteriori cautele. Se ciò avverrà, allora, tripudio e giubilo in tutto il reame: non importa quanto fastidioso, potente e sicuro di sè il sommo Skekdor possa essere -non importa quante difese, antimalie o protezioni divine egli possa vantare: impresso nella pergamena vi è infatti un incanto runico sottile e terribile, un arcano concatenato su se stesso e dissimulato per mascherarne la natura di trappola, un vincolo che dipingerà sulle membra putrescenti dello skeksis le medesime rune che si stagliano sugli avambracci nerboruti del nano al solo fine di costringerlo -volente o nolente- a portare a termine come possibile quell'ingrato incarico.
    Hai finalmente delle domande da pormi che valgano il mio tempo, Gallinaccia?
    GIOGO (Passiva) - Malia di soggiogamento
    ADOMBRAMENTO (Alto) - Malia attiva di terrore
    TRAMA RUNICA (Critico) - Vincolo arcano (come un patto, rimovibile solo a condizioni soddisfatte)
     
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    Il burbero gli diede del sordo e del limitato. skekDor lo rimbeccò prontamente: "Affatto. In compenso, ottengo sempre ciò che bramo." Rivoltogli l'ennesimo ghigno malevolo, ascoltò anche il seguito.
    Annuì a più riprese, concordando i dettagli: "Sta bene. Per le prossime volte, potrei chiederti del denaro. Mi spiacerebbe lasciare un mortale completamente privo della vista solo per un semplice capriccio..."
    Il nano si sfregò le mani, e subito dopo divenne paonazzo e sembrò in qualche maniera provare a intimidire lo Skeksis. Ancora, questi sentì dentro di sé la sgradevole sensazione di una reazione imposta, ancor più pressante rispetto alla precedente.
    Schioccando la lingua sul palato, ruvido come dura corteccia, il mezzo-Mistico si accese a giorno, come una torcia splendente quanto un astro.
    Probabilmente, la gente tutt'intorno sarebbe rimasta in qualche modo abbagliata da quel flash improvviso e potente. Chissà, magari il nano stesso avrebbe avuto problemi a tenere gli occhi aperti.
    Comunque sia, il fenomeno non sarebbe durato che pochi istanti. Giusto il tempo necessario per insegnare a quel piccolo uomo che simili giochetti erano sgraditi alle divinità.
    "Ti conviene calmarti, o ti verrà un infarto. E poi non potrò più soddisfare la tua richiesta, umano."

    E finalmente, il nano parlò. Sirene, ecco cosa gli serviva. skekDor conosceva bene quegli esseri: creature che prendevano la forma di umane dal corpo sinuoso e attraente, con l'intenzione di attirare e trarre in inganno gli umani che cedevano al loro splendore. In altre parole, delle vere e proprie maestre nell'uso di emozioni imposte!
    Al pensiero di doversi trovare ad affrontare esseri del genere, e al ribrezzo derivato dal vedere un corpo umano nudo -Che, per i suoi standard, rappresentava di per sé una vera tortura- il mezzo-Mistico piegò appena la bocca in segno di disgusto.
    "N-non credo che ci sia questo pericolo. Te le riporterò vive, ma non posso garantire sul lasciarle illese. Se faranno le furbe, assaggeranno la mia furia."

    E prese la mappa senza nemmeno accorgersi dell'inganno. Era sicuro del fatto suo, così sicuro che nemmeno si sorprese quando vide comparire su mani e piedi -le uniche parti scoperte del suo corpo- i misteriosi simboli runici.
    Anzi, per certi versi era elettrizzante. Massì, avrebbe rapito le sirene (sei, gli era stato detto. Quindi, avrebbe potuto cibarsi delle restanti) e poi sarebbe tornato dal nano a pretendere un suo occhio. Inizialmente, aveva deciso di privarlo del sinistro, poiché il tipo gli era parso "destrorso". Ma subito dopo aver udito quel "Gallinaccia", non ebbe più dubbi in merito.
    "Sei donne pesce per l'occhio destro di un nano. Mi sembra veramente un buon affare..." Mormorò, operando a sua volta un maleficio invisibile agli occhi.
    All'esterno, sembrava tutto normale. Mentre, nel suo inconscio, skekDor stava memorizzando la rifrazione dell'anima dell'essere che aveva di fronte. L'avrebbe trovato ovunque, su Endlos. E raggiunto in un battito di ciglia. Il nano avrebbe saggiato sulla sua pelle i vantaggi e gli svantaggi del chiedere i servigi di una divinità malevola.
    Ridacchiando, e portando al contempo la destra per coprire educatamente il muso, skekDor esclamò: "Ihihih! Non molte, in verità. Per prima cosa... hai quantomeno una vaga idea di dove potrei trovare per certo delle creature simili? E, se proprio non sai nemmeno questo, conosci qualcuno da queste parti che possiede un esemplare di sirena? Me ne basterebbe vederne una, tutto qui."

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    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea.. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Rifrazione:
    Rilasciando l’energia del Cristallo sottoforma di una sfera di luce che lo avvolge completamente e che,all'occorrenza, irradia anche l'ambiente circostante, skekDor può difendere se stesso da attacchi di natura Mentale o rendere nulle eventuali manifestazioni Illusorie [Abilità Attiva – Difesa da Attacchi Mentali e Illusori; Consumo: Variabile (In questo caso Alto)]

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, a prescindere dal fatto che questa sia eventualmente mascherata da Abilità Passive. Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio]


     
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    Ciance, ciance, ciance! Ancora a parlare? Su, dai -non se ne può più! Il nano intendeva cavarti questioni ben più succose, non queste quisquilie... ma tant'è: a SkekDor piace parlare, evidentemente.
    E per cosa ti avrei fornito una mappa, di grazia?
    Dove ovviamente nella realtà di gioco quel di grazia andrebbe sostituito con un improperio ben più forte (una bestemmia, di quelle che perfino a Merovish non tutti osano pronunciare).
    Lo sanno persino i morti che le sirene vivono ad Est, perlopiù nella laguna dolce che raccoglie le acque di Shea! Ma tu no, certo, dovevo aspettarmelo...
    Un grugnito si leva allora prepotente dalla gola del villico, un suono rauco e sordo che potrebe tanto anticipare un malore quanto -invero- la peggiore delle offese concepibili: hai mai ricevuto uno scatarro in segno di spregio? No, non direttamente -altrimenti scatterebbe la carneficina, temo- ma comunque innanzi ai piedi, colmo di sfida, corroborato subitamente da uno sguardo che dice tutto (uno sguardo che esprime tutto il disgusto per la tua attuale inanità).
    Ma cosa succede a questo buco di culo ai giorni nostri? Povera Merovish: non si riesce più a trovare qualcuno che si occupi di un lavoro così insulso senza questionare inutilmente! Ah, siamo spacciati...
    Facepalm di rito, mentre il tono di voce cala e -finalmente- s'inserisce una vena di dubbio e di disperazione, come se alla buon'ora il nano si stia rassegnando al rimanere a mani vuote.
    Ti pare che se avessi una sirena in carne ed ossa ti manderei a catturarne altre? Nemmeno fossero buone da mangiare, dico! Ahh... lascia perdere... abbiamo una biblioteca alle Cave del Sapere. Magari un libro riesci a leggerlo senza continuamente dar fiato al tuo putrido becco...
    Da come scuote il capo -da come è desideroso che tu te ne vada- è ben evidente che l'avvetura odierna non è cominciata sotto una buona stella, nè per te nè per lui. E questo, invero, non è neanche tutto (oh my...)!
    GIOGO (Passiva) - Malia di soggiogamento
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Quando skekDor sentì il nano schiarirsi la gola, d'impulso sgranò gli occhi in un'espressione mista fra lo stupore e la rabbia furiosa. Nei prossimi secondi, il nano sarebbe seriamente stato padrone di troncare la propria vita lì, in quel preciso momento.
    Lo sputo arrivò, ma solo a insozzare il pavimento. skekDor lo osservò con disgusto, battendo le palpebre a più riprese. Poi, riportando le piccole iridi vermiglie sul suo interlocutore sollevò un pugno e fece divampare in esso fiamme violacee.
    "Stento a credere che la tua lingua sia ancora attaccata alla mascella. Sto però ponderando di ovviare al problema..."
    Aprì la mano di scatto, e una fiammella, debole e leggiadra come una lucciola, ondeggiò verso il suolo. Non appena toccò lo sputo, divampò alacremente in una fiammata alta almeno una ventina di centimetri.
    Il tutto durò il tempo di un battito di ciglia. Se il nano avesse posato di nuovo gli occhi a terra, avrebbe visto che al posto del suo insulto, non era rimasto che terriccio bruciacchiato.
    "So che forma ha una sirena, maledetto idiota. Mi serviva solo conoscerne l'animo, per capire in che modo gestirla. Ma un mortale come te cosa vuol mai saperne di queste cose?"
    Avvicinò la mano e, se il nano non si fosse opposto, gliel'avrebbe battuta su un braccio. Poi, assottigliando lo sguardo e riducendo la voce a una specie di tonalità cinguettosa e piuttosto femminea, avrebbe aggiunto: "Mmmh... Il più è stato detto, non trovi, umano? Mmmh... Posso iniziare la mia missione, tuttavia... Mmmh... non pensi sarebbe il caso di accompagnarmi? Mmmh... Così, potrai assicurarti personalmente che la missione venga portata a termine... Mmmh... Nessun altro verrà, ques'oggi... Vieni con me, piccolo stupido nano... Mmmh... Ti mostrerò in che modo gli Eterni si occupano delle faccende dei mortali... Mmmh..."
    Era un tono di voce irritante, e sebbene in effetti lo Skeksis non appartenesse a nessun genere vero e proprio -Ma fosse all'effettivo sia maschio che femmina- il suo chiacchiericcio cozzava non poco con la forma del suo muso. Una persona sana di mente, di sicuro non avrebbe prestato la minima importanza a quelle parole. Eppure, a meno che il nano non fosse stato così prodigo nello studio da aver appreso i rudimenti del controllo mentale, non avrebbe potuto fare a meno di pendere dalle sue labbra.
    Infondo, come ragionamento poteva aver senso: visto che diceva che skekDor sembrava un buono a nulla, seguirlo, era l'unico modo per assicurarsi che non combinasse casini al Presidio Est. E poi, come giustamente gli era stato detto, c'erano ben poche possibilità che altri si fossero uniti all'impresa. Logico, no? Quasi inoppugnabile

    Salute: 100%
    Energia: 75%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea.. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:
    - Generazione degli elementi:
    Qualora lo ritenga necessario, skekDor è in grado di generare dal nulla una ridotta quantità dei quattro elementi della vita: che siano fiammelle fluttuanti necessarie ad accendere un fuoco da campo, abbastanza acqua da riempire una tinozza , una tana nel terreno abbastanza spaziosa e confortevole da risultare un buon riparo per la notte o una sottile brezza capace di allontanare per circa un'ora eventuali nubi da un cielo plumbeo [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso]

    - Verbo divino:
    Qualunque cosa skekDor dirà sarà presa molto sul serio da eventuali interlocutori. Questi non saranno costretti a obbedire ciecamente alle sue parole, ma sentiranno di potersi fidare di quel che dice con animo leggero e con il massimo rispetto, anche qualora la divinità proponesse qualcosa di contrario alla logica o alla loro etica, tipo lanciarsi da un dirupo o tradire un loro alleato. Dato che l'incanto agisce su un singolo argomento di conversazione alla volta, il suo effetto si esaurirà al termine del dialogo, mentre l'influsso perdurerà sino a che la vittima non avrà compiuto la sua scelta, obbedendo o trasgredendo alla fiducia riposta nelle parole che le sono state rivolte (Tecnica non utilizzabile in Duello) [Abilità Attiva – Malia; Consumo: Medio]


     
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    Di certo non si può dire che i due colloquianti -il nano e lo skeksis, Tennen e SkekDor, committente e mercenario (o com'altro li si voglia chiamare)- manchino d'astio reciproco: per ogni offesa scagliata ne giunge tosto un'altra, per ogni tranello si idea una nuova trappola, per ogni parole ostile subito ne sorgono molte a seguire. Ma, dopotutto, entrambe sono personalità importanti e scomode -se da un lato la divinità non è seconda a nessuno nel proprio pensiero, dall'altro l'addetto al Serraglio rappresenta la massima autorità nel proprio lavoro... più che altro perchè è lui a commissionarlo e ad elargire le rispettive ricompense (quindi sì, poco da fare se non accettare miseramente il suo volere).

    O almeno, questa dovrebbe essere la prassi -e quando mai la prassi è valsa per SkekDor? Egli rimbecca e rimbrotta senza scusanti, arrivando per l'ennesima volta a minacciare il nano millantando fantomatici poteri che -invero- il pennuto semidecomposto effettivamente possiede. Ma -indovina?- tutto ciò non fa smuovere di una singola ruga il volto del burbero villico -come se nessuna di quelle illazioni potesse davvero scalfirlo, lo stolto villano dall'insulto rapido osteggia un'indifferenza tanto solida quanto estremamente irritante. Anzi, quello addirittura evita di rispondere, del tutto convinto che l'altro non valga più nemmeno lo spreco di vocaboli: lo guarda, silente, e attende che lo scansafatiche si metta in cammino -l'osserva, senza fiatare, conscio che non vedrà mai quelle sirene che invero chiesto.

    La cosa interessante, tuttavia, è che il nano non si scansa minimamente al tentativo di soggiogarlo. No, proprio no. Potrebbe essere che non se l'aspetta, potrebbe darsi che non percepisce il reale pericolo di quel gesto, potrebbe ancora voler dire che non lo teme -in qualche misura schermato o difforme dal canonico. Ciò che conta, comunque, è ch'egli se ne sta lì, immobile a subire. O almeno, questa dovrebbe essere la prassi -e quando mai la prassi è valsa per SkekDor?
    La dubbia divinità riesce dunque ad afferrarlo, ad imprimere la sua energia, a scandire il verbo del dio e... e basta. Lo so, lo so: ella si aspetterebbe infine di comandare a bacchetta la propria preda -di impartire il proprio volere sulla vittima designata ma... invece... ecco, non è così. Semplicemente: non è così. Il nano permane tuttora statuario, nella propria stolidità non piega labbra nè inarca sopraccigli: in effetti, non respira nemmeno più -il cuore ha cessato di battere, i pensieri non fluiscono più. E perchè mai, di grazia? Ancora una volta è molto semplice: perchè, tra gli artigli che lo skesis ha stretto attorno al suo braccio -in quelle mani rapaci che si ritrova- null'altro rimane se non della rena umida. Sì, sabbia. Esattamente. Della sabbia intrisa di un qualche liquido -forse sangue, ma trasparente (forse acqua, che però a Sud è decisamente più preziosa d'ogni altra cosa).

    Ah, santa pazienza! Cosa bisogna fare per non incorrere continuamente in delle stranezze? Beh, poco male: se quel maleducato ingiurioso s'è polverizzato -per merito o meno di SkekDor, questo è ancora da verificarsi- non c'è più alcun problema che sussista. Insomma: niente committente uguale niente lavoro -semplice (sì, sembra tutto semplice, no?)! Chissene delle sirene, dell'Est, delle maledizioni che quello si meritava! Oramai è polvere, da calpestare con garbo e giubilo -polvere sulla quale, sadicamente, poter sputare con piena soddisfazione.
    E poi? E poi si va per la propria via. Merovish è grande, la Tana offre mille occasioni. Alla peggio, ci si ubriacherà d'anime in qualche vicolo -ecco, questo un po' rode, di non essere riusciti a strappare l'essenza vitale a quello stolido villano (che poi, magari neanche l'aveva!). Sì, dai, la vita continua e per una grande personalità come SkekDor un piccolo intoppo come quello odierno non sarà cosa ardua da dimenticare. L'importante è non guardarsi mai le membra, non far caso a quelle rune tuttora impresse sulle flaccide carni al di sotto di vesti consunte ma dall'immancabile gusto esotico: come le si spiegano, invero? Il nano è morto, l'incanto dovrebbe essersi spezzato -il vincolo rimosso perchè, a quanto pare, una delle due parti non può più tener fede all'accordo. E invece... ah, diamine! E' proprio vero che le seccature non finiscono mai!
     
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8 replies since 3/10/2017, 23:18   261 views
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