Conflitto d'interessi

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    Viaggiatore dei Mondi

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Freddo, ghiaccio, distese innevate a perdita d'occhio e poco d'altro. Il paesaggio della Calaverna del Pettirosso poteva risultare monotono, persino irritante, per chi non era abituato a vedere il lato positivo delle cose.
    Lo Skeksis, per certi versi, si poteva dire che appartenesse a questa categoria. Il villaggio che aveva contribuito a difendere dai lich suscitava in lui emozioni contrapposte. Da un lato, complice anche l'operato della sua metà buona, il fatto di esser ben visto dai popolani e soprattutto dai bambini lo rendeva iracondo: i mortali dovevano provare un timore riverenziale per le divinità, non accogliere la loro venuta con canti ed esternazioni di affetto, nella speranza di ricevere in cambio dei doni!
    D'altra parte, l'elevata mortalità della zona offriva a skekDor pasti succulenti a base di anime fresche di morte. E non sempre si trattava di semplici animali. Il suo ventre poteva ormai vantare una discreta collezione di creature umanoidi di Endlos.
    Peccato che gli accoliti fossero molto pochi. Solo alcuni mortali avevano accettato di servirlo in cambio della vita eterna. E buona parte di essi nemmeno erano umanoidi, la specie più abbondante su quel mondo.
    A lungo skekDor si era interrogato sul motivo, e presto era venuto a conoscenza di un particolare non di poco conto: la concorrenza.
    Alcuni dei, o anche semplici mortali che si erano auto-elevati a un simile rango, avevano pensato bene di impiegare le energie per scambiare doni con le creature inferiori, in cambio della loro anima.
    Una faccenda che skekDor trovava riprovevole, per il semplice fatto che un dio ha a disposizione quante anime voglia, senza bisogno di scomodarsi troppo. Il senso degli accordi sta nel far proprio il mortale in toto, rendendolo uno schiavo fedele e prolifico.

    Evitando digressioni eccessive, skekDor scoprì che anche in quel villaggio di pochi abitanti non era il solo ad operare. Fu un popolano a consegnargli personalmente il volantino "incriminato". Su di esso, un sedicente "onesto lavoratore" scambiava volentieri la possibilità di esaudire un qualsiasi desiderio con l'anima (o qualcosa di egual valore) di chi fosse tanto folle da accettare un simile prezzo.
    Questo, per skekDor, era inammissibile!
    Nessuno, a parte gli dei, avrebbe dovuto arrogarsi un simile diritto. Quei mortali erano le sue pecorelle, il suo gregge smarrito! E solo lui avrebbe avuto diritto di ricondurli all'ovile, o di sgozzarli e farne un buon arrosto!
    Congedò il popolano con uno sguardo tanto truce da togliergli il sonno per almeno una notte, e quindi concentrò l'attenzione sullo studiare minuziosamente il volantino.

    Sollevato il capo da esso, mormorò poi: "Snarl! Malnato turlupinatore e ladro di profitti altrui!" Accartocciò il foglio nella mano, tirandolo con sdegno a terra e pestandolo con la zampa fino a renderlo tutt'uno col ghiaccio.
    Poi, digrignando i pochi denti marci che aveva in bocca e serrando i pugni, bisbigliò: "Sono proprio curioso di scambiarci due parole. E lo farò comodamente da qui..."

    Prima di passare alla parte interessante della faccenda, skekDor si concesse qualche secondo per sistemarsi al meglio. Lui era uno che all'etichetta ci teneva.
    Raggiunse la piazza del paese, di modo che il suo dialogo con suddetto "John" avvenisse a portata d'orecchio di un buon numero di presenti, così da rendere le sue parole ancor più pregne di significato.
    Passò in seguito a rinfrescarsi il trucco, passando uno strato di tintura tale da rendere il suo muso violaceo e le sue gote ben colorate. Applicò anche un po' di trucco indaco al contorno degli occhi al fine di renderli più affilati. Subito dopo, fu la volta della veste. Strinse i lacci a cui erano legati gli scheletri abbastanza da ridurre il rigonfiamento del verdugale a livello dell'addome, quindi tirò la gonna fino a stirarne con cura gli orli.
    Si osservò minuziosamente con lo specchietto, e a quel punto passò alla profumazione. Essenze, oli e creme furono stesi con cura sulle zone esposte del corpo. Niente avrebbe cancellato l'olezzo di putrefazione che skekDor si portava dietro, ma se non altro poteva attenuarlo un po'.

    Dopo quasi un'oretta buona di preparativi, il mezzo-Mistico si sentì finalmente pronto a ricevere il suo "ospite".
    Avvicinò le palme delle mani le une alle altre fino a far combaciare i polpastrelli delle dita. Quindi, riprendendo l'espressione arcigna di sempre, esclamò: "Sceglier John sembra matto... Groan... ma ti offre il miglior contratto! Sì, come no."

    Salute: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:


     
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    Taverna di Fernando, pressi di Najaza


    « E così sarei un pezzo di pane? Solo se lo possedessi, vecchio bastardo! »

    Esclamai colpendo col mio pugno rugoso ed ingioiellato il massiccio braccio dell'oste. Perché rugoso ed ingioiellato vi chiedete? Oh ragazzi, dovete sapere che per quel giorno avevo scelto un tramite assolutamente di classe: Immaginate una cazzo di vecchia di centoquarantotto centimetri di altezza completamente agghindata di rosa, scarpette rosa, vestito lungo da notte anti-sesso rosa, occhialoni dalla montatura rosa, borsa da passeggio in cuoio rosa, perfino il cazzo di rossetto era rosa. Ora prendete tutto questo rosume ed immaginatelo con una capigliatura bianco perlaceo vaporosissima, sorriso ebete fisso stampato su un cumulo di grinze e pieghe chiamato faccia ed una voce talmente alta da non passare dalla porta di casa vostra. Ecco, avete appena immaginato il tramite che avevo sfoggiato per l'occasione, il prototipo della perfetta nonnina di città.
    Perché vi state chiedendo? Beh state a guardare.

    Fernando - questo è il nome dell'oste in questione - si mise a ridere di gusto, sbattendo il pugno forte della sua enorme mano sul bancone sporco e trasandato della sua locanda, tutt'intorno ci fu un boato di approvazione, con decine e decine di clienti umanoidi delle più disparate razze ed età intenti a sbronzarsi - come di consueto - nel peggiore dei modi. Questa era la taverna del vecchio Fernando, frequentata di solito da feccia della società, trasandati barboni con poche monete di bronzo, grezzi contadini bruciati dal sole e sporadici viandanti dalle bassissime richieste a livello di qualità.
    Ora immaginatevi se in un luogo del genere - intorno alle dieci del mattino - una signora come quella che vi ho appena descritto in precedenza facesse la sua entrata in scena iniziando ad offrire da bere a tutta la clientela, sgrezzando come uno scaricatore di porto.
    Esattamente, il delirio.
    Arrivati a mezzogiorno non c'era più un singolo cliente che non fosse ubriaco marcio, intendo a cantare od inneggiare la mia figura roseamente divina, levando in alto il suo lercio calice di birra.

    « ... Ah, la mia nipotina dice sempre che sono sola, che non ho amici, ma quanto si sbaglia! »

    La voce della vecchia era talmente stridula da recar fastidio perfino a me, il che è tutto dire visto che le parole provenivano dalla mia bocca.

    « Ma noi le proveremo quanto è in torto, vero ragazzi? »

    Il tizio più brutto che avessi mai visto in tutta la mia intera esistenza - perfino più di Asmodeous - iniziò a battere la sua pinta di birra e lerciume sul legno nerastro dal sentore di muffa del suo tavolino sgangherato, tanto da richiamare l'attenzione di tutti i presenti, che iniziarono a seguirlo di conseguenza.

    « Certo che si! Viva la vecchia! »
    " VIVA LA VECCHIA " urlarono di risposta tutti gli altri.
    « Viva la vecchia! »
    " VIVA LA VECCHIA! "

    Infilai le mie dita tozze e rugose all'interno della borsetta dai ricami improponibili con motivo a cuoricini, tirandone fuori una pergamena con rappresentato un disegno di persone stilizzate a cazzo di cane con caldi colori a pastello.

    « E ALLORA FIRMERETE TUTTI QUESTO DISEGNO CHE MI HA REGALATO PER FARLE VEDERE QUANTI NUOVI AMICI MI SONO FATTA? »

    « Certo che si! Viva la vecchia! »
    « Viva la vecchia! »
    " VIVA LA VECCHIA! "

    ~

    Alloggi del demone, luogo sconosciuto.


    « Ventinove anime in un colpo. Ha un futuro la signora Priscilla. »

    Risi di gusto, una sguaiata risata che mi fece fermare di colpo per constatare le condizioni dei miei stessi padiglioni auricolari.
    Avevo ormai rimosso i vari strati di colore dalla pergamena infernale, facendone intravedere le clausole di utilizzo, scritte in piccolo ed in maniera molto fitta. Fondamentalmente i malcapitati alla taverna del povero Fernando avevano venduto l'anima per - non più e non di meno - quattro giri di bevande alcoliche, cifra che poco prima di uscire dalla locanda avevo provveduto a ripagare con le stesse monete possedute dalla vecchia. Un contratto di massa regolare, una richiesta multipla esaudita in tempo zero con firme di clienti consenzienti (beh, avevano di certo acconsentito a firmare) e sopratutto senza dover dar fondo alle mie abilità da demone degli incroci, cosa che contrariamente mi avrebbe messo in condizione di essere scoperto dal maledetto Asmodeous.
    Perché si, diciamocelo, il bastardo mi teneva un po' per le palle con la storia del dazio del settantamottafukkapercento su tutte le mie vendite, ma con un buon lavoro in nero riuscivo ad arrotondare a fine mese, mettendo da parte un piccolo gruzzolo per i periodi più difficili.
    Altro che Back in Black, qui era ormai Job in Black.
    Ma non feci in tempo a finire di leccarmi le dita tozze - osservando soddisfatto il mio infinito genio sotto forma di pergamena dalle ancora calde sfumature pastello - che una nuova richiesta d'intervento si fece sentire sulla mia linea privata nella zona di Koldran, nei pressi delle Calaverna del Pettirosso. Mannaggia la puttana, mai una cazzo di volta che qualcuno mi chiamasse dalle zone calde e temperate del presidio orientale, no ma siamo pazzi? Solo luoghi con meno gradi dei neuroni dei suoi abitanti! Non vogliamo di certo perdere l'abitudine d'altronde. "Servizio attivo 24h su 24!" Fanculo.

    ~

    Calaverna del Pettirosso, Koldran.


    Apparvi li senza troppi fronzoli scenici, un attimo prima non c'ero ed un attimo dopo eccomi li, impettito in tutta la mia sfolgorante tenuta rosa shocking ed armato della mia migliore espressione boriosa e sicura - ammetto che con quell'aspetto avrei dovuto lavorarci ancor un po' meglio sopra - ad accogliermi trovai una strana creatura dalle fattezze d'animale, un grosso avvoltoio sgraziato che sarebbe potuto andare bene soltanto impagliato e tenuto s'uno dei mobili pregiati del buon Asmi. Era vestito come fosse un nobile d'epoca, pieno di merletti e ciafrusaglie varie come teschietti scenici e cagate simili, ma la cosa più agghiacciante di quel dipinto dell'orrore non era l'aspetto in se e per se, tanto quanto l'odore che emanava, come se l'artista che lo aveva generato si fosse messo a tirare secchiate di merda sulla tela finché l'opera non gli risultasse terminata, con un convinto "Et voilà" finale. Terribile.
    Di strano c'era anche il contesto in cui il nobile pollo pareva avermi richiamato, con una gremita folla tutt'intorno a noi, intenta a grandi linee a farsi gli affari propri, ok, ma pur sempre li in zona a poter sbirciare ed origliare. La cosa mi puzzava. Anche se devo dire un pochino meno di quanto puzzasse il pollo.

    « Salve, dovrei poter fare qualcosa anche per le trasmutazioni da fattucchiera. »

    Dissi alla creatura indicandone il corpo con un movimento circolatorio non troppo fresco e brillante - l'età si faceva sentire - tirando poi fuori dalla borsetta una piccola scatolina di metallo appartenuta alla vecchia Priscilla.

    « Mentina? »



    Passive

    Black Smoke
    Il corpo dei demoni degli incroci, non facendo parte della realtà del mondo fisico non è dotato di una forma vivente tangibile, esso si manifesta nella realtà che conosciamo sotto forma di un denso fumo nero, capace di muoversi liberamente e rapidamente nell'aria. In questa forma i demoni sono intangibili ed eterei, totalmente incapaci di interagire col mondo esterno se non tramite la possessione.
    Quando il corpo in cui il demone si trova viene ucciso o distrutto in battaglia, o se il demone stesso decidesse semplicemente che è giunta l'ora di cambiare tramite, il fumo nero che è contenuto all'interno del corpo viene sprigionato, permettendo una rapida evasione od un cambio repentino del tramite.
    È inoltre possibile scacciare da un tramite lo spirito del demone tramite un potente esorcismo, od impedire l'entrata di quest'ultimo tramite un apposito sigillo magico posto sul corpo del protetto.
    { Passiva di immortalità. }

    L'arte della Retorica
    Questa abilità passiva è più una caratteristica sviluppatasi in maniera naturale da parte del demone durante i suoi anni passati all'inferno, costantemente alle prese col tentare di farsi un nome fra le fila di demoni di basso rango. In pratica John risulta un oratore nato e le sue parole, il tono della sua voce, perfino le pause tra un vocabolo e l'altro risultano interessanti e sensati alle orecchie degli ascoltatori. C'è da dire che ovviamente che esiste un limite ben preciso di quanto l'oratoria del Demone possa essere decisiva durante un dialogo, tuttavia l'ascoltatore sarà sempre portato a prendere in considerazione il punto di vista di John, essendo influenzato in maniera più o meno marcata a seconda della logicità delle tesi portate o della retorica ciceroniana concreta messa in gioco dal demone degli incroci.
    { Passiva di Malia }

    Qualcuno mi ha chiamato?
    Ogni Demone degli Incroci ha il suo modo per essere contattato, alcuni ad esempio utilizzano la linea delle sedute spiritiche, altri la vecchia tecnica delle cassette da sotterrare al centro di un incrocio (usanza dalla quale prende il nome della razza demoniaca) Ma john ha scelto un metodo tutto proprio, una linea attiva 24h su 24 sulla quale si potesse finalmente affidare il proprio desiderio su un venditore conosciuto ed affidabile (con l'usanza delle cassette ad esempio il demone inviato era totalmente casuale) Infatti per richiamare la sua attenzione basterà semplicemente recitare la seguente formula « Sceglier John sembra matto, ma ti offre il miglior contratto. » svelandogli immediatamente la propria posizione tramite una sorta di messaggio mentale sulla sua linea privata.
    Di qui in linea di massima il demone non tarderà a farsi sentire, apparendo come dal nulla vicino alla posizione del richiedente.
    Questa passiva è utilizzabile liberamente in scene GDR, ed in Quest soltanto sotto previa decisione del QM di turno.
    { Passiva GDR }


    Tecniche utilizzate

    Teletrasporto
    Tecnica di spostamento istantaneo che permette a John di compiere viaggi altrimenti lunghi e sfiancanti da una parte all'altra di interi continenti, consente inoltre un viaggio sicuro dal mondo materiale al piano infernale senza la perdita del tramite, che anzi sarà necessario al fine del compimento di quest'ultima.
    Inutilizzabile nel corso di un duello, sarà liberamente utilizzabile nelle scene GDR, e durante le Quest solo sotto previa autorizzazione del QM di turno.
    { Tecnica GDR di movimento istantaneo. Consumo: Basso }


    Stato fisico
    Debilitato dagli acciacchi della vecchiaia a causa del tramite

    Stato Energetico
    100-5 = 95 %
     
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    Il teatrino messo su da skekDor aveva già attirato qualche curioso. Un paio di bambini gli gironzolarono attorno, e uno s'azzardò persino a rivolgergli la parola.
    "Ciao, nonno. Che eleganza, oggi!" Serpeggiò la piccola vipera. Quei monelli ormai s'erano fin troppo abituati alle sue stranezze. Colpa della metà buona, quella che perdeva tempo a socializzare con loro. Persino il fatto stesso che lo apostrofassero come un vecchio urtava in maniera incresciosa i timpani dello Skeksis.
    Sapeva, però, di poterci far poco. Non avrebbe potuto alzare un artiglio su di loro, nemmeno volendo. Pena, la perdita di controllo su quel corpo. La parte del Mistico teneva particolarmente ai pargoli. Com'è che li aveva definiti? Qualcosa di melenso, tipo "I virgulti da cui rinascerà il villaggio, quando dei lich non sarà rimasto che il ricordo". Puah! Inutile speranza...
    Sarebbe stato piacevole falciare quelle giovani anime incoscienti, ora che le aveva tutte intorno. Ah, come avrebbe voluto!

    Il bimbo, ignorato bellamente da skekDor, allungò una mano e gli tirò la veste. Questo, fece andare su tutte le furie il mezzo-Mistico: "Kraaaw! Che ti passa per la testa, sbarbatello?" Gracchiò, stizzito.
    Il piccolo, in tutta risposta, ostentò il migliore dei suoi sorrisi ed esclamò: "Ho fame. Fai piovere dolci dal cielo, dai!"
    Dolci dal cielo... Ecco come quell'infingardo del suo gemello sperperava i poteri divini di quel corpo. E per cosa, poi? Non otteneva niente in cambio. Assurdo!

    Un flebile mutamento nell'aria circostante, e qualcuno comparve sulla scena. Però, c'aveva messo poco, il signor John...
    Notando la comparsa dello sconosciuto, skekDor s'affrettò a cacciar via i bambini.
    "Sparite, fantolini! Ho di meglio da fare che pensare a voi, ora! Via! Sciò!" Sbraitò, agitando le braccia nel tentativo di artigliare qualcuno di quei diavoletti.
    Nonostante per uno sconosciuto la situazione potesse sembrare pericolosa, nessuno dei paesani si allarmò. I bimbi stessi presero la sfuriata di skekDor sul divertente, fuggendo via rapidamente in un coro di risate sguaiate.
    Ecco com'era visto lo Skeksis in quel villaggio. E la cosa gli bruciava particolarmente.
    Si schiarì la voce, riprendendo un contegno. Quindi, finalmente, posò gli occhi su John.

    Solo che la persona comparsa dal nulla non aveva proprio l'aspetto che si aspettava. Una vecchia?! Sul serio?
    skekDor inarcò un sopracciglio e, al primo dire del demone, mormorò: "Non si direbbe, signor John. Non ti hanno mai detto che hai un pessimo gusto nel vestire? E guarda come hai distribuito male il trucco. Tch! Per essere uno che si arroga il diritto di occupare i corpi dei mortali, non sembri proprio avere il minimo gusto." Si carezzò il ventaglio del collo, muovendo poi la testa con un atteggiamento di malcelata superbia.

    Gli furono offerte delle caramelle. Ironico, in effetti.
    "Mmmh..." Mugugnò stridulamente, spostando l'attenzione sulla scatolina di metallo. Avvicinò la mano alla scatola, sfiorando con la punta degli artigli le piccole sferette verdi. Prima di prenderne una, ironizzò: "Dipende. Dovrei barattarla con qualcosa di valore? Ihihih!" Ridacchiò, ponendo la mano libera educatamente di fronte al muso.
    Agguantata una caramella, se la cacciò nel gozzo senza nemmeno assaporarla un po'. Quindi, ne prese una seconda. Stavolta, la tenne schiacciata sotto la lingua.

    Poteva sembrare sornione e accondiscendente, ma invero aveva già dato il via al suo machiavellico piano. Come prima cosa, infatti, sin da quando aveva posato lo sguardo su John, si era messo a scrutarne l'anima. Percepire la vera forma del suo interlocutore era quasi una bazzecola da niente.
    Non che ci fosse molto da vedere, considerato che si trattasse di una nube di fumo (verde nella forma eterica), per comodità stipata in un corpo di vecchia che nemmeno gli apparteneva. Però aveva un'anima, questo era innegabile. Un'anima immortale, per giunta!

    "Mmmh..." Mugugnò ancora stridulamente. Sembrava farlo quando reputava una faccenda degna del suo interesse.
    I lati del becco si piegarono in un sorriso maligno: "Spero che la faccenda non ti scocci, tuttavia... Ti ho chiamato solo per parlare, signor John. Ammesso che sia questo il tuo vero nome. Vedi, io e te ci occupiamo pressappoco dello stesso "ambito", e ciò ci rende in un certo qual senso due possibili collaboratori. O dei rivali. Ciò nonostante, a occhio, io spererei nella prima soluzione. Ihihih!" Rise ancora, e di nuovo coprì il muso con la mano, nell'atto

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    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    Passive:

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    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

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    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

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    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, a prescindere dal fatto che questa sia eventualmente mascherata da Abilità Passive. Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio]


     
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    Tralasciando agilmente tutta la parte in cui il pennuto dal dubbio senso estetico si lasciava andare ai più svariati commenti sul mio meraviglioso tramite nuovo di zecca - nuovo si fa per dire - c'era invece da concentrarsi sulle parole pronunciate successivamente dal suo becco fetido, dal tanfo talmente nauseabondo che le mentine se possibile ne causarono un effetto amplificante, un mix di freschezza al topo morto che non vi consiglierei mai nella vita.

    "Spero che la faccenda non ti scocci, tuttavia... Ti ho chiamato solo per parlare, signor John. Ammesso che sia questo il tuo vero nome. Vedi, io e te ci occupiamo pressappoco dello stesso "ambito", e ciò ci rende in un certo qual senso due possibili collaboratori. O dei rivali. Ciò nonostante, a occhio, io spererei nella prima soluzione. Ihihih!"

    Senza dubbio non si trattava di un demone degli incroci, non per altro, ma vi immaginate uno della mia razza a mettere piede dentro quello schifo? Oh io non lo avrei fatto di certo, piuttosto mi sarei immerso testa e fumo nell'acqua santa. Ciononostante doveva trattarsi di una delle tante entità specializzate nello stringere gli accordi con i mortali, l'avatar di una qualche divinità? Un divoratore di anime? Un rampollo della peggior stirpe dei flautolenti? Tutte valide opzioni, ma avrei più puntato sull'ultima.
    Sfoggiai il mio sorriso più aggraziato, evitando inchini vari per le condizioni della mia sciatica, quindi richiusi il barattolo delle mentine, riposizionandolo all'interno dentro la borsetta.

    « Ah, ma lei è un collega quindi, pensavo ormai che con la scomparsa della Seele Corporation fossi rimasta una dei pochi in questo piano ad operare il nostro nobile mestiere » Esclamai con tono fastidiosamente squillante.

    La Seele Corporation era ne più ne meno come il mio vecchio ufficio 4756 Bis, ovvero una gilda impegnata nel prolifico servizio della vendita con pagamento in anime sonanti, che molto prima del mio arrivo su Endlos s'impegnava nella vasta richiesta dei vari presidi. Come facevo io ad esserne a conoscenza? Semplicemente perché la Seele era un'organizzazione di stampo abbastanza segreto, ed ovviamente - come tutti i segreti, in fondo in fondo - in molti ne erano a conoscenza, sopratutto tra chi in quell'ambiente ci mangiava.

    « Rivali dice lei? Giammai giovinotto, la richiesta è sempre molta e sono certa che potremmo collaborare nel migliore dei modi! »

    Pollo del cazzo, già non bastava quel bastardo di Asmodeous col quale mi toccava dividere i profitti, ora che anche quel "nobile" carretto di merda esigeva immettersi nel mio business, la richiesta si sarebbe senza dubbio frammentata ulteriormente.
    Ma d'altronde si sà, la concorrenza è sempre dietro l'angolo e questa in particolare pareva essersi dimenticata di buttare il bidone dell'umido.
    Poggiai le mie stanche terga sul marmo della fontana cittadina, gettando un'occhiata ai bambini ed agli adulti che componevano il panorama più ricco della zona.

    « Ma mi parli un po' di lei, è originario di questo posto? »

    La raccolta di informazioni mi risultava preziosa e necessaria, non avevo infatti alcun dato sull'abominio che mi stava davanti, gongolante nel suo portamento altezzoso e pieno di una sicurezza tale da meritare un'analisi più approfondita del personaggio.



    Passive

    Black Smoke
    Il corpo dei demoni degli incroci, non facendo parte della realtà del mondo fisico non è dotato di una forma vivente tangibile, esso si manifesta nella realtà che conosciamo sotto forma di un denso fumo nero, capace di muoversi liberamente e rapidamente nell'aria. In questa forma i demoni sono intangibili ed eterei, totalmente incapaci di interagire col mondo esterno se non tramite la possessione.
    Quando il corpo in cui il demone si trova viene ucciso o distrutto in battaglia, o se il demone stesso decidesse semplicemente che è giunta l'ora di cambiare tramite, il fumo nero che è contenuto all'interno del corpo viene sprigionato, permettendo una rapida evasione od un cambio repentino del tramite.
    È inoltre possibile scacciare da un tramite lo spirito del demone tramite un potente esorcismo, od impedire l'entrata di quest'ultimo tramite un apposito sigillo magico posto sul corpo del protetto.
    { Passiva di immortalità. }

    L'arte della Retorica
    Questa abilità passiva è più una caratteristica sviluppatasi in maniera naturale da parte del demone durante i suoi anni passati all'inferno, costantemente alle prese col tentare di farsi un nome fra le fila di demoni di basso rango. In pratica John risulta un oratore nato e le sue parole, il tono della sua voce, perfino le pause tra un vocabolo e l'altro risultano interessanti e sensati alle orecchie degli ascoltatori. C'è da dire che ovviamente che esiste un limite ben preciso di quanto l'oratoria del Demone possa essere decisiva durante un dialogo, tuttavia l'ascoltatore sarà sempre portato a prendere in considerazione il punto di vista di John, essendo influenzato in maniera più o meno marcata a seconda della logicità delle tesi portate o della retorica ciceroniana concreta messa in gioco dal demone degli incroci.
    { Passiva di Malia }

    Qualcuno mi ha chiamato?
    Ogni Demone degli Incroci ha il suo modo per essere contattato, alcuni ad esempio utilizzano la linea delle sedute spiritiche, altri la vecchia tecnica delle cassette da sotterrare al centro di un incrocio (usanza dalla quale prende il nome della razza demoniaca) Ma john ha scelto un metodo tutto proprio, una linea attiva 24h su 24 sulla quale si potesse finalmente affidare il proprio desiderio su un venditore conosciuto ed affidabile (con l'usanza delle cassette ad esempio il demone inviato era totalmente casuale) Infatti per richiamare la sua attenzione basterà semplicemente recitare la seguente formula « Sceglier John sembra matto, ma ti offre il miglior contratto. » svelandogli immediatamente la propria posizione tramite una sorta di messaggio mentale sulla sua linea privata.
    Di qui in linea di massima il demone non tarderà a farsi sentire, apparendo come dal nulla vicino alla posizione del richiedente.
    Questa passiva è utilizzabile liberamente in scene GDR, ed in Quest soltanto sotto previa decisione del QM di turno.
    { Passiva GDR }


    Tecniche utilizzate

    //


    Stato fisico
    Debilitato dagli acciacchi della vecchiaia a causa del tramite

    Stato Energetico
    100-5 = 95 %
     
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    Il suo interlocutore sembrava ben disposto al dialogo. Questo denotava intelligenza, da parte sua. Un tizio che non si fermava alle apparenze. Ma skekDor non si aspettava di meno da una creatura disposta a occupare corpi altrui pur di gestire i propri affari.

    Aggrottò lo sguardo quando l'essere lo definì un "collega". Puah! Lui era un dio, e per quanto quella creatura fosse dotata di un'anima immortale, non era detto che fosse un suo pari. Magari era l'emissario di qualcuno più potente.
    Ad ogni modo, lo Skeksis ci passò sopra, poiché John gli aveva implicitamente rivelato un dettaglio assai succulento...
    "Mmmh... Sicché, la Seele avrebbe chiuso i battenti, eh? Kh-kh-kh-kh..." Ridacchiò a becco stretto: "L'avevo ben detto a quei bimbi di star giocando con faccende adatte solo agli adulti."

    Poi, in maniera molto effemminata, schiaffeggiò affettuosamente l'aria quando John lo lusingò definendolo un "giovinotto": "Aww... Sei un bravo affabulatore, però devo mio malgrado mettere in chiaro un paio di punti." Ritornò subitamente serio, sollevando il lucido artiglio dell'indice: "In primis, questo è il mio villaggio. Ti ho invitato qui proprio perché tu non incorra in fraintendimenti di sorta: i corpi e le anime di coloro che lo abitano sono solo e unicamente a mio uso e diletto. Non stipulerai accordi con nessuno, qui. E questo è un fatto!" Senza attendere risposta, alzò un altro dito: "Secondo poi, giacché la Seele non è più un problema, sarò ben lieto di dividere con te i profitti derivati dall'uso delle anime di Endlos. Purché tu non tenti di pestarmi i piedi."

    Scrutò poi di sottecchi l'anziana mettersi comoda sul marmo della fontana cittadina, e alla sua domanda s'irrigidì appena. Portò le zampe ai fianchi, e distolse lo sguardo altrove. Poi, con screzio, asserì: "Umpfh! Se Endlos fosse stato il mio reame, l'avrei di sicuro costruito meglio. Ce ne sono di cose da sistemare, e francamente non ho voglia di mettere le mani nei pasticci altrui."
    Di nuovo, riportò le piccole iridi vermiglie sulla figura della donna. Le si avvicinò con estrema calma, per poi provare lentamente a prendervi posto vicino.
    Le manovre richieste per mettere in atto una così semplice manovra furono molteplici. La sciatica non aiutava, e il supporto di legno della gonna era d'impiccio. skekDor dovette dapprima sollevare la coda. Un'estremità ricoperta di squame e terminante con un vispo ciuffo di piume ormai sbiadite sgusciò fuori dalla gonna, mentre skekDor, messosi di fianco a John, si reclinava in avanti. Piegò le ginocchia, aiutandosi con le mani a tenere alzata la veste. Infine, si lasciò cadere di peso, frenando la caduta grazie alla robusta coda. Questa s'immerse nella fontana, puntellandosi sul fondale e aiutandolo a sedersi comodo.
    Alla fine, dopo aver tirato un sospiro di circostanza, disse: "E nel tuo caso? Non ho familiarità con quelli della tua risma, potresti essere di tutto. Ma non credo tu sia una divinità. Non mi daresti del "lei", se così fosse. Però, posso supporre tu risponda agli ordini di una qualche autorità superiore. Sei un accolito, magari?" Domandò tutto questo senza distogliere l'attenzione dalla linea dell'orizzonte.
    Ora che s'era messo seduto, i bimbi avevano ricominciato a giocare tutt'intorno.
    Le chiacchiere dello Skeksis riguardo al fatto di essere l'unico beneficiario delle anime lì raccolte, erano passate in sordina. Difficile dire se gli abitanti non lo temessero, o semplicemente preferissero non farlo infuriare troppo

    Salute: 100%
    Energia: 100%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, a prescindere dal fatto che questa sia eventualmente mascherata da Abilità Passive. Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio]


     
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    Nelle sue poche battute recitate con una voce non meno fastidiosa di quella della vecchia, l'anziano e fatiscente - a giudicare dal numero di passaggi impiegati per sedersi al mio fianco - pennuto aveva ben deciso di rivelarmi molti dettagli utili sulla propria esistenza: A giudicare da come aveva apostrofato i membri della Corporation si trattava di un essere antico, che nel corso degli anni aveva dunque avuto modo di conoscere la Seele, entrandovi in contatto non ne aveva tuttavia preso a far parte, probabilmente troppo impegnato a farcire le proprie tasche o tremendamente evitato dalla gilda per il lezzo cadaverino che lo ammantava. Doveva essere assai potente oppure estremamente goliardico, per il discorso su come avrebbe costruito le cose in questo piano esistenziale, a questo giro avrei puntato ben sette anime sull'avatar di un qualche divinità, l'aspetto animalesco era la tipica cagata degli Dei pagani d'altronde.

    « Oh ma non si crucci, possa io non trovar più un tramite su tutti i piani esistenziali se solo stipulassi un singolo contratto con la sua gente. »

    Era una richiesta facile e dai vantaggi molto più consistenti delle possibili perdite, il pollo inaspettatamente sembrava sapere il fatto suo, ed averlo come possibile alleato avrebbe aumentato sia la mia influenza che il mio armamento per un prossimo futuro. Asmodeus d'altronde non poteva essere spodestato senza un calcio nel culo ben dato.
    Altro dettaglio non meno importante che avevo notato del pennuto, era la sua debolezza - a quanto pareva - alle adulazioni, niente di più semplice per un mago delle vendite come me.

    « Un demone, mio bel giovane » Il gelido azzurrino degli occhi della vecchia Priscilla scomparve rapidamente, mentre il nero colore della mia anima ne occupava ogni singolo anfratto. « Un demone degli incroci, per essere precisi. »

    Quindi, ricapitolando: Sedute alla fontana di una piccola cittadina della Calaverna del Pettirosso a Koldran, una vecchietta interamente vestita di rosa dagli occhi - completamente - neri e dalla voce stridula, stava seduta affianco ad una cazzo di enorme poiana con una gorgiera gigante interamente ammantata di merletti. Lo ammetto, a raccontarla così questa storia sarebbe sembrata una delle peggiori barzellette di Celentir, ma qui su Endlos a quanto pare era cosa all'ordine del giorno.

    « Ma sa com'è, la vita all'inferno... È un vero inferno, tante scartoffie e poca azione, manca il contatto diretto e personale col cliente. » Guardai fisso negli occhi della poiana, cercando il più possibile di non concentrarmi sulle badilate di trucco che il pennuto sembrava essersi tirato sul becco, come se per l'operazione si fosse armato di secchio e cazzuola. « Quindi mi sono trasferito su questo piano esistenziale, dove ho trovato celermente posto sotto l'ala protettrice di Asmodeous, un grande balzo di qualità se constatiamo che nella giornata odierna grazie a questo, ho avuto perfino l'onore di conoscere una grandiosa creatura della sua risma. »

    Tutto molto bello, ma il terrore che la poiana mi potesse infilare quarantadue centimetri di fetida lingua giù per il gargarozzo mi aveva tenuto ben a distanza dall'adularlo in maniera troppo convincente. Per Dio, avrei dovuto cambiare tramite.



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    Quando il corpo in cui il demone si trova viene ucciso o distrutto in battaglia, o se il demone stesso decidesse semplicemente che è giunta l'ora di cambiare tramite, il fumo nero che è contenuto all'interno del corpo viene sprigionato, permettendo una rapida evasione od un cambio repentino del tramite.
    È inoltre possibile scacciare da un tramite lo spirito del demone tramite un potente esorcismo, od impedire l'entrata di quest'ultimo tramite un apposito sigillo magico posto sul corpo del protetto.
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    Questa abilità passiva è più una caratteristica sviluppatasi in maniera naturale da parte del demone durante i suoi anni passati all'inferno, costantemente alle prese col tentare di farsi un nome fra le fila di demoni di basso rango. In pratica John risulta un oratore nato e le sue parole, il tono della sua voce, perfino le pause tra un vocabolo e l'altro risultano interessanti e sensati alle orecchie degli ascoltatori. C'è da dire che ovviamente che esiste un limite ben preciso di quanto l'oratoria del Demone possa essere decisiva durante un dialogo, tuttavia l'ascoltatore sarà sempre portato a prendere in considerazione il punto di vista di John, essendo influenzato in maniera più o meno marcata a seconda della logicità delle tesi portate o della retorica ciceroniana concreta messa in gioco dal demone degli incroci.
    { Passiva di Malia }

    Qualcuno mi ha chiamato?
    Ogni Demone degli Incroci ha il suo modo per essere contattato, alcuni ad esempio utilizzano la linea delle sedute spiritiche, altri la vecchia tecnica delle cassette da sotterrare al centro di un incrocio (usanza dalla quale prende il nome della razza demoniaca) Ma john ha scelto un metodo tutto proprio, una linea attiva 24h su 24 sulla quale si potesse finalmente affidare il proprio desiderio su un venditore conosciuto ed affidabile (con l'usanza delle cassette ad esempio il demone inviato era totalmente casuale) Infatti per richiamare la sua attenzione basterà semplicemente recitare la seguente formula « Sceglier John sembra matto, ma ti offre il miglior contratto. » svelandogli immediatamente la propria posizione tramite una sorta di messaggio mentale sulla sua linea privata.
    Di qui in linea di massima il demone non tarderà a farsi sentire, apparendo come dal nulla vicino alla posizione del richiedente.
    Questa passiva è utilizzabile liberamente in scene GDR, ed in Quest soltanto sotto previa decisione del QM di turno.
    { Passiva GDR }


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    Un ennesimo mugolio stridulo provenne dallo Skeksis. E non tanto per l'ennesimo complimento gratuito che gli venne rivolto, bensì per la rivelazione riguardo la vera natura di John.
    "Demoni..." Bisbigliò. Prima di Endlos, non ne aveva mai conosciuto uno. Del resto, nel suo mondo di origine nessuna creatura poteva definirsi completamente malvagia, a parte gli Skeksis. Invece, in quella realtà pittoresca, aveva imparato ad apprezzare come suddetta regola fosse quasi un'eccezione. Esistevano entità, che esulavano dal divino, capaci di fuoriuscire dall'immensa melma grigiastra delle esistenze ed elevarsi al rango di creature perfettamente estreme nella loro purezza.
    Che John fosse composto unicamente da un agglomerato di male, privo di una qualsivoglia luce? Il solo pensiero, produsse in lui una piacevole scarica lungo la spina dorsale, fin giù nei lombi.

    Tornando al presente, il mezzo-Mistico ascoltò con attenzione John discorrere brevemente riguardo alla sua noiosa vita passata, fatta di scartoffie e monotonia. Anche il concetto d'"inferno" e "paradiso" per skekDor era una novità, e aveva suo malgrado dovuto farci il callo.
    Non riusciva a credere che in altri piani di esistenza le divinità non fossero tangibili e onnipresenti per i mortali.
    Lui, dalle sue parti, ci aveva sempre tenuto a instaurare rapporti con gli "esseri inferiori", che questi fossero lieti o meno della sua visita. Dava credibilità alle sue azioni, e per di più era motivo di estremo vanto: poiché un dio vicino ai mortali e rispettato per questo, era anche un dio estremamente temuto!

    "Asmodeus... Non so chi sia, ma prima o poi vorrei aver piacere d'incontrarlo. Da come ne parli, sembra una figura importante. Di mio, so che la Seele era agli ordini diretti di una specie di divinità dimenticata dai più. E mi sono sempre domandato per quale motivo un essere superiore avrebbe dovuto immischiarsi a quel modo delle faccende dei mortali, se non unicamente per radunare più accoliti al suo seguito. Puah! Uno spreco di potere bell'e buono, non trovi John caro?"

    Di seguito, abbassando il becco verso il basso, si chiuse in uno strano silenzio. Sembrava riflettere, anche se non era dato sapere su cosa.
    skekDor ostentava l'aspetto di un cadavere: era freddo al tatto, non respirava e il suo corpo non compiva movimenti che non fossero volontari o non richiesti da una determinata situazione. In quel momento, John avrebbe potuto tranquillamente prendere quel concentrato variopinto di temi discordanti fra loro per una carcassa disposta lì, similmente a una grottesca statua di cera, da qualche artista naïf... e nessuno lo avrebbe considerato un matto!

    Dopo quasi un paio di minuti di totale inattività, un baluginio sinistro nelle iridi di skekDor preannunciò le parole che gli sarebbero scaturite di seguito dalla gola: "Sono curioso, demone John. Cosa ti permettono di realizzare, i tuoi poteri? Sei davvero in grado di esaudire i desideri più variegati dei mortali, o usi un simile stratagemma solo per accaparrarti le anime che ti fanno gola?"
    Riportò il muso a specchiarsi nei lucidi occhi neri della vecchia, aggiungendo: "Apprezzo l'onestà, ma ancor più la malvagità fine a se stessa. E sarei curioso di scoprire se il tuo animo è davvero tanto scuro quanto la coltre che lo avvolge. Perciò, menti pure, se proprio lo ritieni necessario. O dimmi il vero. A tua discrezione. In entrambi i casi, otterrò la risposta che mi preme conoscere."
    Anche lui aveva deciso di provare con un complimento diretto, al fine di estorcere qualche altra informazione al demone. Solo che, al contrario di John, non disponeva della freddezza necessaria per recitare sapientemente una parte. Chissà se l'altro sarebbe stato ben disposto a rivelarsi, o se gli avrebbe tirato un bidone

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    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, a prescindere dal fatto che questa sia eventualmente mascherata da Abilità Passive. Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio]


     
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    Lasciai andare il pennuto nel suo lungo sermone, annuendo sporadicamente nei punti più salienti ma tenendo lo sguardo fisso verso un paio di ragazzini intenti a lanciarsi quelli che sembravano dei marci pomodori presi al mercato.

    « Beh, il potere è una cosa relativa, mio buon amico. Un concetto che prende corpo più si detiene il controllo sulle esistenze delle creature che ci circondano. » Spettacolo! Un ragazzino dai capelli d'oro e dal viso da piccolo maiale aveva appena fatto centro sul volto butterato di un suo coetaneo, causando un meraviglioso effetto a catena di insulti e tirate di capelli.

    « In tutta onestà non vorrei mai trovarmi nei panni di una Divinità. Sono un metodico, mi piace fare poche cose ma farle bene. Piccoli obiettivi che una volta messi assieme vanno a formare un grande quadro. Semplice e diretto. Invece le divinità, le creature più antiche del mondo stesso... Hanno in mente troppi piani, troppi fronzoli. Sono troppo elaborati. »

    Feci uno strano movimento in aria con la mano tozza, come a voler puntualizzare la poca chiarezza con la quale le divinità desideravano adoperare. Non ricordo bene i dettagli perché l'attenzione del mio subconscio era ormai completamente incentrata sulla rissa tra i due piccoli pargoli. « Lasciami stare i capelli o lo dico alla mamma! » « Tua mamma è una bagassa! »

    « I miei desideri? » Chiesi, mentre il soave *Crack* di un bastone rotto su un giovane cranio permeava l'aria. « Oh i miei prodotti sono i migliori, carissimo. Che si tratti di resuscitare i morti, guadagnare l'immortalità, viaggiare fra i mondi e le dimensioni, nello spazio ed a volte addirittura nel tempo. » altri tre o quattro bambini presero a gettarsi nella zuffa, tra un « cos'hai detto di sua mamma?! » ed un inopinabile « Lo sanno tutti che dà il culo nel magazzino del mulino! » Ah... I bambini, se non ci fossero bisognerebbe inventarli.

    « Non essendo tuttavia originari di un'entità dal potere sconfinato, hanno delle limitazioni. Per quanto Lucifero andasse in giro tronfio del suo operato, i nostri prodotti non possono ancora soddisfare ogni tipo di richiesta. Ma ci stiamo lavorando. »

    Ed era vero, purtroppo i miei poteri non mi permettevano di esaudire proprio ogni tipo di desiderio, ma fondamentalmente non si era mai sentito in nessuno dei regni e delle dimensioni conosciute che qualche altra compagnia riuscisse a farlo. la compagnia dei 3 Desideri? I gèni della lampada non erano altro che cialtroni usa e getta. Il signore oscuro? Nemmeno il suo potere è mai stato illimitato. La Seele Corporation? Stesso discorso di prima. Le sette sfere del drago? Oh andiamo, sono sempre state la versione free to wish di un desiderio decente. Anni ed anni di ricerca per un prodotto sì gratuito tanto quanto povero di alternative.
    « Andate al bastione a giocare! » Urlò una vecchia megera affacciata al balcone di casa propria, svuotando quello che ad occhio sarebbe sembrata una bacinella colma di piscio sulle teste del gruppo di ragazzini.

    « Ed in ultimo sarò sincero con te caro, posso darti del tu? » Chiesi accavallando le gambe con nonchalance, pochi istanti prima che lo schiocco secco delle ossa dell'anca mi ricordasse le condizioni in cui albergava il mio spirito. « Mentirei se ti dicessi che non sono malvagio, ma lo sarei ancor di più se ti dicessi che sono solo quello. Vedi, io credo nel potere del profitto e della clientela, se fare delle buone azioni mi permettesse di accrescere il numero dei miei contatti e contratti o mi permettesse addirittura di guadagnare degli ambiti privilegi, perché no! Potrei benissimo essere un buon samaritano. »

    Annuii con vigore, mi ci sarei proprio visto come John, il paladino degli innocenti! Forse.



    Passive

    Black Smoke
    Il corpo dei demoni degli incroci, non facendo parte della realtà del mondo fisico non è dotato di una forma vivente tangibile, esso si manifesta nella realtà che conosciamo sotto forma di un denso fumo nero, capace di muoversi liberamente e rapidamente nell'aria. In questa forma i demoni sono intangibili ed eterei, totalmente incapaci di interagire col mondo esterno se non tramite la possessione.
    Quando il corpo in cui il demone si trova viene ucciso o distrutto in battaglia, o se il demone stesso decidesse semplicemente che è giunta l'ora di cambiare tramite, il fumo nero che è contenuto all'interno del corpo viene sprigionato, permettendo una rapida evasione od un cambio repentino del tramite.
    È inoltre possibile scacciare da un tramite lo spirito del demone tramite un potente esorcismo, od impedire l'entrata di quest'ultimo tramite un apposito sigillo magico posto sul corpo del protetto.
    { Passiva di immortalità. }

    L'arte della Retorica
    Questa abilità passiva è più una caratteristica sviluppatasi in maniera naturale da parte del demone durante i suoi anni passati all'inferno, costantemente alle prese col tentare di farsi un nome fra le fila di demoni di basso rango. In pratica John risulta un oratore nato e le sue parole, il tono della sua voce, perfino le pause tra un vocabolo e l'altro risultano interessanti e sensati alle orecchie degli ascoltatori. C'è da dire che ovviamente che esiste un limite ben preciso di quanto l'oratoria del Demone possa essere decisiva durante un dialogo, tuttavia l'ascoltatore sarà sempre portato a prendere in considerazione il punto di vista di John, essendo influenzato in maniera più o meno marcata a seconda della logicità delle tesi portate o della retorica ciceroniana concreta messa in gioco dal demone degli incroci.
    { Passiva di Malia }

    Qualcuno mi ha chiamato?
    Ogni Demone degli Incroci ha il suo modo per essere contattato, alcuni ad esempio utilizzano la linea delle sedute spiritiche, altri la vecchia tecnica delle cassette da sotterrare al centro di un incrocio (usanza dalla quale prende il nome della razza demoniaca) Ma john ha scelto un metodo tutto proprio, una linea attiva 24h su 24 sulla quale si potesse finalmente affidare il proprio desiderio su un venditore conosciuto ed affidabile (con l'usanza delle cassette ad esempio il demone inviato era totalmente casuale) Infatti per richiamare la sua attenzione basterà semplicemente recitare la seguente formula « Sceglier John sembra matto, ma ti offre il miglior contratto. » svelandogli immediatamente la propria posizione tramite una sorta di messaggio mentale sulla sua linea privata.
    Di qui in linea di massima il demone non tarderà a farsi sentire, apparendo come dal nulla vicino alla posizione del richiedente.
    Questa passiva è utilizzabile liberamente in scene GDR, ed in Quest soltanto sotto previa decisione del QM di turno.
    { Passiva GDR }


    Tecniche utilizzate

    //


    Stato fisico
    Debilitato dagli acciacchi della vecchiaia a causa del tramite.
    Possibile frattura al femore causata dall'accavallamento dell'anca.

    Stato Energetico
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    skekDor avrebbe voluto replicare, ma il guaio era che una volta tanto si trovava a dar ragione a un essere a lui inferiore: ne aveva fin troppi di pensieri! E quasi tutti irrealizzabili, a meno di non trovare un certo numero di accoliti. Peccato al momento non ne avesse che una dozzina, e quasi tutti... poco influenti.
    Digrignò il becco e strinse le zampe attorno alla gonna, fissando i bimbi intenti a giocare: "Certe volte avrei proprio voglia di spazzare via tutto, ma l'etichetta m'impone di aver rispetto per gli altri dei."

    Il sollazzo offerto dai bimbi intenti cambiarsi i connotati a vicenda era davvero piacevole. Oltretutto, metteva dolcemente a dormire la metà del Mistico, dando a skekDor e alla sua malvagità galoppante tutto lo spazio che gli era richiesto.
    Nel riportare l'attenzione su John, due emozioni contrastanti parvero dipingerglisi in volto: da un lato, c'era una sorta di gaiezza dovuta al fatto che il demone sembrasse sapere con chiarezza quali fossero i desideri essenziali dei mortali; dall'altra, traspariva l'amaro disappunto nel constatare che, tutto sommato, John offrisse proprio la stessa "merce" propinata da skekDor ai suoi potenziali accoliti.
    "E questi doni..." Iniziò lo Skeksis, a becco stretto: "Tu li propini in cambio dell'anima? Tutto qui? Dai loro ciò che vogliono, e in cambio ti nutri delle loro essenze?" Un concetto strano per lo Skeksis. Lui offriva capacità soprannaturali ai mortali col solo fine di tramutarli in schiavi fedeli. Se proprio doveva strappar loro l'anima per farla sua, nemmeno si scomodava a stringer patti: la prendeva senza chiedere il permesso.

    John, o per meglio dire "il corpo nel quale il demone albergava", accavallò le gambe e propose a skekDor un dialogo più confidenziale. Quel demone era tanto furbo quanto ardito.
    Di norma, skekDor difficilmente lasciava che dei semplici esseri inferiori gli dessero del "tu". D'altro canto, però, sentiva di avere un bel po' di cose in comune con John, a parte la natura intrinsecamente differente.
    Ci pensò qualche istante su, e poi alzò una zampa. Sfiorando con la punta dell'artiglio il naso della vecchia, disse con voce sostenuta: "Te lo concedo, per il momento. Tuttavia, attento a non tirare troppo la corda, demone. La tua personalità mi affascina, ma sei ben lungi dall'entrare nelle mie grazie."
    Quel che seguì fu una specie di manfrina trita e ritrita, che skekDor aveva sentito -e provato- in tutte le salse. Un malvagio che si comporta da buono, al fine di ottenere in cambio maggiori profitti. Ciò, rende l'azione iniziale, di per sé, votata al male.
    "Tch! Fare del bene... Ciò che procura profitto a qualcuno, porta sempre danno a qualcun altro. Il bene è osceno, così come chi lo predica. Preferisco il male per questo motivo, demone. Io non mento sui miei intenti. Qualunque cosa io faccia, di qualunque azione nefasta o onesta mi macchi, ciò non toglie che io agisca unicamente per me stesso. E similmente fai tu, mi par di capire... Lascia concetti come "male" e "bene" ai moti filosofici dei mortali, è meglio."

    La secchiata di urina in testa ai bimbi produsse una vibrazione nel frammento di luce all'interno del cuore di tenebra. I paesani, un tempo semplici e onesti contadinotti, stavano tornando a mostrare i tratti della natura umana da cui santoni e poeti del passato consigliavano di affrancarsi. I lich erano ancora una minaccia, ma non più come un tempo. E ciò che aveva unito tutti, ovvero la speranza di sopravvivere ancora per un giorno, era ormai diventata una verità mitigata: lì c'era una divinità, pronta a difendere i suoi prediletti... o le pecore del suo gregge, a seconda di come la si vedesse. In entrambi i casi, il fatto di non dover più temere una morte cruenta e istantanea, aveva iniziato a instillare nuovamente il germe dell'egoismo in ognuna di quelle anime.
    Il Mistico ne piangeva, skekDor ne era lieto e John... probabilmente apprezzava allo stesso modo

    Salute: 100%
    Energia: 100%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    Finalmente anche il pollo stava iniziando ad ammorbidirsi, una volta condito bene con una spennellata di confidenza, 150 g di manfrine, un paio di cazzatine amichevoli tagliate a julienne ed un pizzico di adulazione, giusto il tanto per dargli il sapore. Difficile dire però se mi sarei mai potuto fidare completamente - od anche solo parzialmente - del pennuto, una creatura così votata dichiaratamente al male più puro e semplice quasi privo di sfaccettature, uhm... Non il massimo per farsi coprire le spalle nei periodi più bui, ecco, ma il periodo non sembrava offrire troppo di meglio.

    « No no! Le anime non si mangiano! » Esclamai in un misto fra lo scioccato e l'indignato « Almeno per quanto riguarda noi demoni! No no, le anime sono come una moneta, una valuta di scambio. E siccome l'anima è la merce più ricercata ai piani bassi. » Puntai la mezza salsiccia l'indice della mancina verso terra « Chi detiene più anime ottiene i mezzi necessari per comprare e corrompere, al fine di acquisire sempre più potere. Perché tutto a questo mondo ha un prezzo. »

    Fissai per qualche secondo... Com'è che si chiamava? Ah giusto, non l'avevo ancora chiesto - e sticazzi aggiungerei « Perché, tu le mangi? » aggiunsi sgranando i grandi occhi della vecchietta a quasi trenta centimetri dal suo volto. « Bene ma non benissimo, immagino siano gustose, quello si. » Convenni con me stesso che dovessero esserlo o non si sarebbe spiegato un tale spreco di tutto quel ben di Satana.

    Lasciando filosofeggiare il mio nuovo conoscente la giornata iniziò a calare: i commercianti intenti a ritirare le loro cose dal mercato, i paesani impegnati a dissiparsi dalla grande piazza della cittadella per tornare ai propri nidi, ed i caldi colori del tramonto a decorare i tetti delle case di un tiepido rossastro; sarebbe stato veramente un bel panorama, un qualcosa su cui focalizzare la propria attenzione dopo una lunga e dura giornata di lavoro, magari intenti a sorseggiare un Té caldo e disquisire amabilmente del tempo che passa senza mai voltarsi indietro. Già. Peccato che a me del tramonto fregava si e no un cazzo.

    « Si beh, possiamo affermare a mani basse che non saremo in lizza per il premio eroe dell'anno, ecco. » A proposito di eroi, mi era appena venuta in mente una cosa importantissima. Il pennuto alla fine era interessato alle anime come me, più per uno strano appetito al limite del feticismo, certo, ma la cosa ci metteva in una condizione per alcuni versi simile.

    « Piuttosto... Visto che abbiamo raggiunto una sorta di tacito accordo nel non intralciarci a vicenda » Tacito da parte mia, il pollo in realtà aveva ben chiarito le cose dal principio ed in maniera anche velatamente minacciosa. « Ti andrebbe di collaborare con me per la truffa più vile che si sia mai vista su Endlos? »

    Fissai il mio dirimpettaio con un folle barlume negl'occhi. « Stiamo parlando di decine e decine di anime fresche, anime di bambini. »




    Passive

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    Il corpo dei demoni degli incroci, non facendo parte della realtà del mondo fisico non è dotato di una forma vivente tangibile, esso si manifesta nella realtà che conosciamo sotto forma di un denso fumo nero, capace di muoversi liberamente e rapidamente nell'aria. In questa forma i demoni sono intangibili ed eterei, totalmente incapaci di interagire col mondo esterno se non tramite la possessione.
    Quando il corpo in cui il demone si trova viene ucciso o distrutto in battaglia, o se il demone stesso decidesse semplicemente che è giunta l'ora di cambiare tramite, il fumo nero che è contenuto all'interno del corpo viene sprigionato, permettendo una rapida evasione od un cambio repentino del tramite.
    È inoltre possibile scacciare da un tramite lo spirito del demone tramite un potente esorcismo, od impedire l'entrata di quest'ultimo tramite un apposito sigillo magico posto sul corpo del protetto.
    { Passiva di immortalità. }

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    Questa abilità passiva è più una caratteristica sviluppatasi in maniera naturale da parte del demone durante i suoi anni passati all'inferno, costantemente alle prese col tentare di farsi un nome fra le fila di demoni di basso rango. In pratica John risulta un oratore nato e le sue parole, il tono della sua voce, perfino le pause tra un vocabolo e l'altro risultano interessanti e sensati alle orecchie degli ascoltatori. C'è da dire che ovviamente che esiste un limite ben preciso di quanto l'oratoria del Demone possa essere decisiva durante un dialogo, tuttavia l'ascoltatore sarà sempre portato a prendere in considerazione il punto di vista di John, essendo influenzato in maniera più o meno marcata a seconda della logicità delle tesi portate o della retorica ciceroniana concreta messa in gioco dal demone degli incroci.
    { Passiva di Malia }

    Qualcuno mi ha chiamato?
    Ogni Demone degli Incroci ha il suo modo per essere contattato, alcuni ad esempio utilizzano la linea delle sedute spiritiche, altri la vecchia tecnica delle cassette da sotterrare al centro di un incrocio (usanza dalla quale prende il nome della razza demoniaca) Ma john ha scelto un metodo tutto proprio, una linea attiva 24h su 24 sulla quale si potesse finalmente affidare il proprio desiderio su un venditore conosciuto ed affidabile (con l'usanza delle cassette ad esempio il demone inviato era totalmente casuale) Infatti per richiamare la sua attenzione basterà semplicemente recitare la seguente formula « Sceglier John sembra matto, ma ti offre il miglior contratto. » svelandogli immediatamente la propria posizione tramite una sorta di messaggio mentale sulla sua linea privata.
    Di qui in linea di massima il demone non tarderà a farsi sentire, apparendo come dal nulla vicino alla posizione del richiedente.
    Questa passiva è utilizzabile liberamente in scene GDR, ed in Quest soltanto sotto previa decisione del QM di turno.
    { Passiva GDR }


    Tecniche utilizzate

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    Stato fisico
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    Possibile frattura al femore causata dall'accavallamento dell'anca.

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    Discorsi da mortale, quelli di John. Usare le anime come monete, accaparrarsi più potere, apparire più temibili rispetto agli altri. Tutte cose di cui skekDor non sentiva il bisogno. Lui aveva provato il potere assoluto e, per quanto la sua nuova forma non ne fosse che una pallida imitazione, non sentiva la necessità di ritornare a quello stato poco alla volta, combattendo con le unghie e con i denti. Prima o poi avrebbe fatto il suo ritorno trionfale a Thra, e allora avrebbe riottenuto tutte le sue facoltà.
    Fra divinità vigeva il divieto di non combattere, poiché su due parti dotate di infinito potere nessuna poteva prevalere. Inoltre, era più conveniente collaborare, quando necessario, per perseguire il medesimo scopo. Su Thra, non avrebbe dato questa possibilità ai suoi fratelli. Si sarebbe accaparrato l'intero potere del Cristallo, costringendoli a patire ciò che era toccato a lui. E allora, solo allora, sarebbe stato magnanimo, cancellandoli dall'esistenza.

    Coi mortali e gli esseri non divini era diverso. skekDor poteva usare la paura della morte, o dell'annichilimento, per piegare chiunque al suo volere. E poteva permettersi il lusso di cancellare vite anziché perdonare errori tutto sommato rimediabili, proprio in virtù di ciò.
    Ecco perché quell'argomento trattato da John lo fece sbadigliare. Mise educatamente la zampa davanti al muso, ma non poté fare a meno di spalancare le mascelle al limite, a una distanza impossibile per un umano come l'ospite del demone.
    Battendo le palpebre e asciugandosi una lacrima che gli era scesa giù dall'occhio destro, bofonchiò poi: "Certo... Yawn! Ma non nella maniera che immagini."
    Leccandosi le labbra, skekDor sollevò l'indice al cielo e precisò: "Quelli della tua risma fanno sempre confusione tra "anima" e "spirito". Non preoccuparti, ho visto che succede anche agli umani. E da una parte, va bene così. Non sono faccende che dovrebbero riguardarli..."
    Dopo aver praticamente dato dell'"ignorante" a John, il mezzo-Mistico incalzò: "Quello che mangio è il "soffio vitale", l'anima per intenderci. Essa non possiede ricordi, né memoria. Non è che l'energia che un tempo muoveva il corpo. Anche tu ne hai una, caro il mio demone. Ed è prelibata. Le anime degli immortali sono merce rara, su Endlos. In effetti, il motivo per cui sono in questo Presidio è proprio questo. Potrei portare facilmente a compimento la meta che mi sono prefissato strappando ora qui il soffio vitale da questo tuo corpo di vecchia, ma non ritengo sia molto leale nei tuoi confronti. Anche se non è escluso che succeda, prima o poi..." Accennò un risolino, e poi proseguì: "Lo spirito, al contrario, è quello che io considero "scarto": vita passata, emozioni, speranze, pensieri... il tutto tenuto insieme da un'infinitesima quantità di energia. Ecco perché buona parte dei viventi, finito il loro ciclo vitale, dissolvono il loro spirito e si spostano con l'anima nel piano etereo. I pochi che hanno ancora qualcosa da fare, invece, o che non sono pronti a lasciare questa valle di lacrime, vagano per Endlos senza meta, aggrappati ai brandelli della loro anima corrotta, senza permetterle di tornare al piano etereo. Pochi possono vederli, ma io ne ho il dono. Sono quelli che definiresti "spettri", caro John."

    Allungò una zampa, provando a carezzare la guancia della vecchia. Uno strano luccichio gli attraversò gli occhi: "Con tutti i possibili contratti che potresti ancora stipulare, se ora ti annientassi, di sicuro ti tramuteresti in uno spettro. Ma se invece mangiassi la tua anima, oh beh... Il tuo spirito non svanirebbe del tutto. Pochi ricordi, qualche emozione del passato... Sentiresti e patiresti gioie e dolori dei vivi. Il mio freddo ventre sarebbe la tua nuova casa, e saresti anche in piacevole compagnia. Le anime con la loro energia mi tornano utili per diversi scopi, e in cambio io offro loro una prigione priva di sbarre, in cui potersi rigenerare in eterno: in cui soffrire, disperarsi, ma anche trovare conforto e rassegnazione. Da qui non si esce, a meno che io non lo voglia. Però, finché si trovano dentro di me..." Si carezzò la pancia: "...potranno vivere nella speranza di poter tornare un giorno a condurre la vita di sempre. Non è forse un regalo meraviglioso, da parte mia? Una pia illusione, in cui naufragare dolcemente."

    John sembrò tergiversare sull'argomento, e anzi passò oltre. skekDor non poteva biasimarlo. Difficile dire se il mezzo-Mistico fosse serio o meno, ma nessuno avrebbe potuto rispondere sinceramente a un quesito di quel tipo. Tantopiù che sembrava un modo come un altro per pungolare il demone.
    Quest'ultimo, comunque, propose un affare interessante. Chiese a skekDor di collaborare per la cattura di diverse anime. Come avrebbe potuto tirarsi indietro da una simile offerta, il "buon" skekDor?
    Quando il demone nominò i "bambini", tuttavia, il suo corpo ebbe un lieve fremito.
    Aggrottò lo sguardo e ghignò malignamente, spostando le mani al costato, come a fingere che fosse colpa del freddo vento che spirava da nord: "Continua." Disse, laconico.
    Una fitta dolorosa gli stringeva il torace. Doveva concentrarsi, o il suo gemello sarebbe venuto fuori. Al diavolo lui e la sua etica bonaria! Avrebbe fatto una scorpacciata di tutti quei bambini, e ne avrebbe maciullato i corpi. Così, per puro diletto! Ecco cosa!

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    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    "...Non è forse un regalo meraviglioso, da parte mia? Una pia illusione, in cui naufragare dolcemente." »

    Mai sentite tante cazzate tutte assieme in vita mia. Lo spirito uno scarto? Stiamo appunto parlando della carica di tutti i ricordi che caratterizzano un singolo individuo, le sue conoscenze, le sue abilità, i suoi segreti più nascosti. Che la linfa vitale fosse la parte più carica di energia questo era indubbio, ma la seconda parte, quella più sporca e corrotta, era quella la parte che più interessava ai piani bassi, perché? Mi spiegate che senso avrebbe punire un'anima monda da ogni corruzione? Incapace di provare sensazioni di qualunque genere, priva fondamentalmente di personalità? Sarebbe semplice e pura energia. Valida se si vuole accrescere i propri poteri personali, certo, valida se si vuole costruire un'arma capace di annientare reami interi, certo. Ma diventa una merce di scambio meno richiesta, più di nicchia e questa cosa non fa bene agli affari.
    Di tutto ciò ovviamente non feci parola, era un discorso che non aveva senso di essere intrapreso con un Pollo astrale dalla storia così diversa da quelle di quasi tutte le creature di tutti i reami, così come rispondere alle sottili quanto taglienti e velate minacce, non avrebbe portato alcun profitto di sorta.

    « Affascinante » Replicai con un falso entusiasmo tale da coprire la buona dose di sarcasmo.

    Lui aveva la sua visione del mondo - sbagliata - ed io la mia, avrebbe continuato a succhiare linfa vitale con la cannuccia dalle anime dei suoi clienti, mentre io le avrei usate per accrescere il mio status, e poi alla fine di tutto, probabilmente ci si sarebbe incontrati un'ultima volta per tirare le somme (od il collo del pollo)

    "Continua."

    Pero' l'incipit dell'offerta sembrava averlo stuzzicato e le sue doti millantate mi avrebbero potuto fare comodo (almeno per questa volta) ragion per cui iniziai a spiegargli il mio piano clamoroso, un'idea brillante maturata nel corso delle ultime settimane di permanenza nel piano di Endlos.
    Ma di che piano si sarebbe mai trattato, vi starete chiedendo, probabilmente avidi e desiderosi di conoscere la prossima delle mie mirabolanti avventure, vorrei potervi tenere ancora un pochino sulle spine, sarò onesto, ma il tempo stringe, la giornata giunge al termine e stasera ho da fare, per cui cercherò di spiegare il tutto in maniera più celere possibile.
    In quasi tutti gli universi in questo periodo dell'anno si festeggia il natale, per alcuni chiamato così, per altri in maniera diversa, sta di fatto che nel bene o nel male questo è unaninamente definito come un periodo festivo. Durate questo periodo, pare che secondo moltissime culture un'entità benevola di nome Babbo Natale (o Santa Claus che dir si voglia) abbia l'abitudine di apparire nelle case di tutti i bambini, al fine di portar loro dei doni se questi si fossero rivelati dei bravi ragazzi. Tuttavia prima di fare ciò, la cultura popolare vuole che questi desideri dei bambini vengano espressi sotto forma di letterina, che una volta recapitata al buon Babbo Natale sarebbe stata esaminata assieme ai comportamenti del pargolo per denotarne una possibile conferma oppure un categorico rifiuto.
    Quindi il piano era oltremodo semplice quanto efficace. Avrei dovuto cercare e possedere l'autentico Babbo Natale (od un surrogato molto simile) nel periodo vicino al picco della festività, trovare un luogo di raduno dove poter distruibuire delle pergamene infernali perfettamente cammuffate da letterine ed osservare i poveri stronzetti venire ad uno ad uno tra le mie braccia per consegnarmi personalmente le letterine, ovvero dei contratti validi in tutto e per tutto con tanto di richiesta e firma del cliente. Era un piano pressochè perfetto, dove l'unica pecca stava nell'assenza di personale per rendere la scena molto più credibile, per quello mi serviva il pennuto! Sarebbe stato perfetto nei panni della famosa renna dal naso rosso rudolf (con un pò di trucco e parrucco) senza contare poi che nel caso qualcosa fosse andato storto, avere un valido aiuto da parte di una creatura millantante così tanti poteri sarebbe stato un lusso.

    « ... E sarei disposto a fare metà a testa con i ricavati. Pensaci, decine e decine di povere anime giovani e ricche di speranze! Per me si tratta di un investimento futuro ma per te di un ricavo immediato, essenze vitali già quasi completamente pure. »

    Eccolo li il momento della verità, sarebbe diventato un proficuo collega o soltanto uno scomodo concorrente?



    Passive

    Black Smoke
    Il corpo dei demoni degli incroci, non facendo parte della realtà del mondo fisico non è dotato di una forma vivente tangibile, esso si manifesta nella realtà che conosciamo sotto forma di un denso fumo nero, capace di muoversi liberamente e rapidamente nell'aria. In questa forma i demoni sono intangibili ed eterei, totalmente incapaci di interagire col mondo esterno se non tramite la possessione.
    Quando il corpo in cui il demone si trova viene ucciso o distrutto in battaglia, o se il demone stesso decidesse semplicemente che è giunta l'ora di cambiare tramite, il fumo nero che è contenuto all'interno del corpo viene sprigionato, permettendo una rapida evasione od un cambio repentino del tramite.
    È inoltre possibile scacciare da un tramite lo spirito del demone tramite un potente esorcismo, od impedire l'entrata di quest'ultimo tramite un apposito sigillo magico posto sul corpo del protetto.
    { Passiva di immortalità. }

    L'arte della Retorica
    Questa abilità passiva è più una caratteristica sviluppatasi in maniera naturale da parte del demone durante i suoi anni passati all'inferno, costantemente alle prese col tentare di farsi un nome fra le fila di demoni di basso rango. In pratica John risulta un oratore nato e le sue parole, il tono della sua voce, perfino le pause tra un vocabolo e l'altro risultano interessanti e sensati alle orecchie degli ascoltatori. C'è da dire che ovviamente che esiste un limite ben preciso di quanto l'oratoria del Demone possa essere decisiva durante un dialogo, tuttavia l'ascoltatore sarà sempre portato a prendere in considerazione il punto di vista di John, essendo influenzato in maniera più o meno marcata a seconda della logicità delle tesi portate o della retorica ciceroniana concreta messa in gioco dal demone degli incroci.
    { Passiva di Malia }

    Qualcuno mi ha chiamato?
    Ogni Demone degli Incroci ha il suo modo per essere contattato, alcuni ad esempio utilizzano la linea delle sedute spiritiche, altri la vecchia tecnica delle cassette da sotterrare al centro di un incrocio (usanza dalla quale prende il nome della razza demoniaca) Ma john ha scelto un metodo tutto proprio, una linea attiva 24h su 24 sulla quale si potesse finalmente affidare il proprio desiderio su un venditore conosciuto ed affidabile (con l'usanza delle cassette ad esempio il demone inviato era totalmente casuale) Infatti per richiamare la sua attenzione basterà semplicemente recitare la seguente formula « Sceglier John sembra matto, ma ti offre il miglior contratto. » svelandogli immediatamente la propria posizione tramite una sorta di messaggio mentale sulla sua linea privata.
    Di qui in linea di massima il demone non tarderà a farsi sentire, apparendo come dal nulla vicino alla posizione del richiedente.
    Questa passiva è utilizzabile liberamente in scene GDR, ed in Quest soltanto sotto previa decisione del QM di turno.
    { Passiva GDR }


    Tecniche utilizzate

    //


    Stato fisico
    Debilitato dagli acciacchi della vecchiaia a causa del tramite.
    Possibile frattura al femore causata dall'accavallamento dell'anca.

    Stato Energetico
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    Il piano di John era folle, così folle che per certi versi poteva quasi dirsi geniale. skekDor, d'altro canto, non aveva le conoscenze necessarie per poter giudicare la figura cercata dal demone reale o semplice spauracchio. Come se non bastasse, non aveva familiarità con l'essenza di una creatura in grado di fare quanto John gli stava descrivendo. Sembrava l'operato di un dio, o di un essere abbastanza potente. E, nel primo caso, lo Skeksis si sarebbe trovato costretto a rifiutare.
    C'erano tuttavia, come detto, diversi dettagli ancora incerti, perciò il mezzo-Mistico si guardò bene dall'affrettare il suo eventuale diniego a perorare l'opera di John.
    Inarcò solo un sopracciglio con perplessità, e a più riprese aprì e chiuse il becco senza dire una parola. Combattuto, ecco cosa. D'altra parte, che ci perdeva?
    Si passò una zampa sul lato del muso, esclamando: "Ah... Che piano arzigogolato per qualcosa di così semplice. Non ci sarà bisogno di travestirmi da fiera, demone John. Io posso convincere chiunque, persino te, dell'esistenza di un luogo, o di una schiera di viventi."
    Fece spallucce, sghignazzando sotto i baffi: "Persino ora, per quel che ne sai, potresti trovarti da tutt'altra parte."
    Lasciò John col dubbio, e invece proseguì oltre: "Se sei disposto a fare a metà, significa che puoi sbilanciarti anche di più di così, poiché la missione si preannuncia difficoltosa e ricca d'insidie. Voglio due terzi di quelle anime. Il restante spetterà a te. Se davvero così tanti pargoli confidano nella figura che mi hai descritto, avrai comunque un luculliano pasto con cui sfamarti. Resta però da chiarire un ultimo dubbio..."
    Affilò lo sguardo: "...dove e come pensi di mettere in trappola questo vecchio vestito di rosso?"

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    Energia: 100%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

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    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    "Ah... Che piano arzigogolato per qualcosa di così semplice. Non ci sarà bisogno di travestirmi da fiera, demone John. Io posso convincere chiunque, persino te, dell'esistenza di un luogo, o di una schiera di viventi. Persino ora, per quel che ne sai, potresti trovarti da tutt'altra parte. "

    « Possibile, probabilmente in una discarica visto quanto puzzi di merda. » Questo è quello che avrei potuto rispondere e l'idea ammetto che mi stava anche solleticato il palato, ma tenevo sia ad un possibile alleato che - diciamocelo - anche un po' alla testa della vecchia (ancora viva al di sotto della coltre di oscurità che la ghermiva) ragion per cui mi limitai a sorridere ed annuire, mostrando la mia sfavillante dentiera in ceramica.

    "Se sei disposto a fare a metà, significa che puoi sbilanciarti anche di più di così, poiché la missione si preannuncia difficoltosa e ricca d'insidie. Voglio due terzi di quelle anime. Il restante spetterà a te. Se davvero così tanti pargoli confidano nella figura che mi hai descritto, avrai comunque un luculliano pasto con cui sfamarti. Resta però da chiarire un ultimo dubbio, dove e come pensi di mettere in trappola questo vecchio vestito di rosso?"

    Stava ormai diventando un fastidoso clichè, non era il primo e forse non sarebbe nemmeno stato l'ultimo a richiedermi compense fuori da un possibile contesto collaborativo, per quelle anime dei bambini ci sarebbero difatti voluti dei patti infernali con effettivo desiderio espresso sul momento, documenti rintracciabili ben diversi da quello in nero utilizzato per la manica di alcolizzati nella taverna di Fernando. E noi tutti sappiamo cosa questo avrebbe significato per le mie finanze, ovvero che il settanta percento della mia parte sarebbe finita nelle mani di Asmodeous, quindi con un rapido calcolo, del trentatrè percento del trenta percento me ne sarei fatto ben poco, il classico caso in cui il gioco non valeva la candela, mentre col cinquanta perlomeno sarei riuscito a rifarmi del tempo e della fatica impiegata.

    « Il vecchio non sarà un problema, rintracciare la sua posizione è stato semplice e pare viva in compagnia solo di qualche elfetto domestico. Posso benissimo risolvere la questione da solo. Mentre per quanto riguarda il compenso... » La mia espressione si fece più grave e seria, sintomo che il momento delle cazzate era finito. « Non è un compromesso che mi posso permettere per via dei... Costi di gestione che dovrò avere col mio datore. » il mio volto si incupì ancora di più « Posso darti il 55% al massimo, aumentare ulteriormente sarebbe controproducente ed a quel punto preferirei agire come pianificato dal principio, ovvero da solo. »



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    Quando il corpo in cui il demone si trova viene ucciso o distrutto in battaglia, o se il demone stesso decidesse semplicemente che è giunta l'ora di cambiare tramite, il fumo nero che è contenuto all'interno del corpo viene sprigionato, permettendo una rapida evasione od un cambio repentino del tramite.
    È inoltre possibile scacciare da un tramite lo spirito del demone tramite un potente esorcismo, od impedire l'entrata di quest'ultimo tramite un apposito sigillo magico posto sul corpo del protetto.
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    Questa abilità passiva è più una caratteristica sviluppatasi in maniera naturale da parte del demone durante i suoi anni passati all'inferno, costantemente alle prese col tentare di farsi un nome fra le fila di demoni di basso rango. In pratica John risulta un oratore nato e le sue parole, il tono della sua voce, perfino le pause tra un vocabolo e l'altro risultano interessanti e sensati alle orecchie degli ascoltatori. C'è da dire che ovviamente che esiste un limite ben preciso di quanto l'oratoria del Demone possa essere decisiva durante un dialogo, tuttavia l'ascoltatore sarà sempre portato a prendere in considerazione il punto di vista di John, essendo influenzato in maniera più o meno marcata a seconda della logicità delle tesi portate o della retorica ciceroniana concreta messa in gioco dal demone degli incroci.
    { Passiva di Malia }

    Qualcuno mi ha chiamato?
    Ogni Demone degli Incroci ha il suo modo per essere contattato, alcuni ad esempio utilizzano la linea delle sedute spiritiche, altri la vecchia tecnica delle cassette da sotterrare al centro di un incrocio (usanza dalla quale prende il nome della razza demoniaca) Ma john ha scelto un metodo tutto proprio, una linea attiva 24h su 24 sulla quale si potesse finalmente affidare il proprio desiderio su un venditore conosciuto ed affidabile (con l'usanza delle cassette ad esempio il demone inviato era totalmente casuale) Infatti per richiamare la sua attenzione basterà semplicemente recitare la seguente formula « Sceglier John sembra matto, ma ti offre il miglior contratto. » svelandogli immediatamente la propria posizione tramite una sorta di messaggio mentale sulla sua linea privata.
    Di qui in linea di massima il demone non tarderà a farsi sentire, apparendo come dal nulla vicino alla posizione del richiedente.
    Questa passiva è utilizzabile liberamente in scene GDR, ed in Quest soltanto sotto previa decisione del QM di turno.
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    skekDor non aveva parlato chiaro con John. Per certi versi, a lui interessava anche il vecchietto. Se un simile individuo era capace di intrattenere coi suoi poteri così tante giovani anime, lo Skeksis avrebbe avuto piacere di conversarci, farsi rivelare i suoi segreti e, magari... assorbirlo.

    L'espressione del demone John mutò, e parimenti lo Skeksis granò le pupille e sollevò il becco, contrariato da un simile cambio di atteggiamento. Stava forse per rimbrottarlo? L'intenzione pareva quella, e il mezzo-Mistico già stava iniziando a pentirsi di essersi dimostrato tanto collaborativo. Che l'affare stesse per saltare, parimenti la testa della vecchia?
    Poi, John spiegò le proprie ragioni. Poteva trattarsi di una balla, ovvio, ma mentire giunti a quel punto che vantaggio gli avrebbe portato? skekDor avrebbe potuto benissimo pretendere quanto richiesto, pur essendo a conoscenza di quelli che il demone definì "costi di gestione" elevati.
    "Mmmh..." Mugugnò stridulamente, prendendosi come al solito il suo mezzo minuto buono per dar fiato ai suoi pensieri.
    Non appena parve aver preso finalmente una decisione, prima di parlare scrutò minuziosamente da capo a piedi la vecchia, come se in qualche dettaglio del suo aspetto si celasse un arcano enigma.
    "E sia. 55% non è molto, ma posso accontentarmi."

    Allungò la zampa, col dorso rivolto al cielo e il palmo parallelo al pavimento, in un gesto piuttosto eloquente. Peccato che skekDor non fosse proprio una "dama" nel senso classico del termine, e che John difficilmente gli avrebbe fatto un baciamano.
    "C'è altro di cui vuoi parlarmi, o ora che sei giunto al nocciolo della questione, sparirai via così come sei comparso?"

    Salute: 100%
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    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

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    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:


     
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