Né gli erranti sono perduti

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Il-Viaggiatore-Del-Mondo
     
    .

    User deleted


    Mokha, Yemen, 1573

    line

    Nei pressi di Mokha, Yemen
    Impero Ottomano, 1573.

    Mokha. Città del caffè, crocevia conteso e condiviso da arabi, turchi, abissini, portoghesi.
    Mokha, teatro di una ribellione, per mesi occupata dagli insorti. La flotta imperiale ha appena ristabilito l’autorità di Selim II, e i ribelli sono fuggiti sugli altipiani. Non guerrieri, ma coltivatori di caffè che hanno impugnato le spade e la loro fede, stanchi delle ruberie, della corruzione dei funzionari ottomani. Di nuovo una rivolta di contadini. Di nuovo la religione dei pezzenti... e degli affari.
    Il vecchio ha scelto, a suo tempo, proprio quel posto per rimanere - quando stabilì che il tempo di andare e partire era ormai finito.

    L'uomo giunse al villaggio che il sole aveva già iniziato la sua lenta discesa verso la fine del giorno. Era stato visto giù al porto la mattina, chiedendo di un certo Ismael, ed i mokhani avevano evitato di rispondere.
    Parole vaghe, mezze indicazioni: il vecchio, il santone, lo stregone, era impegnato ad aiutare una coppia di genitori che lo hanno chiamato per il loro bambino, che aveva la febbre alta, dissero alcuni.
    Nessuno gli aveva dato però alcunché per trovarlo e riuscire a parlargli.

    Poi una ragazzina si lasciò scappare di quella volta che suo padre disse di aver visitato la casa dell'uomo fidato di Giuseppe Nasi - colui che ne curava gli affari commerciali in Yemen. Ed ecco finalmente localizzata quella che doveva essere la residenza di Ismail, come lo chiamavano qui.
    Un gruppo di case, arrampicate sul fianco di una collina. Lo riconobbe mentre aiutandosi con un bastone data l'impervia discesa, usciva da un'abitazione poco distante, giusto al di là di una piccola duna; per qualche passo lo tallonò una donna, che nel mentre gli ripeteva la prima delle parole che l'uomo aveva imparato in quella lingua: «Shukraan! Shukraan!», grazie, grazie.
    Lo raggiunse mentre la donna ormai si era avviata sulla via di casa, ed Ismael si fermò a qualche passo di distanza, scrutando da una posizione sicura lo straniero.

    Fu quest'ultimo ad interrompere il silenzio.
    «Sai perché sono qui?», domandò, rivolgendoglisi in italiano.
    «Forse. E forse, in qualche modo, speravo di non essere trovato.»
    «Ti ho lasciato che peregrinavi per le vie di Mantova, in Italia, predicando le tue eresie. Qui a Mokha invece sei diventato un cerusico?», domandò indicando il luogo appena lasciato da Ismael.
    «Sono solo invecchiato,» rispose lui «questa gente crede che i miei consigli allunghino la vita.»
    L'uomo sorrise, mentre il vecchio indicò al suo accompagnatore la via verso casa sua. Sullo spiazzo di fronte si imbatterono in un pescatore di ritorno dalla giornata in mare, che donò al vecchio un paio di grossi saraghi, mentre una donna anziana con il volto velato, sopraggiunta dopo poco, gli porse un canestro di albicocche. Ismail ringraziò, scambiò qualche parola e scacciò una banda di ragazzini questuanti, fingendo di inseguirli col bastone.

    Entrati in casa, Ismael salutò Mukhtar e Hafiz. I due gemelli ricambiarono il vecchio con un inchino del capo e la mano sul cuore, ma non staccarono mail gli occhi dal nuovo venuto. Il vecchio non introdusse l'uomo, fece giusto in tempo a posare ciò che teneva in mano per dirgli: «Vieni. Non è questo il luogo per la discussione che dobbiamo tenere.»
    «No,» rispose rapido lo straniero pensando a come Ismael avesse involontariamente detto esattamente la cosa giusta. «non lo è.»

    Come un lampo. Le braccia dell'uomo - aperte.
    Un bruciore agli occhi - la vista allagata di un bianco latte impenetrabile - un rapido grido di rabbia di Hafiz, insofferente di non essere stato rapido, di essere stato colto alla sprovvista. Non una parola da Mukhtar.

    E tutto si fece di buio bianco.

    line


    Rilievo collinare, confine per lo Yuzrab
    Fanedell, Presidio Orientale.


    Il vecchio sentì sabbia sotto le dita: capì di essere disteso supino, nonostante un forte mal di testa gli offuscasse i pensieri. Quella cecità bianca - ultima cosa che ricordava - era svanita ed al suo posto vi era il viso di Mukhtar che, inginocchiata al suo fianco, ne controllava i segni vitali.
    Hafiz era già in piedi, la sua spaventosa sciabola sguainata - inutilmente sarebbe venuto da dire, dato il paesaggio in cui si trovavano. Hafiz stesso sapeva di star stringendo l'arma in pugno più per rassicurare se stesso che per effettiva necessità.
    Rialzandosi aiutato dalla donna, Ismael si guardò intorno: un paesaggio semidesertico si apriva di fronte ai tre, e case sparse - Strane... o meglio diverse, sì, molto diverse!, pensò - erano ben visibili ai piedi di una collina distante (pareva) pochi minuti di cammino. Zone decisamente meno brulle erano a vista ma la distanza a piedi doveva essere probabilmente stimata in ore - forse giorni? La mente confusa del vecchio non era in grado di definirlo.

    Ismael era un turbinio di domande, e ipotesi, e altre domande. Nella sua testa, come a scacciare gli scenari peggiori, risuonava una preghiera.
    Hafiz e Mukhtar, senza proferir parola, fecero altrettanto verso il loro Dio.

    Ismael non poteva ancora sapere che Il-Viaggiatore-Del-Mondo avrebbe dovuto trovare un nuovo posto, in un nuovo mondo.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    8,075

    Status
    Offline
    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    L'esperienza al mulino aveva permesso al mezzo-Mistico di fare la conoscenza con un'altra divinità di quel mondo pazzo che era Endlos, assicurandogli inoltre la benevolenza di un mortale capace di sfornare vere leccornie per il palato con uno schiocco di dita! Questo, unito al fatto che gli fosse stata promessa una veste elegante di tutto punto, aveva mandato skekDor in totale sollucchero.
    E, come di sovente quando accadevano cose simili, la parte buona aveva approfittato dell'occasione per prendere il sopravvento, e ottenere così nuovamente il controllo di quel corpo marcescente.

    Indi per cui, l'astro del mattino appena sorto vide una creatura tutta diversa arrogarsi il diritto di assorbirne i caldi raggi luminosi al fine di protrarre quell'esistenza di ancora un altro giorno.
    Lo Skeksis, il cui volto sereno e rilassato (unito alle grandi iridi vermiglie) suggeriva una quiete dell'animo assai invidiabile, si lasciò alle spalle la zona di Chediya, deciso a tagliare per la via dei boschi al fine di raggiungere nuovamente il caldo Presidio Sud.
    Al contrario del suo gemello malvagio, percorse l'intero cammino affidandosi unicamente alle sue anziane zampe. La fatica era sconosciuta a quell'essere immortale, sebbene gli acciacchi dell'età gli rammentassero ogni giorno di più la sua natura non più completamente divina.

    Una settimana. Questo fu il tempo richiesto per superare l'intrico di piante che costituivano Fanedell, e spuntare nei pressi dell'ultima collina verde, prima della zona desertica dello Yuzrab.
    skekDor avrebbe potuto facilmente teletrasportarsi direttamente a Merovish, oppure domandare al vento di fargli da cocchiere fin dove lui avesse voluto. Tuttavia, come detto, alla metà del Mistico simili sistemi non piacevano affatto. Tantopiù che, maggiore era la richiesta energetica, più sarebbe dovuto essere cospicuo il "banchetto ristoratore". E poteva percepire distintamente i gemiti sofferenti delle anime che, suo malgrado, già si ritrovava per l'eternità nella pancia.
    Se non altro, non avrebbe fustigato i Podling. I piccoli esserini, chiusi in una gabbia al di sotto dell'esagerata gonna di gusto rinascimentale, erano rimasti per tutto il viaggio in silenzio.

    Il primo canto lo emisero quando i piedi nudi dello Skeksis solcarono la distesa di sabbia a perdita d'occhio. Probabilmente, la gabbia doveva aver toccato a sua volta il bollente terreno.
    skekDor fece il possibile per evitar loro altre inutili sofferenze. Afferrò i lembi della gonna, sollevandoli fino a scoprirsi i calcagni. Quindi, a goffi passi pinguiniformi, s'avviò lungo la via dello Yuzrab.
    Anche perché, come gli dicevano i suoi sensi, non era solo. C'erano anime, lì nei paraggi. Anime di vivi, bisognose d'aiuto.
    Chissà, forse degli avventurieri in pericolo. Difficile dirlo, fino a che non fossero stati a portata d'occhio.

    Il che richiese almeno qualche altro minuto. skekDor non era famoso per essere rapido nei movimenti. Almeno, non quando si trovava ancorato al suolo.
    Anziché prendere vie trasverse e rischiare di attirare l'attenzione su di sé in maniera ambigua, puntò dirimpetto il gruppo, avvicinandosi a loro con la solita andatura, e sempre tenendo la gonna un po' alta.

    Probabilmente, i giovani gemelli non avrebbero potuto fare a meno di mostrare perplessità nei confronti della creatura che andava avvicinandosi loro.
    Come detto, indossava un vistoso quanto ricercato verdugale dalle tinte violacee, impreziosito qua e là da drappi di seta color crema e pendenti a forma di teschio. Un vistoso ventaglio bianco copriva buona parte del collo dell'essere, estendendosi verso l'alto lungo la gobba naturale della sua schiena, come a farlo apparire più largo di qualche centimetro.
    Forse, però, il particolare maggiormente ambiguo erano le forme del suo corpo. A prima vista, il becco adunco e la presenza di qualche rara piuma sulla sua testa avrebbero potuto far pensare a una qualche strana bestia dalla forma di uccello.
    C'era però il particolare delle squame. Squame di rettile, del medesimo colore rosa slavato della carne sottostante, s'intervallavano con zone in cui la pelle era liscia ed elastica come quella di un umano. Gli occhi, poi, possedevano lo stesso innocente scintillio di quelli di un bambino. Grandi e vermigli, con una pupilla esageratamente grande, parevano scrutare nell'animo di chiunque avessero incontrato con lo sguardo. A far da cornice al grottesco quadretto, fra le gambe originava una robusca coda rettiliforme, terminante con un paffuto ventaglio di piume sbiadite. Fungeva da supporto, e lungo la marcia lo Skeksis la usava per bilanciare il peso.

    skekDor si fermò ad appena un paio di metri dal trio, lasciando andare i lembi della gonna e portando entrambe le mani al grembo, poco sotto il seno.
    "Salute a voi, stranieri. Perdonate la saccenza, ma date l'idea di aver smarrito la via... e io potrei aiutare a raccapezzarvi, o quantomeno offrirvi il mio aiuto. Se è di vostro interesse."
    Socchiuse gli occhi e chinò il becco verso il basso, in attesa di risposta.
    Uno dei due gemelli brandiva un'arma, ma non parve dar peso alla cosa

    Salute: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:


     
    Top
    .
  3. Il-Viaggiatore-Del-Mondo
     
    .

    User deleted


    line


    I tre videro arrivare lo strano figuro che il sole - o come un giorno avrebbero scoperto, quello che pareva essere il sole - accecava loro gli occhi. Non realizzarono quindi le fattezze peculiari dello skeksis fintanto ché non li approcciò a voce, e poterono rivolgergli attenzione.

    Chiaramente i due guerrieri e la quasi leggendaria prontezza di riflessi che li caratterizzava, furono sopraffatti dalla sorpresa - e lo sgomento - generato dal nuovo arrivato. Sgomento che, per inciso, coinvolse la piccola compagnia tutta, come cristallizandoli in un fotogramma.
    Hafiz - territorio sconosciuto, probabilmente ostile, sciabola sguainata: pietrificato. Mukhtar - mano alla cintura, pronta a scatenare le sue temibili strisce d'acciaio: immobile; per la prima volta in vita sua, incerta sul da farsi.
    Solo Ismael pareva continuare a respirare.

    Il vecchio scrutò la creatura nell'aspetto e tentò di leggere le sue parole. Il suo stato di confusione mentale era cessato, ora solo l'attimo presente contava. Le domande che lo tormentavano avevano ottenuto una risposta, e questa risposta era contenuta dall'aspetto demoniaco di quell'essere. Se non fossero bastate le sembianze quasi marcescenti dello skeksis e le sue forme inumane, orribili ornamenti di animali morti appesi come monili testimoniavano la bestialità del bipede. In più, al Viaggiatore-Del-Mondo parve come se una nenia non identificata accompagnasse quella presenza. Le eterne fiamme della Geenna dovevano essere vicine.

    Eppure.

    Eppure.

    Ismael respirava.

    Ed inspirando, Ismael razionalizzò l'offerta di aiuto.
    Espirando, ricordò l'espressione della possibilità di rifiutare, avanzata da quel "se è di vostro interesse".
    Inspirò nuovamente.
    Dietro quelle sembianze raccapriccianti, uno sguardo dai contorni rapaci eppur in qualche modo candidi rispondeva alla vista dell'uomo. Erano gli occhi che aveva visto negli immensamente saggi, e negl'immensamente folli.

    Sentì il peso della moneta che gli ricordò quanto si dovesse scavare prima di trovare la verità, e smise di preoccuparsi. Affrontare la situazione con gli elementi a disposizione, ecco cosa avrebbero dovuto fare. Anche al costo di affrontare un demonio, se di demonio si fosse trattato.
    «Potresti essere Azael, ma non ce lo confermeresti mai.», pronunciò quasi riferendosi più a sé che al destinatario della frase - dubbioso sull'essere di fronte all'angelo caduto o meno, essendo che a volte nel vecchio testamento veniva rappresentato in forma di stormi di rapaci.
    Quegli occhi però. Gli occhi lo confondevano. C'era da temere?
    Udendo la voce del loro baba, i gemelli ritrovarono parte della lucidità e aggiustarono la loro posizione dei piedi per esser pronti a qualsiasi evenienza: nulla di buono se Ismael aveva appena pronunciato il nome di un jinn.
    «Questa non è Mokha. Dove ci troviamo?», decise allora di chiedere, in parte quindi accettando l'offerta di aiuto dello strano essere.


    Scusa l'edit, ho corretto un errore di cui mi sono accorto - sperando non ce ne siano altri


    Edited by Il-Viaggiatore-Del-Mondo - 19/1/2018, 18:13
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    8,075

    Status
    Offline
    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    skekDor sapeva che il suo aspetto suscitava di solito emozioni forti negli umani. E se la metà oscura trovava grande piacere in questo (Poiché una divinità temuta è una divinità rispettata), quella buona al contrario avrebbe davvero voluto porvi rimedio.
    Prima ancora che Ismael dicesse la sua, lo Skeksis sollevò le braccia all'altezza dei fianchi e si osservò: "Mi spiace che questo corpo vi stia turbando. Eppure, sebbene le premesse non sembrino delle migliori, vi assicuro la mia onestà: non intendo arrevarvi alcun male; tutt'al più, l'opposto."

    Come il mezzo-Mistico aveva arguito, il primo a rivolgergli la parola fu proprio il vecchio. I giovani si erano fermati alle apparenze, e avevano creduto all'inganno degli occhi. Un mostro d'aspetto non poteva che essere un mostro anche di animo. Semplice, lineare, quasi un istinto primario. Ecco perché lo Skeksis non gliene fece una colpa.
    Chissà, forse l'altro non l'avrebbe pensata allo stesso modo. Comunque, quel giorno era appunto la luce a farla da padrone, e pertanto non ci sarebbe stato alcuno spargimento di sangue.

    Ismael azzardò dapprima un'ipotesi. skekDor assottigliò lo sguardo di fronte a quelle parole, e giunse le mani in grembo: "No, avete ragione. Sebbene io non risponda affatto al nome di Azael, potrei tuttavia tranquillamente mentirvi, in proposito. Quella che vi serve è una prova. Eppure, non avendovi mai incontrato prima, non è in mio potere dimostrarvelo. Se aveste modo di cerziorare coi vostri mezzi le mie intenzioni, sarei di sicuro disposto a rimettermi al vostro giudizio."

    Un'arma a doppio taglio, come ragionamento. E infatti i gemelli si misero ancor di più sul chi vive. Ma skekDor preferiva rischiare di venir tranciato in mille pezzi, piuttosto che tranquillizzarli inutilmente. I fatti avrebbero parlato più delle parole, come al solito.
    D'altro canto, sapeva anche che quelle armi non avrebbero potuto ucciderlo. Anche se gli sconosciuti visitatori non ne erano a conoscenza.

    Finalmente, Ismael si fece avanti con un quesito. Il modo migliore per rompere il ghiaccio era partire dal principio, del resto.
    skekDor si schiarì la voce, e si prodigò a rispondere.
    "Questo mondo si chiama Endlos. Un piano d'esistenza bizzarro, poiché qui abitano e coesistono i viventi più disparati. Dal modo in cui mi osservate, deduco che su Mokha non ci siano molte creature... diverse dagli umani. O sono questi vestiti, forse?" Chinò lo sguardo, afferrandosi i lati della gonna e tirandoli su a più riprese. Teschi e cinghie tintinnarono fra loro in concomitanza con gli scossoni.
    I Podling, tuttavia, ancora tacevano. Dovevano essersi addormentati.

    "Eh, se potessi permettermelo, di sicuro vestirei abiti più umili e morigerati." Schioccò la lingua sul palato, riportando l'attenzione sul trio.
    "Ergo, posso azzardare la teoria secondo cui voi siate dei naufraghi dimensionali. Mmm... Se corrispondesse al vero, per prima cosa sarebbe d'uopo toglierci da qui."
    Spostò il becco in ogni dove, individuando il colle da cui era venuto.
    Lo indicò con un lucido artiglio, aggiungendo dettagli: "Endlos è suddivisa in Presidi. Anche se potremmo piuttosto chiamarle "regioni". Ognuna dispone di un suo proprio clima... Anche se non sempre è così. Ad ogni modo, se ci spostassimo di là, saremmo più vicini all'Est. Meno caldo, un terreno più comodo su cui sostare, e maggiori probabilità di non fare brutti incontri. Il deserto sa essere crudele, per chi non conosce un buon modo di affrontarlo..."

    Poi, accorgendosi di essere andato troppo in fretta, si poggiò una zampa sulla punta del becco e sospirò: "Oh, ora che mi sovviene... Siete forse ferito, signore? Ce la fate a camminare fin lì?" Stavolta, si rivolse unicamente a Ismael

    Salute: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:


     
    Top
    .
  5. Il-Viaggiatore-Del-Mondo
     
    .

    User deleted


    line

    line


    «Sì, ce la faccio. Sto bene...», rispose Ismael, mentre con un cenno del capo ringraziava lo skeksis e contemporaneamente con la gestualità delle mani inviava messaggi rassicuranti ai gemelli: cenni con le palme alzate perché proseguissero il cammino, assecondando la direzione suggerita dal figuro in gonna. Hafiz, occhi perennemente puntati su skekDor, si portò più vicino per chiedere qualcosa in turco a baba Ismail, ma questi insistette con visiva chiarezza mimica che Hafiz concedesse l'opportunità a quella specie di avvoltoio di guidarli.

    Quali alternative migliori avevano, dopotutto? E poi l'interlocutore aveva dimostrato una certa gentilezza - dal preoccuparsi per lui sino al sentirsi in dovere di illustrare questo luogo nel quale erano "naufragati". Ismael ricordava benissimo come ci si sente dopo un naufragio e, no, quello non era il caso; erano passati anni, parecchi, ma se lo ricordava limpido.
    Il vecchio doveva ammettere che, in effetti, erano i ricordi recenti quelli ad essere annebbiati - [...] c'era un bambino con la febbre, la vedova Teji che mi ha dato delle albicocche, dei pesci... [...] E cosa significava esattamente naufraghi "dimensionali"? Fu una delle domande che Ismael fece a skekDor durante il tragitto.
    Lo skeksis aveva dichiarato interesse facendo riferimento a Mokha, quindi Ismael gli raccontò brevemente delle vicende Yemenite, di Selim II e di come, dal posto in cui (come stava imparando ad accettare) "venivano" lui ed i gemelli, vi era una nuova forma di legge del più forte, che spaventava Ismael perché soffocava qualsiasi futuro.
    Raccontare era ciò che gli era rimasto della sua vita di giovinezza, ma a quanto sembrava di capire, anche semplicemente della vita nel mondo come lui lo conosceva; non lo faceva volentieri a voce e tutte queste informazioni lo skeksis le avrebbe assimilate solo con un lavoro di induzione, tra le righe dello scambio di battute che ebbero durante il tragitto. Di rimando lo skeksis gli avrebbe dato maggiori particolari di questi presidi, dei loro luoghi di interesse e dei pericoli da evitare. Il mezzo-Mistico rivelò anche un aspetto umoristico di se che, sebbene alla prima non convinse Ismael, fu un buon lasciapassare emotivo per quella che si poteva definire una sorta di concessione di fiducia da parte del gruppetto di naufraghi nei confronti dell'endlossiano - al punto che Ismael propose di passare a toni meno formali, data la particolare ricercatezza verbale del non-umano.

    I gemelli seguirono quel che poterono degli scambi tra skeksis e l'anziano, rimanendo in realtà più sul chi-va-là continuo che in assorto sforzo di comprensione. La direzione indicata dal mezzo-Mistico coincideva con la loro originaria, e questo rasserenò Hafiz - a mano a mano che si avvicinavano, quello che era sembrato loro un piccolo centro abitato confermava la sua apparenza.
    La giovane Mukhtar presidiava il fianco di Ismael sostenendolo nei momenti in cui il passo si faceva più difficoltoso e, sebbene la ragazza non lo desse a vedere, non vi era scricchiolio al di sotto di alcun calzare tra i presenti (e soprattutto intorno a loro) che non le scatenasse un campanello d'allarme, una messa in guardia pronta a reagire.

    Il paesaggio stava cambiando ad ogni passo avanzato: la sabbia lasciava posto alla terra, ed il brullo paesaggio sul limitare del deserto iniziava a dare deboli segni di vita vegetale.

    Mentre camminavano accompagnati da quello strano individuo, Ismael non poté fare a meno di pensare che l'essere aveva detto che quel posto era "Endlos", e l'aveva detto nella sua lingua natia. E - come se lo realizzasse solo in quel preciso istante, l'aveva chiamato... "mondo". Non città, non zona: mondo. Un mondo infinito. Endlos, l'infinito.
    Un po' tardi per lui, scoprire un mondo infinito ora che era non molto distante dal finire del suo, di tempo? Immerso in questi pensieri sorrise di un sorriso amaro, e si rivolse allora allo skeksis: «Qual era la tua meta? E come potremmo sdebitarci dell'aiuto che ci stai dando?», chiese.
    I ragazzi erano abili spade, mentre la merce di scambio che poteva offrire Ismael era inutile in un posto dove non conosceva nessuno come quello.


    Salute: 100%
    Energia: 100%
    Classe: Tamer, Rogue, Fighter

    Ismael:
    Equip.
      Kinjhal della Circassia
        Rara daga dalla lama in acciaio di damasco, ca.55cm: massiccia, a doppio taglio, con scanalature centrali. Il manico è decorato da intrecci floreali ottomani.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Intendere gli intenti
        Capacità di intuire e riconoscere le intenzioni (aggressivo, amichevole, ecc...) delle persone con cui si interagisce; naturalmente non è automatico capire il motivo di tali scopi.

        [Auspex Empatia]


    Hafiz:
    Equip.
      Talwaar
        Spada a lama lunga e ricurva, ca. 112cm, realizzata in acciaio wootz, con tagliente sul lato convesso e dorso solido; non presenta il contro-taglio caratteristico della scimitarra vera e propria. Il modello è probabilmente stato prodotto nel nord della costa di Malabar nel Regno di Mysore, come suggerito dalla lama massiccia con curvatura uniforme.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Progenitore di Fei-Hung
        L'Hung-gar è il sistema marziale di movimenti legati tra gli altri alla figura della tigre: lo stile dona al buon praticante agilità al di fuori del comune permettendogli movimenti apparentemente inarrivabili per un normale guerriero.

        [Passiva]


    Mukhtar:
    Equip.
      Jiujiebian
        Arma esotica di derivazione orientale, è composta da nove cilindri in acciaio, a sezione ottagonale, collegati da anelli con una lunghezza totale di ca. 140cm; all'estremità si trova un puntale che permette la veloce rotazione dell'arma ed una maggiore efficacia nei colpi di punta. Durante gli attacchi, è possibile sfruttare il moto della catena facendola girare intorno al proprio corpo, in modo da arrestarne o comunque modificarne il movimento ed effettuare attacchi imprevedibili.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Concentrazione a nove sezioni
        Data l'effettiva pericolosità nella pratica del Jiujiebian, il praticante deve sviluppare una specifica forma di agilità ed attenzione mentale che deve necessariamente mantenersi a ogni movimento. La pratica in quest'arte letale ha obbligato Mukhtar a gestire un continuo stato di tensione psicofisica che le dona facoltà di iniziativa.

        [Passiva]

    Tecniche:
      Le scintille di Agni
        Un buon utilizzatore di Jiujiebian come Mukhtar è in grado di intimidire i propri avversari con le movenze della propria arma: sguainare la Jiujiebian con movimento rotatorio violento produrrà una scarica di scintille ed un rumore raggelante colpirà l'animo dei malcapitati, impedendo a meno di particolari doti di forza di volontà di agire.

        [Tecnica di supporto, durata breve, natura mentale, portata: area, consumo: MEDIO]

      Il bacio di Rakshasa
        Mentre un altro PG/PnG esegue un azione, Mukhtar approfitta della sua furtività per uscire dal campo visivo dell'avversario ed attaccarlo dalle spalle, sfruttando la sua arma per tentare uno strangolamento

        [Tecnica offensiva, durata istantanea, natura fisica, consumo: ALTO]
        (scivolare alle spalle del nemico)
        +
        [Tecnica offensiva, durata istantanea, natura fisica, consumo: ALTO]
        (strangolamento/ immobilizzazione)

      Danza Letale
        Durante uno scontro, Mukhtar sfrutta le proprie doti marziali per evitare gli attacchi avversari anche attraverso evoluzioni acrobatiche.

        [Difesa fisica, consumo: variabile]

     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    8,075

    Status
    Offline
    Ganza l'immaginina frammentata dello Skeksis XD


    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    La marcia durò quasi un'ora e mezza. skekDor procedeva ora estremamente a rilento, com'era sua consuetudine, e di tanto in tanto era costretto a scuotere la gonna per allontanare la sabbia che andava depositandosi fra le pieghe degli orli. Ad ogni modo, durante il tragitto, ebbe maniera di dialogare ancora col vecchio.
    Come supposto, era l'anziano umano quello maggiormente calmo, del trio. I due giovani non facevano altro che tenergli gli occhi addosso, come se si aspettassero una mossa falsa, o un tranello. Gli andava bene che fosse così. A tirar le somme, sia Ismael che Hafiz e Mukhtar tenevano nei suoi riguardi la condotta che si "meritava".

    Comunque, il mezzo-Mistico spiegò a Ismael di come Endlos si trovasse in un'altra dimensione. Non si trattava di una traslazione spaziale, quindi. Nessun mondo alieno, niente viaggi interstellari. Molto banalmente, lui e i gemelli avevano superato l'invisibile, sottile velo che separava la loro realtà da quella in cui ora si trovavano. Semplice e lineare. E per questo, forse, più difficile da accettare.

    E se Ismael assorbiva i discorsi dello Skeksis con l'attenzione di chi sa di non poterne fare a meno, al contrario skekDor seguiva con vivida curiosità i racconti degli accadimenti antecedenti all'incidente. Per uno che non dimenticava niente, com'era nella sua natura, simili informazioni rappresentavano una sorta di traguardo: ora conosceva i dettagli, seppur scarni, di un mondo chiamato Mokha!

    Parlare dei Presidi, invece, sebbene in maniera frettolosa, richiese buona parte del tempo rimanente. Non era facile esporre pregi e difetti di quei luoghi. Luoghi che skekDor aveva calcato con le sue sole zampe, senza vantare l'uso di mezzi di trasporto o cavalcature di sorta. E per uno che, a occhio, dava l'impressione di avere una veneranda età, non costituiva faccenda da poco.

    Quando finalmente i piedi di rettile affondarono nel terriccio brullo e ricco di arbusti della macchia xerofila, a cui presto sarebbe seguita una distesa di erbetta primaverile, skekDor arrestò la marcia e si rivolse ai presenti.
    "Molto bene. Qui potremo discutere in tutta calma. Qualcuno ha fame? Sete, magari?" Chiese.
    Un vento proveniente dalla vallata gli carezzò il piumaggio della schiena, scuotendogli anche il verdugale. Ismael e i gemelli, trovandosi in linea d'aria, vennero investiti in pieno dall'odore che skekDor si portava dietro: un misto di carne marcescente, essenze profumate e miele. Non proprio un qualcosa che stimolasse l'appetito.

    Poco dopo, Ismael fece un altro paio di quesiti, stavolta rivolti direttamente alla sua persona. Come di sovente, la creatura non si fece problemi a rispondere.
    "Invero, vagavo senza meta. Sapete, sono una specie di eremita. Potrei azzardare che il nostro incontro fosse voluto dal caso. Oppure, inconsciamente, mi stavo dirigendo verso Merovish, la città sotterranea, a dare un'occhiata alle ultime novità del mercato..." Fece spallucce.

    Quanto alla seconda domanda, skekDor l'accolse dapprima con un moderato silenzio di diversi secondi. In effetti, lui non aveva aiutato quel trio in cambio di qualcosa. D'altro canto, sarebbe stato scortese ostentare un'eccessiva umiltà. E l'occasione era propizia per metter quei mortali in guardia da un altro pericolo insito nel mondo.

    "Endlos potrebbe sembrare molto grande, ma in realtà capita di sovente di vedere quasi sempre le stesse facce. Noi c'incontreremo ancora, in futuro. Di questo sono certo. E quando capiterà, sebbene ad ora vi sembri una richiesta anomala, vi chiedo la cortesia di non avvicinarmi. In special modo se sentirete provenire da queste vecchie ossa una litania funerea... Ecco cosa pretendo in cambio per i miei servigi."
    Un baluginio sinistro attraversò le grandi iridi vermiglie. Durò solo pochi istanti, ma sarebbe stato difficile non coglierlo.

    Subito dopo, skekDor tornò colloquiale.
    Sorrise, solcò con la zampa il vasto panorama e domandò: "Allora... Preferite che vi scorti alla più vicina città dell'Est, o ve la sentite di tornare nell'afoso deserto?"

    Salute: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:


     
    Top
    .
  7. Il-Viaggiatore-Del-Mondo
     
    .

    User deleted


    line


    «Non avendo chiara meta noi tre nemmeno,» iniziò il vecchio, mentre cercava una seduta di fortuna su di un piccolo masso sul ciglio della via che stavano percorrendo, «credo proprio che il nostro immediato futuro sarà ad est.», disse, puntando il dito nella direzione in cui era abituato veder sorgere il sole.

    Dette queste parole, Ismael scrutò lo skeksis facendo attenzione a non sembrare indiscreto, come cercasse di indovinare il trucco di un illusionista durante il numero.
    Cos'era accaduto? Quale ombra aveva ottenebrato i pensieri di quella anima? E soprattutto perché quella bizzarra richiesta? Il tono con il quale aveva pronunciato il "prezzo" suonava come una sincera preghiera, che servisse a tenere lontano dall'insolito gruppetto demoni che Il-Viaggiatore-Del-Mondo non conosceva.

    Ismael aveva notato che Hafiz e Mukhtar, con i loro tempi, stavano cambiando registro: quando lo skeksis aveva offerto loro cibo e acqua infatti, il vecchio aveva iniziato una formula qualsiasi di cortesia per declinare l'offerta - «Grazie...» - ma Hafiz subito lo aveva bloccato toccandolo sull'avambraccio e facendogli capire che lui avrebbe accettato di buon grado un po' d'acqua. La ragazza, Mukhtar, si era così rivolta ad Ismael in arabo, ricordandogli che non sapevano quanta strada ancora avrebbero dovuto percorrere, ed Ismael non poté che dare loro ragione.
    Accompagnando il gesto con un sorriso, Hafiz aveva ringraziato con gli occhi lo strano accompagnatore.
    L'olezzo derivante da skekDor era stato per lo più ignorato dai tre. Per Ismael, quel genere di odore era collegato ad una sua visita alla città di Hyderabad. Per i gemelli, difficile a dirsi: erano cresciuti in una località di mare, ma le città, specialmente per quanti condividessero umili origini come loro, nascondevano spesso angoli di marcio infiocchettato per le migliori occasioni - miele ed essenze profumate.

    Data la sua relativa vicinanza a skekDor, il vecchio cercò di capire se anche Hafiz si fosse accorto di quell'ombra che aveva attraversato gli occhi del mezzo-Mistico, ma il giovane era occupato in altri pensieri. Mukhtar no. La ragazza era come se sapesse di un jinn nel jinn. E andava bene così, per lei. Avrebbe protetto baba ad ogni costo; ma non sarebbe stato questo l'avversario.

    Intuendo le dinamiche apparentemente positive del gruppo, Ismael aveva deciso di non interrompere l'atmosfera gioviale capitanata magistralmente da skekDor, e quindi cercò un argomento comune che potesse dimostrare l'onesto (e forse anche infantile) interesse che gli umani stavano tenendo dentro.
    «Non lo abbiamo ancora fatto, ma se è vero quello che dici - che ci incontreremo nuovamente», gli disse «...forse è giusto che tu sappia chi siamo.
    «Loro sono Hafiz,» e indicò il ragazzo che, terminata la verifica della loro effettiva solitudine sul sentiero, tornò con l'attenzione sul gruppo, «e Mukhtar», la ragazza ripeté il gesto della mano al cuore che aveva eseguito il fratello, subito dopo la presentazione di Ismael.
    «Io sono Ismael, ma puoi chiamarmi come meglio ti mette. Alla mia età, sono diventato indifferente ai nomi.»
    Sorrise.
    «C'è una domanda ancora che mi preme...» Imbarazzato, mosse gli occhi rapidamente dalla terra agli occhi dello skeksis, «...cosa sei...?» Era così riuscito a muovere anche questo quesito, per quanto indelicato potesse sembrare. Certo, il vecchio aveva capito che su questo Endlos avrebbero potuto incontrare creature fantastiche come quella che aveva davanti, ma...che nome aveva? Ce n'erano altri come lui? ...questo genere di informazioni.

    Inconsapevolmente, il passo che i tre avevano fatto verso l'umanizzazione di quella che a prima vista pareva solamente una forma mostruosa sarebbe stato il primo di innumerevoli a seguire nel folle mondo in cui il vecchio ed i gemelli erano capitati.
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    8,075

    Status
    Offline
    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    A Est. La decisione era stata presa, dunque. La notizia rincuorò lo Skeksis. Soprattutto perché, in tal modo, non avrebbe dovuto ricorrere a una porzione di energia eccessiva per portare in salvo quel gruppo di umani. Una vera manna dal cielo, considerato che maggiore era la spesa, più grande sarebbe stata la razzia derivata da un così immane "spreco".

    Senza contare che, se avesse abusato delle sue doti, avrebbe rischiato di tradire le apparenze. Un eremita, questo aveva detto di essere. Magari un mago, o un incantatore. E così avrebbero dovuto continuare a considerarlo i presenti. Poiché il Mistico, al contrario dello Skeksis, non ci teneva a ostentare la sua natura divina.

    La gemella, comunque, sembrava scrutarlo nel profondo. Quasi come se vedesse dentro la sua anima. Una sensazione che fece provare a skekDor un gelido brivido lungo la schiena, e che costrinse il cuore di tenebra a divampare con maggior ardimento. Comunque, per ora la parte buona aveva ancora il controllo di quel corpo.
    E poiché i presenti sembravano bramare un po' di ristoro, lo Skeksis non avrebbe fatto perder loro un secondo di più.

    Aprì la sua dimensione personale, un minuscolo buco nero a forma di disco, lasciando che da esso cadesse ogni genere di leccornia. Di nuovo, la parte malvagia ebbe un sussulto. Un grido strozzato di rabbia e tormento, che solo l'inconscio del Mistico avrebbe percepito.
    Quelli erano cibi che i mortali avevano offerto a skekDor in cambio dei suoi servigi... o per placare la sua collera.
    Ma che se ne fa, in fin dei conti, un dio del cibo? Come se gli servisse per sopravvivere...
    La metà malvagia non sembrava però pensarla così. A lui piaceva gustare piatti saporiti o insoliti. Lasciarsi solleticare il palato dai gusti più variegati che la mente umana e la natura di Endlos potessero concepire.

    Beh, poco male. Ora tutte quelle vettovaglie erano comparse di punto in bianco proprio di fronte a skekDor.
    Perlopiù, si trattava di dolci (allo Skeksis piaceva la scarica di zuccheri conseguente alla loro ingestione), ma c'erano anche cosciotti di cinghiale, minestre di verdure in eleganti ciotole di terracotta, ortaggi bolliti e brocche di vino. E il tutto, pur cadendo da un buco sospeso nel nulla, si depositò a terra con tanta grazia che nemmeno un piatto sembrò rovinarsi, persino nella disposizione elegante con cui i tagli di carne e gli ortaggi erano stati disposti sui piatti di porcellana.
    Cosa ancor più sorprendente, ogni cibo pareva appena fatto.

    Lo Skeksis richiuse subito dopo la dimensione parallela, afferrando poco prima che si serrasse sul suo pugno una grossa otre vuota da essa.
    Il vetro verdognolo era stato soffiato a dovere, e presentava lungo il collo della fiasca dei ghirigori ornamentali accostati a simboli esoterici.
    Il mezzo-Mistico agitò un po' la zampa, toccò con la punta dell'artiglio l'imboccatura dell'oltre e... lasciò che la sua magia facesse il resto.
    L'otre si riempì istantaneamente d'acqua fresca.
    A berla, sarebbe parsa pura e piacevole al palato: sicuramente potabile.

    "Coraggio, servitevi pure! Il cibo è buono, posso garantirverlo." Incoraggiò i presenti. Poi, nel tentativo di tranquillizzarli sulla salubrità di quei doni, si chinò lentamente verso il basso.
    Le vertebre caudali cigolarono fragorosamente, le ginocchia scricchiolarono, e il viso di skekDor fu attraversato da una smorfia di fastidio.
    Agguantò un asparago fumante da uno dei piatti, portandolo rapidamente alla bocca.
    Masticò, mugugnando di piacere. In effetti, era ottimo!

    Ismael, comunque, più che al cibo pareva interessato a conversare con lui. Fece le presentazioni, e lo Skeksis rivolse un profondo inchino a ciascuno dei presenti.
    "Piacere. Oh, che ragazzo pieno di vita! I miei omaggi, fanciulla graziosa." E infine, giunto a Ismael: "Voi e io abbiamo le stesse abitudini, mi pare. Anche per me un nome significa ben poco..."

    Subito dopo, il quesito che lo Skeksis attendeva sin dall'inizio di quell'incontro. Una domanda lecita, quasi obbligata, viste le sue fattezze peculiari.
    Si bagnò le labbra passandovi sopra una lingua violacea a punta, lo Skeksis, e prima di rispondere si osservò le palme delle mani, come fossero molto interessanti. Stringendo le dita a pugno, socchiuse gli occhi e riportò l'attenzione su Ismael.

    "Io... Non sono un mostro, ma neppure un santo. Sapere il nome della mia risma porterebbe ben poca acqua al vostro mulino. E credo che la maniera più onesta di definirmi risieda in un malinconico assunto..."
    Fece una breve pausa, giusto il tempo di portare entrambe le zampe in grembo, cinte in preghiera: "Io sono una reliquia del tempo che fu. Ho avuto una vita lunga, questo sì. Intensa? Probabilmente. Però, qualunque cosa io sia stato, qualunque cosa vi suggerisca il vostro cuore, signor Ismael, come vedete non sono oramai che un vecchio pieno d'acciacchi, a cui piace impegnare il tempo che gli resta per fare qualcosa di utile per gli altri."

    Sospirò: "Immagino, però, che un nome sia d'obbligo... skekDor, dunque. Così sono conosciuto su buona parte di Endlos."

    Salute: 100%
    Energia: 100%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Zona morta:
    skekDor è capace di aprire, all'occorrenza, un passaggio per una dimensione di sua creazione. La porta somiglia a un disco d'ombra di grandezza variabile e nero come la pece. Quando viene aperta, questa zona morta crea sulla superficie del terreno un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque vivente o oggetto designato si troverà su suddetto piano sarà inghiottito al suo interno. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Un cadavere intrappolato all'interno resterà esattamente nello stato in cui era un attimo prima di morire (rimarrà caldo e non decomporrà mai). skekDor utilizza solitamente la zona morta per conservare nemici cui vuol strappare l'essenza con tutta tranquillità in seguito, o per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare (Non utilizzabile in Duello) [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso]

    - Generazione degli elementi:
    Qualora lo ritenga necessario, skekDor è in grado di generare dal nulla una ridotta quantità dei quattro elementi della vita: che siano fiammelle fluttuanti necessarie ad accendere un fuoco da campo, abbastanza acqua da riempire una tinozza , una tana nel terreno abbastanza spaziosa e confortevole da risultare un buon riparo per la notte o una sottile brezza capace di allontanare per circa un'ora eventuali nubi da un cielo plumbeo [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso]


     
    Top
    .
  9. Il-Viaggiatore-Del-Mondo
     
    .

    User deleted


    line


    «Per tanto vi ringrazio, herr skekDor. Credo si possa considerare pienamente raggiunto l'obiettivo con noi: senza alcun dubbio, anzi; il tempo impiegato a badare al nostro cammino è per noi estremamente prezioso.», fece allora di rimando il vecchio, ritornando ai toni formali che era sua intenzione abbandonare, ma a cui, apparentemente, il suo interlocutore teneva. Dopotutto Ismael capiva anche l'importanza celata dietro la scelta formale di skekDor: non solo li stava aiutando ma come un personale Virgilio stava aprendo loro la strada verso un cammino che avrebbero dovuto intraprendere, se avessero desiderato trovare il proprio posto, definire il proprio scopo. Mantenere un tono formale, e sottolineare un riguardo per la sua persona, era doveroso da parte loro, oltre che giusto.

    Ovviamente tutto questo avvenne solo dopo che Ismael riuscì a scrollarsi di dosso quell'espressione stupefatta causata dal manifestarsi del portale dimensionale. Gli occhi profondi del Viaggiatore-Del-Mondo erano infatti stati giustappunto meravigliati da un prodigio che mai in vita avrebbe sperato di assistere: un miracolo - attribuibile al Cristo Salvatore solamente, eppure qui, in un piano di esistenza chiamato Endlos, possibile.

    Sia Isamel che i gemelli affrontarono quella magia come avrebbero potuto fare degli animali posti di fronte al fuoco: meravigliati, probabilmente increduli, sicuramente incapaci di comprenderne il funzionamento per replicarlo, e nonostante tutto consapevoli dei benefici derivabili.
    Alla medesima maniera l'infrastruttura stessa delle credenze di Ismael veniva rivoltata e ancora stravolta dalle parole (e dalle azioni) di skekDor - similmente a come accadde quando gli capitò tra le mani un altro "libro eretico" che il vecchio-allora-giovane stava distribuendo clandestinamente insieme al Beneficio di Cristo, quando rispondeva al nome di Tiziano: il libercolo era scritto da un polacco che sosteneva che non fosse il sole a girare intorno alla terra ma viceversa.
    Intriganti teorie, così come intrigante era il mondo raccontato da skekDor. La grande differenza era che le teorie raccontate da quest'ultimo stavano fisicamente prendendo forma di fronte a lui.

    Mukhtar ed Hafiz, colmi di stupore, non riuscirono subito a reagire ad una così incredibile manifestazione miracolosa. Solo quando skekDor diede l'esempio servendosi da uno dei piatti, Hafiz si sporse, timidamente, a cogliere una coppa d'acqua.
    I gemelli confabulavano sottovoce tra loro in arabo ed Ismael, concentrato sulle parole di skekDor, riusciva a cogliere solo frammenti di conversazione: udì parole quali magia, miracolo e volontà di Dio - in šāʾ Allāh; il loro atteggiamento verso il rapace-forme, ancora in evoluzione, stava virando sempre più in riconoscenza per il trattamento loro riservato.

    Eppure l'ombra di poc'anzi aveva fatto la sua fugace comparsa, Ismael non lo aveva dimenticato.
    Era stato un bagliore. Aveva attraversato l'anima dello skeksis con la rapidità di un predatore in agguato che calibra gli spostamenti - ma non era stato l'unico dettaglio emerso in quel baluginio: una lotta, sì una lotta, o qualcosa di molto simile, era in corso dentro quel corpo marcescente. Ismael se ne stava convincendo.

    Fu quindi solo dopo essersi rimessi in cammino in direzione est, com'era stato deciso, che l'anziano umano prese l'iniziativa ed approcciò lo skekDor: «Ci ho pensato.» disse mentre i colori del panorama viravano verso un verde smeraldo, figlio di una chiarissima macchia boschiva in cui - pareva - stavano per addentrarsi. Ismael camminava, mentre con la mano destra stringeva la tracolla della sacca di pelle che si portava appresso, uno dei pochi ricordi che aveva con sé dal "vecchio mondo".
    «Credo di non aver mai conosciuto alcun santo... ma forse qualche mostro sì.» - il flusso dei suoi pensieri scorreva veloce attraverso le storie dei grandi uomini che lo avevano ispirato, che lo avevano plasmato, che avevano influenzato il corso della sua vita - e questi si schiantavano rovinosa caduta di Matthys, la delusione dettata da Jan di Leida, alle torture inflitte al generale Marcantonio Bragadin quando Cipro cadde. «E nessuno di loro aveva alcun conflitto.», la buttò lì.
    Ismael parlava, nel mentre controllando se quel pezzo di legno trovato sul ciglio del sentiero fosse abbastanza resistente per fungergli da bastone.
    «O meglio, all'inizio sì, certo. All'inizio è un conflitto: chi sono io? Sono... quello che sono, o sono quello che faccio?»
    No, quel ramo non andava bene.
    «Ed è la ricerca continua alla risposta a questo genere di domande, che tiene sull'attenti. Che mette in dubbio, che spinge ad analizzare il risultato delle nostre scelte.»
    Si interruppe. Teneva in mano un legno apparentemente abbastanza robusto lungo circa un metro e mezzo. I suoi occhi sembravano fissarne le venature, ma la mente non era concentrata sul ramo: era lontana, in un altro mondo, in un altro tempo - Münster.
    «Purtroppo, chi ho visto abbandonare quel dubbio, ha inevitabilmente perduto la ragione.»

    Non desiderava, ovviamente, infastidire lo skeksis, ma se c'era qualcosa in cui Il-Viaggiatore-Del-Mondo era bravo - indipendentemente da quale dimensione stesse occupando il suo corpo - era ascoltare. Nel caso l'avesse desiderato, lo skeksis aveva qualcuno con cui parlare.

    Salute: 100%
    Energia: 100%
    Classe: Tamer, Rogue, Fighter

    line

    Tecniche utilizzate: -

    line

    Ismael:
    Equip.
      Kinjhal della Circassia
        Rara daga dalla lama in acciaio di damasco, ca.55cm: massiccia, a doppio taglio, con scanalature centrali. Il manico è decorato da intrecci floreali ottomani.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Intendere gli intenti
        Capacità di intuire e riconoscere le intenzioni (aggressivo, amichevole, ecc...) delle persone con cui si interagisce; naturalmente non è automatico capire il motivo di tali scopi.

        [Auspex Empatia]

    line


    Hafiz:
    Equip.
      Talwaar
        Spada a lama lunga e ricurva, ca. 112cm, realizzata in acciaio wootz, con tagliente sul lato convesso e dorso solido; non presenta il contro-taglio caratteristico della scimitarra vera e propria. Il modello è probabilmente stato prodotto nel nord della costa di Malabar nel Regno di Mysore, come suggerito dalla lama massiccia con curvatura uniforme.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Progenitore di Fei-Hung
        L'Hung-gar è il sistema marziale di movimenti legati tra gli altri alla figura della tigre: lo stile dona al buon praticante agilità al di fuori del comune permettendogli movimenti apparentemente inarrivabili per un normale guerriero.

        [Passiva]

    line


    Mukhtar:
    Equip.
      Jiujiebian
        Arma esotica di derivazione orientale, è composta da nove cilindri in acciaio, a sezione ottagonale, collegati da anelli con una lunghezza totale di ca. 140cm; all'estremità si trova un puntale che permette la veloce rotazione dell'arma ed una maggiore efficacia nei colpi di punta. Durante gli attacchi, è possibile sfruttare il moto della catena facendola girare intorno al proprio corpo, in modo da arrestarne o comunque modificarne il movimento ed effettuare attacchi imprevedibili.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Concentrazione a nove sezioni
        Data l'effettiva pericolosità nella pratica del Jiujiebian, il praticante deve sviluppare una specifica forma di agilità ed attenzione mentale che deve necessariamente mantenersi a ogni movimento. La pratica in quest'arte letale ha obbligato Mukhtar a gestire un continuo stato di tensione psicofisica che le dona facoltà di iniziativa.

        [Passiva]

    Tecniche:
      Le scintille di Agni
        Un buon utilizzatore di Jiujiebian come Mukhtar è in grado di intimidire i propri avversari con le movenze della propria arma: sguainare la Jiujiebian con movimento rotatorio violento produrrà una scarica di scintille ed un rumore raggelante colpirà l'animo dei malcapitati, impedendo a meno di particolari doti di forza di volontà di agire.

        [Tecnica di supporto, durata breve, natura mentale, portata: area, consumo: MEDIO]

      Il bacio di Rakshasa
        Mentre un altro PG/PnG esegue un azione, Mukhtar approfitta della sua furtività per uscire dal campo visivo dell'avversario ed attaccarlo dalle spalle, sfruttando la sua arma per tentare uno strangolamento

        [Tecnica offensiva, durata istantanea, natura fisica, consumo: ALTO]
        (scivolare alle spalle del nemico)
        +
        [Tecnica offensiva, durata istantanea, natura fisica, consumo: ALTO]
        (strangolamento/ immobilizzazione)

      Danza Letale
        Durante uno scontro, Mukhtar sfrutta le proprie doti marziali per evitare gli attacchi avversari anche attraverso evoluzioni acrobatiche.

        [Difesa fisica, consumo: variabile]

    line

     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    8,075

    Status
    Offline
    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Le doti di skekDor avevano lasciato di sasso i suoi nuovi conoscenti. In effetti, probabilmente nel mondo di quegli umani neanche esisteva qualcosa di simile, o era probabile che le loro divinità si celassero ai mortali e fossero mitizzate da racconti e opere letterarie.
    Forse, col senno di poi, avrebbe fatto meglio a non tendere troppo la corda. Ormai, però, la frittata era servita!

    E se lo Skeksis, che fra le sue facoltà vantava anche la perfetta comprensione di ogni tipo di linguaggio, avesse avuto l'intenzione di percepire le chiacchiere che i due gemelli si scambiavano, si sarebbe reso conto di come il suo tentativo di ridurre al minimo la divinizzazione della sua persona fosse in procinto di fallire.
    D'altro canto, su Endlos esistevano molte creature in grado di operare prodigi simili, e fra di loro si annoveravano ben poche divinità. Ismael e i due ragazzi avrebbero imparato col tempo a valutare saggiamente come buona parte di ciò che ora sfuggiva loro fosse dovuto semplicemente a un'ignoranza insita nelle vite che fino a poco prima di quel "naufragio" avevano condotto.

    Non appena tutti ebbero finito di mangiare, skekDor raccolse le stoviglie e le scagliò in aria, facendole scomparire nuovamente nell'istantaneo cerchio nero fluttuante. A dire il vero, non gl'importava di conservare quei pezzi d'antiquariato per un tornaconto personale, come la metà malvagia. La verità era che detestava lasciare sporco in giro, o rischiare d'inquinare quell'ambiente così ameno.
    Ad ogni modo, era tempo di mettersi in marcia.

    Il mezzo-Mistico indicò il cammino da seguire e, con la solita andatura pinguiniforme, fece da guida al trio. Certo, lento era lento, il vecchio eremita! Persino Ismael avrebbe potuto superarlo facilmente, se avesse voluto. Però, almeno, non si fermava mai.
    Non importava quanto il terreno diventasse impervio, o la strada ricca di ostacoli. skekDor procedeva in linea retta: infaticabile, instancabile.

    Dopo un intervallo di tempo indefinito, Ismael gli si fece vicino, e parlò. Dunque, se fino a quel momento aveva taciuto, era perché stava valutando bene come affrontare l'argomento che ora stava esponendo a skekDor. Non che quest'ultimo si aspettasse di meno: come detto, lui e quel vecchio avevano molto in comune, quanto a mentalità.
    Piuttosto, ciò che sorprese il Mistico fu l'acume dimostrato da Ismael. Già aveva individuato il segreto di skekDor? No, probabilmente ignorava buona parte dei dettagli a riguardo. Però, ci aveva visto giusto, almeno all'apparenza. E questo poteva costituire un problema. Anzi, un pericolo.

    "Tutti abbiamo conflitti, nessuno escluso. La natura dell'anima non è un immenso lago bianco o nero, quanto una distesa d'acqua, puntellata qua e là dal germe del proprio opposto." Socchiuse gli occhi, lo Skeksis, aggiungendo: "Solo, alcuni fanno fatica ad accettarlo, più di altri..."

    Indicò il ramo che Ismael si portava dietro: "Vedo che avete scelto di affidarvi a una verga. In effetti, sono stato indelicato a costringervi a una simile scarpinata. Ecco, lasciate che..."
    Ondeggiò appena l'addome, con lenti movimenti sinuosi e ponderati. La coda di rettile spuntò da sotto la gonna, spazzando il praticello circostante con ampi colpi di ventaglio piumato.
    skekDor condensò le energie lungo le braccia, e sollevò queste ultime al cielo. Di lì a poco, una forte brezza investì la zona. Non era spiacevole, poiché sembrava interessare soprattutto il terreno circostante.
    "...vi renda la marcia più leggera." Concluse, lasciando che un piccolo tornado sollevasse tutti dal suolo.
    Doveva essere una sensazione anomala, per chi non l'aveva mai provato, trovarsi improvvisamente nell'occhio di un ciclone, a cinque o sei metri da terra, eppure poter camminare su di esso come su di una spessa lastra di vetro.

    Sebbene quell'incanto venisse comodo alla causa, skekDor non aveva certo chiesto quel favore al vento dell'Est casualmente. Era un buon modo per evitare argomenti "sentiti". Già percepiva l'anima nera agitarsi, dentro di sé, per venire prepotentemente fuori.
    Tirò il fiato, pur non avendone bisogno, e subito dopo si strinse una zampa al petto. Fece di tutto per non farsi notare, ma non poté fare a meno di gemere di sofferenza.
    Volse le spalle al trio e tossì un paio di volte, prima di riprendere, all'apparenza, un po' di smalto.

    Dopo poco, riportò l'attenzione sui presenti, e chinando il capo bisbigliò contrito: "Scusate. Dev'essere... un po' di stanchezza."
    Poi, rivolto al vecchio: "E ditemi, signor Ismael. La magia è praticata, su Mokha? Non ho potuto fare a meno di notare, poco fa, l'espressione con cui avete accompagnato il mio... trucco da saltimbanco. Ihihih!"" Rise, coprendosi educatamente il muso con la zampa. Non c'era più traccia di sofferenza sul suo muso

    Salute: 100%
    Energia: 90%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Turbine:
    In caso di necessità, skekDor può evocare il potere del vento al fine di generare una minuta tromba d'aria in grado di sollevare lui (ed eventuali alleati) da terra, permettendogli ad esempio di superare crepacci, o raggiungere la sommità di ostacoli elevati, nonché di levitare a mezz'aria. La tecnica consente all'effettivo di volare, ma per sua impostazione è utile unicamente come "mezzo di trasporto", visto che non assicura spostamenti repentini o rapidi cambi di direzione. skekDor ed eventuali alleati saranno liberi di muoversi liberamente sull'"occhio" del turbine come se si trattasse d'una superficie solida con una circonferenza di 5 metri [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio; Durata: 2 turni]


     
    Top
    .
  11. Il-Viaggiatore-Del-Mondo
     
    .

    User deleted


    line


    Ad un prodigio seguì un altro prodigio.
    Una tavola imbastita, ed il suo scomparire improvviso così come era arrivata.
    Un... - disco? - una lastra di vento, a sollevarli in cielo e trasportarli come un invisibile tappeto volante, neanche stessero vivendo una leggenda persiana.
    Lo sbigottimento che inizialmente li aveva lasciati a bocca aperta fece posto ad una meravigliata curiosità.

    In un primo momento Ismael ponderò che, per quanto potesse saperne, skekDor poteva in effetti essere Dio: nella sua imperscrutabile volontà Egli aveva chiamato a sé l'anabattista ed i due maomettani per l'ultimo giudizio, ingannando loro l'intelletto con un'artificiosa storia su di un mondo di chissà quale altra dimensione e creandogli confusione nelle menti con concetti astratti - semipiano, maelstorm, e quanti altri ancora sarebbero loro stati riproposti.
    Ma il Dio che il vecchio aveva davanti non era come se l'era immaginato. Sicuramente non quello interpretato dalla Chiesa di Roma - ma su questo Ismael non aveva dubbi. Non che avesse avuto qualche aspettativa - mai gli aveva dato una forma, un aspetto - lo immaginava più come una grande condizione dell'essere.
    Un'infinita distesa di nulla, eppure pieno: come i pigmenti che nel bianco più puro racchiudono tutti i colori.
    Il bianco -
    una
    enorme
    distesa
    di bianco.

    ---------§-§---------

    La carovana avanza attraverso il confine Olandese. Il compagno di viaggio lo approccia su diversi argomenti, Gerrit Boeckbinder non vuole parlare. Heinrich Gresbeck racconta della spedizione in Francia e degli incontri sulla via, delle cose che ha scoperto. «Dobbiamo farlo, Gert. Dobbiamo convincerli.»
    Boekbinder è indeciso: sulla via di ritorno per Munster non sa come fare a trovare il modo di riorganizzarsi, trovare un manipolo di uomini - possibilmente un minimo addestrati a combattere - e marciare sul monastero di Überwasser, dove un gruppo di luterani si sono arroccati, spaventati dalla situazione in atto. Gresbeck sembra avere le idee chiare: ha insistito che "Gert dal pozzo" capitanasse la spedizione in olanda ed ora, è convinto che per evitare di perdere Munster, l'appoggio dei luterani sia fondamentale per evitare che le truppe cattoliche, già in marcia e provenienti da ovest - «Sono in armi, ma non attrezzati per un assedio» - invadano il loro regno.
    «Non dovranno aprire le porte ai cattolici. Se loro resistono, se riusciamo a portarli dalla nostra parte, avremo il controllo della città.»
    Non le aprirono. Poche perdite, e la promessa che Jan Matthys, il profeta, avrebbe sicuramente instaurato una pace duratura.

    ---------§-§---------

    Ismael si portò la mano alla testa, come se una leggera nevralgia l'avesse colpito sul momento. Mukhtar gli si fece vicino, portandogli una mano al fianco nel caso fosse necessitato il suo aiuto - che fu prontamente smentito da un cenno rassicurante del vecchio. Hafiz aveva già mosso un passo in direzione del baba, ma si rilassò nel momento in cui capì che la situazione era sotto controllo.
    Tutto ciò accadde mentre lo skeksis a sua volta manifestava quel suo leggero mancamento. Nessuno dei tre umani notò pertanto il gemito del mezzo-Mistico. Probabilmente quest'ultimo avrebbe preferito così. Il riferimento che skekDor fece riferendosi a presunti effetti dovuti a stanchezza però, suggerì ad Ismael che il loro compagno di viaggio aveva avuto una difficoltà che i tre umani non avrebbero potuto probabilmente capire ma che sicuramente nulla aveva a che fare con l'affaticamento: skekDor aveva dimostrato tutt'altro, infatti, durante la strada percorsa "alla maniera tradizionale" - non c'era ostacolo che paresse dar noia al suo lento incedere.

    Ismael decretò dentro di sé però che non sarebbe stato affar suo entrare in argomento, visto anche il cambio repentino di argomento proposto dal simil-rapace.
    Decise allora di rispondere alla bizzarra domanda dello skeksis, raccontandogli quel che lui aveva vissuto: «A Mokha? Oh, no. Non ho mai veduto simili prodigi né a Mokha, né in nessun'altra città del mondo...», disse, probabilmente in parte suggerendo a skekDor il fraintendimento sulla natura di Mokha - non un mondo intero, quanto più una piccolissima città, povera e instabile, tra l'altro. «Ho visto... qualcosa di simile a ciò che tanti chiamano magia presso Malabar, dove ho trovato i gemelli. Ma mai nulla di così strabiliante.»
    «Personalmente, ho sempre reputato questo genere di fenomeni legati a una natura divina, ma mai avevo pensato che fossero qualcosa di differente dall'allegorico...», continuò. Ma si sentì, ovviamente, in dovere di precisare: «Certo, prima del nostro incontro. Qui, invece, è qualcosa di usuale? Cosa permette una cosa del genere? Se questo è un trucco, beh, è molto più che un illusione...»

    Sotto di loro, parecchi metri sotto di loro, la vista che Dio aveva permesso ai volatili si apriva agli occhi dei tre sgomenti e meravigliati umani.

    Salute: 100%
    Energia: 100%
    Classe: Tamer, Rogue, Fighter

    line

    Tecniche utilizzate: -

    line

    Ismael:
    Equip.
      Kinjhal della Circassia
        Rara daga dalla lama in acciaio di damasco, ca.55cm: massiccia, a doppio taglio, con scanalature centrali. Il manico è decorato da intrecci floreali ottomani.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Intendere gli intenti
        Capacità di intuire e riconoscere le intenzioni (aggressivo, amichevole, ecc...) delle persone con cui si interagisce; naturalmente non è automatico capire il motivo di tali scopi.

        [Auspex Empatia]

    line


    Hafiz:
    Equip.
      Talwaar
        Spada a lama lunga e ricurva, ca. 112cm, realizzata in acciaio wootz, con tagliente sul lato convesso e dorso solido; non presenta il contro-taglio caratteristico della scimitarra vera e propria. Il modello è probabilmente stato prodotto nel nord della costa di Malabar nel Regno di Mysore, come suggerito dalla lama massiccia con curvatura uniforme.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Progenitore di Fei-Hung
        L'Hung-gar è il sistema marziale di movimenti legati tra gli altri alla figura della tigre: lo stile dona al buon praticante agilità al di fuori del comune permettendogli movimenti apparentemente inarrivabili per un normale guerriero.

        [Passiva]

    line


    Mukhtar:
    Equip.
      Jiujiebian
        Arma esotica di derivazione orientale, è composta da nove cilindri in acciaio, a sezione ottagonale, collegati da anelli con una lunghezza totale di ca. 140cm; all'estremità si trova un puntale che permette la veloce rotazione dell'arma ed una maggiore efficacia nei colpi di punta. Durante gli attacchi, è possibile sfruttare il moto della catena facendola girare intorno al proprio corpo, in modo da arrestarne o comunque modificarne il movimento ed effettuare attacchi imprevedibili.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Concentrazione a nove sezioni
        Data l'effettiva pericolosità nella pratica del Jiujiebian, il praticante deve sviluppare una specifica forma di agilità ed attenzione mentale che deve necessariamente mantenersi a ogni movimento. La pratica in quest'arte letale ha obbligato Mukhtar a gestire un continuo stato di tensione psicofisica che le dona facoltà di iniziativa.

        [Passiva]

    Tecniche:
      Le scintille di Agni
        Un buon utilizzatore di Jiujiebian come Mukhtar è in grado di intimidire i propri avversari con le movenze della propria arma: sguainare la Jiujiebian con movimento rotatorio violento produrrà una scarica di scintille ed un rumore raggelante colpirà l'animo dei malcapitati, impedendo a meno di particolari doti di forza di volontà di agire.

        [Tecnica di supporto, durata breve, natura mentale, portata: area, consumo: MEDIO]

      Il bacio di Rakshasa
        Mentre un altro PG/PnG esegue un azione, Mukhtar approfitta della sua furtività per uscire dal campo visivo dell'avversario ed attaccarlo dalle spalle, sfruttando la sua arma per tentare uno strangolamento

        [Tecnica offensiva, durata istantanea, natura fisica, consumo: ALTO]
        (scivolare alle spalle del nemico)
        +
        [Tecnica offensiva, durata istantanea, natura fisica, consumo: ALTO]
        (strangolamento/ immobilizzazione)

      Danza Letale
        Durante uno scontro, Mukhtar sfrutta le proprie doti marziali per evitare gli attacchi avversari anche attraverso evoluzioni acrobatiche.

        [Difesa fisica, consumo: variabile]

    line

     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    8,075

    Status
    Offline
    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Mokha. Una città. skekDor aveva erroneamente accostato quel nome al mondo da cui Ismael e i gemelli provenivano, quand'invece ne rappresentava solo una piccolissima parte. Il vecchio, però, col suo parlare suggerì l'idea di aver viaggiato molto, in lungo e in largo. Non che lo Skeksis se ne sorprendesse poi troppo. Aveva l'aria di essere un individuo piuttosto erudito, ma non nella maniera classica del termine. Non c'era saccenza nelle sue parole, pedanteria scolastica. Ismael sembrava aver visto con gli occhi e percepito col tatto buona parte delle cose che raccontava.

    Piuttosto, il suo discorrere riguardo la magia come di un qualcosa d'innaturale, quasi favolesco, fece ridere di gusto lo Skeksis. Quell'umano non era poi tanto lontano dal vero, a essere onesti.
    "Dovete sapere, signore, che esistono più modi d'imbrigliare la magia per asservirla ai propri scopi. Alcune creature ci riescono naturalmente sin dall'inizio della loro esistenza, e per queste non è necessario alcun tipo di addestramento. Altre hanno il potenziale dentro di loro, ma senza la giusta guida, potrebbero non scoprirlo mai. Ci sono poi esseri come gli umani..." Cominciò, scrutando attentamente i tre. Voleva trovare le parole giuste, per non risultare offensivo. Non sempre dire la verità era una mossa saggia.
    Provò in ogni caso a indorare la pillola: "Voi siete per certi versi le creature più magiche che esistano. La vostra mente spazia oltre i confini del visibile, e vi consente di afferrare ciò che si cela oltre il velo della realtà. Ed è per questo motivo che... a voi la magia è perlopiù preclusa." Schioccò la lingua sul becco, continuando: "Usare la magia non è dissimile dal muovere un arto. Serve istinto, ma anche coscienza ultraterrena di sé. La volontà di poterlo fare, raramente basta. Ma voi umani avete trovato modi alternativi per superare un simile ostacolo. Amuleti, rune, oggetti magici... fino a miscelare il vostro sangue con quello di altre razze, e diluirlo, diluirlo ancora, finché i tratti non tornano a esser totalmente quelli della vostra specie, e persino la memoria perde il ricordo di quell'unione. E' questo il caso di coloro che si scoprono "permeabili" alla magia. Una goccia di sangue, un granello estraneo in una clessidra." Lo Skeksis assottigliò lo sguardo: "Purtroppo, è per questo motivo che la magia risulta deleteria, per quelli come voi. Non vi appartiene, non direttamente almeno... Un furto in piena regola."

    Aprì la bocca per aggiungere altro, poi ci ripensò. Passandosi una zampa dietro la testa con imbarazzo, provò a tornare sui suoi passi: "Sono costernato... A volte mi lascio trasportare dalle emozioni."
    Già. Emozioni. Quelle non erano parole sue. Non erano parole da Mistico. skekDor, quello vero, aveva sfruttato l'occasione per ficcargli in gola parte della sua etica.
    Nel tentativo, per l'ennesima volta, di far cadere l'argomento, annunciò: "Tra poco più di un paio d'ore saremo a destinazione. Spero che il... "mezzo di trasporto" non vi stia dando problemi."

    Salute: 100%
    Energia: 90%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Turbine:
    In caso di necessità, skekDor può evocare il potere del vento al fine di generare una minuta tromba d'aria in grado di sollevare lui (ed eventuali alleati) da terra, permettendogli ad esempio di superare crepacci, o raggiungere la sommità di ostacoli elevati, nonché di levitare a mezz'aria. La tecnica consente all'effettivo di volare, ma per sua impostazione è utile unicamente come "mezzo di trasporto", visto che non assicura spostamenti repentini o rapidi cambi di direzione. skekDor ed eventuali alleati saranno liberi di muoversi liberamente sull'"occhio" del turbine come se si trattasse d'una superficie solida con una circonferenza di 5 metri [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio; Durata: 2 turni]


     
    Top
    .
  13. Il-Viaggiatore-Del-Mondo
     
    .

    User deleted


    line

    I giovani avevano ascoltato attenti le parole dello sahir che li stava trasportando su quel bizzarro sistema di trasporto. Sebbene non avessero ancora parlato la lingua comune, entrambi riuscivano a comprendere il significato dell'idioma parlato in Endlos. Baba Ismail rispose che no, il mezzo di trasporto non stava dando affatto problemi, anzi al contrario, era decisamente apprezzato da tutti loro e nel dire queste parole, li aveva indicati, come a comprenderli in dimostrazione della sua affermazione. I gemelli però non si fidavano della sahar, la magia - o, per meglio dire, non se ne fidavano quando questa escludeva il loro controllo: un conto erano state le cibarie di poco prima, ma cosa sarebbe successo se lo strano disco a cui affidavano il loro peso avesse smesso di adempiere la sua funzione? Forse da quell'altezza i due ce la potevano fare - tutti gli shaik insegnavano ai bambini, nei primi anni di addestramento, come attutire una caduta da grandi altezze - ma baba Ismail?
    Hafiz e Mukhtar tacitamente si accordarono di non tradire le parole del vecchio, ma non erano propriamente sereni in quel contesto.

    Anche Ismael aveva posto particolare attenzione alle parole di skekDor, ed il silenzio ché seguì la spiegazione dello skeksis poteva somigliare a quello di una domanda curiosa soddisfatta, ma in realtà era approvazione; la magia non apparteneva agli umani, e su questo Ismael era totalmente d'accordo. Effettivamente, ciò che i suoi occhi avevano visto in Malesia e nelle terre d'estremo oriente era stata stregoneria pagana strappata da grimori, o feticci di varia natura. Esattamente gli espedienti descritti da skekDor: amuleti e rune..., pensava.
    «Quindi non è nella natura umana adoperare la magia come state facendo voi, herr skekDor?», chiese, ma senza aspettarsi veramente una riposta, essendo che il loro Virgilio era stato già sufficientemente esaustivo nella sua tesi. Consapevole dell'aver espresso nei fatti un'affermazione sotto forma di quesito Ismael si affrettò ad aggiungere senza indugio: «... ne sono convinto anche io. Tra le vostre parole, mi colpisce il riferimento alla coscienza ultraterrena del sé.
    «Se c'è qualcosa di cui effettivamente facciamo fatica ad accettare è proprio quella.»
    , confermò. «Voi credete in una natura ultraterrena anche - mi viene d'aggiungere, ora che sono venuto a conoscenza di altri esseri diversi da me, da loro - dell'animo umano, herr, chiese allora, senza volgere immediatamente lo sguardo verso lo skeksis. Inconsciamente Ismael attese di sentire con le proprie orecchie la risposta di skekDor ed evitando di vedere, e quindi notare, espressioni mimiche facciali che su un essere come uno skeksis, avrebbero potuto essere fraintese dagli occhi dell'umano.

    Il paesaggio cambiava forme e colori ed un incantevole conflitto si prospettava al gruppo, favorito dall'altezza che avevano guadagnato grazie alla magia del mezzo-Mistico: una macchia boschiva di entità considerevole si apriva volgendo lo sguardo a sinistra, dove un pallido sole illuminava le cime degli alberi. In direzione sud-est, invece, erano visibili delle catene montuose, con poca vegetazione, certo, ma dallo spettacolare scatenarsi della furia degli elementi: una tempesta, o così pareva - come se il Dio pagano degli antichi Norreni stesse sfogando su quella zona tutta la sua ira.


    Salute: 100%
    Energia: 100%
    Classe: Tamer, Rogue, Fighter

    line

    Tecniche utilizzate: -

    line

    Ismael:
    Equip.
      Kinjhal della Circassia
        Rara daga dalla lama in acciaio di damasco, ca.55cm: massiccia, a doppio taglio, con scanalature centrali. Il manico è decorato da intrecci floreali ottomani.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Il-Viaggiatore-Del-Mondo
        Ismael è la risultante dei "personaggi" che ha interpretato in vita: attraverso numerosi pseudonimi ed altrettante vicissitudini, il Viaggiatore-Del-Mondo ha imparato a conoscere le genti di buona parte del mondo, superando barriere culturali e linguistiche. In termini gdr, Ismael conosce in forma orale e scritta le lingue dove lui ha vissuto: tedesco, italiano, portoghese, spagnolo, turco, arabo, latino, inglese e in via elementare hindi e mandarino/ guanhua ("cinese" degli ufficiali).

        [Passiva multilingue]

      Intendere gli intenti
        Capacità di intuire e riconoscere le intenzioni (aggressivo, amichevole, ecc...) delle persone con cui si interagisce; naturalmente non è automatico capire il motivo di tali scopi.

        [Auspex Empatia]

    line


    Hafiz:
    Equip.
      Talwaar
        Spada a lama lunga e ricurva, ca. 112cm, realizzata in acciaio wootz, con tagliente sul lato convesso e dorso solido; non presenta il contro-taglio caratteristico della scimitarra vera e propria. Il modello è probabilmente stato prodotto nel nord della costa di Malabar nel Regno di Mysore, come suggerito dalla lama massiccia con curvatura uniforme.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Progenitore di Fei-Hung
        L'Hung-gar è il sistema marziale di movimenti legati tra gli altri alla figura della tigre: lo stile dona al buon praticante agilità al di fuori del comune permettendogli movimenti apparentemente inarrivabili per un normale guerriero.

        [Passiva]

    line


    Mukhtar:
    Equip.
      Jiujiebian
        Arma esotica di derivazione orientale, è composta da nove cilindri in acciaio, a sezione ottagonale, collegati da anelli con una lunghezza totale di ca. 140cm; all'estremità si trova un puntale che permette la veloce rotazione dell'arma ed una maggiore efficacia nei colpi di punta. Durante gli attacchi, è possibile sfruttare il moto della catena facendola girare intorno al proprio corpo, in modo da arrestarne o comunque modificarne il movimento ed effettuare attacchi imprevedibili.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Concentrazione a nove sezioni
        Data l'effettiva pericolosità nella pratica del Jiujiebian, il praticante deve sviluppare una specifica forma di agilità ed attenzione mentale che deve necessariamente mantenersi a ogni movimento. La pratica in quest'arte letale ha obbligato Mukhtar a gestire un continuo stato di tensione psicofisica che le dona facoltà di iniziativa.

        [Passiva]

    Tecniche:
      Le scintille di Agni
        Un buon utilizzatore di Jiujiebian come Mukhtar è in grado di intimidire i propri avversari con le movenze della propria arma: sguainare la Jiujiebian con movimento rotatorio violento produrrà una scarica di scintille ed un rumore raggelante colpirà l'animo dei malcapitati, impedendo a meno di particolari doti di forza di volontà di agire.

        [Tecnica di supporto, durata breve, natura mentale, portata: area, consumo: MEDIO]

    line

     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    8,075

    Status
    Offline
    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Ismael tutto sommato prese bene le chiacchiere di skekDor. Di fronte al suo commento, il mezzo-Mistico si limitò ad annuire: "Ammetto di aver incontrato umani in grado di saperla gestire sapientemente, ma... resta comunque un'estensione che non è propria del loro corpo. E il guaio di usare la magia, al contrario di un utensile o di un'arma fatti di materia inerte, è che gli effetti nefasti del loro uso sconsiderato possono presentarsi anche molto tempo dopo il loro utilizzo."

    Ismael era attento, e si capiva dal modo in cui scrutava lo Skeksis che l'argomento lo interessasse particolarmente. Il cuore di tenebra vibrò ritmicamente, per venir fuori. Un'anima come quella del vecchio poteva esser corrotta facilmente. Peggio, avrebbe potuto farlo diventare un suo seguace. Elargirgli un dono adatto al suo bisogno di conoscenza. Ma il Mistico questo non l'avrebbe mai permesso.
    Socchiuse gli occhi, deglutì e si concentrò sulla natura circostante. L'aria primaverile del Presidio Est l'aiutò a ricacciare in sé l'oscurità.

    Poi, Ismael fece una domanda più che legittima. Una domanda a cui, nel suo mondo, nessun uomo di chiesa avrebbe potuto rispondere con chiarezza, mancando di esperienze dirette.
    Ma lì su Endlos, dove c'era persino una setta apposita che mercanteggiava con ciò che rimaneva dei vivi dopo la morte, la faccenda era molto più chiara.
    Tantopiù che skekDor stesso, in quanto divinità della vita e della morte, poteva dirsi un vero esperto in materia. E non avrebbe mancato di atteggiarsi, se appunto fosse stato in sé!

    "Perdonate se rispondo alla vostra domanda con un altro quesito, ma... se la risposta fosse affermativa, questo andrebbe a mutare la vostra percezione delle cose? Che il vostro corpo sia mosso da forze invisibili, è un qualcosa d'intuibile. Potete chiamare queste forze in vario modo, a seconda dell'educazione che vi è stata impartita. Personalmente, per me sono l'anima e lo spirito... Quelli, signor Ismael, e niente di più. Tuttavia, lungi da me affermare che non ci sia dell'altro. Infondo, qui su questo turbine d'aria nessuno ha il dono dell'onniscienza."

    Presto, il gruppetto avrebbe raggiunto il limite che sanciva un'egual distanza da due dei principali centri abitati dell'Est. skekDor lo percepì chiaramente, con una singola occhiata. Aveva attraversato quella distesa erbosa con le sue sole zampe più volte.

    "Perdonate se interrompo i moti della vostra mente, signore. Però, credo sia tempo che decidiate la via da intraprendere. Innerlyn o Palanthas. Entrambi questi insediamenti hanno molto da offrire, a un tipo come voi. Piuttosto che descrivervene pregi e difetti in maniera soggettiva, gradirei che vi affidaste al vostro istinto. Come vi ho già anticipato, Endlos è grande, e al contempo molto piccolo, come mondo. Scegliere una città al posto dell'altra non vi pregiudicherà in alcun modo il viaggio."

    Salute: 100%
    Energia: 80%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Turbine:
    In caso di necessità, skekDor può evocare il potere del vento al fine di generare una minuta tromba d'aria in grado di sollevare lui (ed eventuali alleati) da terra, permettendogli ad esempio di superare crepacci, o raggiungere la sommità di ostacoli elevati, nonché di levitare a mezz'aria. La tecnica consente all'effettivo di volare, ma per sua impostazione è utile unicamente come "mezzo di trasporto", visto che non assicura spostamenti repentini o rapidi cambi di direzione. skekDor ed eventuali alleati saranno liberi di muoversi liberamente sull'"occhio" del turbine come se si trattasse d'una superficie solida con una circonferenza di 5 metri [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio; Durata: 2 turni]


     
    Top
    .
  15. Il-Viaggiatore-Del-Mondo
     
    .

    User deleted


    line

    Ismael ragionò sulle parole di skekDor, arrivando alla probabile conclusione che non si erano capiti: con la sua domanda il vecchio desiderava conoscere il punto di vista del mezzo-Mistico riguardo la dimensione dell'oltre corpo, e dopo un piccolo preambolo in effetti gliel'aveva confermata, parlando di anima e spirito. Non si trovava però in accordo sulle forze invisibili che muovono il corpo - questo no. A meno che non si riferisse a volontà, desideri, paure e tutto quel genere di moti interni - che Ismael considerava umani, molto umani.

    La magia invece, quello strabiliante artificio, era o non era collegata quindi alla coscienza ultraterrena del sé? Se agli uomini era preclusa doveva quindi mancare o istinto o tale coscienza, come aveva accennato l'accompagnatore. Ma se gli umani, oltre che alla magia, fossero stati estranei anche a quella dimensione, come cercava di capire Ismael da skekDor, allora c'era poco da divenir coscienti: non era cosa per uomini, punto.
    Insomma, dal punto di vista di un abitante di questo strano mondo di Endlos, gli uomini erano solo carne e sangue? Forse; la risposta data sembrava essere No.

    Mentre meditava che probabilmente queste sarebbero state le parole che meglio avrebbero espresso a skekDor i suoi dubbi, sentì lo skeksis avanzare la richiesta sul dove fermarsi.
    Avevano parlato durante quel bizzarro viaggio delle possibili mete: Innerlyn o Palanthas.
    Il confine segnato dalla regia dogana, presso il portone occidentale di Istvàn oppure la grande biblioteca nel cuore della metropoli?
    Sebbene brieffato dal piacevole incontro con il mezzo-Mistico, Ismael capiva bene che vi era ancora molto da scoprire di quel posto, e probabilmente dirigersi verso un luogo dove la conoscenza la faceva da padrona avrebbe giovato al suo gruppo.
    «Palanthas sia, dunque.»

    line 2

    Chediya, Presidio Est

    line

    Istvàn, La Cittadella della Luce
    Presidio Orientale, Endlos.

    All'arrivo, le sensazioni percepite dal trio di umani erano quantomeno contrastanti: l'architettura particolareggiata ricordava ad Ismael qualcuna di quelle che aveva trovato nei suoi viaggi intorno al mondo, eppure in Istvàn era qualcosa di speciale, unica. Il genio della mescolanza di culture che risiedevano in quella valle incantata l'aveva sicuramente plasmata perché divenisse quel che gli occhi dei mokhani potevano godere in quel momento.
    In più aleggiava nell'aria il canto di cui gli aveva accennato skekDor. Ecco toccato con mano quel poetico appellativo di Valle del Canto del Vento.

    Magnifico., pensò il vecchio. E si volse verso il mezzo-Mistico, pronto a ringraziarlo per quanto si fosse speso affinché questi vagabondi smarriti fossero messi in salvo.

    Salute: 100%
    Energia: 100%
    Classe: Tamer, Rogue, Fighter

    line

    Tecniche utilizzate: -

    line

    Ismael:
    Equip.
      Kinjhal della Circassia
        Rara daga dalla lama in acciaio di damasco, ca.55cm: massiccia, a doppio taglio, con scanalature centrali. Il manico è decorato da intrecci floreali ottomani.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Il-Viaggiatore-Del-Mondo
        Ismael è la risultante dei "personaggi" che ha interpretato in vita: attraverso numerosi pseudonimi ed altrettante vicissitudini, il Viaggiatore-Del-Mondo ha imparato a conoscere le genti di buona parte del mondo, superando barriere culturali e linguistiche. In termini gdr, Ismael conosce in forma orale e scritta le lingue dove lui ha vissuto: tedesco, italiano, portoghese, spagnolo, turco, arabo, latino, inglese e in via elementare hindi e mandarino/ guanhua ("cinese" degli ufficiali).

        [Passiva multilingue]

      Intendere gli intenti
        Capacità di intuire e riconoscere le intenzioni (aggressivo, amichevole, ecc...) delle persone con cui si interagisce; naturalmente non è automatico capire il motivo di tali scopi.

        [Auspex Empatia]

    line


    Hafiz:
    Equip.
      Talwaar
        Spada a lama lunga e ricurva, ca. 112cm, realizzata in acciaio wootz, con tagliente sul lato convesso e dorso solido; non presenta il contro-taglio caratteristico della scimitarra vera e propria. Il modello è probabilmente stato prodotto nel nord della costa di Malabar nel Regno di Mysore, come suggerito dalla lama massiccia con curvatura uniforme.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Progenitore di Fei-Hung
        L'Hung-gar è il sistema marziale di movimenti legati tra gli altri alla figura della tigre: lo stile dona al buon praticante agilità al di fuori del comune permettendogli movimenti apparentemente inarrivabili per un normale guerriero.

        [Passiva]

    line


    Mukhtar:
    Equip.
      Jiujiebian
        Arma esotica di derivazione orientale, è composta da nove cilindri in acciaio, a sezione ottagonale, collegati da anelli con una lunghezza totale di ca. 140cm; all'estremità si trova un puntale che permette la veloce rotazione dell'arma ed una maggiore efficacia nei colpi di punta. Durante gli attacchi, è possibile sfruttare il moto della catena facendola girare intorno al proprio corpo, in modo da arrestarne o comunque modificarne il movimento ed effettuare attacchi imprevedibili.

        [Arma bianca]

    Passive:
      Concentrazione a nove sezioni
        Data l'effettiva pericolosità nella pratica del Jiujiebian, il praticante deve sviluppare una specifica forma di agilità ed attenzione mentale che deve necessariamente mantenersi a ogni movimento. La pratica in quest'arte letale ha obbligato Mukhtar a gestire un continuo stato di tensione psicofisica che le dona facoltà di iniziativa.

        [Passiva]

    Tecniche:
      Le scintille di Agni
        Un buon utilizzatore di Jiujiebian come Mukhtar è in grado di intimidire i propri avversari con le movenze della propria arma: sguainare la Jiujiebian con movimento rotatorio violento produrrà una scarica di scintille ed un rumore raggelante colpirà l'animo dei malcapitati, impedendo a meno di particolari doti di forza di volontà di agire.

        [Tecnica di supporto, durata breve, natura mentale, portata: area, consumo: MEDIO]

    line



    Edited by Il-Viaggiatore-Del-Mondo - 31/1/2018, 01:04
     
    Top
    .
16 replies since 16/1/2018, 16:01   362 views
  Share  
.