Lady Rynnelthalas e lo Skeksis (ben poco) riluttante

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Ci sono giorni che cominciano talmente bene da lasciar supporre che il resto della giornata non possa che maturare in meglio. Quella mattina, skekDor era assolutamente convinto di ciò.

    Lasciatosi alle spalle il Presidio Errante e la sua regina, all'inizio il mezzo-Mistico aveva confidato di tornare velocemente al Nord, onde evitare che Valiinorê -il SUO villaggio-, finisse preda dei non-morti.
    Pur tuttavia, osservando poi meglio la veste stirata a dovere, nonché annusando le piacevoli essenze profumate con cui gli era stato massaggiato a lungo il corpo alle terme, appena qualche ora fa, rapidamente aveva considerato l'idea di fare un cambio di programma.
    Com'era ovvio, la metà buona non si trovò d'accordo in proposito. Ne seguì una lunga quanto silenziosa lite a livello subconscio, che terminò solo quando lo Skeksis, forte del suo vantaggio caratteriale, rimise al suo posto la parte del Mistico.

    E così, ad accoglierlo alle prime luci dell'alba in quel di Fanedell, oltre ai gustosi raggi di un sole primaverile, trovò persino una bestia morente.
    Si trattava di un bisonte, almeno per quanto poteva saperne lo Skeksis. A lui non interessava poi così tanto tenere a mente i nomi delle varie razze mortali che popolavano Endlos.
    Ad ogni modo, l'animale aveva l'intero fianco squarciato da una serie di colpi di artiglio. Difficile dire chi fosse stato il responsabile, ma a giudicare dalle corna macchiate di sangue, doveva aver restituito il favore al predatore.
    Comunque, si era trascinato fin lì giust'in tempo per finire nelle grinfie di skekDor.

    Il mezzo-Mistico gli si fece vicino, ignorando bellamente i flebili grugniti minacciosi di una bestia ormai prossima alla dipartita. Anzi, per certi versi li trovò eccitanti. Come un piacevole intermezzo prima della portata principale.
    Il bisonte provò a menargli una cornata non appena lo ebbe a portata, ma skekDor nemmeno si preoccupò di scansarsi. Anzi, trovò divertente quel buffo tentativo di opporsi all'inevitabile, terminato con una rovinosa caduta a terra.
    Sollevando una zampa e stendendo bene le dita, dischiuse il becco ed esclamò: "Anima affranta che risiedi in questo essere. Abbandonane le membra ormai destinate al disfacimento, e vieni a me. Te lo comando!" Il tono di voce era rauco e cavernoso.

    Poteva sembrare il delirio di un pazzo, ma qualcosa di lì a qualche secondo iniziò a succedere davvero. Il bisonte emise un muggito lungo e profondo, e tutte le sue membra vennero scosse da bruschi moti convulsivi. Poi, dalle narici cominciò a fuoriuscire un brillante fumo verdognolo.
    skekDor rimase immobile, gustandosi uno spettacolo ormai visto centinaia di volte, ma sempre emozionante.
    Una copia speculare del bovino ormai morto fluttuava a mezz'aria davanti a lui, scalciando, contorcendosi.
    Il mezzo-Mistico spalancò le fauci, e muovendo le dita attirò l'anima a sé, verso l'oscuro antro del suo gozzo.
    "Chomp!"

    Diverse ore dopo, skekDor passeggiava allegramente per i colli soleggiati del Presidio Est. Era così lieto di come fosse iniziata la giornata, che nemmeno si curò di fustigare i Podling sotto la sua gonna perché producessero musica. In sostanza, dai corni posti sulla sua schiena non fuoriuscì alcun suono.

    Cosa dire di una creatura tanto bizzarra nell'aspetto, se non più di quanto detto? Un vestito da dama rinascimentale ne copriva le fattezze, avvolto in svariate spire di cinghie da cui penzolavano piccoli teschi.
    Di passo in passo, da sotto il verdugale spuntavano piedi di rettile, e una lunga coda squamata terminante con un batuffolo piumoso e scolorito. Un esagerato ventaglio avvolgeva il collo dell'essere dal becco di avvoltoio, quasi a distoglier l'attenzione dalla calvizie che gli aveva ormai fatto cadere buona parte delle penne rimastegli in testa.
    Uno scherzo di natura, che tuttavia ormai buona parte di Endlos aveva imparato a conoscere, nel bene o nel male

    Salute: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - “La tua anima è mia”:
    Distrutto moralmente e fisicamente un avversario, skekDor può decidere di non lasciarlo morire di stenti, ma di assorbirne completamente l’energia vitale al fine di rigenerare il proprio corpo più velocemente. In tal caso, solleverà la zampa nella sua direzione e, facendo appello al potere del Cristallo, gli strapperà l’essenza. Questa si materializzerà sottoforma di animella verdognola, di cui lo Skeksis si ciberà masticandola nel becco e deglutendola [Abilità Attiva – Tecnica di PK]


     
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    Lady Rynnelthalas e lo Skeksis (ben poco) riluttante

    Rynnelthalas


    Narrato - «Parlato»


    Il vento soffiava sotto forma di una brezza calda e avvolgente, che scuoteva le fronte degli alberi e accarezzava la superficie di un piccolo lago. C'era un'ampia radura, situata nel mezzo di due basse colline, che si aprivano sulla sponda del bacino d'acqua, in una spiaggia di terra scura decorata da arbusti e sassi levigati. C'era un grande albero, e sotto di esso un masso, e seduta sul masso una figura estranea a quel mondo, ma che cercava in ogni modo di diventarne parte. Assomigliava a un'elfa, molto bella di aspetto, con la pelle vellutata e le forme suadenti. Un rosso crine, sciolto e fluente, incorniciava un viso grazioso, con labbra rosse, un naso ben fatto e occhi luminescenti, dorati sia nella sclera che nell'iride. Mentre le lunghe orecchie sembravano voler dare alla creatura un'origine silvana, la coppia di grosse corna nere dicevano tutt'altro. Ed erano agghindate da bracciali dorati, e da numerosi ninnoli gemmati, dai vari colori.

    Cantava con voce melodica, e il suo canto aveva richiamato alcune creature. Un tasso si era seduto a pochi metri da lei, e una papera, e alcuni passeri. Ascoltavano il suo dolce canto, che parlava di cose lontane, e passate. Raccontava di cose buone, dell'amore degli dei, della bellezza della vita, del conforto della morte. Alternava note lunghe e malinconiche a vocalizzi leggeri e ritmici, cadenzati in brevi e veloci ritornelli. Ogni tanto cantava di un qualche nuovo nome, sconosciuto su Endlos, ma ben nitido nel suo cuore. Cantava di persone che le erano state amiche, e che poi avevano restituito il loro corpo alla terra. E di persone che aveva salutato, per non rivedere mai più.

    Il vento le scuoteva la lunga chioma, ma lei non se ne curava. Le piaceva quel posto. Le ricordava un luogo simile, vicino a casa sua. E le piaceva la compagnia di quel piccolo gruppo di animali, con cui condivideva le sue storie. Loro, probabilmente, non potevano capirla, ma quello era il pubblico che gli dei le avevano concesso, e di buon cuore la bella Rynne non se ne lamentava. E continuava a cantare, riempiendo la radura del suo dolce canto.


    Info Pg


    Fisico: Buone condizioni
    Mente: Buone condizioni
    Energie: 100%

    Link Scheda: Rynnelthalas

    Note: Nessuna


    Equipaggiamento:


    Nessuno

    Passive Sfruttate:


    > Forma alternativa [Passiva]
    Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.

    Tecniche Utilizzate:


    Nessuna



    Code originali by Hitsuga e _Maffy_.



     
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    Sebbene detestasse crogiolarsi nel dolce profumo dei fiori di campo e affondare le zampe nell'erbetta fresca di pascolo, skekDor aveva, come già detto, deciso di fare una serie di eccezioni, quel dì.
    Avanzò lungo la collina a balzi in punta di piedi, alternando l'andatura a piroette molto eleganti, come una ballerina di classe. Cosa in effetti non lontana dal vero.
    Doveva però stare bene attento: se il suo animo si rallegrava troppo, allora il Mistico avrebbe avuto terreno fertile per farsi avanti e sottrargli quel corpo.

    Comunque, almeno per il momento, tutto taceva. Probabilmente, il suo gemello confidava nel fatto che quella non fosse che una rapida variazione di meta, e che presto skekDor sarebbe tornato al Nord, al posto in cui c'era più bisogno di lui.
    Per altro, finché lo Skeksis si trovava così distante dai centri abitati del Presidio, non c'era pericolo che mietesse vittime tra gli innocenti.

    Ecco perché quando il suono di una voce melodiosa giunse all'orecchio della creatura, entrambe le entità ebbero un fremito all'unisono. La tonalità era dolce, ben armonizzata, e si sposava benissimo col panorama circostante.
    Un bardo di passaggio, magari? E cosa ci faceva, così lontano da tutto e tutti? A quale pubblico stava dedicando quei versi?

    Incuriosito e per nulla intimorito dalle minacce della metà buona riguardo il mantenere una condotta dignitosa, skekDor cacciò le mani nelle ampie maniche della veste e cedette al lascivo invito di quelle corde vocali.
    "Mhmmmh... Panem et circenses." Mugugnò stridulamente di piacere.

    Raggiungere la radura nei pressi del piccolo lago vicino a cui la dragonessa aveva deciso di fermarsi gli richiese una buona mezz'ora, per via del passo lento e claudicante.
    Ad ogni modo, finalmente riuscì a fugarsi il dubbio: si trattava di una donna. Difficile dire a quale razza appartenesse, a meno di non scrutargli l'anima. Ma per il momento non ne sentiva la necessità.

    Azzardò qualche passo in avanti, ma senza farsi poi troppo vicino. Trovò un gran bel sasso su cui sedersi, e rimase in attesa che lo spettacolo finisse. Nel frattempo, ragionò su come quella femmina fosse riuscita a radunare attorno a sé tutti quegli animali senza ricorrere ad alcun incanto, e dunque su quanto in verità disponesse di doti che trascendevano la semplice magia

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    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

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    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

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    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    - “La tua anima è mia”:
    Distrutto moralmente e fisicamente un avversario, skekDor può decidere di non lasciarlo morire di stenti, ma di assorbirne completamente l’energia vitale al fine di rigenerare il proprio corpo più velocemente. In tal caso, solleverà la zampa nella sua direzione e, facendo appello al potere del Cristallo, gli strapperà l’essenza. Questa si materializzerà sottoforma di animella verdognola, di cui lo Skeksis si ciberà masticandola nel becco e deglutendola [Abilità Attiva – Tecnica di PK]


     
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    Rynnelthalas


    Narrato - «Parlato»


    Un nuovo visitatore giunse nella radura, incrementando il suo piccolo pubblico. Rynne lo osservò con sguardo curioso ma attento, indagatore, con quei suoi occhi dorati e luminosi che trasmettevano nobiltà. Non smise di cantare, anzi, intonò nuove parole che parlarono di come le divinità avessero creato il mondo, di come lo avessero popolato di creature peculiari e difformi, di come avessero camminato fra di loro per secoli, prima di affidare le loro creazioni ai rispettivi guardiani. E poi la tragedia, quando le razze mortali si ribellarono ai propri custodi, scegliendo di vivere una vita di guerre, affrontando carestie e pestilenze senza alcuna protezione, scegliendo la morte come compagnia. Le note si fecero cupe, la voce sempre più bassa, finché il suono si estinse in un sospiro. Quando smise di cantare gli animali si scossero dal loro torpore, alcuni sgattaiolarono via, altri volarono verso il grande albero.
    «Salute, viaggiatore.»
    Esordì la donna, sorridendo alla creatura di cui vedeva il primo esemplare per la prima volta.
    «Confido che la canzone della genesi ti sia piaciuta, o non saresti rimasto ad ascoltarla. È una storia dolce ma triste, che descrive la miseria della natura mortale, quando coloro che la abbracciano decisero di non voler più sottostare alle leggi divine, ribellandosi e scegliendo la morte come unica meta.»
    Sospirò, e aria calda fuoriuscì dalle sue labbra, rosa e morbide. Poggiò le mani sulle ginocchia e continuò a scrutare quel viso da avvoltoio, chiedendosi chi o cosa fosse. Endlos era un pozzo di conoscenza, e lei non si tirava mai indietro quando c'era da apprendere, dato che la ricerca del sapere era parte della sua natura divina.


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    > Forma alternativa [Passiva]
    Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.

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    La misteriosa donna non sembrò impensierirsi di fronte all'arrivo dello Skeksis. Fatto più unico che raro, visti i precedenti.
    Il mezzo-Mistico inarcò un sopracciglio in segno di sorpresa, quando lei gli posò gli occhi addosso e, anziché dire qualcosa, semplicemente cambiò motivo.

    Parole arcane si liberarono nell'aria. Parole a cui skekDor avrebbe potuto facilmente trovare un senso, ricorrendo ai suoi poteri, ma dalla cui sonorità preferì invece lasciarsi trasportare. Era così raro trovare un altro musicante, lì su Endlos. Avrebbe studiato le doti di Rynnelthalas con cura ancora per un po'... prima di decidere se pasteggiare con la sua anima.
    Comunque, al termine di quell'ultimo componimento, le bestie si ripresero dal loro torpore e fuggirono via. Era il momento delle presentazioni, a quanto pareva. E skekDor non si sarebbe affatto tirato indietro.

    "Salute, cantrice." Replicò, restando pressoché nella stessa posizione. La lingua violacea guizzò fuori del becco, lappando le labbra per tutta la loro lunghezza. Sì, quella donna gli piaceva!
    Avrebbe fatto un figurone, fra le anime nella sua pancia. E se le avesse lasciato qualche frammento del suo spirito, forse sarebbe riuscita ad allietarlo coi suoi canti per tutta l'eternità.
    Deciso così: l'avrebbe avuta per sé.

    S'alzò in piedi, facendo per sollevare la zampa. Doveva colpire in modo da non sciupare un corpo così peculiare.
    Un taglio profondo al collo? C'era il rischio di reciderle la testa.
    Magari, allora, all'addome? Ma le sue forme avrebbero perso grazia, con le interiora tutte di fuori...
    Poi, l'illuminazione... Evocando del fuoco divino, avrebbe potuto cuocerla dall'interno quanto bastava per ucciderla, e lasciare la parte "visibile" intatta!

    Mentre elaborava un così turpe piano, ormai pronto a metterlo in atto, Rynnelthalas fece germogliare in lui il seme del dubbio.
    Parlò di mortali e di mondo divino, e di quanto i primi avessero trovato la morte nel tentativo di affrancarsi dai loro dei.
    Una creatura destinata alla morte non avrebbe mai parlato a quella maniera. A meno che non fosse stata una pazza. E quella donna non gli suggeriva una simile impressione.
    "C-come sai... Dove hai imparato queste-" Prima ancora di terminare il periodo, skekDor chiuse gli occhi e li riaprì.

    All'apparenza, non sembrò succedere nulla. Non un movimento, da parte sua. Sembrava morto, una perfetta e grottesca statua di cera.
    In effetti, non era questo un comportamento tipico. Il fatto era... non si sentiva più tanto sicuro.
    E allora, gli servivano delle prove. Ma non si era limitato a batter le palpebre. Semplicemente, lo Skeksis si era messo a scrutare la sua interlocutrice con maggiore intensità, facendosi anche più vicino di qualche passo.
    Dall'espressione che di secondo in secondo iniziava a dominargli il volto non traspariva null'altro se non lo stupore. Era vicino alla verità, lo sentiva! Stava per cerziorare chi mai fosse davvero la donna dai capelli fiammeggianti.
    D'altro canto, forse Rynnelthalas avrebbe preso lui per un matto. Ne aveva tutta l'aria, infondo.

    E guardando col suo occhio interiore, skekDor superò le invalicabili barriere fisiche che impedivano ai mortali di conoscere il vero. Scrutò nell'animo di Rynnelthalas come affacciandosi dall'apertura di un pozzo. E lì, rimase ammaliato dalla sfavillante luce che, risalendo dal tunnel buio dell'inconscio, gl'investì il becco.
    "P-per il Cristallo... Tu sei... Sei..."

    Avvolto da un alone smeraldino, il gigantesco corpo di un dragone occidentale si stagliava ora di fronte allo Skeksis. Severo e paziente, con lo sguardo tipico di chi ne ha viste di cotte e di crude.
    Quella era la vera forma della misteriosa cantrice, non c'era alcun trucco! Nessun inganno!
    "Sei uno splendore..." Mormorò, lasciando infine cadere la zampa, senza forze.
    Chinò il muso verso il basso, stringendo forte le palpebre e gemendo. No, non per la sofferenza, quanto per la vergogna.

    Si batté diverse volte le mani chiuse a pugno sulla testa, producendo tonfi sordi: "Dannazione, dannazione, dannazione! Stolto! Ottuso! Tanghero che non sono altro..."
    Terminato il breve sfogo, si concesse del tempo per riprender fiato -Pur non avendone bisogno-, e solo dopo qualche minuto, con malcelato imbarazzo, riportò le piccole iridi vermiglie in quelle della dea.
    "Io non avevo idea del fatto che tu fossi come me... Ti chiedo perdono per la scortesia. Sono profondamente contrito. Ma se le scuse non dovessero bastare, come ammenda potrai fare ciò che vuoi di questo corpo per un giorno."

    Giunse le zampe in preghiera e, non più capace d'incrociare lo sguardo con Rynnelthalas, rimase ingobbito sul posto a tremolare

    Salute: 100%
    Energia: 100%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, a prescindere dal fatto che questa sia eventualmente mascherata da Abilità Passive. Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio]


     
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    Lady Rynnelthalas e lo Skeksis (ben poco) riluttante

    Rynnelthalas


    Narrato - «Parlato»


    Rispose con n sorriso piuttosto delicato, mentre una mano andava a posarsi sulle labbra, simile a una carezza. Lo osservò con attenzione, sembrava sul punto di compiere un qualche gesto. Il suo intuito non la mise in guardia, dopotutto si sentiva molto sicura di sé, persino in quel mondo sconosciuto. Non aveva ancora trovato nessuno di ostile, e perciò le mancava la cautela, tipica manifestazione di chi era abituata a stare sopra tutto e tutti, sia al potere che nella catena alimentare.
    «Come sai... cosa?»
    Lo guardò perplessa, non sapendo cosa aspettarsi.
    «In questo mondo la storia della genesi non viene insegnata?»
    Aveva uno strano modo di fare, quel rapace antropomorfo, e Rynne si sentì in dovere di catalogarlo, in qualche modo, nei propri schemi mentali. Chi era? Da dove veniva? E soprattutto, cosa stava facendo, avvicinandosi sempre di più, con quel suo sguardo così intenso e penetrante?
    «Io sono? Sì, io sono. Sono Rynnelthalas, viaggiatore. E ti ringrazio per l'ardito complimento.»
    Si alzo, lasciando che le gambe reggessero il peso del suo corpo elfico. Mosse qualche passo in direzione del suo interlocutore, cercando di dare un senso alle sue manifestazioni di cordoglio e di imbarazzo. Non le capiva, e non capiva cosa intendesse per "simile a me". Non possedeva più i poteri di una volta, il risveglio a Endlos l'aveva intorpidita e resa debole, ma in attesa di ritrovare la forza mancante, sfruttava altri sistemi. E così, fattasi vicino all'avvoltoio, allungò una mano al di sotto del suo becco, cercando, se l'altro glielo avesse permesso, di sollevare il suo capo, in modo da poterlo fissare dritto negli occhi e concedergli, ancora una volta, un assaggio del suo sguardo dorato.
    «Cosa hanno visto i tuoi occhi? Cosa hanno scrutato, da spingerti a chiedermi scusa?»
    La mano accarezzò il suo collo, scendendo sulle vesti e andando a lisciare le sue vesti, come se tramite il tocco potesse carpirgli ogni segreto. Eppure non era un tocco invasivo, ma dolce, gentile, premuroso. Una madre che dava attenzioni ad una delle sue creature. E poi lo lasciò andare con un guizzo leggero, facendo un passo indietro e inchinandosi in avanti, come a voler avvicinare i loro volti. Ancora un poco e avrebbe potuto baciarlo sulla punta del becco. Ma si limitò a fissarlo intensamente.
    «Se dici di essere come me, sei dotato di una natura divina. È questo che intendi? Lo sei? Oppure il mio intuito mi inganna? Se vuoi fare ammenda per qualcosa, sii parola e guida. Voglio sapere chi sei, perché sei qui, e cos'è questo mondo di nome Endlos, che mi ha rapito dalla mia vera dimora, naufragandomi nell'incertezza.»
    Parlò lentamente, scandendo bene ogni parola con la sua voce limpida e musicale. Non sapeva il motivo di tanta abnegazione, ma era sua abitudine dare a ciascuno ciò che desiderava, e se quell'essere voleva esserle in qualche modo in debito, lei non gli avrebbe detto di no. Non era poi cosa nuova, per lei, provare rispetto e considerazione da parte dei suoi sudditi. E in passato, quel lontano passato che ancora annebbiava la sua mente, molti avevano giurato di servirla, offrendole vita e servigi.



    Info Pg


    Fisico: Buone condizioni
    Mente: Buone condizioni
    Energie: 100%

    Link Scheda: Rynnelthalas

    Note: Nessuna


    Equipaggiamento:


    Nessuno

    Passive Sfruttate:


    > Forma alternativa [Passiva]
    Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.

    Tecniche Utilizzate:


    Nessuna



    Code originali by Hitsuga e _Maffy_.



     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Che imbarazzo, che imbarazzo! skekDor avrebbe voluto sprofondare. E avrebbe anche potuto farlo, essendone in grado. Ma poi si sarebbe macchiato la gonna.
    Non sapeva che fare, era sconvolto. Attaccare altri dei andava contro la condotta, l'etichetta, il buoncostume! Come, come aveva mai potuto esser tanto orbo?

    Mentre ancora si lagnava su simili faccende, sentì morbide dita sfiorargli il mento e sollevarlo verso l'alto. Nell'incontrare di nuovo gli occhi della dragonessa celata, oltre all'impaccio, skekDor sentì una sensazione a lui fin troppo nota. Ma dopo la figuraccia che aveva fatto, difficilmente avrebbe avuto chance con la dea.
    Un momento... Chance?! Ci stava davvero pensando, in un momento come quello?

    "Ah-ehm..." Bofonchiò, cercando di darsi un contegno. Al contempo, ringraziò mentalmente la cara Drusilia per averlo convinto a farsi lustrare a puntino da capo a piedi nelle terme di Laputa.
    "Io... Io ho visto la tua vera forma, Rynnelthalas cara. Una forma che non dovresti vergognarti di mostrare. Dovrebbero anzi essere i comuni mortali in imbarazzo, per il non poterti somigliare."
    Lasciò che la donna gli carezzasse il petto, scendendo fin quasi al seno. La struttura rigida del verdugale, in ogni caso, non avrebbe lasciato quasi nulla al senso del tatto di Rynnelthalas.

    Poi, la dragonessa fece un passo indietro e avvicinò il viso a pochi centimetri dal becco di skekDor. Non c'erano dubbi: in un simile comportamento non vi era alcuna sfrontatezza, ma puerile sincerità. Lei era una divinità, proprio come lui. E, per la prima volta da che si trovava su Endlos, una divinità di fattezza umana solo per necessità, più che per bisogno di accettazione.
    Dischiuse le fauci, il mezzo-Mistico, accennando un sorriso anodino ed esclamando: "Sono skekDor, uno dei Signori del Grande Cristallo del mondo di Thra..."

    Sollevò una mano, sfiorandole il collo. Nonostante il gran caldo, il tocco degli artigli fu gelido e graffiante. Poi, si avvicinò ancor di più. Ma non la baciò. Bensì, le passò la lingua sulle labbra.
    "E sono onorato d'incontrarti, divinità dragone."

    Qualunque fosse stata la reazione di Rynnelthalas, ripreso il contegno -e asciugatosi il becco con un fazzoletto di seta- lo Skeksis avrebbe aggiunto: "Sta' bene. Soddisferò le tue richieste, per questo giorno."

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    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

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    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    Rynnelthalas


    Narrato - «Parlato»


    «Hai notevoli poteri, per aver scorto ciò che questo corpo cela.»
    I suoi occhi si assottigliarono, la luminescenza dorata si affievolì, mentre le iridi si focalizzarono su quegli occhi neri e misteriosi.
    «Ma non per vergogna, quanto per correttezza, ho assunto questa forma. Io non sono di questo mondo, e non voglio mutarne gli equilibri. Palesare il mio aspetto potrebbe incutere timore e causare incertezza nei popoli di Endlos. Gli dei mi crearono per mantenere l'equilibrio, e ciò intendo fare. Questo aspetto mi è congeniale, finché non avrò capito qual è il mio ruolo in questo nuovo mondo, di cui sono al momento ospite.»
    La creatura si presentò e ricambiò il tocco. Rynne sussultò lievemente quando sentì quella presa gelida sulla propria pelle. E quando lui le passò la lingua sulle labbra, un atavico istinto le suggerì di mordere, impulso bestiale che venne represso con la ragione e un autocontrollo di centinaia di anni.
    «Sei audace, skekDor, signore di Thra. Ma è un piacere anche per me fare la tua conoscenza. Sono convinta che mi sarai di aiuto.»
    Fece un passo indietro, ritrovando la giusta distanza, e con un saltello elegante si ritrovò a sedere sul suo masso, le mani lungo i fianchi, i palmi sulle ginocchia. I passeri ripresero a cinguettare, come se la situazione si fosse scongelata e il tempo avesse ripreso a scorrere. Rynne sospirò, un lieve sbuffo di vapore uscì dalle sue labbra, accarezzate dalla sua lingua come ad assaporare ciò che restava di quel contatto con il rapace. Una sensazione strana, atipica, attraversava il suo corpo. L'aspetto della vita sapeva riconoscere qualcosa che trascendeva la vita stessa. Non le servirono i suoi poteri di un tempo per capire che skekDor era differente da un comune mortale, se non per la dimostrazione di conoscenza che aveva mostrato di possedere.
    «Bene, allora. Ti sei offerto per un giorno, e un giorno ti terrò impegnato. Con il tuo consenso, dunque, vorrei sapere di questo mondo. Cos'è Endlos? Dove si trova? E chi lo governa? Affinché possa mantenere il mio ruolo di guardiana ho bisogno di conoscere la bilancia di questo mondo, capirne gli equilibri in modo che la mia presenza non li infranga. Mi hanno detto che sono una naufraga, e quindi deduco di non essere la prima. Puoi darmi conferma di questo, skekDor?»







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    > Forma alternativa [Passiva]
    Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.

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    Lo Skeksis assottigliò ancor di più lo sguardo, ma non nel solito modo. Era più mellifluo, quasi licenzioso.
    "Oh, non sai quanto me lo auguri..." Rispose alla constatazione di Rynnelthalas riguardo al fatto che forse le sarebbe potuto esser utile.

    Vedendola fare qualche passo indietro, non le staccò gli occhi di dosso. Non gli si poteva dar torto, giacché quella era la prima concreta occasione che gli capitava da che era stato esiliato su quel piano. E le coincidenze erano davvero troppe per lasciarsela sfuggire fra le dita.
    La parte del Mistico cercò di osservare la faccenda con distacco, ma anche con la dovuta attenzione.
    Rynnelthalas, per quanto avesse fatto dei brevi accenni, non s'era ancora introdotta come divinità benevola. E se skekDor avesse stretto un sodalizio con un altro dio devoto al male, allora per la parte buona sarebbe stato ancor più impegnativo trovare le forze per riprendere il controllo di quel corpo.
    Non che al momento ne avesse modo, in ogni caso. La libido perversa che inondava come un fiume in piena lo Skeksis in quel momento impediva alla scintilla di luce di abbandonare la prigionia nel cuore di tenebra. E le immagini che scorrevano nella mente erano solo un assaggio dei desideri carnali che lo Skeksis a stento reprimeva. Insomma, un cocktail di sensazioni che impedivano nella maniera più assoluta al Mistico di far qualcosa.

    Frattanto, Rynnelthalas reclamò la sua parte dell'accordo. Domande. Quesiti a cui skekDor poteva trovare facile risposta, poiché egli stesso, agli inizi, aveva cercato le stesse cose.
    "Endlos è il mondo su cui poggiamo i piedi, ma presenta una struttura tutta peculiare. Ci sono le stagioni, questo sì, ma non si alternano nel solito modo. Il territorio è suddiviso in Presidi. Qui all'Est, ad esempio, sembra quasi sempre di trovarsi in primavera. Alle volte estate. Al Sud, al contrario, è il caldo torrido a farla da padrone. E infatti la zona è pressoché desertica. Al Nord, come intuibile, il freddo domina. L'Ovest... Beh, l'Ovest è particolare. Perlopiù, è il luogo in cui gli umani hanno spinto la tecnologia ben oltre i limiti loro concessi. C'è poi un ultimo Presidio, che però non si trova a contatto col suolo: il Presidio Errante, le cui rocce fluttuano sopra le teste degli abitanti del Presidio Ovest."
    Schioccò la lingua sul palato, continuando: "E ora... Le brutte notizie. Non sono gli dei a dominare questo mondo. Ho camminato in lungo e in largo per le lande di Endlos in cerca delle divinità che han creato tutto questo, senza successo..."
    Assottigliò lo sguardo: "Gli altri esseri simili a noi che ho incontrato, venivano anch'essi da altri piani di esistenza. E ricoprono ruoli minori. No, qui, come nel tuo canto, sono i mortali... anzi, peggio, GLI UMANI a governare!"

    Fece qualche passo in avanti, agitando le zampe con fare teatrale: "Questa è una terra di nessuno, mia amatissima. Perlopiù ci si arriva per caso, o spediti qui con la forza. Ben pochi possono dirsi indigeni di Endlos. Sono... Siamo... tutti stranieri, qui."

    Chinò il muso, assumendo un'espressione imbronciata. Poi, dopo diversi secondi di riflessione, cercò lo sguardo della dragonessa e le tese la mano: "Ecco perché l'incontrarti mi è stato parecchio lieto, quest'oggi. Tu sei la cosa più vicina al sottoscritto che ci sia, su questo drappo di terra dimenticato dagli dei."

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    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    Rynnelthalas


    Narrato - «Parlato»


    Sembrò collaborativo, e Rynne ne fu grata. Trovare qualcuno la cui conoscenza fosse adeguata ai suoi bisogni era tutto ciò che le interessava. Dopo giorni passati in quella selva, a vagare e cacciare, la sua percezione di Endlos cresceva, e così le sue domande. Domande alle quali skekDor poteva parzialmente rispondere. Lo ascoltò pazientemente, lo sguardo incollato al becco della creatura finché non smise di elencare le peculiarità del loro nuovo mondo. Rynne riafferrò il testimone del discorso, dopo un sospiro che poteva benissimo durare un secolo.
    «Possibile che gli dei di Endlos lo abbiano abbandonato a sé stesso? Chi se non le divinità può aver creato un mondo così strano e atipico?»
    Per lei era così naturale che a stento prevedeva un diverso contesto.
    «Dovrai continuare a cercare, skekDor, io temo. E anche io.»
    Sbuffò, incrociando le mani sul petto e sollevando gli occhi verso le fronde del suo albero. I passeri cinguettavano allegramente e il drago li invidiò, così semplici e con così pochi pensieri. Erano anch'essi naufraghi, come lei e il rapace? Di sicuro non si ponevano tutti gli interrogativi che si era posta lei nelle ultime giornate.
    «Gli umani sono una stirpe benedetta. Nel mio mondo, così come in questo, riescono sempre a prosperare, nonostante la loro natura inferiore. Hanno scelto di rinunciare all'immortalità per seguire la propria strada e gli dei li hanno assecondati, sulla base di un libero arbitrio che è più una condanna che un lustro. Ho governato duecento anni sulla mia Valle prima che i miei sudditi scegliessero di abbandonarsi a sé stessi. Forse sono stata punita, perché ho deciso di assecondare il loro desiderio di potere. Non mi sono mai opposta ai cambiamenti, li ho sempre accettati come parte della mia natura di custode dell'equilibrio, ma forse avrei dovuto intervenire, e distruggere ogni ribellione sul nascere. Penso che non saprò mai cosa ne è stato del mio popolo, o cosa ne sarà, senza la mia guida. Le loro vite sono misere, i loro giorni brevi. Non hanno una visione di insieme. Brancolano nel buio delle loro limitate emozioni. Non hanno la saggezza degli antichi e perciò non possono davvero essere dominatori... eppure, tu mi dici, governano Endlos, relegando quelli come noi a ruoli minori?»
    Il suo lungo discorso si concluse con uno schiocco della lingua, molto sibilante, quasi come se la sua vera natura fremesse per uscire.
    «Allora è proprio vero che la giustizia si è invertita anche su Endlos. Questo, dopotutto, mi sembra il luogo adatto all'esilio, per i figli degli dei.»
    Ma lei si sapeva adattare. Sarebbe sopravvissuta, in attesa del suo momento, se mai fosse capitato.
    «Devo farti una domanda, figlio di Thra. Dopo il naufragio hai avvertito una perdita dei tuoi poteri?»
    Secca e diretta, come al solito, non si perdeva in lunghi giri di parole quando voleva sapere qualcosa. E la domanda in questione era molto importante per lei. Sentiva il suo fuoco sacro così fievole, e i suoi poteri di aspetto della vita ormai sopiti.
    «Recupererò la mia forza di un tempo o sarò costretta a vivere come una semplice bestia parlante per il resto dei miei giorni?»
    Sorrise, sarcastica, incrociando le braccia dietro la schiena e stiracchiando le lunghe gambe umane.
    «Non si è mai visto un aspetto della vita incapace di evocare i propri poteri. Mio caro compare divino, temo che dovrò fare attenzione: se è vero che esistono altri come noi, la mia vita potrebbe essere in pericolo?»
    Mettendosi il problema dimostrò umiltà e saggezza. Fino a quel momento non si era posta problemi riguardo la propria sopravvivenza, essendo abituata a dominare sugli altri, ma dopo aver conosciuto skekDor il suo mondo ristretto si ampliava, e la conoscenza portava ad aprire la mente alla ricerca di nuovi modi di pensare.


    Info Pg


    Fisico: Buone condizioni
    Mente: Buone condizioni
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    Link Scheda: Rynnelthalas

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    Equipaggiamento:


    Nessuno

    Passive Sfruttate:


    > Forma alternativa [Passiva]
    Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.

    Tecniche Utilizzate:


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    Muovendo il becco a più riprese, lo Skeksis rispose: "Ne sono conscio, purtroppo. Non sta' bene che i creatori lascino libere di far ciò che vogliono le loro creature. E per quanto io possa impicciarmi, Endlos è appunto come una casa in affitto, per me. Posso distruggerla e ricostruirla da zero, ma poi dovrò fare i conti coi proprietari, quando e se torneranno."

    Incrociò le braccia di fronte al biasimo della dragonessa: "Su Thra, alcuni mortali ebbero l'ardire di provare a spodestarci. Nutrimmo la terra col loro sangue e sorbimmo ogni goccia della loro essenza, finché di una tale razza non rimase che il ricordo. Qua su Endlos non dev'esser stato così. E... è corretto, mia cara: gli dei qui sono trattati al massimo come pari degli umani." Inarcò un sopracciglio: "Sebbene, talvolta alcuni esseri inferiori si ricordino del loro posto, mostrandoci la riverenza che meritiamo. Però è un'eccezione, anziché una regola."

    Lo schiocco di lingua di Rynnelthalas invogliò skekDor a fare lo stesso. In effetti, anche a lui una simile faccenda metteva rabbia. Comunque, il rumore della lingua sul suo palato non fu dissimile da quello di una canna che si spezza, tanto riarsa era la sua gola. I difetti di esser più morto che vivo.
    "Esilio, sì. Con stracci al posto di vestiti pomposi, fango tra le dita dei piedi e pioggia a bagnarci fino all'osso. Costretti a vivere gioie e sofferenze di creature che normalmente non considereremmo più che semplice feccia."

    La domanda della dragonessa lo lasciò interdetto. Sì, lui era stato privato di buona parte dei suoi poteri, ma dagli Urskeks, certo non dal passaggio su Endlos. Il fatto era... poteva davvero arrischiarsi a rivelare un segreto tanto importante?
    Indeciso, scelse una via di mezzo: "In minima parte, da coloro che mi hanno spedito qui. Piombare su Endlos non mi ha privato di alcun potere, anzi... più passa il tempo, e più trovo modi interessanti di usare l'energia per assoggettare i mortali al mio diletto."
    Un lucido artiglio puntò subito dopo verso la donna: "Tu invece sì, forse? Questo spiegherebbe il tuo restio diniego a mostrarti nella magnificenza delle tue vere forme."

    Poi, dopo le giuste preoccupazioni della dragonessa, anziché provare a consolarla, preferì schiacciarle in faccia la verità.
    Avanzò fino ad arrivarle vicino, quindi le poggiò la zampa sulla spalla: "Proprio così. Inutile mentirti. Ma non avrebbe fatto differenza nemmeno se avessi avuto buona parte dei tuoi poteri. A meno di tornare onnipotenti, qui su Endlos esistono creature non divine in grado di uccidere quelli come noi. Per quanto impensabile sembri..."

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    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

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    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

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    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

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    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    Rynnelthalas


    Narrato - «Parlato»


    «I proprietari?»
    Lo osservò perplessa, chiedendosi chi potessero essere i veri dominatori di Endlos, se fosse vero quel che diceva skekDor sul loro possibile ritorno, o se magari non fossero spariti per sempre, lasciando dietro di sé chaos e anarchia. Il pensiero fu sostituito dalla cruda immagine che il rapace suscitò nella sua mente, quella di un mondo inondato di sangue. Una simile scena scaturì in un moto di disagio che cercò di nascondere.
    «Ogni popolo gestisce le proprie crisi come meglio credere. Non spetta a me decidere cosa sia giusto o sbagliato nelle altrui vicende.»
    Non rispose ad una domanda precisa, ma parlò più a sé stessa che all'altro, dimostrandosi neutrale. Nonostante il suo animo fosse benevolo, sapeva che la neutralità era un valore imprescindibile da ogni giudizio. Ma persino nella sua distanza, non riuscì a non storcere il naso quando udì il termine "feccia". Più volte aveva considerato i mortali come creature inferiori, ma mai come feccia. Lei amava le sue creature. Sì, le aveva amate dal profondo del cuore.
    «skekDor, quindi tu usi i tuoi poteri per assoggettare i mortali?»
    Una domanda che nascondeva molti significati. Ma prima ancora che potesse risponderle, giunsero altre verità, piuttosto scomode. Lasciò che la sua presa sulla spalla le trasmettesse una nuova ondata di gelo, ma senza scomporsi, e lo ascoltò fino alla fine.
    «Io non sono mai stata onnipotente. E penso che nemmeno tu lo sia stato. Solo i veri dei possono dirsi onnipotenti. Sei forse tu un dio?»
    Parlò con severità, volendo almeno in quello render giustizia ai suoi creatori.
    «Finché non agiamo contro di loro, non abbiamo nulla di cui temere. Non sono giunta su Endlos per portare conflitto, e mi asterrò dal combattere contro questi individui. E ti rammento, skekDor, come ti dissi poco fa, che questa forma mi è di comodo. Non ha a che vedere con i miei poteri. Passerò inosservata come una brezza che accarezza uno specchio d'acqua, finché non avrò deciso come schierarmi negli equilibri di questo mondo. Alle creature divine non spetta il compito di portare scompiglio nell'equilibrio di un sistema che non gli fu fin dal principio affidato. Non prima di averlo compreso a fondo. È la regola della neutralità. Il piatto della bilancia deve restare sospeso, sempre.»
    Sospirò, sollevando lo sguardo verso l'alto. Il cielo era di un bell'azzurro, e l'orizzonte era nascosto dalle fronde degli alberi di Fanedell.
    «Piuttosto, dove posso trovare la conoscenza che cerco? Voglio sapere tutto quel che c'è da sapere su Endlos e su coloro che lo abitano. Questo è un popolo di naufraghi, giusto? C'è un nesso logico che collega chi giunge su questi lidi o anche in questo c'è completa casualità? Questo mondo ha forse una sua volontà e sceglie chi richiamare a sé, o sono in atto potenze estranee ad esso? Ho bisogno di queste informazioni. Devo sapere.»
    Lo disse con un impeto tale da trasmettere tutta la sua incolmabile sete di conoscenza. Sapere era potere, dopotutto. Non che lei ricercasse l'onnipotenza, ma nella sua saggezza ben capiva il bisogno di discernere. Lei era un giudice, dopotutto, e nel profondo del suo cuore si celava l'ardente desiderio di comprendere e distinguere il giusto da ciò che invece non lo era.




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    Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.

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    La domanda posta dalla dragonessa avrebbe richiesto qualche secondo di valutazione, prima di ricevere una risposta adatta. Ma skekDor non era famoso per la sua lungimiranza. Non quand'era preda della superbia.
    "L'intento sarebbe quello, sì. Cerco nuovi accoliti con cui rifondare il mio credo, seppur in piccolo. Pur tuttavia, finora tutto ciò che ho ottenuto è stato di stringere delle alleanze momentanee, nella più classica delle forme: il quid pro quo."

    Poi, quando Rynnelthalas lo punse sul vivo, domandandogli se fosse stato davvero un dio onnipotente, la sua prima reazione fu di allontanare immediatamente la mano da lei: "Lo sono stato, sì. E non passa giorno senza che pensi a come sia misera la mia attuale condizione, rispetto al potenziale senza limiti di un tempo."

    La dragonessa gli parlò di neutralità, del non impicciarsi nell'equilibrio di un mondo che non gli apparteneva. Parole che suonavano vuote per le orecchie dello Skeksis, visto e considerato che lui agiva invece esattamente al contrario. Chissà, forse la metà del Mistico avrebbe pure potuto trovarsi d'accordo in merito, ma in quel mentre non disponeva di voce in capitolo.

    Ad ogni modo, più passavano i secondi e più l'infatuazione di skekDor andava scemando. Si stava pian piano rendendo conto che quella dea, per quanto nelle fattezze e negli intenti gli somigliasse, non disponeva di un animo votato al caos, bensì all'ordine. In altre parole, stava iniziando ad annoiarsi ad ascoltarla.
    Lui, che ricercava nella vita il piacere immediato, la ricompensa di cui goder subito, fino a esaurirla, aveva visto nella dragonessa un frutto appena maturato da cogliere e gustare sul posto, quand'invece non s'era reso conto del fatto che necessitasse ancora di tempo per addolcirsi. Se mai fosse successo...
    "Umpf!" Mugugnò: "La conoscenza che cerchi è una pia illusione. Nessuno conosce queste informazioni su Endlos, a parte gli dei che l'hanno creato. E se credi a ciò che ti dico, risparmierai un bel po' di dolore alle gambe."

    Poggiò la coda a terra, per sfruttarla come contrappeso, quindi alzò la gonna così tanto da scoprirsi fino al ginocchio. Sollevò la gamba destra, indicandosi un piede. Nel farlo, le articolazioni scricchiolarono come legno marcio, mentre la schiena emise degli strani stridii: "Ho battuto Endlos a palmo a palmo con le mie zampe. Pochi luoghi mi sono ancora preclusi, e sono quasi sicuro che anche lì avrò solo sprecato il mio tempo."
    Lasciò ricadere la gamba con forza, perdendo l'equilibrio e tentennando in avanti. Piegò il busto, trovando di nuovo la forza per mantenere la statura eretta. Quindi, risollevando il capo, concluse: "Ti risparmierai una bella scarpinata se darai retta a me, Rynnelthalas: le risposte che cerchi non risiedono nella gente di Endlos. Probabilmente, sono custodite in qualche antichissimo manoscritto celato chissà dove. Ma inseguire un pezzo di carta può davvero considerarsi una meta degna di nota? Lascio a te decidere."
    Aggrottò lo sguardo, tornando silenzioso.
    Ecco, già sentiva la sciatica tornare a dargli fastidio. Portò a fatica le mani dietro la schiena, massaggiandosi i lombi

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    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

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    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    Lady Rynnelthalas e lo Skeksis (ben poco) riluttante

    Rynnelthalas


    Narrato - «Parlato»


    Era dunque ben diverso, skekDor, da ciò che un tempo era stata Rynnelthalas, aspetto della vita e guardiana dell'equilibrio, sovrana della Valle. Più parlavano, e più la draghessa comprendeva la natura del suo interlocutore quale divinità dedita al vezzo e al perseguimento dei propri interessi, viziata e superba. Mentre lei non dava eccessivo peso alla perdita del suo status, in quanto capace di adattarsi, lui sembrava aver preso a cuore la perdita dei suoi sottoposti, più come un collezionista soffre per non essere in grado di completare la propria collezione. Lo comprese quando lui allontanò la mano, e rispose con prontezza, fin troppa. Eppure, nonostante fossero così diversi, lei non era il tipo di individuo pronto a giudicare il suo prossimo, seppur distante in interessi e intenti.
    «Perché non dovrei crederti? Non mi sembri un millantatore. I figli degli dei sanno bene che la verità è l'arma più potente a loro disposizione, e vedo che anche tu la usi senza metterti scrupoli.»
    Gli sorrise dolcemente, lasciando che il suo sguardo si crogiolasse un po' della sua vista. Una creatura così singolare meritava tutta l'attenzione del drago, nonostante tutto. Da secoli aveva trasceso la cognizione di bene e di male, portandosi al di sopra di simili moralità.
    «Ma non fraintendere le mie parole. Non sono contraria al tuo modo di agire. Ogni creatura deve seguire il proprio scopo, la propria natura. Da ciò che racconti, io credo di aver compreso che tu sei un dominatore. Sei stato creato per stare in cima alla piramide, e se gli dei hanno così deciso, c'è un motivo. La cosa che più mi par strana è che su queste lande ci sia uno sconvolgimento tale che persino gli dei siano costretti a stare al pari degli umani. Forse la mia ricerca di sapere mi porterà alla conclusione che purché l'equilibrio sia rispettato, agli dei venga restituito il loro giusto potere. O forse sarà il contrario: potrei scoprire che su Endlos vige una legge differente. Dopotutto, io credo, esiste un motivo per cui esseri superiori siano qui giunti contro la propria volontà. Una punizione, forse. Un giudizio che siamo costretti ad accettare, nell'attesa che ci venga restituita la dignità che abbiamo perso. E quando riavrò i miei poteri, potrò fare qualcosa per la tua schiena, skekDor.»
    Non aveva perso di vista i suoi movimenti, infatti. Anche se dubitava che il suo fosse un semplice problema muscolare, quanto qualcosa derivante dalla sua stessa natura, non simile alla vita che lei conosceva in quanto tale.
    «Devo confrontarmi con altri come noi. E con i sovrani di questo mondo. Devo capire perché sono qui e cosa devo fare, e sono convinta che la mia ricerca mi porterà a qualcosa. Forse troverò delle risposte che tu non sei stato capace di cogliere, perché distanti dalla tua natura. O magari inciamperò in quel manoscritto di cui parli.»
    Portò una mano alla bocca, in un elegante modo di nascondere il proprio sorriso. I suoi occhi dorati dardeggiarono verso di lui, a sondarne ogni possibile reazione.
    «E cosa mi dici di coloro che ti hanno spinto qui? Perché hai attirato il loro disappunto, finanche fosti esiliato? E com'è possibile che un dio, quale tu sei, possa essere esiliato, innanzitutto? Perché non hai usato i tuoi poteri per ribellarti, se così volevi?»
    Una domanda scomoda, ma necessaria per capire meglio il suo interlocutore. Rynne avrebbe testato quel suo simile con l'arma della verità, tanto decantata poco prima. Era davvero un orgoglioso dominatore, fiero e capace, oppure aveva anch'egli fallito nel suo ruolo? O qualcuno più forte di lui ne aveva preso il posto, cacciandolo dal suo mondo? La curiosità della draghessa era senza confini.





    Info Pg


    Fisico: Buone condizioni
    Mente: Buone condizioni
    Energie: 100%

    Link Scheda: Rynnelthalas

    Note: Nessuna


    Equipaggiamento:


    Nessuno

    Passive Sfruttate:


    > Forma alternativa [Passiva]
    Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.

    Tecniche Utilizzate:


    Nessuna



    Code originali by Hitsuga e _Maffy_.



     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    La dragonessa non si fece problemi a esporre il suo modo di pensare e la sua etica. skekDor di questo le diede atto. Perlomeno, anche lei rispettava l'etichetta secondo cui fra dei non dovessero esserci non detti.
    D'altro canto, sembrava un po' troppo arrendevole rispetto alla faccenda secondo cui loro tutti fossero per certi versi mossi dai fili di un destino prestabilito. Ognuno di loro messo lì per uno scopo, e agitato alla maniera di un manichino.
    No, lo Skeksis non avrebbe mai accettato una visione della sua esistenza tanto ridotta e patetica.
    "La mia schiena sta benissimo. Avrebbe solo bisogno di un buon massaggio, ecco tutto." Borbottò, portando le mani ai fianchi e oscillando il bacino avanti e indietro. Altri scricchiolii si susseguirono, e scariche di dolore gli arrivarono fin dietro al collo. Ma era troppo orgoglioso per ammetterlo.

    Rynnelthalas, intanto, continuava a parlare. La sua sete di conoscenza l'aveva portata a delle conclusioni giuste. Doveva fare domande, questo sì, ma alle persone corrette. Ad esempio, governanti, o altri dei.
    E skekDor, sebbene in quel mentre pensasse a ben altro, tenne comunque fede all'etichetta. Legale nel suo male, come sempre.
    "La cara Drusilia fa al caso tuo, allora. Vive a Laputa, nel Presidio Errante. Per raggiungerlo, dovrai recarti a Ovest, e da lì trovare il modo di superare i controlli per l'accesso. Ma non dovrebbero farti problemi, se dirai loro il motivo della visita alla città."

    L'ultima domanda della donna, invece, non avrebbe trovato risposta. Accordo o meno, gli faceva troppa rabbia parlare di quella faccenda, per risponderle.
    "Quel che mi è successo non è affar tuo. Ti basti sapere che è stato opera di altri dei come me." Accigliò lo sguardo, e le rughe sul muso aumentarono di numero. Sarebbe anche stato paonazzo in viso, se il sangue gli fosse ancora fluito nelle vene.
    La lingua picchiò di nuovo sul palato, a mettere il punto su quell'argomento. Subito dopo, con la solita tonalità rauca, domandò: "C'è altro su Endlos che vuoi sapere?"

    Salute: 100%
    Energia: 100%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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