Oro e Sangue

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    1,734

    Status
    Offline


    -Non siamo di qui... voglio tornare a casa...

    Rohkeus non potè che stringere le sbarre della loro prigione con rabbia. Era ormai chiara come il sole la trappola in cui erano finiti. Gli abitanti del villaggio avevano attirato i malcapitati viaggiatori con il pretesto di un banchetto, per poi avvelenarli per i loro loschi scopi. Quei maledetti avevano anche avuto il coraggio di rinchiudere in gabbia una bambina. Se poi quello che Zakar aveva detto era vero per il Villaggio di Màoyì non erano altro che cibo. Si promise quindi che non solo avrebbe portato in salvo i suoi fratelli e chiunque fosse riuscito a scappare con loro, ma avrebbe dato una bella lezione a quei furfanti. Avrebbero scoperto a loro spese che non era saggio far arrabbiare uno Shùgàn.

    “La pagheranno.”

    Purtroppo anche il Vecchio non sapeva granché del villaggio.

    -Mi spiace, ragazzo. Ero qui solo per rifornimenti e per cercare alleati... e comunque-

    Il samurai ammise di essere solo di passaggio con lo scopo di fare rifornimenti e cercare alleati nella sua battaglia contro questa Palden Wang-Mu. Presumibilmente la stessa Imperatrice del baratto menzionato da Zakar.

    -Credo di conoscere il nome dell'Imperatrice di cui parli. Palden Wang-Mu: è la donna contro cui combatto. L'assassina del Nobile Akihiko Vuist e delle famiglie superstiti all'ultima guerra.

    « In tal caso, Nobunaga-san, vorrei chiederle più dettagli in merito a ciò che è successo. Vivendo talvolta in villaggi piuttosto isolati, non siamo sempre al corrente di tutto quello che accade da queste parti. »

    Gli Amunhasses erano sempre stati buoni con la tribù degli Shan Yan, dimostrando una pacifica tolleranza anche nei periodi più bui della recente storia occidentale. Così Rohkeus se ne rimase in silenzio, desideroso di conoscere i fatti dietro a questo assassinio. Chissà che i ciclopi ed il samurai non condividessero lo stesso nemico al di là di quella prigionia.

    Intanto gli altri Shan Yan stavano finalmente riprendendosi dagli effetti malevoli del sonnifero. Di corporatura meno robusta rispetto al fratello Shùgàn ci avevano messo un pò di più a smaltire gli effetti del veleno. Certo soffrivano ancora di nausea e capogiri ma non avevano mancato di assistere -sebbene in maniera passiva- allo scambio di battute tra il fratello, il non umano, il samurai, il Worren e… il mago.

    A sentire che quel tipo col bastone era dotato di poteri magici Henki, mal ripresosi dall’avvelenamento, si mise in piedi con uno sforzo inaudito per poi avvicinarsi e crollare nuovamente in ginocchio davanti all’uomo che si era definito un mago.

    “Siete davvero un mago?”

    Gli chiese con uno sguardo ed un tono carichi di infantile ammirazione.

    “Cosa sapete fare? Conoscete un incantesimo per aprire la serratura di questa gabbia?”





    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: Mal di testa e spossatezza
    Energie: 100%

    Famigli:
    Henki (Supporter)
    Henki è uno Yèzi. È quello che di più ha assorbito gli insegnamenti degli Amhunnasses. Di natura estremamente pacifica cerca di evitare la violenza ad ogni costo. Suo malgrado è disposto a scendere in battaglia, o più che altro a dare il suo contributo, solo ed esclusivamente su ordine di Rohkeus. Ha una spiccata sensibilità, è un instancabile ottimista e cerca di guardare il lato positivo di ogni cosa. È alto all’incirca un metro e quaranta, ha la pelle dalle tonalità verdazzurrine ed è solito indossare abiti di foggia orientale. Come Rohkeus ha un grande occhio dorato al centro del viso, ma a differenza sua ha un solo corno al centro della fronte. È uno dei tre fratelli di sangue di Rohkeus e lo segue fin da bambino. Lui e gli altri tre sono cresciuti insieme e sono legati da una profonda amicizia.
    Tuhka (Supporter)
    Tuhka è una Yadon. Introversa e silenziosa non discute mai gli ordini e i comandi di Rohkeus, ma non nasconde il suo disappunto in caso di scelte estremamente stupide o illogiche. Animata da una mente pragmatica e fortemente analitica si è spesso dimostrata in grado di ragionare in modo freddo e distaccato anche in situazioni molto difficili. È tecnicamente in grado di parlare, ma è solita comunicare esclusivamente con i propri fratelli di sangue utilizzando il canale telepatico che condividono. 
Non è chiara la sua reazione di fronte alla scelta di abbandonare le aspre vette in cui lei e gli altri hanno dimorato per tutta la vita. È di qualche anno più grande dei suoi fratelli di sangue e come Henki non supera il metro e quaranta. Fisicamente non somiglia molto agli altri membri del piccolo gruppo Shan Yan. Non ha corna, ma ha la pelle grigia e liscissima ed un insolito -e stupendo- occhio rosso fuoco al centro del viso. È solita vestire gli abiti tradizionali della casta Yadon in varie tonalità di grigio.

    Abilità Passive:
    Fratelli Di Sangue ~ Legame inscindibile
    I fratelli di sangue sono una rappresentazione in piccola scala della società Shan Yan. In un periodo in cui il popolo ha raggiunto dei numeri così esigui sono anche un’occorrenza assai rara, ma questo legame che unisce il quartetto di ciclopi va ben oltre le convezioni sociali o le semplici tradizioni. Tra i quattro si forma un legame molto profondo che conferisce loro delle doti particolari. A seguito di questo legame Rohkeus -come leader del nucleo- ha acquisito l'abilità di comunicare telepaticamente con i suoi fratelli.

    (Passiva di telepatia: 5 punti)
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous

    ORO E SANGUE

    ohy5Xvh

    "L’uomo che sposta le montagne comincia portando via i sassi più piccoli."

    (Confucio).


    tNBRqhx

    ???
    Presidio Occidentale, Endlos.

    « In tal caso, Nobunaga-san, vorrei chiederle più dettagli in merito a ciò che è successo. Vivendo talvolta in villaggi piuttosto isolati, non siamo sempre al corrente di tutto quello che accade da queste parti.
    Quanto a te, Zakar, vorrei chiederti se fossi disposto a darci una mano ad uscire. Ogni quanto passano le guardie, tanto per cominciare?
    »
    Il volto del Ronin, a quella richiesta, si fece improvvisamente più cupo. Nessuna parola pronunciata lo aveva offeso -e come avrebbe potuto?- tuttavia si ritrovò a dover parlare dell'argomento più infelice che potesse ricordare, in una situazione che tranquilla certamente non era. A prescindere dai suoi sentimenti, convenne però che in guerra nulla a parte la morte stessa fosse considerabile "troppo tardi", e se già quell'inutile contrattempo aveva irrimediabilmente ritardato la realizzazione dei suoi piani, poteva certamente rimediare al danno lasciando che la sua voce si diffondesse attraverso altri.
    -Ero solo un bambino quando giurai fedeltà al Nobile Dokuohtei Vuist, Primo della sua Stirpe. L'ho servito per tutta la mia vita, come suo Samurai ed amico. L'ho visto morire sotto i miei occhi durante l'assedio a Sequerus e mi ero preso la responsabilità di proteggere e guidare il giovane figlio Akihiko, prima di ritirarmi ad una vita più tranquilla, attendendo la fine dei miei giorni lontano dalla guerra.
    Il tono era calmo e marziale, ma un profondo dolore traspariva dai suoi occhi, cerchiati da rughe ed occhiaie.
    -Nella bellissima Hitobito No Ken del Nishikaigan fu indetto un consiglio fra i Nobili rimasti, così da risolvere tutti i problemi della nostra splendida patria... o almeno provarci, tentando di collaborare. Tuttavia, nonostante ogni singola difesa fosse in perfette condizioni, uno Youkai potente come non ne ho mai visti è riuscito comunque a violare quegli attimi di sacra comunione. Se non fosse stato per il vecchio Capo degli Amunhasses ed un uomo giunto in nostro soccorso, non ci sarebbero stati sopravvissuti in grado di narrare tale atrocità.
    Le mani callose e salde si strinsero in un moto di rabbia.
    -Ricordo chiaramente cosa disse quando decidemmo che l'unica via possibile era la fuga: "Le vite di tutti quelli che si trovano in questo palazzo sono un tributo per onorare l'ascesa al potere dell'Imperatrice Palden Wang-Mu... comprese le vostre".
    Tacque per un istante, ancora scosso.
    -Sono solo un Ronin, adesso. Credo tuttavia che i Kami abbiano scelto per me una fine diversa da quella in cui speravo: è mio dovere vendicare il mio Signore e la mia terra organizzando una rivolta. Ancora poco tempo è trascorso dalla disonorevole fuga, ma credo di aver trovato la Fede grazie ad un monaco- sorrise fra sé -Il nostro popolo è stato complice di orribili azioni verso i naufraghi ed i non-umani, e se anche non abbiamo mai mosso la lama in offesa a degli innocenti, siamo comunque rimasti a guardare in silenzio, ripetendoci che non ci riguardava. Ora è tempo di espiare le colpe: nulla può essere riportato indietro e mai un'anima sarà compleatamente ripulita delle sue colpe, ma possiamo evitare che tutto questo peggiori cambiando rotta e unendoci... dopo tante inutili divisioni.

    Nonostante la veneranda età, Nobunaga aveva però il difetto di ragionare da guerriero... e forse non aveva considerato quanto fosse più semplice abbattere un nemico rispetto al radere al suolo una "forma mentis", per quanto errata moralmente e fallimentare dal punto di vista pratico, in ogni sua manifestazione.
    A dimostrazione di ciò giunsero infatti le inutili (e fin troppo comuni da vedere) crisi isteriche di uno dei prigionieri verso un altro. Se da un lato l'esperienza gli suggeriva che fosse normale e logico che non tutti possedessero nelle situazioni critiche abbastanza lucidità per affrontare i problemi e magari superarli, una parte di sé rimase profondamente seccata da quell'atteggiamento... e lo dimostrò semplicemente sbuffando.
    Diversa fu la dimostrazione del Prete Sorridente, che in qualche modo sembrava rinvigorito ad ogni singola gettata d'icore dell'altro.

    -E lei crede che urlare ed offendere la gente ogni volta che si sente in pericolo possa in qualche modo aiutarla?- ghignò -Signore, ha una certa età: si calmi o con quello che le hanno dato rischia di farsi del male da solo...

    In effetti, quasi a dimostrazione di ciò che l'altro aveva appena detto, uno stranissimo senso di pressione alta avrebbe travolto il povero Momir Vig come un fiume in piena, e se nei primi attimi furono solo capogiri, immediatamente dopo si tramutò in un dolore atroce sparso per tutto il corpo.

    “Siete davvero un mago?”

    Uno dei prigionieri sembrò particolarmente interessato alle doti misteriose del bizzarro Zakar, e lui sembrò compiacersene.
    “Cosa sapete fare? Conoscete un incantesimo per aprire la serratura di questa gabbia?”

    gHsZByc

    -Mio caro ragazzo... ci ho già provato. E qui arriva la parte più interessante di tutta questa situazione!- si portò un dito alla bocca, tutto elettrizzato per quel dettaglio -Non credo che queste gabbie appartengano a loro! Una magia aliena le tiene ben chiuse, e questa è una scoperta non da poco. Sapete perché?
    C'era uno strano livello di follia nel suo modo di fare, la stessa di un ricercatore votato al sapere al punto da disinteressarsi di ogni altro aspetto, forse messo in secondo piano.
    -Credo non solo che questo villaggio sia in qualche modo giunto ad un accordo con gli invasori, il che spiegherebbe come mai è ancora in buono stato, ma anche che questa Imperatrice non sia di Endlos. Questo è un dettaglio abbastanza preoccupante, ma è un ottimo motivo per allertare coloro che già possiedono eserciti e potrebbero aiutare il signor Nobunaga.

    Il Ronin rabbrividì nel momento in cui si accorse che quel mago strano ammiccava verso di lui con atteggiamenti poco consoni e forse nemmeno troppo virili. Si spalmò contro la gabbia, ma rimase in silenzio e guardingo.

    -Tornando a noi... ho avuto tempo per pensarci, e forse ho architettato un modo per darcela a gambe. Se mi aiutate, potremmo farcela.

    Turno 5

    Momir: il tuo corpo inizia a subire degli strani effetti dovuti ad un brusco e sempre maggiore cambio di pressione. All'inizio funziona come negli umani, ma pochi istanti dopo si tramuta in qualcosa del tutto simile alla maledizione "Crucio" di Harry Potter, cioè dolore intenso ed ai massimi livelli concepibili, ma che non uccide. Consumo: critico, nel caso ci si voglia difendere in qualche modo.

    Piccolo appunto del qm: comprendo benissimo (ed approvo in modo assoluto) la volontà di voler interpretare il proprio personaggio come l'ispirazione suggerisce di fare, tuttavia è mio dovere ricordare che il parametro "interpretazione" può certamente ridurre, ma mai annullare quello della "strategia" in ogni singola esperienza in cui dirige un Quest Master o vi è un giudice esterno (Scene Masterate, Quest e Duelli). :teach:
    Questo perché (giocate concordate a parte) ogni azione ha sempre delle conseguenze che si scatenano spesso sia su chi sbaglia che sul resto del party, a prescindere dalla psicologia che si decide di dare al proprio personaggio.
    Questa è un'avventura semplice ed il livello è davvero basso, quindi gli errori non hanno effetti catastrofici, ma occhio anche per le avventure future. :yuppi:

    Scadenza: 4 Maggio, ore 23:59.
    Buon divertimento!

     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Now with 200% more old lady

    Group
    Staffer
    Posts
    8,382
    Location
    Bergamo

    Status
    Anonymous
    -Ero solo un bambino quando giurai fedeltà al Nobile Dokuohtei Vuist, Primo della sua Stirpe. L'ho servito per tutta la mia vita, come suo Samurai ed amico. L'ho visto morire sotto i miei occhi durante l'assedio a Sequerus e mi ero preso la responsabilità di proteggere e guidare il giovane figlio Akihiko, prima di ritirarmi ad una vita più tranquilla, attendendo la fine dei miei giorni lontano dalla guerra.
    Spiegò cupo Nobunaga. Sadwrn non fece altro che annuire; perfino i Worren di montagna erano perlopiù al corrente di quello che era successo più o meno di recente, e in quanto residenti nel Nishikaigan (almeno per quanto riguardava la tribù di colui che ora era rinchiuso in quella gabbia), essi conoscevano ovviamente anche la stirpe dei Vuist.
    -Nella bellissima Hitobito No Ken del Nishikaigan fu indetto un consiglio fra i Nobili rimasti, così da risolvere tutti i problemi della nostra splendida patria... o almeno provarci, tentando di collaborare. Tuttavia, nonostante ogni singola difesa fosse in perfette condizioni, uno Youkai potente come non ne ho mai visti è riuscito comunque a violare quegli attimi di sacra comunione. Se non fosse stato per il vecchio Capo degli Amunhasses ed un uomo giunto in nostro soccorso, non ci sarebbero stati sopravvissuti in grado di narrare tale atrocità.
    Sadwrn si corrucciò all'improvviso. Questo gli era del tutto nuovo, e pertanto non doveva essere successo molto tempo fa, altrimenti la voce si sarebbe già sparsa. Fu uno... Youkai a portare quella ventata di instabilità, proprio dopo un periodo di tremenda persecuzione verso chiunque non fosse un essere umano? Se questa notizia fosse stata usata nei modi sbagliati, allora moltissimi abitanti del Presidio Occidentale si sarebbero ritrovati punto e a capo, costretti a nascondersi dagli occhi di tutti... un'altra volta.
    -Ricordo chiaramente cosa disse quando decidemmo che l'unica via possibile era la fuga: "Le vite di tutti quelli che si trovano in questo palazzo sono un tributo per onorare l'ascesa al potere dell'Imperatrice Palden Wang-Mu... comprese le vostre".
    Oh, ecco quindi che entrò in gioco di nuovo questa fantomatica figura di cui il Worren non aveva mai sentito nominare fino ad ora, e quindi un collegamento con la loro situazione corrente. Cibo, aveva detto Zakar, raccolto da un villaggio che gli era sempre parso altrimenti tranquillo e relativamente sicuro. Ed ogni prigioniero era forestiero.
    A che sarebbe servito questo sacrificio??
    -Sono solo un Ronin, adesso. Credo tuttavia che i Kami abbiano scelto per me una fine diversa da quella in cui speravo: è mio dovere vendicare il mio Signore e la mia terra organizzando una rivolta. Ancora poco tempo è trascorso dalla disonorevole fuga, ma credo di aver trovato la Fede grazie ad un monaco- Nobunaga sorrise fra sé e sé. -Il nostro popolo è stato complice di orribili azioni verso i naufraghi ed i non-umani, e se anche non abbiamo mai mosso la lama in offesa a degli innocenti, siamo comunque rimasti a guardare in silenzio, ripetendoci che non ci riguardava. Ora è tempo di espiare le colpe: nulla può essere riportato indietro e mai un'anima sarà compleatamente ripulita delle sue colpe, ma possiamo evitare che tutto questo peggiori cambiando rotta e unendoci... dopo tante inutili divisioni.

    « Capisco. »
    si limitò a commentare all'inizio Sadwrn. Solo dopo un respiro profondo e diversi attimi in silenzio egli riprese a parlare.
    « Ho perso più di un fratello attraverso quelle barbarie. Ora, ero e sono tutt'ora furioso per quello che è successo in passato. Eppure, ciò che ho sentito di più in assoluto è stata amarezza: allora nei confronti della vostra inazione anche quando non ci eravate ostili, sebbene ne possa comprendere le ragioni di fondo, e adesso perché, dopo che mi hai detto essere stato uno Youkai a rompere di nuovo una pace che tutti agognavamo, naufraghi, nativi, umani e non, temo che la storia possa rischiare di ripetersi. »
    A tal punto da far pensare che questa sedicente imperatrice l'avesse fatto apposta. Adesso Sadwrn era certo di avere parecchie ragione in più a convocare il raduno annuale dei clan sparsi per il Presidio Occidentale. Stavolta, però, non sarebbe stata un'occasione di festa.
    « Grazie per avermelo detto. »

    Ignorò ancora una volta le farneticazioni dell'uomo in armatura, che altro non erano che insulti rivolti a Zakar, e nulla di utile o quanto meno rilevante. Solo bile, quasi sicuramente dovuta allo stress, ma che quasi tutti gli altri presenti erano oramai diventati capaci di tenere a bada.

    “Siete davvero un mago?”
    domandò invece uno degli Shan Yan. Sembrava addirittura meravigliato, a sentire come parlava, tanto da far dimenticare dove erano esattamente.
    “Cosa sapete fare? Conoscete un incantesimo per aprire la serratura di questa gabbia?”

    -Mio caro ragazzo... ci ho già provato. E qui arriva la parte più interessante di tutta questa situazione!- rispose Zakar. -Non credo che queste gabbie appartengano a loro! Una magia aliena le tiene ben chiuse, e questa è una scoperta non da poco. Sapete perché?
    Perché, si chiese Sadwrn, ma soprattutto come caspita faceva quell'uomo a presentare una cosa simile come se si trattasse di qualcosa di anche solo remotamente positivo?!
    -Credo non solo che questo villaggio sia in qualche modo giunto ad un accordo con gli invasori, il che spiegherebbe come mai è ancora in buono stato, ma anche che questa Imperatrice non sia di Endlos. Questo è un dettaglio abbastanza preoccupante, ma è un ottimo motivo per allertare coloro che già possiedono eserciti e potrebbero aiutare il signor Nobunaga.

    ...non sarebbe stata di Endlos? Ciò non sarebbe significato banalmente che si trattava di una naufraga? Una naufraga come una buona fetta della popolazione del semipiano.

    -Tornando a noi... ho avuto tempo per pensarci, e forse ho architettato un modo per darcela a gambe. Se mi aiutate, potremmo farcela.
    « Anch'io. » disse Sadwrn. « Vorrei anche liberare tutte queste altre persone, se possibile, ma prima voglio sapere per curiosità se abbiamo avuto la stessa idea. »
    Il Worren si chinò su Zakar, avvicinandosi con fare complice al suo orecchio...
    « Pissi pissi bau bau pissi pissi.* »
    ...e facendo di tutto per non farsi sentire.
    « Qualcosa di simile? »

    SadwrnStato fisico: Buono.
    Stato mentale: Preoccupato.
    Energia: 100/100
    Passive: Auspex Psion, Auspex Illusorio, Conoscenza della Flora del Presidio Occidentale
    Equipaggiamento: Zappa (Arma Bianca)

    Note:
    Per caso vuoi renderci tutti invisibili così attiriamo le guardie insospettite qui dentro e tendiamo loro un'imboscata? »
    Questo è ciò che dice veramente Sadwrn a Zakar; il resto è perché volevo usare quelle onomatopee per il bisbigliare da tipo una ventina d'anni.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    MOMIR
    MOMIR VIG ¤ SIMIC VISIONARY
    SIMIC¤ ¤ ¤100%
    Eppure, a voler considerare le esatte parole e non gli eventuali significati originati da interpretazioni personali quanto dubbie, non c'è punto dissenso tra i due: benchè a prima voce parrebbe il contrario, Momir Vig si trova pienamente d'accordo col Ronin, quasi l'ammissione del ramingo sia anzi il gioiello di una corona da lungo attesa. In effetti, nella di lui visione d'ogni cosa e dei rispettivi trascorsi, il loro popolo è stato complice di orribili azioni verso i naufraghi ed i non-umani. Per di più -proseguendo con la confessione spontanea- quegli stessi onorevoli samurai sono comunque rimasti a guardare in silenzio, ripetendo a lor discolpa che ciò non li riguardava (e così mettendo a tacere una coscienza incapace di mostrarsi affatto superficiale). E tanto basta al vedalken per prestare sinceramente ascolto alla successiva proposta di Nobunaga: chi è in grado di ammettere le proprie colpe o di riconoscere gli errori commessi ha infatti compiuto il primo passo verso l'apprendimento e come tale è meritevole di attenzioni... ben più, almeno, di chi persevera nel proprio fallace comportamento pregno di spocchia.

    Io non-

    Il visionario non perde occasione di ribattere l'accusa mossagli dal mago cialtrone, voltandosi tosto nella sua direzione per rispondergli a tono... ma ben prima di portare a termine quella negazione d'intenti -prima di riuscire ad enunciare che a differenza sua egli non sta cianciando nè tantomeno quell'altro si dovrebbe permettere di denigrarlo con un pietoso quanto fasullo ha una certa età- al verdognolo ossuto muoiono in gola tutta l'acredine e la stizza che altrimenti avrebbe vomitato di rimando.
    Forti vertigini s'impossessano di lui, costringendolo a reggersi a quelle medesime sbarre nemiche (ora, invece, più simili ad un caro supporto d'emergenza), mentre le labbra boccheggiano incerte e confuse se dover emettere suoni o deglutire rapide una buona boccata d'aria: la sensazione di smarrimento si fa sempre più incalzante, i sintomi richiamano quelli di uno scompenso pressorio, la vista sfarfalla e le gambe cedono. Ma la situazione precipita drasticamente in concomitanza col ghigno compiaciuto di quel caschetto moro che s'è definitivamente conquistato il riprovevole grado di nemesi: crampi muscolari multipli si fanno allora strada in quel poco di carne che è rimasta indosso al vedalken, sconquassandolo ben oltre quel che potrebbe sopportare; il dolore lo investe tanto improvviso e totalizzante da mozzargli una volta per tutte il fiato, sbarrargli la vista e far sì che i denti si stringano l'un l'altro in un disperato tentativo di zittire quella sofferenza sorda. Lacrime di cui non è consapevole cominciano allora a rigargli il volto contratto in una smorfia atroce, mentre l'intera sua figura si agita e si divincola a terra in preda a degli spasmi che non sa contrastare: perfino le ossa gridano angoscia, mentre freddi sudori chiazzano le vesti ormai sozze di ciò che già popolava il fondo della gabbia.

    ---

    Se gli rimane un briciolo di dignità, tuttavia, quella sicuramente risiede nel mutismo (non del tutto volontario, ad essere onesti) che lo stesso dà prova, innaturalmente silente anche in uno scenario lancinante -per pure coincidenza tale da non disturbare i probi nella relativa indagine nei confronti di Zakar e così permettere loro di dimenticarsi d'un compagno che muore (o che, almeno, sembra realmente prossimo ad un prematuro trapasso). Anche quando quelle impietose sferzate al suo corpo troveranno una fine -quando cioè, riacquisendo contatto col mondo, l'acidissimo scienziato si renderà conto d'essere una pezza ma vivo- nessun vocabolo si leverà dalla sua posizione nè per dimostrare d'aver appreso lui stesso l'amara lezione (giacchè, pur convivendo con rudere per fisico, mai potrebbe convincersi che una tal improvvisa affezione sia per davvero una fisiologica risposta al veleno) nè tantomeno per commentare il nuovamente vago proporsi del mago (che, innegabile, tuttora persevera con il suo dire infarcito di mistero e perciò alla ricerca di un necessario atto di fede). No: l'affiliato Simic si limiterà a tastarsi le membra dolenti, cercando conforto in quella posizione umiliante e ricacciando quanto più lontano possibile ogni pensiero d'odio o di vendetta -ma, al contempo, fissando per come possibile nella memoria ogni singolo dettaglio egli oda o scorga a riguardo del suo presunto carnefice.
    Collaborerà? Bella domanda -a cui ne segue una seconda di pari importanza: può forse altrimenti? Giusto qualche manciata d'istanti fa il citoplasta ha dovuto ammettere a se stesso d'aver compiuto una follia ad immergersi nel mondo ostile senza un'adeguata preparazione, perciò... sì, collaborerà. Forzatamente. Come sotto l'effettiva minaccia di cui ha già saggiato in prima persona gli effetti.
    PASSIVE SKILLS
    BIOMANTIC MASTERYCOMPETENZE BIOLOGICHE
    EQUIPMENT
    CLOUDSTONE CURIOARMATURA PARZIALE (ARTEFATTO)
    BIOPLASMCOMPONENTI (ATTREZZATURA)
    ◼◼SIMIC GROWTH CHAMBERINESAURIBILITA'◼◼
    RIOT GEARINDISTRUTTIBILITA'
    SHIELDING PLAXMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    PITHING NEEDLEFERRI CHIRURGICI (ATTREZZATURA)
    SIMIC KEYRUNEPUGNALE (ARTEFATTO)
     
    Top
    .
  5. Clan Shan Yan
     
    .

    User deleted



    Rohkeus non potè che restare in silenzio mentre Nobunaga raccontava la sua storia ed esponeva agli altri prigionieri gli eventi di cui era stato testimone. Ascoltando le sue parole non potè che cominciare ad empatizzare con il vecchio ronin. Tra occhiate e rimproveri i loro primi scambi non erano certo stati dei migliori, ma i due avevano in comune molto più di quello che avrebbe potuto immaginare.

    “Avrai modo di vendicare il tuo signore e cercare la redenzione, ma prima dobbiamo uscire via di qui e per farlo non ci resta che collaborare.”

    La sua risposta concisa poteva sembrare rude in apparenza, ma il Ronin aveva mosso i primi passi nella direzione giusta per conquistare il rispetto dello Shan Yan. Avevano un obiettivo comune ed era giunto il momento di cominciare a fare qualcosa. Se fossero rimasti a marcire in quella gabbia ogni discorso a proposito di pentimento ed espiazione di colpe non sarebbe stato altro che parole al vento.

    Più in là il giovane Yèzi se ne stava in religioso silenzio al cospetto del mago, aspettando con ansia di conoscere di quali grandi incanti era capace.

    -Mio caro ragazzo... ci ho già provato. E qui arriva la parte più interessante di tutta questa situazione!-

    Henki guardava l’uomo con malcelata ammirazione, elettrizzato ed emozionato a sua volta, quasi incurante della tragica condizione di prigionia in cui versavano.

    -Non credo che queste gabbie appartengano a loro! Una magia aliena le tiene ben chiuse, e questa è una scoperta non da poco. Sapete perché?

    “Nossignore!”

    Altra magia! L’occhio dello Yèzi si mosse allora verso le sbarre dalle quali si allontanò improvvisamente con un saltello, per poi fissarle con uno sguardo curioso misto ad una sorta di timore reverenziale. Un atteggiamento decisamente poco consono per un prigioniero. Ma Henki era fatto così, tutto quel parlare di magie e misteri era il motivo per cui aveva seguito Rohkeus di buon grado ed accolto senza discutere le sue scelte di abbandonare le montagne natie. Quasi che finire in una prigione incantata non era poi così male… chi in fondo del suo popolo poteva dire di aver visto una gabbia magica!?

    Lo Shùgàn d’altro canto, incuriosito anch’egli dalle parole di Zakar, diede mostra di un atteggiamento decisamente più pragmatico mentre nella sua mente si facevano largo pensieri ben più cupi. Se la magia dell’umano non era in grado di aprire la gabbia e quelle sbarre erano protette da una magia aliena, in che modo poteva sperare di portare i suoi fratelli in salvo da quell’inferno?

    -Credo non solo che questo villaggio sia in qualche modo giunto ad un accordo con gli invasori, il che spiegherebbe come mai è ancora in buono stato, ma anche che questa Imperatrice non sia di Endlos. Questo è un dettaglio abbastanza preoccupante, ma è un ottimo motivo per allertare coloro che già possiedono eserciti e potrebbero aiutare il signor Nobunaga.


    L’Imperatrice non era di Endlos… e allora? L’unico dettaglio importante per lo Shan Yan era che il villaggio che li aveva attirati in trappola era in combutta con questa Imperatrice. La sua provenienza poco importava. A tempo debito gliel’avrebbero fatta pagare. Chissà però che quel nuovo ed estraneo nemico non riuscisse davvero a far superare le divisioni tra le popolazioni dell’Ovest. Ma quella era una guerra che andava avanti da secoli e l’avere un nemico comune poteva davvero abbattere anni di diffidenza e persecuzione?

    -Tornando a noi... ho avuto tempo per pensarci, e forse ho architettato un modo per darcela a gambe. Se mi aiutate, potremmo farcela.

    Sadwrn si avvicinò allora a Zakar per sussurragli qualcosa all’orecchio mentre i ciclopi cominciavano a riorganizzarsi.

    « Pissi pissi bau bau pissi pissi. »

    Lo sguardo di Rohkeus si spostò prima su Tuhka, che era rimasta silenziosamente in disparte per smaltire gli effetti venefici del sonnifero, e poi su Henki, che cercò di richiamare all’ordine.

    Tuhka.

    Henki.


    Il contatto mentale non fu doloroso come l’ultima volta e i due risposero al richiamo mettendosi al fianco del fratello Shùgàn. Ripresisi dagli effetti del veleno erano finalmente pronti ad agire e seguire i comandi del loro guerriero. Erano in territorio nemico e potevano considerarsi in guerra. Da quel momento in poi ogni ordine andava eseguito alla lettera senza discutere.

    Era la base della cultura Shan Yan.

    “Noi ci siamo.”



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: Mal di testa e spossatezza
    Energie: 100%

    Famigli:
    Henki (Supporter)
    Henki è uno Yèzi. È quello che di più ha assorbito gli insegnamenti degli Amhunnasses. Di natura estremamente pacifica cerca di evitare la violenza ad ogni costo. Suo malgrado è disposto a scendere in battaglia, o più che altro a dare il suo contributo, solo ed esclusivamente su ordine di Rohkeus. Ha una spiccata sensibilità, è un instancabile ottimista e cerca di guardare il lato positivo di ogni cosa. È alto all’incirca un metro e quaranta, ha la pelle dalle tonalità verdazzurrine ed è solito indossare abiti di foggia orientale. Come Rohkeus ha un grande occhio dorato al centro del viso, ma a differenza sua ha un solo corno al centro della fronte. È uno dei tre fratelli di sangue di Rohkeus e lo segue fin da bambino. Lui e gli altri tre sono cresciuti insieme e sono legati da una profonda amicizia.
    Tuhka (Supporter)
    Tuhka è una Yadon. Introversa e silenziosa non discute mai gli ordini e i comandi di Rohkeus, ma non nasconde il suo disappunto in caso di scelte estremamente stupide o illogiche. Animata da una mente pragmatica e fortemente analitica si è spesso dimostrata in grado di ragionare in modo freddo e distaccato anche in situazioni molto difficili. È tecnicamente in grado di parlare, ma è solita comunicare esclusivamente con i propri fratelli di sangue utilizzando il canale telepatico che condividono. 
Non è chiara la sua reazione di fronte alla scelta di abbandonare le aspre vette in cui lei e gli altri hanno dimorato per tutta la vita. È di qualche anno più grande dei suoi fratelli di sangue e come Henki non supera il metro e quaranta. Fisicamente non somiglia molto agli altri membri del piccolo gruppo Shan Yan. Non ha corna, ma ha la pelle grigia e liscissima ed un insolito -e stupendo- occhio rosso fuoco al centro del viso. È solita vestire gli abiti tradizionali della casta Yadon in varie tonalità di grigio.

    Abilità Passive:
    Fratelli Di Sangue ~ Legame inscindibile
    I fratelli di sangue sono una rappresentazione in piccola scala della società Shan Yan. In un periodo in cui il popolo ha raggiunto dei numeri così esigui sono anche un’occorrenza assai rara, ma questo legame che unisce il quartetto di ciclopi va ben oltre le convezioni sociali o le semplici tradizioni. Tra i quattro si forma un legame molto profondo che conferisce loro delle doti particolari. A seguito di questo legame Rohkeus -come leader del nucleo- ha acquisito l'abilità di comunicare telepaticamente con i suoi fratelli.

    (Passiva di telepatia: 5 punti)
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous

    ORO E SANGUE

    ohy5Xvh

    "L’uomo che sposta le montagne comincia portando via i sassi più piccoli."

    (Confucio).


    tNBRqhx

    ???
    Presidio Occidentale, Endlos.

    « Anch'io. Vorrei anche liberare tutte queste altre persone, se possibile, ma prima voglio sapere per curiosità se abbiamo avuto la stessa idea. »
    Il Worren si avvicinò al Mago, e Zakar lo lasciò fare, forse curioso di conoscere i pensieri dell'altro.
    « Pissi pissi bau bau pissi pissi. »
    -Oh, interessante!
    « Qualcosa di simile? »
    -In verità... no ~ ★

    Quando anche i piccoletti gli mostrarono buone intenzioni, egli si chiarì la voce, quasi volesse darsi un tono o conquistare il livello di carisma di Nobunaga -cosa complicata già in partenza, considerando quanto fosse oggettivamente strambo rispetto al nobile Ronin-, ed iniziò ad esporre la propria idea a tutti.

    -In realtà, l'invisibilità funzionerebbe soltanto se questi campagnoli decidessero di tornare qui prima dell'arrivo degli invasori, ma li ho visti solo condurre altri prigionieri e non vedo gabbie vuote. Temo quindi che lo scambio sia prossimo. Potremmo farlo all'ultimo momento, ma non conosciamo i poteri di questi Youkai, e se uno soltanto è riuscito ad abbattere tutte le guardie di tutti i Nobili superstiti alla battaglia di Sequerus -come sostiene questo Ronin- avremmo scarse possibilità -se non nulle!- di uscirne vivi... o di salvare anche gli altri prigionieri.

    Fece spallucce come se non gli importasse per davvero di chi sopravvivesse alla fuga.
    Questo era bizzarro, e gli occhi a mandorla di Nobunaga lo squadrarono sospettosi: se da un lato Zakar si mostrava "alleato", dall'altro non convinceva per i modi di fare o per la sua (quasi certamente assente) considerazione della vita nella sua forma più sacra. Probabilmente era un pensiero di tutti i prigionieri, ma a quel punto c'era davvero poco di cui lamentarsi; avrebbero avuto modo di giudicare l'etica nel momento in cui non avrebbero avuto necessità più impellenti.

    -Ci sono tre corde di materiale alieno ai bordi della gabbia: le hanno disposte nel momento in cui vi hanno condotti qui. Allo stesso modo, su questo pavimento sono inscritte rune invisibili che emanano luce solo in riflesso a quella della luna. Le hanno aggiunte anche per le altre gabbie, ed il numero di corde è diverso a seconda del numero dei prigionieri: lo stesso vale per un particolare tipo di rune, più grandi delle altre.

    Spiegò con calma, per poi rendersi conto di divagare dal punto centrale della questione.

    -Credo che, quando le nubi libereranno la luna dal cielo, dovremmo raccogliere le corde, disporci sulle rune più grandi e collegare i capi delle corde alle rune più piccole in modo che restino ben tese e che ciascuno di noi sia diviso da tutti gli altri. Conosco un rituale simile, magari ho indovinato...

    Terminata la spiegazione, si sollevò in piedi e fissò il cielo oltre una piccola finestra in lontananza.

    Turno 6

    Il vostro turno inizia con la luna che riappare in cielo, e le rune s'illuminano.

    Ecco a voi un giochino semplice per riuscire a liberarvi: off-game dovete trovare tre rette che dividono tutti gli spazi bianchi (le rune grosse dove si posizioneranno tutti) e che ai capi raggiungano le rune piccole (gli spazi neri). Mi raccomando: la retta può toccare coi bordi qualsiasi punto nero ma non può tagliare le rune bianche. Avete tre turni per rispondere ed un massimo di un solo tentativo per turno, quindi accordatevi fra voi e non date risposte diverse nello stesso giro di post.
    Se nessuno tenta di rispondere in un turno, vale come risposta sbagliata.

    d3wL4to

    Essendo il livello della quest basso, non risolvere l'enigma non vi terrà imprigionati, ma vi priverà di informazioni aggiuntive quando sarete liberati all'inizio del turno 9.

    Per qualunque cosa, domandate in bacheca!

    Scadenza: 11 Maggio, ore 23:59.
    Buon divertimento!

     
    Top
    .
  7.  
    .
    MOMIR
    MOMIR VIG ¤ SIMIC VISIONARY
    SIMIC¤ ¤ ¤100%
    Collaborazione, dunque, ma non collaborazionismo: come nessuno dei presenti mancherà di notare, infatti, le parole che Zakar spende nella prevista soluzione suonano in qualche modo distorte -perfino egoiste- di fatto perpetrando quel senso vago di sfiducia e di alienità che lo stesso autoproclamato mago non sembra intenzionato a smentire una volta per tutte. C'è un prurito di fondo tra i pensieri del visionario, una ferrea convinzione che -forse dettata dalla sua follia, forse dal rosicare per il trattamento subito o forse frutto imprevisto di un intuito labile- tuttora lo spingono a guardarsi bene dal caschetto moro e d'ogni suo discutibile approccio: saranno i fatti, a posteriori, a decidere quanto ci si possa effettivamente fidare dello straniero e -Momir Vig ne è certo- l'analisi sommativa non mancherà di farlo.

    Un quesito geometrico elementare... bah!

    Bofonchia allora il vedalken, non appena l'esposizione del cosiddetto rituale di liberazione si profila per l'opera combinata del loro malizioso cicerone e dello schiarirsi celeste (effettivamente visibile per l'intensificarsi di un debole lucore lunare filtrato da una sperduta finestrella locata in un qualche punto dello stanzone). Per assicurarsi tuttavia di non ripetere la pessima esperienza di prima -per evitare di finire nuovamente al suolo a boccheggiare in preda a crampi lancinanti- il verdognolo si preoccupa di sussurrare queste parole ad un tono di voce talmente basso da equipararlo ad un pensiero sfuggito di bocca, un mormorio a proprio esclusivo uso e consumo -e di fatto tanto dev'essere: non una critica a ciò che parrebbe essere la loro unica speranza di salvezza, quanto piuttosto una constatazione del mediocre livello d'ingegno dei loro carcerieri.

    ...o forse no?
    Rimuginando sulla sciocchezza di risposta che il mago s'attende -ragionando infatti su quale sia la soluzione al fantomatico problema- allo scienziato sovviene plateale l'assurdità della coincidenza in atto: cosa significa che corde e rune sono state rispettivamente disposte e tracciate in base al numero di prigionieri contenuti in ciascuna gabbia? Perchè mai si dovrebbe incarcerare qualcuno e contestualmente fornirlo degli esatti strumenti richiesti per liberarsi (salvo che per uno spettacolo architettato da volgari prestigiatori, ovviamente)? Sono stati realmente catturati per essere scambiati con questa misteriosa imperatrice o -nuovamente- Zakar continua a rifilar loro panzane colossali con l'innocenza (e la credibilità) di un abile bugiardo?
    Mmmh... qualquadra non cosa...

    Credo allora ci servirà il tuo bastone!

    Momir Vig prende infine la parola, ad alta voce e con tutto l'autocontrollo di cui è capace: non arriverà mai a sfiorare la presunta bravura dell'affabile simpaticone a cui questo appello è diretto, pur tuttavia lo scienziato si sforza di apparire quanto più naturale e non infastidito possibile.

    Per fissare delle corde alle rune scure e mantenerle ben tese ci servono degli appigli -e non tutti i vertici che dovremo utilizzare sono prossimi alle sbarre.

    Il che, peraltro, sottende l'idea che il visionario già conosca quale sia la corretta disposizione di corde, rune e prigionieri.

    Perciò, a meno che qualcuno non si voglia sacrificare e rimanere all'esterno dei glifi più chiari -di fatto offrendosi qual perno in persona, nella speranza che ciò non rovini la buona riuscita del rituale- sarà necessario almeno un surrogato di un'asta o di un peso.

    Che poi non è detto si tratti di un vero e proprio sacrificio: il rituale dovrebbe servire a...? Spezzare le sbarre? Renderle vulnerabili? Liberarli in che modo? In tutti questi casi anche chi non farà parte dei gruppi posizionati entro le grandi rune dovrebbe beneficiare del risultato (ammesso, ovviamente, che il succitato rito non abbia per clausola l'assenza di corpi al di fuori delle stesse iscrizioni maggiori). Differentemente, invece, si trattasse di una traslazione e/o teletrasporto dei soli stazionanti sulle lettere lattescenti.

    Ah: questo e il dubbio che la tangenza sia tollerata...

    Un ultimo appunto tecnico, del quale Momir Vig non è certo molti altri afferrerano il significato: le povere genti digiune di studio potrebbero non trovarsi a proprio agio con i formalismi matematici cui il visionario è in larga parte avvezzo, ma effettivamente questi non si pone cruccio perchè non è loro richiesto di comprendere intimamente la soluzione, soltanto di attuarla anche se guidati.
    PASSIVE SKILLS
    BIOMANTIC MASTERYCOMPETENZE BIOLOGICHE
    EQUIPMENT
    CLOUDSTONE CURIOARMATURA PARZIALE (ARTEFATTO)
    BIOPLASMCOMPONENTI (ATTREZZATURA)
    ◼◼SIMIC GROWTH CHAMBERINESAURIBILITA'◼◼
    RIOT GEARINDISTRUTTIBILITA'
    SHIELDING PLAXMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    PITHING NEEDLEFERRI CHIRURGICI (ATTREZZATURA)
    SIMIC KEYRUNEPUGNALE (ARTEFATTO)
     
    Top
    .
  8. Clan Shan Yan
     
    .

    User deleted




    -In realtà, l'invisibilità funzionerebbe soltanto se questi campagnoli decidessero di tornare qui prima dell'arrivo degli invasori, ma li ho visti solo condurre altri prigionieri e non vedo gabbie vuote. Temo quindi che lo scambio sia prossimo. Potremmo farlo all'ultimo momento, ma non conosciamo i poteri di questi Youkai, e se uno soltanto è riuscito ad abbattere tutte le guardie di tutti i Nobili superstiti alla battaglia di Sequerus -come sostiene questo Ronin- avremmo scarse possibilità -se non nulle!- di uscirne vivi... o di salvare anche gli altri prigionieri.

    I tre ciclopi ascoltavano ogni parola di Zakar con grande attenzione, sebbene non avessero modo di sapere cosa il Worren aveva bisbigliato nelle orecchie del Mago poco prima. Tuttavia, da quelle parole, potevano facilmente intuire che Sadwrn avesse proposto di utilizzare il potere dell’invisibilità di Zakar in qualche modo. Ma il Mago non sembrava molto convinto della cosa. A detta sua lo scambio doveva essere prossimo e l’invisibilità avrebbe funzionato solo se i loro rapitori avessero deciso di tornare lì prima dell’arrivo degli invasori. Avrebbero potuto sfruttare l’invisibilità al momento dello scambio, ma il Mago sembrò scartare anche questa eventualità quasi in maniera istantanea. Dopo il racconto di Nobunaga non aveva una grande voglia di incontrare questi demoni a cui erano stati promessi.

    Sentir scartare l’ipotesi invisibilità sembrò rattristare il giovane Yèzi. Ma fortunatamente per lo Shan Yan stregato da qualsiasi cosa di vagamente magico Zakar aveva una bella sorpresa in serbo per lui. Una rivelazione che presumibilmente poteva essere la chiave per mettere fine alla loro prigionia.

    -Ci sono tre corde di materiale alieno ai bordi della gabbia: le hanno disposte nel momento in cui vi hanno condotti qui. Allo stesso modo, su questo pavimento sono inscritte rune invisibili che emanano luce solo in riflesso a quella della luna. Le hanno aggiunte anche per le altre gabbie, ed il numero di corde è diverso a seconda del numero dei prigionieri: lo stesso vale per un particolare tipo di rune, più grandi delle altre.

    Il ciclope verdazzurrino cadde in ginocchio -seguito con lo sguardo quasi in sincrono dai fratelli più seri- e si mise a scandagliare il pavimento in cerca delle fantomatiche rune.

    -Credo che, quando le nubi libereranno la luna dal cielo, dovremmo raccogliere le corde, disporci sulle rune più grandi e collegare i capi delle corde alle rune più piccole in modo che restino ben tese e che ciascuno di noi sia diviso da tutti gli altri. Conosco un rituale simile, magari ho indovinato…

    Tuhka, recupera le corde.

    Silenziosa e rapida la Yadon si mosse per raggiungere i bordi della gabbia e dopo essersi chinata cercò di afferrare le corde menzionate da Zakar con lo scopo di riportarle ai suoi compagni di prigionia. Rohkeus intanto si rivolse al mago cercando di capire qualcosa in più sul misterioso rituale che proponeva loro.

    “Un rituale per cosa, signor Mago?”

    Adesso anche lo Shùgàn stava guardando il cielo oltre la piccola finestra.

    “Cosa dovrebbe succedere esattamente?”

    Intanto Henki, riacquistato un po’ di autocontrollo, decise di rispondere al vecchio non umano che aveva sollevato il giusto interrogativo di come ancorare le corde alle rune più piccole.

    “Forse non abbiamo bisogno di perni o pesi. Anzi… se servono per il rituale potrebbero aver lasciato qualcosa di simile qui vicino come hanno fatto con le corde.”

    Così dicendo lo Yèzi si mosse verso il limitare della gabbia cercando eventuali oggetti disposti a portata di mano e magari nascosti ad una prima e superficiale occhiata.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: Mal di testa e spossatezza
    Energie: 100%

    Famigli:
    Henki (Supporter)
    Henki è uno Yèzi. È quello che di più ha assorbito gli insegnamenti degli Amhunnasses. Di natura estremamente pacifica cerca di evitare la violenza ad ogni costo. Suo malgrado è disposto a scendere in battaglia, o più che altro a dare il suo contributo, solo ed esclusivamente su ordine di Rohkeus. Ha una spiccata sensibilità, è un instancabile ottimista e cerca di guardare il lato positivo di ogni cosa. È alto all’incirca un metro e quaranta, ha la pelle dalle tonalità verdazzurrine ed è solito indossare abiti di foggia orientale. Come Rohkeus ha un grande occhio dorato al centro del viso, ma a differenza sua ha un solo corno al centro della fronte. È uno dei tre fratelli di sangue di Rohkeus e lo segue fin da bambino. Lui e gli altri tre sono cresciuti insieme e sono legati da una profonda amicizia.
    Tuhka (Supporter)
    Tuhka è una Yadon. Introversa e silenziosa non discute mai gli ordini e i comandi di Rohkeus, ma non nasconde il suo disappunto in caso di scelte estremamente stupide o illogiche. Animata da una mente pragmatica e fortemente analitica si è spesso dimostrata in grado di ragionare in modo freddo e distaccato anche in situazioni molto difficili. È tecnicamente in grado di parlare, ma è solita comunicare esclusivamente con i propri fratelli di sangue utilizzando il canale telepatico che condividono. 
Non è chiara la sua reazione di fronte alla scelta di abbandonare le aspre vette in cui lei e gli altri hanno dimorato per tutta la vita. È di qualche anno più grande dei suoi fratelli di sangue e come Henki non supera il metro e quaranta. Fisicamente non somiglia molto agli altri membri del piccolo gruppo Shan Yan. Non ha corna, ma ha la pelle grigia e liscissima ed un insolito -e stupendo- occhio rosso fuoco al centro del viso. È solita vestire gli abiti tradizionali della casta Yadon in varie tonalità di grigio.

    Abilità Passive:
    Fratelli Di Sangue ~ Legame inscindibile
    I fratelli di sangue sono una rappresentazione in piccola scala della società Shan Yan. In un periodo in cui il popolo ha raggiunto dei numeri così esigui sono anche un’occorrenza assai rara, ma questo legame che unisce il quartetto di ciclopi va ben oltre le convezioni sociali o le semplici tradizioni. Tra i quattro si forma un legame molto profondo che conferisce loro delle doti particolari. A seguito di questo legame Rohkeus -come leader del nucleo- ha acquisito l'abilità di comunicare telepaticamente con i suoi fratelli.

    (Passiva di telepatia: 5 punti)
     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Now with 200% more old lady

    Group
    Staffer
    Posts
    8,382
    Location
    Bergamo

    Status
    Anonymous
    -In verità... no ~ ★

    Ah. Allora, se non l'invisibilità, cosa aveva in mente quel tipo?

    -In realtà, l'invisibilità funzionerebbe soltanto se questi campagnoli decidessero di tornare qui prima dell'arrivo degli invasori, ma li ho visti solo condurre altri prigionieri e non vedo gabbie vuote. Temo quindi che lo scambio sia prossimo. Potremmo farlo all'ultimo momento, ma non conosciamo i poteri di questi Youkai, e se uno soltanto è riuscito ad abbattere tutte le guardie di tutti i Nobili superstiti alla battaglia di Sequerus -come sostiene questo Ronin- avremmo scarse possibilità -se non nulle!- di uscirne vivi... o di salvare anche gli altri prigionieri.

    Vero, ammise Sadwrn, il suo piano si basava interamente sul presupposto che i loro carcerieri tornassero a vegliare sui prigionieri, cosa che di fatto non potevano dare per scontata. Se l'avessero fatto all'ultimo momento, allora ci sarebbe stato anche quel rischio da tenere in considerazione: anche tentando un approccio solo furtivo, il successo non era comunque certo. Certo, anche un semplice uno percento di possibilità di farcela batteva ogni giorno lo zero spaccato che garantiva l'inattività, ma...

    -Ci sono tre corde di materiale alieno ai bordi della gabbia: le hanno disposte nel momento in cui vi hanno condotti qui. Allo stesso modo, su questo pavimento sono inscritte rune invisibili che emanano luce solo in riflesso a quella della luna. Le hanno aggiunte anche per le altre gabbie, ed il numero di corde è diverso a seconda del numero dei prigionieri: lo stesso vale per un particolare tipo di rune, più grandi delle altre.

    « Ah? »
    A questo, il Worren non aveva minimamente pensato. Aguzzò gli occhi, e notò, fra una pozza di vomito e l'altra, le tre corde appena menzionate da Zakar. Per quale caspita di ragione erano lì dentro?

    -Credo che, quando le nubi libereranno la luna dal cielo, dovremmo raccogliere le corde, disporci sulle rune più grandi e collegare i capi delle corde alle rune più piccole in modo che restino ben tese e che ciascuno di noi sia diviso da tutti gli altri. Conosco un rituale simile, magari ho indovinato...

    Il mago alzò gli occhi verso una finestra, e il viandante lo imitò. Se prima il cielo doveva essere coperto (prendendo a Zakar in parola), ora i raggi della luna riescono a penetrare fin dentro la loro prigione e... il pavimento si illuminò.

    « Se non funziona, sappi che avevo un secondo metodo in mente. »
    scherzò Sadwrn, affrettandosi nel frattempo a prendere le corde di cui non si stava già impossessando Henki o Tuhka (quale dei due?).
    C'erano sette rune grandi, molto convenientemente. Forse il fatto che ci fossero tre corde si trattava di una specie di un sistema di sicurezza o... Oh, che importa?

    « Comunque, se davvero serve un perno... »
    Sadwrn si spogliò della sua maglia, rimanendo così a torso nudo, appallottolandola e annodandola alla meglio, e infine legandola ad un capo di una delle corde. La portò quindi nei pressi dell'unica runa nera che non era in diretta prossimità delle sbarre, e la posò lì.
    « ...questo dovrebbe bastare, spero. »

    Sarebbe sopravvissuto benissimo anche con un abito in meno, del resto, laddove il bastone di Zakar, al di là del poter ancora risultare parecchio utile a tutti loro, doveva trattarsi certo di qualcosa di assai più prezioso. Quanto al sacrificio menzionato dal vecchio, quello era nel modo più assoluto fuori discussione.

    « Vecchio, » disse, rivolgendosi a... Beh, il vecchio. « potresti per favore metterti nella runa in mezzo? »
    Ovvero, dove avrebbe potuto continuare a brontolare in pace senza essere tuttavia d'intralcio a nessun altro.
    « Voi altri... eh, dove preferite. Aiutiamoci a vicenda per il legare, intanto. »
    Lanciò il capo opposto della corda legata alla sua maglia dall'altra parte della cella, assumendo che chi l'avrebbe ricevuta avrebbe fatto quanto richiesto.
    « Mi raccomando, dovrebbe formarsi un triangolo tutt'attorno alla runa centrale, se non ho fatto male i miei calcoli. »
    Appena conclusi, aggiunse fra sé. Dopodiché, se fosse stato necessario, avrebbe dato indicazioni più precise in merito a come avrebbe dovuto essere, nella sua visione, la disposizione delle corde, tenendo conto anche degli appunti del vecchio. Anche se non era proprio sicurissimo di averli capiti.
    « Signori nelle altre celle: se potete, fate come noi! »

    SadwrnStato fisico: Buono, anche se mezzo nudo.
    Stato mentale: Ottimista.
    Energia: 100/100
    Passive: Auspex Psion, Auspex Illusorio, Conoscenza della Flora del Presidio Occidentale
    Equipaggiamento: Zappa (Arma Bianca)

    Soluzione Proposta:
    hrvXldY
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous

    ORO E SANGUE

    ohy5Xvh

    "L’uomo che sposta le montagne comincia portando via i sassi più piccoli."

    (Confucio).


    tNBRqhx

    ???
    Presidio Occidentale, Endlos.

    “Un rituale per cosa, signor Mago?”
    -Accoppiamento- rispose Zakar con aria grave, annuendo convintissimo -Accoppiamento fra giganti. Una roba che dubito comprenderesti per davvero.

    Lasciò andare quel discorso nel nulla, come a voler dare un tono sibillino a quella storia strampalata. Quanto al legare le corde, si limitò a far notare che i nodi non erano necessari: bastava tenerle tese sopra le rune, anche distese per terra. Fu così che si misero tutti in posizione, compresi gli individui nelle altre gabbie -pur con molta perplessità e qualche occhiata sospettosa- e se in un primo momento parve non accadere assolutamente nulla, rendendo sempre più reale il sospetto di una enorme, gigantesca presa per il deretano da parte del misterioso mago, improvvisamente (e dopo un lieve colpetto a terra del suo bastone dalla sfera rubiconda) le rune coinvolte s'illuminarono e sparirono... assieme a molte sbarre delle gabbie, permettendo l'uscita comoda ai prigionieri.

    -Oh, ma che bravi che siete ~ ★

    Il Prete Sorridente applaudì tutto contento, mentre la gente si riversava fuori dalle prigioni con malcelato timore e tanta paura su cosa sarebbe accaduto da quel momento in poi. Se -infatti- da un lato uscire dalle gabbie si era rivelato un sollievo per tutti, dall'altro rimaneva il problema principale: capire come far fuggire tanta gente da un piccolo villaggio di sequestratori, ovviamente col minor numero di vittime possibile.

    -In ogni caso, signor Nobunaga...- iniziò lo strampalato mago, all'indirizzo del Ronin -... dato che mi è simpatico, le confesso di sapere dove questa Imperatrice ha messo radici. Avete presente Sequerus?
    -Cosa centra la vecchia Capitale, ora?
    -Beh, a quanto ho sentito, abita proprio lì. Con tutto il suo esercito.
    -Impossibile- questionò Nobunaga, con tono marziale e fermo -Sequerus è immersa in un'aria tossica ed irrespirabile. Per questo è divenuta una città fantasma e non è possibile riportarla in gloria: nessuno può viverci, senza morire.
    -Mi permetta di dissentire- continuò il ragazzo, con aria gioviale ed agitando il ditino sentenzioso davanti il suo naso -nessun "umano" può viverci, senza morire. Loro sono Youkai, e molti Youkai sono immuni a determinate condizioni "ostili". Se avesse studiato, il Makai da dove arrivano non è esattamente un "giardino felice" come Endlos.

    Nobunaga ristette qualche attimo, colto in fallo e guardingo verso quello straniero che tanto gli dava l'idea di un imbroglione. Eppure ciò che diceva aveva senso e, nell'ignoranza, non ebbe modo di rispondergli a tono. Si limitò al silenzio.

    -Perché me lo hai detto?
    -Volevi salvare l'Ovest, no?

    Probabilmente lo scambio di battute sarebbe continuato, se ad interromperli non vi fossero stati un rumore assordante ed un leggero movimento della terra sotto i loro piedi. Nessuno ebbe modo o tempo di comprenderne l'origine: l'unico effetto fu l'agitarsi dei presenti, in particolar modo per quelli psicologicamente più provati.

    Turno 7

    Risolto l'indovinello, ottenete info in più in questo turno. Considerando che ora ci sono molte cose che si possono fare, non proseguo e lascio gestire a voi ogni singolo movimento. Parlate fra voi, interagite con la gente, pianificate: ovviamente ogni azione resta al condizionale e vi dirò al prossimo turno se funziona. Non avete modo di capire l'origine del rumore perché è molto breve e non avete auspex adatti.
    Ovviamente lo scopo finale è fuggire col minimo numero di morti.

    Scadenza: 26 Maggio, ore 23:59.
    Buon divertimento!

     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Now with 200% more old lady

    Group
    Staffer
    Posts
    8,382
    Location
    Bergamo

    Status
    Anonymous
    Anche se avevano seguito alla lettera le istruzioni di Zakar, nulla successe per diversi secondi, tanto da far sorgere il dubbio che si fosse trattata di una presa in giro del mago, una di particolare cattivo gusto. Sadwrn arrossì di vergogna, pensando a come aveva cercato di coinvolgere anche gli altri sventurati nelle altre gabbie.
    Al tempo stesso, non gli sfuggì che fu solo dopo un colpetto di bordone sul pavimento da parte del mago che le rune svanirono, seguite un istante più tardi da molte delle sbarre delle varie gabbie, permettendo ai prigionieri di uscire. E al Worren di recuperare la sua maglia, che annodò per le maniche in vita; non l'avrebbe indossata di nuovo fino a quando non l'avrebbe lavata come si deve, dopo tutto quel vomito nella cella.

    -Oh, ma che bravi che siete ~ ★

    Applaudì il ladro, senza lasciar capire se si trattasse o meno di ironia. Si trattava in realtà di una questione piuttosto secondaria, rispetto a quella più urgente di portare sé stessi e gli altri fuori da quel posto incolumi. Anche se si trattava di quache sorta di trappola, il Worren non vedeva molte altre opzioni su cui poter lavorare.

    -In ogni caso, signor Nobunaga...- disse Zakar. Sadwrn si voltò verso di lui, pur non essendo stato interpellato. -... dato che mi è simpatico, le confesso di sapere dove questa Imperatrice ha messo radici. Avete presente Sequerus?
    -Cosa centra la vecchia Capitale, ora?
    -Beh, a quanto ho sentito, abita proprio lì. Con tutto il suo esercito.
    -Impossibile- ribatté il samurai con fermezza. -Sequerus è immersa in un'aria tossica ed irrespirabile. Per questo è divenuta una città fantasma e non è possibile riportarla in gloria: nessuno può viverci, senza morire.
    -Mi permetta di dissentire- obiettò ancora il mago. -nessun "umano" può viverci, senza morire. Loro sono Youkai, e molti Youkai sono immuni a determinate condizioni "ostili". Se avesse studiato, il Makai da dove arrivano non è esattamente un "giardino felice" come Endlos.

    Non è una trappola, rifletté Sadwrn, costui ci vuole davvero fuori da qui. Anche se non certo per uno slancio di altruismo; sembra tutto... troppo costruito, in qualche modo.

    -Perché me lo hai detto?
    -Volevi salvare l'Ovest, no?

    Sadwrn alzò la mano.
    « Questa tossicità affliggerebbe anche noi non-umani, per caso? »
    Chiese con tranquillità, indicando prima sé stesso e poi gli Shan Yan.
    Aprì bocca per continuare, ma fu interrotto da un rombo rumoroso e da un movimento della terra sotto i loro piedi che ricordava la scossa di un terremoto, che lo fecero sussultare.

    « Okay, non so cosa sia stato e non voglio saperlo. » commentò. « Rohkeus, Nobunaga-san, vorrei mi accompagnaste in avanscoperta. Se ci fossero altre persone in grado di combattere: per favore, restate qui e cercate di proteggere chi invece è indifeso. Adesso più che mai dobbiamo restare coesi. »
    Passò a rassegna con lo sguardo la folla, tentando di incrociare gli sguardi di quante più persone possibili. Si girò infine verso Zakar. A prescindere di quale agenda stesse portando avanti, avevano ancora bisogno di lui.
    « Quanto a te, ora potrebbe servirci davvero il dono dell'invisibilità. Ci puoi aiutare? »

    SadwrnStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Perfetto
    Energia: 100/100
    Passive: Auspex Psion, Auspex Illusorio, Conoscenza della Flora del Presidio Occidentale
    Equipaggiamento: Zappa (Arma Bianca)
     
    Top
    .
  12.  
    .
    MOMIR
    MOMIR VIG ¤ SIMIC VISIONARY
    SIMIC¤ ¤ ¤100%
    Ogniqualvolta il mago apre la bocca e si lancia in improbabili spiegazioni (se non, addirittura, in oscurantismi ben premeditati) la sua credibilità agli occhi dello scienziato cala via via vertiginosamente, di fatto rasentando al momento attuale il nulla assoluto che -peraltro- si sforza di non sfociare nell'ampiamente negativo per il solo fatto di una forzata collaborazione: perfino i piccoli cuccioli di ciclope si vedono rispondere l'ennesima ciarlataneria, liquidati in una legittima curiosità con una panzana tanto colossale da travolgere d'imbarazzo perfino l'intraprendente (ed ora semisvestito) Sadwrn.

    Ciò che importa, tuttavia, è che la squadra di prigionieri capitanata dal suddetto felino umanoide si sbriga nell'adempiere alle disposizioni previste, tracciando rette di corda dai vertici vacui con il risultato che nel fulcro della gabbia un'unica, modesta runa chiara si ritrovi inscritta al centro di un triangolo... alla quale verrà relegato il vecchio borbottone come assicurazione che -se qualcosa dovesse andar storto- nel punto di maggior probabilità degli eventi (da sempre l'elemento discordante in una disposizione regolare) si trovi esattamente il meno gradito degli ospiti.

    Come desideri, uomo-gatto. Chissà che non serva davvero...

    In effetti, al di là di ogni critica ed ogni risentimento, il rituale si svolge come preannunciato dal moro caschetto: le rune si illuminano per poi scomparire trascinando con sè un nutrito numero di sbarre. Certo, il tutto avviene con un modesto ritardo rispetto al completamento della disposizione geometrica che vuol fungere da chiave, in particolare la risoluzione si dipana soltanto a seguito di un rintocco al suolo del famigerato bastone di Zakar. Pur tuttavia, senza alimentare ulteriori rancori e gioendo magramente della prima ventata di libertà, il vedalken verdastro glisserà sulle lamentele che potrebbe opporre a questo giro ed ascolterà invece attento il breve dialogo tra il samurai decaduto ed il bugiardo cronico (traendone preziose informazioni ma, pure, lo spretto di un coinvolgimento tutt'altro che al termine).

    Meraviglioso!

    Sbotta poi, quando un sordo rumore si spande fin dentro lo stanzone carcerario nel quale si trovano tutti, accompagnato da un vibrare del suolo tutt'altro che ben promettente: a prescindere dal fatto che le quattro pareti li abbiano schermati da parte del botto, infatti, l'evento anomalo di cui sopra è riecheggiato ben chiaro e distinto, sintomo allora che all'esterno deve aver risuonato con ancora più violenza.

    Se mai avessimo avuto qualche possibilità di fuggire inosservati, ora ci sarà tutto il villaggio sveglio e riversato fuor delle abitazioni: un'invisibilità di massa farebbe proprio al caso... ma forse potremmo accontentarci di spegnere il lucore lunare oscurandolo con una fitta coltre di nubi e -perchè no- di fumo.

    Gli occhietti svelti del visionario scorrono allora le figure dei presenti, cercando di rinvenire tra abiti, effetti personali ed eventuale materiale presente in quella stanza qualcosa di utile ad appiccare il fuoco: considerando infatti che nessuno ha dato prova di violare la gabbia con qualche strana abilità personale (di natura magica o meno, non farebbe differenza) lo scienziato raggrinzito evita un appello alle specialità per dedicarsi invece al più comune gusto della piromania.

    Nessuno ha qualche idea su come dar fuoco alle catapecchie di questi rapitori? Sono di legno e piuttosto vicine tra loro, perciò avvampandone una potremmo seminare il panico ed ottenere un ottimo diversivo a nostro vantaggio...

    Il tutto, ovviamente, lasciando presumere che ad occuparsi d'innescare questa strategia sia quell'esatta task force d'avanguardia che va costituendosi nuovamente per opera del giovane ibrido rimasto a torso nudo: tra vecchi, donne e bambini (più lui medesimo, Momir Vig, tuttora affaticato dalle violenze subite in due tempi) la maggior parte dei prigionieri non può permettersi una manovra evasiva pienamente silenziosa nè tantomeno rapida; ecco che, dunque, l'agognata libertà e la parimenti ambita salvezza si profilano ancora ben lungi dall'essere raggiunte, specie in assenza di grandi prospettive come per la situazione in atto.
    PASSIVE SKILLS
    BIOMANTIC MASTERYCOMPETENZE BIOLOGICHE
    EQUIPMENT
    CLOUDSTONE CURIOARMATURA PARZIALE (ARTEFATTO)
    BIOPLASMCOMPONENTI (ATTREZZATURA)
    ◼◼SIMIC GROWTH CHAMBERINESAURIBILITA'◼◼
    RIOT GEARINDISTRUTTIBILITA'
    SHIELDING PLAXMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    PITHING NEEDLEFERRI CHIRURGICI (ATTREZZATURA)
    SIMIC KEYRUNEPUGNALE (ARTEFATTO)
     
    Top
    .
  13. Clan Shan Yan
     
    .

    User deleted



    -Accoppiamento fra giganti. Una roba che dubito comprenderesti per davvero.

    Il giovane ciclope si limitò ad annuire convinto di fronte alla bizzarra risposta del mago. Quasi a voler dire capisco, quando in realtà non aveva idea di cosa stesse parlando e cominciava anche a dubitare della serietà di Zakar, che fino ad ora si era comunque dimostrato abbastanza stravagante.

    Fatto sta che non avevano molto tempo per le chiacchiere e, una volta recuperate le corde, il Worren si dedicò a disporle secondo i dettami dell’ipotetico rituale. Tutti presero poi posizione sulle rune designate. Anche i prigionieri nelle altre gabbie li imitarono, senza mancare di nascondere occhiatacce perplesse e sospettose. In fondo
    come dare torto ai diffidenti abitanti dell’Ovest quando le direttive provenivano dalla gabbia con i prigionieri più singolari: tre ciclopi, un samurai, un vecchio non-umano, un uomo gatto ed un mago.

    In ogni caso, dopo qualche secondo di imbarazzo in cui non accadde nulla, e solo dopo che Zakar ebbe dato un colpetto col suo bastone il rituale misterioso si attivò. Le rune si illuminarono e scomparvero ed insieme a loro anche alcune delle sbarre si dissolsero rivelando una comoda apertura. E così tutti i prigionieri cominciarono a riversarsi fuori dalle gabbie, e se era vero che il primo ostacolo era superato c’era da considerare il fatto che erano ancora in territorio ostile e ben lontani dall’essere veramente liberi.

    Guardie e sentinelle potevano tornare da un momento all’altro ed anche gli Youkai a cui erano stati promessi potevano già essere nei paraggi. La loro situazione era migliorata si, ma di molto molto poco. Di questi ultimi il mago dimostrò di conoscere davvero tanto rivelando come questa Imperatrice e il suo seguito avessero preso dimora nella disabitata Sequerus. A detta sua, questi Youkai, data la loro natura e il loro mondo di origine, erano immuni all’aura malefica che circondava la vecchia capitale.

    A quel dettaglio Sadwrn alzò la mano per sollevare un dubbio importante.

    « Questa tossicità affliggerebbe anche noi non-umani, per caso? »

    Indicò se stesso e poi i piccoli ciclopi.
    Buona domanda, ma Rohkeus non avrebbe in ogni caso considerato la risposta del mago troppo attendibile. Molti Youkai, aveva detto. Non tutti.
    Stava per intromettersi nello scambio quando fu interrotto da un rumore assordante e da un movimento del terreno sotto i loro piedi. Lo Shùgàn non aveva idea di cosa stesse accadendo, ma non gli piaceva e restare lì a chiacchierare gli piaceva ancora meno. Fortunatamente, anche il felino era consapevole delle loro priorità.

    « Rohkeus, Nobunaga-san, vorrei mi accompagnaste in avanscoperta. Se ci fossero altre persone in grado di combattere: per favore, restate qui e cercate di proteggere chi invece è indifeso. Adesso più che mai dobbiamo restare coesi. »

    Senza farsi attendere il ciclope non mancò di dare la sua disponibilità. Era un buon piano. Uscire di lì in massa senza avere idea di chi o cosa avrebbero trovato fuori da quella prigione poteva essere un grosso azzardo. E loro tre davano l’impressione di essere quelli nelle condizioni migliori per formare un’avanguardia.

    “Puoi contare su di me.”

    Il suo occhio si spostò quindi su Nobunaga, aspettando di sapere se anche lui era disposto a unirsi a loro, e mentalmente mise in guardia gli altri Shan Yan da cui si sarebbe temporaneamente allontanato.
    Doveva assicurarsi che la via fosse libera per evitare di esporli ai pericoli di una fuga frettolosa.

    Henki, in caso di pericolo sai cosa fare.

    Mentre il felino incitava coloro i quali in grado di combattere a proteggere il gruppo e il Vecchio non umano si occupava di cercare qualcosa per dar fuoco alle abitazioni -e al villaggio- il ciclope verde azzurrino si rivolse anche lui agli altri prigionieri con un intento ben diverso.

    “Non c’è più bisogno di avere paura.”

    Disse con un tono tranquillo che voleva essere rassicurante in quell’atmosfera decisamente poco amichevole e piuttosto drammatica. Le sue parole erano per lo più rivolte ai vecchi, alle donne e ai bambini.

    Indicò poi l’avanguardia proposta dall’uomo gatto mezzo nudo prima di proseguire.

    “Loro troveranno una via libera e ci porteranno in salvo.”



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: Mal di testa e spossatezza
    Energie: 100%

    Famigli:
    Henki (Supporter)
    Henki è uno Yèzi. È quello che di più ha assorbito gli insegnamenti degli Amhunnasses. Di natura estremamente pacifica cerca di evitare la violenza ad ogni costo. Suo malgrado è disposto a scendere in battaglia, o più che altro a dare il suo contributo, solo ed esclusivamente su ordine di Rohkeus. Ha una spiccata sensibilità, è un instancabile ottimista e cerca di guardare il lato positivo di ogni cosa. È alto all’incirca un metro e quaranta, ha la pelle dalle tonalità verdazzurrine ed è solito indossare abiti di foggia orientale. Come Rohkeus ha un grande occhio dorato al centro del viso, ma a differenza sua ha un solo corno al centro della fronte. È uno dei tre fratelli di sangue di Rohkeus e lo segue fin da bambino. Lui e gli altri tre sono cresciuti insieme e sono legati da una profonda amicizia.
    Tuhka (Supporter)
    Tuhka è una Yadon. Introversa e silenziosa non discute mai gli ordini e i comandi di Rohkeus, ma non nasconde il suo disappunto in caso di scelte estremamente stupide o illogiche. Animata da una mente pragmatica e fortemente analitica si è spesso dimostrata in grado di ragionare in modo freddo e distaccato anche in situazioni molto difficili. È tecnicamente in grado di parlare, ma è solita comunicare esclusivamente con i propri fratelli di sangue utilizzando il canale telepatico che condividono. 
Non è chiara la sua reazione di fronte alla scelta di abbandonare le aspre vette in cui lei e gli altri hanno dimorato per tutta la vita. È di qualche anno più grande dei suoi fratelli di sangue e come Henki non supera il metro e quaranta. Fisicamente non somiglia molto agli altri membri del piccolo gruppo Shan Yan. Non ha corna, ma ha la pelle grigia e liscissima ed un insolito -e stupendo- occhio rosso fuoco al centro del viso. È solita vestire gli abiti tradizionali della casta Yadon in varie tonalità di grigio.

    Abilità Passive:
    Fratelli Di Sangue ~ Legame inscindibile
    I fratelli di sangue sono una rappresentazione in piccola scala della società Shan Yan. In un periodo in cui il popolo ha raggiunto dei numeri così esigui sono anche un’occorrenza assai rara, ma questo legame che unisce il quartetto di ciclopi va ben oltre le convezioni sociali o le semplici tradizioni. Tra i quattro si forma un legame molto profondo che conferisce loro delle doti particolari. A seguito di questo legame Rohkeus -come leader del nucleo- ha acquisito l'abilità di comunicare telepaticamente con i suoi fratelli.

    (Passiva di telepatia: 5 punti)
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous

    ORO E SANGUE

    ohy5Xvh

    "L’uomo che sposta le montagne comincia portando via i sassi più piccoli."

    (Confucio).


    tNBRqhx

    Villaggio di Màoyì, Qídằo.
    Presidio Occidentale, Endlos.

    « Questa tossicità affliggerebbe anche noi non-umani, per caso? »
    Limitandosi ad una rapida occhiata ai presenti, Zakar rispose facendo spallucce.
    -Non saprei: la vostra biologia non rientra fra le mie competenze. Ho solo sentito dire che alcune razze di Youkai vivono serenamente in luoghi orribilmente ostili. Le bocche dei vulcani, le profondità marine o i picchi ghiacciati, per fare alcuni esempi.
    « Rohkeus, Nobunaga-san, vorrei mi accompagnaste in avanscoperta. Se ci fossero altre persone in grado di combattere: per favore, restate qui e cercate di proteggere chi invece è indifeso. Adesso più che mai dobbiamo restare coesi. »
    A quelle parole risposero prontamente i due guerrieri chiamati in causa, il primo con la voce e l'altro con un cenno affermativo del capo.
    « Quanto a te, ora potrebbe servirci davvero il dono dell'invisibilità. Ci puoi aiutare? »
    -Temo che tu mi abbia sopravvalutato: qui ci sono molte persone e non riuscirei a fare qualcosa di simile in una situazione come questa, con poco preavviso...

    - Se mai avessimo avuto qualche possibilità di fuggire inosservati, ora ci sarà tutto il villaggio sveglio e riversato fuor delle abitazioni: un'invisibilità di massa farebbe proprio al caso... ma forse potremmo accontentarci di spegnere il lucore lunare oscurandolo con una fitta coltre di nubi e -perchè no- di fumo - aggiunse mr.broncio - Nessuno ha qualche idea su come dar fuoco alle catapecchie di questi rapitori? Sono di legno e piuttosto vicine tra loro, perciò avvampandone una potremmo seminare il panico ed ottenere un ottimo diversivo a nostro vantaggio... -

    -Oh, questa è un'idea carina! ~ ★
    Il Mago batté le mani tutto gioioso.
    -Credo basti una torcia... o una palla infuocata!

    Ormai deciso a prendere in pugno la propria vita a scapito dei carcerieri, il gruppo decise finalmente di aprire la porta con cautela, cosa che si rivelò fin troppo facile: aldilà della soglia vi era una piccola stanza ricolma di alcuni dei loro oggetti personali, fra cui anche le armi. A quel punto, grazie a tre rapidi colpi di spada del buon Nobunaga -che con precisione quasi chirurgica riuscì a fare a pezzi il nodo centrale di colonnine in ferro e pistoni che ancora li separava dall'esterno per mezzo di un'ingegnosa porta blindata- poterono finalmente definirsi liberi.
    Un nuovo suono li distrasse, seguito da numerose voci concitate, urla e pianti. L'avanscoperta -ormai allertata dal pericolo- avrebbe spiato il paesaggio circostante con molta cautela, favorita dalla posizione favorevole, così che gli occhi potessero abituarsi alla luminosità diversa e -soprattutto- capire l'origine o del baccano.

    La notizia positiva, sicuramente motivo di gioia per i fuggitivi, fu che -in effetti- trovarono una fonte di lingue infuocate molto vicina e perfettamente in grado di incendiare almeno una dimora. La parte inaspettata fu che il villaggio aveva già iniziato ad andare a fuoco: numerosi abitanti, fra cui donne e bambini, correvano disperati in ogni dove mentre suoni grotteschi e potenti come tuoni giungevano sempre più frequenti alle orecchie di tutti. Anche il cielo si coprì... e luna e stelle scomparvero, nascosti da una gigantesca ombra nera.
    Fu Zakar a spezzare il silenzio teso e struggente di quegli attimi: rimasto nelle retrovie assieme a molti altri, ancora non sapeva cosa aspettarsi da tutti quei suoni inquietanti.

    -Bene, ragazzi: novità?

    Turno 8

    Ancora perdono per il ritardo: nonostante questo, chiedo lo sforzo di rispondere rapidamente (nei limiti del possibile, ovvio), perché abbiamo praticamente finito: il nono turno è l'ultimo.

    Chi fa da avanguardia può spiare verso l'esterno e si troverà il villaggio già in fiamme: la gente è spaventata e corre ovunque.
    Al momento, lo spettacolo è visibile solo per chi ha deciso di rimanere avanti. Gli altri pg e png nelle retrovie possono solo ascoltare il casino e la gente che urla. Vi sconsiglio di rimanere nella prigione, perché ormai le fiamme son diffuse e vi raggiungerebbero comunque. Piuttosto parlate fra voi e decidete come agire.

    PS: più proposte senza una decisione verranno scartate. Entro il turno dovete trovare un accordo fra voi: per facilitare la cosa, potete parlarne privatamente o in bacheca.

    PPS: Chi (fra quelli che spiano fuori) ha passive di scurovisione, colpo d'occhio o roba legata alla sola vista mi contatti privatamente su Telegram, e scriverò cosa vede più degli altri quando il cielo si fa buio.

    Scadenza: 11 Giugno, ore 23:59.
    Buon divertimento!

     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Now with 200% more old lady

    Group
    Staffer
    Posts
    8,382
    Location
    Bergamo

    Status
    Anonymous
    -Non saprei: la vostra biologia non rientra fra le mie competenze. Ho solo sentito dire che alcune razze di Youkai vivono serenamente in luoghi orribilmente ostili. Le bocche dei vulcani, le profondità marine o i picchi ghiacciati, per fare alcuni esempi.
    Sadwrn decise di interpretare quella risposta come un “no” come misura cautelare. Sebbene nelle loro leggende si dicesse che i loro antenati potessero sopravvivere ai più aridi deserti, i Worren di oggi si distribuivano per foreste, montagne e pianure sufficientemente ospitali per un essere umano, e non c'era una ragione valida di sospettare che la sua razza fosse intrinsecamente “migliore” di quella dominante; almeno con quella tossicità di cui parlava Zakar.

    Quanto al presente...
    -Temo che tu mi abbia sopravvalutato: qui ci sono molte persone e non riuscirei a fare qualcosa di simile in una situazione come questa, con poco preavviso...
    ...anche qui, il mago non fu in grado di aiutarli. Certo, con un po' di elasticità mentale avrebbe pur potuto rendere invisibili almeno Sadwrn e gli altri due guerrieri che avrebbero accompagnato quest'ultimo in avanscoperta. Prima che il Worren potesse replicare, tuttavia, il vecchio elfo intervenne.

    Se mai avessimo avuto qualche possibilità di fuggire inosservati, ora ci sarà tutto il villaggio sveglio e riversato fuor delle abitazioni: un'invisibilità di massa farebbe proprio al caso... ma forse potremmo accontentarci di spegnere il lucore lunare oscurandolo con una fitta coltre di nubi e -perchè no- di fumo
    il giovane gli rivolse un'occhiata confusa. Questo sarebbe più facile?
    Nessuno ha qualche idea su come dar fuoco alle catapecchie di questi rapitori? Sono di legno e piuttosto vicine tra loro, perciò avvampandone una potremmo seminare il panico ed ottenere un ottimo diversivo a nostro vantaggio...

    « Prego? »

    -Oh, questa è un'idea carina! ~ ★
    disse Zakar con un piccolo applauso.
    -Credo basti una torcia... o una palla infuocata!

    Sadwrn fissò i due a bocca aperta: non avrebbe negato che come idea avrebbe potuto di fatto funzionare, era piuttosto molto discutibile l'etica di una simile azione. Anche se poteva capire una volontà di restituire il favore ai loro rapitori (nonché intermediari di chi voleva fare di loro prigionieri carne da macello), egli non poteva comunque condividerla. A lungo termine, questo avrebbe rischiato di peggiorare ulteriormente le tensioni fra umani e non-umani dell'Ovest (anche se in quel gruppo ce n'erano di fatto circa una mera mezza dozzina su diverse decine di individui), e di fatto poteva diventare un'ottima scusa per i loro nemici per dipingerli come i “cattivi” della situazione. Questo, riconobbe Sadwrn, era chiaramente il peggiore degli scenari possibili, nonché uno dei più improbabili, ma rimaneva comunque un'ultima ragione da addurre alla sua argomentazione: era semplicemente sbagliato.

    Aprì la porta, trovandola bizzarramente sbloccata. Oltre la soglia vi era un disimpegno nel quale i tre ricognitori ritrovarono i propri effetti personali, armi comprese. Sadwrn recuperò la zappa con un sorriso. Con sua delusione, fu però anticipato da Nobunaga nel rendere inutile quella porta blindata, ma poco male: erano finalmente liberi!
    Ciò che trovarono fuori, però, furono le voci agitate, le urla e i pianti disperati dei paesani che fuggivano via disordinatamente dal villaggio in fiamme. Un fuoco che doveva essere partito da qualche casa, e che si era espanso alle altre abitazioni ad una velocità allarmante. Come sottofondo, un rombo sinistro che si ripeté sempre più di frequente, mentre una coltre nera oscurò il cielo.
    Sadwrn tornò alla stanza delle celle serio in volto.
    -Bene, ragazzi: novità?
    Il Worren ignorò Zakar, decidendo invece per rivolgersi agli altri prigionieri.
    « Amici miei, disponetevi ordinatamente in coppie, e tenetevi per mano, affinché non vi perdiate l'un l'altro. Precedenza a donne e bambini, e che ogni bambino sia accompagnato da un adulto. » egli parlava con tono grave, ma calmo e fermo. « Fuori da qui, dirigetevi nella direzione opposta al villaggio, e per favore, non fatevi prendere dal panico. »

    Zappa in spalla, si diresse egli stesso verso l'ingresso della prigione, sorvegliando l'uscita degli altri e assicurandosi che tutto si svolgesse senza intoppi, intervenendo dove necessario. Fatto questo, una volta certo di lasciare il gruppo in mani affidabili, si allontanò da questo per un istante verso l'albero integro più vicino in vista. Vi appoggiò la mano e, dopo aver sussurrato una breve preghiera, chiuse gli occhi, e ascoltò, poiché egli aveva appena chiesto cosa fosse appena successo.

    Quando tornò, disse a Rohkeus:
    « Credo resterò qui ancora un po'. » accennò con il capo al villaggio. « C'è anche la loro evacuazione di cui prendersi cura. Il fatto che ci abbiano mandati a morte non significa che io debba fare lo stesso con loro. »
    Nel frattempo, cercò Nobunaga con lo sguardo.
    « Ora, so che ci siamo appena conosciuti, ma se ve ne state andando ora, vorrei quantomeno incontrarvi un'altra volta. Fra un mese, a Shiju, se non è un problema. »
    Dopo avere salutato lo Shan Yan, si diresse dal samurai.
    « Nobunaga-san, ti ringrazio di tutto l'aiuto e delle informazioni che ci hai dato. Noi Worren te ne siamo riconoscenti. » disse. « Stavo chiedendomi, però, se fossi disposto a darmi una mano con l'evacuazione dei nostri carcerieri. Sono già in una posizione difficile anche senza questo incendio e... beh, sono comunque nostri fratelli. Fratelli che non avrebbero mai commesso simili azioni se non fosse stato per questa nuova, sedicente imperatrice, mi auguro. »

    Così, Sadwrn si diresse nuovamente verso il villaggio. Perché anche lì, c'era bisogno di una mano. Poco importava del pericolo: c'erano altri modi con cui avrebbero potuto prendere la responsabilità delle loro azioni; ciò a cui aveva appena assistito non sapeva però di un semplice diversivo: sapeva, invece, di vendetta.


    SadwrnStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Perfetto
    Energia: 95/100
    Passive: Auspex Psion, Auspex Illusorio, Conoscenza della Flora del Presidio Occidentale
    Equipaggiamento: Zappa (Arma Bianca)

    Slot #1:
    Interrogazione Arborea
    Ogni singolo essere vivente è permeato dall'essenza della Madre Terra, di cui Sadwrn pratica il culto e con essa è in comunione. Così, egli ne sa leggere i segni ed ascoltare la voce tramite le piante che ha imparato a conoscere. Con una preghiera e il tocco, Sadwrn apprenderà da esse ciò che desidera sapere da esse, purché abbiano assistito all'avvenimento.
    [Consumo Basso]
     
    Top
    .
36 replies since 15/3/2018, 00:30   834 views
  Share  
.