A Little Party Never Killed Nobody

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    Pentauron, Argenstella
    Villa Garnet, camera padronale


    I lavori di ristrutturazione della Villa che il Nessuno aveva acquistato circa una settimana prima procedevano lentamente. Quei pochi averi che si era portato su Endlos bastarono appena per comprare l'abitazione e sul semipiano lui e il suo gruppetto avevano racimolato gran poco, per la maggior parte del tempo nascosti da occhi indiscreti nella foresta di Fanedell.
    Ma le cose sarebbero presto cambiate; quella sera, Ruxiel aveva invitato a un piccolo party privato i "pezzi grossi" del Distretto, in modo da conoscerli tutti in una sola volta e al tempo stesso apparire come una figura di spicco ai loro occhi e conquistarsi i loro favori.

    Dopo essersi fatto una doccia si diresse verso la sua camera da letto con solo un asciugamano indosso. Una volta varcata la soglia, richiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò ad uno specchio rettangolare, alto quanto la sua figura. Slegò il nodo posticcio che teneva l'asciugamano avvolto intorno alla vita e lo gettò sopra il letto, ammirando interamente la sua figura riflessa nello specchio. La guardò col suo solito sguardo glaciale, vedendo nient'altro che un involucro con le stesse sembianze del Semidio.
    Qualcuno bussò alla porta, e il Nessuno scacciò immediatamente qualsiasi pensiero stesse per fare verso la sua nemesi.

    Un uomo dai lunghi capelli corvini raccolti in una coda e la barbetta entrò nella stanza.

    « Mio Signore, mi stavate cercand-? »
    domandò senza attendere il permesso di entrare.
    « -oh. »
    s'interruppe non appena si trovò davanti il suo padrone completamente nudo, provando un certo stupore ma per niente imbarazzato.
    « Parla, Umbriel. »
    tagliò subito corto Ruxiel con nonchalance, fissandolo con la sua solita apatia.
    « Si, Signore. Volevo informarla che i lavori al piano interrato stanno procedendo spediti.
    Presto il laboratorio sarà pronto, e potremo tornare operativi. »


    Le labbra si piegarono in un debole sorriso di soddisfazione.

    « Molto bene. Puoi andare. »

    Con un piccolo inchino, Umbriel girò i tacchi e lasciò la camera, lasciando la porta aperta nel vedere un'altra figura sul corridoio avvicinarsi.

    « Padrone! Padrone! Gli ospiti sono quasi arriva- »
    disse Ariel, mentre entrava in tutta fretta.
    « a... »
    le parole faticarono a uscire nel vedere il petto del giovane...
    « a... »
    e poi, scendendo più in basso...
    « AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH »
    lanciò un gridolino imbarazzato, e coprendosi gli occhi fuggì altrove.

    Ruxiel alzò gli occhi al cielo; che cos'aveva fatto di male per meritarsi una tirapiedi così?
    Ah già. Era malvagio.
    Comunque, gli ospiti sarebbero giunti da lì a poco e non aveva ancora finito di prepararsi.
    Fosse stato per lui, avrebbe semplicemente indossato la sua solita veste nera e cappuccio, ma per un evento di quel tipo non poteva certo apparire sospetto nascondendosi sotto un cappuccio. Perciò, almeno per quella sera -e dato che l'evento estremamente riservato- optò per uno smoking.

     
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    Ambientarti nella nuova magione non ti ha richiesto eccessivo sforzo: dopotutto, a te interessava solamente trovare un posto adatto ad ospitare la sede dei tuoi affari, per questo -complice anche la tua natura- non hai avuto motivo di esitare davanti alle storie sinistre che hai udito dall'Agente Immobiliare che vi ha mostrato la villa; come potrebbe suggestionarti un racconto del genere? E se anche un fondo di verità ci fosse, che avresti mai da temere, tu, se la Maledizione colpisce solamente bambini?

    La tua è stata una decisione dettata da un ragionamento inattaccabilmente logico, eppure (dai dati che hai già avuto modo di raccogliere monitorando il vicinato) stabilirvi lì ha destato un certo muto scalpore, e i nuovi inquilini di Villa Garnet sono diventati l'argomento più gettonato della settimana: l'attenzione su di voi è alta, ma non del tipo molesto che ha convinto gli ex-proprietari a trasferirsi altrove; è una forma più lieve e sottile... quella curiosità un po' morbosa che non hai avuto problemi a rigirare a tuo vantaggio quando hai deciso di organizzare una festa privata nella tua nuova dimora.

    Gli inviti sono stati recapitati ad un numero limitato e attentamente selezionato delle più importanti personalità di spicco del Distretto, e mentre ti affacci alla balconata -in cima alle scale che mettono in comunicazione l'atrio di ingresso con il primo piano-, noti con piacere che hanno tutti raccolto l'invito... forse per spirito di buon vicinato, magari lusingati dalle parole delle tue missive, o -chissà- semplicemente adescati dall'aura di mistero che circonda quelle circostanze.

    Potresti ritenerti molto soddisfatto dell'organizzazione di quell'incontro... se solo buona parte dei tuoi principali bersagli non si fosse portata dietro tutta la famiglia. Potresti capire la presenza di mogli e fidanzate -in fondo, si tratta di un'occasione mondana di una certa ufficialità- ma perché portare i figli? Passino quelli abbastanza grandi da sapere come si sta al mondo, ma perché portarsi dietro i bambini? Una seccatura in potenza. C'era solo da augurarsi che i loro impettiti genitori avessero loro trasmesso la stessa rispettosa osservanza delle buone maniere.

    jpg

    Dalla posizione sopraelevata in cui ti trovi, ti concedi una panoramica dei presenti,
    e ripassi mentalmente le nozioni che hai appreso sul loro conto.

    La prima a catturare il tuo sguardo è Angelina Douglas: con quei capelli rosso sangue è impossibile che non salti all'occhio. All'apparenza, visti i modi disinibiti e civettuoli con cui sta intrattenendo gli altri, potrebbe sembrare la classica donna matura alla disperata ricerca di un marito, ma... se questa sera è presente con la sola compagnia del suo vecchio Maggiordomo, sai che è per una sua precisa scelta: dopotutto è del Rettore dell'Alta Università del Distretto che stiamo parlando, una delle menti più brillanti di Argenstella, al punto da essersi guadagnata un posto nel Consiglio nonostante l'età relativamente giovane.

    Coinvolti nella conversazione con lei ci sono due uomini dall'aria distinta, non troppo alti, e dai lineamenti tipici dell'Ovest, che te li identificano come Yoshimaru Lau Xian ed Ebisu Lau Xian, rispettivamente padre e figlio e -incidentalmente- membri di spicco dei Confederati delle miniere.
    Sulle origini di Lau Xian senior hai sentito voci che volevano la sua famiglia esule del Bloodrunner per problemi con la Mafia del posto, ma è confermato si tratti di un uomo integro, un serio ed onesto affarista, e un gran lavoratore: ha iniziato la sua carriera come semplice minatore, e ora che ne ha scalato i vertici, e che l'età lo ha reso fragile e canuto, il figlio gli sta subentrando alle redini della società. Appesa al braccio di Ebisu, con l'aria contegnosamente annoiata dai loro discorsi, c'è la fidanzata: una graziosa fanciulla sulla ventina, dai lunghi capelli castani legati in una coda, che -a quanto hai appreso- fa l'attrice in uno dei tanti teatri del vicino Est.

    Ancora vicino alle porte di ingresso, un'altra famigliola sta lasciando i soprabiti a chi hai predisposto al guardaroba: la donna dall'aria giovanile ma severa deve essere Amalberga Tancredi, figlia del precedente Capitano della Guarnigione (carica che, nel Distretto svolge le funzioni di capo della polizia) che ti è stata descritta come una donna inflessibile e una schermitrice formidabile; a braccetto con lei, l'uomo occhialuto e pacato -dall'aria mite e dal sorriso gentile- deve essere il suo consorte, Françoise Delancrez, Presidente della Camera di Commercio di Argenstella.

    A poca distanza da loro, i restanti invitati si sono naturalmente aggregati a parlottare: l'uomo sulla sessantina dalla chierica brizzolata è Patrick Welsh, il Primario dell'Ospedale, mentre la donna che l'accompagna è la moglie, di una ventina d'anni più giovane di lu; i coniugi stanno chiacchierando con un'altra coppia attempata, che -dalla pinguedine del marito- indovini essere Dietrich Von Klaus -il Sindaco- e signora, affiancati da una giovane ragazza che deve essere loro figlia.

    Aggregato a quel gruppo ma un po' distante, c'è anche un uomo di mezz'età con le mani sprofondate del soprabito beige: alto, castano e dal mento chiazzato da un accenno di barba incolta... quasi sicuramente Sebastian Castellanos, attuale uomo di punta del servizio d'ordine del Distretto.

    I bambini hanno formato un capannello a parte, e sembrano fortunatamente tranquilli: ne conti solo cinque (due bambine e tre bambini), tutti con un'età compresa tra i sette e i nove, perché ti pare di aver udito che -oltre quella soglia- è usanza ad Argenstella iscrivere i giovani rampolli a qualche prestigioso collegio del Presidio Est o della capitale Kisnoth...

    Stai proprio scegliendo le parole con cui esordire per presentarti ai tuoi ospiti, che -nel paio di minuti impiegati per far mente locale- qualcuno nota la tua presenza, e... nell'arco di un istante, nell'atrio cala il silenzio e tutte quelle paia di occhi si sollevano verso di te, come in attesa di qualcosa.
    Non vorrai farli aspettare...



    Edited by Madhatter - 13/3/2019, 18:14
     
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    Sebbene Ruxiel fosse già pronto, tutto tirato in ghingheri per l’occasione, attese un po’ prima di scendere ad accogliere gli invitati, osservandoli mentre arrivavano dall’alto di un’ampia finestra al primo piano, le luci della stanza rigorosamente spente per non farsi notare.
    « Ricordate cosa fare, vero? »
    domandò, ancora affacciato a scrutare le figure oltre il vetro.
    Alle sue spalle, tre presenze lo fissavano, anch’esse inghiottite dall’oscurità della stanza, la quale non pareva affatto essere un ostacolo al loro senso della vista.
    Si limitarono al silenzio, consci del fatto che il Nessuno l’avrebbe interpretato come un assenso.
    « Molto bene. »
    aggiunse, mentre le labbra si piegarono in un sorriso.

    Molto presto, il teatrino sarebbe cominciato, i piccoli ingranaggi del piano che aveva architettato avrebbero preso a girare uno ad uno fino a mettere in moto qualcosa di più grande, e le persone appena giunte nella Villa lo avrebbero aiutato, inconsce di essere delle mere pedine sulla scacchiera.

    « Andiamo a dare inizio alla festa. »

    ---

    Gli ospiti avevano ormai riempito l’atrio da una decina di minuti, un tempo sufficientemente ampio per permettere ad Ariel di riceverli, ad Umbriel di accompagnarli verso l’appendiabiti e agli immancabili ritardatari di… beh, non essere in ritardo.

    Giunto alla balconata in cima alle scale, Ruxiel notò con piacere che le sue pedine i suoi ospiti erano tutti presenti all’appello… ed avevano avuto la magnifica idea di portarsi dietro perfino la prole.
    Poco male, pensò, fintanto che i marmocchi si tengano ben alla larga da lui.

    Dall’alto della sua posizione ebbe modo di fare una panoramica dei presenti, e ripassare rapidamente ciò che aveva appreso su di loro, giusto per essere sicuro di non commettere alcun errore in seguito.
    La prima ospite che gli saltò agli occhi fu Angelina Douglas - merito della chioma cremisi - assieme al suo maggiordomo; la donna era una delle menti di spicco del Distretto, nonché Rettore dell’Alta Università di Argenstella.
    Poi c’erano Yoshimaru Lau Xian e figlio, quest’ultimo sul procinto di prendere le redini del padre tra i Confederati delle miniere.
    Arrivati da poco, la figlia del precedente Capitano della Guarnigione e il suo compagno, nient’altro che il Presidente della Camera di Commercio. Un bersaglio che sicuramente entrava nella sua lista, ma con una priorità più bassa di altri. Per il momento.
    Proseguendo, i suoi occhi ricaddero sul Sindaco Dietrich Von Klaus assieme alla moglie e alla figlia, intenti a chiacchierare con un’altra coppia, di cui Patrick Welsh - Primario dell’Ospedale - ne era il Capofamiglia.
    Ultimo ma non per questo il meno importante, l’attuale capo del corpo di polizia Sebastian Castellanos.
    Ormai accortisi della sua presenza, gli invitati posarono i loro sguardi su di lui, mentre il brusio mutava rapidamente in un silenzio di tomba.
    Fece quindi un sospiro mentre cercava le parole, e cominciò.
    « Signore e Signori, benvenuti nella mia umile dimora.
    Permettetemi di dire che sono felice che tutti voi abbiate accolto il mio invito.
    Mi presento: il mio nome è Ruxiel Foscor, un uomo rivoluzionario giunto da poco in questo mondo. Io e i miei colleghi siamo rimasti molto affascinati da questo magnifico Distretto, e saremo molto lieti di far parte di questa magnifica comunità. »

    Un rivoluzionario, certo.
    Fece una breve pausa a effetto, curioso di vedere le reazioni sui volti degli invitati. Avrebbero applaudito per formalità, o sarebbero rimasti in silenzio a pendere dalle sue labbra, incuriositi su come avrebbe proseguito?

    « Poco fa ho detto “i miei colleghi”, dunque lasciate che ora ve li presenti, assieme alle loro posizioni nel mondo che si sono lasciati alle spalle. »
    annunciò, la voce in crescendo e aprendo il braccio destro in un ampio movimento.
    « Oberon Fairbanks, Capo della Sicurezza. »
    Dalla balconata spuntò un uomo sulla trentina, alto e muscoloso, i capelli ramati raccolti in uno chignon e la barba ben curata in una forma triangolare. Cominciò a scendere le scale, mentre il prossimo nella lista veniva annunciato.
    « Titania Roose, esperta di minerali, ma soprattutto pietre preziose. »
    Una donna dal portamento elegante fece capolino dietro Oberon, sfoggiando un vestito pieno di lustrini bianchi, una collana di diamanti a impreziosirle il décolleté quasi scoperto - eccetto per i lunghi capelli castani che vi si posavano sopra - e un rossetto di un rosso lucente a tingerle le labbra carnose.
    « Miranda Tyr, meravigliosa attrice. »
    A scendere i gradini, ormai quasi adibiti a passerella, fu una ragazza dai tratti sicuramente elfici -le immancabili orecchie a punta a confermarlo- dal fisico rigorosamente snello ed il viso serafico, la chioma argentea a illuminarle il viso già pallido di suo.
    Ruxiel direzionò il braccio avanti a sé, in direzione dell’atrio, dove gli altri due suoi “colleghi” erano rimasti.
    « Umbriel Even, formidabile scienziato. »
    L’uomo fece un breve inchino per salutare.
    « E infine Ariel Scott, le cui canzoni hanno incantato milioni di persone. »
    A quelle parole lusinghiere -nonostante fossero false- e sentendosi addosso gli sguardi di tutti i presenti, Ariel fece una risatina isterica e salutò imbarazzata.
    « Ed ora che le presentazioni sono terminate, godetevi pure la festa! »
    Ora che il discorso era terminato, anche Ruxiel scese le scale, e senza attendere oltre si fece strada verso il Sindaco, mentre gli altri Nessuno raggiungevano i loro bersagli: Oberon verso Sebastian Castellanos e Titania verso i due Lau Xian.
    Gli altri erano liberi di intrattenersi con chi preferissero… e Ariel ne approfittò subito per andare a giocare coi bambini.

     
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    « Signore e Signori, benvenuti nella mia umile dimora.
    Permettetemi di dire che sono felice che tutti voi abbiate accolto il mio invito. »

    schiarendoti la voce, esci dall'ombra per dare il via al primo atto della recita
    « Mi presento: il mio nome è Ruxiel Foscor, un uomo rivoluzionario giunto da poco in questo mondo. Io e i miei colleghi siamo rimasti molto affascinati da questo magnifico Distretto, e saremo molto lieti di far parte di questa magnifica comunità. »

    L'esordio del tuo discorso si installa senza difficoltà sul silenzio attento, rispettoso e denso di aspettativa della brava gente di Argenstella, che lo accoglie con un breve ma scrosciante applauso di incoraggiamento da parte di tutti – eccetto per i bambini: i bambini si limitano a guardarti con gli occhietti vispi e le boccucce aperte in un moto di meraviglia, probabilmente chiedendosi che cosa voglia dire la parola “rivoluzionario”.

    « Poco fa ho detto “i miei colleghi”, dunque lasciate che ora ve li presenti, assieme alle loro posizioni nel mondo che si sono lasciati alle spalle: Oberon Fairbanks -Capo della Sicurezza-, Titania Roose -esperta di minerali, ma soprattutto pietre preziose-, Miranda Tyr -meravigliosa attrice-, Umbriel Even -formidabile scienziato-, e infine Ariel Scott, le cui canzoni hanno incantato milioni di persone. »

    Anche il fatto che siate dichiaratamente dei Naufraghi (anche se sarebbe forse più corretto definirvi Viandanti Dimensionali con cognizione di causa) sembra suscitare molta curiosità, visto che quando passi ad introdurre i tuoi collaboratori, anche a ciascuno di loro viene tributato un plauso di benvenuto.

    « Ed ora che le presentazioni sono terminate, godetevi pure la festa! »

    E senza ulteriori indugi, tu e gli altri agenti dell'Organizzazione vi separate per mischiarvi alla piccola folla e fare ognuno la propria parte per infiltravi nel Distretto e mettere radici in mezzo alla sua comunità.


    { Ruxiel }

    Nel vederti scendere la scalinata principale, il Signor Dietrich sembra facilmente prevedere la tua intenzione unirti al suo capannello, e anche se non sembra granché compiaciuto (come se la cosa potesse interessarti davvero) sei razionalmente a conoscenza che si tratta di un'impressione erronea, attribuibile alla sua facciale naturalmente corrucciata in un'aria severa... e in questi casi c'è da dire che la tua condizione di Nessuno è davvero conveniente, dal momento che ti evita di subire inutili freni emotivi dati dall'imbarazzo, dal disagio, o dalle ansie sociali.

    Dopotutto, è una prassi logica e sensata che il padrone di casa tributi alla massima carica cittadina il suo primo saluto, e mentre ti avvicini il gruppetto si apre a ferro di cavallo per accoglierti nella loro cerchia.

    « Signor Foscor! E' un piacere incontrarla di persona:
    in città si parlava molto del nuovo misterioso inquilino di Villa Garnet! »

    principia l'omone baffuto, porgendoti la destra in un gesto amichevole
    « A titolo personale e a nome della comunità che rappresento, sono onorato
    di darle il benvenuto nel più bel Distretto del Pentauron! »


    Mentre il ristretto personale di sala che hai affittato per il catering inizia a circolare tra gli invitati, offrendo bicchieri di cocktail da dei vassoi, scambi un paio di strette di mano con il Sindaco e il Primario, e ti esibisci in dei baciamano a beneficio della Signora Welsh, della Signora Von Klaus e della giovane lady Ezra Von Klaus, che -sai facilmente indovinare dal rossore sulle sue guance- deve essere rimasta immediatamente colpita dall'avvenenza delle tue fattezze. Una cosa che -non dovesse rivelarsi troppo molesta- potrebbe anche far comodo.

    Terminate le presentazioni e i convenevoli, per i primi momenti vieni sommerso da chiacchiere morte tipo “Signor Foscor, complimenti per l'organizzazione!”, “Signor Foscor, mi piace come ha sistemato la magione!” “Signor Foscor, spero voglia fermarsi stabilmente nel Distretto!” o persino un “Signor Foscor, lei è sposato?”, prontamente scoraggiato da un pizzicotto di Ezra sul braccio di sua madre, ma poi... è il silenzioso e attempato Primario a prendere la parola, dirottando il gruppo verso una vera conversazione.

    « Signor Foscor, perdoni la domanda indiscreta, ma... lei di cosa si occupa?
    Con un entourage così eterogeneo, potreste avere molti settori in cui trovare impiego. »


    E davanti ad un così vasto oceano di possibili risposte ed argomenti,
    hai solo l'imbarazzo della scelta su quale amo gettar loro.


    { Oberon }

    Scendendo dalle scale dopo essere stato annunciato, Oberon si dirige senza fretta verso l'obiettivo che ha deciso di agganciare per quella sera, ma... se il titolo che gli è stato pubblicamente assegnato -quello di Capo della Sicurezza- è veritiero, gli toccherà affrontare tutte le ben prevedibili difficoltà che comporta il relazionarsi con qualcuno che fa il suo stesso lavoro.

    Sebastian Castellanos se ne sta in piedi a poca distanza dal gruppo di Ruxiel, Von Klaus e Welsh, con l'aria un po' asociale che di solito hanno i tutori della legge più abituati a trattare coi malviventi che non con la gente civile: fuori dal suo ambiente appare decisamente a disagio, e mentre sorseggia uno dietro l'altro i drink che gli vengono offerti -senza troppa gioia e senza fare complimenti-, non pare affatto propenso a partecipare attivamente a qualche conversazione, pur tendendo l'orecchio a tutte quelle in atto attorno a lui e scoccando frequenti occhiate in direzione dei bambini che si intrattengono con Ariel.

    Se il nuovo inquilino di Villa Garnet desidera provare a fare quattro chiacchiere con il Capitano della Guarnigione dovrà elaborare un buon approccio e fare il primo passo.


    { Titania & Umbriel }

    Nel vedere la bella Titania avvicinarsi a loro -e ben conoscendo il poco slancio degli uomini delle miniere-, è Angelina Douglas a reinventarsi anfitrione, prendendo in mano le redini della situazione neanche fosse lei la padrona di casa: con un sorriso affascinante a fregiarle le labbra rosso ciliegia, allarga le braccia verso l'esterno in un gesto di benvenuto verso la sfavillante ospite, che costringe i due Lau Xian a rompere la formazione ad anello per far posto alla signorina Roose. E per non beccarsi una manata in faccia.

    « Buonasera, Signorina Roose! Io sono Miss Angelina Douglas!
    Ma che piacere fare la sua conoscenza! Posso chiamarla Titania? »

    inizia, andandole incontro, stringendole le mani, e posandole due baci sulle guance
    « Lei non sa immaginare che soddisfazione sia per me vedere una donna così bella e così colta farsi strada nel mondo! Dà speranza al genere umano! E mi fa sentire meno sola! »

    A far da tacito e sotterraneo contrappunto alla vivace esuberanza della Rettrice dell'Università, che intanto fa le presentazioni in vece di tutti i presenti, è facile notare l'annoiata insofferenza della fidanzata del Signor Ebisu, sempre aggrappata al braccio del Lau-Xian più giovane: in quanto attrice di teatro, è poco credibile che si trovi a disagio per il gran numero di sconosciuti in sala...

    ...piuttosto, a giudicare dalle occhiate che lancia -a intermittenza- a Miranda, a Titania o alla stessa Angelina, e dalla piccola smorfia che fa incurvando le labbra verso il basso, è ben più plausibile subodorare la presenza di quella torbida invidia che spesso avvelena il cuore delle primedonne ogni qualvolta si trovino a paragonar sé stesse con le altre, per uno spirito di competizione malsano che non ha alcuna utilità pratica.

    « Prego, prego...! Ci racconti qualcosa di lei: cosa vi ha portati su Endlos? »
    chioccia con fare querulo la Signorina Douglas, guardandosi intorno
    « Intanto, vi spiace se vado a recuperare anche quel bell'uomo del “Formidabile Scienziato”? Ho un debole per gli scienziati. ...e per gli uomini formidabili! »
    prima di allontanarsi, scocca un'occhiata e un mezzo sorriso al giovane Lau Xian
    « Sforzati di essere un po' di compagnia finché non torno, Eb. ♥ »

    Mentre la Donna Rossa raggiunge Umbriel, e -con fare fin troppo espansivo- lo affianca per prenderlo a braccetto e condurlo in seno al gruppo dei Confederati (avendo però premura di chiedere se la cosa non lo infastidisce), è l'anziano Yoshimaru a riempire il silenzio che Angelina ha lasciato dietro di sé.

    « Così... siete un esperta di minerali.
    Mi domando se nel luogo da cui provenite ce ne sono di diversi rispetto a qui. »



    { Ariel }

    Non appena la Cantante si avvicina al gruppetto dei più piccoli, una bellissima bambina -sugli otto anni, dai lunghi capelli cerulei e due vivaci occhi d'oro- le si para davanti saltellando, con addosso un entusiasmo che le impedisce di stare ferma. Deve trattarsi di Arya Tancredi Delancrez... se non altro perché -tra le informazioni raccolte- era stato fatto presente che non sembra aver preso da nessuno dei due genitori.

    « Signorina Ariel! Signorina Ariel! La prego... »
    premendo le manine sulle guance, rivolge un'occhiata all'ampio antro del salone
    « ...posso fare una corsa? »

    Intanto poco più indietro, i gemelli Franzisk e Frederik Von Klaus -due graziosi bambini di nove anni, perfettamente simmetrici- stanno parlottando con un'altra ragazzina -più alta di loro e dai lunghi riccioli rossi- che con arie da reginetta spocchiosa sta cercando di darsi un tono: facendo un po' mente locale, è probabile che si tratti di Vanessa Welsh, la nipotina del Primario.

    « Ehi, Franz! Che vuol dire rivoluzionario? »
    « No, non lo so... Tu lo sai Van? »
    « Certo che lo so! Un rivoluzionario è una persona che arriva sempre in ritardo. »

    Prima che possa avere anche solo il tempo di ridacchiare (sia per l'errore, sia per la supponenza con cui quella bambina se ne sta vantando), l'ultimo gregario del gruppo -un bimbetto con gli occhiali, sugli otto anni- prende la parola senza neppure sollevare lo sguardo dal blocco da disegno su cui sta lavorando.

    « Un rivoluzionario è una persona che trasforma le regole che ci sono. »
    « Non è vero! Chiudi il becco, Zack! »
    « Stai zitto, Zack! » « Sì: zitto, Zack! »

    E con Zack Castellanos, il figlio dellìIspettore della Guarnigione, che si limita a fissarli e tacere, la formazione può dirsi completa... ma forse, anche se sono solo in cinque, Ariel avrà comunque il suo bel daffare a moderarli.



    Edited by Madhatter - 13/3/2019, 18:21
     
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    { Ruxiel }

    Nonostante il viso corrucciato del Sindaco a prima vista potesse scoraggiare i più timorosi dal sorridergli di rimando, Ruxiel non si preoccupò affatto di piegare le labbra in un sorriso conviviale per far sentire l’ospite il benvenuto, completamente disinteressato dal suo aspetto. Ciò che gli interessava di più in quel momento, era comportarsi esattamente come il suo interlocutore si aspettava da un gentiluomo.
    « Signor Foscor! E' un piacere incontrarla di persona:
    in città si parlava molto del nuovo misterioso inquilino di Villa Garnet! »

    lo accoglie l’uomo mentre gli porge la destra, incontrando a sua volta quella del Nessuno a completare la stretta di mano.
    « A titolo personale e a nome della comunità che rappresento, sono onorato
    di darle il benvenuto nel più bel Distretto del Pentauron! »

    Ruxiel si limitò a un breve inchino.
    « Mi creda, il piacere è tutto mio. »
    Ah, se solo sapesse…

    Buone maniere lo costrinsero a salutare pure le signore in un baciamano, e colse subito dal rossore delle guance della figlia del Sindaco di aver fatto breccia nel cuore della giovane; buono a sapersi.
    Terminati i convenevoli, il Nessuno venne letteralmente travolto da complimenti su qualsiasi cosa gli invitati potessero metter bocca, un chiacchiericcio smorto di pour-parler che avrebbe volentieri evitato; riuscì tuttavia a contenersi dallo sbuffare e cercare di mantenere un tono interessato, soprattutto dovendo ripetere in continuazione la parola “grazie”.
    Fu il Dott. Welsh a rompere quel cerchio di monotonia, incuriosito dalle precedenti parole di Ruxiel.
    « Signor Foscor, perdoni la domanda indiscreta, ma... lei di cosa si occupa?
    Con un entourage così eterogeneo, potreste avere molti settori in cui trovare impiego. »

    domandò.
    « Nel mondo da cui provengo, ero una specie di imprenditore. Col tempo ho riunito le migliori… » si fermò un breve istante, lanciando una rapida occhiata ad Ariel « ...menti del luogo. Insieme abbiamo rivoluzionato la società in diversi settori, portandola ad un processo di rapido sviluppo mai visto per secoli.
    Non per vantarmi ovviamente; mi baso solo sui fatti. »

    concluse, grattandosi la tempia con l’indice in un’espressione inebetita.

    { Oberon }

    Con passo lento ma deciso, l’uomo si avvicinò al suo bersaglio, mentre lo osservava scolarsi un drink dietro l’altro. Non sarebbe stato facile tirare fuori le parole da una figura facente parte delle forze dell’ordine, solitamente schive e per nulla loquaci; soprattutto se questa figura è il capo di queste forze.
    In qualche modo però, Oberon doveva riuscirci, e tentò un approccio cordiale afferrando un drink al volo dal vassoio di uno dei camerieri di passaggio in modo da emulare quella che al momento sembrava la sua passione più grande: l’alcol. Poi, gli si palesò alle spalle.
    « Serata noiosa, eh? »
    disse, portandosi immediatamente alla sua sinistra per evitargli la scomodità di voltarsi completamente, agitando il bicchiere prima di bere un sorso di quel liquido dai sentori di menta.

    { Titania & Umbriel }

    « Buonasera, Signorina Roose! Io sono Miss Angelina Douglas!
    Ma che piacere fare la sua conoscenza! Posso chiamarla Titania? »

    Non appena Titania vide la signorina Douglas avvicinarsi a lei a quel modo, il suo istinto le diceva di arretrare e scansarsi prima che la donna le stringesse le mani e le baciasse le guance. Se l’avesse fatto però, sarebbe stato decisamente scortese, perciò non ebbe altra scelta.
    « Può chiamarmi come più le aggrada, Signorina Douglas »
    disse con tono pacato, cercando di dimenticare ciò che era appena accaduto.
    « Lei non sa immaginare che soddisfazione sia per me vedere una donna così bella e così colta farsi strada nel mondo! Dà speranza al genere umano! E mi fa sentire meno sola! »
    Titania increspò le labbra le labbra, e il rosso lucido del suo rossetto riflesse la luce illuminandole il volto.
    Ignorò totalmente le occhiate che le lanciava la fidanzata di Ebisu, almeno da quel che dava a vedere; l’invidia che traspariva dagli sguardi della ragazza non faceva altro che sfamare l’ego della rivale, già abbastanza smisurato di suo quando si parlava di bellezza.
    « Prego, prego...! Ci racconti qualcosa di lei: cosa vi ha portati su Endlos? »
    chiosò, guardandosi intorno. E Titania avrebbe anche avuto la prontezza nel rispondere, ma...
    « Intanto, vi spiace se vado a recuperare anche quel bell'uomo del “Formidabile Scienziato”? Ho un debole per gli scienziati. ...e per gli uomini formidabili!
    Sforzati di essere un po' di compagnia finché non torno, Eb. ♥ »

    ...dopo aver posto la domanda, la Douglas si allontanò per recuperare il suo collega.
    « Così... siete un esperta di minerali.
    Mi domando se nel luogo da cui provenite ce ne sono di diversi rispetto a qui. »

    Fu Lau Xian Senior a rompere il silenzio che si era creato. Se non altro, lui sarebbe rimasto ad ascoltarla.
    « Molti di quelli che ho visto su Endlos hanno la stessa morfologia del mio mondo d’origine, e le stesse caratteristiche. Tuttavia, non ho mai visto in vita mia il minerale di cui vanta Argenstella. E’ veramente molto bello. »
    Ammise sincera.
    « Sarei molto curiosa di visitare le vostre miniere. »
    La sua voce, già abbastanza seducente di suo, accentuò ancor più le sue qualità seduttrici, incrociando le braccia al petto a mettere in risalto il seno. Un gesto che avrebbe sicuramente fatto diventare verde la dolce metà di Ebisu.

    In tutto questo, Umbriel si sentì afferrare il braccio per poi vedere il volto della Douglas invitarlo nella conversazione dov’era già presente Titania.
    Non avendo di meglio da fare, Umbriel accettò l’invito e si lasciò accompagnare sottobraccio dal Rettore.

    { Ariel }

    Non fece nemmeno in tempo a salutare i bambini che subito venne fermata da una di questi; una bambina sugli otto anni circa -gli occhioni aurei fissi su di lei- con esuberanza le chiese subito:
    « Signorina Ariel! Signorina Ariel! La prego... »
    esordì, premendosi le mani contro le guanciotte in vista del corridoio.
    « ...posso fare una corsa? »
    Lì per lì, Ariel era intenta a dirle di sì. Per una volta però, fece ciò che raramente le riusciva fare: pensare.
    Pensò che se l’avesse fatta correre e avesse disturbato qualcuno, Ruxiel se la sarebbe poi presa con lei per averle permesso di correre.
    Rabbrividì.
    « No bella bambina, qui non si corre. »
    le disse con un sorriso per rincuorarla, accovacciandosi per arrivare alla sua altezza.
    « Che ne dite invece di fare un gioco tutti insieme, bambini? »
    proseguì, questa volta rivolta a tutti i pargoli che le erano vicino.
    « Se indovinate a quale animale sto pensando, avrete tutti una squisita caramella! »
    Si alzò in piedi, e portando gli occhi al cielo cominciò a pensare. Si, avete letto bene. Pensare. Due volte in pochi minuti!
    « Dunque… sto pensando ad un animaletto piccolo e rosa. Che animale è? »
    domandò entusiasta.
    Che poi, quante probabilità c'erano che un bambino potesse pensare a una talpa rosa?

     
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    { Ruxiel }

    « Mi creda, il piacere è tutto mio. »

    Il primo passo all'interno di quella realtà non si rivela nulla di complicato: bastano un inchino e una stretta di mano all'uomo più potente del Distretto, un giro di convenevoli con le signore ciarliere, un “grazie” lasciato cadere ogni qui e là con un sorriso affettato... ed eccolo insinuarsi con la stessa lasciva sinuosità di un serpente nelle pieghe ben inamidate dell'alta società di Argenstella.

    Dopotutto, quando si ha intelligenza, nessuna impresa è troppo difficile,
    ma quando non si ha un cuore, tutto lo è ancora meno.

    Naturalmente, nel corso dei preparativi che hanno preceduto la festa, al Nessuno è bastato far mente locale per prevedere una lista delle domande che gli sarebbero certamente state rivolte dal suo bel pubblico, e non ci è voluto che un minimo di logica e buonsenso per confezionare delle risposte ad hoc congeniali ai suoi scopi; per questo Ruxiel è perfettamente padrone della situazione quando la domanda del vecchio Primario Welsh gli viene porta: qual'è la sua occupazione?
    Niente di più banale.

    « Nel mondo da cui provengo, ero una specie di imprenditore. Col tempo ho riunito le migliori…menti del luogo. Insieme abbiamo rivoluzionato la società in diversi settori... »
    esplica abilmente, riscuotendo sguardi ammirati e cenni di approvazione
    « … portandola ad un processo di rapido sviluppo mai visto per secoli.
    Non per vantarmi ovviamente; mi baso solo sui fatti. »


    E per quanto quello che il Nessuno ha appena proferito voglia dire un po' tutto e un po' niente nello stesso tempo, nessuno osa mostrarsi perplesso o insoddisfatto della risposta, probabilmente per timore di sembrare meno sveglio degli altri.

    In tutto questo teatro, accade però qualcosa che il padrone di casa non aveva ancora messo in conto: dopo aver lasciato pigramente errare la conversazione, il corpulento Sindaco si stacca dalla famiglia e si rivolge a Ruxiel con voce sommessa, in un tono pacato ma confidenziale che sembra domandare la massima serietà.

    « Signor Foscor, so che il party è appena iniziato, e non vorrei strapparla ai suoi altri ospiti, ma... potrei scambiare due parole con lei in privato? »

    Ed è senza scalfire la sua serafica maschera di cordiale compostezza che il Nessuno accetta quella richiesta con un garbato cenno del capo: ancora non lo sa -per quanto potrebbe probabilmente averlo pensato spesso- ma essere privi di cuore, in questa storia, potrebbe rivelarsi una vera benedizione.


    { Titania }

    Resistendo al primo istinto di schivare le calorose esternazioni di benvenuto della troppo espansiva Direttrice dell'Università, la Nobody riesce ad aggrapparsi al proprio spirito di abnegazione alla causa -quella di fare una buona impressione su tutti quegli invitati- e a conservare un tono pacato mentre la donna in rosso le bacia fugacemente entrambe le guance; con un cortese sorriso scarlatto, rinserrandosi in uno stadio di profonda negazione per quanto accaduto, si limita ad esternare una replica condiscendente.

    « Può chiamarmi come più le aggrada, Signorina Douglas »

    Quando le viene posto il quesito di narrar qualcosa di sé, Titania tentenna nel vedere la ciclonica donna rossa allontanarsi per adescare Umbriel, ma per quanto la sua incontenibile energia lascia un certo vuoto, a colmarlo giunge il Lau Xian Senior, che prende la parola addentrandosi in quello che è sicuramente l'argomento di conversazione più affine agli interessi di un Confederato delle Miniere come lui: i minerali.

    « Molti di quelli che ho visto su Endlos hanno la stessa morfologia del mio mondo d’origine, e le stesse caratteristiche. Tuttavia, non ho mai visto in vita mia il minerale di cui vanta Argenstella. E’ veramente molto bello. Sarei molto curiosa di visitare le vostre miniere. »

    Pur proferendo quelle parole con sincerità, la donna sa decisamente come raggiungere i propri obiettivi, cogliendo l'ottima occasione tanto per tentare un primo passo in direzione delle miniere lanciando un amo ai Lau Xian, quanto per sferrare un discreto ma quanto mai soddisfacente affondo alla vanità della fidanzata di Ebisu, che cogliendo le movenze disinvolte e sensuali di Titania storce un poco la graziosa boccuccia, prima di tirare il fidanzato per un braccio e congedarsi con tante scuse e un sorriso falsissimo, prima di trascinarlo accompagnarlo verso la pista da ballo, ricordandogli che lui le aveva promesso un giro di danze.

    « A quanto pare, siamo rimasti solo noi. »

    Scoccando una lunga occhiata ai pezzi del piccolo capannello che fino a poco prima costituivano -prima al figlio che si allontana con quella teatrante, e dopo alla Dottoressa Douglas che ha appena agganciato sottobraccio lo Scienziato Evan-, il vecchio Lau Xian lascia aleggiare quel commento bonario tra sé e Titania soltanto.

    « Potremmo continuare a discorrere da seduti, se siete d'accordo:
    temo di non avere più la forza di una volta in questo vecchio corpo. »

    suggerisce l'anziano, indicando un divanetto al margine della sala
    « È vero che non mi occupo più personalmente degli affari della Miniera, ma se fosse interessata ad una visita, penso che si potrebbe organizzare qualcosa... »

    Poi, col massimo garbo, senza alcun altro fine che non godere di una buona conversazione, Yoshimaru porse il braccio alla signorina per scortarla a destinazione... e così avrebbero passato la serata, chiacchierando di argomenti intellettualmente stimolanti.


    { Oberon }

    Giocherellando con fare studiatamente distratto con il calice prelevato dal vassoio di uno degli uomini del catering, Oberon affianca il Signor Castellanos, e -saltando i convenevoli- gli rivolge la parola in modo tutto sommato amichevole e perfettamente casuale.

    « Serata noiosa, eh? »

    ...peccato solo che il suo interlocutore ricalchi fedelmente lo stereotipo del piedipiatti da racconto noir, che pertanto si limita a squadrarlo brevemente da capo a piedi -con quello sguardo un po' torvo, da sbirro che non cerca amici-, ma con un'attenzione e un'intensità che fanno facilmente intuire la sua deformazione professionale di fotografare le cose con la mente.

    « Visto che l'alternativa sarebbe una serata agitata, non è il caso di lamentarsi. »

    Dopo quel primo scambio, il Detective si concede un'alzata di spalle e un istante per tossicchiare uno sbuffo, prima di vuotare d'un fiato il bicchiere che regge tra le dita e volgersi un poco verso il nuovo arrivato.

    « Lei è il Signor Fairbanks, il capo della sicurezza. Anche se non so immaginare da quali pericoli possiate dovervi guardare, in una zona come questa. »
    aggiunge, ed è più un'affermazione che una domanda
    « Cercava compagnia di una sorta di collega? »

    Gli occhi castani dell'ufficiale dell'ordine pubblico si sollevano a studiare il volto e le reazioni del suo astante, ma... istintivamente scivolano oltre, soffermandosi su qualcos'altro: qualcosa che sta avvenendo alle spalle del Nessuno, e che sembra catalizzare tutta l'attenzione dell'uomo; qualcosa che non deve piacergli troppo, per giunta, a giudicare da come la sua mascella si serra.

    « ...scusate un momento. »

    E senza dare spiegazioni, Sebastian Castellanos si allontana da Oberon e si addentra nella piccola folla, in direzione di Ariel, dove pare si stia consumando una scenetta piuttosto strana... lasciando il Nessuno solo nella folla.


    { Ariel }

    Al pensiero del rischio collaterale in cui potrebbe incorrere assecondando con atteggiamenti troppo accomodanti la richiesta della piccola ospite, Ariel è scossa da un brivido e giunge alla conclusione che sia meglio escogitare qualche espediente alternativo per intrattenere i piccini ed evitiare le ire di Ruxiel, così si inginocchia per essere allo stesso livello della piccola interlocutrice e sfoggia uno dei suoi migliori sorrisi.

    « No bella bambina, qui non si corre. »

    A quella replica l'angioletto dai capelli cerulei e gli occhi dorati reclina dapprima la testolina da una parte con fare perplesso, come se stesse processando delle parole a lei sconosciute... e in effetti, è proprio così: dopotutto, chi le ha mai detto di “no”? E' troppo carina e adorabile per aver mai ricevuto un “no” da qualcuno. Non ha alcuna familiarità con quella situazione, pertanto vi si approccia con l'animo puro, sereno e curioso dell'esploratore alla scoperta, e -ben lungi dall'arrabbiarsi o rattristarsi- si rivolge alla signorina con aria candida.

    « ... non ho capito! ♥ »

    « Che ne dite invece di fare un gioco tutti insieme, bambini? »
    fortunatamente, Ariel ha già un'alternativa con cui sviare la conversazione
    « Se indovinate a quale animale sto pensando, avrete tutti una squisita caramella!
    Dunque… sto pensando ad un animaletto piccolo e rosa. Che animale è? »


    Nonostante gli occhi aurei dell'aspirante corridrice si allarghino con sorpresa e curiosità, la proposta non par riscuotere granché successo tra gli altri bambini lì presenti, che -anzi- scoccano alla povera Cantante delle occhiate piuttosto freddine... soprattutto l'altra ragazzina, che giocherellando con una ciocca dei suoi lunghi boccoli rossi, squadra la Nessuno da capo a piedi con aria di sufficienza.

    « Che gioco stupido. E la ricompensa lo è ancora di più. »
    sentenzia Vanessa Welsh senza troppi peli sulla lingua

    « Una caramella soltanto? Quanta miseria! »
    osserva annoiato uno dei gemelli, intrecciando le mani dietro la nuca

    « Un animale piccolo e rosa? »
    sghignazza l'altro gemello, dando di gomito al fratello
    « Scommetto che parla del suo cervello! »

    « Il criceto nel suo cervello! »
    lo corregge l'altro, scatenando l'ilarità negli altri due complici

    Ah, che teneri i bambini! Piccoli mostri viziati! Guardali come si lasciano andare, ora che non sono a portata d'orecchi dei loro compitissimi ed illustri genitori! Con le dovute eccezioni, certo, visto che la ragazzina che voleva correre si limita a fissare gli amichetti più intraprendenti con le manine premute contro le guanciotte morbide e la boccuccia aperta nel proferire un mooolto teatrale “GASP!”, mentre il figlio dell'Ispettore par più interessato a scarabocchiare sull'album da disegno che si è portato da casa, che non a badare a quel che gli sta succedendo introno.

    ...e forse, è proprio questa sua poca partecipazione a far innervosire la piccola Welsh,
    che -dopo avergli scoccato un'occhiata adirata- strappa di mano a Zack il blocco da disegno.

    « Quanto sei noioso, Zack! Tu e i tuoi stupidi disegni! »
    « Zack è noioso come questa qui. » « Più di questa qui! »

    Non appena l'apatico bambino muove un passo per riprendere quel che gli è stato sottratto, i gemelli Von Klaus gli assestano uno spintone coordinato che manda la vittima seduta per terra, mentre la Rossina lascia cadere l'album sul pavimento con fare sdegnato.

    « Allora che si fa? » « Non lo so: che si fa, Van? »
    « Mi sembra ovvio: siamo nella Casa della Strega, perciò... andiamo ad esplorare! »

    Senza aspettare il permesso -o, più plausibilmente, il suo rifiuto- da parte di Ariel, i gemelli e la reginetta girano i tacchi e si tuffano nella piccola calca di altri ospiti... naturalmente, sparendo ben presto alla vista della padrona di casa, essendo loro più bassi della maggior parte degli invitati, più agili a sgusciare in quella selva di gambe di quanto non lo sia la Nobody e -soprattutto- inarrivabilmente sfrontati nel farlo.

    « Oh-Oh... così attireranno la Maledizione. »
    mormora coscienziosamente Arya, scuotendo la testolina con disapprovazione
    « Mi sa che torno da Mammina e Françoise... Ciao Zack! Ciao Signorina Ariel! »

    E mentre la piccola Arya sgambettava in direzione della Signora Tancredi e del compagno, l'ultimo ragazzino rimasto in zona si rigira sulle ginocchia per gattonare fino al suo blocco da disegno; sulla pagina aperta, incompiuto e a matita, sembra esserci lo schizzo di un piccolo roditore rosa: una talpa nuda....?



    Edited by - Destino - - 18/3/2019, 18:28
     
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5 replies since 24/3/2018, 00:04   299 views
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