[Duello] All'ultimo respiro, nella forgia dell'impietoso sole

skekDor vs Silenzio

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    Viaggiatore dei Mondi

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Inerzia, passività... accidia. Qualunque mortale, posto di fronte a una scelta inaspettata, viene per qualche istante attraversato dalla consapevolezza che, sebbene abbia il potere di intraprendere uno fra i possibili cammini che gli si parano di fronte, rimanere fermo sui suoi dubbi e lasciare che il fato si occupi del resto costituisca comunque una soluzione soddisfacente. Per alcuni, ciò costituisce ragione di vita.

    <<questo misero modo tengon l'anime triste di coloro che visser sanza infamia e sanza lodo...>> Diceva Virgilio a Dante, descrivendo in un solo periodo gli ignavi: coloro i quali in vita si erano macchiati della colpa di non aver preso mai una posizione netta, di essersi sempre fatti scrupoli ad agire.
    E nella morte, come punizione, avrebbero dovuto per sempre languire in una sala d'aspetto, alle porte dell'Inferno, poiché il Diavolo in persona non li riteneva degni d'apparire neanche al suo cospetto. E questo perché l'inazione è un peccato maggiore dell'agire in maniera errata.
    Agire, insensatamente agire! Poiché il pensiero che non si converte in azione, non è che un guizzo effimero.
    Ideali, credenze, aspirazioni, non sono che concetti inani, finché non vengono sostenuti dalla forza di volontà necessaria a metterli in pratica.
    Una parola necessita di un significato, l'azione si definisce in quanto tale.

    L'Arena Nera era chiusa, nessun evento in programma in quel periodo dell'anno. Impossibile accedervi, inconcepibile duellarci.
    Eppure, il sangue di skekDor già ribolliva nella trepidazione della lotta imminente. Le sue zampe erano cinte a pugno, la schiena era attraversata da scossoni e piacevoli brividi freddi.
    Uno scambio di favori, lo stridio prodotto dall'acciaio di un'armatura scintillante sui suoi artigli di morte, sangue e fredde schegge di metallo a ricoprire il suolo... questo, per lui, voleva dire sentirsi vivo.
    Lo Skeksis si era già figurato un combattimento intenso, nella mente, eppure non degno di piacevoli intermezzi. Giacché, come di consuetudine, ci avrebbe messo del suo, anziché tramutare la lotta in un gretto bisticcio fra cani rognosi.

    Eppure, l'Arena Nera era chiusa.
    Agire! Follemente agire!
    La differenza fra l'inazione e l'azione non era forse la stessa che passava fra l'essere e il non essere, tra il vivere davvero sulla superficie di un mondo -lasciando su di esso un'impronta o una cicatrice a marchio della propria esistenza-, o l'esserne solo un momentaneo inquilino, destinato a sparire nel nulla, come una lacrima nella pioggia?
    "Che Merovish sprofondi quest'oggi nell'oblio, se io sarò sottratto alla pugna!" Sbraitò il mezzo-Mistico, e poi volse i tacchi all'Arena Nera.

    Intimò a Silenzio di seguirlo. Via dal sottosuolo, dentro cunicoli tiepidi e umidi, in cerca della luce. Un discreto intermezzo, che lo Skeksis avrebbe occupato raccontando al suo interlocutore di come quello non fosse che un semplice incidente di percorso, una quisquilia di poco conto!
    Avrebbero combattuto, quel giorno. All'esterno, sotto al sole, sulla sabbia cocente del Presidio Sud.
    E il cavaliere avrebbe avuto in ogni caso il suo premio. skekDor stesso gliel'avrebbe elargito, a costo di vomitar fuori tutte le ricchezze contenute nella Zona morta!

    Sicché, da accordi presi (O, per meglio dire, per volere inoppugnabile del mezzo-Mistico), il duo avrebbe a un certo punto raggiunto l'esterno di uno dei tanti ingressi a Merovish.
    L'accesso originava da un crinale roccioso piuttosto impervio, che si apriva di fronte a un desolante spettacolo di morte a perdita d'occhio.
    Aria ferma, sabbia arancione e un orizzonte tremolante per l'eccessiva arsura avrebbero accolto i duellanti.

    skekDor spostò il becco in direzione del suo avversario, mormorando: "Un campo di lotta senza limiti, privo delle restrizioni che avremmo incontrato in Arena Nera. Non un coro di voci, che col loro rivoltante puzzo avrebbero reso l'aria pregna di tutta la loro ignoranza. Inizieremo ad affrontarci qui, in prossimità del crinale... Così che i tuoi calzari non affondino nella sabbia, qua dove ci sono metri di roccia adatti a sostenere il tuo peso!" Concluse lo Skeksis, continuando a fluttuare a mezz'aria

    Salute: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    Altresì ti ritrovasti
    Nel del Silenzio antro
    E non potesti più fuggire
    Da quell'incubo
    Che t'inseguiva
    Da sempre muto.

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    Silenzio -<>- Black -<>- Cavaliere del Silenzio -<>- Scheda -<>- IMG

    Deciso al tentare il tutto per tutto, pur di ottenere il tanto agognato premio, il Silenzio aveva accettato di prender parte ad un duello nella famigerata Arena Nera; contro la divinità decaduta skekDor, mettendo in palio i propri servigi, contro quelli altrui. Tuttavia, i tanto buoni propositi, non furono sufficienti per rendere realtà il desiderio: il luogo prescelto per la battaglia, in quel periodo non era disponibile.
    E così, seguendo la corrente dei pensieri, e le voglie dell'uno e dell'altro, i compagni e rivali erano partiti alla ricerca d'altra locazione, alternativa, per sitare ciò che fra loro si sarebbe sviluppato.

    Ripercorsero i passi, all'indietro, fin dentro i cunicoli, per raggiungere l'esterno, ove il rapace avea designato mentalmente il tanto agognato ring. E,. nel durante, v'era anche spazio per coltivare quella che sarebbe persino potuta divenire amicizia. Il cavaliere, certo più silenzioso, ascoltava con attenzione, poiché ogni parola detta era importante tanto quanto le azioni; e tuttavia, non si perse in quisquiglie d'alcun genere, frivolezze o il semplice discorrere non erano fatti per lui: se parlava, lo faceva sempre con uno scopo, come il rettiliforme avrebbe capito, se già non lo aveva fatto.
    E quest'ultimo, inoltre, cercò di rassicurare il Silenzio persino sul fattore della ricompensa in denaro, che gli avrebbe fornito di propria tasca.
    Non disse di no, non negò le scelte, non si sotrasse al cambio di terreno, e neppure alle parole.
    Per vil denaro, ed il spenderlo in umani modi.

    Non di questo, nè di quello, aveva realmente occorrenza; diede peso, e forza, al mero viver materiale, poiché serviva, ch'esso apparisse, come tale. E tuttavia, nel privato, ne avrebbe utilizzato sol una parte, e non certo per sé.
    Quel ch'egli desiderava, era il trovar informazioni, sfidare chi voleva, appropriarsi dei poteri e dell'autorità; e poi darli a persone fidate, tali da impedire che altri commettessero disastri, come quelli ai quali aveva assistito prima di giungere su Endlos.
    In quel duello, riponeva speranze e sogni, non solo suoi ma anche del suo popolo; in quella sfida, si sarebbe deciso il futuro di entrambi i contendenti, e forse anche del semipiano.

    Giunsero, infine, all'esterno. E ivi trovarono un territorio roccioso, un crinale, che di pericoloso aveva non solo la locazione, ma anche il circondario di sabbia friabile. Il caldo stesso, costituiva un nemico, ma, per fortuna o sfortuna, loro due ne erano esclusi, ed erano anche immortali, come skekDor stesso aveva tenuto a sottolineare.

    Il cavaliere si perse nel rimirare l'orizzonte, il panorama, il cielo, ed ogni cosa che con gli occhi riuscisse a raggiungere. Contento, dopotutto, della decisione, attendeva con non certo inesistente ansia o trepidazione; e, tuttavia, non ne dava a vedere, poiché in parte non le sentiva, ed in parte il Silenzio le tratteneva in un angolino della sua di lui mente.

    "Approvo. La scelta, ed il luogo. Non male le possibilità, e tante le prospettive."


    E quindi, parlò. Con quella sua voce che pareva acqua, limpida ed immobile, d'un lago, che sol le increspature che lui volontariamente provocava alteravano.



    8dry9No
    Energie: 100%
    - - Stato Fisico: sano
    - - Stato Mentale: Silenzio
    Riassunto: note

    Tecniche Utilizzate:

    Passive:
    Silenzio - Inarrestabile
    Nessun'arma, mortale o sovrannaturale, immonda o celestiale, e di qualsivoglia origine, potrà mai fermare il Silenzio che incombe. Egli è morte eterna, che rincorre chiunque, arrivando alle spalle implacabile; puoi rallentarlo, imprigionarlo, nasconderlo, ma tornerà sempre e non avrai scampo.
    Cadrà il silenzio sulle ferite. Cadrà il silenzio sul dolore. Poiché essi semplicemente, non Sono.
    Ciò che è perso ricrescerà, ciò che è perduto ritornerà; corpo vuoto che avanza, privo di mente, privo di sangue, privo di cuore, non sarà la perdita di un arto o della testa a porre fine alla ricerca.
    Non esiste stanchezza, paura, o fatica.
    Egli è, inarrestabile.
    Arrendetevi ed accettate il giudizio inappellabile del Silenzio.
    (immortalità, eterna giovinezza, nessun bisogno di mangiare o bere, rigenerazione (off combat, in quest con consenso QM), insensibilità al dolore)

    Silenzio - Pace
    Cade il silenzio sulle gocce di sudore, sull'acqua che imperla la corazza, il ghiaccio non s’incrina ed il freddo non nuoce; gli elementi nascono e vivono solo per essere muti di fronte alla sua esistenza. Così che al cavaliere nulla importi dei torridi deserti che il ferro sciolgono o degli impervi ghiacciai che le giunture bloccano.
    (Passiva scenica di resistenza alle temperature da elementalist)

    Equipaggiamento:
    Silenzio - Corazzato
    L'armatura del silenzio, riluce di nero, dell'oscurità che lo segue.
    (armatura)

    Silenzio - Distruttore
    L'arma prima del silenzio, la lama del buio, forgiata con l'essenza stessa del suo padrone. Alta quanto il suo proprietario, essa è progettata per essere brandita con una o entrambe le mani, per portare distruzione in ogni dove e cancellare dall'esistenza qualunque minaccia.
    (1.90m di spada)
    PTARUby


    Edited by Lost Silence - 25/4/2018, 01:01
     
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    Che Endlos fosse o meno il mondo che avrebbe assistito alla sua nuova ascesa al potere, anche lì sembrava comunque vigere la tacita regola secondo cui non si muoveva foglia senza che non fosse skekDor a volerlo.
    Effettivamente, a cercar d'essere onesti, nonostante sovente le leggi che regolavano i vari Presidi andassero a cozzare con gli atteggiamenti della divinità, quasi mai quest'ultima si era trovata costretta a desistere dai suoi propositi. Un cavillo, un'eccezione, una porta gli veniva sempre lasciata aperta, perché perseguisse i suoi scopi.
    In un certo qual senso, quindi, lo Skeksis aveva mantenuto il carisma che l'aveva contraddistinto anche su Thra e, irriducibile nel percorrere il cammino che s'era prefissato, sopravviveva al capriccio del tempo.
    L'evento di quel giorno non poteva che esserne una chiara conferma.

    Mugugnò stridulamente, annunciando: "Le sabbie del Sud mi siano testimoni. In quest'arena mistica, il cui unico confine è dato solo dall'irraggiungibile linea dell'orizzonte, non ci sarà spazio, da parte mia, per astio e trivialità... Desidero solo che mi affronti con tutto te stesso, cavaliere Black." Alzò il palmo destro verso l'alto, come se stringesse in esso una coppa invisibile: "Lascia fluire liberamente il tuo potere! Dimostrami che aspiri alla conoscenza, a tal punto da affrontare il divino, pur di ottenerne una briciola!"

    Subito dopo, volgendo con un teatrale scatto il becco alla sua destra e, al contempo, serrando il pugno e lasciando cadere il braccio lungo il fianco, continuò: "Fammi saggiare la violenza dei tuoi colpi, lo sferzare dello spadone che porti sulla schiena. Dimostrami di esser ben più che un semplice uomo, reso immortale da una serie di sfortunati eventi! E il premio tanto ambito sarà tuo..."

    Agitò una zampa nell'aria e, come per incanto, si aprì un disco di buio fra i due contendenti. Lo squarcio, fluttuando a mezz'aria ad appena un paio di metri dal suolo, iniziò a vibrare.
    Qualcosa stava per uscire da esso, sfruttando una forza che non consumava le energie del mezzo-Mistico. Dopotutto, questa era la natura stessa della Zona morta: impedire a chiunque, fuorché al suo padrone, di attraversarne i confini, e richiedendo un tributo solo quando doveva esser stipato in essa un nuovo oggetto.

    Ad ogni modo, presto sul terreno iniziò a riversarsi dell'oro: denaro, gemme, coppe e diademi d'ogni genere e fattura. Non appena il mucchio raggiunse una quantità tale da poter esser stipata in un grosso sacco di iuta, con un nuovo cenno della mano lo Skeksis mise fine alla magia. Il portale sparì, e le monete smisero di tintinnare al suolo.

    "Denaro e ricchezze... Tch! Magra e vuota è la vita del mortale che insegue sogni tanto effimeri. Come vedi, Black, per me oggetti di questo tipo non sono niente... Poiché altri sono i piaceri di cui necessita questo mio corpo. Il valore di una cosa prescinde dal prezzo, alle volte... Credimi, in questo."
    Una breve riflessione, quasi bisbigliata a occhi chiusi, con le membra totalmente rilassate.

    Poi, come acceso da un fuoco, lo Skeksis serrò i pugni e li sollevò all'altezza del petto. Da subito, fiamme smeraldine attraversarono i suoi arti superiori, circondandogli in spire concentriche gli avambracci quasi nella loro interezza. In seguito, la materia del fuoco fatuo sembrò prendere densità e forma, e ciò che rimase dell'incanto furono dei lucidi ed evanescenti caesti.
    Le armi del mezzo-Mistico, similmente a quella che presto Silenzio avrebbe brandito, sottolineavano un bisogno di condurre uno scontro ravvicinato, almeno per quel che concerneva il piano fisico.
    Per certi versi, rappresentavano la duplice natura della parte dello Skeksis, la quale usava magia e incanti per tenere alla larga chiunque, ma al contempo agognava per proprio bisogno carnale a un contatto diretto, per quanto violento e spossante.

    Cambiando il suo centro di gravità eterico, skekDor si fece indietro di una decina di metri. Abbandonata la zona d'ombra, il sole gli picchiò impietoso sulla testa. Eppure, per lui, la sensazione sembrava quasi piacevole.
    Le gelide membra avrebbero ottenuto un po' di tepore, e come non parlare della gemma che risiedeva nel suo gozzo, e fonte dei suoi poteri, che in qualche modo trovava in quel bagno di luce un modo per elargire nuova linfa vitale al corpo marcescente che le faceva da scudo?

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    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    In quel dì, divenne chiaro, che le sabbie ed il sole cocente sarebbero stati testimoni; di uno scontro dagli infiniti risvolti di trama, degli allenamenti d'un guerriero, delle dimostrazioni di forza di uno stregone. E, delle controversie in atto fra due immortali, desiderosi di farsi valere l'uno sull'altro, e di trarre a vicenda un rapporto di sfruttamento. Ma, senza porre un termine od un ostacolo all'avvicendarsi, dal cavaliere non traspariva paura per quel che il futuro gli avrebbe riservato.
    Non, beninteso, che fosse convinto di vincere, tutt'altro in verità; ma aveva la convinzione che, qualsiasi risultato sarebbe stato conseguito , non avrebbe fatto altro se non favorirlo nel compimento del suo destino.

    Con quest'idea al principio dei pensieri, al Silenzio non restava altro se non spendere gli ultimi istanti di ferma tranquillità, e mentalmente prepararsi al dare battaglia.

    Non reagì neppure al fare teatrale di skekDor, al suo porsi come annunciatore, commentatore, e presentatore; si limitò al volgersi per osservarlo ed ascoltarlo, in quel suo discorso sia d'incoraggiamento che di incitamento. E neppure il comparire di così tante ricchezze, poté smuoverlo: poiché, egli, non era attratto dal vil denaro, dal luccichio dei gioielli, da ciò che si potesse comprare con tutto quel che gli era stato posto dinanzi. Non lo aveva ricercato per il lusso, per bramosia od avarizia, ma bensì per poter ottenere informazioni, che, in quel mondo, i mortali loro detentori scambiavano sol con beni materiali di un certo valore.
    E, quando il rapace ebbe terminato, volle unirsi a lui a modo suo.

    "Lealtà ed onore. Non di astio, o sogni di vendetta per l'altrui, si rifarà il volere delle nostre armi. Con le forze necessarie, ci affronteremo rivendicando un diritto antico, ed un accordo presente, ed un futuro già deciso."


    Parlò; senza tracce di euforia, gioia, dolore; né felicità né paura né tristezza alteravano quella voce limpida come uno stagno. E tuttavia, distintamente traspariva da quelle parole che nel profondo un qualcosa forse lo provava, seppure in maniera assai modesta e ridotta. E, tutto sommato, quel poco sarebbe potuto bastare perché il cavaliere non fosse completamente succube del Sé, che di solito lo dominava.

    Fu, così, che venne il momento di disporsi, in posizione; seguendo l'esempio del rapace, Black estrasse la sua arma. Con un movimento circolare, portò l'arto destro all'elsa, e con lo stesso, estrasse la fredda e nera lama. Con uno strisciare di metallo su metallo, essa venne innalzata all'aria, come per mostrare a tutti la sua grandezza che quasi corrispondeva all'altezza del possessore , e poi posta sul lato, appoggiata alla spalla.

    "SkekDor. Con la volontà di non deludere la divinità che mi ha offerto una simile possibilità, t'affronterò."


    Dicendo questo, il Silenzio rese più salda la presa sulla spada, per la seconda volta da quando era giunto sul quel semipiano. Molleggiò, leggermente, sulle gambe, preparandosi al movimento, ed infine indietreggiò con il piede destro; preparandosi alla prima mossa, lasciandola all'avversario.
    Per rispetto? Avventatezza? Curiosità? Non è dato saperlo, eppure così egli decise di agire.



    8dry9No
    Energie: 100%
    - - Stato Fisico: sano
    - - Stato Mentale: Silenzio
    Riassunto: terminato il dialogo iniziale, Black segue l'esempio dell'avversario: estrae l'arma e si mette in posa, senza però allontanarsi da dove si trova. A questo punto, semplicemente, attende.

    Tecniche Utilizzate:

    Passive:
    Silenzio - Inarrestabile
    Nessun'arma, mortale o sovrannaturale, immonda o celestiale, e di qualsivoglia origine, potrà mai fermare il Silenzio che incombe. Egli è morte eterna, che rincorre chiunque, arrivando alle spalle implacabile; puoi rallentarlo, imprigionarlo, nasconderlo, ma tornerà sempre e non avrai scampo.
    Cadrà il silenzio sulle ferite. Cadrà il silenzio sul dolore. Poiché essi semplicemente, non Sono.
    Ciò che è perso ricrescerà, ciò che è perduto ritornerà; corpo vuoto che avanza, privo di mente, privo di sangue, privo di cuore, non sarà la perdita di un arto o della testa a porre fine alla ricerca.
    Non esiste stanchezza, paura, o fatica.
    Egli è, inarrestabile.
    Arrendetevi ed accettate il giudizio inappellabile del Silenzio.
    (immortalità, eterna giovinezza, nessun bisogno di mangiare o bere, rigenerazione (off combat, in quest con consenso QM), insensibilità al dolore)

    Silenzio - Pace
    Cade il silenzio sulle gocce di sudore, sull'acqua che imperla la corazza, il ghiaccio non s’incrina ed il freddo non nuoce; gli elementi nascono e vivono solo per essere muti di fronte alla sua esistenza. Così che al cavaliere nulla importi dei torridi deserti che il ferro sciolgono o degli impervi ghiacciai che le giunture bloccano.
    (Passiva scenica di resistenza alle temperature da elementalist)

    Equipaggiamento:
    Silenzio - Corazzato
    L'armatura del silenzio, riluce di nero, dell'oscurità che lo segue.
    (armatura)

    Silenzio - Distruttore
    L'arma prima del silenzio, la lama del buio, forgiata con l'essenza stessa del suo padrone. Alta quanto il suo proprietario, essa è progettata per essere brandita con una o entrambe le mani, per portare distruzione in ogni dove e cancellare dall'esistenza qualunque minaccia.
    (1.90m di spada)
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Anche Silenzio sembrava avere un certo gusto per la prosa. Non che skekDor non l'avesse già capito, ma la sua risposta a quanto detto poco prima lasciò il mezzo-Mistico piacevolmente sorpreso.
    "Mmmh..." Mugugnò, carezzandosi i fianchi con fare lascivo.
    Adorava gli esseri inferiori che dimostravano l'apertura mentale necessaria per prenderlo sul serio. Sebbene fosse diverso nelle forme rispetto agli dei che di solito gli umanoidi adoravano, il fatto di venir denigrato per le sue fattezze costituiva motivo di estremo sconforto, per la sua persona: skekDor era sempre stato una primadonna.
    Con Silenzio, vuoi per rispetto o per semplice accondiscendenza, questo non stava capitando. Il che, regalava svariati punti al cavaliere, per quel che concerneva la stima che la divinità del Cristallo avrebbe potuto avere di lui.

    E così, l'armatura sguainò il suo spadone e si mise da subito in guardia. Poi, lasciò il primo colpo allo Skeksis.
    Quale gaudio e indicibile gioia per il mezzo-Mistico, fu una simile opportunità! In Arena Nera, finora, non gli era mai successo prima.
    "En garde, cavaliere. Non deludere le mie aspettative..." Esclamò, con un tono di voce decisamente più basso e cavernoso rispetto a prima.

    Avanzò nell'aria di quasi cinque metri, quindi sollevò entrambi gli arti e distese le dita, evocando la sua magia.
    Pian piano, la sabbia al di sotto del suo corpo iniziò a raggrupparsi in grossi mucchi, i quali sfrigolarono fra loro fino a tornare a essere dura roccia.
    Gli artefatti così evocati, lunghi tentacoli di bianco granito, scricchiolarono a ogni guizzo, aumentando in spessore e superando in altezza il loro evocatore. Presentavano estremità simili a quelle di un saracco, e all'apparenza abbastanza appuntite da poter intaccare senza problemi anche un'armatura spessa come quella di Silenzio, se mosse con la giusta enfasi.
    Lo Skeksis schioccò la lingua sul palato, e istantaneamente le fruste di pietra guizzarono in direzione del cavaliere: sei, per la precisione.
    Muovendo le braccia, la coda e le dita, skekDor sembrò impartire alle sue evocazioni precisi ordini.
    In effetti, poco prima di raggiungere Silenzio, due fruste si misero parallele al suolo, come serpi del deserto, mentre le restanti quattro si sollevarono in alto e ripiovvero al suolo alla stessa maniera dei giavellotti.
    Nell'intenzione di skekDor, quelle vicine al suolo avrebbero provato ad agguantare Silenzio per i calzari, stringendo tanto forte da conficcarsi nella sua armatura e, magari, pungerlo sul vivo.
    Le altre quattro, al contrario, dopo esser piombate in picchiata si sarebbero mosse a destra e a manca, così da frustarlo da diverse angolazioni nella zona dell'addome.
    Comunque l'offensiva fosse andata, al termine di quegli attacchi gli scudisci si sarebbero dissolti in sabbia, ricadendo al suolo in una pioggerella arancione\giallastra.

    Ad ogni modo, quello non era che il principio. Lo Skeksis si sarebbe infatti fatto estremamente vicino, sfruttando il diversivo offertogli dal suo stesso incanto. In tal modo, sarebbe arrivato nei pressi di Silenzio con fomento e buona rapidità, cercando di centrarlo in pieno volto con un montante portato dal basso verso l'alto.
    Poi, ostentando una fluidità di movimento innaturale per un essere che fino a poco prima si era lamentato di acciacchi e reumatismi, si sarebbe portato col busto parallelo al suolo, ad appena mezzo palmo dal toccare quest'ultimo con l'orlo della gonna.
    "Caw!" Pulpando, skekDor evocò in pochi istanti nel suo palmo sinistro una sfera verde scintillante. Senza indugio, stese il braccio e la schiacciò sulla superficie di sabbia, fino a farla inglobare da essa.

    Silenzio avrebbe visto spuntare, accanto a sé, un piccolo mulinello sabbioso. E se anche si fosse scansato, si sarebbe accorto che l'obiettivo di quell'ennesima magia non era quello di farlo sprofondare nel suolo. Anzi, tutto l'opposto. Il mulinello sarebbe infatti cresciuto d'intensità, e quella che all'inizio pareva proprio una piccola conca, si trasformò ben presto in una spirale di sabbia, diretta verso il cielo.
    Raggiunta pressappoco l'altezza di un metro, la tormenta in miniatura cominciò a produrre un flebile fischio, che dopo una manciata di secondi crebbe d'intensità, fino a diventare insostenibile.
    Uno stridio avverso avrebbe investito le orecchie del cavaliere, così acuto da impedirgli di concentrarsi e provocare dolore ai suoi timpani, a meno che non avesse opposto una buona difesa.

    Eppure, nonostante l'occasione propizia per sferrare un ennesimo colpo, lo Skeksis si limitò a riprendere la statura eretta. Così, sempre a mezz'aria, incrociò le braccia al seno e si fece indietro di un paio di metri, attendendo così di vedere che effetto avrebbe avuto quell'ennesimo incanto sul suo avversario immortale

    Salute: 100%
    Energia: 90%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Scudiscio del castigo arenoso:
    Attingendo alle proprie doti di Elementalista, skekDor è in grado di evocare dal terreno sotto i suoi piedi diversi tentacoli di duro granito, seghettati alle estremità e simili nella forma alle fibbie di un gatto a nove code. Il numero di fruste evocate e la loro lunghezza sono dipendenti dal consumo e vanno, in condizioni normali, da un minimo di quattro (Consumo Basso) a un massimo di dieci (Consumo Critico). Al termine dell'offensiva, ogni tentacolo si trasforma istantaneamente in sabbia [Abilità Attiva Multipla – Attacco Fisico; Consumo: Variabile (In questo caso Medio)]

    - Bailamme della tromba di sabbia:
    Usando le sue doti di Elementalista, skekDor lancia un globo di mana contro lo strato superficiale di terreno nei pressi dell'avversario. La zona si sgretolerà istantaneamente, trasformandosi in uno stretto turbine di sabbia dell'altezza di un metro che vortica a velocità vertigionosa. L'attrito prodotto dai minuscoli granelli di sabbia fra loro è tanto forte da danneggiare i timpani della creatura che si trovi nei pressi dell'incanto [Abilità Attiva – Attacco Fisico (Cofosi); Consumo: Medio]

    Riassunto:

    skekDor avanza di cinque metri ed evoca sei fruste di granito (Consumo Medio), con cui cerca di colpire Silenzio. Due si dirigono verso le gambe del cavaliere, cercando di stritolarle, mentre le restanti quattro provano a fustigarlo nella zona dell'addome. Subito dopo, lo Skeksis sferra un pugno (Attacco Base) diretto all'elmo del cavaliere, e infine evoca un piccolo turbine di sabbia (Consumo Medio) che minaccia i timpani di Silenzio. Per concludere, si fa indietro di due metri


     
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    Altresì ti ritrovasti
    Nel del Silenzio antro
    E non potesti più fuggire
    Da quell'incubo
    Che t'inseguiva
    Da sempre muto.

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    Silenzio -<>- Black -<>- Cavaliere del Silenzio -<>- Scheda -<>- IMG

    La prima mossa toccò a skekDor, ed egli non si fece certo attendere. Partí subito all'attacco, unendo offensive a distanza, tramite il controllo e mutamento del terreno stesso, ed un colpo ravvicinato portato con il pugno. Tutto sommato, una combinazione eccellente, ed una serie di tecniche ben ponderata. Al cavaliere non restò altro se non rimanere sulla difensiva, ed attendere il proprio turno.

    Nonostante l’avesse visto indossare delle armi da mischia, non s’aspettava che il suo avversario fosse così bravo a coaudiviare due stili di combattimento; c'era, dopotutto, un motivo s’egli faceva parte del rango divino.
    Così, all’esservarne i poteri all'opera, divenne perplesso, ed una nota di stupore gli si dipinse sul volto celato. I tentacoli da lui generati, di roccia e sabbia, furono scagliati come fruste su tutto il corpo dell'avversario, per martoriarlo e fargli assaggiare un avvertimento.
    La sua armatura, si dimostrò però anche in quell'occasione ben più di un mero vessillo: le escrescenze di roccia vi scivolarono sopra venendone consumate, e divenendo decisamente meno potenti e pericolose. Lasciarono poco più di graffi e polvere sul freddo metallo, mentre il corpo al di sotto risultò poco e niente intaccato.

    Nel frattempo il rapace s'era avvicinato, con l'intento di colpire con un montante, che venne però prontamente intercettato e parato dalla mano libera di Black. Quest'ultimo, che non aveva mai avuto bisogno di staccare gli occhi di dosso dal nemico, non ebbe difficoltà nel rendere vano quel colpo, iniziando in quel modo a capire quanto fosse grande la preparazione ed esperienza altrui; in special modo, con la mossa successiva, gli venne lanciato un vero e proprio affronto.
    Una forza, un turbine, scatenato con lo scopo di produrre rumore, era l'esatto opposto rispetto alla natura del Silenzio, e questo non poteva che scatenare una reazione eguale ed opposta.

    A parimenti, ciò che il cavaliere fece per difendersi non fu una reale difesa; di illusione, più che altro, si trattava, per opporre al fragore la calma, e far provare all'avversario sensazioni simili eppur diverse, da quelle nelle quali verterà lui. Tuttavia, sebbene fosse mera bugia, essa non avrebbe comunque svolto un ruolo né troppo né poco rilevante, poiché, abituato com'era egli al silenzio, che esso venisse provocato da reale sordità o illusoria finzione, lui non avrebbe trovato gran difficoltà nel muovercisi dentro.
    Per skekDor, invece, sarebbe stato un assaggiare la propria Medicina, e provare sulla sua pelle quel che si viveva una volta divenuto sordo. La pace, del mutismo, inimitabile ed infinita, conduceva i pensieri ad un luogo più profondo; permeava la mente, creando e generando idee.

    Eppure, non era quello il momento né il luogo per perdersi nella contemplazione.

    Così, Black, si sarebbe portato avanti, con una breve corsa atta ad accorciare le già ridotte distanze. Trovandosi, difatti, a poco più di due metri, il rapace era decisamente a portata della nera lama; e, quindi, dopo un paio di passi, che con la falcata data in buona parte dalla sua altezza equivalevano più o meno ad un metro e mezzo, sferrò il colpo.
    Iniziato il movimento già alla partenza, quando mosse il primo passo, dopo aver compiuto un arco la lama si sarebbe trovata alfine rivolta contro la spalla sinistra del rettiliforme, e sita già molto vicina al colpire; l'assalto, volto ad attraversare l'arto altrui con un movimento obliquo, e farlo quindi ricadere al terreno, qualsiasi ne fosse il risultato, sarebbe poi proseguito con il muovere anche la mano libera. Ed essa, portata ad afferrare l’elsa e, usando la presa già in corso come un perno, avrebbe fatto roteare la lama dimodo che, sia che il taglio andasse a vuoto, sia che invece riuscisse a colpire, ne sarebbe seguita una rotazione opposta che avrebbe riportato la spada indietro, salvo proseguire la giravolta compiendo un taglio orizzontale in senso orario. Ed il tutto, si sarebbe concluso con un colpo portato anche al braccio destro, in maniera del tutto similare al precedente, ma specchiato.

    Il cavaliere, deciso ad abbandonare la difesa, lasciandola completamente alla propria armatura, si concentrò sulle sole offensive, e ripose in quegli attacchi tutta la propria forza ed agilità. Non che sperasse, davvero, di riuscire nel menomare il rapace, tuttavia confidava di riuscire a dargli pane per il suo becco.

    In ultimo, si fermò, faccia a faccia, per vedere direttamente sul volto avversario i risultati delle proprie mosse.



    8dry9No
    Energie: 100%-5%-10%= 85%
    - - Stato Fisico: Colpi leggeri all'addome e alle caviglie (un basso ridotto da armatura e passiva).
    Orecchie momentaneamente sorde.
    - - Stato Mentale: il Silenzio, e la vendetta, contro chi fa urlare la roccia.
    Riassunto: oppone ai tentacoli una difesa (a consumo basso) che li fa scivolare contro il metallo facendoli consumare, così da ridurre l'attacco ad una forma più leggera: subisce quindi un basso totale, in parte ulteriormente ridotto dall’armatura indossata, sulla quale restano gli ovvi segni, ed in parte ignorato grazie alla passiva di insensibilità al dolore.
    In tutto ciò, non ha mai avuto bisogno di staccare gli occhi di dosso dal nemico, e quindi riesce ad intercettare con la mano libera il montante e pararlo prima che possa colpire, senza tuttavia trattenerlo.
    Subisce quindi in pieno l'attacco sonoro, che lo debilita solo in parte poiché non è certo novità per lui vivere nel silenzio, ed inoltre non prova dolore; nel mentre, fa ricadere il mutismo su tutta la zona circostante, così da al contempo mettersi a suo agio (nascondendo inoltre sotto un'illusione il suono provocato dal turbine) e far provare a skekDor un'esperienza simile alla propria, quasi come se il rapace fosse caduto vittima del suo stesso incanto.
    Inizia il contrattacco.
    Black si spinge in avanti per avvicinarsi di corsa, e attacca compiendo una rotazione circolare da destra a sinistra dirigendo la lama in obliquo verso il braccio sinistro di skekDor (attacco base). Quindi, indipendentemente dal risultato, avrebbe ritirato indietro la spada utilizzando il braccio libero e, compiendo una giravolta sul posto, avrebbe fatto roteare la lama in senso orario sino a compiere un attacco simile ma specchiato al braccio destro dell'avversario.

    Tecniche Utilizzate:
    Silenzio - Intoccabile
    Il silenzio non può essere scalfito, il silenzio non può venire ferito, il silenzio non si può colpire. Qualsivoglia genere di offensiva scivolerà lungo la sua corazza senza sfiorarla, si consumerà compiendo attrito con la stessa ma senza davvero toccarla; impossibilitata a raggiungere la superficie, l'offensiva svanirà nel nulla senza lasciare traccia alcuna su di lui.
    (difesa fisica a consumo basso)
    Silenzio - Inudibile
    In loco, nel dintorno dell'essere, suono d'ogni origine diviene meno che flebile sussurro: scompare, nel nulla, come inesistente. Nessuna voce può essere udita, nessun passo può venire seguito. Vi è solo il silenzio più profondo.
    (7m x medio)
    (illusione media uditiva di silenzio)

    Passive:
    Silenzio - Inarrestabile
    Nessun'arma, mortale o sovrannaturale, immonda o celestiale, e di qualsivoglia origine, potrà mai fermare il Silenzio che incombe. Egli è morte eterna, che rincorre chiunque, arrivando alle spalle implacabile; puoi rallentarlo, imprigionarlo, nasconderlo, ma tornerà sempre e non avrai scampo.
    Cadrà il silenzio sulle ferite. Cadrà il silenzio sul dolore. Poiché essi semplicemente, non Sono.
    Ciò che è perso ricrescerà, ciò che è perduto ritornerà; corpo vuoto che avanza, privo di mente, privo di sangue, privo di cuore, non sarà la perdita di un arto o della testa a porre fine alla ricerca.
    Non esiste stanchezza, paura, o fatica.
    Egli è, inarrestabile.
    Arrendetevi ed accettate il giudizio inappellabile del Silenzio.
    (immortalità, eterna giovinezza, nessun bisogno di mangiare o bere, rigenerazione (off combat, in quest con consenso QM), insensibilità al dolore)

    Silenzio - Pace
    Cade il silenzio sulle gocce di sudore, sull'acqua che imperla la corazza, il ghiaccio non s’incrina ed il freddo non nuoce; gli elementi nascono e vivono solo per essere muti di fronte alla sua esistenza. Così che al cavaliere nulla importi dei torridi deserti che il ferro sciolgono o degli impervi ghiacciai che le giunture bloccano.
    (Passiva scenica di resistenza alle temperature da elementalist)

    Equipaggiamento:
    Silenzio - Corazzato
    L'armatura del silenzio, riluce di nero, dell'oscurità che lo segue.
    (armatura)

    Silenzio - Distruttore
    L'arma prima del silenzio, la lama del buio, forgiata con l'essenza stessa del suo padrone. Alta quanto il suo proprietario, essa è progettata per essere brandita con una o entrambe le mani, per portare distruzione in ogni dove e cancellare dall'esistenza qualunque minaccia.
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    Come già supposto in precedenza dallo Skeksis, l'armatura che ricopriva nella sua interezza il corpo di Silenzio era ben più di un mero abbigliamento decorativo. Gli scudisci ne intaccarono la superficie, senza però arrivare a raggiungere gli strati più interni. In sostanza, eccezion fatta per delle lievi scalfitture, il cavaliere sembrava aver opposto una buona difesa all'incanto.
    Di seguito, evitato anche il montante, l'essere umanoide sembrò ignorare totalmente l'effetto del turbine assordante.
    Anzi, forse la faccenda era persino più sottile: che avesse subito il colpo, era fuori di dubbio; era come se, nonostante l'evidente danno ai timpani, fosse semplicemente incapace di provare sofferenza. O magari, una tecnica simile su di lui non poteva avere effetto. Troppe congetture, per vederci chiaro!
    A complicare i ragionamenti del mezzo-Mistico in merito, ci si mise l'illusione che, di lì a poco, Silenzio evocò nella zona.
    skekDor la percepì istantaneamente, ma anziché opporvisi, decise di concedere all'avversario il beneficio del dubbio, e provare a vedere cosa mai avesse architettato quell'armatura vivente per soprendere il Signore del Cristallo, che d'illusioni si dilettava a sua volta.

    Il risultato fu... poco soddisfacente. Sulle prime, battendo un paio di volte le palpebre per la perplessità, skekDor si guardò attorno in cerca di un qualche particolare fuori posto, non trovandone. Poi, spazientendosi, aprì il becco e chiese spiegazioni. E allora se ne rese conto. Non poteva parlare, o per meglio dire l'aria gli attraversava la gola senza produrre alcun suono. Eppure, il gozzo vibrava, quindi non si trattava di mutismo.
    Assottigliò lo sguardo, scuotendo tristemente il capo. Per quanto l'idea fosse carina, in realtà Silenzio non aveva aggiunto molto peso al piatto della bilancia.
    skekDor, mentre volava, non produceva già di suo alcun tipo di suono, eccezion fatta, appunto, per la sua voce. E il privarlo del diletto di parlare era ben poca cosa. Oh, certamente non poter sentire neanche il clangore prodotto dall'armatura del suo avversario mentre si muoveva, tantomeno l'eco dei suoi passi sulla sabbia, poteva risultare seccante, alla lunga. Però...
    Portò le zampe ai lati del busto, facendo visibilmente spallucce a Silenzio e mostrandogli una smorfia canzonatoria, come se la cosa non lo turbasse poi più di tanto.

    Comunque, il cavaliere stava nel frattempo passando alla controffensiva.
    Accorciò le distanze, e provò a colpire skekDor con uno squalembro dritto. Un attacco di sicuro portato perlopiù per saggiare le abilità di movimento della divinità, che con l'intenzione d'infliggerle davvero del danno.
    E infatti a skekDor bastò alterare nuovamente il suo centro di gravità eterico, intersecandolo con una dimensione che si trovava attorno ai quarantacinque gradi rispetto al piano di Endlos, per scivolare rapidamente in obliquo verso il basso, nella direzione opposta rispetto al movimento del cavaliere. La lama gli sibilò al di sopra della nuca, sfiorandolo di un soffio.

    Subito dopo, Silenzio sfruttò il movimento rotatorio generato dall'essere andato a vuoto con la spada per compiere una specie di piroetta e colpire lo Skeksis sul braccio opposto, con un colpo portato da sinistra verso destra.
    Di nuovo, al mezzo-Mistico sarebbe bastato ricorrere alla sua peculiare capacità di fluttuare nell'aria, per scongiurare anche quell'ennesima offensiva.
    Eppure, ci teneva a mostrare a Silenzio di non essere il solo a vestire un'armatura.

    In sostanza, rimase fermo immobile, e il colpo minacciò di tranciargli di netto il braccio destro. Eppure, a meno di una ventina di centimetri dall'impatto, lo spadone avrebbe cozzato contro una superficie durissima, che in condizioni normali avrebbe prodotto nella zona uno stridio piuttosto acuto.
    L'aria nei pressi del punto d'impatto si sarebbe scurita per qualche istante, mostrando una sagoma convessa tutt'intorno alla figura dello Skeksis. Una sfera d'un viola tenue si sarebbe mostrata per pochi istanti, per poi scomparire nel nulla, tornando invisibile.
    Il Cristallo, nel tentativo di proteggere il suo portatore, aveva eretto una barriera energetica tutt'intorno al suo corpo.

    skekDor innalzò un sopracciglio, aprì il becco e sghignazzò alla bene e meglio. Anche nel totale silenzio, il cavaliere avrebbe potuto godersi le sue spalle muoversi su e giù, e il gozzo rugoso ondeggiare per via del moto di riso.
    Poi, lo Skeksis articolò alcune parole. Salvo rendersi poco dopo -E questo sarebbe stato reso chiaro dalla sua espressione, a metà strada fra lo scocciato e il deluso- di non poter essere udito.
    Tirò il fiato ed emise palesemente un lunghissimo sospiro, socchiudendo gli occhi e scuotendo il capo.

    A questo punto, tornò serio e passò di nuovo all'offensiva. Anche perché la distanza assai ridotta gliel'avrebbe permesso senza problemi.
    Puntò il palmo aperto a Silenzio, evocando in pochissimi istanti nel suo palmo un voluminoso globo violaceo fiammeggiante. La sfera crebbe rapidamente in dimensioni, raggiungendo il ragguardevole diametro di quattro metri, prima di esplodere proprio contro l'armatura avversaria.

    Comunque fosse andato il colpo, skekDor avrebbe sfruttato l'evidente muro di fiamme generato dall'esplosione per celarsi alla vista nemica e provare ad agire indisturbato.
    Un colpo di coda, saettante come una frusta, ma violento come l'impatto di un ariete portatile, avrebbe minacciato di dislocare il ginocchio destro di Silenzio, abbattendosi nell'incavo della rotula; lì dove l'armatura, per esigenze di movimento, non poteva che avere dei punti di giunzione.

    In seguito, spostandosi verso l'alto fino a superarlo in altezza, skekDor avrebbe portato le gambe quasi al petto, e provato a colpire Silenzio in pieno petto con entrambi i piedi.
    Una mossa voluta più per guadagnare distanza, che per infliggere reali danni. Anche perché si sarebbe conclusa con un evento singolare.
    Poi secondi, infatti, e skekDor sarebbe scomparso nel nulla, quasi inghiottito dall'aria immota del luogo.
    Non più il suo becco, né il vistoso verdugale, né tantomeno la grottesca ombra di rapace proiettata sulla sabbia cocente. Scomparso, come non fosse mai esistito.
    Un elemento palesemente di disturbo, quello.

    Lo Skeksis si sarebbe rimesso in guardia a un palmo dal suolo, in attesa di sviluppi. E, sicuro del fatto suo, sarebbe rimasto a braccia incrociate a circa quattro metri alla sinistra del cavaliere, giusto per vedere quale reazioni avrebbe provocato in Silenzio quel suo piccolo trucchetto illusorio

    Salute: 100%
    Barriera del Cristallo: 75% della durabilità
    Energia: 75%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Sfera infuocata:
    skekDor condensa le proprie energie in un globo di fuoco viola brillante che si origina di fronte a sé, sparandola poi in direzione dell'avversario. Il diametro del globo è dipendente dal consumo e va, in condizioni normali, da un minimo di 2 metri (Consumo Basso) a un massimo di 8 (Consumo Critico). Il colpo, in ogni caso, si annichilisce dopo aver raggiunto la distanza massima di 15 metri dal punto d'origine. [Abilità Attiva – Attacco Magico; Consumo: Variabile (In questo caso Medio)]

    - Velo d'irrimarcabilità:
    skekDor attinge ai propri poteri per indurre in chi lo guarda l'illusione che in realtà lui sia invisibile, alterando l'ambiente che lo circonda. La tecnica permette a fino a quattro alleati che si trovino in un'area di 5 metri dallo Skeksis di condividere il medesimo effetto. Nessuno, a parte l'utilizzatore ed eventuali alleati, sarà dunque in grado di scorgere alcuna sagoma, neanche guardando la zona d'interesse indirettamente (Servendosi ad esempio di uno specchio o di una telecamera). La cappa illusoria segue fedelmente skekDor in ogni suo movimento, permettendogli di muoversi al suo interno senza uscirne mai (Abilità Attiva - Supporto; Consumo: Basso o Medio; Durata: 1 o 2 turni) (In questo caso, Basso per un turno)

    Riassunto:

    skekDor accoglie l'illusione evocata da Silenzio con emozioni contrastanti. Poi, evita per un soffio il primo Base, e incassa il secondo, opponendovi la Barriera del Cristallo e rimanendo di fatto illeso. In seguito, scaglia su Silenzio una Sfera infuocata a Consumo Medio, poi attacca con un colpo di coda (Attacco Base) al ginocchio avversario, e conclude sollevandosi in alto e colpendo con un doppio calcio in direzione del petto del cavaliere (Attacco Base). Al termine della fase offensiva, si avvolge in un'illusione che lo rende invisibile all'occhio avversario (Illusione a Consumo Basso)


     
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    Altresì ti ritrovasti
    Nel del Silenzio antro
    E non potesti più fuggire
    Da quell'incubo
    Che t'inseguiva
    Da sempre muto.

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    Silenzio -<>- Black -<>- Cavaliere del Silenzio -<>- Scheda -<>- IMG

    Com’era da aspettarsi, l’illusione non diede grandi problemi a nessuno dei contendenti: l’uno, abituato in ogni caso al silenzio, l’altro non più di tanto turbato. Così, la sfida proseguì, tra colpi di spada e magia.
    Alle offensive date dalla lama, il rapace oppose la propria agilità superiore, e dimostrò di essere ben più protetto di quanto non apparisse. Così come il cavaliere indossava un’armatura che era più di mero metallo, così la divinità portava con sé un artefatto ch’era ben più d’un semplice gioiello. Entrambi diedero prova delle proprie difese, ma sol uno di loro diede addito alla via del sarcasmo; skekDor, col suo fare, diede prova d’ironia, e delusione, poiché non riscontrò grandi prodezze nell’altrui potere.
    E, di gusto, rise, dopo aver fatto capire che non fosse tanto facile colpirlo.

    Il cavaliere, dal canto suo, fu in verità lieto che il suo avversario non si fosse lasciato distrarre dalla silenziosa emanazione: poiché non era quello il di lui scopo, che sol per vendetta, e per imporre il volere del SIlenzio, in essa s’era dilettato.
    E tuttavia, l’entità che lo dominava, non ritenne necessario ch’egli si macchiasse d’altre emozioni. E, così, lui non provò rabbia, non ebbe frustrazione, e neppure tristezza, per gli assalti andati a vuoto, e per lo schernire.
    Egli, non si perse d’animo, poiché non gli era permesso; e quindi, lo scontro proseguì.

    La palla, tornò nelle mani del rettiliforme, il quale compì un altro prodigio; evocando un’enorme sfera di fuoco dello stesso colore delle sue piume, ed inglobando al suo interno il cavaliere, diede una spinta alla battaglia. Nuovamente, le vestigia di metallo diedero prova delle loro potenzialità: il calore, l’energia, la potenza di quella vampata, vennero completamente smorzate. Le fiamme, scivolando lungo il liscio materiale, si consumarono senza realmente lambirlo; senza realmente toccarlo, così che né ustioni né tracce potessero permanere sul Silenzio.
    Per quest’ultimo, però, oltre all’udito mancante, s‘aggiunge la vista oscurata, dalle fiamme e dalla lor stessa luce.
    Lasciando la difesa da simili magie alla nera corazza, egli poteva concentrarsi sul seguire le mosse altrui; tuttavia, in una simile condizione, ciò non gli era del tutto possibile: menomato in due sensi fondamentali, egli, sebbene potesse prevedere che avrebbe ricevuto degli attacchi ravvicinati, non sarebbe riuscito a schivarli.

    E così, semplicemente, dovette incassarli.

    Nel mentre che tentava di dissipare il campo fiammeggiante, con un colpo di spada, ora tenuta nuovamente sol dalla destra, e lo spostamento d’aria conseguente, Black ricevette un forte colpo di frusta nel dietro del ginocchio destro; questo si piegò, per il contraccolpo, portandosi dietro il suo proprietario, e nel contempo facilitando la successiva azione della divinità.
    Il doppio calcio in pieno petto fu, però, intravisto data la mole del rapace, e quindi ne venne contrapposto il braccio mancino; posto giusto in tempo perché potesse fare da cuscinetto parziale, si unì inconsapevolmente al piano dell’altrui: spingendo egli stesso quelle gambe, lo aiutò inconsciamente ad allontanarsi.

    Ed egli, poi, scomparve

    A nulla servì, ruotare il capo, e smuovere gli occhi, infliggere un colpo orizzontale alla cieca di fronte a sé; osservare i dintorni, era inutile, così come lo era cercare delle tracce. Era divenuto invisibile, e come tale poteva agire da qualsiasi posizione ed in qualsiasi momento, ponendo in uno stato di scacco il cavaliere.
    Quest’ultimo, risentendo del colpo al ginocchio, tuttavia attenuato forse in parte dalla grandezza della giuntura rispetto la coda, che quindi aveva permesso all’armatura di assorbire parte della forza avversaria, avrebbe avuto da quel momento qualche difficoltà di movimento, e tuttavia, non sentendo alcun dolore, sarebbe comunque riuscito a combattere ancora per tutto il tempo necessario.
    Questo, ovviamente, a patto che skekDor glielo permettesse.

    Raccolse della sabbia con la mano libera e si rimise in piedi, in posizione rilassata ma pronta a scattare, facendo forza su entrambe le gambe ma specialmente su quella sana, la spada nuovamente poggiata sulla spalla. Rimase, quindi, ora che aveva nuovamente sia udito che vista, concentrato e sull’attenti, fermo sul posto e muovendo sol la testa; in un modo o nell’altro, sarebbe riuscito nuovamente ad individuare il rapace, e gliela avrebbe fatta pagare salata per avergli inferto quei colpi.



    8dry9No
    Energie: 85% - 10% = 75%
    - - Stato Fisico: Colpi leggeri all'addome e alle caviglie (un basso ridotto da armatura e passiva).
    Movimenti del ginocchio destro ridotti, causa colpo di frusta con la coda (attacco base, tenuto a bada dalla passiva).
    - - Stato Mentale: concentrato ed attento per individuare l'avversario, la calma prima della tempesta.
    Riassunto: oppone una difesa magica contro la sfera di fuoco, smorzandola completamente. Effettua poi un tentativo con la spada (che ovviamente non colpisce skekDor) di aprire un varco tra le fiamme rimanenti, ma nel mentre subisce il colpo di frusta con la coda al ginocchio della gamba destra e si piega su di essa, quindi intravede il doppio calcio e lo ammortizza col braccio sinistro, aiutando però nel contempo l’avversario ad allontanarsi.
    Vedendolo scomparire, tira un colpo orizzontale a vuoto di fronte a sé, per poi rimettersi in piede in posizione ed in guardia; rimanendo sull’attenti con occhi e orecchie, e guardandosi intorno per cogliere anche la minima avvisaglia delle prossime mosse dell’avversario, attende.

    Tecniche Utilizzate:
    Silenzio - Intoccabile
    Il silenzio non può essere scalfito, il silenzio non può venire ferito, il silenzio non si può colpire. Qualsivoglia genere di offensiva scivolerà lungo la sua corazza senza sfiorarla, si consumerà compiendo attrito con la stessa ma senza davvero toccarla; impossibilitata a raggiungere la superficie, l'offensiva svanirà nel nulla senza lasciare traccia alcuna su di lui.
    (difesa magica a consumo medio)

    Passive:
    Silenzio - Inarrestabile
    Nessun'arma, mortale o sovrannaturale, immonda o celestiale, e di qualsivoglia origine, potrà mai fermare il Silenzio che incombe. Egli è morte eterna, che rincorre chiunque, arrivando alle spalle implacabile; puoi rallentarlo, imprigionarlo, nasconderlo, ma tornerà sempre e non avrai scampo.
    Cadrà il silenzio sulle ferite. Cadrà il silenzio sul dolore. Poiché essi semplicemente, non Sono.
    Ciò che è perso ricrescerà, ciò che è perduto ritornerà; corpo vuoto che avanza, privo di mente, privo di sangue, privo di cuore, non sarà la perdita di un arto o della testa a porre fine alla ricerca.
    Non esiste stanchezza, paura, o fatica.
    Egli è, inarrestabile.
    Arrendetevi ed accettate il giudizio inappellabile del Silenzio.
    (immortalità, eterna giovinezza, nessun bisogno di mangiare o bere, rigenerazione (off combat, in quest con consenso QM), insensibilità al dolore)

    Silenzio - Pace
    Cade il silenzio sulle gocce di sudore, sull'acqua che imperla la corazza, il ghiaccio non s’incrina ed il freddo non nuoce; gli elementi nascono e vivono solo per essere muti di fronte alla sua esistenza. Così che al cavaliere nulla importi dei torridi deserti che il ferro sciolgono o degli impervi ghiacciai che le giunture bloccano.
    (Passiva scenica di resistenza alle temperature da elementalist)

    Equipaggiamento:
    Silenzio - Corazzato
    L'armatura del silenzio, riluce di nero, dell'oscurità che lo segue.
    (armatura)

    Silenzio - Distruttore
    L'arma prima del silenzio, la lama del buio, forgiata con l'essenza stessa del suo padrone. Alta quanto il suo proprietario, essa è progettata per essere brandita con una o entrambe le mani, per portare distruzione in ogni dove e cancellare dall'esistenza qualunque minaccia.
    (1.90m di spada)
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Invisibile e in quiete dal suo punto di osservazione privilegiato, skekDor seguì i movimenti del cavaliere in armatura con un'espressione piuttosto divertita. No, non per averlo gabbato a quella maniera, quanto per le sue reazioni in merito.
    La sua gioia era tanta che aveva già da un po' preso a sferzare con la coda i Podling, sotto la gonna. Tuttavia, non un solo lugubre gemito era uscito dai corni musicali posti sulla sua schiena. O almeno, non per ancora qualche istante.

    Grossomodo mentre il cavaliere riprendeva a fatica la statura eretta, per via del colpo ricevuto al ginocchio, ecco che finalmente le orecchie di skekDor tornarono a percepire una sonorità ormai piuttosto nota.
    Silenzio avrebbe udito alla sua sinistra una litania tanto angosciosa e cupa da fargli comprendere istantaneamente chi mai si celasse dietro a un così oscuro componimento.
    E come a concretizzare i suoi eventuali pensieri in merito, ecco che il Velo d'irrimarcabilità sarebbe andato a disgregarsi in invisibili piume, spazzate rapidamente via da una tenue brezza bollente.
    "Ma come, nessun gemito? Eppure, la gamba dovrebbe dolerti. Mmmh..." Si levò nell'aria la voce dello Skeksis. Cavernosa, ora, e con una nota di biasimo nel tono.

    In concomitanza col dissolversi della magia, Silenzio avrebbe visto materializzarsi nel suo campo visivo l'orlo di una gonna, poi un corsetto, e da lì un paio di braccia striminzite.
    Una di queste, la destra, si sarebbe sollevata in alto, a carezzare idealmente la zona del corpo in cui ci sarebbe dovuta essere la testa.
    E infatti, come per incanto, non appena questa solcò lentamente l'aria, ecco che ricomparve di nuovo il muso d'avvoltoio.
    "O la tua soglia del dolore è molto elevata, oppure la magia che ti ha reso ciò che sei ti ha privato anche delle sensazioni. Sarebbe un vero peccato, invero... Non tutta la sofferenza viene per nuocere, in determinati contesti." Chiocciò quasi, azzardando un occhiolino nella sua direzione.
    La litania cessò in quell'istante, a seguito di uno schiocco di coda tanto forte da far ondeggiare appena il verdugale. I Podling avevano ricevuto la giornaliera razione di botte.

    "Come vedi, mio caro Black, anch'io mi diletto di illusioni." Mormorò, sollevandosi nuovamente da terra di un buon metro.
    "E sebbene il privarmi del piacere dei suoni non abbia sortito alcun effetto degno di nota, sappi che ho apprezzato particolarmente l'inventiva... Tanto da voler restituire il favore. Ihihih!"
    In effetti, d'illusionisti su Endlos ne esistevano ben pochi. E ancora meno, quelli capaci di sfruttare le illusioni a quella maniera. A volte, la semplicità premia ben più di un arzigogolato incantesimo.

    Si passò una mano sul petto, e in seguito annunciò: "Ora è il tuo turno di attaccarmi. Coraggio, mostrami dell'altro! Non aver timore di affrontarmi con tutto te stesso."
    Così detto, portò i caesti vicino al becco, in una posa di guardia presa direttamente dal pugile Ted, e che palesemente non gli apparteneva.
    La lingua violacea solcò il becco da un lato all'altro, mentre il corpo veniva scosso da fremiti dovuti alla trepidante attesa di vedere di cosa fosse ancora capace Silenzio

    Salute: 100%
    Barriera del Cristallo: 75% della durabilità
    Energia: 75%
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    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    E non potesti più fuggire
    Da quell'incubo
    Che t'inseguiva
    Da sempre muto.

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    Silenzio -<>- Black -<>- Cavaliere del Silenzio -<>- Scheda -<>- IMG

    D’un tratto, imprevedibile, giunse alle orecchie del cavaliere una musica; tetra, nera, e porpora, essa proveniva dalla di lui sinistra, e così verso questa si volse. Conscio che avrebbe potuto trattarsi d’un esca o trappola, guardò comunque in quella direzione, e fu ricompensato. Vide, di fronte a lui, a pochi metri, comparire pezzo dopo pezzo, la figura dello Skeksis. Quest’ultimo, fece cessare la litania, e gli parlò.
    Egli parve contrariato, dall’assenza di dolore nell’altrui, come se ciò lo privasse del piacere e del divertimento; parve, fare i complimenti, e lodare il corazzato. Parve, tutto sommato, aver accettato ciò che avvenne, prendendolo come spunti e prove, dimostrazioni.
    Lo invitò, ad attaccare, senza indugi.

    Black, dal canto suo, apprezzava lo svolgersi degli accadimenti, quel susseguirsi di botta e risposta, in contrattacchi e affondi; e, nonostante l’evidente pendenza della bilancia dal lato del rapace, se la stava godendo. Da tempo, troppo tempo, non sgranchiva i muscoli a quel modo, non faceva smuovere le giunture dell’armatura, e non sfruttava ciò che in lui era celato come arma. Finalmente, dopo tanto pellegrinare per quelle calde sabbie e i freddi cunicoli, aveva trovato qualcosa che riuscisse, almeno un poco, a smuovere la presa del Silenzio. Quei lunghi tentacoli neri, oscuri, che gli avvolgevano la mente, opprimevano le emozioni, nascondevano i ricordi, e relegavano nel profondo una personalità, lasciando che sol i desideri e le capacità ne fuoriuscissero.
    Quel tutt’uno ch’era, s’era momentaneamente spezzato, incrinando un equilibrio precario ed importante. Poiché, egli, iniziava a trovar felicità in quelle azioni, ed avrebbe voluto continuarle ancora molto a lungo.

    Sorrise, celato dietro l’elmo, d’un movimento ch’era al contempo gioia e tristezza; d’un qualcosa di sadico, verso sé, verso l’altro, e verso lui.

    Raccolse la sfida, e partì all’azione. Non una parola fu da lui proferita, non un verbo, non un suono fuoriuscì dalla di lui bocca. Semplicemente, agì.

    Iniziò col roteare lo spadone, cerchio dopo cerchio, da un lato all’altro di sé stesso, come a voler dare dimostrazione, o per scaldarsi in vista della seconda parte. Tirò indietro la lama, la caricò d’energia, vi infuse, la potenza del Silenzio; agì come per preparare un affondo da lontano, e poi, svanì. Quattro metri lo separavano dall’avversario, e quattro metri furono percorsi, in un istante. Scomparve, dal di dove si trovava, e ricomparve, di fianco, al rettiliforme. Non alle spalle, non alla schiena, poiché sempre di duello onorevole si trattava, ma bensì di lato, alla di lui sinistra, a brevissima distanza.
    E, da lì, tentò di portare a termine l’assalto.

    Spinse, la spada, per perforare, per trapassarlo da parte a parte, attraverso il costato, fino al lato opposto, aiutato dalla lunghezza dell’arma pari quasi a due metri. Per poi ritirarla a sé, riprenderla e compiere qualche passo indietro, pronto ad un altro taglio; questa volta, dal basso verso l’alto, in diagonale, da sinistra a destra. Atto, compiuto, più per riposizionarsi che col vero scopo di ferire. E tuttavia, anch’esso capace di provocar danni.



    8dry9No
    Energie: 75% -5% - 20% = 50%
    - - Stato Fisico: Colpi leggeri all'addome e alle caviglie (un basso ridotto da armatura e passiva).
    Movimenti del ginocchio destro ridotti, causa colpo di frusta con la coda (attacco base, tenuto a bada dalla passiva).
    - - Stato Mentale: inizia a lasciarsi prendere dalla foga della battaglia.
    Riassunto: rotea la spada, principalmente per scaldarsi, quindi la tira indietro per preparare un affondo.
    Compie uno scatto rapido (consumo basso), per portarsi vicinissimo all'avversario, dal di lui fianco sinistro; quindi, completa l'attacco tentando di perforarlo con un offensiva fisica (consumo alto).
    Infine, tenterebbe di ritirare a sé la spada, farsi indietro, e compiere un ultimo attacco (attacco base) in diagonale dal basso verso l'alto, da sinistra a destra, atto più a riposizionarsi che a ferire.

    Tecniche Utilizzate:
    Silenzio - Inseguimento
    E' veloce, troppo veloce, il silenzio si muove con la velocità di una parola. In un istante ti è addosso, e non potrai sfuggire alla condanna.
    (scatto rapido basso)
    Silenzio - La caduta
    La fredda lama risuona dell'energia del silenzio, pronta a calare sul malcapitato, trafiggerlo, inesorabile. Nessuna pietà, nessuna esitazione, in quel singolo colpo dotato della forza di una bestia, capace di strappare la vita in un attimo, potente al punto da attraversare una corazza, distruggere un muro e aprire squarci nel terreno.
    (offensiva fisica alta)

    Passive:
    Silenzio - Inarrestabile
    Nessun'arma, mortale o sovrannaturale, immonda o celestiale, e di qualsivoglia origine, potrà mai fermare il Silenzio che incombe. Egli è morte eterna, che rincorre chiunque, arrivando alle spalle implacabile; puoi rallentarlo, imprigionarlo, nasconderlo, ma tornerà sempre e non avrai scampo.
    Cadrà il silenzio sulle ferite. Cadrà il silenzio sul dolore. Poiché essi semplicemente, non Sono.
    Ciò che è perso ricrescerà, ciò che è perduto ritornerà; corpo vuoto che avanza, privo di mente, privo di sangue, privo di cuore, non sarà la perdita di un arto o della testa a porre fine alla ricerca.
    Non esiste stanchezza, paura, o fatica.
    Egli è, inarrestabile.
    Arrendetevi ed accettate il giudizio inappellabile del Silenzio.
    (immortalità, eterna giovinezza, nessun bisogno di mangiare o bere, rigenerazione (off combat, in quest con consenso QM), insensibilità al dolore)

    Silenzio - Pace
    Cade il silenzio sulle gocce di sudore, sull'acqua che imperla la corazza, il ghiaccio non s’incrina ed il freddo non nuoce; gli elementi nascono e vivono solo per essere muti di fronte alla sua esistenza. Così che al cavaliere nulla importi dei torridi deserti che il ferro sciolgono o degli impervi ghiacciai che le giunture bloccano.
    (Passiva scenica di resistenza alle temperature da elementalist)

    Equipaggiamento:
    Silenzio - Corazzato
    L'armatura del silenzio, riluce di nero, dell'oscurità che lo segue.
    (armatura)

    Silenzio - Distruttore
    L'arma prima del silenzio, la lama del buio, forgiata con l'essenza stessa del suo padrone. Alta quanto il suo proprietario, essa è progettata per essere brandita con una o entrambe le mani, per portare distruzione in ogni dove e cancellare dall'esistenza qualunque minaccia.
    (1.90m di spada)
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Galvanizzarsi per uno scontro era ormai diventata un'abitudine per lo Skeksis. Non che non lo fosse anche prima dell'esilio. Diciamo solo che, ai tempi, la divinità del Cristallo si concedeva altri "svaghi" ben più piacevoli... ma che egualmente comportavano sudare e ferirsi.
    Comunque, su Endlos di questa seconda possibilità ancora non se ne parlava, perciò aveva ripiegato sulle lotte.

    Così, quando Silenzio si mise in guardia, pronto ad attaccare, al mezzo-Mistico venne spontaneo dire: "Avanti... Mostrami la magia che stai per-" Non riuscì però a concludere il periodo.
    Pochi, pochissimi istanti, e il suo avversario gli si materializzò di lato.
    Lo Skeksis strabuzzò gli occhi e, per puro istinto, provò a evocare una delle anime contenute nel suo ventre.
    Eppure... Il tempo non bastava, anzi... era come se l'avesse tradito!

    La sagoma eterea ancora non s'era ben formata. I lineamenti erano impercettibili, e somigliava piuttosto a una grottesca statua di argilla smeraldina. La spada l'attraversò come burro, venendo solo in parte rallentata dall'ectoplasma, che esplose di lì a poco in una pioggia di schegge eteree.
    E la Barriera del Cristallo ben poco poté fare: crepitò come una lastra di vetro portata allo stremo, mostrando scintille in più punti lì dove l'acciaio ne aveva superato lo sbarramento. Troppo, troppo lenta per innalzarsi in quei pochi istanti.

    skekDor percepì freddo, nonostante il gran caldo. E nonostante lui stesso non fosse che una specie di cadavere ambulante.
    Chinò lo sguardo, con un'espressione curiosa, e tutto ciò che vide fu il filo della lama del cavaliere. Buona metà del corpo della spada gli premeva all'altezza del fianco, da cui già copiose quantità di un succo verdognolo e grumoso stavano uscendo e imbrattando il verdugale.
    Provò a gemere, ma si rese conto all'istante che ciò gli avrebbe solo provocato maggior sofferenza.

    Giusto il tempo di voltare il capo, per vedere che la spada era spuntata praticamente dal fianco opposto, e Silenzio tirò con forza indietro.
    "AAAAURRGH!!!" Gridò lo Skeksis, con tutto il fiato che aveva in corpo.
    Il dolore era così intenso che prese a tremare come una foglia, e gli occhi gli si rigarono di lacrime.
    Tuttavia, impietoso, il cavaliere vibrò un altro colpo.
    skekDor se ne rese conto, e prontamente alterò il suo centro di gravità eterico. Per fortuna, fare ciò non richiedeva alcuno sforzo, sebbene il lancinante dolore avesse reso la faccenda ben difficoltosa.

    Riuscì solo a sbalzarsi indietro di pochi metri, e la punta della lunga lama gli sfilò sul corsetto, recidendo parte della gonna nell'atto.
    Cadde al suolo, e l'urto fece sprizzar fuori dell'altro liquido nauseante, seguito da un'ennesima, lancinante fitta.
    "Aaargh... Sniff!" Emise un gridolino, seguito da un singhiozzo.

    Poi, abbassando lo sguardo all'addome, sfiorò i tagli con entrambe le mani. Il colpo doveva di sicuro avergli spappolato qualche organo. Buon per lui che fosse immortale!
    Piagnucolò ancora per qualche istante, emettendo gemiti e singhiozzi per diversi secondi. Pian piano, però, i lamenti di dolore si trasformarono in un ansimare sommesso, e il pianto in una specie di risata forzata.

    Si staccò dal suolo verso l'alto, lo Skeksis, pur rimanendo raggomitolato su sé stesso. E poi, cercando nervosamente un fazzoletto in una delle tasche della gonna, si asciugò con cura il viso.
    "B-bene, ragazzo... Cough! Bene... Era proprio a... a questo che mi riferivo..." Biascicò, a corto di fiato.
    Avrebbe potuto facilmente curare una simile ferita in pochi istanti, ma ci teneva a proseguire lo scontro, e dare a Silenzio quel discreto vantaggio: d'altro canto, il cavaliere l'aveva colto di sorpresa con un attacco inaspettato; si meritava una specie di premio.

    Comunque, a giudicare dal baluginio sinistro che ancora gli animava le iridi vermiglie, skekDor era ben lungi dal gettare la spugna.
    "Di più! Mostrami... Anf... di più!" Disse, con maggior convinzione.
    Le ferite non perdevano sangue. Non che si fossero rimarginate o che altro. Solo, era come infilzare un sacco di cuoio contenente della marmellata: finché non si spremeva troppo il contenitore, non usciva il contenuto.

    Ad ogni modo, skekDor passò alla controffensiva: stese nuovamente il palmo in direzione di Silenzio e, agitando a tratti la coda di rettile, ora ben visibile per via dello squarcio alla gonna (Che mostrava anche parti dello Skeksis, come le gambe, di cui di sicuro il cavaliere si sarebbe risparmiato volentieri la visione), condensò nella zampa un globo acquoso.
    Questo ricadde al suolo, come per gravità, ma non s'infranse nella sabbia bollente. Bensì, assunse la forma di una vispa serpe d'acqua.

    Essa saettò in direzione del cavaliere, cercando di frustarlo alle gambe e, in seguito, provando a balzargli in petto.
    Per quanto non fosse possibile determinarne con certezza la densità, era fuor di dubbio che fosse composta da semplice acqua. E allora, perché preoccuparsene?

    Beh... Perché le apparenze, spesso, ingannano. Se Silenzio si fosse fatto anche solo sfiorare, la serpe sarebbe esplosa, scomparendo. In seguito, però, il cavaliere avrebbe percepito qualcosa montargli dall'interno, proprio dalle viscere, e salirgli in gola.
    Avrebbe vomitato acqua, ma non dallo stomaco. Direttamente dai polmoni!

    Comunque, skekDor non rimase con le mani in mano. Avvolse la coda alla bene e meglio attorno ai fianchi, strinse il becco per esorcizzare il dolore e si avventò sul cavaliere, provando a colpirlo con un pugno diretto in pieno volto. Il diversivo offerto dall'incanto evocato avrebbe fatto il resto, presumibilmente.

    Al termine dell'offensiva, si sarebbe spostato indietro di due metri

    Salute: 87,5% - Addome trapassato da un capo all'altro
    Barriera del Cristallo: 75% della durabilità
    Energia: 55%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Manto dello sciamano:
    Pur di proteggersi dai colpi, skekDor è disposto a tutto. Anche a sacrificare l’energia accumulata dall’assorbimento dell’anima degli esseri di cui si nutre. In tal caso, si genererà un’animella di colore verde brillante tanto grande da difenderlo dall’offensiva avversaria [Abilità Attiva – Difesa da Attacchi Fisici ed Energetici; Consumo: Variabile] (In questo caso, Medio)

    - Anatema dell'acqua:
    skekDor invoca un ricciolo d'acqua della forma di un serpente, che poi prende a strisciare a mezz'aria in direzione dell'avversario. Se il nemico sarà toccato dall'incanto, avrà il repentino e sgradevole effetto di vomitare a spruzzo copiose quantità d'acqua da bocca e naso. Ciò, oltre a danneggiare le vie aeree, gli impedirà chiaramente di respirare per tutto l'arco della durata della tecnica [Abilità Attiva – Attacco Magico (Soffocamento); Danno inflitto all'avversario: Medio (per turno); Consumo: Medio o Alto; Durata: 1 o 2 turni] (In questo caso, Medio per un turno)

    Riassunto:

    skekDor si difende solo a metà dall'Offensiva Alta avversaria, subendo un Medio. Evita poi per un soffio il Base. Quindi, evoca un incanto a Consumo Medio che fa danno dall'interno, ai polmoni di Silenzio. Infine, prova a colpire il cavaliere con un pugno (Base) in pieno volto




    Edited by Nightrun - 5/5/2018, 10:54
     
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    Altresì ti ritrovasti
    Nel del Silenzio antro
    E non potesti più fuggire
    Da quell'incubo
    Che t'inseguiva
    Da sempre muto.

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    Silenzio -<>- Black -<>- Cavaliere del Silenzio -<>- Scheda -<>- IMG

    L’assalto, portò i suoi frutti, ed essi maturarono, come germogli che velocemente crescono e divengono alberi; una foresta, nacque nel deserto, e nel silenzio lo conquistò. Bagnata d’acqua smeraldina, si estense, e colpì.

    Il cavaliere osservò con interesse, l’altrui difesa, attuata con ottimi riflessi, eppure non con sufficiente tempismo; così, la nera lama, l’attraversò, ed affondò nella raggrinzita carne del suo bersaglio. Trapassandolo, da un lato all’altro, gli inflisse una ferita degna del suo nome, e, da essa, zampillò linfa vitale; verde, cogniugata a lacrime e gemiti di dolore, divennero grida e paura.
    Pietosa, la scena, che si presentava agli occhi del corazzato, ma allo stesso tempo triste, e non certo fonte di gioia o godimento; poiché non nel terrore o nell’uccidere, egli confidava, e tuttavia aveva puntato con quell’assalto ad un attacco potenzialmente mortale, ma lo fece sol perché confidava. Nelle capacità, nelle doti da immortale, della divinità.

    Desiderava, metterlo alla prova, spingerlo al suo limite, testare le sue difese, e la sua prontezza, di fronte ad un attacco così semplice, eppure al contempo così efficace. Ed esso, si era concluso con l’uno disteso a terra sanguinante e dolorante, intento a riprendersi e tamponare con la coda il buco, e l’altro in piedi, col braccio destro posto di fronte a sé, a stringere la spada che si trovava in quel momento alle sue spalle; quasi, come se, l’avesse rinfoderata, e stesse nuovamente per estrarla.
    Si dispiacque, dopotutto, nel vederlo subire a quel modo.
    Fu, tentato, dal proporre di fermare la battaglia, ma, non potè; né per sé stesso, né per le altrui volontà, sarebbe stata una scelta appropriata. Ed il rapace, lo dimostrò. Tornando alla carica, incitando al proseguire, egli distese il braccio, creò un globo, d’acqua, ed esso divenne serpente, vipera velenosa ed infida, che s’avvicinò come saetta; il suo scopo, era sconosciuto, ma sicuramente letale.
    L’armatura, fedele compagna, non ritardò un solo istante, prima d’agire; e così, lo spruzzo s’infranse sul freddo metallo, divenne gocce, e poi, a causa della temperatura, vapore. Si disperse, nel vento, nell’aria, e non concluse nulla, poiché del nulla divenne parte.

    Ed a quel punto, skekDor percorse lo spazio che li separava, armandosi dell’intenzione di colpire con le sue armi, e ricambiare il favore; non era certo suo scopo, lasciare impunito un simile affronto, avrebbe potuto supporre Black. E quest’ultimo, s’accorse di tutto ciò, ma, distratto com’era dal precedente attacco, lo fece in ritardo; e tuttavia, data la propria posa, stava già interponendo il braccio armato come ostacolo… anche se non lo avesse voluto.
    Non proferì parola, non diede addito ai pensieri, bensì rimase immerso nel silenzio, e con esso s‘innoltrò ben oltre rispetto a quanto avesse previsto.
    Quasi immobile, mosse giusto la testa, di quel poco, volgendola verso il lato, a sinistra, così che il colpo una volta andato a segno potesse scivolare lungo il fianco dell’elmo, e scaricare la maggior parte della forza colpendo il niente. Complice anche la presenza dell’arto, quello armato, che ostacolava la mossa del rettiliforme, e che muovendosi leggermente verso l’alto, in diagonale, divenne ostacolo ancor maggiore in quanto spostò quello altrui verso il lato opposto e deviò seppur di poco la traiettoria, si lasciò quindi colpire; quasi come se volesse espiare la colpa per ciò che aveva fatto, o come se desiderasse nuovamente mettere alla prova l’altrui forza.

    Il pugno giunse, complice l’alzare il braccio che lo aveva a sua volta fatto spostare in orizzontale, alla propria destra, a destinazione, e compì ciò che doveva compiere; l'urto, in parte attutito e mitigato dall’armatura, e dallo scivolare lungo il fianco dell’elmo, risultò più che ridotto, al quando raggiunse il corpo sottostante, e tuttavia non sarebbe stato certo privo di conseguenze.
    Colpendo poco più che di striscio, quindi, la parte della visiera sita intorno all’occhio, ed immediatamente all’esterno di questo, l’assalto proseguì contro l’ala di metallo, e fece di conseguenza rigirare in quella direzione la testa al cavaliere. Avrebbe potuto provocare dolori principalmente al collo, e forse anche alla vista e all’udito, e tuttavia, complici le caratteristiche del corazzato, il tutto si ridusse a poco più di un giramento, che in breve si sarebbe fatto da parte.

    In tutto ciò, se da un lato aveva subito ben poco danno, anche per l'ultimo attacco, dall'altro si era pure mosso quasi nulla; complice, anche il non voler sforzare prima del tempo il braccio sinistro e le gambe. A malapena una corsetta, di pochi metri, e tre colpi di spada, non erano nulla per il Silenzio. D'altro canto, aveva però consumato un quantitativo di energie non indifferente, e tuttavia nemmeno di tale entità da farlo sfiancare eccessivamente.
    Tutto sommato, si reputava in vantaggio sul rapace, ma non per questo avrebbe allentato la presa, o avrebbe evitato di colpire; no, se lo avesse fatto la situazione si sarebbe ribaltata, ed il rischio di perdere sarebbe aumentato. Doveva dare quel che doveva, e dimostrare di essere in grado di schiacciare, se necessario, una divinità.

    Così, dopo che l'avversario si fu allontanato, estrasse l’arma e menò un fendente diagonale. Tagliò il vento, dipinse di nero l'aria, creò un’oscura tessitura nello spazio; un'ombra, lunga almeno 5 metri buoni in tutto, lunghezza data dall'ampiezza del movimento. E, poiché possedeva una simile grandezza, il momentaneo malus dato dal giramento di testa avrebbe influito ben poco. Veloce come è più d'una freccia, essa partì per colpire, s’accinse a tagliare, cercò la carne purpurea ed il sangue smeraldo.
    Era nelle sue di lui intenzioni, dar prova anche in quel caso, che il semplice rimanere a distanza non sarebbe bastato per sfuggirgli.



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    Energie: 50% - 10% - 10% = 30%
    - - Stato Fisico: Colpi leggeri all'addome e alle caviglie (un basso ridotto da armatura e passiva).
    Movimenti del ginocchio destro ridotti, causa colpo di frusta con la coda (attacco base, tenuto a bada dalla passiva).
    Momentaneo giramento di testa causato dal pugno base.
    - - Stato Mentale: non vuole perdere; non vuole arrendersi; non vuole che finisca così presto; ma, vuole dimostrare cosa sa fare.
    Riassunto: Black rimane fermo nella posa con la quale ha concluso il precedente assalto, ovvero come se avesse rinfoderato la spada a sinistra, dalla spalla, e si stia preparando ad estrarla nuovamente con la destra, il cui braccio è quindi sito di fronte a sè. Osserva quindi l’avversario, lasciando nuovamente all’armatura la difesa, ed essa quindi dissipa l’attacco magico (difesa magica media); a quel punto, skekDor riprende l’offensiva con un base diretto in pieno volto. Il Silenzio, rimanendo quasi immobile, volta di poco la testa verso la propria sinistra. Quindi, nel mentre che il pugno sta quasi per colpirlo, alzando il braccio armato (che si trovava, dal turno precedente, in una posizione alquanto favorevole, col gomito all’incirca a coprire la bocca) favorisce lo spostamento del colpo verso la propria destra e in alto, e di conseguenza favorisce lo scivolare lungo il fianco dell’elmo. E, quindi, diretto contro una delle ali dell’elmo stesso.
    Ciò, provoca una rotazione della testa in senso orario, dolore al collo (mitigato dalla passiva), ed un conseguente momentaneo giramento di testa. Quest’ultimo, passerà in breve, ma nel frattempo influirà sulle capacità di Black.
    A questo punto, ricomincia il contrattacco.
    Il Silenzio, attacca con un fendente diagonale (offensiva magica media), generando un taglio nell’aria lungo almeno 5 metri (poco meno di 2 per la lama appena estratta, altri poco meno di due per la lama una volta raggiunta la posizione finale dal lato opposto, ed un metro e quasi mezzo per la lunghezza complessiva da mano a mano); ed esso, si muove, veloce almeno quanto una freccia, diretto verso il rapace.

    Tecniche Utilizzate:
    Silenzio - Intoccabile
    Il silenzio non può essere scalfito, il silenzio non può venire ferito, il silenzio non si può colpire. Qualsivoglia genere di offensiva scivolerà lungo la sua corazza senza sfiorarla, si consumerà compiendo attrito con la stessa ma senza davvero toccarla; impossibilitata a raggiungere la superficie, l'offensiva svanirà nel nulla senza lasciare traccia alcuna su di lui.
    (difesa energetica media)
    Silenzio - L'ascesa
    La forza del silenzio permea l'arma, la lama saetta veloce, rilascia un'ombra. Come freccia scoccata da un arco essa viaggia e colpisce, tagliando qualunque cosa sul proprio cammino, inesorabile.
    (offensiva energetica media)

    Passive:
    Silenzio - Inarrestabile
    Nessun'arma, mortale o sovrannaturale, immonda o celestiale, e di qualsivoglia origine, potrà mai fermare il Silenzio che incombe. Egli è morte eterna, che rincorre chiunque, arrivando alle spalle implacabile; puoi rallentarlo, imprigionarlo, nasconderlo, ma tornerà sempre e non avrai scampo.
    Cadrà il silenzio sulle ferite. Cadrà il silenzio sul dolore. Poiché essi semplicemente, non Sono.
    Ciò che è perso ricrescerà, ciò che è perduto ritornerà; corpo vuoto che avanza, privo di mente, privo di sangue, privo di cuore, non sarà la perdita di un arto o della testa a porre fine alla ricerca.
    Non esiste stanchezza, paura, o fatica.
    Egli è, inarrestabile.
    Arrendetevi ed accettate il giudizio inappellabile del Silenzio.
    (immortalità, eterna giovinezza, nessun bisogno di mangiare o bere, rigenerazione (off combat, in quest con consenso QM), insensibilità al dolore)

    Silenzio - Pace
    Cade il silenzio sulle gocce di sudore, sull'acqua che imperla la corazza, il ghiaccio non s’incrina ed il freddo non nuoce; gli elementi nascono e vivono solo per essere muti di fronte alla sua esistenza. Così che al cavaliere nulla importi dei torridi deserti che il ferro sciolgono o degli impervi ghiacciai che le giunture bloccano.
    (Passiva scenica di resistenza alle temperature da elementalist)

    Equipaggiamento:
    Silenzio - Corazzato
    L'armatura del silenzio, riluce di nero, dell'oscurità che lo segue.
    (armatura)

    Silenzio - Distruttore
    L'arma prima del silenzio, la lama del buio, forgiata con l'essenza stessa del suo padrone. Alta quanto il suo proprietario, essa è progettata per essere brandita con una o entrambe le mani, per portare distruzione in ogni dove e cancellare dall'esistenza qualunque minaccia.
    (1.90m di spada)
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    Sicuro del fatto suo, skekDor si sorprese nel vedere il suo anatema fallire miseramente. In qualche modo, la magia insita nell'armatura si era contrapposta alla sua, e semplicemente l'incanto non aveva attecchito nel corpo di Silenzio.
    Se non altro, il mezzo-Mistico ebbe maggior fortuna col secondo attacco.
    Il suo pugno impattò lungo l'elmo del cavaliere, facendolo gorgheggiare di gioia. Anche perché gli pareva strano che il suo avversario avesse opposto una difesa tanto scialba, e probabilmente anche lui aveva deciso di fargli qualche concessione.

    Subito dopo, allontanandosi di due metri, si preparò come detto a ricevere la nuova controffensiva.
    Controffensiva di natura magica, a giudicare dal modo in cui si esternò il fendente all'aria da parte del cavaliere in armatura.
    Questa volta, però, lo Skeksis non si lasciò affatto cogliere di sorpresa.

    Neanche si mosse, poiché non ne aveva realmente bisogno per evocare la sua difesa. Un'anima di quelle che gli giacevano nel ventre venne sacrificata per lo scopo. Si trattava di un grosso rhynox.
    L'animale comparve dal nulla sottoforma di ectoplasma, e fece un sol boccone dello Skeksis. Quando l'incanto ombroso s'abbatté su di lui, grugnendo di dolore esplose in una pioggia di luci smeraldine.
    skekDor, al contrario, non sembrò minimamente risentire del colpo.

    Alzò le braccia e avvicinò le mani, battendo lentamente i palmi l'uno contro l'altro: "Oh, un attacco dalla distanza potente e veloce. Sono ammirato dalla tua perizia, Black. Certo vanti una buona esperienza per quel che riguarda le battaglie."

    Lasciando cadere gli arti lungo i fianchi, non poté fare a meno di piegare il becco in basso, abbandonandosi a una smorfia di dolore: il buco all'addome si stava rivelando più fastidioso del previsto.
    "Uff... D'altro canto..." Si concesse un secondo per sé, poi riprese: "Ho qualche secolo più di te sul groppone, e riesco a capire quando arriva il momento di tirare la stoccata finale..." Mormorò, cominciando a far ondeggiare il collo, come un serpente a sonagli.

    La sabbia sotto ai piedi dei due iniziò a crepitare, e mucchi di minuscoli frammenti si accorparono fra loro, ritornando roccia.
    "Vediamo se resterai insensibile... anche a questo." Una nuova fitta dolorosa gli fece mancare il fiato.
    Ad ogni modo, presto si formarono dal nulla ben otto tentacoli di dura roccia.
    Lo Skeksis avvicinò repentinamente le mani, e quattro di essi guizzarono contro Silenzio, mirando alle sue gambe in un affondo scorticante.
    Poi, il mezzo-Mistico avvicinò gli avambracci al torace e sollevò i gomiti, agitando al contempo il bacino. Altro liquido verdastro macchiò il verdugale.
    Comunque, la movenza sembrò animare i restanti tentacoli: due di essi si mossero alla volta dell'elmo avversario, nel tentativo di avvolgersi attorno ad esso e stritolarlo nella loro morsa; gli altri, al contrario, puntarono all'elsa della spada, come a voler disarmare Silenzio.
    Ma skekDor non sarebbe rimasto a guardare dalla distanza.

    Un simile trambusto di lingue di pietra guizzanti gli avrebbe lasciato per spazio per colpire. Avvicinò i pugni al petto, alterò il centro di gravità in modo da mettersi orizzontale rispetto al suolo, e si scagliò sul cavaliere.
    Passando elegantemente fra le spire dei suoi stessi scudisci (Che in quel momento, terminato il loro compito, si sgretolavano a formare di nuovo la sabbia), lo Skeksis cercò di colpire Silenzio al ginocchio precedentemente offeso con un vigoroso doppio pugno.
    Infine, qualunque fosse stato l'esito dell'offensiva, volando verso l'alto con una forte spinta (Come cadesse dal vuoto, salvo il fatto che stava salendo, anziché scendere) avrebbe provato a colpire con una doppia piedata proprio sul grugno del cavaliere.
    Inutile dire che tutti questi movimenti sarebbero stati accompagnati da gemiti soffocati e dolore. La ferita all'addome era davvero invalidante, dopotutto.

    Ad ogni riguardo, terminato il tutto non si sarebbe sottratto a Silenzio. Gli sarebbe rimasto proprio davanti, a osservarne le reazioni

    Salute: 87,5% - Addome trapassato da un capo all'altro
    Barriera del Cristallo: 75% della durabilità
    Energia: 25%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Manto dello sciamano:
    Pur di proteggersi dai colpi, skekDor è disposto a tutto. Anche a sacrificare l’energia accumulata dall’assorbimento dell’anima degli esseri di cui si nutre. In tal caso, si genererà un’animella di colore verde brillante tanto grande da difenderlo dall’offensiva avversaria [Abilità Attiva – Difesa da Attacchi Fisici ed Energetici; Consumo: Variabile] (In questo caso, Medio)

    - Scudiscio del castigo arenoso:
    Attingendo alle proprie doti di Elementalista, skekDor è in grado di evocare dal terreno sotto i suoi piedi diversi tentacoli di duro granito, seghettati alle estremità e simili nella forma alle fibbie di un gatto a nove code. Il numero di fruste evocate e la loro lunghezza sono dipendenti dal consumo e vanno, in condizioni normali, da un minimo di quattro (Consumo Basso) a un massimo di dieci (Consumo Critico). Al termine dell'offensiva, ogni tentacolo si trasforma istantaneamente in sabbia [Abilità Attiva Multipla – Attacco Fisico; Consumo: Variabile] (In questo caso, Alto)

    Riassunto:

    skekDor si difende dall'Offensiva Media avversaria, opponendo una Difesa di pari Consumo. Passa quindi al contrattacco: evoca otto dei suoi scudisci (Consumo Alto), mirando con quattro di essi alle gambe del cavaliere, con due alla testa e coi restanti provando a disarmarlo. Di seguito, sfruttando l'occasione, prova a piantare un doppio pugno nel ginocchio dolorante di Silenzio, e infine, con un colpo dal basso verso l'alto, infierisce sull'elmo con un doppio calcio


     
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    Altresì ti ritrovasti
    Nel del Silenzio antro
    E non potesti più fuggire
    Da quell'incubo
    Che t'inseguiva
    Da sempre muto.

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    Silenzio -<>- Black -<>- Cavaliere del Silenzio -<>- Scheda -<>- IMG

    Non diede peso, alle parole, non si impegnò, nel rispondere; non era necessario, cedere e mostrare quel che provava in un simile frangente. Doveva, risparmiare le forze, poiché sentiva di essere vicino alla fine del duello, e, gli occorreva tutta la forza rimanente, per poter anche solo sperare in una vittoria. Iniziava a sentirsi davvero stanco, provato, da quel susseguirsi di attacchi e difese, poiché, l’armatura attingeva alla di lui essenza per imporre il proprio volere. Consumandosi pian piano, un assalto dopo l’altro, di contrattacchi ed offese, di parate e riprese, s’era logorato, e non sarebbe durato ancora troppo a lungo.
    Era giunto il momento, di quella che l’altrui aveva definito stoccata finale.

    La prima mossa, di questo probabilmente ultimo scambio, sarebbe per l’appunto toccata al rapace; ed egli, ondeggiando il corpo, agitando il bacino, smosse il terreno, e ricreò un attacco già visto in precedenza ma non per questo poco efficace: una miriade di fruste di pietra s’avventarono sulla corazza, per stritolarla, avvolgerla, distruggerla. Al Silenzio, nella sua fredda mentalità, l’assenza di emozioni ed il celarle all’altro sé stesso, non restava altro da fare se non difendersi, anche da quell’ennesimo. E tuttavia, dovette decidere in fretta dove concentrare le forze, e dove invece no; non gli rimaneva sufficiente essenza vitale per poter cancellare completamente l’offensiva nemica, e quindi si limitò.
    Si concentrò, espanse i sensi, diede forma all’aura, alla propria anima; e la ributtò fuori, diretta al braccio armato ed all’elmo. E su di questi, i tentacoli si disgregarono, assottigliandosi sino a scomparire, non lasciando traccia alcuna del loro passaggio se non polvere e sabbia.

    Lasciò scoperte le gambe, e queste furono investite, travolte. La corazza che le ricopriva si crepò, si ruppe, per la forza del colpo e contraccolpo, e la carne al di sotto fu colpita; come da mazze, di pietra, che d’altronde proprio queste erano, gli arti furono contusi.
    E tuttavia, rimase in piedi, stoico, ed ancora combattivo, mai dolorante, non privato dello spirito, e ancora deciso a proseguire. Ma, non per molto ancora, ne avrebbe avuto la possibilità.

    Il rapace non aveva concluso, e s’avventò, col suo stesso corpo, contro il cavaliere. Con un doppio pugno, diretto al ginocchio più e più volte leso, portò il colpo successivo; e quando lo colpì, esso si piegò. Ricadde, Black, su di quest’ultimo, come inginocchiandosi, al cospetto della divinità. Ed il rettiliforme, non pago, compì un ulteriore gesto d’offesa: s’innalzo, con i piedi verso l’alto, e volò, per infierire con un doppio calcio, contro il mento del corazzato.

    Ma costui, favorito dallo stesso essere posto in una posizione meno rialzata, riuscì a schivare questo secondo, portandosi indietro con schiena e testa.

    Giunse, quindi, finalmente il suo turno, di passare al contrattacco, e porre un termine a quel duello fra immortali.

    Ebbe, un’idea.
    Era pieno di sabbia, nei dintorni, frammenti di quei tentacoli che poc’anzi l’avevano assalito, anche nella sua mano; fendette l’aria, dall’alto al basso con la spada, per colpire ma anche per distrarre, e così, poi, senza lasciargli un attimo di tregua o per pensare, con la sinistra, gli lanciò la sabbiolina, addosso, verso quello che si sarebbe potuto definire viso. Questa volta, sarebbe toccato a lui, nascondersi dietro un doppio diversivo.
    E così, nel mentre che i frammenti di pietra andavano a colpire, accecare e distrarre, egli nuovamente mosse l’arma. Caricò la lama, di energia, diffuse ed infuse potere, e con un devastante affondo le rilasciò. Agì, e ancora lo volle attraversare; spinse, e di nuovo si decise a trasformarlo in uno spiedino. Mirò, e la punta si diresse poco sotto al collo, dal basso verso l’alto, ed in essa impresse tutta l’essenza che gli rimaneva, e con tutti i muscoli che possedeva espresse i sogni e desideri per il futuro.

    Dopo, stanco, ansimante, non avrebbe più potuto far nulla, non ne aveva le forze. Quell’ultima sequenza di attacchi avrebbe deciso tutto, e da lì, ne sarebbe uscito un vincitore. E ciò, lo espresse anche a parole, indicando quel che nella sua mente era realtà.

    “Il termine. Lo scontro, è oramai… concluso.”



    Se fosse andato a segno, avrebbe quasi sicuramente ucciso il rapace, e la spada sarebbe rimasta lì, piantata, stretta nel suo pugno, finché non si fosse ripreso a sufficienza da estrarla. Al contrario, se l’avversario fosse riuscito ad evitarla, proteggendosi, il cavaliere già si trovava nella posizione di sottomissione, pronto ad accettare gli esiti della battaglia, e le decisioni dell’altrui.



    8dry9No
    Energie: 30% -10% - 10% = 10%
    - - Stato Fisico: Colpi leggeri all'addome (un basso ridotto da armatura e passiva).
    Armatura delle gambe crepata e fratturata, e gambe provate da attacchi contundenti (due mezzi bassi a gamba).
    Pressoché zoppicante dal ginocchio destro.
    Provato dalla stanchezza.
    - - Stato Mentale: sa di essere giunto alla fine, sa che non reggerà, e sa che questo è l'ultimo round. Il tutto per tutto, è il limite attuale.
    Riassunto: Black reagisce all’assalto degli 8 tentacoli opponendo una difesa (media), mirata al disgregare i tentacoli disarmanti e quelli stritolanti, mentre quelli scorticanti colpiscono in pieno (subisce quindi un medio, suddiviso in due bassi per gamba, ½ basso a tentacolo). Complici anche i precedenti colpi, la corazza presenta ora in quei punti delle fratture/crepe, ma al di sotto penetrano solo danni contundenti.
    In seguito, subisce in pieno il doppio pugno al ginocchio, che si piega costringendolo ad inginocchiarsi; privo, però, del dolore, riesce a mantenere una certa lucidità mentale, nonostante la fatica si stia iniziando a far sentire. Evita poi il doppio calcio per un pelo piegando schiena e testa indietro.
    Subito passa al contrattacco, agitando una volta la lama in un fendente verticale (attacco base), che funge anche da diversivo per permettergli di lanciare con la sinistra della sabbia al viso di skekDor con lo scopo di accecarlo; questo, è a sua volta un diversivo, per permettergli di effettuare un attacco fisico (medio) volto ad impalarlo poco sotto la gola.
    Rimane, infine, fermo, così.

    Tecniche Utilizzate:
    Silenzio - Intoccabile
    Il silenzio non può essere scalfito, il silenzio non può venire ferito, il silenzio non si può colpire. Qualsivoglia genere di offensiva scivolerà lungo la sua corazza senza sfiorarla, si consumerà compiendo attrito con la stessa ma senza davvero toccarla; impossibilitata a raggiungere la superficie, l'offensiva svanirà nel nulla senza lasciare traccia alcuna su di lui.
    (difesa fisica media)
    Silenzio - La caduta
    La fredda lama risuona dell'energia del silenzio, pronta a calare sul malcapitato, trafiggerlo, inesorabile. Nessuna pietà, nessuna esitazione, in quel singolo colpo dotato della forza di una bestia, capace di strappare la vita in un attimo, potente al punto da attraversare una corazza, distruggere un muro e aprire squarci nel terreno.
    (offensiva fisica media)

    Passive:
    Silenzio - Inarrestabile
    Nessun'arma, mortale o sovrannaturale, immonda o celestiale, e di qualsivoglia origine, potrà mai fermare il Silenzio che incombe. Egli è morte eterna, che rincorre chiunque, arrivando alle spalle implacabile; puoi rallentarlo, imprigionarlo, nasconderlo, ma tornerà sempre e non avrai scampo.
    Cadrà il silenzio sulle ferite. Cadrà il silenzio sul dolore. Poiché essi semplicemente, non Sono.
    Ciò che è perso ricrescerà, ciò che è perduto ritornerà; corpo vuoto che avanza, privo di mente, privo di sangue, privo di cuore, non sarà la perdita di un arto o della testa a porre fine alla ricerca.
    Non esiste stanchezza, paura, o fatica.
    Egli è, inarrestabile.
    Arrendetevi ed accettate il giudizio inappellabile del Silenzio.
    (immortalità, eterna giovinezza, nessun bisogno di mangiare o bere, rigenerazione (off combat, in quest con consenso QM), insensibilità al dolore)

    Silenzio - Pace
    Cade il silenzio sulle gocce di sudore, sull'acqua che imperla la corazza, il ghiaccio non s’incrina ed il freddo non nuoce; gli elementi nascono e vivono solo per essere muti di fronte alla sua esistenza. Così che al cavaliere nulla importi dei torridi deserti che il ferro sciolgono o degli impervi ghiacciai che le giunture bloccano.
    (Passiva scenica di resistenza alle temperature da elementalist)

    Equipaggiamento:
    Silenzio - Corazzato
    L'armatura del silenzio, riluce di nero, dell'oscurità che lo segue.
    (armatura)

    Silenzio - Distruttore
    L'arma prima del silenzio, la lama del buio, forgiata con l'essenza stessa del suo padrone. Alta quanto il suo proprietario, essa è progettata per essere brandita con una o entrambe le mani, per portare distruzione in ogni dove e cancellare dall'esistenza qualunque minaccia.
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    Sebbene lo scopo del duello non fosse infierire sul cavaliere immortale, quanto saggiarne le doti battagliere, skekDor non poté non urlare nella sua testa un "Finalmente!" quando Silenzio infine subì in pieno una delle sue offensive, riducendosi in ginocchio.
    Comunque, lo Skeksis sapeva per certo che l'altro avrebbe provato a ripagarlo con la stessa moneta. Era palese, quasi istintivo.
    E infatti, il colpo di spada ravvicinato non mancò di arrivare. Veloce, rapido.
    Il mezzo-Mistico alterò il suo centro di gravità eterico, ponendosi in una posizione vantaggiosa per la schivata. La distanza era tuttavia troppo ridotta per poter applicare una difesa decente. Pertanto, lo spadone minacciò, obliquo com'era ora il corpo, di tranciargli di netto una gamba e forse parte della base della coda.
    Tuttavia, ancora una volta, la Barriera del Cristallo si oppose a un simile piano. Scintille violacee si levarono un po' ovunque lungo la sfera, e sul punto d'impatto l'intensità crebbe in una misura tale che l'elegante sbarramento iniziò a perdere frammenti di polvere color ametista, prossimo al collasso.
    Di seguito, il cavaliere provò una manovra piuttosto avventata. Cercò di accecare lo Skeksis con della sabbia.
    Quest'ultimo, di fronte a una mossa tanto disperata, non poté che schioccare la lingua sul palato con biasimo. Di nuovo, la sabbia urtò sull'ora quasi visibile sbarramento difensivo, ricadendo al suolo in un nulla di fatto.

    O quasi, visto che in ogni caso per qualche istante la vista fu in effetti vietata allo Skeksis. Tuttavia questo non bastò a impedirgli di evocare altre delle anime custodite nel suo ventre.
    Silenzio riuscì in effetti a tranciare di netto qualche collo, col suo colpo di spada. Peccato che non fosse quello del suo avversario.
    Un gruppo di cinque spettri umani, disposti ordinatamente in una fila stretta, come birilli, incassarono uno dopo l'altro il mortale affondo. E la lama venne rallentata talmente tanto nella sua avanzata, che skekDor, pur compenetrando il terzo della fila, poté agilmente scansare il capo di fianco e lasciare che il gelido metallo colpisse nulla più che l'aria e la materia spirituale.
    Gorgoglii e gemiti provati si levarono dalle animelle, mentre queste abbandonavano per sempre quella valle di lacrime terrena, dirette magari in un posto migliore.

    Quanto a skekDor, fluttuava ora con le mani dietro la schiena, fra i frammenti smeraldini che ondeggiavano nell'aria come petali di rosa.
    Pur essendo provato dalla dolorosa ferita, mantenne una impassibile espressione sul volto, come a voler in un certo senso ostentare una calma che in realtà non gli apparteneva.
    Dalla coda di rettile, ben stretta al costato, colavano copiose gocce di liquido nauseabondo. Con una ferita simile, un mortale di certo non avrebbe potuto mostrarsi tanto rilassato, nemmeno concentrandosi con tutte le sue forze. Effettivamente, anche per skekDor non era una passeggiata. I suoi occhi erano ancora lucidi, e chissà per quanto avrebbe potuto trattenere le lacrime di dolore.

    Ad ogni modo, il cavaliere sembrava aver accettato il suo destino. Un destino che, all'effettivo, forse nemmeno si sarebbe palesato nella maniera che Silenzio immaginava.
    skekDor tese la destra verso il suo capo, col palmo ben aperto.
    Sembrava in procinto di scagliargli contro una delle sue letali sfere infuocate, tanto brillante stava diventando il caesto in quel mentre...
    E invece, esso scomparve nel nulla.
    Il mezzo-Mistico spostò da dietro la schiena anche l'altro braccio, che a sua volta ora si trovava disarmato.
    Avvicinò quindi gli artigli all'elmo, carezzandone dall'alto in basso la superficie per tutta la sua lunghezza.
    Infine, scendendo sulle massicce spalle di Silenzio, mormorò: "Sì, è finito. E adesso, con calma, alzati in piedi."

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    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Manto dello sciamano:
    Pur di proteggersi dai colpi, skekDor è disposto a tutto. Anche a sacrificare l’energia accumulata dall’assorbimento dell’anima degli esseri di cui si nutre. In tal caso, si genererà un’animella di colore verde brillante tanto grande da difenderlo dall’offensiva avversaria [Abilità Attiva – Difesa da Attacchi Fisici ed Energetici; Consumo: Variabile] (In questo caso, Medio)

    Riassunto:

    skekDor oppone al primo Base la Barriera del Cristallo (che si danneggia nuovamente), e sfrutta quest'ultima anche per ripararsi dalla sabbia. Infine, usa una Difesa a Consumo Medio per salvarsi dall'ultima Offensiva avversaria


     
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