Una nuova amicizia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    8,075

    Status
    Offline
    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Chediya, la Valle del vento. Era un caldo pomeriggio estivo, quello che si prospettava.
    All'orizzonte, colli e cielo si fondevano in una foschia bluastra. Sull'erba ancora imperlata dalle recenti piogge di un pascolo immerso nel silenzio, una sottile brezza aveva disseminato una collana spezzata di petali di fiore lungo i lati più scoscesi.
    Modesti e lieti alla vista si ergevano gli sbarramenti di recinzione in legno, che circondavano il villaggio, preservandone il perimetro.
    Si trattava, come chiunque avrebbe potuto arguire a una prima occhiata, di un insediamento momentaneo: le abitazioni, ridotte all'essenziale, sarebbero sopravvissute a stento a una dozzina di stagioni, senza la giusta manutenzione.
    In epoche remote, quando Endlos ancora era un mondo di cui skekDor era all'oscuro, presumibilmente quel posto non sarebbe sembrato tanto ameno e accogliente.
    Ma l'alito del tempo aveva cacciato da lunga data ogni ostacolo alla progressiva avanzata degli esseri umanoidi, ammorbidendo il territorio perché fosse adatto alla vita di questi ultimi. O forse, a pensarci era stata una delle tante divinità di Endlos. Chi mai avrebbe potuto dirlo, visto che erano scomparse?
    E ora, quel villaggio di poche anime era insieme dimora e fortezza, attraversato da viottoli e camminamenti per gli animali da soma.

    A metà del versante occidentale, su un'ampia zona libera da abitazioni, che ne costituiva in un certo senso la discreta piazza, era stato apparecchiato un picnic.
    Una decina tra bimbi umani e di altre razze, serviti da una grassoccia femmina adulta, sedevano con lo sguardo fisso su un vecchio eremita.
    Incurvato e ingrigito dall'età, lo strambo anziano si poggiava a un bastone di frassino, scuotendo il capo di tanto in tanto alla maniera degli uccelli.
    In effetti, il suo non era un muso che si vedeva spesso, da quelle parti come sull'intera Endlos.
    Al posto della bocca aveva infatti un lungo becco adunco, tipico di un rapace, che era attaccato a un capo a metà strada fra quello di un uccello e il cranio di un rettile. Poche e ormai logore piume originavano alla base della testa, mentre due vispi occhi vermigli sembravano risplendere di una luce ancora piuttosto vivida.
    Ma se la testa sembrava un grottesco scherzo di natura, il resto non appariva migliore, a una prima occhiata.
    La veste che copriva la creatura avrebbe fatto la felicità di una qualche nobile dama, tant'era impreziosita di drappi setosi e rifiniture di cotone. Avvolta ad essa, uno stretto corsetto lasciava che solo una voluminosa gonna potesse ondeggiare, sospinta dal vento.
    E, quando i lembi del lungo vestito si sollevavano, al di sotto di essi comparivano due piedi dotati di lunghi artigli, e una robusta coda serpentina, terminante con un buffo ventaglio di piume, quasi a lasciar presagire che di umano l'essere avesse solo la statura eretta e le movenze.
    E se tutto ciò non fosse bastato, l'odore che il grottesco esemplare di quella specie mai vista prima si portava dietro era tanto forte da costringere i piccoli a tapparsi il naso, quando il vento spirava nella loro direzione: un misto di carne rancida ed oli profumatissimi.

    Quando finalmente l'eremita parlò, la sua voce risuonò sorprendentemente forte per uno che sembrava avere diverse stagioni sulle spalle.
    "Eh, magari fossi ancora al Nord, nel gelido Koldran. I giovani di Valiinorê sì che conoscono le buone maniere! Invece di starsene sdraiati a fissarmi con aria sciocca, si precipiterebbero ad aiutare un povero vecchio a sedersi!" Soffocando un risolino, skekDor -Questo il nome della creatura- guardò i piccoli correre in suo aiuto, facendo del loro meglio per dimostrarsi rispettosi e solleciti.
    La vista si spostò alla paffuta cuoca umana, a scambiarsi con lei un breve sorriso.

    Erano settimane oramai che lo Skeksis visitava il villaggio. E sebbene inizialmente fosse stato scambiato per una minaccia, presto la divinità del Cristallo trovò il modo di farsi ben volere. Gli bastò infatti presentarsi come il vecchio che sembrava, e usare parte dei suoi poteri per aiutare nei lavori del villaggio, nonché per assicurare cibo in abbondanza alla popolazione. Neanche un così grande sforzo, dopotutto.
    Ma la più grande gioia erano i piccoli virgulti. skekDor passò il tempo raccontando storie, e ben presto anche i più discoletti maturarono giudizio e iniziarono ad assimilare quel minimo di educazione che contraddistingueva le creature a modo dalle bestie. In parte, aiutò anche il fatto che lo Skeksis elargisse ai più educati piccoli doni, perlopiù sottoforma di dolcetti e caramelle.

    "Mettetevi qui, dove l'erba è bella soffice!"
    "Oplà! Adagio, signore!"
    "Appoggiatevi a questa roccia, così!"
    "State abbastanza comodo, adesso?"

    Il venerabile eremita annuì lentamente: "Direi di sì, grazie figlioli. Dunque, come prima cosa prendete posto. La signora Berta, lì, ha preparato tante cose buone."
    In effetti, sopra a una vistosa tovaglia erano state disposte parecchie leccornie. Buona parte di esse venivano dalla Zona morta, per gran rabbia del cuore di tenebra.

    "C'è abbastanza cibo da saziare chiunque, signore!"
    "Insalata primaverile e intere giare di acqua di fonte!"
    "E che ne dite di uno sformato di carote e porri appena tirato fuori dal forno?"
    "Nonno, assaggia queste focaccine con gelatina di uva spina. Sono buonissime!"

    Quando tutti i piccoli furono al loro posto e ciascuno si ritrovò davanti il proprio piatto ricolmo di buon cibo, la cuoca annuì con soddisfazione all'indirizzo dei giovani: "Bel lavoro, ma attenti a comportarvi come si deve, o il signor skekDor non vi racconterà nessuna storia."

    Un coro di piccole voci animò la piazza del villaggio per qualche istante.
    Il mezzo-Mistico attese che calasse il silenzio, quindi, sotto gli occhi speranzosi dei presenti, incominciò: "Come sapete, ho trascorso la mia esistenza qui a girovagare in terre vicine e lontane, talvolta sotto cieli dimenticati, lungo fiumi nascosti, attraverso foreste quiete. Ho visto di tutto e di più: montagne dalle cime innevate, torridi deserti dove le creature erano capaci di uccidere per una goccia d'acqua. Ho diviso il cibo con stranieri, ne ho ascoltato i canti, le storie e le poesie, parole che hanno fatto sgorgare lacrime e risa da questi vecchi occhi. Ho sentito racconti tanto misteriosi da turbare ancora la mia memoria, tornando a popolare i miei sogni nelle notti solitarie..."

    Traendo un gran sorso di buona acqua dal suo boccale, skekDor lappò a lungo il palato e, tirato il fiato, cominciò: "Ora ascoltate, vi narrerò una storia straordinaria. Ha per protagonisti un nobile sire, che un tempo regnava su una valle simile a questa, e il suo mortale nemico, un signore della guerra!"
    La divinità del Cristallo accompagnò la narrazione con una certa gestualità delle mani, così da creare l'atmosfera adatta.
    "Ognuno di noi nasce per seguire una stella, che sia chiara e sfavillante, oppure scura e sfocata. A volte, le strade di queste stelle s'incrociano, provocando amore e odio. Tuttavia, se alzate gli occhi al cielo in una notte limpida, tra le innumerevoli stelle che vi scintillano, ne vedrete spiccare una."

    skekDor strinse il pugno e, subito dopo, rilassò le dita. Una sfera infuocata divampò nel suo palmo, salì in cielo ed esplose in una pioggerella di scintille.
    I piccoli gridarono, eccitati.
    La cuoca si lasciò andare a un lieve risolino.
    "Avvolta in una vampa, potreste scorgere una cometa tracciare un sentiero fiammeggiante attraverso il tetto della terra. Rammentate queste parole, mentre ascoltate il mio racconto: forse imparerete qualcosa di prezioso, non sulle stelle, ma sul valore dell'amicizia..."

    Salute: 100%
    Energia: 105%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Generazione degli elementi:
    Qualora lo ritenga necessario, skekDor è in grado di generare dal nulla una ridotta quantità dei quattro elementi della vita: che siano fiammelle fluttuanti necessarie ad accendere un fuoco da campo, abbastanza acqua da riempire una tinozza , una tana nel terreno abbastanza spaziosa e confortevole da risultare un buon riparo per la notte o una sottile brezza capace di allontanare per circa un'ora eventuali nubi da un cielo plumbeo [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso]



    Edited by Nightrun - 5/9/2018, 15:18
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    1,462

    Status
    Anonymous

    Le Stelle.
    Una piccola anticipazione raccolta in due semplici parole, ricolme della promessa di un grande racconto. Quello fu uno dei pomeriggi più fantastici che una ragazzina dai ricci capelli dorati passò dopo molto tempo. Il suo nome? Beh, ella possedeva tanti di quei pseudonimi, che spesso si ritrovava costretta a doversi svegliare la mattina presto e decidere come voleva farsi chiamare quel giorno. Accadeva raramente, ma quel soleggiato dì la giovane maghetta aveva deciso di farsi chiamare con il suo nome completo: Bellatrix. La sola pronuncia di quelle nove lettere la faceva rabbrividire, non perché non le piaceva, quanto perché aveva sempre considerato il proprio nome come adatto ad un'affascinante signorina nei fiore dei suoi anni, piuttosto che appartenente ad una ragazzina appena uscita dalla pubertà, con la mente spaesata, e dal carattere fin troppo ingenuo per poter prendere la vita con serietà.

    Ma non le importava. Voleva riuscire a sperimentare la vita come tutti gli altri, voleva vivere ogni giorno emozioni diverse e sentirsi costantemente con la gioia di vivere dentro di sé. Era così che voleva trascorrere il resto dei suoi giorni. A dirla franca, non rimpiangeva per niente la decisione che aveva fatto non molto tempo addietro. Lasciare il nido familiare per avventurarsi nel mondo e sviluppare il proprio potere magico era di gran lunga molto più eccitante delle impetuose ville e sfarzose feste alla quale era stata abituata fin da piccola. Lì, in quel mondo di formalità e forzate cortesie, tutti erano amici di tutti ma al tempo stesso nessuno era amico di nessuno. Il senso di controllo con gli anni era diventato opprimente, ed il solo fatto di ritrovarsi lì, in un meraviglioso campo all'aria aperta, circondata da altri ragazzini e da un'intrigante figura umanoide, sembrò essere il tanto atteso raggiungimento del paradiso. Il profumo del cibo era delizioso, la cuoca grassoccia si dimostrò una compagnia amorevole e la sua presenza era di grande conforto, in quanto, con i suoi modi buffi e cortesi, riusciva come a rimpiazzare la figura di una nonna, ed era facile sentirsi a proprio agio nei suoi paraggi.

    Nonostante Bellatrix non avesse mai visto nessuno con le sembianze di skeDor, si stupì di come fu in grado di abituarsi così velocemente al suo aspetto fisico. Quando partì, sapeva che ne avrebbe viste di cotte e di crude, e qualsiasi piccolo dettaglio e nuova scoperta si dimostrò affascinante. I suoi occhi acquei fissarono il mezzo-Mistico in una lunga occhiata attenta, che pur non punse, ed un sorriso sincero le si formò sul volto quando finalmente la creatura riuscì a prendere posto a sedere grazie all'aiuto degli altri ragazzini. Tutti non aspettavano altro che "l'uomo" desse fiato alla bocca ed iniziasse a parlare. La sua voce era alquanto accattivante; difficilmente ci si perdeva d'interesse mentre lo si ascoltava, questo anche perché la sua intonazione chiara e forte troneggiavano su qualsiasi risatina e sussurro di sottofondo. Ognuno aveva un piccolo piatto davanti a sé - rifornimenti necessari per quella che sarebbe potuta diventare una lunga giornata passata ad ascoltare le storie di skeDor, solo che sembrò quasi come se stessero tutti aspettando il permesso di mangiare, perché nessuno toccò cibo fino a quando non sembrò appropriato farlo.

    Bellatrix rimase in silenzio al suo posto, e si scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre abbassò la testa per decidere che cosa avrebbe iniziato a mangiare per prima. Il suo Fermacapelli magico risplendeva sotto la luce del sole, e creava lame di luci che di tanto in tanto accecavano qualche volatile di passaggio. Anche lei, proprio come il Mistico, indossava degli abiti preziosi ed eleganti, provenienti dalle sartorie più esclusive della città. Non doveva essere difficile riuscire a distinguere la bionda dal resto del gruppo per via di questo particolare, ma se solo non fosse stato per quella lunga chioma di capelli sfavillanti e setosi che svolazzavano ribelli dopo ogni folata di vento, probabilmente Bellatrix sarebbe riuscita a mimetizzarsi con gli altri. Non che le dispiacesse, anzi. In cuor suo voleva farsi notare dalla divinità del Cristallo, e chiedergli di raccontare qualcosa riguardante i suoi tanti viaggi. Tuttavia, l'argomento iniziale di skeDor riguardò le stelle, e questo fu talmente ipnotizzante che qualsiasi pensiero precedente venne eliminato dalla psiche della ragazza. Le Stelle. Bellatrix era in realtà il nome di una stella, mentre il suo cognome, D'Étoilés, beh, non doveva essere difficile capire a che cosa facesse riferimento. Le parole del Mistico vennero accompagnate da una piccola dimostrazione di magia. Scintille e piccoli fuochi d'artificio esplosero graziose nell'aria intorno a loro, cosa che scaturì un piccolo urlo stupefatto alla ragazza. Anche lei era in grado di utilizzare la Magia, le sue 7 Fate erano più brillanti di quelle scintille, ma ogni qual volta che qualcun altro esercitava un Incantesimo in sua presenza, Bellatrix non poteva che rimanere ingenuamente compiaciuta e vogliosa di vederne ancora, ed ancora, ed ancora. Solo un altro po'.

    Energia: 100%

    Fermacapelli
    La magia di Bellatrix si chiama "Scudo Del Trientalis Dei 7 Fiori Danzanti" ed è costituito da sette piccole fate che risiedono in un fermacapelli che la ragazza tiene sempre con sé e che le fu donato dalla madre. Tale oggetto è di colore bianco ed ha la forma di un fiore con sette petali, da cui prende il nome la tecnica, ed è un artefatto magico dove risiede parte dell'energia spirituale di Bellatrix e con la quale interagisce quando deve evocare le fate. Tali creaturine prendono il nome di: Iris, Althea, Ume Margherita, Lily, Camelia e Rose ed attraverso varie combinazioni delle sette fate, Bellatrix ha il potere di riflettere fenomeni, negando od annullando eventi in varie forme. Questo potere può essere utilizzato per azioni offensive, difensive, di guarigione o di risurrezione.
    [Artefatto Magico]


    Three Sacred Links Shield
    E' la tecnica difensiva di Bellatrix. Evocando contemporaneamente Margherita, Lily ed Ume, queste Fate formano uno scudo triangolare dalla dimensione e potenza variabile e la barriera che ne consegue è capace di respingere variate offensive che tentano di infrangerla (fisiche ed energetiche). Poiché questo "Triplo Scudo Divino" rifiuta gli eventi negativi, può anche funzionare come una specie di airbag, permettendo a Bellatrix e a chiunque altro di sopravvivere illeso in una caduta potenzialmente letale. E' possibile utilizzare solo la difesa o solo l'effetto airbag in uno slot tecnica, nel caso ci fosse la necessita di combinare questi due effetti nello stesso turno, si dovrà utilizzare uno slot attivo per la difesa + un altro slot attivo per l'airbag, specificando l'utilizzo della tecnica due volte, ciascuna con una variante diversa. Questo scudo è una tecnica ad area, perciò il potere di difesa va spartito per il numero di gente che ci finisce dentro, png nemici esclusi, e la grandezza e la potenza della barriera varia in base al consumo d'utilizzo (5m x basso, 7m x medio, 10m x alto, 15m x critico). Nel caso in cui la tecnica dovesse perdurare per due turni, la potenza dello scudo sarà pari a metà del consumo d'utilizzo ogni turno.
    [Utilizzo: Difensivo | Durata: Variabile | Natura: Magica | Portata: Area | Consumo: Variabile]


    Twin Sacred Return Shield
    E' la tecnica guaritrice di Bellatrix. Utilizzando Iris ed Althea, queste Fate formano un'ellisse che copre la parte o la persona intera da guarire; non importa la gravità della ferita o chi glie l'abbia inferta, questa sarà sempre curata. Poichè questo "Divino Scudo Gemello del Ritorno" ha la natura di invertire il tempo all'interno dello scudo, dandole così il potere di "Riplasmare ciò che Dio ha creato", la tecnica è in grado di rigenerare qualsiasi tipo di ferita, lacerazione o amputazione a seconda del dispendio di energie. Inoltre, questa tecnica cura anche dai veleni, ma in questo caso l'utilzzatore dovrà castare la tecnica 2 volte, 1 volta per curare dalle ferite ed 1 volta per guarire dall'avvelenamento. La potenza di guarigione è spartito per il numero di gente che ci finisce dentro e la grandezza e potenza della barriera varia in base al consumo d'utilizzo (5m x basso, 7m x medio, 10m x alto, 15m x critico). Nel caso in cui la tecnica dovesse perdurare per due turni, la potenza della guarigione sarà pari a metà del consumo d'utilizzo ogni turno.
    [Utilizzo: Supporto | Durata: Variabile | Natura: Magica | Portata: Area | Consumo: Variabile]


    Solitary Sacred Cutting Shield
    E' la tecnica offensiva di Bellatrix. Evocando Camelia al suo cospetto e facendola partire come un proiettile, la Fata creerà uno scudo discoso e tagliente intorno a se stessa e si propagherà insieme ad esso in un raggio d'azione variabile in base al consumo d'utilizzo (5m x basso, 7m x medio, 10m x alto, 15m x critico), ed una volta che Camelia avrà toccato il nemico (oppure la superficie colpita), lo scudo agirà come un'arma affilata in grado di tagliare o perforare la superfice colpita. Camelia può essere danneggiata durante il suo tragitto da Bellatrix all'obiettivo scelto, e quindi la tecnica annullata a priori, nel caso in cui la Fata venga colpita da un attacco diretto o da una tecnica dalla potenzialità pari o superiore al consumo utilizzato da Bellatrix per generarla.
    [Utilizzo: Offensivo | Durata: Variabile | Natura: Magica | Portata: Singola | Consumo: Variabile]


    Solitary Sacred Revival Shield
    E' la tecnica di risurrezione di Bellatrix. Evocando Rose, la Fata sarà in grado di creare uno scudo ettagonale tridimensionale intorno al corpo dell'obiettivo, e convogliando un'enorme spesa di energie da parte del Summoner e spendendo un intero turno alla preghiera in un'incomprensibile lingua delle fate, Rose sarà in grado di riportare in vita l'essere presente dentro lo scudo il turno stesso, rilasciando tutto il potenziale energetico e facendo assorbire al target la barriera dentro di sé, impregnando l'obiettivo di energia magica affinché possa ritornare in vita.
    [Utilizzo: Supporto | Durata: Corta | Natura: Magica | Portata: Singola | Consumo: Critico]



    Edited by Eldingar - 15/9/2018, 21:24
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    8,075

    Status
    Offline
    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Il vapore che si levava dalle ciotole ricolme di buon cibo permeò in breve tempo l'ambiente circostante, lasciando nei nasi di tutti i presenti un piacevole profumo speziato e dolciastro.
    In condizioni normali, molto probabilmente nessun bambino si sarebbe fatto pregare troppo, per mangiare quelle squisitezze.
    Eppure, nessuno aveva ancora cacciato un solo cucchiaio nella sua porzione di cibo.
    La dimostrazione magica di skekDor aveva in un certo senso colpito nel segno, lasciando che l'attenzione dei pargoli si focalizzasse totalmente su di lui.
    E la sua pausa teatrale aveva fatto il resto.

    Assottigliando lo sguardo, il mezzo-Mistico studiò tutti i presenti, quasi come a voler cerzionare di avere l'attenzione proprio di tutti. Invero, il suo scopo era un altro.
    L'aveva percepito, già diverse ore prima. A quelli come lui certe cose non sfuggivano. Forse, un mortale si sarebbe potuto far trarre in inganno da fattezze tanto aggraziate, e avrebbe confuso una tale ricercatezza nel vestire per semplice ostentazione di ricchezza.
    Eppure, dietro al fermaglio che adornava la testolina di uno dei presenti, nello specifico una fanciulla, si nascondeva ben più che la banalità di un mero oggetto ornamentale.
    Il fermacapelli era incantato, indubbiamente. Di una magia antica e potente, per altro. E, se l'occhio non ingannava skekDor, questi avrebbe azzardato l'ipotesi che lì dentro si agitassero delle animelle.

    Batté un paio di volte le ciglia, come scosso dal torpore nel quale era caduto, e senza indugiò iniziò: "L'artigiano Pellegrino aveva messo la barba più tardi rispetto ai suoi fratelli. L'autunno era quasi giunto al termine, quando si decise a lasciare la propria casa, per non farvi più ritorno. Questa è la vita di chi ha grandi aspirazioni, di chi brama l'indipendenza e la libertà, e ama volare alto."
    Inclinò il capo, incalzando: "Lo stesso capitò a Pellegrino, ma essendo giovane e avventato si diresse verso il Nord, e rimase bloccato dall'inverno eterno, e trascinato dalle bufere che soffiavano dagli estremi confini del mondo. Il giovane fu sballottato da venti urlanti qua e là, ormai ridotto a un mucchietto di stracci fradici in uno stretto bozzolo di fiocchi candidi, che lo appesantivano sempre di più."
    La destra si sollevò, come a carezzare l'aria: "Impotente, vagò senza meta fino a trovare riparo in una foresta, sotto il tronco rugoso di un gigantesco carpino bianco. La tempesta continuò la sua corsa inesorabile, levando un alto lamento e lasciandosi alle spalle l'artigiano privo di sensi."
    Una nuova pausa, per creare il giusto grado di attenzione, e poi skekDor riprese: "Pellegrino rinvenne lentamente, chissà quante ore dopo. Era notte, tutto era immobile, neppure una lieve brezza agitava la foresta. Il freddo era intenso e pungente, il gelo scintillava sui rami degli alberi carichi di neve. Poco lontano, il giovane scorse il bagliore di un fuoco, ma senza percepirne il calore. Dalla zona illuminata giungevano voci e risate rauche."

    Allargando le braccia e portando appena indietro le spalle, skekDor chiuse gli occhi e attinse ai suoi poteri. La forma della zona circostante cambiò, e come per magia al posto di ridenti colline casupole comparve una foresta innevata e, proprio dietro le spalle dello Skeksis, un piccolo falò crepitante. Non c'era nessuno attorno alle fiamme, eppure si sentivano rumori di passi, risate maligne, e cozzare di lame.
    "Xorta "il terribile" era seduto accanto al fuoco. Malgrado l'età, era il capo di sessanta furfanti che componevano la sua banda. Tozzo, ancora muscoloso e malvagio, si era nominato comandante perché era più svelto e forte di chiunque osasse sfidarlo. Costituiva uno spettacolo spaventoso per amici e nemici, col viso dipinto a strisce viola e verdi e i capelli colorati di un rosso acceso. Dal collo gli pendevano i denti degli avversari uccisi. Stretta nella zampa sinistra aveva una lunga spada ricurva, la cui fodera si trovava in una cintura di pelle di serpente."

    skekDor batté le mani, e la visione scomparve. Gonfiò il gozzo, e parlò con voce più cavernosa: "<<le tracce si fanno più concrete. Trattak, va' a stanare l'umano a cui appartengono queste orme!>>, esclamò, dopo aver gettato un'occhiata al terreno. Quelli della sua risma vivevano di razzie, e al Nord capitava assai di rado di avere la fortuna d'incontrare un singolo viandante. Trattak non ci mise molto a stanare Pellegrino, immobilizzarlo e, legato com'era, portarlo nei pressi del falò. Frattanto, Xorta aveva rivolto l'attenzione verso un altro prigioniero. Si trattava di un giovinetto tozzo e rubicondo, e a giudicare dalle vesti indossate non doveva aver avuto origini umili. Impugnata la spada, il manigoldo si dilettò a pizzicarlo sulle coste."

    Alcuni dei piccoli iniziarono visibilmente a tremare, mentre altri distolsero lo sguardo.
    Berta si schiarì la voce, cercando l'attenzione dello Skeksis. Ma lo sguardo del mezzo-Mistico la rassicurò.
    Così, con calma, skekDor raccontò: "Pellegrino era stato catturato e legato, ma al contrario del suo compagno di sventure ne aveva passate e patite troppe per lasciarsi scoraggiare da un simile imprevisto. Si dimostrò debole, e millantò dolori che invero non gli appartenevano. La marmaglia si dilettò con entrambi fino a notte fonda, quando fu l'ora di andare a dormire. Fu in quel momento che, con molta calma, Pellegrino agì."

    skekDor si poggiò gli artigli di una mano sul palmo dell'altra, e li fece scorrere sulla pelle di rettile, producendo uno stridio quasi metallico: "Pellegrino non era uno sciocco, come detto. Alzando una gamba e portandosi il piede alla bocca, sfilò uno dei suoi calzari quanto bastava perché dal lato del calcagno potesse scivolar fuori uno scintillante coltellino. Agguantatolo, con molta calma, Pellegrino tagliò via le corde che gli tenevano immobilizzati polsi e piedi. Poi, fece lo stesso con l'altro prigioniero."
    Stavolta, la voce di skekDor si fece più squillante: "<<vieni, amico. Andiamo via, scappiamo!>>, esclamò in un rauco sussurro. Ma il giovinetto sembrò non averlo sentito. Una rabbia feroce ardeva nei suoi occhi. Allungando le giovani membra possenti, afferrò un ramo di carpino e lo strappò con un sol colpo. Battendolo sul tronco lo spezzò in due, quindi, gettando via la parte più sottile, strinse quella più robusta con entrambe le zampe. Era lunga all'incirca la metà di lui, con una delle due estremità più grossa, simile a un'enorme mazza. Gridando in segno di sfida, partì alla carica dell'ignara marmaglia intorno al fuoco."

    skekDor bevve dal suo boccale, batté quest'ultimo con forza sul tavolo e continuò: "L'accampamento riprese vita all'istante. Due furfanti caddero sotto i colpi sferrati dal giovinetto, che si lanciò poi contro Xorta. Il vecchio gaglioffo non aveva fatto in tempo a sguainare la spada, che la mazza gli si abbatté pesantemente sulla mano. Gridò e cadde all'indietro ferito, urlando ai suoi di uccidere quella furia!"
    Una nuova pausa, e poi ancora: "Vedendo il suo compagno scomparire sotto una folla di avversari che cercavano di farlo crollare a terra, Pellegrino si gettò nella mischia, picchiando e infilzando a più non posso. Sebbene il giovinetto fosse schiacciato dai nemici, nessuno riusciva ad abbatterlo. Si ergeva come una quercia giovane e forte con la mazza in pugno, facendo risuonare la foresta del suo grido battagliero! Pellegrino pensò che fosse pazzo, poiché presto la superiorità numerica dei nemici avrebbe avuto ragione di loro. Di nuovo, però, il giovinetto lo sorprese."

    skekDor adoperò di nuovo la magia. Piccole folgori infuocate svolazzarono lungo i tavoli, a debita distanza dai piccoli.
    "Il giovinetto si fece strada a fatica verso il fuoco e, con l'aiuto della mazza, sparpagliò ceppi ardenti tra le fila nemiche. Guizzarono fiamme e piovvero scintille, mentre la legna ardente volava da tutte le parti, sfrigolava e fumava nella neve, vomitando soffocanti nuvole di fumo e cenere. I due amici ne approfittarono per fuggire, e il giovinetto corse attraverso la foresta immersa nella notte con Pellegrino alle sue calcagna. Pieni d'energia, procedevano instancabili, andando a sbattere contro cespugli, arbusti spinosi e rovi in un turbinio di neve."

    skekDor abbassò il muso al cibo, e infine disse: "Bene. E adesso mangiate, piccoli. Che non ne rimanga neppure una briciola! O non vi racconterò come andò la faccenda con Pellegrino e il suo nuovo, inaspettato amico."

    I piccoli non se lo lasciarono di certo ripetere. Anche perché, inaspettatamente, sembravano aver ritrovato il perduto appetito!
    Presto, la tavolata risuonò di cucchiai cacciati nelle ciotole e bocche intente a masticare

    Salute: 100%
    Energia: 90%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Finestra sul mondo:
    skekDor usa le sue arti illusorie per ricreare perfettamente una porzione di spazio di una zona da lui visitata in precedenza. L'illusione è realistica a livello di ogni senso, comprese le manifestazioni tattili (temperatura, umidità, consistenza di oggetti e viventi mostrati) e può esser percepita da chiunque si trovi nell'area d'effetto della tecnica, ovvero 7 metri [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio]

    - Generazione degli elementi:
    Qualora lo ritenga necessario, skekDor è in grado di generare dal nulla una ridotta quantità dei quattro elementi della vita: che siano fiammelle fluttuanti necessarie ad accendere un fuoco da campo, abbastanza acqua da riempire una tinozza , una tana nel terreno abbastanza spaziosa e confortevole da risultare un buon riparo per la notte o una sottile brezza capace di allontanare per circa un'ora eventuali nubi da un cielo plumbeo [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso]

     
    Top
    .
2 replies since 17/5/2018, 16:51   93 views
  Share  
.