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.Narrato | Parlato | Pensato
Kagayaku rimase immobile, con lo sguardo fisso per terra fino a che non sentì un suono particolare, sembrava qualcosa che veniva masticato.
Chi diamine pensa a mangiare in un momento simile?
Pensò il ragazzo mentre timidamente alzava gli occhi verso la scena raccapricciante che stava prendendo luogo poco lontano da lui.
Un senso di malessere iniziò a salire dentro di lui, così ributtò immediatamente lo sguardo verso i suoi piedi, con una mano si tappò la bocca e fece di tutto per non vomitare alla vista di tale ferocia.
Ma dove cazzo sono finito? E' l'inferno?
Il ragazzo poté avvertire una strana corrente d'aria, era glaciale, non era normale, per nulla.
Non volle però alzare lo sguardo, era troppo intimorito, da tutto.
La paura è data dall'ignoto, e tutto al momento poteva spaventare il ragazzo.
« Te l’avevo detto. È perfetta. »
Una voce.
Si stava chiaramente compiacendo del lavoro fatto dalla ragazzina, solo una persona poco sano di mente ne sarebbe fiero.
« Perfetta? È un animale rabbioso. Ti sbranerà alla prima occasione. »
Ok, forse c'è qualcuno che possiede ancora il lume della ragione in tutto questo.
Il ragazzo dunque cercò di incrociare lo sguardo dell'individuo sano di mente che aveva appena parlato e a sua grande sorpresa, trovò due individui uguali al ragazzo che lo aveva accompagnato in quello strano luogo.
Rimase immobile, con sguardo sorpreso a fissarli.
« È proprio ciò che ci serve. »
Il ragazzo sulla sinistra fece un passo avanti mentre l'altra sembrava essere scomparsa.
Riapparì poco distante, alle spalle della ragazzina dicendo
« Abbiamo una missione per voi. Possiamo contare sul vostro aiuto? »
Ok Kagayaku, te la devi giocare al meglio, un passo falso e la tipa potrebbe saltarmi addosso proprio come al tipo di prima, l'esaltato potrebbe fare altrettanto, mentre gli altri due... proprio non so cosa gli possa passare per la testa.
Si schiarì la voce, e con sguardo deciso guardò il figuro alle spalle della ragazza e disse con tono deciso
Prima di accettare o meno, vorrei avere più informazioni.
Cosa dovrei fare? Dove dovremmo andare? Ma soprattutto... chi siete?SPOILER (clicca per visualizzare)Salute: 100%
Energia: 100%
Classe: Fighter [Primaria] | Elementalist
Passive:
- Day form: Il suo corpo è in grado di catturare e immagazzinare raggi UV dati dal sole che verranno poi trasformati passivamente in energia cinetica che Kagayaku canalizza nel proprio corpo naturalmente.
Facendo ciò il suo corpo cresce esponenzialmente per sostenere l'energia cinetica canalizzata.
Ciò aumenta forza, velocità e agilità di Kagayaku esponenzialmente in base all'orario.
Nel caso non fosse possibile trasformarsi, Kagayaku sarebbe ancora in grado di utilizzarla ma non al suo pieno potenziale o nel caso usasse il 100% il suo corpo riceverebbe gravi ustioni e lesioni.
Uno volta raggiunto un picco a mezzogiorno, il suo potere inizierà a diminuire fino al tramonto, al contrario tra l'alba e mezzogiorno ci sarà un continuo aumento di potere.
[Bonus: Forza | Velocità | Agilità {Malus: Pomeriggio}]
- Nigth form: Durante la notte, in base al tipo di luna(nuova, piena, ecc..), grazie alla luce che viene riflessa dalla luna, Kagayaku è in grado di manipolare la luce che viene immagazzinata nel corpo.
[Cambio elemento + Bonus diurni]
Metamorfosi: Durante il giorno Kagayaku assume le sembianze di un biondo muscoloso ma al calare della notte i suoi muscoli si "sgonfiano" lasciando spazio ad un gracile ragazzino con i capelli neri.
[Metamorfosi Scenica]
Equipaggiamento:
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La visione onirica proseguì lungo la propria prevedibile direzione: gli invitati non potevano ledere chi li aveva convocati, proprio com’era facile dedurre dalle frequenze sinaptiche che permeavano quell’anfratto di piano astrale. Osservò gli inutili sforzi della teriomorfa e il panico proiettato dalla coscienza dell’altro astante mantenendo un cinico silenzio.
Quando infine fu interpellato, ponderò sul significato di quel lemma così bizzarro: missione, ovvero un incarico ad adempiere un compito la cui importanza risultava sottolineata dal suggello dell’ufficialità o del segreto. Durante quell’analisi la voce innaturale del Re Aureo riprese a stridere nell’etere fittizio.
« Cosa ci guadagnerei ad aiutarti? »
A prescindere dal dove, il come, il chi e il quando, l’interrogativo cruciale
a cui il datore di lavoro doveva rispondere era… perché?
Perché l’avatar di un’entità tanto aliena si sarebbe dovuto scomodare per svolgere una mansione ordinatagli da un essere così primitivo? Come paragone si potrebbe pensare ad un piccolo aracnide che - crogiolandosi nella propria ragnatela - tentasse di piegare una persona al proprio volere: un individuo curioso potrebbe perfino assecondare il ragnetto fintantoché l’idiozia delle sue richieste riuscisse a intrattenerlo… ma probabilmente la tracotanza del ragno lo porterebbe - prima o poi - ad essere inevitabilmente schiacciato.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: ottimale
Stato mentale: ottimale
Energia: 100%
Equipaggiamento:Otherwordly Anatomy [Due appendici aggiuntive | Aderenza alle superfici]
Passive:Unspeakable Presence [Aura di alienazione]
Golden Glyph [Grafia su qualunque superficie | Malia variabile di dipendenza]
Attive utilizzate: /. -
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Gli affonda gli artigli nel collo, strappa la pelle e raggiunge la carotide, strappa pure quella assieme alle arterie. Gesti frenetici, disperati. No! Non può finire così! Avevamo appena iniziato, non puoi morire! A Little Red veniva quasi da piangere. Aveva sperato tanto in qualcosa di diverso, e invece era una delusione assoluta. La carne non era buona neanche da mangiare, faceva schifo. Faceva schifo tutto quanto.
« Te l’avevo detto. È perfetta. »
Disse una voce alle sue spalle. E no, in quel momento non c'era niente di perfetto, era tutto quanto sterco e piscio.
« Perfetta? È un animale rabbioso. Ti sbranerà alla prima occasione. »
Da terra, in ginocchio davanti ai resti mutilati di quel nulla che aveva appena ucciso, tributò uno sguardo vuoto ai due individui appena comparsi. Altri due signor nessuno.
« È proprio ciò che ci serve. Ti andrebbe di sbranare qualcuno per me? »
Disse ancora uno dei due, Cappuccetto Rosso neanche lo sentì parlare.
Che delusione...
« ... »
Senza muoversi, aggrottò la fronte in un'espressione stufa ed irritata oltre ogni dire. Avrebbe volentieri ammazzato pure lui, ma dove la trovava la voglia di alzarsi e massacrarlo? Ucciderlo. Sì, poteva farlo. Ma a che pro? Già il primo pezzo di carne non era buono nemmeno come carne tritata, di certo pure questo si sarebbe rivelato allo stesso livello: una delusione totale ed assoluta. Uno schifo. Merda e piscio pure lui come tutti gli altri. Si sentiva svuotata e senza forze, le energie l'avevano abbandonata completamente. Le veniva da piangere... Se in quella strana dimensione chiamata realtà erano tutti così, tanto valeva restare nel mondo delle fiabe ad ammazzare principi e cavalieri. Almeno quelli fanno discorsi divertenti.
Se quel tipo si aspettava una risposta da Little Red, allora avrebbe atteso un bel po'. La Finta Luna Cremisi rimase lì dove stava, sul cadavere martoriato in mezzo ad una pozza di sangue crescente, a malapena consapevole di ciò che la circondava.... -
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Piano Astrale
[Tutti]
Prima di accettare o meno, vorrei avere più informazioni.
Cosa dovrei fare? Dove dovremmo andare? Ma soprattutto... chi siete?
« Nostro fratello è stato rapito. Tre individui lo tengono prigioniero in quello che voi chiamate Presidio Nord. »
Risponde la figura alle domande del giovane Kagayaku, prima di spostare nuovamente lo sguardo verso il Re Aureo.
« Cosa ci guadagnerei ad aiutarti? »
« Cosa può desiderare un Re? Faremo del nostro meglio per accontentarvi. »
È la figura rimasta vicino al tavolo a rispondere, esibendosi in un inchino sgraziato.
Spostatasi nuovamente verso la pietra, poggia le mani sul lastrone che, sotto lo sguardo dei presenti, cambia. Dalle asperità iniziano a fuoriuscire montagne, alberi e case. Alla fine, una landa dell’Etlerth prende forma.
« Qui è dove viene tenuto. »
Prosegue la figura vicino a Kagayaku.
« Abbiamo bisogno del vostro aiuto per liberarlo... »
Posa le iridi in quelle del giovane terrorizzato, prima che l’altra figura possa finire la frase per lui.
« ...a pagamento, s’intende. »
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.Narrato | Parlato | Pensato
« Nostro fratello è stato rapito.
Tre individui lo tengono prigioniero in quello che voi chiamate Presidio Nord. »
Kagayaku rimase leggermente sorpreso dall'affermazione dell'individuo.
Perché il " quello che voi chiamate Presidio Nord"?
Che fosse interpretato in maniera differente da quei due figuri dall'identità ancora celata?
« Cosa ci guadagnerei ad aiutarti? »
La stessa figura che prima aveva terrorizzato il ragazzo parlò finalmente, ponendo una domanda che Kagayaku nemmeno si voleva porre.
Potevano semplicemente minacciarli nel caso non avessero cercato di dare una mano o una situazione simile, ma la risposta dopo lo stupì ancor di più.
« Cosa può desiderare un Re? Faremo del nostro meglio per accontentarvi. »
Un Re? Che fosse il diavolo in persona dato l'aspetto molto discutibile? La testa del giovane stava implodendo dalla mole di domande che gli passavano per la testa.
Cercando di immaginare ogni possibile scenario che gli potesse venire a mente.
La persona vicino al tavolo si avviò verso esso, poggiando le mani sulla lastra, essa iniziò a mutare, alberi e montagne iniziano a formarsi creando un paesaggio familiare al ragazzo, che cercava di ricordare dove aveva già visto quello scenario.
Si avvicinò leggermente al tavolo cercando di cogliere ogni minuzioso dettaglio per ricordare meglio il territorio.
« Qui è dove viene tenuto.
Abbiamo bisogno del vostro aiuto per liberarlo... »
Gli occhi del giovane incrociarono quelle del suo interlocutore
« ...a pagamento, s’intende. »
Lo sguardo del ragazzo di illuminò di felicità e curiosità.
Forse questa era la sua occasione per ottenere più cultura e informazioni di quanto la biblioteca degli Aviatori già potesse offrire, o anche solo delle poche informazioni di cui lui stesso non conoscenza era più che sufficiente per lui, era come un avvoltoio affamato non di carne ma di sapere.
Cercò di non lasciar trapelare il suo quasi entusiasmo alla notizia, mantenendo un tono serio di voce chiedendo all'uomo davanti a lui
Questa retribuzione... si tratta di natura puramente monetaria o potete offrire altro?
Se veramente potevano offrire informazioni invece che vile denaro, per Kagayaku sarebbe stato un vero e proprio jackpot.SPOILER (clicca per visualizzare)Salute: 100%
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- Day form: Il suo corpo è in grado di catturare e immagazzinare raggi UV dati dal sole che verranno poi trasformati passivamente in energia cinetica che Kagayaku canalizza nel proprio corpo naturalmente.
Facendo ciò il suo corpo cresce esponenzialmente per sostenere l'energia cinetica canalizzata.
Ciò aumenta forza, velocità e agilità di Kagayaku esponenzialmente in base all'orario.
Nel caso non fosse possibile trasformarsi, Kagayaku sarebbe ancora in grado di utilizzarla ma non al suo pieno potenziale o nel caso usasse il 100% il suo corpo riceverebbe gravi ustioni e lesioni.
Uno volta raggiunto un picco a mezzogiorno, il suo potere inizierà a diminuire fino al tramonto, al contrario tra l'alba e mezzogiorno ci sarà un continuo aumento di potere.
[Bonus: Forza | Velocità | Agilità {Malus: Pomeriggio}]
- Nigth form: Durante la notte, in base al tipo di luna(nuova, piena, ecc..), grazie alla luce che viene riflessa dalla luna, Kagayaku è in grado di manipolare la luce che viene immagazzinata nel corpo.
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[Metamorfosi Scenica]
Equipaggiamento:
//. -
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Bla. Bla. Quanto rumore. Che creature fastidiose. Gonfie di suoni sgraziati come cisti gonfie di umori. Bla, bla, bla. Non sanno far altro che parlare? Oh, ma per fortuna lei aveva imparato da tempo. Sapeva benissimo che ci sono un sacco di modi per concludere quel genere di discussioni, ed era diventata particolarmente brava a destreggiarsi fra di esse. Conosceva almeno ottantotto modi per far cessare quel dialogo e passare direttamente ai fatti, la sua parte preferita. Quella in cui i rumori diventano più armonici e piacevoli: pelle squarciata, carne strappata, ossa tritate. Il blablabla è sostituito da bellissime urla, tantissime sfumature di rosso e rosa che esplodono. Andiamo subito lì, tanto che ve ne fate di dar fiato alla bocca in quel modo volgare?
« Accettiamo. Tutti e tre. »
Disse secca Little Red, voltandosi con gli occhi di un dorato inumano che brillavano di luce sinistra, sfidando chiunque a smentirla.
« Ci guadagneremo il dovuto... »
Disse puntando il sorriso ferino sulla creatura ammantata, salvo passare al ragazzino gracilino leccandosi le labbra sporche di sangue.
« ... Ed otterremo da voi ciò che vogliamo. »
Si alzò da terra, avanzando sfrontatamente, la coda da lupo che si agitava a destra ed a sinistra mentre lei si leccava le dita una ad una.
« La mia ricompensa la reclamo subito, in anticipo. Voglio che partiamo immediatamente, tutti e tre. Vi do, diciamo, una manciata di secondi, altrimenti mi rifiuto. Fatemi attendere oltre, e me ne andrò e basta. Anzi... ♪ »
Tese una mano in direzione dei due, allargando il sorriso fino a trasformarlo in un ghigno esaltato.
« ... Prima di andarmene, strapperò gli arti a questi due. ♬ A tutti e due. Così dovrete cercarvi altri tre stronzi per la vostra missione, contenti...? ♥ Allora? Muovetevi! Ho già atteso fin troppo, sono stufa e voglio andare. ». -
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Un consanguineo dei figuri onirici era stato sequestrato ed era imprigionato nel Dominio del Gelo. Ai presenti veniva chiesto di recarsi sul posto per liberarlo – una mansione davvero insolita da affidare a degli sconosciuti, ma ormai era avvezzo all’illogicità degli omuncoli: accecati dalle vuote promesse di ricompensa o tracotanti a sufficienza da minacciare qualcuno fuori dalla loro portata, si muovevano tutti in una realtà caotica a cui tentavano d’imporre un ordine proprio.
Inconsapevoli ed insignificanti, illusi di contare qualcosa in un cosmo indifferente.
Non a caso erano le sue prede preferite.
« Infoltirete la mia corte, a voi decidere se in prima persona o meno. »
Il tributo che il Re Aureo esigeva era l’unica cosa che gli spettava: nuovi sudditi da accogliere nel proprio reame, nuova linfa per irrorare un’entità in letargo, nuovi simulacri viventi eretti in suo onore. Poco importava se l’emolumento pareva modesto o disumano, ragionevole o immorale.
Presto o tardi nulla avrebbe più avuto importanza.SPOILER (clicca per visualizzare)Stato fisico: ottimale
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Piano Astrale
[Tutti]
Questa retribuzione... si tratta di natura puramente monetaria o potete offrire altro?
Un debole sorriso compare sul volto del Daligar vicino al ragazzo.
« Dipende. »
Pausa.
Gli occhi della figura si fissano nelle iridi di Kagayaku, scrutandolo a fondo. Quasi come se volesse entrargli nell’anima.
« Ma possiamo offrire molto. »
Il secondo a parlare è il Re Aureo.
« Infoltirete la mia corte, a voi decidere se in prima persona o meno. »
La figura al tavolo, divertita dalla situazione, si esibisce in un nuovo inchino. Ma è l’uomo vicino a Kagayaku che, nuovamente, riprende la parola.
« Non mancheremo di consegnarvi chi ha rapito nostro Fratello. »
Ma è la voce di Little Red a gelare la scena.
« Accettiamo. Tutti e tre. Ci guadagneremo il dovuto… Ed otterremo da voi ciò che vogliamo. La mia ricompensa la reclamo subito, in anticipo. Voglio che partiamo immediatamente, tutti e tre. Vi do, diciamo, una manciata di secondi, altrimenti mi rifiuto. Fatemi attendere oltre, e me ne andrò e basta. Anzi... ♪ Prima di andarmene, strapperò gli arti a questi due. ♬ A tutti e due. Così dovrete cercarvi altri tre stronzi per la vostra missione, contenti...? ♥ Allora? Muovetevi! Ho già atteso fin troppo, sono stufa e voglio andare. »
Evidentemente, la pazienza non appartiene alla ragazza-lupo.
In tutta risposta, la figura al tavolo avanza verso di lei di qualche passo.
« Perfetto. »
Il battito di mani di Daligar spezza la tensione.
« Direi che possiamo andare. »
Con un sorriso, Daligar allunga il braccio, indicando la porta alle spalle del tavolo. I grossi lastroni di pietra si aprono lentamente davanti ai presenti, illuminando la scena di bianco accecante.
« Prego, quella è l’uscita da questo luogo. »
Vi incita la figura.
« Buon risveglio. »
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.Narrato | Parlato | Pensato
« Accettiamo. Tutti e tre. »
Kagayaku si girò verso la ragazza, che arbitrariamente aveva deciso di accettare la missione senza consultare ne lui ne l'altro componente dell'apparente squadra.
Alzò un sopracciglio, dubbioso se fosse veramente sana di mente dato il comportamento poco "umano" a cui aveva potuto assistere in precedenza.
« Ci guadagneremo il dovuto… Ed otterremo da voi ciò che vogliamo. La mia ricompensa la reclamo subito, in anticipo. Voglio che partiamo immediatamente, tutti e tre. Vi do, diciamo, una manciata di secondi, altrimenti mi rifiuto. Fatemi attendere oltre, e me ne andrò e basta. Anzi... ♪ Prima di andarmene, strapperò gli arti a questi due. ♬ A tutti e due. Così dovrete cercarvi altri tre stronzi per la vostra missione, contenti...? ♥ Allora? Muovetevi! Ho già atteso fin troppo, sono stufa e voglio andare. »
Il ragazzo guardò storto la ragazza, non solo aveva deciso per lui, ma adesso se rifiutava c'era anche la possibilità che la ragazzina poteva attaccarlo, un vero affronto.
Ritornò a fissare i suoi "datori di lavoro" e iniziò a riflettere sulla possibile ricompensa.
Forse partire per una missione di salvataggio con quei due bizzarri individuo poteva risultare più proficuo di quel che si poteva immaginare.
Nonostante volesse rispondere alla ragazza, si limitò a sospirare e annuire con il capo speranzoso che tutto vada per il meglio.
« Perfetto. »
« Direi che possiamo andare. »
Disse la figura mentre batté le proprie mani e un lucente mulinello color latteo si andò a creare davanti ai loro occhi.
Kagayaku iniziò ad avviarsi dicendo
Molto bene, mi inizierò ad avviare verso il luogo prestabilito e attenderò ulteriori istruzioni
Attraversò dunque il vortice, venendo investito da una luce accecante e si ritrovò sui libri, nella stessa biblioteca, stavolta ricolma di libri con scritte e disegni.
Si alzò dalla sedia e iniziò a girovagare in cerca di qualche libro a tema, riguardante il presidio del Nord.
lo iniziò a sfogliare, curioso di che composizione geografica possedesse
Etlerth... Etlerth... ecco qua.
Disse mentre iniziava a leggere della estese valli innevate che coprivano il territorio d'incontro.
Mmm carina~
Proferì mentre riponeva il libro sullo scaffale e si iniziò ad incamminare fuori dalla biblioteca con un sorriso in volto, ma si fermò quasi immediatamente, uno sguardo perplesso si andò a creare sul suo viso.
E io come diavolo ci arrivo laggiù?
Si diresse verso il proprio dormitorio, come ogni notte, riflettendo tra se e se come arrivare alla regione fissata come punto d'incontro.SPOILER (clicca per visualizzare)Salute: 100%
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Facendo ciò il suo corpo cresce esponenzialmente per sostenere l'energia cinetica canalizzata.
Ciò aumenta forza, velocità e agilità di Kagayaku esponenzialmente in base all'orario.
Nel caso non fosse possibile trasformarsi, Kagayaku sarebbe ancora in grado di utilizzarla ma non al suo pieno potenziale o nel caso usasse il 100% il suo corpo riceverebbe gravi ustioni e lesioni.
Uno volta raggiunto un picco a mezzogiorno, il suo potere inizierà a diminuire fino al tramonto, al contrario tra l'alba e mezzogiorno ci sarà un continuo aumento di potere.
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- Nigth form: Durante la notte, in base al tipo di luna(nuova, piena, ecc..), grazie alla luce che viene riflessa dalla luna, Kagayaku è in grado di manipolare la luce che viene immagazzinata nel corpo.
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Metamorfosi: Durante il giorno Kagayaku assume le sembianze di un biondo muscoloso ma al calare della notte i suoi muscoli si "sgonfiano" lasciando spazio ad un gracile ragazzino con i capelli neri.
[Metamorfosi Scenica]
Equipaggiamento:
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Nella notte gelida e cristallina del Nord le costellazioni brillavano attraverso le fronde scheletriche degli alberi. Una stella nera e invisibile rifulgeva nella volta celeste, irradiando un’inquietudine antica e silente. Nessuna mappa del cielo l’avrebbe mai segnalata, eppure la sua influenza s’insinuava nelle menti assopite, svelando visioni di acque scure su cui spirava una brezza di piombo e in cui riecheggiavano litanie malinconiche e morenti.
Il lago di quell’incubo riversava le proprie lugubri onde sulla costa, lungo la quale si radunavano gli incauti sognatori attratti da quella visione. Le profondità limacciose fremettero e dal fondo del torbido specchio d’ebano riemerse il Re Aureo, sul quale i liquami scivolavano senza impregnarne gli stracci dorati. Osannato dalle lune aliene di quel mondo lontano, l’Innominabile tornò a infestare il sonno d’innumerevoli anime sventurate – in attesa di poter riscuotere i debiti pattuiti con degli incauti umani.. -
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Riaprì gli occhi di colpo. Aveva varcato il portale ed ora era di nuovo seduta sul ramo, ancora incapace di realizzare dove si trovava osservò per qualche istante la sagoma di un uccellino che scappava via terrorizzato, e si guardò la mano sporca di sangue e piume. Sangue animale, e non umano. Strano, nel sogno ricordava di aver sbranato una persona, spazzatura. Ma si era trattato appunto di un sogno, non era rimasto niente se non l'insofferenza e l'insoddisfazione che non ne volevano sapere di andarsene via.
Che fastidio!
Si alzò in piedi, rimase per qualche istante immobile poi fece un passo in avanti, calpestando volontariamente il vuoto e lasciandosi andare ad un volo di parecchie decine di metri. Si lasciò cadere per il tempo di pochi battiti di cuore, poi si decise a muoversi prima che i rami più bassi martoriassero il suo corpo, ne afferrò uno e prese slancio, si scagliò di ramo in ramo fino a ritrovarsi al suolo. Lì si guardò attorno, annusò l'aria... niente. Era sola, nella foresta. Sola e preda dell'irritazione. Ed ora...? Durante quell'allucinazione lucida le avevano chiesto di svolgere una missione, trarre in salvo una persona. Ma cosa doveva fare, muoversi a caso e cercarla in modo completamente casuale? Era come cercare un ago in un pagliaio, e lei non era tipo da mettersi pazientemente a spulciare pagliuzza per pagliuzza. Preferiva bruciare tutto e cercare fra la cenere.
« Muovetevi!!! »
Gridò con rabbia la cielo ormai buio. La luna non rispose, ed era l'unica a udirla.
Avrebbero fatto bene a muoversi. O rischiava di cambiare idea, e cercare loro invece della persona da trarre in salvo.... -
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Piano Astrale
Quando anche l’ultimo dei tre ebbe passato il portale, le porte si richiusero. Al posto dell’enorme portone di pietra, prese posto un raffinato battente in legno con scene di violenza in rilievo. La foresta aveva lasciato il passo a una grande sala da ballo e il cielo a una volta in marmo bianco con un grosso lampadario che calava fino a tre metri dal pavimento.
« Un giorno dovrai spiegarmi che bisogno c’era di mettere su questo teatrino. »
Sbuffò Daligar, rimanendo al suo posto in mezzo alla sala.
« Perché? Non ti sei divertito? »
Chiese l’altro ridacchiando.
Il primo sbuffò nuovamente. Anche se erano di fatto la stessa persona, non si sarebbero mai davvero capiti. Potevano condividere il patrimonio genetico o i ricordi degli altri se stessi, ma non avevano la stessa storia alle spalle e questo li rendeva diversi sotto molti aspetti.
« Ora dimmi, però... »
Attaccò l’ex Testa del Ragno sedendosi su una poltrona che aveva preso il posto delle sedie di poco prima.
« Perché hai arruolato anche loro tre? La MxM non ti bastava? »
L’altro Daligar gli rivolse un sorriso inquietante. Che avesse in mente qualcosa era chiaro, ma ora voleva sapere. Aveva bisogno di sapere.
« Per metterli alla prova. Voglio scoprire quanto è forte questa Marina di cui fa parte nostro fratello. »
« Per questo hai scelto lei? »
« Non ha esitato un attimo a saltare alla nostra gola. È perfetta. »
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