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un leggero soffio di vento..
Foglie ormai secche dal colore ambra e terra bruciata volteggiavano per aria come amanti in una danza perpetua,un continuo di piroette e vorticose sequenze come un tango tra due ballerini che costretti a celare il loro amore,lo esprimono con la danza.
Metafora della vita,e dell'esistenza stessa,la linfa vitale che sosteneva quell'incantevole danza cessò,e lentamente si fermò,facendo giacere le due foglie proprio ai piedi di un uomo che,troppo immerso nei suoi pensieri non notò nemmeno la maestosità di ciò che lo circondava,della poesia che aleggiava con toni di dolcezza alternati alla prepotenza del tempo stesso che pesava sulla vita come una formidabile nemesi.
Il sole picchiava forte in quelle terre ricche di sterpaglie,con solo delle cicale a far compagnia al uomo solitario che, seguendo un misero sentiero ormai ricoperto quasi completamente anch'esso da sterpaglie,con solo del leggero pietrisco a delimitarne inutilmente l'avanzata,procedeva ormai vistosamente sudato e decise dunque di fermarsi accanto ad un albero solitario vistosamente appassito e segnato dal clima che offriva pero una minima copertura dalla calura.
Mise via lo zaino poggiandolo li affianco e si sedette poggiando la schiena sulla corteccia ormai secca e fragile dell'albero,raccolse l'argentea chioma in una coda bloccandola con un cordino di colore bianco che portava sempre attaccato al polso come un bracciale,e con lentezza sfilò il lungo cappotto per riporlo nello zaino e al contempo estrasse la borraccia con l'acqua cercando pace dall'arsura di quel clima cosi ostile a lui che era ormai abituato al clima gelido di koldran.
Sospirò rumorosamente mettendo via la borraccia di pelle animale,ormai mezza vuota,ed osservò l'orizzonte scorgendo solo sterpaglie ed erba alta a perdita d'occhio,oltre ad alcune rovine di quelle che sembravano abitazioni,o che almeno,un tempo lo furono.
Fortunatamente il sole stava cominciando a tramontare,e la temperatura,un pò piu sopportabile,alzando lo sguardo e sfregando con la mancina l'anello nell'anulare della mano opposta,osservò le nuvole tingersi di rosso,colorate dai raggi del sole calante che allungavano anche l'ombra dell'albero.
non pensavo che ad est facesse cosi caldo..
sospirò nuovamente chiudendo gli occhi cercando di riposare un pò,non che ne avesse bisogno ma solo per rilassarsi cercando di assaporare quella leggera brezza che,definire fresca sarebbe un idiozia, ma sicuramente meno calda rispetto a prima.. -
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P-A.
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Fortunatamente l'ora di punta del calore era passata,si riusciva persino a respirare un po.
Rimase con gli occhi socchiusi per diversi minuti ascoltando il vento spostare l'erba alta producendo un leggero fruscio che si propagava tutto intorno facendolo sentire parte di qualcosa,qualcosa di più grande.
fu in quel preciso istante che la sua mente inizio a tornare indietro..
indietro ai monti gelidi,alle distese infinite di neve e ghiaccio e alle notti insonne per il freddo.Indietro in quel posto inospitale che con il tempo aveva imparato a chiamare casa.
...
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.Ho detto che non voglio!!
Era ancora un semplice bambino quando fu "adottato" da heyjack,il fabbro di un piccolo paese sulle montagne di Koldran,un uomo molto alto che si accostava tranquillamente al metro e novanta per circa 100 kg con una folta e lunga barba marrone scuro che teneva praticamente sempre trattenuta in diverse trecce,stessa cosa accadeva per i baffi che cadevano come corde sulla distesa di barba che arrivava fin dotto al collo quasi a contatto con il petto.
Queti era seduto su di una sedia in legno mentre poggiandosi ad un grande tavolo circolare limava una lama,forse di un possibile pugnale,e con superficialità discuteva con il giovane.forse non ci siamo capiti,non mi interessa!
Disse infervorandosi non poco e sbattendo il pugno sul tavolo come per dare un taglio alla discussione.
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CRACK
Un rumore fece rinsavire Ban dai suoi pensieri e scuotendo la testa e poggiando la mano destra sulla fronte e riapri gli occhi che erano leggermente offuscati dal sole e iniziò a cercare con lo sguardo da dove provenisse quel rumore.
Lo scorse tra l'erba alta camminare con molta tranquillità pestando rametti ed arbusti che si paravano sul suo cammino,non sembrava un essere umano,anche se la sua andatura faceva apparire quella creature come una donna molto anziana con la schiena ricurva e probabilmente sofferente.
Altra cosa particolare il quantitativo spropositato di ninnoli e luccicherie che portava con se e che lo (o forse la?) facevano risplendere al sole come un prisma di vetro sotto il sole cocente.Ban mise una mano sulla sua spada e si avvicino lentamente verso la figura che ancora non riusciva bene a definire,ma che era abbastanza sicuro di non aver mai visto nulla del genere prima d'ora.
salve
Disse a voce alta con tono fiero degno di un soldato di grand ordine,ma in realtà era poco piu di un cadetto o un semplice sottoposto
Si è forse smarrito?
ignaro ancora del fatto che in realtà quello fuori strada fosse lui stesso,la vita gioca brutti scherzi a volte.. -
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P-A.
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Pochi respiri profondi,quella creatura si avvicinò ancora imperterrita e per nulla affatto intimorita,a dire il vero era proprio il ragazzo ad essere sia intimorito che stupito allo stesso tempo.
Quella creatura aveva un aspetto a dir poco insolito,come se una salamandra, un pappagallo e un hobbit avessero deciso di fare sesso a tre durate una festa a base di coca e bamba,mettiamo le cose in chiaro Ban non era il tipo da giudicare dall'aspetto, ma fu veramente colpito dalla singolarità di tale essere che emanava anche un leggero fetore,abilmente coperto con essenze profumate tipiche dei nobili.
Che fosse dunque un gran nobile in realtà?
Questi rispose con voce raoca,perfettamente in linea con il physique du role che la vita gli aveva donato.
non sono un bandito,sono un neo soldato del nord,arrivo dall'accademia di Daligoth
Disse con tono fiero e portando il pugno destro contro il pettorale sinistro come accennando un saluto militare.
soldato..
si fermo un attimo ritornando nuovamente tra i suoi pensieri.
...
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.la situazione sembrava essersi calmata,i due sedevano entrambi a tavola,uno di fronte all'altro,mangiando quella che sembrava selvaggina,probabilmente cinghiale.
ho saputo in giro dei tuoi problemi a scuola con gli altri allievi..
disse lentamente mentre trangugiava l'ultimo pezzo di carne rimasto e posando l'osso nudo sul piatto,Ban rimase con lo sguardo basso ascoltandolo
Com'è che ti chiamano? Ban?
avvicino il boccale pieno fino all'orlo di di birra scura,non troppo raffinata e dal sapore forte,tipico delle genti poco abbienti.
Come "bandito?" divertente..
inizio a bere a gola aperta degno di un bevitore incallito finendo metà del boccale in un solo colpo.Il giovane sentendo tali parole iniziò a singhiozzare e una lacrima solcò il suo volto che abbasso per tempo cosi da non farlo vedere al "padre" che riteneva le lacrime non degne di un uomo.
bhe figliolo,se proprio non riesci a farli smettere..
si alzo dal tavolo portando con se il calice e si avvino al ragazzo,osservò il fuoco del camino divorare la legna messa li da poco scoppiettando diverse volte.Poggio la mano sulla spalla del giovane e con tono solenne e duro continuò
..dai loro un motivo per chiamarti cosi.
Continuò a bere dal suo boccale mentre il ragazzo alzo lo sguardo per osservarlo.
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Ban..da Koldran.
Tornò in se
invece voi,non avete l'aria di un avventuriero,sembrate invece un nobile,cosa vi porta ad est?
L'aspetto gracilino dell'essere in effetti non dava spiegazione alla sua presenza in quelle terre. -
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P-A.
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La notte sta ormai giungendo e le prime stelle facevano capolino su di un cielo sempre piu tinto di un intenso blu scuro.
L'essere ascoltò la presentazione del ragazzo commentando che fosse effettivamente molto lontano da casa,ed in effetti era vero, non ricordava piu quante lune e quanti soli si erano alternati da quando iniziò il suo viaggio con solo un pugno di speranza e quel poco che era riuscito a mettere nel suo zaino.
Un eremita? sostanzialmente poteva anche essere vero ciò che affermava Skekdor,aveva proprio l'aria di un tipo molto navigato su queste terre ricco di esperienze e conoscenza,anche se continuare a guardarlo era come un pugno nello stomaco.Fece poi per grattarsi il becco e Ban potè finalmente udire la verità.Sgranò gli occhi osservando ciò che indicava Skekdor per poi passarsi una mano sulla testa rendendosi conto che era completamente fuori strada
ma che cazzo..
sussurro abbassando le spalle mentre una goccia di sudore,una ben magra figura da parte di un soldato del nord.Si ricompose subito rimettendosi sull'attenti
perdoni l'espressione di basso livello,e un piacere conoscervi Skekdor
mise nuovamente il pugno destro sul petto
questo dunque è il sud? devo aver sbagliato strada da qualche parte, ero diretto verso la città di Chediya,sareste cosi gentile da dirmi dove posso trovare una città? e come poter raggiungere la mia destinazione?. -
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Edited by Nightrun - 7/10/2018, 18:42. -
P-A.
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secondo strike Ban,aver lasciato gli studi ti ha reso ignorante come una pietra che rotola giù da una montagna.
Purtroppo nell' accademia militare non si dava molta importanza allo studio della geografia o comunque allo studio in generale ed i risultati erano presso che lampanti.
Skekdor indico' con l'artiglio la possibile strada da percorrere prima per chediya e successivamente per la città piu vicina,ma dal modo in cui ne parlava non sembrava molto sicuro andare a cercarla a sera inoltrata.
capisco..
con la destra si gratto la fronte chinando leggermente il capo
popolato da creature non proprio socievoli? intendete questo?
l'idea di trascorrere la notte all' aria aperta non sembrava poi cosi male conoscendo le alternative,ma successivamente venne un dubbio al ragazzo
voi invece dove pensate di passare la notte? sembra proprio che siamo nella stessa situazione. -
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P-A.
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Nonostante non conoscesse quell'essere sentiva di potersi fidare,aveva come una specie di aura positiva e in ogni caso sempre meglio essere in due se si viene attaccati.
eh sia
disse con un sorriso a mala pena accennato mentre voltandosi si allontanava dal suo compagno di campeggio addentrandosi leggermente nelle sterpaglie raccogliendo prima una decine di pietre grandi circa come delle arance e poi dei legnetti.
tornò con le braccia cariche di tutto l'occorrente per il loro fuoco da campo.
L'oscurità aveva ingoiato l'intero panorama lasciando solo un intenso velo di oscurità che avvolse i due,l'albino fece presto a sistemare il tutto poco piu avanti dell'albero che aveva usato poco prima per riposarsi, anche se con alcune difficoltà riuscì ad accendere il fuoco che lentamente da braciere divampò in un vero fuoco scoppiettante che irradiava calore e donava sollievo dall'umidità di quella notte piena di stelle.
Finita ormai l'accensione dell fuoco il ragazzo si sedette contro il tronco dell'albero come poco prima e sospirò rumorosamente mentre si scioglieva i capelli argentei facendoli fluttuare prima a destra e poi a sinistra come nelle migliori pubblicità degli shampoo.
dunque Skek-dor..
prununcio il suo nome con leggera difficoltà e sbagliandone clamorosamente l'intonazione
di dove siete originario?la vostra è una razza davvero singolare.
lo osservò scrutandone ancora una volta gli strani lineamenti che illuminati dalla luce altalenante del falò sembravano ancora piu inquietanti,proprio una razza particolare la sua.. -
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