Litania silvana

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    Viaggiatore dei Mondi

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Il silenzio del Cristallo. Un Mistico può ascoltare per una vita e non sentirlo, altri invece ne son segnati sin dal tempo della loro nascita e sembrano protetti dal suo potere in tutte le vicissitudini che toccano la loro sorte.
    Un di questi Mistici sembrava essere urElah, la parte buona che abitava il corpo dello Skeksis.

    Si era in quel periodo dell'anno in cui l'Est, il Presidio dell'eterna primavera, iniziava a soffrire dei primi rigori invernali. Né neve, né ghiaccio osavano varcare i confini di quelle terre contraddistinte da ridenti paesaggi e piane perennemente verdeggianti, pur tuttavia, aliti di vento lievemente più freddi solcavano il Presidio in lungo e in largo, intersecandosi poi nelle asperità della gigantesca vallata che costituiva la regione di Chediya.
    Un turbine tiepido era venuto dal nord, portandosi dietro l'inverno del Koldran.
    Qualche nube oscurò al primo mattino la cima di alcuni colli, investendoli di una pioggerella leggera e rimpiendone di foschia le sommità.
    skekDor si trovava proprio in cima ad uno di essi, e lasciò che l'acqua gli scivolasse addosso, senza nemmeno bagnarlo.
    Era piacevole sentirsi vivo a quel modo, ingannare la realtà, fingendo di appartenere a una stirpe mortale e corruttibile.
    Nel suo grembo, giacendo addormentato, il cuore di tenebra elucubrava sulla maniera di prendere il posto che gli spettava, e tornare a dominio del corpo. Ma la volontà del Mistico quel dì era ben forte, e non pareva esserci verso alcuno di farlo "sloggiare".

    Al culmine del lieve acquazzone, il vento del nord turbinò, soffiando attraverso le contorte asperità dei monti tutt'intorno, finché non emise profonde, vibranti note in grado di render quieto anche l'animo più turbolento, e dare a un cuore incerto la certezza necessaria ad intraprendere nuovamente il cammino.

    Questo accadeva alle prime luci dell'alba. Poco prima del mezzodì, ridisceso il colle, skekDor aveva preso uno dei tanti sentieri scavati fra le piane. Il suo intento, al momento, sembrava esser quello di dirigersi verso una zona in particolare, poco più a est.
    Le piume e la pelle erano linde e pulite, eppure perfettamente asciutte: era come se la pioggia, pur lavandolo, non avesse "attecchito" in alcun punto. Similmente, le vesti parevano appena stirate, e anche il puzzo di morte che solitamente le impregnava sarebbe parso, a chiunque si fosse fatto abbastanza vicino da percepirne l'odore, meno pressante

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    ~ II ~
    LITANIA SILVANA

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    « Imagination and Memories are but one thing which
    for diverse Considerations have
    diverse names. »
    __


    nKe0I7T

    Celentir, da qualche parte a Moraah - Vent'anni prima

    « Reinhard? »
    « Sì? »
    Il giovane Atavael, steso sul suo letto di malattia, il corpo gracile ridotto a poco più che uno scheletro, si prese qualche istante prima di proseguire, sforzandosi di trattenere quei colpi di tosse che avrebbero fatto preoccupare il suo amico.
    « Non te l'ho mai chiesto prima ma... tu da dove vieni? »
    Il ragazzino, rabbrividendo sotto le pur robuste coperte, si mise a sedere, poggiando la schiena
    contro la testiera del letto.
    « Scusami, ma... tutti ti chiamano Montecristo, in accademia. E ridono. Mio padre dice che sei stato ad Aisling, che da lì viene il tuo soprannome. »
    Reinhard si strinse nelle spalle, sorridendo come era solito fare, con la testa leggermente inclinata verso la spalla destra.
    « Tuo padre ha ragione. Sono stato ad Aisling, per quasi cinque anni. Cercavo sempre di scappare e ogni volta mi prendevano e ogni volta urlavo che mi sarei vendicato. Per questo iniziarono a chiamarmi Montecristo. »
    Sospirò, ripensando a quelli che mai, nemmeno in punto di morte, avrebbe mai potuto chiamare bei tempi andati.
    « Mi piaceva quel libro. »

    « Ma non sarai mica nato lì! » lo incalzò Atavael.
    « Voglio dire, nessuno nasce ad Aisling! Dov'eri prima? »
    Reinhard annuì. « Ho capito cosa vuoi sapere. Vengo da un posto molto molto lontano, chiamato Endlos. »
    A sentire quelle parole, l'espressione sul volto smunto di Atavael cambiò: gli occhi spenti divennero sognanti,
    le guance scavate si rilassarono e i denti smisero di sbattere fra loro. Persino le labbra riuscirono a distendersi in un sorriso tremulo.
    « Endlos! Che bello! » esclamò, con voce fatua.
    « La città delle Stelle! Banebriar's Place! Il Bazar delle Talpe e poi... Laputa, il castello volante!
    Sai che una volta era qui su Celentir?!
    »
    Reinhard guardò il suo amico con aria scettica.
    « Come fai a sapere tutte queste cose? Non puoi essere stato su Endlos. »

    « Certo che no! » rispose Atavael, tornando a sdraiarsi, stremato dall'improvvisa eccitazione.
    « L'ho sognato. » spiegò, come fosse la cosa più naturale del mondo. « E poi c'era un posto davvero stupendo, pieno di pace. Una valle interminabile, fiorita, dove il vento canta sempre! Vorrei andarci, un giorno. »
    Chiuse gli occhi, pronto a piombare, ancora una volta, nel sonno senza sogni della sua malattia.
    « Si chiamava... si chiamava... »

    « ...Chediya. »
    L'alchimista si calcò il cappello sul capo, temendo di perderlo a causa delle forti raffiche di vento freddo.
    « Questo posto ti sarebbe piaciuto, amico mio. »
    Guardandosi intorno, tutto era un susseguirsi di colline brumose e vallate lussureggianti dove era facile scorgere crocicchi di casupole, piccole comunità che a stento potevano fregiarsi del titolo di villaggio. Endlos lo stava accogliendo con la musica dell'Est e, se pur non si poteva proprio dire che fosse un piacere essere tornato a casa, per lo meno poteva ritenersi fortunato a non essersi ritrovato catapultato fra le Cento Torri.
    Per quanto lo riguardava, quella gita indesiderata si sarebbe dovuta concludere nel minor tempo possibile. Più che un nostalgico ritorno a casa si trattava di un tribolato andare in guerra, sebbene una guerra di cui non conosceva le sfumature -né le motivazioni.
    Riteneva - ingenuamente - che tutto sarebbe andato per il meglio se solo si fosse tenuto quanto più possibile distante dal Pentauron. E da Rivenore, ovviamente.

    Prese a discendere il sentiero, con in mente solo una vaga concezione di quello che avrebbe dovuto fare.
    Il viaggio era stato rapido e quasi del tutto indolore, tuttavia non dubitava che ritrovare Rania si sarebbe rivelata impresa assai più ardua, tanto più che della geografia del suo piano d'origine non ricordava quasi nulla. Era stato costretto a documentarsi prima di partire, esaminando resoconti di viaggiatori planari, attingendo a piene mani dalle opere di Gano Sersarcas, l'autore del sempreverde Prontuario dei Condotti Planari. Le informazioni si erano rivelate insufficienti, dunque si sarebbe dovuto affidare ad una ricerca sul campo che, bontà divina, non sarebbe potuta non passare per la popolazione di Endlos, si trattasse di indigeni o altri vagabondi dimensionali. In fondo, la popolazione del piano era fatta per una discreta porzione da quelli che venivano definiti naufraghi dimensionali, che era un eufemismo caro a quelle genti per giustificare carinamente l'immigrazione coatta, trasformando quel cesto dei rifiuti dimensionali in una sorta di ultima terra di speranze. La narrativa della disperazione lo aveva sempre affascinato e, in una certa misura, riusciva anche a comprenderla. Tuttavia, non riusciva - e probabilmente non sarebbe mai riuscito - a curare il suo disprezzo per Endlos, che era in realtà odio per avergli sottratto la famiglia d'origine, insieme ad una forte, fortissima e cieca, rabbia per essere stato cacciato via.
    Le riscritture erano fenomeni imprevedibili, crudeli e non così infrequenti, da quelle parti. Esserne stato vittima lo aveva reso speciale nel Reginato, ma su Endlos sarebbe stato solo uno dei tanti. Forse era questo a dargli più fastidio: quel ritorno a casa lo costringeva a ricominciare da capo e lui non era mai stato particolarmente versato negli incipit.

    Queste peregrinazioni del pensiero vennero interrotte dalla vista di un... qualcosa che si muoveva speditamente lungo il suo stesso sentiero, seppure in direzione contraria. Descriverlo sarebbe un compito improbo, dunque ci limiteremo a definirlo come una sorta di avvoltoio umanizzato, che reggendosi sulle zampe da gallinaceo ipertrofico caracollava in direzione dell'alchimista.
    Questi fece appena in tempo a riprendersi dalla sorpresa, sorridendo nel suo solito modo, curioso e cordiale.
    « Salute a te... qualunque cosa tu sia. » lo salutò,
    in maniera assai meno cordiale di quanto avrebbe voluto.
     
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    Non era raro incontrare dei pellegrini, lungo i sentieri di Chediya. I pochi villaggi che c'erano, in effetti, potevano a stento sostenersi con l'agricoltura e il bestiame. Tuttavia, per assicurare la crescita delle piante e il corretto tenore di vita degli animali, s'abbisognava d'acqua. E come non citare, poi, quelle materie che invece andavano cercate altrove, addirittura in altri Presidi?
    In parole povere, assai di rado era capitato a skekDor d'imboccare un sentiero, senza ritrovarsi prima o poi a incrociare la via con qualcuno che aveva, invece, preso una direzione diametralmente opposta.
    Quel giorno non fece eccezione.

    Il mezzo-Mistico percepì lo sconosciuto ancor prima di vederlo. Ne sentì l'anima mortale, e provò a immaginarne le sfaccettature del carattere. Un giochino che in fin dei conti non faceva male a nessuno, e che anzi lo dilettava non poco.
    Quanto a Reinhard, si sarebbe trovato dirimpetto a una creatura che difficilmente gli sarebbe capitato d'aver già visto altrove.
    Al di là della rugosa testa rettiliforme, d'un viola sbiadito, e il gran becco da uccello rapace, lo Skeksis aveva una fisionomia a dir poco peculiare! Vesti pompose gli ricomprivano il corpo, tanto spesse negli strati e tanto impreziosite da ninnoli vari, da lasciare solo all'immaginazione cosa mai si celasse sotto di esse. Il verdugale, il corsetto, la vistosa gonna: avrebbero fatto la gioia di una qualunque dama dell'alta società, tant'erano ricercati e preziosi i materiali di cui erano composte. Peccato per il resto, a dire il vero: piccoli teschi d'animale, sospesi a legacci di cuoio, un leggero seppur fastidioso puzzo di carne rancida e oli profumati, e, ovviamente, il muso dello Skeksis.
    Di tanto in tanto, da sotto la gonna spuntava una lunga coda serpentiforme, munita alla sommità di un piccolo ventaglio di piume ormai bianche.
    Qualunque cosa fosse stata in passato, la creatura, a un qualunque occhio sarebbe parsa anziana e provata dal tempo.

    Avanzando con la sua andatura ballonzolante, skekDor avrebbe raggiunto Reinhard in tempi assai lunghissimi. Per fortuna, il giovane procedeva ben più svelto di lui.
    Quando s'incrociarono, fu proprio quest'ultimo a far gli onori, salutandolo: "Un lieto giorno anche a voi, figliolo. Ihihih!" Rispose all'allusione con un risolino abbastanza sommesso, evitando di crear disagi. Ci fosse stato il vero skekDor, probabilmente avrebbe compiuto qualche alzata di genio. Figurarsi se avesse permesso a un semplice mortale di rivolgerglisi a quel modo!
    urElah, tuttavia, trovò la faccenda divertente.
    "A giudicare dal bel vestito, immagino siate diretto alla capitale. S'è questo il caso, prendete pure il sentiero che s'inforcherà fra due colli sulla destra, alla seconda biforcazione che incontrerete." Continuò. Non aveva notizie di Reinhard, ma il fatto che non l'avesse mai visto prima (E lui non scordava mai una faccia), unito ai vestiti indossati, lo portò a credere che si trattasse di un viaggiatore.
    Prima di proseguire, si sarebbe fermato per esser sicuro che all'altro non occorresse altro.
    Un'eccesso di zelo di cui forse solo urElah si sarebbe preoccupato, da quelle parti

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    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    Una gallina (ma era poi così sicuro che si trattasse di una gallina?) parlante.
    Educa, perfino. Zelante senza risultare melliflua, di una cortesia cui l'alchimista non era affatto abituato. Nondimeno, pur sempre una gallina (?) parlante. Una gallina azzimata, che indossava abiti ricercati ancorché decisamente femminili. Questo - si disse - doveva essere inconsueto anche per lo standard di assurdità di Endlos, che, nella sua ingenuità, riteneva comunque discretamente elevato, almeno mettendolo a confronto con il Reginato - e con Moraah. In quelle realtà, che si vantavano di essere multiculturali e sostanzialmente tolleranti, se era vero che diverse razze vivevano in una pace dalle fondamenta più o meno solide, non era meno vero che quelle stesse razze erano per la gran parte dotate di connotati umanoidi e di un comune sentire che ne rendeva assai più facile la convivenza.
    Gli venne naturale chiedersi che razza di fine avrebbe potuto fare quella creatura su un piano diverso da Endlos. Rivide un sé stesso assai più giovane e più interessato al cibo di quanto non fosse ora
    divorare con una qual certa ingordigia un'ala di cicogna.
    Forse non avrebbe fatto una fine onorevole, certo non adatta ad uno pseudo-volatile
    agghindato con una tale ricercatezza.
    Certo, il puzzo di carne putrefatta non poteva essere sconfitto dagli oli profumati in cui doveva essersi immerso, ma in fondo tutti hanno dei difetti e lui stesso, lo sapeva, al termine di quel viaggio non avrebbe profumato di gelsomino.

    Inclinò ancor di più la testa, la sorpresa nei suoi occhi ormai sormontata da un'indicibile curiosità.
    « Molte grazie, signor...? » domandò, per poi moderare il tiro.
    « O dovrei dire signora? »

    « Mi spiace essere inopportuno ma posso dire di non aver mai visto nulla di simile. »
    Con uno sguardo allucinato negli occhi dall'iride dorata, si posò una mano sul fianco mentre le dita dell'altra andavano a rovistare fra i capelli, poco sotto la tesa del cappello. Non sapeva bene come rapportarsi a quella creatura e non desiderava affatto metterla a disagio.
    « Non so nemmeno se voglio davvero raggiungere la capitale, in effetti. Cercavo solo arrivare al villaggio più vicino per raccogliere qualche informazione, ma forse è il mio giorno fortunato. » spiegò.

    « Vorrei raggiungere Palanthas. »
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Una delle più grandi doti di skekDor era forse data dal sembrare inoffensivo e, all'apparenza, fragile. Una connotazione dell'aspetto che la metà dello Skeksis detestava, ma che quella del Mistico riuscivo in un certo qual modo ad apprezzare. Sembrare indifesi aveva il vantaggio di rendere il prossimo più favorevole al dialogo. Al contempo, però, metteva nella condizione di non esser valutati credibili.
    D'altro canto, però, urElah amava usare le parole come tramite per condurre un dialogo, più che come armi affilate per schiacciare il prossimo.
    In sostanza, di quella condizione, a giovarne maggiormente era proprio la parte buona.

    Reinhard sembrò accettare di buon grado il consiglio e, decidendo di fare gli onori introducendosi con un saluto, sollevò in effetti un altro dubbio cui spesso gli abitanti di Endlos cadevano, quando si riferivano allo Skeksis.
    Il mezzo-Mistico trovò quel qui pro quo di suo gusto: "Ihihih! A onor del vero, potreste riferirvi a me in entrambi i modi, e non sareste comunque nel torto." Azzardò, nominando di fatto una parte della sua natura che non sempre appariva palese ai suoi interlocutori. Ma forse l'alchimista avrebbe interpretato la battuta in un contesto più "umano", e avrebbe fatto riferimento a una semplice, grossolana, classificazione di genere intesa più in termini "etici" che biologici.

    Reinhard continuò, e skekDor sollevò una zampa nel tentativo di rassicurarlo circa il malinteso di poco prima: "Vi prego, non ce n'è bisogno. Sono conscio del fatto che le mie fattezze possano... Ehm, come dire? ...risultare quantomai "eccentriche", per gli standard degli esseri umanoidi che popolano questo piano."

    Allargò appena le braccia e, riportandole a sé facendo compiere agli avambracci un semi-cerchio verso l'interno, avvicinò i polpastrelli delle dita gli uni agli altri, in segno di preghiera: "Sono conosciuto dai più come skekDor, ragazzo. Ma potete considerarmi per quel che appaio: un arzillo, attempato eremita di queste terre. Ihihih!" Un nuovo moto di riso gli scosse le spalle.
    "S'è d'una guida che vi abbisognate, sarò ben lieto di ricoprire tale ruolo. In effetti, mi stavo giusto recando verso un villaggio, poco distante da qui..."
    E indicò la via proprio alle sue spalle: "D'altro canto, come vi accennai poc'anzi, per la strada che state prendendo si va verso la capitale. Palanthas, e la sua grande biblioteca, si trovano invece proprio in direzione opposta."

    Riportò le zampe lungo i fianchi, per poi sollevare la destra per farle compiere un ampio cerchio fino alla schiena, e invitare Reinhard a seguirlo: "Vi farò strada. Seguitemi pure."
    E, se l'altro non avesse avuto dubbi in proposito, con la solita camminata pinguiniforme ed estremamente lenta, si sarebbe avviato per la direzione intrapresa sin dall'inizio.
    "Sicché, siete un aristocratico? O forse un accademico? La vostra veste è piuttosto ricercata rispetto a quel che si vede da queste parti solitamente, m'è parso." Concluse

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    Un arzillo e attempato eremita.
    Messa così, sembrava quasi una cosa normale che una creatura del genere se ne andasse a zonzo per le vallate del Presidio Orientale.
    Una creatura che, stando alle sue parole, sembrava essere la sintesi di maschile e femminile - che poi non erano altro che l'ennesimo esempio della dualità che governava l'universo e solo ricucendo lo strappo nella dualità era consentito pervenire a quell'uno che poi era tutto.
    Da quel punto di vista, skekDor appariva come una sintesi di tutto ciò che i lunghi anni di studio avevano insegnato a Reinhard riguardo la filosofia e lo stesso concetto di sistema filosofico. Se quello era il primo essere senziente che gli fosse toccato in sorte d'incontrare una volta raggiunto Endlos, poteva forse considerarlo un buon augurio -anche se qualcuno, probabilmente il mezzo-Mistico in primis, si sarebbe ben guardato dal riferirsi a sé stesso in tal modo.

    Si mise di fianco alla strana creatura, regolando il proprio passo su quello, assai più lento, della sua guida.
    « Devo ringraziarti ancora, skekDor. Ma ti prego, evitiamo di darci del voi. Dalle mie parti è un titolo che si utilizza solo nei riguardi delle persone molto potenti o di quelle molto sole. »
    Si fermò a pensarci un attimo, poi aggiunse: « Non mi sorprende quanto spesso questi due tratti coincidano. »
    « Sono Montecristo. E ti sono grato per avermi evitato una lunga ed infruttuosa passeggiata. »

    « Per quel che concerne i miei abiti » soggiunse, poi, « non sono sicuro di capire a cosa ti stia riferendo. »
    Così dicendo si passo il palmo delle mani sulla stoffa nera della mantella che indossava, risalendo lungo gli orli fino a sfiorare il bordo frastagliato della spilla dorata che utilizzava per chiudere la sopraveste all'altezza del collo.
    « Sono giunto su Endlos da poco, temo di non essere ferrato quanto alle mode del momento. Non sono un aristocratico, decisamente no. Un'accademico forse, una volta. »
    Cosa fosse in quel momento - per amor del vero - Reinhard non avrebbe saputo dirlo.
    « Studio molto, ma senza alcuna ragione accademica per farlo. La mia visita a Palanthas è dovuta tuttavia a ragioni più impellenti del mio solo amore per il sapere. »

    Si disse - ascoltando il canto del vento - d'aver detto abbastanza.
    « E dove stavi andando, skekDor, se lice chiederlo? »
     
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    Lo Skeksis inclinò il capo alla maniera degli uccelli, di fronte alla richiesta di Reinhard: "Come preferisci, ragazzo."
    Montecristo... Un nome piuttosto inusuale, per un umano. skekDor tuttavia preferì non badarci. In fin dei conti, lui stesso non è che avesse un qualcosa di meglio, per identificarsi.

    "Dunque, sareste anche voi un naufrago dimensionale? Questo spiegherebbe, in effetti, il vostro vestiario." Disse, per poi aggiungere dettagli: "Qui all'Est vivono accademici, nobili e popolani. E le prime due categorie solitamente se ne stanno ben chiuse nelle loro cinte murarie. Pertanto, quando s'incontra un qualcuno di ben vestito per questi pascoli... beh, è facile considerarlo un nobile."

    La marcia, seppur lenta, stava conducendo i due al di là di un colle moderatamente alto. Il sentiero prendeva attorno ad esso un curvatura piuttosto insolita, risultando appena inclinato rispetto a prima.
    Alla sinistra, la terra aveva ceduto secoli or sono in quello che appariva come un crinale scosceso. In conseguenza di ciò, quella porzione offriva un bel vedere non da poco.
    Campi e colli si stagliavano a perdita d'occhio, sulla linea dell'orizzonte.

    "Ero diretto a un insediamento nomade. Invero, visito quelle persone assai spesso, di recente. Talvolta, chi ha poco si dimostra assai più altruista di chi possiede tutto." Fece spallucce, continuando: "Probabilmente, potresti persino ottenere qualche informazione utile, se mi seguissi lì. Il signor Krurl, uno dei suoi abitanti, è solito viaggiare spesso. Al contrario di me, però, lo fa per affari. Sono certo che disporrà di notizie più "fresche" delle mie."

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    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

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    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

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    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

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    Il discorso dello skekSis non faceva una grinza che fosse una e Reinhard l'assecondò con cenni del capo che accompagnavano ogni spiegazione con giusta e rispettosa cadenza.
    Gli riusciva ancora difficile considerarsi ben vestito - per usare le parole del suo stravagante interlocutore - tuttavia non era il caso di polemizzare a riguardo; in fin dei conti erano solo percezioni estemporanee e, al di là di tutto, una buona immagine da presentare a Palanthas era probabilmente quanto di meglio avesse da offrire in cambio delle informazioni di cui necessitava.
    « Deve essere un buon posto in cui vivere » interloquì, in tono piatto.
    « Ho sentito che il canto del vento ha effetti benefici sull'indole di residenti e viaggiatori. Di tutti i presidi, mi dicono che quello orientale sia in assoluto il più stabile. »
    Per tutta risposta, una folata di vento rischio di far volar via il suo cappello, e Reinhard ebbe il suo bel da fare per agguantare in tempo il copricapo, affatto prezioso ma a cui era inspiegabilmente affezionato.
    « Tutto questo è assai curioso » ridacchiò, rendendosi subito conto di aver espresso ad alta voce un commento che seguiva le fila dei suoi pensieri e non il binario della conversazione con skekDor.
    « Da dove vengo, e sì, sono un naufrago » spiegò, « Da dove vengo, dicevo, si racconta ai bambini una ridicola storia riguardo il vento dell'Est pronto a portare catastrofe e distruzione. Uno spauracchio, come altri sono presenti in culture differenti, ma vedo che qui quell'espressione, Vento dell'Est, avrebbe tutt'altro significato. »

    Riallacciandosi alle parole del mezzo-Mistico, continuò: « Ignoro quali affari ti conducano fin lì, skekDor, così come ignoro quale buona stella ti abbia messo sul mio cammino quest'oggi, ma in fin dei conti... »
    Si fermò per qualche istante, gli occhi dorati vagarono sul profilo dell'orizzonte, indagandone le valli e interrogando il confine tra il verde della vegetazione e l'azzurro del cielo solo vagamente minacciato dalle nubi.
    « ...non credo di aver nulla da perdere a venire con te. »

    Riprese a camminare, sforzandosi di mantenere un passo pari a quello dello skekSis.
    « Questo villaggio in cui ci stiamo recando... sono umanoidi o...? »
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    La discussione si spostò sulla Valle del Vento in toto, e skekDor si dimostrò prodigo d'informazioni a riguardo: "Hai ragione. Il suono prodotto dal vento che passa attraverso i costoni di roccia allieta gli animi e aiuta a mantenere un buon equilibrio mentale. Anche le fiere sono piuttosto mansuete, comparate a quelle di altri Presidi. Inoltre, conosco personalmente il reggente del posto. E posso assicurarti che il signor Quarion è una persona davvero squisita e a modo."
    Beh, in realtà ci aveva parlato assiduamente una volta sola, ma considerata la stravaganza della parte malvagia, Quarion s'era sul serio mostrato piuttosto disponibile e calmo.
    "Ed è un buon posto per ricominciare. Il villaggio in cui sto per condurti è nomade. Probabilmente, fra qualche mese non lo ritroverai nello stesso posto. Gli abitanti che ci vivono sono gente semplice, e presumibilmente in nessun altro Presidio potrebbero condurre uno stile di vita simile."
    Una forte zaffata di vento investì entrambi.

    Reinhard ebbe il suo da fare per tenersi il cappello ben pigiato sulla testa, mentre lo Skeksis agguantò la gonna e la schiacciò sulla cosce, impedendole così di mostrare più del dovuto. Era una così bella conversazione, gli sarebbe dispiaciuto non poco rovinarla in modo tanto gretto.
    D'altro canto, fosse stato per urElah, avrebbe vestito abiti più consoni. Il fatto di possedere entrambi i generi non dava certo a skekDor il diritto di vestire in maniera da dare adito a scene pericolosamente... "licenziose"!

    Il panorama che offriva la valle rapì anche l'attenzione dell'alchimista. D'altro canto, era innegabile: quel Presidio offriva viste da togliere il fiato.
    skekDor lasciò che l'umano si perdesse fra alberi e colli di quel paesaggio ameno, e si prese qualche secondo prima di rispondere al suo ultimo quesito.
    Nel frattempo, risistemò con cura la gonna, in modo da non farla sgualcire.
    "Sono tutti umanoidi, sì. Forse, però, capisco a cosa intendevi riferirti in verità..." Asserì, portando una zampa sotto al seno, così da sostenere il gomito dell'altra. Mosse l'avambraccio, facendogli compiere piccoli cerchi, nell'aria, e intanto aggiunse: "Ci membri della tua razza, lì. Ma non solo. Sono pocomeno di una dozzina di famiglie, ciascuna con la sua storia e... i suoi tratti caratteristici."
    Assottigliò lo sguardo, cercando di specchiare i grandi occhi vermigli in quelli dorati del giovane. La disparità d'altezza lo costringeva a tenere il becco un po' più in alto rispetto al normale: "Sembri un ragazzo di buona educazione, e d'altro canto ti sei abituato in fretta a questa mia... presenza." S'indicò: "Ti chiedo di far lo stesso, una volta raggiunto il villaggio. Anche e soprattutto perché... buona parte dei suoi abitanti, sono bambini."

    E così, ripresa la marcia e superato il colle, i due si sarebbero ritrovati dall'altro versante di esso.
    skekDor allungò un lucido artiglio davanti a sé, e indicò poco sotto: "Ci siamo."
    A meno di trecento metri da dove erano, si stendeva un piccolo ammasso di casupole di legno, impilate l'una vicino all'altra: dieci o poco più, se la vista non ingannava Reinhard.
    A sinistra rispetto ad esse, un grosso fazzoletto di terra spoglia di erba e piante fungeva da piazzola.
    L'insediamento era poi circondato da sbarramenti di recinzione in legno, che gli conferivano una forma circolare, appena schiacciata ai bordi.
    Dirimpetto ad esso, piccoli gruppi di animali da soma al pascolo, nonché discreti orticelli, incrementavano il perimetro del villaggio di qualche altro metro.
    Al momento, si distinguevano solo tre sagome: due nei pressi dei branchi, una piegata in avanti su uno degli appezzamenti

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    Lord Quarion.
    « Lord... Quarion? » domandò, con sincera curiosità.
    « Credevo che a reggere il presidio fosse una lady. »
    Ma prima ancora che lo skekSis potesse rispondere alla sua obiezione, proseguì: « Non vorrei creare fraintendimenti: non ho intenzione di... ricominciare, skekDor. Con un po' di fortuna... ho intenzione di non dare il tempo a Rivenore di accorgersi della mia presenza. »
    Continuò a camminare, senza dare modo di capire se avesse notato o meno il sollevarsi della gonna indossata dalla sua guida; l'educazione imponeva di sorvolare su certi avvenimenti, i cui risvolti sarebbero stati esclusivamente imbarazzanti per entrambi, se approfonditi. D'altra parte, la conversazione si stava rivelando interessante e non voleva assolutamente variarne l'andazzo, visto che skekDor stava rivelandosi una miniera di informazioni.
    « Non preoccuparti » rispose, riferendosi alle raccomandazioni riguardo gli abitanti del villaggio.
    « Sono soltanto un inguaribile curioso. Mi piace ciò che riesce a sorprendermi. Piuttosto » intercalò, modificando leggermente il tono di voce mentre con lo sguardo scrutava il villaggio, i campi coltivati e le greggi al pascolo. « dove sono i bambini di cui parli? A dirla tutta, non vedo praticamente nessuno. In una giornata come questa dovrebbero stare in giro a giocare e rincorrersi. Mi sbaglio? »

     
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    skekDor fece spallucce: "Non m'interesso di politica endlossiana. Però, so per certo che sia il signor Quarion quello che si occupa di questa porzione di Presidio." In effetti, che fosse uomo o donna il reggente dell'intero Est, a lui importava ben poco.

    Poi, Reinhard disse qualcosa che lasciò il mezzo-Mistico perplesso: "Uhm... Non siete benvoluto, arguisco..."
    Che fosse un ricercato? O magari, qualcuno che sapeva o aveva visto troppo. In entrambi i casi, per lo Skeksis era lo stesso.
    In fondo, l'aveva detto poc'anzi: a lui la politica non interessava affatto. E finché il giovane si fosse dimostrato inoffensivo, lui non avrebbe dovuto intervenire personalmente nei suoi confronti.

    Via via che il duo discendeva il lieve declivio che conduceva all'insediamento, il giovane fece una domanda piuttosto arguta: chiese dove fossero i tanti bimbi che lo Skeksis aveva nominato.
    Effettivamente, era strano non vederli giocare lungo la piazza.
    Il mezzo-Mistico stava giust'appunto per rispondere, quando il suo "occhio interiore" gli suggerì qualcosa.
    Il becco rimase mezzo spalancato, mentre i lati dello stesso s'inclinarono appena all'insù in un accenno di sorriso.
    "Signor Montecristo... A te piaceva giocare, quand'eri un pargolo?" Domandò, in risposta al quesito dell'altro.

    Poi, senza attender risposta, riprese la discesa. Sembrò accelerare improvvisamente il passo e, complice anche la gran pendenza, si distanziò di quasi un mezzo metro dal suo interlocutore.
    Qualcosa balzò a quel punto fuori da un cespuglio di mirto. Un guizzo improvviso, che colse lo Skeksis di sorpresa, mandandolo zampe all'aria.
    Lo Skeksis cacciò un gridolino, e rotolò sul fianco, fino a raggiungere la base del declivio.
    Se Reinhard avesse aguzzato la vista, avrebbe visto una creatura appesa al verdugale. Sembrava proprio un bambino, sebbene il colore della pelle e dei capelli fosse atipico. Di un verde brillante la prima, e magenta cupo i secondi.

    Sollevandosi lentamente, lo Skeksis afferrò l'esserino per i fianchi. Considerata la distanza che era venuta a crearsi, Reinhard non sarebbe riuscito a capire bene quale fosse la dinamica.
    Tuttavia, alle sue orecchie sarebbe giunto l'inequivocabile suono di una risata cristallina.
    Forse, facendosi più vicino avrebbe scoperto di più.

    In effetti, discendendo a sua volta il crinale, avrebbe visto lo Skeksis stringere fra le zampe... una specie di lucertolina.
    Non fosse stato per i vestiti che questa indossava, l'umano avrebbe potuto facilmente confonderla per un semplice animaletto.
    D'umanoide aveva le forme, poiché reggeva il peso del corpo su due zampe, e le sue braccia e mani erano in grado di muoversi e piegarsi alla maniera degli umani. Anche i capelli (Che in verità erano costituiti da un ciuffo di piume che partiva dalla nuca) sembravano in qualche modo "pettinati" a dovere. Due grandi e vispi occhietti riflettevano la luce del sole dell'Est.

    Avvicinandosi, Reinhard avrebbe potuto sentire alcune chiacchiere.
    "Ma tu guarda che bricconcella. Ti pare questo il modo di dare il buongiorno, piccola Trirl? Mormorò lo Skeksis, con tono falsamente adirato.
    In tutta risposta, la bimba replicò: "Ah-ha! Te l'ho fatta, nonno!"

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    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

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    « Signor Montecristo... A te piaceva giocare, quand'eri un pargolo? »
    Mi sarebbe piaciuto, se mai lo fossi stato.



    Avrebbe potuto dare a skekDor delle risposte, ma in definitiva sembrava che allo skekSis non interessasse più di tanto la sua posizione agli occhi di Lord Aeon e a lui non faceva poi troppo piacere ritornare sul suo passato, di cui oltretutto ricordava assai poco ed in maniera per lo più dolorosa.
    Allo stesso modo, glissò elegantemente sulla domanda successiva, approfittando dell'allontamento di skekDor e della sua inconsulta (ed inconsueta) presa di velocità.
    Ciò che vide subito dopo riuscì a colpirlo non tanto per le fattezze dei protagonisti, quanto piuttosto per la genuinità dell'avvenimento; intendiamoci: veder ruzzolare un tacchino umanoide vestito da dama di corte con addosso una creaturina verde smeraldo dalla curiosa zazzera violacea non era uno spettacolo cui fosse abituato, ma vedere quella bambina chiamare nonno l'antica creatura e divertirsi della sua irritazione, troppo ostentata per essere vera, gli fece sentire una piccola fitta all'altezza del petto,
    come una contrazione fuori tempo di quel muscolo involontario cui era delegata la sua sopravvivenza.
    Fu solo quando si fu avvicinato a sufficienza, ripresosi dalla sorpresa iniziale, tuttavia, che poté notare con maggiore attenzioni i dettagli di quella creatura umanoide: non esattamente una bambina, a dirla tutta.
    Yantui, serpi umanoidi. Ne aveva sentito parlare, a Moraah. Poi ne aveva incontrato uno, uno strano essere con uno strano nome ed una ancora più strana inimicizia con un'altra creatura animalesca ma antropoforma.

    « Sembra che la gente di questo luogo ti sia affezionata, skekDor. Non mi riesce difficile immaginarne il motivo. » sentenziò, avvicinandosi.

    Si rivolse quindi alla creaturina di nome Trirl: « Salute a te, piccola. Il mio nome è Montecristo... » la salutò, piegandosi sulle ginocchia per evitarle di doverlo guardare dal basso verso l'alto. Non desiderava apparire più minaccioso di quanto i suoi abiti non suggerissero.
    « ...e credo proprio che tu abbia appena atterrato la mia guida. »
     
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    2euoc53


    Il gran ruzzolone non aveva in realtà lasciato skekDor completamente illeso. Il peso dell'età e dei tanti anni passati a condurre una vita agiata e priva di attività fisica non richiesta avevano reso la sua tempra fragile come quella di un fuscello d'erba.
    Quando alzò la testa, avvertì una fitta alla base della schiena, che pian piano salì fin quasi alla nuca. Scariche dolorose gli attraversavano il corpo mentre prendeva la posizione seduta, per giocare con Trirl. Eppure, non emise alcun gemito. Anche se avrebbe tanto voluto, a dire il vero.

    Montecristo si fece vicino, e la lucertolina spostò istintivamente l'attenzione su di lui.
    Gli occhi, leggermente spostati sul fianco della testa rispetto al piano frontale, scrutarono lo sconosciuto da capo a piedi. Come il giovane aveva del resto indovinato, possedeva qualche caratteristica dei rettili, a parte l'aspetto. Ad esempio, il suo modo di muovere la minuta testa triangolare in alto e in basso, sfruttando al minimo i muscoli all'attaccatura del collo.
    Le scaglie del muso brillarono di un verdognolo acceso per via dell'angolo con cui la luce le colpiva.
    La piccola ostentò un lieve sorriso, mostrando una fila di dentini seghettati.
    "Montecristo? Che nome strano... E lungo... Mmm..." Si passò un ditino, gonfio all'estremità, sotto al mento, roteando gli occhi con fare cogitabondo.
    Dopo qualche secondo, aggiunse: "Ci vorrebbe un diminutivo. Monte? Monty, magari?" Biascicò, fra sé e sé.
    Al di là dell'aspetto rettiliforme, la cucciola era in tutto e per tutto simile a una comune bimba, compreso il vestiario. La coda era avvolta attorno alla vita, quasi a sostegno di brache fin troppo grandi per lei.
    Non sembravano esserci altri pargoli, in giro, come già detto.

    Lo Skeksis sfruttò l'occasione offertagli dal giovane per riprendere la statura eretta. Sollevandosi, alcune delle vertebre caudali emisero schiocchi sinistri. In concomitanza con essi, i lati del becco si piegarono in una smorfia dolorante.
    Probabilmente a Trirl era sfuggito, ma skekDor aveva assorbito buona parte degli urti, durante la caduta.

    Ripreso un po' di smalto, il mezzo-Mistico riportò l'attenzione su Montecristo, e intanto carezzò distrattamente il capo della cucciola: "Visito questo villaggio di frequente, da qualche stagione. La gente di qui è semplice, ma sapiente. Solo, mancano di un curatore. E quando si lavora la terra o si va a caccia, beh... gli incidenti possono capitare."

    Un rauco grido si udì all'orizzonte. Girando il capo nella sua direzione, lo Skeksis e l'umano avrebbero potuto facilmente individuarne la fonte.
    Si trattava della sagoma che si trovava nei pressi dei capi di bestiame.
    A una prima occhiata, sarebbe parso un'umano alto e grosso, nerboruto persino. Ma se Montecristo avesse aguzzato meglio la vista, forse avrebbe potuto facilmente indovinarne la razza.
    Un orco. E li stava salutando.
    A seguito di quel suono, anche le altre due figure ancora distanti alzarono un braccio al cielo.
    Si trattava di due umani, in questo caso. Uno, aiutava l'orco a tenere il branco circoscritto. L'altro, come anticipato, stava sistemando il campo da semina.
    "Se vuoi concedermi ancora qualche secondo, prima d'avvicinarci..." Bisbigliò lo Skeksis, di modo che solo Montecristo potesse sentirlo.
    Portò entrambe le zampe ai lombi e, con un movimento improvviso, buttò il petto in alto. La schiena emise un'altra serie di scricchiolii non proprio piacevoli.
    Anche Trirl socchiuse gli occhi, per via del rumoraccio

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    Le parole della bambina lo fecero sorridere, inclinando la testa di lato come di consueto e scrutando i tratti
    della creatura con gli occhi dorati.
    Incredibile quanto potesse somigliare al Consacrato agli occhi di un semplice umano, probabilmente incapace di cogliere le differenze tra uno yantui e l'altro quanto un rettile lo sarebbe stato nel discernere
    le diverse etnie umane - o forse di più.
    « Sono d'accordo con te, piccola, è davvero uno strano nome. »
    Per questo l'hanno scelto al posto mio.

    Avrebbe voluto scompigliarle i capelli, sentirsi parte di quel gioco che raccontava l'intimità di una lunga frequentazione, ma gli parve fuori luogo: in fondo, lui non era niente più che un ospite inatteso e - sostanzialmente - sconosciuto.
    Si limitò a continuare a sorridere, mettendosi in piedi.
    « Monty andrà benissimo, ma dovrà essere il nostro segreto. » completò, rimessosi in piedi.
    Gettò un'occhiata a skekDor che, vista l'età non più giovanissima, come suggerito dal piumaggio, doveva aver risentito del capitombolo procuratogli dalla piccola.
    A cogliere la sua attenzione fu un grido, un suono gutturale. Un bestione - un orco, a volerla dire tutta - li stava salutando e a lui si accodarono i due umani che insieme all'orco stavano prendendosi cura dei campi.

    « Un villaggio ben strano » sibilò di rimando, facendo in modo che solo skekDor potesse udire la risposta.
    « Yantui, orchi e umani che convivono... e chissà che altro. Sono ammirato, davvero. »
    Si staccò il cappello dal capo, agitandolo con il braccio ben teso, ricambiando il saluto.
    « Spero solo di non risultare un ospite sgradito. »
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Trirl emise una specie di sibilo simile a uno squittio, quando il giovane le concordò il nomignolo che aveva scelto.
    Corse tutt'intorno a Montecristo, scrutandolo di nuovo con cura. Poi, gli si fermò davanti, potendo le mani sui fianchi: "Uhm... Non siete molto robusto, signor Monty. Quindi, immagino che non abbiate accompagnato il nonno a caccia?"
    skekDor s'intromise nella discussione, puntualizzando: "Il nostro ospite è un... Ehm... famoso studioso, piccola Trirl. Lo sto accompagnando fino a Palanthas."
    "Oooh..." Esclamò la lucertolina, visibilmente ammirata. Il ciuffo di piume sulla testa iniziò a muoversi con piccoli sussulti, come scosso da una strana frenesia. Anche la robusta coda, pur rimanendo ben legata attorno alla vita, s'agitò all'estremità.

    Di seguito, il mezzo-Mistico aggiunse: "Il che mi riporta al motivo di questa visita. Il signor Krurl è in casa?"
    Trirl annuì: "Sìsì. Il mio papà è tornato proprio stanotte. Si è portato dietro una bestia strana. Avrei voluto mostrartela, nonno, ma l'hanno già "conciata" e messa sotto sale."

    Tirando un lungo sospiro, lo Skeksis fece cenno a Montecristo di seguirlo. Aveva recuperato un po' di smalto, sebbene il dolore non fosse cessato del tutto.
    Tese la mano a Trirl, perché gliela stringesse. Poi, mettendosi in cammino, rispose al pensiero del giovane.
    "Endlos è un mondo piuttosto vario, quando si parla di razze ed etnie. Ciò nonostante, ci sono luoghi in cui ci si attiene ancora a becere distinzioni, e a farla da padrone è la specie dominante. Umani, perlopiù..." Una fredda frecciatina all'Ovest, nemmeno troppo velata.
    La sua voce si riaddolcì proseguendo col discorso: "E poi... Ci sono posti come questo. Luoghi in cui la sopravvivenza costringe alla convivenza, ma anche al reciproco rispetto. Sembra quasi come se i mortali ritrovino la loro unità solo se sottoposti alle peggiori pene..."
    Fece una breve pausa e, prima di continuare, ruotò alla maniera degli uccelli il collo di centottanta gradi, così da poter fissare Montecristo negli occhi.
    "No, non risulterai sgradito. Posso garantirtelo.

    Pochi metri separavano il trio dall'insediamento. Passando di fianco a una ventina di mucche e poco meno di mezza dozzina di pecore, Montecristo avrebbe saggiato il classico odore della vita agreste. Non solo gli effluvi prodotti dagli animali, ma anche l'odore della terra appena concimata, delle erbe aromatiche e del carbone.
    L'orco si limitò a salutare i tre con un ennesimo cenno del capo, e lo stesso fecero anche i due umani. Poi, ritornarono con meticolosità alle loro faccende.
    Non sembrava esserci distinzione "sociale", fra quegli individui: ciascuno portava vesti semplici, rattoppate qua e là, e ognuno si occupava di una mansione umile.

    skekDor ruppe nuovamente il silenzio, domandando: "Non vedo nessuno, in giro. Dove sono gli altri fantolini, piccina? E i loro genitori?"
    La lucertolina, che per tutto il tempo osservava Montecristo di sottecchi, ci mise qualche secondo a rispondere. Si passò una zampa sulla punta del muso, e biascicò: "Nei campi... A raccogliere cibo buono... Con donna Berta. Più a sud... A caccia... Credo."

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

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