Litania silvana

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    Rimase in silenzio durante la breve conversazione fra la piccola Trirl e skekDor; a quanto pareva, la sua parola non era necessaria e le spiegazioni date dallo Skeksis parvero convincenti alle orecchie della bambina.
    Nonostante questo, i suoi occhi si velarono di tristezza all'udire la parola caccia, tanto breve quanto capace di riportargli alla mente ricordi che avrebbe preferito tenere nascosti sotto il pesante manto dell'oblio e che invece, di volta in volta, tornavano ad affacciarsi sui suoi occhi come soli oscuri. Un'alba cui non avrebbe mai desiderato assistere.
    Fu solo quando skekDor si rivolse a lui personalmente, mentre procedevano verso l'abitazione del fantomatico signor Krurl, che Montecristo parve riaversi, tornando ad interagire con l'ambiente circostante con coscienza della propria esistenza in mezzo agli altri.
    « Lo spero davvero, skekDor » soggiunse, in tono pacato, mentre sfilavano accanto al pascolo e le narici gli si riempivano degli afrori bucolici, odori che non sperimentava da tanto di quel tempo da disperare d'essere in grado di riconoscerli.
    « Odierei essere di peso a questa gente. La loro non sarà una vita semplice, ma sembrano abbastanza contenti. »
    Rifletté sulle sue stesse parole man mano che procedevano. Probabilmente sembravano contenti perché lo erano, erano stati capaci di accontentarsi, di trovare il buono in ciò che gli era stato messo a disposizione - ad occhio e croce, davvero poco. Sempre meglio che covare rancore e abbeverarsi di veleno, pascendosi nel frustrante desiderio di avere di più. La bramosia aveva smesso di essere un suo problema, ma aveva dovuto perdere tutto prima di imparare la lezione, meditò con amarezza. Quelle creature, invece,
    apparivano scevre di qualsiasi velleità.

    Fu solo a quel punto che tornò a riferirsi allo Skeksis.
    « Capisco che tu venga qui in visita in qualità di... medico condotto? Ma » domandò, abbassando repentinamente il tono di voce per evitare che Trirl cogliesse il sottinteso della domanda « non mi hai ancora detto chi è questo signor Krurl, né perché hai tanta fretta d'incontrarlo. »
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Superato il perimetro esterno, l'insediamento appariva come un mucchio di casupole in legno, in ordine sparso, ciascuna appoggiata sull'altra.
    A giudicare dalla qualità dei materiali usati, Montecristo non avrebbe faticato a credere a quanto detto da skekDor riguardo al fatto che si trattasse di un villaggio nomade. Nessuna di quelle pareti, fatte di tavole inchiodate alla bene e meglio, né quei tetti composti da tegole scheggiate e irregolari, dava l'idea di esser resistente. Tutt'al più, quelle case avrebbero potuto tenersi in piedi per un paio di mesi. E bisognava pure sperare che non piovesse troppo!

    I vicoli erano deserti e, nonostante la grande quantità di mota, dovuta all'acquazzone del mattino, l'ambiente era più pulito di quanto non ci si sarebbe aspettato.
    Qua e là c'erano cumuli di fieno e carabattole varie, ma nessun residuo di cibo o immondizia di sorta. Almeno, a una prima occhiata.
    La domanda dell'umano scosse il mezzo-Mistico. Un moto di riso gli fece sussultare le spalle: "Sei acuto, ragazzo. In effetti, ci stiamo recando da lui anche per un altro motivo, oltre il chiedergli indicazioni per Palanthas e la tua meta ultima."

    Lo Skeksis rallentò l'andatura, lasciando andare la mano di Tirl. Il trio era arrivato nei pressi di una casa che si trovava sul margine opposto del perimetro, rispetto a quello da cui erano entrati. Al di là di essa, poco oltre la staccionata, un orticello in miniatura vantava ortaggi dall'aspetto succulento: perlopiù borraggine e cavoli.
    "Va' a chiamare il tuo papà, per favore. Con garbo, visto che immagino sia tanto stanco..."
    Si raccomandò lo Skeksis.

    La piccola annuì, ma rimase sul posto. Portando un braccio dietro la schiena e dondolandosi su una zampa, mormorò: "Va bene. Però, dopo, mi darai qualche dolcetto?"
    Lo Skeksis fece a sua volta un cenno col becco.

    Era una scena molto strana, per uno sconosciuto. In fin dei conti, pur avendo dimostrato la sua buona fede, skekDor appariva pur sempre come una sorta di cadavere ambulante. Il suo stesso aspetto, anche fosse stato vivo, non aveva quasi nulla di rassicurante.
    Probabilmente, si fosse trovato in una città come Laputa o Istvàn, difficilmente sarebbe riuscito a farsi benvolere da un pargolo a quella maniera.
    Trirl superò a grandi saltelli la soglia del portone semi-chiuso. I cardini sembravano in qualche modo divelti, perciò quel che sosteneva la porta non era che... un gioco di equilibrio fra gli architravi dell'uscio.

    Sparita la bambina, girò i tacchi in direzione di Montecristo: "Prima, m'è parso di vederti in qualche modo amareggiato, ragazzo. Come se un'ombra avesse ottenebrato la luce nei tuoi occhi. Non credo sia stata la vista dei pastori, lì fuori. Perciò..."
    Mosse un paio di passi nella sua direzione, congiungendo le mani: "Se qualcosa ti turba, sono pronto ad ascoltarti. A volte, più una risposta, si cerca qualcuno che presti orecchio."

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    Lo Skeksis ammetteva di avere una buona ragione per incontrare il signor Krurl, tuttavia non sembrava intenzionato a rivelarla. D'altro canto, nemmeno Reinhard aveva detto tutta la verità al suo accompagnatore, né desiderava risultare troppo invadente indagando ulteriormente sulle ragioni di quell'incontro. Era un uomo curioso, ma poteva fare a meno di scoprirlo. La passeggiata tra le meraviglie della natura e la promessa di poter raggiungere Palanthas erano di per sé dei premi sufficienti ed insperati, dunque decise di sorvolare sulla questione, predisponendosi ad assistere
    al colloquio tra skekDor e Krurl o - se questo non fosse stato possibile - a intrattenere Trirl. Sfortunatamente, non disponeva di alcun dolcetto.
    La domanda - o meglio, la sottile insinuazione - del Mezzo-Mistico
    lo colpì come una scudisciata. L'offerta era generosa, ma da sempre si era mostrato restio a parlare dei suoi trascorsi nell'esercito del reginato, persino con i suoi vecchi compagni d'arme. Per questo, quando le parole gli uscirono di bocca, fu lui stesso il primo a sorprendersi.

    « Alcuni anni fa » spiegò, in tono sommesso « ero molto giovane, ai tempi, eppure già un promettente alchimista. Il mio paese era in difficoltà, sull'orlo della guerra civile. Per mantenere l'ordine, la corona creò un reggimento di combattenti scelti con compiti di polizia segreta; ci chiamavano i Cacciatori. »
    A quelle parole, le sue labbra si piegarono in una smorfia di disgusto.
    « Credevo di fare il bene del mio paese. All'inizio dovevamo solo scovare gli agitatori, fermare i sospetti, prevenire i complotti. » Sospirò, continuando in tono amareggiato. « Poi vennero le liste di proscrizione. »

    Scrollò le spalle, cercando di togliersi di dosso quel velo di sporcizia che sentiva pesargli anche solo rievocando a parole gli scempi esecrabili perpetrati dai suoi compagni e da lui stesso.
    « Abbiamo fatto cose terribili, skekDor. Per noi, 'andare a caccia' significava cacciare uomini. Ogni notte, o quasi. E si tornava sempre con il carniere pieno. »

    Fece un gesto secco con la mano, avrebbe voluto scacciare quel ricordo come si scaccia un moscerino impudente.
    « Non vado fiero di questa storia e non volevo tediarti. Si è trattato solo di un attimo perduto tra i vecchi ricordi. »
     
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    Dopo che Trirl era sparita rapidamente all'interno della casa, non si era più udito alcun suono, se non quello delle voci dello Skeksis e dell'umano, per diversi minuti.
    Poi, improvvisamente, il legno che costituiva il pavimento dell'abitazione iniziò a cigolare sinistramente. Aguzzando la vista, Montecristo avrebbe potuto scorgere una gigantesca sagoma al di là dell'unica finestra presente, dai vetri ovattati e scheggiata in più punti. Difficile dare una forma concreta a quanto osservato, in sostanza.

    Ad ogni modo, Montecristo sembrava ora più concentrato sulla figura dello Skeksis. Gli espose i suoi dubbi e skekDor -o, per meglio dire, urElah- assorbì ogni parola senza batter ciglio. Per uno che aveva vissuto così tanti millenni, un simile racconto poteva persino apparire come una banale ripetizione di un qualcosa di già sentito. Eppure, quando l'umano si mostrò contrito delle sue azioni, gli occhi del mezzo-Mistico parvero farsi ancor più luminosi.
    Allungò una zampa e, se Montecristo non avesse avuto reazioni improvvise, avrebbe afferrato la sua mano, ponendola fra le sue. Poi, agitando appena gli avambracci, esclamò: "Tutti noi abbiamo degli scheletri nell'armadio, ragazzo. Ricordi terribili, che vorremmo dimenticare a tutti i costi. Memorie di un passato in cui non ci riconosciamo più, e che per questo tendiamo a demonizzare."
    Sospirò, e una zaffata d'alito fetido investì le narici dell'umano: "Ciò nonostante, nessuno ha avuto dei trascorsi tanto terribili da non potersi permettere una rivalsa. Il mio consiglio, se mi è concesso dartene uno, è di far tesoro di ciò che fosti, e di ciò che fu... Di modo che simili accadimenti non si ripetano, né ora, né mai."
    Lasciò scivolare le zampe sul polso del ragazzo e, da lì, gli artigli sibilarono fino alla punta delle dita di quest'ultimo. Poi, skekDor riportò le sue zampe in grembo.
    "Grazie per aver condiviso con me questa tua inquietudine, ragazzo."

    In quel momento, la porta si aprì. Anzi, per meglio dire, venne divelta e appoggiata in malo modo all'uscio.
    L'ombra che Montecristo aveva forse scorto poc'anzi si stagliava ora oltre la soglia, impedendo alla luce di filtrare all'interno.
    L'enorme lucertola chinò il capo per passare dalla stretta apertura, mostrandosi infine all'esterno in tutta la sua possenza.
    Al contrario di Trirl, il signor Krurl possedeva delle scaglie verde scuro, e aveva una una lunga membrana chitinosa che gli scorreva dalla sommità della testa fino alla nuca.
    Dopo essersi abituato alla luce, mosse i suoi occhi vitrei a sondare l'ambiente circostante.
    Le fauci si spalancarono appena, mostrando una lunga fila di denti seghettati e un palato roseo, mentre la lingua biforcuta ispezionava l'ambiente.

    Trirl si dondolava dal collo del padre, reggendosi solo sulla sua tozza coda.
    Dapprima, il rettile diede attenzione allo Skeksis. Gli rivolse un cenno del capo sommesso, piuttosto riverente. Poi, scrutò con sguardo severo l'umano a cui s'accompagnava.
    Indossava ancora i suoi vestiti da caccia, giubba e spallaccio metallico compreso. In effetti, a una prima occhiata non pareva qualcuno aperto al dialogo.

    Gli occhi di ghiaccio solo per qualche istante si specchiarono in quelli vermigli dello Skeksis, prima di tornare nuovamente sull'alchimista.
    Trirl disse la sua: "Te l'avevo detto che il nonno era venuto a trovarci, papà."

    Il rettile tirò il fiato, gonfiando il petto fino a diventare più grande di almeno una volta e mezzo. Poi, corrugando il volto in quello che aveva tutta l'aria di un sorriso, parlò. La sua voce era gutturale e roca, e investì Montecristo come un rantolo proveniente dalle profondità di un abisso.
    "Probabilmente è tardi per dirlo, poiché vedo il sole ormai ben alto nel cielo..." Cominciò, sollevando lievemente la testa e schermandosi gli occhi con la zampa destra: "...tuttavia, auguro una buona giornata a entrambi."

    skekDor mosse qualche passo in direzione del signor Krurl, tendendogli una zampa. Il rettile scimmiottò il gesto e, considerata la disparità di stazza, nello stringerla si prese anche buona porzione dell'avambraccio.
    "Perdonate la levataccia, signor Krurl..." S'affrettò a spiegarsi lo Skeksis, ma il lucertolone lo interruppe a metà.
    "Figuratevi, signore. Ho sempre piacere di rivedervi..."

    Ancora una volta, lo sguardo vitreo sondò Montecristo. Un rantolo soffocato fece vibrare la vigorosa gola.
    Trirl, ancora a testa in giù, indicò il giovane: "Lui è Monty, papà. Il nonno dice che è uno studioso. Deve sapere tante cose..."
    La piccola si lasciò cadere, e con un rapido colpo di reni atterrò perfettamente in piedi

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    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

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    Il contatto con le zampe gallinacee dello Skeksis ebbe il duplice effetto di farlo sentire improvvisamente compreso, quasi benvoluto, e al tempo stesso un completo imbecille per essersi aperto - aver raccontato una generosa porzione della propria storia - ad una creatura conosciuta quello stesso giorno.
    Le ragioni che l'avevano spinto in questo senso sarebbero parse del tutto prive di ogni logica, buone solo per essere un monito o motivo d'una solerte ramanzina. Eppure, eccolo lì, pendere dalle labbra di urElah. Forse il Mezzo-Mistico aveva ragione, forse a volta si ha solo bisogno di qualcuno disposto ad ascoltare e a concederti l'illusione e la promessa di quel perdono che - da soli - non saremmo mai in grado di darci.
    Montecristo avrebbe voluto rispondere, ringraziare, anche solo balbettare qualcosa di incomprensibile, raschiarsi la gola - una cosa qualsiasi, purché servisse a far capire allo Skeksis che sì, aveva compreso ed apprezzato le sue parole.
    Avrebbe voluto, ma non ne ebbe il tempo: il signor Krurl era venuto fuori dalla sua povera e pericolante abitazione, reclamando l'attenzione di tutti con la paciosa belligeranza di chi non necessita di dar fiato per attirare l'attenzione. La sua sola stazza intimoriva, così come il suo sguardo gelido che a più riprese finì per posarsi sull'essere che aveva accompagnato skekDor, uno straniero, uno sconosciuto.
    Tuttavia, Krurl si dimostrò assai più educato di quanto Montecristo non avrebbe potuto dire della maggior parte degli abitanti del reginato. Endlos era piena di sorprese, dovette ammettere,
    e non tutte necessariamente brutte.

    « Una buona giornata a lei, signor Krurl. Il mio nome è Montecristo. » si presentò,
    con il solito sorriso benevolo stagliato sulle labbra. « Monty, come dice sua figlia. Mi dispiace essere piombato qui inatteso ma - come ha ben detto la piccola Trirl - sono uno studioso diretto a Palanthas e skekDor è stato tanto caritatevole da accettare di guidarmi fin lì. »
    Si tolse il cappello dal capo, sebbene con qualche secondo di ritardo, incerto sul da farsi: non era sicuro che il capo coperto al momento dei saluti venisse considerato un atto di villania anche presso quelle popolazioni.
    « Non desidero recarvi alcun disturbo, davvero. Anzi, se desiderate conferire in privato » soggiunse, benché la curiosità lo stesse divorando « Sarò ben felice di rimanere qui ad aspettarvi. »
     
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    Krurl ascoltò in silenzio il dire di Montecristo, e a parte chiudere di tanto in tanto le membrane oculari, o gofiare la pancia per prendere aria, non sembrò compiere nessun altro movimento.
    Solo dopo aver ascoltato il motivo di quella visita, finalmente, sembrò tornare vitale.
    Un lieve sorriso si formò al di sotto della mutria che contraddistingueva il suo sguardo. Probabilmente, neanche era voluto: la stessa conformazione del viso lo portava ad avere quel tipo di espressione tanto austera.
    Mosse qualche passo, e il terreno vibrò appena. Doveva possedere una massa notevole, e in effetti anche il suo vestiario non sembrava proprio fra i più leggeri.
    Raggiunto Montecristo, chinò una zampa fino a sfiorare col ginocchio il suolo, e a sua volta compì un gesto di galanteria: la pinna che aveva sulla nuca si piegò all'indietro, quasi scomparendo, mentre le appendici ai lati della bocca si schiacciarono sul collo.
    "Ormai sono sveglio. Inoltre, non capita spesso di avere un... "accademico"... -Si dice così?- ...come ospite. Se siete in buoni rapporti col vecchio skekDor, allora lo sarete anche con me. Mh?" E, nel dire questo, tese la zampa.
    Se l'avesse voluto, avrebbe potuto avvolgere nel suo palmo la testa di Montecristo, e sarebbe rimasto abbondante spazio per il collo e, premendo appena, per la parte superiore delle spalle.
    Probabilmente, sarebbe stato uno sforzo da poco comportarsi normalmente, per chi non era abituato a incontrare esseri simili.

    Frattanto, qualcuno era venuto a batter cassa.
    Trirl si fece vicina allo Skeksis e, battendo una zampa al suolo con fare eloquente, si schiarì la voce.
    skekDor sghignazzò sotto i baffi, annuendo. Poi, cacciò una zampa in una delle tante tasche del verdugale.
    La cacciò fuori serrata a pugno, avvicinando quest'ultimo al muso della piccola: "Ecco a te, Trirl. Un patto è un patto."
    Aprendo la mano, mostrò un paio di cioccolatini, ancora incartati nella stagnola. Il frutto dei suoi rarissimi viaggi all'Ovest, forse il Presidio che più di tutti poteva vantare una tecnologia estranea al resto della realtà endlossiana.
    skekDor -quello vero- li aveva comprati per sé, ma urElah pensò bene di farne un miglior uso.

    Vedendo la bambina impiastricciarsi il muso della sua cioccolata, il cuore di tenebra all'interno del petto vibrò, e con insolenza disse nella mente di urElah: "Umpf... Sono troppo buoni per darli a dei marmocchi..."

    Frattanto, il signor Krurl riprese: "Allora... M'è parso di capire che vi servano informazioni, dico giusto? Non solo una direzione da prendere, ma anche qualche nozione di politica..."
    Era strano sentir parlare a quel modo un essere a cui al massimo si sarebbe dato il quoziente intellettivo di un'ameba. Eppure, il signor Krurl, anche se in modo semplice, s'era fatto capire.
    skekDor aprì il becco per parlare, ma s'interruppe.
    Fissò Montecristo intensamente, lasciando intendere che avrebbe lasciato a lui gli onori. In fondo, quelle informazioni interessavano all'umano

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    Di nuovo - e non per l'ultima volta, quel giorno - Montecristo si sorprese per i modi urbani di quella popolazione nomade e poverissima. Krurl era enorme, capacissimo di stritolarlo se solo avesse voluto, ma dalla sua figura austera e certo un po' spartana traspariva grande dignità e gentilezza. Per questo, l'alchimista non ebbe un attimo di esitazione, ed anzi rispose al gesto dello yantui non la massima naturalezza.
    Accennò a sua volta un inchino, prima di stringere la mano della creatura.
    « Vorrei che mi consideraste un amico, sì. Non sarò capace come skekDor, ma se c'è qualcosa in cui posso esservi utile, fatemelo sapere. »

    Le altre parole di Krurl furono assai chiare e da queste traspariva la massima disponibilità. Sotto lo sguardo attento dello Skeksis, dunque, parlò in tono calmo, lievemente divertito in realtà dal vedere la piccola Trirl avventarsi sui cioccolatini offerti da skekDor.
    « Non sono qui per motivi di studio, signor Krurl. Sto... cercando una persona. Una donna sui vent'anni, esile e dai capelli d'argento. »
    Riflettè un istante sulle sue parole. « Si potrebbe dire che mi somiglia. Si chiama Rania. »
    Le dita affusolate tamburellarono nervosamente sul bordo della spilla che portava alla base del collo.
    « Dubito che abbiate potuto vederla, vi dico questo solo per spiegare le ragioni che mi conducono a Palanthas: so che è un luogo di creature sagge e che vi sia una grande biblioteca da poter consultare. Vorrei avere maggiori informazioni su Endlos, prima di addentrarmi nella mia ricerca. »
    Sbuffò, innervosito dal sentirsi così fastidiosamente inadeguato. « Ho provato a documentarmi prima di partire ma negli altri mondi le notizie a riguardo sono spesso lacunose, se non fallaci. E parecchio datate. Ad esempio... » e qui scoccò un'occhiata a skekDor « Ero convinto che ad Est governasse una donna, ma mi dicono che sia Lord Quaglion il reggente. Che ne è di Lady Kaliah? »

     
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    La lucertola annuì al dire dell'umano, sorridendo anche con gli occhi.
    Poi, ascoltò con attenzione quel che a Montecristo premeva sapere. Non aveva grandi rapporti con gli umani delle città, per ovvi motivi, ma fra le sue mansioni c'era quella di commerciare pellicce e ossa d'animale. In sostanza, fra gli abitanti del villaggio, il signor Krurl era forse quello che aveva maggiori rapporti col resto del Presidio. Proprio come skekDor aveva anticipato, del resto.

    Comunque, il lucertolone non aveva idea né di chi fosse la donna dai capelli argentei chiamata Rania, né di quale fosse il motivo per cui un naufrago dimensionale intendesse incontrarla.
    Preferì l'omertà, come del resto era stato fatto con lui.
    Quella gente viveva in un insediamento nomade per buoni motivi!

    "La Dama Azzurra regge ancora il posto, e la sua influenza irradia in ogni angolo di questo Presidio. Incontrarla è ormai una pura utopia, eppure la eco delle sue azioni giunge fin quaggiù. Perciò, umano, vi sbagliate: Lord Quarion non è reggente dell'Est."

    Inclinò il capo, grattandosi sotto al mento. Lo sguardo puntato al cielo, mugugnò: "Però, è vero che la vicinanza con la magione dell'Albasciatore renda, in un certo modo, Chediya un luogo in cui anche la parola di Lord Quarion sia di relativa importanza."

    Se fosse stato vivo, lo Skeksis sarebbe diventato rosso per un errore così grossolano. Quando aveva incontrato Quarion la prima volta, si era convinto che la sua figura fosse all'effettivo a capo dell'intera Valle del Vento. E invece, Quarion rispondeva in ogni caso delle decisioni dell'Alfiere.
    Cacciò un tovagliolo di cotone dalla tasca, occupandosi di Trirl: "Oh-ho... Qui qualcuno ha bisogno di darsi una bella pulitina al musetto..." Mormorò con fare amorevole, sollevando un lucido artiglio al cielo.
    Sulla punta di esso si formò una piccola bolla d'acqua, grande come una pallina da golf. Lo Skeksis vi avvolse sopra il palmo, di modo che si bagnasse.

    A quella vista, la lucertolina emise uno squittio: "Magia, magia! Che bello! Fa' qualcos'altro, nonno!"
    Lo Skeksis ridacchiò e, ritrovato lo smalto perso in precedenza, con fare serioso iniziò a passare il panno umido sul viso di Trirl.
    "Ecco, ecco il prossimo trucco. Trasformerò questa maschera di cioccolata in una bimba... E... hop!" Schioccò le dita e, subito dopo, con la zampa libera tirò fuori lo Specchio della vicinanza dalla tasca.

    Mostrando a Trirl il suo viso, concluse: "Perfettamente pulita."

    Ma la piccola non si sarebbe accontentata di così poco. Aveva visto in passato di cos'era capace il nonno, e di certo non si sarebbe accontentata di un "trucco" tanto banale.
    Percependone i mugugni sommessi, il signor Krurl girò la testa nella sua direzione, ed emise una specie di latrato soffocato.

    Trirl sbuffò, ma il fatto di trovarsi davanti allo specchio sembrò renderla incapace d'infuriarsi. Sfruttò l'occasione per sistemarsi con cura il ciuffo di piume.

    Krurl tornò con l'attenzione su Montecristo: "C'è altro che vi prema conoscere, umano?"

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    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Generazione degli elementi:
    Qualora lo ritenga necessario, skekDor è in grado di generare dal nulla una ridotta quantità dei quattro elementi della vita: che siano fiammelle fluttuanti necessarie ad accendere un fuoco da campo, abbastanza acqua da riempire una tinozza , una tana nel terreno abbastanza spaziosa e confortevole da risultare un buon riparo per la notte o una sottile brezza capace di allontanare per circa un'ora eventuali nubi da un cielo plumbeo [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso]

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    Quarion, non Quaglion. La sua proverbiale incapacità di ricordare i nomi stava palesandosi anche su Endlos, come a dire che certe cose non cambiano mai - e sono quasi sempre le abitudini peggiori.
    Annuì convinto alle parole dello yantui che - data la disponibilità mostrata fino a quel punto - poteva dimostrarsi utile come e più di skekDor, quanto ad informazioni. Gli venne da chiedersi se, in assenza dello Skeksis, Krurl l'avrebbe accolto con la medesima deferenza e cordialità e, soppesando attentamente le dimensioni del suo anfitrione decise saggiamente che era meglio non conoscere la risposta.
    « Dunque dovrò avere a che fare con lui o con i suoi rappresentanti, presto o tardi. »
    E c'è solo da sperare che non sia troppo leale nei confronti di Rivenore o passerò un brutto quarto d'ora.
    Voltandosi per un istante ad osservare skekDor che ripuliva il volto di Trirl, ricoperta di cioccolata, non poté trattenersi dal ridacchiare nel vedere come quell'essere antico e - certamente - potente si divertisse a giocare con la giovane yantui. Non era un caso se Trirl l'aveva chiamato nonno: i suoi erano modi affezionati, da nonno autentico. Sebbene Krurl lo trattasse con maggior rispetto, era chiaro che, per i pargoli del luogo, lo Skeksis doveva risultare come uno di famiglia.

    Alla successiva domanda di Krurl, la risposta non si fece attendere.
    « Non vorrei approfittare » iniziò Montecristo, senza tuttavia distogliere lo sguardo da Trirl che si metteva a posto l'acconciatura. « Ma sarei curioso di sapere qualcosa anche sugli altri presidi. Pare che la loro stabilità politica sia... evanescente, per usare un termine non troppo negativo. »


    Scusa il ritardo, volpone. Il lavoro mi ha risucchiato nel week-end.
     
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    Dopo essersi sistemata con cura, Trirl riportò l'attenzione su Montecristo e suo padre.
    Considerata l'importanza della conversazione fra i due, skekDor pensò fosse d'uopo tenerla avvinta, in qualche modo.
    "Pss..."

    Girò i tacchi, di modo da dare le spalle alla lucertolina, e agitò le zampe.
    Montecristo, trovandosi proprio di fianco allo Skeksis, in linea d'aria, avrebbe forse potuto vedere qualcosa d'insolito. O, per meglio dire, di MOLTO insolito.
    Dal terreno, improvvisamente, spuntò fuori un cavalluccio a dondolo, finemente intagliato.
    La faccenda non richiese che pochi secondi, e la terra non emise alcun suono. Era come se il giocattolo fosse letteralmente spuntato fuori dal nulla.
    Sempre dandole le spalle, il mezzo-Mistico mormorò: "Scalogno, agretto e nasturzio officinale... compari al mio cospetto, balocco artigianale!"
    E, subito dopo, si scansò.

    Gli occhi di Trirl s'illuminarono alla vista del giocattolo. Effettivamente, non se ne vedevano molti, da quelle parti.
    Fra grida gioiose e strepiti, la lucertolina avrebbe avuto il suo bel da fare ancora per un bel po'.
    Kurl emise una specie di singulto, prima di rispondere all'umano.
    Il simpatico teatrino non doveva esser sfuggito neanche a lui.
    Tenendo gli occhi di ghiaccio fissi sulla figlia, rispose all'ennesimo quesito di Montecristo.
    Il suo tono di voce, pur rimanendo simile a prima, sembrò in qualche modo echeggiare di tonalità più liete all'orecchio.
    "Non avete tutti i torti, umano. Effettivamente, la situazione politica di Endlos come mondo non è delle migliori." Una nota di biasimo si fece spazio nella sua voce: "Purtroppo, però, dovrete chiedere altrove per ricevere maggiori dettagli. Mi dirigo spesso al Sud e all'Ovest, per commerciare. Al contrario, non ho ancora avuto modo di visitare Laputa o il Pentauron. Quanto al Nord... Preferisco tenermene alla larga, per tutta una serie di motivi..."

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    Stato psicologico: 100%
    Energia: 105%
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    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    Un cavalluccio a dondolo. Quel simpatico pennuto era pieno di sorprese, c'era da riconoscerlo - e Montecristo lo fece con un sorriso divertito. Non sapeva esattamente da dove fosse saltato fuori, ma era certo che la piccola Trirl si sarebbe baloccata ben volentieri con quell'aggeggio, anche se forse non si sarebbe lasciata andare troppo davanti agli occhi attenti e - apparentemente - severi del padre. Questo gli fece balenare un'idea, ma presto la sua attenzione tornò a concentrarsi sul suo diretto interlocutore, bendisposto sì, ma a corto di vere informazioni.

    « Capisco » mormorò, incapace di nascondere una certa delusione.

    Le sue dita iniziarono ad accarezzare la curva del mento, gli occhi dorati erano pietrificati in uno sguardo irrisolto
    che non sembrava avere molto da promettere. In quei pochi attimi analizzò ciò che già sapeva di Endlos: il Pentauron era l'ultimo posto in cui lui stesso si sarebbe voluto ritrovare,
    mentre di Laputa sapeva ben poco, se non che la sua storia era iniziata su Celentir.
    Il Presidio Ovest, descritto come un dominio delle macchine, era una meta più in sintonia con l'assecondare la sua vena più curiosa e prosaica che con l'idea di portare a termine la missione; il Presidio Sud - al contrario - rappresentava l'ultima spiaggia. Una ragazzina impulsiva e permalosa come Rania sarebbe stata capacissima di farsi accorciare della testa in tempi pericolosamente brevi, in un posto come quello.
    La risposta di Krurl l'aveva spiazzato e incuriosito: avrebbe dovuto chiedere che gli parlasse del sud - o dell'ovest - ma l'ultima affermazione dello yantui aveva improvvisamente sovvertito l'ordine delle priorità.

    « Perchè? » chiese, momentaneamente dimentico della cortesia
    usata fino a quel momento. « Cosa c'è a Nord? »

     
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    La domanda di Montecristo era lecita, eppure la reazione di Krurl fu improvvisa e imprevista.
    Il lucertolone sussultò, e forse per la prima volta da che s'erano incontrati, l'umano avrebbe scorto in quella mutria seriosa una crepa, come un attimo di smarrimento.
    "Beh, il Nord... Err..."

    "Il Nord sta affrontando una grave calamità, in questo periodo." S'intromise skekDor.
    "Non solo freddo e scarsità di cibo, ma anche una piaga venuta dall'oltretomba ne minaccia gli abitanti."
    Lasciandosi alle spalle Trirl e la sua mente limpida, impegnata in puerili svaghi, il mezzo-Mistico s'avvicinò al duo con una luce diversa negli occhi.
    Il suo portamento era simile a quello ostentato poco prima, eppure ora sul suo muso si poteva leggere un'espressione diversa: occhi grifagni scrutavano Montecristo, e i lineamenti del becco, prima rilassati, s'indurirono appena.
    Anche il tono di voce, pur rimanendo posato, subì gli effetti di quel repentino cambio di carattere.
    "Se ne avrete piacere, signor Montecristo, ve ne parlerò in privata sede. Non qui, davanti alla bambina." Asserì, tornando al "voi".

    Poi, spostò lo sguardo sul lucertolone: "Signor Krurl, visto che siamo in argomento, avrei il solito carico di materiali per voi, e il compenso pattuito con gli abitanti di Valiinorê."
    Visibilmente intimidito, Krurl ci mise qualche secondo a rispondere.
    Tirò il fiato, gonfiando il torace fino a raddoppiare per pochi secondi di dimensioni, e indicò con un lucido artiglio al di là della sua casupola: "P-potete lasciare tutto nel solito posto. Mi occuperò io del resto."

    Senza aggiungere altro, skekDor annuì lievemente col becco, e subito dopo entrò nella casa di Krurl.
    A giudicare dai rumori che seguirono, doveva avere aperto una seconda porta, presumibilmente una che conduceva al lato opposto dell'abitazione.

    Krurl tornò quello di sempre di lì a poco, e facendo spallucce domandò: "C'è altro che posso fare per voi?"

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    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

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    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

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    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
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    « Il Nord sta affrontando una grave calamità, in questo periodo. Non solo freddo e scarsità di cibo, ma anche una piaga venuta dall'oltretomba ne minaccia gli abitanti. Se ne avrete piacere, signor Montecristo, ve ne parlerò in privata sede. Non qui, davanti alla bambina. »

    Montecristo non avrebbe saputo dire cosa l'avesse sorpreso maggiormente, se il repentino ritorno al voi come formula di cortesia, l'improvvisa durezza nella voce - del tutto antitetica all'atteggiamento avuto fino a pochi istanti prima - o il fatto che skekDor abbandonasse la conversazione dopo aver scambiato poche parole con Krurl - il quale appariva ora più spaventato che deferente.
    Reinhard inarcò un sopracciglio, senza tuttavia dire nulla - e in silenzio rimase, osservando il caracollare ondeggiante dello Skeksis, finché non lo vide entrare nella casa dello yantui.
    A giudicare dal rumore prodotto all'interno dell'abitazione, doveva essere uscito dal lato opposto.

    « C'è altro che posso fare per voi? »

    La domanda di Krurl non lo prese alla sprovvista, ma Reinhard impiegò qualche istante a rispondere, senza mai distogliere lo sguardo dalla direzione in cui era scomparso skekDor.

    « Sssssì. » replicò, in tono enigmatico.
    « Potresti dirmi cosa succede al nostro comune amico? » chiese,
    mentre l'indice volteggiava per aria ad indicare con scarsa convinzione un punto in cui la sagoma dello Skeksis era stata fino a qualche momento prima. Quell'atteggiamento non era piaciuto a Montecristo e - al netto della riconoscenza che provava per il Mezzo-Mistico - aveva provato un leggero brivido nel vederlo così altero e pungente. Il cambiamento era stato drastico, basti pensare che fino a qualche attimo prima aveva giocato con Trirl come il più devoto dei nonni.

    « Posso capire che la mia domanda l'abbia innervosito, e me ne dolgo, ma questa reazione... »

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Scomparso skekDor, il signor Krurl riprese il solito atteggiamento di sempre.
    Quando Montecristo gli chiese delucidazioni in merito alla condotta dell'anziano eremita, il lucertolone ridusse le chiacchiere al minimo storico.
    La voce gli uscì fuori in un sibilo gorgogliante, e di sicuro Montecristo avrebbe dovuto tendere bene le orecchie per capire ogni parola.
    "Non approva particolarmente la condotta tenuta dai reggenti del Nord, riguardo a quel che sta capitando al Presidio." Tirato un profondo respiro, concluse: "Posso comprendere le sue ragioni. Le poche volte che sono stato da quelle parti, ho visto cose che... Beh, che non pensavo potessero ancora capitare."

    Montecristo girò il dito nella piaga, facendo un'allusione senza dubbio lecita, ma che in realtà apriva a un panorama ben più variegato.
    Krurl rimase in silenzio per diversi istanti, fissando l'umano con una strana espressione.
    A una prima occhiata, sembrava in procinto di stare per sbranarlo. Eppure, considerato l'atteggiamento ostentato finora, forse Montecristo avrebbe invece potuto indovinare in quegli occhi vitrei e quelle mascelle semi-dischiuse una sorta di... insicurezza.

    Gettando un'ennesima occhiata alla sua casa, Krurl mosse lestamente una zampa. Afferrò il braccio di Montecristo, traendolo a sé.
    Poi, avvicinata la punta del muso al suo orecchio destro, di modo che il volto del giovane lo "schermasse" in qualche modo da eventuali osservatori -Eppure, sembrava esserci solo Trirl, intenta per altro a giocare-, bisbigliò: "Vi è mai capitato di essere a un passo dalla morte? Di temere di non poter più scorgere la luce di un nuovo giorno?"
    La stretta si serrò appena. Non abbastanza da spezzargli le ossa, ma tanto da farsi sentire.
    "A me sì, in più occasioni. Eppure, quella volta... Quella volta pensai di esser spacciato. Una bestia mi aveva ferito gravemente. Qui, sul petto..." S'indicò la pancia con la zampa libera.
    "Non so come riuscii a tornare al villaggio, ma ricordo perfettamente l'agonia, il tormento. Feci il possibile per medicarmi, ma avevo perso troppo sangue. E la carne, la mia carne, aveva iniziato a puzzare, a marcire... Alla fine, non riuscii nemmeno più a reggermi in piedi. Pensai al futuro, domandai perdono per il passato, e chiesi agli dei di trovare qualcuno che badasse alla mia cucciola..."

    La morsa s'allentò appena, ma le dita rimasero bene avvinte all'arto di Montecristo: "Poi, inaspettatamente, egli comparve. Sulle prime, credetti che fosse un demone. A dispetto della sua cortesia, avete visto anche voi lo stato in cui egli stesso verte. Il suo puzzo non era dissimile dal mio, e io stavo per morire! Avvertii la sua zampa sul muso. Un tocco glaciale, e una sensazione di pericolo. Ma al contempo, di pace. Sentivo di essere appeso a un filo, in equilibrio sotto a un baratro senza fine."
    Lasciata definitivamente la presa, Krurl indugiò ancora, e deglutì.
    "Ho pochi ricordi, frammenti d'immagine. Il dolore era tanto acuto da avermi invaso tutto il torace. Sentivo freddo, un gelo mortale, eppure al contempo bollivo. Poi, una sensazione diversa si unì alle altre. Calore, di nuovo. Eppure, piacevole. Il dolore regredì, lasciò il torace. E mi sentii leggero, come se questo mio corpo non pesasse più d'una piuma. Udii una voce, un sospiro nella testa. Non avevo mai sentito parlare il signor skekDor prima d'allora, eppure... sapevo che fosse lui..."

    Si guardò di nuovo attorno: "Lasciami la tua sofferenza, mortale. E, in cambio, ti darò un pizzico della mia gioia. Lo ricordo bene. Credetti fosse l'ultimo miraggio prima della fine, e invece ripresi i sensi."

    Staccato il muso dall'orecchio dell'umano, Krurl riprese distanza. Stavolta, parlò con tono di voce normale: "Ero certo di morire, e invece vivo. Una ferita che, non fosse stata così grave, sarebbe guarita in almeno un paio di stagioni, lasciandomi anche una vistosa cicatrice a suo ricordo, guarì in due settimane. Due sole."
    Krurl afferrò il giustacuore, e scoprì appena il petto. Poi, s'indicò con l'artiglio la zona che andava dalle coste al fianco: "Nessun segno, nessuna cucitura. Questa non è opera di una comune magia, ragazzo... E anche a Valiinorê sembrano esserne convinti... Solo che, da quelle parti, skekDor sembra si sia mostrato anche in... diversa luce. Qualche abitante è stato poco rispettoso con lui, a quanto sembra..."

    Sospirò un'ultima volta, e infine concluse: "Perciò, se sentite il bisogno di conoscere la verità, vi chiedo la cortesia di parlargliene direttamente fuori dai recinti esterni. Non intendo immischiarmi, né rispondere personalmente per le vostre azioni."
    Aggrottò lo sguardo, ed emise un altro latrato soffocato.
    Trirl volse istantaneamente il capo al padre, smettendo di dondolarsi.

    "Non attirerò la sventura su questo posto e, ve l'assicuro, nemmeno voi lo farete..."

    La voce di Trirl concluse il monologo del signor Krurl: "Che succede, papà?"
    Il lucertolone spostò lo sguardo da Montecristo, e parlò con voce più posata rispetto a prima: "Nulla. Indicavo solo al nostro ospite la via più breve per raggiungere Palanthas. Sta per mettersi in viaggio."

    Scendendo dal balocco, Trirl fece un paio di passi in avanti: "Oh, no... Il signor Monty va già via?"

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 105%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    Nonostante il racconto dello yantui lo turbasse più di quanto avrebbe creduto possibile in una simile situazione,
    Montecristo rimase impassibile, ascoltando con volto di pietro e occhi tumultuosi e mobilissimi, che cercavano di inseguire non tanto le semplici parole di Krurl, quanto piuttosto tutto ciò che - non detto - veniva lasciato all'immaginazione dell'ascoltatore. E quello specifico ascoltatore di immaginazione ne aveva da vendere.
    Pericoli provenienti dall'oltretomba, ferite marcescenti ed un arzillo eremita - piumato ed immortale - che andava in giro guarendo moribondi con un semplice tocco. C'era di che far girare la testa ad ogni avventuriero, scienziato, curioso o semplice fesso di tutta Endlos.
    Anche quando Krurl gli strinse il braccio, Montecristo rimase impassibile, limitandosi a registrare il gesto ed a osservare in tralice le falangi della creatura chiudersi sul suo avambraccio. I suoi occhi dall'iride dorata mandavano riflessi lugubri e sembravano essere stati crudelmente privati da quella scintilla divertita e calorosa che li aveva accesi poco prima. Ora erano freddi, glaciali - e pericolosi.

    Di fronte al dispiacere della piccola Trirl e all'affermazione di Krurl, Montecristo non replicò, limitandosi a sospirare.
    Avrebbe potuto inseguire skekDor, o forzare la sua permanenza in quel luogo, ma il tempo della caccia era terminato e lui non voleva più essere costretto a combattere, specie se per futili motivi. La sua presenza, in ragione delle domande poste e - ancora più - di quelle che avrebbe ancora potuto porre, non era più gradita in quel luogo. E qualcosa
    (ma cosa?)
    gli diceva che lo stesso Skeksis non se la sarebbe presa troppo per la sua
    improvvisa sparizione. In fin dei conti, lui stesso l'aveva trattato duramente,
    qualche istante prima.

    « Sì, piccola. » rispose, rivolto a Trirl.
    « Devo proprio rimettermi in viaggio, ma spero che ci rivedremo presto. »

    Così dicendo si piegò sulle ginocchia, come aveva già fatto, per portare i suoi occhi all'altezza di quelli della bambina. Le sorrise - il suo sorriso sincero e un po' triste, con la testa inclinata sulla spalla - mentre poggiava la mano destra al suolo. Piccole scariche luminescenti animarono l'aria intorno al braccio ed alla mano di Montecristo, mentre per suo tramite il miracolo dell'alchimia tornava a compiersi. Sollevò la mano, lentamente, e sotto quelle dita immobili nel gesto del comando si modellava la forma e la sostanza.
    Quando ebbe terminato - la mano sospesa a tre palmi da terra - al suolo rimaneva in piedi una curiosa bambolina di roccia intagliata e perfettamente levigata. Non più grande di una ventina di centimetri, i suoi lineamenti ricordavano vagamente quelli di Trirl.
    Porse il balocco appena generato alla giovane yantui, senza smettere di sorridere.

    « Così ti ricorderai di me, piccola Trirl. »
    Poi, dopo un attimo di esitazione, aggiunse: « Vorrei che salutassi il nonno da parte mia,
    puoi farmi questo piccolo favore?
    »

    Senza attendere una risposta, si rimise in piedi e tornò a concentrarsi sul padre.
    « Grazie di tutto, Krurl. » biascicò, mentre sollevava appena il cappello in un vago cenno di saluto - che tuttavia non rendeva meno sinceri i ringraziamenti. « Temo che il modo migliore per ringraziarvi sia togliermi di torno, e così farò. »
    Detto questo, si incamminò verso l'esterno delle recinzioni, agitando la mano in segno di saluto senza tuttavia voltarsi.

    Peccato. Gli piaceva quella bambina - ed anche Krurl non era male, così gentile e dignitoso nella sua compostezza.
    E skekDor... gli dispiaceva sparire in quel modo, ma non aveva nessuna voglia di attirarsi le ire di un pennuto ancestrale, né tanto meno desiderava creare problemi a chi l'aveva accolto con tanta gentilezza e disponibilità. Nonostante tutto, gli sarebbe piaciuto trascorrere più tempo con lo Skeksis. Magari fino a Palanthas. Però, in fondo, il suo viaggio era appena iniziato e di certo avrebbe incontrato altre creature, anche se forse non parimenti straordinarie.
    E poi chissà, Endlos non era poi così grande, magari un giorno...
    « ...potremmo incontrarci di nuovo. »
    E allora mi racconterai di ciò che è accaduto al Nord.


    Ti ringrazio per la giocata, mi sono davvero molto divertito. Avrei anche proseguito (ad esempio inseguendo skekDor) ma non volevo forzare la mano, il carattere del personaggio lo porta ad evitare sempre lo scontro quando non strettamente indispensabile e Krurl lo ha praticamente invitato a togliersi dai marroni. Non dubito comunque che troveremo presto il modo di fare incontrare questi due maramaldi :geez:
     
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