Leonard

Piuma di Corvo

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    Bimbo Sperduto

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    Leonard era una Piuma di Corvo. Ciò che rimane oggi di lui è un uomo di 31 anni, che ancora fatica ad abbandonare quelle abitudini che, un tempo, avevano una ragione di esistere. Chi, come lui, è solito addentrarsi nel Mare di Nebbia, tende a lasciare scoperti soltanto gli occhi; incontrandolo in giro si potrebbe quindi notare che, mentre la pupilla destra è normalmente scura e circondata da sfumature marroni e verdastre, la sinistra ha una tonalità discordante e innaturale, tendente al rosso. All'interno della Cattedrale, tolta la bardatura più ingombrante, Leonard si presenta come un uomo di media altezza dal fisico asciutto, con capelli castani che scendono disordinatamente fin sotto le orecchie.
    Ogni lato del suo essere si incastra in un buffo sistema di pesi e contrappesi: un insieme di contraddizioni formate da una vita passata in un ambiente rigido e insicuro. Leonard è schivo, ma al tempo stesso profondamente altruista; inoltre, gli anni passati a stretto contatto con la morte hanno alimentato un certo cinismo, che a fatica riesce a mettere da parte. Forse, il vento del Maelstrom riuscirà a cambiare anche questo, alla lunga.

    Classi
    Fighter (Primaria) - Alchemist, Technomancer (Secondaria)

    Revisione: link
    Conto: link

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    Leonard è originario di un luogo isolato dal resto del suo mondo di origine. Una vasta regione nota come Mare di Nebbia, perennemente avvolta da una fredda bruma. Una vecchia Cattedrale, della cui origini si è ormai perso il ricordo, funge ora da bastione di difesa per una piccola comunità; a guidarla c’è un gruppo di alchimisti che, oltre a compiere studi sulla trasmutazione, tengono a bada le belve che affollano il mare bianco – aberrazioni di ogni genere, la cui origine è ancora oggi un mistero.



    Nigredo - Opera al Nero
    Nel Mare di Nebbia, questo principio alchemico racchiude in sé molti lati bui della vita di ogni giorno, oltre a definire l’essenza stessa del lavoro degli alchimisti votati al Nero.
    La Nigredo è, in un certo senso, la piaga stessa che affligge il mare. La bestialità dell’uomo e dell’animale, che corrompe l’intero organismo. Non si può raggiungere la forma pura senza arrivare prima alla decomposizione di questa forma deviata.
    Le Piume di Corvo – gli alchimisti votati al Nero – sono i meno abili nella trasmutazione e raramente raggiungono stadi elevati. Eccellono però nelle pratiche marziali e, spesso, possono contare su armi da fuoco: difficile impensierire le belve più coriacee senza un po’ di polvere da sparo.


    Albedo; - Opera al Bianco
    La luna, la cenere, l’acqua. La vita nelle sue varie forme: gli alchimisti tentano di imbrigliarne l’essenza entro i margini di una forma fisica.
    L’Albedo è il prodotto della combustione della Nigredo sotto la luce lunare: l’influenza degli astri è fondamentale e la notte è la sola a permettere il perfezionamento del secondo stadio della trasmutazione. Le ceneri della Nigredo vanno così sciolte in acqua bollente; i fumi prodotti, secondo le credenze popolari, hanno generato e tuttora alimentano la nebbia del mare bianco.
    Gli alchimisti esperti nell’Opera al Bianco sono grandi curatori, in grado di preparare composti utili a riequilibrare il corpo e i suoi umori.




    Rubedo - Opera al Rosso
    Sangue che ribolle, Spirito. Si tratta di un terreno ancora da esplorare, la meta degli Alchimisti del Mare di Nebbia, il terzo e ultimo stadio della grande opera. La produzione di Rubedo significherebbe la possibilità di estirpare i mali alla radice, permettendo di interagire con la morte o, secondo alcuni, stringere patti con essa.
    Chi entra in contatto con lo spirito più puro, anche solo per un istante, si dice posa vedere l’invisibile, il vero volto del mondo o forse, con più probabilità, la bestia che si nasconde dietro ogni cosa.



    La vita
    Leonard è una piuma di corvo. Per la sua famiglia fu un onore quando venne scelto dagli alchimisti del Mare di Nebbia. Nella Cattedrale non finivano solo i più dotati; era mera statistica. Alcuni si rivelavano portati al lavoro, altri meno e finivano per tornare alle loro case. Altri ancora fingevano di esserlo e, così facendo, correvano incontro alla morte.
    Per le sue capacità fisiche e le modeste abilità in campo alchemico, entrò a far parte dei votati al Nero. Il corvo simboleggia la Nigredo: le piume sono coloro che provvedono alla sua creazione. La prima linea contro le aberrazioni che si nascondono nel mare di nebbia, frutto della corruzione dilagante che gli alchimisti studiavano da decenni.
    Leonard, durante una caccia, fu coinvolto in un incidente bizzarro. Lui e altri tre giovani Piume di Corvo stavano affrontando una mostruosità che, un tempo, doveva essere stata un qualche tipo di rettile: difficile dire con precisione cosa, perché la trasfigurazione era netta e raccapricciante. A seguito del colpo fatale, la bestia si gonfiò ed esplose in una miriade di frammenti; mentre a terra un esercito di minuscoli serpenti strisciavano oltre i muri e le porte, e gli alchimisti cercavano di togliersi di dossi pezzi della carcassa, Leonard era a terra, con entrambe le mani sull’occhio sinistro e l’intero volto macchiato di rosso. Continuò a lamentare un forte dolore per giorni, che neppure i votati al Bianco seppero come far passare.
    La pupilla, a seguito dell’incidente, rimase rossa. I maestri della Cattedrale sostenevano che Leonard era entrato in risonanza con l’essenza della Rubedo: il suo occhio sembrava essere in grado di trafiggere il velo della realtà, per scrutare tra le vere essenze degli spiriti. La Piuma di Corvo si trovò circondata da un mondo composto per metà da incubi. L’incidente lo rese un cacciatore migliore, privandolo della faccia pulita del mondo: fu proprio questa capacità a fargli vedere la confusa ombra del Maelstrom, mentre si avvicinava per portarlo via con sé.


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    Lama a percussione
    L’arma principale utilizzata da Leonard durante le sue spedizioni con le altre Piume di Corvo. Una lama larga e appuntita, lunga poco più di mezzo metro, incassata in una sede – assicurata a sua volta al braccio del cacciatore. Il meccanismo al suo interno permette di estendere e ritrarre velocemente la parte tagliente, variandone la portata: se la massa dell’arma la rende naturalmente più goffa rispetto a una spada comune, la possibilità di alterare sensibilmente la forma rende le traiettorie dei colpi meno prevedibili.
    Arma bianca

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    Pistola
    Così come le lame a percussione hanno preso il posto, tra i cacciatori del Mare di Nebbia, delle spade tradizionali, allo stesso modo le armi da fuoco si sono sostituite ad archi e balestre. I vecchi armamenti trovano ormai posto durante le cerimonie: troppo difficile perforare la pelle spessa degli abomini senza l’ausilio di polvere da sparo o di altri ritrovati della tecnologia.
    Questa pistola a colpo singolo spara proietti a grande velocità, in grado di perforare le difese naturali delle bestie cacciate dalle Piume di Corvo. Le dimensioni ridotte la rendono una candidata ideale una lama a percussione. Dato l’ambiente per la quale è stata progettata, risulta particolarmente resistente all’umidità e, più in generale, all’acqua.
    Arma da fuoco – Pistola a colpo singolo

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    Attrezzi da Alchimista: Atanor, boccette, ceneri e acqua
    Le Piume di Corvo sono solite portare con loro il necessario per le trasmutazioni più basilari. In una borsa di cuoio, fissata alla cinta, si trovano boccette vuote, della comune acqua, ceneri di bestia e il necessario per accendere un fuoco. Solitamente sul fianco opposto gli alchimisti tengono un piccolo Atanor, vanto degli artigiani della Cattedrale: questo forno in miniatura permette alle Piume di Corvo di operare in situazioni di fortuna: entrambe le camere (inferiore, dove avviene la combustione e superiore, dove si deposita il prodotto della trasmutazione) sono ben isolate per resistere ad acqua o altri agenti atmosferici – solo così risulta possibile utilizzarli nel clima singolare del Mare di Nebbia. Una volta accesa, la camera di combustione riesce a mantenere il suo calore per molto tempo, permettendo all'alchimista di eseguire rapidamente le trasmutazioni più semplici.
    Attrezzatura da Alchimista

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    Vedere Oltre
    Dopo una lunga convalescenza a seguito dell’incidente, gli alchimisti più esperti capirono qualcosa in più rispetto al dolore e alle visioni che Leonard lamentava. Un contatto fugace con l’essenza della Rubedo aveva dotato il suo occhio della capacità di vedere oltre, di scorgere gli spiriti che si celano dietro i confini dei cinque sensi: il tono rosso assunto dalla pupilla lo testimoniava. Purtroppo la mente acerba di Leonard, nel costante tentativo di tradurre nella sua lingua – la logica – ciò che l’occhio sinistro vedeva, ammorbava il cacciatore con visioni raccapriccianti.
    Nonostante l’incubo in cui spesso si trova catapultato, questa capacità gli ha permesso di scovare nemici altrimenti invisibili durante le cacce nel mare di nebbia. Gli alchimisti votati al bianco sono però convinti che l’occhio finirà per trascinarlo verso la pazzia.
    Potere Passivo – Auspex spiritivo, 30 metri di raggio (cono visivo)

    Ali del Corvo
    Gli abomini del Mare di Nebbia sono in grado di colpire molto duramente. In alcuni casi, una disattenzione può risultare fatale. Per questo le Piume di Corvo affinano le loro capacità di movimento, acquisendo col tempo un’agilità eccezionale: difficile, per un combattente inesperto, eguagliarle in destrezza e velocità.
    Potere Passivo – Potenziamento fisico dell’agilità
    Inoltre, concentrando la propria energia vitale negli arti periferici, una Piuma di Corvo è in grado di compiere un singolo scatto ancora più rapidamente, utile per cercare di guadagnare una posizione di vantaggio durante uno scontro.
    Tecnica – consumo Basso



    Percussore
    Le Piume di Corvo sono in grado di utilizzare la propria energia vitale anche per attaccare. Facendo confluire il sangue nella piccola camera di combustione della lama a percussione, si attiva un meccanismo che permette di rilasciare un singolo colpo – tramite l’estrazione pneumatica ad alta velocità della punta – assai più deciso del normale. Nonostante la semplicità della tecnica, l’attacco è in grado di provocare danni ingenti e di perforare materiali resistenti, senza richiedere alcun movimento del cacciatore (se non l’attivazione del marchingegno). Quando viene consumata una quantità di energia media o superiore la Nigredo ricopre temporaneamente la lama (scorrendo su apposite scanalature) per evitare che si danneggi all’impatto.
    Tecnica – consumo Variabile

    Goccia Nera
    Una piccola quantità di Nigredo, prodotta bruciando sangue nell’Atanor, viene fatta solidificare velocemente in acqua – dopo essere stata modellata fino a farle assumere forma sferica. Utilizzata come proiettile, la Goccia Nera è più forte di una normale munizione ed è in grado di corrodere la materia organica, a seguito dell'impatto.
    Tecnica – consumo Basso

    Nebbia
    Per realizzare l’Albedo è necessaria la luce della luna, ma questa semplice tecnica, facendo solo bollire una piccola quantità di cenere in acqua (alimentando la combustione grazie alla propria energia vitale), scatena un reazione simile a quella del secondo grado della trasmutazione, in grado di produrre una fitta coltre di nebbia, seppur in uno spazio ristretto e per poco tempo.
    Tecnica – consumo Basso - durata 1 turno - raggio 5 metri

    Fluido Rigenerante
    Mischiando assieme cenere di bestia all’acqua bollente, lasciando che nell’Atanor fluisca il sangue dell’alchiista, si crea un intruglio biancastro e torbido. Lasciandolo riposare alla luce lunare per qualche minuto è possibile far raggiungere al composto il secondo stadio della trasmutazione alchemica: l’Albedo. L’unguento così generato è in grado di migliorare le capacità rigenerative del corpo, curando ferite di entità lieve o modesta. Un alchimista esperto potrebbe forse fare di più.
    Tecnica – consumo Medio – Abilità di cura, utilizzabile solo previa approvazione del QM

    Corpo Nero
    La rapida combustione di sangue nell’Atanor riduce il fluido vitale in materia nerastra, che le Piume di Corvo sono in grado di far scorrere sul loro corpo – arrivando a coprirlo tutto in pochi attimi. La Nigredo forma una seconda pelle capace di assorbire urti o contrastare assalti energetici; le bestie del Mare di Nebbia utilizzano varie tipologie di attacchi (a seconda di quale deformazione il loro spirito deviato abbia apportato al loro corpo) e, pertanto, per i cacciatori è di vitale importanza poter variare le proprie difese all’occorrenza. Ciò avviene modificando le proporzioni tra sangue, temperatura della camera di combustione e apporto d’aria nell’Atanor. Questa tecnica utilizza un procedimento alchemico basilare per dare forma all’energia vitale dei combattenti, ed è pertanto un’arte mista, praticata solo al di fuori delle mura della Cattedrale.
    Tecnica – consumo Variabile - Difesa mista: Fisica oppure Energetica

    Annebbiare la mente
    Lasciando che la nebbia nera, prodotta nell’Atanor facendo sciogliere delle ceneri nel sangue, entri in contatto con la sua mente, la Piuma di Corvo ritorna a uno stadio primitivo del pensiero, in cui solo l’istinto la fa da padrone. Questa tecnica risulta molto utile durante la caccia, se si ha a che fare con aberrazioni dotate di poteri psichici ma, a seconda dell’entità della minaccia, l’energia vitale prosciugata può essere molto alta: la nebbia infatti non fa che mettere il cacciatore in condizione di poter consumare la propria forza interiore per contrastare questo tipi di assalti. Inoltre, questo potere non permette di prevenire gli attacchi mentali: il cacciatore deve essere in grado di identificarli prima di ergere questa barriera.
    Tecnica – consumo Variabile - Difesa Mentale


    Edited by Šyd - 13/9/2019, 11:03
     
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