[MxM] Courtesy Call

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    Rynnelthalas


    Narrato - «Parlato»


    Andò tutto come aveva richiesto: la disponibilità di Jester fu squisita e Rynne non riuscì a non sorridere di compiacimento.

    «SkekDor, mio caro, attenderò con ansia di incontrarci a Valinore.»

    Osservò lentamente tutti gli altri, non provando piacere nel vedere i batibecchi dei presenti, ma nemmeno mostrandosi spaventata alle minacce di colui che dapprima l'aveva salutata con calore. La morte, in fondo, attendeva chiunque, prima o poi, persino gli dei non ne erano immuni.

    Avvicinò il muso alla mano della strega e la sfiorò. Questi e altri ricordi fluirono in lei, e quando aprì gli occhi, ritrovandosi nuovamente nel suo piccolo angolo di Endlos, scoprì di esser sveglia. Ma quei ricordi così preziosi erano ben saldi nella sua mente. Fu un flusso importante, persino per lei, ma non si fece sopraffare, di fatto non era che un anticipo. Lei bramava conoscenza sopra ogni cosa, e scoprire qual'era il suo ruolo nel semipiano era tutt'ora la sua ricerca principale.

    Spalancò le grandi ali e si sollevò da terra con uno sbuffo di polvere e detriti. Ruggì tutta la sua eccitazione, e dopo tanto tempo sentì di essere vicina a qualcosa di importante. Poco tempo dopo, il suo volo l'avrebbe condotta a Valinore, dove avrebbe incontrato SkekDor e probabilmente anche tutti gli altri.

    Info Pg


    Fisico: Buone condizioni
    Mente: Buone condizioni
    Energie: 100%

    Link Scheda: Rynnelthalas

    Note: Nessuna


    Equipaggiamento:


    Nessuno

    Passive Sfruttate:


    Nessuna

    Tecniche Utilizzate:


    Nessuna



    Code originali by Hitsuga e _Maffy_.



     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    "Mmmh..." Un mugugno tanto stridulo da somigliare quasi a un cinguettio si levò nell'aria quando la dragonessa rivolse nuovamente la parola a skekDor per salutarlo.
    Il mezzo-Mistico si limitò a sollevare una zampa e agitarla lentamente nella sua direzione.
    Sarebbe stato interessante incontrare di nuovo Rynnelthalas a Valiinorê, ora che il villaggio era stato liberato e, cosa più importante, lo Skeksis aveva riacceso la fiamma vitale che ora ardeva vispa in lui.

    Tirò un sospiro quando la dragonessa scomparve, risvegliandosi dal suo sogno, e gli ci volle qualche secondo per riportare le iridi vermiglie su Jester, che intanto stava parlando.
    Agitò la zampa nell'aria, con un atteggiamento lievemente scocciato: "Burocrazia, burocrazia... Voi mortali amate proprio buttare il poco tempo che vi rimane in pratiche davvero noiose..."
    Poi, schiarendosi la voce e portando le zampe nelle ampie maniche della veste, aggiunse: "Farò quanto richiedi, strega. Anche se non mi dispiacerebbe poter banchettare con l'anima del nostro obiettivo, cercherò di tenere a bada il mio stomaco. Ma non posso promettere lo stesso per eventuali suoi subordinati, qualora ne avesse."

    Sollevò il becco al cielo, e chiuse gli occhi: "A tra poco, Jester il giullare."
    E, detto questo, sarebbe scomparso.


    L'ora era ancora tarda, nella nave, ma skekDor non riusciva a prender sonno. La nuova missione si prospettava eccitante sotto diversi punti di vista, e il suo cuore batteva all'impazzata per la trepidazione di quel momento. Rimane a lungo a fissare l'acqua del mare che si frangeva sullo scafo della nave, dialogando silenziosamente con l'animella dell'ex-capitano, ormai vincolata a seguirlo silenziosamente ovunque.
    Si cucinò anche qualcosa da mangiare, già che c'era. Ovviamente non lo fece materialmente lui, ma lasciò che fosse il Mistico a occuparsene, "prestandogli" provvisoriamente il suo corpo.
    urElah usò quel tempo al suo meglio.

    Al suo risveglio, al mattino, Jester avrebbe trovato vicino al mobile del suo letto una tazza di latte di capra ancora tiepido, e qualche biscotto di grano duro appena fatto, e probabilmente si sarebbe domandata quale membro della ciurma avesse avuto una simile premura.
    Ma le mura scricchiolanti della nave -e i loro occupanti- avrebbero taciuto in merito

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e che gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, tramite quello che definisce "occhio interiore". Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi, delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Passiva – Auspex Spiritico]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    Fase: IV

    Il giovane si girò di scatto verso l’afro: le ciglia si alzarono spalancando gli occhi mostrando incredulità in ciò che aveva sentito, per poi arricciarsi, ingrugnirsi. Una vena sulla fronte pulsava. Tutto passò in secondo piano.

    [X]

    "Come stracazzo hai osato chiamarmi…?!"
    Le mani stringevano sui ginocchi tanto forte da fargli male alle dita. Il sangue letteralmente bolliva nelle vene.
    Io ti ammazzo.
    Gli occhi fissi sul nero uomo trasudavano istinto omicida, occhi che solo un pazzo poteva avere, uno di quegli sguardi che istigavano terrore.
    Fece per alzarsi; il piede sinistro premeva con forza per terra, a seguirlo il braccio destro che scaricava la rabbia facendo perno sul ginocchio dello stesso lato.
    Sei un uomo morto.
    Non solo si era permesso di rivolgersi a lui senza usare il prefisso di "Dio" o "Grande Maestro", ma l’aveva preso in giro con uno stupido nomignolo per poi denigrarlo.
    Ti squarto vivo. Poi ti seppellisco e piscio sulla tua tomba grandissimo figlio…
    I pugni stretti con incredibile forza fecero risaltare i muscoli delle braccia nude. IL respiro pesante e furioso.
    Nessuno poteva permettersi di rivolgersi a lui in quella maniera, schernirlo, rubargli la scena pavoneggiandosi di quanto lui fosse migliore.

    “Io… ti ammazzo… TI AMMAZZO!”

    540full-one-punch-man-screenshot

    l’azione fu tanto rapida che sarebbe potuta sembrare un’ombra, un soffio di vento di un’istante ed ecco che lo sbruffone negro si sarebbe ritrovato il giovane a pochi centimetri da lui, un pugno carico d’odio puntava al suo viso, e una frazione dopo ecco che una palla da demolizione, un colpo di cannone o forse il bacio della morte fattosi pugno si stava per scagliare contro la testa d’afro…
    Quando poco prima di colpire la mano si frantumò, scomparendo in innumerevoli piccoli coriandoli neri che come trasportati via da una folata di vento, sfaldandosi e scomparendo a uno schiocco di dita di Jester, concludendo quell’amaro sogno con un brusco risveglio


    Si guardò intorno: tutto dondolava, un leggero scricchiolio accompagnava ogni ondeggiamento e il suono delle onde del mare riecheggiavano non troppo distanti. Il silenzio più totale avvolgeva la nave.
    Si risveglio col fiatone. Un paio di secondi per comprendere cosa era accaduto e poi…

    “JESTEEEEEEEERRR!!”

    L’urlo sarebbe riecheggiato per tutta la nave, percorrendo ogni corridoio e ogni cabina svegliando chi dormiva e attirando l’attenzione di chi era ancora sveglio.

    Si sfogò, per poi lasciarsi cadere all'indietro dalla posizione seduta in cui era a braccia spalancate, per poi mezzo incazzato cercare di riprendere il sonno perduto.

    »Energia:60%
    »Stato fisico: Perfetto
    »Stato mentale: Invidioso, incazzato
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento:
    »Slot I: Speed Black☆ Star: Concentrando la forza della propria anima nelle gambe è in grado di compiere istantanei scatti in ogni direzione permettendogli così di evitare imminenti pericoli.
    [ Difensiva fisica: Consumo Medio ]
    »Slot II:One Punch: Un pugno ben piazzato e dalla grande precisione nel quale viene rilasciata l’onda della sua anima permettendogli cosi attacchi fino alla distanza di 7m e allo stesso tempo, sferrare un colpo devastante nel corpo a corpo. Il colpo è intento a rompere ossa e destabilizzare l’avversario a seconda della parte interessata dall’urto.
    [ attacco magico e/o fisico – 7m max: Consumo Medio Critico! ]


     
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    Da un posto EPICANTE

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    Ted Carter







    Il nodo allo stomaco non accennava a passargli mentre, provando ad ascoltare Jester, camminava in modo nervoso in cerchio.
    Pensare soltanto ad un secondo “Circo” lo turbava molto; viverlo una seconda volta sarebbe stato disastroso. Non poteva contare su molte altre vite extra.

    Nonostante quei pensieri minacciosi gli riempissero la mente, non potè fare a meno di sentire il ragazzo mugolare qualcosa. Lo stava forse minacciando? Eppure si era trattenuto dal fare qualche battuta di cattivo gusto sul avventata decisione di attaccare un demone.
    Il giovane fece però il passo più lungo della gamba quando decise di attaccarlo.

    ”Ma è scemo?!”

    Che fosse un completo pazzo lo aveva potuto dedurre già dallo scontro contro il diavolo. Solo i ragazzini si comportavano in quel modo e non sarebbe stato affatto divertente impartirgli una lezione. Una di quelle dure che rimettono in riga chi sbaglia in maniera lampante.
    Negli occhi dell'aggressore sembrava dimorarvi un demone tanto potente quanto quello che gli aveva descritto la giullare. Conosceva quello sguardo carico di odio, invidia e rancore.
    Non aveva aspettato altro che un buon motivo per attaccare, per scattare come una molla ma lo aveva fatto contro il nemico sbagliato.
    Si sarebbe limitato a schivare il colpo, schernendolo e liquidandolo il prima possibile anche se quegli occhi gli fecero pensare che sarebbe stato meglio occuparsi di lui subito.

    Stava per spostare leggermente la testa, il punto più ovvio a cui avrebbe mirato il ragazzo, quando Jester lo fece sparire. Sembrava davvero che avesse il controllo completo su quel sogno, aspettò che ebbe finito di parlare prima di dire la sua.

    ”Beh, se lo hai ancora allora vorrà dire che sarà il nostro portafortuna.”

    Poi sparì dal sogno per risvegliarsi nella sua stanza nell’albero casa.

    VIte Van Dukge




    La cosa ti turbava molto.
    Stando a quanto ti avevano raccontato i tuoi compagni di ciurma, l’avversario che si era inimicato Black Star doveva fare davvero molta paura e ogni aiuto, piccolo o grosso, era vitale.

    "Capitano è proprio necessario portarsi quel suo amico? Non mi sembra molto affidabile, oltre ad essersi inimicato Black Star. Potrebbe darci problemi sul campo di battaglia, lo sappiamo tutti che la coordinazione è alla base della gilda."

    Ti tocchi nuovamente la guancia. Il dolore non ti è affatto passato e diavolo se quel tizio ti ha colpito forte, anche se giureresti che lo ha fatto più d’istinto che per altro.

    "Come ordina Capitano anche se non so quanto i miei bastoni possano essere utili contro un diavolo che controlla il fuoco."

     
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    Il nostro porta fortuna...

    Il calore che Jester sembrava aver dimenticato avvolse il suo cuore e il ricordo della complicità che la donna aveva avuto con l'afro le tornò violentemente... un'amicizia autentica. Tuttavia quei pensieri la fecero infuriare con sé stessa, i legami erano una debolezza intollerabile. Eppure lei non riusciva a non instaurarli, soprattutto con la sua ciurma.


    "Capisco i tuoi timori, ma posso fidarmi di quell'uomo. In caso dovesse tradirmi..."
    Lo stava per dire?
    "... in caso dovesse tradirci o crearci problemi non esiterò a farlo fuori."
    No! Lui non avrebbe mai tradito la sua fiducia... mai.

    Poi Ela fece assentì alle parole di skekDor con un cenno del capo.
    "Allora ci vediamo tra poco Vi voglio carichi per la partenza."

    Disse allargando leggermente le braccia mentre le due figure svanirono, una volta sola avvampò portandosi le mani alle guance quasi sconvolta. Vite la chiamava sempre Capitano.

    "Cazzo!"
    Disse fra i denti incredula. A pensarci tutti non facevano che ascoltarla ed eseguire i suoi ordini. Anche Black tentava nonostante gli fosse tanto difficile. Una cosa del genere le sarebbe sembrata infattibile fino a qualche anno prima. Non poteva crederci! E se non fosse stata all'altezza?

    "No no no no!"
    Si diede uno schiaffo tentando di darsi un contegno, lei era all'altezza! Però ora doveva riposare dato tra poche ore -o minuti- sarebbe dovuta presenziare a Yasul.
    Si spensero le luci.

     
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    Rynnelthalas


    Narrato - «Parlato»


    Il nero della notte si tinse d'oro finanche l'alba di un nuovo giorno cacciò le tenebre. La figura massiccia ma slanciata di Rynnelthalas volava alta nel cielo, ignorando il destino delle terre e dei popoli che sovrastava durante il suo viaggio. Il drago non era pienamente sicuro di ciò che andava a compiere, aveva ancora qualche dubbio sulla bontà del piano della Strega, ma la promessa di conoscenza era troppo ghiotta per essere rifiutata. E così un aspetto della vita si sarebbe venduto in cambio di informazioni. Fiamme scarlatte scaturirono dalle sue fauci mentre quei tenebrosi pensieri si facevano largo nella sua mente, pensieri che vennero prontamente allontanati dalla ferma volontà di Rynne. Il suo scopo era preservare l'equilibrio, ciò era vero, ma per farlo doveva sapere di più su ciò che regolava gli equilibri del semi piano, e l'evocazione di un demone era poca cosa di fronte al suo obiettivo divino... anche se questo comportava venir meno a uno dei suoi principi, ovvero non avere a che fare con i demoni, creature che i suoi creatori avevano relegato nelle profondità dello spazio. Eppure la confortava l'idea che i demoni di Endlos fossero differenti da quelli della sua calda e lontana Valle.

    Dopo qualche ora di volo iniziò a vedere le mura di Valinore. Planò dolcemente fuori dalla cittadina, atterrando non molto lontano, ma abbastanza da non poter essere vista. Cercò un luogo isolato dove potesse trasformarsi, assumendo la sua natura umanoide: occhi rossi, pelle diafana, orecchie a punta, capelli rosso fuoco, corna d'ebano. SkekDor l'amava di più nelle sue vere sembianze, ma gli abitanti della cittadina non l'avevano mai vista con quell'aspetto, e la gentile divinità non sentiva il bisogno di spaventarli. Non ancora, per lo meno.

    E così, l'elfa cornuta varcò le porte della cittadina, ricambiando coloro che accorrevano per salutarla, visi familiari, persone che avevano sofferto durante l'assedio dei non morti. Il mezzo-mistico le aveva detto che una battaglia si sarebbe combattuta... e a quanto pareva, era stata vinta. Rynnelthalas non aveva potuto partecipare - non era la sua battaglia - ma sentiva in cuor suo di essere grata agli dei per aver risparmiato la ridente cittadina di frontiera e il suo amato e popolare skekDor. A tempo debito avrebbe scoperto di più sul suo conto, ma per il momento si limitò ad attendere il suo arrivo in piena vista, nella piazza principale della città, rispondendo alle domande dei passanti e cercando di essere gentile con tutti coloro che l'avevano riconosciuta come amica del loro protettore.





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