[EM] Sparring

Oscurità. Quando l'attacco fiammeggiante si spense impattando violentemente su quell'armatura alata, nella mente del ragazzo balena un ricordo doloroso. Grugnisce, osservando il suo avversario ritirarsi. Il suo sguardo si riempie di odio involontariamente. Per un attimo, piccole scintille gli volteggiano attorno, come un fuoco che sta avvampando, mentre la sua rabbia sale, ma spariscono presto come sono arrivate. L'odio verso un nemico spregevole è personale, e lasciare libero sfogo ad esso contro qualcuno solo perchè lo ricorda, specialmente quando dovrebbe essere dalla tua stessa parte, non è un'opzione valida. Non si avvicina però di nuovo, quando vede che l'avversario stavolta si prepara ad un assalto frontale. Con la mano destra forma un semicerchio nell'aria, le fiamme seguono il percorso delle sue dita mentre al suo fianco si forma una figura umanoide composta di fiamme. Non ha tratti definiti, la faccia è completamente composta da fiamme, ma non vi sono occhi, naso, bocca o orecchie. Sembra un volto alieno, oppure un manichino. Impugna due spade, anch'esse di fuoco. Con un gesto, il ragazzo le intima di avanzare, e la figura, all'apparenza femminile per fisionomia, si lancia apertamente verso il suo avversario, il solo suono emesso il crepitio delle fiamme da cui è composta. Un assalto frontale semplice, quasi suicida, considerando la modalità di attacco in salto. In ogni caso, non avrebbe inflitto danni ingenti, ma ostruire la vista e i movimenti è un'ottimo modo di controllare un combattimento.

Quei poteri mi ricordano qualcuno che vorrei dimenticare... Sarà un piacere finire questo scontro.

Si sente un retrogusto malinconico dalle sue parole, mentre di nuovo nel'aria si forma quel cerchio di fuoco che avrebbe fatto uscire i proiettili di fiamma. Lo stesso numero, lo stesso attacco. Voleva creare un'abitudine nel suo avversario, un falso senso di sicurezza. Fargli abbassare la guardia. Era il modo più semplice per vincere.