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"Nella vita abbiamo solo due o tre occasioni per dimostrarci eroi;
ma a ogni istante abbiamo quella di non essere vili".
(René Bazin)Sentieri principali, Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.Un leggero cinguettio fra le fronde arboree accompagnava il lento incedere del nobiluomo in viaggio, ed il sole si alzava sempre più alto nel cielo, parzialmente nascosto da qualche nube gravida di pioggia. Ad ogni passo che conduceva lontano dalle proprie origini, Elay Vos sentiva l'aria riscaldarsi, farsi più umida e rarefatta rispetto alle fredde lande dell'Etlerth -ormai superate da alcuni giorni.
Il paesaggio era ormai del tutto diverso dalle infinite distese bianche a cui era sempre stato abituato: il suolo era ricoperto di un verde brillante, e terra e vegetazione apparivano così disordinate da rendere difficile l'orientamento. Gli alberi erano infatti vicini fra loro e -in alcuni punti- le fronde s'intrecciavano in complessi ghirigori, tramutandosi in maestose cupole naturali, dimore di numerose specie di creature del tutto sconosciute a chi -ahimè- non era del posto.
Uniche guide infallibili in quel complesso labirinto selvaggio erano una bella mappa delle principali vie commerciali e l'ampio tratturo su cui Elay si spostava. Era molto spazioso, ben definito e palesemente usato come via principale per il trasporto delle merci. Abbassando lo sguardo sul suolo, il viaggiatore avrebbe infatti notato le tracce delle ruote di numerosi carri, una delle quali ancora fresca ed evidente.
Nonostante ciò, nulla avrebbe potuto fargli prevedere cosa sarebbe accaduto di lì a poco: l'acuto urlo di una voce umana avrebbe attirato la sua attenzione, portandolo ad accelerare il passo, così da raggiungere quello che dava l'idea essere un carro mercantile quasi completamente distrutto.Numerosi corpi maschili -quattro, per la precisione- erano riversi al suolo ed il liquido rubicondo su cui sembravano galleggiare lasciava facilmente intendere che non fossero più in vita. Ancor più lo dicevano i pezzi di carne mancanti e numerosi organi sparsi, ben lontani dai corpi a cui appartenevano.
Non troppo distante dai cadaveri, un'ombra di due metri camminava lentamente in direzione nord-ovest, portando con se' una fanciulla semisvestita, legata e spaventata a morte. Aveva lunghi capelli biondi, un viso giovane ed il corpo formoso. Almeno a prima vista, sembrava ancora in vita: in buone condizioni di salute, si agitava con movimenti scomposti, nel tentativo disperato di sfuggire a quel predatore.
-LASCIAMI, MOSTRO!- strillò, non ricevendo risposta ed iniziando a singhiozzare per la paura -CHE QUALCUNO MI AIUTI!
A quel punto il timbro della voce rese abbastanza evidente quale fosse l'origine del precedente urlo, quello che aveva attirato l'ignaro Elay sulla "scena del crimine". Era stata lei.SPOILER (clicca per visualizzare)Energia: 100% (100-20=80% nel caso decidi di lanciare una tecnica attiva a consumo, in questo caso una di consumo alto)
Riassulto: fai un brevissimo riassunto delle sole azioni del personaggio nel turno correnteEquipaggiamento.
Oggetto/Arma1: testo relativo all'arma e passive legate ad essa.
Oggetto/Arma2: testo relativo all'arma e passive legate ad essa.
[...]Abilità Passive.
Titolo1: testo della tecnica passiva.
Titolo2: testo della tecnica passiva.
[...]Abilità Attive.
Tescnica1: testo della tecnica attiva e consumo scelto.
(Opzionale: è obbligatorio solo se ne lanci qualcuna nel turno corrente. In ogni turno si possono lanciare massimo 2 tecniche a consumo.)
[...]
Edited by Drusilia Galanodel - 28/3/2020, 23:29. -
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Sentieri principali, Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.
Sentii il sangue defluirmi dal viso; mai, in vita mia, avevo incrociato un essere simile, ammantato d’ombra.
Desolazione, certo; morti, altrettanti.
Ma un essere così oscuro, proprio mai.
Sicuramente non mi sarei aspettato di vederlo portare in spalla una fanciulla così leggiadra e fragile, che avrebbe potuto facilmente essere la prima vittima di uno scontro così crudo come quello visto poco prima accanto al carro per il trasporto delle merci.
Senza un attimo di esitazione la mia mano è corsa sul pomo di Licht, silenziosa e letale lama al mio fianco sinistro. Con l’adrenalina che cominciava il suo viaggio fra le vene del mio corpo, l’ho sguainata silenziosamente ed ho cominciato a seguire a grandi passi silenziosi la creatura fatta di oscurità.
Essendo più alta di me, ed avendo già un certo vantaggio, sono stato costretto a tenere un’andatura sostenuta; speravo che avvicinandomi ancora sarei riuscito a comprendere meglio le intenzioni di quell’essere, qualunque cosa fosse. Non riuscivo ancora a capire perché avesse lasciato la giovane donna illesa, né quali potessero essere le sue mire: portarla con sé illesa poteva indicare che la ragazza dalla chioma bionda fosse di un qualche interesse per se stesso o per chiunque avesse il controllo di quell’essenza fatta di buio.
Quel che era certo è che non avrei lasciato mai una ragazza indifesa fra le grinfie di quella cosa; il mio onore e la mia coscienza mi avrebbero impedito di proseguire il mio viaggio, comodo e tranquillo, semplicemente ignorando il pericolo ed il grido accorato che invocava soccorso.
Ero indeciso su quanto silenziosamente e per quanto avrei dovuto stare dietro a quel duo, un po’ per rassicurare la ragazza che qualcuno fosse sulle sue tracce e non l’avrebbe lasciata sola, un po’ per evitare che la creatura fosse favorita dalle ombre offerte dagli alberi circostanti; l’istinto mi diceva che la Luce, mia fedele compagna da anni, sarebbe stata molto utile per affrontare quei due metri antropomorfi d’ombra.
I capelli biondi continuavano a muoversi come una pioggia di raggi di sole ad ogni passo, ad ogni gesto di protesta, accompagnati dal debole vento che soffiava intorno a noi.
Dovevo agire.
Accelerai nuovamente, fra gli alberi alla mia destra; sperai che poco più avanti ci sarebbe stato un nuovo spazio più largo, meno coperto dagli intrecci di rami rigogliosi, ideale per pararmi di fronte all’essere oscuro, provando a tagliargli la strada e cercando di darmi l’occasione di guardare in modo diretto il mio avversario.
Chiunque pensi che i cavalieri ed i nobili uomini siano impavidi e coraggiosi, sempre, si sbaglia di grosso; spesso, ci autoconvinciamo di esserlo, per necessità. Avevo il cuore tremante nel petto, ma cercai di fare in modo che fosse solo lui a tremare, e che la mia voce restasse ferma, chiara, alta e pulita.
“Lasciala andare immediatamente! Levale le mani di dosso!”
Uscii dalla macchia arborea coi sensi all’erta, in posizione di guardia, la spada davanti a me, fissai dritto davanti a me, attendendo di vedere come avrebbe reagito l’Ombra.SPOILER (clicca per visualizzare)Energia:
100%
Riassunto:
Elay rincorre la misteriosa creatura fatta d’ombra, cercando di superarla in velocità e di tagliarle la strada per affrontarla. Ha la spada sguainata, pronto a cercare di salvare la fanciulla prigioniera. Cerca di tenere a bada le sue emozioni e di carpire le reali intenzioni dell’essere.
Equipaggiamento:
• Sanguigna – Elay porta una cintura particolare, con all’esterno una tasca orizzontale in cui può inserire un contenitore per la sanguigna, con cui può disegnare rune per evocazioni all’occorrenza.
• Licht – Spada in acciaio temprato, con l’elsa finemente cesellata; nonostante non abbia continuato la sua formazione all’Accademia, Elay cerca di non perdere l’allenamento nel suo uso e sa combattere per autodifesa con precisione e coordinazione.
Abilità Passive:
• Mindfuck-alert – Elay resta sempre sul chi vive; tende a non fidarsi spontaneamente del prossimo ed il senso di allerta si estende soprattutto alla sua mente ed ai suoi pensieri. Come una sorta di sesto senso difensivo, è in grado di percepire quando qualcuno (o qualcosa) sta cercando di introdursi nella sua mente senza il suo volere.
• Radar – Elay possiede innatamente la capacità di percepire con grande chiarezza ciò che lo circonda, non importa se possa vederlo o solo percepirlo con altri sensi; l’abitudine e la grande attenzione a cosa ha intorno lo rende padrone dello spazio intorno a sé, concedendogli di riconoscere ogni cosa concreta, ogni animale o persona che sosti o si muova nella sua sfera prossemica.
• Soulfeeling – Grazie alla sua esperienza pluriennale come Summoner, Elay è in grado di percepire nitidamente la presenza, la posizione e le intenzioni di presenze dotate di anima, siano essere individui, animali, o specialmente creature evocate, in un raggio di 30 metri.
• Brighteyes – Elay possiede una resistenza spontanea a luci molto intense.. -
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"Nella vita abbiamo solo due o tre occasioni per dimostrarci eroi;
ma a ogni istante abbiamo quella di non essere vili".
(René Bazin)Sentieri principali, Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.“Lasciala andare immediatamente! Levale le mani di dosso!”
Quando il nobile viaggiatore intimò al mostro di lasciare la preda, la creatura si fermò per alcuni attimi, voltando quella che doveva essere la testa nella direzione del suono appena giunto. Solo allora lo sguardo valoroso di Elay poté tuffarsi nei torbidi abissi perlacei e privi di pupille del rapitore. Trovandosi faccia a faccia con qualcosa di disumano e forse incomprensibile, si sarebbe probabilmente domandato il senso delle proprie azioni; quell'ombra era infatti spaventosa, a tratti bestiale... al punto che non sarebbe parso chiaro se si fosse fermata per il semplice rumore o perché avesse effettivamente capito la frase.
Nonostante lo sgomento ed il terrore, un'intuizione -o forse un'osservazione attenta- avrebbe comunque solleticato la mente ed i nervi di Elay, concedendogli di notare una nota dissonante, qualcosa di profondamente sbagliato in tutto il contesto di quel luogo. I corpi di di fronte a lui -della creatura e della fanciulla bionda- erano due. L'anima una soltanto.
Cosa voleva dire?
-ATTENTO!
Il Tempo era tuttavia un Signore infame, oltre che tiranno, ed il giovane non ebbe modo di riflettere a lungo su quella stranezza: abbandonando la presa sulla fanciulla -che crollò malamente al suolo, ancora legata ed immobilizzata- il mostro di ombra gli si lanciò letteralmente addosso con l'intento di ridurlo nel medesimo stato delle altre sue vittime.
Una protuberanza con cinque artigli -fin troppo simile ad una mano deforme- si levò minacciosa quando gli giunse vicino, segno che avrebbe presto sferrato il primo colpo: dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra, la creatura avrebbe fatto in modo che le lunghe lame squarciassero le carni del nobiluomo in un solo -rapido- gesto.
Fu quello il momento in cui Elay comprese che era giunto il momento di danzare.
Passi lenti e poi rapidi, e poi di nuovo lenti...
...mettendo in palio la propria vita.SPOILER (clicca per visualizzare)Energia: 100-10=90%
Riassulto: il mostro lascia cadere l'ostaggio e avanza verso il nemico. Tira una singola artigliata in diagonale, dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra a consumo medio. Vale come tecnica energetica.Abilità Passive.
Malia di Terrore: La creatura pare uno schizzo malriuscito di qualcosa... vagamente umano. Però è scura, grande e spaventosa: chiunque la incontra ne rimane intimorito.Abilità Attive.
Artiglio: Muovendo una protuberanza oscura come se fosse un braccio, imitando un movimento che ricorda l'artigliata di un orso, la creatura è in grado di ferire il proprio avversario, procurandogli ferite da taglio.
[Tecnica di attacco, Consumo: medio.]. -
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Sentieri principali, Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.
La creatura fatta d’oscurità aveva finalmente lasciato perdere la giovane donna, che giaceva al suolo come un piccolo sassolino portato lì dalla corrente troppo forte di un fiume che non riusciva a comprendere. Si rivolse verso di me molto più rapidamente di quanto mi aspettassi; deglutii a fatica, ancora le ultime sillabe coraggiose a fior di labbra.
Registrai mentalmente che tutto intorno a me sembrava esserci soltanto un’anima, anche se me ne sarei aspettate due.
I miei sensi all’erta mi spingevano a non trarre subito la veloce conclusione che quell’entità oscura fosse la creatura senza anima; per quanto fosse la spiegazione più ovvia a quella stranezza, non conoscevo nulla della fanciulla in pericolo, né di quell’avversario orrendo e sconosciuto. Per quanto ne sapessi, la creatura poteva tranquillamente avere un’anima dannata, e la ragazza essere qualcosa di diverso da come appariva, al punto da solleticare le curiosità di quell’essere tanto malvagio.
Il pianto sommesso della ragazza però mi dettava tutt’altro, arrivando al centro di me stesso, facendomi sospettare di trovarmi di fronte ad un nemico ben peggiore di quello che pensassi fino a pochi istanti prima.
“Il mio onore mi farà uccidere, prima o poi” , pensai, chiedendomi mentalmente perché avessi preso questa folle risoluzione.
L’adrenalina in circolo mi stava gridando “Combatti o fuggi!” , ma avevo le gambe come paralizzate dall’orrore che lo sguardo vitreo e assente di quella creatura aveva generato in me. Erano come stelle distanti in un universo sconosciuto; se non l’avessi visto muoversi in risposta alla mia voce, avrei dubitato potesse essere qualcosa di senziente.
Fissai con orrore quella che sembrava essere una mano artigliata farsi strada verso il mio corpo. Il panico rischiava di inchiodarmi al suolo, lasciandomi alla mercé di quell’attacco, in balia di quella creatura. Fortunatamente il mio corpo reagì affindandosi alla memoria innata di decine e decine di allenamenti, di duelli, di ore di studio, cercando di portarmi ad una distanza tale da essere al sicuro da quegli artigli.
“Che cosa sei? E che cosa vuoi?”, sibilai.
Guadagnato appena lo spazio sufficiente per sollevare la mano libera, le parole antiche per invocare l’aiuto del Vuoto lasciarono le mie labbra; non erano davvero necessarie perché lo spazio dinanzi a me si lasciasse pervadere da esso, ma erano un po’ la mia preghiera all’Elemento amico perché mi proteggesse in questa situazione così complicata.
Un blackhole si aprì davanti a me, cercando di intercettare il colpo del nemico ed assorbirne l'energia.
Mi sentivo sulle spine, non potendolo colpire agilmente con la mia spada; il colpo di Licht sarebbe arrivato lento, ora che mi ero allontanato un po’ ed avrebbe dovuto attraversare il nucleo di Vuoto davanti a me.
Avevo bisogno di colpire quell’entità, ferirla, allontanarla dalla ragazza; mentre mi spostavo fra quella cosa e la giovane per farle da scudo dai futuri assalti, cercai di riflettere ed agire il più velocemente possibile.
Come si uccide qualcosa che non sai se è viva o no?
L’oscurità di quella silhouette mi metteva i brividi, e spontaneamente, dalle dita ancora sollevate, richiamai la Luce circostante, sperando che potesse servire a combatterla. La condensai in un raggio luminoso, pieno di tutta l’energia della disperazione che sentivo nel profondo e a cui davo sfogo solo così, cercando di mantenere i nervi saldi.
Rivolsi il raggio di Luce a quegli occhi vitrei e raccapriccianti che mi fissavano con un che di beffardo.
Dubitavo di poterlo effettivamente accecare; l’assenza di pupille mi suggeriva che vedesse il mondo - e me - in modi che non potevo comprendere, ma la speranza in fondo al mio cuore era che la luce potesse davvero fargli male, o quanto meno distrarlo abbastanza da permettermi di riavvicinarmi per colpirlo con la mia lama con un minimo vantaggio.
Se proprio la creatura voleva ballare con me, avrei fatto del Vuoto la pista da ballo, e della Luce la musica ad accompagnarci.SPOILER (clicca per visualizzare)Energia:
100% -10%-5%=85%
Riassunto:
Elay prova a parare l’artigliata della creatura oscura creando un portale del Vuoto per assorbirne l’energia (Blackhole – consumo medio). Si sposta lontano dall’essere, cercando di proteggerla da colpi futuri; in questo modo non potrà colpire facilmente l’avversario con la spada, che tiene ancora sguainata. Prova dunque ad abbagliare il nemico, preparandosi ad attaccarlo con un minimo vantaggio, qualora la creatura possa momentaneamente non vederlo arrivare chiaramente (Signore della Luce – consumo basso ).
Equipaggiamento:
Sanguigna – Elay porta una cintura particolare, con all’esterno una tasca orizzontale in cui può inserire un contenitore per la sanguigna, con cui può disegnare rune per evocazioni all’occorrenza.
Licht – Spada in acciaio temprato, con l’elsa finemente cesellata; nonostante non abbia continuato la sua formazione all’Accademia, Elay cerca di non perdere l’allenamento nel suo uso e sa combattere per autodifesa con precisione e coordinazione.
Abilità Passive:
Mindfuck-alert – Elay resta sempre sul chi vive; tende a non fidarsi spontaneamente del prossimo ed il senso di allerta si estende soprattutto alla sua mente ed ai suoi pensieri. Come una sorta di sesto senso difensivo, è in grado di percepire quando qualcuno (o qualcosa) sta cercando di introdursi nella sua mente senza il suo volere.
Radar – Elay possiede innatamente la capacità di percepire con grande chiarezza ciò che lo circonda, non importa se possa vederlo o solo percepirlo con altri sensi; l’abitudine e la grande attenzione a cosa ha intorno lo rende padrone dello spazio intorno a sé, concedendogli di riconoscere ogni cosa concreta, ogni animale o persona che sosti o si muova nella sua sfera prossemica.
Soulfeeling – Grazie alla sua esperienza pluriennale come Summoner, Elay è in grado di percepire nitidamente la presenza, la posizione e le intenzioni di presenze dotate di anima, siano essere individui, animali, o specialmente creature evocate, in un raggio di 30 metri.
Brighteyes – Elay possiede una resistenza spontanea a luci molto intense.
Abilità Attive utilizzate nel turno (con rispettivo consumo):
Blackhole – Elay è in grado di creare un Portale del Vuoto capace di assorbire l’energia di attacchi magici a lui rivolti [Consumo medio]
Signore della Luce – Elay è in grado di manipolare la luce circostante, per deviarla e condensarla in punti specifici, con l’intenzione di abbagliare chi si trovi nel raggio di 5 metri di distanza.
[Consumo basso]
Edited by GreyFox - 3/4/2020, 20:31. -
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"Nella vita abbiamo solo due o tre occasioni per dimostrarci eroi;
ma a ogni istante abbiamo quella di non essere vili".
(René Bazin)Sentieri principali, Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.“Che cosa sei? E che cosa vuoi?”
Al sibilo dell'uomo, non giunse alcuna risposta da parte della creatura. Quell'essere orrendo -generato certamente da un incubo- parve piuttosto intenzionato ad attaccarlo nuovamente, muovendo pochi passi nella direzione del nemico.
Provvidenziale fu la scelta del guerriero: nonostante dubitasse dell'efficacia della sua strategia, decise di affrontare la tenebra con la luce. L'idea era quella di accecarlo -perché la sua luce non feriva, non quella- ma l'essere, quando ne giunse a contatto, prese a gonfiarsi dall'interno, modellando il proprio corpo in figure raccapriccianti.
Quasi vedesse sotto i propri occhi l'evolversi di uno stranoo tumore, Elay fu spettatore dell'estendersi di una massa sull'essere, che molto rapidamente si fece strada fra muscoli e tendini, finché non fu addirittura possibile ascoltare nitidamente lo scricchiolio della cartilagine e di ossa più piccole.
Come un morbo purulento, una lebbra magica ed inquietante, quella novità travolse l'ospite improvvisamente e senza dargli modo di reagire in alcun modo. Un braccio del mostro si torse da solo, seguendo il percorso del gonfiore, fino ad assumere una posa assolutamente innaturale. Poi fu il turno di una gamba ed infine del collo, che diede quasi l'impressione di spezzarsi.
Infine, quando la pelle -o qualunque cosa lo tenesse assieme- non fu più in grado di sopportare la pressione, il mostro -letteralmente- esplose.
Tutta l'area, compreso l'assalitore e la fanciulla rapita, furono travolti da del liquame verdognolo e fetido. La giovane rimase ferma pochi attimi, poi abbassò lo sguardo sulle proprie vesti, del tutto rovinate. Scoppiò nuovamente in lacrime, anche se questa volta non fu chiaro se fosse per gli abiti o come sfogo per l'enorme spavento.
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Sentieri principali, Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.
Ero ancora sbigottito dalla rapidità con cui l’essere era esploso davanti ai miei occhi increduli. Il cuore batteva ancora rapidamente, stringevo l’elsa della mia spada con così tanta forza da avere le nocche bianche. L’adrenalina in circolo mi rimbalzava dentro come impazzita, non riuscivo davvero ancora a calmarmi. Il suono del pianto della ragazza mi arrivava distante e ovattato, come se provenisse da un altro mondo.
Il puzzo del liquame che avevo sul viso mi riportò alla realtà; cercai di pulirmelo dal viso con una parte ancora asciutta della manica della veste.
Mi voltai verso la ragazza in lacrime, con ancora i sensi all’erta, nel caso in cui il pericolo non fosse davvero svanito. Cercai di porre attenzione all’area circostante, per comprendere se ci fossero variazioni nel numero di anime che percepivo. L’immagine di quella fanciulla diafana, sconvolta e provata, mi spezzò il cuore.
“State bene? Siete ferita?” le chiesi dolcemente, voltandomi ed avvicinandomi a lei per liberarla dalle corde con la lama ancora sguainata.
Provai ad osservarla: mi sembrava tutta intera, ma avevo bisogno di sentirlo da lei; poteva aver preso qualche colpo cadendo o lottando con la creatura di cui non riuscivo ad accorgermi. Mi sforzai di guardarla negli occhi e di non lasciar vagare oltre lo sguardo su di lei. Pensai che avrei dovuto liberarmi del soprabito per poterla coprire di lì a poco, dopo averla liberata; la stoffa era sì sporca dei resti di quella creatura, ma potevo almeno difenderla dalla vergogna di sentirsi addosso lo sguardo di un uomo. Era sicuramente poca cosa rispetto a ciò che avevamo appena vissuto, ma un piccolo riguardo nei suoi confronti sarebbe potuto essere il primo passo per aiutarla a tornare alla normalità.
Se non avessi avuto addosso quello strano liquido avrei quasi dubitato di me stesso e di cosa avevo dovuto affrontare. Avevo così tante domande su ciò che avevo visto, ma nessuna risposta.
Che cosa aveva aggredito la carovana? Chi era la ragazza di fronte a me? Perché era stata rapita?
Poco lontano, lungo la strada, sapevo esserci un corso d’acqua; avremmo potuto rinfrescarci e lavare dalla stoffa i resti di quell’oscura cosa.SPOILER (clicca per visualizzare)Energia:
85%
Riassunto:
Elay prova a parare l’artigliata della creatura oscura creando un portale del Vuoto per assorbirne l’energia (Blackhole – consumo medio). Si sposta lontano dall’essere, cercando di proteggerla da colpi futuri; in questo modo non potrà colpire facilmente l’avversario con la spada, che tiene ancora sguainata. Prova dunque ad abbagliare il nemico, preparandosi ad attaccarlo con un minimo vantaggio, qualora la creatura possa momentaneamente non vederlo arrivare chiaramente (Signore della Luce – consumo basso ).
Equipaggiamento:
• Sanguigna – Elay porta una cintura particolare, con all’esterno una tasca orizzontale in cui può inserire un contenitore per la sanguigna, con cui può disegnare rune per evocazioni all’occorrenza.
• Licht – Spada in acciaio temprato, con l’elsa finemente cesellata; nonostante non abbia continuato la sua formazione all’Accademia, Elay cerca di non perdere l’allenamento nel suo uso e sa combattere per autodifesa con precisione e coordinazione.
Abilità Passive:
• Mindfuck-alert – Elay resta sempre sul chi vive; tende a non fidarsi spontaneamente del prossimo ed il senso di allerta si estende soprattutto alla sua mente ed ai suoi pensieri. Come una sorta di sesto senso difensivo, è in grado di percepire quando qualcuno (o qualcosa) sta cercando di introdursi nella sua mente senza il suo volere.
• Radar – Elay possiede innatamente la capacità di percepire con grande chiarezza ciò che lo circonda, non importa se possa vederlo o solo percepirlo con altri sensi; l’abitudine e la grande attenzione a cosa ha intorno lo rende padrone dello spazio intorno a sé, concedendogli di riconoscere ogni cosa concreta, ogni animale o persona che sosti o si muova nella sua sfera prossemica.
• Soulfeeling – Grazie alla sua esperienza pluriennale come Summoner, Elay è in grado di percepire nitidamente la presenza, la posizione e le intenzioni di presenze dotate di anima, siano essere individui, animali, o specialmente creature evocate, in un raggio di 30 metri.
• Brighteyes – Elay possiede una resistenza spontanea a luci molto intense.. -
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"Nella vita abbiamo solo due o tre occasioni per dimostrarci eroi;
ma a ogni istante abbiamo quella di non essere vili".
(René Bazin)Sentieri principali, Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.“State bene? Siete ferita?”
Dopo essersi reso conto che tutto era tornato -circa- alla normalità, e che finalmente il numero di anime corrispondeva a quello dei corpi in vita nelle vicinanze, Elay si sincerò immediatamente sullo stato di salute della graziosa e procace donzella, ovviamente cercando di mantenere un atteggiamento decoroso. La superstite sembrò apprezzarlo, esattamente come apprezzò l'atto cavalleresco del cederle il proprio mantello.
-Fortunatamente no... grazie a voi, mio salvatore.
Sorrise con grazia, lanciando sguardi un po' troppo interessati in direzione del nobiluomo, tuttavia abbastanza giustificati, vista la situazione. Tornando da sola sulle proprie gambe, si sarebbe fatta accompagnare verso ciò che restava della carrozza, riuscendo così ad estrarre uno dei suoi abiti dal bagaglio. Trovando un cespuglio dalle fronde molto fitte, lo avrebbe usato per ricomporsi, ovviamente alle spalle del suo nobile salvatore.Quando ricomparve al di lui sguardo, indossava un curioso abito blu che ricordava vagamente quello di alcune sacerdotesse, incontrate soprattutto ad Est e nel Pentauron. Peccato che -nonostante il velo sul capo- fosse ben poco castigato: la gonnella si alzava al di sopra delle ginocchia, mostrando degli stivali in ferro, e qualunque fosse la ragione di quella particolare scelta, di sicuro non era il matrimonio con qualche dio geloso.
-Il mio nome è Demira, e sono un medico.
Si presentò così, mostrandosi composta e dignitosa.
-Ero in viaggio verso Laputa, ma io ed i miei accompagnatori siamo stati attaccati dal mostro che avete sconfitto. Vi ringrazio con tutto il cuore e prometto di ricompensarvi, ma...- attese qualche attimo -...temo di avere un'ulteriore richiesta per voi. Essendo ormai sola, vi prego di guidarmi fino alla Fortezza delle Nubi e di tenermi al sicuro. Non sopravvivrei al viaggio, altrimenti.
Nonostante non fosse in grado di ricambiare la cortesia, aveva bisogno di un'altra.
-Posso inoltre conoscere il nome di chi mi ha salvato la vita?
Come avrebbe dovuto rispondere, a quel punto?
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Sentieri principali, Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.
La radura era tornata tranquilla, quasi come se non fosse avvenuto nessuno scontro. Osservai la ragazza con uno sguardo decisamente più calmo, ed anche incuriosito.
“Il mio nome è Demira, e sono un medico.”
Cercai di dissimulare la sorpresa alla sua affermazione. Non mi sarei aspettato né che fosse un medico – quante cose crude avrebbe dovuto vedere, sopportare e curare una donna che appariva così delicata? – né un abbigliamento così particolare. Forse avevo sottostimato la sua forza d’animo ed il suo carattere per il fatto d’aver incrociato il suo cammino nel momento in cui necessitava di aiuto; le sue calzature e l’abito corto mi suggerivano che fosse una donna ben più particolare di quello che credessi.
Probabilmente era abituata a ricevere parecchie attenzioni maschili; non che il mio occhio non ne cogliesse la bellezza, ma le ferite d’amore bruciavano ancora. Per quanto la trovassi molto desiderabile, non riuscivo a soffermarmi molto su questo pensiero. Col tempo, chissà se qualcuna sarebbe mai più riuscita a fare breccia…
La ascoltai ancora parlare, annuendo alla sua richiesta di accompagnarla lungo la via per Laputa.
”Posso inoltre conoscere il nome di chi mi ha salvato la vita?”
“Piacere di conoscerla, Demira. Io sono Elay Vos.”
Accennai un baciamano cortese – un gesto affettato e surreale fra quegli alberi, ma dettato da anni di abitudini.
“Senza alcun dubbio potremo proseguire insieme fino a Laputa; è anche la destinazione del mio viaggio da Najaza, quindi non preoccupatevi, non mi state chiedendo nulla di gravoso.” Le rivolsi un sorriso appena accennato. “Dopo ciò che è accaduto, poi, non potrei lasciarvi andare da sola a cuor leggero. Sembra che la strada sia meno sicura di quanto credessi.”
La mia espressione si fece d’un tratto più grave.
“Mi spiace molto per i vostri compagni di viaggio. Sicuramente non è ciò che vi sareste aspettati di incontrare…” Sospirai. “Mi auguro non ci fossero familiari, persone speciali o amici di lunga data fra di loro.” Cercando di essere il più delicato possibile parlando dei suoi compagni di viaggio, la osservai per registrare le sue reazioni ed evitare di ferirla più del necessario. Che avesse perso anche lei qualcuno a cui teneva moltissimo?
“Se non sono troppo indiscreto con le mie domande...” - esitai - “…Come mai siete diretta alla Fortezza delle Nubi? E da dove siete partita voi?”.SPOILER (clicca per visualizzare)Energia:
85%
Riassulto:
Elay risponde a Demira e conversa con lei lungo la strada verso Laputa – consumo basso ).
Equipaggiamento:
• Sanguigna – Elay porta una cintura particolare, con all’esterno una tasca orizzontale in cui può inserire un contenitore per la sanguigna, con cui può disegnare rune per evocazioni all’occorrenza.
• Licht – Spada in acciaio temprato, con l’elsa finemente cesellata; nonostante non abbia continuato la sua formazione all’Accademia, Elay cerca di non perdere l’allenamento nel suo uso e sa combattere per autodifesa con precisione e coordinazione.
Abilità Passive:
• Mindfuck-alert – Elay resta sempre sul chi vive; tende a non fidarsi spontaneamente del prossimo ed il senso di allerta si estende soprattutto alla sua mente ed ai suoi pensieri. Come una sorta di sesto senso difensivo, è in grado di percepire quando qualcuno (o qualcosa) sta cercando di introdursi nella sua mente senza il suo volere.
• Radar – Elay possiede innatamente la capacità di percepire con grande chiarezza ciò che lo circonda, non importa se possa vederlo o solo percepirlo con altri sensi; l’abitudine e la grande attenzione a cosa ha intorno lo rende padrone dello spazio intorno a sé, concedendogli di riconoscere ogni cosa concreta, ogni animale o persona che sosti o si muova nella sua sfera prossemica.
• Soulfeeling – Grazie alla sua esperienza pluriennale come Summoner, Elay è in grado di percepire nitidamente la presenza, la posizione e le intenzioni di presenze dotate di anima, siano essere individui, animali, o specialmente creature evocate, in un raggio di 30 metri.
• Brighteyes – Elay possiede una resistenza spontanea a luci molto intense.. -
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"Nella vita abbiamo solo due o tre occasioni per dimostrarci eroi;
ma a ogni istante abbiamo quella di non essere vili".
(René Bazin)Sentieri principali, Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.“Mi spiace molto per i vostri compagni di viaggio. Sicuramente non è ciò che vi sareste aspettati di incontrare… Mi auguro non ci fossero familiari, persone speciali o amici di lunga data fra di loro.”
-In verità li conoscevo appena: li ho incontrati nel Pentauron e si erano offerti di darmi un passaggio, dopo aver scoperto che viaggiavo da sola.
Nonostante già l'apparenza della donna fosse alquanto insolita e poco convenzionale, almeno agli occhi del cavaliere errante, anche i modi si mostrarono -fin da subito- decisamente distaccati per qualcuno che diceva di aver avuto e perseguito la vocazione alla medicina. Non che avesse detto nulla di male, e sicuramente influiva l'inesistenza di un qualche legame fra lei ed i viaggiatori defunti... ma chiunque si sarebbe aspettato più empatia, considerate le premesse.
“Se non sono troppo indiscreto con le mie domande… Come mai siete diretta alla Fortezza delle Nubi? E da dove siete partita voi?”
-Motivi di lavoro- si limitò a spiegare lei, senza soffermarsi troppo -Quanto alla mia storia... immagino che avremo tutto il tempo per parlarne ♥
Con queste parole gli voltò le spalle, raccogliendo le proprie cose e preparandosi al lungo viaggio ormai prossimo.
Edited by Drusilia Galanodel - 26/4/2020, 22:10.