Aria di Primavera

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    L'Amore è un bellissimo fiore,
    ma bisogna avere il coraggio di coglierlo
    sull'orlo di un precipizio.


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    “In realtà non è nulla di troppo potente; è uno dei preparati più semplici, ed in effetti in città comincio ad essere nota per questo preparato.”

    Mentre si affrettano fianco a fianco per le strade di Matafleur, troppo affollate per poter propriamente correre all'inseguimento della fuggitiva, le spiegazioni di Aine alle domande mirate di Kerobal non si fanno attendere... e quando un assembramento attorno ad una bancarella restringe il flusso dei passanti in un collo di bottiglia, costringendo i due giovani a stringersi quasi l'una addosso all'altro, il discorso che stanno facendo assume connotati vagamente beffardi.

    “Quando due o più persone bevono dalla stessa fiala sentono immediatamente un’attrazione reciproca a cui non possono resistere.”

    « Articolo interessante. »
    commenta l'Artista, increspando le labbra in un sorrisino sornione
    « Posso capire perché quest'oggi vada a ruba. »

    Sorvolando sul gioco di parole -che al giovanotto parrà pure divertente-, non si può dire che abbia tutti i torti: questa è pur sempre la Festa del Raccolto, e tra non molto avranno luogo i sorteggi dell'Oracolo dei Fiori; qualsiasi ragazzo o ragazza che sia cresciuto nel Presidio Est -e sia in età puberale- sogna di incontrare l'amore della sua vita durante questa antica e sacra cerimonia.

    “Nella fialetta non c’è chissà quanto filtro, dubito che più di due – o al massimo tre persone possano bere più di un sorso... ed in fondo l’effetto dura poco, di solito qualche minuto, quel tanto che basta a dare coraggio...”

    ...e se la giovinetta ha già qualcuno in mente -o, meglio, nel cuore-, quale scrupolo potrebbe frenarla dal voler dare una spinta al destino? A quell'età, si sa, non si ragiona mai con sufficiente logica e lucidità, o con una giusta cognizione di causa: tutto, nella visione del mondo, è sottoposto ai tumulti emotivi dell'adolescenza. E problemi che sembreranno frivoli ed insulsi a distanza di anni, assumono i connotati di un'insormontabile tragedia.

    “Vi prego, non ridete della mia preoccupazione.”

    Quell'ammonimento preventivo stempera appena il sorrisino perennemente divertito e compiaciuto dello Studioso, che si limita a sbuffare un mezzo sospiro e a scrollare le spalle con una sorta di arrendevolezza: per quanto trovi la situazione bizzarra e interessante, non sembra propenso a voler ironizzare troppo su ciò che angustia la Dama, pur non conoscendone né immaginandone la reale portata.

    Piuttosto, pare anche lui conscio del fatto che, quando si è troppo giovani, il grosso problema è non avere alcuna percezione delle conseguenze. Un tempo, era stato così anche per lui. Dopotutto, per commettere un errore irreparabile è sufficiente un battito di cuore: a volte...

    “ A volte anche solo attimo... a volte anche solo un attimo è abbastanza.”

    Voltandosi verso Kerobal, Aine gli prende la mano, anche se solo per un istante: quanto basta per non perdersi in mezzo ai flutti della calca, sembrerebbe, ma forse anche troppo per ridestare dentro di lei antiche insicurezze che credeva -sperava!- dimenticate, ma forse solamente sopite; così, l'Alchimista lascia la mano dell'Artista, e la domanda che formula inarca il sopracciglio di lui con una punta di perplessità.

    “Va tutto bene?” « ...non dovrebbe? » «Oh... ouch.»

    Fortuna vuole che gli eventi non lasciano troppo tempo o spazio per questo genere di cose: inevitabilmente distratta dalla vita e dai colori che animano le vie in quel giorno festoso, la giovane Lynae -in viaggio presso la città per godersi il festival- viene colta di sorpresa dal piccolo incidente che la coinvolge: l'impatto con una giovanissima sconosciuta strappa un'esclamazione sorpresa alle sue labbra delicate, e le iridi di una splendida sfumatura di lilla incrociano quelle color nocciola della fanciullina frettolosa.

    Nonostante sia lei la parte lesa della situazione, e nonostante lo stordimento abbastanza pesante (e abbastanza strano!) dovuto alle forti fragranze che impregnano l'aria e le ottundono i sensi,, la prima pronta reazione della Guaritrice è una cordiale preoccupazione per l'altra e una solerte proposta di soccorso.

    «Mi dispiace, ero distratta e non vi ho vista arrivare...»

    ...ma le sue parole non paiono sortire alcun effetto rasserenante sulla giovane, che con agitazione crescente -mani tremanti e occhi sempre più lucidi-, cerca di salvare il salvabile tra le fialette cadute per terra: che si trattasse di un omaggio appena ricevuto, o di un dono da porgere a qualcuno di speciale non è certo possibile saperlo, ma agli occhi di Lynae è evidente quanto quelle fialette dovessero essere importanti.

    Per questo, sorridendole con la benevolenza di una santa, la Dama porge a quella fanciulla afflitta tutte le boccette che è riuscita a recuperare: non importa quali siano dell'altra e quali le sue; è disposta a rinunciarci volentieri, pur di riaccendere un barlume di gioia su quel faccino paffuto e spruzzato di efelidi.

    «Prendete anche le mie, per il disturbo» “Eccola lì!”

    Non appena la fuggitiva viene avvistata in mezzo alla folla, Aine si volta verso il suo alleato per dargliene notizia con un sorriso raggiante, e i due inseguitori cominciano a sgomitare e chieder permesso per poterla raggiungere, ma... a quanto pare non sono gli unici, e -purtroppo- nemmeno i primi a piombare sulla scena dell'innocuo incidente.

    « Coraggio! Permesso! Fate passare! Non è nulla di grave! Circolate! Non c'è niente da vedere! »
    esordisce il Bardo, che -in quanto Bardo- sa bene come farsi ascoltare da una folla
    « Niente paura, donzelle: Svetlano, l'eccelso Bardo di Cinzano è qui per aiutarvi! »

    Con l'innata eleganza e leggiadria che sono un sicuro retaggio della sua discendenza elfica -come le orecchie appuntite e gli occhi un po' a mandorla lasciano intendere-, oltre che l'agilità e la grazia che ci si aspetterebbe da uno della sua professione, il Bardo -un bel giovanotto dalla carnagione mulatta e i ricci scuri- sguscia facilmente fino al luogo del delitto, e piegando le gambe lunghe e snelle si accoccola in mezzo alle due ragazze che vi sono state coinvolte.

    « Vediamo un po' cos'abbiamo qui... oh. numi! »
    commenta inorridito il Cantore, posando gli occhi blu sulle fialette a pezzi o in frantumi
    « Che sfacelo! ...e che spreco! Questi profumi sono di ottima qualità!
    Presto: prima che sia troppo tardi! »


    E sotto gli occhi impotenti di Kerobal e Aine, il Musico presentatosi come Svetlano intinge rapidamente i polpastrelli in quello che crede un innocuo miscuglio di essenze per poi portarseli verso il viso e strofinarli sul collo. E se la probabilità che quel tale si stia cospargendo con un filtro d'amore non fosse abbastanza inattesa e potenzialmente preoccupante già così, l'Artista e l'Alchimista vedono il Mezzelfo ripetere l'operazione anche a beneficio di Lynae e della ragazzina dei capelli rossi.

    « Et voilà! Niente è perduto! Eccoci: sempre belli e profumati! »

    Quell'esclamazione trionfante e rincuorante sboccia con naturalezza dalle labbra del Bardo mentre egli volge il capo a destra e a sinistra per lanciare un sorriso affascinante alle due signorine a cui si è rivolto... ma quando gira il viso in direzione di Lynae ed inala una zaffata dello splendido effluvio floreale, un banale respiro pare risultare fatalmente di troppo, così Svetlano inclina con casualità il busto verso la Guaritrice, avvicinando il viso al suo fin quasi a far sfiorare i loro nasi.

    « ...molto belli, devo dire! »
    commenta il Mezzelfo con uno sguardo incantato ed un sospiro trasognato, prendendole una mano
    « Posso sapere come vi chiamate, leggiadra fanciulla? »

    Approfittando del momento, o semplicemente ricordandosi di essere terribilmente di fretta, la ragazzina che ha derubato Aine si tira invece su dal selciato, e -ancora un po' tremante per lo shock- si rituffa nella folla per riprendere la propria fuga...

    « La tua non-amica sta scappando... di nuovo. »

    Glielo notifica anche la voce di Kerobal dal suo fianco, traducendo i fatti in parole e lasciando alla povera Alchimista l'onore e l'onere di prendere un'immediata decisione sul da farsi: se le si lancia dietro, ora che la folla sta iniziando a defluire, Aine potrebbe sicuramente riuscire a raggiungerla ed agguantarla, ma...

    « ...ma quel Bardo mi sembra strano. »

    Probabilmente, il commento dell'Artista nel capannello degli astanti coincide con precisione con quel che pensa Lynae in questo momento: dopotutto, è appena finita travolta da una sconosciuta, è finita per terra, ha perso i suoi campioncini di profumo, e ora si ritrova anche il volto abbronzato di quel bel giovanotto a molto meno di un palmo dal naso.

    Certo, per esser bello, è bello, ma... quel Bardo non sta essendo forse un po' invadente? Sarà il caso di farglielo gentilmente notare? O forse è più giusto allontanarlo o allontanarsi? Certo, ci si potrebbe anche mettere a gridare e chiamare aiuto, ma... forse è solo un equivoco, e magari -dalle sue parti- si usa comportarsi così... Che situazione!

    « Se fosse per via del filtro, credo sarebbe meglio prendere in custodia lui e la damigella,
    prima che perdano il controllo. »


    l filtro agisce tramite ingestione... eppure, se non fosse soltanto così? Gli inseguitori sono ad un bivio, e la decisione spetta ad Aine: inseguire la fuggiasca o fermare il Bardo e soccorrere l'innocente vittima della situazione che potrebbe essersi creata?


    Info-Box


    Bentornate, Gurlz! :X3: Scusate il ritardo :tend:
    Sperando che la situazione narrata sia sufficientemente chiara, vi propongo comunque un riassuntino. :flwr:

    @Lynae: Il Bardo raggiunge te e la ragazzina a cui hai ceduto tutte le fialette superstiti, recupera un po' dei profumi caduti, e asperge tutti e tre; poi, la ragazzina si alza e corre via, mentre Svetlano inizia a fare il romantico con te. :pft:

    @Aine: Raggiungi il luogo dell'incidente con Kerobal e assisti impotente al momento in cui il Bardo si cosparge il collo con la mistura di "profumi" scaturita dalle fiale infrantesi per terra; poi, la ragazzina riprende la fuga, e Svetlano inizia a comportarsi stranamente: che sia un effetto collaterale del tuo filtro? E in tal caso cosa fare? Inseguire la ladruncola o intervenire tra con Lynae. :win: In alternativa, potresti seguire entrambe le opzioni separandoti dall'Artista e chiedendogli di occuparsi di qualcosa. :sisi:

     
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    Matafleur, Chediya.
    Presidio Orientale, Endlos.




    “Coraggio! Permesso! Fate passare! Non è nulla di grave! Circolate! Non c'è niente da vedere!”

    Mi dispiace ancora di più essermene uscita con quella frase terribile accanto al bardo; sembra un tipo pratico e per di più mi sta dando una bella mano ad allontanare la folla dalla nostra ladra.

    “Niente paura, donzelle: Svetlano, l'eccelso Bardo di Cinzano è qui per aiutarvi!”

    È più forte di me: appena Svetlano si autodefinisce l’eccelso Bardo di Cinzano scoppio in una risata così fragorosa da non passare inosservata. Giurerei che la stessa biondina di prima mi stia ancora guardando storto. E vabbé, non è me che deve portarsi al ballo, dopotutto.

    “Svetlano… da…” – cerco di ripetere a Kerobal, continuando a ridere. “Da Cinz…”

    Niente, ormai non riesco a smettere di ridacchiare. Devo fermarmi un attimo per prendere un respiro profondo ed asciugarmi una lacrimuccia al lato degli occhi.

    “Oh, mio Giglio, Kerobal, perdonatemi. Mi ha presa alla sprovvista” , rispondo a mo’ di scuse in direzione dell’Artista. Gli rivolgo un sorriso gentile ed un cenno per invitarlo ad avvicinarsi ancora insieme a me.

    Devo ammettere che questa presentazione ha tolto parecchio malumore e parecchia preoccupazione dalle mie spalle – complice la vista della nostra ladruncola con diverse fialette infrante. Riconosco persino un nastrino rosa, e la cosa mi fa ben sperare; avrò anche perso un filtro, ma poco male se è andato sul selciato.

    Svetlano continua con le sue stranezze, cercando di recuperare del liquido da terra. Sembrano essere andate in mille pezzi anche diverse altre fialette, forse della giovane fanciulla che ha involontariamente fermato la corsa della nostra fuggiasca. Mi spiace per lei, oltre alla bella botta ha probabilmente anche perso ciò che aveva con sé. Non capisco bene cosa stia facendo il bardo, forse è un qualche gesto scaramantico tipico di Cinzano per quando qualcosa va irrimediabilmente perso…

    “Che sfacelo! ...e che spreco! Questi profumi sono di ottima qualità! Presto: prima che sia troppo tardi!”

    Sembra recuperare qualcosa da terra per poi passare le dita sul viso e sul collo, suoi e delle fanciulle. Per quanto Svetlano sia carino, sarei stata abbastanza inorridita se mi avesse passato addosso le mani, con un tocco non richiesto e per di più dopo aver toccato gli stessi sassi calpestati da innumerevoli persone.

    Aggrotto un po’ le sopracciglia. “Uno strano modo per fare colpo su due fanciulle, non trovate?” chiedo a mezza voce all’Artista.


    Non so se per allontanarsi dalle dita del bardo o perché ancora in uno stato di ansia, ma la nostra piccola ladruncola si alza e cerca di allontanarsi alla svelta, con un faccino tanto preoccupato da farmi quasi dispiacere per lei. In fondo ha perso ciò che ha rischiato nel rubare, si ritrova con chissà cosa sul collo e con noi alle calcagna…

    “La tua non-amica sta scappando... di nuovo.” mi avvisa Kerobal. Annuisco in risposta, muovendo spontaneamente qualche passo nella direzione della ragazzina, ma portando al volo lo sguardo ancora sul bardo e sulla fanciulla ancora ferma nel punto dell’impatto.

    “...ma quel Bardo mi sembra strano.”

    Ed in effetti Svetlano ha il viso un po’ troppo vicino a quello della ragazza… Che ad onore del vero è molto bella. Forse il musicista crede che gliel’abbia fatta cadere dinanzi il destino.

    “Sembra un tantino troppo appiccicoso. Bardo o non bardo, non dovrebbe approfittarsi di una situazione simile.”

    “Se fosse per via del filtro, credo sarebbe meglio prendere in custodia lui e la damigella, prima che perdano il controllo.”


    Le parole di Kerobal sono come una doccia fredda. No, non può essere a causa del filtro, sono parecchio sicura del mio lavoro e non ho visto il Bardo portare le dita bagnate sulle sue labbra né su quelle delle ragazze. Ad ogni modo, è fastidiosamente troppo vicino alla ragazza, che non dev’essere proprio felice della cosa. Poche scene potrebbero mettermi più a disagio di un uomo che rivolge certi tipi di attenzioni indesiderate.

    Sono combattuta; non vorrei perdere di vista la ladruncola, non tanto per farle ripagare il torto subito quanto per ascoltare dalla sua bocca quale fosse la ragione per avermi messo una tovaglia in testa facendomi perdere il mio stupendo thé.

    “Mi dispiace molto abusare ancora della vostra disponibilità, ma sareste così gentile da cercare di raggiungere la nostra giovane ladra? Se vedesse me inseguirla probabilmente scapperebbe più in fretta, ma c’è la speranza che vedendo voi non si senta altrettanto minacciata” gli rispondo, dolendomi sinceramente di chiedergli di allontanarci. Ho accettato l’invito dell’Artista per togliere mia sorella dagli inghippi, ma contrariamente alle apparenze sembra davvero un tipo a posto e comincia a piacermi davvero. Ha delle doti innegabili ed è stato così gentile ad aiutarmi in un momento simile…

    “Cercherò di aiutare quella dolce fanciulla a fuggire dalle grinfie del bardo. Guardatelo, sembra un’aquila che abbia puntato un coniglietto in mezzo ad un prato…” dico in un sospiro, avviandomi già in direzione della giovane donna dagli occhi fra l’azzurro ed il violetto. Accanto a lei sembra esserci un gattino arancione un po’ innervosito dalla situazione.

    Mi volto ancora in direzione di Kerobal per accogliere la sua risposta e rassicurarlo. “Vi raggiungerò a bordo strada, da sola o con la ragazza se vorrà seguirmi. Lì c’è un piccolo spiazzo tranquillo” , gli dico, indicando il posto con una mano. “E stavolta sarà mia cura sdebitarmi per il vostro aiuto” , gli dico, sperando di non aver appena fatto una promessa troppo pericolosa.

    Con pochi passi fra l'ennesima gonna troppo ampia, un bambino con un’enorme dolce sgocciolante miele ed un capannello di ragazzetti curiosi riesco finalmente a raggiungere il punto dove le fialette sono andate in frantumi. Riconosco effettivamente pezzi di quella che era la mia fialetta, ma non gli dedico che uno sguardo di una frazione di secondo.

    “Grazie del vostro aiuto, Svetlano, ma ora potete tornare a suonare. Non vorrete privare tutti della vostra musica” dico in un tono un po’ concitato, nella speranza di far staccare gli occhi del bardo dal volto della fanciulla. Certo, questo potrebbe significare perdere di vista il bardo, contrariamente da quanto suggerito da Kerobal, ma c'è una parte molto orgogliosa di me che si rifiuta di pensare che il mio filtro possa aver a che fare qualcosa con la lascivia di Svetlano.


    Mi rivolgo poi finalmente alla ragazza, porgendole una mano per aiutarla a spostarsi da lì.

    “Venite, lasciate che vi aiuti. Rischiate di tagliarvi con questi pezzi di vetro, allontaniamoci da qui. State bene?” le chiedo con un sorriso rassicurante.

    “Mi chiamo Aine, e sono un’alchimista. Purtroppo la stessa ragazza che vi ha urtata ha dato dei pensieri anche a me, poco fa” , le spiego, in modo che senta in qualche modo una connessione con me che per quanto labile potrebbe almeno farle distogliere l’attenzione dal bardo.
    “Il mio accompagnatore sta cercando di raggiungerla” , continuo, nella speranza che lei per prima voglia ancora rivolgere qualche parola alla ragazza che le ha appena fatto fare un capitombolo e perdere alcune fialette.


    Scheda
    ❀❀❀
    "Pensato" | "Parlato" | Narrato
    ❀❀❀
    Energia: 100%
    ❀❀❀
    Equipaggiamento:
    Filtri in boccette di vetro | Anello con incastonate pozioni di difesa condensate | Filtro Ermafrodita
    ❀❀❀
    Abilità Passive:
    Mindfuck-alert | Instant-casting

     
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    Ancora confusa dal frastuono e dall'urto improvviso, Lynae assomiglia certamente a uno di quei cuccioli smarriti, che in un luogo diverso dall'abitudine ha perso la via. Ben più coraggioso e stizzito di lei, Pesca al suo fianco dimostra il suo disappunto per una situazione tanto incresciosa: abiti e pelo arruffati, improfumati, sgualciti e impregnati di chissà cosa. Tutto quanto possa esserci di più lontano, di più distante dalla tranquillità di Elterhal, dove il maggior sobbalzo è fornito dal nuovo panino a forma di farfalla o dall'arrivo di insoliti quanto graditi ospiti.


    Qui, Lynae e il suo delizioso abito dai colori del cielo sono stati stropicciati e si richiede uno sforzo per ritrornare a muoversi secondo la consuetudine. Non ha infatti fatto in tempo a soccorrere la fanciulla sconosciuta, che l'affascinante bardo si sente in dovere di giungere in ausilio di entrambe.


    « Coraggio! Permesso! Fate passare! Non è nulla di grave! Circolate! Non c'è niente da vedere! »
    Lynae non fa in tempo a chiedersi se davvero avesse avuto bisogno di quell'intervento, che il carismatico artista prosegue nelle sue declamazioni.
    « Niente paura, donzelle: Svetlano, l'eccelso Bardo di Cinzano è qui per aiutarvi! »


    Anch'egli nota - come non farlo - i vetri rotti a terra e gli effluvi che da essi si innalzano. Lynae vorrebbe dimostrare più sicurezza, vorrebbe dire che non si tratta di nulla di grave e che nessuno si è fatto male, ma la grazia leggiadra del bardo e le sue orecchie a punta la confondono, o forse sono stati i fumi. Un incontro così rocambolesco, che profuma di avventura e di fiori, le ricorda i suoi libri più amati, dove il mistero è dietro l'angolo e l'amore è il più lieto dei finali.


    Ah, l'amore...


    « Vediamo un po' cos'abbiamo qui... oh. numi! »
    Il bardo non sembra affatto felice del misero spettacolo fornito dal selciato. Come dargli torto.
    « Che sfacelo! ...e che spreco! Questi profumi sono di ottima qualità! Presto: prima che sia troppo tardi! »


    Lynae apre le labbra per proferir parola, ma Svetlano è più rapido di lei: con un gesto inaspettato, sfiora con le dita il collo sottile della fanciulla, facendola arrossire vistosamente. Una confidenza avventata, che avrebbe di certo fatto allarmare i suoi fratelli. Tuttavia la baldanzosa allegria del bardo fa sbucare un sorriso divertito sulle labbra di Lynae, illuminando tutto il suo viso di una luce dolce e soave. "Quest'uomo ha l'entusiasmo di un bambino" pensò, ridendo appena del suo modo di parlare, tanto eclatante e teatrale.


    Eppure...


    Un istante, è solo un istante, tanto breve da non permettere a Lynae di comprendere come le distanze si siano accorciate tanto rapidamente e repentinamente. Agganciata al suo sguardo, dei lillà che si perdono in un mare di lapislazzuli. 


    Che sta succedendo? 
    Le sta parlando.
    Sente la sua voce.
    Pesca sta soffiando.
    Fa improvvisamente molto caldo...


    « Posso sapere come vi chiamate, leggiadra fanciulla? »


    « Il mio nome...? - come poteva una domanda tanto semplice lasciarla senza risposta - Lynae. »
    Siete troppo vicino, milord, come nessuno osa più da molto tempo. Come solo lui poteva...
    Aria...


    “Grazie del vostro aiuto, Svetlano, ma ora potete tornare a suonare. Non vorrete privare tutti della vostra musica”


    La voce di una donna, si avvicina con aria concitata, di fretta. L'occasione per Lynae di riconquistare le distanze e un contegno più comodo. Prende la mano che le offre e la stringe appena, sperando che la sconosciuta salvatrice senta la sua riconoscenza in quel gesto.


    “Venite, lasciate che vi aiuti. Rischiate di tagliarvi con questi pezzi di vetro, allontaniamoci da qui. State bene?” 


    Lynae annuisce al suo sorriso e alla sua domanda. 
    Molto meglio, adesso. 
    Chissà se anche le guance stanno diventando meno arrossate.

    “Mi chiamo Aine, e sono un’alchimista. Purtroppo la stessa ragazza che vi ha urtata ha dato dei pensieri anche a me, poco fa” un'alchimista? Che ci fosse allora qualcosa di... strano, tra quelle fiale spezzate?
    “Il mio accompagnatore sta cercando di raggiungerla”


    « Capisco - eppure sembra molto incerta nell'affermarlo - mi sembra che si sia allontanata... »


    Lynae si guarda intorno, richiamando a sé calma e decoro: non è successo niente, nulla di male almeno.


    Energia: 100%
    Stato fisico: illesa
    Stato mentale: confusa


    Tecniche utilizzate: -


    Passive degne di nota:
    Incanto Delicato: la sua bellezza eterea e il fascino della sua figura hanno una componente mistica, che fa rimanere abbagliati coloro che per la prima volta ammirano Lynae e che portano spesso sguardi ammirati su di lei.
    Cuore Generoso: la sua indole buona e premurosa la porta a comprendere con più facilità i sentimenti e le emozioni altrui.


     

     
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    L'Amore è un bellissimo fiore,
    ma bisogna avere il coraggio di coglierlo
    sull'orlo di un precipizio.


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    Quando il Bardo si presenta, la prima reazione dell'Alchimista è un sincero quanto estemporaneo scroscio di allegre risa: sarà per il nome "Svetlano"? Lo trova forse risibile? O magari non conosce Cinzano, ridente cittadina minore dell'Est, celebre per il suo vinello dolce e frizzante, tradizionale per i brindisi di tutte le festività?

    “Svetlano… da… Da Cinz…”

    Vai a capire il motivo! E, probabilmente, anche l'Artista se lo sta chiedendo, mentre le iridi magenta si spostano interrogative sulla fanciulla, preda di un'incontenibile ilarità... e ci vuole qualche momento -e una ripresa di fiato- perché quella riesca ad articolare parola e la lucidità.

    “Oh, mio Giglio, Kerobal, perdonatemi. Mi ha presa alla sprovvista”

    Visibilmente alleggerita dai foschi pensieri che ne avevano adombrato il bel viso, Aine sfoggia persino un sorriso mentre riprende ad avvicinarsi al fulcro del piccolo incidente, verificatosi per la via: quel Musico è certamente un tipo divertente, ma più che la sua battuta, a rincuorarla è stata la vista di un nastrino rosa tra i cocci di vetro rimasti sul terreno.

    Se il filtro di sua invenzione è andato distrutto, poco male: non si tratterà di una perdita, ma di uno scampato pericolo, e l'Alchimista potrà concludere quella situazione senza problemi e con una preoccupazione in meno; in effetti, ad impensierirla -e corrucciarla- al momento è lo strano gesto scaramantico che il Cantore opera sotto i suoi occhi.

    “Uno strano modo per fare colpo su due fanciulle, non trovate?”
    « ...non è il peggiore di cui sia stato testimone. »

    E, a giudicare dalla solennità critica che permea il suo tono, sembra particolarmente serio sull'argomento, oltre che particolarmente esperto: dopotutto, una volta gli è capitato di assistere al pietoso tentativo di un paio di ragazzotti che hanno provato ad attaccar bottone con delle donzelle in sosta davanti alla fontana pubblica chiedendo loro se l'acqua fosse potabile...

    “Sembra un tantino troppo appiccicoso.”
    commenta Aine, soppesando la segnalazione di Kerobal e valutando la sua prossima mossa
    “Bardo o non bardo, non dovrebbe approfittarsi di una situazione simile.”

    Intanto che l'Alchimista dà voce al proprio disagio nel contemplare quella scenetta, la Ladruncola si rimette goffamente in piedi e -dopo aver frettolosamente arraffato le boccette che le sono state offerte dalla fanciulla che ha urtato- si tuffa in mezzo agli astanti, scomparendo nel flusso continuo ed indistinto della folla; tuttavia, consentirle nuovamente la fuga rischierebbe di lasciare in sospeso tutti gli interrogativi che gli strani accadimenti del festival hanno sollevato nella mente della Dama Corvina, e lei preferirebbe avere una qualche spiegazione, prima di lasciarsi la giornata alle spalle.

    Le idee sono chiare, ma come arrivare a quel risultato? La decisione è presto presa, e dividersi sembra la soluzione ottimale: mentre a Kerobal viene delegato ogni compito di ambasceria con la fuggitiva, avendo di certo più probabilità di avvicinarla senza allarmarla o metterla sotto pressione; dopotutto, il giovanotto si è già dimostrato un talento naturale nel blandire fanciulle e intrattenere valide conversazioni... quindi ci son pochi dubbi che riuscirà nella sua missione.

    “Vi raggiungerò a bordo strada, da sola o con la ragazza se vorrà seguirmi.
    Lì c’è un piccolo spiazzo tranquillo. E stavolta sarà mia cura sdebitarmi per il vostro aiuto.”


    Dopo aver congedato il suo attraente aiutante con quegli ultimi accordi, dandogli un preciso appuntamento su come ritrovarsi, l'Alchimista si dirige a passo deciso verso la dolce Lynae, che -ancora accoccolata sul viale lastricato dove l'incidente l'ha proiettata- è momentaneamente sopraffatta dall'emozione.

    Naturalmente, c'è della sorpresa e dell'imbarazzo più o meno romantico nel ritrovarsi l'affascinante Mezzelfo a -letteralmente- un palmo dal naso: occhi negli occhi, con quella sorta di elettricità statica che scorre nell'aria tra loro, e che le si è trasmessa alla pelle diafana accentuando il rossore sulle guance quando le dita affusolate di Svetlano le hanno sfiorato gentilmente il collo, con la leggerezza di una piuma...

    « Il mio nome...? Lynae. »

    ...ma c'è anche qualcos'altro che le si smuove nel profondo, facendo da contrappunto ai caldi battiti del suo cuore tenero e gioioso: una sensazione più fredda e malinconica, che rievoca l'ombra di un ricordo che profuma di assenza: un affetto lontano? Un amore perduto? Arrossendo pudica, la deliziosa giovinetta si limita a mantenere giudiziosamente l'autocontrollo.

    “Grazie del vostro aiuto, Svetlano, ma ora potete tornare a suonare.
    Non vorrete privare tutti della vostra musica.”


    Intanto, a "salvare" Lynae dalle avance di Svetlano -o forse dai suoi stessi pensieri segretamente meno felici- sopraggiunge su di loro la volitiva Aine, pronta ad intervenire nella situazione nel modo più semplice e diretto possibile: cioè frapponendosi fisicamente tra il Bardo ciarliero e la timida Fanciulla, cercando di ricordare al primo il motivo della sua presenza alla festa -cioè esibirsi per il pubblico-, e porgendo alla seconda una mano per aiutarla a rialzarsi, ed un sorriso per rassicurarla.

    “Venite, lasciate che vi aiuti. Rischiate di tagliarvi con questi pezzi di vetro!
    Allontaniamoci da qui. State bene?”

    esordisce la Dama dai capelli d'ebano, presentandosi al delicato Fiore Blu
    “Mi chiamo Aine, e sono un’alchimista. Purtroppo la stessa ragazza che vi ha urtata ha dato dei pensieri anche a me, poco fa... Il mio accompagnatore sta cercando di raggiungerla”

    Sollevata da quell'intervento provvidenziale, Lynae accetta con gioia e prontezza la mano che la ragazza le offre; stringendola nella sua, cerca di trasmettere all'altra la propria gratitudine, e con quell'aiuto, il Fiore si tira in piedi, con sulle labbra ben disegnate un incantevole sorriso

    « Capisco, mi sembra che si sia allontanata... »

    « Niente paura: sono sicuro che dirimeremo la questione in men che non si dica! »
    commenta lo spigliato Mezzelfo, rimettendosi in piedi e autoinvitatosi nella conversazione delle altre due
    « Potete stare tranquille: Signorina Aine e Signorina Lynae! Perché oltre che essere un impareggiabile musicante, si da il caso che il sottoscritto sia anche un brillante agente -in borghese- di un'importante organizzazione di paladini della giustizia! »

    Nonostante la sfumatura cospiratoria che la voce del Musicista assume mentre si abbassa per rivelarvi l'ultima parte del discorso, non c'è modo di capire se quelle informazioni confidenziali celino una qualche pertinenza con la realtà o non siano invece dichiarazioni smargiasse, buttate lì per impressionare le due signorine e farsi bello davanti a loro; l'unica cosa certa è che lo spumeggiante Musicista cinge le spalle di entrambe le donzelle con un braccio ciascuna, e le sospinge via dal centro della strada, conducendole proprio verso il punto di ritrovo con Kerobal, che Aine ha precedentemente indicato. Come se l'avesse sentita, prima, con le sue lunghe orecchie a punta!

    « Coraggio, fanciulle! Raccontatemi pure l'accaduto!
    Potete naturalmente contare sul mio acume e la mia leggendaria discrezio- »


    C R A S H

    D'un tratto, una serie di tonfi e schianti, risuona al vostro orecchio, interrompendo le parole del Bardo e richiamando l'attenzione dei vostri tre paia di occhi in direzione di una stradina secondaria: sicuramente non è affollata come la via principale, e -complice il fatto che si tratta di una viuzza stretta e defilata- l'eccessiva vicinanza delle pareti contribuisce ad immergerla in una penombra che accresce il mistero di quei rumori. ma... soprattutto, quella è la stradina che la Ladruncola coi capelli rossi ha imboccato, presumibilmente inseguita dall'Artista.

    « Cosa accidenti succede adesso?! »
    si allarma Svetlano, già precedendo le ragazze verso l'origine del trambusto
    « Ehilà? Tutto a posto? Qualcuno si è fatto male? »

    Dal fondo della stradicciola non proviene nessuna risposta, solo un silenzio quasi assordante in contrapposizione alla concitazione di prima, ma non appena svoltate l'angolo e vi affacciate nella viuzza, capite subito che qualcosa non va: la prima cosa a colpire i vostri occhi, vista l'aggressiva vivacità del suo colore, è la presenza di alcune macchie di sangue sull'acciottolato della pavimentazione, e -in mezzo a queste-, costellato da terriccio, fiori svèlti, e cocci di terracotta -di quelli che dovevano essere stati vasi fioriti-, scorgete anche un corpo riverso al suolo, immobile. Il corpo di Kerobal.


    Info-Box

    Chiedo scusa per il ritardo ;_; Il narrato dovrebbe essere abbastanza lineare: anche se Lynae e Aine si sono congiunte, Svetlano non sembra volerle lasciare sole; mentre parlano, il trio sente suoni di una probabile colluttazione e ritrova Kerobal nel vicolo -vivo? morto? ferito?-, mentre della Ragazziana coi capelli rossi che ha rubato il filtro all'Alchimista e investito la Guaritrice non c'è traccia.

     
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    “Niente paura: sono sicuro che dirimeremo la questione in men che non si dica! Potete stare tranquille: Signorina Aine e Signorina Lynae! Perché oltre che essere un impareggiabile musicante, si da il caso che il sottoscritto sia anche un brillante di un'importante organizzazione di paladini della giustizia!”

    ‘Sto bardo dovevano chiamarlo in un altro modo. Canta, suona, ora pure paladino. Tutto sa fare. Un factotum. Figaro! Ecco come dovevano chiamarlo. Non mi stupirei sapesse anche acconciare le chiome delle donne che seduce.

    Quando si avvicina ed ignora il mio consiglio di riprendere a suonare, lancio uno sguardo a Lynae per capire come si sentisse per questo Svetlano.

    Forse il messaggio non era chiaro abbastanza? O a Cinzano le buone maniere non si insegnano da piccoli?

    “Sì, come vuole, Svetlano...” sibilo stizzita. Fa pure per prendermi sotto un suo braccio, e a questo punto le buone maniere me le dimentico io. “E levami le mani di dosso!” esclamo, parecchio innervosita.

    Scocco uno sguardo deciso nella direzione del cantore, ma lui sembra ancora intenzionato a sospingere la bella Lynae ed a dirigersi con noi verso il punto di incontro concordato con Kerobal.

    “Coraggio, fanciulle! Raccontatemi pure l'accaduto! Potete naturalmente contare sul mio acume e la mia leggendaria discrezio...”

    Non faccio in tempo a pestargli un piede perchè taccia e cominci a farsi una manica di cavoli propri - agente della giustizia un paio di stivali! Invadente dongiovanni millantatore che non sei altro! - che una serie di forti rumori attira la nostra attenzione.

    Non sono i suoni di una ragazza in fuga placcata, nè uno schiaffo e schiamazzi per uno sfrontato approccio di Kerobal nei confronti della ladruncola. Devo aver fatto un errore di valutazione, chiedendo all’Artista di seguire la ragazza: in fondo Kerobal è un uomo affascinante e deve averlo di certo notato al mio fianco durante il suo furto e riconosciuto ora al suo inseguimento, e la sua vista non deve averla fatta sentire al sicuro, con buona pace dei miei intenti. In effetti non mi sarei stupita se la ragazzina avesse sentito di essere in pericolo e neanche se avesse fatto di tutto pur di scappare per evitare di dover pagare le conseguenze delle sue azioni.

    Saranno le gambe lunghe da mezz’elfo, ma Svetlano si stacca leggermente e ci precede in direzione della stradicciola. La penombra e l’impsovviso silenzio mi fanno preoccupare, il cuore prende a battere di nuovo più veloce nel petto; qualcosa di certo non tornava.

    “Fate attenzione, Lynae. Quel trambusto mi convince poco...”

    Dopo un ultimo sguardo preoccupato in direzione della fanciulla, alzo il passo e avanzo più veloce che posso per raggiungere il punto di incontro con l’Artista. Svolto l’angolo ed il sangue mi si ghiaccia nelle vene. C’è un corpo riverso sull’acciottolato, e non è quello della ladruncola. L’odore del sangue si mescola con quello del terriccio e quello dolciastro dei fiori.

    “Kerobal!”

    Con uno scatto mi fiondo rapidamente accanto al corpo di Kerobal, quasi sopraffatta dalla preoccupazione.
    È colpa mia, l’ho spedito io qui da solo.

    Mi inginocchio accanto al suo corpo, dimentica delle persone circostanti, della folla, della festa, del bardo, del furto.

    “Vi prego, rispondete!”

    Cerco di capire come stia, se respiri ancora, dove sono le ferite e quanto gravi siano. Non l’ho colpito io ma mi sento responsabile, preoccupata, arrabbiata. Troppo arrabbiata per pensare con lucidità su come prestare il mio aiuto all’Artista. Ho le dita sporche di sangue, e tremano quando gliele poggio sul petto. Le stacco, preoccupata di cosa il mio tocco possa fargli ora che sono tutto tranne che tranquilla. Sento lacrime di ansia e frustrazione condensarsi agli angoli degli occhi.

    “C’è un guaritore?” chiedo con voce alta ma tremante, densa di tante emozioni.

    Mi guardo intorno, riemergendo dalla bolla di panico, scandagliando le persone lì intorno, sperando che dalla piccola folla accorsa dalla via principale dopo il trambusto qualcuno possa aiutarci.

    Della ladra, invece, nessuna traccia. Quella dannata ragazzina! Già il furto mi aveva mandato fuori dai gangheri, ma fare del male all’Artista solo per garantirsi la fuga era crudele, ingiusto e sbagliato. Avrei potuto lasciar correre per un filtro d’amore, ma non per quello che aveva appena fatto.




    Scheda
    ❀❀❀
    "Pensato" | "Parlato" | Narrato
    ❀❀❀
    Energia: 100%
    ❀❀❀
    Equipaggiamento:
    Filtri in boccette di vetro | Anello con incastonate pozioni di difesa condensate | Filtro Ermafrodita
    ❀❀❀
    Abilità Passive:
    Mindfuck-alert | Instant-casting

     
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    Lynae non è certo abituata ad insistenti attenzioni, così come è poco avvezza alla calca, a situazioni rocambolesche, a fanciulle in fuga. Tuttavia, la sensazione di imbarazzo e di disagio sta lentamente lasciando il passo a una vibrante curiosità, a un desiderio ingenuo di avventura. Che cosa si nascondeva dietro questo improvviso incontro? Quali fili stava tirando il destino, tanto forte da farli scontrare?

    D'un tratto, però, un frastuono assordante attira l'attenzione di entrambe. Solleva leggermente la gonna dai tenui colori del cielo per correre più rapidamente dietro all'alchimista e al bardo, più pronti di lei all'azione.


    “Fate attenzione, Lynae. Quel trambusto mi convince poco...”
    Annuisce, ricambiando la preoccupazione e trovandola - poi - disgraziatamente appropriata.
    “Kerobal!”
    Sul selciato, privo di sensi, giace un uomo. Deve esse l'accompagnatore di cui le ha parlato, sembrano molto legati.
    “Vi prego, rispondete!”
    Il suo corpo, inginocchiato vicino al - supposto - ferito, ne impedisce la piena visione.
    “C’è un guaritore?”
    La sua voce trema mentre lo chiede, ma Lynae si fa avanti con prontezza.

    «Io sono una guaritrice.»
    Il tono è insieme serio, di chi sa cosa sta facendo, e calmo, per voler rassicurare la giovane in apprensione.
    «Non temete, ci penso io, ma lasciatemi spazio.»

    Lynae, dunque, si avvicina al corpo e lo esamina con cura ed attenzione. Cerca ferite, magari alla nuca, ne controlla battito, respiro, colorito. Mette a frutto le sue capacità e i suoi studi, ora sembra più necessario che mai. 
    Non è il momento di perdere tempo: in un tentativo che sembra quasi disperato, istintivo e spontaneo, Lynae accoglie Kerobal sul suo grembo e intona un dolce, melodioso canto. Narra di un nobile coraggioso, di un bosco selvaggio e di una sorgente di vita eterna da cui abbeverarsi. Una canzone con un finale lieto, come quello che si augura per la vita che stringe tra le mani.


    Energia: 100-5=95%
    Stato fisico: illesa
    Stato mentale: concentrata




    Tecniche utilizzate: Melodia di vita: Lynae è capace di intonare un canto che risana le ferite di chi è in grado di ascoltarla (supporto – variabile – breve – 2 pt.)




    Passive degne di nota:
    Incanto Delicato: la sua bellezza eterea e il fascino della sua figura hanno una componente mistica, che fa rimanere abbagliati coloro che per la prima volta ammirano Lynae e che portano spesso sguardi ammirati su di lei.
    Cuore Generoso: la sua indole buona e premurosa la porta a comprendere con più facilità i sentimenti e le emozioni altrui.

     
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20 replies since 3/9/2020, 22:24   364 views
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