A story of healing.

Le risposte della ragazza erano talmente misurate che cominciava, frase dopo frase, ad essere certa che si fosse fatta quelle domande da sola più e più volte. Ripensò a sè stessa, a come aveva violato anche alcune delle regole non scritte del suo popolo pur di acquisire quella conoscenza che tanto bramava e la incuriosiva. Si rendeva conto che lei, al contrario di colei che la stava affiancando, era molto più impulsiva, capace di lasciare responsabilità e dubbi alle sue spalle, per seguire un impulso che era più forte di quelle paura che le avevano - giustamente - instillato fin da quando era piccola. Rise fra sè e sè, apparentemente senza motivo, ma era sollevata. Lynae era veramente innocente e pura, mentre il modo di comportarsi di Medea era solo leggero e gentile. Erano molto, molto diverse. Nonostante questo, era certa di poter fare il giusto lavoro nel riportare il suo carattere. Il che portava ad una domanda, che avrebbe posto dopo. Prima, preferì continuare col discorso che lei stessa aveva aperto.

Beh, Lynae. - Il suo volto si fece solenne, ma l'allegria non se ne era andata affatto. Sembrava proprio qualcuno che stava per fare una promessa. - Se mai ti allontanassi, spero che potremmo andare da qualche parte assieme. - Si guardò attornò avvicinandosi a lei con fare misterioso. - Inoltre, è pieno di cascamorti e tipacci. Tu potrai anche curare, ma io ho qualche trucco qui dentro... - Battè sulla copertina del libro con l'indice. - Che tiene lontani gli indesiderati. - Annuì, assumendo un'espressione fiera. Si stava praticamente offrendo come guardia del corpo... Senza alcuna esperienza, ma questo non lo avrebbe detto. Veramente aveva qualche evocazione utile a quel riguardo, ma usarle dal vero la spaventava in parte. Non sapeva se sarebbe stata in grado di uccidere, ma difendersi, quello sapeva di farlo.

Medea sospirò, come se avesse un peso in meno, mentre guardava il cielo che sembrava voler lasciar splendere il sole. Era una bella giornata, ed era di buonumore. Aveva quindi volontà di fare un'ultima cosa, per la ragazza che l'aveva sopportata in quel breve tempo. - Io credo che tu abbia un grande senso di responsabilità, il che ti fa onore. - Era abbastanza contenta di vedere una persona del genere, ma non aveva finito la sua considerazione. - Ma, e prendilo solo come un consiglio da una sconosciuta, cerca di prenderti qualche sfizio che credi di non poterti prendere. - Il suo volto sembrò, improvvisamente, voler mostrare la saggezza che forse era veramente riuscita ad accumulare, in tutti quegli anni. Forse, invece, era solo un caso. - Sei giovane, così come lo sono io in realtà. Non cadere in obblighi vincolanti così presto. Trova qualcuno che ti aiuti... Beh, se ci pensi, ce l'hai già. Però non fa mai male averne qualcuno in più. - Sorrise pienamente, facendole un occhiolino e indicando con un indice il suo volto. - Se hai bisogno di qualcosa, e posso aiutare, sarò lieta di darti una mano in futuro.

Scosse i suoi vestiti un po', e tornò a rivolgersi a lei. - Il resto della tua famiglia legge? Voglio tornare con un regalo per tutti, quindi... Sì, insomma, qualcosa di carino per tutti, per ringraziare te, e loro.

Annuì, felice, quando anche Lynae ricambiò la sua offerta di aiuto. Certo, c'era da dire che riceverla da un guaritore era sia un bene che un male, e la battuta che le uscì non venne impedita abbastanza in fretta. - Spero di non averne mai bisogno. La gente si fa male se viene ferita. - Si massaggiò un braccio, fingendo un dolore inesistente, e poi sorrise giocosamente.

La casa della ragazza si cominciò ad intravedere, sempre di più, mentre vi si avvicinavano. Era il chiaro segnale, per l'elfa, che quella piacevolissima conversazione dovesse giungere al termine. Non erano amiche di vecchia data, non c'era bisogno di intrudere nella vita oltre quello che già aveva fatto. Fu contenta di ascoltare la risposta dell'altra riguardo i gusti della famiglia. Picchiettò l'indice sinistro sulle labbra rosee qualche volta, pensosa. - Un paio di libri illustrati, una raccolta di storie cavalleresche per tuo fratello maggiore. Lettere d'amore? Particolare, ma non impossibile, conosco qualche storia del genere. Per Theda ho varia storie di corteggiamenti che potrebbero piacerle. E per i due piccoli selvaggi, ci sono tante avventure che potrebbero essere adatte a loro. - Fece un elenco ad alta voce, annuendo a sè stessa, compiaciuta per la scelta che aveva fatto. Rimanevano ancora tre persone. - Per i tuoi genitori, mi ci vorrà un po'. Per te, invece, preparerò qualcosa io. Se non ti trovassi, lo lascerò alla tua famiglia.

Era una promessa solenne, quella della scrittrice. Una delle prime vere opere sarebbe stata data a quella ragazza che era stata così gentile da concederle del tempo e ad assecondarla nel suo stupido scherzo. - Non sarà un'attesa breve, ma prometto che varrà la pena di aspettare. - Le avrebbe mostrato un sorriso a trentadue denti, come quello di una bambina, per poi ricomporsi in breve tempo come se nulla fosse. Le si avvicinò, senza invadere il suo spazio personale. - Grazie della compagnia, Lynae. È stato bello, ma è il momento che riprenda la mia strada.

Fece un inchino accennato ma elegante, come una principessa, e si voltò per imboccare la strada d'uscita. Si sarebbe voltata un'ultima volta, prima di lasciarsi alle spalle quel posto, alzando la voce per farsi sentire. - Ci vediamo, Lynae! E ricorda alla tua famiglia che tornerò con dei regali! - Avrebbe quindi ripreso a camminare, canticchiando un motivetto allegro. Era riuscita ad avere molto di quello che voleva, non era tanto materiale, ma sembrava veramente uscito da una storia. Lynae era giovane, ma aveva avuto un amore tormentato, e si era rialzata in un modo splendido. Senza contare che, in quel tempo che avevano passato assieme, Medea non solo si era trovata bene, ma era riuscita anche a distrarsi un po' dai pensieri di preoccupazione. Ancora doveva ben orientarsi in quel mondo, non geograficamente, ma a livello di pensiero. Quei momenti di pausa erano stati i benvenuti.

Ti auguro il meglio, Lynae. La fortuna aiuta gli audaci, come si dice.