Pacificare le Acque

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    Viaggiatore dei Mondi

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    L’acqua è condiscendente, mobile, trasparente, insapore...
    È facile l’impressione che, a paragone col resto della realtà,
    essa sia in qualche modo ultraterrena.


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    Dopo aver identificato il piccolo gruppo in mezzo alla folla e ai colori della parata di maschere che in questo giorno monopolizza strade, ponti e canali della città acquatica, i paggi dell'Alfiere vi hanno condotto al traghetto ormeggiato a uno dei viali principali della metropoli, in vostra attesa.

    Con l'eccezione dell'anziana Monna Vinca, rimasta alla locanda -e fuori dall'assurda storia di questa giornata-, la banda del Giglio Rosso è al completo: oltre al giovane Kyrill, anche il suo fidato amico e precettore Göstaff è presente tra i convocati, così come Meti e Rajulma, che si stanno riconciliando dopo la sfuriata che l'ultima ha fatto alla prima dopo la sfilata dei battelli allegorici, quando la Sirena l'ha finalmente messa al corrente del pericolo vissuto quando si è allontanata con il loro amico dall'Officina dei Rinelli, in cerca di materiali.

    A tal proposito, anche i due fratelli titolari del cantiere navale sono stati invitati a partecipare alla delegazione, ma nel tragitto non sono molto di compagnia: elettrizzati per la convocazione della Regina, hanno passato il tempo della traversata a parlottare tra loro con concitazione; tuttavia, il più emozionato di tutti è sicuramente l'apprendista sarto Garry -nuova aggiunta alla vostra combriccola-, che si è fatto pallido, boccheggiante e tremebondo, fin quasi sul punto di svenire.

    Il breve viaggio in nave conduce tutti e sette sull'isola al centro della laguna di Selowen, dove sorge il palazzo patronale dei Governatori della Regione di Shea e presso cui la Dama Azzurra è attualmente ospite per i festeggiamenti: tutto è filato liscio, lasciando al Cadetto del Nord la libertà di condividere o meno coi suoi compagni lo strano scambio clandestino tenutosi sotto le gradinate degli spalti e di cui è stato testimone poco prima, e ora la brigata viene scortata attraverso la piazza lastricata di bianco, in direzione di un ampio gazebo collocato al suo centro, all'esterno del maestoso edificio.

    Il legno candido della struttura quasi scompare in mezzo ai tralci verdi e ai pampini violacei della pianta di glicine che lo inghiotte, del tutto compenetrata con la tettoia e le sue arcate, e la brezza che aleggia tenue sulle acque del lago rende fresca e mite l'aria di quel meriggio dorato, pieno di luce e pervaso da un dolce, ammaliante, intenso profumo di fiori: un idillio in cui un'apparizione divina non sarebbe affatto fuori posto...

    « Vostra Grazia, sono di ritorno con i vostri ospiti. »

    jpg...eppure, quando il valletto si annuncia con quelle parole -facendosi poi da parte con un profondo inchino per cedervi il passo-, lo sguardo dei visitatori non può assolutamente dirsi preparato all'apparizione che li attende, elegantemente assisa sul suo scranno.

    Nonostante la sua esistenza abbia attraversato interi secoli, il suo aspetto è quello di una giovane donna: bella come una bambola, eterea come un fantasma e aggraziata come un angelo, dall'incarnato lunare e dai lunghi capelli di un azzurro tenue e delicato come il cielo limpido, che -raccolti su una spalla- le discendono come un rivoli di acqua corriva ben oltre la vita sottile, arricchendosi di scintillanti screziature d'argento alla luce del sole ed assumendo sfumature di un ceruleo appena più scuro per l'ombreggiatura della veletta.

    « Siete al cospetto di sua Grazia l'Alfiere del Presidio Orientale,
    Lady Kalia Djibrielle Feadù Menethil... »


    Naturalmente. Una creatura simile non può essere che la tanto favoleggiata Dama Azzurra; dopotutto, a guardarla, è davvero difficile sopprimere il pensiero che non sua un qualche fata buona, saltata fuori dalle pagine di una fiaba.

    « ...di sua Signoria il Governatore di Shea, Lord Mathias du Lac... »

    Focalizzata tutta la loro attenzione sulla Castellana, inevitabilmente rapiti da una forza ineluttabile quanto la gravità, i nuovi arrivati non devono sulle prime essersi accorti che ella non è l'unica presenza ad abitare la scena... ma le declamazioni del paggio giungono a proposito -puntuali e monocorde-, riscuotendoli dall'incanto e ampliando lo loro visuale anche agli altri commensali.

    Il primo -per prossimità- a venire notato è certamente l'uomo che siede alla destra della Regina: un uomo di una certa età -contrariamente alla sua ospite e sovrana-, reso di certo più canuto, rugoso, e stempiato dal tempo, ma ancora altero e dignitoso, dalle membra atletiche e asciutte, e con un volto ancora dotato di un certo fascino... ma indurito dalla disciplina, dall'autorità che irradia, e forse dai dispiaceri della vita. E duri sembrano essere anche gli occhi grigio-azzurri con cui indugia sui visitatori, in particolare sugli stranieri dell'Oltre-Koldran.

    « ...e dei suoi figli Lady Flora Luthien du Lac e Lord... »

    Sebbene le parole del valletto spingerebbero a concentrarsi sulla bella e delicata fanciulla dal viso di porcellana, che siede alla sinistra di Lady Kalia e osserva i nuovi ospiti con insondabile intensità nelle iridi verde-acqua, a richiamare l'attenzione dei presenti con un'autorevolezza tanto evidente quanto involontaria è l'alta figura in piedi dietro lo scranno della Regina, come uno sparviero di vedetta: si tratta dell'uomo intervenuto in soccorso di Kyrill e Meti nella lotta contro i rapitori, che ora si schiarisce la voce con un singulto secco. Vagamente infastidito...? Ma per cosa?

    « Sir Lancelot di Lac, Cavaliere della Guardia Indaco. »

    Il paggio si corregge con prontezza e nonchalance, ma il nome di Famiglia non lascia adito a fraintendimenti... non più di quanto faccia l'aspetto del guerriero in armatura: i lineamenti del suo viso sono davvero marcatamente simili a quelli della giovane presentata come Flora, i loro occhi sono della medesima tonalità, e anche i loro capelli -corti quelli di lui, e lunghe onde quelli di lei- hanno lo stesso candore bianco argentato. Lancelot, è dunque il figlio del Governatore di Shea, ma sembra preferire il suo titolo di Cavaliere a quello di Lord... cosa che spinge il padre a serrare le labbra in una linea di disappunto, generando un momento di gelo tra i presenti.

    « Benvenuti, gentili ospiti! Vi sono molto grata per aver accolto il mio invito con così poco preavviso. Vi prego, accomodatevi...! »

    Tuttavia, la Dama Azzurra rivela tutta la sua dolce benevolenza spezzando il silenzio, alleggerendo l'atmosfera tesa con qualche parola educata, e facendo un po' gli onori di casa ai nuovi arrivati mentre gli occhi blu zaffiro si muovono placidi per posarsi su ciascuno; intanto, la pallida mano della Castellana si muove in un cenno di invito, facendo segno alla delegazione di accomodarsi sulle seggiole che sono state predisposte difronte a lei per ognuno dei convitati.

    « Meti, Rajulma...! Sono incredibilmente sollevata nel trovarvi in buona salute. »
    esordisce con tono quasi familiare, giungendo le mani in grembo mentre tutti prendono posto
    « Soprattutto tu, Meti: ero piuttosto preoccupata, dopo che Sir Lancelot mi ha riferito della disavventura in cui sei stata coinvolta... »

    Con a separarli solo un ampio tavolo rotondo -vestito di una candida tovaglia, coperto di dolci graziosi e allestito con tutta la biancheria e le porcellane utili per una sontuosa festa da thè-, la più eminente rappresentante del Presidio Est avvia una -si spera- piacevole conversazione con i nuovi arrivati, cominciando da due persone che sembra conoscere... ma mentre Kyrill e Göstaff potrebbero chiedersi che rapporto possa esistere tra due modeste fanciulle che gestiscono una piccola locanda e la Regina del Dominio della Pace, gli occhi blu zaffiro della Dama si posano gentili in quelli del Rampollo del Nord.

    « ...per fortuna che c'era questo bravo giovane con voi! »
    conclude, schiudendo le labbra ben disegnate in dolce sorriso materno prima di interpellare l'interessato
    « Vi sono davvero riconoscente per essere intervenuto in aiuto di una persona in difficoltà.
    Mi hanno anticipato che siete un visitatore del Presidio Nord! Vi andrebbe di presentarvi? »


    Info-Box

    Benvenuto a questa nuova scenetta! :yuppi:
    Per quanto sia considerabile una Scena Masterata, conto che non ci saranno molti twist: si tratterà di una semplice chiacchierata davanti ad una tazza di thé - approfittando della quale, presenterò qualche altro elemento dell'ambientazione. :flwr:
    Per questo, nulla da dichiarare, eccetto le Passive di Lady Kalia, di cui puoi prendere spunto per arricchire l'interpretazione :sisi: A te la penna! :grab:

     
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0 replies since 8/5/2021, 22:30   64 views
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