Endlos Realm GdR - Gioco di Ruolo Fantasy by Forum

Posts written by Brifos

  1. .

    Mentre i Vettori fendevano l'aria e non solo, performando l'esecuzione della creatura ostile con asettica efficacia, una strana sensazione sfiorò la consapevolezza ascetica del Raitei: certo, al Demone delle Tempeste mancava la capacità di interfacciarsi a sentimenti e stati emotivi con la giusta sensibilità e prontezza -per quanto si impegnasse come uno studioso infaticabile in quel campo-, ma in qualche modo, negli ultimi istanti del combattimento, ricavò l'impressione che quel mostro chitinoso non volesse realmente attaccarlo; non di propria sponte, almeno. E quindi: qualcosa lo aveva costretto?

    E frattanto che quella domanda prendeva forma nella sua mente, con una lucidità tanto istintiva da risultare un automatismo naturale o il meccanismo di un programma scriptato, Brifos stava già cercando una risposta: facendo appello a quell'Intuizione che costituiva il retaggio inconscio della propria genesi, curioso di trovare conferma o smentita sulla responsabilità dei due principali sospettati nell'avvenuta istigazione dell'aggressore, l'Amal posò con prontezza e discrezione lo sguardo color ardesia prima sull'Incubator e subito dopo su Galio...

    ...giusto in tempo per vedere quest'ultimo sollevarsi colpevolmente in volo e tentare la fuga, intanto che -con un ultimo stridio di agonia- l'insettoide più grosso crollava inerte al suolo, avvizzendo e raccogliendo sotto di sé una pozza biancastra, forse equiparabile a sangue.


    « Hai più di un modo per raggiungerlo, Brifos. »

    Con la puntualità del timer di una sveglia e con la petulanza di un assistente vocale, il bio-computer dette pronta notifica della situazione in corso, e tornò a prendere posto sul testone blu elettrico del suo attuale proprietario, che, senza nemmeno affaticarsi a compiere un passo, si limitò a stendere il braccio armato davanti a sé, in direzione del fuggitivo; tuttavia, la Raigekijin scomparve nel nulla in un crepitio elettrico, in risposta alla volontà del padrone di congedarla, lasciandogli la mano libera. Libera di sollevare il palmo aperto, e muover un cenno verso il basso con il polso.

    L'effetto che quel gesto produsse fu di aumentare la pressione della gravità nell'area in cui il Folletto si stava spostando, quindi sopra di lui, con l'intento di schiacciarlo a terra, impossibilitandogli i movimenti e lasciandolo lì così per qualche tempo: abbastanza da tenerlo immobilizzato, ma non troppo da nuocergli.


    « Mi chiedo quali conseguenze avrà la tua decisione.
    Quell'avatar è tuo nemico, l'esistenza stessa di queste anomalie viventi lo dimostra.
    »
    sentenziò l'animaletto bianco, apparendo un po' troppo coinvolto dall'argomento, per una semplice AI
    « Deformare e distorcere la realtà in modo così innaturale non è certo dimostrazione di buone intenzioni, alla lunga continuerà ad espandersi fino ad intaccare tutto il semipiano. A quel punto una qualsiasi tempesta warp potrebbe romperlo in due come se fosse un sassolino crepato all'interno... »

    « Capisco. »

    Ed era davvero così. Ma per quanto il Saggio di Palanthas fosse orientato alla preservazione delle cose e avverso alla loro distruzione, il modo con cui perseguiva questi due obiettivi restava quello dello studioso, più che quello dell'eroe. E non c'è accademico che, davanti ad un fenomeno sconosciuto, non preferirebbe indagarlo e comprenderlo, piuttosto che estinguerlo con violenza.

    « Ti ringrazio per i dati forniti. »

    Mentre si muoveva a grandi passi verso lo spiritello bluastro, il Gigante infilò una mano nella propria sacca da viaggio e vi frugò dentro: dapprima, ne cavò fuori due piccoli frutti, che ingerì senza perdere tempo; poi, rovistò la borsa da viaggio alla ricerca di un qualche contenitore in cui poter infilare il Folletto catturato: forse un provetta di vetro per prelevare campioni biologici da esaminare sarebbe potuta tornare utile... altrimenti, aveva una scatolina di latta regalatagli da Kalia, che un tempo aveva contenuto dei biscotti.

    « Adesso suppongo vorrai farti carico anche di lei. »

    Se nulla di anomalo fosse occorso durante la sua azione, Brifos avrebbe inscatolato Galio, sigillato il contenitore con il robusto laccio di cuoio che teneva ben chiuso il suo taccuino degli appunti, e sprofondato lo stesso nella sacca che gli pendeva al fianco, dove le sue molteplici e finissime percezioni soprannaturali gli avrebbero permesso di tenerlo costantemente monitorato, prevenendone un eventuale tentativo di fuga; poi, avrebbe riportato gli occhi grigi sulla ragazza svenuta.

    « In quanto creatura autoctona, senziente e dotata di parola, la ragazza potrebbe rappresentare una guida in questo ambiente e un'importante fonte di informazioni per la mia ricerca, una volta riacquistata conoscenza. »

    Ignorando l'atteggiamento seccato del Kyubey, il Raitei si limitò ad argomentare razionalmente le sue ragioni, manovrando il corpicino della Star Guardian in modo da sistemarsela sull'ampia schiena come uno zainetto e avvolgendoli entrambi nella propria mantella da viaggio, in modo che la stoffa fungesse da sistema di fasciature, analogo a quello che le madri utilizzano per assicurarsi i neonati sulle spalle in alcune culture di cui il Saggio aveva letto: in questo modo, lui avrebbe avuto la massima libertà di movimento per affrontare ogni evenienza con la massima efficienza, mentre la fanciulla -al risveglio- non si sarebbe sentita costretta o imprigionata, conservando mani e piedi liberi.

    « In più, la sua presenza potrebbe essere utile,
    in vista di un ipotetico interscambio con delle sue eventuali simili. »

    concluse Brifos, sistemando la sacca contenente Galio contro la coscia, in modo da monitorarlo costantemente
    « Proseguiamo. Da che parte? »


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    Condizioni Fisiche: Contuso.
    Status Psicologico: Stanco, ma sempre determinato a perseguire il suo obiettivo.
    Energie Residue: 25% - 5% = 20% + (15% x2) = 50%

    Riassunto: - Dopo aver cercato di capire chi è stato l'istigatore del mostrone chitinoso avvalendosi della sua Intuizione (Vista Karmica), Brifos congeda la Raigekijin, assume Cocoguyan x 2 (Merce del Mercante che fornisce +30% di Mana in tutto), e ricorre alla tecnica Atmosphere (Consumo Basso) per schiacciare Galio a terra aumentando la pressione dell'aria prima che scappi; se la mossa ha successo, lo raccoglie, procede ad inscatolarlo, sigillarlo e metterlo in borsa, e si sistema Poppy in spalla come uno zainetto (come fanno le madri asiatiche/africane che si legano i neonati sulla schiena). Infine, chiedere al Kyubey la direzione verso cui proseguire.

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    Poteri Passivi


    Mantra: Vista Cieca | Radar | Auspex Spiritico | Trick-Detector | Mindfuck-Alert
    Levitazione: Volo
    Hado: +10% di Mana
    Memento: Istant-Casting
    Ataraxia: Resistenza al Dolore e Anti-Malia
    Rianimazione: Immortalità
    Autorevolezza: Aura di Saggezza [Passiva di Gilda]
    Sapienza: Passiva di Conoscenze [Passiva di Gilda]

    Intuizione: La presenza di un gran numero di anime compresse nell’essenza del Figlio della Tempesta è rimasta per lungo tempo tra le latenti potenzialità inespressa del Raitei, fino a che la meditazione, lo studio e l’ascesi lo hanno inconsciamente portato a comprendere le essenze con una nuova accezione: quella dei legami empatici possono mettere in connessione due o più spiriti. Questa passiva permette di vedere i legami karmici (flussi di natura energo-emotiva) tra due creature, permettendo di riconoscere il vincolo che lega due amici, due innamorati, un allievo e un discepolo, ma anche ciò che si instaura tra un mago e i suoi famigli - o evocazioni. [Vista Karmica]

    Tecniche Attive


    Atmosphere: Sfruttando l’affinità con l’elemento, il demone può aumentarne la pressione dell’aria -e quindi il suo peso- in un’area di 5 metri attorno a sé: eventuali avversari che vengono a trovarsi nella zona colpita dal potere inizieranno così a muoversi più lentamente e con maggiore difficoltà; nei casi più forti dell’esercizio del potere, si possono accusare altri effetti collaterali quali problemi respiratori e situazioni d’apnea, che appesantiscono in modo distruttivo il metabolismo delle cellule e la circolazione del sangue, aumentando la pressione sui vasi interni tanto al punto di farli esplodere.
    Consumo: Variabile > Basso
  2. .

    Spargendo con una manona l'Unguento di Rendalim sulla ferita della ragazzina, e rimuovendo uno strato di tessuto color indaco dalle fascie di tessuto che era solito tenere legate in vita a mo' di cintura, Brifos si affrettò a confezionare un impacco con cui sigillare lo squarcio al fianco di Poppy.

    ...fu proprio mentre il Demone delle Tempeste era chinato sulla piccola Star Guardian, praticando i soccorsi di fortuna come gli era possibile, che il mostro chitinoso sforbiciò spasmodicamente le chele in aria, in scatti che si sarebbero potuti dire nervosi e forse persino frustrati, ammettendo che la creatura avesse un sistema nervoso tale da poter sviluppare degli stati d'animo.

    Coi suoi acuti sensi soprannaturali tesi a monitorare l'aria intorno a sé, quando l'essere cominciò a produrre uno stridio che vibrava di un'energia più pericolosa che banalmente fastidiosa, l'Amal poté percepire il pericolo nella vera e propria onda cinetica che infranse lo stessa fibra dell'aria, tramutando quel suono in una sventagliata di schegge ialine fin troppo concrete per non venire considerate una minaccia.

    Ciò nonostante, il Gigante non fu abbastanza lesto a reagire: accucciato al suolo, proiettandosi di profilo con il duplice intento di fare da scudo alla ningen priva di sensi e di ridurre la superficie della propria sagoma offerta come bersaglio, lo Youkai si limitò a sollevare il braccio a schermarsi il volto, sentendo le schegge eteree conficcarsi nella parte destra del corpo massiccio -braccio, spalla, fianco e gamba-, affondando nella carne, spillando sangue, e diffondendo lungo i nervi un segnale elettrico di allarme; un accesso di dolore che il Saggio dominò con il solito stoicismo con cui affrontava qualunque altra emozione.


    « . . . »

    Non soddisfatta dell'attacco, o forse proprio incentivata dal suo esito, la creatura si levò sulle zampe posteriori, spalancò le chele, ed estroflesse dalla corazza chitinosa un'infinità di rostri uncinati: l'eventualità che i pungiglioni fossero intrisi di qualche veleno alieno bastò a convincere il Figlio della Folgore ad evitarvi ogni contatto, così, quando gli aculei sibilarono nell'aria, Brifos eresse attorno a sé -e all'inerme Poppy- una crepitante colonna di elettricità da frapporre a quell'offensiva.

    jpgAver nullificato quel pericolo non pose però certamente fine alle ostilità: abbandonando ogni cautela o istinto di sopravvivenza, l'Anomalia si lanciò contro lo Youkai, guidando in avanti le chele affilati per spiccarne la testa dal collo... e Brifos era molte cose -un asceta del Makai, uno studioso di Palanths, un Arcano, un esperto lanciere- ma non una preda indifesa, così non si fece trovare impreparato.

    Quando le pinze assassine scattarono in avanti, l'Amal estrasse la lancia dal suolo e la infilò tra sé e l'aggressore; poi, contrattaccò con i suoi tentacoli: traslucidi e flessibili quanto il suo pensiero, quattro Vettori presero forma da oltre le spalle massicce del Gigante come le ali di un angelo, comprimendo l'aria elettrificata per farle acquisire la consistenza di lame spietate, frustando l'aria e vibrando a distanza ravvicinata dei fendenti mirati.

    Due, diretti alle giunture dell'esoscheletro in cui gli arti terminanti nelle chele si univano al resto del corpo; uno diretto alla testa, per restituirgli la cortesia, e l'ultimo sferrato dal basso, ad un fianco, con l'intento e la speranza di recidere il maggior numero di zampe del suo nemico.


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    Condizioni Fisiche: Contuso
    Status Psicologico: Concentrato
    Energie Residue: 65% - (20% + 20%) = 25%

    Riassunto: - Brifos finisce di trattare la ferita di Poppy, e incassa il danno Medio dovuto alle schegge eteree generate dallo strillo del mostro, ma grazie alla passiva "Ataraxia" -che gli conferisce resistenza al dolore- resta stoico senza apparentemente risentirne.
    Difende sé stesso e la ragazza svenuta dalla sventagliata di aculei uncinati con una colonna di folgore a livello Alto, e quando il mostro si infrange sulla barriera, il Raitei contrattacca con i Vettori a livello Alto per smembrarlo dalla distanza zero.

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    Poteri Passivi


    Mantra: Vista Cieca | Radar | Auspex Spiritico | Trick-Detector | Mindfuck-Alert
    Levitazione: Volo
    Hado: +10% di Mana
    Memento: Istant-Casting
    Ataraxia: Resistenza al Dolore e Anti-Malia
    Intuizione: Vista Karmica dei legami empatici che connettono due o più spiriti
    Rianimazione: Immortalità
    Autorevolezza: Aura di Saggezza [Passiva di Gilda]
    Sapienza: Passiva di Conoscenze [Passiva di Gilda]

    Raigekijin

    jpgSi tratta di una lancia lunga, che permette di generare, incanalare e scatenate la forza del fulmine del suo proprietario: da modello tipico, l’arma si compone di un’asta di metallo lunga circa un metro e mezzo, percorsa da ricchi intarsi e da misteriose incisioni, sormontata da una lama di mezzo metro di lunghezza, realizzata in un metallo azzurrino dalla forma piuttosto particolare.
    E' molto leggera, e pertanto maneggevole, ma estremamente resistente; in mani esperte può venire facilmente approntata ad una difesa rapida ed efficiente o venire impiegata per attacchi veloci portati alla distanza che il suo ampio raggio d’azione consente.



    Tecniche Attive


    Light Spiral: Al volere del Raitei, la lancia evoca una colonna di crepitante energia elettrica in un raggio limitato a 3 metri attorno a sé, il cui campo magnetico -in un flusso a spirale, sinuoso e serpeggiante- genera con effetto istantaneo il risultato di sbalzare via, contrastare e nullificare (solo se il rapporto tra consumi energetici lo consente) all’istante qualunque offensiva fisica o eterea che tenti di penetrare la barriera. [Difesa Fisica | Difesa Magica]
    Consumo: Variabile > Alto

    Vettori: Questa temibile tecnica genera dalla schiena del Raitei fino a quattro mani eteree fatte di aria compressa, capaci di eseguire qualsiasi comando impartito loro mentalmente dall'Amal, solvendo a molteplici compiti, come Afferrare e Spostare oggetti anche incredibilmente pesanti -purché rientrino nel raggio d'azione di 2 metri-, servire da Propulsori per compiere salti di incredibile potenza, elevazione e rapidità, tramutarsi in Fruste, o -condensando le molecole d’aria che le compongono- in Lame capaci di tagliuzzare e sventrare senza problemi un uomo comune, ed ancora fermare proiettili di qualunque calibro e tipo, fungendo da Difesa Fisica e Magica... poiché esse si muovono alla velocità del pensiero, costituendo così un arduo baluardo contro determinati tipi di attacchi.
    Consumo: Variabile > Alto
  3. .

    « Eeeeeeeeeeeh??? Quel gattino è un computer??? E' impossibile!
    Dove sono la tastiera e il mouse?
    »

    Puntando il ditino contro l'Incubator, e rimbalzando lo sguardo dall'animaletto bianco al colosso dai capelli blu cobalto che lo accompagnava, la ragazzina non fece mistero della sua confusione, e mentre il suo spiritello seguitava a squittire versi sincopati di incitamento o di allarme (o di entrambe le cose) -fluttuandole attorno senza posa-, qualcosa si mosse ai margini dei loro campo visivo.

    Nel registrare la falce di chitina iridescente materializzarsi dal nulla, il Raitei suppose che la creatura a cui quell'arma naturale apparteneva dovesse essere in possesso di straordinarie doti mimetiche, per essere stato in grado di eludere quasi del tutto le sue percezioni; secondariamente, nel vedere la Star Guardian incassare in pieno un fendente ad un fianco -che la proiettò qualche metro più in là, fino alla collisione con una barriera architettonica-, lo Youkai valutò le contingenze legate all'ipotesi di soccorrerla.

    La creatura sembrava decisamente un predatore, evolutosi in maniera intelligente per essere discreto ed efficace -un avversario che avrebbe di certo richiesto la sua concentrazione-, ma in qualità di unica forma di vita apparentemente autoctona e non-ostile (o, nella sua classificazione, non abbastanza ostile da sottrarsi ad un dialogo), Poppy era in effetti un elemento prezioso nell'ottica della sua necessità di acquisire informazioni su quella distorsione.

    E poi, tutelare i soggetti più fragili o a rischio è universalmente riconosciuto come la cosa giusta da farsi:
    Kalia e la Luna glielo avevano insegnato con pazienza, e anche Arthur sarebbe stato d'accordo.


    « Mh. »

    Intanto che Kyuubei balzava via verso posti più sicuri, e che una crepitante scintilla azzurra percorreva il corno aureo dell'Amal in un'esternazione materiale della computazione dei suoi pensieri, la bestia insettoide dai colori cangianti ripartì all'attacco, stavolta scegliendo il gigante come bersaglio, nonostante si fosse inizialmente tenuto alla larga da lui; a giudicare dalla tremenda onda d'urto che gli proiettò contro -e che il Saggio percepì grazie ai suoi sensi- il mostro doveva aver cambiato idea.

    In ogni caso, sollevando prontamente la lancia per metterla di traverso tra sé e l'aggressore -più per precauzione che per altro- il Demone delle Tempeste creò davanti a sé uno strato di vuoto d'aria, dosando però le proprie energie per fare in modo che quel cuscinetto mitigasse l'impatto... ma senza annullare del tutto la spinta dell'urto, e mentre si lasciava staccare dal suolo, con l'ausilio della propria capacità di levitare Brifos si adoperò per imbrigliare quello slancio e sfruttarlo per raggiungere il fianco di Poppy... cercando di eludere la stretta delle chele e delle tenaglie imprimendo nel proprio corpo una scarica di elettricità utile a scattare nell'aria - lontano dalla creatura e verso la sua meta.

    Se ci fosse riuscito, avrebbe conficcato la Raigekijin nel suolo -davanti alla ragazzina- così da avere le mani libere, e con quelle avrebbe da una parte cercato di rimettere all'interno dello squarcio nel fianco della Star-Guardian quel che poteva esserne fuoriuscito, mentre dall'altro avrebbe pescato dal borsello una boccetta di Unguento di Rendalim per applicarlo sulla ferita.


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    Condizioni Fisiche: Contuso
    Status Psicologico: Concentrato
    Energie Residue: 75% - (5% + 5%) = 65%

    Riassunto: - Brifos si difende dall'onda d'urto a livello Alto (che hai scritto fare danno Medio) creando una zona di vuoto d'aria a consumo Basso, e incassa la botta da contusione, facendosi staccare da terra dallo slancio; sfruttando poi il fatto che il nemico potrebbe essere convinto di averlo sbilanciato, usa una tecnica di Scatto/Schivata a consumo Basso per eludere l'attacco fisico delle chele (azione senza consumo) e cercare di raggiungere Poppy. Se ci riesce, usa l'oggetto del Mercante "Unguento di Rendalim".

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    Poteri Passivi


    Mantra: Vista Cieca | Radar | Auspex Spiritico | Trick-Detector | Mindfuck-Alert
    Levitazione: Volo
    Hado: +10% di Mana
    Memento: Istant-Casting
    Ataraxia: Resistenza al Dolore e Anti-Malia
    Intuizione: Vista Karmica dei legami empatici che connettono due o più spiriti
    Rianimazione: Immortalità
    Autorevolezza: Aura di Saggezza [Passiva di Gilda]
    Sapienza: Passiva di Conoscenze [Passiva di Gilda]

    Raigekijin

    jpgSi tratta di una lancia lunga, che permette di generare, incanalare e scatenate la forza del fulmine del suo proprietario: da modello tipico, l’arma si compone di un’asta di metallo lunga circa un metro e mezzo, percorsa da ricchi intarsi e da misteriose incisioni, sormontata da una lama di mezzo metro di lunghezza, realizzata in un metallo azzurrino dalla forma piuttosto particolare.
    E' molto leggera, e pertanto maneggevole, ma estremamente resistente; in mani esperte può venire facilmente approntata ad una difesa rapida ed efficiente o venire impiegata per attacchi veloci portati alla distanza che il suo ampio raggio d’azione consente.



    Tecniche Attive


    Void Echo - Risonanza che Annulla la Forza: Con effetto istantaneo, il Demone delle Tempeste manovra le correnti che lo circondano per creare un vuoto d'aria in una data zona, selezionata entro e non oltre il raggio di 7 metri; in questo modo, incontrando il vuoto, è possibile far decadere quegli attacchi che necessitino dell'interazione con l’aria: un fuoco senza ossigeno di spegne, elementi concreti lanciati all'attacco perdono lo slancio, attacchi di vento si smorzano prima di raggiungere il bersaglio, e... l'affinità del Raitei con l'akasha sembra permettergli di soffocare efficacemente anche gli impieghi di quelle manifestazioni eteree comunemente considerare magia.
    Consumo: Variabile > Basso

    Kanmuru - Blitz: Tramite il rilascio di scosse elettriche nel proprio corpo, seguendo il principio dell'elettro-stimolazione, Brifos possiede la capacità di incrementarne un parametro a scelta tra le sue caratteristiche fisiche influendo su tono e ritmo della propria attività muscolare; in questo modo, concentrando una certa quantità di energia elettrica in sé stesso, l’Amal sovra-stimola l’efficienza del suo corpo e ne incrementa la Velocità di movimento, potendo così compiere Schivate eccezionali e Scatti rapidi, coprendo diversi metri (5m x basso, 7m x medio, 10m x alto, 15m x critico) in pochi istanti. L'entità del potenziamento in Rapidità è subordinata alle energie consumate dal Raitei di volta in volta, e funziona per una singola azione soltanto.
    Consumo: Variabile > Basso
  4. .

    Con confusione crescente man mano che ascoltava l'astante parlarle serenamente, la ragazzina esitò, abbassando il martello da guerra ed interloquendo ancora una volta con lo spiritello che le vorticava insistentemente intorno, in evidente stato di allarme.

    « Ma come faccio, Galio??? »
    brontolò lamentosa contro il folletto, prima di rivolgersi a Brifos, agitando l'arma
    « E tu la vuoi smettere di farmi domande con quelle parole difficili??
    L'unico codice che abbiamo è quello delle starguardian, e non ho ancora finito di leggerlo!
    »

    « Scusa. »

    Percependo l'agitazione della fanciulla, il Raitei infilò quel sintetico commento in mezzo alle sue esternazioni, reclinando il testone cornuto da una parte ed emettendo una crepitante scintilla azzurrina lungo lo sperone dorato che gli sormontava la testa blu cobalto, il tutto senza mai smettere di fissarla con espressione incolore negli occhi grigi.

    L'intento era quello di ridurre il carico di pressione emotiva che l'altra doveva stare percependo: un meccanismo che Kalia gli aveva spiegato quando -per le sue ricerche- il Saggio aveva cercato di sezionare e capire quali azioni della Dama Azzurra riuscissero ad innescare negli altri una reazione di
    conforto.

    « Un'anomalia è un'anomalia!!! E' fatta tutta strana e non somiglia ad un umano, e se Galio dice che sei un'anomalia vuol dire che sei sicuramente un'anomalia, ecco!! E le anomalie vanno eliminate perché mangiano le persone ed aprono portali verso il loro mondo! »

    Dopo aver proferito quella spiegazione -un po' vaga, ma comunque utile almeno in via indicativa-, la Puella tornò a sventolare la propria arma nell'aria, più con enfasi che con reale minaccia... e tuttavia, in sovrapposizione a quel gesto, l'Amal avvertì qualcosa di appuntito e affilato sfrecciare verso di lui nel balenare di un istante, e fu quindi più per riflesso che per allarme che egli orientò il piatto della lama della Lancia del Tuono -che ancora svettava al suo fianco, saldamente impugnata nella mano destra- ad intercettare la traiettoria stimata dal forse-proiettile.

    « Non ha influenza diretta sulla puellae, altrimenti avrebbe trovato metodi più efficienti per aizzarla contro di noi. Però parlamentare è una decisione davvero rischiosa, Brifos. »
    commentò intanto l'Incubator, avvertendo l'altro della situazione e sbadigliando sonoramente
    « Le puellae sono comunque individui, le probabilità che ve ne siano di natura più bellicosa o sottomessa alle decisioni dell'avatar è elevata. »

    Con un crepitio elettrico lungo il corno dorato, il Raitei posò lo sguardo su Kyubey, poi lo rimbalzò fino a Galio, e infine tornò a fissare Poppy, valutando il da farsi.

    « La mia forma collima al 95% con un aspetto antropomorfo, e la mia dieta non comprende l'assunzione di proteine provenienti da esseri umani; tuttavia, sono in grado di aprire portali sotto determinate condizioni. »
    assentì semplicemente il Raitei, con aria riflessiva e un guizzo elettrico sul corno
    « Secondo i miei calcoli parziali, sussiste una percentuale di possibilità che potrei ricadere nella classificazione di queste Anomalie, ma servirebbero ulteriori studi: credi che Galio potrebbe parlare con il mio bio-computer per analizzare la questione? »

    E sollevando l'indice della mano libera,
    il Demone delle Tempeste lo appuntò sulla bianca massa dell'Incubator.


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    Condizioni Fisiche: Ottimali
    Status Psicologico: Pensieroso
    Energie Residue: 75%

    Riassunto: -

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    Poteri Passivi


    Mantra: Vista Cieca | Radar | Auspex Spiritico | Trick-Detector | Mindfuck-Alert
    Levitazione: Volo
    Hado: +10% di Mana
    Memento: Istant-Casting
    Ataraxia: Resistenza al Dolore e Anti-Malia
    Intuizione: Vista Karmica dei legami empatici che connettono due o più spiriti
    Rianimazione: Immortalità
    Autorevolezza: Aura di Saggezza [Passiva di Gilda]
    Sapienza: Passiva di Conoscenze [Passiva di Gilda]

    Raigekijin

    jpgSi tratta di una lancia lunga, che permette di generare, incanalare e scatenate la forza del fulmine del suo proprietario: da modello tipico, l’arma si compone di un’asta di metallo lunga circa un metro e mezzo, percorsa da ricchi intarsi e da misteriose incisioni, sormontata da una lama di mezzo metro di lunghezza, realizzata in un metallo azzurrino dalla forma piuttosto particolare.
    E' molto leggera, e pertanto maneggevole, ma estremamente resistente; in mani esperte può venire facilmente approntata ad una difesa rapida ed efficiente o venire impiegata per attacchi veloci portati alla distanza che il suo ampio raggio d’azione consente.

  5. .

    « G... G... Galio, ha parlato!!! »
    trasecolò la Maghetta, ricevendo dall'animaletto qualche stridio in risposta
    « Che significa che è un'anomalia ancora più pericolosa del solito?? »

    Non riuscendo bene a capire il discorso della ragazzina, il Demone delle Tempeste si limitò a reclinare il testone blu cobalto da una parte, emettendo una crepitante scintilla azzurrina che risalì la lunghezza del corno dorato fino alla punta; sicuramente, avrebbe avuto nuove domande da porle.

    « Mhh. Ci sta scandagliando cellula per cellula. Ha già calcolato la minaccia che rappresentiamo come prioritaria rispetto alle altre di routine... A questo punto la sua unica incognita riguarda l'ammontare dei nostri backup fuori dalla faglia. Secondo le mie previsioni tenterà il tutto per tutto subito, cercando di azzerare le nostre funzioni di base per impedirci di chiedere rinforzi. »

    Intanto che quel momento di stallo perdurava nell'incertezza, l'Incubator ragguagliò il Raitei su quel che stava verificandosi... mostrando una conoscenza particolarmente spiccata di qualcosa che solo mezza giornata prima sosteneva di non saper decifrare o riconoscere.

    « Gli avatar non sono collegati in binaria e quindi non riescono a comunicare in tempo reale, oppure a sua volta non ha dei backup a disposizione nelle immediate vicinanze, altrimenti sarebbero già accorsi qui in massa a dare supporto per eliminarci nel più breve tempo possibile. Secondo le mie stime è vera la prima ipotesi in otto scenari su dieci, in tal caso esiste la possibilità che intervengano altre puellae nel breve. »

    Intanto, la ragazzina dai codini azzurri tornò ad assumere una posa di guardia, agitando il pesante martello da guerra nell'aria sopra la testolina per indicare che era pronta a lottare, e prestando orecchio agli squittii insistenti con cui la sua mascottina che le fluttuava intorno stava continuando a redarguirla...
    In modo in fondo speculare a Kyubey.

    « Io sono Poppy!! Star Guardian,
    paladina della giustizia e difensore di tutta l'umanità nel nome della Prima Stella! E... Ehm...
    »
    si presentò la Ningen, esitando un po', prima di seguire la dettatura dello Spiritello
    « Oh! Sì: la Prima Stella, la forza cosmica che ci protegge e... Impedisce alle anomalie di divorare ciò che ci circonda e.. ...Aspetta Galio, che significa "alacremente"? »
    abbassando la voce, si concesse un breve scambio con l'Avatar; poi ricominciò
    « Che noi Starguardian, eroine prescelte dalle stelle, annienteremo velocissimamente come si manifestano! Ora mettiti in guardia e affronta il tuo destino, anomalia! »

    « Ciao Poppy. Piacere di conoscerti. »
    formulò il Gigante, senza battere ciglio, reggendo la Raigekijin in piedi accanto a sé
    « Io sono Brifos, uno studioso della Biblioteca di Palanthas: non sono un'anomalia... »
    ribadì con calma serafica, reclinando il testone cornuto da una parte e realizzando una cosa
    « ...credo. ... Come sono fatte le anomalie? Hanno tratti in comune con me?
    Infrangono qualche codice di comportamento? »


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    Condizioni Fisiche: Ottimali
    Status Psicologico: Pensieroso
    Energie Residue: 75%

    Riassunto: -

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    Poteri Passivi


    Mantra: Vista Cieca | Radar | Auspex Spiritico | Trick-Detector | Mindfuck-Alert
    Levitazione: Volo
    Hado: +10% di Mana
    Memento: Istant-Casting
    Ataraxia: Resistenza al Dolore e Anti-Malia
    Intuizione: Vista Karmica dei legami empatici che connettono due o più spiriti
    Rianimazione: Immortalità
    Autorevolezza: Aura di Saggezza [Passiva di Gilda]
    Sapienza: Passiva di Conoscenze [Passiva di Gilda]

    Raigekijin

    jpgSi tratta di una lancia lunga, che permette di generare, incanalare e scatenate la forza del fulmine del suo proprietario: da modello tipico, l’arma si compone di un’asta di metallo lunga circa un metro e mezzo, percorsa da ricchi intarsi e da misteriose incisioni, sormontata da una lama di mezzo metro di lunghezza, realizzata in un metallo azzurrino dalla forma piuttosto particolare.
    E' molto leggera, e pertanto maneggevole, ma estremamente resistente; in mani esperte può venire facilmente approntata ad una difesa rapida ed efficiente o venire impiegata per attacchi veloci portati alla distanza che il suo ampio raggio d’azione consente.

  6. .

    « La faglia è artificiale e di natura dolosa.
    La puellae non ci interessa. Però è vitale prendere l'avatar che l'accompagna, Brifos.
    »
    spiegò l'Incubator, mentre l'Amal nullificata l'offensiva
    « Senza adeguate contromisure quelli possono estendere la faglia a tutta la città, tutta l'area Est, o tutto il semipiano, se lo desiderano. »

    « Capisco. »

    Emettendo una crepitante scintilla azzurrina sulla sommità del lungo corno dorato, il Demone delle Tempeste si limitò ad assorbire quelle informazioni con calma, cominciando ad elaborare le informazioni in suo possesso... che non erano poi molte, per il momento, ma comunque sufficienti a farsi un'idea della situazione e della direzione verso cui procedere per averne di più.

    Il pesante atterraggio della creaturina indigena su un punto della distesa asfaltata a pochi metri da lui richiamò su quest'ultima l'attenzione delle iridi grigie del Raitei: la
    Puella -come l'aveva definita l'animaletto bianco- sembrava intenzionata ad incalzarlo frontalmente con il grosso martello da guerra, ma... il gigante dalla testa blu cobalto aveva appena finito di rivolgerle un cenno di saluto quando quella sgranò gli occhi azzurri e frenò la carica -presa alla sprovvista-, desistendo dai propri intenti in corso d'opera.

    Arretrando con un balzo, la piccolina tornò al punto da cui era partita, e ben presto una sorta di spiritello blu -probabilmente l'Avatar menzionato da Kyubey- la raggiunse, cominciando a ronzarle attorno, avviando con la propria protetta una qualche conversazione di cui il Saggio di Palanthas poteva distinguere solo versetti alieni e concitati, ed intendere unicamente le repliche della fanciulla, fornite in lingua comune.


    « Lo so!!! Ti dico che l'ho appena visto salutare tipo una persona vera!!!
    Insomma: è la prima volta che un'anomalia mi saluta, ecco.
    »
    protestò la Puella, allontanando la mascotte con un gesto della mano e rinsaldando la presa sull'arma
    « Va bene, va bene, ora mi concentro. Mi ha solo preso alla sprovvista, insomma. Hey, tu! Anomalia, preparati ad essere spazzata via nel nome della Prima Stella!!! Prima mi stavo solo riscaldando, nessuna anomalia ha mai retto un mio secondo colpo!!! »

    Nel contemplare quella scena, così come nel vedersi interpellare e puntare addosso un indice, la Corona di Regalia si limitò a rimanere immobile, in piedi e con la Lancia del Tuono di fianco, in silenzio, fissando le due presenze con gli impenetrabili occhi dalle iridi color ardesia; poi, reclinò il testone cornuto da una parte, emise uno scintillante crepitio elettrico sulla sommità del proprio capo, e schiuse le labbra per comunicare...

    « Ciao, io sono Brifos, uno studioso della Biblioteca di Palanthas. Cosa intendi per "Anomalia"? Chi è la "Prima Stella"? È lei che ha creato la faglia dentro cui ci troviamo?»
    sollevando un indice, lo puntò sulla figura di Galio, che le fluttuava attorno
    « Quell'Avatar è in comunicazione con la Prima Stella? Puoi chiederle di non estendere la Faglia a tutta la città, o a tutta l'area Est, o a tutto il semipiano? »

    ...esprimendo in una volta sola tutti gli interrogativi che gli passavano per la testa in quegli istanti.


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    Raigekijin

    jpgSi tratta di una lancia lunga, che permette di generare, incanalare e scatenate la forza del fulmine del suo proprietario: da modello tipico, l’arma si compone di un’asta di metallo lunga circa un metro e mezzo, percorsa da ricchi intarsi e da misteriose incisioni, sormontata da una lama di mezzo metro di lunghezza, realizzata in un metallo azzurrino dalla forma piuttosto particolare.
    E' molto leggera, e pertanto maneggevole, ma estremamente resistente; in mani esperte può venire facilmente approntata ad una difesa rapida ed efficiente o venire impiegata per attacchi veloci portati alla distanza che il suo ampio raggio d’azione consente.

  7. .

    La misteriosa presenza che i suoi sensi avevano rilevato in rapido avvicinamento -proveniente dal cuore della città di quella realtà distorta- divenne infine visibile agli occhi del Demone delle Tempeste, e le iridi color ardesia osservarono l'esserino azzurro atterrare sul tetto di uno degli edifici più vicini al cerchio di monoliti e sprofondare la testa del proprio martello da guerra -la massa metallica che egli aveva poc'anzi percepito e ipotizzato essere un'arma- nel cemento del cornicione, così da usarlo come perno per la sua mossa successiva.

    Saltando a cavallo della lunga asta, la figuretta si spinse in avanti, spingendosi oltre il baratro e restando in equilibrio sul vuoto come un funambolo... e mentre ella appuntava la propria attenzione sul Raitei, quello le restituì lo sguardo, restando immobile e impassibile al proprio posto, limitandosi a produrre una crepitante e interrogativa scintilla azzurrina, che risalì la lunghezza del corno dorato.

    Sollevando una manona, il gigante tentò un contatto con la creatura autoctona, rivolgendole un cenno di saluto; poi, però, il martello si illuminò... e le eventuali intenzioni ostili che l'Amal aveva appena un attimo prima formulato tra le opzioni possibile divennero una volontà lampante: sfruttando la sua posizione, la creatura fece roteare il martello luminoso lanciandosi giù dal palazzo e scagliando all'indirizzo dei forestieri una discreta vampata di energia.


    « Uhm. Riesci a pararlo, Brifos...? »
    « ...sì. »
    « Ho delle notizie piuttosto urgenti, vuoi che te ne parlo adesso o sei occupato? »
    « Parla pure. »

    Quella conversazione monocorde si svolse nel giro di pochi istanti; gli stessi che Brifos impiegò per stendere il braccio davanti a sé, convocare in guizzo di elettrico la fidata Raigekijin dalla propria Tasca Dimensionale, far roteare la lunga lancia sopra la testa con un movimento disinvolto e aggraziato -degno di una majorette-, ed infine conficcarne la lama nel terreno davanti ai propri piedi, sprigionando una spirale di mistico potere elementale che avrebbe circondato lui e l'Incubator, neutralizzando l'offensiva di benvenuto.

    « . . . »

    E mentre ascoltava quello che Kyubey aveva da dirgli, il Saggio non avrebbe fatto niente altro che puntare i vitrei occhi grigi sulla creatura che lo aveva attaccato -in attesa della sua prossima mossa- e sollevare di nuovo la manona, per agitarla brevemente nell'aria in quello che poteva considerarsi generalmente un segnale di saluto amichevole...


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    Energie Residue: 95% - 20% = 75%

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    Raigekijin

    jpgSi tratta di una lancia lunga, che permette di generare, incanalare e scatenate la forza del fulmine del suo proprietario: da modello tipico, l’arma si compone di un’asta di metallo lunga circa un metro e mezzo, percorsa da ricchi intarsi e da misteriose incisioni, sormontata da una lama di mezzo metro di lunghezza, realizzata in un metallo azzurrino dalla forma piuttosto particolare.
    E' molto leggera, e pertanto maneggevole, ma estremamente resistente; in mani esperte può venire facilmente approntata ad una difesa rapida ed efficiente o venire impiegata per attacchi veloci portati alla distanza che il suo ampio raggio d’azione consente.



    Convocazione
    Non essendo di natura fisica, l’arma può venire evocata nella mano di Brifos in qualsiasi momento, manifestandosi immediatamente in un crepitio di scintille azzurre; in più, se durante la pugna Raigekijin finisse lontano dal possessore, è possibile richiamarla a sé: in questo modo, ardendo di un alone di luce blu, la lancia ricomparirà tra le mani dell’Amal.
    [Tasca Dimensionale | Richiamo: Consumo Basso]

    Ripetitore
    Completamente permeata dal potere dell'Amal fino ad esserne divenuta una concreta estensione, la Lancia del Tuono permette al suo padrone di scagliare incantesimi attraverso di essa anche quando i due finiscono fisicamente separati; tuttavia, la capacità di veicolare l'energia del Raitei -e solo la sua- ha un limite, che si quantifica in un consumo Critico (40%) -cumulativo- come tetto massimo. Saturata la resistenza, Raigekijin perde questa proprietà per il resto dello scontro.
    [Casting Decentrato]

    Light Spiral
    Al volere del Raitei, la lancia evoca una colonna di crepitante energia elettrica in un raggio limitato a 3 metri attorno a sé, il cui campo magnetico -in un flusso a spirale, sinuoso e serpeggiante- genera con effetto istantaneo il risultato di sbalzare via, contrastare e nullificare (solo se il rapporto tra consumi energetici lo consente) all’istante qualunque offensiva fisica o eterea che tenti di penetrare la barriera. [Difesa Fisica | Difesa Magica]
    Consumo: Variabile > Alto

  8. .

    « Direi... in linea retta da quella parte. »

    Seguendo le indicazioni del Bio-Computer, e archiviando con il freddo distacco dell'accademico le altre informazioni da lui fornite in merito all'anomalia energetica e alle implicazioni che ne aveva dedotto, il Demone delle Tempeste si levò in volo, diretto alle coordinate segnalategli... e avanzò fino a quando -circa un chilometro e mezzo più in là- Kyubey non gli diede lo stop, in corrispondenza di una complessa struttura metallica, conficcata nella terra arida dell'altopiano.

    Mentre gli occhi grigi dell'Amal lo osservavano con la solita insondabile apatia (e ne ascoltavano con la stessa neutralità il rituale segnale da "batteria-in-esaurimento"), l'Incubator si dedicò all'attivazione di alcuni complessi sigilli di energia spirituale, al cui innesco si disposero attorno a Brifos, inscrivendone l'alta sagoma entro i confini luminosi di un prisma triangolare
    e trasfigurando la realtà intorno a loro.

    Forse quei sigilli avevano funzionato come soglie di un qualche portale, o magari non erano stati altro che lenti utili a permettergli di mettere a fuoco l'anomalia che il piccolo felino bianco aveva sempre chiaramente percepito, ma quale che fosse l'essenza delle cose, lo Youkai della Folgore si ritrovò a contemplare un mondo completamente diverso da prima.

    Non essendo particolarmente legato alla concezione delle convenzioni come una qualche realtà unica e granitica, il virare del paesaggio verso una paletta di colori così satura e vivace -che chiunque altro avrebbe probabilmente definito
    improbabile- non dette particolare pensiero al Saggio di Palanthas, che trovò più interessante riflettere su quali leggi fisiche alternative fossero vigore all'interno di quello spazio chiuso, dal momento che l'acqua del vicino fiume scorreva in modalità non confacenti alla gravità e che le rocce romboidali fluttuanti nel cielo magenta creavano qualche interferenza ai suoi sensi spirituali.

    Per questa ragione, per quanto lui stesso sembrasse essere l'unica presenza nel raggio pure ampio delle sue percezioni, la Corona Indaco non trascurò di studiare le attuali versioni del panorama e della città rimaste comprese nei confini dell'anomalia.


    « Se dovessimo cessare le nostre funzioni in questo posto, probabilmente nessuno dei tuoi amici sarebbe in grado di recuperare il nostro corpo, Brifos. Non sarei in grado nemmeno di raggiungere i miei backup e tornare a riferire. »
    con una crepitante scintilla azzurrina a percorrergli il corno d'oro, il Gigante annuì
    « La faglia è proprio lì, fra quegli edifici. Riesci a vederla? I colori diventano più scuri sui suoi contorni e sbiadiscono mano a mano che la raggiungono. Non dovremmo avvicinarci troppo, prima è meglio analizzarla ed ho bisogno di tempo. »

    « Ricevuto. »

    « Piuttosto... Quelle tre fonti di energia si stanno avvicinando e non sembrano un fenomeno casuale. »
    proseguì Kyubey, puntando la zampetta verso destra
    « Che vuoi fare, Brifos? »

    Reclinando il testone blu cobalto da una parte, il Demone delle Tempeste rifletté sui pochi dati a sua disposizione in quel momento e in quel luogo: l'animaletto bianco aveva parlato di tre fonti, ma lui ne percepiva una soltanto... per di più, in possesso di un qualche grosso oggetto metallico che -visto il contesto belligerante suggerito dai danni agli edifici- poteva probabilmente essere un'arma. Inoltre, la secca virata compiuta nella sua direzione suggeriva una certa aggressività.

    Non che la cosa lo preoccupasse eccessivamente: l'Amal non temeva per la propria vita, ma l'eventualità di ritrovarsi sotto attacco era plausibile quanto qualunque altra...


    « Aspettiamo il loro arrivo. Ma restami vicino:
    potrebbe essere necessario reagire o allontanarci, nel caso siano ostili. »


    ...così, limitandosi a tenerla presente, si risolse ad aspettare l'arrivo delle presenze
    per salutare, presentarsi, e raccogliere da loro qualche informazione.
    O, almeno, così sperava.


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  9. .

    « Come fai a non saperlo...? O lo sai o non lo sai. Se non ne sei sicuro vuol dire che non lo sei. »

    Nel contrarsi dei tratti somatici ancora tondeggianti della bambina, Brifos -che ormai studiava le emozioni umane già da parecchio- riconobbe nel suo atteggiamento un sentimento collocabile nello spettro della rabbia... una rabbia poco sentita -quindi una sorta di "stizza" o "irritazione"-, ma di cui ugualmente non seppe comprendere la causa; perciò, si limitò a fissare il faccino della piccola con i soliti insondabili occhi grigi, reclinando il testone blu cobalto da una parte.

    « La dottoressa Ame non è una persona buona, ci aiuta solo se le va di farlo e se ci avviciniamo per chiederle le medicine a volte ci caccia. »

    « Capisco. »

    Anche a quell'intervento, le reazioni del Gigante furono pressoché nulle: quella parola, ed un cenno di assenso del capo cornuto; intanto, la bimbetta senza nome accolse il fagotto che le era stato consegnato, e il suo faccino si illuminò di meraviglia nell'esplorarne il contenuto, prima di trarne un biscotto da divorare sul momento come "prova qualità" e richiudere l'involto... scatenando qualche protesta da parte delle altre due e generando un breve battibecco.

    « Anch'io, anch'io, anch'io!!! » « Dobbiamo condividerlo con le altre!! »
    « Ma tu ne hai mangiato uno intero! »

    Ignorando le lamentele, la portavoce del trio tornò a rivolgersi al Demone delle Tempeste, ancora accucciato davanti al tombino, sollevato in uno spiraglio per permettere quella conversazione.

    « Ci metto un po' per arrivare dalla dottoressa Ame, le porterò la tua lettera subito. »

    « Va bene. Grazie. »
    rispose il Raitei, con il bocchettone che si richiudeva
    « Io ora devo andare, però, quindi non serve che torni qui dopo. »

    Le bambine erano nuovamente scomparse alla vista, ma a giudicare dalle sue percezioni -e dal tempo di percorrenza richiesto a quelle gambette corte per scendere dal loro trespolo ed allontanarsi-, il Demone delle Tempeste calcolava che sarebbero dovute riuscire a sentirlo lo stesso.

    « Se andate a Klemvor dagli Storm Rider, fate attenzione. »

    « Otto minuti e quarantacinque secondi. »

    jpgCon un crepitio azzurrino a risalirgli il corno dorato, il Saggio si rimise in piedi sulle proprie gambe, sollevando la destra per sfregare delicatamente un indice sotto la testolina bianca di Kyubey -come si fa con una radiosveglia- e volgendo lo sguardo alla Città Sconosciuta che si stendeva davanti a lui: c'erano diverse possibilità per quanto riguardava il percorso da prendere...

    Ma per quanto esplorare un posto nuovo potesse essere interessante, vista la mole di cose nuove che si potevano imparare, al momento era lì per studiare la misteriosa
    Faglia che l'Incubator aveva avuto tanta fretta di indagare di persona e più da vicino; così, si rivolse a quest'ultimo.

    « Che strada devo prendere per raggiungere l'Anomalia? »


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  10. .

    « Sei un amico della dottoressa Ame? »

    Dopo un primo momento di protratto silenzio, la voce di una bambina -una delle tre presenze che i suoi sensi avevano rilevato- risalì dal tombino, schiusosi di appena uno spiraglio; giusto quanto bastava perché il Raitei potesse scorgere il visetto pulito di una "Cursed Child", che lo fissava con diffidenza.

    « Zara ha la febbre e non scende, se portiamo la tua lettera alla dottoressa
    lei può venire a visitarla con le medicine? »

    « Non dovreste chiederlo a lei? »

    Reclinando il testone blu cobalto da una parte, il Demone delle Tempeste emise una crepitante scintilla azzurrina dalla base alla punta del corno dorato, riflettendo sulle implicazioni di quella domanda: se la dottoressa doveva "venire a visitarla" significava forse che non era in sede?

    Prima che potesse chiedere delucidazioni, il tombino si alzò ancora ed una seconda bimbetta -più giovane- fece capolino dalle spalle dell'altra, appuntando gli occhi scarlatti su di lui...


    « Un cucciolo!!! Un cucciolo, un cucciolo, un cucciolo, un cucciolo!!! »

    ...o meglio sul passeggero che trasportava sul proprio testone -il piccolo e bianco Incubator-, e cominciando a cantilenare e saltellare di gioia sul loro precario ed instabile supporto.

    « Smettila, Maki! Ci sto parlando io di cose importanti! »

    In segno di protesta, la prima bambina -ancora senza nome- assestò uno spintone all'altra, aprendo così un varco per una terza piccolina che tese la manina verso il Saggio di Palanthas in un cenno di saluto... o in un tentativo di toccarlo, probabilmente colpita dal fatto che quell'estraneo avesse qualcosa di a lei familiare: la sua testolina era infatti coperta dal cappuccio di un pigiamino decorato da elementi che ricordavano...

    « Iun uniconno!!! » « Tornate giù, tutte e due! »

    Dopo aver spinto via dal "tavolo delle trattative" le altre due bimbette, la maggiore del trio decise di andare dritta al punto, parlando molto francamente con Brifos: dopotutto, quello era una serissimo discorso da bambino a bambino, perciò non c'era tempo per sciocchi fronzoli come i convenevoli.

    « Se puoi pagare con qualcosa da mangiare posso consegnare la lettera.
    Però voglio sapere chi sei. Ti ho visto venire da laggiù, sei la prima persona che vedo uscirne. Tante degli altri cunicoli sono andate là e non sono più tornate, dicono che c'è un posto pieno di persone buone che ti danno da mangiare, ma io non ci credo. »

    « Io mi chiamo Brifos: sto studiando i Gastrea. Non conosco la Dottoressa Ameonna, quindi non so se siamo amici: ho letto in un documento che lei aiuta le bambine, e volevo dirle che ci sono altre persone che lo fanno, e a cui può rivolgersi. »

    Tirando le fila delle risposte che gli erano state richieste, il Gigante si presentò, qualificò il suo interesse per la Dottoressa, e -levando un indice per indicare la città da cui era poco prima emerso- si apprestò a spiegare alla bambina la situazione.

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    « Laggiù c'è una città che si chiama Klemvor, e ci vivono delle persone che si chiamano Storm Rider: loro aiutano le bambine, ma adesso hanno problemi con i Gastrea, e potrebbe essere pericoloso andare lì ora, se non possono tenervi al sicuro. »
    raccontò con tono monocorde, espressione pacata e sguardo insondabile
    « Nella lettera che ho scritto alla Dottoressa ho spiegato la situazione, così può mettersi d'accordo con gli Storm Riders. »

    E mentre parlava con la piccola interlocutrice, il Demone delle Tempeste frugò il borsello da viaggio per recuperare il fagotto di stoffa colorata entro cui era avvolta la torta al cacao che Kalia gli aveva fatto avere, e in cui aveva infilato anche una manciata dei biscotti di Spitfire, e lo porse alla ragazzina insieme alle pagine di taccuino, piegate a metà e chiuse da un semplice elastico di gomma.


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  11. .

    « Sono trascorsi i dieci minuti, Brifos! »

    Lasciatasi alle spalle la situazione all'orfanotrofio, con a consolarlo nessuna altra certezza se non quella di aver svolto quanto aveva deciso entro il tempo che si era prefisso, il Demone delle Tempeste proseguì per la strada indicatagli con precisione dal piccolo bio-computer bianco, saldamente ancorato al suo testone blu.

    « Dovresti virare leggermente in direzione nord-nord-est, con questa andatura usciremo dall'ambiente urbano principale per inoltrarci nella vasta piana limitrofa al fiume in quarantadue minuti circa. »
    notificò Kyubey, sporgendosi dal proprio trespolo per appuntare gli occhietti a bottone nei suoi
    « Credi di riuscire a superare il fiume? Posso cercare un ponte, ma ci rallenterebbe. »

    « Posso sorvolarlo. »

    La risposta del Raitei fu asciuttissima, ma l'Incubator non se ne sarebbe certamente offeso.

    Dopo quel breve scambio, la traversata seguitò nel silenzio e senza intoppi: fluttuando sul brullo terreno dell'Altopiano, Brifos attraversò Klemvor senza fare ulteriori incontri, e proseguì in direzione della misteriosa metropoli senza nome; ritrovandosi poi a percorrere una vasta e desolata area suburbana, segnata da evidenti tracce di guerriglia, il Gigante passò in rassegna i resti di quelle trincee abbandonate... ma ai suoi occhi non c'era nulla di troppo interessante tra le macerie di edifici, i ruderi dei mezzi blindati, o buche e barricate montate con sacchi di sabbia e filo spinato.

    Così, mentre l'animaletto bianco contemplava il paesaggio cittadino al di là del fiume -probabilmente intento a ricalcolare il percorso-, l'Amal concentrò i propri pensieri sull'ambiente circostante: c'erano movimenti sotto la superficie, e nel passare in rassegna le informazioni che aveva di quella zona, il Saggio collocó la sua posizione attuale nel sito già visitato da un uomo di nome Brynjar.

    La testimonianza da questi riportata aveva costituito uno degli episodi più interessanti che la Corona Indaco aveva avuto modo di studiare tra i fascicoli prodotti dagli esploratori delle Terre Riscritte, e raccontava di un gran numero di
    Cursed Children nella rete di tunnel e cunicoli che percorrevano la periferia... E subito l'Amal si chiese se non fosse il caso di stabilire un contatto anche con loro.

    Sebbene il loro nascondiglio sotterraneo avesse il pregio di assicurare una certa protezione dagli assalti dei Gastrea più grandi, celava il pericolo dei rastrellamenti da parte di quelle che aveva inteso essere le autorità cittadine... e Brifos non possedeva abbastanza dati per valutare se fosse più sicuro per le bambine rimanere al loro posto, o migrare verso l'orfanotrofio: una struttura dove sarebbero probabilmente state accolte, ma che non disponeva al momento delle difese adeguate alla loro protezione.


    « Fermati un momento, Brifos! Duuuuunque, questo è proprio strano! »
    agitandogli la zampina davanti al viso, Kyubey saltò giù
    « Circa un miglio in questa direzione a partire da dopo il fiume inizia una zona in cui è sovrapposta una barriera. Ci ho messo un po' a capire di che si trattava, perché è molto rozza e tanto tanto grande. »
    spiegò la bestiolina, zampettando a terra e accigliandosi
    « Interessa più del settanta percento della città, per la precisione, e comprende per intero la faglia. »

    Mentre ancora soppesava rischi e vantaggi di un eventuale concentramento di Cursed Children all'orfanotrofio -una struttura non certo fortificata a sufficienza da resistere ad un'invasione di Gastrea-, giungendo alla conclusione che sarebbe potuta non essere un'idea così proficua da realizzarsi nell'immediato, Brifos assorbiva le informazioni che il bio-computer aveva preso a snocciolare in merito alla situazione attuale della misteriosa Faglia che si erano lì diretti a studiare.

    « Ho detto "barriera", ma non nel senso classico del termine. Nulla di atto a respingere, piuttosto un'area circoscritta al cui interno non è possibile interagire con l'esterno. »
    spiegò ancora l'Incubator, passandosi pensosamente una zampina sulla boccuccia disegnata
    « E' molto simile concettualmente alle barriere delle streghe generate dalla corruzione di una Puellae, anche la struttura in se è la stessa. Però non è criptata in alcun modo, accedervi è relativamente facile. Però non ho idea di quello che c'è dentro. »

    Mentre elaborava i dati appena fornitogli dall'animaletto bianco producendo un elettrico crepitio azzurrino dal corno dorato che gli sormontava il testone, il Demone delle Temeste registrò un rumore e un movimento nell'area monitorata dai suoi sensi: un centinaio di metri alla sua destra, delle esili manine di bambina avevano sollevato un tombino di metallo, lasciandolo ricadere un istante dopo; probabilmente, le piccole abitanti dei tunnel dovevano aver registrato la sua presenza.

    Probabilmente, visto l'andamento della situazione -con la mancanza di dati, l'impossibilità di contattare Quarion e il fatto che fosse egli stesso di fretta-, la cosa oggettivamente più utile e pratica da farsi era limitarsi per il momento a fornire una presentazione scritta e una dichiarazione di intenti all'unica personalità che sapeva essere responsabile di quella fazione di bambine fuggiasche, così... mentre avanzava levitando verso il tombino -fluttuando in modo di non allarmarle le ragazzine facendo rumore- il Raitei estrasse ancora una volta il taccuino e cominciò a scriverci sopra con una grafia rapida ed elegante.


    jpg« Avvisami tra dieci minuti. »

    Programmando l'Incubator perché gli facesse di nuovo da sveglia, Brifos terminò di scrivere: il messaggio era destinato alla Dottoressa Ameonna che il Naufrago di Suspiria aveva menzionato nel suo report, a cui si presentava come uno studioso della Biblioteca di Palanthas interessato allo studio del gene Gastrea, facendo il nome di Brynjar, dicendo di averne letto il rapporto, e sperando che la Dottoressa avesse memoria del loro incontro; tuttavia, non si era dilungato su quella parte, immaginando che la donna potesse non avere né consapevolezza né nozione della sua presenza su Endlos.

    Piuttosto, la missiva informava della presenza di gruppi disposti ad offrire ospitalità e protezione alle bambine nella non lontana città di Klemvor, e invitava la Dottoressa a ricercarne l'aiuto in caso di necessità; in allegato, aveva disegnato anche una piccola mappa stilizzata dell'area, tracciando il percorso da lì all'orfanotrofio... tracciandovi i punti di riferimento che aveva notato e le strade da percorrere in caso di emergenza -con tanto di distanze-, segnalando ancora una volta Nike e Quarion come i nomi da fare per richiedere aiuto.

    Naturalmente, non aveva tempo da perdere calandosi personalmente nei dedali sotterranei, pertanto la scelta più ovvia era chiedere alla ragazzine di recapitare il messaggio; da quel che aveva letto, l'esploratore Brynjar aveva stabilito un contatto con le Bambine usando del cibo, e... frugando la sua borsa da viaggio, il Raitei trovò in alcuni biscotti di Spitfire -presi per Kyubey mentre era a bordo della Luxury- e nella merenda di Kalia che gli aveva fatto portare -prima della partenza- abbastanza merce di scambio.

    Così, tornando a toccare terra con delicatezza, il gigante dai capelli blu cobalto piegò le ginocchia per accucciarsi a terra,
    e bussò educatamente sul tombino.

    « Ciao. Io sono Brifos. »
    esordì con voce neutra, presentandosi senza aspettare risposta
    « Se vi do la mia merenda potete portare una lettera alla Dottoressa Ameonna? »

    Una richiesta semplice e diretta. Da bambino a bambino.


    jpg
    Condizioni Fisiche: Ottimali
    Status Psicologico: Concentrato
    Energie Residue: 95%

    Riassunto: Mentre riflette sulla situazione presentatagli da Kyubey, Brifos scrive un messaggio alla Dottoressa che si occupa delle bambine nel sottosuolo (per farle presente che -in caso di emergenza- le bambine possono trovare appoggio all'Orfanotrofio o dai Riders chiedendo di Nike e Quarion), e prova a convincere quella sotto il tombino a consegnare la lettera in cambio della sua merenda. :sisi:

    png

    Poteri Passivi


    Mantra: Vista Cieca | Radar | Auspex Spiritico | Trick-Detector | Mindfuck-Alert
    Levitazione: Volo
    Hado: +10% di Mana
    Memento: Istant-Casting
    Ataraxia: Resistenza al Dolore e Anti-Malia
    Intuizione: Vista Karmica dei legami empatici che connettono due o più spiriti
    Rianimazione: Immortalità
    Autorevolezza: Aura di Saggezza [Passiva di Gilda]
    Sapienza: Passiva di Conoscenze [Passiva di Gilda]
  12. .

    Dopo il suo arrivo all'orfanotrofio e la presentazione con cui era esordito, il Demone delle Tempeste si ritrovò puntati addosso gli sguardi straniti delle tre suore armate, lasciando la scena congelata per un lungo momento in un'immobile fissità vibrante di confusione, di cui il Gigante non parve però minimamente preoccupato: nulla era cambiato, certo, ma -viste le possibili evoluzioni che le probabilità avrebbero visto verificabili in assenza di un suo intervento- la stasi era certamente un progresso.

    « Senti: io non ti chiederò che cosa intendi perché sinceramente non me frega,
    però se sei un tirapiedi del Re dei Grachild allora caricati in spalla quel fallito e gira i tacchi
    o ti faccio ballare la salsa a suon di pallottole. »
    ribatté dopo un primo momento di interdetto silenzio una delle donne in abiti sacrali
    « Qui decido io ed i mocciosi non li faccio uscire nemmeno se venite a bussare con tutti i team superbellici di Genesis, è chiaro? »

    Ben lungi dal sentirsi in qualche modo minacciato, il Raitei si limitò a posare i vacui occhi grigio perla sulla donna che aveva parlato, e mentre una crepitante scintilla azzurrina risaliva il corno dorato che gli spuntava dalla zazzera di capelli blu elettrico, il colosso annuì con un singolo cenno assenso del testone.

    « I bambini non devono uscire: è l'unico approccio vagamente utile ad abbassare i fattori di rischio, visti i sistemi di difesa carenti. »
    concordò in tono asciutto, ignorando la prima parte del discorso e concentrandosi sulla seconda
    « Allo stato attuale, è la misura d'emergenza più valida per incrementare le percentuali di sopravvivenza, ma non è una soluzione definitiva o sostenibile sul lungo periodo. »

    Senza fornire ulteriori spiegazioni in merito (almeno per il momento), l'Amal passò a dedicare la propria attenzione al Cane dello Zodiaco, che -ancora prostrato per terra, ai piedi delle scale- aveva intanto concesso qualche risposta alla richiesta di informazioni avanzata dal Saggio di Palanthas.

    « Voglio solo vedere un istante i miei allievi. Desidero soltanto salutarli, voglio solo parlarci un'ultima volta, una volta soltanto. Anche attraverso la porta. Anche stando lontano. Mi basta solo dire loro addio. »

    « Basta così, via da qui che abbiamo altro a cui pensare. »
    ad interrompere il mantra intonato da Dokutsu fu un colpo sparato verso il cielo dalla leader del trio
    « Io ho una parola sola, e la mia parola è stata chiara. Tu non metterai più piede in questo posto finché avrò abbastanza fiato in corpo da impedirtelo. Ora smamma. »

    Nonostante quell'ingiunzione fosse chiaramente rivolta ai due, lo sguardo della suora non era però puntato né sul Gravity-Child, né sullo Youkai della Folgore... e a quest'ultimo non servì inseguirne la traiettoria per capire chi fosse il destinatario del prossimo avvertimento della signora, perché le sue percezioni soprannaturali captarono con facilità la nuova presenza in avvicinamento.

    « Tu, laggiù! Se riesci a capirmi alza la mano destra.
    Qui è vietato avvicinarsi, se non fai come ti dico dovrò sparare. »

    L'interpellato era un giovanotto abbigliato secondo lo stile degli Storm Rider, con ai piedi i loro tipici dispositivi, e continuava ad avanzare con andatura incerta e barcollante verso l'edificio, inconsapevole delle intimidazioni che erano state mosse al suo indirizzo... probabilmente perché, come lo squarcio nero permetteva di intuire, quello non doveva essere che un semplice guscio ormai privo di raziocinio: un ospite temporaneo che il Virus Gastrea stava sfruttando come vettore per spargere l'infezione.

    « Non rispondi, eh? Tu non rispondi, ed io sparo. Vediamo che mi dici poi. »

    Senza ulteriori indugi, la suora esplose un colpo contro il bersaglio, che gli forò la spalla e lo fece rinculare indietro per il contraccolpo, ma questo non fermò la sua marcia né gli strappò un lamento... e la cosa non cambiò nemmeno quando la donna pensò di gambizzarlo con altre quattro pallottole, perché l'infetto proseguì imperterrito il proprio percorso strisciando, aiutato in ciò da fibre di un rosso vivido che presero ad affiorargli da orifizi e ferite aperte. Segmenti del parassita infestante, affiorati all'esterno dell'ospite.

    « Crivella tutto ciò che esce da lì. »

    E così fu: l'attendente della suora, cui quell'ordine era stato impartito, fece partire una raffica di fuoco dalla sua mitragliatrice automatica, e se tutto quell'impeto ebbe il potere di scavare a viva forza un cratere nel cemento che circondava il loro bersaglio, poco poté sui tentacoli rossi, che ripresero a contrarsi come vivi e a proseguire sulla loro strada pur a dispetto di tutto il piombo incassato.

    « Brifos? Desideri che ti avverto del tempo che passa o vuoi solo che ti avverto fra quattro minuti e cinquantasette secondi? »

    Quando il piccolo bio-computer sempre accoccolato sul testone cornuto del Demone delle Tempeste parlò di nuovo, la donna con la mitraglia stava ripiegando davanti al bersaglio e all'inadeguatezza della propria arma, e per quanto egli fosse fondamentalmente uno studioso e un estimatore della contemplazione e dell'analisi -con poca o nessuna ambizione alle luci della ribalta, quei due eventi convergettero verso la medesima conclusione: doveva agire.

    « Gli esplosivi!!! I maledettissimi esplosivi!
    Quanto cavolo ti ci vuole per prendere qualche maledettissimo esplosivo??? »

    E questo, in presenza di Ningen adulti ma del tutto privi di discernimento (vuoi perché non in possesso di dati su quel che stava accadendo, vuoi per semplici limiti cognitivi), di un Gravity-Child inerte sul pavimento, e di una schiera di piccoli Ningen all'interno dell'edificio (creature che, per definizione, non erano ancora capaci di autosufficienza) significava che -per esclusione- il compito di coordinare l'operato più o meno illogico degli astanti -o almeno provarci- ricadeva nelle responsabilità previste nel codice deontologico dei Saggi di Palanthas.

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    « Avvertimi allo scadere del tempo. »

    Mentre quel comando lasciava le sue labbra pallide senza particolare inflessione, Brifos si era già voltato in direzione dell'infetto stringendo in mano la Raigekijin -misticamente evocata nella propria mano con un istantaneo e crepitante guizzo elettrico- e caricando il lancio del giavellotto: calcolare traiettoria, forza, distanza e velocità dell'obiettivo, calibrando il colpo in modo che piovesse dall'alto sul bersaglio, inchiodandolo al suolo e possibilmente fermandone l'avanzata per un po', sarebbe stato per lui automatico.

    Senza perdere tempo a guardare l'esito della sua azione -confidando che sarebbe riuscita, ma sempre monitorandola con la propria Vista Cieca-, Brifos recuperò il proprio taccuino dalla cintura a fascia e prese a scribacchiarci rapidamente sopra mentre -piegando un ginocchio- si sistemava accanto a Dokutsu.


    « Signor Dokutsu, ascolta: per i bambini è pericoloso uscire. E tu non puoi entrare. »
    ricapitolò brevissimamente il Demone, in maniera super-semplificata for dummies
    « Potresti incontrarli e salutarli un'altra volta, ma perché la condizione si verifichi, dovreste essere entrambi in vita. »

    Pur prestando più attenzione alla scrittura che non al fatto che l'altro lo stesse effettivamente ascoltando -o a come quello potesse star reagendo-, le sue parole sarebbero comunque suonate piene della Saggezza di un Custode delle Sette Vie... e per spiegargli cosa intendeva, così chiaro nella sua mente, alla Corona di Regalia risultava più immediato metterlo giù per iscritto che non descriverlo a parole. E in quel frangente, il suo tempo andava economizzato al secondo.

    « Le tue opzioni, semplificando, sono quattro. »
    lo informò, strappando la pagina* compilata in bella grafia e infilandola sotto il muso del Cane
    « Scegli tu. »

    Mentre l'Amal si tirava di nuovo in piedi -chiaramente di fretta, oltre che incurante di quale sarebbe stata la reazione dell'altro-, dalla Lancia del Fulmine sarebbe esplosa una crepitante colonna di energia azzurra: la scarica elettrica mediamente potente avrebbe investito il parassita imprigionato, permettendo al gigante di testarne la resistenza, dando alle suore il tempo di procurasi gli esplosivi, e a lui quello di avvicinarsi alla leader del trio per porgerle un altro foglio che aveva compilato camminando.

    « I Mutanti Gastrea sono attirati dalle bambine con gli occhi rossi:
    quello è un esemplare piccolo, ma continueranno ad arrivarne altri per prenderle. »

    spiegò lapidario, indicando i tentacoli rossi e porgendo alla leader la pagina di taccuino
    « Io devo andare in un altro posto, adesso, ma se proteggere la loro vita vale più della tua parola, sarebbe proficuo cercare di contattare queste persone per avere rinforzi. »

    E mentre già ruotava il testone in direzione della sua prossima meta -la faglia dimensionale che anche Kyubey aveva interesse a raggiungere-, lo Spirito della Folgore attese che la donna prendesse il foglio di carta: si trattava di un biglietto molto semplice, con scritti su il nome di Quarion Galanodel -col suo titolo di Re del Cielo, e il Big Bird come luogo di recapito- e quello di Nike, il "Re della Giada Scarlatta" che aveva sentito poco prima essere determinato a proteggere le bambine.

    Sperava soltanto che quelle donne sapessero almeno leggere.

    Cominciava di nuovo a sentire la mancanza di Arthur.



    *Il bellissimo biglietto di Brifos è scritto in forma di appunti, e per non appesantire il narrato te lo metto qui :tend:
    ---
    Assiomi di base.
    - I Mutanti Gastrea sono attirati dalle bambine con gli occhi rossi. -> Le bambine sono all'interno dell'orfanotrofio. -> I Mutanti convergeranno sull'orfanotrofio.
    - Le risorse difensive dell'orfanotrofio sono dubbie e deperibili. -> Crollo delle difese in X tempo. -> Game-Over per i bambini.

    Opzioni di Dokutsu
    - n.1: restare a terra davanti alle scale, e finire ucciso = preclude la possibilità di rincontrare gli allievi, e consuma le difesa delle suore > riduce le chance di sopravvivenza dei bambini.
    - n.2: forzare il blocco delle suore per vedere gli allievi = consuma le difesa delle suore > riduce le chance di sopravvivenza dei bambini.
    - n.3: restare di guardia intorno al perimetro per difendere l'orfanotrofio = rischio di morte che riduce la possibilità di rincontrare gli allievi, ma aumenta le difesa delle suore > alza le chance di sopravvivenza dei bambini. (Temporaneamente)
    - n.4: portare un messaggio a Quarion (Re del Cielo) per richiedere rinforzi = soluzione più vantaggiosa e definitiva sotto la variabile X, dove la X corrisponde al tempo necessario all'intervento.

    ---
    In caso si prenda l'opzione 4, Brifos ha già scritto la comunicazione per Quarion sull'altra facciata del foglietto. :pft:


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    Condizioni Fisiche: Ottimali
    Status Psicologico: Sconsolato
    Energie Residue: 105% - 10% = 95%

    Riassunto: Visto che non ha tempo, nei 5 minuti rimasti lancia la lancia per bloccare&friggere il parassita e scrive due note, e ne lascia una Dokutsu e una alla Capo-Suora.

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    Poteri Passivi


    Mantra: Vista Cieca | Radar | Auspex Spiritico | Trick-Detector | Mindfuck-Alert
    Levitazione: Volo
    Hado: +10% di Mana
    Memento: Istant-Casting
    Ataraxia: Resistenza al Dolore e Anti-Malia
    Intuizione: Vista Karmica dei legami empatici che connettono due o più spiriti
    Rianimazione: Immortalità
    Autorevolezza: Aura di Saggezza [Passiva di Gilda]
    Sapienza: Passiva di Conoscenze [Passiva di Gilda]

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    Raigekijin

    jpgSi tratta di una lancia lunga, che permette di generare, incanalare e scatenate la forza del fulmine del suo proprietario: da modello tipico, l’arma si compone di un’asta di metallo lunga circa un metro e mezzo, percorsa da ricchi intarsi e da misteriose incisioni, sormontata da una lama di mezzo metro di lunghezza, realizzata in un metallo azzurrino dalla forma piuttosto particolare.
    E' molto leggera, e pertanto maneggevole, ma estremamente resistente; in mani esperte può venire facilmente approntata ad una difesa rapida ed efficiente o venire impiegata per attacchi veloci portati alla distanza che il suo ampio raggio d’azione consente.



    Convocazione
    Non essendo di natura fisica, l’arma può venire evocata nella mano di Brifos in qualsiasi momento, manifestandosi immediatamente in un crepitio di scintille azzurre; in più, se durante la pugna Raigekijin finisse lontano dal possessore, è possibile richiamarla a sé: in questo modo, ardendo di un alone di luce blu, la lancia ricomparirà tra le mani dell’Amal.
    [Tasca Dimensionale | Richiamo: Consumo Basso]

    Ripetitore
    Completamente permeata dal potere dell'Amal fino ad esserne divenuta una concreta estensione, la Lancia del Tuono permette al suo padrone di scagliare incantesimi attraverso di essa anche quando i due finiscono fisicamente separati; tuttavia, la capacità di veicolare l'energia del Raitei -e solo la sua- ha un limite, che si quantifica in un consumo Critico (40%) -cumulativo- come tetto massimo. Saturata la resistenza, Raigekijin perde questa proprietà per il resto dello scontro.
    [Casting Decentrato]

    Light Spiral
    Al volere del Raitei, la lancia evoca una colonna di crepitante energia elettrica in un raggio limitato a 3 metri attorno a sé, il cui campo magnetico -in un flusso a spirale, sinuoso e serpeggiante- genera con effetto istantaneo il risultato di sbalzare via, contrastare e nullificare (solo se il rapporto tra consumi energetici lo consente) all’istante qualunque offensiva fisica o eterea che tenti di penetrare la barriera. [Difesa Fisica | Difesa Magica]
    Consumo: Variabile > Medio


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  13. .

    Quando giunse alle coordinate che l'Incubator gli aveva indicato come destinazione della sua ricerca, il Demone delle Tempeste si trovò in un'area urbana che poté intuire essere stato -o essere ancora, o essere in procinto di diventare nel prossimo futuro- teatro di scene di guerriglia; se non altro, con tutti gli ostacoli architettonici dislocati in giro ne aveva tutto l'aspetto: costrutti di sacchi di sabbia e filo spinato erano stati piazzati in punti strategici del percorso come a formare delle barricate, e la muraglia di lamiera che era stata formata dall'accatastarsi tutt'altro che casuale di veicoli divorati dalla ruggine dava la chiara idea dell'intenzionalità della cosa.

    Chi li aveva messi lì voleva difendere l'area da qualcosa, e con le informazioni che gli erano state fornite in primis da Kyubey, e poi da Riot, Sash e i loro amici, Brifos poté farsi un'idea di ciò a cui stava andando incontro prima ancora di giungere in vista della meta e trovarsi davanti la scena delle suorine armate e del Cane in stato di arresto: dopotutto, l'animaletto bianco che trasportava sul testone blu cobalto gli aveva già anticipato che il fuggitivo di cui era in cerca si era fermato in quel punto -confermandone l'identità quando gli indicò l'uomo prostrato ai piedi della scalinata-, e aveva esplicitamente parlato di un
    “posto affollato”...

    « E questo chi è? »
    una delle donne notò l'arrivo del Raitei e gli puntò l'arma contro
    « Ehi, idiota! E' un tuo amico? »

    ...mentre i Riders di poco prima avevano menzionato un orfanotrofio -sicuramente la struttura ben tenuta sullo sfondo, che gli ricordava Miséricorde, probabilmente istituita per accudire degli infanti-, i conigli -le bambine infette del Virus Gastrea e dai caratteristici occhi scarlatti-, e una situazione di attrito con i Jingo della nuova città, che erano intenzionati a catturarle, probabilmente (a giudicare dalle barricate che il Raitei aveva superate) con un massiccio dispiegamento di forze militari.

    « Fermo lì! Non un passo, guarda che non scherzo! »
    avvertì un'altra Suora, sollevando il fucile d'assalto per minacciarlo
    « Vi prego! Vi scongiuro, vi chiedo solo un istante! »
    esordì invece con concitazione lo sconosciuto Dotsuku, ancora faccia a terra
    « Non ti riduco le ginocchia ad un colabrodo solo perché dopo non saresti in grado di levarti di qui sulle tue gambe! Ho detto vattene! Nemmeno il Re del Cielo ha una qualche autorità su questo posto! Ho giurato che ti avrei ucciso se solo ti fossi avvicinato a più di cento passi, e tu osi ripresentarti e perfino bussare alla porta??? »
    « Vi prego... Vi scongiuro... solo un istante. »
    « Che faccio? Sparo? »
    « Poi tocca pulire, sai che macello? No, voglio che se ne va! Che rottura. »
    quella bionda si passò una mano sul viso, stancamente; poi si rivolse al Saggio
    « Ehi, tu! E' un tuo amico? »

    Sentendosi interpellare direttamente, l'Amal reclinò un poco il testone blu da na parte, sbatté le palpebre una volta con fare riflessivo, e una crepitante scintilla azzurrina percorse ronzando il suo corno dorato mentre valutava la questione e soppesava una risposta; tuttavia, alla sua interlocutrice non interessava propriamente udire una risposta, e nel frattempo proseguì.

    « Ti do un consiglio: prendi questo scarafaggio e portatelo via, lontano da qui possibilmente. Altrimenti finisce che sono costretta a sparare sul serio, e non mi va di sprecare proiettili buoni. »

    « Non è uno scarafaggio. Dotsuku è il Cane. »
    la corresse serafico la Corona Indaco, fissandola con gli insondabili occhi grigi
    « Lo Scarafaggio non è contemplato nello Zodiaco Cinese. »

    Sollevando la destra fino al capo cornuto, pungolando gentilmente con un indice il musetto del Kyubey, il gigante gli mormorò un pacato “dieci minuti”, non certo per rassicurarlo sulle sue intenzioni di far presto, quanto più come... come se stesse programmando la funzione sveglia vocale di un qualche elettrodomestico.

    « Concordo che sia meglio evitare di sparare: sarebbe uno spreco di risorse, e un cattivo esempio per i soggetti in età di sviluppo secondo gli standard etici di molte società. »

    Aggiunse con tono incolore, poi cominciò ad avanzare a passo tranquillo e misurato verso la scalinata, ricordandosi solo dopo una mezza dozzina di passi di alzare le manone per tenerle bene in vista, considerando che -in effetti- nel loro stato di allerta, le signore in abito nero avrebbero potuto giustamente allarmarsi per i suoi movimenti. Anche se stava facendo solo quello che gli avevano detto loro: prendere in custodia il fuggitivo.

    « Io sono Brifos. Studio a Palanthas, nella Capitale del Presidio Est. »
    esordì, sapendo che nelle interazioni sociali fosse buona educazione presentarsi
    « Non sono ancora amico di Dotsuku, perché è la prima volta che lo incontro,
    però il Re del Cielo -Quarion Galanodel- mi ha chiesto di cercarlo. »


    jpgBen poco preoccupato che le Suore potessero puntargli di nuovo contro o addosso le loro armi, il colosso proseguì fino ai piedi della scalinata, piegandosi sulle ginocchia quando fu davanti al fuggitivo, riducendo la propria intimidatoria altezza, e aspettando che il Cane alzasse almeno la faccia da terra.

    « Io sono Brifos, uno studioso di Palanthas: piacere di conoscerti. »
    gli disse, con voce al solito monocorde, fissandolo con le iridi color ardesia
    « Hai riportato danni di qualche tipo? Riesci ad alzarti? »

    Nel caso il Gravity Child ne avesse avuto bisogno, il Demone delle Tempeste gli offrì il palmo della manona destra per aiutarlo a rimettersi in piedi; poi, visto che non aveva troppo tempo, sia che l'altro avesse accettato l'offerta o meno, Brifos assecondò la propria infantile curiosità con un altro paio di domande.

    « Perché sei corso via? E perché vuoi entrare all'orfanotrofio? »


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    Condizioni Fisiche: Ottimali
    Status Psicologico: Tranquillo e Curioso
    Energie Residue: 105%

    Riassunto: Raggiunge il posto, fa congetture, parla con le Suore e fa qualche domanda a Dotsuku.

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    Poteri Passivi


    Mantra: Vista Cieca | Radar | Auspex Spiritico | Trick-Detector | Mindfuck-Alert
    Levitazione: Volo
    Hado: +10% di Mana
    Memento: Istant-Casting
    Ataraxia: Resistenza al Dolore e Anti-Malia
    Intuizione: Vista Karmica dei legami empatici che connettono due o più spiriti
    Rianimazione: Immortalità
    Autorevolezza: Aura di Saggezza [Passiva di Gilda]
    Sapienza: Passiva di Conoscenze [Passiva di Gilda]

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    Tecniche Attive


    N/A
  14. .

    Prestando massima attenzione alle parole della Dama del Vento, il Raitei ascoltò le due ipotesi che la donna era arrivata a formulare, valutandone gli elementi alla base e soppesandone la validità... per quanto limitatamente gli fosse possibile, alla luce delle sue parziali conoscenze sull'argomento.

    La prima istanza supponeva che il loro Nemico fosse riuscito ad ottenere così tante informazioni sul loro conto ingannando o coercendo in qualche modo qualcuno dei loro Fratelli... o che avesse banalmente appreso della loro esistenza per errore; tuttavia, pur davanti a tutti i possibili differenti scenari in cui questa eventualità si diramava, la cosa sembrava l'unica strada plausibile, visto che l'alternativa illogica quanto un atto di autolesionismo.


    -Il Re del Tempo mi ha accennato ad una sua tendenza a far sparire ogni traccia dei suoi fallimenti, uccidendo cronachisti, facendo sparire testimoni e lanciandosi in altri metodi beceri come lui. Date le circostanze in cui lo fa, penso si muova per orgoglio ferito o incapacità di accettare la realtà, dato che mi è stato descritto come un perdente.

    Certo, la tesi teorizzata da Drusilia sembrava avvalorata dalle testimonianze raccolte sui tratti apparentemente dominanti del carattere di Fistadantilus -vale a dire l'ossessione per la segretezza e lo smisurato orgoglio negazionista di ogni fallimento-, che ben si combinavano con la sparizione di intere porzioni degli Annali, le ataviche memorie della Curtis Arcana che verosimilmente lo riguardavano, creando una correlazione assai sensata tra i due elementi...

    Eppure la sua essenza di studioso e cercatore di verità non riusciva ad accontentarsi di quella prova indiziaria: quella nozione-fantasma, quel dato virtuale,
    non era abbastanza, e proprio quel punto continuava a tormentare la natura dell'Eremita, che rifiutava intimamente di accettare l'idea che quelle conoscenze fossero perdute.

    Doveva pur esserci un modo di ritrovar e quanto smarrito.
    Doveva esserci una via per
    apprendere...

    -In una delle mie visioni, ha ordinato l'omicidio di questa Ishtar... ed ha assistito ad esso. A quanto mi è parso nella gabbia, cova ancora per lei del risentimento... e ho modo di credere che Ishtar sia coinvolta in uno di questi suoi fallimenti. O che sia stata la sua stessa morte ad esserlo. Di conseguenza, lui ha cancellato tutto ciò che avrebbe potuto coprirlo di vergogna, o metterlo in cattiva luce.

    ...e, mentre il corno aureo emetteva una crepitante scintilla elettrica, il Demone delle Tempeste pensò che anche quel nome “Ishtar” potesse essere un altro buono spunto attorno a cui concentrare delle ricerche.

    -Per di più detesto pensare a lui... e mi fa venire mal di testa.
    brontolò infine l'Angelo, gonfiando le guance fresche in un'espressione imbronciata
    -Sarebbe bellissimo se -che ne so- ad un certo punto esplodesse e basta.

    Reclinando il testone blu cobalto da una parte, Brifos incatenò le iridi color ardesia agli occhi smeraldini della sua interlocutrice, e il corno dorato produsse una meditabonda scintilla azzurrina.

    jpg« L'emicrania potrebbe essere causata da disidratazione
    o da un calo di glucidi. »

    le spiegò, allungando la manona sulla scrivania per scostare una pila di libri
    « È meglio se assumi al più presto dei liquidi e degli zuccheri. »

    E pur stringendosi al petto il pupazzetto di Arthur con una mano, con l'altra il gigante tirò giù alcune torri di tomi che campeggiavano su una parte del proprio tavolo di lavoro, rimuovendo la barriera architettonica che avrebbe offerto allo sguardo verde della donna una grossa cloche argentata da cucina... e, sotto di essa, una teiera fumante, un paio di tazze, la zuccheriera, l'argenteria e -soprattutto- una torta al cioccolato.

    « Kalia me li fa mandare due volte al giorno, quando sono qui a studiare. »
    aggiunse, spingendo delicatamente il vassoio verso la sedia per l'ospite
    « Vuoi? »

  15. .

    -Kora non può parlare con noi: per questo si è isolata.
    L'hanno ricattata puntando sul suo Dreamer. [...]


    Al solito senza fiatare, l'Amal ascoltò le parole della Galanodel, filtrando da esse tutti i dati che poteva trarne, e archiviandoli nella propria memoria per compararli con quelli già in suo possesso: grazie ad alcune conversazioni avute precedentemente -con Kalia, Leon, Owl, e l'appena citato Bess-, le contingenze attorno al silenzio della Luna non gli erano sconosciute, ma non essendosi ancora confrontato con Drusilia sull'argomento, il gigante trovò la cosa interessante ed istruttiva.

    L'Amore gli accennò del coinvolgimento del Dreamer della Luna, ma non gli spiegò i dettagli, essendone ella stessa all'oscuro... eppure, con una crepitante scintilla azzurrina a percorrergli il corno aureo, l'Eremita prese mentalmente nota di studiare un modo per approfondire la questione: sapeva che gli Annali risultavano danneggiati in alcune loro parti, ma doveva pur esserci un modo per ripristinarli o recuperarne almeno qualche stralcio...

    L'Angelo gli fece anche il nome di Fistadantilus, il Padrone del Circus Diabolique, l'Arcidemone che li aveva intrappolati nello spazio distorto del Tendone durante l'attacco a Kisnoth, e per quanto quel nome non dicesse davvero nulla alla Corona di Regalia, il Saggio si premurò lo stesso di imprimerlo nella propria mente per farne l'oggetto delle sue prossime ricerche.


    -[...]Per questo vi sto visitando: dobbiamo mantenere maggiori contatti e passarci informazioni. Qualcuno sta volontariamente cercando di separarci, al punto da aver manomesso le cronache della Curtis. Non conosco le ragioni, ma so che non è una persona buona o ragionevole: per questo desidero attuare l'esatto opposto. Spero che tu sia d'accordo con me.

    A quella domanda, il Demone delle Tempeste si limitò ad annuire: dopotutto, acquisire sempre nuovi dettagli era assolutamente necessario per progredire lungo il sentiero di qualunque tipo di conoscenza. E farlo insieme ad altri era il credo dei Custodi delle Sette Vie.

    -Comunque... Owl mi ha detto delle cose, prima di morire. Gli eventi della Notte della Prima avevano almeno due obiettivi: completare un Rituale di Liberazione da una Gabbia dimensionale e performare un Rituale di Vincolo con la Corte. So che è stato definito con il termine di "matrimonio" e riguardava un tale "Blackheart" -padrone dei circensi e, suppongo, corrispondente alla figura di Fistadantilus, un Demone insediato a Nord. So che per lui andava bene uno qualunque di Noi, perciò... ha senso che abbia attaccato il Pentauron, così da attirarci tutti, considerando che è il nostro dovere.

    Mentre la Dama del Vento sospirava con evidente disagio al ricordo di quelle esperienze e delle loro conseguenze, una certa attività luminosa si avvicendò lungo il corno dorato: flebili crepitii elettrici accompagnavano con un basso ronzio i processi di elaborazione man mano che il Raitei passava in rassegna l'ipotesi ventilata dal Gufo e i suoi risvolti; tuttavia, ma pur trovando plausibili quei due obbiettivi, qualcosa implicito in essi continuava a ripresentare alla luce del suo dubbio sempre il medesimo interrogativo.

    -Quando poi sono stata rinchiusa nella gabbia, ho avuto anche modo di parlare con qualcuno che -almeno dalla voce- credo fosse proprio questo Blackheart, ma non ho ottenuto un granché: ho avuto delle visioni strane, però... di una vita che non mi apparteneva. Lui non se ne è accorto, ma mi ha chiamata Ishtar e... non so esattamente cosa pensare. Mi sento molto confusa.

    « Anche io mi sento molto confuso. »
    ammise pacatamente meditabondo il colosso dai capelli blu cobalto
    « Perché c'è una questione di base che non mi spiego: come un errore di fondo. »

    Stringendo le mani del pupazzetto che teneva seduto contro il petto, in quello che la sua faccia inespressiva non avrebbe mai fatto immaginare essere nervosismo, lo Youkai della Folgore parve esitare, cercando di esprimere in una forma comprensibile il motivo della sua incertezza.

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    « La Luna non poteva parlarci di Fistadantilus, ma per essere imposta, una tale condizione presuppone che lui sapesse dell'esistenza della Corte e del legame che unisce gli Arcani. »
    evidenziò il gigante, appuntando le iridi grigie nello sguardo verde di lei
    « Mentre per ordire una trappola utile ad attirarci dove voleva, il Nemico deve essere a conoscenza dello scopo per cui siamo programmati ad intervenire in quanto agenti del Destino; Leon mi ha detto che la Gabbia di cui parli è in grado di contenerci escludendo anche la Risonanza, e questo è singolare. »
    concluse, presentando il suo ragionamento e gli episodi di riscontro pratico
    « Mi domando come faccia Blackheart a conoscerci così. »



    Edited by Madhatter - 1/9/2019, 17:44
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