Endlos Realm GdR - Gioco di Ruolo Fantasy by Forum

Posts written by Elsarin

  1. .


    IMoW

    Rynnelthalas


    Narrato - «Parlato»


    La scena era decisamente epica, ma Rynnelthalas non provò alcuna emozione, se non una leggera empatia verso i guerrieri. Odiava i demoni con tutta sé stessa, eppure non avrebbe partecipato allo scontro. Come d'accordo preso, il suo unico scopo era quello di aiutare con il proprio sangue e la propria natura divina il richiamo del signore della guerra. Per questo motivo, ma non completamente estranea agli eventi, il drago si rivolse a Ted Carter.

    «Tu non combatterai insieme a loro?»

    Il guerriero avrebbe potuto rivolgerle la stessa domanda, perciò lei spiegò con pazienza, per le orecchie di chi poteva sentire:

    «Questa battaglia non mi riguarda, almeno per il momento. Ma alla fine, quando i tuoi compagni emergeranno vittoriosi, farò quanto mi è possibile per benedire il loro successo.»

    Passò una mano sulla lunga chioma rossa e la accarezzò con dolcezza, le mani che scivolarono fra le setole lisce e profumate. Gli occhi dorati intanto non si perdevano un singolo istante di quella lotta che era solo, probabilmente, agli inizi.

    Info Pg


    Fisico: Buone condizioni
    Mente: Buone condizioni
    Energie: 100%

    Link Scheda: Rynnelthalas

    Note: Nessuna


    Equipaggiamento:


    Nessuno

    Passive Sfruttate:


    Nessuna

    Tecniche Utilizzate:


    Forma Alternativa



    Code originali by Hitsuga e _Maffy_.



  2. .


    Afferrò la borraccia con fare pienod i bramosia, portandola alle labbra, secche e disidratate, e bevendo avidamente. Quando ebbe finito, restituì la borraccia vuota al suo proprietario, ringraziando con un caloroso «Grazie di cuore!» che proruppe dalla sua bocca con rinnovata energia. La luce di follia nei suoi occhi sembrava essersi attenuata, e ora il guerriero aveva qualche attimo di lucidità.
    «Mi chiamo Arthur» disse, sapendo di non essersi ancora presentato. «Ma non ricordo molto altro.»
    Sollevò la spada e la osservò con attenzione. Uno strano potere emanava da essa, e sentiva che mai avrebbe dovuto lasciarla, perché ne andava della sua vita. Quell'oggetto era fondamentale, per qualche misterioso motivo.
    «Noi andremo... volevo dire... io andrò a Yasul. Potete offrirmi un po' di cibo, e indicazioni per raggiungerla?»
    Per un attimo aveva avuto come l'impressione di non essere solo, e che una presenza fosse al suo seguito.
    «Ho bisogno di quel fodero, quindi farò quanto mi avete chiesto.»
    Si sarebbe arruolato - che altro poteva fare per sopravvivere? Lui era un guerriero, dopotutto. E poi la vita avrebbe deciso cosa fare di lui.

  3. .


    «Merovish.»
    Il commento venne quasi sputato dall'uomo, i cui occhi si chiusero per lunghi istanti. Momenti di incertezza sul suo volto, mentre una comunicazione silenziosa era in atto. Le immagini di luoghi lussureggianti sbiadirono, lasciando il posto a un deserto di rovine spazzate dal vento. Ci fu un momento di profonda tristezza nel cuore del portatore della spada, e i suoi occhi si velarono di lacrime. Lacrime non sue.
    «Non cercavo Mervish ma... qualcosa di più vecchio. Qualcosa di antico.»
    Qualcosa che non esisteva più da molto tempo. L'uomo sollevò lo sguardo verso la creatura e digrignò i denti come se fosse un cane con la rabbia.
    «Io... non posso lasciarla. Lei... mi appartiene. Ma... forse potete fabbricare un altro fodero? Un fodero, sì, per proteggerla. Non voglio che si sporchi.»
    Non si rendeva conto di essere lui, ormai, ad appartenere a lei.
    «Un fodero e... cibo. Acqua. Ho molta sete. Vi prego, datemi da bere.»
    Un commento che veniva dal suo cuore e non una pulsione della spada, sussurrato in un attimo di lucidità.
    «Io non ho soldi ma... sono forte, posso lavorare. Datemi qualcosa da fare e vi saprò ricambiare il favore. Io... non so dove sono e non ho dove andare... aiutatemi...»

  4. .


    A buon drago poche fiamme

    Rynnelthalas


    Narrato - «Parlato»


    Rynnelthalas non era maleducata, ma nemmeno capiva tutti gli strani rituali dei mortali, e i loro registri linguistici. Dall'alto della sua divinità, non usava il "lei" o il "voi", ma semplicemente si rivolgeva a tutti come se fossero inferiori, non per malizia o cattiveria, ma per la sua ingenua semplicità. Perciò si rivolse al goblin con naturalezza, usando parole semplici.

    «Ti ringrazio per i complimenti. Non pensavo potessi vedermi nella mia vera forma. Mi sono trasformata all'esterno della radura per non spaventarti, piccola creatura.»

    Sorrise, gentile e dolcissima, per poi avanzare verso il monolite e colui che vi sedeva poc'anzi.

    «Non sconosciuta, ma Rynnelthalas, aspetto della vita e custode della Valle, che aimè è ormai lontana nel tempo e nello spazio. E tu, creatura, chi sei e ache razza appartieni? Non ho mai visto un tuo simile prima d'ora. I tuoi occhi risplendono di una luce antica, non sembri un semplice goblin.»

    Parole che furono confermate dall'intuito e dall'istinto dell'antico drago, che per lunghi anni della sua vita aveva studiato le creature minori. Sentiva, senza capire il perché, che qualcosa non andava nel suo interlocutore, e la sua curiosità era tale da fare tutte le domande che riteneva importanti.

    «Sei anche tu un naufrago, o sei nato qui, su Endlos?»



    Info Pg


    Fisico: Buone condizioni
    Mente: Buone condizioni
    Energie: 100%

    Link Scheda: Rynnelthalas

    Note: Nessuna


    Equipaggiamento:


    Nessuno

    Passive Sfruttate:


    Forma Alternativa

    Tecniche Utilizzate:


    Nessuna



    Code originali by Hitsuga e _Maffy_.



  5. .


    «Sì... lo so che non è un punteruolo... so cos'è una spada.»
    La mente era annebbiata ma era pur sempre un guerriero, uno che aveva combattuto molte battaglie, o così gli pareva di ricordare. Anche i ricordi, in effetti, erano confusi. Qualcosa si infiltrava nella sua mente, modificando ciò che vedeva. "Daleli", quel luogo era differente da come lo ricordava - o era la spada a ricordare?
    «Dove sono i giardini? I fiumi, i campi...»
    Si guardò intorno, confuso, memorie non proprie che emergevano secondo dopo secondo. E avanzò verso il gigantesco quadrumane, uno sguardo che implorava, quasi, di essere ascoltato.
    «Karzew... dov'è la città? La grande città? Lei... lei vuole saperlo!»
    Si portò la mano libera alla testa e cadde in ginocchio, provando una strana fitta alle gambe. Non poteva, non voleva mollare la presa. Le altrui parole vennero perciò ignorate. Ma invece conficcò la lama nel terreno e si diede la spinta per riportarsi in piedi, il mantello che svolazzava come una bandiera al sollevarsi della brezza, sporco di polvere e terra e sabbia.
    «In che anno siamo?»
    La domanda sembrò una supplica sofferente, perché dalla risposta avrebbe forse capito molte cose.
    «E questa Daleli dove si trova? Siamo nei pressi del deserto di Harakir?»
    Non aveva capito, ancora, che si trovava in un mondo differente dal suo... ma forse quell'informazione sarebbe stata acquisita continuando a parlare con Karzew.
  6. .
    Nickname: Elsarin
    Numero di personaggi attivi: 2
    Tesoreria Coin: x

    #1
    Personaggio: Rynnelthalas
    Scheda: Link alla scheda
    Revisione: Link al topic di revisione
    Conto: Link al conto
    Gilda: Nessuna
    #2
    Personaggio: Soulburn
    Scheda: Link alla scheda
    Revisione: Link al topic di revisione
    Conto: Link al conto
    Gilda: Nessuna
  7. .


    A buon drago poche fiamme

    Rynnelthalas


    Narrato - «Parlato»


    Volava ad altezza tale da non doversi preoccupare delle genti che abitavano il feudo settentrionale, probabilmente abituate, secondo l'idea che Rynne si era fatta di Endlos, a vedere strane creature. Aveva viaggiato moltissimo, negli ultimi tempi, ma la sua sete di conoscenza non era mai svanita, lasciando che il drago si preoccupasse ancora di scoprire cose sempre nuove, e conoscere persone sempre diverse. E così, quando atterrò nei pressi di una piccola radura che aveva visto da lontano, dischiuse le ali, si ritrasse in posizione eretta e velocemente si rimpicciolì fino ad assumere la sua dimensione umana. Assomigliava dunque a una bellissima elfa dei boschi, con la carnagione abbronzata, i capelli rossi e fluttuanti, lunghe orecchie a punta. Vestiti succinti lasciavano intravedere un corpo tonico e allenato, corpo che il drago si era scelto per convivere con i mortali della sua Valle ma che poteva essere utilizzato anche su Endlos per evitare di terrorizzare qualcuno. L'unico segno della sua reale appartenenza draconica erano le lunghe corna d'ebano, e gli occhi cremisi, che ardevano di una luminescenza dorata capace di attirare e catturare gli sguardi altrui.

    Entrò nella radura senza un motivo preciso, ma comprese ben presto che era stato il destino a condurla lì. Sulla cima di un'alta roccia stava una creaturina che emanava un grande calore. Rynne si fermò a pochi metri da lui e prese a osservarlo con curiosità, per il momento senza dire una parola.


    Info Pg


    Fisico: Buone condizioni
    Mente: Buone condizioni
    Energie: 100%

    Link Scheda: Rynnelthalas

    Note: Nessuna


    Equipaggiamento:


    Nessuno

    Passive Sfruttate:


    Forma Alternativa

    Tecniche Utilizzate:


    Nessuna



    Code originali by Hitsuga e _Maffy_.



  8. .
    Camminava lento ma imperterrito lungo un sentiero che solo lui poteva vedere, una strada ampia e decorata da lunghe aiuole alberate. Le latifoglie argentate presidiavano la via da ambo i lati e accompagnavano viaggiatori e cittadini lungo il percorso verso la grande città. Una luce rossa guidava i suoi passi fra le nuvole di polvere e sabbia, trascinandolo sempre più in profondità, sempre più verso quella primeva illusione. Ma una figura nuova, reale, concreta, si palesò di fronte all'ignaro naufrago, il quale strinse con forza l'elsa della spada.
    «...»
    Sollevò gli occhi sul mostruoso essere dai molteplici arti, la spada nera stretta nel pugno, e non interruppe il suo incedere finché non fu abbastanza vicino da poter sussurrare qualcosa e sperare d'essere udito.
    «Dov'è?»
    La sua voce era così fievole che a malapena il vento non la sovrastava. Ancora una volta la domanda venne posta, in tono stavolta più autoritario e aggressivo:
    «Dov'è?!»
    La mancina si unì alla destra sull'impugnatura della lunga spada, che emise una specie di inquietante ronzio. Nella mente del viandante dei mondi, si sovrapposero immagini di una città luminosa, grande, magnifica, circondata da campagne, campi coltivati, caserme, praterie, foreste, campi di caccia, stagni e fiumi. La domanda della creatura servì ad aprire gli occhi del portatore della lama, il quale si accorse, improvvisamente, di reggerla con forza tale da farsi sanguinare le nocche.
    «Non... non lo so. Non so dove sono... Che posto è questo?»
    Ma nonostante tutto non smise di pugnare quell'arma scura come la notte, né di provocarsi dolore. Qualcosa gli suggeriva di lasciarsi andare completamente, ma lui sapeva che il dolore lo avrebbe aiutato a restare cosciente. A restare vivo.
    «Voi cosa.... cosa diavolo siete?»


  9. .
    Certo, aperto qui!
  10. .
    Awakening


    Si alzò il vento e la sabbia rossa venne sollevata dal suolo in una nuvola scura, rivelando un corpo. Gli avvoltoi iniziarono a girare intorno ad esso, quand'egli si riprese dallo stato di torpore che l'aveva colto. Aprì prima gli occhi, rivelando uno sguardo spento e confuso; poi mosse le braccia tastando il terreno e annaspando per l'aria, la barba nera e incolta, sporca di sabbia e terriccio, i capelli spettinati e ispidi, gli abiti da viaggio consunti e rossicci. Si mise in ginocchio. Aprì le mani, le osservò per bene: erano ricoperte di calli, tipici di chi aveva lavorato duro... o impugnato un'arma per molti anni.
    «Dove sono?» La sua voce, un sussurro. Poi un gemito. E infine, un urlo: «Dove sono?!»
    L'unica risposta venne dal vento sibilante e impetuoso, reso più ardito da un clima beffardo dei bisogni degli uomini. La figura solitaria chinò lo sguardo, e ciò che vide lo fece impallidire. Poco di fronte a lui, nella sabbia, qualcosa riluceva, una luce rossiccia e inquietante, ma che per qualche strano motivo pareva attrarlo come il sussurro di un amante. Le braccia si distesero, le mani iniziarono a smuovere la sabbia, a scavare nella terra per liberare la fonte dell'opalescenza e del desiderio irresistibile.
    Fuoco. Sangue. Salvezza.
    Immagini strane e inspiegabili si formarono nella sua mente, finanche le unghie sporche e rovinate cozzarono su una superficie metallica. L'uomo, quasi febbricitante, afferrò l'elsa di una spada nera come il peccato, elegante , finemente decorata e di qualità superiore ad una lama qualsiasi. E poi iniziarono le voci, i sussurri leggeri e indistinti.
    «Il mio nome... il mio nome... Non ricordo...»
    La risposta dell'uomo fu debole, ma il suo sguardo si era fatto infuocato, attento, stranamente lucido. Spada in pugno, si mise finalmente in piedi e barcollò in avanti, reggendo la pesante spada nera con la destra, la punta che solcava il terreno lasciando una scia nella sabbia. Per il momento la sua meta era l'entroterra di Daleli. Non conosceva la regione, non era mai stato in quel luogo, non sapeva nemmeno dove si trovava, ma era come se nella sua testa si fosse formata la visione di un'antica civiltà, un tempo florida e prospera, in netto contrasto con quell'ambiente desolato e vecchio. Intanto la gemma incastonata nell'arma pulsava come il battito di un cuore.
    «La... la troverò...»




    Edited by Elsarin - 20/9/2019, 14:56
  11. .
    CITAZIONE (Jira @ 20/9/2019, 13:33) 
    CITAZIONE (Elsarin @ 20/9/2019, 13:15) 
    Pensavo che sia stata forgiata in un passato immemore, qui su Endlos, e contribuisca a rapire gente da altri mondi, o da Endlos stessa.

    Ok, se è legata a tempi vetusti potrebbe sbucare fuori nella regione di Daleli, che ne pensi? :flwr:

    Presidio Sud? Ci sta! Mi andrebbe benissimo ^^ Aspettiamo che sia finita la revisione o possiamo già iniziare a giocare? Cosa consiglieresti?
  12. .
    CITAZIONE (Jira @ 20/9/2019, 12:46) 
    CITAZIONE (Elsarin @ 20/9/2019, 12:27) 
    No, sono aperto a ogni proposta ^^

    Dunque, se ho capito bene si tratta di una spada maledetta che prendo possesso di chi la impugna. Si troverebbe già sul semipiano (da tempo immemore o perché magari è stata forgiata su Endlos) oppure verrebbe portata dal Maelstrom? :mumble:

    Pensavo che sia stata forgiata in un passato immemore, qui su Endlos, e contribuisca a rapire gente da altri mondi, o da Endlos stessa.
  13. .
    CITAZIONE (Jira @ 20/9/2019, 12:12) 
    CITAZIONE (Elsarin @ 19/9/2019, 17:52) 
    PS. In particolare per SOulburn avrei bisogno di una scena introduttiva, c'è qualche Master che si vuole accollare il malloppo, a revisione ultimata?

    Avevi già in mente una location in particolare? :mumble:

    No, sono aperto a ogni proposta ^^
  14. .
    Sarei contentissimo se qualcuno volesse scambiare due chiacchiere (o due pugni in faccia) con i miei PG ^^

    Rynnelthalas, la draghetta di quartiere!

    oppure!

    Soulburn, "l'Adescatrice di Anime", ancora in revisione ma penso di poter iniziare qualche free role, se siete curiosi. ^^


    Accorrete numerosi, più giocate apriamo e meglio è per tutti ^^


    PS. In particolare per SOulburn avrei bisogno di una scena introduttiva, c'è qualche Master che si vuole accollare il malloppo, a revisione ultimata?
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    ~ Soulburn ~

    Ombra

    Quirks and Companions

    Soulburn
    Una lama affilata, forgiata in un metallo sconosciuto, ma più duro dell'acciaio, l'Adescatrice di Anime appare di un colore scuro come la notte, con riflessi argentati. Dal pomolo alla punta sono un metro e sessanta. Nella guardia brilla una gemma rosso sangue che emana una leggera luminescenza. Inoltre la spada garantisce un certo livello di protezione al suo portatore, rendendosi conto di eventuali attacchi mentali diretti a lui o alla spada stessa. Il portatore può percepire emozioni, sensazioni e immagini direttamente dalla spada, come forma di comunicazione molto basilare.
    Spada, Passiva di Mindfuck-Alert


    Cavaliere Ignoto
    All'inizio di ogni scena, Soulburn evoca un portatore da uno dei mondi che circondano Endlos o dal semipiano stesso. Costui diviene il cavaliere ignoto che brandirà la spada del destino finché quest'ultima non lo rimanderà indietro. Soulburn ha una propria volontà ma spesso è il cavaliere ignoto a doverla interpretare.
    Supporter


    Tocco Straziante
    Il portatore di Soulburn può utilizzare questa tecnica attingendo alle energie della lama del destino, che si ricopre di un'aura oscura. Il semplice contatto con questa emanazione provoca freddo intenso e un senso di spossatezza più o meno grave in base al consumo di energie.
    Tecnica di Attacco magico ravvicinata a consumo variabile, Durata istantanea.


    Ombra di un cavaliere
    Soulburn evoca una creatura fumosa ma tangibile, umanoide ma dai tratti demoniaci, che può eventualmente impugnare la spada o attaccare insieme al cavaliere ignoto. Possiede artigli capaci di lacerare carne e metallo.
    Evocazione a costo critico - Durata massima 2 turni


    Luce Rosso-sangue
    La gemma emana una luce soffusa, simile a quella prodotta da una torcia, in un'area di 5 metri di fronte al portatore. Utile per rischiarare le tenebre e permettere a chi la brandisce di vedere dove sta andando.
    Tecnica scenica di Supporto


    Salvaguardia
    Soulburn può riportare in vita il suo campione - o un bersaglio a sua scelta - attingendo alle proprie energie soprannaturali.
    Tecnica a consumo Critico - Durata istantanea


    Armatura Demoniaca
    Soulburn evoca un'armatura d'ombra magica intorno al suo portatore e a sé stessa, proteggendo entrambi da un attacco magico o fisico. Il portatore apparirà come un demone cornuto e munito di spunzoni, ali e coda.
    Tecnica di Difesa ibrida a consumo variabile - Durata istantanea


    Anime dei morti
    Soulburn rilascia le anime presenti nella lama, che si muovono sotto forma di uno sciame di fuochi fatui famelici verso un'area (5m x basso, 7m x medio, 10m x alto, 15m x critico), danneggiando le anime delle vittime che proverebbero come un acceso bruciore e senso di spossatezza, pur non subendo evidenti danni fisici.
    Tecnica di Attacco magico a distanza a consumo variabile, Durata istantanea.


    Aura di Terrore
    Soulburn evoca intorno a sé un'aura che provoca terrore in chi la percepisce, influenzando ogni vittima nel suo raggio (5m x basso, 7m x medio, 10m x alto, 15m x critico). L'effetto è quello di restare sconvolti, lasciandosi cadere in ginocchio, tremanti e incapaci di reagire, oppure fuggire a gambe levate, impiegando il massimo del proprio potenziale per scappare il più lontano possibile. Il portatore della spada sarebbe immune agli effetti di questo potere.
    Tecnica di influenza mentale a consumo variabile, durata due turni.



    Risucchio dell'anima
    Soulburn assorbe l'anima della sua vittima, uccidendola all'istante e nutrendosi della sua energia vitale. Utilizzabile solo sotto approvazione del Quest Master o dei giocatori coinvolti.
    Tecnica scenica - Fatality


    Suggestione
    Soulburn invia un comando mentale a colui che tenta di brandirla. Il comando è di natura una frase di due o tre parole al massimo, che la vittima colpita deve compiere al meglio delle sue capacità.
    Tecnica mentale ravvicinata a consumo basso - Durata istantanea


    Ali del Fato
    La spada del destino si smaterializza per apparire altrove - entro i confini di Endlos - pronta per essere trovata da un nuovo cavaliere ignoto. Non utilizzabile in combattimento, e in Quest sotto approvazione del Quest Master.
    Tecnica scenica di teletrasporto - Durata istantanea


    Fuoco dell'Anima
    Grazie al proprio potere magico latente, l'Adescatrice di Anime può potenziare il prossimo colpo lanciato dal suo portatore, aumentando il suo valore offensivo di un valore pari al consumo di energie.
    Tecnica di supporto a consumo variabile, durata 1 turno.


    Strands of Fate

    Awakening





    Edited by Elsarin - 9/10/2019, 19:53
335 replies since 8/12/2009
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