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Edited by Drusilia Galanodel - 14/6/2012, 16:28
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Lars Cthulu.
User deleted
Dolore, solo dolore... Ecco cosa provavi. Ti eri appena risvegliato da un sonno che sembrava essere durato una vita e non riuscivi a trovare un equilibrio. Ogni singola cellula del tuo corpo ti trasmetteva sofferenza e mentre provavi a muoverti per risvegliare il tuo corpo, realizzasti che eri in trappola, che non potevi muoverti, era come se ti avessero murato vivo. Cercavi di ricordare cosa era successo, ma dopo il quinto boccale di birra ricordavi solo l'orribile risveglio di pochi attimi prima. E ciò nutriva la tua ansia, che cominciava a crescere, dominandoti, aiutata dal fatto che vedevi solo nero, lasciandoti completamente privo di risposte, mentre centinaia di domande e preoccupazioni balenavano nella tua mente Sono vivo?
Dove sono?Perché tutto questo dolore?
Perché non posso muovermi?Cosa ci faccio qui?
Perché io?Sono cieco?
O sono bendato?Mi hanno drogato?
Quanto ho bevuto l'altra notte?Come faccio a fare pipì?
E la cacca?Ho fame?
Rendendo man mano l'ansia e la preoccupazione pari, se non superiori, al dolore fisico che provavi, sino a quando una voce non squarciò il silenzio.Oh, ti sei svegliato, ma non è ancora il momento....
Quell'unica voce era vorticata nella tua testa come un turbine di chaos puro, pugnalando la tua povera, dolorante testa, forse per un colpo, forse per qualche droga, forse per entrambi. Mentre provavi a cercare di vedere l'interlocutore, una nuova sensazione rubò la tua intera attenzione. Qualcosa ti stava entrando sotto la pelle, forse un ago, forse altro, eri troppo scombussolato per analizzare correttamente, provasti a capire, a urlare, a ribellarti, ma l'unico risultato fu di nuovo l'oblio.. -
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Un lampo sopra le loro teste, e d'improvviso pioggia, tanta pioggia.
Non ebbe neanche modo di rendersi conto dell'accaduto, il Demone-Volpe: un istante prima in un locale laputense nelle visti del poliziotto cattivo pronto ad interrogare uno stregone malefico e maledetto, ed ora... all'aperto, in un posto totalmente sconosciuto e mai visto prima d'ora.
No, ne era certo: non era il Mastio l'enorme reggia che si presentava ai loro occhi, né nelle terre dell'isola volante ricordava di aver mai visto una simile struttura.
Fantastico... erano stati fregati.
« Mi auguro che si stiano godendo la festa... »
Sussurrò a denti stretti l'Elessedil, oramai zuppo dalla testa ai piedi.
Non era molto comodo ritrovarsi i lunghi capelli argentati letteralmente spiaccicati sul suo volto, a coprire quasi totalmente la visuale dei suoi occhi.
Portò una mano a liberare l'oro da essi emanato, e lo dedicò alle clessidre dello Stregone del Tempo.
« ...perché sarà l'ultima, per loro. »
Oh, vi avrebbero potuto giurare.
« Fortunatamente » proseguì subito dopo, oramai ben poco preoccupato di trovar riparo in fretta e furia « credo di aver capito dove siamo finiti. »
Si sforzò per rizzare le orecchie, anch'esse appesantite dall'acqua, per suggerire al compagno di servirsi anch'egli del suo udito. Pur se accompagnato dal rumore roboante della pioggia, la musica armoniosa e rilassante di quelle terre sarebbe stata loro più chiara ed utile che un faro nella notte.
« Presidio dell'Est: le terre della Dama Azzurra. »
Terra alleata ed amica dunque, dove più volte il Magister aveva già camminato.
Certo non si aspettava che il suo regno, noto e famoso a chiunque per la sua serenità, potesse essere avvolto da acquazzoni di quel livello, ma... perché no, in fin dei conti. Stonava magari, ma non poteva certo sfuggire alle leggi della natura.
« Entriamo? »
Per quel che poteva valere, oramai, indicò con una pazienza innaturale -colpa della musica- il portone d'ingresso di quell'enorme edificio.
Ed in un certo qual senso, in effetti, si sarebbero potuti definire persino fortunati: quale presidio si sarebbe potuto mai definire più accogliente ed accomodante delle terre verdi dell'Est? Ne era certo, il Demone-Volpe, che avrebbero ricevuto degli abiti asciutti, una bella cioccolata calda, e tutto l'aiuto ed il supporto di cui avrebbero avuto bisogno.
Sì, ne era assolutamente sicuro.. -
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« ... »
Un babbeo.
Era talmente impegnato a fare la parte del collega cattivo che non si era nemmeno accorto che quel maledetto stregone stava castando una magia di traslocamento; Era rimasto ancora con l'espressione corruciata ed i nervi tesi, ad osservare il punto in cui pochi secondi prima stava la sua preda, un tizio totalmente a caso che non solo lo aveva appena messo in ridicolo, ma l'aveva anche "sparato" in un altro luogo a lui totalmente sconosciuto.
« Mi auguro che si stiano godendo la festa... Perché sarà l'ultima, per loro. »
Una pioggia scrosciante li aveva accolti in quel lido, nascondendo in parte i loro volti lividi ed iracondi con i loro stessi capelli, che ora ricadevano adesivi sulle loro facce, contribuendo ad aumentare - se fosse possibile farlo ulteriormente - il loro livello di rabbia.
« credo di aver capito dove siamo finiti. Presidio dell'Est: le terre della Dama Azzurra. »
Era già qualcosa, e ciò questo contribuì a rilassare appena lo stregone del tempo, il tanto da indurlo a ripensare alle ultime parole di Malek...
« Nientepiù di quello che dirò ora a voi... » Cominciò in un sussurro, muovendosi non appena la Volpe parve farsi coraggio, iniziando ad incamminarsi verso l'immensa Reggia che gli si parava d'innanzi.
« E' possibile che la causa di tutte quelle sparizioni, compresa quella di Lars siano colpa dello stesso Stregone... Molti potrebbero essere ancora vivi allora... » Stavolta parlò più ad alta voce, visto che lo scroscio ininterrotto della pioggia aumentava d'intensità.
« Compreso Lars »
Ripetè, un pò per infondere un pò di speranza nell'amico Volpe, ed un pò perchè conoscendo la cocciutagine e la forza di quel ragazzo, era decisamente cosa ostica riuscire a farlo fuori. Diavolo, era perfino riuscito ad andare via dalle segrete dei Von Liebewitz... Ma com'era possibile?
Infine si ritrovarono davanti alle porte d'entrata della reggia, imponenti come la struttura stessa, bianche ed elevate come le nuvole del cielo.
« Entriamo? »
L'ultima volta che la volpe lo aveva lasciato fare (due minuti prima) erano finiti fradici ed ancazzosi a guardare nuvoloni di tempesta.
Forse stavolta era il caso di lasciar fare alla volpe.
« Ma sì, daltronde abbiamo già tastato il fondo, cos'altro potrà mai andare storto? »SPOILER (clicca per visualizzare)Era una vita che volevo dire la frase del pindaccio XD. -
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Edited by Drusilia Galanodel - 18/6/2012, 20:23. -
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Lo strofinio incessante della stoffa sulla pelle era un rumore impercettibile eppure continuo nella sala silenziosa e buia della magione, ma la cosa più curiosa era che -anche se andava avanti ormai da un’ora buona- non sortiva alcun effetto, generando di conseguenza gemiti a metà tra la collera e lo sconforto nella ragazza che cercava disperatamente di togliersi quello strato di trucco pesante dalla faccia.
« Niente da fare...! Non viene via...! »
piagnucolò disperata una squillante voce femminile, per natura portata alla petulanza
« E’ orribile! Sembro una vecchia battona da due soldi!
La mia carriera è rovinata e il Signor Aren non mi guarderà più! »
si lagnò ancora mordendo un fazzoletto e stridendo di gola un acuto degno di un’aquila
« Insomma! PERCHE’ NON FAI NIENTE?! Guarda che anche tu se ridotto male! »
si inalberò, gettando nello specchio uno sguardo furente al riflesso del compagno
« Sei orribilmente gobbo, praticamente pelato, e ingiallito come formaggio ranc... »
Un coltello da lancio conficcato con precisione nel cranio della gallina in cosplay dipanò il silenzio, facendola crollare in ginocchio, lasciandola però appesa in una posizione impossibile e piuttosto grottesca, data la faccia sprofondata nel lavandino.
« Se la tua faccia non ti piace, posso tagliartela via. »
si offrì con voce pacata e serafica un uomo, avanzando lentamente per riprendersi l’arma
« ...ma ho il presentimento che questo luogo non ti permetterebbe di uscire dal ruolo. »
uno strattone liberò la corta lama insanguinata, strappando uno spasmo al cadavere
« C’è un contratto e ci sono delle clausole che non possiamo ignorare fintanto che siamo bloccati qui; quindi, visto che -come Aren ama ripetere- siamo dei professionisti... »
proseguì, aggiustandosi la cravatta e rimirando il suo nuovo, sgraziato volto allo specchio
« ...finché non troviamo un modo per stanare la preda, staremo qui e reciteremo la nostra parte. Sono stato chiaro Harleen...? »
Dalla massa di crespissimi riccioli rossi, venne fuori un mugolio stizzito e imbronciato;
poi, grattandosi nervosamente la ferita aperta alla testa, la cameriera si rimise in piedi e annuì.
Non avrebbe deluso il suo adorato mentore per niente al mondo: sarebbe stata professionale.
« Molto bene. Adesso torniamo in scena: preparati. »
concluse, riponendo il pugnale nella tasca interna della giacca e allacciandosi i polsini
« Datti una rassettata, e recupera le cervella dal lavandino, prima di uscire:
non puoi permetterti di perderne ancora dell’altra. »
La porta del bagno si richiuse in silenzio con un piccolo scatto secco.
La porta della sala del trono -debitamente addobbata a festa per la serata danzantee non solo- si aprì di scatto, e mentre la musica dei jukebox arrivava al termine della canzone, le luci stroboscopiche illuminarono la sagoma di due sconosciuti stagliati nel vano della porta.
« Ma tu guarda che strano... »
ciarlò la cameriera, in un bisbiglio che solo il maggiordomo poté udire
« . . . »
Per un istante, tra gli invitati/ballerini calò il silenzio, e tutti si voltarono nella direzione dei misteriosi intrusi, puntando loro addosso diverse paia di occhi dal di là degli stravaganti e colorati occhiali da sole.
« Hai notato che quel tizio appena entrato sembra... »
proseguì la rossa sempre a voce bassa
« . . . »
A spezzare la staticità di quella scena surreale fu uno degli invitati, un ometto tondo e pingue cherotolòuscì fuori dalla massa a tempo di musica per additare gli intrusi con fare allarmato ecantareesclamare...
-Dei laaaaadriiiiih ~ ♪
Con un movimento rapido e fluido, tanto che sarebbe potuto sembrare anch’esso un passo di danza, il maggiordomo emerse dal fronte degli invitati, superò il ciccione che aveva parlato, e si mostro ai due nuovi arrivati in tutto il suo splendore... cioè: il suo smoking era veramente un capolavoro della sartoria!
...per lo meno quello, visto che le sue sventurate sembianze avevano invece tutte le imperfezioni fisiche di questo mondo: una vistosa gobba, una calvizie incipiente che gli lasciava il cranio appena coperto da una corona di capelli stopposi e gialli come paglia, e probabilmente pure la lunghezza asimmetrica degli arti.
Da una tasca interna della giacca elegante, il maggiordomo estrasse un pugnale, e con noncuranza si incise un taglio sul palmo; subito, una serie di immagini dello stesso coltello presero a manifestarsi intorno a lui come ologrammi, vorticandogli intorno come le api di un alveare... prima di scagliarsi contro gli invasori come un serpente di dieci metri lanciato alla carica.
« Ma non avevi detto che dovevamo essere professionali...? »
La cameriera lo affiancò, rivelandosi una donna di mezz’età dai vaporosi capelli rossi, vestita di autoreggenti e una gonna troppo corta per adattarsi ad una signora senza risultare pacchiana, sconveniente e peggio. Molto peggio.
« Ma io sono professionale. »
obiettò gelidamente lo sgorbio, con un’occhiata e un tono che non ammetteva repliche
« Quelli sono degli intrusi, e noi i domestici che devono occuparsene: chiaro? »SPOILER (clicca per visualizzare)Blade Serpent - Bagnando col proprio sangue la lama di uno dei suoi pugnali da lancio, e pagando un dazio energetico appropriato, _____ evoca attorno alla sua figura un vorticare baluginante di coltelli uguali a quello usato per autoinfliggersi il taglio; utile sia nella difesa che nell’attacco, questa scia animata di lame danzanti diventa un bozzolo protettivo molto efficace per sminuzzare qualsiasi agente fisico tenti un contatto diretto col padrone, sia per scoraggiare avversari dai tratti fisici preponderanti a ricercare un corpo a corpo tra le spire del serpente. Le copie tangibili del pugnale svaniscono alla fine del turno, e la scia può essere lanciata all’attacco contro un oviettivo.
Consumo Critico. -
Lars Cthulu.
User deleted
Dolore, confusione, vista ofuscata, amnesia. Eccoti descritto in poche parole! Nella tua testa c'era il chaos più totale, stranamente le pareti giravano, ma in fondo sapevi che era colpa tua. Mentre il tuo sguardo vorticava, lentamente cominciò a fermarsi su un unico punto fisso, l'unica persona presente in quella stanza.
Un'infermiera personale mozzafiato(?) che cominciò a sussurrarti frasi rassicuranti con una voce dolce come il miele, placando per un attimo le tue sofferenze, per poi cambiare la tua flebo, dandoti le spalle e quindi permettendoti, in quei pochi attimi di lucidità donati dalle sue parole, di poterle fissare il didietro, che appariva marmoreo e per un istante ti balenò in testa l'idea di allungarci le mani, se non fossero state ambedue ingessate... L'unica cosa che potevi fare era parlare ed era meglio utilizzare le tue poche forze per alcune domande essenziali.>PUPU'<
.... Va bene..... non era proprio quello che mi aspettavo, ma facciamo un altro tentativo, cerca di concentrarti....>PIPI'<
Ok... puoi essere leggermente stordito dai farmaci, ma non abusare della mia pazienza... io racconto la storia e io posso farti far fare le cose più orribili e disdicevoli... se hai una dignità, evita di sbagliare una terza volta!!!!>Chi... chi sono?....<
Sussurrasti con voce morente, al momento, questa questione era quella che ti premeva di più.. -
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Posto alquanto strano, v'era poco da aggiungere.
Per quanto apparisse sfarzoso e nobiliare all'esterno, una volta varcata la soglia furono investiti da una tetra atmosfera, nemmeno si trovassero all'interno del covo dei Von Kramer. Tutto era meticolosamente al proprio posto, eppure vi erano grandi quantità di polvere e ragnatele sparse ovunque. Tutto avrebbe fatto immaginare ad una villa abbandonata, ma...
Innanzitutto abbandonare tanta sfarzosità sarebbe stato quantomento inusuale, ed il fatto che tutta l'oggettistica sembrasse al proprio posto faceva intendere la mancanza di ladri (anch'esso strano vista la mole della villa, avrebbe dovuto dare nell'occhio) Come lo facessero a sapere i nostri eroi? Ovvio, la polvere nel luogo era talmente tanta che spostare qualunque oggetto avrebbe creato delle enormi orme nella polvere.
« Guarda la... »
Indicò alla volpe una porta in fondo al corridoio, dalla quale al di sotto filtrava una forte luce. Decisamente non erano soli.
Tuttavia, quando Sergei e Yoko varcarono quella soglia, si trovarono di fronte ad un altro spettacolo piuttosto inusuale... Si erano imbucati ad una festa.
Tartine ovunque, musica, lucistroboscopichestrane e persone di tutti i generi, una più stravagante dell'altra, eppure tutte vestite allo stesso modo: Frack nero, scarpette colorate, ed enormi occhialoni dalle forme più bizzarre... Per non parlare dei cappellini da festa che pressochè tutti portavano alla festa.
Il Cronomago fece per aprire bocca, visto che in men che non si dica l'intera stanza si era voltata ad osservarli come fossero animali da circo. Ma insomma si erano forse guardati allo specchio?
Ma tutto ciò fu inutile, difatti lo stregone venne anticipato da un'invitato particolamente paciotto, che prese parola prima di tutti.
-Dei laaaaadriiiiih ~ ♪
A parte che l'aveva pronunciato come se volesse iniziare a cantare... Ma poi quandomai dei ladri irrompono in una stanza gremita di persone senza dire niente? Quantomeno avessero avuto armi in mano od espressioni ostili, invece erano ambedue alquanto turbati con espressioni stupite ed alle parole del grassone fecero per spiegarsi sollevando le mani. Ma ormai era troppo tardi.
Un altro uomo si frappose fra loro e la "botte canterina". Esso era... Un aborto, come altro definirlo? Brutto, gobbo e asimmetrico, per giunta portava lunghi capelli biondo paglia seppur una profonda calvizia avesse iniziato a farsi largo sul suo cranio. Questo prese un coltello da tasca, recidendosi il palmo.
Per molti questo avrebbe potuto signoficare poco, ma due maghi esperti come Yoko e Serfagorn non poterono lasciarsi sfuggire il gesto. Quello era un chiaro tributo magico. Pareva infatti che alcune branche della magia utilizzassero il sangue per potenziare le loro stregonerie, non era strano difatti che molte delle più potenti tecniche magiche esigessero appunto l'utilizzo del sangue: Che si trattasse di evocazioni demoniache o magie complesse, il tributo di questo prezioso fluido era spesso fondamentale.
« Sta in guardia Saddler, potrebbe servirmi una mano. »
Non sapeva perchè gli individui di quello strano posto fossero così inospitali, e nemmeno comprese il perchè di quell'offensiva lanciata dall'ultimo uomo apparso, sta di fatto che comunque avrebbero venduta ben cara la pelle, non erano difatti giunti fin li per farsi abbattere da qualche coltello. Centinaia di coltelli per esser appena più precisi, pareva difatti che l'individuo avesse incantato il proprio pugnale in modo di moltiplicarlo in maniera esponenziale, ed ora l'originale e tutte le sue copie viaggiavano a gran velocità verso i due Maghi, che tuttavia risultarono preparati.
Sergei sollevò la mancina verso la tempesta di pugnali, facendo scaturire dal proprio palmo una grande quantità di energia temporale allo stato puro, un flusso energetico di colore verde mondo da ogni corruzione. Esso si sarebbe fiondato contro le miriade di copie magiche del pugnale, dipanandosi in centinaia di minuscoli fili di seta che al solo contatto con essi li avrebbero divorati, strappandoli dalla realtà temporale che li accudiva per spedirli centinaia di secoli dopo, facendo esaurire tutta la loro energia come una candela tenuta accesa per troppo tempo. Tuttavia l'energia generata da Sergei non sarebbe stata sufficiente a disgregare tutte le copie, aveva avuto poco tempo infatti per incanalare la propria energia, ed attendere pochi attimi aggiuntivi per aumentare la dose sarebbe potuta esser per loro fatale.
La quantità di flusso sarebbe riuscità a tener testa a qualcosa come la metà delle copie, doveva quindi fare affidamento sull'amico d'argento per nullificare totalmente l'offensiva.
« Dannazione, supportami Yoko. »SPOILER (clicca per visualizzare)Scusate il ritardo, ma daltronde il tempo di un Cronomago è relativo, no? X°D
si, sarò più rapido le prossime volte omg.
Flusso Temporale
Ecco il potere del Tempo allo stato puro.
Il Cronomago genera una gran quantità di fasci d'energia temporale di colore verde, questi si muovono sinuosi nell'aria, seguendo il pensiero del loro creatore.
A contatto con un corpo fisico o metafisico, essi manifestano i loro arcani effetti, facendo balzare in avanti nel tempo il bersaglio specifico. Facendo questo, qualunque tecnica magica, qualunque evocazione, o qualunque aura od effetto istantaneo o prolungato come power up e simili cesseranno di esistere, come se fossero premutaramente arrivati alla loro scadenza.
Consumo: Variabile. Durata: Istantanea. [Consumo: Alto]
Consumi: x1 Alto
Energia rimasta: 80%. -
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Effettivamente iniziò a nutrire qualche dubbio.
Un luogo del genere, lugubre e per nulla invitante, ben poco aveva a che spartire con le rinomate e giulive terre dell'Est; l'influenza del loro Alfiere, la Dama Azzurra Kalia, era tale da rincuorare e rasserenare il più buio e corrotto degli animi.
Ed in effetti, la musica dolce e melodiosa di quelle terre l'aveva proprio riconosciuta, all'esterno di quella struttura, ma...
...una festa. O almeno così pareva. Beh, faceva ben sperare! Forse era stata solo una prima cattiva impressione, forse avevano giudicato il libro dalla copertina, e forse quello era invece un party a sorpresa!
-Dei laaaaadriiiiih ~ ♪
...o una festa a tema?
Quale che fosse la realtà dei fatti, vi era da dire che a giudicare dall'espressione dipinta sul volto del Cronomago, quest'ultimo non sembrava particolarmente entusiasta né tanto meno propenso a partecipare. E difficilmente qualcuno gli avrebbe dato torto, a vedere il soggett... la... cosa gobba e bitorzoluta che gli si era avvicinata forse ad accoglierli come se fosse il padrone di casa. In perfetto tema con la teatralità dell'ambiente, sicuramente.
...e forse si immedesimava anche troppo nel ruolo che gli era stato assegnato per quella serata...! Tagliarsi il polso? Andiamo, chi ci avrebbe creduto?? Era ovvio che fosse ketchup quello...
« Sta in guardia Saddler, potrebbe servirmi una mano. »
« Semmai potrebbe servire a lui una mano, se va troppo in fondo! »
Risposta e battuta sempre pronta per la Volpe, ovviamente!
E gli avrebbe dato anche una spintarella con il gomito per sottolineare l'ilarità (!) della sua trovata, se non fosse che il suo compagno e guardiano del Tempo parve reagire in maniera ben poco giocosa e rilassata allo spettacolino.
Ed il Demone, in immediata reazione, ne colse subito le ragioni: era magia, reale e non fittizia, quella che le sue percezioni magiche gli stavano indicando!
« Subito. »
Replicò invece stavolta più deciso alla richiesta di soccorso; troppo improvvisa era stata l'offensiva degli sconosciuti per consentire alle forze temporali della Fenice dell'ovest di placarla nella sua interezza, ed il Magister comprese immediatamente quale sarebbe dovuto essere il contributo richiesto.
Per l'occasione con una delle sue tante peculiarità, la possibilità di servirsi dei poteri altrui senza tuttavia... possederli! Quando mai un Elessedil avrebbe potuto utilizzare nella sua magia le trame del Tempo degli alleati?
Semplice: facendo confluire la propria energia magica al loro interno.
Non intreccio, non un'alterazione, semplicemente un potenziamento: forze fresche, necessarie e vitali, che sommate a quelle dell'alleato sarebbero state finalmente sufficienti a vanificare la sgradita sorpresa del (forse?) padrone di casa.
« Due zollette possono bastare, grazie. »
Non sarebbe stato difficile cogliere il veleno nella sua ironia; erano all'est: dov'erano the e biscottini d'accoglienza?SPOILER (clicca per visualizzare)Non avendolo riportato prima d'ora... tiè, beccatevi l'intero arsenale della Volpe. In seguito sarà ovviamente sintetizzato al necessario, lo riporto per intero solo ora.
Rilevanti per il post: la passiva Percezione Magica e la tecnica Iniezione Magica
Passive:
Fioritura del Loto
Avete mai osservato una persona suonare il pianoforte? E’ come se le mani del pianista appartenessero a due individui totalmente differenti; ciascuna nel suo piccolo produce la sua elegante melodia, pulita e distinta. Insieme, invece, formano un’incantevole meraviglia per l’udito.
L’idea di tale potere magico, peculiarità che solo un individuo totalmente votato alla magia avrebbe mai potuto realizzare, consiste proprio nel riprendere questo principio. La capacità di scindere in maniera perfettamente pulita la corrente magica che attraversa il proprio corpo, ha permesso al demone-volpe di saper richiamare e maneggiare due incantesimi differenti nello stesso istante. Due eleganti e distinte magie, che combinate in un unico incanto sono capaci di dar vita ad una spettacolare melodia.
In termini di gdr, il potere passivo permette di richiamare due differenti incantesimi contemporaneamente, facendo assorbire ad uno l'altro, riconfigurandone gli effetti per la rimodellazione di una particolare tecnica che presenterà le caratteristiche di entrambi.
Il consumo e la potenza della magia finale saranno dati dalla somma delle caratteristiche delle due tecniche di base.
Il potere ha effetto solo su tecniche di consumo basso e medio, e non potrà mai legare insieme tecniche fisiche e magiche.
Fioritura del Loto II
Per lungo tempo la Volpe ha dedicato le sue risorse allo studio delle trame magiche. Dopo esser riuscito a scindere univocamente le correnti energetiche che attraversano il suo corpo, il suo principale intento è stato quello di riuscire a trovare una chiave che gli permettesse di legare i suoi incantesimi con quelli dei suoi compagni. Grazie ad approfonditi ed avanzati esperimenti, il demone argentato è ora in grado di riconoscere in un tempo estremamente ridotto l'essenza stessa che anima le magie, riuscendo dunque a modificare i suoi incanti in modo che siano in grado di intrecciare la loro trama magica con quella degli alleati, assorbendoli e dando loro una nuova forma e forza.
In termini di gdr, questo potere permette a Yoko di estendere la Fioritura del Loto anche ad incantesimi appartenenti ad alleati. Per fare ciò, ovviamente, sarà necessario il consenso da parte dell'altro giocatore.
Percezione Magica
La magia è ben più che una passione per la Volpe. Pochi possono vantare una conoscenza così premurosamente approfondita, al punto da riuscire ad individuarla con una naturalità disarmante.
Peculiarità del demone-argentato è infatti quella di essere in grado di percepire la presenza di trame magiche nell’aria, riuscendo ad identificarne la tipologia (elementali, evocazioni, illusioni), definendone la gravità (imminente, distante) ed il pericolo (alto o basso livello). Se l'incantesimo rientrerà in un raggio di 5 metri attorno alla Volpe, sarà in grado di identificarne la direzione od il raggio ricoperto.
Nota: identificazione generale, non riconosce l'effetto della magia ma riesce solo a classificarla secondo quei parametri.
Esempio: se davanti a Yoko è presente un'illusione, lui non riesce a capire quale o cosa sia, ma solo che c'è ed è di un certo livello
Riserva Energetica
Fra le più disparate caratteristiche che avvolgono il mondo di Endlos, senza dubbio una delle più care ed immediatamente percepite dal demone d'argento è la differenza di potenziale energetico richiesto per richiamare i suoi incantesimi. Per favoreggiare la sua innata passione, dunque, è stata premura della Volpe sottoporre la sua riserva magica ad un duro allenamento, permettendogli non senza fatica di oltrepassare i limiti normalmente imposti.
In termini di gdr, la passiva consente a Yoko di avere un 10% aggiuntivo in mana, arrivando dunque al 110%.
Mente Inviolabile
Temuto ladro nel Mondo del Makai, rispettato Elessal Artis Doctus nel regno di Celentir.
La Volpe d'Argento, Demone dalla forte esperienza e dalla prorompente personalità, è uno Spettro che difficilmente abbasserebbe di buon grado il capo a qualcuno. Il suo sguardo, ora scaltro e sereno, nasconde solo apparentemente la sua innata natura demoniaca, predominante aspetto del suo carattere che lo porta a fronteggiare qualsiasi individuo senza che questi possa influenzarlo o condizionarlo in alcun modo.
In termini di gdr, la passiva rappresenta una difesa dalle malie.
Inversione delle Percezioni
Furbizia, intelligenza, inganno: mai più adatte furono delle parole per descrivere la natura di una Volpe.
A che serve disporre di incantesimi e stregonerie devastanti, se prevedibili e facilmente intercettabili? Nasce da questo problema l'idea di Yoko, scaltro ed astuto mago dalla millenaria esperienza, di alterare il flusso magico delle sue creazioni; grazie a questa particolarità, infatti, il Demone Volpe sarà in grado di lanciare i suoi incantesimi, sia illusori che reali, in modo che di base risultino sempre invertiti alle percezioni degli avversari (auspex et simili, passivi o sino ad un livello medio), creando appunto confusione. Un simpatico e confusionario scambio di percezioni, ad immagine e somiglianza dell'indole scaltra e mascalzone del magister che ne è l'ideatore.
In termini di gdr, l'Inversione delle Percezioni consta di due passive differenti:
1. gli incantesimi non illusori della Volpe non possiedono un auspex. Percezioni extrasensoriali non saranno dunque in grado di rilevarli;
2. le illusioni ricreate dal Demone posseggono invece un'auspex proprio, al fine di renderle il più veritiere possibile. In questo modo, eventuali percezioni extrasensoriali le rileveranno come se fossero minacce concretamente esistenti.
NB: il Magister può tuttavia rendere inattive tali passive a proprio comando, nullificando totalmente gli effetti come se di fatto non le possedesse.
Equipaggiamento:
Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità"
Realizzato dalla ditta M&S, questo prodotto di raffinata fattura non riuscirà a rendervi invisibili,
ma di sicuro permetterà a tutti voi di passare inosservati con un metodo semplice e veloce;
premendo la rosa dei venti aurea sovraelevata sarà possibile calibrare la propria grandezza,
riducendola a piacere fino a diventare alti massimo 5cm. E' ottimo per lavori di spionaggio e per passare inosservati.
In più è un elegante ornamento per serate galanti.
Tecnica: Piccolo Subito.
Derivazione: Ramo incantatore.
Descrizione: Basta premere la rosa dei venti d'oro per azionare una magia in grado di ridurre le
dimensioni totali del corpo di chi la possiede e di ciò che indossa o con cui è in contatto fisico.
La grandezza sarà a scelta del giocatore con una altezza minima di 5 cm totali. Non può essere usata durante
i combattimenti ma solo in quest e scene.
Tipo: Supporto.
Durata: Istantanea.
Consumo: Medio.
Tecnica utilizzata:
Iniezione Magica
Molti, brutalmente, credono che la vera forza della magia risieda nel potenziale incontrollabile che da essa puo' scaturire; altri, piu' generosamente, ritengono che sia il puro supporto il suo miglior impiego.
Una Volpe, dall'alto della sua astuzia, comprende invece che e' solo dalla combinazione delle due che e' possibile trarne il vero vantaggio.
Il demone argentato è in grado, grazie a questo incantesimo, di avvolgere le sue magie (o quelle degli alleati) con la propria corrente magica. In questo modo le singole trame che muovono le sue stregonerie andranno ad aggiungersi e rafforzare l'attacco o la difesa del compagno di un consumo pari a quello speso dalla Volpe.
Durata: 1 turno
Consumo: variabile (alto)
Mana: 110% - 20% = 90%. -
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Edited by Madhatter - 2/8/2012, 19:08. -
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I pugnali scagliati dal servo deforme sibilano come serpenti lanciati all’assalto quando il Cronomago solleva la sinistra per liberare senza esitazione un primo assaggio del suo potere: l’energia si sprigiona dipanando nell’aria una trama di un verde evanescente, dando vita a fili numerosi quasi quanto i coltelli volanti, che al primo contatto fanno sublimare le lame in uno sbuffo di polvere rossastra... ma, tuttavia, non sono abbastanza numerosi.
« Dannazione, supportami Yoko. »
« Subito. »
replica la Volpe con fare compassato, dando nuove forze all’incanto
« Due zollette possono bastare, grazie. »
Un’imprecazione si impiglia tra i denti del gobbo, e una maledizione gli rimbomba nella mente facendogli ribollire il sangue quando il suo sguardo indugia sui due invasori, in un’occhiata crepitante che potrebbe scottare come il sole allo zenit nel giorno di ferragosto; subito prima che possa tuttavia dar voce ai suoi ostili pensieri -che non potete far a meno di immaginare velenosi quanto il vetriolo-, la sciatta cameriera dai capelli rossi giunge a dargli manforte.
« Non così in fretta, carini ♥ »
Il tono di voce alto e acuto non aiuta a renderla meno sguaiata, visto che già solo quel completino da maiden con cui è vestita rasenta lo sconcio -con quelle calze a rete e il trucco pesante-, e capite che non vi starà più simpatica del suo amico deforme non appena la vedete plasmare dai palmi congiunti e poi separati una sfera di potere rosata dall’aria gelatinosa.
Dopo averle fatto fare un paio di rimbalzi sul pavimento, come si trattasse di una innocua palla da gioco, ve la scaglia contro... ma vi viene da dubitare della pericolosità di quel proiettile, visto che la signorina sembra avere talmente poca forza nelle braccia che l’oggetto perde slancio ben prima di colpirvi e finisce per rimbalzare debolmente e rotolare sempre più vicino ai vostri piedi...
« . . . »
il sogghigno le si congela sulla faccia in un’espressione stupitae stupida
« . . . »
il gobbo le scocca un’occhiataccia assassina, e tra le dita compare un nuovo pugnale
« ...a-aspetta! »
squittisce la cameriera in propria difesa, alzando le mani e agitandole freneticamente
Ma l’occhiataccia del suo compagno non la lascia, e il coltello da lancio si stacca dalla sua mano... dirigendosi contro la sfera: non appena la lama la colpisce, la bolla di energia rosa esplode con un piccolo “plop” (come una bolla di sapone o una big-babol) ma la sostanza viscosa che ne viene fuori -spandendosi sul pavimento in ogni direzione nel raggio di cinque metri- è striata di nero come se fosse pece... e in effetti è quello l’effetto che avrebbe sulle vostre leve, se arrivasse a lambire i vostri piedi, immobilizzandoli. Tutto dipende dal fatto che scegliate di scoprirlo o no.
« Cretina. »
sibila il gobbo, prima di tornare ad incalzarvi con altri pugnali
Una rotazione dei polsi, e nelle mani serrate a pugno -ad intervallare le dita- compaiono altre lame: tre per arto... che diventano tre a testa nel momento in cui lo storpio ve le scaglia addosso, disegnando nell’aria che vi separa un’ideale raggiera, in modo da chiudervi la fuga sui laterali e centrarvi se restate fermi... Che dire? Premurosi, da queste parti.SPOILER (clicca per visualizzare)Tra quando la ragazza vi lancia la palla rosa a quando questa esplode innescando la tecnica passa qualche istante, quindi -se intuite qualcosa che non vi convince- avete il tempo materiale di evitare l’appiccicume. ;*
Tar Puddle: Congiungendo i palmi, H. crea dalla sua energia una sfera con cui attaccherà l’avversario sferrandoglielo contro con violenza; il proiettile rivelerà una particolarità: a contatto col bersaglio esplode come una bolla di sapone investendo lo sventurato con una sostanza gommosa, appiccicaticcia e viscosa come pece, che si incollerà alla superficie per 2 turni in quella che avrà tutta l’aria di essere una pozzanghera di catrame.
La sfera è in grado di rimbalzare fino ad un paio di volte, poi esplode, investendo il terreno dove chiunque si trovi in mezzo rischia di restare incollato come un insetto sulla carta moschicida.
Consumo: Medio
Sharped Bluff: Come per la più sorprendente magia d'evocazione, il lanciatore può plasmare nelle sue mani dei coltelli -in tutto e per tutto fisici, tangibili e affilati, ma generati dall'aura- e usarli come proiettili da lancio, il cui numero è proporzionale al dispendio energetico. 4 x Basso, 6 x Medio, 8 x Alto e 10 x Critico.
Consumo:Variabile> Medio. -
Lars Cthulu.
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"Bon Bon alla crema"? Quelle parole risvegliarono in te un discreto appetito, infatti il tuo stomaco emise un ruggito, facendoti leggermente arrossire, ma la tua attenzione fu presto attratta da altre questioni molto più importanti, difatti, nemmeno la tua interlocutrice aveva risposto alla tua precedente domanda, eri ancora un senza nome. Ciò avrebbe dovuto generare nuove domande in te, ma in fondo, a te non poteva fregare molto di tutto ciò, come si suol dire, beata ignoranza! In fondo ora sentivi i morsi della fame, forse l'anestetico stava terminando il suo effetto. E mentre l'infermierina si avvicina con fare soavente a te con un minaccioso tubicino di gomma, dai dubbi utilizzi, ti propose due nomi fra cui scegliere, per fortuna, una volta la tua stupidità torno utile permettendoti di formulare una risposta più sensata di quando avrei mai sperato. >Lasagne.... mi piacciono le lasagne...<
Il tuo stomaco ti aveva fatto fare quella che, per ora, era la scelta migliore da te compiuta in questa stravagante giornata.. -
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Perfetto: non era finita lì, ovviamente.
Perché chiudere un occhio, non rispondere all'offensiva nella speranza che dall'altra parte qualcuno si rendesse conto del frontale che stavano per procurarsi con qualcosa di più semplicemente identificato con suicidio.. era vana, probabilmente.
E forse era il caso di far risuonare in loro qualche piccolo campanellino d'allarme.
...o forse anche no.
L'occhio la seguì perplesso, quella sfera rosa che rotolava lentamente in loro direzione, pian piano sempre più vicina ai loro piedi. Rifletteva, il Demone, su quanto fosse effettivamente necessario mettersi seriamente d'impegno al cospetto di quelle due person... quelle due cos... quei du... que...
...
Il silenzio fu la risposta migliore, erano in grado di insultarsi a sufficienza da soli.
Si voltò dunque in direzione dello Stregone del Tempo, la Volpe, con un'espressione che era un misto fra noia e "mi fa quasi fatica muovere un dito"; pochi problemi, gli altri due non l'avrebbero vista. Ben camuffata, ovviamente, da un'illusione sovrapposta alla realtà che avrebbe fatto vedere agli altri ciò che probabilmente avrebbero più desiderato.
Incredulità!
Stupore!
Come potevano quelle creature essere così forti, tenaci ed intelligenti?! Ahi loro tapini, nulla avrebbero potuto al loro cospetto, piegati dalla forza della loro bellezza e della loro grazia. Intrappolati nella pece prima, fra imprecazioni per la sorpresa inaspettata, e colpiti ed affondati un istante dopo dai pugnali.
Due ladri erano, meschini e malvagi, e per questo meritavano di esser puniti, di perire al cospetto dei guardiani di quel castello.
Lì, in ginocchio, dinnanzi alla loro incomparabile magnificenza.
...sì.
Se non fosse che, nel frattempo, nel mondo reale un'ombra argentata si era levata dal terreno a muro e difesa di ambedue gli attacchi. Richiamata dall'Elessedil per se così come per l'alleato, avrebbe evitato che l'area a loro circostante fosse ricoperta da quella viscida melma, così come i loro corpi sarebbero stati al sicuro dai già ben noti coltelli.
Insomma: l'opposto dei loro sogni, ecco.
Poi, un cenno invitante del capo al Von Seamond: per la serie... "per favore, ti sporchi tu le mani? Non ho proprio voglia di sprecare altri incantesimi per loro".
Quello, era un lavoro di squadra.
E quello, era un esempio di creatura affascinante ed intelligente.
La Volpe, ovviamente.
L'altro no.
Ma un pochino però sì, dai.SPOILER (clicca per visualizzare)Riassunto post: con l'illusione creata grazie a Il mondo dipinto da una Volpe faccio credere agli avversari che i loro colpi vanno a segno, mentre nella realtà l'offensiva viene invece vanificata dalla tecnica Silver Shadow.
NB: la passiva Inversione delle percezioni rafforza la credibilità dell'illusione "nascondendo" invece alle percezioni la difesa reale!
Mana: 90% - 20% - 10% = 60%
Tecniche utilizzate:
Il mondo dipinto da una Volpe
Siate sinceri: quanti di voi da piccoli non hanno desiderato un mondo fatto interamente di dolci e cioccolata? E d'improvviso eccolo lì, dinnanzi a voi: la meringa di cui è fatta quella porta sa davvero di meringa, quando la morsicate! E quel tavolo ricoperto di caramello, le pareti fatte di pan di spagna... tutta questa stanza sembra vera! Ma non lo è.
Camminate d'improvviso in un prato fiorito, il vostro sguardo riconosce la figura di un demone Volpe, magari provate anche ad attaccarlo, e subito dopo scompare d'improvviso lasciandovi soli in quel bosco sperduto e minaccioso? Ehi, aspetta... quand'è che vi siete spostati lì? Sembrerebbe tutto finto, se solo il bubolare di quel gufo non fosse giunto al vostro orecchio...
Se vi trovaste dinnanzi ad un illusionista -e sì, la Volpe lo è- probabilmente non apprezzerete particolarmente questo incantesimo illusorio, che rende il demone argentato capace di riprodurre l'illusione di uno scenario di sua fantasia nell'ambiente circostante.
Durata: fino a 2 turni
Consumo: variabile (medio, 1 turno)
Silver Shadow
Avvolgendo per un breve istante il suo corpo d’una splendente luce argentea, il demone-volpe proietta tutt’intorno a se per un raggio di 3 metri un’ombra del medesimo colore dei suoi capelli. Come fosse il più prezioso dei suoi tesori, automaticamente l’oscurità che l’avvolge provvederà a proteggere il suo evocatore -per l'intera durata del turno- da attacchi sia di tipo magico che fisico, innalzando di sua spontanea volontà una o più difese di durata istantanea nella direzione e posizione necessaria.
La resistenza di ciascuna difesa sarà pari al rapporto fra il consumo impiegato ed il loro numero.
Durata: fino a 2 turni (nel caso di 2 turni, il consumo sarà ripartito a metà per ciascun turno)
Consumo: variabile (alto, 1 turno)
Riassunto delle passive possedute:- Fioritura del Loto: permette di fondere 2 incantesimi combinandone gli effetti. Applicabile solo a tecniche di consumo basso e/o medio.
- Fioritura del Loto II: si può sfruttare la Fioritura del Loto anche con incantesimi alleati.
- Percezione Magica: percepisce la magia che gli sta intorno, riuscendola a classificare fra illusioni, evocazioni, elementi. Identifica anche direzione (se entro un raggio di 5 metri) e grado di pericolo.
- Riserva Energetica: mana fino al 110%.
- Mente Inviolabile: protezione da malie.
- Inversione delle percezioni:
- gli incantesimi non illusori non possiedono auspex (non rilevabili da passive o tecniche di percezione sino a consumo medio)
- gli incatesimi illusori invece possiedono un auspex (vengono avvertiti come reali minacce).
Equipaggiamento:- Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità": include una tecnica di rimpicciolimento
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Per un attimo si sentì pervaso dal potere della volpe, come se la stessa avesse incanalato la propria magia dentro di lui, aumentando quindi esponenzialmente la potenza della sua magia temporale.
Il guardiano del tempo rimase a bocca aperta, quanto erano aumentate le capacità del collega Saddler durante i lunghi anni in cui non si erano più visti? Non riuscì a trattenere un fugace sorriso, scambiando un'occhiata d'intesa con il suo nuovo compagno d'avventure.
Eppure il tempo dei complimenti doveva essere positicipato, difatti una seconda figura affiancò l'orrido aborto che aveva avuto la faccia tosta di attaccarli, una giovane ragazza dai capelli ricci e vaporosi di un forte rosso sangue, con al volto una tale quantità di trucco che dava l'idea d'aver utilizzato una cazzuola per il make up.
« Ancora? »
Proprio non riusciva a capacitarsi di tanta indisponenza il Cronomago, che oramai si trovava nel bel mezzo di un combattimento a sorpresa (senza comprenderne appieno il motivo) tuttavia, si doveva attenere al nuovo programma rapidamente, nessuno aveva previsto si sarebbe trattato di una passeggiata daltronde.
La nuova offensiva nemica non tardò ad arrivare, e ben presto Sergei si ritrovò a guardare se stesso in quella che da lontano sarebbe parsa pece bollente... Guardare se stesso? Anche stavolta doveva trattarsi dell'opera della volpe, vide infatti una vasta gamma di coltelli intercettati da un colossale scudo di argento proveniente dall'antico demone, che ora si dilettava nel muovere due figure perfettamente identiche a loro due invischiate fin alle caviglie nella maleodorante melma nera..
Dovette scuotere la testa e battere più volte le palpebre per non lasciarsi incantare dall'opera di Yoko, se si fosse fatto abbindolare dalle stregonerie del suo compagno rivolte agli avversari non se lo sarebbe mai potuto perdonare.
L'avrebbe preso per il culo a vita.
Ad un cenno del compagno, Sergei comprese che era forse tempo di sporcarsi un pò le mani: Puntò quindi l'indice ossuto contro la strega rossa, ed un piccolo ago di microscopiche dimensioni iniziò a volteggiare in aria, portandosi dietro quello che sarebbe parso un lungo filo di seta verde.
« Sai perchè veniamo definiti tessitori del tempo, Saddler? »
Il piccolo ago si sarebbe fiondato fra i due seccatori, colpendo un punto indefinito nello spazio vicino a loro, allorchè un'infimo quando denso punto avrebbe iniziato a collassare su se stesso, guadagnando una gravità ed un immenso potere proprio. Rapidamente, le cose e le persone attorno a quello spazio sarebbero state attratte da una forza invisibile, una forza inarrestabile quanto temibile. In quelle stanza sarebbe apparso un buco nero di ridottissime dimensioni, nemmeno paragonabile in quanto a potenza ad un suo fratello naturale, ma non per questo meno temibile.
« Perchè possiamo modellare la realtà a nostra discrezione. Tempo e Spazio non hanno segreti. »
Era quindi Tempo di sistemare questa scomoda faccenda.
SPOILER (clicca per visualizzare)Distorcere lo Spaziotempo
Non impossibile, Inevitabile.
Interferendo con la trama magica tramite i propri influssi, il Cronomago crea una piccola falla nello spaziotempo, un misero, infimo puntino di rottura del continuum, con effetti disastrosi sulla realtà.
Tutta la materia fisica - tranne il Cronomago - verrà attratta in maniera spasmodica all'interno della falla che ingloberà, divorerà e smembrerà qualunque cosa che si trovi ad addentrarsi in essa, esattamente come un buco nero in versione infinitamente ridotta, seppur devastante e potenzialmente letale; l'attrazione entro i due metri dal fulcro - un puntino - è enorme, e cercare di opporvi resistenza è cosa veramente ostica, seppur non impossibile, mentre oltre questo raggio d'azione l'attrazione scemerà, trascinando a se in maniera meno efficace, fino a cessare completamente d'attrarre.
Il warp, se così lo possiamo chiamare, può essere richiamato ad un metro dal corpo del caster, senza alcun tramite, oppure scagliando un raggio di flusso temporale, di un verdolino decisamente vivace - da vicino risulterà un piccolo ago con attaccato un filo - esso andrà a colpire un determinato punto dello spazio - a discrezione del caster - creando li il buco nero (in questo caso la forza attraente sarà ridotta rispetto al buco evocato vicino al caster). Consuma Alto e durerà un'intero turno, potrà essere utilizzato sia per difesa, inglobando e deatomizzando materia fisica - non oltre il consumo Alto - sia per offesa, cercando di fagocitare evocazioni, parti corporee, avversari interi, e quant'altro si dovesse trovare sulla strada del varco.
Consumo: Alto. Durata: I turno.
Consumi: x1 Alto
Energia rimasta: 60%. -
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