[EM] Russian Roulette

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  1. _MajinZ_
     
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    La tranquillità di una Daleli ancora dormiente, che sta quasi per essere rischiarata dalla luce dell’alba, viene rotto da un suono del tutto inusuale per quel luogo. Sembra qualcosa di elettrico, come una scossa udibile a intermittenza... anche se le pause diventano sempre più brevi.
    Una luce azzurrognola si espande in contemporanea al suono. Proviene da una zona sgombera da edifici abbandonati, una sorta di radura... e al centro di essa è possibile notare alcune piccole saette, le quali vanno ad unirsi ad una specie di sfera a mezz’aria, a circa due metri d’altezza. La sabbia viene scossa dall’evento elettromagnetico e i granelli tremano, si spostano, formano un piccolo tornado che sale verso l’alto. Un’improvvisa esplosione di luce squarcia infine il silenzio, pulsando sempre di più mentre al posto delle saette si genera una linea sottile, che divide l’aria in due.
    Passa un singolo istante e la breccia inizia ad allargarsi, fino a quando non si genera una finestra di luce larga circa mezzo metro... e da essa fuoriesce qualcosa. Sembrano delle sfere metalliche che vanno a posizionarsi agli angoli dello “schermo”. Un istante dopo i congegni tirano lo squarcio nello spazio ed esso si allarga di una decina di metri, per un’altezza di circa cinque. Quella piccola area viene illuminata a giorno e un ronzio proviene dalla causa di tutto ciò. Il suono fastidioso però scompare quasi subito, sostituito dal tipico suono dei motori.
    Un camion fuoriesce dal passaggio, seguito a ruota da altri quattro mezzi. Sono tutti blindati di colore nero e un carro armato chiude la fila. Il convoglio si posiziona a semicerchio davanti a un tempio, di cui restano ancora due piani. Subito dai mezzi escono diversi soldati completamente vistiti di nero, alcuni di loro indossano dei guanti bianchi. In breve iniziano ad allestire il campo e proprio in quell’istante un uomo fuoriesce da uno dei blindati... indossa un camice e un cappello a cilindro.
    Trovatelo.
    Pronuncia con una voce fredda e allo stesso tempo il rimorchio del camion si apre, rilasciando una nube di vapore bianco. Una leggera luce illumina le due figure che rimangono comunque ammantate di nero... e subito dopo scompaiono, saltando da una rovina all’altra.
    L’invasione è appena iniziata.

    ₪ ₪ ₪

    Il sole è appena sorto quando una potente deflagrazione squarcia la tranquillità di un Bazar che apre gli occhi. La parete di una casa al secondo piano è letteralmente esplosa... le finestre sono andate in frantumi e il fumo rende impossibile vedere.
    Zimmer... la Tana è in pericolo... raggiungi il mio alloggio e capirai... ti prego salva Rin.
    Un messaggio mentale lascia quel macello, diretto alla mente del Gerarca. Subito dopo il contatto si interrompe e due sagome saltano fuori dal fumo, sorreggendone una terza ormai priva di sensi. Passa un singolo istante e quelle presenze saltano da un tetto all’altro, in direzione dei cunicoli di ingresso. La loro corsa resta quasi inosservata, ma un mirino segue la loro fuga. Qualcuno li sta tenendo sotto tiro, qualcuno sa dove sono diretti.
    Dentro l’appartamento, intanto, sulla parete che da sul corridoio c’è un foro... uno spazio da cui può passare una persona. Il muro opposto è ricoperto di crepe e ai piedi di essa c’è un ragazzino: ha una profonda ferita alla testa e ha perso i sensi. Rin se ne sta li, inerme... l’unico che ha visto cosa diavolo è successo e l’unico che può descrivere il nemico.
    La camera intanto è devastata, i mobili sono andati in pezzi... nulla ha resistito a tutta quella furia. Eppure quando una corrente d’aria scosta un lenzuolo del letto ormai disintegrato, mostra qualcosa presente sul pavimento grigiastro. E’ una lettera, una D. Scritta con il sangue.


    _ __ ___ __ _



    Turnazioni: Prima Zimmer, poi gli altri
    Nota del Master: Anche se non l'ho scritto, l'esplosione è chiaramente udibile in tutto il Bazar, soprattutto nel Distretto della Fame (dove si trova la casa di Dimitriy). Specifico che l'uso di Perception sarà "amplificato", non ci sono limiti a meno di distanze grandissime. Ovviamente al momento contattare mentalmente il Russo, sia perché è incosciente e sia perché è troppo lontano. Zimmer dovrà contattare chi lo aiuterà, ma in quel preciso istante riesce a contattare solo Zygoin e la nuova recluta, ma comunque tutti sapranno la direzione a causa dell'esplosione. Non mi pare ci sia altro da aggiungere, enjoy XD
    Scadenza: 17 Settembre

    Edited by _MajinZ_ - 10/9/2013, 15:34
     
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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    Russian Roulette


    La Quinta Bolgia proseguiva la sua vita come sempre. L'immancabile, perenne, quasi asfissiante chiasso degli ubriachi, degli avventori, di chi scommetteva, di chi giocava. E si giocava pesante, in quei giorni. Scommesse, voci di corridoio, pettegolezzi.
    L'argomento chiave era sempre quello, ormai sfruttato a dovere, come una puttana stanca.
    "Che fine aveva fatto il ragazzo?"
    Questa era la domanda sulla bocca di tutti.
    Che fine aveva fatto il barista, il ragazzo, lo schiavo.
    Che fine aveva fatto Zimmer?

    Alcuni, che erano presenti quel giorno, giuravano di averlo visto colpire così forte il ragazzo dai capelli bianchi tanto che quello non si era più rialzato. Altri ancora, giuravano di averlo visto vagare per il deserto, come uno spirito vendicativo, e ancora, chi diceva di averlo visto vendere a un Ratto Mannaro, chi invece giurava che il barista aveva rubato tutto l'incasso della Bolgia e fosse ora a godersi la vincita.
    "E' sicuramente su, ad Est. A godersela, quel figlio di puttana!" "E Zimmer? Dov'è quel rossiccio?" "Ovvio no? A dargli la caccia!"
    Tutti ridono.

    Zimmer in realtà non era scomparso, solo si faceva vedere molto, molto di rado. Aveva assunto un nuovo ragazzo, che però gli faceva la cresta. Dove prima si accontentava di un dito, ora il Rosso prendeva tutta la mano. Il secondo ragazzo non allunga nemmeno sulle mance.
    Passava più tempo nel suo laboratorio che fuori. Era strano, il Rosso.

    Poi, d'improvviso, qualcosa si ruppe.
    Un esplosione. Una grossa esplosione. Di quelle che fa tremare i bicchiere sui banchi, di quelle che manda in paranoia i cardiopatici.
    Un ombra si disegnò sul volto di tutti. Erano abituati a tutto, ormai. Il pubblico della Bolgia non era certo composto da fighette. Eppure, lo spettro di quella notte era ancora radicato in tutti.

    E mentre tutti boccheggiavano, una porta venne scoperchiata con un calcio.
    "Fuori. Ora."
    E la Bolgia fu improvvisamente vuota.

    Volare, a Merovish, era un impresa. I fumi dei cunicoli, il rumoreggiare dalla strada, l'assenza di un cielo, sostituito da una volta di pietra...
    Eppure, così come in superficie non c'era altro modo per evitare i vicoli, i pertugi, le strade affollate del Bazar. Via terra, ci avrebbe impiegato almeno una decina di minuti. Spinto dalle sue ali meccaniche, invece, il Boggart sarebbe stato li in questione di secondi.

    Il messaggio era inequivocabile. Aiuto, e presto anche. Il senso di nausea lo aveva colto all'istante, sottolineando quanto odiasse quella tecnica di comunicazione e la magia, in generale. Eppure, il messaggio era arrivato chiaro. La Tana è in pericolo. Raggiungi il mio alloggio. Salva Rin.
    Non ci fu nemmeno bisogno di controllare, sapeva, nel suo profondo, che l'esplosione si era verificata nello stesso luogo che doveva raggiungere.
    "In che cazzo di storia ti sei fatto coinvolgere, biondo..." mormorò a denti stretti, mentre schivava il camino di una fornace e sfrecciava via, disegnando archi di fumo per la fuliggine oltrepassata.
    Aveva appena fatto tempo ad agguantare l'equipaggiamento e ha lanciare un allarme a chi fosse in ascolto sulle frequenze dell'Eversione, prima di spiccare il volo.

    Ed eccola la. L'abitazione del russo, sventrata da un lato, nera di esplosione e ancora fumante.
    Per un attimo si domandò se il ragazzo avesse tentato di creare, fallendo, un esplosivo, ma rimosse velocemente quell'idea. Durante le sue spiegazioni, era sempre stato attento, e la sua precisione non era comune a nessun bipede.
    No. Doveva essere successo qualcosa di ben più grave.

    Non attese l'arrivo degli altri. Atterrò direttamente nella camera devastata, usando lo squarcio. Le ali si ripiegarono, scomparendo nelle invisibili tasche scavate nelle scapole della creatura.
    L'ambiente era ovviamente sotto sopra, ma subito Zimm notò che non era li da solo.
    Riconobbe il volto da una fotografia, presa in un fascicolo sgualcito scritto dal russo in persona.
    Rin, un ragazzino dagli occhi grandi. Una decina d'anni, forse meno... una Voce.
    Ferito, svenuto.
    Zimmer non era un medico, men che meno sapeva l'anatomia bipede... e con 23 non aveva quasi mai dovuto occuparsi di cose del genere, lo schiavo sapeva leccarsi le ferite da solo.
    "Sterco di bipede..." imprecò, mentre strappava un lembo di tessuto da quello che doveva essere un lenzuolo e bendava, rudimentalmente, la testa del ragazzo.
    "Tu prova solo a morire, nano... e io licenzia te!"



    ENERGIA: 100 %
    Fisico: Incolume
    Mente
    : Bla.



    Attive:
    N/A


    Passive:

    Icarus
    Lingua da mercante
    Certificato di Alchimista

    Companion:

    Oliphant [x]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.

    23 [x]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    Cè chi dice che siano una coppia inappropiata, chi pensi siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.

    Equipaggiamento:
    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Jester Axe [X]

    Ultima invenzione di casa Zimmer: la Jester Axe.
    Prendete una delle più sanguinarie armi medioevali, dotata di ottimo acciaio temprato capace di segare in due anche un palmeto di bambù indonesiano, e mettetela da parte.
    Prendete una delle invenzioni più demoniache della razza più bislacca del mondo, diretta responsabile dello scioglimento delle calotte polari, e mettetela da parte.
    Prendete anche voi, che sicuramente volete stare al sicuro, e mettetevi da parte, possibilmente dalla parte del manico.
    Ualà.
    Tenete l’arma usando due mani e branditela come se non ci fosse un domani, affettando qualsiasi nemico vi troviate davanti.
    Il nemico è grosso quanto un armadio a due ante arredato da vostra suocera?
    Brandite la Jester Axe dal fondo e premete a fondo la pinza fra l’impugnatura e il tubo di polimero che collega ben due serbatoi di kerosene alla bocca di fuoco posta all’estremità.
    Jester Axe! Nelle migliori Bolge di Merovish.
    (Attenzione, il rivenditore non si assume nessuna responsabilità in caso di morte, menomazioni, incenerimento di oggetti o soggetti. Si prega di utilizzare l’arma solo dopo averla acquistata, fuori dal negozio)

    Aspide di Troia
    Note:
    Post di presentazione: saluto, inchino, sbranatevi pure.










    Narrativa - Tecnica - Trofei - Scheda

     
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    _ 0 2 1 - ¤ - Y o r e - T i l l e r - N e p h i l i m
    Resoconto #1 _
    Non è comune che Zyg abbandoni il suo laboratorio sotto-sotterraneo per riemergere nelle aree superficiali di cui -pur sempre sepolte dalle sabbie- è composta Merovish: si può anzi dire che sia un evento, giacchè quelle rare volte in cui avviene è sempre motivato da particolari interessi che non può delegare ad altri -un'occasione bizzarra, spinta da obblighi cui l'anfibio non può fare meno di attendere.
    Così è pure oggi, tal quale la volta precedente o quella prima ancora: l'Eversione richiede che il biomante si applichi per il bene dei suoi membri o dell'ideale ultimo cui tutti sono legati, l'Occhio e ciò che rappresenta abbisogna che il tritone si spenda in un'attività circa la quale lui e pochi altri saprebbero cosa fare; c'è da vagliare un caso di defezione -si suppone una voce di infimo rango abbia agito contro gli interessi dei suoi superiori- e nonostante si sia proceduto ad eliminare tanto la questione quanto il problema, il tutto ha lasciato uno spiacevole dubbio sull'efficienza del sistema e sull'estensione del tradimento: e se fossero altre le pedine che segretamente lavorano a detrimento degli Eversori? E se i doppiogiochisti fossero assai più diffusi (e più abili) di quello ch'è stato giustiziato senza troppi complimenti?
    Impossibile. Non è contemplato. Non può succedere.
    Per sicurezza, comunque, è bene controllare -assieme ad un paio di Voci d'élite Zyg è stato dunque chiamato a quell'incombenza; lui -l'abissale- si occuperà di rilevare tracce organiche ed altri dettagli del genere che possano smentire un'associazione ombra tra gli affiliati di scarsa importanza -con quelle e con i resoconti che il sadico Mizael saprà estrarre grazie alla sua maestria, ottenere infine una risposta certa riguardo le ambiguità del caso.

    Questo se lungo il tragitto Luci-Polvere un'esplosione di notevole portata non avesse distolto l'ex-Simic dallo strisciare verso la metà prevista -questo se un allarme inderogabile non fosse giunto con la coscienza del Boggart a richiamare qualunque Eversore disponibile verso gli alloggi del Russo; è un'appello penetrante, concitato, cui obbedire all'istante e senza porsi quesiti; è una richiesta pressante, impartita come ordine, improvvisa quanto urgente. Perciò -quali che fossero le occupazioni anzidette- allo scienziato della Tana non rimane che accelerare il moto e dirigersi anzi là dove Zimmer ha comandato -destreggiandosi per come possibile tra la calca e i vicoli stretti, puntare all'abitazione del biondo assassino.

    Vi arriverà dovendosi far strada tra i curiosi e gli sciacalli radunatisi attorno allo stabile -vi arriverà non prima di una decina di minuti (nonostante il ritmo sostenuto) e sguscerà attraverso la folla presente fino agli interni dell'edificio. Di lì, trascinandosi al secondo piano grazie alle scale (e grazie alla soluzione che dopo lunghi studi egli ha infine adottato, vale a dire riassorbire la coda ed emettere un paio di arti da bipede), Zyg farà il suo ingresso con tutta l'impassibilità e il cinismo che solitamente riserva ad un pericolo ignoto -con la freddezza tipica del suo comportamento, aggravata dalla lucidità estrema e distante prodotta per l'occasione, egli valuterà come non vi siano minacce, bensì il Gerarca atteso accanto ad un corpicino inerme e fasciato alla testa.

    Dimitriy?

    Chiede al rossiccio, guardandosi intorno e registrando con quei globi privi di luce i residui di quanto è avvenuto: c'è un vistoso simbolo cremisi tracciato sul pavimento -una lettera D tra le macerie e il pulviscolo depositatosi dopo la detonazione; l'arredamento, già povero al principio, è ora ridotto a brandelli e schegge -una confusione di frammenti, alcuni dei quali abbrustoliti dalla potenza dello scoppio; di quelle che rimangono, nessuna parete si è salvata dalle conseguenze della deflagrazione -una è coperta di crepe, l'altra testimonia un foro dai contorni rozzi ma sufficientemente ampio.
    _100%
    _ENERGIA
    - K r a j - S p e r i m e n t a l e
    Experimental Kraj -
    - B i o v i s i o n a r i o
    Biovisionary -
    - A d d e s t r a t o - a l l a - C a c c i a
    Bred for the Hunt -
    - I b r i d a z i o n e - R a p i d a
    Rapid Hybridization -
     
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  4. _MajinZ_
     
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    Non sono solo i due Eversori ad accorgersi dello scoppio, passano infatti appena pochi minuti ed ecco che una folla di curiosi si accalca intorno all’abitazione sventrata... ma nessuno muove un passo per entrarvi, si mantengono a distanza mentre commentano e parlottano tra loro.
    Le cure di Zimmer sono tempestive, ma forse anche inutili: le ferite del bimbo infatti sembrano rigenerarsi a una velocità anormale e ben presto quest’ultimo apre gli occhi. I suoi occhi blu osservano il mondo che lo circonda, all’inizio la sua espressione è abbastanza spaesata, almeno finché non mette a fuoco la situazione... e istintivamente si mette in piedi e salta indietro, allontanandosi dal rossiccio come un animale selvatico. Alla vista del verde si appiattisce contro la parete, ma poi finalmente ricorda: sa chi sono quelle persone, sono li per aiutarlo.
    Due tizi sono entrati dalla finestra e poi è esploso tutto! L’hanno portato via dobbiamo andare a riprenderlo!
    Visibilmente agitato, Rin non riesce proprio a calmarsi. Lui sa cosa è successo eppure l’angoscia gli impedisce di ragionare in modo lucido... gli ci vogliono alcuni minuti prima di riprendersi un poco e riuscire a fornire altri dettagli utili.
    Parlavano di riportare Dimitriy indietro... nel suo mondo. Abbiamo provato a combatterli ma sono troppo forti! Erano umani ma non sembravano umani!
    Gli occhi del piccolo si posano sui due superiori li accorsi, e sono visibilmente preoccupati. Il suo mentore è stato rapito e ha visto di persona la forza dei due nemici, nemmeno uno forte come il russo è riuscito a contrastarli e ciò preoccupa anche un ragazzi come lui. La sua descrizione degli eventi comunque manca ancora di qualche dettaglio, ma per farlo bisogna domandare.
    Quando il fumo si dirada completamente e la polvere finalmente si posa, qualcun altro si aggiunge al trio... un rampino infatti si aggancia al soffitto e un tizio si aggiunge alla scena. Indossa un lungo poncho bianco e una mascherina sul viso: non si tratta di un nemico, ma di Volker, un’altra voce d’èlite. Il ragazzo si guarda un attimo attorno con un’aria assente, prima di inquadrare gli altri... infine inclina la testa lateralmente, prendendosi un istante per poi parlare.
    So dove sono diretti.
    Non aggiunge altro.

    ₪ ₪ ₪

    Un ragazzo dai capelli neri salta da un tetto a un altro, accompagnato da un’altra figura, che si muove nel suo stesso e identico modo. Sulla spalla del giovane un Dimitriy privo di sensi... il moro porta quindi un dito all’orecchio, come se avesse un auricolare.
    Dottore, stiamo arrivando.
    Ormai stanno per abbandonare la Tana, avanzando in direzione dei Cunicoli d’Ingresso.


    _ __ ___ __ _



    Turnazioni: Libera
    Nota del Master: Non mi pare ci sia molto da dire, se avete dubbi c'è il topic :3 Dragon ovviamente può ancora aggiungersi, se ne ha voglia.
    Scadenza: 25 Settembre
     
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  5. -D_Dragon-
     
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    kpf6



    ldpl

    Telepatia
    Post di presentazione


    Presidio del Sud;
    Merovish, Bazar delle Talpe



    Il Nokamidé ha degli affari da sbrigare.
    Lo lascia lì, solo, nel bel mezzo dell'odore di sangue e morte di cui era satura l'aria del Bazar. Le strade vuote della cittadella sotterranea — in connubio col sopracitato tanfo — creano l'atmosfera lugubre e tetra in cui l'Ombra è abituata a vivere. Anche se, nel suo mondo, non c'è mai stata tutta quella morte nell'etere.
    Passeggiando come in esplorazione, si guarda intorno. Banchetti ancora vuoti aspettano i proprietari per essere utilizzati, qualche ladruncolo di infima risma nasconde il magro bottino nella propria tana, individui consacrati all'alcol trovano riposo sul ciglio della via battuta. Uno spettacolo veramente spregevole, agli occhi di una creatura tanto onorevole.
    Ma poi, qualcosa spezza il silenzio, troncando l'esplorazione.
    Il fragore di una fiamma che distrugge, il rombo di una deflagrazione potente. Il Kaminote volta la testa di scatto, le iridi frastagliate guizzano in quella direzione. Ascolta il rumore dei granelli di sabbia e polvere che vengono scagliati in ogni direzione, tira un bel respiro annusando i componenti di qualche sconosciuto ordigno, sente lo spostamento dell'etere sulla sua pelle. Chiude gli occhi concentrandosi, per prendere una decisione. Non si sarebbe immischiato in affari — per di più loschi — di un'altra dimensione. Prosegue quindi, la sua passeggiata...

    ...Finché un'altra stranezza non attira la sua attenzione. Ma questa, invece che smuovere semplicemente la sua curiosità, quasi lo terrorizza. Una chiamata, direttamente nella sua testa. Una cosa del genere l'aveva già provata: Aristotelis gli aveva comunicato parte delle sue intenzioni, telepaticamente. Sgrana gli occhi rimanendo immobile come raggelato dal vociare che sente dentro. Quante di quelle creature avevano quell'abilità?
    E se invece fosse stato proprio il Nokamidé a cercarlo? A volere il suo aiuto? Magari poteva trovarsi in pericolo! L'Ombra si volta di scatto, risoluta e con sangue freddo si lancia con tutte le sue forze verso il luogo di quell'esplosione.

    Passano diverse decine di minuti, quando finalmente arriva: un appartamento al secondo piano ancora fumante aveva già attirato l'attenzione di numerosi "cittadini". Studia per qualche secondo la situazione: vede il muro che dà all'esterno divelto, vede gente preoccupata, vede le scale che sembrano essere l'unica via d'accesso al luogo d'interesse. Almeno per coloro che hanno bisogno delle scale. Si alza la sciarpa in viso, determinato come non mai. Decide di non dar subito sfogo alle sue abilità acrobatiche, optando per le scale. Sguscia tra la folla, tentando di essere discreto ma rapido. E quando arriva nella stanza deflagrata, sorpresa: nessuno di loro sembra essere il Nokamidé. Dapprima li squadra tutti, a cominciare dallo strano essere rossastro, ma senza lasciar trasparire alcuna emozione — tipico dei Kaminote. Poi si inginocchia: mano destra chiusa a pugno e poggiata al polveroso pavimento, braccio destro teso a fare da pilastro portante, il ginocchio sinistro anch'esso al suolo per scaricare il peso, mentre il destro è alzato poggiando sul piede. Così contorto, china il capo porgendo i suoi saluti.

    «Nessuno di voi è il Nokamidé Aristotelis. Lo conoscete? Mi avete chiamato voi?»




    r9fa



    Kenkō
    Seishin
    Ki ga nokotte
    Ki shiyō
    Heiki
    Ninjatô
    Fukibari
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    Tenpunosai
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    Noizunashi

    Gijutsu
     
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    Resoconto #2 _

    Non hai motivo di temerci.

    Indirizza al ragazzino, quando con la coda dell'occhio nota i di lui movimenti come a sottrarsi dall'aiuto di Zimmer.

    Se noi siamo in grado di riconoscerti è pur vero anche il contrario -il Russo non dimentica certo di mettere in chiaro le gerarchie con i suoi sottoposti.

    La santa verità -fin troppe volte l'assassino ha sbottato nei riguardi del tritone e dei suoi metodi affatto rispettosi, lui che (non ancora sufficientemente legato all'Eversione per parteciparvi come alla precedente Gilda) si preoccupa di seguire gli ordini solo ed esclusivamente se giunti dalla persona di un Gerarca.

    Perciò saprai di già che nessuno in questa stanza è un mediocre essere umano -tu compreso.

    Si riferisce ovviamente al fatto che un tale potere rigenerativo nasconde un'eredità straordinaria -che, dietro a quel faccino in tutto e per tutto bambinesco, si cela anzi un individuo per nulla mortale.
    Non può sapere, invece, che di lì a qualche minuto si unirà al trio anche un vero umano -Volker, la nona Voce d'èlite- e che poco dopo farà la sua comparsa anche un quarto dall'aspetto comune -pure lui, invece, non propriamente della schiera di cui sopra.

    E' evidente, comunque, che ci serve una descrizione quanto più precisa dei suddetti tizi.

    Non un gesto d'assenso in direzione del ragazzo con mascherina -nulla più che un'occhiata all'altro Eversore: l'abissale sa essere fastidioso quanto ingessato, antisociale quanto preciso. Ed in una situazione del genere -in uno scenario dai risvolti affatto piacevoli per l'organizzazione cui appartiene- i formalismi sono l'ultima delle priorità -le informazioni sono tutto ciò che gli interessa. Quelle e le direttive del boggart, ovviamente.

    Più tutte le impressioni del caso: erano pronti ad agire o si è trattato di un blitz vagamente improvvisato?
    Ancora: hanno detto qualcosa -hanno parlato con il tuo superiore? E questi -nel caso- ha avuto modo di replicare o di lasciare una qualche sorta di messaggio?

    Tutte domande lecite -tutte domande volte a dipanare l'intricato bandolo di una matassa rognosa; domande, però, poste con il consueto distacco di cui Zyg è maestro -con quel cinismo disinteressato che lo vede anzi preoccuparsi di campionare con cura tanto il sangue nella forma di D quanto eventuali altri residui posti tra pavimento e parete: si tratta di liquefare la propria persona, di rilassare il corpo così manipolato tal quale una gelatina informe, di scrutare con cura ogni traccia organica e di inglobare in quella sagoma molliccia tutto il particolato di sospetta natura. Di fare questo e molto altro -di compiere una prima analisi, per rendersi conto dell'inconsapevole firma biologica lasciata dagli assalitori.
    _100%
    _ENERGIA
    -Kraj Sperimentale
    Experimental Kraj-
    -Biovisionario
    Biovisionary-
    -Addestrato alla Caccia
    Bred for the Hunt-
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    Russian Roulette


    Il ragazzino sembrò riprendersi senza bisogno di altre cure, dimostrando un potere utile quanto insano. Per quanto possa essere apprezzabile avere fra le proprie fila un individuo capace di rigenerarsi così in fretta, Zimmer storse il naso a quella vista. Non poteva sopportare chi dimostrava capacità simili. Con la morte, il Boggart aveva un certo rapporto. Era già morto due volte, e per due volte aveva dovuto barattare cose fin troppo importanti per tornare a galla. Aveva visto morire un suo pari, e lo aveva visto risorgere come se nulla fosse. E ora, una ferita che su un ragazzino di quell'età doveva essere mortale, si era appena richiusa come se nulla fosse.

    Niente di buono accadeva, quando i morti non restavano sotto terra.

    Il Rosso scacciò quei pensieri dalla sua testa, costringendosi a focalizzare l'attenzione sull'eversore scomparso.
    "Riportare in suo mondo?" che qualcuno avesse trovato finalmente il modo di dominare il Gorgo?
    "Tu ti calma, Voce. Tu deve dire tutto ciò che tu sa, altrimenti noi no può aiutare." affermò il molliccio, guardandosi attorno.
    Quel luogo era appena diventato più affollato di una puntata di forum, il che la diceva lunga.
    Una nuova voce, una di quelle scelte personalmente dal Russo, comparve, affermando di sapere la destinazione dei rapitori.

    In più, un altro individuo fece la sua apparizione, incrementando il numero dell'allegra combriccola. Si inchina, referente, e già questo mostra quanto sia nuovo di quelle parti. Nessuno si inchina, nella Tana: bisogna dimostrare di saper tenere la testa alta. Questo, se sei un Eversore, è fondamentale. Zimmer lo squadra, e per un attimo gli viene in mente la descrizione sommaria fattagli da Ariste. Se era li a risposta della chiamata, poteva essere soltanto la nuova recluta.
    "In piedi Eversore. Io è Zimmertraugher Dei cunicoli dai quali si torna, Hierarch a pari di Aristotelis Skotos. Tu ha risposto a mia chiamata." poi, Zim perse interesse, e si rivolse alla voce appena giunta. Che fossero altri a riassumere al nuovo arrivato la situazione.

    "Dicci dove portare nostra furia, Voce." domandò, sfregandosi le mani. Quell'ombra, quel presentimento, quel timore... non era la prima volta che succedeva, non sarebbe stata l'ultima... ma questo non diminuiva l'importanza della cosa.
    Erano stati attaccati. E qualcuno l'avrebbe pagata molto cara.



    ENERGIA: 100 %
    Fisico: Incolume
    Mente
    : Bla.



    Attive:
    N/A


    Passive:

    Icarus
    Lingua da mercante
    Certificato di Alchimista

    Companion:

    Oliphant [x]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.

    23 [x]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    Cè chi dice che siano una coppia inappropiata, chi pensi siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.

    Equipaggiamento:
    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Jester Axe [X]

    Ultima invenzione di casa Zimmer: la Jester Axe.
    Prendete una delle più sanguinarie armi medioevali, dotata di ottimo acciaio temprato capace di segare in due anche un palmeto di bambù indonesiano, e mettetela da parte.
    Prendete una delle invenzioni più demoniache della razza più bislacca del mondo, diretta responsabile dello scioglimento delle calotte polari, e mettetela da parte.
    Prendete anche voi, che sicuramente volete stare al sicuro, e mettetevi da parte, possibilmente dalla parte del manico.
    Ualà.
    Tenete l’arma usando due mani e branditela come se non ci fosse un domani, affettando qualsiasi nemico vi troviate davanti.
    Il nemico è grosso quanto un armadio a due ante arredato da vostra suocera?
    Brandite la Jester Axe dal fondo e premete a fondo la pinza fra l’impugnatura e il tubo di polimero che collega ben due serbatoi di kerosene alla bocca di fuoco posta all’estremità.
    Jester Axe! Nelle migliori Bolge di Merovish.
    (Attenzione, il rivenditore non si assume nessuna responsabilità in caso di morte, menomazioni, incenerimento di oggetti o soggetti. Si prega di utilizzare l’arma solo dopo averla acquistata, fuori dal negozio)

    Aspide di Troia
    Note:
    Post di presentazione: saluto, inchino, sbranatevi pure.










    Narrativa - Tecnica - Trofei - Scheda

     
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  8. _MajinZ_
     
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    Quando Rin capisce di non correre più nessun pericolo, almeno per il momento, riesce finalmente a calmarsi e a mettere a posto le idee. I suoi occhioni blu vi squadrano per un attimo, poi il bimbo si siede a terra e incrocia le braccia.
    Ci stavamo allenando nella meditazione quando... quei due tizi sono spuntati all’improvviso. Uno ha sfondato la porta e l’altra è entrata dalla finestra.
    Lo sguardo si posa su entrambi quei luoghi, poi continua.
    Sembravano due gemelli, una bionda e un moro. Appena gli ha visti Dimitriy è saltato in piedi... era sorpreso quanto me: non li abbiamo sentiti arrivare... erano come vuoti. Poi il maestro ha pronunciato alcune parole nella sua lingua... quelli hanno riso. Sembrava spaventato, però sembrava sapere qualcosa su quei tizi.
    Il piccolo abbassa la testa.
    Poi ci hanno attaccati, senza darci tempo di nulla. Quei tizi sparavano raggi dalle mani, Dimitriy mi ha protetto dall’esplosione ma siamo stati colpiti duramente... poi io ho perso conoscenza. Non ricordo nient’altro.
    Infine Rin riporta su la testa e vi guarda triste in volto, sembrava davvero dispiaciuto per quel che è accaduto e si sente anche abbastanza inutile, visto che non è riuscito a far molto per impedire quel rapimento. Quando però Volker pronuncia quelle parole, il volto del piccolo si illumina e la speranza ritorna a farsi viva nel suo cuore.
    Zyg, analizzando la stanza riesci a trovare tracce di due sostanze... la prima è il sangue, appartiene a Dimitriy con tutta probabilità e lo riscontri nella D scritta sul pavimento, oltre ad alcune macchie sulle pareti. L’altro composto invece è simile ad un olio, un grasso marrone che fa sicuramente da lubrificante, appartenente quasi sicuramente agli assalitori.
    Il cecchino intanto porta una mano sotto il poncho, tirando fuori un oggetto particolare... sembra quasi un telecomando, però ha uno schermo al centro e in un angolo lampeggia un puntino rosso. Solleva l’oggetto e ve lo mostra, indicando con il dito il puntino.
    Sono appena usciti dai cunicoli, probabilmente puntano a Daleli.
    Ormai non resta altro da fare che muoversi, anche Rin vuole unirsi a voi... ma portarsi dietro un bambino, anche se con un potenziale grandissimo, è la cosa giusta? Sta a voi deciderlo, una volta decisi anche gli ultimi dettagli, non dovete fare altro che partire.
    Dobbiamo muoverci, il segnale potrebbe scomparire da un momento all’altro.
    Aggiunse poi il pistolero, saltando giù dall’appartamento e iniziando a correre. Se non volete restare indietro, dovete seguirlo... senza perdere altro tempo.

    ₪ ₪ ₪

    Un sorriso sadico si allarga sul volto di un uomo, porta un paio di occhiali rotondi. Sul viso spuntando due baffoni bianchi. Intorno a lui ci sono altre persone, tutte indaffarate a leggere i dati presenti sugli schermi dei computer.
    Come vedete, il progetto Sovershenstvo funziona meravigliosamente... fra poco saranno di ritorno con il traditore. E quest’ultimo sarà punito, dovrà diventare un esempio per tutti quei suoi... colleghi che si sono dati all’anarchia.
    E poi l’uomo ride, scatenando l’ilarità di tutti quelli insieme a lui nella stanza.


    _ __ ___ __ _



    Turnazioni: Libera
    Nota del Master: Se avete domande c'è il topic, enjoy :^D
    Scadenza: 3 Ottobre
     
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  9. -D_Dragon-
     
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    Vi seguirò
    Presidio del Sud
    Merovish, Bazar delle Talpe

    Pari.
    L'essere rossastro — umanoide per certi versi, solo molto più basso rispetto alla media della statura della suddetta razza — è un pari del Nokamidé.
    Registrate le poche parole dalla sintassi piuttosto elementare, l'Ombra alza la testa e lo osserva con occhi densi di rispetto riverenziale, rimanendo però contrito nella stessa posizione, nonostante il comando di alzarsi. Solo dopo gli obbedisce, ricomponendosi eretto con le braccia conserte al petto; accompagnato solo dal fruscio dell'uwagi e dalle parole del giovanotto che, ripresosi, racconta ciò che aveva visto. Sebbene il Kaminote avesse tardato a rispondere alla chiamata telepatica, ricostruisce frase dopo frase lo sviluppo della faccenda quel tanto che gli basta per decidersi a proseguire e mettersi sotto il comando del Molliccio definitosi Hierarch dal nome impronunziabile.
    Fissa lo sguardo sulla Voce che dà indicazioni, mostrando loro uno strano marchingegno elettronico. Annuisce all'invito di darsi una mossa, poi si avvicina al Rosso con ampie falcate.

    «Sarò un Vostro braccio armato. Utilizzatemi come meglio credete.»

    Non s'inginocchia nuovamente, la situazione richiede prontezza.
    Non si pronuncia nemmeno in merito alla decisione di farsi carico del ragazzino, giacché il Kaminote non ha alcun titolo per poter esprimere un parere su ciò che è giusto o meno.
    Avrebbe aspettato un comando del pari in carica del Nokamidé per gettarsi dal palazzo come se stesse tuffandosi, senza timore alcuno. Le sue doti acrobatiche gli avrebbero consentito di stare al passo con la Voce di nome Volker; avrebbe utilizzato le scattanti gambe, le possenti braccia e l'ineguagliabile abilità con i fili per frenare la caduta di appiglio in appiglio, fino ad arrivare all'altezza desiderata, per poi correre velocemente seguendo il gruppo di Eversori.

    r9fa


    Ki
    100%

    Status Fisico
    Ottimale
    Ferite riportate
    Nessuna
    Condizione psicologica
    Concentrato, Determinato
    Status psicologico
    Ottimale
    Ki utilizzato nel turno
    0%

    Dōbutsu-teki
    I Kaminote sono prima di ogni cosa nati con una predisposizione acrobatica superiore a tutte le altre doti. Dalle movenze agili e veloci, le leggende narrano che siano fatti di bambù vista la loro incredibile elasticità e fluidità nelle tecniche. Riescono a compiere movimenti improbabili in tempi brevissimi: capriole, salti, avvitamenti e scivolate, con un'elasticità fuori dalla norma grazie ai loro muscoli allenati e alla propensione naturale dei loro tendini, delle loro cartilagini, delle ossa e delle articolazioni. Grazie ad un profondo stato di concentrazione, in ogni loro movimento sembrano foglie d'albero mosse dal vento. Una morbidezza, una fluidità, una capacità di compiere balzi, piroette e capriole al di fuori della portata di esseri normali.
    [Passiva - Movimenti acrobatici fluidi]
    Kyōryokuna
    L'arte della concentrazione, l'unione dei cinque sensi. I Kaminote hanno aggregato i normali cinque sensi, creandone letteralmente un sesto. La loro abilità sviluppata in anni di addestramento, gli permette di "sentire" ciò che li circonda fondendo le percezioni, per quanto flebili possano essere, di udito, tatto, vista e olfatto. Ogni stimolo riceva uno di questi quattro sensi -in alcuni casi subentra anche il gusto- viene amplificato e raggiunto anche dagli altri per avere una precisa idea di ciò che succede in un'area di 30 metri intorno a sé.
    riescono ad accorgersi preventivamente di un pericolo grazie all'unione dei sensi.
    [Passiva - Auspex di sensi unificati]
    Noizunashi
    Addestrati e vissuti costantemente nella profonda meditazione e nel silenzio totale, essendo come angeli mandati dagli Dei, i Kaminote hanno sviluppato una particolare abilità che gli permette di non produrre il minimo rumore. Attraverso la meditazione, la concentrazione e la pace che portano all'interno del loro cuore e delle loro menti, non solo i movimenti -perfino quelli più veloci e rocamboleschi- anche i loro respiri non emetteranno alcun suono.
    [Passiva - Non si emettono rumori]

    Ninjatô
    Lunga esattamente 75 cm, con 45 cm di lama a doppio filo e circa 30 di manico, si presenta completamente nera quando è infoderata. La guardia, tsuba, è quadrata, spessa pochi millimetri e larga un paio di centimetri dalla lama. Priva di qualsiasi decorazione sia sulle parti in legno che sulla lama. Essa viene tenuta solitamente dietro la schiena, obliquamente all'altezza dell'osso sacro col manico rivolto a destra, oppure fermata dall'Obi sul fianco sinistro, estratta ed impugnata quasi sempre con presa riversa.
    Fukibari
    Cinque aghi lunghi circa 25 centimetri. Essi sono talmente sottili da risultare quasi invisibili ad un occhio poco allenato, hanno una punta conica che danneggia perforando i tessuti, e l'altra arrotondata per permettere un'impugnatura sicura. Queste armi sono perfette sia per essere lanciate che per essere impugnate, mirando ai punti vitali, in quanto, vista la loro ridotta dimensione, causano ben pochi danni se non si sa dove colpire.
    I Fukibari vengono tenuti in un'apposita sacca nascosta al ridosso della spalla destra, sotto l'Uwagi.
    Fili
    Due decine di metri di filo trasparente, fatto in nylon, legate una per polso. Questo filo è una componente fondamentale dell'equipaggiamento in quanto può essere adoperato nella preparazione di trappole, è abbastanza resistente da sorreggere il peso di una persona in un'arrampicata, senza contare che con un addestramento da Kaminote può trasformarsi in un'arma temibile o essere lanciato per scalare anche le montagne più alte.

    I Slot

    II Slot

    Riassunto Post
    Con una frase secca dichiara di essere sotto il comando di Zimmer, cosa già nota, ma Shad ha bisogno di conferme xD
    Poi, nel caso in cui quello avesse dato ordine o si fosse mosso in quel senso, segue Volker

    Note
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    _ 0 2 1 - ¤ - Y o r e - T i l l e r - N e p h i l i m
    Resoconto #2 _
    Un nuovo Eversore. Un nuovo Eversore la cui fedeltà soggiace all'Oplite -ma che il Rossiccio non tarda a indirizzare verso l'Eversione tutta piuttosto che ad un solo Gerarca. Un nuovo Eversore pronto per mettersi al servizio della missione.

    Un braccio di carne. Non credo basterà.
    Nemmeno i nostri nemici sono umani.

    Una Voce mai vista. Una Voce mai vista che non si perde in chiacchiere nè dimostra resistenza ad agire -sbrigativa per certi versi, risoluta secondo molti altri. Una Voce mai vista perchè sa come spiare senza farsi scoprire.

    Dobbiamo armarci per poterli affrontare.
    Ci attende un conflitto crudo e tutt'altro che semplice.

    Una firma cremisi. Una firma cremisi dagli oscuri significati e dalle molteplici interpretazioni -è una D che acquista differente rilievo a seconda di chi l'ha tracciata. Una firma cremisi dipinta non certo a caso.

    La Lettera di Sangue è del Russo.
    Può averla lasciata di sua iniziativa, può essere un segnale degli aggressori. Gli evidenti richiami fanno escludere si tratti di una mera coincidenza.

    Una macchia d'olio. Una macchia d'olio che alle prime analisi rivela d'essere del lubrificante per parti meccaniche -un composto viscoso, torbido e repellente. Una macchia d'olio che grida a gran voce droidi.

    Chi lo ha rapito, però, di sangue non ne possiede: l'ingrassatore, le presenze celate, la rapidità soverchiante e i raggi dalle mani indicano tutti un solo abominio.
    Cyborg.

    Le spiegazioni concise -che Zyg produce a seguito delle osservazioni tratte con cura- si fanno via via più tese, sono come alterate, frutto di un tono di voce freddo ma a disagio. L'ultima parola -quel cyborg che il biomante sembra addirittura vomitare con disgusto- palesa ai presenti come gli ipotetici organismi bionici paventati dallo scienziato siano per lui una minaccia ben più grave di ogni altra -una sorta di apocalisse senza terrore, una nemesi personale con cui egli intrattiene una guerra aperta.

    Il Boggart ha ragione: vanno spenti. Per sempre.

    Un Kraj che ricostituisce la sua forma e procede seguendo il gruppo -un umanoide informe che acquista sembianze pratiche e si avvicina al corridoio (e alle scale) piuttosto che allo squarcio nella parete.

    Sei in grado di respirare da solo, immagino.

    Per poi tornare sui suoi passi, rivolgere una domanda retorica al ragazzino, inglobarlo anzi nella massa citoplastica come un verme in un bozzolo. Salvo la testa: quella spunta dalla schiena del mutante, come un girino appena nato dalle uova che mamma rana trattiene sul dorso ruvido.
    _100%
    _ENERGIA
    -Kraj Sperimentale
    Experimental Kraj-
    -Biovisionario
    Biovisionary-
    -Addestrato alla Caccia
    Bred for the Hunt-
    -Ibridazione Rapida
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    Russian Roulette


    Zimmer si meravigliò delle azioni della nuova recluta. Purtroppo, un movimento clandestino in una città come quella della Tana raccoglieva i membri che trovava: disperati, bisognosi, assetati di potere e di fama. La devozione era cosa rara... ma sempre ben gradita. "Ah, chi di noi è umano, viscido? Noi prima di altro è Eversori." commentò, ghignando cinico. La situazione era critica, e non c'era molto tempo da perdere. Ogni secondo passato era un secondo in meno per salvare il proprio alleato. Il biomante, dando mostra del proprio potere, decise di caricarsi del peso del ragazzino, rendendo vana una possibile discussione che avrebbe rubato altro tempo. Di questo, il molliccio ne fu grato. Le mani scagliose gli prudevano, la testa cornuta vorticava in una spirale di rabbia. Fuori dallo squarcio nella parete,un leggero vento fischiava nella capitale sotterranea. "...e come Eversori, noi ha dei doveri verso nostri compagni. Noi ha sprecato fin troppo qui. Noi sa dove loro è diretti. Voi prende quello che voi ha bisogno, ritrovo a uscita principale di Merovish." senza aggiungere altro, il rossiccio si lanciò dall'apertura, spiegando le proprie ali meccaniche e dirigendosi direttamente verso l'uscita del Bazar, puntando ai cunicoli che portavano in superficie. Qui sarebbe atterrato e avrebbe proseguito a piedi, fino alla luce accecante del giorno, riflessa dalla sabbia dorata.
    Aveva già quanto gli serviva, e verso l'uscita, in un piccolo serraglio privato, l'oliphant lo aspettava, pronto ad attraversare il deserto. Durante il tragitto, Zimmer attivò il comunicatore che già quella mattina lo aveva messo in contatto con gli altri due Eversori.
    Questa volta, tuttavia, regolò il canale di comunicazione in una frequenza specifica.
    "Qui rosso, noi ha bisogno di due veicoli pronti a partenza. Voglio Oliphant con portantina pronta, io è li fra qualche minuto." comandò, seccamente. La Voce appostata al serraglio avrebbe provveduto ai preparativi per la loro partenza.
    Riagganciò il comunicatore alla cintura, con una leggera impronta di rammarico.
    Una volta, a faccende come quella, ci avrebbe pensato 23. Una volta.
    Scacciò nuovamente quei pensieri dalla propria mente. Doveva restare lucido, doveva restare concentrato.
    Era vitale raggiungere i rapitori prima che raggiungessero Daleli, possibilmente prima che si ricongiungessero con i propri compagni. Perché era ovvio che a Daleli, il contingente nemico sarebbe stato più ampio di tre uomini di latta. Chiunque volesse rapire il Russo, era chiaro come il sole che non si trattava di un novellino. Se venivano dallo stesso mondo di Dimitry, allora era facile pensare che avessero abilità simili.

    A quel pensiero, Zim si accigliò.



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    Companion:

    Oliphant [x]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.

    23 [x]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    Cè chi dice che siano una coppia inappropiata, chi pensi siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.

    Equipaggiamento:
    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Jester Axe [X]

    Ultima invenzione di casa Zimmer: la Jester Axe.
    Prendete una delle più sanguinarie armi medioevali, dotata di ottimo acciaio temprato capace di segare in due anche un palmeto di bambù indonesiano, e mettetela da parte.
    Prendete una delle invenzioni più demoniache della razza più bislacca del mondo, diretta responsabile dello scioglimento delle calotte polari, e mettetela da parte.
    Prendete anche voi, che sicuramente volete stare al sicuro, e mettetevi da parte, possibilmente dalla parte del manico.
    Ualà.
    Tenete l’arma usando due mani e branditela come se non ci fosse un domani, affettando qualsiasi nemico vi troviate davanti.
    Il nemico è grosso quanto un armadio a due ante arredato da vostra suocera?
    Brandite la Jester Axe dal fondo e premete a fondo la pinza fra l’impugnatura e il tubo di polimero che collega ben due serbatoi di kerosene alla bocca di fuoco posta all’estremità.
    Jester Axe! Nelle migliori Bolge di Merovish.
    (Attenzione, il rivenditore non si assume nessuna responsabilità in caso di morte, menomazioni, incenerimento di oggetti o soggetti. Si prega di utilizzare l’arma solo dopo averla acquistata, fuori dal negozio)

    Aspide di Troia
    Note:
    Post di presentazione: saluto, inchino, sbranatevi pure.










    Narrativa - Tecnica - Trofei - Scheda

     
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  12. _MajinZ_
     
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    Decise le ultime cose, il gruppo è finalmente pronto a muoversi. Il luogo dell’appuntamento viene fissato all’uscita principale della Tana, la mastodontica fenditura nella roccia oltre la quale è situato il serraglio del Boggart. Alcuni scattano di corsa, uno vola e l’altro se la prende comoda, percorrendo la via a ritroso e scendendo dalle scale insieme a Rin, il quale segue i suoi superiori visto che nessuno gli ha detto di farsi da parte... ma quando vede Zyg voltarsi nella sua direzione, il bimbo si ferma di colpo.
    C-che..? AAAAAAAAAAAHHHHH!!
    Un urlo terrorizzato scaturisce da quel corpicino, mentre una gelatina lo avvolge completamente rinchiudendolo in un bozzolo da cui spunta solo la testa. Rimane con gli occhi sgranati per un po’, ancora visibilmente terrorizzato dall’accaduto... per un attimo ha pensato che il biomante volesse mangiarselo. Per fortuna si tratta di un semplice metodo per velocizzare le cose, quindi lentamente si tranquillizza anche se la sensazione di schifo non lo abbandona proprio.
    Intanto, giù al serraglio, un tizio abbigliato di stracci sveglia un Oliphant addormentato e lo agghinda per il viaggio imminente. Il pachiderma non sembra molto contento di quella presenza, infatti si era abituato a un’altra persona, non a un tizio brutto e che puzza di cose strane. Comunque, dopo aver “parcheggiato” il bestione, la Voce si muove in direzione di un altro recinto e fa uscire due grossi camelidi, grandi almeno il doppio di un normale cammello, posizionando una sella anche sul loro dorso, facendoli fermare accanto al colosso che li accoglie con un barrito.
    Volker è il primo a giungere sul posto, seguito a ruota dal Boggart e da Shad. Il pistolero si muove rapido in direzione del suo mezzo, ovvero una specie di motoslitta adattata a viaggiare sulle sabbie e subito lo accende, sgasando per bene. L’ultimo ad arrivare è Zyg che se l’è presa comoda... ma una volta che siete tutti riuniti, vi mettete in marcia. Appena partiti notate una cosa strana, una traccia: la sabbia è smossa come da una folata di vento circolare, segno che gli assalitori usano qualche mezzo meccanico per spostarsi... qualcosa di molto veloce.
    Per quanto andiate veloci non riuscite a scorgere il mezzo degli assalitori, tuttavia esso non sembra molto lontano visto che il segnale è ancora forte e chiaro. Il motociclista apre la fila, seguito dai Dromad e dal massiccio Oliphant, anche con quell’andatura ci mettete un bel po’ per arrivare a destinazione e la notte è ormai scesa da qualche ora quando arrivate alle rovine.
    Ben presto vi trovate davanti ad una zona ricca di rovine, tanto che per gli animali o i mezzi di trasporto è impossibile proseguire: dovete andare a piedi. Almeno però c’è una cosa di buono, da qualche tempo infatti il segnale si è fermato, quindi i rapitori non si stanno più muovendo. Lo strumento indica la posizione poco più in la, proprio oltre il tempio squarciato che vi si para davanti.

    ₪ ₪ ₪

    O, vot nash beglets.
    Oh, ecco qua il nostro fuggitivo.

    La voce viscida del dottore risuona nella camera sotterranea, alla vista di un ragazzo di sua conoscenza ammanettato e bendato. I rapitori lo tengono ben saldo, sanno bene che lasciarlo libero è fin troppo rischioso.
    Vy syn suka.
    Tu, figlio di puttana.

    Lo appella Dimitriy a denti stretti, sputando poi per terra. In un attimo si ritrova in ginocchio, colpito dai due mercenari che lo tengono fermo: il dottore non gradisce simili mancanze di rispetto.
    Uvedite yego ... i dat' yemu to, chto on zasluzhivayet.
    Portatelo via... e dategli quel che si merita.

    Subito dopo l’assassino svanisce nel buio di un’altra stanza… ancora non sa che i suoi compagni stanno venendo a salvarlo, ma ne è certo. Loro la faranno pagare a questi farabutti, non ci si mette contro gli Eversori di Merovish sperando di farla franca.


    _ __ ___ __ _



    Turnazioni: Libera
    Nota del Master: Descrivete il viaggio come preferite, ma non andate oltre il tempio, mi raccomando :3 dal prossimo turno inizierà l'azione, cercate di pazientare ancora un attimo XD
    Scadenza: 7 Ottobre
     
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    PostArt
    _ 0 2 1 - ¤ - Y o r e - T i l l e r - N e p h i l i m
    Resoconto #3 _
    Vi rallenta, forse, ma non era quello il suo scopo: quando Zyg ha deciso di portare con sè la piccola Voce il solo pensiero era rivolto circa l'utilità di quella per riconoscere senza dubbi gli assalitori -la speranza che Rin rammenti anzi qualche altro particolare, che possa fare la differenza nel dettare una tattica d'azione.
    Non è quel che accade, certo -il bimbo non produce nulla di significativo, purtroppo. Ciononostante il Kraj continua a trattenerlo dentro di sè, avanzando con questa bizzarra escrescenza sul dorso si fa strada per i vicoli meno trafficati fino a raggiungere i tunnel diretti alla superficie: qualche sguardo carico di sospetto lo vince da più di un merovisho, palesi occhiate di disgusto e paura lo raggiungono da chi si fa in disparte poichè teme un destino simile a quello del ragazzo. Ma Zyg non se ne cura -egli procede a passo sostenuto benchè decisamente più lento dei colleghi ormai giunti a destinazione.

    Sarà perciò l'ultimo ad inveire, silente, contro la calura che il deserto scaglia loro addosso per accoglierli alla luce del sole, l'ultimo a dirigersi verso i serragli per scoprire che la pedina preposta ha sellato come possibile una coppia di dromad e l'oliphant del Gerarca. Volker è impaziente di dar corso al suo mezzo a motore, il Rosso arriva a sgridarlo per tutto il tempo perduto, l'Ombra sottace probabilmente lo stesso pensiero.
    Ma, ancora una volta, il biomante dà peso unicamente alle proprie preoccupazioni -svolge l'allievo del Russo dalla sua posizione, lo issa sull'enorme camelide, si assicura che possa dedicarsi alla traversata senza pericolo: benchè vi sia posto per due (o per uno che contiene l'altro, semmai) l'ex-Simic concede l'esclusiva al giovane infernale, preferendo affrontare le sabbie in altro modo -preferendo affrontare le sabbie nel solito modo.

    Mi terrò un paio di metri a destra del pachiderma.

    Annuncia, prima di abbandonare per l'ennesima volta le spoglie attuali e riconfigurare la propria morfologia in una maggiormente adatta per l'occasione: i citoplasti si compattano e secernono rapidi tutta la chitina che serve -gli organi interni riallocano le proprie posizioni, adattandosi al differente celoma. Perchè, dopo qualche secondo di fermento, Zyg possa fregiarsi di un corpo vermiforme dal rivestimento sufficientemente rigido -perchè, sfruttando quello ch'egli ha ufficialmente adottato come espediente di viaggio per le dune del Sud, possa sfuggire alla radiazione solare scavando da sè i necessari cunicoli.

    Fino a quando placche di marmo e pietra in genere interrompono l'avanzata del Kraj -fino a quando il biomante emerge non per riempire d'aria i polmoni, quanto per accertarsi dell'effettiva natura degli ostacoli affondati nella sabbia; scopre che tutti si ritrovano nella medesima situazione, che Daleli pone un fermo al procedere perfino a chi non scava ma si abbandona anzi ad un tranquillo trasporto; scopre che il Gunslinger rileva la presenza fissa del loro bersaglio, che quelli sono da qualche parte lì attorno; scopre che è giunto il momento di ritornare ancora alla forma di sempre -nel farlo si accorge che non è saggio metamorfosare in un tritone, optando infine per un viashino assai meno sospetto.

    Posso fingermi un solitario individuo della fauna locale e non destare allarmi.
    Sempre che non abbiate nulla in contrario ad un giro di ricognizione.

    _100%
    _ENERGIA
    -Kraj Sperimentale
    Experimental Kraj-
    -Biovisionario
    Biovisionary-
    -Addestrato alla Caccia
    Bred for the Hunt-
    -Ibridazione Rapida
    Rapid Hybridization-
     
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  14. -D_Dragon-
     
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    Ritorno a Daleli
    Presidio del Sud
    Merovish, Bazar delle Talpe

    Il Kraj mette in guardia l'Ombra sull'evidente pericolosità del compito cui gli Eversori - guidati dal Boggart - stavano per andare incontro. Parole d'avvertimento a cui il Kaminote risponde soltanto con un cenno del capo affermativo, esprimendo la sua silente gratitudine. Poi, ascolta attentamente l'analisi riguardo la "Lettera di Sangue". Osserva l'ex-Simic con espressione interrogativa fintanto che parla di esseri senza vita, vuoti li definisce. Sorride con soddisfazione via via più evidente nel momento in cui gli viene ordinato di spegnerli prima dal Rossiccio e quando poi viene confermato dallo Studioso. E finalmente il segnale giunge dalla voce del Pari al Nokamidé: risoluto e determinato imposta un punto di ritrovo per poi volare fuori dall'edificio.
    Il Mandato non lascia passare nemmeno un secondo. Non ama perdere tempo: la sua filosofia di vita lo vede come la risorsa fondamentale. Perciò, si lancia seguendo le orme del Boggart, tuffandosi fuori dal palazzo attraverso lo squarcio nella parete. Lancia il filo legato al polso sinistro per aumentare la gittata del salto, riesce ad attorcigliarne saldamente un'estremità al tetto di una struttura poco lontana, poi segue con gli occhi il suo Mandante fino a che gli è possibile. Si cimenta in una rocambolesca corsa cercando di non dare nell'occhio - anche se difficilmente tutta la situazione può essere sfuggita agli occhi dei tanti presenti. Salta, corre, evita, scatta più veloce che può. Sebbene non conosca personalmente l'Eversore oggetto del rapimento, sembra lo abbia molto a cuore semplicemente in quanto componente della stessa congrega. Comportamento tipico della sua razza.

    ~
    Presidio del Sud
    Merovish, Cunicoli d'Ingresso

    ~

    L'espressione sconcertata dipinta sul volto del Kaminote appena giunto al luogo d'incontro, racconta egregiamente quanto quello sia nuovo del Semipiano. Alla vista delle bestie che si sarebbero fatte largo nella sabbia cocente, rimane impietrito per qualche attimo. Ripresosi, sposta lo sguardo verso coloro che lo avevano preceduto: l'uomo ammantato di bianco che accende uno stano artefatto rombante, ed il Boggart che prende posizione sulla bestia più grossa. Il Kaminote suppone che le altre due forniture siano per lui ed il Ricercatore, perciò cerca goffamente di salire in groppa ad un camelide, e quando finalmente riesce nell'impresa, si mette a gambe incrociate tenendosi in equilibrio sul suo dorso.
    Arriva infine anche l'ultimo Eversore che cita qualche informazione circa la modalità di traversata che predilige, poi ci si mette in cammino.

    ~
    Presidio del Sud
    Yurzrab

    ~

    Il viaggio è piuttosto tranquillo. Il drappello di inseguitori segue una strana orma sulla sabbia, una che l'Ombra non aveva mai pedinato in vita sua - eppure di spionaggi per conto dei Kami ne aveva fatti. Il mio "mezzo" era il centro della fila, con accanto l'altro identico che si fa carico del ragazzino, seguiamo Volker e veniamo seguiti dal massiccio Oliphant e dal sotterraneo Kraj mutato in verme delle sabbie.
    Il Kaminote non proferì parola, ascoltando invece tutto ciò che si sarebbero detti gli altri. Osservava il panorama, di tanto in tanto la traccia. Il cielo, poi il sole. Amplifica i suoi sensi e le sue percezioni sentendo la natura, finché la luce diurna non lascia il posto ad una fredda oscurità in cui ci si poteva orientare solo grazie alla magnifica luna e le luminose stelle.
    Si comincia infine ad osservare una terra in rovina: massi, pezzi di mura e di edifici sparsi un po' ovunque, impediscono di continuare la traversata in groppa alle bestie.
    Lì da dove è venuto, sta tornando.
    Lì, ancora una volta, è chiamato a svolgere un compito.
    Daleli.

    r9fa


    Ki
    100%

    Status Fisico
    Ottimale
    Ferite riportate
    Nessuna
    Condizione psicologica
    Concentrato
    Status psicologico
    Ottimale
    Ki utilizzato nel turno
    0%

    Dōbutsu-teki
    [Passiva - Movimenti acrobatici fluidi]
    Kyōryokuna
    [Passiva - Auspex di sensi unificati]
    Noizunashi
    [Passiva - Non si emettono rumori]

    Ninjatô
    Dietro la schiena, altezza vita.
    Infoderata.
    Fukibari
    Spalla sinistra, coperti dal vestiario.
    x5
    Fili
    Utilizzati nella prima parte.

    I Slot

    II Slot

    Riassunto Post

    Gioca a fare spiderman per arrivare al punto d'incontro per poi ascoltare tutto quello che ipoteticamente si potrebbero dire durante la traversata :3

    Note

    Have Fun
    :flwr:





     
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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    Russian Roulette


    Lo Yuzrab accoglie la carovana con l'usuale abbraccio di afa, tanto amorevole quanto soffocante. Tutti i membri di quella spedizione, chi prima chi dopo, giunge agli ingressi della Tana, sfilando al pari di numerose altre guidate da motivi ben meno nobili e sicuramente ben più redditizi. Dalla spaccatura che forma l'ingresso principale di Merovish infatti, ogni giorno escono ed entrano centinaia di persone, in sella a creature simili a quelle usate dagli Eversori.
    Carovane, Mercanti itineranti, cacciatori di schiavi e di rettili.
    Zimmer intravede perfino un gruppetto che sicuramente fa parte dei Mercanti d'Acqua, uscire assieme a loro e dirigersi poi in direzioni diverse.

    Si, il molliccio sarebbe sicuramente più soddisfatto, se quell'uscita significasse affari, come lo è per tutti coloro che abbandonavano la frescura sotterranea della Tana. Invece, il loro obiettivo era il salvataggio di un loro collega, e la derivante vendetta.
    " Andiamo. " comanda, facendo aumentare l'andatura dell'Oliphant.
    In poche ore, sono lontani dalla capitale, e tutto attorno a loro è di un monotono giallo oro, interrotto da qualche roccia consumata dalla sabbia.
    Gli animali marciano veloci, risparmiando le energie ma non per questo perdendo tempo inutile in camminate lente e scostanti. Erano creature nate e cresciute nel deserto, i Dromad. E l'Oliphant aveva avuto tutto il tempo di imparare, in quegli anni.
    Zimmer, al riparo nell'ombra della sua portantina, rimuginava, mentre la possente creatura seguiva diligentemente il gruppo nelle retrovie. Non era più lenta dei Dromad, probabilmente non era nemmeno più lento del costrutto usato dalla loro guida. L'unico a poter battere un Oliphant delle Pianure ardenti, in quel momento, forse era Zyg. Zimmer aveva rinunciato all'idea di capire quella strana creatura a quale bioma appartenesse. Solitamente il molliccio era pratico nel capire le persone, sopratutto se queste erano umane, o bipedi, come li chiamava lui. Ma quel... coso. Come molti altri membri dell'Organizzazione, Zimmer era felice che fosse con loro, e non contro di loro.
    Invece, parte dei suoi pensieri erano rivolti sia al Russo, sia al nuovo arrivato. Verso il primo, per ovvi motivi, vi era preoccupazione. Verso il secondo... curiosità. Quella non era una scampagnata, non erano a raccogliere fiori o a dar fuoco a suocere malcontente. Era una missione, una missione che si preannunciava complicata. Portarsi dietro una recluta era un azzardo... ma si fidava del Oplite. Se lui aveva ritenuto che quell'Ombra fosse adatta...

    Fu facile, per il Boggart, intuire quale fosse la destinazione finale. Anche senza le indicazioni della Voce, non si sarebbe stupito di vedere il profilo di Daleli spuntare fra le dune, dopo il tragitto intrapreso. Quella era una via commerciale, anche piuttosto nota. Daleli, del resto, era uno dei pochissimi punti fissi in tutto lo Yuzrab. Era logico che fosse tenuto come punto di riferimento dalle genti che calcavano le sabbie per lavoro.
    A quanto pareva, il loro obiettivo era a pochi passi da quelle stesse rovine dove il Rossiccio aveva trovato rifugio tante altre volte.

    Scesi dalle rispettive cavalcature, le prime ipotesi di un piano d'attacco presero piede.
    Zyg per primo diede nuovamente sfoggio delle sue abilità, prendendo la forma di un rettile delle sabbie. Il rosso gli lanciò un occhiata, dubbioso.
    "Hum. Se chelo che noi sa è vero, nostri avversari è di altro piano, no è figli di Endlos. Loro è possibile no distinguere fauna locale da minaccia, io no vuole vedere te impallinato ancor prima che noi comincia." commentò, cercando di analizzare al meglio la situazione. Una ricognizione tuttavia si dimostrava necessaria.
    "Tu, sfregiato." chiamò, riferendosi ovviamente alla recluta. Da come si era mossa fin ora, dava l'impressione di essere in grado di muoversi senza che tutti gli abitanti da qui al Geisine potessero sentirlo. "Tu cerca di avvicinarti più possibile senza farti scoprire. Se serve, fornisci supporto, ma non uscire allo scoperto se no è necessario." era il momento di verificare se quell'individuo aveva il necessario per essere un Eversore. Se non fosse stato così... beh, in battaglia, si inizia con i pedoni, non con gli alfieri. A questo proposito, si rivolse all'ex-simic. "Viscido, tu prova ad avvicinarti, ma no dare l'impressione di volerti nascondere. Tu prova a no farti vedere, ma se loro scopre te, te devi sembrare solo persona sbagliata in momento sbagliato" detto questo, il molliccio fece scattare le sfere impiantate nelle proprie scapole, dispiegando silenziosamente le ali meccaniche. " Io osserverò da altro. Mi apposterò su rovina, e con un po di fortuna, loro no noteranno me." fosse stato per lui, avrebbe sfondato quelle rovine con l'oliphant e avrebbe gasato l'intera area, lanciando granate dalla groppa dell'animale. Ma doveva pensare anche all'interesse del Russo. Per ora.




    ENERGIA: 100 %
    Fisico: Incolume
    Mente
    : Bla.



    Attive:
    N/A


    Passive:

    Icarus
    Lingua da mercante
    Certificato di Alchimista

    Companion:

    Oliphant [x]
    Avete presente quei grossi, mastodontici, giganteschi elefanti che da soli potrebbero schiacciare una città senza nemmeno rendersene conto? Ecco, era un animale del genere che il caro Boggart andava cercando, per poter agevolare i suoi simpatici affari.

    Vi ho già fatto notare quanto fosse abile negli affari no?
    Zimmer è riuscito a comprare l'unico Oliphant nano esistente nell'universo. Quando a capito che non sarebbe cresciuto con il tempo, le sue imprecazioni si sentirono a distanza di continenti, seguite a ruota dalle grasse risate del venditore di Oliphant di piazza foglia, rinomato animalista.
    Nonostante la frustrazione del Boggart, possiamo comunque dire che l'aggettivo "nano" poco si addice alle fattezze del barripede che misura i sei metri e mezzo di lunghezza e i tre di altezza, pesando non meno di tre tonnellate. Ne più ne meno di un elefante convenzionale, ma che date le scarse dimensioni del suo padrone, più che soddisfacente.
    La particolarità di questo animale sono senza dubbio le zanne, due paia di simpatico avorio che spuntano come dei dentoni dalla bocca di questa tenera creatura. Il capo e la parte superiore della proboscide sono stati dipinti di rosso, come tradizione vuole, e sulla schiena è stata montata una grossa impalcatura che permette di caricarci sopra una grossa quantità di carabattole, le stesse che un giorno il Boggart riuscirà a vendere.

    23 [x]
    Ho già detto che Zimmer era un abile mercante vero?
    Bhe ho mentito.
    Ogni tanto prende delle cantonate gigantesche. Come quella volta che ha venduto una bussola fluorescente in cambio di 23.
    Si, 23, quel inutile ammasso di pelle e ossi che lo segue trotterellando come un pulcioso.
    23 perchè, da che mondo è mondo, gli schiavi non hanno diritto a un nome... ma non possiamo mica dire "we, coso, portami l'acqua!" ... pertanto Zimm, siccome era il 23 acquisto che faceva quel giorno, ha iniziato a chiamarlo così.

    23

    Non si sa da dove sia saltato fuori, nemmeno quanti anni abbia.
    Non molti, a giudicare dalla statura di poco superiore a quella del Boggart... ma abbastanza da portargli la mercanzia. E poi cè sempre il rischio di rimanere bloccati da qualche parte, senza cibo ne acqua, no?
    Dicono che gli umani siano tanto teneri quanto inutili.

    Comunque, 23 arriva si e no al metro e sesanta, veniva costantemente rasato per motivi di igiene, ma da quando si sono stabiliti a Merovish, il Boggart ha acconsentito a lasciarglieli crescere. A sorpresa, lo schiavo ha rivelato una folta chioma di capelli argentei.

    Con il passare degli anni il rapporto fra lo schiavo e il padrone si è consolidato, tanto da far passare la coppia a chi li osserva come due colleghi in affari. C'erto, uno sfrutterebbe fino allo sfinimento l'altro senza dare nulla in cambio, ma non è forse questo il mondo degli affari?
    23 non lo ammetterebbe mai, ma si è affezionato al proprio padrone. La cosa, molto probabilmente, è reciproca, anche se per motivi diversi, ma anche l'altra campana non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura.

    Cè chi dice che siano una coppia inappropiata, chi pensi siano le due facce di una identica medaglia.

    Il fisico è quello di un ragazzo segnato dalle intemperie ovvie della sua situazione, e solitamente veste con qualche abito puramente a scopo pratico dai colori improponibili. Non deve mica andare a una festa di gala dei cunicoli, vero? Anche perché le feste dei cunicoli si svolgono, spesso e volentieri, a pubblico nudo.

    Equipaggiamento:
    Bandoliera.
    La più fedele compagna di ogni Alchimista degno di questo nome: una tracolla di pelle e cuoio piena di tasche di ogni dimensione, in grado di contenere un ingente numero di fiale, bottiglie, recipienti di modeste dimensioni. Per la pozione giusta al momento giusto!

    Jester Axe [X]

    Ultima invenzione di casa Zimmer: la Jester Axe.
    Prendete una delle più sanguinarie armi medioevali, dotata di ottimo acciaio temprato capace di segare in due anche un palmeto di bambù indonesiano, e mettetela da parte.
    Prendete una delle invenzioni più demoniache della razza più bislacca del mondo, diretta responsabile dello scioglimento delle calotte polari, e mettetela da parte.
    Prendete anche voi, che sicuramente volete stare al sicuro, e mettetevi da parte, possibilmente dalla parte del manico.
    Ualà.
    Tenete l’arma usando due mani e branditela come se non ci fosse un domani, affettando qualsiasi nemico vi troviate davanti.
    Il nemico è grosso quanto un armadio a due ante arredato da vostra suocera?
    Brandite la Jester Axe dal fondo e premete a fondo la pinza fra l’impugnatura e il tubo di polimero che collega ben due serbatoi di kerosene alla bocca di fuoco posta all’estremità.
    Jester Axe! Nelle migliori Bolge di Merovish.
    (Attenzione, il rivenditore non si assume nessuna responsabilità in caso di morte, menomazioni, incenerimento di oggetti o soggetti. Si prega di utilizzare l’arma solo dopo averla acquistata, fuori dal negozio)

    Aspide di Troia
    Note:
    Post di presentazione: saluto, inchino, sbranatevi pure.










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