[LAM][SC] Valkyria Chronicles

Poor Unfortunate Souls ~ Atto I

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    La sera prima.
    Stanza di Lazarus, in una locanda pezzente di Laputa

    «Avevi giurato che non avresti fatto casini!»
    «Gressil, non ho giurato il falso. Te ne saresti accorto.»
    «Allora mi spieghi perché abbiamo la mummia incollata al culo, ora? Hai fatto qualcosa di sospetto?»
    «Nah.»
    A parte farsi beccare a Merovish da un Comandante degli Aviatori.
    A-hem. Non sapeva se Grifis e Khatep avessero parlottato, ma aveva ben spiegato al Falco il motivo della sua presenza lì: il mercante di Epartis che doveva vendergli le pietre di Daleli le aveva finite, indi era andato a procurarsele direttamente alla fonte.
    Era effettivamente tornato da Merovish con le pietre, quindi...

    «Allora perché la mummia si è intromessa?»
    «Non so.» fece spallucce «Forse Edmund aveva da fare, o Khatep ha realizzato che quel cerebroleso non era esattamente un buon controllore. Ad ogni modo, è meglio così: avrà l'occasione di verificare personalmente che l'operazione sarà regolare, i miei uomini sono competenti e la nostra fedeltà a Laputa è assoluta.»
    Rivolse al gremlin un sorriso macchiato di saliva nera.
    «È la cosa migliore che potesse capitarci.»


    Il giorno dopo.
    Piedi dell'Albero Casa

    È una bella mattina di sole a Laputa: il sole brilla, l'aria è fresca, il cielo è colmo di volatili, aeronavi e grifoni.
    Gli avvoltoi, invece, preferiscono strisciare al suolo.

    È un terzetto assai bizzarro, quello che si sta dirigendo all'Albero casa.
    In testa al gruppo c'è Jack, un paio di gremlin appesi sulla schiena e un terzo che gli fa da cappello. Segue Gajeel, che spinge una carriola piena fino all'orlo di cristalli magici. Il sole si rifrange sulla montagna di vetri, riempendo di riflessi argentei il volto del borchiato.
    Chiude da fila colui che dovrebbe invece guidarla: Lazarus Lee si trascina lentamente, sostenuto dall'[armatura nera] che tra le sue evocazioni gl'è la più fedele.
    Occhi infossati, pallore cadaverico, corpo più magro che mai. Sembra più morto lui della mummia che attende il gruppo ai piedi dell'Albero Casa.

    Dopo un rapido inchino al signor Khatep, il capo della Seele si accascia su una delle radici dell'albero. Recupera il fiato, si aggiusta la cravatta blu.
    «Grazie, cara.» bisbiglia all'armatura, che rimane in piedi al suo fianco. Immobile e marziale, non è tanto differente dalle armature vuote che riempono le sale delle case dei nobili.
    Dopo un attimo di raccoglimento, Lazarus è pronto a parlare. La sua voce è roca e insieme sottile, e tocca avvicinarsi un po' per non lasciarsi sfuggire i suoi bisbigli.
    «Riassumendo un attimo la situazione.» deglutisce «Il signor Khatep ci ha gentilmente aperto un portale verso il mondo di Rune-Nergaard. Arriverete ai margini di una radura, all'alba di una battaglia campale.»
    Il portale è a pochi metri di distanza, un cerchio di luce che galleggia sopra l'erba del giardino.
    Scintilla come fosse un frammento di sole.

    «Ho cercato un mondo primitivo, così non correrete il rischio di venir colpiti di striscio: niente armi tecnologiche, solo spade e bastoni. Qualche magia al massimo.
    Unico lato negativo? I testi storici parlano spiriti guerrieri che accompagnano i morti nell'aldilà. Non so se siano una leggenda. Voi stateci attenti.
    »
    Si stringe nelle spalle. Già trovare data e ora precisa di una battaglia così antica non è stato facile... Non ha potuto fare di più.
    «Voi andrete lì, starete ai margini dello scontro e catturerete più anime possibili. Ne servono almeno mille.»
    Più anime possibili, mi raccomando. Le casse della gilda sono un po' vuote in questo periodo.
    «È libero di analizzare i cristalli, signor Khatep» indica il carretto con una mano ossuta «Sono pietre di Daleli predisposte ad accogliere gli spiriti. Non credo che sarà in grado di usarle, le potenziate con la mia oscurità... Le anime ne usciranno un po' sporche di buio, ma intatte e ben contenute.
    Ho fatto delle prove.
    »
    Sorride come un bambino, come se quel piccolo successo lo rendesse infinitamente felice. Il piccolo maghetto imbranato fiero di aver fatto qualcosa di utile.

    «I gremlin porteranno fuori quelle piene e ve ne porteranno altre, così non dovrete portare pesi inutili. Tenetevi vicino al portale.»
    I gremlin zompano giù dal povero Jack e si mettono in fila, facendo del loro meglio per apparire professionali. Testa alta, petto in fuori, mani dietro la schiena.
    Se non fossero gremlin, sembrerebbero quasi delle persone serie.

    «Mi piacerebbe accompagnarvi, ma ho esaurito totalmente le mie forze lavorando con le pietre.»
    Khatep di certo sa cosa intende. Si è informato sul ragazzo al Magisterium, no? Sa che la Tenebra attinge direttamente alle energie corporee di Laz. Le magie gli prosciugano il fisico, anziché sfruttare il Mana.
    A occhio, incantare quelle pietre dev'essergli costato almeno 5 kg.
    «Dato che - con rispetto parlando - non ci tengo a diventare come i signor Khatep, vi aspetterò qui. Terrò il conto delle anime, eviterò che i gremlin bisticcino, controllerò le pietre e cose così.»
    Nonostante il suo aspetto sbattuto, sembra piuttosto tranquillo. È seduto sulla sua radice, un ragazzino troppo magro in un completo troppo largo per lui, e fissa i suoi ragazzi con un'espressione fiduciosa.
    "Andrà tutto bene", sembrano voler dire i suoi occhi chiari.
    «Se non ci sono domande, direi che potete andare.»

    Note GiemmicheBenvenuti alla quest, bimbi belli :3 so che tutti noi abbiamo ancora roba in revisione, ma finché c'è da chiaccherare possiamo iniziare a fare dei post.
    Giusto un paio di note:
    Khatep: l'incontro tra Laz e Grifis è avvenuto in una scena che dobbiamo ancora fare XD
    Flama mi ha detto che Grifis non riferirebbe la cosa a Khatep, indi la scappatella di Laz a Sud dovrebbe essere passata inosservata agli occhi di Laputa. Come scritto qui, il ragazzo si è effettivamente diretto a Est insieme al resto della gilda come programmato, per poi cambiare ninjosamente destinazione all'ultimo momento.
    Jack&Gajeel: il vostro capo è più sbattuto del solito da quando è tornato da Merovish. Non l'avevate mai visto stare così male, però.
    Il boss vi aveva già informato della sostituzione di Edmund, e vi ha invitato ad essere calmi. La cosa non lo preoccupa affatto.

    Scadenza: 24/09


    Edited by Zero - 17/9/2014, 18:21
     
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  2. _MajinZ_
     
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    Era un Gajeel preoccupato quello che avanzava per le vie di Laputa, in direzione dell’Albero Casa. A preoccuparlo non era tanto la carriola ricolma di cristalli che spingeva, ma la fonte dei suoi dubbi si trovava alle sue spalle. Laz non stava per nulla bene, lavorare con quelle pietre l’aveva reso più pallido e magro del solito, a stento si reggeva in piedi e per muoversi doveva ricorrere all’aiuto del suo cavaliere nero. L’albino era davvero provato, quindi chiunque avesse avuto qualcosa da ridire probabilmente si sarebbe beccato una scarica di pugni... mummia compresa.
    Quello era un altro dei problemi, infatti quell’antipatico aviatore fissato con il tempo aveva dato loro buca e a sostituirlo... ci pensava il capo degli aviatori blu in persona. Le cose stavano andando di male in peggio e il moro sperava che tutto si concludesse in fretta e senza conseguenze per chi aveva già dato abbastanza per quella faccenda. Alla fine comunque raggiunsero l’albero e dopo un breve colloquio il gruppo restò in ascolto per la spiegazione del capo. Il loro lavoro era semplice, dovevano solo attraversare il portale e assistere a una battaglia, recuperando il maggior numero di anime possibile... ne servivano mille, di certo non sarebbe stata una cosa rapida.
    Per fortuna Laz non doveva venire con loro, lui avrebbe controllato il tutto dall’altro lato del portale, al sicuro. Agli altri spettava il lavoro faticoso, anche se gran parte di esso l’aveva già fatto il mingherlino. In ogni caso bisognava tenere gli occhi aperti, non si poteva mai sapere quale piega avrebbero preso gli eventi... quando si trattava di varchi spaziotemporali c’erano un sacco di variabili che potevano intrecciarsi, quindi prestare attenzione era una cosa fondamentale. Gajeel c’era già passato, ma potevano dirlo anche tutti i naufraghi approdati su Endlos in quel modo.
    Comunque di domande non ne aveva, nemmeno il fidato Lily appollaiato come al solito sulla spalla del borchiato. Sapevano giù tutto, non c’era bisogno di altre delucidazioni... anche se forse il signor cadavere aveva qualcosa da dire. Gajeel si limitò a sorridere facendo il segno dell’ok e lo stesso fece il micio, erano pronti a eseguire gli ordini per il bene dell’albino e della Gilda. Stranamente anche il ferroso era calmo, nonostante fosse preoccupato, ma non aveva intenzione di attaccare briga o combinarne una delle sue... era pronto e concentrato, osservò il portale e si apprestò ad attraversarlo. Non vi erano ripensamenti in lui, era pronto a fare del suo meglio e a recuperare il maggior numero di anime possibile.



    CITAZIONE
    Gajeel
    Stato mentale: Normale
    Stato fisico: Ottimale
    Magia: 100%

    Lily [x]
    Stato mentale: Curioso
    Stato fisico: Ottimale

    Passive:
    .Sento la tua puzza!
    Il naso del Drago di Ferro non è certo identico a quello di un normale essere umano, del quale riprende solo la forma estetica. I recettori adibiti a percepire gli odori sono presenti in maggior numero sono più sviluppati del normale, rendendo così il fiuto di Gajeel di gran lunga superiore a quello di un segugio, riuscendo così a captare anche la più piccola particella di odore per seguire una persona, un oggetto o qualsisi cosa abbia appunto un odore. Il suo sensibile odorato però ha un difetto... E' meglio non scorreggiare vicino a lui.
    [Olfatto supersviluppato - 30 metri]

    .Essere un Dragonslayer
    Vivere in compagnia di un drago non è solo una cosa strana, sopravvivere insieme a uno di loro è estremamente difficile, oltre che molto faticoso. Serve una grande forza e una resistenza fuori dal comune per riuscire a essere anche un pochino alla pari con quelle fantastiche creature. Il fisico del giovane si è fin da subito abituato a quelle condizioni, in anni di allenamenti esso si è rafforzato ed è diventato molto resistente ai colpi inferti: il suo corpo sprigiona un'energia che i normali esseri umani non potrebbero mai avere... inoltre condividere l'abitazione con un rettile enorme può essere complicato, bisogna infatti schivare gli ampi movimenti della creatura, soprattutto della possente coda: è quasi come un allenamento continuo, quasi che allenarsi a risalire una parete rocciosa senza fare passi falsi non fosse abbastanza. Infine serve anche una grande velocità per sfuggire ai diversi abitanti poco socievoli del Koldran, oltre al fatto che un Drago incazzato non è di certo molto simpatico, quindi nel corso degli anni il borchiato ha imparato a correre... a correre molto veloce. Però avere un drago come maestro ha anche i suoi vantaggi. E' come se un frammento dell'infinita potenza di quel drago si fosse impiantato in Gajeel, donandogli anche una corazza spessa e dei movimenti paragonabili solo a una bestia fiera, che ha fatto dono al giovane anche della sua incredibile velocità, rendendolo così una vera forza della natura.
    [Power Up Forza 50% - Power Up Resistenza 50% - Power Up Agilità 50% - Power Up Velocità 50%]

    .Il Ferro fa bene!
    Il metabolismo del Drago ha dell'incredibile, esso pur essendo nella norma funziona in un modo totalmente diverso da ciò che siamo abituati a vedere. Lui non mangia il cibo che mangia una persona normale e con del cervello, partendo dalla bocca fino allo stomaco e l'intestino, è fatto apposta per mangiare il ferro e ogni metallo simile ad esso. Si, avete capito bene, la fonte di nutrimento di Gajeel non è altro che il puro e semplice metallo, il quale viene masticato e digerito con una facilità unica, non è difficile vederlo sgranocchiare viti e bulloni come si fa con delle patatine. Ciò però non funziona solo come cibo, infatti ingerendo il suo stesso materiale che riesce a manipolare, ovvero il ferro, le energie spese durante un combattimento, ad esempio, e le ferite inferte guariranno più velocemente del normale, ripristinando quasi ogni cosa.
    [Passiva - Only GdR]

    .Shadow Soul
    Il buio non è solo impenetrabile alla vista e opprimente come una cappa scura... esso nasconde qualcosa in più, nasconde la paura, il terrore dell'ignoto e di tutte quelle creature che popolano la notte. Grazie al Mantello delle Ombre, Gajeel è riuscito a far sua quell'atavica paura e può insinuare quest'ultima in chiunque gli si pari davanti: la sua sola presenza è in grado di far tremare anche i più coraggiosi. Il Mantello è un oggetto diglio dell'oscurità, quindi esso è impregnato di qualsiasi cosa abbia a che fare con essa, compreso il terrore che nasconde quel nero così impenetrabile... esso però si manifesta solo quando il Dragonslayer si immerge in essa, ovvero nel momento in cui indossa il cappuccio della cappa. Solo in quel preciso istante il moro riuscìrà a instillare l'angoscia nei suoi nemici, un qualcosa di antico e misterioso a cui in pochi riescono a sfuggire.
    [Aura di Terrore]

    Aera
    Si tratta di un'abilità familiare a qualsiasi Exceed e consiste nel richiamare magicamente un paio di ali angeliche che spunteranno sulla schiena del felino. Con esse potrà librarsi in volo senza problemi, riuscendo a svolazzare per molto tempo senza risentire della fatica. Grazie a questa straordinaria capacità, Lily riesce a portare con se un passeggero (solo uno per volta), fornendo così un paio di ali quando se ne ha bisogno. In combattimento l'altezza è limitata a cinque metri dal suolo.
    [Passiva di Volo]

    Equipaggiamento:
    .Cloak of Shadows ~ Mantello delle Ombre
    Si tratta di un oggetto molto particolare, recuperato durante un'avventura del Dragonslayer in un altro mondo. Durante quel viaggio Gajeel ha affrontato il precedente possessore del mantello, sconfiggendolo e recuperando la "reliquia" insieme ai suoi compagni. All'inizio però non l'ha portato con se, ma una volta tornato sul semipiano, beh, si ritroa tra le mani il particolare indumento insieme a tutti i suoi poteri contro i quali il ragazzo si scontrò, avendo però la meglio.
    L'indumento si presenta come una normale felpa con cappuccio, priva però delle maniche di cui rimangono solo alcuni brandelli all'altezza della spalla. Il suo colore è nero e non presenta nessuna chiusura sul davanti, assumendo così la forma di un mantello. Una sua particolarità è il fatto che una volta indossato il cappuccio, gli occhi del possessore diventano completamente rossi, sia il bianco che l'iride, donando così un aspetto un po' demoniaco, ma solo esteticamente: non comporta nessun potenziamento o bonus.
    Oltre a ciò il mantello nasconde vari poteri legati a un fumo denso e scuro in cui muta secondo il volere dell'utilizzatore, permettendogli di fare numerose cose con esso come ad esempio volare o passare in luoghi inaccessibili. Ma i poteri, forse a causa del viaggio dimensionale sembrano regrediti e al momento sono in via di risveglio, infatti molti di essi sono bloccati. Starà al tempo e al potere magico del ragazzo risvegliarli.

    Wind Sword
    Nel suo mondo Pantherlily era uno spadaccino, uno dei migliori... purtroppo però, nel viaggio spaziotemporale, oltre alla stazza perse anche la sua arma. O almeno, questo era ciò che pensava. Infatti non sapeva che la sua spada era precipitata insieme a lui su Endlos, ricevendo anch'essa un trattamento speciale. Il ritrovamento avvenne in modo casuale, ma gli bastò guardare quella piccola arma sul banco di un armaiolo che la spacciava per un pugnale... perchè in effetti era diventata davvero più piccola. Alla fine comunque tornò in possesso della lama, la quale riprese posto sulla schiena del micio, ancorata e custodita all'interno del fodero.
    Si tratta di una spada dalla forma particolare, così come il colore, lunga circa trentacinque centimetri. Essa infatti è cremisi nella parte interna, mentre il filo, o meglio, l'intero perimetro è di colore bianco. La guardia è incastonata direttamente nella lama, prendendo quasi la forma di un piccolo scudo che protegge le mani. Sul lato della lama, vicino all'elsa, spunta una decorazione a forma di ala e sopra di essa vi è una nota musicale incisa nel metallo. L'elsa è semplice, avvolta in diverse strisce di cuoio, mentre alla fine di essa è posizionato un pomello bianco.
    Essendo un'arma incantata, la spada possiede delle capacità che la rendono unica e può scatenare veri e propri incantesimi. Tuttavia sembra che i poteri originali si siano in qualche modo indeboliti, quindi le capacità offensive sono molto ridotte. Nonostante tutto, però, una capacità è rimasta immutata e si tratta della possibilità della lama di allungarsi per un massimo di cinque metri, sfruttando semplicemente la magia impressa in essa. [Consumo Basso]

    Tecniche:
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  3. Jack BloodHeart
     
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    Avete presente quando, dopo un discorso intriso di problemi e scocciature, l'oratore di turno se ne esce con un "però va tutto bene"? E', probabilmente, la cosa più fastidiosa del mondo. Perché lo si dice? Perché si tende a mentire così spudoratamente di fronte a tutti i problemi di turno? Meglio ignorarli? No, certo che no: i problemi si affrontano, altrimenti non si risolvono. Meglio cercare di non far agitare gli interlocutori, quindi? Beh, si e no: in fondo l'ansia, a volte, fa più danni che altro... ma di certo non si può sottovalutare la questione di turno. Le domande a riguardo, pensandoci, potrebbero essere innumerevoli, ma la risposta risulterebbe sempre negativa, dal momento che elude il succo stesso del discorso.

    L'essere umano, per natura, è portato a mentire. Non importa perché, per come, o in base a cosa: si mente; si mente, forse, per sentirsi meglio, o, nel caso di animi in filino più nobili, per far sentire meglio chi ascolta. Resta il fatto che si mente - la maggior parte delle volte - sin troppo spudoratamente. Anche per una gilda che traffica anime.

    Ecco, il non c'è nulla da temere di Laz del giorno prima è stato il perfetto riassunto di tutto quello detto fin'ora. Edd ha dato buca, forse volontariamente, forse costretto dalla stessa persona - se così la si può definire - che ha preso il suo posto. Khatep. Colui per il quale hanno dovuto mettere su quel viaggetto dimensionale; lo stesso essere che, se solo volesse, potrebbe far sparire la Seele lanciandole contro praticamente tutti gli Aviatori. Lui. In carne putrefatta e bende.



    _
    Passo svelto, sguardo malcelatamente teso, il giovane avanza alla guida del gruppetto della Seele in direzione dell'Albero casa. Quella mattina nessuno di loro ha la divisa d'ordinanza: darebbe troppo nell'occhio un tizio in giacca e cravatta nel bel mezzo di chissà quale battaglia. Porta i groppa tre gremlin, Jack. Chissà perché hanno scelto proprio lui come mezzo di trasporto, complici, tuttavia, sono senza dubbio state l'evidente spossatezza di Laz e il carretto di pietre trasportate da Gajeel. Poco male: quei tre non pesano nemmeno troppo, anche se, probabilmente, dei tizi che arrivano con dei gremlin in groppa ed una carriola di pietre al seguito non sono esattamente la descrizione della professionalità.

    Il manipolo avanza velocemente, muovendosi prima tra le case, e poi tra le radici del grande albero come un gruppetto di segretarie isteriche che cercano di rintracciare il capo al più presto. Ogni tanto lo spiritista si volge indietro ad osservare il boss, preoccupandosi quasi più per le sue condizioni che per la missione. Sospira ad intervalli alterni, una volta per il pensiero di Khatep, una volta per le condizioni preoccupanti di Laz, un'altra volta per qualche movimento sbagliato dei gremlin aggrappati a lui.

    Arrivano prima del previsto.

    I gremlin scendono, cercando di mettersi in una improponibile posizione dritta. Tirano la pancia in dentro, slanciando il piccolo petto all'infuori; quello che ne risulta è la messa in evidenza di tutte le ossa delle loro minuscole gabbie toraciche. Come se di mucchi di ossa parlanti non ce ne siano già abbastanza, in giro.

    Il giovane volge lo sguardo al loro nuovo compagno-datore di lavoro, accennando un saluto con la testa mentre Laz, in un modo o nell'altro, cerca di mettersi seduto iniziando ad illustrare la missione. Non sembra niente di troppo complicato, eccezion fatta per gli spiriti guerrieri. Jack guarda Khatep di sottecchi: la sua presenza, almeno per quello, farà decisamente comodo. Non sarebbe stato nulla di ingestibile, in ogni caso. Probabilmente.

    Il capo conclude il suo discorso velocemente, mentre i gremlin si limitano ad annuire alle parole del loro padrone assoluto. Hanno ancora la strana posizione assunta poco prima, alla quale hanno anche aggiunto una strana inclinatura verso l'alto del naso.

    Lo sciamano sorride. Si rivolge alla mummia. «Jack Bloodheart, anche se penso che lei saprà già molto più dei nostri nomi, signor Khatep.» dice, cercando di mostrare - senza fatica, in verità - quanto più rispetto possibile; la priorità, adesso, è la missione: al diavolo le manìe di superiorità o la diffidenza, prima si va, prima si torna a Laputa vivi. Nel frattempo gli spiriti dello sciamano tacciono: sembra stiano studiando il nuovo membro del gruppo con una certa curiosità.

    «Per me possiamo andare.» conclude, rivolgendosi per l'ultima volta a Laz; gli mette una mano sulla spalla cercando di rassicurarlo per un qualcosa di non meglio definito. Volge, infine, il suo sguardo a Gajeel. Sembra abbastanza carico anche lui.

    Si può partire, insomma. Sempre che Khatep non abbia da ridire.



    Percezione: Auspex spirituale.
    Convivenza: Instant-casting.
     
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    Death is only the beginning.

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    Alla fine avevano deciso di andare loro personalmente a tenere d’occhio quel gruppo di decerebrati comandanti da Lazarus Lee, non che avessero tutte queste scelte in realtà: Edd andava assegnato a lavori per le quali la sua cronomanzia sarebbe stata meglio impiegata, siccome Augustus e TukTuk erano già impiegati altrove e degli altri aviatori della sua squadra non si fidavano, non gli restava altro che andare di persona e godersi le loro facce piene di preoccupazione.

    Il terzetto arrivò in orario, strano, con Lee coadiuvato nei movimenti da una sua evocazione, uno dei due ricolmo di Gremlins e l’altro che portava un carretto pieno di pietre che l’Antico non fece alcuna fatica a riconoscere.
    Sembravano davvero pronti per la missione che avevano loro assegnato, forse sarebbe andato tutto liscio per davvero, lasciando Khatep e Intet liberi di osservare senza doverne uccidere nemmeno uno, per quanto ridicolo quel pensiero potesse sembrare.
    Rimase quindi immobile mentre il comandante della Selee si faceva appoggiare alle radici dell’Albero Casa e cominciava a sciorinare le informazioni necessarie, tutte cose che naturalmente l’Antico già sapeva, compreso il piccolo problema di Lazarus nell’utilizzare la propria magia e anche se naturalmente la cosa non lo riguardava era un grave handicap per quello che avrebbe dovuto essere il capo di una gilda sottomessa al Presidio.
    Gli schiavi deboli servivano a poco, ma risolvere il problema probabilmente avrebbe creato nuove questioni dato che gli schiavi troppo potenti non erano facilmente gestibili: tutto sommato la situazione attuale era la migliore tra le possibili, anche perché sulla fedeltà di Lee non avrebbero scommesso assolutamente nulla.

    Le tenebre sono un potere pericoloso, Lazarus Lee, e finiranno col consumarti completamente se non riuscirai a liberartene.
    Non che sia un mio problema, naturalmente, a me fa comodo che usare la tua stessa magia ti uccida, vedi solo di non morire prima di aver terminato la tua utilità.


    Anche se in realtà quel discorso era più ad uso e consumo dei sottoposti che non dello stesso Lee, dato che lui sapeva benissimo che l’oscurità l’avrebbe infine ucciso e che all’Antico la cosa faceva molto comodo, erano gli altri che dovevano rendersi conto che loro per lui erano meno che burattini vecchi, da cambiare in qualsiasi momento.

    Comunque sia il portale è stato creato, conduce alle esatte coordinate indicate dal vostro capo ed è legato indissolubilmente alla mia magia quindi lui non potrebbe attraversarlo neppure volendo.


    E questo mi da la possibilità di chiuderlo in qualsiasi momento.

    Detto questo possiamo procedere con il piano, ho molti impegni istituzionali che ho dovuto rimandare solo per il divertimento di vedere voi altri lavorare.


    No, a nessuno era mai venuto in mente di soprannominarlo Khatep il Simpatico e per delle ottime ragioni.
     
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    Lazarus annuisce mogio alle parole di Khatep, come fosse uno studente che viene rimproverato dal maestro. Risponde alla pacca di Jack con un lieve sorriso, e vi fa ciao ciao con la manina mentre vi dirigete al portale.
    I tre gremlin vi seguono zompettando, una saccoccia piena di pietre sulla schiena di ognuno.
    La luce dello strappo dimensionale vi avvolge.
    Un istante dopo, siete da un'altra parte.

    kFLCeJ8

    2GDfsG0


    Il cielo è limpido come quello di Laputa, ma c'è qualcosa di diverso nell'aria.
    Odore di cenere e di cavalli. Odore di tensione.
    Come se l'aria stessa stesse trattenendo il respiro.
    D82ERJG

    Dalla cima della collina in cui siete, avete un'ottima visuale della situazione: c'è una vallata sotto di voi, ed è piena di uomini. Uomini a cavallo e uomini a piedi, uomini in cotta di maglia e altri con armature in pelle. Uomini con spade e altri armati d'arco.
    Stendardi rossi sventolano nella lieve brezza del mattino. Ufficiali a cavallo galoppano qua e là, urlando ordini e incoraggiamenti alle truppe.
    I suoni vi arrivano distanti, un confuso vociare nervoso. Ci sono un paio di centinaia di metri tra voi e l'esercito.
    La stessa distanza che separa loro da Lei.

    In direzione est, la valle si chiude in una strettoia. Le colline s'innalzano più alte e ripide, divenendo pareti di roccia di un piccolo canyon.
    A difendere il valico, una donna. Vedete il blu della sua gonna sventolare come una bandiera, e il luccichio del metallo che le copre petto e braccia.
    Un esercito intero contro una persona sola. Sembrerebbe una sfida facile, ma i soldati che ordinano la carica non paiono così convinti.
    Sembra che urlino tutti insieme solo per celare a vicenda le proprie voci tremolanti.

    Lei non si scompone: appena vede i primi cavalieri avanzare, estrae una spada e la punta in direzione dell'esercito.
    La luce solare pare raggrumarsi sulla punta della lama, che splende di una luce sempre più intensa.
    Accecante.
    Vi consiglio di chiudere gli occhi, o vi aspettano alcuni minuti di cecità totale. Perché quel che fuoriesce dalla spada in istante dopo è pura luce solare, canalizzata in un raggio luminoso che taglia letteralmente in due il battaglione nemico.
    Cavalli che nitriscono e persone che urlano. La formazione si rompe, gli uomini si disperdono. Gli unici soldati silenti sono quelli che sono stati colpiti dal raggio.
    Di loro non rimangono che ossa bruciate e carne carbonizzata.

    Jack e Khatep, grazie al loro auspex spirituale, vedono una nuvola di energia sollevarsi dai cadaveri. Anime attorcigliate, agitate, ancora shockate dalla morte improvvisa.
    Se alzeranno il capo, noteranno anche dei puntini scuri nel cielo.
    Sempre più grandi, sempre più vicini.

    kFLCeJ8


    «Non hanno messo nemmeno un Aviatore a controllarmi.»
    La voce di Lazarus è carica di risentimento. Si sta lamentando con l'armatura nera, che dal canto suo rimane immobile e silente. Rimane dritta al suo fianco, le mani giunte sul pomolo della spada, lo sguardo fisso davanti a sé. Sempre che abbia degli occhi, sotto quell'elmo scuro.
    «Sembro davvero così innocuo e inutile?»
    Ancora una volta, la domanda cade nel vuoto: l'armatura non può, o forse non vuole rispondere.
    L'impressione è quella di parlare a una guardia del Buckingham Palace.
    Dopo uno sbuffo, Lazarus torna a fissare il cielo. L'infinità azzurrina sembra placare il suo umore, la sua espressione si fa pian piano più rilassata.
    Fa lunghi respiri, una mano contro il petto. Sente le sue costole sotto la stoffa della giacca, e il pulsare del suo cuore che batte all'impazzata.
    Eppure, va tutto bene.
    Nonostante le incertezze, il dolore fisico e la paura, il capo della Seele sorride.

    Note giemmicheTempo di iniziare la raccolta, signori avvoltoi :geez: Nel caso ve lo steste chiedendo sì, le pietre funzionano anche dalla vostra distanza, anche se avvicinarvi vi peretterebbe di raccogliere più anime - e di conseguenza, velocizzare il processo. I sassolini vi verranno gentilmente forniti dai gremlin, e ogni pietra può immagazzinare una decina di anime per ogni utilizzo (consumo basso).
     
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  6. Jack BloodHeart
     
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    Le prima parole di Khatep sono decisamente degne di lui: non sembra avere intenzione di aiutare. Questo potrebbe essere un problema. Decisamente. In fondo servono un migliaio di anime, e le pietre spirituali di certo non si attivano da sole: siamo certi che il solo sforzo di Jack e Gajeel basterà?

    Il giovane incattivisce per un attimo lo sguardo, stizzendosi, nell'andare verso il portale aperto dalla mummia. Il secondo dopo si ricorda che sarebbe bene non far innervosire quel mucchio di ossa: è pur sempre una delle personalità più importanti di Laputa, nonché la più temuta, probabilmente. Per la guerra ci sarà tempo, per il momento è meglio tenerlo buono. O almeno provarci. Sospira, abbandonando l'espressione assunta solo qualche istante prima. Attraversa il portale, seguito dagli altri.

    Comodi, i varchi dimensionali. Soprattutto quelli fatti bene. Un attimo prima se in un anno imprecisato di un mondo non perfettamente conosciuto, e l'attimo dopo sei un anno ancora meno precisato di un universo ancora meno conosciuto. Pensandoci, agli occhi dello spiritista la sostanza non cambia poi tanto, anche perché tra impegni delle Seele ed altro non ha ancora potuto rendersi perfettamente conto del dove e del quando. Ma questa è un'altra storia. Decisamente.

    Al di là del varco, l'aria è, in qualche modo, diversa. Più statica, quasi più densa, come permeata da un qualcosa che la rende diversa. Un qualcosa come la tensione. Il paesaggio che si dispiega davanti gli occhi del giovane è quasi totalmente pianeggiante, eccezion fatta per le pareti rocciose di fronte a loro. Si guarda intorno, aspettando, nel frattempo, che i compagni attraversino il portale. Poco più in là rispetto a loro c'è un enorme esercito schierato. Probabilmente non ha mai visto nulla di simile. File di uomini a cavallo seguiti da centinaia, forse migliaia di fanti armati di tutto punto; c'è qualcosa di strano nell'aria, però. Quegli uomini formano una compagine vastissima, probabilmente capace di abbattere qualsiasi altro nemico, eppure intorno non c'è null'altro di simile. Un esercito dovrebbe combattere contro almeno altrettanti uomini, no? Altrimenti più che battaglia si parlerebbe di massacro. Eppure lì intorno non c'è neanche l'ombra di un'altra compagine. Non mille, non cento, neanche dieci persone. Non c'è nessuno. Eppure quei tizi sembrano preoccupati, o, meglio: tesi.

    Jack si guarda intorno, cercando di venire, in qualche modo, a capo del dilemma: se non c'è nessuno a fronteggiare quei tizi, come se le procurano loro le anime? Devono ucciderli loro? Che sia una sorta di loop temporale? Possibile che quella battaglia sia stata erroneamente attribuita ad altri quando invece - in un altro tempo e dimensione - i carnefici sono stati proprio quelli della Seele? Ha sentito parlare di questa roba, ma non le ha mai dato troppa importanza: in fondo il vecchio che gli ha raccontato di questi crack dimensionali era un pazzo, per opinione comune.

    E' proprio nel momento in cui il ragazzo sta per parlare dei suoi - strani - pensieri ai compagni che La vede. Un figura femminile ai piedi del canyon, avvolta in panni azzurri che fanno contrasto col resto del paesaggio. L'esercito è volto verso quella parte. E' davvero quello l'avversario della compagine? Una sola persona? Una sola donna? No. Impossibile. Probabilmente al di là delle pareti rocciose ci saranno i suoi compagni, pronti a sferrare chissà quale attacco, o magari in attesa di poter tendere un'imboscata agli uomini lì di fronte. E' sicuramente cosi. Un solo uomo, in fondo, cosa potrebbe contro più di un migliaio?

    Il ragazzo non finisce nemmeno di formulare il pensiero che un urlo interrompe lo stentato silenzio del momento. Il primo assalto è partito in direzione del canyon: cavalleria avanti per sfondare le difese e fanti per combattere contro i nemici dispersi. Ma ce n'è solo uno. Il ragazzo si volta verso Gajeel, facendo per aprire la bocca per parlare. In quello stesso momento la consistenza dell'aria cambia di nuovo. Lo spiritista avverte una strana concentrazione di energia e luce alle sue spalle. Si gira, per poi abbassare di nuovo lo sguardo per la troppa intensità di potere. Una sottospecie di raggio luminoso è partito dal punto esatto in cui si trovava la ragazza.

    Rialza velocemente gli occhi, assistendo a quello che potrebbe tranquillamente definirsi un massacro. Ma, contro ogni aspettativa, non è stata la ragazza ad esser massacrata. Cavalli rivoltati su se stessi, accasciati nel loro stesso sangue, qualcuno anche tagliato a metà. Uomini la cui testa è stata mozzata, caduti nelle posizioni più strane senza nemmeno perdere una goccia di sangue dalle loro ferite che, d'altro canto, sembrano già cauterizzate. Qualcuno è stato direttamente carbonizzato. Il giovane sgrana gli occhi, voltandosi prima verso il resto dell'esercito - ancora più impaurito di prima - e poi verso i compagni. Nel frattempo le anime dei defunti stanno iniziando a lasciare i corpi. E' il loro momento, anche se la cosa non sarà esattamente semplice. Se si avvicinano troppo rischiano di restare vittime degli attacchi di quella tizia.

    « Khatep, signor Khatep o come cavolo vuoi essere chiamato: devi aiutarci. Non ce la faremo mai da soli.» dice, in fretta, Jack, per poi rivolgersi a Gajeel. « Dobbiamo avvicinarci: da qui rischiamo di perdere qualche anima, e già raccoglierne un migliaio è abbastanza complicato. Però dobbiamo fare attenzione: se quella tizia ci colpisce siamo spacciati, probabilmente.» conclude, mentre inizia a chiedersi chi diavolo sia quella donna e perché non ha mai sentito parlare di un essere umano dotato di tanto potere. «Scendiamo da qui, cercando di tenerci sempre ai margini della battaglia: se ci fermiamo a qualche centinaio di metri dal canyon dovremmo essere al riparo dal raggio d'azione della tizia. Anche se non ne sono sicuro. » ricomincia, mentre già si avvia verso il pendio facendo segno ai gremlin di seguirlo. « Se qualcosa va storto, ci difendiamo e ci allontaniamo: se uno di noi muore la missione si fa enormemente più complicata... senza contare che non vorrei arrivare da Azazel prima del tempo. Quindi occhi aperti e guardia alta.» conclude, iniziando ad avanzare velocemente verso il punto da lui stesso indicato. Nell'avanzare, si abbassa leggermente, sperando di riuscire, in questo modo, a non farsi notare, anche se uno sciamano, un cacciatore di draghi ed una mummia sono difficile da non notare. L'unica cosa è sperare che la battaglia tenga occupati tutti.

    Si ferma a metà strada tra il punto in cui si trovavano poco prima ed il luogo presidiato dalla ragazza. Lì dovrebbero essere al sicuro, sempre che quella tizia non abbia in serbo tecniche d'attacco più potenti rispetto a quella appena vista. Bisogna muoversi. « Jack, mi occupo io di tenere la guardia alta, fa' procedere gli altri con le pietre.» dice Bahamut, nel momento stesso in cui il giovane giungeva alla stessa conclusione. Mai come in quell'occasione gli occhi del drago possono essere utili. Si volta verso i compagni. « Cercate di prendere più anime possibile, io vi aiuterò, ma nel frattempo cerco di capire anche se qui siamo in pericolo o meno.» dice, afferrando una pietra spirituale da una delle sacche dei gremlin. « Signor Khatep, per favore. Direi che è nel suo interesse aiutarci.» dice, prima di iniziare ad indicare a Gajeel la direzione verso la quale puntare le pietre per assorbire anime. Si trovano esattamente di fronte gli spiriti: non dovrebbe essere difficile.

    Punta una pietra verso l'ammasso spirituale, infondendo velocemente l'energia necessaria per attivarla, anche per mostrare al compagno la direzione esatta verso cui rivolgersi; nel frattempo chiude gli occhi, cercando di raccattare tutta la concentrazione che la situazione rende possibile. Quando li riapre una luce viola inonda le sue iridi. Bahamut è lì. La sua vista e quella del drago si fondono, adesso riesce a percepire tutto - anime e pericoli fisici - nel raggio di qualche metro intorno a loro: in caso di necessità, sarà lui a difendere il resto del gruppo, almeno per ora. Sperando non ce ne sia bisogno.



    Stato fisico: Buono
    Stato mentale: Concentrato
    Mana: 90% (-2x5%)

    Passive:

    CITAZIONE
    Percezione - L'allenamento di un evocatore non sta soltanto nel ricevere, governare ed utilizzare determinati tipi di spiriti; se, infatti, il soggetto viene considerato degno da altri poteri spiritici, può divenire in grado di espandere la propria collezione. Questa, d'altronde, è una cosa ovvia, ma pensateci: come sarebbe possibile ottenere nuovi spiriti, se l'evocatore stesso non fosse in grado di percepirli? In che modo questo è possibile? Beh, semplice: sin dall'infanzia Jack è stato addestrato nel percepire le anime dell'ambiente circostante e, nel caso sia possibile, nell'interagire con eventuali presenze slegate da corpo materiale. [Passiva di percezione delle anime]

    CITAZIONE
    Convivenza
    Cosa significa evocare uno spirito? Quanta potenza ci vuole? Quanta forza? Ebbene, più che di queste cose, si potrebbe benissimo parlare di abitudine. Jack vive con i suoi spiriti, condivide con loro ogni momento della sua vita sin da quando hanno deciso di servirlo, o, meglio: accompagnarlo. Immaginate un legame che non solo cattura e lega i cuori e le menti dei soggetti interessati, ma anche i loro corpi. Funziona esattamente come una sorta di amore tutto corporeo: se in un primo momento si impacciati e ci vuole più tempo per "carburare", a lungo andare la sintonia cresce e ci si trova quasi ad occhi chiusi; il legame che il giovane ha stretto con i suoi spiriti, insomma, gli permette di evocarli anche solo pensandoci, anche solo volendo, evitando inutili perdite di tempo dovute alla ricerca della "sintonia" ed alla canalizzazione dell'energia. [Passiva di instant-casting]

    Attive:

    CITAZIONE
    possessione; fondendosi col corpo dello sciamano, Bahamuth è in grado di donare la vista del drago a Jack. Grazie a questa tecnica, il caster sarà in grado di avere una visuale panoramica del campo di battaglia (e non solo) in modo da poter pianificare al meglio, con l'aiuto dello spirito, le sue mosse. In fondo la carattestica principale d questo spirito dovrebbe essere la saggezza, e, probabilmente, questa è la tecnica più esprime questa dote. [Basso - Auspex]

    CITAZIONE
    Pietra spirituale: Basso.
     
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  7. _MajinZ_
     
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    La mummia era proprio antipatica, Gajeel non sopportava molto i tizi come quello... però non ci pensò troppo, lui era li solo per aiutare il suo capo e il resto non aveva molta importanza. Per una volta poteva riuscire ad ignorare gli antipatici, lo doveva alla gilda e allo stesso Laz, quindi preferì concentrarsi solo sull’obiettivo lasciando il resto fuori. Il portale era aperto e nel momento esatto in cui decise di attraversarlo, cercò di lasciare dall’altro lato i pensieri superflui per impegnarsi completamente solo nella ricerca delle anime.
    Contrariamente all’ultima volta che aveva attraversato un portale, il ferroso si ritrovò a fissare un cielo normale, azzurro e non verde. Tuttavia in quel mondo non vi era nessuna tranquillità, dalla cima della collina in cui erano atterrati era facile percepire l’odore della cenere e di un grande assembramento di cavalli... sembrava quasi che si potesse respirare quella tensione che opprimeva l’aria. Nella vallata sottostante c’era un esercito schierato, diviso in cavalieri e arcieri, pronti a scontrarsi con l’altro esercito... che però non c’era.
    Era strano, in genere ci dovevano essere due eserciti a confrontarsi, ma aguzzando bene la vita Lily e Gajeel si accorsero che l’unica figura che si frapponeva ai soldati era quella di una donna... la sua armatura brillava alla luce del sole e la gonna blu svolazzava sospinta dalla brezza. Si era messa in una zona vantaggiosa, che costringeva il nemico a percorrere un imbuto naturale, anche se la differenza era enorme. Però se si trovava li, quella non era di sicuro una donnetta qualunque. E infatti quando il nemico le si scaglia addosso, lei dimostra tutta la sua forza scagliando un raggio luminoso dalla punta della sua spada... lo scoppio di luce spaventò i cavalli e incenerì chiunque si trovasse sulla sua strada. Dei soldati colpiti non rimase altro che polvere.
    Il gruppo intanto decise di avvicinarsi, cercando ovviamente di restare il più lontani possibile dai soldati, mantenendo un profilo basso per non attirare l’attenzione di nessuno. Dovevano mettersi a una distanza adeguata per restare protetti ma anche per ottenere il profitto maggiore, ovvero assorbire il numero maggiore di anime senza correre troppi rischi. Il moro rimase in silenzio per concentrarsi al massimo, seguendo alla lettera le indicazioni degli altri per individuare le anime... in quanto lui purtroppo non riusciva a vederle da solo. Puntò quindi a sua volta una pietra nella direzione in cui dovevano esserci le anime, donando poi parte della sua energia all’artefatto per catturare più anime che poteva. Ovviamente era complicato farlo senza vedere nulla, quelle anime non avevano neanche un odore, ma lui si impegnava lo stesso al meglio per fare il possibile. Nel caso in cui la prima pietra si fosse riempita, comunque, ne avrebbe preso subito un’altra... non gli sarebbe sfuggita neanche un’anima.
    Allo stesso tempo Lily si sollevò di qualche metro in aria, pronto a individuare qualsiasi minaccia in arrivo ma anche per tenere tutto sotto controllo. Ovviamente non si alzava troppo, l'ultima cosa che voleva era attirare sguardi indiscreti, quindi era attento in ogni sua mossa.



    CITAZIONE
    Gajeel
    Stato mentale: Concentrato
    Stato fisico: Ottimale
    Magia: 90%

    Lily [x]
    Stato mentale: Attento ai pericoli
    Stato fisico: Ottimale

    Passive:
    .Sento la tua puzza!
    [Olfatto supersviluppato - 30 metri]

    .Essere un Dragonslayer
    [Power Up Forza 50% - Power Up Resistenza 50% - Power Up Agilità 50% - Power Up Velocità 50%]

    .Il Ferro fa bene!
    [Passiva - Only GdR]

    .Shadow Soul
    [Aura di Terrore]

    Aera [Lily]
    [Passiva di Volo]

    Equipaggiamento:
    .Cloak of Shadows ~ Mantello delle Ombre
    Si tratta di un oggetto molto particolare, recuperato durante un'avventura del Dragonslayer in un altro mondo. Durante quel viaggio Gajeel ha affrontato il precedente possessore del mantello, sconfiggendolo e recuperando la "reliquia" insieme ai suoi compagni. All'inizio però non l'ha portato con se, ma una volta tornato sul semipiano, beh, si ritroa tra le mani il particolare indumento insieme a tutti i suoi poteri contro i quali il ragazzo si scontrò, avendo però la meglio.
    L'indumento si presenta come una normale felpa con cappuccio, priva però delle maniche di cui rimangono solo alcuni brandelli all'altezza della spalla. Il suo colore è nero e non presenta nessuna chiusura sul davanti, assumendo così la forma di un mantello. Una sua particolarità è il fatto che una volta indossato il cappuccio, gli occhi del possessore diventano completamente rossi, sia il bianco che l'iride, donando così un aspetto un po' demoniaco, ma solo esteticamente: non comporta nessun potenziamento o bonus.
    Oltre a ciò il mantello nasconde vari poteri legati a un fumo denso e scuro in cui muta secondo il volere dell'utilizzatore, permettendogli di fare numerose cose con esso come ad esempio volare o passare in luoghi inaccessibili. Ma i poteri, forse a causa del viaggio dimensionale sembrano regrediti e al momento sono in via di risveglio, infatti molti di essi sono bloccati. Starà al tempo e al potere magico del ragazzo risvegliarli.

    Wind Sword
    Nel suo mondo Pantherlily era uno spadaccino, uno dei migliori... purtroppo però, nel viaggio spaziotemporale, oltre alla stazza perse anche la sua arma. O almeno, questo era ciò che pensava. Infatti non sapeva che la sua spada era precipitata insieme a lui su Endlos, ricevendo anch'essa un trattamento speciale. Il ritrovamento avvenne in modo casuale, ma gli bastò guardare quella piccola arma sul banco di un armaiolo che la spacciava per un pugnale... perchè in effetti era diventata davvero più piccola. Alla fine comunque tornò in possesso della lama, la quale riprese posto sulla schiena del micio, ancorata e custodita all'interno del fodero.
    Si tratta di una spada dalla forma particolare, così come il colore, lunga circa trentacinque centimetri. Essa infatti è cremisi nella parte interna, mentre il filo, o meglio, l'intero perimetro è di colore bianco. La guardia è incastonata direttamente nella lama, prendendo quasi la forma di un piccolo scudo che protegge le mani. Sul lato della lama, vicino all'elsa, spunta una decorazione a forma di ala e sopra di essa vi è una nota musicale incisa nel metallo. L'elsa è semplice, avvolta in diverse strisce di cuoio, mentre alla fine di essa è posizionato un pomello bianco.
    Essendo un'arma incantata, la spada possiede delle capacità che la rendono unica e può scatenare veri e propri incantesimi. Tuttavia sembra che i poteri originali si siano in qualche modo indeboliti, quindi le capacità offensive sono molto ridotte. Nonostante tutto, però, una capacità è rimasta immutata e si tratta della possibilità della lama di allungarsi per un massimo di cinque metri, sfruttando semplicemente la magia impressa in essa. [Consumo Basso]

    Tecniche:
    Attivazione Pietra Spirituale: Basso x2
     
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    Varco.

    Tutto è pronto, non resta altro che muoversi attraverso l’apertura tra le dimensioni che loro stessi avevano creato per traslare nel piano di arrivo.
    Si ritrovarono tutti e cinque in cima ad una collina ad osservare un grande esercito, completo di reparti di ogni tipo e in completo assetto da guerra e pronti a dar battaglia a qualsiasi nemico gli si potesse parare davanti, qualsiasi avversario tranne lei.
    Anche da lì la si poteva vedere, una ragazza vestita di blu e di metallo che da sola si ergeva a difesa di un piccolo valico nella parete rocciosa alle sue spalle, si sarebbe detta una battaglia impari e scontata però i soldati stessi non parevano così convinti delle proprie possibilità di vittoria, nonostante questo si lanciarono in una carica impetuosa.
    La donna non si scompose eccessivamente, le bastò puntare la sua lama contro gli assalitori perché la luce del sole vi si raggrumasse, piegata alla volontà e alla magia della ragazza in blu, tanto splendente da poter facilmente accecare le creature minori, l’assalto della ragazza poi fu qualcosa dalla brutalità sconvolgente dato che falciò letteralmente in due l’intero battaglione nemico.

    Nemmeno tu a Nehekhara avresti potuto usare così tanta energia in un colpo solo, non con così poca preparazione…

    Evidentemente è qualcosa di più potente di me, probabilmente una divinità o qualcosa del genere, anche se probabilmente dovremmo preoccuparci anche di quelle cose che stanno venendo giù dal cielo, qualsiasi cosa siano.


    In quel momento il piccolo drago, appollaiato com’era sull’Ushabti, puntò lo sguardo verso l’alto una serie di puntini neri che si ingrandivano sempre più e seguendo l’ordine mentale del proprio padrone espanse le ali scheletriche permettendo la formazione di una leggera membrana di magia pura, cosa che gli permise di levarsi in volo per andare ad intercettare qualsiasi cosa fosse in arrivo.

    Ufficiale Khatep sarà sufficiente e sì, se quella “tizia”, probabilmente una dea, vi colpisce decisamente morireste.
    Comunque approvo la tua idea, meglio muoversi in un luogo più vicino e più riparato anche se non credere, se Lei decide che ha voglia di ridurre i nostri corpi in cenere allora ci sarà ben poco in grado di impedirglielo.


    Si mosse quindi assieme agli altri, seguito dal suo fedele costrutto nonmorto mentre Intet ancora si dirigeva verso i puntini nel cielo, il gruppo si muove silenzioso fino a quando non arrivano a destinazione, solo allora Jack gli parla di nuovo.
    La risposta dell’Antico non si fa attendere, lapidaria.

    Come ha detto il vostro capo, che vi consiglio di ascoltare maggiormente, la natura stessa della mia magia mi impedisce di usare le pietre che ha preparato.
    Inoltre mi serve il mio famiglio per catturare le anime e scoprire cosa sono quei punti nel cielo in avvicino è altrettanto una priorità, anzi forse anche più pressante.
    Come hai detto se moriste la missione diventerebbe assai più difficile e non sono uno che lascia troppe cose nelle mani del caso, quindi mentre io capisco cosa sono e quanto sono pericolosi voi dovrete arrangiarvi.


    Detto ciò si rimise in contatto telepatico, un legame che non cessava mai di esistere, per percepire il mondo che il suo famiglio percepiva e comprendere cosa stava arrivando.
    Aveva una pessima sensazione.
     
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    You say I'm changing?
    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


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    «Con questa siamo a centosessanta.»
    «Centoessanta.» ripete il gremlin, mentre scrive sul quadernino.
    Lazarus lancia la pietra nella carriola. Le pietre vuote sono state scaricate lì accanto, e la carretta sta venendo riempita pian piano con le pietre che i Gremlin riportano dal portale.
    Lui fa i conti, supervisiona, evita che i suoi sgorbietti bisticciano. Ne ha evocati altri per velocizzare il lavoro, ed essi sciamano come formiche ai piedi dell'Albero Casa.

    Un Gremlin si arrampica sulla radice ov'è seduto, depositandogli in grembo un altro sacchetto di pietre luccicanti.
    «Centosettanta.» inizia a contare il ragazzo, stringendo un ciottolo tra le dita. Conta le anime in ogni pietra, si assicura che la loro prigione sia ben salda.
    «Centottanta. Centonovanta. Duecento.»
    Stringe l'ultima pietra fino a farsi sbiancare le nocche. Chiude gli occhi, inspira profondamente.
    Tutto il suo corpo trema. Pare quasi che voglia mettersi a piangere, oppresso da un peso che lo asfissia.
    «Boss? Tutto bene?»
    Riapre gli occhi di scatto, lo sguardo confuso di chi è stato svegliato di sovrassalto.
    «Tutto bene, Gressil. Sono solo stanco..»
    Sorride e getta la pietra insieme alle altre.

    kFLCeJ8

    Intet vola.
    Sotto la sua pancia, le truppe urlano e si agitano.
    Sopra di lui, le presenze alate si fanno sempre più vicine.
    Il drago d'ossa non può vedere le anime, ma percepisce la magia. E sono indubbiamente magiche, le presenze che brillano sopra la sua testolina. Persino Gajeel può sentirne il puzzo da quella distanza.
    Creature di spirito ed energia. Come le aveva chiamate Laz? Spiriti guerrieri. Intet le vede abbassarsifino a sfiorare le lance dei soldati.
    Svolazzano sopra i loro capi, e attendono.
    Come voi, non sono poi molto diverse dagli avvoltoi.

    La battaglia continua; sta iniziando a diventare uno scontro vero, anziché un massacro unidirezionale.
    Tra un colpo di luce e l'altro, la donna ha bisogno di qualche secondo per ricaricarsi. I soldati approfittano delle pause per avanzare, rimanendo dispersi per non offrire un bersaglio facile.
    Solo un centinaio di metri li separano da Lei, ora.
    Le prime frecce iniziano a volare. Una cupola luminescente si forma intorno alla Déa, i proiettili rimangono intrappolati nella ragnatela di energia.
    La cupola diventa presto un puntaspilli. Difficile dire quanto potrà ancora reggere.

    Oh, sapete cos'altro vede di interessante Intet?
    Un santuario. Si trova a circa 50 metri dalla vostra posizione, in direzione del canyon.
    È solo un cumulo di rocce diroccate e colonne rose dal vento. Eppure il Mana scorre ancora forte in quelle rocce screpolate, il drago d'ossa lo può percepire chiaramente. Energia luminosa, energia connessa a quella del suo padrone.

    Intet vede tante cose.
    Il problema è che le creature di magia paiono notare lui.

    Uno spirito guerriero si solleva, portandosi praticamente davanti al drago d'ossa.
    Gli dedica giusto un attimo di attenzione. Poi torna a tuffarsi sul campo di battaglia, lasciando al suo posto un ovale luminoso.
    Un portale.
    Ne escono due cigni bianchi, grandi il doppio di un normale cigno, le piume bianche sfavillanti di energia.

    Quello che vedete voi e il draghetto d'ossa che schizza in vostra direzione, inseguito dai due volatili incazzati.
    Cosa dite? I cigni non fanno poi tanta paura? Fidatevi, sono bestiacce orribilmente aggressive. Specie se sparano sfere di luce dal becco.
    Che è quello che hanno appena fatto a voi.
    Quattro sfere: una per Intet, e una per ciascuno di voi.

    kFLCeJ8


    Aveva giurato.

    "Giuro che io, Lazarus Lee, capo della Seele Corporation, intendo svolgere l'incarico assegnatomi dal signor Khatep, onde ripagare i miei debiti nei confronti della giustizia di Laputa.
    Giuro che consegnerò al signor Khatep, come promesso, un migliaio di anime - o anche di più, se il raccolto ci va bene. Giuro che le consegnerò integre, e che non farò nulla per tentare di danneggiarle in alcun modo. Poiché farlo significherebbe danneggiare la mia stessa azienda.
    "

    Ed era tutto vero.


    «Duecentosessanta.»
    L'ennesima pietra scintilla tra le sue mani ossute. Se la avvicina al volto, inarca un sopracciglio.
    «In questa la Tenebra è un po' debole» e debole è la sua voce, ruvida come carta vetrata «Sistemo il campo di contenimento.»
    «Non faccia sforzi, capo...»
    Ma Lazarus non lo sta ascoltando: stringe il cristallo con ambo le mani, quasi con rabbia, e serra le palpebre preparando il suo incantesimo.
    La pietra scintilla come se stesse assorbendo qualcosa.

    «Capo!»
    Il ragazzo cade all'indietro sull'erba, come se fosse un burattino senza vita. I Gremlin sciamano intorno a lui, punzecchiandogli il volto, cercando di scuoterlo.
    Gli occhi chiusi, la pelle grigiastra: parrebbe morto, non fosse per il petto che si gonfia e si abbassa nel ritmico pulsare del respiro.
    Svenuto per eccesso di zelo. Per aver lavorato troppo, sfruttando intensamente la Tenebra.
    O almeno, questa sarà la versione ufficiale dei patti.

    L'amatura nera si muove.
    Forse qualcuno si aspetterebbe di sentirla cigolare, vista la lunga immobilità, ma non è così: si mette in azione senza un suono, e i Gremlin nemmeno la sentono arrivare. Alzano il capo quando la sua ombra si proietta su di loro, giusto in tempo per vedere due mani metalliche spazzarli via.
    L'armatura prende la pietra che Lazarus ancora stringe tra le mani. Va a buttarla nel mucchio dei cristalli pieni, per poi prendere il posto di Lazarus sulla radice.
    Non uno sguardo rivolge al suo padrone svenuto. Il suo capo privo di occhi è voltato invece verso i gremlin.
    Allora, ci muoviamo? sembra chiedere quell'elmo scuro.
    non dobbiamo fermarci.


    Beh, non è stato così traumatico pensa una piccola anima chiusa in una prigione di cristallo. La compagnia è piuttosto rumorosa, ma suppone di poterla sopportare. E la noia non sarà un problema, grazie ai tomi della Libreria Perduta che il suo Maestro gli ha inciso nello spirito. Sarà un'attesa lunga, ma relativamente tranquilla.
    Unico rimpianto?
    Non avere più un corpo per sogghignare.

    Note giemmiche
    Anime recuperate: 260/1000
    Beh, c'è poco da dire: avete raccolto un bel po' di anime, ed è tutto andato liscio finché gli spiriti non si sono accorti di voi.
    Avendo usato le spietre spirituali, Gajeel e Jack sono entrambi al 35% di Mana. Khatep, invece, è ancora nel pieno delle forze.

    I due cigni cignosi sono a 5 metri da terra e a 7 da voi. Le quattro sfere di luce lanciate sono tutte di potenza media.

    Settra, ti prego, fammi uno schemino delle passive la prossima volta ;__; la tua scheda non è aggiornata, ho dovuto frugare in pagine e pagine di revisione per farmi un'idea delle tue abilità. Ora che si inizia a far baruffa, mi servirebbe davvero un riassuntino.


    Edited by Zero - 28/9/2014, 22:16
     
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    Intet.

    La piccola creatura percepisce bene le creature fatte di spirito e magia che è stato mandato a inseguire, le vede abbassarsi fino a sfiorare le lance dei guerrieri pronti al massacro, in attesa che muoiano per poter prendere le loro anime.
    Esattamente come loro, erano lì per banchettare con le anime dei defunti.

    La battaglia intanto continua, trasformandosi da un massacro a senso unico in una guerra di attrito dove i soldati fanno del loro meglio per pressare la divinità, attaccandola da ogni lato per sfiancarne i poteri mentre cercano di offrire un bersaglio il più difficile possibile, mentre dall’altra quella ragazza si difende come può usando barriere di luce e attacchi dalla potenza tremenda.
    L’Antico si chiese blandamente il perché di quell’assalto massiccio contro un’entità in grado di gestire simili quantità di potere allo stato puro, ma evidentemente i comandanti di quell’esercito avevano validi motivi per mandare a morire così tanti uomini e anche se in generale la cosa non gli sarebbe interessato, era molto curioso di capire perché la creatura rimaneva a lottare e non andava semplicemente via.
    Cosa stava difendendo con tanta pervicacia?

    C’è un santuario, quel mucchio di rocce verso il canyon non fa altro che far fluire magia come se piovesse, dovremmo controllare.


    Il Sommo volse lo sguardo verso il cumulo di rocce indicato mentalmente dal suo famiglio, si sarebbe anche mosso per andare a controllare portandosi dietro i due della Selee se non fosse stato che stavano venendo attaccati.
    Le creature magiche avevano evocato un paio di enormi cigni che si erano lanciati all’inseguimento del piccolo drago scheletrico e appena arrivati a portata avevano scagliato alcune sfere di energia contro il gruppo di predoni dimensionali.

    Stupidi piccioni groppo grassi.


    Furono le uniche parole che gli uscirono di bocca mentre concentrava il proprio mana nel Bastone, attivando uno dei suoi poteri più deliziosi, gli occhi del serpente infatti si illuminarono lievemente mentre la traiettoria delle sfere di energia cambiava e la loro consistenza stessa si sfilacciava nelle fibre magiche di cui erano composte e queste finivano, vorticando, nella bocca dell’aspide.

    Pensi di continuare a scappare o hai intenzione di attaccare?


    Spronato dall’ordine mentale del proprio padrone Intet allargò le ali per frenare la sua folle corsa e una volta virato si gettò contro uno dei due enormi cigni, le fauci spalancate e i denti affilati come rasoi pronti ad affondare nel lungo e fragile collo della bestia volante.
    Se fosse riuscito, il draghetto avrebbe cercato di azzannare il nemico alla gola per poi montargli in groppa ed utilizzare gli artigli affilati per squarciargli le ali e impedirgli di volare o almeno questa era l’idea.

    Dirigiamoci verso quel santuario ricco di mana, potrebbero esserci cose interessanti ma state attenti a quelle bestie e soprattutto alla divinità.
    Non vogliamo attirare altra attenzione indesiderata.



    Status Fisico: Illeso
    Status Mentale: saldo
    Mana: 110-40= 70%

    Equipaggiamento


    Bastone del Serpente:Bastone a foggia di serpente
    Collana di Setep:Identifica attacchi psionici
    Mantella con Cappuccio:
    Borsa di Pelle:
    Maschera dei Mille Volti: Capacità di travestimento illusorio
    Aeris Mappa: Indica la posizione degli aviatori su Endlos
    Frammento di AI: Dispositivo di comunicazione tra aviatori

    Servitori Nonmorti


    Intet, il Sognatore:
    -Legame Telepatico
    -Zanne e Artigli
    -Ali
    -Capacità di vedere la magia

    Ushabti:
    -Armatura Completa
    -Artigli
    -Spada Rituale
    -Bonus 50% in forza
    -Bonus 50% in resistenza

    Poteri e Abilità


    Sommo Sacerdote Liche: No organi interni, immune alle malie, anima non imprigionabile
    Immortale: Immortale
    Collettore Magico: +10% mana
    Scrutare l’Anima: Capacità di vedere le anime entro 30m
    Conoscenze Enciclopediche: Bonus in informazioni dato dal QM
    Incantesimi Riflessi: Cast dalle evocazioni

    Tecniche Utilizzate

    Divoraincantesimi
    "I signori dell’arcano assaporano una deliziosa ironia. I loro studi arcani più profondi e complicati li portano a una conclusione semplicissima: la capacità di dichiarare esclusivamente sì o no."

    Anticamente, quando i bastoni furono forgiati con gli alberi più antichi e intrisi della magia più potente, i demoni del Chaos attaccavano con frequenza disarmante, ogni mese i loro eserciti marciavano sulle terre di Nehekhara e le loro magie trucidavano interi eserciti, soltanto con il potere della propria magia i sacerdoti riuscivano a ristabilire l’ordine e cacciarli ma la lotta era estenuante.
    Ai bastoni fu quindi dato l’incredibile potere di disperdere la magia presente nell’aria, al costo dell’integrità dello spirito del possessore; costui infatti può decidere di rilasciare parte del proprio potere magico direttamente nelle fibre della staffa per trasformarle da solido legno a una vera e propria spugna di magia capace di risucchiare tutta la magia presente entro un’area variabile in base a quanto lo si è nutrito di magia, a cominciare dall’incantesimo più potente.
    È anche possibile usare questo potere selettivamente per risucchiare la magia da un oggetto magico esistente, tale risucchio può essere parziale o totale e può andare dal lasciare l’oggetto temporaneamente senza poteri al ridurlo in cenere.
    Consumo: Variabile - Critico
    [Attiva di dispersione della magia in una data area (basso 5m, medio 7m, alto 10m, critico 15m//Attiva di neutralizzazione temporanea della magia presente in oggetti magici toccati dal Bastone del Serpente (basso 5minuti, medio 10minuti, alto 30minuti, critico distrutto), la seconda tecnica è GDR-Only e NON può essere usata in combattimento.]
     
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  11. _MajinZ_
     
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    Catturare anime era un lavoro davvero difficile, ma soprattutto faticoso. Attivare ogni pietra risucchiava via una goccia di energia, la quale all’inizio poteva sembrare una quantità ridicola, ma con il passare del tempo con le gocce si finiva per riempire il vaso. Lentamente Gajeel iniziò a sentire la fatica, la sua fronte era imperlata di sudore e solo grazie alla sua innata resistenza riusciva a non cadere al suolo stremato. Doveva resistere, ancora servivano parecchie anime e non potevano di certo rilassarsi... anche perché qualcosa si era unita all’esercito e svolazzava sulle teste dei soldati.
    Il moro ne percepì subito l’odore, non vedeva nulla per l’odore della magia era qualcosa di inconfondibile e individuare quelle presenza fu abbastanza facile per lui. Bastò un cenno, uno sguardo a Lily per avvisarlo dell’eventuale minaccia e il piccolo micio estrasse la spada, afferrandola con entrambe le zampette per mettersi allerta. Anche quei cosi, qualunque forma avessero, sembravano in attesa che i caduti aumentassero di numero.
    Ragazzi abbiamo compagnia...
    Commentò il moro mentre puntava lo sguardo in direzione del canyon, anche la guerriera solitaria pareva in difficoltà. I suoi attacchi infatti diventavano sempre più lenti, tanto da dare il modo all’esercito di avvicinarsi sempre più, iniziando anche ad evitare qualche assalto a base di luce solare. Quando iniziarono a piovere le frecce, la donna generò una barriera che in un attimo si trasformò in un puntaspilli: era sul punto di cedere. Ma lei non era l’unica ad essere nei guai, il ferroso percepì chiaramente una massa di magia avvicinarsi e quando alzò lo sguardo vide quell’ovale luminoso.
    Fu un istante e da quel portale fuoriuscirono due creature, si trattava di due cigni dalle piume sfavillanti avvolti da una bianca energia... e non avevano buone intenzioni, ma soprattutto erano grandi il doppio di un cigno normale e ciò non faceva altro che complicare le cose. Però finché restavano dei pennuti solo troppo cresciuto poteva anche andare bene, però quei cosi avevano anche altre caratteristiche... tipo la capacità di sparare sfere di energia, quattro, una per tutti. Tutti tranne quel micio che svolazzava a mezz’aria.
    Gajeel comunque si apprestò ad erigere le difese, però non ce ne fu alcun bisogno, visto che la mummia che fino a quel momento era rimasta in disparte, decise di dare una mano alla squadra Cattura Anime. Attivando in qualche modo il suo bastone, Khatep divorò letteralmente le sfere di luce e l’assalto nemico si concluse con un nulla di fatto. In ogni caso Gajeel barcollò appena indietro, era stanco e non poteva sostenere uno scontro... non in quelle condizioni. Lily si accorse subito della situazione e si parò davanti al suo amico, aspettando il momento più adatto per muovere la sua piccola spada e generare quattro lame d’aria nel momento esatto in cui le bestie si fossero avvicinate troppo, mirando a quella non presa di mira dal drago scheletrico.
    Allora fai strada.
    Cambiare posizione non era un’idea così malvagia, magari il santuario a cui accennava la mummia poteva essere un ottimo luogo per riposarsi e recuperare qualche energia... però era un rischio muoversi ora, rischiavano di attirare ancora di più l’attenzione sul gruppo, però se gli altri erano d’accordo con quel piano lui li avrebbe seguiti senza batter ciglio.



    CITAZIONE
    Gajeel
    Stato mentale: Concentrato
    Stato fisico: Ottimale
    Magia: 30%

    Lily [x]
    Stato mentale: Attento ai pericoli
    Stato fisico: Ottimale

    Passive:
    .Sento la tua puzza!
    [Olfatto supersviluppato - 30 metri]

    .Essere un Dragonslayer
    [Power Up Forza 50% - Power Up Resistenza 50% - Power Up Agilità 50% - Power Up Velocità 50%]

    .Il Ferro fa bene!
    [Passiva - Only GdR]

    .Shadow Soul
    [Aura di Terrore]

    Aera [Lily]
    [Passiva di Volo]

    Equipaggiamento:
    .Cloak of Shadows ~ Mantello delle Ombre
    Si tratta di un oggetto molto particolare, recuperato durante un'avventura del Dragonslayer in un altro mondo. Durante quel viaggio Gajeel ha affrontato il precedente possessore del mantello, sconfiggendolo e recuperando la "reliquia" insieme ai suoi compagni. All'inizio però non l'ha portato con se, ma una volta tornato sul semipiano, beh, si ritroa tra le mani il particolare indumento insieme a tutti i suoi poteri contro i quali il ragazzo si scontrò, avendo però la meglio.
    L'indumento si presenta come una normale felpa con cappuccio, priva però delle maniche di cui rimangono solo alcuni brandelli all'altezza della spalla. Il suo colore è nero e non presenta nessuna chiusura sul davanti, assumendo così la forma di un mantello. Una sua particolarità è il fatto che una volta indossato il cappuccio, gli occhi del possessore diventano completamente rossi, sia il bianco che l'iride, donando così un aspetto un po' demoniaco, ma solo esteticamente: non comporta nessun potenziamento o bonus.
    Oltre a ciò il mantello nasconde vari poteri legati a un fumo denso e scuro in cui muta secondo il volere dell'utilizzatore, permettendogli di fare numerose cose con esso come ad esempio volare o passare in luoghi inaccessibili. Ma i poteri, forse a causa del viaggio dimensionale sembrano regrediti e al momento sono in via di risveglio, infatti molti di essi sono bloccati. Starà al tempo e al potere magico del ragazzo risvegliarli.

    Wind Sword
    Nel suo mondo Pantherlily era uno spadaccino, uno dei migliori... purtroppo però, nel viaggio spaziotemporale, oltre alla stazza perse anche la sua arma. O almeno, questo era ciò che pensava. Infatti non sapeva che la sua spada era precipitata insieme a lui su Endlos, ricevendo anch'essa un trattamento speciale. Il ritrovamento avvenne in modo casuale, ma gli bastò guardare quella piccola arma sul banco di un armaiolo che la spacciava per un pugnale... perchè in effetti era diventata davvero più piccola. Alla fine comunque tornò in possesso della lama, la quale riprese posto sulla schiena del micio, ancorata e custodita all'interno del fodero.
    Si tratta di una spada dalla forma particolare, così come il colore, lunga circa trentacinque centimetri. Essa infatti è cremisi nella parte interna, mentre il filo, o meglio, l'intero perimetro è di colore bianco. La guardia è incastonata direttamente nella lama, prendendo quasi la forma di un piccolo scudo che protegge le mani. Sul lato della lama, vicino all'elsa, spunta una decorazione a forma di ala e sopra di essa vi è una nota musicale incisa nel metallo. L'elsa è semplice, avvolta in diverse strisce di cuoio, mentre alla fine di essa è posizionato un pomello bianco.
    Essendo un'arma incantata, la spada possiede delle capacità che la rendono unica e può scatenare veri e propri incantesimi. Tuttavia sembra che i poteri originali si siano in qualche modo indeboliti, quindi le capacità offensive sono molto ridotte. Nonostante tutto, però, una capacità è rimasta immutata e si tratta della possibilità della lama di allungarsi per un massimo di cinque metri, sfruttando semplicemente la magia impressa in essa. [Consumo Basso]

    Tecniche:
    Lame d'aria: Attirando l'energia del vento nella lama, Lily riuscirà a scagliare dei fendenti che prenderanno vita, generando delle vere e proprie lame di vento in grado di causare dei danni taglienti.
    [4 lame, Consumo Basso]
     
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  12. Jack BloodHeart
     
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    Che cosa strana, le emozioni. Così forti, così travolgenti, così intrinsecamente radicate nell'animo, eppure tanto effimere da aver bisogno del loro opposto, per essere. Pensate, per esempio, alla disperazione. Che senso avrebbe parlare di disperazione senza parlare, prima, di speranza? Esisterebbe un qualcosa simile alla disperazione se l'animo non conoscesse prima il so opposto? Ovviamente no, e questa è una regola comune ad un po' tutti i moti dell'animo. Regola che, se usata a dovere, può abbattere anche il più forte e risoluto degli uomini, riducendolo a null'altro che ad un turbinìo caotico di pensieri in continua opposizione tra di loro. Per un esempio più concreto, basta osservare la battaglia alla quale quei tre stanno assistendo.

    La donna, dall'alto della sua immensa e - a prima vista - incontenibile potenza, spazza via intere branche dell'esercito nemico, come se nulla fosse. Cosa pensate abbiano provato quei soldati quando si son visti in mille contro uno? E cosa pensate abbiano iniziato a provare vedendo i primi cento di loro morire dopo pochi attimi di battaglia?

    Al contrario, cosa avrà pensato la Déa osservando la disparità di forze tra lei ed i nemici? E quale pensiero le avrà sfiorato la mente quando si è accorta che uno sciame di mosche riesce a creare problemi anche ad una tarantola?

    La disperazione cala su quel campo di battaglia; è dietro l'angolo: si nasconde nei movimenti, le parole, i sussulti, le sensazioni. Avvolge tutti quelli che serbano in loro anche il più minuscolo barlume di speranza, distrugge ogni vermiglio germoglio di coraggio anche nel più abile dei combattenti lì presenti. Anche su coloro che sembrano immortali. Invade i cuori, ottenebra le menti: quella battaglia, ormai, si gioca su quello. Ma non solo quella a valle.

    Jack, sudaticcio e spossato, si volta verso Gajeel, che, malgrado la sua fiera ed imperturbabile espressione, appare messo non molto meglio del compagno. Di questo passo non ce la faranno. Non sono nemmeno a metà raccolta, e le energie di entrambi gli addetti alla raccolta di anime sono già in via di esaurimento. Non possono farcela. Non possono. L'unica speranza sarebbe quella di ritirarsi, o comunque allontanarsi dal campo di battaglia per rifiatare, ma - come detto - ormai la disperazione sembra aver preso sin troppo piede in quel posto.

    Un attacco aereo. Perché? Che vogliono quelle cose da loro? Che semplicemente li abbiano scambiati per nemici? Forse sono alleati di quella guerriera a guardia del canyon? Qualsiasi sia la risposta, l'attacco dei cigni da loro evocati - malgrado la bellezza di questi ultimi - colpisce ulteriormente il seme della speranza nei cuori dei predoni dimensionali.

    Per fortuna, però, lo strano meccanismo universale degli opposti non smette di funzionare.

    Quando sembra non esserci più alcuna speranza, quando ormai non sembra esserci più nulla da perdere oltre la vita, negli animi più forti avviene un qualcosa che, a fronte di quanto detto fin'ora, sa di miracolo. Inizia a farsi spazio, nei cuori di questi individui, un sentimento che va oltre il terrore, oltre la speranza ed oltre addirittura il concetto di vita e di morte:il coraggio.

    Un guerriero non può morire così. Un combattente non deve morire così: obliterato su chissà quale campo d battaglia di chissà quale epoca. Ma soprattutto: un membro della Seele non può morire e basta. Un membro della Seele deve semplicemente portare a casa la pelle, anche se, in questo caso, più che di coraggio, si potrebbe parlare di accattonismo. Ma talvolta le due cose si sovrappongono, evidentemente.

    I momenti che seguono sono a dir poco concitati. Khatep protegge tutti dagli attacchi elementari dei due cigni, per poi lasciar contrattaccare il suo scheletrico servitore. L'attacco è portato anche da Lily, visto che Gajeel, come Jack, non ha più molte energie a disposizione. Qualsiasi sia il risultato dell'offensiva, devono muoversi. Ormai quel posto non è più sicuro, come dimostrato da quell'ultimo, strano attacco. Probabilmente gli evocatori dei cigni appena sapranno del contrattacco del gruppetto prenderanno ad inseguirli, per vendicarsi. Bisogna muoversi, qualsiasi sia la direzione.

    Il Sommo dice di aver visto un tempio poco più in là: potrebbe essere un riparo perfetto, anche perché la direzione indicata dalla mummia sembra, per ora, sgombra da pericoli. Ovviamente sono ancora lontani. Lo spiritista annuisce. «Va bene, ma cerchiamo di non farci notare troppo. Camminiamo bassi.» suggerisce, mentre con i compagni verso il luogo designato. Non ha partecipato alla controffensiva di gruppo. Non avrebbe avuto senso. Ogni suo attacco avrebbe rischiato di attirare l'attenzione dell'esercito, o, peggio ancora, della fantomatica Déa: in fondo la tecnica più discreta che ha a disposizione è l'Execelsius di Bahamut, facilmente individuabile dalla distanza, insomma. Per ora, quindi, si limita a seguire gli altri, ansimando ed arrancando nel vano tentativo di recuperare le forze perdute nel collezionare anime. In caso di necessità, sarebbe necessariamente intervenuto.



    Stato fisico: Leggermente spossato
    Stato mentale: Concentrato
    Mana: 35%

    Passive:


    CITAZIONE
    Percezione - L'allenamento di un evocatore non sta soltanto nel ricevere, governare ed utilizzare determinati tipi di spiriti; se, infatti, il soggetto viene considerato degno da altri poteri spiritici, può divenire in grado di espandere la propria collezione. Questa, d'altronde, è una cosa ovvia, ma pensateci: come sarebbe possibile ottenere nuovi spiriti, se l'evocatore stesso non fosse in grado di percepirli? In che modo questo è possibile? Beh, semplice: sin dall'infanzia Jack è stato addestrato nel percepire le anime dell'ambiente circostante e, nel caso sia possibile, nell'interagire con eventuali presenze slegate da corpo materiale. [Passiva di percezione delle anime]

    CITAZIONE
    Convivenza
    Cosa significa evocare uno spirito? Quanta potenza ci vuole? Quanta forza? Ebbene, più che di queste cose, si potrebbe benissimo parlare di abitudine. Jack vive con i suoi spiriti, condivide con loro ogni momento della sua vita sin da quando hanno deciso di servirlo, o, meglio: accompagnarlo. Immaginate un legame che non solo cattura e lega i cuori e le menti dei soggetti interessati, ma anche i loro corpi. Funziona esattamente come una sorta di amore tutto corporeo: se in un primo momento si impacciati e ci vuole più tempo per "carburare", a lungo andare la sintonia cresce e ci si trova quasi ad occhi chiusi; il legame che il giovane ha stretto con i suoi spiriti, insomma, gli permette di evocarli anche solo pensandoci, anche solo volendo, evitando inutili perdite di tempo dovute alla ricerca della "sintonia" ed alla canalizzazione dell'energia. [Passiva di instant-casting]
     
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    Sorry, I didn't know
    I had to stay the same.


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    Le sfere di luce vengono dissolte dal bastone di Khatep, ma altrettanto non si può dire di chi le ha lanciate.
    Le spadate di Lily e i morsi di Intet giungono a destinazione, ma i danni fatti alle bestie sono marginali.
    Il dragetto ha un senso del gusto? Se sì, l'impressione per lui sarà quella di aver morso un cavo elettrico: un formicolio diffuso nella bocca, elettricità statica che gli sfrigola tra i denti.
    Artiglia le ali, strappa qualche penna, ma la cosa non sembra frenare il volo del cigno: la creatura è composta per metà di piume e per metà di magia.

    Raggiungete il mucchietto di pietre, trovando riparo tra le rocce. Rocce che, ora vedete, sono piene di affreschi e bassorilievi.
    In mezzo all'erba, su una lastra di pietra v'è il disegno scolorito di una donna dalla gonna blu, la testa circondata da raggi di sole.
    L'intero luogo vibra di magia, Intet lo vede bene. Magia familiare, magia del Sole.
    La costruzione può essere crollata, ma quel posto conserva ancora la sua grandezza: il Mana scorre potente sotto la roccia, come una grossa batteria.
    Va solo attivato in qualche maniera.

    I cigni intanto vi raggiungono, volteggiano sopra le vostre teste, e vi sputacchiano addosso altre quattro sfere di energia: i bersagli questa volta sono Intet e Lily, oltre a Jack e Gajeel.

    Ah, a proposito di Gajeel.
    È rimasto immobile e imbambolato, appena fuori dalle rovine.

    Gajeel


    Chissà perché proprio a te. Forse per la faccina simpatica, forse perché hai una mente semplice.
    Ad ogni modo, è te che decidono di contattare.
    Una fitta di emicrania ti colpisce. Il pensiero sfrigola come se fosse una tv mal sintonizzata.
    Per un attimo, non ci capisci niente. Non riesci nemmeno ad avere paura: il tuo cervello è impallato, come se si fosse scordato come si interpretano gli stimoli.
    Poi, improvvisa, la chiarezza. Una pace mentale ti assorbe, facendoti dimenticare per un attimo il caos della battaglia.

    Curiosità.
    Ansia.
    Sconcerto.

    Ci sono pensieri che non sono i tuoi, nella tua testa. Pensieri che non sai bene come articolare.
    È comunicazione priva di parole.

    Rabbia.
    Anime.
    Sbagliato. Rubare è sbagliato.

    Emozioni che si susseguono rapidamente, troppo rapidamente. Inizi ad avere un po' la nausea.

    Guerriere.
    Accompagnatrici.
    Anime.
    Aldilà.

    Una piccola presentazione. E poi, l'attesa.
    Che sia il caso di ricambiare la cortesia?

    Note giemmicheAnime recuperate: 260/1000
    Altre cinque sfere di luce a potenza media.
     
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    Death is only the beginning.

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    Meraviglioso.

    L’assalto dei pennuti evocati era stato neutralizzato con efficienza ed efficacia dal suo incantesimo d’assorbimento, tuttavia gli stessi si erano poi dimostrati assai più ostici e robusti del previsto rispetto al loro contrattacchi.
    I denti di Intet penetrarono appena la cotenna del volatile, gli artigli strapparono appena qualche piuma e in generale il tutto non servì assolutamente a nulla.
    Mentre ancora si muovevano verso la zona traboccante di mana, l’Antico si appuntò tra se e se che con ogni probabilità sarebbe stata una buona idea potenziare le facoltà belliche del proprio famiglio, il quale si rivelò spassionatamente in accordo col proprio padrone.

    Arrivati al cerchio di pietre si può notare la presenza di bassorilievi e incisioni, l’intero luogo emana una quantità di energia magica assolutamente soverchiante e l’Antico ne godeva come di poche cose, bagnarsi in quella magia gli procurava un forte piacere, sebbene non era affatto dimentico del problema dei piccioni che ancora li assalivano, questa volta attaccando i suoi sottoposti e i loro famigli.
    Non dovette nemmeno sforzare eccessivamente le proprie facoltà, gli ci volle infatti appena un attimo per creare due barriere davanti a Gajeel e Jack in modo che le sfere di luce vi si schiantassero contro, completamente inoffensive.
    Per Intet e Lily invece la cosa sarebbe stata ben diversa, non volendo sprecare la propria energia magica per loro Khatep lasciò che il proprio famiglio venisse colpito in pieno dalla bolla di luce e magia, la quale spezzò in due il piccolo draghetto spargendone le ossa frantumate.

    In piedi.


    Gli bastò un gesto della mano e una lieve infusione di magia perché i pezzi scomposti della sua creatura si animassero di vita propria e tornassero al loro posto, rifondendosi assieme fino a ricreare completamente la figura scheletrica del Sognatore.

    Troppo gentile.


    Disse lapidaria la piccola creatura, prima di tornare a scagliarsi contro la gola dei nemici, dato che i suoi attacchi parevano avere poco effetto si sarebbe concentrato dove probabilmente ne sarebbero serviti meno.

    Quanto a voi due vedete di uccidere quelle cose, non ho alcuna intenzione di difendervi in eterno e ho delle cose da fare in quester ovine.


    Vedeva bene il disegno della ragazza dalla gonna blu con un aureola di raggi solari, probabilmente la stessa che stava massacrando l’esercito non troppo più a valle, inoltre l’intera area subiva il flusso di quantità di magia sconsiderate.
    Il mana pareva provenire da sotto la roccia, anche se non riusciva a comprendere se il suo flusso fosse un fenomeno naturale o se invece era qualcosa di anomalo, in ogni caso si mise a studiare le iscrizioni sulle rocce per cercare di comprendere la natura di quel santuario e soprattutto come sfruttarne le energie latenti; cercò persino di far entrare in risonanza la propria magia con quella che fuoriusciva dal santuario, nella speranza di poter rimpinguare le proprie riserve e magari poterla sfruttare per cancellare le due evocazioni dall’esistenza una volta per tutte.

    Nel frattempo il colossale Ushabti si era mosso e con cautela, seguendo gli ordini del suo padrone immortale, cercava di smuovere la gigantesca roccia dalla quale fluiva il mana, sebbene avrebbe smesso al primo segnale di instabilità o pericolo.

    Status Fisico: Illeso
    Status Mentale: saldo
    Mana: 70-20-5= 45%%

    Equipaggiamento


    Bastone del Serpente:Bastone a foggia di serpente
    Collana di Setep:Identifica attacchi psionici
    Mantella con Cappuccio:
    Borsa di Pelle:
    Maschera dei Mille Volti: Capacità di travestimento illusorio
    Aeris Mappa: Indica la posizione degli aviatori su Endlos
    Frammento di AI: Dispositivo di comunicazione tra aviatori
    Servitori Nonmorti


    Intet, il Sognatore:
    -Legame Telepatico
    -Zanne e Artigli
    -Ali
    -Capacità di vedere la magia

    Ushabti:
    -Armatura Completa
    -Artigli
    -Spada Rituale
    -Bonus 50% in forza
    -Bonus 50% in resistenza
    Poteri e Abilità


    Sommo Sacerdote Liche: No organi interni, immune alle malie, anima non imprigionabile
    Immortale: Immortale
    Collettore Magico: +10% mana
    Scrutare l’Anima: Capacità di vedere le anime entro 30m
    Conoscenze Enciclopediche: Bonus in informazioni dato dal QM
    Incantesimi Riflessi: Cast dalle evocazioni

    Tecniche Utilizzate

    Signore della Luce
    "Somma perfezione della magia della luce, capace tanto di attaccare quanto di proteggere; indubbiamente l'incantesimo migliore di tutto l'Ordine dei Maghi del Sole..."

    I Maghi del Sole, l'altro ordine dedito al servizio della divinità solare ma che a differenza del culto funebre utilizza magie e incantesimi anzichè evocazioni, ha la capacità di poter convogliare l'enorme forza del Dio e disporne come più si preferisce della sua luce, muovendola, spostandola, liquefandola e addirittura solidificandola in Lucinferina, un elemento ambrato luminescente fatto di lucida solida tenuta assieme dalla magia, si dice che per questo privilegio il grande Dio si prenda parte dell'energia di chi ha richiesto i servigi del suo elemento.
    La verità però è questo è un semplice incantesimo che dona la capacità di manipolare a proprio completo piacimento e discrezione qualunque luce presente nella zona di effetto della magia stessa, tale luce potrà essere plasmata in qualsiasi modo, persino solidificata dalla mente abile del mago accorto, o esplodere in caso perda la concentrazione, a causa della violenta liberazione della luce dalla sua gabbia magica; solo i maghi più strani e innovativi trovano che questo effetto eplosivo possa avere qualche reale utilità in battaglia, con le dovute precauzioni.
    Consumo: variabile ALTO
    Effetto: Il Sommo Sacerdote ha la capacità di manipolare la luce, dissipandola, concentrandola e addirittura liquefandola e solidificandola per sfruttarla come più desidera, questo però è legato alla presenza di luce pur andando bene un qualunque tipo di luce (naturale, magica o artificiale) ed è indipendente dalla sua quantità poichè per incrementarne l'intensità si usa il potere insito nell'incantesimo, serve solo come "miccia" per far partire la magia.
    La gittata massima a cui può giungere questa luce sfruttata dal sommo varia in base al consumo utilizzato per la tecnica (basso 5 metri, medio 7, alto 10 e critico 15) e qualunque forma egli gli dia avrà un potere pari a quello del consumo utilizzato, purchè non sia una forma troppo grande.

    Riforgiare
    "Risorgi dai tuoi frammenti contorti, risorgi ed esegui i miei ordini per l'eternità!"

    È facile che eseguendo gli ordini del Sommo le creature viventi subiscano danni e mutilazioni anche piuttosto serie, poiché l’incolumità dei suoi sottoposti è sempre subordinata al conseguimento degli obbiettivi, è quindi facile intuire che il bisogno di ricostituire il suo sottoposto più fedele e meno lamentoso possa essere un imperativo costante.
    Utilizzando questo incantesimo è possibile riparare completamente il Servitore Nonmorto, riportando il suo stato a perfetto indipendentemente da quanto fosse danneggiato in precedenza, anche in caso rimanga completamente distrutto sarà sempre possibile ricondurlo allo stadio originale.
    Consumo: Basso
     
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  15. Jack BloodHeart
     
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    In certe situazioni, ogni più piccolo errore può risultare fatale. In realtà sono molte le situazioni di questo tipo: raramente la natura dà una seconda possibilità. Se una preda si distrae, è morta, così come il predatore, se non coglie l'attimo, può ritrovarsi ad essere la preda di un qualcosa che fino a poco prima ha considerato nulla più che un piccolo intralcio. Ecco: è esattamente questa la situazione che si è venuta a creare. Il gruppo ha sottovalutato quei maledetti uccellacci. Eppure quella roba è stata evocata da tizi volanti armati fino ai denti, bisognava essere alquanto ottimisti per pensare che un paio di morsi e spadate bastassero a far fuori quegli affari, ma loro l'hanno fatto. E hanno sbagliato. I due cigni sono ancora lì che li inseguono, mentre i tre pionieri temporali cercano di giungere a delle rovine sperando - forse - in un miracolo che difficilmente accadrà.

    La situazione precipita. Le pietre spirituali consumano più energia del previsto e i nemici sono più coriacei di quanto immaginassero. Maledizione. Come hanno potuto? Come ha potuto la Seele sottovalutare in quel modo la missione? Andate lì, prendete le anime e tornate, sì: come no. Si sta rivelando la cosa più semplice del mondo in effetti, eh?

    «Che c'è, quando non te lo dico io, ti dai dell'idiota da solo?»
    Un fulmine a ciel sereno, un rombo nel desertico silenzio della disperazione, un tonfo inaspettato nel buio della notte: Ifrit si desta. E' stato in silenzio fino ad allora, il demone. Non ha parlato, non l'ha fatto perché lui, più di tutti gli altri spiriti, è sempre stato contrario a quella missione, anche se contrario, per uno come lui, è una parola decisamente grossa; semplicemente il castiga-demoni ha sempre saputa che quella non sarebbe stata una semplice e tranquilla raccolta di anime, in fondo chi ne può sapere più di un demone? Eppure Jack è sembrato alquanto distante dalle sue idee fino a quel momento. La logica, adesso, vorrebbe che l'entità sovrannaturale lasciasse il proprio padrone a marcire nelle proprie convinzioni, ma lui non lo fa. Lui, adesso, parla.

    Il respiro dello spiritista si fa più affannoso, mentre il gruppo, sempre inseguito dai candidi uccelli d'energia, raggiunge le rovine avvistate poco prima. Quel posto è intriso di energia, e non c'è bisogno di essere sciamani per capirlo. L'atmosfera lì intorno è - in qualche modo - più densa, quasi come se la magia avesse reso l'aria più pesante da respirare. Dove diavolo sono finiti?

    Non c'è tempo di chiederselo.

    I nemici attaccano, di nuovo, e stavolta sembrano poter davvero cogliere il gruppo di sorpresa. Jack si ferma per un attimo. Cosa deve fare? E' maledettamente stanco. Quelle sfere di energia basterebbero a far fuori chiunque, figuriamoci se colpiscono qualcuno in quelle condizioni. Deve difendersi. Ma gli altri? Il gruppo è sbilanciato. Khatep è già quasi dentro le rovine, Jack e Gajeel più indietro, seguiti da Intet e Lily. Non possono salvarsi tutti.

    All'improvviso una barriera d'energia si erge davanti ai ragazzi della Seele, suscitando nell'anime dello spiritista più o meno le stesse sensazioni che ha scatenato Ifrit poco prima. Khatep li ha protetti. O forse no. Gajeel è fermo poco più in là rispetto a lui, protetto anch'egli da una delle barriere del Sommo. Per un attimo il giovane si rilassa, ma, la sensazione, come tutte le altre che si sono accavallate fino a quel momento, non dura. Per la precisione svanisce nel momento in cui lo spiritista capisce che l'aviatore, dall'alto della sua inattaccabile e gelida ragionevolezza, ha scelto. Ha scelto secondo logica, ha scelto secondo la teoria utilitaristica del massimo risultato col minimo dispendio energetico, ha scelto di sacrificare i famigli, e, intanto, Gajeel resta immobile a fissare il vuoto. Ma che diavolo gli prende? Di questo passo Lily esploderà.

    «Col cavolo.»
    Non si comprende bene se sia Ifrit od il suo padrone ad esclamarlo. Forse sono entrambi all'unisono a dirlo, ma, adesso, non ha importanza.

    Con gli occhi venati di un vivo ed acceso rosso rubino, l'evocatore si lancia in direzione del famiglio del dragon slayer. Non può lasciarlo morire, non può e basta. Quale assurdo ragionamento potrebbe spingerlo a lasciar perire Lily? "E' solo un animaletto?" , "Non è necessario per il completamente della missione?". Col cavolo. Nessun membro della Seele morirà in quella missione, non finché lui vivrà, non finché le forze non lo abbandoneranno; nessuno di loro morirà, e Lily è uno di loro.

    Un battito di ciglia e alle venature color rubino se ne aggiungono altre color smeraldo. In quel preciso momento una strana luce verde avvolge il corpo del giovane, mentre la sfera d'energia indirizzata a lui si schianta contro lo scudo eretto da Khatep. Lancia la mano destra in avanti, verso Lily. Man mano che la luce svanisce si inizia a distinguere una fulgida armatura intorno al corpo dell'evocatore. Non ha mai usato quella tecnica in pubblico prima di allora, nemmeno Laz ha mai visto quella roba: non c'è mai stato bisogno di mostrarla a nessuno. Non fino ad ora.

    La sfera energetica diretta al piccolo famiglio viene intercettata dalla metallica mano dello spiritista. Jack sorride, mentre sporge la mano libera - la sinistra - verso il cigno che ha ha sparato verso il piccoletto. Chiu di nuovo gli occhi. Il terzo coloro si aggiunge. Le iridi diventano purpuree, mentre raggi d'ametista inziano a concentrarsi intorno al braccio appena allungato. In poco meno di un battito di ciglia il cannone Excelsior è pronto e carico.
    Spara. Al diavolo l'eccessivo trambusto, al diavolo la visibilità, al diavolo tutto.

    Quell'uccellaccio deve morire.



    Stato fisico: Leggermente spossato
    Stato mentale: Concentrato
    Mana: 35% -20% = 15%

    Passive:



    CITAZIONE
    Percezione - L'allenamento di un evocatore non sta soltanto nel ricevere, governare ed utilizzare determinati tipi di spiriti; se, infatti, il soggetto viene considerato degno da altri poteri spiritici, può divenire in grado di espandere la propria collezione. Questa, d'altronde, è una cosa ovvia, ma pensateci: come sarebbe possibile ottenere nuovi spiriti, se l'evocatore stesso non fosse in grado di percepirli? In che modo questo è possibile? Beh, semplice: sin dall'infanzia Jack è stato addestrato nel percepire le anime dell'ambiente circostante e, nel caso sia possibile, nell'interagire con eventuali presenze slegate da corpo materiale. [Passiva di percezione delle anime]

    CITAZIONE
    Convivenza
    Cosa significa evocare uno spirito? Quanta potenza ci vuole? Quanta forza? Ebbene, più che di queste cose, si potrebbe benissimo parlare di abitudine. Jack vive con i suoi spiriti, condivide con loro ogni momento della sua vita sin da quando hanno deciso di servirlo, o, meglio: accompagnarlo. Immaginate un legame che non solo cattura e lega i cuori e le menti dei soggetti interessati, ma anche i loro corpi. Funziona esattamente come una sorta di amore tutto corporeo: se in un primo momento si impacciati e ci vuole più tempo per "carburare", a lungo andare la sintonia cresce e ci si trova quasi ad occhi chiusi; il legame che il giovane ha stretto con i suoi spiriti, insomma, gli permette di evocarli anche solo pensandoci, anche solo volendo, evitando inutili perdite di tempo dovute alla ricerca della "sintonia" ed alla canalizzazione dell'energia. [Passiva di instant-casting]

    Attive:

    CITAZIONE
    Fenrir Armor, il lupo è in grado di dare protezione completa a Jack sia dagli attacchi magici che fisici, creando l'armatura che prende il nome dallo spirito stesso che la genera. Splendente come null'altro, la Fenrir è la protezione definitiva che, non di rado, salva la vita dello sciamano che la evoca. Pensandoci, non si può vivere di solo attacco. Giusto? [Media - Difensiva]

    CITAZIONE
    Excelsius, Bahamuth dona al suo possessore il controllo sulla sua forma da arma sciamanica: il cannone Excelsius. Maestoso al pari dello spirito, questo cannone è creato appositamente per obliterare tutto quello che avrà la sfortuna di incrociare i suoi raggi elementali. Ha la forma stilizzata del muso del drago, intarsiato con fini venature d'ametista, simbolo dello spirito. [Media - Elemento Fuoco Oscuro]
     
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