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"Allora io ti farò vedere ... Che le tue speranze non sono altro. Nulla, ma una mera illusione!"
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Status Mentale: Ottimale, pronto a tutto e coraggioso
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No Hearth - Daemon
Come già detto i tre regni, della luce, dell'oscurità e del nulla, dispongono di un potere immenso che se conferito ad una persona la rende superiore alle altre in ogni campo possibile.
Per ognuno di codesti regni viene scelto un "custode".
Un custode è colui che protegge i mondi sotto l'ordine di uno dei tre reami.
I custodi hanno il compito di tenere sotto d'occhio i mondi viaggiando attraverso di essi ed aprendo e chiudendo le serrature per i cuori del mondo.
Aprendo la serratura del cuore di una mondo per esso sarò la fine, gli Heartless in esso continueranno ad apparine fino alla corrosione del cuore del mondo.
Dopo quest'ultimo atto il mondo cadrà nel reame oscuro.
Questa è la missione di Xehanort.
Per esaudire i loro compiti i custodi però hanno bisogno di un aiuto. Il primo aiuto di cui dispongono è una leggendaria arma.
Utilizzabile solo da coloro che posseggono un cuore forte ed in grado di portare a termine la loro missione.
Il nome di quest'arma è "Keyblade".
Leggendarie spade a forma di chiavi che hanno la capacità di chiudere ed aprire le serrature dei mondi, esse sono anche letali nei combattimenti.
I Keyblade sono composti di energia e possono essere richiamati dai loro possessori tramite un semplice gesto.
Come i custodi appartengono ai tre regni, anche i Keyblade appartengono ad essi, perché è proprio in quei luoghi che hanno avuto la loro creazione.
Queste leggendarie armi quindi possono essere classificate in : Keyblade della luce, Keyblade dell'oscurità e Keyblade del Nulla.
Il Keyblade brandito da Xehanort appartiene al secondo regno e lo stesso Xehanort è un custode del Keyblade dell'oscurità.
Cavaliere quindi dedicante la sua vita al regno nero ed al caos - oltre che ai suoi piaceri personali -.
Il nome di quest'arma è Daemon, per via dell'occhio oscuro posto nella testa della lama
e del manico su cui è presente quella che appare come una testa diabolica.
[Arma]
Abilità Passive:
Heartless - No Heart
[Passiva: Bonus del 50% a forza]
[Passiva: Auspex raggio massimo 30 metri]
Seeker of Darkness
Studioso dell'Oscurità
[Passiva: Apprendimento rapido sui funzionamenti di ciò che circonda il personaggio.
In Quest tali informazioni verranno fornite dal master]
Abilità Attive:
Appunti: La spada della ragazza è questa?CITAZIONE+ Winter Kiss - Bacio d'Inverno +
Una spada in grado di rubare le passioni a chi entra in contatto con essa, lasciandoli freddi e sterili come la neve d'inverno. Nel pomo vi è incastonato un diamante. Spada del peso di circa 1,5 chilogrammi ed una lunghezza di circa 113 cm.
[Passiva anti malia]
Inoltre quanti resti ne sono rimasti? E' solamenta scheggiata o la lama è ridotta in frantumi, c'è solo l'elsa...?
Postato. -
°Nyram The Faceless°.
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Lo sguardo altezzoso e borioso dell'uovo passò in rassegna le due figure, inarcando appena un sopracciglio.. Per meglio dire, quella linea quasi disegnata che doveva rappresentarlo, quasi a dubitare della sanità mentale della figura di Skekdor.
"Mi hai preso per caso per una dannata frittata? Bah.. Volatili!"
Si lamentò, prima di sorseggiare il liquido ambrato dalla tazza, scrutandoli dall'alto in basso. Intervenne quindi la figura di Xehanort, scrutandolo con quell'aria insopportabile mentre giustificava il suo collega e, a dispetto delle premure nel propinare un finto nome, dimostrando di non avere il minimo interesse nel conoscerlo, quando a quella informazione reagì con uno sbuffo.
"Pensa a tenere a bada il tuo pollo. Ad ogni modo, io sono il Signor Dumpty.."
Accennò, saltando sulle gambette per mettersi in piedi sul muretto, senza miracolosamente far cadere una goccia del contenuto della tazza. Contenuto che per altro, sarebbe probabilmente dovuto finire già da un pezzo.
Ciò che parve comunque riaccendere il suo interesse, fu la ricerca dell'altro di pettegolezzi. Cosa in cui sembrava perdersi sin troppo facilmente.
"Oh, sai, riguarda tutta quella roba della scacchiera.. Prima che tizi come voi iniziassero a spuntare quì come funghi, era la signorina Alice ad andarsene in giro a combattere con chissà cosa. Poi un giorno è tornata. Completamente fuori di zucca, io direi. Ha preso la Regina di Cuori e..beh, le ha strappato il cuore.."
Accennò, simulando una risata bassa, breve e borbottante, come trovasse la cosa estremamente divertente. Quindi con un colpo di tosse riprese il suo contegno, inarcando il sopracciglio come di consuetudine.
"Ha iniziato a spadroneggiare in giro. La cosa non ha fatto molto piacere alla Regina e al Re Bianco.. C'è stata una grossa battaglia, con tanto di ribelli. Qualche decennio fa, direi. Tralaltro si dice che la Regina Bianca se la intendesse con il Cappellaio, che cosa disdicevole.."
Accennò, sollevando lo sguardo e scuotendo.. tutto, prima tornare a fissarli sorseggiando in tutta calma.
"Ad ogni modo. Da allora sono iniziati a venire elementi della peggior specie.."
Constatò lanciando uno sguardo bieco alla figura di Skekdor, senza fermare il suo soliloquio.
"..Ma Alice, la Regina, ha organizzato una pronta accoglienza: nessuno è riuscito a sconfiggere la sua follia e così i gemelli hanno massacrato ogni pretendente sul nascere. Solo Dorothy e i suoi sono riusciti a giungere a palazzo.. Pessima idea. Ormai solo una manciata di ribelli si fa vedere ogni tanto, anche se gira voce che Peter Pan si stia avvicinando alla nostra scacchiera. La Regina Alice è alquanto turbata, si dice.. Ma probabilmente è l'unico che potrebbe spuntarla, sembra che abbia completamente assoggettato l'Isola.. La crociata dei bambini, la chiamano.. Comunque le cose non cambieranno in meglio, se volete sapere la mia: siamo troppo pochi per sostenere l'intero regno, così nessuno si azzarda nemmeno a tentare. La follia della regina è l'unica cosa che riesce ad alimentarlo tutto ormai.. Brutta cosa, la crisi. Ai bei tempi ci preoccupavamo solo di non perdere la testa.."
Accennò, con sguardo perso nel vuoto, prima di ricordarsi della vostra presenza a causa di un miagolio poco distante, causato da una piccola chiazza bianca poco distante, intenta nelle sue cose con indifferenza.
"Oh, nel vero senso del termine, sapete. La vecchia regina aveva una certa propensione per la decapitazione. Si dice ritenesse che la gente pensasse troppo con la testa e poco col cuore.. Personalmente ritengo passasse troppo tempo a sniffare i suoi fiori, se capite che intendo.."
Accennò, spostando lo sguardo da un lato all'altro, come se qualcuno potesse spuntare da dietro un filo d'erba all'improvviso.
"C'è di positivo che Alice sia molto dotata. Oh, positivo per me, per voi potrebbe non essere molto piacevole. Si dice sia arrivata sino alla fine del gioco, prima di finire male. Davvero un peccato. A volte riesce a sbirciare sulle scacchiere vicine, è così che sappiamo di Peter Pan. Sembra ci fosse anche un certo Dottore con una strana cabina. Si dice però abbia fatto una brutta fine con l'avvento dei telefoni portatili nel suo mondo.. Difficile passare inosservati!"
Constatò, perdendosi nuovamente nei suoi discorsi, prima di tornare a sorseggiare l'amara bevanda con indifferenza. Indubbiamente erano capitati su un piano bene informato, e avevano davanti un pettegolo di prima categoria. Purtroppo ogni domanda rischiava di perdersi in voli pindarici alquanto lunghi e privi di utilità. Soppesare le domande importanti poteva essere l'unico modo per uscirne vivi: quell'uovo avrebbe potuto ucciderli di vecchiaia. Sempre se non si fosse schiuso prima.
E, diciamocela tutta: visti i precedenti, sicuramente non volevano vederlo schiuso anche se fosse.CITAZIONEScusate il ritardo, ma il periodo è molto transitorio e mi sto dividendo in un multitasking impressionante!
Ad ogni modo, state ricevendo le prime informazioni, a rischio della vita: il vostro amico uovo potrebbe un giorno incepparsi e non smettere più di parlare, mentre chissà cosa vi accade intorno. Insomma, una situazione pessima.
Tralasciando i rischi, potete approfittarne per chiedere le ultime delucidazioni e trarne le ultime conseguenze, prima di rimettervi eventualmente in cammino. Il palazzo non è lontano, ma sicuramente vorrete sapere di più della situazione, prima di imbarcarvi verso uno scontro titanico con la regina.
Per quanto riguarda Xehanort, quando hai raccolto l'impugnatura della spada, hai sentito per un momento le tue emozioni attenuarsi, anche se l'effetto è svanito in fretta assieme ad ogni parvenza di potere.
Skekdor, per parlare così a Dumpty, deve essere davvero un.. uccello con le palle Ad ogni modo, percepisci che man mano che il tempo passa, aumenta un leggero senso di inquietudine, segno che temporeggiare troppo a lungo potrebbe non essere una buona idea. Sia le parole dell'uovo, che la natura del posto, sono abbastanza inquietanti, del resto, quindi ci sono tutti i motivi per non perdere più tempo del necessario! Prendete un respiro e ripartite, la pausa non durerà per sempre!
Scadenza: 20 aprile
Ordine: Libero
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Per ognuno di codesti regni viene scelto un "custode".
Un custode è colui che protegge i mondi sotto l'ordine di uno dei tre reami.
I custodi hanno il compito di tenere sotto d'occhio i mondi viaggiando attraverso di essi ed aprendo e chiudendo le serrature per i cuori del mondo.
Aprendo la serratura del cuore di una mondo per esso sarò la fine, gli Heartless in esso continueranno ad apparine fino alla corrosione del cuore del mondo.
Dopo quest'ultimo atto il mondo cadrà nel reame oscuro.
Questa è la missione di Xehanort.
Per esaudire i loro compiti i custodi però hanno bisogno di un aiuto. Il primo aiuto di cui dispongono è una leggendaria arma.
Utilizzabile solo da coloro che posseggono un cuore forte ed in grado di portare a termine la loro missione.
Il nome di quest'arma è "Keyblade".
Leggendarie spade a forma di chiavi che hanno la capacità di chiudere ed aprire le serrature dei mondi, esse sono anche letali nei combattimenti.
I Keyblade sono composti di energia e possono essere richiamati dai loro possessori tramite un semplice gesto.
Come i custodi appartengono ai tre regni, anche i Keyblade appartengono ad essi, perché è proprio in quei luoghi che hanno avuto la loro creazione.
Queste leggendarie armi quindi possono essere classificate in : Keyblade della luce, Keyblade dell'oscurità e Keyblade del Nulla.
Il Keyblade brandito da Xehanort appartiene al secondo regno e lo stesso Xehanort è un custode del Keyblade dell'oscurità.
Cavaliere quindi dedicante la sua vita al regno nero ed al caos - oltre che ai suoi piaceri personali -.
Il nome di quest'arma è Daemon, per via dell'occhio oscuro posto nella testa della lama
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Lo sguardo minuto dell'uovo li scrutava con aria altezzosa, nonostante l'evidente voglia di rimettersi a blaterare per dimostrare la sua enorme competenza. Era evidente che preferiva parlare all'ascoltare, ma doveva comunque godersela un mondo, perchè sembrava estremamente tronfio nell'essere così evidentemente al centro dell'attenzione.
Riprese così parola ben presto, ondeggiando sulle gambette sproporzionate con aria gongolante.
"Ohoh! E chi lo sà? Un giorno è tornata da uno dei suoi viaggi ed era completamente suonata, anche per i nostri standard attuali! Si dice che all'inizio blaterasse del "giocatore" o di un giocatore, forse. Magari qualcuno che gliene ha date talmente tante da farle saltare qualche rotella, ohoho!"
Esclamo con aria estremamente divertita e compiaciuta, picchiettandosi la pancia perfettamente sferica con la mano libera, sorseggiando come ad bagnarsi la lingua.
"Così ha dato una lezione alla regina di cuori e poi ha scagliato l'intero esercito rosso contro i sovrani bianchi! Quindi direi che più che al suo fianco era sotto i suoi piedi! Ohoh! Lei intanto ha letteralmente spolpato i sovrani senza farsi troppi problemi! Ovviamente i ribelli si sono rintanati in qualche buco dopo allora, quelli rimasti, almeno! Ohoh! Con la popolazione decimata e senza i sovrani bianchi solo la follia di Alice poteva sostenere questo mondo, così la gente non ha visto di buon occhio i ribelli. Diciamocelo, chi aiuterebbe qualcuno che vuole farti cadere il mondo da sotto i piedi solo perchè lo ritiene giusto? Ohoh! Devono essere un pò pazzi anche loro!"
Osservò con aria compiaciuta, assumendo un'espressione che evidentemente doveva esprimere grande saggezza, secondo lui, ma gli fece assumere l'aria di chi aveva masticato un limone particolarmente aspro.
Ma l'aneddoto su Peter Pan doveva trovarlo estremamente succulento, perchè iniziò a gongolare con aria più tediosa del solito.
"Ooh, non lo chiedereste se aveste una vaga idea delle scacchiere! Pensateci, se le scacchiere sono i mondi e i giocatori vengono mandati fra di esse, cosa sono dei giocatori che erano capaci di viaggiarci senza problema già da prima? Alice stessa è giunta quì da una certa London-qualcosa! Ohoh! Ma Peter Pan si dice abbia viaggiato anche più di lei ai suoi tempi! E se dovesse avvicinarsi a questo posto per conquistarlo, succederebbe un gran bel casino! Ohoh! Non vi consiglierei di essere ancora quì per allora! Le regole del gioco sarebbero alquanto stravolte credo, e voi chissà dove finireste! Ohohoho!!"
Osservò con aria decisamente divertita, cosa difficile da comprendere, con ogni probabilità, per chi invece si trovava nel bel mezzo di quella situazione.
Detto ciò, lanciò invece un'occhiata di finta indifferenza e di lieve irritazione al diretto interlocutore, abbozzando una mezza risposta.
"Questo dovreste dirmelo voi! Ma alla fine credo che un gioco sia un gioco: se per vincere dovete arrivare alla torre magari è perchè il boss si trova lì. Non credo dobbiate salvare una principessa: quella è roba da favole, e le favole non esistono. A meno che voi non siate tocchi tanto da essere convinti del contrario. "
Osservò, rintanandosi nella sua tazza, prima che la domanda ritardataria posta dal sino ad allora borbottante pennuto, lo portasse ad aprire gli occhi, osservandolo.
"Mmmh.. Che domanda stupida, bah. "
Osservò semplicemente, con un aria che però non sembrava dar completamente credito all'affermazione.
"La "magia", non esiste quì. Non hai sentito cosa ho detto? Visto che siamo pochi è la follia di Alice ad alimentare tutto, ma questo non significa che sia sempre o unicamente così. Prima erano le emozioni collettive ad alimentare tutto, razza di pennuto decerebro! Ma ora se le emozioni individuali non bastano è la follia dilagante della sovrana che prende il controllo e alimenta ogni cosa! Bah, roba lanciata nell'aria: se state respirando, è perchè la nostra regina è convinta profondamente che voi possiate farlo e che il mondo su cui siete possa permetterlo e quindi il mondo si comporta di conseguenza! Bah! Se non avete la fantasia o la complessità emozionale per convincere voi stessi e il mondo che vi circonda a far funzionare qualcosa come volete è evidente che dovete essere più polli di quanto sembrate! Il che è tutto dire!"
Una rivelazione alquanto scioccante, che rifletteva più delle meccaniche, i rischi che la coppia aveva corso e che la loro compagna non era stata così fortunata da conoscere. Se i due fossero stati traditi dalle loro convinzioni e la regina fosse stata meno pazza o sicura di se, probabilmente sarebbero morti soffocati. Ma probabilmente l'ignoranza era beata in quel caso, visto che difficilmente qualcosa li avrebbe convinti di non poter respirare. Ora mantenere quella consapevolezza sarebbe stato molto più difficile.
Per essere necessaria una convizione tanto profondamente radicata a far funzionare le cose, inoltre doveva essere vera una cosa: la regina attuale era saldamente ancorata alla sua follia e non avrebbe sentito ragioni.CITAZIONEOooh, beh! Sembra che abbiate ricevuto tante dritte interessanti, e nonostante l'uovo e la gallina dimostrino di non andare molto d'accordo, Skekdor ha posto una domanda che ha rivelato un importante e allo stesso tempo pericoloso imperativo del mondo in cui si trovano! Forse è l'informazione più preziosa e difficile da comprendere del giorno, quindi occhio a lavorarci su! Ora che i pg sanno la regola, sono vincolati fino in fondo e mi aspetto che i post cambino di conseguenza! Come si suol dire, più avanti si va, più il cammino è in salita!
Scadenza: 9 maggio
Ordine: Libero
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Dopo quest'ultimo atto il mondo cadrà nel reame oscuro.
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I Keyblade sono composti di energia e possono essere richiamati dai loro possessori tramite un semplice gesto.
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I primi esperimenti sono quasi un obbligo, una spinta della curiosità e della necessità. Eppure quanto può aiutare un uomo, la consapevolezza che tutto sia un sogno, se nel profondo già è conscio che la possibilità di fallire sia reale? L'intinto rema contro, la ragione è un'ancora. Osservate i vostri sforzi, ma nulla sembra volgere: ciò che conoscete e ciò che vedete non collimano.
Skekdor, per lui vi era un tempo, per quegli esserini che erano. Un semidio che si affidava alla speranza, ma la speranza era debole in un mondo di assoluti, e riflettendo su quella sensazione tanto simile alla nostalgia che forza l'orgoglio stesso si rifiuterebbe di ammetterla, probabilmente la risposta sarebbe giunta.
Poco distante Xehanorth osservava la spada, la osservava con decisione, con la saccenza dello scienziato. Ma lo scienziato aveva visto la lama spezzarsi, la rabbia si era alimentata del simbolo che questo poteva rappresentare per la loro riuscita. Non poter accettare qualcosa ne ammette l'esistenza. A differenza del tuo compagno è nella tua natura capire, capire che i vistri tentativi sono tentativi, e i tentativi per quanto convinti non sono realtà.
La coscienza ti suggerisce che solo una tipologia di persone può convincersi con assoluta decisione che qualcosa E', senza vedere davvero ciò che gli stà innanzi. Una persona la cui follia è ormai assoluta.
Eppure qualcosa ha funzionato addietro, qualcosa che vi ha permesso di uscire dalla linea guida addietro.
La soluzione, per quanto ci pensi è una sola, giovane Xehanorth, il bisogno della battaglia, il sapere che le vostre tecniche erano vostre e che era qualcosa che era effettivamente in vostro potere fare, l'istinto piegato alla necessità immediata che scavalcava la ragione. Un bisogno che si ancorava alla certezza fornita dalle proprie capacità. Madland non sempre era stata governata dalla follia della sua regina, vi era un tempo in cui tutti contribuivano, non perchè ognuno potesse fare qualunque cosa, ma perchè ognuno, con la giusta forza d'animo e di sacrificio, poteva compiere piccoli miracoli, avendo fede nelle proprie sole forze.
Una lezione importante, l'ultima che, ti rendi conto, avrai da quel mondo. Perchè è anche vero che la follia porta inevitabilmente all'oblio.
Quel mondo, stà morendo.
Quasi in contemporanea a quel pensiero, il sole innanzi a voi si assopisce, spegnendosi in una luce fievole e argentea, che getta tutto intorno a voi in una pallida luce. La sera è scesa, all'improvviso: il tempo stà scadendo, dovete fare in fretta.
La strada davanti a voi è dritta, lineare, potete solo seguirla, mentre i contorni dell'alta guglia si fanno più vividi, le crepe e i rampicanti più distinguibili. Il senso di decadimento più immediato. Scale avvolgono l'esterno della struttura, insinuandosi all'interno come bruchi in una mela, solo per poi riuscire, così in una spirale sinuosa, sino alla cima, la vostra meta.
Potete parlare, durante il cammino, se volete, ma non fermarvi, se vi preme la vita. No, non sino all'alta porta rossa al termine della scalinata, dalla forma di cuore, scrostata e ricoperta di crepe..
E se uno di voi avrà il coraggio di aprire quella porta, una figura vi si mostrerà dinnanzi, una figura al termine di una sala sterminata, illuminata da flebili luci galleggianti. La sagoma di una ragazzina, una ragazzina seduta su un trono troppo grande, sormontato in cima da un enorme rosone in vetro, da cui la luce della luna filtrava dipingendosi di una miriade di flebili colori che donavano a quella sala un aspetto surreale. Un tempo doveva essere stato un posto meraviglioso, ora era solo triste e nostalgico, soggetto a una schiavitù obbligata.
Al fianco della figura, quasi ai piedi del trono, un paio di sfere lucenti, color oro si aprirono, mentre una sagoma si manifestava con lievi bagliori di colore, mostrando una figura giovane, dalle sembianze di ragazzo e dal viso apatico, circondato da capelli scuri. Una lunga coda e dei capelli neri lo incorniciavano, e le braccia apparivano ingrossarsi sino a terminare in due zampe pelose. Sarebbe stato decisamente alto, da alzato, ma stava adagiato ai piedi del trono, con sguardo vagante.
Un paio di occhi penetranti e pallidi invece si fermarono su di voi, e fu come se il mondo stesso si fermasse a scrutarvi, con cupo furore..
"E' il mio turno.."CITAZIONECi è voluto un pò, ma desidero ci sia poco tempo di scarto, così da poter avere la possibilità di un finale congiunto quasi. Ad ogni modo, sapete ormai tutto quello che c'è da sapere e solo i tentativi e gli sforzi possono aiutarvi.
Ho nascosto qualche indizio sulle debolezze che possono ostacolarvi nelle singole spiegazioni, sappiatelo: non è facile ma se le superate avrete un successo quasi certo. Sempre che vi ci mettiate anche di impegno.
In bocca al lupo, non credo ci sia bisogno che vi dica cosa succederà ora no? Siete all'ultimo livello, fate 2+2!
Scadenza: 27 giugno
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Dark Haze
Il cavaliere Heartless si circonda di un aura oscura piena zeppa di mana che lo avvolgerà in tutto e per tutto, per poi liberare tutta la sua furia in uno scatto seguito da una qualsiasi mossa fisica, persino un fendente del Keyblade, dove il mana esploderà dando sfogo ad una tale energia de causare forte dolore nel suo nemico.
{Attiva Fisica a consumo Alto}
Appunti:. -
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°Nyram The Faceless°.
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I due scattarono rapidamente e con poco preavviso, partendo in direzione del gatto che sembrava seduto fra loro e la regina con attacchi misti. Il primo a scattare fu l'heartless.
Abbandonatosi totalmente alla furia, questa prese a scorrere rapidamente, in un flusso ininterrotto, quasi dopo la scorsa esperienza fosse solo dietro l'angola, come una ferita non rimarginata. Forse un campanello di allarme o forse un'opportunità, chi poteva dirlo?
La spada riprese vita, simile ad un'appendice oscura, azzannando e attorcigliandosi nell'aria, in direzione del gatto.
Questo dal suo canto si alzo di scatto, balzando a mezz'aria come se non avesse peso, protendendo le mani artigliate ad afferrare la sagoma scura della lama in un confronto diretto. Le due sagome restarono per alcuni istanti a mezz'aria, prima che una seconda bocca fluisse poco dietro la prima, tentando di inghiottire la figura davanti a se. A quel punto il gatto, gradualmente ed imprevedibilmente, sparì, lasciando per pochi secondi solo lo sguardo fisso ed impassibile ad osservare l'avversario nell'aria, prima che la bocca si chiudesse sul vuoto.
Ricomparve alla stessa maniera, a partire dagli occhi, proprio sopra il capo del suo aggressore, proteso in avanti e accompagnato da un tintinnio di campanellini, pronto a ghermire la preda con rapidità impressionante.
Fortuna volle che nello stesso momento, poco più in la, la figura sparuta e ricurva di Skekdor stesse a sua volta preparando un incanto. L'instabilità emotiva del semidio era abbastanza insidiosa anche per lui, e ben presto avvertì l'inusuare fluire che accompagnava la magia in quel luogo, priva di quel bagaglio di stanchezza che la accompagnava.
Il serpentello acqueo fuoriuscì rapidamente, muovendosi nell'aria con aria inusuale per poi arrestarsi con un tremito, come se qualcosa lo trattenesse controvoglia. La forma translucida ondeggiò alcuni istanti, per poi mordersi la coda all'improvviso, assumendo la forma di un cerchio sospeso a mezz'aria.
Nel giro di pochi istanti, sottili tentacoli d'acqua schizzarono in direzione del gatto, tentando di ghermirlo. Alcuni lo quasi toccarono poco prima che questo ghermisse la sua preda, provocandone un'immediata sparizione.
Quando questo riapparve, la scena parve ripetersi, rendendo ben presto la sala un intrico di tentacoli, in cui la sagoma animalesca sgusciava altrettanto fluidamente, quando all'improvviso la rete si strinse su di lui, inglobandolo. Quasi nello stesso istante, il cerchio formato dal serpente prese a ruotare, divenendo simile ad un gorgo pronto a risucchiare il suo bersaglio.
Poi una voce li interruppe improvvisamente.
"Basta.."
Il suono fu seguito da un rumore percepibile fisicamente, simile a uno strappo seguito da una incrinatura. L'istante seguente la realtà attorno a loro parve letteralmente infrangersi, cospargendosi di crepe e andando in frantumi in scheggie, lasciando al suo posto uno sterminato fondo di un viola opaco, cosparso di occhi spalancati e vivi, che sembravano seguirli con frenesia, mentre gli ospiti si ritrovavano sospesi nell'aria e i loro incanti si infrangevano con la stessa facilità.
La forma della ragazzina si sollevò dal trono, sciogliendo il fiocco che portava sul capo con un gesto, mentre questo mutava e si attorcigliava sino a divenire una falce fra le sue mani.
Il fendente seguente fu nuovamente seguito da un rumore di strappo, mentre innanzi a loro uno squarcio nero e vuoto si apriva nel mezzo della stanza, da cui l'aria fuoriuscì con la forza di un uragano, pronta a risucchiarli con se..
Poi il rumore di vetri infranti si ripetè, ma stavolta risuonava reale.
L'impatto col terreno li riportò alla ragione, mentre tutto sembrava riassumere i connotati precedenti, con una sola e semplice differenza: una forma chiara, accompagnato dai frammenti luminosi del rosone posto in cima alla torre e ora in frantumi, stava ricadendo nel mezzo della stanza frapponendosi fra loro e la ragazzina. Nella mano destra stringeva un ampio cilindro che rimise sul capo con un secco "plop", mentre nell'altra una lunga cannula simile ad una pipa sbuffava un sottile rivolo di fumo.
Il figuro aveva lunghe orecchie bianche ed era piuttosto alto ed elegante, seppure dall'aria un pò trascurata.
-Scusate, credo di essere in ritardo..-
Il volto si volse appena, lasciando scivolare le iridi color rubino su di voi con un mezzo sorriso, estraendo con la mano ora libera un orologio da taschino e scrutandolo un istante, prima di tornare in direzione di Alice.
-Questa cosa stà andando troppo oltre, Alice.. Il Cappellaio, la Lepre, Il Brucaliffo..-
Proseguì con tono più basso, facendo un passo in avanti. Quasi in risposta la ragazza sollevò il mento, guardandolo con aria indifferente e puntando l'arma.
"Non stà a te deciderlo.."
Quasi in risposta all'affermazione, la figura del gatto ricomparve davanti al coniglio, afferrandolo con le zampe e svanendo con lui. I due ricomparvero sospesi a mezz'aria, vari metri sopra le loro teste, impegnati in una lotta serrata. A tratti il gatto svaniva, subito inseguito dalla figura del coniglio la cui mano rimaneva stretta sull'orologio e che sembrava quasi illuminarsi di una lieve luminescenza, al seguito della quale guizzava come una sagoma indistinta, a velocità difficile da seguire. Altre volte invece sembrava essere il gatto a rallentare mancando il bersaglio che prontamente sgusciava via muovendosi sulle scie di fumo pallido che sembrava emanare la pipa stretta fra le sue dita e che, talvolta, sembrava tentare di ghermire l'altro.
Ma non c'era tempo per ammirare lo scontro, perchè la ragazza era saltata al livello del terreno, agitando pigramente la falce. Il vuoto d'aria avrebbe strattonato i due malcapitato di malo grado, ma ciò che era più importante era che una zaffata simile ad una falce di vento scuro sembrava dirigersi verso entrambi, pronta a tranciarli in due. [Critico]CITAZIONEGodetevi lo scontro, nel bene e nel male! Occhio alla situazione e attenti coi bersagli.
Un appunto, il critico non è un critico per entrambi, ma è condiviso, il che significa che dovrete rispondere all'attacco assieme per evitarlo: potete giostrare voi i consumi, l'importante è che qualcuno lo blocchi: qualora qualcosa passi sarò io a decidere come influirà e su chi! Prendete decisioni ponderate.
Scadenza: 8 luglio
Ordine: Libero
Domande: Bando di riferimento..