[Quest] Can You Escape, skekDor?

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    Credi di poter dormire beato e tranquillo? Il tuo sonno è disturbato, non c'è nulla all'esterno che ti desta, che provochi un qualche rumore affinché apri gli occhi di soprassalto. Eppure, per qualche motivo, non stai propriamente dormendo tranquillo. Alla fine è inevitabile: ti svegli. Apri gli occhi lentamente. Non realizzi subito il luogo. Rimani a fissare un punto casuale nell'oscurità. Poi comprendi, non sei dove dovresti essere, non hai la minima idea di dove ti trovi. Ti rialzi tempestivo. Ti guardi attorno: una stanza completamente vuota e priva di luce. Non vedi niente, non sei nemmeno sicuro della distanza tra le pareti. In qualche modo, sforzandoti, riesci a scorgere il perimetro. Sei in grado di delineare la geometria perfetta della stanza. Che sia un cubo o parallelepipedo non ha importanza. Non c'è luce, non c'è interrutore. Sollevando lo sguardo sei in grado di capire la presenza di una lampada. Ma ciò che ti inquieta è la massa oscura di fronte a te. Più nera della stessa oscurità. Si trova in un angolo superiore. Non ha forma, lo percepisci come inquietante e non sai se si tratta dell'effetto buio, e in parte del timore per esso, oppure che sia una creatura. Poi sussultì, o semplicemente sobbalzi tirandoti indietro. Due enorme sfere gialle vicine, come se fossero due occhi. Ti osservano e tu ricambi perché è l'unica cosa che ti attira il tuo sguardo. Per quanto tu cerchi di ignorarla, per quanto provi a fare qualcosa, quei due punti gialli continuano a fissarsi su di te. Instancabili, impassibili. Permangono per lunghi minuti mentre tu, forse terrorizzato, forse paralizzato, non sai come agire o comportarti e ti limiti a stare in all'ertà e a tenerli d'occhio. Poi accade l'impensabile: sbatti gli occhi e quei punti non ci sono più. L'unico colore della stanza era svanito e, quella che credevi una massa differente d'oscurità, risulta essere solo una tua impressione. O almeno credi. Questo ti tranquillizza, ti rende più calmo, tanto da poterti liberare dell'ansia con un sospiro. Cali lo sguardo lentamente, più attento di un predatore nascosto nei cespugli notturni. Un rettangolo, distingui un rettangolo di fronte a te. Possibile che sia una porta? Sei tentato dall'avanzare e, appena percorri metà stanza, una scintilla sopra la tua testa ti ordina di rimanere fermo e rialzare la tua guardia. La luce è tornata, la lampada sopra di te si è riaccesa. Gli occhi sono infastiditi, ti ci vorrà almeno un minuto per riprenderti. Ora hai la possibilità di guardarti attorno con chiarezza. La stanza è completamente vuota. Ogni angolo è tale e ogni parete lo stesso. Alcune crepe percorrono queste ultime. Non vi è alcuna stranezza. E davanti a te vige possente una porta in metallo. Svariati dubbi percorrono l'universo della tua mente. Partendo da quello che ti è sembrato di vedere al rimembrare le ragioni del tuo arrivo lì. Non hai la minima idea di come sei finito lì e se provi a ricordare, già al secondo tentativo realizzi che non c'è speranza in una risposta da parte del tuo buon amico cervello. A questo punto non ti pare ci sia molto da fare, quella porta è la tua via d'uscita, sembra il caso di dare un'occhiata, non ti pare? Nell'istante in cui ti decidi a completare quel peregrinaggio, un flash percorre ancora la tua mente. C'è qualcosa di strano in quella stanza. Sollevi, inorridito, lo sguardo e quasi rimani a bocca aperta per ciò che vedi. La lampada è rotta, eppure da lì sembra provenire la luce. Ma la lampada è rotta..



    Salute: 100%
    Sanità Mentale: 95%
    Stamina: 100%
    Mana: 100%

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    Non era una novità che skekDor si ritrovasse a dormire senza ricordare di averlo fatto. Anzi, da che era su Endlos gli era già capitato. Solo, l'ultima volta il brusco risveglio non aveva portato a niente di buono.
    L'oscurità si fece meno opprimente, ed ecco che gli occhi si dischiusero lentamente. Almeno, all'inizio...
    "Ah!" Con un sussulto, il mezzo-Mistico sgranò gli occhi e si sollevò seduto. La mano andò lentamente alla testa, a massaggiare una tempia leggermente dolorante. La situazione gli fu chiara in pochi istanti, proprio perché gli era già capitato: aveva chiuso per qualche motivo gli occhi e, al suo risveglio, ora si ritrovava in un ambiente a lui sconosciuto.
    Rimessosi in piedi, provò a guardarsi attorno nel tentativo di raccapezzarsi. Niente da fare. Era davvero troppo, troppo buio.
    "Snarl... Che scocciatura..." Commentò, alzando un dito e preparandosi a evocare delle fiamme. Non lo fece. E questo perché, apparentemente, qualcosa aveva attirato la sua attenzione.
    Una massa oscura, si sarebbe detto, proprio in prossimità del soffitto, vicino a quella che aveva la parvenza di essere una lampada.
    In condizioni normali, lo Skeksis non si sarebbe fatto intimidire da nulla di simile. Lui era una divinità, certo non un umano frignone.
    Eppure... era paura quella che sentiva salire gelida lentamente lungo la schiena?
    Al comparir dei due globi luminosi, skekDor sobbalzò indietro e alzò le braccia. Le mani s'avvolsero nel mana e, nonostante non avesse bisogno di tirare il fiato, cominciò ad ansimare.
    Paura, terrore di quello strano sguardo rivolto a lui. Perché? Perché lo temeva?

    Provò a parlare, ma sentiva un nodo alla gola. Decise perciò, dopo qualche minuto, di socchiudere gli occhi e deglutire con forza.
    "VA VIA!!!" Gridò quindi raucamente.
    E, quando le iridi cremisi tornarono a posarsi sulla zona interessata dallo strano fenomeno, notò con sorpresa che la presenza era scomparsa.
    Niente più oscurità minacciosa, niente più globi simili a occhi.
    Sembrava il momento adatto per abbandonare la stanza. Gli artigli vennero dunque trascinati a ogni passo, facendo produrre al pavimento un rumore simile a quello di una mano che cerca incessantemente in un pacchetto di patatine.
    Arrivato a metà della distanza che lo separava da quella che aveva tutta l'aria di essere una porta, ebbe un ennesimo sussulto: la luce si accese.
    Portò le dita agli occhi, cercando di massaggiarli al fine di alleviare un po' il fastidio dato dall'illuminazione intensa. Poi, diede un'occhiata all'ambiente circostante. Tutto normale, tutto ordinario.
    Provò di nuovo a interrogarsi sul motivo per cui si trovava là, ma non ottenne alcun barlume di risposta in merito. E ciò non fece altro che irritarlo. In altre parole, la metà malvagia era al comando di quel corpo, ora, con la scintilla del Mistico apparentemente silente.

    Lo spettacolo della lampada rotta ma funzionante non ebbe il minimo effetto su skekDor. In primis perché quella era la prima lampada che vedeva in vita sua, perciò a malapena poteva intuirne il funzionamento. Secondo poi, lui era uno che parlava coi morti e se ne andava in giro nella notte illuminato da fuochi fatui da lui stesso evocati. Perché avrebbe dovuto temere qualcosa di simile?
    "Chiunque ci sia dietro questo raggiro, gli consiglio di farla finita in fretta! Non sono dell'umore adatto per simili giochetti!" Sbraitò, apparentemente rivolto alla stanza stessa.
    Si mosse quindi verso la porta e, posata una mano sulla maniglia, fece per girarla e provare a passare attraverso l'uscio.
    Parlando della struttura, non aveva mai visto una maniglia del genere. Ecco, quello si che lo lasciò piacevolmente sorpreso. Ottima fattura, e abbastanza intuitivo il suo utilizzo. D'altro canto, dalle sue parti c'erano ancora i portoni, e le maniglie erano pesanti e difficili da girare

    Salute: 100%
    Sanità Mentale: 95%
    Stamina: 100%
    Mana: 100%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Arma naturale:
    Seppur avverso al duello corpo a corpo, skekDor può in caso di necessità ricorrere al duro becco ricurvo per infliggere dolorose ferite agli avversari più ardimentosi

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

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    La porta è chiusa e non c'è modo di aprirla. Qualunque tentativo di forzarla pare inutile. Ti trovi quindi in una stanza vuota e bloccata, non hai modo di uscirne. Almeno così ti sembra per il momento.

    La luce si spense nuovamente. Non ti fece alcun effetto, giustamente, ma semmai ci fosse davvero qualcuno dietro ciò. probabilmente non poteva sapere di questa tua "ignoranza". Vieni spinto nuovamente nell'oscurità totale, poi alla tua sinistra qualcosa attira la tua attenzione. Da lì proviene una fiocca illuminazione e quasi ti pare di scorgere una figura oltre quella che sembra un vetro. Prima era una parete classica, ora invece un vetro. Al di là sei sicuro di vedere una stanza apparentemente vuota, come un prolungamente della stessa stanza in cui ti trovi tu. Una luce improvvisa, proveniente da quella stanza, rivela la figura slanciata di una creatura simile ad un essere umano. Non puoi sapere cosa cela all'interno della veste, ma il suo viso è chiaro: quello di una capra. Sorride menre ti guarda dritto negli occhi, l'espressione di chi sta metidando qualcosa di inconcepibilmente malato. Poi, all'improvviso, sembra realizzare che tu riesci a vederlo. La sua espressione muta all'istante, ora serio e ora non lo vedi più. La luce che lo illuminava dall'alto si era spenta e tu sei rinfossato nell'oscurità portandoti dentro svariati dubbi e, probabilmente, anche rancore verso quel figuro.

    Ora la luce è tornata nuovamente, se avrai modo di ricontrollare attorno a te, noterai che non c'è più la lampada sospesa. Non riesci proprio a spiegarti da dove può provenire la luce. Poi la tua attenzione viene di nuovo attratta dalla stessa parete: uno specchio. Vedi il tuo riflesso. Sembra decisamente un normale specchio, ogni tuo movimento viene imitato alla perfezione dall'altro te stampato su quella parete. Poi l'innaturale, vedi una creatura su quello specchio, alle spalle del tuo riflesso. Lunghi e grossi artigli, la creatura è completamente nera. Occhi rossi e un sorriso demoniaco, anch'esso rosso. Il corpo non è eccessivamente grosso, tutt'altro, esile dagli arti lunghi e due corna, anch'esse scure, ma non riesci a definire i contorni interni, al pari di un'ombra cui ha trovato vita nella terza dimensione.

    "He he he.."

    Ghigna e lo senti benissimo. Ma se quello è uno specchio..e quello che sembra un imp si trova dietro il tuo riflesso..questo vuol dire forse..che alle tue spalle c'è qualcuno?! Voltandoti però scoprirai che non c'è nessuno.

    "He he he.."

    Ghigna ancora. Dallo specchio noti che ti sta facendo strane facce e gesti: ti prende in giro, si fa beffa di te. Si sposta alla sinistra del tuo riflesso continuando con gestacci, ridendo, poi fa lo stesso muovendosi alla destra. Poi si ferma. L'espressione resta tale, mentre ogni suono scompare. Solleva il braccio e i suoi artigli scintillando, piega leggermente la testa e tocca il braccio sinistro del tuo riflesso con l'altra mano. Avvertì istantaneamente sul tuo braccio destro tale tocco pungente. Comprendi svariate cose, la paura incrementa, così come quello ti mostra un ultimo gesto orizzontale presso il suo collo: vuole tagliarti la testa.



    Salute: 100%
    Sanità Mentale: 85%
    Stamina: 100%
    Mana: 100%

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    N.B.: Nel caso tu voglia eseguire qualche azione da combattimento, sei libero di adoperare qualsiasi consumo per potenziare eventuali attacchi fisici usando Stamina, usando tecniche e spendendo Mana non potrai usufruire di eventuali potenziamenti.
     
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    La porta non si aprì. Questo fece grugnire ancor più ferocemente lo Skeksis. La paura che aveva provato fino a prima non si era affievolita, ma la rabbia e lo sconforto che stavano montando in lui gli davano forse l'impressione di sentire meno pressione nel petto.
    "Va bene... Vuoi giocare? Anche a me piace giocare..." Mormorò e, alzando le mani, le rivestì di un fievole alone di mana verde. Stava per evocare un incanto, qualcosa che di sicuro avrebbe mandato in frantumi la porta e, forse, buona parte della parete.
    Ma la luce andò a spegnersi di nuovo, facendolo desistere dal compiere il sortilegio. Richiamando quindi il potere del Cristallo in sé, skekDor di nuovo prese a guardarsi attorno.
    Notò così che, alla sua sinistra, era apparentemente comparso uno specchio, con tanto di riquadro finemente decorato.
    Eppure, prima la parete lì era spoglia. Un'altra magia? Le sue conoscenze gli dicevano questo.
    Dal vetro veniva della luce, e così lo Skeksis poté vedere che, oltre lo specchio, qualcosa lo stava fissando a sua volta.
    Azzardò qualche passo in sua direzione. Il cipiglio sempre presente sul suo volto, e gli occhi cremisi ridotti a due fessure.
    Nulla, nel suo ostentare, avrebbe fatto intendere che in realtà nutriva ancora un po' di timore in sé. E questo perché, come già aveva avuto modo di dimostrare in passato, una divinità non può -o meglio, non dovrebbe- provare emozioni mortali.
    Eppure, da che era su Endlos, lui ne provava eccome. Ecco che dunque la menzogna era diventata uno dei migliori dardi al suo arco.

    Parlando del misterioso figuro... Sembrava umano, ma la sua testa caprina lasciava intendere che non appartenesse alla razza "dominante" di Endlos.
    Grugnì di nuovo, facendosi ancor più vicino: "Che c'è? Hai paura? Io non ti temo, immonda creatura!" Esordì. Di capre ne aveva già viste, ma sempre come semplici creature usate per ricavar carne e latte. Insomma, era la prima volta che incontrava un essere di quel tipo.
    "Vieni. Perché non mi affronti e la pianti con questi biechi trucchetti?" Concluse, con un altro falso sorriso di tronfia sicurezza.
    Invero, non era per niente convinto. Non sapeva di cosa fosse capace quell'essere, né di cosa fosse capace lui. L'ultima volta che era finito in una realtà anomala, i suoi poteri avevano preso a funzionare male. Sarebbe stato anche quello il caso?

    Questa domanda sarebbe rimasta ancora per un po' senza risposta, visto che di punto in bianco l'essere svanì, assieme allo specchio. Ovvero, ripiombò il buio.
    Quando la luce si riaccese -e, stavolta, sarebbe stato impossibile capire da dove venisse-, nella superficie trasparente si materializzò il riflesso di skekDor. In altre parole, lo specchio tornò a essere un normale specchio.
    "Tch!" La lingua violacea venne schioccata sul palato. Iniziava davvero ad averne le scatole piene di tutti quei trucchi.
    Anzi, iniziò persino a chiedersi di cosa avesse davvero timore. E, forse per rispondere a quel suo quesito mentale, notò che, nel riflesso, era comparso un demone oscuro.
    Perché sapeva che era un demone? Perché al suo arrivo su Endlos era stato attaccato proprio da una creatura simile a quella. In altre parole, non conosceva nulla di esseri di quel tipo, se non che avevano la brutta abitudine di attaccar briga per semplici inezie.

    Stavolta non perse tempo a ragionare sul da farsi, ma si girò di scatto e puntò di nuovo le mani in avanti, con l'intenzione d'incenerire all'istante l'essere oscuro con una palla di fuoco.
    Ma, al suo voltarsi, si accorse d'essere solo. Eppure, aveva sentito il demone ridere. Di nuovo, il mana ritornò in lui. Niente di fatto, insomma.
    Aggrottò ancora lo sguardo, ora piuttosto insicuro sul da farsi. Se aveva a che fare con un altro illusionista come lui, la faccenda si complicava.
    Ancora, spostò lo sguardo sullo specchio. Il demone era lì, eppure non era lì. Insomma, oltre la superficie, nel riflesso, poteva scorgerlo. Ma dietro di lui, nella realtà, non c'era alcun segno di quell'essere.
    "Continua, continua pure..." Esclamò, mentre sentiva il tocco del mostro sul suo braccio, a cui seguì un suo violento strattone al fine di liberarsi da quella presa.
    "Chissà se riderai così di gusto mentre mangerò la tua anima con un contorno di verdure e una buona bevanda dissetante." Esclamò, di nuovo assumendo un'espressione di superiorità.
    Quando l'essere minacciò il suo collo, gli venne spontaneo far la cosa più ovvia.

    Ovvero, fece per spostarsi di lato, di parecchio. Fino a che la sua immagine non fosse scomparsa dallo specchio. E allora, magari, il demone sarebbe venuto fuori e avrebbero "giocato" ad armi pari.
    Una cosa, però, era certa: aveva tanto infuriato quanto era infuriato per l'intera faccenda.
    E, in fondo al suo cuore di tenebra, la scintilla del Mistico iniziò a premere per uscire, sfruttando questa sua momentanea debolezza

    Azioni disponibili: Altro, si sposta lateralmente in modo da non poter più materialmente venir riflesso dallo specchio


    Salute: 100%
    Sanità Mentale: 85%
    Stamina: 100%
    Mana: 100%
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    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Arma naturale:
    Seppur avverso al duello corpo a corpo, skekDor può in caso di necessità ricorrere al duro becco ricurvo per infliggere dolorose ferite agli avversari più ardimentosi

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

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    os7itu


    Una reazione spontanea, la tua. Una reazione prevedibile, chiunque l'avrebbe fatto. Specie quando si sente perfettamente la minaccia come reale. Eppure non hai considerato il fatto che potesse essere proprio lì di fianco a te, vero? Giustamente, ogni tuo tentativo di levartelo di dosso risulta, e risulterà, inutile, poiché pare essere completamente assente dalla stanza.

    Uuuuuuh..

    Senti un lamento, una imitazione stonata di un lupo. Pare si sia sentito ferito sentimentalmente dal tuo sfuggire ai suoi artigli.
    Buffo, si pone all'estremità della cornice, cercando in tutti i modi di vederti. Non ci riesce, per quanto si stia sforzando. Hai sentito l'aria sferzata al tuo fianco. Pare reale, sembra un incanto molto complesso, ma non tanto differente da ogni trucco di stampo sciamanico. Non è voodoo, non ci sono bambole, ma realizzò che ciò che fa si ripercuote nella sua dimensione. Come se lo specchio fosse quasi un altro mondo. Ti sei imbattuto in un enigma davvero complesso, bloccato in quella stanza, sei costretto a sorbirti gli scherzi di un imp dispettoso. Anche se, propriamente, quelli sono solo dei tentativi di ammazzarti. La poca luce rimasta scompare all'improvviso, di nuovo. Nulla più viene dallo specchio.

    Uuuuuuuuuuuuuuuuuuuuh..

    Di nuovo. Stavolta l'intonazione è diversa, molto più simile a quella di un lupo. Pare migliorare con le imitazioni. E magia, la luce riappare ancora una volta. La lampada sul soffitto è integra, alquanto strano, non trovi? Non perché faccia differenza il suo stato, ma, poiché non sai cosa sia una lampada, vederla intatta ti dà la stessa impressione di un umano a tutti gli effetti che vede la luce uscire da una lampada rotta. Il contrario.
    Ma non c'è tempo per questo, poiché ora sei davvero nei guai. Ma grossi grossi. Le pareti..sono..specchi. Tutto intorno a te, eccetto la porta, è sostituito da specchi. Tutto ti riflette. Tutto riflette te e quell'imp, più e più volte. Ti puoi voltare quanto vuoi, lo vedrai sempre rivolto verso di te. Anzi, anche abbassando lo sguardo, giusto perché non è già abbastanza inquietante così, vedrai il suo volto per intero. Ogni punto di vista è distorto. Il tuo riflesso è normale, nella posizione giusta, mentre l'imp no. In ogni lato della stanza la sua postura ti è rivolta e non rispetta le normali leggi della riflessione.

    AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH!!!!

    E strilla forte, le sue fauci si allargano spaventosamente, mentre una lunga e sinuosa lingua, esce dalla sua tana e ondeggia come un serpente. L'urlo è talmente forte che ti pare provenga da ogni lato, anzi, forse sei in grado di distinguere una certa amplificazione di base. Come più voci sovrapposte.



    Salute: 100%
    Battito: 70%
    Stamina: 100%
    Mana: 100%

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    Buffo. Gli era davvero bastato scansarsi di lato per venir fuori da quell'incanto. Quasi sogghignò al pensiero che qualcuno avesse pensato di fargli del male con una magia così debole.
    "Bah... Sta zitto!" Sbraitò in direzione dell'imp al fine di impedirgli di continuare con quella specie di canto sgraziato.
    Avrebbe frustato quasi i Podling al fine di far coprire con la loro voce l'ululato del demone, ma... ce n'era davvero bisogno? Tutto sommato, il suo latrare costituiva una piacevole nenia.

    Di colpo, tornò a mancar la luce. E quando questa si riaccese, non solo la lampada era tornata integra, ma persino il resto delle pareti era cambiato: tutti specchi, sopra e sotto perfino.
    Lo Skeksis sgranò gli occhi, portandoli in ogni direzione al fine d'esser sicuro. E quando comprese che non c'era alcuna zona in cui rintanarsi, si sentì assalire ancora una volta dal dubbio. Ora l'imp sarebbe stato libero di tormentarlo, e questo era sia una scocciatura che un motivo di preoccupazione.
    Tanto per aggiungere altro, ecco che il demone prese a strillare. Questo fece perdere del tutto la pazienza al mezzo-Mistico che, giunto a quel punto, decise di mettere in pratica ciò che in verità gli sarebbe convenuto fare sin dall'inizio.
    Sul muso ritornò il cipiglio, e la divinità esclamò: "Tch! Piccolo stolto. Defeco magia migliore di quella che mi propini..."
    Di seguito, portò le zampe a pochi millimetri dai fianchi e, con un movimento repentino, le sollevò sopra la testa. Gli amuleti legati alle vesti suonarono come tante piccole campanelle per il brusco scossone. Ecco che quindi, le mani ben aperte e i palmi in linea con gli avambracci, skekDor fece qualcosa di prodigioso.
    Se la sua magia avesse avuto effetto, infatti, l'imp avrebbe visto la stanza ripiegarsi su se stessa e diventare sempre più piccola. Al contempo, la figura dello Skeksis si sarebbe distorta, come se dal suo centro qualcuno avesse iniziato ad accartocciare l'atmosfera come si fa con un foglio di carta da buttare.
    In breve, lì dove c'era la stanza avrebbe preso posto il buio più totale, e tali tenebre avrebbero infine avvolto ogni cosa. Ma non erano tenebre normali. Era nero, il nero più oscuro che si potesse pensare.
    Se il demone avesse avuto le facoltà mentali per arrivarci, avrebbe capito che skekDor non aveva semplicemente sostituito la luce con la tenebra: aveva direttamente assorbito ogni fotone presente nell'ambiente.
    In altre parole, se anche la lampada fosse stata spenta e poi riaccesa, nulla sarebbe cambiato. Come un buco nero in miniatura, il manto di tenebra evocato dallo Skeksis avrebbe fatto sì che sugli occhi dell'imp fosse calato il buio.

    Questo non si poteva dire per la divinità, invece. skekDor vedeva benissimo, seppur non ci fosse alcuna luce.
    Dal buio, sarebbe quindi giunta la sua voce: "Hai finito di fare lo smargiasso, verme. Ora dirigo io il gioco. Ihihih!"
    E, a seguito di quelle parole, per la stanza si sarebbe diffusa una litania piuttosto lugubre. Lo Skeksis, ebbro di successo, aveva iniziato a prendere a frustate i Podling con la sua coda, facendo emettere loro grida che venivano convertite in musica dai corni musicali posti sulla sua schiena

    Azioni disponibili: Altro, usa la tecnica Oblio e fa calare un velo di tenebra impenetrabile sull'intera stanza


    Salute: 100%
    Sanità Mentale: 70%
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    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Arma naturale:
    Seppur avverso al duello corpo a corpo, skekDor può in caso di necessità ricorrere al duro becco ricurvo per infliggere dolorose ferite agli avversari più ardimentosi

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    Tecniche utilizzate:

    - Oblio: skekDor sfrutta il frammento di Cristallo per assorbire tutta la luce presente in un'area di 5 x 5 metri, formando una sfera oscura in cui vige il buio assoluto. Nessuno, a parte l'utilizzatore ed eventuali alleati, sarà in grado di vedere o percepire alcunché, neanche possedendo Scurovisione. La zona d'ombra segue fedelmente skekDor in ogni suo movimento, permettendogli di muoversi al suo interno senza uscirne mai (Abilità Attiva - Supporto; Consumo: Medio; Durata: 2 turni)


     
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    No! No! No! No! No!
    No! No! No! No! No!


    Avvertì almeno due voci, non distinte, a volte sovrapposte a volte con fasi differenti. Ripetono la stessa sillaba mentre tu, furbescamente, trattieni a te tutta la luce del luogo. Ma sei davvero sicuro che quella sia luce? Soddisfatto e contento, credi di aver avuto la meglio. Probabilmente, in un primo momento sembra così. Poi..una risata. Due risate.

    Ha ha ha!
    Ha ha ha!


    Ma anche tre, quattro..fino a cinque. Fastidiosi imp, ora sembrano essersi messi d'accordo e ridono in modo spezzato e armonico. Una sillaba per ciascuno, ripetendo in un ciclo apparentemente infinito. Una sillaba proveniente da ogni lato della stanza. Cinque quindi poiché la porta si trova in una parete normale. L'unica priva dello specchio. Puoi inveire verbalmente su di loro, anche continuando a far risaltare la tua estrema superiorità su di loro. Ma è meglio non farlo per troppo tempo, a lungo potresti accorgerti di aver fallito. Ebbene, non c'è luce, non c'è la tua oscurità. Lo sai perché ti rendi conto che la tua abilità risulta inefficace ora. Non stai assorbendo più luce, come se non ci fosse mai stata luce. Il tuo buio si mischia a quello naturale, mentre gli specchi smettono di riflettere e tutta la stanza cade in un silenzio improvviso. Hai compreso che in assenza di luce, apparentemente, termina l'esistenza di quegli imp. Giusto? Credi bene? Come non detto, devi rimangiarti subito ogni tua ipotesi, specie quando scorgi cinque paia di occhi rossi formarsi nell'oscurità, ognuna all'altezza delle pareti dov'erano presenti gli imp.

    Non andare per la porta!
    Sh! Perché gliel'hai detto?
    Perché così lo vedrà!
    Ma noi non possiamo più giocare con lui!
    Hai ragione! Ho ragione! Non andare per la porta!
    Non andare per la porta! Non andare per la porta!


    Ma ridono mentre lo dicono, ridono di gusto e esageratamente. Anche durante il loro scambio di battute continuano a ridere. Ma vuoi davvero andare verso la porta? Se provi ad aprirla risulta bloccata, sembra ci sia bisogno di sfoggiare le maniere forti, nel caso tu voglia a tutti costi andare oltre l'apparente unica uscita. Una striscia di luce proviene da sotto la porta, questo è l'unico modo che hai per dirigerti verso di essa. Però non sei sicuro se procedere. Forse stanno bluffando, ma d'altra parte non sai cosa ti attende se scegli di rimanere lì a non fare nulla. Sta tutto a te, prega che la tua scelta sia giusta.



    Salute: 100%
    Battito: 70%
    Stamina: 100%
    Mana: 100%

    CITAZIONE
    Azioni disponibili:
    Porta
    Attendere
    Altro

    N.B.: Nel caso decidessi di forzare la porta, puoi scegliere se usare mana per usare le tue tecniche o forzarla manualmente attraverso un consumo in Stamina.
     
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    skekDor ridacchiò di gusto sentendo i demoni preoccupati per il suo incanto. E avrebbe continuato ancora, se al suo ridere non si fosse aggiunto proprio quello delle piccole canaglie.
    Aggrottò lo sguardo, ma non per questo smise di far cantare alla sua maniera i Podling. Occhi rossi spuntarono dal buio, e lo Skeksis li osservò tutti con un'unica torsione della testa, per riportare il becco sopra al petto ragionare sulla successiva mossa.
    La luce era sparita, in quanto non poteva più assorbirne. Ciò nonostante, era ancora in trappola. E il dire di quei demoni pareva un chiaro invito ad aprire la porta, ovvero suonava come una trappola. A skekDor, però, questo interessava poco. Voleva uscir fuori da lì, e non perché avesse paura o che altro.
    Anzi, più andava avanti, e più sentiva d'esser preso semplicemente da un'irrefrenabile voglia di tranciare in due quei piccoli sgorbietti pestiferi.
    Il che, non era escluso. Insomma, pensavano davvero d'avere in pugno una divinità?

    Si mosse verso la porta, provando a smuoverla: bloccata.
    Accidenti, che seccatura! L'unica, a quel punto, era di aprirla con la forza. Però... passandosi una zampa sotto al becco, comprese che avrebbe dovuto evitare di mostrare i suoi colpi migliori per qualcosa di tanto effimero.
    Aveva, facendo la conta degli occhi, almeno cinque imp da incenerire. Oltretutto, chissà se quelle creature avevano un'anima? La lingua violacea lappò i lati del muso al pensiero.
    "Fate silenzio, mostriciattoli. Io non prendo ordini da nessuno, men che meno da del pattume come voi." Esordì, per poi portare le zampe nelle ampie maniche del vestito e fare un passo verso la porta.
    Si fermò praticamente a un metro da essa, quindi aggrottò lo sguardo.
    Una corrente di vento improvvisa si sarebbe originata dal centro del suo torace, tanto forte da formare quasi il vuoto al centro del vortice originato dai flussi che si condensavano fra loro. Ecco che quindi il tutto si sarebbe liberato in una specie di boato, simile al rombare di un tuono, con un violento scossone che si sarebbe scagliato contro la porta, al fine di spalancarla.
    Data la natura del colpo, se anche l'avesse mandata in frantumi, non sarebbe stato minacciato da alcuna scheggia o frammento di sorta. In altre parole, il vento avrebbe sospinto in blocco l'aria e tutto quel che essa conteneva contro e oltre la porta.
    Bisognava solo vedere se questo avesse funzionato, insomma. Anche se lo Skeksis, dall'alto della sua superbia, era certo di ciò

    Azioni disponibili: Porta, la prova ad aprire con una forte corrente d'aria originata dalla tecnica Repulsione


    Salute: 100%
    Sanità Mentale: 70%
    Stamina: 100%
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    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Arma naturale:
    Seppur avverso al duello corpo a corpo, skekDor può in caso di necessità ricorrere al duro becco ricurvo per infliggere dolorose ferite agli avversari più ardimentosi

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    Tecniche utilizzate:

    - Repulsione: skekDor richiama a sé il potere del vento, generando una violenta onda d'urto che sbalza l'avversario indietro di ben 7 metri rispetto al punto in cui si trovava prima, impedendogli in tal maniera per un intero turno di usare attacchi o tecniche che richiedano un contatto ravvicinato (Abilità Attiva - Supporto; Consumo: Medio)


     
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    La porta sembra davvero resistente. In un primo momento credi che la tua abilità richieda più energia del dovuto. Poi all'improvviso, con un botto, la porta viene sfondata del tutto. Un tonfo metallico secco, il suo eco continua per qualche secondo, mentre quel fascio di luce sparisce e scopri che la stanza è totalmente al buio. Odi altri rumori metallici: catene. Ti avvicini lentamente, o per paura o perché effettivamente il tuo movimento è davvero..carente. Appena varci la soglia le luci si riaccendono all'improvviso, non ci sono lampade stavolta. E lo vedi..lo vedi..stranito. Uno Skeksis. Uno Skeksis con una veste viola, con stoffe identiche a te. Lo guardi bene, pare svenuto e legato da catene. Quell'insieme di anelli di metallo tengono ferma la povera creatura. Sembrate così uguali..non è che forse..sei tu?

    AHAHAHAHAHAH

    Ridono tutti fortissimo, si prendono gioco di te, si stanno prendendo gioco di te. Anche quella è una stanza a specchi come la precedente. Stavolta però, tutte le pareti tranne due presentano gli specchi. Una è la parete dietro di te. L'altra è la parete opposta, anch'essa presentate una porta del tutto identica alla precedente. La creatura così simile a te rinviene all'improvviso. Il suo becco si muove, si apre, ma da esso non esce alcun suono. Nessuna parola, nessun rumore, come se fosse completamente muto. Le catene sono la sua espressione. Ogni suo tentativo di muoversi pare totalmente inutile.

    Piaciuta la sorpresa?
    Saresti dovuto rimanere dov'eri!
    Se lo uccidi, la porta si aprirà!

    Appena lo dice, nel caso in cui preferiresti tornare indietro..noterai che la porta al suolo è scomparsa e alle tue spalle vi è di nuovo la porta. Chiusa. Bloccata.

    Non potrai uscire in alcun modo!
    Per proseguire devi ammazzarlo!
    Sh! Perché gliel'hai detto?
    Perché così lo vedremo!
    Ma poi non potrà più giocare con noi!
    Hai ragione! Ho ragione! Non ucciderlo!
    Non ucciderlo! Non ucciderlo!


    E scoppiano a ridere tutti assieme all'unisono. Però..ne manca uno. Forse, riflettendoci, proseguendo potresti liberarti di tutti loro. Possibile? Se vuoi proseguire devi uccidere quella creatura così simile a te..e tu conosci il modo, dato che appartenete alla stessa razza. Però, non è certo l'unica tua scelta. Come sempre, puoi decidere di interagire con l'ambiente, con tutto ciò che vuoi. Sempre se i tuoi piani funzioneranno, ovviamente.



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    Finalmente, skekDor s'era liberato della seccatura degli imp. O così almeno credette all'inizio, quando mandò la porta in frantumi con la sua arte del vento.
    Superò la soglia sorridente e tronfio, convinto di trovarsi finalmente fuori, magari in un corridoio. E invece no! Buio, poi di nuovo luce. E si trovò in un'altra stanza.
    C'era però un particolare lì che, in effetti, fece cambiare espressione al suo becco. Sorpresa, si sarebbe detto. Ma non accennò a dire una sola parola, né fece alcuna azione se non osservare il misterioso prigioniero.
    Uno Skeksis lì?! Questa sì che era una sorpresa. Ma poteva essere anche un inganno. D'altro canto, l'essere era fin troppo simile a lui. E a Thra lo sapevano anche le pietre che gli Skeksis si somigliavano solo alla lontana.
    Però, ammettendo per un momento che invece quanto visto corrispondesse al vero, cosa fare?
    Gli imp tornarono a farsi sentire con le loro risate sguaiate, mandando su tutte le furie il mezzo-Mistico, che pensava d'essersi liberato di loro.
    Ma aspetta... ce n'era uno di meno? A sentire, pareva proprio così. E dato che lui non ne aveva ucciso neanche uno, l'unica spiegazione possibile era che... l'avesse lasciato nell'altra stanza. Forse era a quella maniera che funzionava... Ma se questa era la verità, avrebbe ancora dovuto faticare a lungo.
    E quel che gli si chiedeva in quel momento non era faccenda da poco: "Becere creature, stolte e prive di senno... Sarebbe più facile privare voi della vostra essenza che annichilire un essere eterno come me."
    Non aveva tutti i torti. Forse, sfruttando il potere del Grande Cristallo avrebbe potuto creare un simile prodigio. Ma quello che lui aveva con sé era un semplice frammento. Troppo poco, davvero troppo poco per dargli il potere necessario per uccidere un'altra divinità.
    Invero, una maniera esisteva però. L'essere che aveva di fronte sembrava un comune Skeksis. In altre parole, poteva essere ucciso allo stess modo di un mortale. Già che c'era, avrebbe potuto anche assorbirne la vitalità e diventare più forte. Ma qualcosa lo frenava: se lì c'era lo Skeksis, doveva esserci anche la metà del Mistico. Forse era da un'altra parte, ma non avrebbe potuto appurarlo, a giudicare da come s'era serrata la porta alle sue spalle: non era possibile uscire dalla stanza.
    Indispettito, si mosse dunque lentamente verso quel mucchietto d'ossa che era il suo simile, quindi senza troppi giri di parole gli disse: "Soggiogato da spiritelli pestiferi... Almeno, hai da dire qualcosa in tua discolpa?" Attese

    Azioni disponibili: Altro, prova a parlare con lo Skeksis


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    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

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    Seppur avverso al duello corpo a corpo, skekDor può in caso di necessità ricorrere al duro becco ricurvo per infliggere dolorose ferite agli avversari più ardimentosi

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    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

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    Il suo becco si muove, ma nessun suono esce da esso. Forse è muto, forse non sa cosa dire. No..è agitato, o almeno così ti sembra. Sa che sta per fare una brutta fine, sa che non può farci niente, sa che il suo tempo sta per esaurirsi, sa che sta per incontrare la morte. Proprio lui, proprio quella creatura che non avrebbe mai immaginato di poter morire. Di morire per mano di un suo simile. Disprezzato, privo di onore, è un obbligo ucciderlo. Una vergogna, merita la morte.

    Lo sta per fare!!
    Sto per commuovermi!!
    Non fermarti!!
    Ha raggiunto il picco!!
    A MORTE!!

    Parlò l'ultimo. Quello che finora non aveva detto ancora una parola. All'inizio erano cinque ma solo quattro parlarono. Ora sono in quattro e tutti loro hanno dato aria alla loro bocca. Le voci sono simili, molto, tuttavia un orecchio attento può distinguere le frequenze leggermente differenti, giusto per denotare che gli spiriti sono separati, entità diverse, non un solo essere. Tutti si bloccarono, come se anche per loro risultasse strano che proprio quel compare parlasse.

    A MORTE!!
    A MORTE!!
    A MORTE!!
    A MORTE!!

    Uno alla volta urlano il giudizio. Uno alla volta imitano la folla tipica dell'Arena Nera. Uno alla volta si agitano nei loro quadrati a specchio che, tuttavia, non riflettono gli altri situati sulle altre pareti, ma solo te e i relativi "proprietari". Inutile continuare a parole. Quel disgraziato, sfortunato, incompetente non ti dirà nulla. Boccheggia, il becco si apre ripetute volte..ma niente. Alle tue orecchie non giunge nessuna parole. Non odi nemmeno il suo possibile respiro, solo catene. Dunque, che farai? Le tue intenzioni sono ormai note, hai ancora una possibilità per cambiare idea. Devi proseguire, vuoi andare avanti e per farlo sei costretto a sporcarti le mani del "sangue" di un tuo compaesano. Sempre se..lo si guarda da quel punto di vista. Oppure stai semplicemente per ripulire, purificare, il poveretto dalla sua vergogna. Tempo che il giudizio di un vero dio risalti. L'imparzialità di un giudice è fondamentale, anche di fronte a esseri simili a se stessi. Provenienti dallo stesso mondo. Cosa aspetti? Offri lo spettacolo che i tuoi cari fan attendono ansiosamente, che si aspettano, che fremono già nel proiettarsi con l'immaginazione tale atto. Uccidilo! ORA!



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    Che vergogna. Lo Skeksis che aveva davanti non era neanche in grado di parlare. Possibile mai che una divinità fosse stata ridotta così da degli esserini apparentemente inoffensivi?
    skekDor ci rifletté per un po'. Anche perché ciò lo portava a fare un'altra considerazione: se un comune Skeksis non era riuscito ad aver ragione degli imp, lui quante speranze aveva, pur possedendo un'anima immortale e una parte del Grande Cristallo?

    La zampa s'avvicinò al becco del suo pari, e sulle prime parve proprio che volesse carezzargli amichevolmente il viso. Invece, gli artigli andarono a stridere sulla superficie di cheratina e, in seguito, le dita si serrarono fermamente attorno alla sua bocca. Aggrottò lo sguardo e, sorprendentemente, usò abbastanza forza da tirare il suo simile per il collo fin quasi alla sua altezza.
    "Ucciderlo, eh? Massì, sembra un'ottima idea. Infondo, se degli sgorbietti come voi l'hanno ridotto in questo stato, non doveva essere un granché..." Disse, roteando gli occhi.
    In realtà, stava facendo ben altro. Solcando con lo sguardo la stanza, si concentrò sul percepire le essenze presenti in quel luogo. E dato il suo meraviglioso potere, ci sarebbe sicuramente riuscito. In primis, avrebbe pertanto sentito l'anima del suo compare, e così si sarebbe fugato il dubbio sulla veridicità di ciò che stava vedendo.
    Secondo, e molto più importante, forse avrebbe localizzato le posizioni esatte degli imp.
    L'incanto non durò che pochi secondi, e pertanto forse sarebbe riuscito a fare quel giochetto senza destare sospetti.
    Riportando gli occhi in quello dello Skeksis, avvicinò il muso al suo fin quasi a sfiorarlo, quindi sbraitò: "Relitto di un'era che fu... Non sei degno nemmeno di godere dell'ombra del Grande Cristallo. E ora... darò senso alla tua dipartita!"
    Allontanò con disprezzo la creatura da sé, quindi alzò una zampa nella sua direzione e, apparentemente, strinse l'aria. In realtà, stava creando un contatto con l'anima del suo simile. Ammesso che fosse reale.
    Se ci fosse riuscito, l'avrebbe richiamata subitamente a sé. Uno spirito tanto abbagliante da togliere la vista si sarebbe dunque materializzato fuori dal torace dell'ex-divinità, volando fino al becco spalancato dello Skeksis.
    E ora, skekDor avrebbe avuto la sua seconda conferma: il gusto di un'essenza è un qualcosa che può provare solo chi se ne nutre abitualmente. Ma, ancor di più, solo in pochi possono vantarsi di aver mangiato l'anima di un dio. skekDor l'aveva fatto in passato, e ne ricordava perfettamente il sapore. Ergo, se tutto quanto fosse stato uno scherzetto degli imp, magari un'illusione, quella sua azione avrebbe costituito la verifica definitiva: azzeccare il sapore esatto per i demonietti sarebbe infatti stato impossibile

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    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Arma naturale:
    Seppur avverso al duello corpo a corpo, skekDor può in caso di necessità ricorrere al duro becco ricurvo per infliggere dolorose ferite agli avversari più ardimentosi

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    Tecniche utilizzate:

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, a prescindere dal fatto che questa sia eventualmente mascherata da Abilità Passive. Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio]

    - “La tua anima è mia”:
    Distrutto moralmente e fisicamente un avversario, skekDor può decidere di non lasciarlo morire di stenti, ma di assorbirne completamente l’energia vitale al fine di rigenerare il proprio corpo più velocemente. In tal caso, solleverà la zampa nella sua direzione e, facendo appello al potere del Cristallo, gli strapperà l’essenza. Questa si materializzerà sottoforma di animella verdognola, di cui lo Skeksis si ciberà masticandola nel becco e deglutendola [Abilità Attiva – Tecnica di PK]


     
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    Bravissimo! Ottima decisione! Toglili l'anima, strappagli l'essenza a quel vile inetto. Non merita di vivere una creatura mortale, debole e che si è fatta ingannare da dei diavoletti. Maledette creature, come hanno osato fare questo? Andrebbe punite a loro volta, ma sembra che tu abbia dedotto che proseguendo ne elimini una, giusto? Ecco. La sua anima, chissà che forma ha! Stranamente non ne hai idea. Il tuo becco ingerisce qualcosa di ectoplasmatico. Almeno credi. Chiudi gli occhi, Divinità, assapora quell'anima speciale. Fai tornare in superficie i ricordi di tale sapore. Sapore..peggio del pane azimo. Non senti nulla! Cos'è questo scherzo?! Non te la prendere, perché appena aprirai gli occhi scoprirai una dura verità da accettare. Non puoi farci nulla, ma senz'altro questo ti fa venire un dejavu in merito a chi si fa ingannare da degli stupidi imp.
    Catene ti bloccano. Catene fermano il flusso delle tue energie. Ogni tuo potere pare bloccato. Ogni tuo incantesimo non risponderà alla relativa formula. Il cristallo..avevi un cristallo? Ora non lo hai più. Dovresti essere morto, giusto? Invece tutta la tua fisionomia è cambiata. Come? Ancora non hai capito? Guarda bene davanti a te e disperati per l'assurdità della situazione.

    Non potrai uscire in alcun modo!
    Per proseguire devi ammazzarlo!
    Sh! Perché gliel'hai detto?
    Perché così lo vedremo!
    Ma poi non potrà più giocare con noi!
    Hai ragione! Ho ragione! Non ucciderlo!
    Non ucciderlo! Non ucciderlo!


    "Becere creature, stolte e prive di senno... Sarebbe più facile privare voi della vostra essenza che annichilire un essere eterno come me"

    Ammira. Sei caduto in una trappola bell'è buona. Un incanto di alto livello, una stregoneria complessa e impegnativa. Almeno credi..ma a quale scopo? Lo skesis di fronte a te è..proprio te! Riconosci il suo aspetto, riconosci la sua parlata, riconosci i suoi modi. O meglio, ti riconosci.

    "Soggiogato da spiritelli pestiferi... Almeno, hai da dire qualcosa in tua discolpa?"

    Cosa risponderai? Ultima preghiera? Non ci vuole un genio per capire cosa sta per succederti ora, vero? Quello che tu hai voluto fare..si sta per ripercuotere su di te. Peccato.



    Salute: 100%
    Sanità Mentale: 40%
    Stamina: 100%
    Mana: 70%


    Edited by "Gerik" - 24/6/2016, 10:18
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Contrariamente alle aspettative, la tecnica di skekDor non ebbe il minimo effetto. Il mezzo-Mistico non percepì apparentemente alcunché provenire dallo Skeksis che aveva davanti. Non di meno, non percepì alcuna animella di imp. Questo poteva voler dire due cose. La prima, che tutto fosse un'unica, grande illusione. E che l'essere che l'aveva eretta doveva trovarsi molto, molto, molto distante da lui. Ciò voleva dire che... magari era l'opera di un'altra divinità. Difficile per un comune mortale fare qualcosa di simile. In alternativa, giacché gli era già capitato, forse si trovava in un altro mondo. E forse lì i suoi poteri non funzionavano alla stessa maniera.
    In entrambi i casi, avrebbe assimilato l'anima dello Skeksis. Era comunque una conferma. E infatti, quando ne saggiò il sapore, capì che si trattava di un semplice inganno.
    Inganno che prese forma quando si trovò lui stesso incatenato, e di fronte alla propria immagine speculare, che ripeteva esattamente quanto detto poco prima.
    Anomalo, non sentiva più il Frammento del Grande Cristallo in sé. E, d'altro canto, ciò era chiaro. Che si trattasse d'un maleficio o meno, non potevano esistere due gemme nello stesso piano. Il suo clone era quello che la possedeva, poiché era lui stesso poco prima che il maleficio fosse entrato in atto.
    Cosa fare, quindi? Beh, in teoria restava comunque un essere immortale. E se il ciclo era destinato a ripetersi, in realtà lui non aveva molto da temere. La sua anima sarebbe finita nel corpo del se stesso di qualche minuto prima, e poi via di seguito ancora e ancora e ancora. Il regalo degli imp era una prigionia, non una condanna. Non potevano ucciderlo, ecco perché s'erano inventati un piano tanto arzigogolato.
    Però, lui aveva un vantaggio rispetto a loro. Dotato di poteri o meno, restava un dio. Doveva solo mettere a frutto la sua millenaria esperienza per venire a capo di quella faccenda.
    E doveva solo provare a liberarsi. Di tentativi ne avrebbe avuti un bel po', a occhio e croce.
    Inizialmente, perciò, fece la cosa più ovvia. Strattonò con forza un braccio, provando a spezzarlo. Non sarebbe risultato molto difficile. Le sue ossa erano cave e prive di midollo all'interno. Come spezzare un rametto secco. E la carne era tanto putrida e dura che si sarebbe separata come burro, staccata dall'osso.
    Al contempo, tanto per togliersi il dubbio, avrebbe provato a imprecare. Qualcosa di comprensibile: "Stolti che non siete altro. Defeco magia migliore di questa!"
    L'aveva già detto? Probabile

    Salute: 100%
    Sanità Mentale: 60%
    Stamina: 100%
    Mana: 70%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Arma naturale:
    Seppur avverso al duello corpo a corpo, skekDor può in caso di necessità ricorrere al duro becco ricurvo per infliggere dolorose ferite agli avversari più ardimentosi

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    Tecniche utilizzate:


     
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    La tua voce non viene ascoltata. Tu stesso non senti i suoni. Questo dovrebbe confermare, secondo la logica apparentemente in corso, che tu stia nella parte della creatura muta che hai tentato di uccidere. Come un contrappasso, sporco trucco del voodoo. Sarai costretto a subire quel che hai provato a fare. Tuttavia, questo significherebbe tornare nel proprio corpo e ripetere questo loop all'infinito. E' proprio questo ciò che pensi? Ricapitoliamo. Ad ogni stanza un imp spariva, ma questo l'hai attestato solo per la prima stanza. Se ogni stanza successiva ha una porta, allora non diminuisce il numero degli imp. Per accertarti sei stato costretto a seguire l'amabile consiglio degli imp, in questo modo avresti proseguito e constatato la tua teoria. Nel bene e nel male.

    A MORTE!!
    A MORTE!!
    A MORTE!!
    A MORTE!!


    "Ucciderlo, eh? Massì, sembra un'ottima idea. Infondo, se degli sgorbietti come voi l'hanno ridotto in questo stato, non doveva essere un granché..."

    Ma sei proprio sicuro che le regole rimangano fisse? In quale mondo le regole non sono costanti? Non è difficile arrivarci. Non fermarti all'apparenza, non farti ingannare dalle scritte e dai messaggi cifrati. Questa stregoneria è ben diversa dal classico "scambio d'anime", altrimenti l'altro non imiterebbe alla perfezione ogni tua parola. Che significa? Che la tua anima è stata sdoppiata? Ma quindi..se ti uccide cosa dovrebbe succedere? Questo non lo puoi minimamente prevedere, giacché la base di pensiero è errata. Non c'è stato alcuno scambio di anime. C'è stato qualcos'altro..più terrificante, più ansioso..più insidioso.

    "Relitto di un'era che fu... Non sei degno nemmeno di godere dell'ombra del Grande Cristallo. E ora... darò senso alla tua dipartita!"

    Agitarsi è inutile, anche di fronte al possibile dolore. La tua anima viene strappata dall'involucro temporaneo. Come se ti stessi muovendo verso di lui, ma al contempo perdi ogni capacità di controllare i muscoli. Fuori dal corpo navighi in una corrente guidata verso la sua bocca e man mano tutto s'oscura. E' la fine..

     
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