Caccia al villaggio dell'Occhio Nero

Un guerriero, uno di quelli degni di tale nome, doveva seguire delle regole precise e rigide per poter sfoggiare al meglio l'arte del combattimento. Esistevano delle regole prettamente pratiche, come un allenamento continuo e intenso, oltre alle regole legate all'onore che richiedevano lealtà e rispetto nei confronti dell'avversario. Non meno importante era però una regola più semplice ma fondamentale... ovvero avere la pancia piena. Combattere a stomaco vuoto poteva rivelarsi una decisione davvero rischiosa, per questo ogni volta che era possibile, il guerriero doveva saziarsi e rifornire il proprio corpo di nuove energie, così da essere sempre pronto alla battaglia, in qualunque momento e condizione. Gajeel, oltre ad attenersi a questa regola, era anche un gran mangione e adorava ogni pietanza, soprattutto quando c'era della carne arrostita allo spiedo. In quel caso non si tirava mai indietro.
Ah, che bella mangiata!
E quindi eccolo li, stravaccato sulla sedia e con lo stuzzicadenti in bocca, mentre con entrambe le mani si massaggiava una pancia piena all'inverosimile. Era talmente sazio che ogni respiro si trasformava in un profondo sospiro soddisfatto ma quasi affaticato, vista la mole di proteine che aveva ingurgitato. Tutto ciò causava una reazione inevitabile e quando dalle sue fauci scaturì quel rutto colossale, le cataste di piatti attorno a lui tremarono pericolosamente, minacciando di infrangersi sul pavimento in legno. In molti si voltarono verso di lui pronti a dirgli qualcosa... ma desistettero immediatamente davanti a quella faccia da teppista che riusciva a calmare ogni lamentela e principio di rissa sul nascere. In un attimo tornò la normalità e il capellone riprese il suo rito post-pasto. Proprio in quel momento però lo raggiunse il compagno di mille avventure, Lily teneva un volantino tra le zampette e volteggiando si fermò davanti alla faccia dell'amico sventolando quel messaggio appena recuperato dalla bacheca.
Ti va di andare a caccia? Pagano bene e ci servono dei soldi.
Iniziò così il loro viaggio fino a raggiungere il villaggio in questione, situato in una posizione all'apparenza strategica, vista la vicinanza con un lago al momento ghiacciato. Nonostante tutto, però, il paesino non sembrava passarsela molto bene: la palizzata che lo circondava era infatti sfregiata in vari punti, solcata da numerose “cicatrici” e frecce conficcate. Erano dei palesi segni di un attacco, anche se era difficile riconoscerne con esattezza l'origine. Alcune guardie erano comunque intente nelle riparazioni della cinta difensiva e inoltre il duo di avventurieri si accorse di non essere da solo. Sembrava che l'annuncio avesse attirato un ragazzino e... un roba orrenda, un incrocio tra un pollo e una dama di corte. Per un attimo il moro si convinse che forse poteva essere quella la bestia che minacciava il villaggio.
Siamo qui per la caccia, mi chiamo Gajeel.
E io Pantherlily!
Entrambi si presentarono e attesero di ricevere altre informazioni, speravano di iniziare la caccia quanto prima, così da incassare la paga e andarsi a fare un'altra bella mangiata. Purtroppo quella precedente era ormai bella che digerita.

Quello che andava formandosi sembrava davvero un bel quadretto, abbastanza variegato da non risultare per nulla noioso. Inoltre quel gruppo all'apparenza senza alcun senso, poteva rivelare abilità insospettabili e armi segrete di cui nemmeno chi ne faceva parte ne era a conoscenza. Gajeel ovviamente rimase perplesso dalla presenza di quel pollo, non aveva dubbi invece riguardo al piccolo spadaccino biondo: i ragazzini avevano sempre un sacco di energia e credevano fermamente in quel che facevano, quindi non esistevano alleati migliori quando si affrontavano questo genere di avventure. E poi aveva un odore amichevole, non si trattava di certo di un bimbetto viziato. Ovviamente a Lily non sfuggirono quei due occhietti curiosi, sapeva di essere molto bello ed essendo una creatura di piccole dimensioni, sapeva di essere oggetto delle attenzioni dei bambini e delle principesse. Era un lavoro ingrato, ma qualcuno doveva pur farlo. Ad ogni modo le guardie non dissero molto, se non indicare al gruppo il luogo in cui prendere gli ordini... e dei poco piacevoli commenti di cattivo auspicio.
Che palle, non potevano indicarci semplicemente dove si trova questa bestiaccia? Mah.
Il capellone non aveva moltissima pazienza, lui era un tipo d'azione e il dover discutere ancora di una cosa tanto semplice lo infastidiva e non poco. La piccola pantera invece era la personalità saggia delle due e secondo la sua opinione era meglio scoprire il maggior numero di dettagli possibili, prima di affrontare qualsiasi impresa.
E' possibile che ci sia dell'altro, se un gruppo di soldati non è riuscito a fronteggiare questa minaccia.
Commentò il felino mentre svolazzando accompagnava il suo compare, giusto per mettersi un po' in mostra visto che li vicino c'era un suo fan. Tuttavia c'era una cosa che saltava subito all'occhio, attraversando la via principale del paesino, ovvero l'assenza totale di persone... insomma, una via centrale in genere era un ottimo luogo per capire la situazione di una località, ma la mancanza totale di persone era una specie di campanello d'allarme. Forse erano semplicemente impauriti dalla presenza della bestia, ma il tutto era comunque molto strano. In ogni caso la strada era facile e un'insegna di quel colore era impossibile da ignorare, quindi non restava altro da fare che entrare... ma tutto puzzava troppo, puzzava di trappola.

Se già un villaggio vuoto, abitato solo da soldati, poteva risultare abbastanza sospetto, una locanda vuota forse lo era ancora di più... ma per fortuna il tutto durò solo qualche attimo. In breve infatti la taverna iniziò ad animarsi e non c'era niente di meglio di una coppia di ragazzini intenti a litigare per farlo nel modo giusto. Il primo inoltre sembrava uno di quei bimbi che le sparava davvero grosse, se ci fossero stati davvero tutti quei soldati, allora nessuna bestiaccia poteva impensierire quel piccolo villaggio. A Gajeel piacevano molto i bambini e vederne uno così coraggioso non poteva che farlo sorridere, poi quando scattò la rissa fu davvero tentato di unirsi alla scazzottata... ma bastò una tirata d'orecchi da parte di Lily per farlo desistere. Il micio intanto, intenerito dalla bimba seduta per terra, le si avvicinò atterrandole direttamente sulle gambe, per poi sollevare la zampetta ed esclamare...
Miao miao!
Ad ogni modo, prima che le cose finissero davvero male, dal nulla apparve qualcosa che divise i due marmocchi. La figura prima invisibile divenne poi visibile a tutti, mostrando una donna con in testa due orecchie questa volta da volpe, con tanto di codina e... pancione? Iniziava ad essere complicato risalire alla razza di tutti quei marmocchi. Comunque erano entrati la dentro per chiere informazioni, non c'era tempo da perdere.
Ehm... scusate, siamo qui per cacciare la bestia. Sapete dirci qualcosa al riguardo?
Domandò il ragazzone grattandosi la guancia, vagamente imbarazzato. Non sapeva bene come comportarsi in questo genere di situazioni, quindi preferì puntare direttamente al fulcro della discussione, in fondo si trovavano li proprio per quel preciso motivo.
Qualsiasi informazione potrebbe risultarci utile, aye!
Aggiunse Lily dal basso, in questi casi ogni dettaglio, anche il più piccolo, poteva rivelarsi fondamentale per la riuscita della missione.

Ormai non ci voleva un genio per capire che in quel villaggio le cose non andavano bene, troppe infatti erano le cose che non sembravano avere una logica definita e ogni azione sembrava frutto di una decisione esterna. La strana donna in dolce attesa all'inizio decise di aiutare il gruppo, ma improvvisamente qualcosa glielo impedì e dopo aver tranquillizzato tutti i presenti, decise di invitare tutti a seguirla dal capovillaggio. Lily e Gajeel si guardarono, ma entrambi non riuscivano bene a capire quale fosse il punto della situazione. E anche gli altri sembravano dello stesso avviso, ma al momento non potevano fare altro che assecondare il volere di quella donna prima di cercare di fare il vero punto della situazione.
Una volta superata la piazza, il gruppo si ritrovò in quella che era una stanza bassa solo in apparenza: l'opprimente cappa scura che avvolgeva il soffitto rendeva tutto più angusto e soffocante. All'interno comunque oltre una scrivania piena di scartoffie, sedeva quello che doveva essere la persona più importante del villaggio, anch'essa affetta dalla strana patologia che rendeva tutti smemorati. L'uomo dopo aver fatto tutti i saluti di rito, parlò come se avesse spiegato tutta la situazione, ma in realtà non aveva detto nulla... tanto che in quel momento la pazienza di uno dei Cacciatori venne meno. E se skekDor era saggio e sapeva come dosare bene le parole, Gajeel era un giovanotto impulsivo e con una pazienza davvero esigua.
Anche lei vuole prenderci in giro?! Mi scusi, ma se vuole che qualcuno salvi il suo villaggio, almeno cerchi di essere preciso!
Stava per continuare, prima che il felino lo tirasse per la manica attirandone l'attenzione, facendo poi “no” con la testa: forse quello non era il metodo più adatto per fare conversazione. Al che il moro incrociò le braccia per poi sbuffare, non vedeva l'ora di andare a caccia e lasciarsi alle spalle tutte queste scocciature.