Il caseggiato all'angolo

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    LAZAV
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    Merovish era sempre la solita vecchia storia. Polverosa, caotica, straripante di gente. La cara, vecchia storia. Ogni giorno il copione si dipanava su percorsi già scritti, portando lo squattrinato di turno a sfidare gli strozzini con un'ultima, pietosa scusa. Ogni giorno l'ubriacone di una delle peggiori bettole finiva scaricato sul retro, tra i sorci, a farsi mangiare il cervello intossicato dagli orfani con la pancia gonfia e le costole in chiara vista. Ogni giorno alla Fame gli stupri e gli assassinii aiutavano a tirare avanti, spezzando la noia -ed il caldo- che i laghi di vetro lasciavano filtrare su tutto il Bazar. Ogni giorno le Luci squarciavano la tenebra senza far soffrire i residenti, così che derrate e menti fine potessero conservarsi al meglio anche in quel buco sotto le sabbie chiamato Tana.

    Un tempo quella era casa. Il distretto, il chiacchiericcio costante, la penombra e l'aroma di spezie. Il caseggiato di legno all'angolo tra la via maestra e la seconda laterale di destra. Quante, quante volte aveva guardato le altre botteghe da quella posizione! In un'altra vita -in un'altra occasione- saliti quei tre gradini avrebbe varcato la soglia e richiuso le imposte, pronto a scendere nei sotterranei senza nemmeno badare al pianterreno in evidente stato di abbandono. Subito oltre lo scivolo avrebbe trovato il deposito seminterrato, con l'ultima nota poggiata sul tavolo per ingannare eventuali ospiti indesiderati. E poi giù, in un intrico di cunicoli popolati dalle più bizzarre forme di vita, fino a giungere alle varie camere ove stipava il proprio lavoro ed i progetti su cui concentrava i suoi studi.

    Ma ora, oggi, non più. Tutto era diverso: lo sguardo, la voce, gli affari. Ogni cosa aveva mutato d'aspetto pur di mantenere la stessa sostanza, come ad un nuovo giro, un nuovo copione, che per quanto rinnovasse gli elementi sempre e poi sempre riecheggiava le stesse storie. La stessa vecchia, cara storia.

    Un giorno, forse, si sarebbe stancato di quel ciclo infinito, avrebbe smesso i suoi abiti logori e sarebbe partito verso altri lidi. Non gli altri Presidi, nemmeno Endlos. Tutto questo, in fin dei conti, rispondeva al medesimo burattinaio e non avrebbe più potuto salvarlo -se mai avesse deciso di abbandonare, avrebbe per certo chiuso e basta, senza simulacri o idoli di sorta. Sarebbe andato fuori. A vedere il mondo. A vivere il mondo. Permearlo, gioirne, spremerlo fino all'ultima stilla di realtà. E poi se ne sarebbe stancato, come d'ogni altra cosa. Sarebbe rimasto vuoto, senza neanche più chiedersi il perchè. E sarebbe tornato, dimentico per sua stessa salvezza, a calcare quei luoghi in altre forme e in altri modi. Pronto a ripartire, rinnovato in tutto eppure in tutto uguale a sè. Il copione l'avrebbe atteso, come sempre aveva fatto. Là, rassegnato ma senza dolore, avrebbe cominciato una nuova avventura. Nella solita vecchia storia. La cara, vecchia storia.

    Merovish.
    Quanto mi sei mancata.

    Ma ora, oggi, non avrebbe salito quegli scalini sbilenchi, non si sarebbe fermato all'angolo con il caseggiato, non avrebbe dato segni di reale interesse per un luogo tanto pregno di ricordi. Era stato attento a non lasciare tracce, a non visitare quell'incrocio nemmeno per sbaglio, non lo aveva rilevato e non aveva nemmeno impedito ad altri di farne proprietà legittima. Non c'erano Voci a sorvegliarlo, nè occhi lì inviati per suo conto: si era ripromesso di gestire la situazione con la massima prudenza e così aveva fatto. Oblio. Il suo passato era destinato all'oblio.
    Un nuovo copione lo attendeva nella stessa vita, nello stesso mondo, nella stessa città. Ma il veccho non l'avrebbe gettato -oh, no! Già vecchie storie popolavano d'inchiostro quelle stesse pagine consunte, già vecchi volti tornavano a dare colore agli stessi spunti di sempre. Perchè aveva compreso che per rimanere aderenti bisognava cambiare e così, per cambiare davvero, tutto sarebbe dovuto rimanere lo stesso.


    Edited by AnimeHunter - 5/2/2017, 23:17
     
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    Karima


    Al Balzar delle talpe le strade pullulavano di gente venute da ogni dove. Nulla facenti, ladri, contrabbandieri e mercenari creavano perlopiù l'ecosistema di quello squilibrato mondo meridionale. Eppure una piccola fetta della popolazione si distingueva da quel bunga-bunga di caos pur mischiandosi perfettamente con esso.
    Shorts da capogiro e giacchetto di jeans lasciavano intravedere le grazie della bella Karima. Sicuramente con quel look che metteva in risalto le sue forme generose non tutti l'avrebbero scambiato per una plurilaureata impiegata al serraglio. Eppure la donna dalla pelle scura camminava per le vie della sua città entusiasta. L'ultra trentenne amava le calde giornate nella dannata Merovish e se qualcuno le avesse chiesto un nome per descriverla avrebbe risposto puttana. Bella e sporca fino all'anima, amata dai suoi abitanti che la trattavano come una pezza. Altro che il giovane presidio errante per Karima c'era una sola La-puta.

    Con un sorriso raggiante la donna congedò un uomo sulla quarantina a cui aveva posto varie domande di un questionario. Si trattava di una decina di domande a crocette riguardanti le conoscenze che la cittadina aveva circa il serraglio. Finora i risultati dei test erano stati molto insoddisfacenti e rivelavano una certa ignoranza. A dirla tutta la maggior parte dei partecipanti sembrava preferire fissarle le tette e perdersi in commenti molesti piuttosto che essere utile. Tuttavia la cioccolatina dalla folta chioma color prugna sapeva che se si fosse vestita in modo più sobrio non avrebbe trovato nessuna cavia.

    -Buongiorno, posso porle alcune domande? Non le ruberò molto tempo.-

    Chiocciò la donna catturando con le sue iridi d'ambra la preda. Si trattava di un uomo la cui età poteva aggirarsi attorno ai quarantacinque-cinquant'anni. In realtà era difficile stabilirla a causa dei capelli bianchi e il volto malamente deturpato. Un individuo decisamente inquietante, ma lei non ci fece troppo caso. Era abituata a quel mondo!



    Edited by Jester - 6/4/2017, 15:49
     
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    Lazav, l'assenza di travestimenti, il distretto delle Luci, una passante dalle generose doti e dalla criniera d'indubbia importanza, qualche innocua domanda e un paio di complimenti superflui. Tutti gli elementi ci sono, ora non resta che unirli in modo proficuo. E poi, ciò fatto, seguire il flusso di eventi lungo questa nuova, imprevista narrazione.

    Buongiorno a Te, incantevole doppio spettacolo.

    Il dialogo prende avvio con un saluto pacato ed un brevissimo cenno del capo a mimare un inchino, retaggio d'altri tempi e piccolo vezzo che il Genio si concede di fronte ad una sconosciuta. Ancora, l'ovvio riferimento al duo composto dal seno prorompente della giovane si spreca in un voler passare ancor più inosservato e dozzinale di quanto già non faccia l'abito che ha scelto. A tal proposito, però, il cappuccio del mantello rimane al suo posto, gettando un'onnipresente ombra sul suo volto -permettendole così di scorgere soltanto quel poco che ha già visto, negando allora l'accesso agli occhi ed al resto dei tratti somatici.

    Posso concederTi tutto il tempo che vuoi, a patto che Tu abbia intenzione di rubarmi solo quello.

    Prova in qualche modo a scherzare, a tenere basso il profilo e la tensione: a Merovish è facile comprendere quanto siano truffaldine o violente le intenzioni degli altri già dai presunti motivi che ingaggiano un rapporto tra stranieri. Se poi alla Tana ci vivi, il più delle volte è sufficiente un'occhiata critica e un po' di saperci fare per tenersi alla larga ogni sospetto.

    Perciò dimmi pure: a cosa devo rispondere?
     
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    Karima


    Rozzo!
    Karima ignorò l'apprezzamento dell'altro e tirò fuori block notes e penna da una grossa borsa a tracolla.

    -Non si preoccupi...-

    Cinguettò la donna con la mente ormai sul proprio lavoro.

    -In primis Le devo chiedere alcuni dati personali. Le altre domande invece sono più 'tecniche'...-
    La biro corse giù per la lista. -... per così dire. Infatti le chiederei conoscenze circa il serraglio.-
    Le palpebre sbatterono e tornarono sul volto deturpato dell'uomo. Non ne vedeva lo sguardo celato dal cappuccio, eppure preferiva inventare un contatto.
    -Comunque si tratta di un sondaggio anonimo. Quindi vorrei Lei fosse il più sincero possibile. Età e da quanto Si trova a Merovish, prego.-

    Disse la bella con un sorriso genuino lasciando all'altro la parola.



    Energia: 100%
    PASSIVE:
    Mindfuck-Alert: 5
    Duality: 5


    Edited by Jester - 6/4/2017, 15:49
     
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    Un'intervista in piena regola: come avvio non c'è male, davvero, specie se la priorità autoimposta riguarda proprio il restare nascosti e il non darsi a vedere. Ma come ignorare la richiesta di un'ignara passante? Come sottrarsi alle di lei domande innocenti? Negare qualcosa d'altrimenti basilare risulterebbe ancor più sospetto -volersi elidere già al primo quesito, infatti, a gran voce grida l'intento di mascherare la propria identità.
    Vero che alla Tana questa può essere la norma, pur tuttavia...

    Il Serraglio di Merovish? Quello situato verso i cunicoli d'ingresso?

    In qualche modo Lazav cerca comunque di spostare l'attenzione verso altri lidi, raccogliendo dunque dalle parole della ragazza l'unico interesse neutro e di lì cercando di farle dimenticare la questione anagrafica.

    Come mai Ti interessa conoscere il mio parere a riguardo?
    Voglio dire: nulla in contrario -sarò ben lieto- ma non è affatto frequente che in questi quartieri si vada a chiedere l'interesse degli altri.

    Ed è questo un consiglio, più che una minaccia, da parte di chi ha vissuto tanto a lungo la città sepolta da conoscerla bene e ancor più che bene: ben poche le vie che il Genio non sa tracciare, quasi nessuno dei cunicoli gli è oscuro e se anche così fosse... egli non si limita alla propria persona, ma mille e più volti può sfoggiare per indagare i misteri di quella voragine sotto le sabbie, mille e più mille altri sventurati gli obbediscono inconsapevoli del proprio ruolo di mere pedine.

    Di solito chi si spende in simili attività finisce dimenticato agli angoli dove si ammucchiano spazzatura e scarti...

    Molti dei quali ha provveduto lui stesso, in questa o in altre forme, in questa o in altra vita, ad assicurarsi finissero i loro giorni prima che potessero arrecare danno a lui stesso o ai suoi padroni. Chi si ricorda infatti della Piaga ai Caduti, chi delle malelingue alle Luci e chi agli ostacoli di carne tra le rovine di Daleli? Per gli affiliati alla Casata Dimir l'oblio della mente è soltanto la naturale conseguenza alla sparizione del corpo.

    ...ma con me non devi preoccuparTi, non corri di questi rischi: sono soltanto un vecchio che da troppo tempo arranca tra il lerciume e i miasmi sociali di questo gioiello d'Endlos, Merovish!
    E poi hai detto che il sondaggio è anonimo, sbeglio? Nessuno verrà mai a lamentarsi per delle chiacchiere senza nome...
     
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    Karima

    Sul volto della donna si disegnò un'espressione carica di disappunto; la mentalità era quella del tipico uomo medio che non avrebbe fatto nulla per cambiare Merovish e dava a sé stesso un basso valore. Come tutte quelle persone che affermavano di non voler cambiare le proprie cattive abitudini poiché gli altri avrebbero continuato ad agire male e da soli non avrebbe potuto migliorare il sistema. Ignoranza, beata ignoranza.

    -Mi consenta ma non sono d'accordo; pur essendo un sondaggio anonimo viene fatto su un campione della popolazione di Merovish, quindi abbiamo la possibilità di parlare per una buona fetta dei suoi abitanti. Faccio parte del centro di ricerca del serraglio che collabora col politecnico e l'Accademia. E' importante sentire ogni campana e rilevare più dati possibili.-
    Con un battere di palpebre diresse nuovamente l'attenzione sui suoi appunti e segnò vicino alla voce "età" il numero 50 con un asterisco che indicava il fatto che si trattasse di un'approssimazione. Intanto rispose sbadatamente.

    -Inoltre la ringrazio ma non si deve preoccupare, sono nata e cresciuta qui e più o meno la mia famiglia è conosciuta da tutti.-

    Chiuse le palpebre per poi schiuderle quando puntò le iridi di topazio sul suo interlocutore.

    -I miei sono medici molto conosciuti, non vedo perché qualcuno se la debba prendere con me.-

    Un sorriso innocente si dipinse sulle labbra di Karima, era molto fiera di avere genitori così onorevoli. Loro gli avevano spiegato la giustizia e l'onestà e non avevano mai bloccato lei o il suo gemello nonostante le loro peculiarità. Senza contare che pochi in un posto come Merovish si sarebbero messi contro le poche persone in grado di aiutarli in casi di pericolo di vita.

    -Comunque... continuiamo: A già risposto a dove si trova il serraglio. Saprebbe dirmi quale creature contiene e il numero di persone che secondo lei si occupano del posto?-
    Continuò imperterrita.



    Cercherò di essere più veloce, 1000 volte scusa <3


    Edited by Jester - 6/4/2017, 15:49
     
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    Allora perdonaMi: non intendevo offenderTi nè mancarTi di rispetto.

    Replica quindi il Genio, sfoggiando tutta la propria falsa umiltà nel più velato e sottile dei modi -sì che la ragazza non possa, salvo un fine fiuto o un pesante sospetto, accorgersi che il proprio intervistato nasconde qualcosa di totalmente diverso nei recessi della propria mente.

    Sono certo Tu abbia considerato il migliore dei campioni statistici... e quindi non serve io mi preoccupi della serietà di detto questionario.
    Quando Vuoi, ordunque, sono pronto a rispondere.

    Lazav volutamente glissa sulla questione "genitori importanti" -forse per mancanza personale, forse per più proficui risvolti, il mutaforma preferisce evitare battibecchi sull'effettiva nomea dei di lei più stretti parenti: dopotutto, conoscendo lui ogni volto ed ogni residente della città tra le sabbie -potendo tracciare addirittura ogni spostamento di tutti i suoi inquilini- sarebbe ben difficile credere che due personalità tanto illustri com'ella le definisce siano a conti fatti soltanto dei medici brillanti ma privi di ulteriori, sostanziali autorità -come tanti altri che punteggiano i cunicoli di Merovish, sarebbe più corretto affermare che nulla di grosso s'è mai smosso per loro merito nè, probabilmente, si smuoverà mai.

    Oh, aspetta! Questa la so.

    Arriva infine a dire, tutto contento e visivamente soddisfatto della propria preparazione: quale che sia la realtà, ovviamente, tanta esuberanza e positività sono le sensazioni che egli le vuole trasmettere, così da metterla a proprio agio e rasserenarla circa l'attuale stato del proprio lavoro -giacchè, pare evidente, ella si spende in quel noioso incedere di domande unicamente per la grande passione che la anima (e no, il fatto che ella abbia dichiarato a gran voce di collaborare con le istituzioni scientifiche della città NON HA MINIMAMENTE aiutato Lazav a decidere il da farsi).

    Il Serraglio pullula delle più mirabolanti creature di questo ed altri universi, dai microscopici minìemi del terreno ai gigantesci, fluttuanti stratozeppelidi, dagli invisibili babaui ai fetidi, spaventevoli mollicci. Ci deve essere anche qualche rarissimo esemplare inesistente in natura -se ho ben capito si tratterebbe di ibridi generati in laboratorio al solo scopo di saggiarne le improbabili possibilità d'esistenza.

    E ti sfido che in questo il Genio è ferrato, visto che quand'ancora si chiamava Zygoin ha provveduto lui stesso a generare molti di quegli abomini pur senza averli mai rilasciati oltre i confini del proprio rifugio sotterraneo: più d'ogni altra, allora, questa è la conferma che la sua lunga assenza dal semipiano ha generato degli infausti esiti dove la propria conoscenza sperimentale è andata dissipata tra le mani di chi poco o nulla saprà penetrarla -considerando quest'iviolabilità come una forma di sicurezza, comunque l'aver perduto il totale predominio su quei pochi mutanti ha messo Lazav nella posizione di dover tranciare ogni legame esteriore con il passato.

    Si vocifera anche esista un'orrenda creatura in grado di risucchiare parole e pensieri, lasciando come gusci vuoti e privi di ogni intelletto le proprie vittime... ma questa dev'essere di sicuro una leggenda, altrimenti le quattro dozzine di addetti ai vari livelli della torre in origine sarebbero state molte di più, non credi?

    Conclude ammiccando nella tua direzione, come a voler sottolineare lo scherzone burlone e poi strapparti una risata cui si unirà volentieri.
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    Karima


    fu un attimo di silenzio, poi gli angoli delle labbra scure della donna s'incurvarono in un sorriso timido, non si aspettava che quell'uomo fosse così ben informato sul serraglio di Merovish. Forse c'era ancora speranza per quella cittadina.

    -Certamente! Le assicuro che l'unico mostro lì dentro sono io.-

    Scherzò Karina, e forse neanche troppo, seguendo il discorso sul presunto mostro. Intanto la sua penna segnava "x" sulle pagine del questionario, non solo l'uomo stava rispondendo correttamente alle domande, ma le anticipava. Questo portava la nera a sviluppare un certo interesse nei riguardi dell'uomo e a domandarsi quale fosse il suo percorso di studi o quale fosse il suo lavoro. Tuttavia non voleva risultare poco professionale, arrossì, il suo abbigliamento non era affatto professionale!

    -Le prossime domande sono-

    Saltò un paio di punti a cui l'uomo aveva già risposto e si accorse che ben poche rimanevano

    -Sa da quanto tempo esiste il serraglio e...-

    la curiosità uccise il gatto
    -...ha mai lavorato o partecipato per conto di questo?-

    Non ho particolari talenti, sono soltanto appassionatamente curioso.
    -Non deve rispondere per forza a quest'ultima domanda, è una semplice curiosità-

    Aggiunse onesta la Fusa sbattendo per l'ennesima volta le palpebre mentre le iridi incontravano il cappuccio che celava il volto dell'uomo, ormai un buon osservatore si sarebbe accorto che si trattava di un tic.



    Edited by Jester - 6/4/2017, 15:48
     
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    Mostro?

    Per un istante l'incappucciato ignora ogn'altra cosa tu possa aver detto, troppo preso dalla curiosità che la tua primissima affermazione solleva com'è giusto che sia.

    Non mi pare Tu sia un mostro... ma forse mi sbaglio e nascondi qualcosa dietro quell'amorevole faccino...

    Ed il tono con cui t'apostrofa, per quanto tuttora cordiale, verrà anzi finemente modulato per esprimere dubbio e leggera insicurezza -così come dinnanzi ad una belva s'indietreggia senza voltar le spalle, così egli fingerà una nuova cautela senza però cambiare bruscamente il proprio atteggiamento nei tuoi confronti.

    Non importa... procediamo con il questionario...

    Anche se tutto, poco alla volta, sembrerebbe gridare il contrario -anche se le sue convinzioni (o meglio, quelle che ti lascia percepire) vorrebbero condurlo lontano da lì quanto prima.

    Sei d'accordo?

    Nervosismo. Fretta. Negazione.
    Addirittura al punto da non udire le tue ultime domande -tanta la sua preoccupazione ostentata!- e chiederti di formularle come se tu non le avessi già espresse: qualcosa mi dice che ti converrà cercare di calmarlo, oppure perderai il tuo prezioso sondaggio prima di riuscire a portarlo a termine!
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    Karima

    Un sorriso cordiale nacque sulle labbra della scura; il commento in cui s'era auto-definita "mostro" doveva aver spaventato il suo ospite e non serviva usare le conoscenze da psicologo che traspiravano dall'interfaccia che univa la sua mente a quella del fratello per capirne il perché. Il suo interlocutore abitava a Merovish e la città era popolata da demoni e creature spaventose quindi era facile che avesse intrattenuto rapporti con questi. Magari era stato fregato da uno dei suddetti e ora se ne guardava bene.

    -Mi scusi, alcune volte esagero con le iperboli...-

    Cinguettò la fanciulla porgendosi leggermente in avanti per creare un contatto visivo che venne ostacolato dal cappuccio.

    -... intendevo dire che potrei essere considerata un "mostro" in quanto molto rigida nel mio lavoro e, talvolta, molto pretenziosa nei riguardi dei miei collaboratori.-
    Detto questo un'onda di potere psichico si propagò dal corpo della donna mirando l'estraneo. Se "l'attacco" non avesse incontrato barriere avrebbe portato l'altro a sperimentare una sensazione di pace e tranquillità.

    -Allora tutto ok? E' pronto per continuare la nostra intervista.-

    Avrebbe poi cinguettato Karima; in parte preoccupata per l'uomo e in altra per la paura di perdere uno dei pochi elementi che ancora promettevano di donarle speranza per il futuro del Sud.



    Mana: 100%-20%=80%
    Stato mentale: Positivo
    Stato fisico: ottimale

    Lithium: E' un potere che permette a Karim di insinuare in ogni essere vivente stati d'animo. Per ora essi consistono solo la serenità e il panico.
    Il primo avviene per far in modo che il soggetto sia facilitato ad affrontare con più calma e positività un'esperienza senza cedere ad emozioni come la collera e la paura. Ciò può essere molto utile a Karim nel suo lavoro da psicologo e a Karima per calmare le belve nel Serraglio.
    Il secondo stato infonde nella persona una sensazione di malessere simile a quella per una fobia. Quindi l'individuo sopraffatto dal panico inizierà ad essere terrorizzato dall'ambiente circostante finendo in un limbo di paranoia.
    Il tramite di questo potere è un raggio unidirezionale che investe il soggetto partendo da una parte imprecisata del corpo dei professori. E' visibile solo con Mindfuck-Alert.
    (Variabile)
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    LAZAV
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    Rapida retromarcia e altrettanto lesta scusa a sopperire quel breve impasse in cui era andata a cacciarsi: la ragazza certo dimostra d'essere sveglia o -quantomeno- di saper aggiustare prontamente il tiro per non perdere tutto (e, vi assicuro, questa è un'abilità non da poco tra gli zotici comuni che impestano questa caotica città -come lei stessa può raccontarvi, per di più). Diremmo dunque che questo depone a suo favore -che, senza necessità di compilare moduli o di rispondere a questionari, ella si dimostra sufficientemente valida agli occhi dell'incappucciato misterioso.

    Ah, capisco...

    Lazav si mantiene comunque titubante, in perfetta esecuzione del suo ruolo ostenta tuttora diffidenza e tarda volutamente a riacquisire fiducia nella sua intervistatrice: dopotutto si sa, chi è abile con le parole è probabilmente abile anche a mentire...

    ...ma fa comunque strano sentirTi parlare di mostri, considerato che lavorando al Serraglio dovresTi ben conoscere cosa essi siano...

    Poco alla volta, tuttavia, il tono di voce dell'uomo di mezz'età si ammorbidisce e si distende -lascia, per così dire, spazio a nuovi sviluppi: potresti essere portata a pensare che sia frutto della tua malia rasserenante -che l'azione subdola di cui ti sei resa artefice abbia infine calmato l'uomo e lo abbia piegato ad una pace forzosa ma... beh, ma niente: questo è quello che traspare e -dagli elementi in tuo possesso- non hai motivo di dubitarne. La realtà, invece... è più complessa -decisamente più complessa! Sai com'è, scegliere di sobillare un potere psichico contro chi fa della psiche la sua principale arma non è la più saggia delle mosse -Lazav riconosce infatti il tuo affondo nascosto, lo vanifica e, per buona grazia, finge abilmente di esserne sotto l'influsso. Così, tanto per...

    Ad ogni modo Ti consiglierei di non esagerare con il Tuo lavoro: non piace a nessuno chi non sa accomodarsi alla situazione corrente o mutare consiglio a seconda dei casi...

    Ed è questo, infine, un rimprovero su entrambi i fronti -tanto sul lato intervista quanto su quello ipotetico della balla che gli hai appena propinato. Un ultimo appello con cui l'ignoto figuro ti ammonisce prima di permetterti di continuare con la tua sfilza di quesiti e di curiosità.
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    Karima

    La donna s'illuminò quando vide finalmente l'uomo rilassarsi e godersi i benefici della tecnica psichica che aveva studiato insieme a suo fratello. I due si erano messi d'accordo, come sempre, tramite video e bigliettini passando intere giornate e notti alternandosi per sviluppare tale capacità: in pratica ogni volta che uno dei due si "risvegliava" ne sapeva qualcosa in più. Karima l'aveva trovata molto utile sulle creature che popolavano il serraglio per riportarle in armonia, mentre suo fratello la utilizzava per calmare i pazienti con traumi psicologici particolarmente difficili. Dopo quella scoperta avevano invitato anche i loro genitori a farne uso e, mentre il padre ne era rimasto indifferente, la madre sembrava piuttosto affascinata dalla cosa.
    Un sorriso incurvò le labbra della scura che annuì alle parole dell'uomo anche se con fare poco convinto in quanto la giovane non era solita considerare qualcosa un mostro seppur questa fosse raccapricciante. Per quanto riguardava la seconda parte della ramanzina la bruna si trattenne d'alzare un sopracciglio e ridacchiare... si era beccata proprio un vecchietto brontolone.

    -Lo terrò a mente!-

    Chiocciò comunque la fanciulla per poi riprendere le domande.

    -Abbiamo quasi finito, le ultime domande sono: quante volte circa ha fatto visita negli ultimi cinque anni al serraglio e se ha suggerimenti...-

    La donna alzò il capo sbattendo le lunghe ciglia scure svelando un'espressione raggiante, si era permessa di omettere parte dell'ultima domanda cosicché l'uomo potesse dire la sua in modo più amplio. Infatti se questa chiedeva i suggerimenti riguardo la pubblicità alla struttura Karima era curiosa di sentire cosa l'altro aveva da dire; una curiosità dettata dalle conoscenze che il vecchio sembrava possedere. Magari avrebbe imparato qualcosa di nuovo.

     
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    Bene, ottimo: la ragazza sembra averla presa di buon grado, incassando la critica senza dimostrare orgoglio ferito o eccessiva permalosità. Che si tratti di un temperamento innato o piuttosto di un comportamento appreso -là dove prendersi troppo sul serio nuoce gravemente alla salute- non è però dato sapere. Non che sia importante, comunque. E' decisamente più succulento rispondere alla prossima domanda e... perchè no, mettere in difficoltà l'intervistatrice!

    Cinque anni?

    Nulla nasconderà l'area sorpresa e confusa che l'incappucciato ti rivolge pressochè istantaneamente, ripetendo con marcato interrogativo il lasso temporale oggetto del tuo interesse.

    Il Serraglio è ben più giovane, signorina... Tu dovresti saperlo.

    Un altro rimprovero per chiarire che non è un errore accettabile da parte di chi dichiara di lavorarci -un'ammonimento che puoi anche leggere in un altro modo, ovverosia che non è parimenti corretto cercare di trarre in inganno chi volontariamente si presta ad aiutarti nel tuo difficile compito.

    Saranno si è no due anni che quell'aria è stata riconvertita alla sua attuale funzione... e sono piuttosto sicuro di non sbagliarmi: un tempo la torre non c'era... non come la conosciamo oggi...

    Dettaglio dopo dettaglio il tuo ospite dimostra di conoscere non poco della città sepolta, spendendosi in brevi informazioni che -però- sottendono ad una consapevolezza di gran lunga superiore: com'è che hai avuto la fortuna d'incontrare così facilmente (quasi per caso) un pezzo chiave di questo caleidoscopico mondo sotto le sabbie? Se presti attenzione ad ogni inflessione della sua voce, infatti, potresti accorgerti che le sue parole rivelano molto più di quanto non dicano... sebbene, ad essere onesti, ancor più sia ciò che nascondono -in un sadico gioco di segreti e mezze verità che tanto allieta il Genio.

    Comunque -per rispondere al tuo quesito- non vi ho mai fatto visita: i miei affari non mi vi ci hanno mai condotto, nè posso dire di avere un reale interesse al riguardo.
    Sono spiacente.

    Il tono si fa infine asciutto, come se non avesse molto altro da dire o -più probabilmente- stia pensando all'eventualità di spendere del tempo per una visita nell'immediato futuro. In realtà, oltre quell'impenetrabile cappuccio calato, Lazav semplicemente riflette che, forse, in un'altra vita il Serraglio potrebbe essere la sua casa. In una passata, certo (tutti concordi che Zygoin ci avrebbe sguazzato in un posto del genere -avendo, per così dire, contribuito a popolarlo), ma anche in una presente. Vorel, ad esempio.

    Quanto ai suggerimenti... non saprei: una struttura così recente già necessita di migliorie? O forse vuole darmi ad intendere che il Serraglio non risponde alle aspettative che l'hanno ideato e -quindi- si vuole cercare un modo di aggiornarne forma e contenuti? Magari per renderlo più appetibile o frequentato?

    Perchè, effettivamente, tutti questi nuovi centri di sapere che sono brevemente sorti tra Distretti e periferia della capitale del Sud suonano un tantino spogli...
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    Edited by AnimeHunter - 11/7/2017, 22:46
     
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    Karima

    Le guance della donna arrossirono appena: barare non era stata una cosa molto onorevole da parte sua, tuttavia voleva studiare quale sarebbe stata la reazione del suo interlocutore. Sicuramente doveva avere una cultura superiore a quella del merovisho medio, non che ci volesse molto. Comunque Karima lasciò cadere quella piccola parentesi, non le importava se l'altro pensasse che lei fosse un'ignorante, non si sentiva minacciata all'idea di esser ritenuta tale. Inoltre aveva ben altre cose a cui pensare; le informazioni e i consigli che l'uomo poteva suggerirle.

    -La seconda. Vorremmo invogliare le persone a visitare il Serraglio.-
    Cinguettò la dottoressa con fare gentile per poi aggiungere.

    -Ad esempio... cosa attirerebbe la sua attenzione così da farci finalmente visita?-

     
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    LAZAV
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    Colta in fallo -colpita e affondata- la giovane donna non potè far altro che palesare il proprio imbarazzo per quella scelta assai poco oculata -quella di mentire, a lui o ad un chicchessia senza importanza. Qualcuno direbbe che la partita è già vinta -che l'altra non ha più nemmeno un briciolo di credibilità o interesse ma... nel caso del Genio, ogni singolo dettaglio acquista sfumature impreviste e cangianti, ogni situazione curiosa si rende utile ed ogni evento banale si fa fondamentale: niente e nessuno sono degni d'indifferenza, perchè mai è dato sapere dove e quando ci sarà bisogno di quell'informazione o di quel contatto (per apprendere bisogna vedere e per vedere è d'obbligo guardare senza filtri di sorta).

    La mia attenzione? Mmh...

    E' un mugugnio pensieroso quello che interrompe la prima risposta, lasciando in sospeso il dialogo quel tanto che basta a catturare la scena e a preparare ad una risposta quantomai pungente.

    ...forse non mi sono spiegato: so esattamente di cosa si occupa il Serraglio, quali siano le esposizioni in corso, le belve ospitate e le fiere in arrivo. Conosco quasi come le mie tasche ogni singolo anfratto aperto al pubblico e -quando chiedo ai miei amici- questi mi raccontano per filo e per segno cosa accade nei locali destinati al solo staff.
    Il punto, allora, non è cosa potrebbe interessare a me, perchè è ovvio che nulla mi condurrà nella vostra torre se già la posso visitare per le sole parole di chi me la racconta. Il punto è che non sono la persona giusta per rispondere a questa domanda così selettiva... oppure, nulla di quanto avete da offrire invoglia chi già conosce a tornare.

    Perchè senza rinnovi, senza esclusive, senza unicum sbalorditivi e imperdibili -qualcosa di talmente grandioso ed incredibile che il solo racconto via voce non sia sufficiente a privarvi del pubblico- ecco che ogni funzione cessa di pari grado con l'interesse dei potenziali fruitori.
    Un po' come un gioco, sempre uguale a sè stesso, che senza espansioni o release in breve diventa stantio e in disuso, spopolato e muffito, condannandolo ad un ancor più rapido declino di quei pochi sopravvissuti che -rimasti soli- non si divertono più nemmeno con quello che fin poco prima li entusiasmava.

    Trovo che il motore inesauribile di questo caleidoscopico mondo sia la fantasia insita in ogni sua piega... che mi auguro saprai declinare con la giusta dose di insensata violenza, come questa magnifica città richiede.
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