[MxM] Il Veliero Maledetto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,810
    Location
    Wanderlust

    Status
    Offline

    Il mondo era una cella scura stretta attorno ad Ela, ferma in una posizione innaturale
    come una bambola di pezza malriposta in un baule.

    -Perché no? Vogliamo solo entrare in possesso del Graogramàn, proprio non capisco dove sia il problema. Voi avete bisogno di una ciurma!-

    Chiocciò la fanciulla, sostenendo il peso del proprio corpo sulla gamba sinistra mentre la destra era poggiata verticalmente alla parete che le si richiudeva addosso. Dall’altro lato delle sbarre un uomo si stava lisciando i lunghi baffi neri con un sorriso tutt'altro che rassicurante. Ma la fanciulla dalla chioma candida sembrò non curarsene e continuò con la sua lamentela, al che l'uomo rise di gusto prima di parlare.

    -Vi interessa avere il mio tesoro? Prendetelo pure se volete… avanti, cercatelo! In esso è racchiuso quanto di più prezioso ci sia al mondo.-

    La esortò con enfasi perdendosi in una risata folle. Fu allora che la giovane donna ne approfittò: inclinando il corpo di lato lasciò che un suo braccio flessuoso scivolasse fuori dalla cancellata arrugginita. Le sue dita diafane sfiorarono le vesti da pirata che appartenevano all'anima dannata dell'ultimo capitano del Veliero Maledetto. Le sue iridi di tenebra liquida s'incatenarono con quelli piccoli e arguti dell'uomo.

    -Vieni da me!-

    Sussurrò la giovane, sparendo poi nel nulla
    quando le mura della cella cercarono di schiacciarla.

    ~

    Le prime luci dell’alba trafissero la foschia come lame, illuminando le miti acque del Sud solcate placidamente dalla Miriam. Si trattava di una nave dalle modeste dimensioni, il cui equipaggio era formato da una decina di marinai di età compresa tra i trentacinque e i sessant'anni, eccezion fatta per il capitano Ernesto: un vecchio dalla mascella quadrata e l’espressione seria, i cui occhi azzurri mostravano una determinatezza e una forza inusuale per gli uomini di una certa età. Quel giorno Ernesto - o Ciclone, come lo chiamava la sua ciurma - aveva degli ospiti a bordo: un gruppo di persone dai modi strani ma gentili che avevano chiesto un passaggio per il Presidio Meridionale. Di norma il capitano non avrebbe accettato una proposta del genere se non dietro una cospicua somma di denaro, ma questa volta aveva fatto un'eccezione. Non solo perché quelle persone si erano offerte come guardie di scorta al carico, ma anche (e soprattutto) per accontentare sua moglie. La donna aveva avanzato la proposta dopo essere stata aiutata più di una volta da alcuni membri dell’allegra combriccola nella gestione dei suoi affari.

    Chiudendo gli occhi e aspirando l'aria salmastra, l’uomo riportò alla mente la prima volta che aveva visto la sua consorte: i riccioli biondi le ricadevano a ciocche bagnate fino alla vita sottile mentre prendeva il sole su uno scoglio con un paio di amiche. Ernesto l’aveva adocchiata subito col suo cannocchiale e, una volta attraccato al porto, si era inventato una scusa per andare a conoscere quella sirena. Diversi anni dopo aveva battezzato la propria nave col nome della sua compagna, Miriam. Da quel giorno sembravano passati secoli e il capitano ne aveva viste di cotte e di crude, tuttavia nemmeno un lupo di mare del suo calibro poteva dirsi preparato a ciò che stava per accadere.



    Uno scossone percorse la nave facendola tremare in maniera terribile e un boato assordante fece vibrare l’aria. Quando le iridi cristalline del capitano cercarono la fonte di quel sinistro avvenimento, si scontrarono con uno spettacolo raccapricciante: dalle profondità degli abissi erano sorti tentacoli di dimensioni titaniche e uno di questi aveva appena travolto la poppa della nave. Come se ciò non fosse abbastanza terrificante, Ernesto scorse nella nebbia la sagoma di un grosso vascello che avanzava minaccioso nel silenzio. Il ponte era invaso da fuochi fatui, le vele si ergevano logore e quando il colosso fu abbastanza vicino un’amara consapevolezza colpì il Ciclone, che riconobbe dall’arpia dal volto straziato la polena del leggendario Veliero Maledetto – Graogramàn.

    La leggenda narrava che il galeone fosse infestato dagli spiriti delle innumerevoli persone che nel tempo avevano servito nella ciurma. Alcuni pensavano che la nave possedesse una propria volontà, altri sussurravano che fossero le anime incatenate a bordo ad amalgamarsi in un’unica entità ostile. Inoltre si vociferava che quel vascello avesse la capacità di risvegliare esseri immondi e richiamarli dalle viscere del mare e, a giudicare da quei grossi tentacoli, Ernesto fu certo che non si trattasse solo di favole. Il capitano tuttavia non capì il motivo per cui il Graogramàn li stesse attaccando. L’uomo aveva vissuto tra le onde per tutta la vita e quella non era la prima volta che avvistava il Veliero Maledetto, eppure quest’ultimo non si era mai avvicinato tanto. Infatti, fin da quando era un garzone, i marinai più esperti lo avevano rassicurato che gli unici attacchi alle imbarcazioni da parte della bestia erano sempre risposte a tentativi di arrembaggio.

    « Per le divinità marine…! »

    Esclamò il capitano prima di recuperare il corno ai piedi del timone e dare l’allarme all'equipaggio. Quando il richiamo suonò per la seconda volta la ciurma era già sveglia a causa dall'ennesimo scossone che nemmeno il più inesperto dei mozzi avrebbe associato ad un semplice cavallone. Gli uomini avevano lasciato le proprie brande sottocoperta per affacciarsi sul ponte, dove uno scenario lovecraftiano si stava manifestando: lunghi tentacoli viscidi emergevano dalle acque scure per avventarsi sulla Miriam, che con stoicismo non pareva disposta a cedere. Eppure era palese che quella situazione non potesse continuare in eterno, pertanto era necessario trovare una soluzione al più presto… ma quale?

    La ragazza vestita da Guitto a cui Ciclone aveva ceduto la sua cabina personale - perché una signorina per bene non dovrebbe dividere la stanza con degli uomini - trovò la propria risposta lanciandosi giù dalla barca. Chi immaginava di vederla galleggiare o sparire fra le onde avrebbe ben presto scoperto una realtà ben più scioccante: la fanciulla correva sulla superficie del mare come uno spettro, brandendo un hula hoop argenteo in grado di tranciare le appendici come se fossero burro. Poi la giovane lanciò qualcosa verso il grosso veliero fantasma, provocando una detonazione che fece saltare parte del parapetto alla destra della polena. Dopodiché la fanciulla si fece strada attraverso i tentacoli verso la Miriam, seguita dalla nefasta imbarcazione.

    Come prestabilito dai membri della MxM, Jester aveva attirato l’attenzione su di sé in modo che il Graogramàn si affiancasse alla nave mercantile per permettere ai compagni di salirci. Se tutto fosse andato secondo i piani, quest'ultima non avrebbe dovuto rimetterci, o almeno non troppo: il Giullare aveva incaricato skekDor e Van Vite di occuparsi del capitano Ernesto, spiegandogli la situazione e porgendo le più sentite scuse da parte della Marina x Mercantile. Quest'ultima rappresentava la minaccia che aveva attirato il Veliero Maledetto e si auspicava di non rispondere al fuoco per non aizzare ulteriormente la creatura degli abissi. Nel frattempo Black Star e Daligar si sarebbero occupati di sorvegliare i cannoni ai lati dell'imbarcazione fino all’inizio dell'arrembaggio al Graogramàn. Ovviamente il compito si sarebbe rivelato tutt'altro che semplice, in quanto si sarebbero presentati gruppi di marinai in preda al panico e desiderosi di affondare la minaccia a colpi di artiglieria. Che fosse il caso di cercare qualche altro volenteroso alleato per affrontare un vascello pieno di entità sovrannaturali?



    @ Nightrun – Blain: Ci tocca una giocata flash in chat per stabilire cosa sarà detto col capitano Enrico.

    @ Mugna – Bonx: Dato che state aspettando le revisioni dei poteri vi lascio questo turno del tutto autoconclusivo. Potete comportarvi come più vi piace coi png che tenteranno di utilizzare i cannoni, sempre che vogliate attuare il piano prestabilito.

    @ Animo: Hai carta bianca. Fai come desideri: puoi attaccare, metterti d'accordo con un membro della MxM, affogare tutti... sorprendici!

    Per eventuali dubbi e domande il bando in bacheca è a vostra disposizione. La scadenza è fissata a 28 gennaio.
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    90

    Status
    Offline
    [MxM] Il Veliero Maledetto
    Fase: I
    Finalmente era arrivato il momento di un in carico serio. Da quando aveva fatto il patto con la giovane strega che gli aveva promesso azione e avversari degni della sua fama e potenza, ma le settimane passarono, e oltre a una misera battaglia per mettere alla prova le sue abilità, nessun compito gli fu più assegnato, almeno fino a quel momento.
    Tirò un grosso respiro, assaporando quell’aria salmastra che solo in mezzo al profondo blu si poteva percepire. Mentre lo sguardo mirava verso l’infinito oceano, seduto a gambe incrociate sull’asta di prua, il giovane ragazzo incurante dell’umide e fredde folate di vento che erano routine in alto mare indossava l’ormai consueto giacchetto a collo alto senza maniche che lo contraddistingueva. Il nero indumento si abbinava alla perfezione al classico capello da pirata malamente ricamato e decorato da un piccolo teschio sul lato frontale che indossava sopra al capo, il quale veniva mantenuto fermo con una mano, evitando cosi che le folate di vento potessero strapparglielo di dosso e portarselo via.
    Le luci di una nascente alba attraversavano come lame divine le nuvole che li sovrastavano, lasciando passare solo alcuni di quei caldi raggi di sole oltre quel fitto filtro grigiastro che ricopriva il cielo. Quello era uno spettacolo magnifico, che seppe addolcire pure l’animo irrequieto di Black Star, ma non era salito su quella nave per poter approfittare dell’incredibile panorama, e tantomeno per fare da scorta al veliero, come invece era stato raccontato a quell'alloco del capitano di quella misera nave; come Jester gli avrà detto che aveva la possibilità di essere scortato dal più grande dei guerrieri, avrà subito accettato l’offerta senza pensarci due volte permettendogli cosi di salire a bordò, pensò, ma il loro scopo era tutt’altro: puntavano a un qualcosa di portata maggiore, a un qualcosa che da ormai tempo immemorabile veniva tramandato e raccontato in leggende e miti con storie agghiaccianti diffuse da pirati e mariani di ogni dove, ma per tutto ciò doveva aspettare. Doveva avere ancora un po' di pazienza, attendere il momento propizio per poter entrare in azione, e per sua fortuna non dovette attendere ancora molto.
    A rompere la quiete fu un violento scossone che colpì la prua della nave, facendogli perdere l’equilibrio e per poco non annegare nelle pericolose acque. Una mano rapida si agganciò al bastone di prua, mentre la mano sinistra sorreggeva il capello da pirata sul capo. Un sorriso beffardo e divertito gli si presentò sul volto alla realizzazione che finalmente era arrivato il suo momento, e ci sarebbe stata un po’ di quell’azione tanto da lui bramata.
    “Oooop!” Con una singola flessione del braccio, si riportò sopra la rigida asta. Compiuti pochi passi e con un piccolo balzo raggiunse il pontile sul lato di prua:“Finalmente si Inizia!” Esclamò mentre con le braccia all'altezza dei fianchi osservava il panico fra i marinai che piano piano aumentava mentre iniziavano a comprendere ciò che stava accadendo. Rimase una decina di secondi fermo a fissare il caos, fino a quando un ciclopico tentacolo spuntò imponente dal mare oltre la cupa nebbia che aveva avvolto la nave in pochi secondi, per poi scuotere ancora una volta la nave con un violento colpo. Perse per un attimo l’equilibro, ma senza cadere questa volta, ma controllando bene il brusco movimento per poi carico e vivace correre verso i cannoni sul lato destro del pontile e saltare sopra uno di quest’ultimi con un estasiato grido
    “Graogramàn veniamo a prenderti! YAHOOOO!” la voce ancora non del tutto sviluppata del ragazzo data la giovane età fece risultare quel grido un po' più acuto del normale, valorizzando ancora di più quell’urlo di esaltazione.
    Sporgendosi pericolosamente da sopra il cannone rimanendo attaccato a una solilda corda si rivolse all’inquietante mostro verso uno dei suoi tentacoli che gli stava attaccando, come se potesse sentirlo
    “HAI SCELTO IL RE DEI PIRATI SBAGLIATO CON CUI PRENDERTELA STUPIDO POLIPO!Vieni, Fatti sotto! TI GONFIERò CON TALMENTE TANTI PUGNI CHE TUA MADRE TI SCAMBIERà PER UN PESCE PALLA QUANDO AVRò FINITO CON TE!”
    Urlo preso dall’euforia e dal caos che si era creato sulla nave, e mentre rideva a squarci gola, i primi marinai guidati probabilmente dalla paura e da un istinto di sopravvivenza si diressero verso la fila di cannoni “presidiata” da Black Star. I primi ad arrivare furono tre semplici membri dell’equipaggio dei quali, il più svelto si fiondò subito sul cannone a lui più vicino, e incurante del fatto che ci fosse sopra un ragazzino iniziò il più rapidamente possibile a preparare un colpo di cannone per difendersi e poter avere salva la vita, ma senza che vedesse nemmeno arrivare il colpo, una possente spinta della pianta del piede diretta in pieno petto lo spinse indietro, facendolo cadere a terra seduto.
    “Hey! Tu togliti dai piedi! Lascia fare a noi professionisti della M x M mezza cartuccia!”
    Un’offesa del genere avrebbe sicuramente vilipeso e irritato qualsiasi uomo di mare che si fosse definito tale, e sicuramente gli avrebbe risposto se non fosse stato per quella spada nera che il giovane gli aveva sventolato a pochi centimetri dalla faccia chinandosi da sopra il cannone, e la lama , lenta e un minimo teatrale si sposto andando successivamente a puntare contro gli altri due marinai sopraggiunti, invitandoli cosi a farsi indietro in quel muto gesto. Proteggere quei cannoni ed evitare che i marinai rispondessero all’offensiva era il primo dei suoi incarichi, ma se il piano fosse andato tutto come previsto, il bello sarebbe ancora dovuto venire.
    »Energia: 110%
    »Stato fisico: leggermente infreddolito
    »Stato mentale: euforico
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio:Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento: Slot Number 2 -Blade of blackness: Una lunga spade nera dalla lama Bianca. All’altezza dell’impugnatura tre punte affilate aumentano la potenza di eventuali pugni. La lama e collegata a una lunga catena nera. [X]
    »Slot I:
    »Slot II:

    edit: correzione errori di battitura



    Edited by Black__Star - 25/1/2018, 10:51
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    4,984

    Status
    Offline
    Quanto tempo era passato dal loro incontro a Undarm? Oddio, ma chi se ne frega?! Il ragazzo si lasciò ciondolare sull’amaca che gli era stata assegnata nel grosso stanzone dove dormivano tutti gli uomini a bordo. Solo Jester aveva avuto una stanza a parte. Una vera fortuna non avere quella furia sotto forma di donna sempre vicino! Abbozzò un sorriso al pensiero, mentre ripensava alla vita trascorsa nella cittadina nel Presidio Ovest. Niente di speciale, eppure dubitava avrebbe rivisto un periodo di pace del genere da quel momento in avanti. Aveva scelto di seguire quella pazza e la sua ciurma e doveva tirare avanti.

    I suoi compagni di viaggio non dovevano essere più normali di lui, ma si sa: chi va con Jester impara a…jestare? No, com’era quel detto? Vabeh, meglio riposare. Il suo compito era stato quello di trovare informazioni sul Veliero Maledetto e lo aveva fatto. Ora, doveva aspettare che si presentasse per abbordarlo e sarebbe dovuto essere in forze. Chiuse gli occhi e si lasciò cullare.

    Non seppe dire quanto tempo era passato da quando aveva chiuso gli occhi ai primi scossoni. Sperò tanto. Guardando fuori dall’oblò accanto la sua amaca vide la nebbia addensarsi. Era uno dei segnali. Scese da quel letto -se così si voleva chiamare- e si infilò con calma gli anfibi. Non erano particolarmente comodi, troppo rigidi per i suoi gusti, ma non aveva avuto scelta: lavorando al porto le sue scarpe solite si erano distrutte quasi subito per l’umidità e aveva dovuto adattarsi. Per l’occasione si era anche comprato una giacca in pelliccia, che lo tenesse al caldo quando spirava il vento della bonaccia -o un qualsiasi altro vento gelido. Gli calzava a pennello e la sfoggiava con un certo orgoglio: nera, lunga fino ai fianchi e le maniche coprivano perfettamente gli arti fino al polso, lasciando che i guanti dello stesso colore coprissero il resto. Un ultimo sguardo fuori dall’oblò gli rivelò ciò che già sospettava: a coprire l’apertura nel legno vi era una vistosa ventosa e parte di un gigantesco tentacolo. Il momento era arrivato.

    Si incamminò per le scale mentre si udivano le prime urla di panico. Urtò un paio di marinai sbiancati e ne superò un altro in preda a un attacco di vomito. Ma forse era solo in post-sbornia. Lasciò che se ne occupassero i suoi compari, lui aveva di meglio da fare. Si accese una sigaretta e prese le scale che salivano al livello del ponte, dove si trovavano i cannoni. Black Star stava urlando in preda a un’eccessiva masturbazione -o mancata tale?- mentre colpiva un marinaio. Furbo.

    Ognuno fa quel che può per sopravvivere, no? Beh, lui andò dal lato opposto della nave. Voglia di dirgli qualcosa non ne aveva. Lasciò girovagare lo sguardo verso l’acqua sottostante: Jester stava facendo i suoi soliti giochi di prestigio. Era proprio buffa. Si fece una grassa risata, mentre la sigaretta gli cadeva fuori bordo. La guardò precipitare, mentre alcuni marinai iniziavano ad affollare il suo lato del ponte.

    «Ohi, ohi!» sbraitò a sua volta, spostando un cannone con un piede e dirigendolo verso gli altri armamenti «Fossi in voi non lo farei.»
    Sotto gli occhi increduli dei marinai, si accese una sigaretta e tirò una lunga boccata, tenendo l’accendino con la destra vicino alla miccia del cannone. Quale modo migliore di tenerli lontani che prepararsi a sparargli addosso?

    Stato fisico: illeso.
    Energia: 100%
    Parte Tecnica:
    Braccio sinistro: Una protesi di uno speciale metallo più resistente del metallo comune, creata con una tecnologia particolare che consente, tramite un computer installato nel cervello, di poter venire modificata da chi la controlla. Tuttavia, al momento, le modifiche presenti consistono solo nell’estrazione di una lama o di una canna come quella di una pistola.
    [Braccio bionico - 1pt.] - [Passiva di Robustezza – 5pt.] - [Lama – 1pt.] - [Pistola – 2pt.]

    Allenamento: I combattenti si allenano fino alla morte e spesso anche oltre. Questo consente loro di sviluppare le capacità del proprio corpo, che normalmente resterebbero sopite o poco sfruttate. Questo continui mantenersi in esercizio consente loro di possedere riflessi sviluppati, agilità superiore al normale, senza considerare forza e resistenza.
    [Fighter] - [Passiva di Riflessi aumentati – 5pt.] - [Passiva di Agilità aumentata – 5pt.] - [Passiva di Resistenza aumentata – 5pt.]

    Note: Dal prossimo post non citerò la parte tecnica già citata per intero, limitandomi a segnare nomi ed effetti.
    Buona quest a tutti.
     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    8,075

    Status
    Offline
    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Perorando la causa di Jester, skekDor aveva acconsentito a far parte di un gruppo di individui di cui non sarebbe stato suo malgrado il solo e unico padrone indiscusso. Se non altro, però, l'accordo stipulato con la strega gli avrebbe offerto diversi vantaggi.
    Nondimeno, Jester aveva accolto in casa sua lo Skeksis per un lungo periodo. E sebbene, il mezzo-Mistico appartenesse di per sé alla cerchia delle divinità malevole, possedeva similmente uno spiccato senso etico. In altre parole, doveva ricambiare la cortesia gratuita, in qualche modo.

    Ecco perché quel giorno il primo sole del mattino lo accolse appollaiato alle sartie di una nave. L'imbarcazione, ribattezzata col nome della moglie del capitano, procedeva spedita verso il Presidio Meridionale.
    Non una sola nube oscurava il cielo, per volere dello Skeksis. Così, i raggi luminosi non trovarono ostacoli ad attraversare la superficie cristallina del Frammento, e skekDor poté assorbire l'energia necessaria a sopravvivere ancora per un altro giorno.
    C'erano marinai, qualche metro sotto di lui, ma nessuno ebbe l'ardire di disturbarlo, o di chiedergli come avesse fatto ad arrivare tanto in alto, vista la veneranda età e gli impedimenti dovuti alla gran gonna che portava addosso.
    Comunque, terminato il rituale mattutino, skekDor mollò la presa degli artigli sulle corde e si lasciò cadere giù. Anziché piombare sul ponte come un sasso, la sua gonna si gonfiò del vento che spirava dai flutti, e la grottesca creatura si adagiò al suolo con la stessa grazia di una piuma.
    Sprimacciò le spalline, tese ben bene la veste, e infine si sistemò le poche piume che gli erano rimaste in testa: ecco, ora poteva dirsi pronto!
    Pronto a cosa? Beh, non certo alla colazione. Quanto a dar spettacolo di sé! Il piano era concordato, e la strega gli aveva fornito tutti i dettagli del caso. C'era solo da aspettare un particolare evento, e quindi convincere uno sciocco mortale a lasciarlo fare il suo lavoro. Ordinaria amministrazione, sebbene skekDor preferisse i fatti alle parole.

    Qualche ora dopo, uno scossone fece l'intero corpo della nave, annunciando che i preparativi fossero ultimati, e che dunque potesse iniziare la festa!
    Come prima cosa, skekDor raggiunse col suo solito passo pinguiniforme il capitano. Doveva impedirgli di far sciocchezze! In suo aiuto, il giovane Vite.

    Ernesto, detto "il Ciclone", suonò per la seconda volta il corno. Doveva proprio esser su di giri! O forse non aveva mai visto un vascello fantasma, prima di allora...

    Vite anticipò lo Skeksis, introducendo grossolanamente la MxM. In altre parole, spiegò al capitano che il gruppo fosse lì per far da scorta al veliero.
    Il mezzo-Mistico ci mise del suo: "E se avrai la piacenza di non far troppo chiasso, mortale, magari riuscirò a trovare la concentrazione adatta per impedire che la tua bagnarola subisca troppi danni. Mh?"
    Ma l'umano non pareva poi troppo convinto.

    skekDor sospirò e portò pazienza. Del resto, aveva promesso a Jester di gestire la faccenda al meglio. Si passò una mano sugli occhi per trovare la calma e poi riprese: "Cercherò di esprimermi con semplicità: la MxM, la società che rappresentiamo, è pronta a offrirti i suoi servigi. Lascia fare a noi, umano, e perdonaci per aver messo un po' di pepe in questa giornata di bonaccia." Ostentò il migliore dei suoi sorrisi da mercante. Una mutria falsa come una cambiale gli impreziosiva il becco, e screpolava il trucco.
    Anche Vite provò a rassicurare Ernesto riguardo la veridicità di quelle parole.
    Ma il vecchio lupo di mare guardò i due con fare perplesso e furioso. Ci teneva proprio a dar battaglia alla nave!
    Vite, di nuovo, provò a far ragionare l'umano. Ma il ragazzo mancava di mordente! Serviva un argomento convincente, spiccio!

    Anticipato, skekDor ebbe tutto il tempo di contare fino a dieci. Un toccasana per uno che prendeva d'aceto molto facilmente. Riformulò le ingiurie che la sua mente aveva partorito, e di nuovo s'impose di rispettare gli accordi presi col giullare: "Vedi..." Iniziò, mellifluo: "Sarebbe proprio questa la nostra intenzione. Occuparci del vascello e impedire che si perdano inutilmente vite umane. Se volessi farci la cortesia di concordare con noi la giusta strategia da seguire, te ne saremmo estremamente grati. E in cambio, faremmo del nostro meglio per concludere la faccenda in fretta. Cosa ne pensi di questa proposta, capitano?" Domandò, ticchettandogli con un artiglio sulla giubba.

    Il capitano lo osservò con fare pensieroso, quindi minacciò di gettarli in mare, qualora anche uno solo dei suoi avesse perso la vita. Tipico ragionamento da omuncolo diffidente. Ah, come li detestava i mortali, lo Skeksis...

    Un baluginio sinistro accompagnò quindi le sue successive parole: "La morte non è che uno stato momentaneo, per chi è in grado di vedere i fili che animano la marionetta. Offrici il tuo aiuto, e noi in cambio rispetteremo gli accordi."

    E infine, sostenuto da Vite, provò a convincere il capitano per l'ennesima volta. In questo caso, impartendogli un ordine diretto, seppur velato: giusto per fargli capire che i bimbi avrebbero dovuto mettersi al sicuro, mentre gli adulti si sarebbero occupati del resto!

    "Puoi offrirci il supporto richiesto, capitano? Non è difficile. Voglio solo che ti occupi della tua nave, gestendo i tuoi uomini al meglio. Ci rivedremo alla fine di tutto questo. Fino ad allora, vorrei che ostentassi l'apertura mentale di non tirar le somme prematuramente." Concluse con voce anche fin troppo paziente, e poi rivolse l'attenzione al suo compagno, rispondendo laconicamente al suo invito a prestare soccorso a Jester: "Sì, è tempo di andare in battaglia."

    Pur tuttavia, "il Ciclone" si dimostrò ancora una volta un gran testardo. Anziché fare come detto da skekDor, suggerì di poter far sparare qualche colpo di cannone ai suoi uomini.
    Un tic nervoso fece battere la palpebra destra di skekDor più volte. Ora lo ammazzava-ora lo ammazzava-ora lo ammazzava...

    Di nuovo, skekDor era stato anticipato dal ragazzo. Aprì il becco, ma non fece in tempo a parlare. Dopo aver tirato un'occhiataccia al giovinetto, rispose al capitano: "L'hai detto tu, no? Che quella nave sembrava piena di anime erranti? Il male genera solo altro male, capitano. Sparargli, potrebbe rendere il vascello più forte. O peggio, convincere quella ciurma che sei tu la creatura da temere di più, qua sopra. Lascia che se ne occupi la MxM. Abbi fiducia in noi, in ciò che ti abbiamo detto finora. E proteggi la tua nave, mentre noi penseremo al resto." Doveva aver bevuto parecchie camomille, quella mattina. Il suo umore era più roseo del solito.

    Vite gli si fece vicino, indicando gli altri due membri della MxM impegnati a sorvegliare i cannoni. Chissà che stavano combinando, chiese.
    skekDor portò una zampa al becco, sussurrando a Vite: "Cosa vuoi che ne sappia? Non ho il dono dell'ubiquità. Non più, almeno!"

    Subito dopo, riportò l'attenzione sul capitano, che da bravo scaricabarile, stava provando a insinuare che l'attacco fosse dovuto alla loro presenza a bordo: "Affatto. Dico solo che non avete motivo, voi della nave, di mostrarvi ostili. Lo faremo noi, per voi. E questo dovrebbe attirare la loro attenzione, e quindi il loro fuoco, lontano dalla nave. Non è questo che vuoi, in fin dei conti?"

    Jester passò rasente alla nave, tranciando tentacoli lungo la via e facendo avvicinare la chiglia del vascello paurosamente al ponte della Miriam. Era tempo di arrembaggio!
    Ghignando divertito, skekDor spostò un'ultima volta il becco verso il capitano Ernesto. Allungò un braccio e, anticipando la reazione dell'umano, gli solleticò il mento barbuto con gli artigli: "A presto, uomo."

    Subito dopo, si concentrò unicamente sul Graogramàn. Doveva salire a bordo.
    Prima di tutto, innalzò l'invisibile Barriera del Cristallo. Sebbene fosse conscio del fatto che gli spettri avrebbero riconosciuto a una prima occhiata la sua anima immortale, non era escluso che gli avrebbero comunque provato a fare del male.

    Staccò i piedi da terra, sollevandosi a mezz'aria. Poi, alterando il suo centro di gravità eterico, si dispose orizzontalmente e schizzò verso la prua della nave fantasma.
    Avrebbe cercato un punto libero lungo la linea della balconata, di modo da avere solo il mare alle spalle. Trovatolo, sarebbe atterrato lì, pronto ad affrontare chiunque gli fosse venuto contro.

    E Vite? Non erano affari suoi!

    Salute: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:


     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Hit Once, Hit Hard

    Group
    Member
    Posts
    4,022
    Location
    Da un posto EPICANTE

    Status
    Offline
    Decidi di imbarcarti sulla nave conosciuta come “Miriam”, nome della moglie del capitano che la guida: Ernesto detto il Ciclone.
    Non è la prima volta che sali a bordo di una nave, spesso l’hai dovuta usare per spostarti all’interno dei mari del tuo vecchio mondo. Ti sdebitavi con i marinai aiutandoli con gli ormeggi, le vele e perfino a scaricare il carico una volta giunti a destinazione. Però non dovrai fare nessuna di queste cose durante questo “passaggio”.
    Decidi di metterti su un punto isolato del ponte, a prendere il sole e a meditare. La concentrazione rende la tua mente più ferma e stabile, pronta a prendere le decisioni giuste nel caso ci fossero combattimenti.
    Jester ti ha avvertito su quello che state andando incontro e tu non hai paura. Sai che se la cosa finirà liscia la MxM ne otterrà un grande vantaggio.

    Il momento arriva prima di quanto avessi sperato e ciò ti confonde le idee.
    Prima senti un colpo alla nave e ti risvegli dal tuo profondo stato di meditazione, particolarmente profondo dato che sei riuscito a ignorare un tipo rumoroso come Black Star per tutta la durata del tragitto.
    Quando vedi la nave fantasma capisci che tu e skekDor, lo strano volatile, dovete andare a parlare con Ernesto, provandolo a calmare.

    Dapprima nemmeno con i vostri sforzi riuscite a convincere il capitano Ernesto, che lentamente però si tranquillizza quando iniziate a promettere di attivare i servizi che avete offerto a lui e alla sua nave.

    "Sarebbe il caso che io e il mio compagno andassimo fuori a prendere posto per la battaglia”

    Provi a dire.

    "La soluzione? I nostri uomini migliori sono già sul campo. Lei mantenga il controllo e noi pensiamo al resto. Vero skekDor?! "

    Continui incalzando.

    "Penso che l'attacco sia stato molto improvviso, ha scosso persino noi e siamo venuti a tranquillizzarla. Lei mantenga il sangue freddo là fuori ci pensa la MxM"

    Concludi infine con skekDor a darti sostegno.
    Il capitano inizia a riporre fiducia in voi, che nel mentre uscite fuori pronti a prendere posto sul campo di battaglia.
    Alzandosi da terra lo vedi partire per la nave nemica. D’altro canto tu non vuoi rimanere indietro e il sangue che ti scorre nelle vene ti dice di andare ad aiutare il tuo compagno di gilda.
    Da dietro la schiena recuperi il tuo fedele bastone: L’indistruttibile.
    Con una piccola corsa guadagni velocità e usando la tua arma come asta, decidi di piantarla sulle assi della nave e usarla come leva per darti più spinta.
    Grazie alla giullare la nave si è affiancata e riesci ad atterrare poco distante da skekDor.

    "Non è buona educazione lasciare i compagni di gilda da soli. "

    Il bastone inizia ad essere impugnato con più forza e a tornare alla sua funzione primaria, cioè essere un’arma.


    Vite Van Dukge
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Ottimo
    Mana: 100 %

    Passive:

    L’indistruttibile:
    Un semplice bastone, ad una prima occhiata, lungo un metro e venti coperto in più punti da lunghe fasce rosso ruggine. Il colore del legno è grigio cenere e per quanto esile, il suo punto di forza sta proprio nell’essere duro come il più puro dei metalli. Una mazzata da parte sua sicuramente si ricorda per un bel po’.

    - (Arma bianca; Duro come metallo)

    Patto degli Antichi Alberi:
    Legame sviluppato con gli Alberi Antichi al fine di poter evocare in qualsiasi momento i bastoni che avevano da offrirgli. Per poter siglare il patto ho dovuto cedere il suo occhio destro e giurare sulla sua vita di non venire mai meno agli accordi imposti.

    - (Passiva Only gdr)

    Asso nei bastoni:
    Vite è a tutti gli effetti un provetto guerriero nell’uso dei bastoni. Grazie a questa abilità riesce perfino a impugnare le sue armi con le dita dei piedi, menando colpi come se gli impugnasse direttamente nella mano buona. Questa sua bravura gli è stata trasmessa dal patto con gli Antichi Alberi che, vedendolo degno, gli hanno anche insegnato come evocare le sue armi con agilità fulminante.

    - (Maestria nell’uso dei bastoni da combattimento; Insta-casting)

     
    Top
    .
  6.  
    .
    VOREL
    VOREL ¤ OF THE HULL CLADE
    SIMIC¤ ¤ ¤90%
    Una battaglia -da quanto non partecipava ad una battaglia? Una di quelle serie, s'intende, una vera battaglia. Non uno scontro tra pari, non un duello d'addestramento, non una prova d'abilità: una battaglia propriamente detta, ove gli schieramenti si delineano chiari e -procedendo corali- si fondono in un clangore di urla e di armi. Una battaglia insomma. Una di quelle che Vorel, ad essere onesti, non ha mai esperito.
    Là su Ravnica, nella matassa cittadina di viuzze e di regolamenti, dare battaglia era probito: al più ci si concedeva qualche rissa (o qualche razzia) ma il tutto rapidamente e nel segreto, per poi fuggire prima dell'arrivo dei guardiani dell'ordine. E Vorel, figlio di un passato non troppo ligio, ne sapeva per certo qualcosa: non era forse stato un Gruul turbolento? Un capobanda riottoso, una testa calda? Per merito suo le gilde rivali avevano subito parecchi disguidi e la città stessa aveva più volte arrestato la sua incessante fame nei confronti delle terre selvagge. Però, di qui a dire che Vorel aveva mai partecipato ad una vera battaglia, faceva una gran differenza: quello odierno sarà dunque il suo primo battesimo -così che, nel suo futuro imminente (lassù a Nord, dove i Lich lo aspettano a sua insaputa), il mutaforma possa vantare nuove e corroboranti esperienze.

    Ehi, Boss! Che devo fare?

    Un grido sostenuto in direzione della ragazzina che lo aveva arruolato, una richiesta di direttive per il marinaio improvvisato che era: non che Vorel fosse digiuno d'acqua -era un tritone, che diamine!- eppure la sua perizia si limitava al nuoto autonomo, svolto di persona e senza gli schemi che una nave comportava. Perchè, a conti fatti, chi mai le aveva viste imbarcazioni tanto grosse lungo gli stretti canali di un quartiere dove murature e vetrate cristalline si accatastavano le une sulle altre per contendersi la vetta di Ravnica?

    Hai bisogno di una mano?

    Perciò, quando il Biomante aveva deciso di salpare alla volta del Sud -quando, smarrito rapidamente il proprio obiettivo dalle terre appestate dell'Ovest, s'era ripromesso di riprendere a viaggiare per esplorare con più cura il semipiano tutto- senza troppe preoccupazioni egli aveva preso postazione entro la ciurma e s'era dato da fare con i lavori più umili che fossero di competenza d'un mozzo: non amava spazzolare il ponte, già meglio con cime e vele, ma la sua specialità -aveva scoperto- era scrostare la chiglia di tutta la fauna e la flora marina indesiderate. E si può ben dire: per chi non nutre difficoltà nel respirare sott'acqua (o nel muoversi tra i flutti a suo pieno agio) un lavoro del genere può addirittura svolgersi mentre la navigazione è in corso -e tanto sta avvenendo anche quando gli enormi tentacoli degli abissi si palesano prima a Vorel e poi, sul ponte, al resto dell'equipaggio.

    Sì, forse è il caso...

    Peccato che, là sotto la nave dov'è ora, per quanto egli si sgoli le sue parole non giungeranno mai alla Circense: l'acqua deforma i suoni, spezza la proposta del giovane, filtra il dialogo con spruzzi ed onde dimodochè Jester non colga (a ragione) l'intento del tritone.
    Poco male: tra i compiti per i quali è stato ingaggiato -tra le mansioni ch'è tenuto a svolgere- vi è pure la salvaguardia della Miriam (quella nave su cui presta servizio). E pertanto, senza pensarci poi troppo a lungo -dando sfogo all'impulsività che gli è propria- Vorel passa all'azione contro le appendici robuste del kraken perso nell'oscurità più profonda: non gli serve che mutare leggermente aspetto -sarà sufficiente guadagnare fauci temibili e mandibole adatte- per poi azzannare il gigantesco mollusco. E chissà che non sia anche buono, che dopo tanto faticoso lavoro un po' d'appetito in effetti gli stava brontolando nello stomaco.
    PASSIVE SKILLS
    BIOSHIFTMETAMORFOSI SCENICA
    SYNCOPATEMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    EQUIPMENT
    SLAUGHTERHORNTRIDENTE (ARTEFATTO)
    SIMIC CHARMMETAMORFOSI CONGIUNTA
    ACTIVE SKILLS
    MEDIOADAPTIVE SNAPJAWOFIS
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,810
    Location
    Wanderlust

    Status
    Offline

    Il capitano della Miriam stava suonando il corno per la seconda volta quando due degli ospiti che aveva a bordo lo raggiunsero: si trattava dell'uomo dalla benda sull'occhio e l'inquietante rapace umanoide.
    «Siamo qui per fare scorta al veliero e al suo carico. Ci manda la giullare»
    «E se avrai la piacenza di non far troppo chiasso, mortale, magari riuscirò a trovare la concentrazione adatta per impedire che la tua bagnarola subisca troppi danni. Mh?»
    Il primo a parlare fu Van Vite subito seguito dal pennuto, Ciclone ignorò l'arroganza di quest'ultimo e con voce autoritaria ordinò.
    «Parlate!»
    «Siamo semplicemente qui per aiutare, alleati per tirarla breve. Basta che ci dica dove c'è carenza di personale»

    «Cercherò di esprimermi con semplicità: la MxM, la società che rappresentiamo, è pronta a offrirti i suoi servigi. Lascia fare a noi, umano, e perdonaci per aver messo un po' di pepe in questa giornata di bonaccia.»
    A prendere la parola fu nuovamente l'umano seguito dal suo compare e il lupo di mare non poté che inacidirsi a quelle stupide dichiarazioni.
    «Una ciurma fantasma ci sta attaccando, direi che dovremmo distruggerla...» Il suo sguardo si spostò dall'unico occhio visibile del giovane a quelli rossi della creatura poi cosa intende con aver messo un po' di pepe?»
    La domanda era carica di sospetto, erano forse stati loro provocare l'ira del Graogramàn?
    «Niente, non se ne preoccupi Capitano ci pensiamo noi a questa situazione spinosa. Come possiamo creare un'offensiva per rispondere al nemico?»
    Negò subito Van Vite, poi fu lo Skeksis di aprir becco.
    «Vedi... sarebbe proprio questa la nostra intenzione. Occuparci del vascello e impedire che si perdano inutilmente vite umane. Se volessi farci la cortesia di concordare con noi la giusta strategia da seguire, te ne saremmo estremamente grati. E in cambio, faremmo del nostro meglio per concludere la faccenda in fretta. Cosa ne pensi di questa proposta, capitano?»
    Ernesto poggiò una mano sul fianco con fare esasperato mentre con l'altra teneva saldamente il timone. L'espressione sul suo volto era glaciale e le sue parole appena sussurrate cariche di minaccia.

    «Se solo uno dei miei uomini dovesse perire andrete a fare compagnia ai pesci.»

    Il rapace sembrò illuminarsi a quelle parole e sostenne lo sguardo del capitano.
    «La morte non è che uno stato momentaneo, per chi è in grado di vedere i fili che animano la marionetta. Offrici il tuo aiuto, e noi in cambio rispetteremo gli accordi.»
    Blaterò subito interrotto da “un occhio”.
    «Guardi, la prego di scusarci per la situazione. In qualità di guardie del corpo stiamo cercando di fare del nostro meglio e sono sicuro che chi ci coordina abbia già preso le giuste contromisure.»
    Come se il fato si stesse beffando di loro in quel preciso istante un nuovo scossone percorse la barca ed Enrico dovette far fede a tutto il suo equilibrio per non cadere.
    «Lo spero per voi!» Annunciò quasi ringhiando «E lei la smetta con questi discorsi»
    Disse rivolgendosi al pennuto.
    «Esigo una soluzione al più presto.»
    I due lo accontentarono.
    «La soluzione? I nostri uomini migliori sono già sul campo. Lei mantenga il controllo e noi pensiamo al resto. Vero skekDor?!»
    «Puoi offrirci il supporto richiesto, capitano? Non è difficile. Voglio solo che ti occupi della tua nave, gestendo i tuoi uomini al meglio. Ci rivedremo alla fine di tutto questo. Fino ad allora, vorrei che ostentassi l'apertura mentale di non tirar le somme prematuramente.»
    Concluse, e poi rivolse l'attenzione al suo compagno «Sì, è tempo di andare in battaglia.»
    Ma prima che i due potessero andare il Ciclone espresse i suoi pensieri più a sé stesso che direttamente ai due interlocutori.
    «Allora dirò ai miei uomini di aprire il fuoco, mi sorprende non l'abbiano già fatto.»
    «Penso che l'attacco sia stato molto improvviso, ha scosso perfino noi e siamo venuti a tranquillizzarla. Lei mantenga il sangue freddo là fuori ci pensa la MxM»
    A quell'annuncio l'umanoide intervenne preventivamente, non prima di lanciare un'occhiataccia al compare.
    «L'hai detto tu, no? Che quella nave sembrava piena di anime erranti? Il male genera solo altro male, capitano. Sparargli, potrebbe rendere il vascello più forte. O peggio, convincere quella ciurma che sei tu la creatura da temere di più, qua sopra. Lascia che se ne occupi la MxM. Abbi fiducia in noi, in ciò che ti abbiamo detto finora. E proteggi la tua nave, mentre noi penseremo al resto.»
    Il capitano soppesò le sue parole poi chiese nuovamente se fossero loro la minaccia che attirava il Veliero fantasma, ma anche questa volta risposero negativamente.
    «Affatto. Dico solo che non avete motivo, voi della nave, di mostrarvi ostili. Lo faremo noi, per voi. E questo dovrebbe attirare la loro attenzione, e quindi il loro fuoco, lontano dalla nave. Non è questo che vuoi, in fin dei conti?»
    A quel punto il vecchio annuì con convinzione pronto a collaborare con quella strana combriccola che, a quanto pareva aveva anche un nome.
    «MxM»
    Ripeté per tenerlo bene a mente, poi chiamò un marinaio che conosceva ormai da un'eternità e che aveva una certa autorità su tutto l'equipaggio.
    «Orlando, da il mio ordine a tutti i marinai di aprire il fuoco tra venti minuti se l'attacco non sarà cessato – non prima!»

    L'altro gli lanciò un'occhiata carica di domande, ma prima che aprisse bocca il Ciclone lo precedette.
    «Facciamo guadagnare il viaggio alle nostre guardie.»
    Non dovette aggiungere altro che l'uomo era già corso verso i cannoni.

    ~

    Un gran caos percorse tutto l'equipaggio quando il vascello fantasma arrivò al fianco della Miriam torreggiando su questa con i suoi quindici metri d'altezza e quaranta d'ampiezza. Eppure non tutti si fecero prendere dal panico. SkekDor spiccò il volo in direzione del Graogramàn, al seguito Van Vite s'impprovvisò atleta di salto in alto usando il suo bastone allungabile come asta.
    I due atterrarono sul ponte superiore della nave e immediatamente avvertirono l'aura minacciosa di quel colosso: sembrava che gli spiriti li scrutassero da dietro le logore vele e gli scricchiolii sinistri sotto i loro piedi lasciavano presagire che il pavimento avrebbe ben presto ceduto. Come se ciò non bastasse l'andatura ondeggiante del galeone avrebbe dato la nausea ai più deboli di stomaco e nel silenzio si potevano ascoltare risa di scherno, urla e pianti provenire dalla porta del sottocoperta. Questa si spalancò con un rumore secco e dall'oscurità al suo interno si condensò una nuvoletta grigia da cui vennero sparati due raggi unidirezionali diretti ai due membri della MxM. Gli attacchi sarebbero stati visibili solo pochi secondi prima di colpire i bersagli, invece la nuvoletta sarebbe persistita. Il Graogramàn difendeva sé stesso.

    L'acqua era scura e salmastra, i tentacoli grassi e gustosi eppure la creatura a cui appartenevano sembrava non apprezzare quelle tue attenzioni. Le sue appendici si nascondevano nelle tenebre degli abissi aggrovigliandosi fra loro con l'unica speranza -voglia- di arrotolarsi attorno a te. Eppure tu continuavi imperterrito il tuo attacco, ma era difficile stabilire se fosse possibile distruggere quel titano a morsi, avresti avuto abbastanza appetito?
    Eri ancora immerso in quelle domande quando davanti a te apparve il Giullare che avevi conosciuto sulla Miriam, la sua gamba era artigliata della bestia che la trascinava giù. La donna non sembrava troppo spaventata dalla cosa e, con la lama del suo hula hoop, riuscì a tranciare di netto la carne del Kraken, poi portò la sua attenzione su di te – era come se avesse percepito la tua presenza molto prima. Iniziò a fare segni bisbetici e confusi indicandoti la superficie e ti segnalò un punto preciso nell'oscurità marina. Dopodiché il suo corpo si mosse per risalire in un modo che un essere umano avrebbe definito veloce, ma buffo e goffo se paragonato alle tue capacità. A quel punto – lì dove la saltimbanco ti aveva indicato – un tentacolo più grosso degli altri arrivò veloce come una saetta con il palese intento di travolgerti.

    Eri guardato con astio -Black Star- dal marinaio col culo a terra e i suoi compari, stavano quasi per ringhiarti qualcosa contro, o attaccarti, quando un uomo sulla cinquantina dal fisico asciutto vi raggiunse con passi veloci e misurati.
    «FERMI!»
    Ordinò con voce decisa e allarmata al contempo.
    «Il capitano da ordine di non aprire il fuoco per i prossimi 20 minuti!»

    Non appena finita la frase dall'altro lato della Miriam, dove affiancava il Graogramàn, due appendici si ersero dal mare: la prima si scagliò sul parapetto facendo cedere parte della balaustra, mentre la seconda sembrava mirare alla colonna di cannoni dove stava operando Daligar. Se qualcuno non avesse fatto qualcosa si sarebbe schiantata addosso ad un marinaio e poi lo avrebbe trascinato tra le onde.
    Nel tempo che avrebbe impiegato il Maestro d'armi per raggiungere la scena il primo tentacolo si sarebbe nuovamente eretto con l'intenzione di distruggere le vele della nave.

    Una volta che la Strega raggiunse la superficie si sorprese nell'avvertire a ore due del suo radar, per una distanza di undici metri, le familiari forme di skekDor e Van Vite. A giudicare dall'assenza degli spari i due avevano svolto bene il loro compito sulla Miriam, tuttavia Daligar e Black Star dovevano trovarsi ancora lì. Il Giullare non volle domandarsi quanto la nave avrebbe retto sotto l'attacco del Kraken e preferì infilzare sushi concedendo altri tre minuti all'uomo dai poteri acquatici. A proposito... non riusciva più a percepire la sua presenza, era stato fatto fuori?



    @Nightrun&Blain
    -Se qualcuno ha un aspex spirituale percepisce un numero indistinguibile di spiriti attorno che appaiono, spariscono e si mischiano fra loro. La nuvoletta verde non fa eccezione – era uno spirito.
    -Van Vite capisce che il legno della nave è in ottimo stato.
    -Due raggi unidirezionali sono due offensive magiche da consumo medio (10%), chi ha un auspex spirituale riduce l'attacco ad un basso(5%) potendolo avvertire fin dall'inizio.

    @Animo
    -L'attacco è un medio(10%) fisico e si riduce a basso (50%) se hai un auspex (spirituale o non).

    @Daligar&Black Star
    -Il primo tentacolo distrugge la balaustra, poi si erge con la palese l'intenzione di distruggere le vele con un consumo medio (10%).
    -Il secondo tentacolo vuole pestare e trascinarsi dietro un marinaio con cui Daligar sta amabilmente dialogando.

    Per eventuali dubbi e domande il bando in bacheca è a vostra disposizione. La scadenza è fissata a 14 febbraio.


    Edited by Jester - 7/2/2018, 00:28
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    8,075

    Status
    Offline
    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Vite atterrò proprio accanto allo Skeksis, che nel frattempo aveva evocato i suoi caesti eterei. Così, forte delle sue armi verde fiammeggiante attorno agli avambracci, e avvolto dall'invisibile barriera del Cristallo, skekDor mormorò all'indirizzo dell'umano: "Gran ben salto, mortale. Non avevo dubbi che mi avresti raggiunto. Ihihih!" Ridacchiò, ponendo educatamente una zampa davanti al muso.

    Subito dopo, tornando serio, scrutò con la solita mutria l'ambiente circostante che aveva tutt'intorno. All'apparenza, nessuno avrebbe visto mutamenti nello Skeksis. Eppure, il suo occhio interiore aveva già cominciato a percepire la nave con minuziosa perizia. Sapeva che lì fosse pieno di spiriti, ed era curioso di cerziorarne il numero.
    Se il suo incanto silenzioso fosse andato a buon fine, skekDor avrebbe avuto un'idea chiara degli spiriti tutt'intorno a sé e per buona parte del gigantesco corpo della nave. Avrebbe percepito anche lo spirito di Vite, ovviamente. Ma l'avrebbe per il momento escluso dalla mente, così da non distrarsi. Chissà, magari così facendo sarebbe riuscito anche a farsi un'idea di cosa fossero in realtà i tentacoli che comparivano qua e là, in mezzo al mare.
    E così, la nebbia che comparve non lo colse impreparato.

    "Arrivano!" Tuonò, rivolto a Vite. Anche perché era quasi certo che lui non si sarebbe accorto di niente. Magari avrebbe scambiato la nuvoletta per un fenomeno innocuo.
    Ma il tempo era troppo poco per spiegare la faccenda nei dettagli.

    Sollevò un palmo, e istantaneamente l'animella di un salmone balzò fuori con un guizzo dal legno della nave, come fosse stata la superficie del mare. Si prese in pieno il raggio diretto a skekDor, esplodendo in una miriade di coriandoli smeraldini.

    Nonostante avesse evitato completamente l'attacco, il mezzo-Mistico non sembrò affatto contento di come fosse andata la faccenda. In effetti, aveva sacrificato una gustosa essenza per colpa di quel maledetto inconveniente.
    "Sgrunt!"
    Aggrottò lo sguardo, fece un passo in avanti e batté con fermezza il piede a terra. Gli artigli crepitarono sul legno del ponte, i ciondoli e le cinghie del verdugale produssero tintinnii sinistri.
    Spostò il becco in ogni dove, come se avesse avuto una cospicua folla di fronte a sé. In effetti, forse Vite l'avrebbe preso per pazzo, non potendo scorgere ciò che vedeva lui.

    Dopo mezzo minuto di silenzio, gonfiò tronfiamente il petto e tuonò: "Spiriti, brandelli di ciò che un tempo fu! Non credo ci sia bisogno che io m'introduca a voi. Se possedete la lungimiranza dei morti, sapete bene cosa significa provare a ostacolare il cammino a un dio. Siete stati avventati, ma voglio concedervi lo stesso il beneficio del dubbio. Cessate questa belligeranza immotivata, prostratevi ai miei piedi e rivolgetemi la riverenza che merito..."
    Piegò un lato del becco verso l'alto, in un sorriso spavaldo. Quindi, sollevando al cielo i caesti, concluse: "Fatelo, maledette pittime! O berrete dal calice della mia funesta ira, fino all'ultima goccia!" Esclamò, spalancando il becco così tanto da far dondolare la lingua sul palato.

    Chissà in tutto ciò Vite come l'avrebbe presa. A proposito: aveva evitato anche lui l'attacco?

    Salute: 100%
    Energia: 95%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, a prescindere dal fatto che questa sia eventualmente mascherata da Abilità Passive. Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio]

    - Manto dello sciamano:
    Pur di proteggersi dai colpi, skekDor è disposto a tutto. Anche a sacrificare l’energia accumulata dall’assorbimento dell’anima degli esseri di cui si nutre. In tal caso, si genererà un’animella di colore verde brillante tanto grande da difenderlo dall’offensiva avversaria [Abilità Attiva – Difesa da Attacchi Fisici ed Energetici; Consumo: Variabile (In questo caso Basso)]


     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    4,984

    Status
    Offline
    Cosa c’è di peggio che cercare di farsi ammazzare da dei marinai spaventati? Farsi ammazzare. I marinai l’avevano capito piuttosto bene, dato che nessuno toccò i cannoni. Certo, la paura della bestia marina era forte e qualche sventurato stava ancora valutando se testare le intenzioni del giovane dai capelli corvini. Dall’altro lato del ponte, le cose erano più o meno le stesse. Qualcuno aveva dato ordine di fermarsi e aspettare. Peccato che quello era un vero casino.

    Un tentacolo del Kraken si erse sopra la nave, distruggendo la balaustra e tornando alla carica. Era abbastanza palese che quella barchetta era niente a confronto della potenza della bestia. Chissà se il Giullare sapeva che li aveva condannati a morte? Chissà se gliene fregava.

    Un attimo dopo la distruzione dall’altro lato del ponte, un nuovo tentacolo si erse davanti al giovane, puntando il suo lato della nave. Spostò il cannone verso l’arto del mostro e fece fuoco, ma dubitava che, anche centrandolo, sarebbe riuscito a perforare la pelle del Kraken. E, infondo, nemmeno gli importava più di tanto. Non era la sua ciurma.

    Due dei suoi compagni si erano allontanati dalla nave, atterrando sul veliero fantasma. Sfruttando l’attimo di vicinanza delle due navi e il casino provocato dal mostro acquatico, Daligar puntò il lato del ponte che si affacciava sul loro obiettivo. Prese la rincorsa e si lanciò di corsa verso il ponte dove stavano i suoi compagni, afferrando una fune penzolante dall’albero maestro e lanciandosi verso l’altra nave.

    Perché lanciarsi nel vuoto appeso a una fune? Perché la Miriam sarebbe presto colata a picco. Tanto valeva provarci o precederla.

    Stato fisico: illeso.
    Energia: 100%
    Parte Tecnica
    Braccio sinistro: [Braccio bionico] - [Passiva di Robustezza] - [Lama] - [Pistola]

    Allenamento: [Passiva di Riflessi aumentati] - [Passiva di Agilità aumentata] - [Passiva di Resistenza aumentata]
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    90

    Status
    Offline
    [MxM] Il Veliero Maledetto
    Fase: II
    Inetti. Semplici mezze cartucce in confronto a lui. I marinai incazzati che aveva sovrastato imponendo il proprio dominio sui cannoni del pontile destro si erano evidentemente infuriati data la prepotenza e l’impudenza con la quale il giovane si era rivolto a loro, e marinai forgiati quali erano non avrebbero sicuramente lasciato impunita una tale supponenza; conclusa la minaccia i tre erano pronti a reagire e a gonfiare di botte quel ragazzino prepotente facendoli capire chi comandava su quella nave, ma come un deus ex machina inutile data la facilità con cui Black Star avrebbe messo a tacere quelle tre femminucce, un uomo evidentemente di rango superiore arrivò correndo e con voce decisa ammonì i marinai dallo sparare.
    “Ecco bravi, meglio che stiate indietro se non volete farvi male, o almeno, non sarò IO a farvi del male… “
    Un sorriso beffardo che con la stessa velocità con la quale apparve sul suo volto venne spezzato dall’altrettanto veloce enesimo colpo del polipo gigante che questa volta colpì violentemente le vele della nave.
    La Graogramàn al col tempo si era pericolosamente avvicinata alla nave su cui risiedeva, imponente e mastodontica rispetto alla bagnierola della Miriam che piano piano era sempre sul punto affondare sul fondale degli abissi. “WOW…” esclamò con la bocca spalancata a fissare la ciclopica nave ormai a pochi metri da lui. Con uno scatto si girò ancora una volta verso i marinai ammutoliti dagli ordini del capitano, e con fare teatrale e incurante di possibili altri scossoni e delle vele ormai decadenti si sistemò il cappello, lasciò cadere la spada alle sue spalle in modo tale che potesse scomparire all’interno della sua stessa ombra, poi con sorriso beffardo gli guardò dall’alto verso il basso, data la rialzatura che gli consentiva il sostare sopra i cannoni, e concluse posizionandosi con le mani ancora una volta all’altezza dei fianchi. Rimase solo una manciata di secondi in quella posizione con gli occhi fissi sul marinaio di fronte a lui, ignorando tutto ciò che succedeva sul resto della nave, e ingrandendo il sorriso mostrando cosi tutti e trentadue i denti asserì:
    “Orwar mesami!” per poi girarsi di scatto e compiere un poderoso salto verso l’immensa nave al grido di “YAHOOOO!...” e aggrappatosi e sorretto con solo un piede e una mano a delle crepe nella chiglia della nave si girò verso la Miriam
    “Quella bagnieurola è troppo piccola per contenere la mia immensa grandezza, quindi credo proprio che cambierò nave. Addio mezze cartucce!“
    disse mantenendo il grande sorriso e facendo un rapido saluto con la mano, per poi iniziare la dura, ma nemmeno troppo, scalinata raggiungendo così in massimo una manciata di minuti il ponte del Graogramàn, e ponendo le mani di nuovo all’altezza dei fianchi scrutò l’intero ambiente del quale Skekdor e Vite avevano già potuto fare conoscenza.
    »Energia: 110%
    »Stato fisico: leggermente infreddolito
    »Stato mentale: euforico
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento: Slot Number 2 -Blade of blackness: Una lunga spada nera dalla lama Bianca. All’altezza dell’impugnatura tre punte affilate aumentano la potenza di eventuali pugni. La lama e collegata a una lunga catena nera. [X]
    »Slot I:
    »Slot II:

     
    Top
    .
  11.  
    .
    VOREL
    VOREL ¤ OF THE HULL CLADE
    SIMIC¤ ¤ ¤70%
    Il menu odierno: insalata di polpo, contorno di alghe ed un calice di acqua salmastra. Qualcosa di ripugnante per chi non è abituato a procacciarsi il cibo nelle profondità marine. Ma per Vorel -per quel tritone mutaforma ch'è diventato- si potrebbe dire ordinaria amministrazione.
    O almeno, così dovrebbe essere: in realtà il giovane sfoggia queste forme da non troppo tempo -ha lasciato le pelli da umano da qualche stagione appena- perciò l'intera esperienza serba comunque qualcosa di nuovo. Riuscirà allora il biomante a dimostrarsi all'altezza della situazione? Riuscirà il mercenario improvvisato a resistere in questo frangente? Deve. Perchè il suo boss temporaneo -quella lunatica e strampalata ragazzina che l'ha assoldato- conta su di lui. Chiari sono i di lei segni nell'affidargli la lotta contro il gigantesco kraken, impossibili da fraintendere. Cioè... secondo Vorel, ovviamente: egli li interpreta come sproni per reiterare la lotta, per chiuderla anzi a proprio vantaggio; il Giullare manifesta la necessità di riemergere ma -consapevole che qualcuno deve pur tenere a bada il mostro- si spende allora in gesti inconsulti che dal punto di vista del mutapelle hanno un solo significato: inabissati e colpisci. Distruggilo.
    E ci sarebbe da dire che Vorel non ha motivo di esigere la vita di quel colosso tentacolato salvo per la propria salvaguardia personale -in assenza di evidenti minacce di larga portata, sarebbe suo compito tutelare tanto l'assalitore quanto le vittime: probabilmente c'è uno scenario nel quale tutti sopravvivono e -al contempo- il suo commitente ottiene quanto desidera -se Vorel fosse dotato di una mente strategica e fosse in grado di applicare i fini calcoli che la scienza militare richiede, ecco allora che potrebbe profilarsi una risoluzione di comodo, pulita e priva di contrasti. Ma il biomante, purtroppo, non può contare su troppo raziocinio -non è uno stolto, certo, ma vive d'istinti: la concitatissima circostanza nella quale si ritrova gli impone una scelta fulminea, senza profonde riflesioni e così... se qualcuno deve perire, ovviamente, sarà quel cefalopode risvegliatosi dagli abissi.

    Conta pure su di me, Boss!

    Un sorriso smagliante in direzione di Jester, un pollice alto ad indicare -oltre che con le parole- la promessa d'occuparsene.
    Peccato che, nel far questo, egli non s'accorga dell'assalto mirato alla sua persona -peccato che, in quegli avvertimenti che la ragazza della Luna gli rivolge, il mutapelli avrebbe dovuto leggerci un pericolo in arrivo: la stoccata che sfreccia nelle acque scure lo coglie di sorpresa, lo colpisce, lo travolge e lo spinge tra i flutti incontrollati. La propaggine colma di ventose lo avrebbe sbalzato sì lontano in terra che l'impatto successivo non avrebbe di certo giovato al biomante; fortunatamente, comunque, la battaglia si sta svolgendo in un fluido e questo, oltre a frenare la deriva del giovane, attutisce in parte il colpo ricevuto.

    Ah, picchi duro... vuoi le maniere forti, allora!

    Un modo di dire, ovviamente, una provocazione alla quale non giungerà risposta verbale dalla piovra. Ma a Vorel tanto basta per spegnere dubbi e concentrarsi sul proprio obiettivo -affinando la vista e nuotando a tutta velocità egli si lancia contro il buio in cui immagina covare il corpo principale del nemico. L'intento è di scontrarvisi direttamente, di sbattervi contro in piena carica, d'impalarlo con una serie di aculei ossei e d'altri rostri che il mutaforma stesso fa crescere su di sè per l'occasione: come un puntaspilli realmente minaccioso egli si getta verso la propria meta, convinto di poter fare la differenza.
    PASSIVE SKILLS
    BIOSHIFTMETAMORFOSI SCENICA
    SYNCOPATEMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    EQUIPMENT
    SLAUGHTERHORNTRIDENTE (ARTEFATTO)
    SIMIC CHARMMETAMORFOSI CONGIUNTA
    ACTIVE SKILLS
    ALTOURSAPINEOFIS
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Hit Once, Hit Hard

    Group
    Member
    Posts
    4,022
    Location
    Da un posto EPICANTE

    Status
    Offline

    "Gran ben salto, mortale. Non avevo dubbi che mi avresti raggiunto. Ihihih!"

    Gli lanci un’occhiataccia.
    L’ultima volta che l’hai usata hai fatto appassire una piccola pianta di pomodoro

    ”La prossima volta gradirei comunque un passaggio. Se non ti è di disturbo per le tue vecchie ossa.”

    Con il bastone ti viene naturale picchiettare le assi della nave. Il loro inquietante rumore non ti riesce a mettere a tuo agio.
    Noti però come il legno della nave sia in ottime condizioni, capendo così come mai la giullare si voglia impossessare di quel fatiscente vascello: vuole fare le cose in grande.
    La nave non ha però solamente l’aspetto pericoloso, perfino che vi “abita” lo è. Il mistico di Cristallo fa appena in tempo a comunicarti la minaccia che un raggio parte nella tua direzione.
    Svelto ricorri al potere di evocazione che ti hanno offerto gli Alberi ed evochi … un pezzo di corteccia?
    Non sembra una buona mossa contro un raggio spiritico, eppure riesce a fare egregiamente il suo lavoro, assorbendo perfino tutto il potere del nemico.
    Al termine del colpo scompare.

    ”Grazie skekDor mi hai risparmiato del dolore inutile.”

    Dici mentre alzi il bastone davanti a te.
    Prendere a bastonate un fantasma? Mossa furba almeno quanto quella di andare a stuzzicare il campione mondiale di boxe.
    Se fai lavorare il cervello almeno un attimo, si ecco così da bravo.
    L’occhio si apre leggermente e abbassi l’arma. Finalmente hai capito che loro stanno in qualche modo proteggendo la loro nave ed essere pronto a fare a botte non è il migliore dei messaggi di pace.

    ”Siamo venuti in pace. Non siamo qui per farvi del male.”

    Ti sembra che skekDor l’abbia presa troppo sul personale, tu però provi a fare del tuo meglio in ogni caso.


    Vite Van Dukge
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Ottimo
    Mana: 90 %

    Passive:

    L’indistruttibile:
    Un semplice bastone, ad una prima occhiata, lungo un metro e venti coperto in più punti da lunghe fasce rosso ruggine. Il colore del legno è grigio cenere e per quanto esile, il suo punto di forza sta proprio nell’essere duro come il più puro dei metalli. Una mazzata da parte sua sicuramente si ricorda per un bel po’.

    - (Arma bianca; Duro come metallo)

    Patto degli Antichi Alberi:
    Legame sviluppato con gli Alberi Antichi al fine di poter evocare in qualsiasi momento i bastoni che avevano da offrirgli. Per poter siglare il patto ho dovuto cedere il suo occhio destro e giurare sulla sua vita di non venire mai meno agli accordi imposti.

    - (Passiva Only gdr)

    Asso nei bastoni:
    Vite è a tutti gli effetti un provetto guerriero nell’uso dei bastoni. Grazie a questa abilità riesce perfino a impugnare le sue armi con le dita dei piedi, menando colpi come se gli impugnasse direttamente nella mano buona. Questa sua bravura gli è stata trasmessa dal patto con gli Antichi Alberi che, vedendolo degno, gli hanno anche insegnato come evocare le sue armi con agilità fulminante.

    - (Maestria nell’uso dei bastoni da combattimento; Insta-casting)

    Corteccia:

    Gli Antichi Alberi hanno visto molto nel giovane umano che si è presentato dinanzi a loro. Nei suoi occhi bruciava un fuoco intenso, tanto che perfino loro ne sono rimasti meravigliati. Le stesse fiamme bruciavano nonostante la perdita dell'occhio destro e il rigido giuramento da mantenere. Per questo hanno deciso, in comune accordo, di staccarsi un pezzo della loro stessa corteccia e donarla a lui. Vite infatti potrà evocare un pezzo di corteccia sul campo di battaglia, più precisamente sul braccio. Essa lo proteggerà sia d'attacchi di natura magica e fisica, incassando il colpo al posto suo.

    - Consumo: Media


     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    2,810
    Location
    Wanderlust

    Status
    Offline

    Le anime del Graogramàn erano inquiete e imprevedibile: vagavano senza meta per quel colosso di legno, poi si agglomeravano fra loro abbandonando la propria individualità e adottandone una comune.
    Attraverso i suoi sensi amplificati skekDor si rese conto della peculiarità della cosa e, nella fetta di nave da lui ispezionata, poté contare un’infestazione di circa un centinaio di spiriti. Tra questi si nascondevano pallide ombre di una vita, “vive” anime e nuclei brulicanti di spettri che ne valevano come un singolo. Dalla lucentezza delle loro essenze si potevano cogliere le sfumature flebili e mutevoli delle loro emozioni: molti di quei dannati si sentivano prigionieri, altri non sembravano neanche consapevoli della loro condizione, mentre alcuni erano forti nella loro posizione immortale. Tuttavia tutte quelle creature erano accomunate da un obiettivo comune, ovvero la difesa del Graogramàn, poiché solo attraverso di questo potevano persistere nel mondo.
    I membri della MxM riuscirono ad affrontare gli attacchi dello spirito che si era palesato sotto forma di nuvola e il rapace non ebbe problemi nel riconoscere in esso una legione. Questa si dissolse e le anime schizzarono in ogni direzione come impazzite nascondendosi nei meandri del veliero. In quel momento un familiare rumore di campanelli catturò la vostra attenzione e dalla balaustra della nave fece capolinea Jester. Il fondatore della Morte x Multicolore lasciò che l’affilato hula hoop roteasse attorno al suo braccio fasciato in un lungo guanto d’acciaio in tinta con lo stravagante abito cremisi – strano che neanche una goccia d’acqua fosse intrisa nelle sue vesti. Quel giorno i basilischi non erano con lei e nessuno sapeva dove la Strega li avesse lasciati, neanche al suo fedele skekDor era stato rivelato quel segreto. La giovane si era difesa facendo presente il suo dovere in quanto protettore di quelle creature, eppure era palese che questo sfociasse in un ambito quasi materno.

    Qualche secondo dopo fecero la loro comparsa anche Black Star e Daligar, ormai solo troppi pochi metri distanziavano la Miriam dal Gragromàn e questo significava che dovevano agire alla svelta.

    «Il tritone non è emerso // Credo lo abbiam perso»
    Avvisò subito del loro compagno tritone non più emerso, poi indicò la creatura degli abissi.

    «L’invocazione svanisce // Se la minaccia perisce
    Ora noi siamo il fardello // Quindi la causa del bordello
    Una volta entrati tornerà la calma // O raccoglierem qualche salma.»

    Detto questo un rumore assordante riempì l’aria mescolato alle urla dell’equipaggio della Miriam, una volta voltata la MxM si trovò davanti ad uno spettacolo inquietante: le vele della nave erano state squarciate dal kraken e uno dei marinai trascinato fuori bordo.
    Jester corse alla balaustra in preda all’ansia per la sorte dell’uomo che era stato risucchiato dalle onde del mare. Solitamente il Giullare avrebbe fatto spallucce davanti ad una scena del genere, ma in quella occasione era diverso. La ragazza sentiva una grande responsabilità per la sorte di quei mercanti essendo amica della moglie del capitano. Se quel marinaio fosse morto ci sarebbe stata un’alta probabilità che il capitano Ernesto sarebbe corso alle armi. Nonostante ciò cosa poteva fare la Strega? Era impossibile percepire la posizione di quell’uomo e tantomeno stabilire se fosse ancora in vita. Come se ciò non bastasse nessuno dei suoi compari ancora in gioco era in grado di muoversi nell’ambiente marino. Stringendo il legno sotto le dita la giovane tentò di darsi un contegno;

    “però che cavolo! Potevano stare un po’ più attenti! AVEVO DETTO CHE LA SICUREZZA DELLA MIRIAM ERA UNA PARTE SALIENTE DEL NOSTRO PIANO!"

    Rimproverò mentalmente la sua ciurma in un moto infantile, però si trattenne. Era stata lei a immischiare quei poveri disgraziati in quella brutta avventura, si sarebbe presa l’intera responsabilità.

    «Ora noi procediamo // Oltre non attendiamo!»
    Esordì senza esitazione la donna lasciandosi alle spalle quel disastro e passando oltre i suoi compagni col passo deciso di chi si aspetta di essere seguita. Una volta arrivata alla porta attese il resoconto di skekDor e Van Vite, poi diede un’occhiata veloce all’interno invitando anche gli altri a fare lo stesso. Scoprirono che si poteva camminare in fila per due, tutto era fatto in legno e ferro e ad illuminare i corridoi vi erano a mezz’aria colorati fuochi fatui. Nel corridoio si respirava un odore agrodolce e ai lati vi erano quattro porte che finivano all’iniziare di una scala che si perdeva nell’oscurità.
    «Controlliamo tutte le sale // Stiamo cercando la principale!
    Nella cabina del capitano // Il potere è a portata di mano»

    Fece una pausa passando a rassegna tutti i membri della Morte x Multicolore, poi tornò a parlare.
    «Qualcuno ha trovato anomalie? // In tal caso fate pure le spie.»

    -

    «Capitano! Ilie è stato trascinato in mare e quei tentacoli non la smettono di attaccare. Dobbiamo rispondere col fuoco!»
    Ernesto si voltò verso Orlando, il suo sottoposto aveva il viso pallido e l’espressione terrorizzata – non lo aveva mai visto così.

    «No, andiamocene da qui. Le guardie si occuperanno di coprire la ritirata, abilita tutti gli uomini all’uso dei remi»
    Ma il marinaio più giovane scosse la testa.

    «I ragazzi della scorta hanno abbandonato la Miriam e le vele sono state distrutte da quella cosa, ci serve troppo tempo per sostituirle. Attacchiamo prima che ci ammazzi tutti!»

    Il capitano si fece silenzioso. Aveva creduto che il Graogramàn li avesse attaccati perché a bordo vi fosse qualcuno che li stesse minacciando, ma se la Morte x Multicolore era tutta all’assalto del Veliero Fantasma perché usare il kraken? Niente e nessuno stava attaccando la creatura o il suo sinistro padrone. A quel punto doveva supporre di essersi sbagliato e che tutto l’equipaggio della Miriam fosse stato etichettato come nemico e, seppur le speranze erano misere, c’era una sola cosa che poteva salvarli…

    «Preparate i cannoni. Affonderemo il Graogramàn.»

    ~



    Negli abissi la lotta continuava frenetica e, a infiniti metri di profondità, il volto del kraken si svelava: si estendeva per cinquanta metri e si perdeva nelle oscurità marina, un agglomerato di carne viscida che impregnava l’acqua rendendola vischiosa. Anche per un tritone come te sarebbe stato difficile respirare in quella melma dove anche i movimenti e la vista erano intaccati. Inoltre le appendici della creatura aumentavano di numero e dimensioni, d’altro canto avevano movimenti più goffi ed era semplice sgusciare via dalle loro grinfie tanto erano oleose.
    Nel bel mezzo di quelle costatazione -come una lampadina- una luce brillò sopra la superficie del mare e un rumore attutito arrivò fino a te facendo vibrare il mondo marino. Una volta che il tuo volto si prestò a seguire la scia di quel caos scoprì due puntini – corpi di uomini- galleggiare abbracciati dalle ventose dell’essere. Cosa fare? Saresti in grado di distruggere quella cosa da solo? Prestare soccorso a quei uomini sperando siano in vita? Magari andrai a vedere cos’era stata quell’esplosione? Le cose potrebbero aver preso una brutta piega lassù.




    @Nightrun e chi ha un auspex spirituale. Ci sono spettri dappertutto: in tutte le camere, nelle mura e -puoi SOLO intuire poiché è scaduta la tua tecnica- anche i fuochi fatui sono spettri.

    @Blain. Tutto legno e ferro di ottima qualità.

    @Tutti. L’aroma agrodolce nella nave/l’olio del Kraken è veleno che gioca con la lucidità di ognuno di voi. Da ora in poi avrete un:

    - 100% Lucidità

    E ne toglierete un 5% a turno.
    Viene escluso a chi possiede passive contro il veleno e ovviamente se ne accorge chi ha passive per percepire il veleno.

    Il topic è a disposizione per eventuali chiarimenti.

    Scadenza 28 febbraio


    Edited by Jester - 22/2/2018, 13:43
     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    8,075

    Status
    Offline
    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Rispondendo a Jester, che si palesò di lì a poco a bordo della nave, skekDor mormorò con sufficienza: "No, è ancora lì sotto. A combatter la bestia senza alcun rimpianto. A corteggiare la sorte con il vanto! Conosco il tipo. O per meglio dire, in futuro lo conoscerò meglio. Quindi, sono certo che sia ancora vivo."

    Un uomo finì in mare, e sebbene lo Skeksis avrebbe potuto facilmente salvarlo, preferì invece osservare la reazione di Jester di fronte a quello sfacelo. Non era certo colpa sua se ciò era capitato. La strega gli ordini li aveva dati, e i suoi compagni a bordo della Miriam avrebbero dovuto occuparsi di proteggere l'equipaggio al meglio, finché non fosse stato bene a largo, anziché abbandonare l'imbarcazione anzitempo.
    Oh, beh... Poco male!
    Lappò il becco, dando un'ultima occhiata ai flutti. Magari, più tardi sarebbe andato a ripescare quel corpo. Mal che fosse andata, si sarebbe pappato un'essenza fresca di morte!

    Seguì senza indugio la strega, fluttuando a mezz'aria accanto a lei. Quindi, le fece il resoconto di quanto scoperto. Le disse che il vascello era letteralmente invaso di anime e spettri. Alcuni, traevano forze gli uni dagli altri per rimanere in quel piano di esistenza. E probabilmente la nave stessa fungeva da "testa di ponte", per permettere il mantenimento del loro stato agli spiriti su Endlos.
    L'odore all'interno era stantio, di un dolce che dava il voltastomaco. skekDor si portò una zampa alle narici, mormorando: "Puah! C'è puzza, qua dentro." Detto da lui, sembrava quasi un controsenso. "Finite le facezie di poco conto, bisognerà mandare qualche sguattero a pulire accuratamente ogni locale..."

    A tal proposito, parlando dei locali... Il mezzo-Mistico annunciò che fossero a loro volta pieni di spiriti. Avrebbe potuto far di meglio, scorgere qualche particolare in più, ma al momento preferì risparmiare le forze. Chissà, forse di lì a poco ne avrebbe avuto bisogno.

    Continuando a fluttuare di fianco a Jester lungo la marcia, le bisbigliò nell'orecchio: "Spero tu sappia ciò che stai facendo. Degli altri non m'importa particolarmente, ma gradirei mantenessi la giusta lucidità mentale. Gli spiriti possono essere crudeli e meschini, a volte. Accompagnano i mortali fra le fauci della perdizione, e li lasciano cadere nella gola senza fondo dell'insania... Potrebbero usare di tutto contro di te: ricordi, memorie, semplici timori. Tienilo a mente, strega Jester."

    Quattro porte, e una scala che si perdeva nel profondo della nave: "Mmmh..." Mugugnò stridulamente lo Skeksis, passandosi un lucido artiglio sotto al mento.
    Poi, girandosi verso il "grande capo", esclamò a gran voce, di modo che tutti potessero sentirlo: "A occhio, la strada da percorrere è quella che serpeggia nel ventre della nave... Ma non possiamo escludere che in queste quattro stanze non ci sia qualcosa di utile."
    Si girò verso la porta immediatamente alle sue spalle (la seconda sulla destra) e, senza indugio, portò indietro il braccio e le vibrò un violento pugno all'altezza dei cardini.
    Nonostante l'età, il colpo sarebbe stato violento e preciso. E a meno che la porta non avesse avuto dei rinforzi a prova d'effrazione, sarebbe dovuta venir giù

    Salute: 100%
    Energia: 95%
    Lucidità: 95%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:




    Edited by Nightrun - 22/2/2018, 13:46
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    4,984

    Status
    Offline
    Il viaggio appeso alla fune non durò molto. Le navi erano sufficientemente vicine da permettere al giovane di raggiungere il ponte del veliero maledetto senza troppa difficoltà. Alle sue spalle, il Kraken stava distruggendo la Miriam senza pietà. Non che ci fossero alternative, a meno di andare a caccia della nave misteriosa in barca a remi.

    Si girò sul ponte e diede un occhio ai suoi compagni di viaggio. Oltre a Jester, vi erano altri tre individui oltre a lui. Anche il rumoroso compagno che aveva spintonato i marinai impauriti sulla Miriam aveva lasciato il posto assegnatogli per salire a bordo. Era ovvio. Nessuno vuol rimanere su un relitto che cola a picco. Tanto meno se ad aspettarti in mare c’è una belva inferocita. Anche in questo caso, il Miriam faceva al caso loro: il Kraken si sarebbe concentrato su quei poveri sciagurati e li avrebbe lasciati liberi di prendere il controllo del veliero senza immischiarsi.

    Non sarebbe stato facile, questo era certo. Secondo uno dei loro - faticava a ricordare tutti i nomi - la nave pullulava di spiriti. Beh, doveva aspettarselo, ma ora la domanda era: come di combatte uno spirito? Sperò che i suoi compagni sapessero rispondere.

    Entrò appresso a Jester nella pancia del veliero e si trovò in un corridoio dallo strano odore. Un aroma agrodolce aleggiava negli interni, quasi volesse soffocarli. Il corridoio procedeva fino a una scala e lungo i lati si aprivano quattro porte. Mentre uno dei compagni si avvicinava alla seconda porta sulla destra, lui andò alla prima sullo stesso lato. Tastò il legno, che sembrava aver visto giorni migliori - ma non era un requisito delle navi fantasma essere vecchie e diroccate? - e, con il braccio bionico, diede un pugno con tutta la sua forza mirando alla serratura, con l’intendo di romperla e aprire la porta.

    O forse doveva solo bussare?
    Stato fisico: illeso.
    Lucidità: 95%
    Energia: 100%
    Parte Tecnica
    Braccio sinistro: [Braccio bionico] - [Passiva di Robustezza] - [Lama] - [Pistola]

    Allenamento: [Passiva di Riflessi aumentati] - [Passiva di Agilità aumentata] - [Passiva di Resistenza aumentata]
     
    Top
    .
76 replies since 21/1/2018, 21:58   1908 views
  Share  
.