[MxM] Il Veliero Maledetto

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    Da un posto EPICANTE

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    La situazione sta prendendo una piega strana e la cosa non ti piace.
    Non fa per te combattere contro spiriti o robe del genere, però non puoi tirarti indietro specie dopo la promessa fatta alla giullare. Che, casualmente, vi raggiunge sul ponte della tremnda nave fantasma.

    «Il tritone non è emerso // Credo lo abbiam perso
    L’invocazione svanisce // Se la minaccia perisce
    Ora noi siamo il fardello // Quindi la causa del bordello
    Una volta entrati tornerà la calma // O raccoglierem qualche salma.»


    Non riesci a seguire bene il suo ragionamento e la cosa ti lascia persino spiazzato, almeno fino a quando gli altri due membri della gilda non vi raggiungono sulla nave.
    I vestiti iniziano a essere zuppi d’acqua e sulle prime non ti sembra una cattiva idea andare all’interno delle cabine.

    ”Per quanto sia fatiscente fuori, qui dentro è più solida che mai …”

    Un colpo del tuo bastone sul legno e il ferro della nave ti danno conferma. Essa infatti sembra essere in ottime condizioni.

    ”... però questo odore è nauseabondo.”

    Effettivamente fra i movimenti bruschi della nave, gli spettri e questa ennesima prova, rischi un collasso bello e buono prima della fine.
    Anche Jester capisce che avete poco tempo e vi invita a dividervi per esplorare il prima possibile tutta la nave.
    Il mistico del cristallo e Daligar prendono le porte al lato destro, quindi te ti rivolgi alla prima porta di sinistra e la carichi con una potente spallata.
    SPACCARING.

    Vite Van Dukge
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Ottimo
    Mana: 90 %
    Lucidità: 95%


    Passive:

    L’indistruttibile:
    Un semplice bastone, ad una prima occhiata, lungo un metro e venti coperto in più punti da lunghe fasce rosso ruggine. Il colore del legno è grigio cenere e per quanto esile, il suo punto di forza sta proprio nell’essere duro come il più puro dei metalli. Una mazzata da parte sua sicuramente si ricorda per un bel po’.

    - (Arma bianca; Duro come metallo)

    Patto degli Antichi Alberi:
    Legame sviluppato con gli Alberi Antichi al fine di poter evocare in qualsiasi momento i bastoni che avevano da offrirgli. Per poter siglare il patto ho dovuto cedere il suo occhio destro e giurare sulla sua vita di non venire mai meno agli accordi imposti.

    - (Passiva Only gdr)

    Asso nei bastoni:
    Vite è a tutti gli effetti un provetto guerriero nell’uso dei bastoni. Grazie a questa abilità riesce perfino a impugnare le sue armi con le dita dei piedi, menando colpi come se gli impugnasse direttamente nella mano buona. Questa sua bravura gli è stata trasmessa dal patto con gli Antichi Alberi che, vedendolo degno, gli hanno anche insegnato come evocare le sue armi con agilità fulminante.

    - (Maestria nell’uso dei bastoni da combattimento; Insta-casting)

     
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    [MxM] Il Veliero Maledetto
    Fase: III
    Aria salmastra. Legno bagnato. Nuvole grigie e opprimenti, e un'atmosfera che sapeva di ghostbusters ma più cupa e ancor più tetra. Quello era l’ambiente sopra quella tenebrosa nave. Guardò i compagni, col solito sorriso beffardo e divertito per poi girarsi un’ultima volta verso le grida e il frastuono creato dalla mastodontica bestia che piano piano triturava e portava a picco la misera nave.
    Avvistata anche Jester si avvicinò al gruppo dei superstiti ascoltando cosi cosa aveva da dire Jester e su quale fosse il piano per proseguire; sembrava che un compagno fosse rimasto vittima della bestia, nonostante il pollo sembrava smentirla, ma poco gli importava, se si faceva eliminare da un pesce, sicuramente non doveva essere abbastanza forte. Il debole Muore, Black Star vive. Sempre.
    Come si avvicinò, si accosto allo Skekis involontariamente, o forse perché oltre a quella di Jester era l’unica faccia che aveva già visto, ma una strana e pesante puzza fino a poco prima inesistente non gli travolse l’olfatto come un destro in pieno muso. Con un’espressione di disgusto le mani si portarono rapidamente a tapparsi il naso, e mentre ancora Jester disquisiva con le sue rime gli parlò sopra senza troppi scrupoli mentre con un’espressione fra un misto di incazzatura e disgusto guardò i suoi compagni:
    “BLL… Chi diavolo è che puzza cosi? Che schifo diamine!“
    Fece un paio di passi all’indietro, ma senza allontanarsi troppo dal gruppo e da Jester, cosi che potesse continuare a sentire le parole della strega.

    «Ora noi procediamo // Oltre non attendiamo!»

    Al comando di Jester, Black Star la seguì verso il ventre della nave e la sua oscurità, fino a quando 4 porte non si presentarono alla loro destra e alla loro sinistra due per lato. Tutti i partecipanti si diedero da fare nello scegliere una porta e sfondare quella che gli era più di gradimento, e lui di certo non si sarebbe tirato indietro, con fare deciso si dirige verso l’ultima porta rimasta per poi tentare di aprirla con un deciso calco con la pianta del piede.
    »Energia: 110%
    »Stato fisico: leggermente infreddolito
    »Stato mentale: euforico
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento:
    »Slot I:
    »Slot II:

     
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    VOREL
    VOREL ¤ OF THE HULL CLADE
    SIMIC¤ ¤ ¤55%
    Vorel non è solito imprecare. Non più, almeno, da quando si è unito all'Alleanza Simic. Un tempo era prassi comune -un tempo, nel rissoso mondo cui apparteneva, l'abitudine aveva reso insulti e ignominie tanto frequenti da somigliare semplici locuzioni e non bestemmie qual erano. Talvolta, però, capita che ancor oggi gli sovvengano alle labbra al pari di esclamazioni di forte e improvvisa sopresa. Ma sempre più egli cerca di evitare. O -se lo fa- si trattiene dal trascriverlo e lascia immaginare al lettore il linguaggio colorito di cui può aver fatto uso (e s'intende, ovviamente, ch'egli non è consapevole d'essere un personaggio in un racconto ma che anzi queste parole sono mie e traducono pensieri di cui l'ibrido umano-tritone non ha cognizione).
    Così anche oggi, anche ora. Non appena il mutapelli scorge l'enormità del suo avversario -quand'egli si accorge che il kraken è decisamente fuori portata per la sua sola persona- un nugolo di bollicine risale lesto in superficie carico dell'imprecazione stupefatta impossibile da trattenere. Perchè sì, con tutta la buona voglia e pur se vivo d'ardore, il tritone non può permettersi di ingaggiare seriamente quel bestione colossale delle profondità: lui s'immaginava qualcosa di decisamente più modesto ed abbordabile -qualcosa che si potesse fronteggiare singolarmente e con le tuttora limitate capacità della sua nuova forma ma... non è questo il caso. Chiaro e lampante.

    Eh no! Così giochi scorretto: sei troppo... olioso per i miei gusti, sì!
    Poi mi resti sullo stomaco e non ti digerisco più!

    Ciononostante Vorel non perde l'entusiasmo e la dubbia ironia che lo contraddistinguono, lasciandolo quindi a scambiar battute a vuoto mentre -in assenza di un pubblico- svicola come meglio può ai goffi abbracci del tantacolare e gigante amico; l'unico vantaggio ch'egli nota, infatti, è la scarsa agilità del mega-polpo quando lo si tratta sul piano estremamente ravvicinato ma -come si dice, per non saper nè leggere nè scrivere- in questo il gargantuesco animale sopperisce secernendo cospicue quantità di una densa sostanza oleosa: il nuoto si fa difficoltoso, la respirazione pure e -su tutto- la sensazione di leggerissima ubriachezza che insorge in concomitanza sembra quasi suggerire un altissimo grado alcolico (possibile che sia un polpo al vino?).

    Ma immagino che non ti dispiaccia se ti lascio tranquillo qui in fondo al mar e me ne torno lassù: contento io, contento tu... contenti tutti!

    Ed in effetti dalla superficie provengono strani rumori e movimenti, dei quali Vorel riesce ad interpretare solo parzialmente la natura: probabilmente il cefalopode in salsa sta dedicando le sue attenzioni anche ad altri e -a priscindere da quanto sia sconveniente e maleducato questo atteggiamento- nulla vieta al mutaforma d'andare a vedere se può essere di maggiore aiuto che non in una battaglia persa all'origine.

    Ovviamente i patti son patti: io non infastidisco te e... tu lasci in pace gli altri. Comprendi?

    Un rapido guizzo dovrebbe bastargli per scalare le profondità e riavvicinarsi alla luce del sole, stando nel mentre attento ai movimenti dei tentacoli ma seguendone pure le estremità ed i premi ch'esse stringono: si da infatti il caso che il molliccio compare non sia del tutto prono a quello scambio di reciproca pace e così -desideroso forse di giocare ma ignaro che gli umani non respirano assai bene sott'acqua- il kraken ne ha trascinati un paio e li tiene saldi senza curarsi del fatto che a breve affogheranno.

    Ehi! Ho detto che non devi far loro torto! Mollali subito!

    E di nuovo lo spettacolo torna in scena, sugli stessi passi e -grossomodo- con i medesimi attori: da un lato il brutto e cattivo rapitore, d'altro il givoane e aitante eroe. Nel mezzo -immancabilmente- le vittime da salvare; tra il dire e il fare, il mare. Come? Beh, mi sembra oramai lampante: fauci e zanne per strappare a brandelli quella carne rea d'un abbraccio troppo stretto e -se tutto va secondo i piani- riaccompagnare all'aria i poveri marinai sequestrati loro malgrado.
    PASSIVE SKILLS
    BIOSHIFTMETAMORFOSI SCENICA
    SIMIC CHARMMETAMORFOSI CONGIUNTA
    SYNCOPATEMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    EQUIPMENT
    GRISTLEBACKARMATURA (ATTREZZATURA)
    SLAUGHTERHORNTRIDENTE (ARTEFATTO)
    ACTIVE SKILLS
    MEDIOSAVAGE SURGESFIS
    BASSOADAPTIVE SNAPJAWOFIS
     
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    I membri della Morte x Multicolore non delusero le aspettative che il loro nome portava con sé e perlustrarono la nave con l'irruenza tipica di chi percorre le vie del Chaos. Calci, pugni e spallate spalancarono senza difficoltà le ante di legno e Jester si chiese per quale ragione degli spiriti dovessero chiudere le loro porte a chiave, la risposta? Nessuna!
    Quando si dice sfondare le porte aperte...
    così un sorrisetto un po' sadico, del tutto estraneo alla sofferenza manifestata al di fuori del veliero, le increspò le labbra rosse; stava pensando a quando gliele avrebbe fatte riparare.
    Tuttavia quella fasulla serenità durò ben poco, come era prevedibile le loro azioni aveva-no provocato la furia di alcuni spettri che abitavano quelle stanze. D'improvviso l'aria si fece gelida e un vento violento si scatenò in senso circolare nel corridoio sospingendo la squadra in diverse direzioni. Alcuni volarono via tornando fin sopra il ponte della nave, qualcuno venne trascinato dentro una stanza e il Giullare venne scaraventato giù per le scale.

    ~ Ponte

    Cappottati su voi stessi e leggermente storditi impiegaste qualche secondo a capire ciò che era appena accaduto. Provocare gli spiriti non era stata un’ottima idea e il vento vi aveva sbattuto fuori dalla nave; solo il tempo impiegato a rialzarvi e l'entrata del vascello si serrò con forza davanti alle vostre facce. Tuttavia questa fu l’ultima delle vostre preoccupazioni, infatti non impiegaste molto a notare strani movimenti sulla Miriam. Gli uomini erano impegnati a trasportare dei palloni scuri dall’aria pesante e uno di questi andò a caricare un cannone che puntavano il Graogramàn -proprio nel punto che eravate ora voi. In quell'istante le vele del Veliero iniziarono a muoversi sventolate dalle anime furiose che lo infestavano e quando la miccia fu accesa non aveste più dubbi...erano cavoli amari!


    ~ Stanza

    Gli spiriti vi trascinarono in un’ampia stanza arredata con un letto a baldacchino dalla vecchia biancheria ma di ottima fattura, cassettiere dall’aspetto antico e una grossa libreria il tutto sotto molti strati di polvere. Tuttavia la cosa che attirò maggiormente la vostra attenzione fu la porta ornata da preziosi arabeschi sorvegliata da una sagoma evanescente in parallelo alla porta d'entrata. Per voi fu difficile, quasi impossibile, distinguere i contorni di quell’essere, ma non impiegaste molto tempo a capire che si trattava o meglio si era trattato di un uomo. Un fantasma differente da molti degli spiriti che infestavano il Veliero, lui era palesemente consapevole di sé stesso e della sua condi-zione.

    BOOM!

    Un boato vi destò dalle vostre considerazioni e non impiegaste molto a capire che qualcosa aveva appena colpito la Miriam. Eppure quel nuovo avvenimento non poteva essere in cima alle vostre preoccupazioni, non con quello che stava accadendo: le mura si allungarono trasformandosi in un groviglio di rami che andarono a coprire completamente la porta che dava al corridoio. In quell’istante l'odore acre che impregnava la stanza si fece più pungente e una strana paura accompagnò il crescere della tachicardia dei vostri cuori impazziti - infarto?
    Difficile a dirsi, l’unica cosa sicura è che non potevate aspettare un minuto di più.

    ~

    Il Kraken non colse la tua generosa offerta e mentre riuscisti a liberare uno dei marinai, inaspettatamente cosciente, dell’altro afferrasti la metà superiore del corpo. Ci misi un po’ a renderti conto della cosa, infatti te ne accorgesti solo quando le acque si tinsero di rosso e lunghi vermi iniziarono a galleggiare placidamente attorno a voi. Nel guardarli un brivido ti percorse su per la schiena, erano le sue interiora. Ma a sconvolgerti – o almeno a renderti un po’ triste – fu il riconoscere chi aveva impresso quell’espressione terrorizzata sul volto: era lo stesso uomo con cui la sera prima avevi chiacchierato sul ponte sorseggiando una birra. A strapparti da quei pensieri il sopravvissuto che si divincolava dalla tua stretta cercando di seguire le sue urla che si trasformavano in bollicine che correvano alla superficie. Senza perdere un attimo lo accontentasti e subito qualcuno vi avvisto da bordo e si premurò di tirare giù una scaletta. Stranamente sembravano non esservi conseguenze circa l’esplosione a cui avevi assistito poco prima.
    Poco importava, perché ora dovevi abbattere quel tentacolo enorme che sembrava intenzionato a scagliarsi contro te e il tuo compagno di sventure. Che fare?




    Decidete voi le disposizioni per questo turno: 2 pg nella stanza, 2 pg sul ponte. Mettetevi d'accordo sul topic :)

    @ Ponte.

    Togliere un tot del 5% di lucidità.
    - Il vento che vi ha portati fino al ponte equivale a un danno fisico del 10%.
    - Per avvertire le anime ci vuole un auspex spirituale.

    Per distruggere la palla di cannone:

    - totalmente un consumo alto (anche da spartire con un medio a testa)
    - parzialmente almeno un medio (anche da spartire con un basso a testa)

    Per proteggere semplicemente sé stessi un basso a testa.

    @ Stanza.

    - I rami che coprono la porta d’ingresso equivalgono a un attacco illusorio (10%) rin-tracciabile col Trick detector.
    - La paura è procurate da una passiva psion rilevabile dal Mind fuck-allert.
    - La tachicardia è procurata da un attacco psion (10%) rilevabile dal Mind fuck-allert.
    - La lucidità scala del 10%, in caso si raggiunga l’illusione provocata dal fantasma aumenta del 5%.

    @ Animo.

    - Scali del 5% di lucidità.
    - Attacco del kraken 20% fisico, basta un 10% per salvare te stesso.
    - Abbiamo bisogno di una giocata in chat

    Prossimo turno scade il 21/03/2018, per qualsiasi informazione sono a vostra disposizione.


    Edited by Jester - 15/3/2018, 16:59
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    La scelta di buttar giù le porte non doveva essere stata molto saggia. In breve, si levò un gran vento, e skekDor finì scaraventato senza possibilità di rimedio all'interno di una delle stanze.
    "Caaaw!" Pulpò, mentre fluttuava nell'aria come un palloncino pieno d'elio. La gonna si agitò in ogni dove, spiaccicandoglisi in faccia e coprendogli la vista.
    Quando infine riuscì nuovamente a dominare il proprio centro di gravità eterico, come prima cosa abbassò il vestito a coprire le gambe -C'era comunque, per fortuna di un qualsivoglia osservatore, una lunga vestaglia bianco latte a celargli le grazie-, e subito dopo si guardò attorno.

    La stanza non sarebbe neppure stata tanto male, non fosse stato per una figura, palesemente spettrale, che aveva deciso di mettersi di fronte all'unica -presunta- seconda uscita: una bella porta in argento, finemente decorata.
    skekDor non ci andò per il sottile: "Sgrunt!" Grugnì, aggrottando lo sguardo e incrociando con boria i caesti al petto. Fece in modo di volare in alto fino a poter guardare lo spettro dall'alto in basso, quindi sbraitò: "Vedo che la resa non è proprio nelle vostre corde, anime dannate. E sia, vorrà dire che questa nave diventerà il mio personale parco giochi. Ne è passato di tempo da quando ne ho affondata una, perciò fatico a trattenere l'entusiasmo di poter ripetere l'esperienza!"

    Alzò un braccio e volse il palmo alla figura spettrale. In esso, in breve tempo, andò a materializzarsi un globo violaceo fiammeggiante: "Il legno di questa bagnarola è marcio e umido, ma il mio fuoco divino consuma tutto... Questa è la vostra ultima occasione, spiriti. Arrendetevi, o sarete annientati dalla mia collera! Uno... Due..."

    BOOM!

    L'esplosione fu tanto violenta da giungere fin all'interno del vascello. Qualcosa, intuì skekDor, doveva aver colpito la Miriam. A quel punto, dunque, la divinità perse le staffe: "SI PUÒ SAPERE COS'È CHE NON VA NELLE VOSTRE TESTE MARCE? ALLORA VOLETE FARMI ADIRARE! È COSÌ? AVETE DECISO PROPRIO COSÌ?"
    La bava alla bocca, gli occhi tanto sgranati da minacciar quasi di uscirgli dalle orbite, il mezzo-Mistico sembrava aver perso un altro cospicuo brandello della sua già scarsa lucidità mentale.
    E quando i fantasmi evocarono i tentacoli a celargli la strada da cui era entrato, nemmeno accorgendosi che si trattasse di una semplice illusione, skekDor iniziò a ribollire come una teiera.

    Una strana paura provò a invadergli il cuore, ma la Barriera del Cristallo gli impedì di soffrirne. Allo stesso modo, il mucchio di spettri cercò persino di infondergli una strana tachicardia. Ironico, per uno a cui il cuore non batteva affatto. In ogni caso, non avrebbe tollerato un simile affronto.
    Scansò l'aria agitando ad arco il braccio di fronte a sé, e il suo intero essere venne investito in pochi attimi da una luce ultraterrena, che illuminò quasi la stanza a giorno.
    In breve, le tenui pulsazioni che gli avevano rimesso, per pochi secondi, il cuore in funzione cessarono.

    Come conseguenza di ciò, niente più sembrò trattenerlo dallo sfogarsi. Accecato dal furore, cinse i palmi fra loro e diede origine a un globo violaceo di fronte a sé. Poi, controllandolo con la mancina, lo puntò in direzione della porta argentata e, di conseguenza, della figura che vi si trovava dinnanzi.
    "Sorbirò le vostre anime dannate come il peggiore dei liquori annacquati, servito nelle più scadenti taverne di questo schifo di semipiano! Ne farò gargarismi, le sputerò con sdegno al suolo e poi ripeterò il ciclo, finché non ne resterà che un liquame inservibile e indegno di raggiungere l'aldilà!"

    Quando esplose il colpo, il globo fiammeggiante crebbe di misura in breve tempo, raggiungendo i due metri. Considerata la grandezza della stanza, a stento avrebbe potuto impedire che l'esplosione lo investisse a sua volta. Ma non sembrò importargli.
    Così, dimentico di trovarsi probabilmente nella stanza assieme a un altro membro della sua ginda, con gli occhi iniettati di sangue, il mezzo-Mistico attese di vedere i risultati del suo attacco

    Salute: 100%
    Energia: 80%
    Lucidità: 85%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Rifrazione: Rilasciando l’energia del Cristallo sottoforma di una sfera di luce che lo avvolge completamente e che, all'occorrenza, irradia anche l'ambiente circostante, skekDor può difendere se stesso da attacchi di natura Mentale o rendere nulle eventuali manifestazioni Illusorie [Abilità Attiva – Difesa da Attacchi Mentali e Illusori; Consumo: Variabile (In questo caso Medio)]

    - Sfera infuocata: skekDor condensa le proprie energie in un globo di fuoco viola brillante che si origina di fronte a sé, sparandolo poi in direzione dell'avversario. Il diametro del globo è dipendente dal consumo e va, in condizioni normali, da un minimo di 2 metri (Consumo Basso) a un massimo di 8 (Consumo Critico). Il colpo, in ogni caso, si annichilisce dopo aver raggiunto la distanza massima di 15 metri dal punto d'origine. [Abilità Attiva – Attacco Magico; Consumo: Variabile (In questo caso Basso)]

    Riassunto:
    skekDor annulla la malia di paura con la sua Passiva di Antimalia, ma cade preda dell'illusione dei tentacoli attorno alla porta. Si difende dalla tachicardia opponendo una Difesa Mentale di eguale Consumo, e infine lancia una Sfera infuocata di due metri contro la porta argentata e la sagoma umana


     
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    La serratura cedette senza troppa difficoltà sotto il colpo ricevuto. Non che ci fosse davvero bisogno di quel pugno, anzi. Il legno sembrava marcito da tempo e, forse, la porta non si sarebbe chiusa a chiave nemmeno forzandola. Ma perché piangere sul latte versato? Molto meglio aggrapparsi a qual…!

    Il vento che si sprigionò dalla stanza fu tale da far sembrare la porta il coperchio di una pentola a pressione. Ora, tutta l’aria accumulata e pressata all’interno si stava riversando nel corridoio, portando con sé i membri della MxM come una corrente in piena. Anche cercando di tenersi a qualcosa, probabilmente si sarebbe staccato il legno dalle pareti. Ad ogni modo, non vi fu il tempo per reagire a un attacco così inaspettato. Il giovane dai capelli corvini fu sbalzato contro il muro e su per le scale, fino al ponte di comando.
    E forse fu anche un bene, perché la porta che conduceva di sotto si chiuse con un tonfo e non sembrava possibile riaprirla. Alla faccia del legno marcio e dell’umidità!

    «Ohi! Che cavolo…?»
    Iniziò il giovane all’indirizzo del compagno scaraventato con lui fuori dalla pancia del Veliero. Iniziò a massaggiarsi la spalla, dove aveva sbattuto quando era volato sul ponte. Ma una volta rialzatosi non gli ci volle molto a notare dei movimenti sulla Miriam: si stavano preparando a far fuoco.

    «Ma che…! Han deciso di farsi ammazzare?!»
    Lanciò un rapido sguardo al proprio compagno di sventura. Dovevano evitare di farsi ammazzare. Se avesse avuto un cannone a portata di mano li avrebbe freddati senza problemi, ma non sembravano esserci armi sul ponte.

    Il rombo dello sparo riecheggiò nell’aria qualche secondo, mentre il fischio della palla di cannone che viaggiava tra i velieri si faceva sempre più vicino. Il giovane saltò sulla balaustra e usò il metallo del proprio braccio per proteggere la spalla, il collo e la colonna vertebrale. L’idea, non proprio geniale, era quella di fare scudo al ponte col proprio corpo almeno per parte del danno, lasciando al proprio compagno il resto.

    Stato fisico: qualche livido sul corpo
    Lucidità: 90%
    Energia: 90%
    Tecniche utilizzate: Mediox1
    Parte Tecnica
    Braccio sinistro: [Braccio bionico] - [Passiva di Robustezza] - [Lama] - [Pistola]

    Allenamento: [Passiva di Riflessi aumentati] - [Passiva di Agilità aumentata] - [Passiva di Resistenza aumentata]

    Armatura-scudo: Tramite il pc installato nel cervello che controlla il braccio meccanico, Daligar è in grado di sfruttare il metallo dell'arto per creare un'armatura che ricopra il corpo, o parte, a scopo difensivo. Dovendo usare il metallo dell'arto, la robustezza di quest'ultimo viene compromessa quando questa tecnica è in funzione. Inoltre, non potendo creare il metallo dal nulla, l'armatura ha solo scopo di difesa da attacchi fisici e non può essere usata per rafforzare eventuali attacchi.
    [Difesa Variabile – Mediox1]
     
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    [MxM] Il Veliero Maledetto
    Fase: IV
    La porta si aprì facilmente risultando inerme sotto la potenza del suo calcio, concludendo rapidamente la sua corsa con un sonoro schianto di legno marcio su legno bagnato.
    Il vento lo sballottò violentemente, e quello che agli occhi dei compagni poteva sembrare uno sbattere a destra e a sinistra sconclusionato in realtà non era altro che una magnifica prova di abilità e controllo, dando così dimostrazione delle sue grandi abilità agli inferiori compagni della sua maestria nella padronanza dell’elemento del vento… forse.
    Raggiunto il ponte con prepotenza essendo sbattuto letteralmente fuori dalla porta principale da cui erano passati prima volò un paio di metri per concludere la turbolenta corsa contro l'albero maestro, sbattendo cosi violentemente la scheda dato che quel suo danzare era stato tanto improvviso quanto rapido. Dopo il colpo, si ritrovo faccia a terra, ma se il compagno con lui sballottato sul ponte avesse tentato di guardarlo in faccia nonostante fosse spiaccicata al suono avrebbe notato non tanto un'espressione di dolore, ma quanto di rabbia: un grugnio incazzato quando con uno scatto di torsione delle braccia e delle gambe non si rialzò gridando:
    "Nave di merda!" Per poi concludere con un deciso calcio all'albero maestro sul quale aveva sbattuto poco fa, procurandosi cosi più dolore a lui che alla nave.
    Nel mentre si era esibito in quel suo teatrino sgraziato, il compagno aveva già previsto la minaccia precedendolo nel tentativo di parare un colpo di cannone, ma con una difesa non solo inutilmente rischiosa, ma anche insufficiente dato che il colpo continuava a minacciare l’integrità della nave. Accortosi della critica situazione, iniziò a scattare verso la palla e senza fermare la corsa l’ombra alle sue spalle si deformò uscendo dalla sua dimensione bidimensionale e avvicinandosi rapida alla testa del ragazzo si avvolse intorno al suo collo per poi dall’estensione rilasciare la stessa spada che fino a poco prima possedere e senza lasciare nemmeno il tempo che la lama uscisse per la sua interezza dalla materia striscia di materia oscura diventata una sua sciarpa tirò due fendenti all’aria e ciò, come un comando, fece letteralmente schizzare a grande velocità l’oscura ombra verso la minaccia che in un’istante si diramò in sei strisce che andando a formare un asterisco incrociandosi, assorbirono nel fulcro tutta l’energia cinetica della palla di cannone, lasciando poi che essa cadesse in mare come inerme.
    “vedi come si fa? Guarda e impara, dal migliore.”
    Si rivolse in primis al compagno con fare beffardo, per poi senza nemmeno aspettare una possibile risposta, cambiare espressione del viso inarcando le ciglia e rivolgendo lo sguardo verso l’altra nave, avvicinarsi con una camminata spedita e deciso al limite del ponte per poi gridare:
    MA CHE CAZZO STATE FACENDO! VI ABBIAMO DETTO CHE CI PENSIAMO NOI QUI. MUOVETEVI E ANDATEVENE O SENNO UN POLIPO GIGANTE SARà L'ULTIMO DEI VOSTRI PROBLEMI E VERRò IO IN PERSONA AD AFFONDARVI IDIOTI!"
    »Energia: 100%
    »Lucidità: 85%
    »Stato fisico: Dolore alla testa, e alla schiena e debole dolore al piede destro
    »Stato mentale: euforico, arrabbiato
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento:Slot Number 2 -Blade of blackness: Una lunga spade nera dalla lama Bianca. All’altezza dell’impugnatura tre punte affilate aumentano la potenza di eventuali pugni. La lama e collegata a una lunga catena nera. [x]
    »Slot I: Shadow ✩ Star: mentre ha in mano una qualsiasi delle sue armi, Black Star è in grado di controllare la sua Ombra. Essa andrà ad avvolgersi intorno al suo collo formando una sciarpa con una “coda” libera di muoversi. Essa può sia difendere che attaccare, in difesa può parare attacchi sia fisici che di tipo magico, mentre offensivamente può andare a creare tante punte affilate che possano attaccare l’avversario da più direzioni
    [Difensiva: “oscurità invalicabile” fisici-magici: consumo variabile Medio ]
    »Slot II:

     
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    VOREL
    VOREL ¤ OF THE HULL CLADE
    SIMIC¤ ¤ ¤35%
    C'eravamo lasciati con un "se tutto va bene" ma ovviamente... non è così: Vorel riesce a trarre in salvo soltanto uno dei due sventurati prescelti dal kraken e -mentre lo riaccompagna verso la superficie di tutta fretta, prima che quello incameri troppa acqua e perda completamente coscienza- il giovane tritone non può che farsi forza ed abbandonare il secondo di due, per il quale è decisamente troppo tardi.
    Il cremisi del suo sangue si diluisce infatti ad ogni ondata che ne trascina cruentemente le budella oltre il corpo, spargendo nel salmastro dell'oceano quella birra che il marinaio aveva condiviso col mercenario Simic soltanto la sera addietro. E solo una birra, per fortuna: per quanto sia uso tra i naviganti godere di una sessualità più libera -non a livello di quella totalizzante cui è dovoto Vorel, ma comunque meno stringente che non nelle società di terra- tra i due caso ha voluto che non scattasse nulla più di una semplice chiacchierata riguardo le rispettive terre d'origine... e ciò è un bene, visto e considerato che il tutto permette all'ibrido in risalita di svincolarsi da una ricaduta emotiva con la semplice constatazione che -in natura, in guerra e quandunque sia richiesto- bisogna sempre essere pronti ad accettare le perdite come parte integrante della vita cui tutti si appartiene.

    Non appena il duo di superstiti riguadagna il fresco dell'aere di superficie -quando Vorel trascina lungo i proprio slancio nel nuoto l'uomo ch'è riuscito a sottrarre alla presa del kraken- dalla nave corrono in loro soccorso calando una scaletta di corda che, lesti e ancora scombussolati, marinaio e Vorel afferrano rapaci e... no, sulle prime non risalgono perchè poco lontano dalla loro posizione si palesa la contrarietà del loro "amico" proveniente dagli abissi: un secondo, gargantuesco tentacolo si scaglia contro l'accoppiata quasi in salvo, in un disperato tentativo del mega-polpo di richiamare a sè i giocattolini di carne con i quali trastullarsi nel bel mezzo della battaglia.
    Ce la faranno i nostri eroi a risalire sul ponte? Sfuggiranno all'oleoso quanto sgradito abbraccio del cefalopode gigante? Ma soprattutto, non è che Vorel sta buttando mana un turno dietro l'altro e -com'è solito fare- si ritroverà smunto e stanco ben prima di quanto sia opportuno? La risposta a tutte è tre è -immancabilmente- un può darsi. Ed in effetti, mutando pelle previo un cospicuo consumo energetico, l'ibrido prodotto dalla scienza Simic cresce immancabilmente di dimensioni (a rivaleggiare forse quelle del nemico tentacolato), rafforza le proprie scaglie (che, tecnicamente, nel caso di un wurm sarebbero squame) e si oppone al contatto dell'arto munito di ventose con la mole di un biscione tanto simile a quelli che -seppur di roccia- popolano le sabbie del Sud endlosiano (e va detto che, per come è organizzata la difesa, anche lo scafo della nave sarà protetto da eventuali offensive secondarie).

    Di lì a seguire è la fiera del caos, perchè sul ponte la confusione regna incontrastata ed il panico -nonchè l'inefficacia- sembrano le uniche armi a disposizone della ciurma: Oronzo -uno di quelli- si fa infatti strada fino ai due or ora giunti e cerca spiegazoni per quanto sta avvenendo sul veliero fantasma. Vorel, dal canto suo, in piena onestà ed anzi con un briciolo di polemica risponde prontamente di non averne la benchè minima idea, di essere un semplice mercenario al soldo del Giullare e -in effetti- di non essere a conoscenza di alcun dettaglio fuor della necessità di difendere Miriam e carico... come, immancabilmente, ha fatto senza venir meno al proprio incarico: in questo l'assalto al kraken e il salvataggio del compagno in mare danno ben prova della buona fede e dell'onestà di cui il giovane tritone ha appena detto.
    Segue allora una breve camminata in direzione del capitano -quel Ciclone che, incredibilmente, ha lasciato il timone per riparare invece delle vele danneggiate: l'uomo critica gli affondi a vuoto contro il Graogramàn e suggerisce di distruggerlo dall'interno (là dove Vorel è all'insaputa che la MxM sta già operando forse con questo medesimo intento -o forse no) ma il mercenario appena riemerso dall'oceano oppone un diniego largamente sensato e frutto di una saggezza a tratti impropria.

    Non so se sia una buona idea: se è refrattario alle cannonate... ha senso calarsi all'interno per combatterlo?
    Forse sarebbe meglio pensare a mettere in salvo la ciurma... ed andarsene!

    E non è questo frutto di paura, d'assenza di coraggio o di viltà di sorta, quanto piuttosto un accorato appello affinchè si ripieghi per non affrontare una disfatta, salvando il salvabile e tornando semmai in futuro più equipaggiati (ora che la minaccia è nota e vi si può preparare contro).
    Se non che Ciclone rende edotto il suo interlocutore dell'impossibilità di una ritirata immediata -le vele sono danneggiate, appunto!- della criticità tuttora in atto -i suoi uomini non sono addestrati per fronteggiare un orrore degli abissi, nè la Miriam una nave da battaglia in grado di sopportare le tentacolate in costante arrivo- e del fatto che Jester e compagni si sono gettati a capofitto nel ventre del veliero stesso, senza però dar spiegazioni sul loro piano d'azione o sulle prospettive di un intervento corale.

    Gli altri del gruppo sono su quella nave?! Forse allora hanno bisogno di una mano...

    Nella mente del ragazzo si profila allora la necessità di raggiungere i suoi, di andare ad esplorare il galeone fantasma, di rendersi utile là dove la minaccia si fa più ardua perchè... se il Graogramàn è davvero la fonte di tutto, distruggerlo sarà forse la soluzione per placare il kraken e salvare quel che resta della Miriam e della sua ciurma.

    Credo sia estremamente rischioso... e non posso garantire per voi: sapreste cavarvela autonomamente se le cose andassero male? Perchè, con franchezza, non sono sicuro di riuscire a difendervi da quello che troveremo. So badare a me stesso, ma non sono abituato ad avere alleati da proteggere; per conto mio posso arrivare sulla nave a nuoto. Userei la scialuppa solo se serve a trasportare qualcuno di voi che può davvero fare la differenza e che non si trasformi in un peso morto...

    All'offerta del capitano di concedergli un paio d'uomini Vorel replica ch'è molto meglio per loro concentrarsi sulla difesa della nave, evitando così che il selvaggio debba pensare ad altri essendo a tutti gli effetti abituato ad agire in solitaria: la presenza di altri rischierebbe d'ostacolarlo e di gravarlo con crucci non necessari, di fatto rovinando il vantaggio che l'intraprendenza del singolo sa fornire in chi da sempre gestisce incursioni pericolose in piena (o quasi) autonomia.

    ...ma se nessuno tra voi ha delle capacità straordinarie preferisco andare da solo.
    Voi concentratevi sugli attacchi del kraken e cercate di allontanare la Miriam per mettervi in salvo!

    E ciò detto il tritone si lancia oltre il parapetto, tuffandosi nelle acque oscure soltanto per nuotare rapidamente in direzione della propria meta: il Graogramàn non è distante e perciò sarà facile da raggiungere, più difficile, invece, l'issarsi sul veliero senza ausilio da parte di quelli già al loro interno ma... pur dalla sua posizione, Vorel vede sporgersi il ragazzino dai capelli cerulei, al quale griderà immantinente una richiesta d'aiuto.

    Ehi! Voi, della nave! Lanciatemi una fune così che possa salire e darvi una mano!
    PASSIVE SKILLS
    BIOSHIFTMETAMORFOSI SCENICA
    SIMIC CHARMMETAMORFOSI CONGIUNTA
    SYNCOPATEMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    EQUIPMENT
    GRISTLEBACKARMATURA (ATTREZZATURA)
    SLAUGHTERHORNTRIDENTE (ARTEFATTO)
    ACTIVE SKILLS
    ALTOWURMWEAVER COILDFIA
     
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    Hit Once, Hit Hard

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    Da un posto EPICANTE

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    Non sembra essere proprio la tua giornata migliore.
    La porta cede sotto la forza del tuo attacco, però gli spiriti della nave non gradiscono proprio e tu, assieme a tutti gli altri della MxM, venite lanciati via dal del … vento.
    Wow, siete proprio dei pirati cattivi.
    Come se l’umiliazione non fosse già stata abbastanza grande, finisci in una stanza ben arredata con il tuo compagno di avventure: skekDor.

    La stanza è visibilmente strana, lo noti anche senza le urla esagerate del Mistico del Cristallo.
    Provi a guardarti intorno ma la testa inizia a girare all’impazzata come fosse divenuta una trottola, perfino il cuore ha iniziato a pulsare più veloce.

    ”Ma che c-cosa …”

    Tutto attorno a te sembra una trappola mortale, pericolosa e in attesa che tu vada da lei.
    Perfino la porta, unica uscita di sicurezza ti inizia a sembrare terribilmente pericolosa. Dei rami iniziano ad allungarsi verso di te.
    Che gli Alberi Antichi ti stessero punendo per la tua condotta? Eppure non avevi fatto niente per attirare la loro ira.
    La MxM serviva soltanto per potersi muovere più velocemente alla ricerca del Seme Raro e dell’assassino dei tuoi genitori.

    ”... cosa volete da me. Vi ho già dato l’occhio, andate vi ...”

    Un forte rumore ti riportò, momentaneamente, con i piedi per terra anzi sulla nave.
    Quella stanza doveva essere stregata dato gli effetti che ti stava causando, dovevate trovare un modo per uscire in fretta.
    skekDor sembrava ancora impazzito, eppure stava puntando a qualcosa.
    Una sfera infuocata venne lanciata in una certa direzione e te non volevi essere da meno. Un bastone dalle mille punte apparve per magia nella tua mano e sempre per magia, queste iniziarono a volare nel punto in cui sarebbe andata collidere la sfera infuocata del tuo compagno di avventure.



    Vite Van Dukge
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Ottimo
    Mana: 80 %
    Lucidità: 85%


    Passive:

    L’indistruttibile:
    Un semplice bastone, ad una prima occhiata, lungo un metro e venti coperto in più punti da lunghe fasce rosso ruggine. Il colore del legno è grigio cenere e per quanto esile, il suo punto di forza sta proprio nell’essere duro come il più puro dei metalli. Una mazzata da parte sua sicuramente si ricorda per un bel po’.

    - (Arma bianca; Duro come metallo)

    Patto degli Antichi Alberi:
    Legame sviluppato con gli Alberi Antichi al fine di poter evocare in qualsiasi momento i bastoni che avevano da offrirgli. Per poter siglare il patto ho dovuto cedere il suo occhio destro e giurare sulla sua vita di non venire mai meno agli accordi imposti.

    - (Passiva Only gdr)

    Asso nei bastoni:
    Vite è a tutti gli effetti un provetto guerriero nell’uso dei bastoni. Grazie a questa abilità riesce perfino a impugnare le sue armi con le dita dei piedi, menando colpi come se gli impugnasse direttamente nella mano buona. Questa sua bravura gli è stata trasmessa dal patto con gli Antichi Alberi che, vedendolo degno, gli hanno anche insegnato come evocare le sue armi con agilità fulminante.

    - (Maestria nell’uso dei bastoni da combattimento; Insta-casting)

    Lo Spinoso:

    Non tutte le foreste sono "sicure", vi è sempre qualche pericolo in agguato pronto a spezzare ossa e rami. Questo particolare bastone si è evoluto proprio per contrastare questo problema. Un bastone ricoperto di spine acuminate apparirà sul campo di battaglia, che Vite userà subito per attaccare l'avversario. Le spine, lunghe trenta centimetri ognuna, verranno rilasciate nell'aria in base al consumo di mana e andranno a colpire bersagli multipli e lontani.

    - Consumo: Variabile (Basso/4 - 5m, Medio/6 - 7m, Alto/8 - 10m, Critico/10 - 15m)


     
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    ~ skekDor – Van Vite


    La sfera di fuoco lanciata da skekDor fu intercettata e assorbita dallo spettro che estinse le fiamme contorcendosi su sé stesso ed agglomerandosi in una soluzione che evaporò non appena la stanza fu irradiata dalla furia del Dio alato. Allo stesso modo i rami che coprivano la porta d'ingresso si diradarono e palesarono in una moltitudine di essenze luminose che, con urla straziate, fuggirono riversandosi in un'orda impazzita per il corridoio principale.
    Dopodiché la calma di una nave infestata: i consueti scricchiolii accompagnati da passi spettrali, risa e piagnistei. Poi scoppiò il silenzio più innaturale subito interrotto dal rumore di tubi che entravano in funzione accompagnato dal cigolio di rubinetti aperti e lo scrosciare dell’acqua. Al che una perdita rossastra andò ad infrangersi dal soffitto direttamente sulle spalle di Van Vite. I due membri della MxM per un primo momento avrebbero potuto scambiarla per sangue, ma ad una seconda occhiata si sarebbero accorti che era troppo acquosa per quello e – se l’avessero assaggiata- avrebbero scoperto che il cremisi era dato dalla ruggine. Tuttavia ciò che sarebbe parso sorprendente sarebbe stata l'assenza di sale, come poteva esserci dell'acqua dolce sul Graogramàn?
    Be’ potevate provare a capirlo ignorando la nausea e l’angoscia sempre più pressanti. La paranoia di chi inizia a pensare che ogni piccolo dettaglio -un quadro, il titolo di un libro, una rifinitura - fosse stato messo lì per portare alla mente eventi traumatici. Ignorando un innumerevole paia d’occhi puntati addosso e le correnti d’aria fredda che percorrevano la nave come un respiro sul vostro collo.
    Sì…
    …potevate ignorare tutto questo e trovare la soluzione, ma qualcosa vi sussurrava di fare in fretta. Non eravate i benvenuti lì.


    ~ Daligar - Black Star - Vorel


    BOOM!

    Improvvisandosi portiere Daligar saltò sulla balaustra e parò la cannonata incurante del buco nello stomaco che gli avrebbe provocato se non fosse intervenuto il suo compare. Black Star infatti si pre-cipitò a parare metà del colpo attraverso la manipolazione di un’ombra, così il massimo del danno si sarebbe limitato a spingerli verso il legno umido della galea.

    Tale fu la prontezza e velocità con cui i membri della Morte x Multicolore difesero il Graogramàn che alcuni degli uomini della Miriam pensarono che fosse stata opera degli spiriti, altri immaginarono che i due fossero stati posseduti, ma Ciclone non aveva dubbi. Il capitano aveva sentito distintamen-te una delle guardie intimare di non aprire il fuoco e dedusse che i due fossero stati mandati indietro per rassicurarli dell’operatività della compagnia. C'era solo una cosa da fare a questo punto: dividere metà delle forze che aveva a disposizione per resistere agli assalti del kraken e l'altra per sistemare le vele. Non c’era un minuto da perdere! Si fece sostituire al timone e diede ordine ai suoi uomini sul da farsi mettendosi subito all’opera con la stoffa, ma era molto nervoso. Non l’avrebbe mai ammesso e i suoi uomini non gliel’avrebbero fatta pesare, ma era troppo vecchio per la Bestia. Intanto l'uomo-pesce era tornato dal profondo del mare con uno dei marinai caduti in balia della creatura e, dopo una breve discussione, si congedò decidendo di andare ad aiutare da solo i suoi compari.

    Daligar non si era ancora liberato dalla palla di cannone quando un’entità palesemente femminile si palesò dinnanzi a lui e Black Star. Si trattava di una creatura pallida, una sagoma sbiadita dal tempo ma dalle sorprendenti chiome di fuoco che danzavano nell’aria. Lo spettro alzò un braccio e indicò un punto in fondo al ponte e accanto a vecchi salvagenti, corde lacere e scalette mezze rotte. Se vi foste diretti fin lì vi sareste certamente accorti di una botola svelata dal tempo. Tuttavia qualcosa ri-chiamò la vostra attenzione…

    Ehi! Voi, della nave! Lanciatemi una fune così che possa salire e darvi una mano!

    Ad urlare la frase era Vorel, l’uomo-pesce assunto dal Giullare per il supporto alla squadra. Il ragaz-zo si trovava a mollo proprio una dozzina di metri più sotto alla mercé del Kraken. Intanto, mentre ragionavate sul da farsi, il fantasma rimase al vostro fianco mutando in uno degli innumerevoli fuo-chi fatui che avevate visto nella pancia del Veliero. Forse si trattava di una trappola o magari non vi riteneva più una minaccia dopo avervi visto collaborare per la difesa del Graogramàn, ma se quest’ultima opzione fosse quella veritiera, era così anche per gli altri spiriti?



    @ Blain – Nightrun: ricordate i -5 in lucidità.
    In questo turno iniziate ad avere i primi segnali di stanchezza e paranoia. Sembra che ogni cosa si contorca contro di voi riportando alla luce ricordi dolorosi, amplificando le vo-stre fobie e rendendovi inquieti.
    Ovviamente se avete passive utili contro il veleno o attacchi psichici che possono sem-brarvi utili al momento fatemelo notare in topic. 😊

    Inoltre fatemi sapere in topic se decidete di aprire la porta o guardare un po’ in giro che vi do indicazioni.


    @ Bonx– Mugna dovrete postare prima di Animo.

    Per qualsiasi necessità non esitate a contattarmi in topic, la scadenza è prevista per il 5 aprile.
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Il colpo di skekDor vaporizzò la presenza nefasta, e allontanò i tentacoli oscuri dalla porta. Le urla di anime straziate furono musica per le sue orecchie, invogliandolo a pulpare con maggior forza.
    "CAAAW! P-HAAA-HAAWWRK! HAAWWRRRK!"
    La mascella completamente abbassata, gli occhi iniettati di sangue e una densa bava che gli colava giù dai lati del muso, imbrattandogli impunemente la veste, skekDor stava davvero dando il peggio di sé.

    Comunque, anche con tutta la sua boria, non riuscì a sopprimere la crescente ansia che sembrò coglierlo, di lì a poco.
    Cambiò atteggiamento repentinamente: mentre ancora rideva di gusto, eccolo stringersi il busto con entrambe le braccia, incassare la testa fra le spalle e tremare come una foglia.
    "C'è qualcuno. Qualcosa ci guarda, io lo so! Vogliono il Cristallo, sicuramente. Sì, è così!" Esclamò, con un tono di voce tale che sarebbe stato impossibile non sentirlo.

    Si girò verso Vite, in tempo per vederlo bagnato di quello che, a una prima occhiata, gli sembrò sangue: "Sei ferito... Ti hanno ferito, ecco! Altro che spiriti inquieti. Loro vogliono farci torto. Maledetti..." Biascicò, e infine puntò alla porta.
    Senza attendere l'umano, provò ad attraversarne a mezz'aria l'uscio.
    Indagare non gli sembrava più questa gran buona idea: voleva solo sistemare la faccenda in fretta e, come concordato con Jester, prendere la nave

    Salute: 100%
    Energia: 80%
    Lucidità: 80%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso [Abilità Passiva – Immortalità + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Rifrazione: Rilasciando l’energia del Cristallo sottoforma di una sfera di luce che lo avvolge completamente e che, all'occorrenza, irradia anche l'ambiente circostante, skekDor può difendere se stesso da attacchi di natura Mentale o rendere nulle eventuali manifestazioni Illusorie [Abilità Attiva – Difesa da Attacchi Mentali e Illusori; Consumo: Variabile (In questo caso Medio)]

    - Sfera infuocata: skekDor condensa le proprie energie in un globo di fuoco viola brillante che si origina di fronte a sé, sparandolo poi in direzione dell'avversario. Il diametro del globo è dipendente dal consumo e va, in condizioni normali, da un minimo di 2 metri (Consumo Basso) a un massimo di 8 (Consumo Critico). Il colpo, in ogni caso, si annichilisce dopo aver raggiunto la distanza massima di 15 metri dal punto d'origine. [Abilità Attiva – Attacco Magico; Consumo: Variabile (In questo caso Basso)]

    Riassunto:
    skekDor annulla la malia di paura con la sua Passiva di Antimalia, ma cade preda dell'illusione dei tentacoli attorno alla porta. Si difende dalla tachicardia opponendo una Difesa Mentale di eguale Consumo, e infine lancia una Sfera infuocata di due metri contro la porta argentata e la sagoma umana


     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    L’urto fu piuttosto violento e sarebbe stato anche peggio se il suo compagno non fosse intervenuto prima dell’impatto. Invece, grazie a una combinazione di tecniche, il clone, preso in pieno dalla palla di cannone della Miriam, fu scaraventato indietro senza troppi danni. Certo, faceva comunque male.
    Atterrato di schiena, con la sfera ancora tra le mani, rimase sdraiato ad assicurarsi di essere ancora tutto intero. Non sembrava aver subito danni permanenti, solo qualche livido e contusione. Il metallo rientrava nel braccio, riformandolo sotto la manica del giubbotto sgualcito.

    Mentre si tirava a sedere, una figura dai capelli di fuoco si parò d’innanzi a lui e a Black – coso – indicando in fondo al ponte. Intanto, qualcuno gridava dall’acqua.

    «E quello chi sarebbe?»
    Chiese il ragazzo al suo compare, dopo essersi affacciato dalla paratia per guardare meglio. Possibile fosse uno dei loro? Proprio non era bravo coi nomi…
    Si guardò intorno per qualche istante, soppesando il da farsi. Aveva una palla di cannone in mano e le corde vicino a sé. Tirargliene una non sarebbe stato un problema. Prima, però, doveva disfarsi di quel peso, che non apparteneva al Veliero. Come loro, dopotutto.

    Senza pensarci più di tanto, lasciò cadere la palla di ferro fuoribordo, seguita a breve distanza dal capo di una fune legata alla paratia. Non aspettò di sentire il tonfo della sfera o i passi di chiunque stesse per usare la corda per salire sul ponte e si diresse verso il punto indicato dalla giovane eterea. Si voltò per cercarla, ma la fanciulla era già sparita. Al suo posto, solo un piccolo fuoco fatuo galleggiava nell’aria. Le sorrise – era ancora una lei?

    «Vuoi avere l’onore?»
    Chiese rivolto al suo compagno indicando la botola ancora chiusa.

    Stato fisico: svariati lividi ed escoriazioni sul corpo. Dolorante.
    Lucidità: 90%
    Energia: 90%
    Parte Tecnica
    Braccio sinistro: [Braccio bionico] - [Passiva di Robustezza] - [Lama] - [Pistola]

    Allenamento: [Passiva di Riflessi aumentati] - [Passiva di Agilità aumentata] - [Passiva di Resistenza aumentata]
     
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    VOREL
    VOREL ¤ OF THE HULL CLADE
    SIMIC¤ ¤ ¤35%
    Ok. Vorel non piace alla gente. O almeno, a questi figuri della MarinaxMercantile.
    Perchè diciamocelo: se chiedendo aiuto ti vedi lanciare contro una palla di cannone (pur se è più un lasciar cadere che non una vera cattiveria mirata) cominci a dubitare della bontà dei tuoi compagni. Specie se quel ragazzino dalla criniera azzurra che hai chiamato non ti bada di striscio e ti lascia in balìa del mostro tentacolare di cui è a chiara conoscenza.
    Che fosse da abbandonarli tutti al loro destino, tradire il contratto di lavoro stretto col Giullare ed aiutare invece il capitano della Miriam a rattoppare le vele? O -ancor meglio- sfruttare le proprie modiche capacità e l'affinità con l'oceano per dare uno strattone al veliero per lo più integro, spingendolo per come possibile verso acque più tranquille e non infestate? Magari Ciclone si sarebbe dimostrato di maggior solidarietà che non i due giovani sul ponte del Graogramàn, di fatto offrendo al biomante acquatico quel minimo di gratitudine che lo stesso andava cercando per il lavoro svolto (e si parla davvero di un grazie e poco più, perchè Vorel non è certo tipo da lodarsi oltre misura o da perdersi in simili quisquilie prive di concretezza).

    Ohi! Vi decidete? Qui sotto c'è un kraken cui non sto simpatico!

    Ma alla fine, dietro insistenza, dal parapetto del veliero fantasma vien gettata una cima cui il mutapelli può aggrapparsi: senza troppa difficoltà -benchè essa non sia agevole come la scaletta calata dai marinai della Miriam- il giovane sfrutta allora il proprio peso per tenere in tensione la fune e, camminando verticalmente contro lo scafo macilento (stando attento alle voragini e ad ogni altra sorta di ostacolo presente) riesce infine a risalire l'obiettivo e a ricongiungersi con quel duo dal dubbio altruismo.

    Grazie, comunque! L'intento è di restituirvi il favore e darvi una mano!

    La vena polemica si spegne rapidamente e la suddetta frase è -a tutti gli effetti- una reale proposta d'aiuto: previo un succinto riassunto di quanto è avvenuto in loco, infatti, l'anfibio umanoide potrà agire per il meglio nonostante le sue riserve energetiche praticamente agli sgoccioli; ma se dai presenti non giungerà punto riepilogo delle priorità e dei pericoli di cui tener conto allora si renderà pressochè impossibile ogni azione valevole da parte dell'affiliato Simic.

    Forza, che aspettate? Ditemi in cosa posso esservi utile!

    E qualcosa gli dice ch'è meglio tacere le reali condizioni della Miriam e il legittimo sospetto del suo capitano: l'atteggiamento dei presunti compagni ha infatti tutta l'aria di non curarsi granchè della fretta pienamente giustificata che proviene anzi dall'altra nave.
    PASSIVE SKILLS
    BIOSHIFTMETAMORFOSI SCENICA
    SIMIC CHARMMETAMORFOSI CONGIUNTA
    SYNCOPATEMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    EQUIPMENT
    GRISTLEBACKARMATURA (ATTREZZATURA)
    SLAUGHTERHORNTRIDENTE (ARTEFATTO)
     
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    In una tua vita passata dovevi essere stato molto cattivo con quella nave, dato che essa sembrava non essere proprio molto gentile con te.
    Perfino te, sprovvisto di qualsiasi capacità eccessivamente magica, avevi iniziato a capire che quel galeone fosse pieno di spiriti e spettri inquieti.
    skekDor inoltre non sembrava voler usare le sue capacità per rendergli più pacifici. Gli stava istigando senza una particolare ragione.

    ”Ascoltami, non è questo quello che …”

    Qualcosa inizia a bagnarti la giacca, nonostante avessi potuto constatare come la nave fosse in ottime condizioni.
    Non appena giri la testa verso il fluido sospettoso capisci che è di uno strano colore vermiglio.
    La tua mente, annebbiata dalla presenza degli spiriti, inizia subito a ripensare al sangue dei tuoi genitori quando tornasti alla fattoria.
    Le loro facce bruciate dal fuoco iniziarono a fluarti nella testa, tanto da farti riprovare lo stesso dolore di quella volta, dolore che sarebbe continuato se non fosse stato per le urla rabbiose del mistico del cristallo.
    A passo di montone, sei pur sempre un contadino, iniziò a caricare verso l’uscita da cui eravate entrati.
    Provasti una sorta di mancamento ma non potevi far altro che seguirlo.

    ”... a-aspettami. Andiamo insieme per il corridoio!”

    Vite Van Dukge
    Stato fisico: Ottimo
    Stato mentale: Travagliato
    Mana: 80 %
    Lucidità: 80%


    Passive:

    L’indistruttibile:
    Un semplice bastone, ad una prima occhiata, lungo un metro e venti coperto in più punti da lunghe fasce rosso ruggine. Il colore del legno è grigio cenere e per quanto esile, il suo punto di forza sta proprio nell’essere duro come il più puro dei metalli. Una mazzata da parte sua sicuramente si ricorda per un bel po’.

    - (Arma bianca; Duro come metallo)

    Patto degli Antichi Alberi:
    Legame sviluppato con gli Alberi Antichi al fine di poter evocare in qualsiasi momento i bastoni che avevano da offrirgli. Per poter siglare il patto ho dovuto cedere il suo occhio destro e giurare sulla sua vita di non venire mai meno agli accordi imposti.

    - (Passiva Only gdr)

    Asso nei bastoni:
    Vite è a tutti gli effetti un provetto guerriero nell’uso dei bastoni. Grazie a questa abilità riesce perfino a impugnare le sue armi con le dita dei piedi, menando colpi come se gli impugnasse direttamente nella mano buona. Questa sua bravura gli è stata trasmessa dal patto con gli Antichi Alberi che, vedendolo degno, gli hanno anche insegnato come evocare le sue armi con agilità fulminante.

    - (Maestria nell’uso dei bastoni da combattimento; Insta-casting)

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    [MxM] Il Veliero Maledetto
    Fase: V
    Il loro tentativo di proteggere la nave fu un successo, e sicuramente grazie al suo carisma e alla sua fermezza, la Miriam sembrava aver cambiato piani e iniziò a concentrarsi nel riparare i danni subiti e a difendersi invece di continuare quella ottusa offensiva verso coloro che con ogni probabilità, sarebbero stati gli unici a poter trovare un modo per richiamare nelle profondità quella bestia e permettere cosi a quegli incompetenti di tornare a casa sani e salvi per permettergli di raccontare quella storia magari in ogni bar accompagnati da una calda birra, e vantarsi del loro coraggioso temperamento e dei loro nervi saldi, oppure, magari, raccontare dei Valorosi MxM e della loro gilda esaltando la letale ma bella ed eccentrica capitana del gruppo, Il tipo tanto forte da resistere a una cannonata in pieno stomaco, magari parlando anche di quella coppia carismatica formata da un pollo puzzolente e prepotente e un uomo misterioso e comprensivo, citando forse anche “l’uomo pesce” che con uno spirito temerario si è lanciato sott’acqua rimanendoci per svariati minuti per tentare di salvare un paio dei loro compagni e infine, sicuramente lodare le gesta di quel ragazzino più forte di qualsiasi uomo e più valoroso di qualsiasi guerriero, che con poche parole aveva conquistato la fiducia di tutta la ciurma che ormai lo considerava come il suo secondo capitano per il quale non potevano far altro che provare ammirazione e gelosia vergognandosi un po’ di ammettere che, in fondo in fondo, anche loro avrebbero voluto essere un po' come lui. O almeno era quello che sperava che raccontassero.
    Conclusa quella dimostrazione della sua bravura, una spirito della nave sembrò volergli indicare la via, e una volta portato a bordo anche l’ultimo membro della squadra non restava altro che lasciarsi trasportare dalla curiosità, e senza farselo ripetere una seconda volta dal tipo metà uomo e metà latta si sarebbe diretto verso la botola con passo tranquillo e sguardo curioso e chinandosi sulle ginocchia e rimanendo in equilibro sulla punta dei piedi, inclinò leggermente il capo come a voler sbirciare dentro mentre tentava di aprire con parsimonia la botola come quando si scoprono lentamente le carte da gioco appena distribuite dal mazziere, e si spera che la fortuna nel prossimo futuro, si riveli essere dalla propria parte.
    »Energia: 100%
    »Lucidità: 80%
    »Stato fisico: Dolore alla testa, e alla schiena e debole dolore al piede destro
    »Stato mentale: euforico, incuriosito
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento:Slot Number 2 -Blade of blackness: Una lunga spade nera dalla lama Bianca. All’altezza dell’impugnatura tre punte affilate aumentano la potenza di eventuali pugni. La lama e collegata a una lunga catena nera. [x]
    »Slot I:
    »Slot II:

     
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