[Quest] The Gathering

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    "Corretto ..." risponde l'umano con un tono che mi verrebbe da definire “stanco,” in ogni senso della parola. "... tutte le vostre risposte tornano perfettamente con quelle che mi hanno mandato. Non nego che anche io ho pensato che fosse una cosa stupida, però qui si toccano argomenti estremamente delicati. Lasciate che vi mostri di che cosa parlo."

    « Prego? »
    Ma il frate richiama l'attenzione di un altro bibliotecario con uno schiocco di dita, come se si fosse trattato di una specie di cameriere, cianciando di un proiettore da portare al nostro cospetto.
    ”Se mi è permesso vorrei mostrarvi alcune immagini alquanto inquietanti ..." continua, ora preparando un telo bianco con visibile difficoltà. ”... mi sono munito di un proiettore comprato, con i soldi della biblioteca, da un vecchio pazzo di nome Mastro e qualcos’altro. Le Cave del Sapere sono una sezione poco visitata di Merovish ma i Pasha ci tengono che la gente abbia un livello minimo d’istruzione ..." lo interrompe un colpo di tosse, che nella mia immaginazione è il segno che perfino il mondo non-senziente vuole fargli sapere che non ce ne può fregare di meno dei suoi acquisti dal rigattiere. ”... riconosco che è un’informazione inutile al fine di questo incontro ma divento estremamente prolisso quando sono agitato. Me lo dicevano tutti al convento."

    « Non ne sono sorpreso. »
    Va', sottolineiamo ancora un po' quanto tu mi stia già sui coglioni, quanto vorrei che tu arrivassi finalmente al punto, e quanto in realtà vorrei essere ovunque meno che qui. Nota per il futuro: essere sicuro di non essere dipendente da nessuno nei trasporti, la prossima volta che mi avventuro in un presidio poco familiare.

    Alla fine il macchinario viene preparato, e sul telo viene proiettata una prima diapositiva. Sembra una foto a colori, raffigurante un cumulo di macerie dalle quali si alzano colonne di fumo, segno che si tratta di un'opera di distruzione parecchio recente, almeno rispetto all'epoca dello scatto.

    ”Voi forse non sapete cosa è questo posto e neanche io l’ho riconosciuto sulle prime ma la didascalia della foto parla chiaro … questa dovrebbe essere Laputa."

    Rizzo immediatamente le orecchie, ma rimango in silenzio, rivolgendo invece un'occhiata fugace ad Uriel. Quella didascalia, io, non l'ho vista, e quella non è certo Laputa come l'ho appena lasciata. Se ci fosse stata un'emergenza, Drusilia mi avrebbe chiamato, e quasi sicuramente nemmeno il saggio sarebbe rimasto all'oscuro di tutto. Che senso ha, dunque?

    ”Questa invece è la seconda foto ..."
    Ad apparire è un paesaggio... semi-desertico? C'è una torre che svetta su ogni altra cosa lì dentro, circondata da... alcune piante? Ma il resto che c'è attorno è sabbia? Non mi risulta esistano posti simili sul semipiano.

    ”... neppure tu Zimmer mi sapresti rispondere in caso ti facessi questa domanda. Però questa è Merovish a quanto pare, in tutta la sua gloria e costruita in superficie."

    Merovish, in superficie, in un deserto dove in qualche modo riesce ad attecchire vita vegetale. Questi sono fotomontaggi, e il frate ci ha convocati qui o perché è un idiota o perché vuole prenderci in giro, evidentemente.
    Ci mostra un'ultima foto.

    ”Questa foto sembra non avere tanto impatto come le altre, però è proprio quella che mi ha fatto dubitare poichè quest’uomo ..." indica quello che parrebbe essere uno schiavo. ”... sono io."

    Ah.
    Infine posa un foglio di carta sulla scrivania, permettendoci di leggerne il contenuto. Se potessi impallidire, credo lo farei ora, invece mi si rizzano solo i peli sulla schiena, sul collo e sulle orecchie.
    ”Queste foto unite alla lettera che sembra arrivare direttamente da un’altra dimensione, oltre alla lista delle vostre risposte trascritte in maniera maniacale, mi fanno pensare ... e molto. Pensate che sia tutto frutto di qualche stupido scherzo? Eppure lo stesso Maelstrom ci ha insegnato che viviamo in una realtà dove esistono più varianti dello stesso piano d’esistenza. Voglio sentire la vostra opinione prima di farvi vedere la lettera vera e propria."
    Ah, prima vuole la nostra opinione? Diamogli la nostra opinione.

    « Credo che si tratti di una solenne presa per il culo, e di una perdita di tempo. Considerato che Endlos è stata formata da pezzi di altri mondi portati qui dal Maelstrom, probabilmente si tratta di versioni alternative di quegli stessi mondi dove i suddetti pezzi non sono mai venuti a mancare. Laputa era una volta Celentir, se non vado errando, e Merovish quel cazzo che sarà stata.
    Mi corregga se sbaglio, perché qui dentro non credo di essere io quello studiato.
    »

    GaspodeStato fisico: Perfetto.
    Stato mentale: Perfetto.
    Energia: 100/100
    Passive: Anti-Malia, olfatto sviluppato, immunità alle malattie, percezione pericoli, mindfuck alert, trick detector, telecinesi, telepatia.
    Scenici: Daltonismo, eterna vecchiaia, conoscenza del linguaggio umano e canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
    Equipaggiamento: Frammento di AI, Ricevitore
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Un test all'apparenza effimero, ma che in realtà visto dal giusto punto di vista poteva suggerire l'indole di ognuno dei presenti.
    Uriel aveva citato il gatto, animale sicuramente indipendente, ma anche vincolato al contempo all'uomo, per sua stessa natura. Una scelta abbastanza condivisibile, per un dio che aveva scelto di assumere fattezze umanoidi.
    Zimmer nominò un'ovvietà, quando disse che il suo animale preferito era l'uomo. Anche lui aveva citato una bestia apparentemente indipendente, ma che ha comunque bisogno del supporto di altri per esistere. E, del resto, lui stesso asseriva d'esser ricco anche grazie agli umani.
    Sorprendentemente, fu Gaspode quello che più colpì nelle sue scelte il cuore di tenebra. A parlare era un cane, una creatura che (A detta delle notizie che gli erano pervenute) nemmeno sarebbe esistita, non fosse stato per gli umani. Un po' come il gatto domestico, ma in misura ben maggiore. Eppure, un simile animale ne scelse come preferenza un altro che gli umani tendevano solitamente a trovare detestabile.
    "Mmmh..." Mugugnò di piacere skekDor, prima che nuovamente urElah riprendesse il controllo.
    Zegana, come di sovente, ostentò la sua conoscenza della tassonomia. Citò un animale oscuro alle conoscenze dello Skeksis, o che forse questi conosceva sotto un altro nome. In sostanza, si confermò come la creatura cui skekDor aveva impulsivamente dato una forma: un immenso calderone di carne, gorgogliante di arzigogolati concetti che seguivano una logica tutta loro. urElah, al contrario, ammirò una simile comprensione del creato. Ma il suo giudizio, ancora una volta, pesava sulla bilancia solo a metà.
    E venne il turno di Umbrella. Il ragazzo nominò avventatamente il lupo, il progenitore del cane domestico. Di certo, gli bruciava l'aver scoperto che altri conoscessero il suo vero nome. Ma, se invece d'esternare a quel modo il suo rancore, si fosse limitato a far silenzio, i più avrebbero potuto considerare quella conoscenza una semplice ipotesi: un nome (o un nomignolo) è solo un nome, finché non viene affibbiato per certo a qualcuno. E adesso, skekDor conosceva la verità. A suo tempo, di sicuro ne avrebbe potuto trarre qualche teatrino divertente!

    E il vecchio frate lesse la lettera, compiendo un prodigio. Su di essa, erano annotati esattamente gli animali scelti da ciascuno. Poche cose sorprendevano un dio, ma quella in effetti...
    "Oooh..." Esclamò ammirato il mezzo-Mistico, dischiudendo appena il becco e portando una zampa davanti al muso.

    Ma le soprese non erano finite. Facendo entrare uno strambo macchinario, che gli fece istintivamente piegare il becco in segno di disgusto, l'anziano frate proiettò sul telo bianco posto sulla parete dirimpetto ad esso una serie d'immagini.
    Quella tecnologia era opera dei mortali, ma urElah dovette riconoscere che poteva tornare estremamente utile. Somigliava alla sua illusione di Finestra sul mondo, con la differenza che, in quel caso, le immagini erano statiche e non c'era traccia di odore, suono o sensazione all'infuori di quelle visive. Insomma, una specie d'immagine fine a sé stessa.
    Philip asserì che il cumulo di macerie mostrato fosse Laputa. Allora, doveva trattarsi di un'immagine dell'immediato futuro.
    Il cuore di tenebra riuscì solo a pensare: "Mmmh... Scommetto che alla cara Drusilia non farà piacere questo repentino cambio nell'architettura della sua cittadella..."
    Al contrario, urElah ne rimase attonito.
    La seconda foto, fece tacere entrambe le entità che vivevano nel corpo dello Skeksis. Merovish in superficie! Quale follia!
    Infine, la terza dava conferma di quanto visto. Nella foto, c'era proprio il frate! E di certo un essere umano tanto anziano non avrebbe potuto architettare da solo un piano tanto articolato, se si fosse trattato di una semplice truffa.
    Senza contare, poi, il dettaglio della lettera...
    La faccenda era intrigante (per skekDor) e al contempo assai problematica.
    Una richiesta d'aiuto proveniente da una dimensione alternativa.
    Dei presenti, forse lo Skeksis era davvero l'unico a comprendere appieno la gravità della faccenda.
    E urElah, come di sovente, si fece avanti, parlando attraverso il corpo di skekDor.

    "Esistono infiniti mondi e infinite stelle. Più di quante ne contenga la volta del cielo endlossiana. Molte più di quelle che si potrebbero scoprire visitando l'intero universo. Alcuni pianeti semplicemente non sono raggiungibili coi mezzi a disposizione dei mortali. Quasi come se un sottile e al contempo impenetrabile velo ne celasse le fattezze alla vista e a ogni tentativo coatto di saperne di più." Iniziò lo Skeksis, ma venne presto interrotto dal cane.

    Se fosse stata la parte malvagia, al comando, come minimo avrebbe trasferito l'anima di quel maleducato proprio dentro al corpo di uno di quegli animaletti da cloaca cittadina che amava tanto!
    urElah si limitò a far silenzio, lasciando che l'altro finisse.
    Poi, riprese: "Id est... Di qualunque cosa si tratti, non è un'immagine del futuro. Non del nostro, almeno. Azzarderei che si tratti davvero di un piano d'esistenza alternativo. E che in qualche modo quella lettera sia giunta fino a noi. Esistono oracoli, in questo e in altri mondi. Individui capaci di vedere attraverso le maglie del tempo e dello spazio con la stessa facilità con cui si scruta attraverso uno specchio d'acqua immoto."
    Lo Skeksis compì qualche passo, e poggiò una zampa sulla lettera, carezzandola appena: "Cerziorati il "chi" e il "perché", seppur con semplici congetture, a questo punto sarei maggiormente interessato al "come". Se la lettera ci ha raggiunto, significa che chi è dall'altra parte sa che abbiamo modo di rispondere."

    Si girò verso i presenti, scrutandoli con occhi stanchi. Il suo non era uno sguardo di sufficienza, ma nemmeno uno radioso di speranza: "Avremmo modo di accettare questa richiesta d'aiuto e di muoverci in un altro mondo? Non parlo solo di mezzi e risorse, ma anche di volontà d'intenti."
    E tacque. Lui già aveva accettato, e in un modo o nell'altro avrebbe fatto il possibile.
    Già gli veniva una mezza idea, a dire il vero. Coi suoi poteri, poteva intersecare la gravità dei vari piani di esistenza tangenti con Endlos, al fine di spostarsi.
    Il suo "volo" funzionava così, del resto: lui fermo e immobile, e il mondo attorno che curvava a suo diletto.
    Probabilmente, col giusto supporto avrebbe potuto abbattere il velo e aprire una porta

    Salute: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:


     
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    La risposta fu la più inaspettata di quelle che poteva aspettarsi, e questo sicuramente favorì a calmare i suoi bollori portandolo in un attimo da una sensazione di dubbio e rabbia repressa a un senso di curiosità e interessamento per le parole del frate. Il vecchio raccontò che pure lui era entrato a far parte di quella sempre più misteriosa richiesta di aiuto, e che non fosse lui il diretto interessato avvalorando le sue affermazioni mostrandoli immagini esposte su un piccolo proiettore; la prima rappresentava un grande palazzo ormai in rovina e quasi completamente distrutto e fu una rivelazione quando l’uomo annunciò che quello si doveva trattare di Laputa. L’aveva visitata tempo addietro, aveva incontrato Skekdor in quella città, conosciuto la padrona dell’intera città e fatto la conoscenza di una ragazza particolare, e la città gli era sembrata più prosperosa e radiosa che mai quando l’aveva visitata. Che quella fosse la previsione di un imminente futuro? O di un lontano passato? Stava studiando il funzionamento delle forze magiche e le potenzialità della mente, e sapeva che viaggiare e vedere il futuro era un’abilità di alto livello e solo in pochi ne erano in grado, ma tutt’al più scattare una foto del futuro e riportarla nel presente era ancora più complicato e più assurdo… qualcosa non quadrava.
    Passò alla seconda immagine: una torre logorata dal tempo spuntava da fine sabbia, e anche sta volta secondo il prete si trattava di un’altra punto nevralgico della geografia di Endlos, ovvero Merovish. E infine l’ultima, forse la più chiara, diretta e cruda di quelle mostrate fino adesso: un numero impressionante di schiavi intenti a scavare sabbia, e questa volta la rivelazione non fu tanto che quella era Merovish ma che uno degli schiavi presenti nella foto, era proprio il prete che ora sostava difronte a loro.
    Conclusa quella piccola rappresentazione il prete chiese un parere dei presenti, e i primi a prender parola furono il piccolo cane e, come si aspettava, Skekdor. Entrambe a modo proprio esposero la propria teoria, e entrambe sembravano combaciare: era foto provenienti da un’altra dimensione. Umbrella ne aveva sentito parlare ma ne sapeva poco e nulla su quell’argomento, cosi incuriosito da tutto ciò che stava apprendendo in quella situazione preferì tacere almeno per il momento, e lasciare che furono gli altri a prender parola.


    UmbrellaEnergia: 110%
    Stato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Ottimo
    Passive:
    [Instant casting] - [Raggio visivo e sonoro ampliato] - [+10% Energia Massima]
    Equipaggiamento:
    Umbrella – X768: Arma semiautomatica d’agente con anima in anti-materiale a recupero di gas con rivestimento del passaggio dell’aria in lamiera d’acciaio e collegati da cross-pin. La carica d’aria viene incanalata e pressurizzata in proiettili d’aria a rilascio in tre modalità: proiettile calibro 50. BMG, colpo ad aria ravvicinato per azioni di movimento e colpi a bruciapelo. Camere a vuoto create artificialmente nelle vene dell’ombrello con fori di incanalazione ad argento e mercurio permettono un istantaneo fluire dell’aria pressurizzata rendendo impercettibile il tempo tra la pressione del grilletto e l’uscita del colpo dalla punta. Rivestimento in carbonio con retina di titanio a “X” separata per ogni una delle 8 sezioni simmetriche dell’ombrello, conferendo cosi una elevata resistenza di perforazione sia hai proiettili che contro gli urti. Le 8 costole dell’ombrello presentano una affilatura forgiata a laser con lama al nanometro. Ha una lunghezza di 110cm e un peso complessivo di 6Kg.
     
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    ZEGANA
    ZEGANA ¤ PRIME SPEAKER
    SIMIC¤ ¤ ¤100%
    Zegana (Donna alta e superba, delle volte. Dice di essere un tritone) → Sarà molto vaga, basta che però dica Simic e Ravnica. Esse sono la sua vera casa.

    Vedrò di ritenermi lusingata dalla descrizione sommaria che l'autore della missiva ha dedicato alla mia persona.

    L'inciso che la tritone enuncia dopo aver nutrito la propria curiosità ed aver letto il testo da cui il frate ha tratto indicazioni si rende quindi statuario e a tratti lodevole, profondamente radicato nell'algido porsi della Portavoce ma non per questo scevro di una sfumatura compiacente.

    Per quanto, invero, l'accusa di vaghezza non sia indice di precisione o di veridicità: la mia disamina si è anzi resa completa e puntuale, per quanto ammetto fosse estremamente tecnica e pertanto ostica a chi non vanta discreta esperienza nel settore.

    Ed in effetti, sottolineando la superficialità di chi ha redatto l'epistola, la capogilda Simic puntualizza come sia di lei prerogativa il soprassedere alle imprecisioni, alle potenziali offese ed allo sgarbo d'appellarla vaga laddove non sia mutuo rispetto o corrente educazione rinfacciare percezioni indimostrate ed opinioni presunte (ancor più se queste, all'atto pratico, si rivelano fallaci e tarlate da una scarsa attenzione).

    A riguardo delle diapositive, invece, propendo per il sentore generale già emerso per voce dei qui presenti colleghi: le immagini potrebbero rivelarsi frammenti di realtà alternative ben lungi dal rendersi tragiche e deleterie com'è anzi evidente se si applicassero i preconcetti che tutti noi abbiamo a riguardo di Endlos.

    Colleghi! Zegana ha citato gli altri convitati elevandoli al rango massimo ch'ella può concedere per la posizione e l'autorità che incarna! Ma dopotutto, di sicuro non può dichiararli sottoposti, nè può permettersi d'ignorarli o di svilirli con altra terminologia. Insomma: concedendo loro il beneficio del dubbio, la tritone accorda fiducia temporanea e stima gratuita a chiunque non si tradirà immantinente sproloquiando qualsivoglia scempiaggine -eventualità nella quale la dignitaria sarà ben lesta a ritrarre il proprio generoso giudizio in merito.

    Nè la sconfinata varietà di piani dimensionali che popolano il Multiverso ci permette di discriminare alternative ove Laputa sia in macerie da eoni e l'equivalente di Merovish sia stata costruita in superficie per valide motivazioni.

    L'impassibilità di Zegana si è infatti attestata immutabile per tutto il racconto del frate e dopotutto -con la maschera d'assoluta apatia a velarle il volto- la tritona non dà modo ai compagni (o all'interlocutore canuto) di comprendere quali siano i sentimenti che le si agitano nell'intimo all'osservare lo scempio del Presidio Errante: nella mente fina ed analitica della Portavoce, infatti, quella visione coglie un primo dispiacere per lo sprecarsi d'una casa sì simile ed operosa a quella che ha lasciato su Ravnica. Più precisamente, poi, ella comincia a valutare l'impossibilità di procedere con il progetto ormai prossimo alla pubblicazione -vale a dire, banalmente, che gli accordi presi e le udienze affrontate al fine di affermarsi entro la società alta laputense in tal evenzienza varrebbero ben meno della polvere e dei detriti che campeggiano sullo schermo con sottofondo le parole meste del frate.

    Ciò detto, più che disquisire dell'opportunità effettiva di porsi di un tal scenario, reputo prioritario definire le motivazioni che ci spingerebbero ad un intervento -quale che esso sia- o al contrario ad un'insensibilità nei confronti dell'appello tesoci: quale coinvolgimento si leva in voi al considedare quanto offertoci alla vista ed al pensiero?

    Un quesito rivolto a chiunque condivida la medesima stanza -religioso compreso- per enucleare desideri, critiche ed ambizioni evocate dalla lettera e dal suo contenuto: chi è pronto a scommettere sulla veridicità di un futuro prossimo, chi anzi a sconfessare quel nefasto presagio? E con quali atti pratici, quali impegni e quali prospettive?

    Dal canto mio manco dei presupposti per liquidare la questione con conscia sicurezza: gradirei maggior dettaglio prima di espormi con una partecipazione od un rifiuto, eppure vi anticipo di già che servisse per davvero (e senza altre risoluzioni concrete) a scongiurare la distruzione della Terra-nei-cieli di questo semipiano non esiterò a schierarmi in prima persona, mobilitando all'occorrenza l'intera gilda cui sono al vertice.
    PASSIVE SKILLS
    ALPHA AUTHORITYCARISMA (MALIA)
    CARVEN CARYATIDAPATIA (ANTI-AUSPEX)
    DOWSING SHAMANRABDOMANZIA
    FATHOM MAGESCUROVISIONE (AUSPEX)
    MASTER BIOMANCERCOMPETENZE BIOLOGICHE
    MERFOLK OF THE DEPTHSAPNEA
    MINDSTATICMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    SCATTER ARCPERCEZIONE MAGICA (AUSPEX)
    UNCOVERED CLUESLIE DETECTOR (AUSPEX)
    VIGEAN INTUITIONTRICK DETECTOR (AUSPEX)
    VOIDWIELDERTASCA DIMENSIONALE
    EQUIPMENT
    SIMIC SIGNETTRIDENTE (ATTREZZATURA)
    FAMILIARS
    ROOT-KIN ALLYELEMENTALE LIGNEO (SUPPORTER)
     
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    Presidio Sud, Merovish
    Cave del Sapere


    ”Vero? Trovo che l'acciaio mi doni.”
    gli rispose 23 Skaro, mentre gli mostrava il braccio meccanico, suscitando nel semidio un'espressione addolorata.
    Aveva perso il braccio?

    ”Non sono più uno schiavo ora. Puoi chiamarmi Skaro.”

    Che non fosse più uno schiavo, Uriel poteva dire di averlo notato o quantomeno intuito; non era più il timido e gracilino contro cui aveva combattuto tempo addietro. Il tono di voce era sicuro, il suo sguardo quasi arrogante. Ne aveva fatta di strada.

    Io ricorda solo di spada vinta, e di pochi soldi che io è riuscito a ottenere, vendendola. Tu è venuto a cedere altro, Uriel di Palanthas?
    lo stuzzicò il Boggart. Uriel piegò le labbra in una smorfia divertita, ma non ebbe tempo di rispondere che Skaro lo rimbeccò subito.
    ”Non è vero niente. La tua spada è ancora appesa alla Quinta Bolgia. La lucida almeno una volta a settimana.”
    Ehi!
    ”Dovresti passare, quando questa storia sarà finita. Ti offro una birra, magari una di quelle vere e non prodotte... in casa.”
    "EHI! Cosa tu offre?! Tu vuole farmi finire in bancarotta, sciagurata pulce?!


    89mtn

    « Grazie per l'offerta. »
    ringraziò, visibilmente divertito dallo scambio di battute dei due.

    Una volta che tutti ebbero riferito all'anziano bibliotecario il loro animale preferito, questo chiamò un suo assistente affinché gli portasse quello che aveva tutta l'aria di essere proiettore. Assemblato il tutto, era giunto il momento di fornire loro qualche informazione in più.

    "Assieme alla lettera mi sono arrivate tante cose, comprese queste foto..."
    disse, mentre poggiava la prima fotografia sulla superficie riflettente. L'immagine mostrava un cumulo di macerie.
    ”Voi forse non sapete cosa è questo posto e neanche io l’ho riconosciuto sulle prime ma la didascalia della foto parla chiaro … questa dovrebbe essere Laputa."

    hraOe

    Il cuore di Uriel saltò un battito, e i suoi occhi si spalancarono in preda alla sorpresa. La ragione però lo riportò subito con i piedi per terra: non c'era motivo di saltare a conclusioni affrettate e nemmeno pensare che quella nella foto fosse veramente la sua Laputa.
    Poi venne la seconda foto, raffigurante una Merovish in superficie.
    E infine...

    ”Questa foto sembra non avere tanto impatto come le altre, però è proprio quella che mi ha fatto dubitare poiché quest’uomo... sono io."

    Questa volta, il Saggio riuscì a mantenere la calma. Come prima, non era detto che quello fosse effettivamente lo stesso bibliotecario che gli si parava loro davanti in quel momento.

    « Fare congetture mi sembra piuttosto inutile, al momento. Abbiamo certezza che queste fotografie provengano da un'altra dimensione e non da un altro tempo? O entrambe le cose? »
    domandò, strofinandosi il mento con il dito con fare pensieroso.
    « Senza sapere questo, siamo incapaci di agire in qualsiasi modo. »




    AiqaIp8


    Status fisico: ottimale
    Status psicologico: ottimale

    Energia:

    █████████████████████ 110%

    Equipaggiamento:

    » Sagittarius: Arco + frecce (x10)
    » Diario : Un comune diario.

    Abilità Passive:

    » Expanded Mind: Memoria illimitata, +10% energia, Instant-casting
    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » I See the Light: Scurovisione
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat


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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    L'uomo di chiesa accettò le risposte dei presenti, e mentre il suo invisibile fardello aumentava a ogni corretta fornita, ecco che la ruota del fato si metteva silenziosamente in moto, tirando le fila del destino di chi aveva scelto di presentarsi a quella folle riunione.

    Un proiettore venne portato nelle sale della conoscenza meridionale, e delle fotografie vennero mostrate. Fotografie impossibili, sicuramente false.
    Una Laputa ridotta in macerie, un tempo fiera solcatrice dei cieli, ora schiava della terra dove evidentemente si era schiantata.
    Il profilo di Merovish, la Tana, si stagliava invece in superficie, una superficie si sabbiosa, ma ben lontana dall'inferno che la Maledizione dello Yuzrab prometteva proprio sopra le loro teste, superati strati e strati di roccia.

    E in fine, schiavi. Una moltitudine di schiavi, tale da far impallidire il Distretto dei Caduti, intenti nella manutenzione di quel regno improbabile.

    Il frate aveva ragione.
    Senza le didascalie, ne Zimmer ne Skaro avrebbero potuto dare contesto alcuno a quelle immagini.
    Il Boggart diede un occhiata distratta alla lettera che l'uomo insisteva a mostrare loro, a voler comprovare che le sue parole dicevano il vero.

    E Zimmer avrebbe voluto tanto contraddirlo, lanciandogli una tagliente battutina e affidandosi al suo sarcasmo per uscire velocemente da quelle sale e tornare al suo lavoro... ma una fitta alla bocca dello stomaco lo tratteneva. Una vocina, nella sua testa, insisteva.

    E se...?

    Il loro ospite tuttavia chiedeva le loro opinioni, e gli altri membri di quello sfortunato gruppo si alternarono, nell'incredulità generale, ad analizzare quelle suddette prove:
    skekDor sembrava essere il solo a prendere seriamente la questione.

    Io deve correggerti, botolo. cominciò Zimmer rivolgendosi a Gaspode, senza però distogliere lo sguardo attento dalle foto.
    Merovish no è stata portata qua da maelstorm, come Laputa.

    ”Secondo i documenti conservati in queste stesse sale, Merovish è stata costruita su Endlos, poco prima del Disastro che ha desertificato tutta questa regione.” si intromise Skaro, traducendo il pensiero del molliccio. Gli Eversori questo lo sapevano bene... le ricerche dell'ultimo anno erano state incentrate su due domande: chi avesse costruito la Tana e perché.
    ”Quindi...”... quindi se chella è Merovish, è per forza su Endlos, no da altre parti. concluse Zimmer, con un sospiro.

    Tutto risolto, no? Ogni dubbio fugato.
    SE chella è Merovish. un se grosso come una casa.
    In fondo, quelle erano semplici foto, e le didascalie potevano tranquillamente essere manufatte.
    Laputa in macerie e Merovish in superficie... chiunque avrebbe avuto difficoltà a crederci.

    Con quali prove, poi? Una lista di risposte?
    Chesta lettera prova solo che chi l'ha scritta conosce noi molto bene. O magari sa leggere in pensiero, ho viaggia in tempo. Chesta è Endlos. Io è abbastanza sicuro ci sia qualcuno che, in revisione, abbia chiesto passiva per leggere in futuro attraverso acqua di gabinetto.

    No, non bastava. Non bastava per niente.
    Zimmer avrebbe voluto salutare tutti con un rutto, petare rumorosamente come solo un Boggart sapeva fare e fuggire prima che i miasmi potessero uccidere qualcuno. E poi, tornato alla Quinta, si sarebbe fatto una grossa risata.

    Questo, voleva fare.
    E allora perché quella fitta alla bocca dello stomaco non passava? Perché esitava a deridere quel vecchio cocciuto che li aveva richiamati fin la?

    Perché Zimmer era vecchio e attento ai dettagli.
    E non gli era sfuggito che su quella lettera c'era altro, oltre alle loro sommarie descrizioni.

    Le foto sono vere e se non vuoi che ciò che hai visto succeda anche al tuo mondo...

    Quella sembrava una fottuta profezia.
    Zimmer odiava le profezie.
    Portavano solo sfighe.

    E se...?
    E se, erano nei guai.






    Stato fisico: Braccio destro bendato malamente
    Stato mentale: Boggart.
    Mana: 110 %



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    Icarus ~ Lingua da mercante ~ Intuito del Bugiardo ~ Certificato di Alchimista ~ Ich Gasata ~ Silent Lie

    Equipaggiamento:
    Il Guanto ~ Aspide di Troia ~ Portatore di Peste ~ Mercury Trader ~ Berserker Armor (no elmo)

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    Schermata_2018_02_04_alle_16

    Luogo: ??? - Tempo: Ora




    "Do-dove sono?"

    Il nome di quella entità era Belmorn: Dio dei Fiori e dei Prati.
    Adorava le feste, le lunghe giornate di sole e far divertire chi lo venerava. Per questo non gli piaceva affatto il posto in cui era stato rinchiuso.
    Si trovava in una grossa stanza immersa nella penombra. Attaccate alle pareti vi erano molte catene e altrettante erano le macchie di sangue che si trovavano sul pavimento.
    Persino i suoi polsi erano stati bloccati da quei grossi pezzi di ferro.

    "RIN ..."

    Un verso gutturale e profondo, come se venisse dalla fine di una grotta, attirò la sua attenzione. Qualcosa di estremamente grosso e dalla pelle scura lo stava fissando con occhi spenti.

    "Buono ragazzone non c'è bisogno di essere così cortesi con il nuovo ospite. Mettiti pure da parte e lascia che ci pensiamo io e i ragazzi"

    A sentire pronunciare quelle parole il mostro si allontanò, rivelando così che la sua pelle erano rocce vive incastrate fra di loro. Belmorn non aveva mai visto una mostruosità del genere e non ne era affatto contento.

    "... RIN"

    Tre figure presero il suo posto, notevolmente più piccole ma dall’aura estremamente opprimente.

    "Vediamo cosa ci ha spedito il Maelstrom questa volta ...", una mano guantata si mosse verso la faccia di Belmorn e lui ebbe paura, "… non mi TOCCARE. "

    L'ammonimento gli costò assai caro.
    Con più rapidità di quanto si sarebbe aspettato, una lama gli procurò un profondo taglio nell'addome. Urla strazianti di dolore iniziarono a provenire dalla creatura mentre quest'ultima, ad ogni contrazione dei muscoli, perdeva ancora più sangue.
    Non aveva mai provato tanto dolore in vita sua come in quel momento e con naturalezza iniziò a piangere.
    Il suo dimenare però durò molto poco dato che la sua capacità rigenerativa, degna di una vera divinità, stava iniziando a ricucire i pezzi di carne fra di loro.

    "Ma pensa te ... il sangue sulla lama non mente, questo è un Dio."

    La voce divertita di uno dei tre attirò l'attenzione dei compagni.
    I loro volti non erano perfettamente chiari, ma a giudicare dalle voci due dovevano essere maschi e il terzo una ragazza.

    "Capacità rigenerative in questo modo effettivamente non sono comuni da incontrare. Lo hai percepito dalla sua aura?"

    L'uomo senza armatura annuì mentre quello che la possedeva ripose la spada.

    "Si, esatto. Però non riesco proprio a capire di che cosa possa essere la divinità."

    Un guanto d'acciaio, freddo e spigoloso, gli afferrò il mento sollevandolo con forza dalla posizione in cui si trovava. La stretta era forte e le punte del guanto iniziarono a bucargli la faccia.

    "Un'altra divinità che è venuta a turbare la nostra pace? Ma bene. Cosa sei di preciso? Non mi fai paura nè tu nè i tuoi cazzo di poteri divini ...", la presa aumentò tanto che del sangue iniziò a uscire dalle guance verdi di Belmorn, "... ho ucciso decine di Dei. Della Guerra, della Morte, tutti quelli che ti pare e io non mi fermerò certo per uno come te ..."


    Una mano si posò sulla sua pesante armatura e la voce femminile sembrò avvicinarsi alle sue orecchie.

    "Quoven guarda il sangue che ha versato prima ...", la mano indicò un piccolo cespuglio di erba smeraldina e fiori colorati, "... sembrano fiori e sono bellissimi. Mi ricordano quelli sulle terrazze centrali della Torre. Sarebbe meglio portarlo da lui e vedere cosa ci ordina di fare."

    Il guanto lasciò andare il volto ormai bucato della povera divinità, che stava iniziando a ritirarsi in posizione fetale dai suoi aguzzini.
    Aveva tanta paura di quelle tre figure come mai ne aveva avuta prima.
    Un pugno ben piazzato mise fine alle sue incertezze, paure e dolori.
    Per quel momento almeno.



    Luogo: Cave del Sapere - Tempo: Adesso

    Tutti quei discorsi, quelle teorie discordanti non facevano altro che aumentare le sue preoccupazioni riguardo l’intera faccenda.
    Che fosse il caso di fargli vedere la lettere e la pietra?
    Sicuramente lo avrebbero mandato al diavolo ma quella sera sarebbe andato a letto sereno. Erano tre notti che dormiva male nel suo letto guadagnato con tanta fatica in un lotto al Bazar delle Talpe.

    ”Ovvio che non voglio farvi perdere tempo, accidenti ...", protestò infine contro coloro che lo avevano accusato di ciò, ”... sono soltanto un povero bibliotecario che si è ritrovato in questa situazione. Non è che voglio passare la patata calda ai primi piantagrane che incontro, non lo farei mai. Questa lettera è destinata a voi e queste foto sono più che vere."

    Si avvicinò dove le aveva riposte e le lanciò sul tavolo, in modo che tutti potessero effettivamente constatare che si trattassero di copie fisiche e non fasulle.
    Non voleva che ci fossero cose lasciate al caso quando era lui stesso a lasciare in disparte la cosa più importante.
    Con la destra si toccò la tasca della vestaglia da frate.
    Avrebbe dovuto tirarla fuori? In quel modo avrebbe però ammesso che le foto erano seriamente reali, che gli indizi erano giusti e che loro erano in pericolo e a lui quella visione non piaceva affatto.
    Avrebbe potuto fare finta di niente fin dall’inizio e catalogarlo subito come uno scherzo? Lo avrebbe potuto fare, però aveva preferito dire la verità. Dirla tutta per evitare guai futuri.

    Perchè non voleva rileggere la lettera un’altra volta? Quando l’aveva trovata era stato tutto un giorno a studiarla a leggere fra le righe e a non ricavarci comunque un ragno dal buco.

    ”Penso che posso leggervi la lettera."

    Si era deciso dunque.
    La mano scivolò nella tasca con lentezza e indecisione. Afferrò tutto quello che era al suo interno e lo posò sul tavolo.
    La lettera e la pietra.
    Prese il foglio e se lo portò vicino agli occhi ormai resi leggermente miopi a causa delle letture. Dapprima tacque, ancora incerto se era il caso di leggere oppure lasciare tutto al caso. Ma in quel momento aveva già scelto e lui, come tutti, non era altro che una pedina già disposta sulla scacchiera di quella faccenda.

    ”Amici miei ... come potrei io rivolgervi parole diverse? Però per voi sono un Mister Nessuno al momento, lasciate che mi presenti. Io sono Ektal e in passato ero conosciuto anche con altri titoli. Non ve le elencherò poiché lo spazio di una lettera è troppo poco e devo rivolgervi, non solo, i miei pensieri ma anche le mie suppliche. Cercherò di farvi arrivare delle foto con questo foglio, anche se non ricordo bene dove l’abbia messe. In ogni caso ... io vengo da una Endlos alternativa alla vostra dove certe cose sono andate in maniera molto diversa. Voi tutti siete morti, compreso anche tu skekDor che ti vantavi della tua immortalità. Non voglio essere scortese, so bene quanto dia noia a quella tua parte intollerante. Vi scrivo perchè ho bisogno del vostro aiuto in maniera disperata. Qui da noi combattiamo una guerra di proporzioni immense, dove vede i naufraghi schierati contro gli Endlossiani. Loro non ci vogliono su Endlos ma noi non possiamo scappare al nostro destino di naufraghi. Loro ci prendono, ci torturano e ci rendono prigionieri fino a quando non moriamo. Con me, con voi e con molti altri il destino è stato meno crudele e ci ha fatto ritrovare tutti in una grande alleanza. Un’unità ribelle che vuole rompere questo cerchio ...", il frate girò la lettera sistemandosi gli occhiali, ”... uccidendo l’alfiere di Merovish. Non so come è il vostro ma quello che si trova da noi è un uomo malato, corrotto nell’animo da un potere che è riuscito ad imbrigliare soltanto uccidendo i Vanathui del semipiano. Non ha saputo liberare Merovish dalla maledizione dello Yuzrab e ha riversato la colpa su noi naufraghi tramite un controllo mentale che rende gli abitanti xenofobi. Vi è una torre nella capitale di Merovish e va distrutta, una volta tolta quella tutti gli Endlossiani saranno liberi dal giochetto mentale e noi naufraghi potremmo finalmente stare in pace. Ma questo a voi non interessa immagino, dato che siete al sicuro lontano da questa follia. Voi però nel mio mondo eravate generali, comandanti, figure di spicco che davano speranza alla povera gente che è costretta a nascondersi come vermi nelle macerie di Laputa. Ma anche questo non vi smuove vero?! Allora ecco cosa vi dico per convincervi. Assieme alla lettera farò arrivare una pietra, essa ha il potere di portarvi fino a qui per darci una mano ora che siamo ancora in tempo. Il Re ha infatti scoperto che esistono altre Endlos che può conquistare, altri Vanathui che può uccidere per potenziare ulteriormente il suo obelisco di controllo. Prima o poi arriverà anche da voi e non avrete speranze. Solo noi nella nostra Endlos abbiamo la possibilità di sconfiggerlo prima che inizi a conquistare tutte le versioni di Endlos. Vi prego prendete la pietra, rompetela e venite da noi. Abbiamo bisogno urgente di aiuto."

    Il frate tossì e posò la lettera sul tavolo.

    ”Convincente … vero?! Stando a quando dice questa lettera le foto sono di un’altra Endlos. La torre di Merovish sembra essere la spina nel fianco di quel mondo e che solo loro possono distruggerla impedendo che il Re e il suo esercito, così come ha fatto la lettera, viaggi attraverso le realtà. Ho avuto occasione di leggerla molto prima di … non lo so, pensare che forse era uno scherzo per mettermi paura. Questo Ektal non sembra però che ci tenesse a farla apparire una burla. Anche se ...”, il frate fece una pausa teatrale anche se non avrebbe dovuto, ”... non riesco a capire come faccia a sapere così tante cose. Sono in effetti questi miei dubbi che mi hanno fatto pensare ad uno scherzo. Che sappia di una Endlos alternativa è quasi scontato con tutte le possibilità che esistono nel Multiverso. Sapeva però dove trovarci, che qui avrebbe trovato una versione alternativa di voi e che a Daleli esistono ancora degli esemplari di Vanathui. Non so come dirlo chiaramente ma è come se lui fosse venuto qui, su questo piano, almeno una volta. Ma come?”

    Turno° 4

    Allora il frate finalmente scopre tutte le sue carte e vi legge il VERO motivo per cui vi ha convocati. Si è quindi giunto un nuovo turno di speculazioni e teorie complottistiche.
    Inoltre qualcuno si ricordava ancora della divinità dei fiori a inizio quest?

    Scadenza: Venerdì 30 Novembre


    Edited by Blain - 24/11/2018, 09:06
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    A scucir parola per prima fu Zegana, con gran sorpresa dello Skeksis.
    Era proprio l'ultima persona da cui si sarebbe aspettato cotanta iniziativa. Eppure, tant'era...
    In ogni caso, il tritone si guardò bene dallo schierarsi a favore o meno della proposta, optando invece per una dichiarazione d'intenti basata sul "fight or flight". In chiara linea col personaggio.
    Anche Uriel ostentò il suo scetticismo.
    Strano... Da un immortale, skekDor (quello vero) si sarebbe aspettato maggior determinazione. Che importanza poteva risiedere nel luogo d'origine delle foto? Era un'occasione per sconvolgere la quotidianità, magari portare il caos in un'altra dimensione. Come poteva lasciarsi sfuggire una simile occasione?
    Fortunatamente, urElah era di tutt'altra pasta. Ascoltò in silenzio la critica portata dal ragazzo, e cercò di pensare a modo suo alle domande da lui poste.

    Zimmer, similmente, disse la sua. Era forse quello che più s'avvicinava alla linea d'azione di skekDor, pur essendoci arrivato attraverso diverse vie di ragionamento.
    E dunque, la situazione era di due astenuti, due dubbiosi e... due pronti ad accettare la missione?

    Il frate aggiunse dubbi agli altri dubbi, leggendo la lettera e mostrando anche uno strano cristallo.
    skekDor assorbì le informazioni come una spugna, compresa quella della sua futura dipartita, che la metà malvagia, ovviamente, non accolse nel migliore dei modi.
    Esisteva forse una sola maniera di uccidere definitivamente lo Skeksis, e di certo non era materia per semplici mortali!

    Per il momento, urElah rimase in religioso silenzio. Lui era già pronto a partire, e la lettura di quel foglio non aveva cambiato le cose.
    Si girò verso Uriel, e soprattutto Zegana, i due non proprio convinti, e sperò che prendessero la decisione giusta.
    A occhio, Gaspode e Umbrella avrebbero seguito

    Salute: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

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    Per quanto se ne parli eroicamente in leggende e miti, una guerra era pur sempre una guerra: un campo di battaglia nel quale uomini con ideologie e pensieri opposti si sfidavano fino alla morte e alla conseguente supremazia del più forte, mietendo cosi vittime da entrambi le parti, e ciò che si stava domandando in quel momento era proprio quello; lui era disposto a scommettere la propria vita contro un nemico sconosciuto mettendo in gioco tutto ciò che aveva per salvare la terra su cui era approdato?
    La risposta che si diede in pochi secondi di riflessione nella sua testa era
    YMkIZ7i“No, non ho intenzione di partecipare a una guerra per salvare questo o un altro mondo.”
    Quando aveva deciso di seguire quella richiesta di aiuto, non immagina che avrebbe dovuto combattere un conflitto cosi rischioso. Se adesso stava rifiutando non era certo per una questione di denaro, per quanto una ricompensa era sempre ben gradita, ma lui era su Endlos per compiere una missione e secondo i suoi piani in breve tempo sarebbe riuscito a portarla a termine: da li a pochi giorni sarebbe partito verso le terre del Nord, la dov’è risiedeva ciò che cercava, e non aveva senso rischiare il tutto per tutto per una battaglia che non condivideva a pieno, e poi se fossero riusciti a raggiungere pure questo mondo e ciò avrebbe intralciato i suoi piani o tentato alla vita di chi li sta vicino, allora avrebbe combattuto, ma qui, al momento opportuno.
    Le promesse e le dicerie di loro come potenti generali in questo mondo parallelo, lo fecero pensare alla possibilità di una nuova vita, lontano dal ricatto della divisione, ma al momento solo loro erano la possibilità più concreta di portare a compimento il suo obbiettivo. Spesso si era fermato durante il suo cammino ad aiutare malcapitati incontrati nel suo percorso e senza riceve o chiedere mai un compenso in cambio, ma un conto era inseguire un ladro dalle capacità sovrumane per aiutare un povero malcapitato a cui avevano rubato il portafoglio o ad aiutare a risolvere un piccolo mistero di una serie di omicidi in una cittadina, ma partecipare a “una guerra di proporzioni immense” come il vecchio narrava leggendo la misteriosa lettera non era una cosa da prendere alla leggera per un semplice mortale.
    “ Mi dispiace vecchio. Non so nemmeno io se quello che dice quella lettera sia veritiero o meno, ma in ogni caso, probabilmente me ne sarò andato ancora prima che questo mondo possa essere invaso, e in tal caso, se ciò dovesse intralciare i miei piani, sarò pronto a combattere ma su queste terre.”
    mentre parlava voleva prendere un tono più serio possibile, come a guardare gli altri da l’alto verso il basso intonando una punta di sufficienza e in particolare il vecchio, l’unico il quale effettivamente fissava mentre parlava, e detto ciò, si staccò dal gruppo iniziando a incamminarsi con passo lento ma deciso verso l’uscita.
    Non era una questione di coraggio, dato anche che quest’ultimo troppo spesso l’aveva sentito pronunciare solo come una maschera per la parola stupidità, ma priorità, priorità personali e egoistiche, ma pur sempre priorità.
    “ Il gioco non vale la candela, almeno per come la vedo io.”
    Senza girarsi, alzò una mano in un breve cenno di saluto
    “ Spero di rincontrarvi di nuovo, su queste terre, e sarò lieto di ascoltare la vostra storia al vostro ritorno, se mai vorrete raccontarmela. Buona fortuna. “
    Non gli importava come gli altri avrebbero preso quella sua decisione, se l’avessero considerato un codardo o pure se avessero valutato e allora volta seguito il suo pensiero, lasciando il vecchio al proprio destino.
    Un po' gli dispiaceva per quell’anima in pena, ma troppe volte aveva aiutato il prossimo finendo per rimettendoci più lui di quanto ci avrebbero rimesso la persona bisognosa di aiuto.


    UmbrellaEnergia: 110%
    Stato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Ottimo
    Passive:
    [Instant casting] - [Raggio visivo e sonoro ampliato] - [+10% Energia Massima]
    Equipaggiamento:
    Umbrella – X768: Arma semiautomatica d’agente con anima in anti-materiale a recupero di gas con rivestimento del passaggio dell’aria in lamiera d’acciaio e collegati da cross-pin. La carica d’aria viene incanalata e pressurizzata in proiettili d’aria a rilascio in tre modalità: proiettile calibro 50. BMG, colpo ad aria ravvicinato per azioni di movimento e colpi a bruciapelo. Camere a vuoto create artificialmente nelle vene dell’ombrello con fori di incanalazione ad argento e mercurio permettono un istantaneo fluire dell’aria pressurizzata rendendo impercettibile il tempo tra la pressione del grilletto e l’uscita del colpo dalla punta. Rivestimento in carbonio con retina di titanio a “X” separata per ogni una delle 8 sezioni simmetriche dell’ombrello, conferendo cosi una elevata resistenza di perforazione sia hai proiettili che contro gli urti. Le 8 costole dell’ombrello presentano una affilatura forgiata a laser con lama al nanometro. Ha una lunghezza di 110cm e un peso complessivo di 6Kg.
    Edit: correzione di piccoli errori di battitura


    Edited by mugna97 - 30/11/2018, 20:00
     
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    Accetto la correzione del Pasha della Fame e del suo compagno con una “emme” allungata di assenso. Allo stesso tempo, mi concedo però di rimanere dubbioso. Zimmer stesso lo ha affermato: “se” quella nella foto è davvero Merovish. C'è un solo elemento in comune fra la città in cui sono adesso e quella raffigurata nella diapositiva: attorno c'è il deserto; e non sembra neppure trattarsi dello stesso.

    Rimane comunque da capire cosa diavolo c'azzecchiamo noi con tutto ciò. Anzi, cosa c'entrerei io. Sono pressapoco l'unica creatura che, ufficialmente, è irrilevante al funzionamento di questo piano. Ho accompagnato un Saggio di Palanthas, sono in presenza di uno dei pasha della cosiddetta Tana, accanto a me c'è una rinomata scienzata, il pollo ho sentito perfino che è una sorta di divinità. Ci sarebbe infine il ragazzino che... che...
    ...niente, questo credo sia irrilevante da ogni punto di vista. Cionondimeno, questo rafforza il mio punto: perché proprio noi? A sentire Zimmer, chiunque ci abbia chiamato qui è un veggente, oppure è a conoscenza di una qualche profezia che in qualche modo riguarda anche me. Eccezionalmente, spero che non riguardi la mia meritata, ma da decenni rimandata dipartita.

    Sentiamo, dunque, il contenuto della lettera. Così ascolto con attenzione e, più il frate prosegue, più sono felice di non possedere una mimica facciale umana. Perché se fossi stato un bipede qualsiasi, non so se avrei alzato gli occhi al cielo e sbuffato con impazienza, oppure sarei scoppiato a ridere come un idiota. Ciò che non è influenzato dalla mia anatomia è invece l'opinione che continuo ad avere di questa assoluta farsa.

    Convincente, vero? Neppure per sbaglio, dico io. Se non fosse per il divieto sui teletrasporti (che comunque non so manco usare) di queste parti, me ne sarei già andato di qui. Anzi, anche se dovessi finire in galera, lo riterrei forse preferibile a... a tutto questo.
    Senza molte alternative a disposizione, espongo i miei dubbi.

    « Come... come fai a definire una porcata del genere “convincente”?! Quella lettera si regge in piedi sul presupposto che noi dovremmo credere al suo autore a priori, senza che ci vengano fornite prove convincenti a parte due foto che dovremmo ritenere a loro volta convincenti “perché sì.”
    Sorvolo sulla storia di io come “figura di spicco” di qualunque cosa. Seriamente, guardami, oltre al fatto che non avrei quasi sicuramente alcun interesse a schierarmi da qualunque lato in simili conflitti. Questo perché sono un cane. Penso che perfino gente come Usama Kuroi se ne sbatta ampiamente il cazzo se il vecchio randagio che sta cercando qualche avanzo vicino alle palafitte sia nativo o meno. Per dire. Senza contare poi il delirio della torre che riesce a controllare le menti dei nativi, e... l'Alfiere di Merovish la usa per fare diventare tutti i nativi Signisti. Così, per sfizio, perché non bastava fare ignorare loro il problema, molto meglio crearsi dei nemici giurati. Geniale, proprio.
    Mi fermo qui, o devo anche menzionare che, ammesso ma non concesso che tutti questi vaneggiamenti siano anche solo vagamente credibili, potrebbe tranquillamente trattarsi di una trappola?
    »

    Ah, aggiungo che di gente capace di creare portali ne è pieno il semipiano, ma questo mi aspetto che il frate lo sappia già. Anche perché sono così comuni che Merovish ha dovuto farci su un'ordinanza.

    GaspodeStato fisico: Perfetto.
    Stato mentale: Scocciato, e parecchio.
    Energia: 100/100
    Passive: Anti-Malia, olfatto sviluppato, immunità alle malattie, percezione pericoli, mindfuck alert, trick detector, telecinesi, telepatia.
    Scenici: Daltonismo, eterna vecchiaia, conoscenza del linguaggio umano e canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
    Equipaggiamento: Frammento di AI, Ricevitore
     
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    ZEGANA
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    Com'è curioso il mondo! Cioè Endlos, ça va sans dire. Un attimo prima vi è un folle xenofobo che distrugge un Presidio -quello occidentale- instillando nella mentalità delle genti idee tanto marce da perdurare nel tempo -idee d'intolleranza che non sono in alcun modo giustificabili- ed un attimo dopo su altre Endlos la storia si ripete in chiave pressochè identica, con un tiranno violento che propugna la medesima alienazione nei confronti dei non-nativi. Per non parlare di come l'uno abbia visto attriti tra Laputa e Merovish e l'altro, invece, riconosca nelle due città le roccaforti delle rispettive fazioni. E che dire poi dei piani di conquista extraplanari tanto frequenti nel Fulcro del Multiverso quanto pure nella sua copia che si eleva dal racconto della lettera? Anzi, a tal proposito...

    Non vi farà piacere, padre Philip, ma devo schierarmi a favore del qui presente Gaspode: la lettera che ci avete letto fonda la propria discutibile autorità sull'urgenza e l'eclatante berciare di scenari apocalittici. Eppure, là dove vorremmo delle prove concrete, essa propone soltanto blandi tentativi d'impressionarci.

    In effetti, la questione che più turba la scienziata è l'affermazione circa una Endlos alternativa: da che ella è a conoscenza, Endlos rappresenta un unicum entro il Multiverso tutto -un crogiolo di mondi altri che non ha copie di se stesso. Non è strano che vi siano alternative dei piani dimensionali da cui provengono i frammenti che l'Eterna Tempesta ha strappato qui e là e ricacciato sul semipiano sorretto dalla volontà ma... lo è, invero, che l'esclusività su cui si fonda il dominio di Lord Aeon abbia trovato replica altrove. Specie perchè, come sottolinea il boggart annunciato qual Pasha della città sotterranea che ospita tutti, Merovish non ha eguali essendo sorta proprio nel meridione endlosiano.

    Cionondimeno, non stento a credere vi siano conquistatori che guardano con occhi cupidi al di là dei confini della propria realtà: da dove provengo, infatti, crisi in tal senso si vociferano con quotidiana cadenza.

    Per quanto bisogna ammettere che Ravnica non ne ha mai subite -o meglio, non finchè la tritone vi era ancora parte integrante (secondo i propri ricordi fasulli). Ve ne è una in corso proprio ora -concetti di tempo e spazio univoci permettendo- ma auspicabilmente la Città delle Gilde saprà cavarsela per mezzo del caos e dei litigi che la governano incessantemente (secondo il paradigma per cui non si può effettivamente conquistare qualcosa che non sa dirsi organico).

    Quanto a voi, Gaspode, trattenetevi per un momento dalla vostra acredine e provate a considerare quanta logica smuova i despoti e quant'altra si possa rinvenire in chi vi si oppone. Vi pare forse che l'unico nemico concepibile sia un pianificatore subdolo quanto perfetto o lasciate invece spazio al porsi di un mediocre individualista, spinto da propositi distorti che parimenti ne annebbiano il giudizio?

    Nel mentre di questa dissertazione, il ragazzo che va sotto al nome di Umbrella annuncia la propria decisione d'andarsene e calca passo dopo passo verso l'uscita. Nessun muscolo facciale si smuove in Zegana, nulla che possa dar prova della di lei disapprovazione o -al contrario- di un'empatia prona al consenso. Pur tuttavia, vergando parole che fan della voce il proprio inchiostro, la Capogilda dell'Alleanza Simic si rivolge indirettamente anche al paventato codardo in fuga, ricordando a tutti -pur sotto la finzione di un dialogo rivolto al solo botolo- che ogni tiranno è destinato a cadere.

    E ancora, la vostra indifferenza legittima non è riflesso e controprova di come si ponga non necessario cautelarsi d'ogni potenziale minaccia perchè molte avvizziscono ancor prima di concretizzarsi? Considerando questi presupposti, il Re da fronteggiare appare credibile nella propria umana fallibilità e nella limitatezza del suo agire: una magra consolazione del fatto che, ci schierassimo come la lettera chiede, non saranno orde di demoni burocrati ad attenderci ma personalità irte di debolezze e disattenzioni.

    Insomma, seppur non esplicitamente, il voto della dignitaria sembra pendere per un intervento a favore di quella realtà bisognosa: i dubbi sono ancora molti, le specifiche del caso tuttora misteriose ma... in effetti, dovesse trovarsi Endlos in difficoltà, un aiuto esterno non sarebbe affatto sgradito -così come l'evenienza di un invasore che si può anzi prevenire è per certo motore per spingere ad un piccolo sacrificio personale (ancor meglio alla luce degli intenti conservationistici e dei progetti a lungo termine propri di Zegana).
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    ”Penso che posso leggervi la lettera."

    Dunque, finalmente si era deciso a leggere la famigerata lettera.
    Mentre il frate spiegava il foglio di carta stropicciato per leggerne il contenuto ai presenti, Uriel fece un profondo respiro a metà tra l'impazienza e l'ansia.

    ”[...] In ogni caso ... io vengo da una Endlos alternativa alla vostra dove certe cose sono andate in maniera molto diversa. Voi tutti siete morti [...]"

    Ah.
    La lettera proseguì ancora per diverse righe, e il Semidio si limitò ad ascoltare attentamente senza interrompere, inarcando inavvertitamente un sopracciglio di tanto in tanto per esprimere perplessità.

    ”Convincente ... vero?! [...]"

    A questo, fu Gaspode il primo a prender parola, dimostrando tutto il suo scetticismo riguardo la loro missione, a cui anche Zegana espresse il suo pensiero collegandosi direttamente alle parole del cane. Tuttavia, la Tritone decise di dare comunque una possibilità alle parole scritte nella lettera, e questa volta fu Uriel ad allacciarsi al suo pensiero.

    « Se quel che è scritto fosse vero, non voglio rischiare di portare nel Semipiano un'altra guerra. »
    pronunciò con una punta di tristezza, carezzandosi lentamente le braccia come se volesse confortarsi da solo.




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    » Diario : Un comune diario.

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    » Expanded Mind: Memoria illimitata, +10% energia, Instant-casting
    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » I See the Light: Scurovisione
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat


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    La prova inconfutabile di quell'ordalia fu una lettera, presumibilmente scritta da qualcuno che abitava dall'altra parte, e un sasso dalle presunte abilità magiche.
    Il Boggart avrebbe avuto piacere nell'esaminare questa prova ben più fisica, facendo valere le sue non poche abilità nel riconoscere gemme preziose dai fondi di bottiglia.

    Insomma, un suo cugino verdastro, che diversi anni prima dominava sulla roccia nel cielo, aveva perfino una passiva per riconoscere questa e quella pietruccola, Zimmer non sarebbe certo stato da meno!

    Ciò nonostante, non fu il magico minerale a catturare l'attenzione del molliccio, no. Fu la lettera. O meglio, un preciso passaggio della stessa.

    Voi però nel mio mondo eravate generali, comandanti, figure di spicco che davano speranza alla povera gente

    Zimmer si rovesciò a terra e cominciò a rotolarsi sul pavimento della biblioteca, sganasciandosi dalle risate. Calde lacrime gli rigavano incontrollate il volto scaglioso, o almeno, lo avrebbero fatto se al Boggart fossero rimasti buoni entrambi gli occhi, e non fosse rimasto recentemente guercio per colpa di un certo pugile belligerante.

    Le risate del Pasha riempirono la sala, echeggiando fra gli scaffali e rimbalzando sulle pareti.
    UN GENERALE! FIGURA DI SPICCO CHE DA SPERANZA! Il solo pensiero rischiava di provocargli uno scompenso polmonare molto pericoloso, per un Boggart della sua età.
    Un portatore di speranza! Proprio lui! Doveva trattarsi senza ombra di dubbio di un mondo alternativo... o del sogno di un folle.

    Tu perdona me, frate! Io no rideva così di gusto da estate del '44. riuscì a dire, fra un singhiozzo e una risata, mentre si rimetteva in piedi, ancora con un sorriso a tutto tondo. La tensione di solo qualche attimo prima sembrava svanita nel nulla.Io è proprio curioso! Se tutti nativi è contro naufraghi, com'è che io è finito da loro parte? Mia razza pascola su Endlos da prima che voi bipedi poggiaste vostri culi pelosi in superficie. e se effettivamente la razza dei Figlio dei Cunicoli fosse antecedente a quella umana, su Endlos, era ancora fonte di accesi dibattiti, non lo era il fatto che i Boggart fossero considerati a tutti gli effetti nativi del semipiano, al pari di tante altre razze.

    La spiegazione poteva essere una sola, pensò Zimmer mentre si asciugava le lacrime e si aggiustava la benda sull'orbita vuota.
    Poi si fece serio, all'improvviso. Una sola spiegazione.

    Il Boggart alternativo (se esisteva) doveva essersi fatto pagare un FOTTIO.
    E siccome era morto, le masticore lo abbiano in gloria... quel FOTTIO aspettava solo un altro molliccio per essere incassato.

    La sceneggiata del Boggart probabilmente distolse l'attenzione dei presenti da Skaro, che invece ebbe tutt'altra reazione.

    L’alfiere di Merovish. Un uomo malato, corrotto nell’animo da un potere che è riuscito ad imbrigliare soltanto uccidendo i Vanathui del semipiano.

    Il ragazzo spalancò gli occhi, mentre ogni centimetro del suoi corpo, parti artificiali comprese, rabbrividiva.
    "Un Alfiere di Merovish... dovrai andare, Skaro delle Legioni. Portami da lui... sono curioso di conoscerlo. " sussurrò la fredda voce nella testa del ragazzo.
    Questi cercò di scrollarsi di dosso quella presenza come ormai da mesi cercava di fare... ma come ormai accadeva da qualche tempo, le emozioni di quella presenza finirono di contagiare anche le sue.

    Un Alfiere. Anche se di un altro piano... poteva avere delle risposte.

    Se ciò che dici è vero... verremo. rispose Skaro dopo aver ascoltato le parole degli altri presenti.
    Ah si? Tu ha deciso anche per me, pulce?
    Esattamente.

    Zimmer sospirò rumorosamente, rassegnandosi.

    Un FOTTIO di soldi.
    Quell'idiota di TukTuk, quando fu il suo turno di viaggiare in un Endlos alternativa, non gli aveva portato nemmeno un ricordino... e se il frate mentiva, poteva sempre farlo appendere nudo a qualche cactus nello Yuzrab.

    Ma si dai. Perché no.






    Stato fisico: Braccio destro bendato malamente
    Stato mentale: Boggart.
    Mana: 110 %



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    Icarus ~ Lingua da mercante ~ Intuito del Bugiardo ~ Certificato di Alchimista ~ Ich Gasata ~ Silent Lie

    Equipaggiamento:
    Il Guanto ~ Aspide di Troia ~ Portatore di Peste ~ Mercury Trader ~ Berserker Armor (no elmo)

    Attive:
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    Luogo: Cave del Sapere - Tempo: Adesso

    Alcuni di loro avevano dei dubbi più che leciti. Eppure cosa poteva farci il frate? D’altronde lui era la prima vittima di tutta la faccenda, perchè proprio lui aveva trovato la lettera.
    Come mai proprio Philip e non Hosvald il frate orbo? Pura casualità probabilmente ma dato che le possibilità erano ridicolmente scarse, il frate preferiva pensare che qualche divinità avesse scelto dall’alto il suo destino.
    Sarebbe stato all’altezza delle aspettative dato che non era riuscito neppure a convincere i diretti interessati? Probabilmente no. Qualcosa gli diceva però che quella cosa andava fatta anche al costo di sacrificarsi.

    Le persone che erano state riunite all’interno della biblioteca videro il frate afferrare la gemma. In pochi capiscono cosa passi dentro la mente di uno zelota religioso, specie se questo è stato messo alle strette e schernito da un cane.
    Al canino e ad Umbrella quella situazione non sarebbe andata a genio dato che, con forza, l’uomo di chiesa gettò a terra il minerale, mandandolo in maniera inevitabile in mille frantumi.
    Un lampo investì i presenti ed essi, con lui, scomparvero dopo pochi istanti.

    Quello che videro i presenti si potrebbe catalogare come “sensazionale”.
    I loro occhi si poggiarono su oltre un migliaio di realtà diverse, ognuna con la propria sfaccettatura. Vennero investiti da sensazione non proprio piacevoli, come se i loro corpi si trovassero all’interno di un frullatore.
    Quando il terribile shakeraggio spaziale giunse alla sua conclusione, tutti vennero gettati a terra con forza esattamente come era successo alla pietra.
    Tutti quanti si ritrovarono in un luogo diverso, più piccolo e luminoso rispetto a quello delle Cave del Sapere. L'aria era sensibilmente più sporca e sapeva di chiuso come quella di uno scantinato. A terra vi erano molte schegge di materiale trasparente e smussato.
    Ma tutta questa visione passava in secondo piano se messa in relazione con il pesante disagio fisico provato dai viaggiatori dimensionali.

    "Wo Wo Wo! Anche voi avete i vostri problemi vedo. Per fortuna sono riuscito a riprendervi in tempo, altrimenti sareste finiti in una strana prigione ..."

    Una voce vi schernisce.
    Essa è calda e giovane. Se non fosse per i vostri terribili disturbi fisici, vi porterebbe alla mente le vostre giornate migliori.
    Il frate era riverso al suolo, come voi altri del resto, ma non dava cenno di muoversi più di tanto.

    "... amici miei è così bello rivedervi tutti quanti. Io sono Ektal e grazie di aver accettato la richiesta di aiuto. Non sapete quanto sia felice di vedervi tutti qui."

    Se quello era Ektal, il tipo della lettera, e quella stanza non era sicuramente su Endlos, allora le conclusioni finali potevano essere veramente poche.

    Turno° 5

    Dato che abbiamo il Janior Act a rallentarci gli spostamenti, vi tocca beccarvi un grosso critico di malessere fisico da interpretare a vostra completa scelta.
    Se siete bravi otterrete anche un bonus.

    Complimenti per l’attesa avere sbloccato fra le vostre file un personaggio. Come premio per essere stati molto fedeli ai vostri personaggi, oltre che coerenti, avrete dalla vostra il tanto amate frate.

    Cosa succederà adesso che siete finiti nel nuovo mondo?

    Scadenza: Domenica 17 Febbraio


    Edited by Blain - 8/2/2019, 08:58
     
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    Quel frate tace, senza sapere evidentemente cosa rispondere. Anche con tutte le lance spezzate da Zegana – riconosco in effetti di aver proiettato su quello che potrebbe essere un perfetto idiota megalomane la mia aspettativa di trovarmi di fronte ad un astuto statista senza scrupoli, e ciò non è il massimo della saggezza. Sopravvalutare qualcuno, del resto, può essere pericoloso almeno quanto sottovalutarlo.

    Comincio a chiedermi se il sovrano conquistatore non sia in realtà proprio Philip. Anziché ribattere e fornire uno straccio di prova, prende il pietrone in questione e lo fa per sbattere con violenza a terra. Cerco di fermarlo con la telecinesi, ma non faccio in tempo e finisce per frantumarsi in mille schegge.

    Un bagliore.
    Quello che segue è un rapido susseguirsi di immagini che mi costringe presto a chiudere gli occhi per non vederle più. Sono troppe per essere elaborate dal cervello di un cane, e probabilmente anche per quello di un essere umano. A vederle passare tutte assieme il mio corpo protesta con forti emicranie miste a nausea esacerbate dall'ira che mi porterebbe in questo momento ad azzannare la gola di Philip, se non fosse per il fatto che anche senza vedere, qualsiasi cosa stia succedendo qui mi sta facendo sentire come se venissi spinto, tirato, pressato, mescolato e girato in ogni cazzo di direzione come il Martini di un barista molto indeciso.
    Sono certo di aver vomitato ad un certo punto su qualcuno, ma non riesco a capire chi perché ad un certo punto arrivo a perdere i sensi. Curiosamente, di tutte le cose possibili è una brutta botta sulla mascella, atterrata con il resto del mio essere sulla nuda pietra, a farmeli riprendere.
    Quando apro con cautela gli occhi, mi accorgo per prima cosa che non siamo più nelle Cave del Sapere. Solo che la vista è ancora annebbiata, e non riesco a capire dove mi trovi di preciso. All'aperto o al chiuso, a Merovish o da qualche altra parte del semipiano, oppure nell'altra Endlos raccontata in quella lettera. Potrei essere alla Casa Bianca o a São Paulo, al Deep Blue o nel vicolo dove sono nato. A fra qualche minuto la risposta, mi auguro.

    "Wo Wo Wo! Anche voi avete i vostri problemi vedo. Per fortuna sono riuscito a riprendervi in tempo, altrimenti sareste finiti in una strana prigione ..."
    Okay, non siamo in prigione. Vorrei tanto essere ottimista e commentare che si tratta di un'inizio, ma una parte di me si rifiuta categoricamente di farlo.
    "... amici mia è così bello rivedervi tutti quanti. Io sono Ektal e grazie di aver accettato la richiesta di aiuto. Non sapete quanto sia felice di vedervi tutti qui."

    « Non ho mai acconsentito, » rispondo a Ektal o come si chiama, rimettendomi su quattro zampe con fatica. L'unica cosa che capisco di lui è che è un giovane maschio. « Uriel, se riesci a richiamare un portale qui mi fai un favore, perché ho tutta l'intenzione di andarmene. Se non ci riesci, pazienza, non ne farò una colpa a te. »
    Chiudo ancora gli occhi e mi concentro sugli odori di ciò che mi sta attorno: quelli dei miei compagni, più una vaga traccia di vomito. Mi accorgo nel frattempo non senza una certa soddisfazione che Philip è stato trascinato qui con noi.
    A lui soltanto infatti va un'ultima, piccola nota telepatica.

    Se ora il portale non funziona, io ti prometto che quando faremo ritorno a Merovish farò tutto ciò che è in mio potere per fare di te un uomo morto.

    GaspodeStato fisico: Vista annebbiata, scombussolato.
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    Scenici: Daltonismo, eterna vecchiaia, conoscenza del linguaggio umano e canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
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