[Quest] Happy Easter

A tale of Bunnies #1

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Mentre Akira e il Capo Villaggio cominciavano a perlustrare il perimetro della casa, Mugen e gli altri presero ad addentrarsi nell’abitazione dal portone divelto. La Volpe aveva già percepito tracce di sangue provenire dall’interno, ma una volta varcata la soglia l’odore si fece sempre più intenso. Dopo appena una decina passi e dopo essersi fatto avanti grazie alla luce della torce tra i mobili rovesciati, ecco apparire alla destra del gruppo una grande pozza di sangue. Individuarne la sorgente non fu difficile. Un piccolo fiume partiva dalla pozza fino a raggiungere il corpo di un
    uomo da tratti e dal vestiario tipicamente occidentali che giaceva sui gradini che portavano al piano superiore.

    Se quella era la guardia armata di cui aveva parlato Ooka, doveva aver tentato di tutto per proteggere le famiglie che magari avevano cercato rifugio al piano superiore. Le ferite sul corpo del povero uomo erano tristemente interessanti. Le membra lacerate lasciavano intuire che fossero opera di qualche arma da taglio o frutto della furia degli artigli di qualche bestia feroce. Il collo del guerriero era poi stato inequivocabilmente squarciato da un morso.

    In altri tempi e in altri luoghi non sarebbe stato sorpreso di essere egli stesso accusato di un simile crimine. In fondo era pur sempre un Demone dall’aspetto ferino con artigli e zanne ed anche una spada al fianco. Chissà che quelle affinità non lo aiutassero a trovare chi stava seminando terrore per il Villaggio di Umezan.

    Per poter braccare il colpevole dovevano prima scoprire quanto più possibile da quella scena e non rendere vana la morte della guardia. Non c’era molto da cui partire, ma l’orrida scena faceva comunque intuire qualcosa sull’aggressore. Sapevano già che doveva essere forte e pericoloso, però aveva scelto di non trafugare il corpo. E a parte le ferite che dovevano averlo ucciso non era neanche troppo sicuro che la belva si fosse nutrita del malcapitato.

    La Tritone e l’Avvoltoio presero quindi ad esaminare il corpo rinvenuto. La prima diede l’impressione di dedicarsi ad uno studio approfondito del cadavere, magari cercando di capire qualcosa in più sulle armi naturali o non naturali dell’assassino, mentre il secondo sembrò dare vita ad una specie di incanto nel tentativo di ottenere informazioni direttamente dalla vittima. O almeno questo gli era sembrato di capire, c’erano molte creature in grado di domare i misteri delle arti arcane su Endlos ed ognuno aveva la propria scorta di abilità segrete. In quell’istante gli tornò in mente quando grazie all’intercessione di un Dio di un mondo lontano era stato anch’egli in grado di vedere le circostanze della morte di un individuo soltanto scrutandone il sangue. Peccato aver perso quell’incredibile dote, in quel momento gli sarebbe stata senza dubbio utile.

    Così mentre i due compagni adoperavano le loro abilità e la sentinella svuotava il suo stomaco, probabilmente inorridita da quanto aveva visto, la Volpe decise di seguire il suo olfatto. Senza perdere troppo tempo decise quindi di procedere nel grande salone facendosi luce con la torcia e seguendo la seconda fonte dell’odore di sangue. Immaginava di andare incontro alla seconda guardia.

    I suoi sensi erano ben tesi e alla ricerca di ogni possibile traccia o indizio che potesse fare luce sulla creatura o sulle creature che avevano dato assalto a quell’abitazione. Allo stesso tempo cercava di tenere a portata d’orecchio quanto stava accadendo nel corridoio, per quanto concesso dal suo udito di Volpe.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 100%

    Tecniche utilizzate: //

    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    ???, Quattro mesi orsono


    Ascoltate miei prodi, tictac. Il Disegno del nostro Signore è quello di mungere tutti i villaggi della zona. Ha dato il tictac compito di fare tutto a quello sgraziato di Lord Fuffino, così miope da non accorgersi di nulla, oltre il suo pesante panzone tictac.
    La mia Visione mi ha permesso di scorgere le trame del tictac.
    Lord Fuffino fallirà, ma un suo fallimento è un fallimento per tutti noi.

    Saltella il Capo del braccio magico dello schieramento nemico e si avvicina ai suoi tre prediletti. Ad ognuno di loro consegna una semplice maschera bianca.
    Indossate queste tictac maschere, sono state create grazie al sangue di duecento muccumani. Sono flaccidi, ma il loro sangue può tornarci utile. Posso solo tictac immaginare l’orrore di indossare le loro fattezze, tictac, ma vi chiedo di farlo.
    Voi tra tutti siete in grado di celarvi tra loro. Studiarli, comprenderli e permettere al nostro Esercito di dominare questo semipiano.
    Andate, insinuatevi tra loro, aiutateli anche….fate ciò che reputate tictac opportuno per guadagnare la loro fiducia….quindi traditeli, uccideteli tutti e permettete alla nostra Razza Superiore di dominare! TICTAC!

    E sotto gli occhi piccoli ed infervorati di Lord TicTac ecco che la trasmutazione ha inizio. Rumori di ossa rotte, sangue gronda mentre i muscoli si riallacciano per trasmutare i tre soldati in tre semplicissimi, per modo di dire, umani.



    Villaggio di Umezan


    I conati di vomito di Xoy continuano a rimbombare nel piccolo corridoio e fanno da contorto al rituale arcano del mezzo-mistico. Le energie vengono intrecciate e gli spiriti evocati dal loro eterno riposo. Un primo fuoco fatuo danza poco sopra la bocca del cadavere che avete davanti a voi. Un secondo fuoco fatuo danza a mezz’aria dall’ampio salone davanti a voi, calamitato come una falena dalla luce, si avvicina e si va ad intrecciare all’altro. Le fiammelle si fondono e divampano con maggior ardore. I due spiriti si stavano allontanando e sono stati forzatamente trattenuti dal loro riposo.
    Tu che ci impedisci la pace. Liberaci.
    Le voci intrecciante dei due soldati vibrano di un che di metallico. Mentre parlano il fuoco fatuo si fende proprio come se ci fosse una bocca a muoversi. Il tono è sbrigativo è palese che vogliono andare via. E dategli anche torto, vedono già le soglie del Paradiso ad un passo.
    Sono stati i mostri, lunghe orecchie cotonose, affilati incisivi ed artigli come spade. Quei maledetti conigli sono entrati con la foga di mille arieti e ci hanno steso in un batter di ciglio. Non sono animali, sono diavoli incarnati dietro orecchie paffute. Hanno rapito tutte le famiglie, chi urlava è stato ucciso e portato via, gli altri sono stati risparmiati.
    Parlavano di una mungitura, che la Matrice non avrebbe gradito troppo cibo morto.
    Come fulmini squittenti sono scappati via nella foresta.

    Le fiammelle cominciano a perdere d’intensità via via sempre di più, come la luce di una candela ormai prossima a spegnersi.
    Parlate con Nubi Incrociate, lui saprà dirvi molto di più.
    I conigli sono stati nostri amici!
    E su queste parole il fuoco fatuo scompare e si concede la pace eterna. Lo sguardo sbarrato di Xoy vi fissa senza parole. Non è abituato a vedere cadaveri, figuriamoci a vedere un Negromante in azione.
    Per quanto riguarda lo sguardo attento di Zegana, invece, i cadaveri si trasformano in un vero e proprio trattato di anatomia. Le ferite che presentano i corpi sono compatibili con artigli o comunque armi naturali, denti, rostri o quel che sia, in quadro di tagliare e squarciare senza problemi. Se vuoi una risposta più concreta: si, quei denti potrebbero benissimo aver creato questi danni.
    La situazione che avete davanti, almeno per alcuni di voi, è chiara e lampante, ora più che mai. Numerosi sono stati i sospetti che avete avuto, giustamente, sin dall’inizio.
    La cronologia dell’arrivo dello strano figuro, il fatto che abbia stranamente visitato altri villaggi già decimati, la sua particolare capacità di celarsi a voi e di rispondere in maniera sistematica alle vostre capacità di indagare sulla sua reale identità. Insomma, volendo tirare le somme è uno che “puzza”. Non solo, come ha giustamente intuito Zegana, non può sapere quanto avete compreso su di lui, eppure, eccolo che subito si propone di allontanarsi per fare qualcosa di inutile, visto che il perimetro è sorvegliato da oltre dieci uomini, da quasi un’ora senza modificazioni, ben illuminato e come notato da alcuni di voi, la casa non ha forme di vita note. Non sarebber molto più interessante entrare nella casa? Ovvio che si, ma lui ha chiaramente altri interessi, ad esempio scappare via.
    Il primo ad avere il sentore che stia succedendo qualcosa è il Demone che si sposta in un grosso salone completamente scompaginato. Non è tanto interessante il secondo cadavere che trovate, invero molto simile al primo, ma piuttosto l'ampia vetrata che da sull'esterno. Potrai vedere uno strano figuro, alto quasi due metri, che scaraventa via con forza disumana gli abitanti del villaggio. Le luci cadono al suolo in tonfi rumorosi che si intrecciano alle urla (cosa che quindi ora sentite tutti) e poi una figura, nera, davanti l'ultima luce rimasta che ti saluta.

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    A gran balzi e mostrando una coda cotonosa la figura si allontana nel folto.
    Urla di dolore ed improperi verso almeno sette divinità differenti giungono dall'esterno.
    Se uscirete troverete infatti la totalità degli abitanti del villaggio sparsi al suolo, nelle quasi tenebre, feriti e doloranti. Nessuno è stato ferito a morte, ma molti hanno ferite sanguinanti.
    Nubi Incrociate è su un fianco che si stringe un braccio ferito, sangue gli gronda da una ferita alla testa e gli colora il viso in maniera quasi buffa. Digrigna i denti e piange, o forse è solo la pioggerellina che continua a cadere.



    Angolo del QM #5
    Come avevate intuito Akira nascondeva ben più di quello che sembrava. Tutto quello che ha detto non ha attivato alcuna passiva, quindi si può reputare vero, per quanto parziale.
    La figura del roditore si è buttata nel fitto, quindi volendo potreste cercare anche di inseguirlo o soccorrere gli abitanti e parlare con Nubi Incrociate come suggerito dagli spiriti dei due soldati.


    Scadenza: 17/03/18

    Bando: Qui
     
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    Mentre la Tritone e l’Avvoltoio erano rimasti vicino al corpo della guardia caduta, la prima per esaminarlo meglio, il secondo per interrogare gli spiriti dei defunti, Mugen si fece avanti nell’ampio salone. La scena che gli si parò dinnanzi non era molto dissimile da quanto visto nel corridoio. Anche lì dentro erano ben visibili i segni di una colluttazione ed il cadavere della seconda guardia sembrava riportare a prima vista marchi di ferite simili a quelle del suo compagno caduto.

    Forse un occhio attento avrebbe saputo stimare il numero degli aggressori confrontando le ferite delle due guardie, ma alla Volpe mancavano ahimè tali competenze. Nella grande stanza non riuscì a trovare niente di utile o che attirasse la sua attenzione finché non si fece avanti fino all’ampia vetrata. Improvvisamente vide un losco figuro alto quasi due metri ingaggiare battaglia con gli uomini a guardia del perimetro e scaraventarli lontano con forza inaudita. Le luci tanto diligentemente sistemate caddero al suolo e i tonfi si mescolarono alle urla degli abitanti del villaggio ora udibili dalla casa. Davanti all’ultima luce rimasta vide poi una figura scura. Non poteva distinguerla bene, ma era certo che lo stesse guardando e salutando.
    Dopodiché il figuro si volse e a balzi scomparve nel folto della foresta.

    Il nemico si era rivelato, forse perché si era sentito minacciato dai tre o forse per attirare in una trappola il gruppo incaricato di porre fine ai suoi giochi. Non avendo tempo da perdere la Volpe fece ritorno sui suoi passi raggiungendo di corsa i suoi compagni di avventura.
    Doveva metterli al corrente di quanto appena visto.

    “Il villaggio è sotto attacco. Non sono riuscito a vedere bene l’aggressore, ma era alto circa due metri e ha scaraventato via i guerrieri del villaggio come se nulla fosse. Aveva delle orecchie lunghe ed una coda cotonosa. È scappato nel fitto della foresta.”

    Non erano passati che pochi istanti, forse era ancora in tempo per raggiungerlo. Ora che il nemico si era rivelato non poteva lasciarselo scappare così sotto il naso.

    “Si muove veloce, ma forse non è andato troppo lontano e la traccia è ancora fresca.
    Proverò ad inseguirlo.”


    Senza sapere se avrebbero deciso di unirsi a lui nella caccia Mugen tornò nel salone ed uscì quindi dalla casa usando l’ampia vetrata. Si ritrovò difronte gli abitanti feriti tra i quali non poté fare a meno di notare anche Ooka il Capo Villaggio. Sarebbe stato utile interrogarli sulla natura del nemico e su altre informazioni che erano state celate, ma ad ogni istante la creatura si portava sempre più lontana e non poteva permetterselo. Inoltre non aveva neanche le doti necessarie per dare assistenza medica agli abitanti feriti, non gli restava quindi che dedicarsi a ciò che gli riusciva meglio.

    Aveva dato la sua parola di mettere fine alla minaccia che aveva terrorizzato il villaggio di Umezan ed ora che aveva assistito ad un attacco non poteva tirarsi indietro.

    Si lanciò quindi all’inseguimento del mostro nel fitto della foresta scivolando a qualche decina di centimetri dal suolo per muoversi più velocemente ed evitare di essere rallentato dal terreno fangoso. I muscoli erano tesi e i sensi affilati, la sua preda non aveva scampo.

    La Caccia aveva avuto inizio.



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    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Il rituale era riuscito. "Ovviamente!", avrebbe aggiunto lo Skeksis, poiché la sua magia era forse una delle poche certezze che esistevano su Endlos.
    Ad ogni modo, gli spiriti evocati non parvero contenti di esser stati richiamati indietro, e diedero a skekDor una risposta che non gli piacque neanche un poco.
    Questi mise le zampe ai fianchi, aggrottando lo sguardo e diventando rosso in volto per la rabbia: "Sarò io a decidere quando e SE liberarvi, razza di omuncoli privi di senno! E mostrate un po' di rispetto, o vi farò conoscere un destino peggiore di quello che vi è toccato!" Parole dure, ma non prive di logica. Di solito gli spettri, al contrario dei vivi, sapevano che far alterare una divinità (seppur decaduta) non fosse mai una mossa saggia. E in effetti, in buona parte, le anime evocate da skekDor si dimostravano piuttosto accomodanti riguardo le sue richieste. Il motivo per cui quei due non lo fossero affatto risidieva probabilmente nella loro natura umana, pensò il mezzo-Mistico: "Umani... Creature insulse e spocchiose!"

    Comunque, gli spiriti risposero tutto sommato alle domande che vorticavano nella mente di skekDor. Avevano dato ai misteriosi assassini una forma e un movente. Nondimeno, si erano anche prodigati per offrire agli avventurieri un'informazione preziosa: a quanto pareva, il capovillaggio sembrava saperne più di quanto volesse far credere, sull'intera faccenda.
    Con uno sdegnoso schiocco di dita, lo Skeksis annullò la sua magia. E per fortuna, poiché difficilmente avrebbe sopportato un altro affronto, come quello ricevuto poco prima.

    Ascoltò anche il dire di Zegana, più concentrata sulla parte "materiale" della faccenda, e infine provò a tirar le somme su quanto visto e sentito.
    "Mmmh..." Mugugnò stridulamente, accennando un sorrisetto sotto i baffi e passandosi una zampa sotto al mento. Una frase, più di altre, aveva solleticato il suo intelletto: "I conigli", avevano detto gli spiriti, "sono stati nostri amici!".
    skekDor, nella sua lunga esistenza, non era mai stato amante degli sprechi. Se si nutriva dell'anima di un mortale, di solito valutava se conservarne il corpo o meno. Alle volte, magari, si trovava ad assorbire l'essenza a creature che vantavano doti peculiari. Come i Podling sotto la sua gonna, ad esempio: deliziosa la loro anima, così come le loro candide voci. E facendo di essi degli schiavi incoscienti, aveva ottenuto proverbialmente "due piccioni con una fava".

    In quel caso, quindi, il moto dei suoi pensieri lo portò a considerare l'ipotesi che i conigli altro non fossero che abitanti del villaggio precedentemente rapiti, prosciugati dall'oscuro nemico e infine tramutati in burattini asserviti ai suoi scopi. Ma questa, era appunto un'ipotesi priva di fondamento, basata unicamente sul suo istinto. Avrebbe dovuto ottenere informazioni più precise, in merito. E sapeva già a chi chiedere!

    Tuttavia, in quel momento successe il finimondo. Cominciò con una serie di tonfi e delle grida attutite, che skekDor sulle prime neanche considerò. Poi, Mugen arrivò tutto trafelato, suggerendo ai presenti di uscire in fretta dalla casa. Che gli abitanti erano sotto attacco da parte di un essere misterioso!

    A quel punto, ogni cosa passò in secondo piano. skekDor alterò istantaneamente il suo centro di gravità eterico, e come un proiettile schizzò rapidamente via dal luogo del delitto, evitando per un soffio qualunque ostacolo si fosse trovato davanti e raggiungendo velocemente l'esterno.
    Spostò lo sguardo verso la selva, in tempo in tempo per scorgere la figura di una specie di grosso coniglio.

    Tuttavia, più che inseguire l'assalitore, inarcò un sopracciglio e spostò l'attenzione alle vittime. Il suo muso era il ritratto della sorpresa.
    Impossibile che il coniglio fosse giunto in così poco tempo lì senza esser percepito dagli abitanti, men che meno da tutti loro! Doveva per forza trovarsi già nel gruppo, esser presente in mezzo alle sue vittime, e soprattutto non destar sospetti. E questo significava che...
    Spostando l'attenzione un po' ovunque, lo Skeksis si accorse quasi subito della sua mancanza. Akira! Sparito! E il coniglio non aveva alcun cadavere fra le sue braccia durante la fuga, di questo ne era sicuro!

    Lasciando Mugen all'inseguimento della bestia, il mezzo-Mistico si passò di nuovo una zampa davanti al becco e, in un'evidente gesto di stizza, digrignando i denti marci che aveva in bocca, si batté più volte il pugno della mano libera sulla coscia.
    A farlo rodere, non era tanto l'aver avuto un'indizio così importante a portata di zampa per tutto quel tempo, quanto il dover ammettere che Zegana, infine, avesse ragione coi suoi pregiudizi. Quella tritone, affidandosi unicamente al fine ragionamento, aveva visto più chiaro di lui.
    Comunque, non avrebbe mai ammesso pubbicamente qualcosa del genere. Non appena scorse Zegana, tornò impassibile e fluttuò fino a Nubi Incrociate.

    Il capovillaggio era riverso al suolo, evidentemente ferito. Un po' tutti gli abitanti lo erano, ma lui era quello che ora interessava maggiormente allo Skeksis.
    Impietoso, il mezzo-Mistico si accovacciò nell'aria, coi piedi e l'orlo della gonna a meno di un centimetro dal suolo.
    "Fa male, scommetto. Beh, è un dolore che ti saresti sicuramente risparmiato, se ti fossi premurato di rivelarmi ogni cosa sin dall'inizio."
    Avvicinò la zampa alla sua testa piagnucolante, e con l'artiglio dell'indice asportò un po' di sangue dalla ferita che gli colorava il volto. Usò il pollice per spalmarselo bene sui polpastrelli, prima che la pioggia lavasse via il rosso del tutto.
    Quindi, aggiunse: "La Matrice... La mungitura... I conigli! Adesso, piccolo umano, mi rileverai ogni cosa. Ognuna!"
    Allungò di nuovo la zampa sull'omaccione inerme, e stavolta pose l'intero palmo sulla sua fronte. Strinse gli artigli fin quasi a conficcarglieli nella testa, e mormorò: "Anzi... Perché perder secondi preziosi ad ascoltare le tue bugie, quando c'è una maniera ben più rapida e sicura di ottenere ciò che voglio!"

    Il mezzo-Mistico aveva detto giusto: con il coniglio in fuga e Mugen alle sue calcagna, ogni istante poteva risultare prezioso. Ma a skekDor premeva ottenere quelle informazioni, prima di seguire eventualmente la volpe nella sua caccia. Perciò, tirando metaforicamente a sé l'anima di Nubi Incrociate, lo Skeksis avrebbe provato a sprofondare nella coscienza dell'uomo.
    Un viaggio della durata di un battito di ciglia, ma che sarebbe potuto sembrare lungo diversi mesi.
    Attirando l'attenzione del capovillaggio sugli argomenti che gli premeva conoscere, skekDor avrebbe avuto facile accesso ai ricordi ad essi correlati, vivendoli come se lui stesso si fosse trovato lì al momento degli avvenimenti.

    In tal maniera, Nubi Incrociate gli avrebbe dato esattamente ciò che cercava: senza fronzoli, senza gli aggiustamenti tipici di un mortale che non intende dimostrarsi sincero!
    Una metodica barbara, impietosa e iniqua. Tipica della metà malvagia di quel corpo.

    skekDor era stanco di brancolare nel buio, e più di tutti era adirato con Nubi Incrociate: se non avesse dato credito alle sue parole, non si sarebbe mostrato accomodante nei confronti di Akira. Avrebbe costretto l'uomo con la maschera a rivelarsi, scrutandone l'anima sin nel suo profondo, senza lasciarsi fermare dai suoi deboli trucchi mentali o dalle sue false rassicurazioni in merito. E invece, complice il mortale di cui ora stringeva il cranio, si era rammollito, era diventato schiavo di un'inerzia che gli era costata caro! E per colpa di ciò, Zegana aveva avuto ragione e lui torto

    Salute: 100%
    Energia: 90%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Lettura dell'anima:
    Attingendo al potere della scheggia del Grande Cristallo, skekDor può dare una sbirciata al passato di un essere vivente tramite l'imposizione delle mani. Il rituale richiede pochi secondi, durante i quali lo Skeksis potrà scandagliare gli avvenimenti passati del soggetto scelto come se anche lui si trovasse lì sul posto. Poiché la tecnica agisce sull'anima, anziché sui ricordi, skekDor sarà in grado di attingere anche ad avvenimenti che il soggetto in questione potrebbe aver rimosso dalla mente (Tecnica da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti.) [Abilità Attiva – Supporto Mentale; Consumo: Basso]

    Riassunto:

    Adirato per la sequela di eventi, skekDor stringe il volto di Nubi Incrociate nella zampa, e usando i suoi poteri ne scruta il passato, in un rapidissimo viaggio mentale che lo porterà ad attingere alle informazioni che gli spettri gli hanno detto di cercare


     
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    C'era una volta un villaggio nei territori dell'Ovest. In detto villaggio prosperava una popolazione umana dedita alla caccia ed alla raccolta. Si respirava armonia, tranquillità e solitudine, come in molti altri villaggi. Ma a differenza di tanti altri villaggi, il presente spiccava per la lungimiranza della sua massima autorità. Nubi Incrociate, questo il suo nome, si era dimostrato un capo saggio. Lo è stato, invero, per aver chiesto aiuto al verificarsi delle prime stranezze. O forse alle seconde ed alle terze, ma tant'è...
    Due mesi di rapimenti cadenzati, con modalità esatte ed inspiegabili, non potevano essere tollerati. Nubi Incrociate non sapeva darsene pace. Per quanto i kami della foresta fossero arrabbiati -per quanto gli spiriti dell'occidente tuonassero la loro collera contro i poveri, sperduti abitanti dei villaggi- il verificarsi di quegli strani eventi non poteva essere la norma. Specie dopo l'effettivo sterminio di simili centri abitati nei paraggi. No, Nubi Incrociate doveva fare qualcosa. E che fosse paura, stolidità od effettivo buonsenso -del quale, bisogna ammettere, la zona scarseggia come primo tratto distintivo- alla fine il buon capovillaggio era ricorso alla più estrema delle eventualità: chiedere aiuto a degli stranieri. Troppo alla fine, purtroppo.

    E' il primo sangue che vedi?

    Sibila la Portavoce in direzione del ragazzino qualche metro più in là, tuttora piegato in avanti per vomitare ogni stilla di liquido e cibo il suo stomaco contenesse fino a pochi istanti or sono. Nel mentre, come se ciò non bastasse, sullo sfondo della scena skekDor richiama gli spiriti dei cadaveri lì presenti, sbigottendo ancor più il povero Xoy.

    Quindi non hai una compagna che abbia di già figliato.

    Ed il rigore, l'assenza di trasporto così come il tono puramente asettico sono buoni indicatori della mancata compassione da parte della tritone, a tutti gli effetti immune all'empatia che solitamente s'instaura con chi è vittima di dolori e sofferenze già vissute o -quantomeno- comprensibili per esperienza e raziocinio.

    Sappi che quello è uno spettacolo ben più cruento e delicato che non quanto vedi ora: questo non è che un corpo, freddo ed immoto, e come tale non prova più dolore. Il tuo compianto è del tutto superfluo.

    Perciò ecco, ricordatevi di non invitare mai Zegana ad una veglia funebre: vi risparmierete questo gelido cinismo e -ancor meglio- risparmierete a lei un'indicibile perdita di tempo. Ah, ovviamente vi perdereste un'adeguata spiegazione sul mirabolante mondo microbico legato a decomposizione e riutilizzo delle biomolecole ma... francamente, nessuno l'ha ancora mai ringraziata per queste chicche di scienza -per questa somma cultura- durante le cupe celebrazioni di una o più vite spentesi incontrovertibilmente.

    Perciò trattieni il tuo stomaco, rialzati e fatti forza: sei un uomo oppure un bambino?

    Ahia. La domanda definitiva. Quella a cui ciascuno -solitamente- risponde quel che non è (specialmente gli adolescenti umani).

    Ti ho chiesto di accompagnarmi perchè ci fossi di aiuto, non perchè stessi in un angolo a rivoltarti.

    Nel dirlo, però, gli eventi precipitano e l'attenzione di tutti si concentra dapprima sui rumori concitati che provengono dall'esterno, quindi sull'incredulo avviso per voce di Mugen Fudo: un enorme coniglio ha fatto strage tra le guardie e sta per fuggire. A Zegana non resta che levare un'unica, pregnante occhiata nei confronti del Mezzo-Mistico (un'occhiata che dirà più di qualsiasi parola essa possa mai esprimere, un'occhiata silenziosa ch'è sentenza impietosa nei confronti dell'uccellaccio) e poi riguadagnare postura eretta facendo leva sul tridente che l'accompagna.

    Perciò, forza, è venuto il tuo turno Xoy: corri ad avvertire il resto del villaggio perchè ci venga a prestare soccorso. Sarà in special modo gradito chi possa occuparsi dei feriti e dei morti.

    E con tutta la pace e la calma del mondo -con un modo di fare serafico e tutt'altro che preoccupato- la capogilda Simic sprona il ragazzino-sentinella a mettersi all'opera, mentre la stessa tritone guiderà il proprio legnoso famiglio all'esterno della pagoda per osservare di persona lo sfacelo appena compiutosi.
    Che fare? Ma fare domande, ovviamente! Anche se, in effetti, ci sta già pensando lo skeksis...
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    Ricordi di Nubi Incrociate


    I viaggi nella mente sono sempre complessi da spiegare, figuriamoci quando in realtà il viaggio è dentro un'anima.
    Quello che vedi sono immagini, suone e parole che vengono però filtrate dai sentimenti, dal proprio essere. I colori spesso sono irreali, i suoni distorti e non proprio chiari, ma puoi sicuramente trarre maggiori informazioni rispetto un semplice viaggio mentale.
    Davanti a te, che poi sei Nubi incrociate, c'è la figura di Akira che si presenta a te per la prima volta. Hai qualche dubbio su di lui.
    Ti racconta molto di lui, del fatto che è un mercenario che si dedica a "lavoretti" nei vari villaggi. Si offre di riparare l'argine del fiume e di abbattere alcuni alberi dalle radici moleste per le proprietà dei Korikoi.
    Lavora con forza, dedizione e fa tutto quello che deve. Continui ad avere qualche dubbio su di lui.
    Torna dopo una settimana, porta in dono per tutto il villaggio diverse casse di carote. Accetti con felicità il dono e lo inviti a restare qualche giorno al villaggio. Continui ad avere qualche dubbio su di lui.
    Il cuoco Wong cucina le carote per tutti ed organizzi un banchetto cittadino per condividere le primizie del mercanario. Probabilmente vuole comprare la tua amicizia per avere più incarichi. Lo stufato ha un sapore strano, troppo dolciastro. Akira sembra proprio una gran bella persona, meritevole di grande fiducia. Tutto il villaggio è concorde, tutti gli vogliono un gran bene. La sua Maledizione, che lo trasforma in qualcosa di diverso, è una pena per tutto il villaggio. Gli vogliamo tutti bene, dobbiamo stargli vicino.
    Oh, come sono buone le carote che di tanto in tanto Akira ci porta.
    Gli abitanti stanno cominciando a scomparire, Akira si occuperà della difesa.
    Continuiamo a scomparire.
    Che devo fare?
    Akira da solo si stancherà troppo a proteggerci, forse ha bisogno di aiuto. Gli farò una sorpresa, cercherò qualcuno che lo possa aiutare a difenderci!
    Si!

    Le immagini che si susseguono sono sempre le medesime in un loop infinito. Akira si è sempre dimostrato per quello che è: un mercenario mascherato che si è dedicato ad aiutare il villaggio, anche nei momenti di difficoltà. Ha portato doni che gli hanno permesso di imbonirsi tutti, renderli magicamente favorevoli a quel figuro che è palesemente strano, ambiguo.





    Villaggio di Umezan


    Xoy non sa se essere più inorriditi per quello che sta osservando o per quello che la Simic gli dice. Si limita ad annuire per rispondere che è la prima volta che vede così tanto sangue e che non ha mai visto una donna partorire, e non lo vuole vedere.
    Va...Vado subito.
    E lo dice con un certo sollievo, potersi allontanare da questo posto maledetto non può che essere qualcosa di positivo in questo momento. Corre a perdifiato nella pioeggerellina sottile ed impalpabile per cercare aiuto. Si muove verso la casa abitata più vicina per lanciare il suo allarme.
    Torna dopo qualche minuto d'attesa con altre sei persone del villaggio, per lo più donne, che subito si gettano al suolo per fasciare e provvedere alle prime cure necessarie.
    Xoy guardingo alla fine decide di avvicinarsi a Zegana per rivelarle alcune informazioni che ritiene importanti.
    Mi scusi Signora, ma...emg...mentre, ecco, stavo svuotando lo stomaco, cosa sbagliatissima, ho sentito quello che vi hanno detto gli spiriti.
    I conigli, di cui parlvano, sono veri...cioè, si tratta di una popolazione di sub-umani che viveva poco lontano da qui.
    Si trattatava di naufraghi che si sono rintanati in una grotta poco lontano e vivevano lì per sfuggire alle persecuzioni. Di tanto in tanto abbiamo avuto degli scambi commerciali con loro, ma parliamo ormai di tanto tempo fa.
    Da quel che so si sono spostati altrove, verso la zona di quella che fu Sequerus e non abbiamo più avuto altri contatti.

    Sviscera quelle informazioni perchè ormai è chiaro che chi è arrivato qui, più sa e più è in grado di fare, quindi il giovane peloso vuole essere di aiuto e ci sta provando. In realtà non conosce molto altro che potrebbe tornare utile.

    Per quanto riguarda invece la nostra volpe di fiducia, si getta rapida all'inseguimento. La traccia olfattiva del coniglio è forte e vivida nonostante la pioggia. Lo insegui nella foresta, sempre più nel fitto. Di tanto in tanto riesci a scorgere una macchia biancastra, ma più che altro è il tuo udito sopraffino che ti permette di sentire il legno rotto, l'erba calpestata dalla figura del mostro.
    Poco lontano scorgi una radura dove sembra indirizzato il coniglio. Sembra muoversi verso un punto preciso. Due filieri di alberi ti separano dalla radura ed è proprio al centro di questa che si è fermato il nemico. Se dovessi avanzare leggermente potresti notare una grossa palla di pelo bianca, che ti da le spalle, alta oltre due metri con grosse orecchie bianche. Non puoi sapere cosa stia facendo a causa della filiera di alberi, ma puoi star certo che è lì fermo a fare qualcosa.
    Vuoi affrontarlo? O preferisci attendere?
    Per quel che ne sai il nemico non è a conoscenza della tua presenza.



    Angolo del QM #6
    @skekDor: la prima parte del testo è tutta per te. Riesci a recuperare diverse informazioni in particolar modo sul perchè tutto il villaggio si è fidato di Akira sin da primo momento.
    @Zegana: Xoy, impaurito, viene da te per darti diverse informazioni dopo aver sentito i fantasmi.
    @Mugen: insegui il nemico fino ad una radura. Si è fermato lì e non sai cosa stia facendo. Il tuo auspex ti dice che al momento non ci sono altri odori nella zona, quindi pare sia da solo. Per quanto ne sai non è consapevole della tua presenza lì. Se dovessi decide di attaccare hai l'iniziativa.

    Scadenza: 24/03/18

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    E fu così che Zegana combattè lo stringente problema del sovrapopolamento, uscendone prima vincitrice nonchè unica responsabile: gli annali la ricorderanno come una rivoluzionaria, capace di mettere un freno al riprodursi cieco e senza pianificazioni del ceto più basso. Ancor più, ella passerà alla storia come colei che -senza dover ricorrere a metodiche invasive- è riuscita a spandere il verbo di una moltiplicazione ridotta ma consapevole. Tutto questo al di là del controllo delle nascite, della castrazione forzata o di un'attenta formazione sessuale all'indirizzo dei più giovani: no, il metodo Zegana® è di una efficacia brutale e senza compromessi -e, al contempo, di una semplicità disarmante!

    Il parto è un supplizio di sangue e sofferenza.

    Peccato che, nell'interesse della capogilda Simic, non ci siano piani di sorta per limitare il numero di stolti umani che punteggiano questo semipiano: anzi, ella è tutto fuorchè portata alla diffusione di dicerie false o di pseudo-conoscenze sommarie -la Portavoce combatte quotidianamente con la superstizione e così, quale che possa essere lo scopo, essa per certo non seminerà bufale ed altre scempiaggini di questo calibro.
    Anche perchè, in tutta onestà, le sue conoscenze circa la biologia riproduttiva sono sufficienti per garantirle che non c'è limite, ostacolo o spettro in grado di arrestare le pulsioni sessuali del mondo animale nella sua interezza -nè, invero, ci sono motivi per farlo (ad eccezione di vere e proprie barriere biologiche, delle quali però questo caso non riflette il benchè minimo dettaglio). La necessità di figliare si radica infatti nell'intimo più profondo d'ogni organismo e -mascherata dietro dolcissimi momenti d'estasi- saprà scavalcare ogni dettame ed ogni intralcio gli si ponga innanzi, moralità, disgusto e buonsenso compresi. Per ottime ragioni, peraltro.

    Ti ringrazio della tua solerzia. Il tuo contributo è forse il più prezioso ottenuto finora.

    I momenti di gentilezza da parte di Zegana rifulgono qual diamanti perchè sono agli effetti tanto rari da rasentare leggende, eppure il giovane Xoy se n'è appena guadagnato uno per l'impegno dimostrato nello svolgere rapidamente l'incarico affidatogli dalla tritone ma, soprattutto, per lo spirito d'iniziativa che lo porta a snocciolare alcuni punti chiave della faccenda (queli stessi che Nubi Incrociate ed Akira hanno sospettosamente taciuto troppo a lungo).

    Sapresti però descriverli con maggiore accuratezza? Assomigliano realmente a conigli oppure paiono degli umanoidi coperti di pelo?

    La domanda ovviamente serve alla tritone per confrontare l'opinione del ragazzo con quanto ella stessa ha potuto vedere pochi istanti prima, nel tentativo parzialmente riuscito di svincolarsi d'ogni influenza illusoria. L'immagine ch'ella ne aveva ricavato, infatti, sembrava puntare più verso una specie ibrida -come di un ipotetico coniglio mannaro- che non ad una genìa di veri e propri coniglietti soffici votati per chissà quale ragione al disordine ed al crimine.

    Quanto al loro covo, sono state mai condotte indagini al riguardo nel momento delle prime sparizioni? Sopralluoghi per verificare che gli abitanti rapiti non fossero tenuti prigionieri in quella tana?

    Ella incalza ma senza apparire sgarbata -si fa curiosa, professionalmente parlando, ma evita di mettere a disagio la sua massima fonde d'informazioni: anche nel condurre un interrogatorio ci sono regole e precetti da rispettare e, se la qualità del ricavato deve essere alta, è importante mantenere un giusto tono ed un ritmo non eccessivamente stringente.

    Da quanto raccontano le autorità di Laputa, senza necessità di mentire, la perduta città di Sequerus si pone invivibile per i miasmi che la avvolgono a termine della straziante guerra di cui si è vista scenario nel recente passato. Escluderei quindi l'intera regione salvo i margini, ove l'effetto si mitiga e -ammesso che detti conigli non risultino in qualche modo immuni alla malvagità imperante- ci siano concrete probabilità di mantenere una base operativa.

    Il ragionamento a voce alta ha lo scopo di rendere edotti tanto skekDor quanto Xoy stesso e -suggerendo loro una possibile via d'azione- raccogliere critiche o consigli al riguardo. In caso contrario, infatti, Zegana è del parere d'incamminarsi assieme ai due in quell'esatta direzione e -contando sul fatto che l'inseguimento di Mugen giunga rapidamente al termine (per un suo successo o, al contrario, per un depistaggio riuscito da parte del fuggitivo)- di riunirsi al Demone-Volpe solo in un secondo ma non così lontano momento.

    Se non avete nulla in contrario, gradirei vi uniste a me per questa spedizione: lo smascheramento di Akira produrrà sconvolgimenti imminenti ma, in sua assenza, dubito continueranno le sparizioni cadenzate per come le conosciamo.

    Con passo misurato e sempre accompagnata dall'intreccio di rami ch'ella ha scelto per compagno -metaforicamente, s'intende- nonchè pareggiata dal tridente simbolo del di lei status, Zegana dà prova di volersi allontanare dalla presente scena per inoltrarsi invece in direzione della capitale d'Ovest. Non ce la farà da sola, immancabilmente, poichè le sue conoscenze di quel territorio sono molto limitate e tratte da mappe o volumi probabilmente datati (specie considerando la mutevolezza caratterizzante Endlos come semipiano) pur tuttavia... la sua ferma decisione è di agire e scovare i colpevoli, non certo attendere che quelli si organizzino e sferrino un decisivo assalto al villaggio (o peggio, cambino zona ed obiettivo, lasciando sfumare le tracce per poi ripresentarsi in futuro).

    Piuttosto è probabile che gettino la loro copertura e cingano d'assedio Umezan o, ancora, la espugnino con violenza se dotati delle stesse forza e destrezza dimostrate dall'infiltrato Akira. Eventualità questa che preferirei scongiurare.
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    Viaggiatore dei Mondi

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Un filosofo antico disse che la mente umana è quanto di più complesso e contorto la natura abbia mai prodotto. skekDor avrebbe avuto da dissentire su una visione tanto scialba e approssimativa del cervello dei mortali.

    Come ogni volta, il suo io sprofondò assieme a quello di chi, suo malgrado, l'avrebbe accompagnato in un viaggio fatto di tinte e suoni irreali. Un caduta libera all'interno di un pozzo apparentemente senza fondo. Luce, suoni, immagini, bisbigli, impressioni...
    E come in un caleidoscopio composto da milioni di pezzi, il mezzo-Mistico avrebbe dovuto indovinare il giusto schema, quello adatto a decifrare e comprendere i dettagli di un animo che, piuttosto che complesso e contorto, a lui appariva solo inutilmente caotico.
    D'altro canto, peggio sarebbe stato insinuarsi direttamente in un cervello. Ricordava come uno dei suoi fratelli Skeksis, specializzato proprio nell'arte di piegare la mente, spesso avesse piacere di ciarlare riguardo agli arabeschi del pensiero: di come quanto più una creatura era semplice, tanto più risultava immediato carpirne i pensieri. Poiché, di fronte a una tela, anche l'osservatore più stolto riesce a cogliere un dipinto fatto di linee e figure di facile comprensione.

    Finalmente, i piedi di rettile poggiarono su qualcosa di solido. Terreno, pavimentazione. Guardando davanti a sé, skekDor, perfettamente di fianco al capovillaggio, osservò la figura di Akira. Nonostante si trattasse di un ricordo, i dettagli erano piuttosto concreti e tangibili. Certo, c'era qualche lieve interferenza di tanto in tanto, ma in verità la figura dello Skeksis sembrava esser l'unico dettaglio fuori posto, eterica e semi-trasparente come appariva.
    Ed eccolo, dunque, il coniglio travestito da umano. Il mezzo-Mistico ebbe quasi l'impulso di saltargli alla gola: di conficcargli gli artigli nella carne, di usare il suo becco adunco per cacciargli via gli occhi dalle orbite, con tutta la maschera al seguito!
    Ma sapeva bene come fosse patetico anche il solo pensarlo. Quella non era che un'ombra nel passato di Nubi Incrociate, e lui non si trovava davvero lì.

    Ad ogni modo, quel che seguì spezzò skekDor in due. La metà del Mistico trovò infatti l'inganno perpetrato ai danni degli umani piuttosto riprovevole; al contrario, quella dello Skeksis ne ebbe gusto! Che modo elegante di assoggettare quei bigotti al suo diletto!
    Comunque, questo spiegava un sacco di cose. Nubi Incrociate, così come gli altri, erano stati semplicemente plagiati. E di nuovo, skekDor si accorse di aver fatto un errore di valutazione: avrebbe dovuto leggere quelle informazioni nella mente del capovillaggio sin dall'inizio, anziché affidarsi ai suoi discorsi sconclusionati. Insomma, si era fidato degli umani per ben due volte, ed ecco i risultati.
    Che la permanenza su Endlos lo stesse pian piano ammorbidendo? Pregò il Cristallo che non fosse davvero così.

    La visione terminò. Niente Matrice, niente mungitura. Nubi Incrociate, invero, sapeva ben poco. E quindi, nonostante ora skekDor conoscesse il come, ignorando il perché si trovava all'effettivo al punto di partenza.
    "Puah! Inutile... Inusitata perdita di tempo." Bofonchiò, mollando il volto dell'umano e sollevandosi bene in volo, al di sopra delle teste dei presenti.

    Zegana, frattanto, stava raccogliendo informazioni interessanti dal fantolino che le andava dietro. skekDor le assorbì distrattamente, poiché al momento era maggiormente interessato a ciò che stava facendo Mugen. La volpe s'era data all'inseguimento e, tutto considerato, finora era la sua l'unica traccia reale e tangibile. Preso -o ucciso- un coniglio, avrebbero potuto avere informazioni direttamente da quest'ultimo.
    Al contrario, un viaggio alla volta dei regni dell'Ovest avrebbe comportato un gran dispendio di tempo e risorse, senza contare che nemmeno si era sicuri di ottenere qualcosa di concreto, agendo così.
    D'altro canto, lo Skeksis -doveva riconoscerlo, quantomeno a sé stesso- sapeva che Zegana di rado prendesse decisioni avventate. Di sicuro, quel "pesciolino" aveva soppesato a dovere ipotesi e congetture, prima di tentare qualcosa di simile. Ancora, però, una simile prospettiva risultava essere annoiante e tediosa.

    Lo Skeksis girò la testa di quasi centottanta gradi rivolgendole uno sguardo severo, e poi dischiuse il becco: "Se è questo che ti suggerisce la mente, va pure avanti, tritone. Incamminati per l'Ovest! Forse sarebbe saggio costruire un ponte tra noi due, anziché una serie di muri. Indi per cui, sarò di sicuro al tuo fianco in men che non si dica..."
    Un lato del muso si piegò. Faceva uno strano effetto vedere un ghigno stampato su un volto dai lineamenti corrugati dal cipiglio. In effetti, non era un'espressione che una persona sana di mente avrebbe mai assunto: il fatto era che in quell'istante entrambe le essenze si trovavano in perfetto equilibrio. Del resto, solo il Mistico avrebbe potuto dire qualcosa di tanto accomodante.
    "Prima, però, voglio fare un'ultima volta a modo mio."

    E, nel dire questo, uno strano alone lo circondò. Il coniglio, Akira... Anche usando le sue doti divine, prima non era arrivato tanto a fondo da scorgerne la reale essenza. La figura del ragazzo mascherato risuonava afona e falsata nella sua mente, e solo con un grande sforzo avrebbe potuto provare a raggiungerlo. Ammesso di calibrare bene le energie, chiaro. No, troppo rischioso. Poteva finire benissimo altrove, forse persino al di là dei confini del Presidio Ovest!
    Al contrario, Mugen la volpe lo percepiva distintamente. Di lui aveva saggiato l'anima senza problemi, e pertanto, come un buon segugio, poteva seguirne la scia.
    Al momento, il volpone sembrava stesse fermo, e questo poteva voler dire due cose: o aveva perso irrimediabilmente la sua preda, oppure...

    Prima di fare quanto pianificato, skekDor pensò anche rapidamente a una strategia. Attaccare alla cieca l'avversario poteva non essere un'idea tanto sensata. Avrebbe potuto mancarlo o, peggio, nei pochi secondi necessari a coglierlo alla sprovvista, ci sarebbe stato persino il rischio di ostacolarsi a vicenda con Mugen.
    No... Per una volta, avrebbe dovuto fare qualcosa di costruttivo. Occuparsi del "terreno di lotta", e lasciare la gloria a qualcun altro. Del resto, se fosse riuscito a riportare indietro Akira, vivo o morto che fosse, avrebbe potuto dare un metaforico schiaffo in piena faccia a Zegana, e riparare alla brutta figura, soprattutto!

    "Inizia pure a incamminarti, o aspettami qui. A tuo piacere, mia cara..." Esclamò, rivolgendole un sorriso anodino.
    L'alone si tramutò in un cilindro di fotoni sfavillanti. La tinta prevalente era il viola, sebbene all'interno si alternassero colori dal rosa chiaro al bianco latte. In ogni caso, la figura di skekDor sparì in una vera e propria esplosione, che lasciò al suo posto soltanto una lieve ed effimera nube di vapore.

    Nello stesso momento, proprio mentre Mugen si preparava a sferrare il suo attacco, un boato investì la zona.
    Il volpone avrebbe sentito una brezza tiepida, tipicamente primaverile, carezzargli la pelliccia sul lato sinistro del viso. Se avesse spostato per un momento l'attenzione, avrebbe notato di non esser più solo.
    Un arrivo poco ortodosso, considerando che come minimo il guerriero aveva i nervi a fior di pelle, e una simile sorpresa avrebbe potuto spezzargli la concentrazione.
    Senza contare che, quasi certamente, anche il coniglio non avrebbe avuto problemi ad accorgersi di non esser affatto solo.

    In ogni caso, come detto, lo Skeksis aveva pianificato qualcosa. Non appena giunto, spostò rapidamente il becco in giro fino a individuare Akira. Per fortuna, la bestia dalla pelliccia cotonosa si era fermata proprio al centro di una radura. Perciò, individuarla non richiese che il tempo di un respiro.
    Lo Skeksis alzò una zampa, e istantaneamente il paesaggio subì una brusca alterazione.

    Il coniglio avrebbe visto il terreno cedere tutt'intorno a lui, e spessi e oscuri rovi sopraffare senza pietà la vegetazione circostante, salire in altezza e minacciare di superare persino le chiome degli alberi. Non solo! Al di là dei rovi, l'intera foresta sarebbe finita inghiottita da una luce tanto intensa da ridurre ogni cosa a una tinta bianco latte accesa.
    Pochi, pochissimi secondi, e il coniglio si sarebbe ritrovato in una vera e propria gabbia. I rovi, stretti tra loro in un intricato e contorto giro, avrebbero permesso l'ingresso di piccole quantità di fotoni, risultando in un ambiente paragonabile a una cella angusta e opprimente.
    Qualora Akira avesse tentato fisicamente di abbandonare la prigione, avrebbe visto le pareti farsi sempre più distanti. Inutile muoversi rapidamente, inutile cambiare di punto in bianco direzione. Ogni muro oscuro sarebbe risultato impossibile da avvicinare.

    Ovviamente, si trattava di un'illusione. Un'illusione piuttosto realistica e dispendiosa, ma pur sempre un inganno. Mugen, ovviamente, non avrebbe subito alcun tipo di effetto. skekDor aveva il suo titolo di divinità da difendere, e simili dettagli li teneva costantemente in considerazione: più per una questione di credibilità, che per una qualche forma di altruismo.

    Ad ogni modo, avrebbe bisbigliato a Mugen: "Il lagomorfo è in trappola. Avanti, volpe. Fa ciò per cui i tuoi simili a quattro zampe sono stati creati!"
    Inutile sperare in un qualche tipo di giustificazione, per la sua condotta. Quello era proprio il tipo di carattere che buona parte degli endlossiani mal digeriva... e la restante porzione tollerava a stento.

    Comunque, salvo imprevisti, Mugen avrebbe avuto un'occasione d'oro per attaccare senza esser visto

    Salute: 100%
    Energia: 65%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Trasmissione spirituale:
    skekDor si concentra su una zona in particolare di Endlos. Se in essa sarà presente un personaggio incontrato in passato, lo Skeksis potrà sfruttarne la risonanza dell'anima per materializzarsi istantaneamente al suo fianco. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto con lui e pagando il corrispettivo Consumo. L'energia scaturita dalla tecnica genererà un'implosione (scenica) nel punto di partenza e un forte vento accompagnato da un boato in quello d'arrivo (Tecnica da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso]

    - Prigione di Bah-Lem:
    skekDor usa i suoi poteri per generare l'illusione di una serie di spessi "rovi" scuri i quali, spuntando con vigore dal terreno, avvolgeranno istantaneamente l'area attorno all'avversario (anche più d'uno), formando una spessa prigione di rami intrecciati strettamente. Oltre le mura di spine la luce filtrerà bianca e non darà indicazioni riguardo l'ambiente oltre la gabbia. I nemici colpiti avranno dunque l'impressione di trovarsi intrappolati in una vera e propria prigione di spine. Come nei loro peggiori incubi, se proveranno a muoversi all'interno di essa vedranno che è impossibile raggiungerne i margini e che nessuna delle loro tecniche offensive avrebbe eventualmente effetto nel distruggere lo sbarramento. In parole povere, se useranno attacchi di qualunque tipo per guadagnare la libertà, nella realtà fenderanno solo l'aria, mentre per effetto dell'illusione sembrerà loro che i colpi "rimbalzino" sulla struttura senza arrecarle alcun danno [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Alto; Durata: 2 turni]

    Riassunto:

    skekDor si teletrasporta da Mugen, sfruttando la sua anima come punto di arrivo. Quindi, subito dopo, lancia un'Illusione a Consumo Alto sul coniglio, nel tentativo di tenerlo soggiogato e impedirne la fuga


     
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    Non c’era niente di più eccitante per Mugen che inseguire quella creatura nel folto della foresta. Da quanto tempo era passato dalla sua ultima Caccia? Da quando era arrivato su Endlos aveva dovuto abbandonare molte delle tradizioni della cultura del suo clan. Ma la frenesia e il desiderio di sangue erano ora più vivi che mai.

    Il coniglio non aveva più scampo, aveva risvegliato il sangue più primordiale del Demone Volpe.

    Mugen braccava il coniglio seguendo la traccia olfattiva che nonostante la pioggia costante era più forte che mai. Anche il rumore di erba calpestata e di ramoscelli spezzati lo aiutavano a mantenere il contatto con la sua preda, mentre dal canto suo cercava di fare meno rumore possibile fluttuando a mezz’aria.

    Dopo qualche minuto scorse una radura dove il coniglio sembrava essere indirizzato. Avanzando vide la grossa palla di pelo ferma, immobile e apparentemente ignara della sua presenza. Il Cacciatore si fermò ed estrasse la spada valutando la situazione. Poteva essere una trappola, il figuro poteva averlo tratto lì di proposito o forse era solo in attesa di essere raggiunto dai suoi simili. Aspettare che si rimettesse in moto poteva condurlo alla sua tana e magari lì avrebbe avuto qualche speranza di ritrovare gli umani rapiti. Ma sarebbe riuscito in quel caso a fare i conti con più di uno di quei mostri?

    D’altro canto se davvero non si era accorto della sua presenza poteva essere un lavoro molto pulito. Avrebbe potuto chiudere la distanza che li separava con uno scatto e colpirlo prima ancora che si rendesse conto di essere stato raggiunto. In tal caso non gli restava che decidere se cercare di finirlo con un colpo o ferirlo quanto bastava per riportarlo indietro ed interrogarlo con calma. Ma aveva avuto modo di vedere la sua forza in azione, non doveva sottovalutarlo o andarci leggero in ogni caso.

    Un boato improvviso mosse l’ago della bilancia della sua indecisione in una direzione ben precisa. L’aria si riempì di puzzo di morte e voltando leggermente il capo la Volpe si rese conto di avere l’Avvoltoio accanto. Non solo poteva evocare le anime dei morti, ma poteva anche spostarsi a suo piacimento! Peccato solo che fosse così rumoroso.

    "Il lagomorfo è in trappola. Avanti, volpe. Fa ciò per cui i tuoi simili a quattro zampe sono stati creati!”

    Non c’era tempo da perdere, superata la sorpresa Mugen si limitò ad un pragmatico cenno del capo in direzione dello skeksis per poi muoversi verso il coniglio gigante. La spada era ben stretta nella sua presa e la Volpe fluttuava rapido a qualche decina di centimetri dal suolo. Giunto a pochi metri dalla creatura il Demone eseguí un rapido movimento di Anguirel verso il basso. Veloce e quasi istantanea un’onda d’urto andò a generarsi come effetto di quel movimento repentino. Inutile dire che avanzava in linea retta con l’intento di investire il coniglio.

    Tuttavia Mugen non si fermò ad assaporare gli effetti del suo attacco e con una rotazione rapida del polso portò Anguirel in posizione orizzontale e prese a disegnare nell’aria una serie di archi. Ad ogni fendente la lama nera rubò come un morso l’energia vitale direttamente dal braccio della Volpe. Rinvigorita dal suo pasto la spada si liberò del filo più esterno rilasciando due affilatissime mezzelune nere.

    La prima scaglia puntava alle scapole della bestia e la seconda sperava di colpirla all’altezza delle ginocchia.

    Se questo non fosse bastato a metterla al tappeto Mugen era più che pronto a fare sul serio. Anche ad abbandonare l’idea di catturarlo vivo, in fondo aveva un necromante lì con lui, chissà che non fosse in grado di interpellare anche l’anima del coniglio una volta passato a miglior vita.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 100%-20%-10%=70%

    Riassunto: Mugen si avvicina al coniglio e lo attacca prima con la Zanna Spuntata (a consumo alto), generando un'onda d'urto, e poi con il Rilascio di Scaglie (a consumo medio) generando due mezzelune affilate che puntano all'altezza delle scapole la prima e all'altezza delle ginocchia la seconda. Ps dato che ora Mugen impugna Anguirel viene anche rilasciata la malia passiva di riverenza.


    Tecniche utilizzate:

    ~Zanna Spuntata
    Mugen ha sviluppato nel tempo non solo uno stile di combattimento selvaggio e primitivo ma ha anche affinato le sue doti di spadaccino, infatti è da sempre impegnato nell'elaborazione e nell'apprendimento di inusuali quanto sofisticate tecniche di spada. La tecnica della Zanna Spuntata è una di esse. Il nome ricalca il fatto che questa tecnica non mira a tagliare o lacerare come la maggior parte delle tecniche di spada. Mugen con un rapido movimento della spada verso il basso va a generare a partire dal piatto una speciale onda d'urto. Questa si estende per diversi metri (proporzionale al consumo) con una forma semisferica a partire dal punto sorgente e va ad intercettare e bloccare o quanto meno deviare i colpi diretti alla Volpe Rossa o a travolgere e scaricare la sua forza sui bersagli, sebbene la sua potenza vada via via diminuendo. Nota particolare della tecnica è che può essere utilizzata adoperando qualsiasi oggetto assimilabile ad una spada, nel caso di Mugen il demone è in grado di generare l'onda d'urto utilizzando sia il bokken di Fanedell che la sua katana.

    Consumo: Variabile (usata ad Alto) Durata: Istantanea

    ~Rilascio delle Scaglie
    Le scaglie del drago proteggevamo il corpo della creatura che in passato ha tentato di distruggere Endlos. Ora alcune scaglie sopravvissute si ritrovano a proteggere un'anima lignea discendente dal mistico legno di Fanedell in una lega metallo-cheratinosa.
    Così anche l'armatura esterna di Anguirel può crescere e rigenerarsi sostituendo lo strato esterno. Attingendo alle energie del Demone Volpe la lama si libera del suo filo più esterno generando a sua volte delle scaglie che prenderanno la forma di mezzelune ed potranno essere usate per attaccare i nemici nel processo di rinnovazione. Solitamente il guerriero accompagna il tutto con un rapido fendente o con una rotazione a 360 della lama in modo da imprimere più vigore alle scaglie liberate.

    Consumo: Variabile (usata a medio) Durata: Istantanea



    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    Zegana, pressi villaggio di Umezan


    Ormai sei diventata un riferimento per Xoy che potrebbe benissimo essere eletto tuo nuovo famiglio senza troppi problemi. In verità ha visto e comprenso che nel gruppo sei l'unica che ha fiutato il possibile problema ed ha continuato ad investigare sino ad ottenere i dati necessari. Per non parlare poi della potentissima malia del metodono Zegana, ma questo è un capitolo a parte.
    In ogni caso i cittadini si aiutano reciprocamente, ferite vengono tamponate e fasciate con celerità. Alla fine di tutto non ci sono feriti particolari, più che altro shockati e perplessi per quello che è successo: non è cosa da tutti i giorni venir attaccati da un coniglio gigante, figuriamoci poi quando il coniglio si nasconde in città da mesi.
    Sono un misto, cioè, guardandoli è chiaro che siano dei conigli, però hanno fattezze umanoidi. In realtà non tutti, ricordo di aver visto un cavallo-coniglio-unicorno una volta, quindi penso che esistano anche delle variabilità in merito.
    Si gratta la testa riccioluta mentre i piedi battono tra loro per far cadere via fanghiglia e terriccio. Cerca di ricordare bene gli ultimi mesi, ha sempre aiutato Nubi incrociate nelle gestione del villaggio, ma non è certo a conoscenza di tutti i dettagli. Per la cronaca Nubi Incrociate dopo il trattamento speciale fornito dal Mezzo Mistico è ancora riverso in una pozza di bava e fango, ma è vivo.
    Bhè, abbiamo diversi rapporti commerciali non è che ci siamo crucciati troppo della loro scomparsa. Ci portavano delle carote e qualche altro ortaggio, nulla più. In ogni caso un giorno un mercante è andato lì ed ha trovato l'accampamento davanti la grotta completamente sparito.
    Xoy si massaggia lo stomaco ancora indolenzito per il susseguirsi degli eventi. Quando però ti vede allontarti recupera subito una torcia e ti si avvicina.
    Signora, se vuole e se mi permette potrei accompagnarla verso la grotta o dove preferisce.
    La grotta è a circa un'ora di cammino, se preferisce andare più lontano, invece, posso attrezzarmi, emh...forse con un carretto!
    Ecco...io...emh....non voglio che questi conigli restino impuniti dopo che hanno...hanno fatto quello che hanno fatto!








    Radura


    Avvoltoio e Volpe, Volpe ed Avvoltoio che si coordinano per poter sferrare assalti mortali ai danni di un coniglio. Se Endlos fosse specchio reale del mondo della natura questa scenette sarebbe quasi una barzelletta. Volpe ed Avvoltoio, predatori naturali, che si congiungono per assaltare cosa? Un piccolo ed indifeso coniglio, da sempre preda e mai predatore.
    Endlos, però, è spesso il ribaltamento.
    Prima di programmare i vostri assalti, avete pensato di chiedervi "perchè" il coniglio si sia comportato così? Perchè scappare in una radura, dove un possibile scontro volge platealmente a suo sfavore piuttosto che sfruttare la copertura fornita dagli alberi?
    La risposta intuitiva è che la radura permette di fare qualcosa che non è possibile fare altrove, dove la volta del cielo è coperta da spume di rami e foglie.
    Quello che sta facendo il coniglio è un rituale shamanico. Vista la sua capacità di comprendere le invasioni mentali, delle anime e le contromisure messe in campo dovrebbe essere palese questa sua capacità. Quando lo osservate prima di attaccarlo, lo trovate assorto, quasi in trance. Perchè è in trance. La sua visione delle anime gli ha permesso di vedervi in anticipo e quindi muoversi di conseguenza. Il corpo sembra un corpo morto o comunque strano. Un grosso coniglio bianco e muscoloso che sta fermo come una statuina.
    Per chi è dotato, però, di visione delle anime, sarà facile capire il perchè: l'anima del coniglio, una piccola palla batuffolosa e candida, si è distaccata dal corpo e si sta rapidamente allontanando dalla scena, ormai è già ad oltre venti metri di distanza e noncurante del tutto va via.
    Avreste tutto il tempo per inseguire quella piccola anima, ma c'è un piccolo grande problema, grande circa due metri.
    Il corpo del coniglio viene ferito dai vostri colpi, non perde nemmeno una goccia di sangue. La risposta ai danni è che il pelo bianco comincia a scurirsi, la pelle cade a grossi pezzi esponendo muscoli rossicci e le ossa si sfaldano e si ricreano andando a dar vita, o meglio non vita, ad un mostro.
    La creatura senza vita, in uno stato assorto di torpore, si volta verso di voi mostrando due occhi completamente rossi. Gli è stato impartito un compito e deve rispettarlo. Una bava schiumosa e rossiccia comincia a colargli dalla bocca.
    Si scaglia contro di voi senza problema alcuno, senza che alcuna malia riesco a fermarlo o quantomeno frenarlo. Corre ed in un salto si avvicina a voi. Prima di tutto sputa un grosso coagulo acido in direzione del petto dell'Avvoltoio e poi si approccia alla Volpe: cerca di aggredirla, cinque delle sei mani cercano di immobilizzare le braccia del nemico, mentre l'ultima mano artigliata proverà a strappargli via il viso in una grossa unghiata.






    Angolo del QM #7
    @Zegana: Xoy è a tua disposizione. Sta continuando a darti informazioni ed è pronto ad accompagnarti nel tuo viaggio. Decidi dove andare così che Xoy possa trovare il mezzo di trasporto più semplice e veloce.
    @Mugen, skekDor: prima di tutto ci tengo a sottolineare che eventuali abilità che hanno bisogno del consenso del QM vanno concordate prima, non a cose fatte. Nel caso specifico non ci sono problemi, ma per il futuro potrebbe non essere così, vedi la presenza di eventuali passive o altro.
    Detto questo vi trovate a fronteggiare un simpatico zombie-coniglio, mentre invece l'anima di Akira scappa via rapidamente. Per quello che vi sembra è immune a malie o comunque abilità che generano terrore e simili. Incassa i danni senza problemi, grazie ad una passiva di insensibilità al dolore, e vi incalza. Attacca con un Alto magico di acido il MezzoMistico e poi cerca di agguntare la Volpe ed artigliarle il viso con un colpo paragonabile ad un Alto fisico.

    Scadenza: 31/03/18

    Bando: Qui
     
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    ZEGANA
    ZEGANA ¤ PRIME SPEAKER
    SIMIC¤ ¤ ¤90%
    Prima regola di ogni buon party: conoscersi così da poter organizzare al meglio le rispettive competenze, le peculiarità dei singoli da non ignorare per ragione alcuna nonchè ogn'altro dettaglio utile ai fini di una proficua collaborazione (e di un'avventura di successo).

    Seconda regola di ogni buon party che ci tiene a sopravvivere: definire una linea di comando, delle direttive prioritarie e nondimeno limitare gli sforzi agli obiettivi comuni, senza perciò disperdere energie inutilmente su side-quest dall'esito o dagli sviluppi incerti.

    Terza regola di ogni buon party che ci tiene a sopravvivere e ancor più a non farsi cogliere impreparato dalla pletora di situazioni avverse che il mondo tipicamente propone: condividere ogni informazione con il gruppo (o quantomeno con i membri fidati), permettendo così che più menti lavorino in contemporanea per eviscerare soluzioni ad ogni problema, di fatto componendo a più mani quelli che altrimenti rimarrebbero tasselli isolati di un unico puzzle comune.

    Quarta regola di ogni buon party che ci tiene a sopravvivere e ancor più a non farsi cogliere impreparato dalla pletora di situazioni avverse che il mondo tipicamente propone ma senza rinunciare alle ricompense, ai guadagni ed alla gloria che ogni quest serba com'è giusto che sia: l'avidità, il protagonismo ed ogni altro eccesso individuale conducono inesorabilmente alla disfatta, frammentando il gruppo con interessi contrastanti, oscurantismi deleteri o gelosie ingiustificate.

    Quinta regola di ogni buon party e [eccetera eccetera]: le carote. Se si ha a che fare con dei conigli, diffidare dalle carote. E, possibilmente, avvertire la botanica del gruppo che le carote sono state stregate. Così che, per rimettere in forze gli abitanti feriti, gli si dia da mangiare qualcosa di diverso dalle carote. E magari permettere all'esperta di piante del party di concentrarsi sulle carote per capire come contrastarne gli effetti. Ma soprattutto ricordarsi che le carote amano un terreno drenante, non certo quello paludoso dei paraggi. E così, focalizzando l'attenzione di tutti sulle carote e le loro stranezze, guidare l'esplorazione verso lande più consone.

    Le carote. Non la cipolla. Non i conigli. Non le illusioni. Le carote.

    Noi ci incammineremo sin da subito con i mezzi di cui dispongono i mortali, ma confido che le vostre divine abilità vi permetteranno di localizzarci e raggiungerci direttamente a destinazione.

    Un'unica, polemica frase viene rivolta all'indirizzo dello skeksis, rammentando l'autocelebrazione di cui lo stesso aveva dato sfoggio nel precedente incontro con la tritone e -puntualizzando la marcata differenza che quello osserva tra le rispettive persone- sancendo così la pericolosa necessità del dividersi per ottimizzare tempo e risorse.

    La nostra metà sarà la grotta, esattamente: forse sarà spoglia e vuota, ma non dubito possa rivelare sorprese di un certo peso, alla luce delle informazioni di cui disponiamo ora.

    Ed un'unica, altra frase pure in risposta alla gentile offerta di Xoy: il ragazzino si propone infatti di guidare la Portavoce nel folto della foresta sin all'accampamento abbandonato in cui risiedeva la stirpe dei conigl-unoidi. Torcia in mano, passo deciso e cipiglio convinto sono tutto ciò di cui il giovanetto dalle gambe villose abbisogna ma, su concessione della capogilda Simic, egli potrà anzi sgravarsi dal fango e dalla fatica semplicemente inerpicandosi sul legnoso costrutto che le si accompagna.

    E non servirà alcun carretto: provengo dall'acqua e non temo la terra, poichè esse sono le radici d'ogni cosa il mondo naturale abbia prodotto. Ma se per te è difficile affrontare i pantani ti basterà issarti in groppa al mio famiglio: tu guidalo e lui camminerà per te, secondo mio ordine.
    PASSIVE SKILLS
    ALPHA AUTHORITYCARISMA (MALIA)
    CARVEN CARYATIDAPATIA (ANTI-AUSPEX)
    DOWSING SHAMANRABDOMANZIA
    FATHOM MAGESCUROVISIONE (AUSPEX)
    MASTER BIOMANCERCOMPETENZE BIOLOGICHE
    MERFOLK OF THE DEPTHSAPNEA
    MINDSTATICMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    SCATTER ARCPERCEZIONE MAGICA (AUSPEX)
    UNCOVERED CLUESLIE DETECTOR (AUSPEX)
    VIGEAN INTUITIONTRICK DETECTOR (AUSPEX)
    VOIDWIELDERTASCA DIMENSIONALE
    EQUIPMENT
    SIMIC SIGNETTRIDENTE (ATTREZZATURA)
    FAMILIARS
    ROOT-KIN ALLYELEMENTALE LIGNEO (SUPPORTER)
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Il volpone sorprese skekDor in positivo. Seppur preso alla sprovvista, non parve perdere le staffe, e anzi si fiondò sul nemico, di modo da sfruttare il vantaggio offertogli dall'inatteso alleato.

    Ad ogni modo, c'era qualcosa di anomalo nel coniglietto. E lo Skeksis, da buon esperto di riti sciamanici quale era, di certo non si lasciò sfuggire un simile dettaglio, come la trance in cui l'animale sembrava esser caduto.
    Batté le ciglia, e il suo occhio interiore si aprì. Come in una visione causata da una droga psichedelica, poté vedere perfettamente il vero Akira, il soffio vitale, staccarsi dal cadavere del lagomorfo.
    Affinò lo sguardo, aumentò la concentrazione e, forte del fatto di trovarsi finalmente di fronte a un'anima nuda, provò a intuirne le reali fattezze, nonché l'esatta risonanza.
    Almeno, finché questa rimaneva a portata del suo incanto.

    Il fine era semplice: fatto questo, per lui sarebbe stato un gioco poterla rintracciare, anche in seguito, e magari teletrasportarsi assieme all'intero gruppo nel posto che Akira e, presumibilmente, chi aveva architettato l'intero piano usavano come rifugio.

    Al momento, però, bisognava concentrarsi sul presente. E a risvegliare il mezzo-Mistico dal suo torpore ci pensò un vero e proprio non-morto in piena regola!
    Muscoli esposti, arti in sovrannumero e persino una disgustosa bava sanguinolenta a impiastricciargli il muso. Il coniglio già non era il ritratto della bellezza prima, figurarsi adesso.
    E skekDor iniziava a esser stanco di trovarsi sempre cadaveri animati fra i piedi.

    Un globo amorfo di acido schizzò fuori dalle fauci mordaci nell'aria, minacciando di rovinargli il vestito al primo contatto, oltre che il seno.
    "Tch!"
    Agitando la mancina nell'aria, skekDor sacrificò una delle anime che giacevano nel suo ventre. Non c'era alternativa, poiché si trattava di un'offensiva inaspettata.
    Un immenso gigiàt eterico fece la sua comparsa. Si accovacciò attorno allo Skeksis, coprendone l'intero corpo con le sue enormi braccia, terminanti con un paio di artigli ricurvi.
    Quando l'acido gli intaccò la carne, spalancò la bocca e, sollevando all'indietro il gigantesco capo di camoscio, emise un lungo e straziante bramito.
    Poi, esplose in una pioggia di lumi smeraldini, annichilendosi assieme al colpo avversario.

    "Umpf! Patetico..." Commentò lo Skeksis, riferendosi al non-morto e al suo tentativo di arrecargli danno.
    Comunque, al momento anche il volpone non se la passava bene. Il cadavere l'aveva infatti preso di mira in maniera più... fisica.

    Anziché aiutarlo, skekDor decise di sfruttare l'occasione per volare in alto e, muovendosi in avanti e ridiscendendo subito dopo, provare a posizionarsi alle spalle del cadavere, a quattro metri di distanza.
    Non intendeva esser d'impiccio allo spadaccino, ma solo cerziorare la situazione. Almeno per il momento.
    Il suo incanto illusorio era infatti ancora attivo, e quella sarebbe stata una buona occasione per vedere se nel corpo senza vita del coniglio permaneva l'insensibilità alle sue alterazioni della realtà, o se il fatto che l'anima ne avesse abbandonato il corpo potesse in qualche modo averlo reso suscettibile ai suoi incanti

    Salute: 100%
    Energia: 35%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Prigione di Bah-Lem:
    skekDor usa i suoi poteri per generare l'illusione di una serie di spessi "rovi" scuri i quali, spuntando con vigore dal terreno, avvolgeranno istantaneamente l'area attorno all'avversario (anche più d'uno), formando una spessa prigione di rami intrecciati strettamente. Oltre le mura di spine la luce filtrerà bianca e non darà indicazioni riguardo l'ambiente oltre la gabbia. I nemici colpiti avranno dunque l'impressione di trovarsi intrappolati in una vera e propria prigione di spine. Come nei loro peggiori incubi, se proveranno a muoversi all'interno di essa vedranno che è impossibile raggiungerne i margini e che nessuna delle loro tecniche offensive avrebbe eventualmente effetto nel distruggere lo sbarramento. In parole povere, se useranno attacchi di qualunque tipo per guadagnare la libertà, nella realtà fenderanno solo l'aria, mentre per effetto dell'illusione sembrerà loro che i colpi "rimbalzino" sulla struttura senza arrecarle alcun danno [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Alto; Durata: 2 turni (Secondo turno)]

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, a prescindere dal fatto che questa sia eventualmente mascherata da Abilità Passive. Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Medio]

    - Manto dello sciamano:
    Pur di proteggersi dai colpi, skekDor è disposto a tutto. Anche a sacrificare l’energia accumulata dall’assorbimento dell’anima degli esseri di cui si nutre. In tal caso, si genererà un’animella di colore verde brillante tanto grande da difenderlo dall’offensiva avversaria [Abilità Attiva – Difesa da Attacchi Fisici ed Energetici; Consumo: Variabile (In questo caso Alto)]

    Riassunto:

    skekDor sfrutta le sue doti (Consumo Medio) per cercare d'indovinare la vera fattezza dell'animo di Akira, nonché provare a memorizzarne la risonanza, in modo da poterla in seguito sfruttare come "punto d'arrivo" del suo teletrasporto. In seguito, si difende dall'Offensiva avversaria opponendo una Difesa di pari Consumo (Alto). Per concludere, mentre Mugen è impegnato a combattere, sorvola la zona e ridiscende alle spalle del coniglio, così da poterlo prendere di sorpresa al prossimo turno. Frattanto, usa il secondo e ultimo turno della sua prigione illusoria per provare eventualmente a distrarre l'avversario e facilitare l'offensiva al volpone


     
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    Zombie.
    La vita di Mugen era sempre stata movimentata, anche prima di ritrovarsi su Endlos. Ma da quando era sul semipiano non faceva che imbattersi in non-morti, alleati e non. Per lo più i secondi a dire il vero. In molti avevano tentato di ucciderlo, e spesso ci erano andati molto vicino. Naturale quindi che la Volpe avesse sviluppato una sorta di avversione nei loro confronti. Poi non sanguinavano, la loro carne era già morta e in decomposizione. Insomma, per un Demone Cacciatore veniva quasi meno la voglia di affrontarli. Per non parlare del fatto che erano tutti maledettamente difficili da buttar giù.

    Ognuno aveva le sue regole, il suo set di incanti che lo manteneva in animazione. Ma al di là dei suoi istinti e delle sue esperienze la Volpe non aveva granché a cui appigliarsi. I suoi sensi erano talmente affinati da permettergli di seguire una traccia tra pioggia e fango, ma non abbastanza per indovinare la sorgente vitale di quegli abomini. Il mondo delle anime gli restava ancora nascosto, misterioso e inaccessibile.

    Premesso ciò, quando Mugen vide il coniglio incassare i suoi colpi senza battere ciglio e fu testimone della sua metamorfosi non poté che incupirsi di fronte ai risvolti di quella Caccia. Il pelo della creatura prese a scurirsi e la pelle a venire giù a pezzi. Le carni e le ossa della bestia presero poi a sfaldarsi e riorganizzarsi in qualcosa ancora più inquietante di un coniglio gigante. Un coniglio gigante zombie con sei braccia e la bava alla bocca.

    La bestia non si perse in chiacchiere e con un salto azzerò la distanza che la separava dal suo inseguitore. Sputò un grumo malefico in direzione dell’Avvoltoio per poi tentare di bloccare Mugen con i suoi arti.

    La Volpe non aveva doti sciamaniche, ma il combattimento corpo a corpo era la sua specialità. I suoi sensi ferini si acuirono di colpo e quando le mani tentarono di bloccargli le braccia la Volpe si mosse sul posto schivando la presa per poi piegarsi -in maniera quasi innaturale- all’indietro e schivare l’artigliata che minacciava di lacerargli il muso.

    Con uno scatto -fluttuando- si mosse all’indietro rimettendosi in posizione eretta e si preparò di istinto alla sua prossima offensiva. Sollevò Anguirel in alto per poi calarla quasi istantaneamente verso il suo avversario. La lama nera puntava ad incontrare l’occhio del coniglio in un colpo lanciato in diagonale dall’alto verso il basso. La Volpe non puntava solo ad accecarlo ma a trafiggergli il cranio nella speranza che raggiunto il cervello quella creatura immonda smettesse di vivere.

    In passato una strategia simile aveva funzionato, chissà che il ricordo delle orribili esperienze vissute non servisse finalmente a qualcosa.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 70%-20%-20%=30%

    Riassunto: Mugen schiva gli attacchi utilizzando la Volpe di Carta (a consumo alto) per poi rimettersi in posizione ed attaccare con un colpo di spada (Trifendente a consumo alto) lanciato in diagonale che mira a colpire la testa del coniglio all'altezza dell'occhio destro.

    Tecniche utilizzate:

    ~Volpe di carta
    E' credenza comune che alcuni animali abbiano sensi molto più sviluppati del normale e che abbiano sviluppato abilità di percezione che vanno ben oltre i sensi fisici e che rasentano quasi una forma di precognizione. La Volpe possiede di per sé delle capacità sensoriali fuori dal comune, ma ha sviluppato un modo per andare oltre i propri limiti estendendo il proprio campo percettivo in sinergia col proprio sistema nervoso e muscolare.
    In questa particolare condizione il corpo diventa in grado di reagire in maniera quasi istantanea agli impulsi e ai segnali ricevuti piegandosi ed assumendo posizioni normalmente innaturali.
    Consumo: Variabile (usata ad Alto) Durata: Istantanea

    ~Filo Artigliato – Trifendente
    Sofisticata tecnica di spada, messa a punto cercando di fondere uno stile di lotta primitivo all'eleganza e raffinatezza di una lama. Punto di congiunzione tra un colpo d'artiglio e un fendente nasce la tecnica del filo artigliato, che porta con sé l'impeto della bestia indomabile e la razionalità di uno spadaccino. All'apparenza un normale colpo di spada ma in grado di generare un taglio diverso dal normale, infatti oltre al taglio della lama è come se il bersaglio venisse colto da altre due lame gemelle posizionate a quindici centimetri dalla spada materiale. Il risultato è appunto una tecnica in grado di generare con un singolo fendente ben tre tagli paralleli, come se a colpire fosse stato un artiglio di tre spade. Per ottenere il triplo taglio è necessario il contatto con il bersaglio.

    Consumo: Variabile (usata ad Alto) Durata: Istantanea


    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    ???



    HO SENTITO TUTTO!
    Il Coniglio, infatti, sapeva anche già tutto. Quella che è giunta a pizziccare le corde della sua anima è stata solo la conferma di qualcosa già scritto nelle trame del destino. Le cose dovevano andare così. Di fronte alla tumultuosa cascata degli eventi si può cercare di creare un margine, una diga, ma non è detto che questa regga e cosa più importante che questa sia in grado di deviare il corso del fiume.
    Io tictac lo avevo detto. Lord Fuffino, è tutta colpa tua! Non capisco perchè tictac sia stato affidato a te un compito del genere! TicTac era sicuramente più degno ed adatto! Solo perchè io non ho la TicTac come la tua, non vuol dire che io sia meno capace TicTac!
    Ed ora sai cosa succede? Che il qui presente TicTac deve porre rimedio a tutto!
    Dovrò usare tutto il mio TicTac per creare il TicTac e salvare uova e cavoli!

    Colui che presiede il ramo "magico" della nuova fazione di roditori si rivolta contro il suo parigrado che si limita ad ignorarlo ed allontarsi. TicTac è sempre stato reputato un folle ed il fatto che questa volta abbia avuto ragione, non vuol dir nulla agli occhi di Lord Fuffino, stratega di fama e con numerose vittorie al suo attivo. Il Coniglio Armato a passi pesanti e batuffolosi si allontana, dove ripiegare non vuol dire perdere questa battaglia, anzi, a voler esser sinceri le cose stanno andando esattamente come aveva progettato.
    Lord Fuffino, mi permetta, perchè lascia che quel folle la tratti così?
    Perchè la sua visione è limitata, come la sua mente. Ho immagianto dal primo momento che i suoi uomini fallissero nel loro compito. Li hai visti dopotutto? Quattro ossa che giocano con gli spiriti...a sua differenza noi sappiamo di chi poterci fidare.
    E la risata grassa del sottoposto accompagna quella del Superiore.
    Si, forse le cose stanno andando esattamente come Lord Fuffino aveva previsto.



    Zegana, pressi grotta


    Xoy non è propriamente convinto della proposta che gli viene fatta. Ma camminare per oltre un'ora, così esposto alle intemperie e con i peli al vento, non è piacevole. Il risultato è che dopo una decina di minuti di resistenze il ragazzo si piega alla proposta della Portavoce e sale sul groviglio di rami che è il di lei suddito.
    Accrocchiato ed abbarbicato alla bene e meglio ti osserva sempre tra lo stupefatto ed il perplesso. Incuti un certo timore reverenziale nel ragazzetto che è sinceramente impaurito dal rivolgerti la parola e disturbare il tuo incedere. Alla fine si fa coraggio e ti dice qualche altra parola.
    Signora, non vorrei disturbarla, però mi è venuta in mente anche un'altra cosa. Magari è insignificante, però, ecco, magari è importante per lei.
    Non ho avuto molto a che fare con i conigli in prima persona, però ho sempre aiutato Nubi Incrociate nei rendiconti, quindi l'ho visto contrattare con i mercanti ed una volta ho sentito dire che loro facevano capo ad un capo...nel senso che i mercanti avevano un capo a cui far riferimento per eventuali proposte, mi sembra che si chiamasse Bubu o qualcosa del genere.

    Fa spallucce quasi a volersi scusare per la sua poco conoscenza del tutto.
    Intanto avanzate in un serpeggiare di fanghiglia, alberi e piccole isolette che non sono altre che zolle di muschio. Dopo circa un'ora di cammino gli alberi cominciano a farsi via via sempre più radi e davanti a voi si alza, leggero e dolce, un crinale montuoso. Le temperatura si fanno più fredde e pungenti. All'orecchio il suono dello scrosciare di un laghetto è particolare. Da questo punto di vista Xoy è fonte di numerose informazioni: infatti lungo il crinale della montagna passa una sottile lingua d'acqua che origina lontano. Questo piccolo corso d'acqua si estingue in un bacinetto idrico, di circa tre metri di raggio, disposto alla vostra sinistra, a pochi passi da quella che è la grotta. Sempre il caro Xoy subito ti espone un problema riguante il bacino, molto semplicemente è avvelenato.
    Quando ormai vi trovate a quattro limitari di alberi dalla fine della foresta, davanti a voi c'è un bivio: a sinistra il bacino idrico contaminato, mentre invece a destra, a circa una trentina di metri di distanza, si intravedono i resti di un vecchio accompamento disposti davanti l'ingresso di un'ampia grotta, larga almeno una quindicina di metri. L'accampamento era circondato da una specie di fossato, di cui restano pochi avvallamenti, e disposte qui e lì delle tende lacere e qualche agglomerato di legna.



    Radura


    Lo scontro infervora e giustamente correte ai ripari per arginare l'incalzare del nemico. Le difese vi permettono di evitare problematiche maggiori, ma quello che risulta più che efficace è la vostra offensiva. Il nemico non prova dolore ed è assorto in uno stato di cieca follia, ma questo non vuol dire che abbia già accumulato parecchi danni.
    La lama della volpe cala come una sentenza sul nemico: l'orecchio viene amputato senza problemi, mentre come fosse fatto di burro prosegue a livello dell'occhio. Una gelatina, una specie di melassa rosacea spurga dalla ferita e sporca la lama del demone. Come una marionetta a cui vengono recisi i fili il corpo della creatura crolla al suolo.
    Sei sicuro di essere così forte Volpe?
    Chi si trova a narrare gli eventi vuole solo sottolineare qualcosa che appare palese anche ai tuoi occhi: il nemico era già ferito, va bene, il colpo che hai portato successivamente è stato incassato senza alcuna difesa, ma sei così certo che tutto ciò bastasse per finire, di già, il nemico? Il dubbio è forte e cosa più importante può essere alimentato dal mezzo mistico. Il caro Skar, infatti, ti potrà dire che appena l'anima del coniglio si è allontanata "abbastanza" il suo incanto di animazione sul precedente corpo è venuto meno e tale momento è coinciso con il tuo assalto. Una sincronia ed un meccanismo d'azione che potrebbe tornarvi utile in futuro.
    Concludendo davanti a voi è rivolto al suolo il corpo senza vita di un corpo già senza vita poichè privo di anima. L'Anima del coniglio Akira, invece, si è allontanata ed è ormai fuori dai radar per quanto adeguatamente conosciuta dal mezzo-mistico così da poterla utilizzare come punto di arrivo per il suo teletrasporto.


    Angolo del QM #8
    Il post in sè dovrebbe essere abbastanza esplicativo.
    @Zegana: a te scegliere dove andare, se al lago per reperire ulteriori informazioni (sempre che ne esistano) o verso l'accampamento e quindi la grotta. Dato che in-game passa un'ora dall'inizio della tua camminata la tua riserva di Mana si normalizza.
    @skekDor&Mugen: il nemico crolla davanti a voi mentre invece l'Anima è andata via lontano. Sta a voi decidere cosa fare ora.


    Scadenza: 12/04/18

    Bando: Qui
     
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    ZEGANA
    ZEGANA ¤ PRIME SPEAKER
    SIMIC¤ ¤ ¤100%
    Non c'è che dire: l'aggiunta di Xoy ai famigli di Zegana è una proposta sempre più allettante, specialmente se si considera che il giovinetto è una fonte inesauribile d'informazioni, di pacato rispetto e, nondimeno, costituisce pure una piacevole compagnia. Durante il lungo cammino che separa l'atipico duo dalla meta prefissa -in quell'ora di paludoso incedere, a cui Zegana oppone un serafico portamento ed una discreta abitudine a quei luoghi- la Portavoce ha modo di dialogare senza troppo impegno con il villoso ragazzo, colloquiando del più e del meno (incredibile, da parte di un'eminenza scientifica sua pari!) al fine di allietare la traversata della foresta e non cadere vittime di un lunghissimo quanto sterile silenzio (perchè sì, la quiete aiuta il ragionamento, ma c'è ben poco da pensare allo stato attuale).

    Ogni dato che tu sappia fornirmi è ben gradito, poichè anche quel che pare ininfluente può acquisire un significato pregnante nel giusto contesto o a seguito di rinnovate scoperte; così, ti ringrazio di ogni tua osservazione: mi hai anzi fornito una nuova chiave di lettura.

    Ribatte ella, al termine del viaggio ovverosia quando Xoy esterna le ultime dritte circa l'avvelenamento del laghetto nei paraggi: nella mente della tritone si profila infatti la supposizione che il presente specchio d'acqua non sia potabile per l'arricchimento in deiezioni ed altri scarti tipici di un accampamento. E ciò, immancabilmente, rimanda al vicino avamposto abbandonato.

    Hai detto, però, che i vostri rapporti commerciali con la popolazione dei conigli si sono interrotti da parecchio tempo -e tanto è vero pure per l'allontanamento degli stessi da questi luoghi. Forse è ancora troppo presto perchè il bacino idrografico si possa riprendere dall'ipotetico uso che ne è stato fatto... oppure quel rivolo che scende dal monte è tutt'ora soggetto ad improprio sfruttamento.

    La capogilda Simic si applica allora per enucleare il proprio immediato ragionamento dando così modo al suo temporaneo compagno di comprendere gli assunti e le conclusioni ch'ella ne deriva: le domande sono perciò rivolte al di lui indirizzo, in una forma morbida ove l'esigenza cede il passo al mutuo riguardo.

    Disponi forse di qualche dettaglio che possa invalidare questa mia tesi? Sei a conoscenza di valide motivazioni (o pure sospetti) perchè la sorgente di queste acque non possa ospitare il nuovo acquartieramento dei conigli rei degli assalti ad Umezan?

    Nel mentre del dialogo composto di questioni e -auspicabilmente- dei rispettivi responsi -giusto in seguito al dire di Xoy, così da non interrompere la sua esposizione- l'aria freme d'un tepore innaturale (là dove le temperature si stanno anzi irrigidendo) ed uno stridio imprevisto accompagna l'altrettanto inattesa comparsa di volpe e avvoltoio: non c'è stupore, paura o altra emozione sul volto di Zegana in risposta a questo stupefacente evento (complice la maschera apatica ch'ella veste per reiterato uso) ma che il medesimo sereno porsi alla novità provenga pure dal ragazzino è tutto da vedere.

    Noto allora che sapete rispettare promesse enunciate ed impegni presi, per quanto la durevole attesa mi renda curiosa circa gli intoppi che vi hanno trattenuto tanto a lungo.

    E' un benvenuto (un bentornati) freddo come di consuetudine, a maggior ragione dal momento che la traslazione dei due è quasi sicuramente opera della presunta divinità decaduta; ciononostante, nel clima di labile armonia votata alla causa comune, la Portavoce procede ad un sommario recosonto ed ad un'equa distribuzione delle forze in campo per trarne nuovamente il massimo profitto:

    Salvo fondamentali novelle da parte vostra, tuttavia, vi recluterei immantinentemente ad un precipuo incarico: sulla nostra destra vi sono una piccola grotta ed i resti del campo base che gli assalitori utilizzavano rispettivamente come tana e qual sede dei loro commerci, prima di gettare la metaforica maschera. Stando alle parole di Xoy esso oramai è disabitato da parecchi mesi ma ciò non toglie che le vostre abilità od il vostro fiuto non possano rinvenire maggiori dettagli.

    Il tridente si leva allora ad indicare quanto le di lei parole descrivono, mentre lo sguardo si fissa sul giovane alla ricerca di un assenso -di un cenno del capo- che posa ribadire e così convincere i nuovi arrivati della veridicità di quanto Zegana racconta.

    Ad essere onesti si trattava del compito che avevo rivendicato per noi, ma il sorgere di ulteriori dettagli richiama anzi la mia attenzione alla polla su quest'altro lato.

    Nuovamente la tritone lascia intendere l'obiettivo d'interesse, proiettando il rimanente arto nella direzione opportuna in un gesto che pare svelare l'importanza dei dintorni e del viaggio intrapreso da lei intrapreso lasciandosi il villaggio alle spalle.

    Sospetto che le acque siano avvelenate per opera conscia ovvero involontaria degli aggressori sulle cui tracce ci stiamo muovendo. Non posso garantire di riuscire a confermarlo -o, contrariamente, di smentirlo- ma cionondimeno è probabile io risalga il corso d'acqua che vi si getta per scoprirne l'origine e le cause prime.

    E non c'è bisogno ch'ella sottolinei come -a meno di un rifiuto- Xoy la seguirà come ha fatto finora nè, invero, che al duo or ora sopraggiunto sarà richiesto di riunirsi nuovamente a lei non appena il sopralluogo al campo sarà terminato, secondo le medesime modalità rese evidenti appena qualche istante fa.
    PASSIVE SKILLS
    ALPHA AUTHORITYCARISMA (MALIA)
    CARVEN CARYATIDAPATIA (ANTI-AUSPEX)
    DOWSING SHAMANRABDOMANZIA
    FATHOM MAGESCUROVISIONE (AUSPEX)
    MASTER BIOMANCERCOMPETENZE BIOLOGICHE
    MERFOLK OF THE DEPTHSAPNEA
    MINDSTATICMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    SCATTER ARCPERCEZIONE MAGICA (AUSPEX)
    UNCOVERED CLUESLIE DETECTOR (AUSPEX)
    VIGEAN INTUITIONTRICK DETECTOR (AUSPEX)
    VOIDWIELDERTASCA DIMENSIONALE
    EQUIPMENT
    SIMIC SIGNETTRIDENTE (ATTREZZATURA)
    FAMILIARS
    ROOT-KIN ALLYELEMENTALE LIGNEO (SUPPORTER)
     
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