[Quest] Happy Easter

A tale of Bunnies #1

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Non appena il coniglio stramazzò al suolo, a seguito del colpo portato dal volpone, skekDor avvertì una vibrazione nell'etere: come se la sconfitta del nemico non fosse merito della lama di Mugen, bensì dell'ultimo scherzo di Akira.
    I caesti eterici si dissolsero nel nulla.

    "Dannazione. Ci ha presi forse per dei bambini?" Biascicò a becco stretto, e poi cercò d'incontrare le iridi ambrate dell'armigero: "Quel lagomorfo era già morto. Ad animarlo era la volontà del nostro vero obiettivo... Ma non abbiamo perso totalmente il nostro tempo, se è di questo che ti preoccupi, volpe... Mmmh..."
    Emise un lungo mugugno stridulo, quindi assunse nuovamente una mutria distaccata.
    "Qui non c'è più niente per noi. Se sei d'accordo, raggiungerei Zegana quanto prima. Sembrava avere le idee piuttosto chiare sul da farsi."

    Anche il volpone si trovò d'accordo, sebbene con qualche remora. Domandò allo Skeksis se fosse saggio lasciare lì il cadavere del coniglio. Chiese se ci fosse la possibilità per il nemico di poterlo eventualmente rianimare, e se in tal caso convenisse distruggerlo o portarlo al cospetto della tritone, per farlo esaminare.

    Un nuovo mugugno, stavolta lievemente più grave, si levò dal gozzo dello Skeksis. Il palmo si strofinò al di sotto del becco, mentre il mezzo-Mistico rifletteva sulle considerazioni di Mugen.
    "Mmmh... Potresti non aver tutti i torti, volpe. Magari quella ranocchia troppo cresciuta possiede davvero qualche conoscenza in merito a questa bestia." Socchiuse gli occhi, spostando l'attenzione sul mostro sconfitto: "Quanto al rianimarlo, non credo esista questo pericolo. Akira dovrebbe farsi di nuovo vicino per eseguire il rituale. Inoltre il corpo ora è pesantemente danneggiato. Non sarebbe conveniente, per lui. Senza considerare il particolare che mi hanno rivelato gli spiriti... Credo che, per quell'anima, sia più saggio albergare in un cadavere pressoché integro, e plasmarlo a piacimento."

    Quindi, agitando una zampa al vento, tracciò un cerchio nell'aria tutt'intorno alla sagoma del coniglio.
    Sulle prime, non accadde nulla. Forse Mugen avrebbe potuto pensare che magari al vecchio mancasse qualche rotella. Di lì a poco, tuttavia, qualcosa in effetti successe.

    L'orrida carcassa diminuì pian piano di spessore, come se la base stesse venendo lentamente fagocitata dal terreno stesso. Sotto gli occhi del volpone, ogni singolo brandello, ogni goccia di sangue tutt'intorno venne inghiottita da una lastra nera come la pece, che aveva ricoperto la superficie del sottobosco.
    E quando anche l'ultimo pelo di coniglio sparì nella spaccatura, il misterioso buco oscuro si richiuse su di sé, riportando alla normalità il terreno immediatamente sotto.

    Lo Skeksis sospirò, esclamando: "Umpf! Che oltraggio... Mai qualcosa di così sudicio aveva albergato nella Zona morta..."

    Subito dopo agitò di nuovo la zampa, come se la faccenda lo scocciasse più del dovuto: "Bah! Bando alle ciance!"
    Tesa la mancina a Mugen, ed esclamò: "Porgimi la mano e prestami un po' della tua energia vitale, volpe. Saremo vicini a Zegana prima che tu possa tirare di nuovo il fiato."

    Mugen dava proprio l'idea di essere un guerriero esperto. Non si sdilinquì affatto di fronte alla richiesta di skekDor, e anzi gli tese senza problemi il braccio.
    Gli artigli gelidi si strinsero attorno alla sua mano, mentre il pollice carezzava lascivo il suo palmo.
    "Mmmh... Sei un tipetto tutto d'un pezzo, Mugen la volpe. Mi piaci." Cinguettò, mellifluo.

    Subito dopo, Mugen avrebbe avvertito una lieve sensazione di stanchezza. Come se una piccolissima parte delle sue energie gli venisse strappata direttamente dal corpo. Non era spiacevole, sembrava quasi come se avesse dovuto riprendersi da una corsa di una ventina di secondi.
    Ad ogni modo, presto un cilindro eterico si materializzò fra i due. I fotoni violacei di cui era composto cominciarono a vorticare tra i due, sempre più in fretta. Al suo culmine, mentre l'ambiente circostante perdeva i contorni in favore di uno spazio privo di contorni, Mugen avrebbe udito un gran boato, e subito ogni cosa attorno a lui, a esclusione dello Skeksis, sarebbe scomparsa. Questione di un attimo, meno di un battito di ciglia, e si sarebbe ritrovato altrove.
    Nonpiù la radura, non più l'odore tipico del sottobosco. E se si fosse guardato attorno, avrebbe incontrato lo sguardo di Zegana, a pochi passi.
    Quanto a skekDor, mollò lentamente la presa sulla zampa dell'armigero, lasciandogli scivolare gli artigli sulla pelliccia. Subito dopo, rimise le zampe nelle ampie maniche della veste.

    "Mmmh... Salute." Mormorò, spostando il becco anche verso l'umano.
    Zegana non aveva mostrato alcuna emozione, come se la faccenda non la riguardasse affatto. Per essere una mortale, a volte dava proprio l'impressione di possedere un involucro privo di anima.

    Schioccò la lingua sul palato, al primo dire del tritone, e poi rispose: "Portiamo comunque delle notizie. Buone? Può darsi. Utili? Vedremo..." Nel dire ciò, mosse testa e collo a più riprese, con fare teatrale: "È comunque qualcosa, considerato il mare di pressappochismo che sciaborda contro la nostra zattera."

    Prima che potesse annunciare l'esito della battaglia appena conclusa, Zegana gli mostrò quale sarebbe stato il suo prossimo compito. Avrebbe voluto spaccare in due quel cranio tanto spocchioso con le sue stesse zampe, tuttavia era innegabile ormai il fatto che anche skekDor fosse curioso di capire cosa mai si celasse dietro ai misteri di quel villaggio.
    E la tritone, ahimé, finora c'aveva visto giusto. Magari conveniva darle retta. Questo, però, lo pensò la metà del Mistico. Quella dello Skeksis continuò a perorare la causa di mangiarle l'anima alla prima occasione utile.

    Fluttuando nell'aria, il mezzo-Mistico s'avvicinò a Zegana il più possibile, fermandosi ad appena una manciata di centimetri da lei e dal suo accompagnatore.
    Una zaffata di alito fetido misto a oli profumati avrebbe insultato le narici di entrambi.
    "Così sia. A me morte e ruderi, a te veleno e acque stagnanti. Potresti persino sentirti a casa, per certi versi..." Inarcò un sopracciglio, e la osservò in silenzio per diversi istanti. Come sperasse di veder finalmente una crepa in quella sua maschera d'indifferenza.

    Poi, che ci fosse stata una reazione o meno, si sarebbe fatto indietro e avrebbe imboccato la via di destra.
    Prima d'imboccarla, però, il capo si sarebbe voltato di centottanta gradi, alla maniera degli uccelli, a cercare Mugen: "Mi seguirai ancora, volpe? Chissà che il tuo fiuto non sia di supporto alla mia vista, come una cornice decorata impreziosisce un quadro raffinato."

    Un'ultima occhiata anche a Zegana, la tritone: "Quanto a te e al tuo... compagno di viaggio, avrete presto mie notizie. Porto con me il corpo del nemico sconfitto, e sono curioso di scoprire se la tua scienza saprà dirci più di quanto non abbiano fatto le mie doti."

    Così, senza ulteriori indugi, si sarebbe incamminato alla volta del sentiero, che l'avrebbe presto condotto alla grotta che, secondo Zegana, fungeva da tana per i misteriosi assalitori.
    Solo un dubbio albergava nella mente dello Skeksis: ce l'avrebbe fatta a resistere?
    Ormai le sue forze erano ridotte al minimo, e al rituale del mattino mancavano ancora parecchie ore. Doveva trovare un vivente di cui nutrirsi alla svelta, o avrebbe potuto fare davvero ben poco

    Salute: 100%
    Energia: 25%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Zona morta:
    skekDor è capace di aprire, all'occorrenza, un passaggio per una dimensione di sua creazione. La porta somiglia a un disco d'ombra di grandezza variabile e nero come la pece. Quando viene aperta, questa zona morta crea sulla superficie del terreno un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque vivente o oggetto designato si troverà su suddetto piano sarà inghiottito al suo interno. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Un cadavere intrappolato all'interno resterà esattamente nello stato in cui era un attimo prima di morire (rimarrà caldo e non decomporrà mai). skekDor utilizza solitamente la zona morta per conservare nemici cui vuol strappare l'essenza con tutta tranquillità in seguito, o per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare (Non utilizzabile in Duello) [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso]

    - Trasmissione spirituale:
    skekDor si concentra su una zona in particolare di Endlos. Se in essa sarà presente un personaggio incontrato in passato, lo Skeksis potrà sfruttarne la risonanza dell'anima per materializzarsi istantaneamente al suo fianco. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto con lui e pagando il corrispettivo Consumo. L'energia scaturita dalla tecnica genererà un'implosione (scenica) nel punto di partenza e un forte vento accompagnato da un boato in quello d'arrivo (Tecnica da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso]

    Riassunto:

    skekDor rinchiude il cadavere del coniglio nella sua dimensione personale (Consumo Basso), perché si conservi perfettamente. Quindi si teletrasporta con Mugen da Zegana (Consumo Basso)


     
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    Dopo aver visto il suo colpo andare a segno con tanta facilità il guerriero non potè che riconoscere che quella piccola vittoria non era certo merito loro. Fu l’Avvoltoio a spiegare come quel corpo fosse già morto e fosse la volontà di Akira ad animarlo.

    "Si è stato troppo facile.”

    Non restava quindi che ricongiungersi con la Tritone e condividere con lei quanto appena successo come suggerito dallo stesso skekDor.

    "Concordo, ma cosa ne facciamo del corpo?”

    Gli occhi di Mugen si spostarono dubbiosi dalla carcassa del coniglio all’Avvoltoio.

    "Se lo lasciamo qui il nostro nemico potrebbe essere in grado di rianimarlo?”

    La Volpe non possedeva la conoscenza dei misteri delle arti arcane, perciò aveva deciso di affidarsi a skekDor che già aveva dimostrato di possedere doti magiche e necromantiche ben al di là della sua comprensione.

    "Dovremmo distruggerlo o conviene riportalo indietro con noi affinché possa essere esaminato anche dalla Tritone?”

    "Mmmh... Potresti non aver tutti i torti, volpe. Magari quella ranocchia troppo cresciuta possiede davvero qualche conoscenza in merito a questa bestia. Quanto al rianimarlo, non credo esista questo pericolo. Akira dovrebbe farsi di nuovo vicino per eseguire il rituale. Inoltre il corpo ora è pesantemente danneggiato. Non sarebbe conveniente, per lui. Senza considerare il particolare che mi hanno rivelato gli spiriti... Credo che, per quell'anima, sia più saggio albergare in un cadavere pressoché integro, e plasmarlo a piacimento."

    “Capisco."

    La Volpe si limitò ad accettare le risposte di skekDor senza fare ulteriori commenti o domande. Non era uno sciamano né tantomeno un mago, quindi non aveva idea delle regole e delle forze in gioco quando si aveva a che fare con il mondo degli spiriti e delle anime disincarnate.
    Rimase ancora una volta affascinato dalle doti magiche dall’Avvoltoio quando questi, dopo aver tracciato un cerchio nell’aria con la zampa, fece scomparire la carcassa del coniglio zombie. Terminata la procedura non perse tempo e mosse la zampa sinistra in direzione di Mugen.

    "Porgimi la mano e prestami un po' della tua energia vitale, volpe. Saremo vicini a Zegana prima che tu possa tirare di nuovo il fiato."

    Il guerriero si avvicinò timoroso allo skeksis per assecondare la sua prossima richiesta. Allungò quindi la mano per incontrare la mancina dello stregone.

    “Sono pronto.”

    "Mmmh... Sei un tipetto tutto d'un pezzo, Mugen la volpe. Mi piaci."

    Se il tocco di skekDor lo avrebbe lasciato interdetto in condizioni normali, in quel frangente non lo diede a vedere, pensando magari che facesse tutto parte del rituale per attivare il suo incantesimo. La Volpe sentì quindi le energie fluire via dal suo corpo per poi dare vita all’incanto dell’Avvoltoio. Una forma eterica si materializzò fra i due e l'ambiente circostante perse ogni contorno. Dopodiché ci fu un gran boato ed ogni cosa -ad eccezione di skekDor- scomparve. Il tutto durò meno di un attimo ed in appena un battito di ciglia si ritrovarono altrove al cospetto della Tritone e della giovane sentinella.

    Ancora un po’ scosso dallo spostamento istantaneo Mugen rimase qualche istante in silenzio incapace di intromettersi tra skekDor e Zegana, ma senza trascurare di assimilare quanto quest’ultima stava rivelando loro.

    Toccò quindi anche a lui fare il resoconto di quanto aveva visto e vissuto dal loro ultimo incontro.

    “Dopo l’attacco al villaggio sono riuscito a raggiungere il coniglio. Speravo di catturarlo vivo, ma dopo i miei primi attacchi si è trasformato… in qualcos’altro. Ha ricambiato l’offensiva, ma in questa nuova forma non è durato molto e non è stata la mia spada ad abbatterlo.”

    Prese una pausa per fare un cenno in direzione di skekDor come ad invitarlo ad intromettersi qualora il suo racconto non fosse del tutto corretto prima di procedere dubbioso.

    “Mi pare di capire che quel corpo doveva già essere morto ed era la volontà di Akira ad animarlo.”

    Incanti sciamanici a parte era meglio non perdersi in chiacchiere -ed argomenti a lui poco noti- e mettere al servizio del gruppo le doti che più si addicevano alla sua natura di Demone Volpe.

    "Mi seguirai ancora, volpe? Chissà che il tuo fiuto non sia di supporto alla mia vista, come una cornice decorata impreziosisce un quadro raffinato."

    Certo che l’Avvoltoio aveva un modo molto particolare di esprimersi, molto diverso da un guerriero stagionato come lui. La Volpe si limitò infatti ad accettare il compito che la Tritone aveva designato per lui e le sue doti olfattive in maniera molto più pragmatica.

    “Va bene. Se c’è ancora qualche traccia, dovrei essere in grado percepirla.”



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 30%-5%(per il teletrasporto)=25%

    Riassunto: //
    Tecniche utilizzate: //
    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    ???



    Veloci! Veloci! Veloci!
    Forza LorSignori veloci!
    Circolare! Circolare!

    La concitazione è così forte da essere palpabile nell'ampio antro scavato nella roccia. I rumori si intrecciano in un parlottare fitto, saltelli, uova e grossi muggiti, ah, anche tante tante urla. Rumore di ferraglia, lucchetti che scattano e persone che vengono trascinate come se fossero pollame. Plateale è la differenza, invece, con il trasporto accurato di carrioli piene di grossi batuffoli caldi di cotone che ospitano delle grossa uova variopinte, così grandi potrebbero ospitare un giovane umano senza problemi al loro interno.
    Precedenza alle uova, mi raccomando.
    Trasportatori rapidi, il portale si aprirà tra poco, tutti in posizione.
    Seguiranno le Madri, i giovani cuccioli, il cibo ed infine il personale di supporto.
    Circolare! Circolare!




    Zegana, pressi laghetto


    Vi scambiate qualche parola di aggiornamento, ma la Portavoce è già cerca di quello che vada fatto ed impartisce con severità gli ordini. Inutil dire che Xoy la osserva con un misto di ammirazione e timore. Quando il gruppo neo-formato torna a separarsi il giovane umano si afficianca alla tritona e la segue verso lo specchio d'acqua.
    Probabilmente non avrete bisogno di risalire il fiume grazie ad una serie di deduzioni che solo tu puoi fare, grazie anche ad un piccolo aiuto geografico di Xoy.
    Ad una prima occhiata l'acqua che è presente non appare contaminata da escrementi o qualcosa di grossolano. Noti, però, una certa sfumatura grigiastra, torbida. Quello che però più ti viene in aiuto sono le specie botaniche che popolano il laghetto, si, perchè è presente sia fuana che flora, a conferma che non è avvelenato nel senso classico del termine.
    Data l'opera di catalogazione che la Portavoce porta avanti, potrà certamente notare una somiglianza dell'espressione di biodiversità tra quella semplice pozza e le zone più vicina a quella che fu Sequerus. Sono, ad esempio, presenti classiche alghe autoctone che però appaiono deviate dai fumi della città: dalle alghe spuntano lunghi spuntoni irti di micro aghi velenosi. Vedere davanti a sè una semplice alga che utilizza simili "tecniche" per nutrirsi è strano, ma può essere spiegato dall'influsso malevolo dei fumi demoniaci presenti a Sequerus.
    Xoy, a questo punto, interviene con qualche dettaglio geografico.
    Questo fiumiciattolo è un ramo collaterale di un lungo fiume, per lo più sotterraneo, che origina dalle montagne, la prima filiera montuosa vicino la città di Sequerus. Se ben ricordo il Monte Toboa è il luogo della sorgente.
    Un tempo questo fiume veniva abitualmente utilizzato, ma quando è successo quello che è successo alla capitale...non è stato più possibile utilizzare questo corso d'acqua. I pesci sono diventati aggressivi, mutanti e la loro carne era rancida...però è successo a pochi corsi d'acqua. Poi più si procedeva a monte, più la situazione peggiorava.

    Spiega come chi ha accettato la cosa e non si è posto altre domande. Ricordiamo che tutti i governi locali, di contea, distretto o regione sono venuti meno. I singoli villaggi sono ormai allo sbando senza qualcosa che possa raccogliere le informazioni a livello centrale.
    A Zegana, quindi, l'ardua sentenza su cosa sia successo.



    Accampamento


    Il fantastico duo, invece, si dedica alla ricerca nell'accampamento abbandonato. Come già detto si tratta di una ventina di tende piuttosto spartane disposte a scacchiera e circondante da quello che era in passato un fossato. Buona parte delle tende è stata predata per utilizzare i tessuti e la legna per accedendere qualche fuoco. Le tende rimaste sono utilizzate, da quello che potete notare, di tanto in tanto dai viandanti per ripararsi la notte. Diversi infatti sono i fuochi accesi che hanno lasciato la loro picea traccia al suolo.
    Aggirandovi per queste tetre rovine non trovate poi molto. Come detto le tende sono per lo più vuote, non ospitano mobilia, se non qualche anfora in cui ritrovate acqua stagnante o qualche putrefatto residuo di cibo. L'olfatto della volpe, se vorrete, vi porterà a trovare un'otre piena di carne secca sotto sale, ma nulla di più.
    Il centro dell'accampamento è formato da un grosso spiazzo privo di tende in cui si erge una sorta di totem di legno a forma di più conigli uno sopra l'altro. Quello superiore è una specie di demone coniglio alato, subito sotto trovate il dolce viso di una dama coniglio con degli orecchini e poi ancora sotto un piccolo roditore, una specie di principino con tanto di corona. Probabilmente il pantheon divino del villaggio, una specie di trinità sacra, il padre, la madre ed il figlio.
    Dallo spiazzo centrale si crea una strada che porta alla celebre spaccatura nella montagna, la grotta di cui si è tanto chiacchierato. Quando vi avvicinate la Volpe potrà notare qualche di familiare. Echi distorti, piuttosto vaghi, si sentono provenire dal cuore della terra. La portata della tua abilità non ti permette di sentire chiaramente cosa viene detto, però la grotta funge da grande amplificatore, quindi puoi essere sicuro che da qualche parte nel cuore della montagna c'è un gran trambusto. Allo stesso modo il tuo olfatto percepisce il passaggio di conigli nella zona nel periodo recente, così come anche diversi umani. Anche in questo caso, il raggio della tua abilità non basterebbe, ma la grotta funge da camera stagnante, dato lo scarso ricircolo di aria, quindi ti permette di percepire qualcosa di vago.
    Insomma, l'accampamento sarà anche stato abbandonato, ma di certo non potete dire lo stesso della grotta.


    Angolo del QM #9
    @Zegana: mi sono riallacciato al tuo intro in quest. Data la tua opera di catalogazione noti una certa somiglianza della flora e fauna locale, con quella della zona peri-Sequerus. Ad una prima analisi il corso d'acqua non è avvelenato, ma sicuramente non è normale.
    @skekDor&Mugen: vi avvicinate all'accampamento e non trovate poi molto ad una prima analisi. Date le condizioni della grotta il nostro Volpo riesce a raccogliere qualche allarmante indizio.


    Scadenza: 21/04/18

    Bando: Qui
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Lasciatosi alle spalle Zegana, il suo accompagnatore e la sua alterigia, skekDor s'incamminò assieme a Mugen lungo la via che, a detta della tritone, l'avrebbe infine condotto nei pressi di un accampamento utilizzato dai conigli.

    Il gruppo di tende che si parò di fronte a skekDor lasciò la divinità del Cristallo piuttosto interdetta. Non che lo Skeksis sperasse di trovare niente di concreto, ma quantomeno un qualche tipo di traccia.
    E invece, l'unico indizio leggermente interessante risiedeva in un grosso totem, posto proprio al centro dell'immenso spiazzo, su cui era rappresentata una specie di famiglia di lagomorfi.
    Se non avesse avuto necessità di risparmiare le energie, skekDor avrebbe incenerito quell'abominio seduta stante, senza il minimo segno d'incertezza.

    Abbandonato lo spiazzo, il duo si mosse quindi alla volta della caverna. Lì, sì, Mugen percepì qualcosa di concreto. Di sicuro, in quel posto c'erano stati di recente dei conigli.
    Non era riuscito a percepire nient'altro, però. Un po' magro come bottino, ma pur sempre meglio di niente... O no?

    skekDor gettò una nuova occhiata attorno a sé, nella speranza di scorgere qualcosa di vivo in giro... Si sarebbe accontentato anche solo di una minuscola arvicola. Aveva davvero bisogno di assorbire l'energia vitale di qualche mortale.
    Eppure, niente di niente.

    Girò il becco adunco al volpone, quindi disse: "Non che ci speri tanto, ma voglio provare a vedere se qualche morto può darci delle buone nuove su questo posto..."
    Subito dopo socchiuse gli occhi e fece qualche passo in avanti, verso l'imboccatura della grotta.
    Portò la zampa sinistra in avanti, tracciando un semi-cerchio sul terreno con gli artigli, e al contempo allargò le braccia e sollevò la coda fin dietro la schiena. Subito dopo, facendo perno sulla mancina, compì un perfetto saltello di danza, piroettando su sé stesso.
    Concluse la manovra distendendo entrambe le braccia di fronte a sé.
    Uno sbuffo di mana verde brillante schizzò in ogni direzione, dando origine all'incanto a cui Mugen aveva già potuto assistere, appena qualche ora prima. Solo, stavolta eseguito in maniera totalmente diversa.
    Se ci fossero state anime erranti in zona, skekDor le avrebbe rese visibili.

    E chissà che non si sarebbero dimostrate più accondiscendenti di quei bifolchi interrogati in precedenza

    Salute: 100%
    Energia: 20%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Linguaggio dei morti:
    Concentrandosi, skekDor può entrare in sintonia con l’ambiente in un’area di 25 metri. Se in esso sono presenti anime erranti, queste non solo diverranno visibili come fiammelle verde brillante, ma sarà possibile comunicare con loro. Si tratta di una comunicazione collettiva, udibile e visibile anche da eventuali alleati in zona [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso]

    Riassunto:

    skekDor si fa vicino all'ingresso della grotta e prova a comunicare coi morti, nel tentativo di farsi dare qualche informazione in più sul luogo


     
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    ZEGANA
    ZEGANA ¤ PRIME SPEAKER
    SIMIC¤ ¤ ¤95%
    Non c'è reazione da parte della dignitaria nemmeno alle evidenti provocazioni di cui si rende colpevole lo Skeksis: abituata forse alle zaffate sulfuree delle profondità più fertili -o semplicemente dotata di un ottimo autocontrollo e della rigidità necessaria a non rigettare il contenuto del proprio stomaco quando soggetta ad esalazioni tanto ripugnanti- l'inflessibile Portavoce ignora grandemente le boutades del pollo avvizzito soffermandovisi unicamente per un rapidissimo assenso alla richiesta d'aiuto nell'analisi di un cadavere (e tanto, forse, sarà sufficiente a mandare in bestia skekDor, considerato solo nel momento di debolezza e di non autosufficienza).

    Per contro, tutto il resto si mostra invece largamente interessante alla mente della tritone. Interessante è sicuramente il primo vocabolo che sovviene alla scienziata nell'ammirare con iridi d'ambra quelle specie vegetali circostanti il laghetto incriminato. Interessante è ancora, ad onor del vero, solo una delle molte sfaccettature che le sue osservazioni potrebbero rendere: peculiare, curioso, stimolante, icastico e simili, altre parole racchiudono infatti una medesima impronta di significato, ovverosia l'immediata consapevolezza che il veleno di cui anticipava Xoy non è per davvero una tossina chimica (organica o meno) quanto, piuttosto, un che di metaforico o di spirituale. Il collegamento alla caduta di Sequerus e il rinvenimento di un tassello chiave (la sorgente di quelle acque a partire da un monte prossimo alla perduta capitale dell'Ovest) le permette infatti di collocare entro un unico contesto tutte quelle frammentarie informazioni di cui dispone allo stato attuale, reinventando una volta di più il quadro interpretativo a vantaggio di una branca nella quale ella non può dirsi prettamente portata.

    Temo che gli influssi permeanti queste acque siano di competenza d'altri, nominalmente quel presunto divino essere dalle tinte violacee.

    Confida allora rivolta al ragazzino, presupponendo cioè che sia la negatività della piaga spirituale tuttora stesa nei cieli sopra i Cinque Picchi la reale responsabile delle storpiature botaniche or ora saggiate ai margini della polla.

    Perciò ti consiglio caldamente di evitare ogni contatto con tutto ciò ch'è lambito dall'acqua corrotta fino a che non ne sapremo di più: è presumibile che gli stessi conigli siano deviati per opera di questa falda acquifera... e se ciò fosse vero, significherebbe pure una loro parziale estraneità alla cosa.

    Non che le interessi davvero la responsabilità ultima del comportamento aggressivo di cui i conigl-unoidi han dato prova, non ch'ella sia qui per risolvere il cataclisma mistico cui l'occidente endlosiano sembra condannato: il di lei ruolo riguarda il levare il mistero circa gli assalti ai danni di Umezan e -parimenti- produrre una soluzione valevole ai fini che ciò non si ripeta. Se questo però richiederà un intervento tanto massivo e totalizzante sarà allora il caso di declinare l'impiego, contattare specialisti opportuni e proseguire con l'opera di catalogazione fondante l'attuale sua presenza entro i suddetti territori (perchè le scadenze per Chlorenchyma si avvicinano galoppanti ed ella non è affatto una crociata votata all'estirpazione del male).

    Danno non produrrà, tuttavia, raccogliere qualche campione da analizzare con più cura una volta ritornata ai miei uffici; che ne dici -nel mentre- di correre ad avvertire i nostri due compagni all'accampamento? Avvertili che sto per ricongiungermi, non appena avrò terminato questa breve mansione.

    Dichiara con innegabile saggezza la Portavoce dell'Alleanza Simic: con tutta la cura possibile -e ciò auspicabilmente senza pungersi o rovinare il fulcro del suo interesse- ella si cimenterà nel raccimolare un certo numero di alghe dallo specchio d'acqua avviluppandole attorno al tridente -o, se la situazione lo permette, utilizzare il medesimo per svellere le radici di erbe ed arbusti dal terreno limitofo. Infine, raccolti i suddetti campioni senza mai produrre (in teoria) un contatto fisico diretto, ella li relegherà nel proprio dominio personale, là dove essi potranno attendere che la tritone ritorni al Magisterium su Laputa.
    PASSIVE SKILLS
    ALPHA AUTHORITYCARISMA (MALIA)
    CARVEN CARYATIDAPATIA (ANTI-AUSPEX)
    DOWSING SHAMANRABDOMANZIA
    FATHOM MAGESCUROVISIONE (AUSPEX)
    MASTER BIOMANCERCOMPETENZE BIOLOGICHE
    MERFOLK OF THE DEPTHSAPNEA
    MINDSTATICMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    SCATTER ARCPERCEZIONE MAGICA (AUSPEX)
    UNCOVERED CLUESLIE DETECTOR (AUSPEX)
    VIGEAN INTUITIONTRICK DETECTOR (AUSPEX)
    VOIDWIELDERTASCA DIMENSIONALE
    EQUIPMENT
    SIMIC SIGNETTRIDENTE (ATTREZZATURA)
    FAMILIARS
    ROOT-KIN ALLYELEMENTALE LIGNEO (SUPPORTER)
    ACTIVE SKILLS
    BASSOCHORD OF CALLINGSEIS
     
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    Dopo quel breve scambio di informazioni il gruppo si divise nuovamente in due, ognuno con la propria meta designata. Così dopo aver lasciato la Tritone e la giovane sentinella, la Volpe e l’Avvoltoio si diressero verso ciò che restava dell’accampamento.

    Ad accogliergli non ci furono che una ventina di tende, molte delle quali distrutte per magari riutilizzarne il materiale in altri modi. Giusto qualche tenda dava l’impressione di essere stata usata di recente, come dimostravano anche i segni lasciati da alcuni fuochi sul suolo. Non era raro che i viandanti facessero uso di quei pochi rifugi sparsi per le terre ostili dell’Ovest. Per un viaggiatore stanco trascorrere la notte in un accampamento in rovina poteva essere una grande tentazione se l’alternativa era passare un’altra notte nella foresta in balia delle intemperie.

    Mugen si aggirava per il campo cercando di cogliere ogni minima traccia olfattiva rimasta in quel luogo abbandonato. Il suo fiuto non lo condusse che ad un’otre piena di carne secca, ma nessuna traccia che potesse dirgli qualcosa di più.

    Così superato lo spazio centrale in cui si trovava il grande totem i due si diressero verso l’ingresso della caverna e fu solo allora che i sensi di Mugen cominciarono a captare qualcosa di interessante.

    “Conigli ed umani sono passati in questa zona di recente.”

    Disse per condividere con lo skeksis quanto appreso dai suoi sensi iper sviluppati prima di continuare.

    “Sento anche dei suoni vaghi e distanti provenire dal cuore della montagna.”

    Senza dubbio erano sulla buona strada, ma a questo punto cosa potevano fare?
    La Volpe prese a valutare quale fosse l’opzione migliore: ricongiungersi con Zegana e condividere con lei le informazioni raccolte, o procedere con l’esplorazione della grotta? La seconda alternativa poteva rivelarsi estremamente pericolosa. Aveva saggiato parzialmente le doti di Akira e questo bastava per convincerlo a non sottovalutare i suoi simili. Per affrontare più di uno di quei mostri avrebbero avuto bisogno di un piano ben preciso e di un quadro di informazioni complete. Era altresì vero che più tempo aspettavano, minori erano le prospettive di portare in salvo qualcuno degli abitanti rapiti.

    Ad interrompere il suo flusso di pensieri ci pensò skekDor che con il suo rituale provò ad evocare le anime dei morti ancora una volta.

    Così alla Volpe non rimase che aspettare in religioso silenzio, nella speranza che i poteri occulti dell’Avvoltoio riuscissero a rivelare verità e segreti invisibili ai suoi sensi.




    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 25%

    Riassunto: //
    Tecniche utilizzate: //
    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    Zegana, pressi laghetto


    Davanti all'analisi metodica e scientifica della Portavoce finalmente comincia a schiudersi uno scenario più chiaro e delineato. Probabilmente quello in cui vi state cominciando ad invischiare fa parte di un panorama ben più ampio e complesso, e si, è presto per riuscire a capire chi sia il carnefice o il colpevole di turno.
    Riesci con calma a muoverti senza compiere gesti inconsulti mentre Xoy ti osserva leggermente perplesso. E' un sempliciotto di buona volontà, quindi non riesce a cogliere pienamente le sfumature del tuo discorso. Quello che capisce è di star lontano dall'acqua e dalle strane alghe, motivo per cui si allontana, e cosa più importante che deve andare dagli altri.
    Allora io vado Signora, la prego di fare attenzione!
    Annuisce un paio di volte e quindi di gran carriera si lancia a perdifiato verso il piccolo accampamento poco distante.
    Intanto senza problemi recuperi l'alga, che stranamente si avvinghia malevola al tridente, quindi perderai giusto qualche minuto per districarla via ed inserirla nella tasca dimensionale.
    Interessanti campioni da esaminare.



    Accampamento


    Dopo la vostra breve esplorazione decidete di raccogliere altre e sicuramente interrogare gli spiriti dannati può essere un'opzione percorribile.
    Il rituale per fortuna è breve e presto scoprirete che il bacino di utenza a vostra disposizione è anche piuttosto ampio.
    Nel giro di qualche secondo venite circondati da una caligine biancastra. Vi sembra di percepire nella massa lattiginosa delle sagome che vi girano intorno, riuscite a contarne almeno una decina. Non tutte sembrano essere umane. Danzano intorno a voi in un ritmo frenetico, voci di bambini si mescolano a dialetti a voi sconosciuti. Vi intonano suppliche, altri lamenti strazianti. La sagoma lattescente di quello che ricorda vagamente un giovane uomo si stacca dalla moltitudine. Non riuscite a vederlo in faccia, ovviamente, ma dalle fattezze sembra essere un umano, giovane, con qualcosa di strano a livello della testa e del collo. Fisico asciutto ed un naso piuttosto pronunciato.
    Lasciateci riposare stranieri
    La voce distorta sembra quasi provenire dall'interno di una conchiglia. Un freddo gelido vi attraversa le ossa quando vi viene rivolta la parola. La macabra danza degli altri spiriti continua incessante intorno a voi.
    Tutti siamo stati allontanati da questa vita da atti violenti.
    Stiamo cercando la redenzione e le vostre magie stanno bloccando i nostri sforzi.

    Gentile con un marcato accento del presidio Ovest, molto simile a quello utilizzato da Nubi Incrociate e dagli abitanti del villaggio.
    Intanto oltre la cortina di nebbia potete notare un rossiccio Xoy che corre a perdifiato verso di voi agitando le braccia per farsi notare. Quando notare il macabro spettacolo che ha davanti, ancora una volta, rallenta di colpo l'avvicinamento. Sgrana gli occhi, non tanto per il rituale in sè a cui ha già assistito, ma piuttosto per quell'ombra bianca che vi sta parlando. Lo vedete in lacrime avvicinarsi a passi lenti. Il vostro spirito interlocutore nota la presenza di Xoy e sembra quasi sorridere serafico. Di un distacco che può essere proprio solo di un defunto.
    Capisco, quindi è così.
    Risponde grave comprendendo quello che sta accadendo. Con gesti lenti delle mani rende mansueta la schiera di spiriti danzanti. Si fermano e lentamente spariscono cercando la redenzione. Basta colui che avete di fronte per potervi rispondere. Xoy è paralizzato in lacrime e fissa la sagoma spiritica.
    Mi presento a voi, sono il Primo Ranger, Koodo Undomi. Una delle ultime vittime dei Conigli. Se li state cercando siete nel posto giusto in quanto dimorano all'interno della grotta. Lì potrete trovare ciò che cercate, ma sappiate che vi stanno aspettando. Da sempre.
    Enigmatico lo spirito risponde alle vostre domande, almeno per ora.
    La sagoma eterea comincia lentamente a dissolversi, i bordi si fanno più sfumati ed incerti.


    Angolo del QM #10
    @Zegana: se dopo aver recuperato le algheti riuniarai al gruppo, arriverai circa quando il Primo Ranger ha concluso di parlare.
    Come al solito per qualsiasi dubbio non esitate a scrivermi.


    Scadenza: 28/04/18

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Evocare quell'ennesimo incanto fu deleterio per il fisico di skekDor. Bisognava assolutamente trovare un'anima fresca di cui nutrirsi, poiché al mattino ancora mancavano parecchie ore e, se fossero stati attaccati in quel mentre, lo Skeksis sarebbe stato poco più di un vecchietto armato di bastone.

    Se non altro, le anime evocate questa volta si dimostrarono più cortesi. Sebbene, continuassero a considerare la chiamata di skekDor una seccatura, anziché un onore.
    Il mezzo-Mistico, coi nervi a fior di pelle, fece il possibile per non sbottare in maniera troppo plateale tutta la rabbia che aveva dentro, di fronte a un simile comportamento.
    "Piantala di blaterare, spirito! Stiamo impegnando i nostri sforzi per porre fine alla causa della vostra prematura dipartita. Indi per cui, è nel tuo e nel loro interesse fornirci quante più informazioni possibili." skekDor sollevò il palmo sinistro, puntandolo sul fantasma umanoide: "La pace che cercate è alla vostra portata. Non siate tanto sciocchi da rinunciarvi, spiriti. Sapete chi sono, e le mie parole dicono solo il vero."

    In quel mentre, lo Skeksis scorse fra la massa di anime un volto noto. Sgranò gli occhi di fronte a quello spettacolo e, come fosse insicuro della sua stessa vista, voltò il becco di centottanta gradi a Mugen, esclamando: "L-lo vedi anche tu? Non è il ragazzino che andava dietro a Zegana?"
    La faccenda si stava complicando.

    Impossibile che Xoy fosse perito nell'intervallo di tempo da quando il gruppo si era separato al momento in cui skekDor aveva evocato le anime. Il suo spirito non sarebbe mai stato presente lì, poiché avrebbe aleggiato sul corpo morto ancora per qualche giorno.
    Ciò stava a significare che lo Xoy visto finora non fosse chi diceva d'essere.
    "Visto quel che c'è capitato con Akira, non possiamo escludere che quel ragazzo non sia in realtà un coniglio travestito da umano. Un altro corpo occupato da una presenza estranea." Mormorò lo Skeksis, senza però sdilinquirsi troppo.

    Anche perché Koodo Undomi, questo il nome dello spirito che stava comunicando con loro, gli aveva rivelato di essere nel posto giusto, e che i conigli li stavano aspettando.
    Una vera seccatura, e un gran problema. skekDor, come detto, stava quasi per raggiungere il suo limite. E, francamente, non ci teneva a perire sotto i colpi di creature che, nel pieno delle sue forze, avrebbe potuto spazzar via senza troppi fronzoli.
    Mentre i fantasmi iniziavano a scomparire e i contorni dello spirito si facevano meno incerti, skekDor sollevò di nuovo la zampa in sua direzione e domandò: "Un ultimo quesito, spirito! Cos'è la Matrice? Mettici in condizione di poter vendicare te e tutti gli altri!"

    Poi, nell'attesa di una risposta, si girò verso il volpone: "Che fare? Io ho le energie necessarie per palesarmi al villaggio e tornare qui con un intero esercito... Poi, però, non potrò più fare nient'altro." C'era preoccupazione sul suo volto, e per la prima volta da che Mugen l'aveva conosciuto.
    In verità, più che la sorte del villaggio, a spaventarlo era il destino che sarebbe toccato a lui. Se fosse caduto in battaglia, il suo corpo sarebbe rimasto interme per un intero giorno, il tempo necessario perché il Frammento del Cristallo ne rigenerasse le membra e gli desse la forza necessaria per potersi nutrire.

    Gettò un'ennesima occhiata in giro, speranzoso. Qualcosa, qualcosa di vivo doveva pur esserci!
    A parte Mugen, ovviamente. Anche se...
    No, la volpe poteva essergli utile, durante lo scontro.
    Che razza di situazione...

    Salute: 100%
    Energia: 20%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    Non passarono che pochi istanti prima che il rituale di skekDor desse i suoi frutti. La Volpe e l’Avvoltoio si ritrovarono ben presto circondati da una caligine biancastra e nella massa poterono distinguere decine di figure, umane e non. Danzavano senza sosta in un ritmo frenetico intonando canti e lamenti in dialetti sconosciuti. Di tanto in tanto a Mugen sembrò di riconoscere risate di bambini. Più che spaventato da quell’apparizione ultraterrena il Demone si ritrovò incredibilmente rattristato. Da quando era capitato nelle terre dell’Ovest non aveva assistito che a scene di dolore e sofferenza. E quello che avevano subito quelle povere anime non era che l’ennesimo atto di violenza che aveva scelto le terre occidentali come il proprio palcoscenico.

    Ma non avevano disturbato le anime dei defunti per capriccio. Avevano bisogno di informazioni e fortunatamente uno spirito si fece avanti per parlare con loro, sebbene il suo intento fosse quello di invitarli a sciogliere l’incanto. Dopo la morte quelle anime anelavano finalmente alla pace e alla redenzione che giustamente meritavamo.

    Prima ancora che potesse provare a rivolgere i suoi interrogativi allo spirito Mugen vide emergere dalla nube di fantasmi la giovane sentinella dai capelli rossi. Correva a perdifiato ed agitava le braccia per farsi notare.

    "L-lo vedi anche tu? Non è il ragazzino che andava dietro a Zegana?
    Visto quel che c'è capitato con Akira, non possiamo escludere che quel ragazzo non sia in realtà un coniglio travestito da umano. Un altro corpo occupato da una presenza estranea."


    La Volpe si voltò allora in direzione dello skeksis guardandolo dubbioso e non comprendendo esattamente cosa stesse dicendo. L’arrivo inaspettato di Xoy subito dopo l’esecuzione di quel complicato rituale doveva aver influito in qualche modo sui pensieri dell’Avvoltoio. La Volpe non poté evitare di pensare che quel genere di magia oscura fosse in grado di far perdere la distinzione tra il regno dei vivi e quello dei morti anche al più abile dei maghi.

    “Ehm si lo vedo anche io. É Xoy… in carne ed ossa.”

    Intanto lo spirito, presentatosi come Primo Ranger, li informò che i loro sospetti erano fondati. I Conigli dimoravano ancora all’interno della grotta. Promise che lì avrebbero trovato quel che cercavano, ma che i conigli li stavano aspettando… da sempre. Dopo quelle ultime parole enigmatiche anche lo spirito prese a svanire come gli altri che lo avevano preceduto.

    Mentre skekDor provava ad interrogarlo ancora Mugen si rivolse alla sentinella in lacrime, cercando di mostrare un tono rassicurante. Intuiva che non doveva essere stato facile per lui assistere ad una scena del genere.

    “Lo conoscevi?”

    Molto più pragmatica la mente dell’Avvoltoio era già in moto per un nuovo piano.

    "Che fare? Io ho le energie necessarie per palesarmi al villaggio e tornare qui con un intero esercito... Poi, però, non potrò più fare nient'altro."

    Ora che sapevano che i conigli erano effettivamente nella grotta come avrebbero dovuto agire?

    “Dovremmo ricongiungerci con Zegana e vedere se ha scoperto qualcosa di nuovo.”

    Mugen si rivolse quindi nuovamente al piccolo umano.

    “Come mai se qui? E’ successo qualcosa a Zegana?”



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 25%

    Riassunto: //
    Tecniche utilizzate: //
    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    ZEGANA
    ZEGANA ¤ PRIME SPEAKER
    SIMIC¤ ¤ ¤95%
    Ad ulteriore riprova che le terre dell'Ovest e quel laghetto in particolare sono vittime di un'entità malvagia e non di una semplice quanto cattiva amministrazione -ad ulteriore riprova che, tutto sommato, una componente mistico-soprannaturale deve in qualche modo aver influito sui presenti sviluppi- vi è l'osservazione che la Portavoce coglie all'istante, nell'atto di svincolare il proprio tridente dalla morsa snaturata e veemente delle alghe al centro della sua attenzione: per quanta cura ella vi dedichi -per quanta attenzione essa spenda nel non toccarle ma, al contempo, nello scioglierle dai denti dell'arma che reca con sè- i brandelli vegetali sembrano invece ancorarvisi come spinti da una propria volontà o, meglio, dalla necessità di aderire con i loro lunghi anomali aculei contro il metallico substrato. E ciò non è consueto nè, invero, benevolo: Zegana riflette in tal senso quel rimarchevole comportamento, quasi a dirsi aggressivo, ch'ella può confermare essere proprio di altre specie animali o vegetali (sì, anche vegetali, non c'è da stupirsi) ma non certo di questo esatto genere pluricellulare. Ulteriori studi, condotti con metodo ed attenzione -nonchè con una discreta dose di scettica curiosità- si rendono perciò necessari e quantomai urgenti...

    ...ma dovranno comunque attendere più agevoli circostanze, giacchè per tener fede a quanto ha già promesso al suo temporaneo famiglio, ella stessa ha da raggiungere il restante gruppo e così enunciare quanto può dire d'aver scoperto.

    Le suggerisco di conservare quanto possibile le sue energie...

    Riecheggia una ben nota voce tra i fumi spiritici ormai prossimi a svanire, voce il cui tono ha un che di profondamente autoritario e -banalmente- s'interfaccia con l'ultimo strepito che ha udito levarsi dal gallinaceo borbottone.

    ...perchè molto ancora avremo da approfondire in questa nostra cerca.

    Ed è un monito perfettamente sensato, di quelli che si addicono ad un saggio consigliere, ad un capo villaggio, ad un esperto avventuriero o -a piena ragione- alla mamma e ai suoi amorevoli avvertimenti.

    Queste terre d'Ovest sono piagate dall'infausta maledizione che tuttora vortica sui cieli di Sequerus: che sia per opera di kami, dell'umana stirpe o dei conigli sulle cui tracce proseguiamo, la verità si palesa come una sfaccettatura di empio potere, corruttore d'essenze a qualsiasi livello.

    Ed eccola emergere dalla boscaglia, falciando le distanze con un passo sostenuto ma pienamente contegnoso: la tritone ostenta immancabilmente quel suo portamento da vera dignitaria, algida eppur maestosa, implacabile quanto solenne, asciutta ma parimenti grandiosa. Il di lei fluido incedere è supportato come prassi vuole da tridente al fianco e famiglio al seguito e così, come l'araldo di una conoscenza perduta, ella rimira l'accampamento al quale è giunta seguendo il mormorio interrogatorio di cui volpe ed avvoltoio devono aver dato prova; per contro, entro la suddetta cornice, gli occhi ambrati della capogilda Simic scorgono immediatamente uno Xoy in lacrime, tremante e prostrato nei confronti di un riverbero spiritico tanto flebile da profilare un unico, ragionevole scenario.

    Ma -se avete nuovamente invocato gli spettri dei morti- probabilmente quel che vi porto non costituirà novità alcuna: ciò che ho potuto ispezionare al laghetto è un muto accenno a quanto vi ho già anticipato, giacchè la flora non comunica con vocaboli e suoni come invece san fare le anime in pena con cui si diletta lo Skeksis.

    E' una constatazione amichevole? E' una critica o un incredibile lamento? E' anzi un'accusa velata circa la responsabilità per la sofferenza prodotta nel villoso ragazzino? No, nulla di tutto questo: semplicemente, Zegana riporta asetticamente la discrepanza di tecniche e, laddove si fa necessario, sottolinea che vorrebbe conoscere quanto il duo ha appreso dialogando con i trapassati.

    Xoy, vieni qui.

    Invoca ella infine, muovendosi anzi nella di lui direzione come ad appellarlo solamente per ottenere la sua attenzione e non per richiamarlo davvero al cospetto della tritone. Le parole, in effetti, si sporcano di una cadenza più morbida ed inaspettata -non un fare materno, certo, ma un'ombra di compassione- ma si tratta sicuramente di una suggestione perchè, nel giro di un singolo istante, la parvenza di cui sopra si oppone all'ordinaria freddezza incarnata che va sotto il nome di Zegana.

    Non versare lacrime per qualsivoglia perdita tu abbia subito: il dolore rafforza lo scempio che ha corrotto queste zone, perciò àrmati di determinazione e opponi cuore e mente al male che incombe.

    Già, fortuna che la Portavoce non ha figli nè prevede di allevarne mai.
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    Xoy vi guarda con dei grossi lacrimoni agli occhi. Era molto legato al primo Ranger, quindi vederlo lì spirito e parlante ha fatto il suo lavoro. Xoy, come detto dalla volpe è vivo e vegeto ed è lì nei vostri pressi. Probabilmente l’esaurimento energetico del Mezzo Mistico è ben più grave di quello che sembra. In ogni caso lo spirito continua la sua spiegazione.
    La Matrice è il nome con cui i Conigli parlano della grossa Madre che si nutre di noi dando alla luce in cambio i conigli.
    Si trova nella grotta, o forse si trovava.
    Vi stanno aspettando e stanno portando via tutto.

    Spiega lo spirito che lento si muove tra di voi, passa oltre il MezzoMistico, oltre la Volpe e si avvicina al rossiccio. Gli accarezza il viso e gli bisbiglia qualcosa all’orecchio. L’udito fine della Volpe sentirà che si tratta di raccomandazione rivolte ai suoi cari, in particolar modo alla piccola sorella che affida alle cure di Xoy.
    Lo spirito, però, prima di andar oltre vi rivela un ultimo dettaglio.
    I conigli non erano così. Non sono così. Ho visto molti di loro appena nati essere dei semplici conigli. Li immergono nelle acque della pozza qui vicino e ne bevono grandi quantità di acqua ed alla fine, dopo giorni e giorni, divengono completamente diversi.
    Ogni sorso di quell’acqua gli donava un potere crescente, via via nel tempo sempre più grandioso e mostruoso.
    Invero solo dopo giorni di costante consumo l’acqua trasformava e traviava completamente quei conigli. Ai primi sorsi tornavano solo rinvigoriti e potenti.

    Lo spirito in una caligine impalpabile scompare lasciandovi nuovamente soli. Xoy dal canto suo resta seduto a terra ancora immerso nel dolore della scena appena vissuta. Ha fatto una promessa al Primo Ranger e non lo tradirà.
    La Signora sta arrivando, ha capito qualcosa sull’acqua..
    Ed infatti la figura di Zegana giunge sulle scena ricreando il quartetto iniziale. Le parole dette a Xoy lo lasciano basito. In un gesto naturale il rossiccio si protende verso di lei a volerla abbracciare, ma poi si rende conto che non è proprio il caso di fare una cosa del genere. Si limita quindi ad un maschissimo cenno del capo e tira su il naso rumorosamente. Si asciuga le lacrime con il bavero della tunica che indossa e continua
    Si, Signora!
    A questo punto, Signori e Signore, sta a voi decidere cosa fare.





    Angolo del QM #11
    Come detto nel narrato il Primo Ranger vi spiega per grosse linee quelli che sono i poteri del corso d’acqua e di come i conigli li hanno sfruttati per i propri scopi.
    Ora siete tutti insieme e potete liberamente decidere cosa fare.
    All’interno della grotta stanno smantellando tutto, come vi è stato anticipato, perché sapevano della vostra venuta.



    Scadenza: 09/05/18

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    L'allusione di Zegana non ottenne l'effetto sperato. skekDor le rivolse un lieve sorrisetto, come se la sapesse lunga: in effetti, lo Skeksis era capace di far parlare anche le piante, all'occorrenza. In quel mentre, però, si guardò bene dal nominare la cosa. Le sue energie, come annunciato poc'anzi, erano ridotte al minimo, e non le avrebbe di certo sprecate a quella maniera.
    Anche perché iniziava appunto a vederci doppio: aveva scambiato Xoy per uno spettro, quando invece era in carne ed ossa.

    Comunque, la faccenda era tutta lì. Entrare o non entrare, questa la decisione da prendere. E non avevano nemmeno troppo tempo per fare una scelta: come detto dallo spirito, i conigli là dentro stavano già smantellando tutto.
    "A quanto sembra, non abbiamo alternative... Dovremo risolvere la faccenda qui e adesso, ahimé. Sigh..." Sospirò.

    Poi, spostata l'attenzione verso Xoy, lo guardò con una strana espressione: ancora non era totalmente lucido, e continuava a pensare che, visto il brutto tiro di Akira, forse anche quel ragazzetto avrebbe potuto rifilargli qualche brutta sorpresa.
    Dopo poco, però, cambiò registro: "Sarebbe d'uopo radunar qui quanti più guerrieri possibili. Ci servirà man forte, per affrontare i nostri nemici. E nonostante ciò che lo spirito ci ha rivelato, ci tengo a ricordare a tutti voi che chiunque ci si parerà davanti, se sarà ostile andrà considerato come un avversario da abbattere! Di spiriti e conigli è pieno il mondo... Non lasciatevi sopraffare da stupidi sentimentalismi."
    Pestò con veemenza il piede al suolo, proseguendo: "Niente piagnistei, nessuna esitazione. Annientando la Matrice e il resto dei superstiti, daremo una ventata di speranza al villaggio... Dico giusto?"

    Sondò con lo sguardo i presenti, e poi si soffermò di nuovo su Xoy: "La mia idea è di mandare te al villaggio, a radunare quanti più miliziani ti sia possibile."
    Schioccò la lingua sul palato, e quindi incrociò lo sguardo col volpone: "Quanto a te, sarai i nostri occhi e le nostre orecchie. Gli anfratti della grotta saranno di sicuro luoghi ideali per tenderci imboscate, perciò vedi di far bene il tuo lavoro."
    Socchiuse gli occhi e, infine, si concentrò su Zegana: "E per finire... Tu cosa consigli di fare? Ti aggrada il modo in cui ho diviso i compiti, o hai pensato a una strategia migliore?"
    A voler essere onesti, quello di skekDor neanche era un vero piano. Anche perché non aveva nominato l'eventuale ruolo che avrebbero dovuto avere lui e la tritone, all'interno del gruppo.

    In realtà, confidava nel fatto che fosse proprio la donna a "sistemare" i dettagli, lasciandolo libero di concentrarsi su una faccenda ben più degna di nota: ovvero, cercare di restare cosciente il più a lungo possibile.
    Energia vitale... ne aveva un immediato bisogno

    Salute: 100%
    Energia: 20%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    La Volpe non poté che rimanere in silenzio di fronte alle ultime parole del Primo Ranger. Lo spirito, prima di scomparire e ritornare in quello che era ora il suo mondo d’appartenenza, spiegò loro l’origine del potere dei conigli e non mancò di bisbigliare una raccomandazione alla giovane sentinella a lui legata.

    Queste rivelazioni, unite alle disturbanti scoperte di Zegana, non facevano che rendere ancora più inquietante e complesso il problema che aveva colpito il Villaggio di Umezan. Era ormai chiaro che non avevano a che fare con la follia omicida di qualche predatore o creatura feroce. Quella non era che l’anticipazione di un pericolo di proporzioni maggiori, pronto a rilasciare una nuova ondata di morte e distruzione per le già provate terre dell’Ovest.

    Risolvere quella faccenda lì e adesso andava ben oltre la promessa fatta a Nubi Incrociate e alla sua gente. Se potevano impedire a quella minaccia di propagarsi avevano il dovere morale di intervenire.

    Gli eventi di Sequerus erano ancora un ricordo bene impresso nella mente del Demone Volpe. Il guerriero non avrebbe mai dimenticato la lunga battaglia per la presa della Capitale e tutti i valorosi soldati che avevano dato la vita per fare breccia nella roccaforte nemica. Allo stesso modo non poteva che ricordare con inquietudine gli ultimi attimi di quella guerra, quando le anime dei caduti erano state risucchiate nella fessura oscura apertasi sopra il Picco della Memoria. Quella era stata la sorgente dell’aura nefasta che aveva avvolto la città dei cinque picchi e che forse aveva allungato i suoi oscuri tentacoli malevoli fino a lì.

    Ma avevano loro tre -escludendo Xoy e la creatura meccanica- abbastanza potere per intervenire? In fondo già il solo Akira aveva dimostrato di avere poteri fuori dall’ordinario.

    SkekDor intanto aveva già cominciato ad esporre le sue idee sulle loro prossime mosse. Suggeriva di mandare Xoy al villaggio con lo scopo di radunare gli uomini ancora in grado di combattere mentre a loro tre spettava il compito di avanzare nella grotta in cui si nascondevano i conigli. Quando poi si rivolse a lui per esporgli il compito che gli aveva designato Mugen non mancò di fare presente ai compagni i suoi punti di forza e le sue debolezze.

    “Posso mettere al vostro servizio le mie orecchie, ma nell’oscurità la mia vista è inutile.”

    Una volta ammesse le limitazioni delle proprie percezioni la Volpe si rivolse alla Tritone, che aveva già esaminato le acque del lago, per esporle un interrogativo che andava ben oltre le sue conoscenze e competenze.

    “Il Primo Ranger ha detto che ai primi sorsi della pozza qui vicino i conigli tornavano solo rinvigoriti e potenti e che la trasformazione era solita avvenire solo dopo giorni e giorni di consumo. Sarebbe sicuro per noi utilizzare quell’acqua per riacquistare le forze?”



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 25%

    Riassunto: //
    Tecniche utilizzate: //
    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    ZEGANA
    ZEGANA ¤ PRIME SPEAKER
    SIMIC¤ ¤ ¤95%

    Credevo fosse ben lieto di cavarsi d'impiccio quanto prima: risolvere la faccenda qui e adesso porterà vantaggio a chiunque ne sia coinvolto, perciò non vedo perchè dovremmo attendere oltre.

    Sono molte le suggestioni che la Portavoce riceve al suo ritorno tra i compagni d'incarico, così come molteplici sono le possibilità che le si dipanano con quanto ella ha or ora a disposizione: priorità assoluta si rende infatti la forzata disinfestazione delle grotte al cui interno, sembrerebbe, tutti i presenti dian per scontato si trovino i conclamati nemici (laddove, infatti, Zegana non abbia partecipato al sommario fornito dal Primo Ranger e quindi, per la sua rigorosità scientifica, non possa ammettere di possedere conferma circa quanto permane alla sua mente una vistosa ma incerta ipotesi).

    Nè sono contraria ad inviare il nostro lesto messaggero al suo villaggio natìo, per un rapido resoconto ed un'altrettanto celere chiamata alle armi: forse i conigli non saranno tutti passibili di condanna, ma si pone innegabile che quelli oramai corrotti costituiranno un concetro ostacolo ed una turpe minaccia da debellare.

    In secondo luogo vi è immancabile la questione Xoy: per quanto il ragazzino si sia dimostrato un validissimo aiuto per raggiungere la posizione attuale, i segni di delicatezza dovuti alla giovane età e ad un'emotività non del tutto matura emergono prorompenti e porterebbero perciò a riconsiderare in negativo l'opzione di condurlo all'avventura tra i budelli di roccia... specie considerando che la stessa dignitaria è concorde con lo Skeksis nell'ottica di rispedire il corridore malpelo a reclutar rinforzi presso le genti di Umezan (di fatto eclissando un suo coinvolgimento per un'abbondante frangente di tempo, al pari di quello impiegato per recarsi al presente accampamento).

    Quanto alle acque del lago... fossi in voi ne attingerei unicamente per disperazione -o se, come nel caso di skekDor, non ci sia più alcuna ombra di dubbio circa la depravazione ed il maligno che di già lo animano; le acque potrebbero infatti richiedere parecchi giorni per manifestare in piena interezza i loro nefasti effetti, confondendo perciò i sintomi dovuti al sommarsi di reiterate dosi con un più subdolo sopraggiungere tardivo della maledizione.
    Quale che sia la vostra scelta, comunque, badate bene che fauna e flora del circondario già recano su di sè i segni evidenti della corruzione in atto: l'acqua potrebbe anche ritemprarvi, ma per certo l'abbraccio venefico delle erbe mutate punirà eventuali disattenzioni di cui vi macchierete.

    Terzo cruccio cui la tritone deve porre rimedio si esplica nella carenza di energie che i di lei sciagurati accompagnatori fan mostra -chi più chi meno visibilmente affaticati, uno su tutti il gallinaceo e le sue traveggole confusionarie: se è vero quanto le riferisce la Volpe (e perchè dovrebbe mentire, di grazia?) le acque ch'ella stessa ha da poco scandagliato sarebbero foriere sì della maledizione ma solamente per lunghe esposizioni, di fatto rendendo il sospetto laghetto una fonte in primis corroborante e -solo in seguito all'avidità o all'ingenuità di un'esca tanto appetibile- un veicolo concreto del male che stilla a valle dei Cinque Picchi.

    Infine, presumo che la migliore strategia di cui disponiamo -e a cui è bene ci si attenga tutti, a prescindere dalla fretta incalzante cui siamo per vostro dire chiamati- sia l'unione dei rispettivi pregi e la condivisione degli sforzi di cui ciascuno può dar prova: sottile udito di volpe, scurovisione d'anfibio e... qualsiasi altra abilità vi sia connaturata, semprechè ne abbiate.

    Quarto e -si spera- ultimo ostacolo all'avanzata del gruppo è nondimeno l'obiezione sporta dal guerriero impellicciato, il quale rammenta alla divinità in declino le proprie finezze uditive ma che -per sua incolpevole mancanza- altrettanto non può vantare sul fronte visivo: fortunatamente su questo campo Zegana può ampiamente sopperire alle necessità imperanti, giacchè abituata alle profondità abissali ella sa catturare nelle iridi d'ambra la ridottissima luminosità tipica di quegli ambienti e così sfruttare ogni minimo lucore o riflesso il mondo le offra per farsi anzi strada in condizioni simili (esattamente quelle che minacciano d'attenderli nelle viscere della terra).

    Forse lo Skeksis serba talenti segreti che lo favoriscano in qualità di nostra avanguardia?
    PASSIVE SKILLS
    ALPHA AUTHORITYCARISMA (MALIA)
    CARVEN CARYATIDAPATIA (ANTI-AUSPEX)
    DOWSING SHAMANRABDOMANZIA
    FATHOM MAGESCUROVISIONE (AUSPEX)
    MASTER BIOMANCERCOMPETENZE BIOLOGICHE
    MERFOLK OF THE DEPTHSAPNEA
    MINDSTATICMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    SCATTER ARCPERCEZIONE MAGICA (AUSPEX)
    UNCOVERED CLUESLIE DETECTOR (AUSPEX)
    VIGEAN INTUITIONTRICK DETECTOR (AUSPEX)
    VOIDWIELDERTASCA DIMENSIONALE
    EQUIPMENT
    SIMIC SIGNETTRIDENTE (ATTREZZATURA)
    FAMILIARS
    ROOT-KIN ALLYELEMENTALE LIGNEO (SUPPORTER)
     
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    Vi ritrovate a dover necessariamente prendere una decisione. Come il buon TicTac vi direbbe, il tempo è denaro, e voi in questo momento siete particolarmente poveri.
    Xoy, fido galoppino di Zegana è pronto ad eseguire tutti i vostri ordini. Quindi molto semplicemente si limita ad annuire con vigore e spiega brevemente.
    Buona parte degli uomini sono stati feriti durate la fuga di Akira, ma sono sicuro che riuscirò a trovarne almeno una dozzina in forze e ben armati!
    Promette battendosi una mano sul cuore e cominciando a correre saltellando verso il villaggio, a mò di coniglio. Anzi no, forse è meglio utilizzare una similitudine differente per evitare di seminare il panico. Corre rapido come un cavallo. Come Zegana vi potrà confermare da quando Xoy è partito e dando per assodato che gli abitanti del villaggio saranno ormai già mobilitati per gli eventi della giornata di oggi, avete circa una mezz'ora di tempo prima dell'arrivo della cavalleria.
    Intanto potete cominciare l'esplorazione della grotta. Senza voler esagerare in inutili descrizioni quella che vi trovate davanti è una semplicissima grotta. Un buco scuro che procede nella montagna per una decina di metri. Il luogo è piuttosto umido, odora di rancido e potete notare diversi strani insetti muoversi qui e lì sul muschio scuro che copre le pareti. Dopo una breve camminata notate che cominciano a comparire ai lati della grotta delle fiaccole accese, segno che sicuramente c'è qualcuno che dimora in questi luoghi, ma tanto lo spirito del Ranger vi ha già detto tutto.
    Proseguendo ancora per una manciata di metri il tunnel comincia a compiere una serie di grandi curve, mentre via via vi addentrate nelle viscere della montagna e la temperatura si fa sempre più fredda.
    Zegana che è dotata di indubbie percezioni, anche se lontana da quello che è il raggio usuale delle sue abilità, potrà notare forti scosse telluriche di magia. Come se qualcuno, o qualcosa, stesse utilizzando grandi quantità di magia per perpetrare chissà quale rituale.
    Sicuramente sta succedendo qualcosa e sta succedendo ora.
    Volendo direzionare questa percezione verso qualcosa di più preciso sappiate che si trova a poco più di trenta metri dalla vostra attuale posizione.
    D'altro canto i sensi della Volpe aggiungono qualcosa di nuovo e di diverso. Sicuramente gli odori stagnanti in questi tunnel sono vari e diversi: sangue umano, uomini, animali e tanti conigli. Però, poco oltre il budello di roccia, cosa c'è? Il naso del vulpes vulpes vi potrà dire che a circa una decina di metri davanti a voi, dietro una sinistra curva a gomito, c'è qualcosa o meglio dire qualcuno che vi attende immobile. L'odore è quello di un coniglio per quanto diveso dal solito, ha qualcosa di esotico e strano. Oltre questa presenza stagnante (che quindi sembra essere lì da molto tempo visto che il luogo è ricolmo del suo odore), provengono altri odori, uomini, sangue ed altri conigli.
    Il tunnel in cui vi trovate è largo circa 6 metri ed alto 3 metri, non vi sono biforcazioni ed ogni cinque metri vi è una torcia accesa generando una discreta illuminazione.




    Angolo del QM #12
    Semplice post di passaggio per darvi il tempo di decidere cosa concretamente fare ed inizare l'esplorazione della grotta.
    Vi ricordo che l'ampolla che è stata riempita da Zegana è sufficiente per fare due sorsate, quindi anche due pg differenti.
    Scadenza lunga perchè il qui presente Master sarà assente per circa 10 giorni, quindi se volete fare più di un giro discorsivo non ci son problemi di sorta.



    Scadenza: 27/05/18

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