[Quest] Happy Easter

A tale of Bunnies #1

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Mugen aveva posto un quesito interessante al gruppo: se i conigli risultavano inizialmente rinvigoriti dall'acqua, e solo in seguito essa li tramutava in mostri, allora questa poteva forse venir usata come una sorta di "elisir rinfrancante"?
    skekDor, dalla sua, vagliò accuratamente l'idea. Anche perché non aveva poi molte altre alternative, visto com'era ridotto.

    Zegana, in un certo senso, sembrò invogliare lo Skeksis a provare, citando senza troppe pretese il suo ben conosciuto cuore di tenebra: "Così mi lusinghi, mia cara..." Mormorò quest'ultimo, mellifluo.
    Infine, visto che era stato preso in ballo, cercò a sua volta di dire la sua.
    "Tralasciando le abilità dispendiose, questo mio corpo è pressoché eterno. Non temo ferite, malattie o maledizioni, io... Finché avrò potere, potrò sempre riparare ogni danno..."
    Di seguito schiarendosi la voce, proseguì: "Nondimeno, i liquidi possono a mio piacimento scivolarmi sulla carne senza bagnarla minimamente. Se la tua idea, tritone, è di farmi bere quell'acqua, mi assicurerò di ridurre l'esposizione al minimo."
    In effetti, voleva solo riottenere un po' di vigore, non trasformarsi in una sorta di grottesco ibrido Skeksis\coniglio, per quanto, come annunciato, si sarebbe trattato solo di qualcosa di momentaneo, vista la sua natura.
    Inoltre... E questo si guardò bene dal dirlo ad alta voce, forse bere l'acqua avrebbe costituito un'ottima possibilità di liberarsi della parte del Mistico. Se la maledizione fosse stata abbastanza forte, chiaro...

    "Avanti! Dammi quella dannata acqua, e facciamola finita!" Asserì skekDor, tendendo la zampa in direzione di Zegana.
    E se quest'ultima gli avesse passato l'ampolla, avrebbe dato una rapida sorsata, per poi richiudere il recipiente.
    Acqua, stagnante oltretutto.
    "Puah! Che schifo..." Commentò skekDor e, subito dopo, da una delle tasche presenti nella gonna cacciò fuori una caramella.
    Chissà se la sua eccentricità l'avrebbe salvato davvero dalla perversione.

    Comunque, non era più tempo d'indugi. Il gruppo si sarebbe mosso all'interno della grotta e, sorprendentemente, con skekDor in testa rispetto agli altri.
    Fluttuando a mezz'aria e tenendo i caesti ben vicini al petto, il mezzo-Mistico avrebbe dovuto suo malgrado affidarsi ai sensi dei suoi due compagni di ventura.
    Era troppo stanco per percepire anime, anche se a vederlo non si sarebbe detto.

    Diversi metri più in basso, Zegana avrebbe percepito i moti della magia muoversi lungo le pareti della grotta, come se qualcuno o qualcosa stesse effettuando una specie di rituale.
    skekDor gemette: proprio un bel momento per rimanere a corto di energie!
    E quanto detto dal volpone non migliorò certo la situazione già tragica... C'era qualcuno, a dieci metri dalla loro posizione.
    Qualcuno che puzzava di coniglio, ma in qualche modo possedeva un odore diverso dal solito.
    "Avviciniamoci di soppiatto... Poi, me la vedrò io." Da quando in qua era così ardimentoso? Forse, la mancanza di energia gli aveva davvero dato alla testa.

    Ad ogni modo, a cinque metri dall'obiettivo, il mezzo-Mistico si sarebbe voltato verso Zegana e Mugen, intimando loro di far silenzio. Quindi, avrebbe alterato il suo centro di gravità eterico e si sarebbe mosso in volo fino all'origine dell'odore.
    Il silenzio sarebbe stato suo fedele compagno, e il puzzo che impregnava la grotta la migliore delle protezioni.
    In altre parole, a meno di non trovarsi di fronte a un altro spiritista, forse avrebbe potuto far spuntare da un'asperità di roccia solo il suo capo di avvoltoio, per dare un'occhiata al misterioso individuo dall'alto del soffitto, senza rischiare di esser scoperto

    Salute: 100%
    Energia: 20%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    La tritone li aveva messi in guardia sulle possibili conseguenze che bere l’acqua della pozza avrebbe potuto causare. A detta sua poteva non essere il consumo continuo dell’acqua ad innescare la trasformazione quanto più il fatto che gli effetti della stessa cominciassero semplicemente a manifestarsi a distanza di qualche tempo dal primo sorso.

    Lo skeksis, forse perché fiducioso nella forza della sua specie, forse perché confidente nelle sue doti magiche e nella possibilità di guarire e porre rimedio ad ogni eventuale nefasto effetto dell’acqua misteriosa non ci pensò due volte e ,una volta afferrata l’ampolla di Zegana, prese una sorsata del liquido misterioso.

    Mugen dal canto suo era combattuto.
    Non aveva modo di valutare la correttezza delle supposizioni della Tritone né aveva tantomeno idea se il suo corpo fosse in grado di contrastare eventuali effetti indesiderati. In lui scorreva forte il sangue degli antichi Demoni Volpe, ma sarebbe stato abbastanza? Tra comuni conigli e il discendente di una antica stirpe demoniaca doveva pur esserci qualche differenza, o no?

    Avevano comunque una battaglia da affrontare e con le poche energie rimaste non sarebbe stato in grado di tenere testa ad un altro Akira. Così, dopo lo skeksis, decise anche lui di bere un sorso dall’ampolla di Zegana.

    Non c’era comunque tempo da perdere. Così, con lo skeksis in testa, i tre cominciarono l’esplorazione della grotta. Fortunatamente, poco dopo essersi avventurati nelle viscere della montagna, delle fiaccole accese cominciarono a comparire attaccate alle pareti. Un altro segno che la grotta era ben lontana dall’essere disabitata ed una fortuna nel fatto che non avrebbero dovuto avanzare nell’oscurità.

    Che anche i conigli avessero bisogno di una fonte di luce per muoversi in quei cunicoli? O le luci erano per i loro prigionieri e per le prede attirate in trappola?

    In ogni caso Mugen proseguiva non solo fidandosi della sua vista, ma tendendo al massimo ogni altro suo senso. È così, che dietro una curva nella roccia poco distante, percepì una presenza nascosta. Un coniglio, ma aveva un odore diverso.

    Fece loro segno di fermarsi, per poi indicare la curva poco distante.

    “Un coniglio, ma ha un odore strano e diverso.”

    Un sussurro, quasi impercettibile.

    SkekDor prese l’iniziativa e cominciò ad avanzare fluttuando nel tentativo di scoprire di soppiatto l’identità della misteriosa presenza.

    Mugen rimase indietro di qualche metro rispetto all’Avvoltoio, con il fiato sospeso, con l’elsa della spada dalla lama nera ben stretta nella mano, e pronto ad intervenire in qualsiasi momento.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 25%

    Riassunto: //
    Tecniche utilizzate: //
    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    ZEGANA
    ZEGANA ¤ PRIME SPEAKER
    SIMIC¤ ¤ ¤95%
    Ciarle, ciarle e ancora ciarle: lo Skeksis non sembra capace di agire senza prima spandersi in commenti d'eccessiva loquacità, di fatto ammorbando i compagni con il resoconto non richiesto dele sue presunte abilità per resistere ad eventuali influssi negativi dell'acqua prelevata dal laghetto. Quanto ad una rapida analisi di quel che potrebbe invece portare a vantaggio del gruppo nell'esplorazione del cunicolo... nulla, ovviamente -altrimenti, se si dimostrasse veramente utile ai più, dovrebbe probabilmente compensare con qualche cattiveria gratuita più affine all'indole che ha dimostrato finora.

    Poco male, comunque: Zegana procede come d'accordi, estendendo le sue varie abilità sensoriali al limite, salvo rendersi rapidamente conto che la scurovisione non si fa necessaria perchè il passaggio è ben illuminato da una costante cadenza di torce: come sicuramente avranno pensato anche volpe ed avvoltoio, la presenza di fiaccole accese non preaccuncia altro che un'imboscata ad attenderli (perchè, di fatto, se è lungo tempo che nessuno pattuglia il budello di roccia o lo utilizza in foggia d'ingreso per le camere sottostanti, per forza di cose gli stracci dovrebbero essere a consumazione e perciò spenti) e così, con un sussurro udibile appena dai suoi due compari, la tritone avverte di non cedere mai la guardia. A maggior ragione, peraltro, quando qualcosa d'indefinito e di un po' troppo distante sobilla le percezioni arcane di cui è dotata: non si azzarderà ad affermare che è un rituale in corso, eppure suggerirà a Mugen ed a skekDor che una cospicua massa d'energia si agita come se rimestata in preparazione di un utilizzo codificato che è effettivamente la stessa cosa, giustappunto spolverata di un velo d'ipotesi e pertanto non spacciata per verità piena).

    Da ultimo, ovviamente, si farà cauta e guardinga, stringendo salda nel polso il tridente pur con cura di non farlo sbattere contro parete alcuna: lo Skeksis ha infatti cominciato una rischiosa manovra per approcciare la situazione con il vantaggio della sorpresa e perciò -ben intenta a non rovinare le opportunità di tutti- ella attenderà prona all'azione i successivi sviluppi (con il famiglio legnoso che, nel mentre, replica il di lei medesimo atteggiamento di prudente tensione).
    PASSIVE SKILLS
    ALPHA AUTHORITYCARISMA (MALIA)
    CARVEN CARYATIDAPATIA (ANTI-AUSPEX)
    DOWSING SHAMANRABDOMANZIA
    FATHOM MAGESCUROVISIONE (AUSPEX)
    MASTER BIOMANCERCOMPETENZE BIOLOGICHE
    MERFOLK OF THE DEPTHSAPNEA
    MINDSTATICMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    SCATTER ARCPERCEZIONE MAGICA (AUSPEX)
    UNCOVERED CLUESLIE DETECTOR (AUSPEX)
    VIGEAN INTUITIONTRICK DETECTOR (AUSPEX)
    VOIDWIELDERTASCA DIMENSIONALE
    EQUIPMENT
    SIMIC SIGNETTRIDENTE (ATTREZZATURA)
    FAMILIARS
    ROOT-KIN ALLYELEMENTALE LIGNEO (SUPPORTER)
     
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    Decidete di bere l'acqua stagnante. Vi trovate ad una situazione quantomeno stringente e lo sapete. Avete deciso di rischiare tutto per portare a termine questa missione, quantomeno lodevole, va detto.
    Inizialmente quello che percepite è solo un grande disgusto. L'acqua è putrida e fetida con uno strano retrogusto di vegetale, di alghe cotte. Dopo qualche secondo, però, percepite un calore svilupparsi a livello del petto, a dispetto della temperatura dell'acqua che invece è piuttosto fresca. Questo calore avvampa poi in tutto il colpo e comincia a martellarvi la testa, effetto dell'improvvisa vasodilatazione. Il calore è paradossalmente piacevole nonostante il mal di testa che diventa sempre più fitto, come cento rintocchi di campana che vi trillano tra i pensieri.
    In breve il martellare scompare lasciando posto ad una piacevole sensazione di benessere. La stanchezza viene cancellata con un colpo di spugna, siete consapevoli che le vostre riserve energetiche, il Mana che scorre nei vostri corpi, comincia a montare come fosse una panna frustata a gran velocità, il corpo si fa tonico ed i muscoli rispondono tesi e pronti.
    Insomma, vi sentite in gran forma!
    Proseguite nella grotta fino a giunge al primo (ed apparentemente unico) ostacolo dal corpo principale della grotta, quella da cui giungono le vibrazioni di Mana.
    Il nostro caro volatile, giustamente, prende quota e si sporge ad osservare chi sia l'esotico nemico.
    Quello che vede davanti a sè è, come potete immaginare, l'ennesimo coniglio. Si tratta di un grosso canguro, se siete avvezzi a tale specie, imbastardito dalle fattezze di un coniglio. E' alto circa tre metri, una folta pelliccia color fango, orecchie lunghe da cui escono ciuffi bianchi come la neve. Gli occhi, estremamente piccoli paragonati alle dimensioni della creatura, sono di un nero piceo. Due incisivi lunghi ed affilati, riempiono, invece, una bocca troppo grande. Dalla tasca sull'addome sbuca la testa di un piccolo mini-me della creatura, che è tutto assorto a rosicchiare quello che sembra un femore umano. Il guardiano resta immobile, a dispetto della coda che invece si muove a disegnare cerchi a mezz'aria, a fissare il vuoto, solido protettore di qualcosa.
    La creatura si trova ad una manciata di metri da voi ed è rivolta verso lo svincolo della cura dietro cui ora vi trovate.
    Alle spalle della creatura potete notare, dopo qualche metro di cunicolo, l'apririsi di un grossa grotta sotterranea, con tanto di stalattiti e stalagmiti che ricordano esotiche zanne d'avorio preistoriche. C'è un vocio fitto fitto che proviene dal luogo, ma sta lentamente ed inesorabilmente calando.




    Angolo del QM #13
    Prima di tutto, mille scuse per il ritardo nel postarvi questa risposta.
    Per quanto riguarda skekDor e Mugen: a seguito dell'ingestisione dell'acqua ricevete un bonus del 100% del Mana, ogni stanchezza viene cancellata, ed un bonus temporaneo del 50% a tutte le statistiche fisiche.
    Avanzando nella grotta vi trovate davanti un guardiano, a cui era stato già fatto cenno in precedenti fati. Si tratta di una specie di canguro-coniglio con tanto di piccolo. Si trova a meno di 10 metri da voi ed al momento non sembra avervi visto, o se anche lo ha fatto resta lì immobile.


    Scadenza: 10/06/18

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    Mentre svolazzava in silenzio alla volta della presenza rilevata da Mugen, skekDor non poté fare a meno di pensare che bere l'acqua raccolta da Zegana non fosse poi stata questa grande idea. Il sapore era rivoltante e, sebbene non temesse il prodotto scaturito da eventuali tossine o maledizioni, sulle prime gli venne spontaneo rigettarla.
    Se non fosse che, proprio mentre ormai era prossimo a sporgersi dall'asperità posta sulla parte superiore della grotta, di colpo le energie gli tornarono in corpo.
    Di più, anzi!
    Osservando dentro di sé col suo occhio interiore, gli parve di sentirsi esplodere di forze. Era come se fosse ringiovanito di un millennio buono!
    Di più, si sentì quasi vivo! Era persino tiepido al tatto!
    Per qualche istante gli era venuto un fastidioso capogiro, ma subito dopo tutto questo era passato. E ora, così gli sembrava, scoppiava di salute!

    E così, quando raggiunse il luogo in cui Mugen aveva percepito la minaccia, e aveva visto, dall'alto della sommità della caverna, cosa mai ci fosse ad attenderlo uno svincolo più in là, lo Skeksis decise di agire d'astuzia.
    Abbassò lo sguardo a Zegana e Mugen, cercando la loro attenzione muovendo il braccio. Nonostante i ninnoli legati alla gonna, quel movimento non produsse alcuna vibrazione, né fece emettere alcun tintinnio.
    Nel silenzio più totale, skekDor impose agli altri di non parlare, e fece cenno di prepararsi ad agire.
    Poi, ridisceso verso il suolo, si schiarì la voce e, sorprendentemente, balzò in avanti, proprio di fronte alla sentinella.

    Ancor prima che questa avesse modo di posargli gli occhi addosso, il mezzo-Mistico si stava già esibendo in quella che pareva una buffa danza. E in effetti, gli altri due suoi compagni avrebbero di sicuro potuto prenderlo per pazzo.
    Ondeggiando i fianchi a un palmo dal suolo, skekDor mosse il bacino in modo da scimmiottare per certi versi le movenze di un cobra. Al contempo, usò le braccia per generare un movimento orizzontale rispetto al piano del tronco.
    La coda, uscendo fuori dalla gonna, vibrò allo stesso modo del sonaglio di un crotalo, e la sommità piumata sventolò l'aria alla maniera di un ventaglio.
    Unito a ciò, lo Skeksis produsse mugolii piuttosto striduli.
    Ma era l'effetto, l'importante. Che il coniglio si fosse o meno accorto di lui, non avrebbe potuto fare a meno di prestargli attenzione.

    E, se l'incanto fosse andato a segno -Poiché di questo si trattava-, sia lui che il cucciolo che teneva nella sacca addominale avrebbero sentito le palpebre farsi pesanti e la coscienza svanire, nebulizzata nell'aria come una coltre di fumo.
    E sarebbero sprofondati entrambi in un profondo, pesante sonno.
    Un'occhiata rapida al volpone, e skekDor avrebbe bisbigliato: "Falli fuori ora. Non voglio rischiare che diano l'allarme."
    A Mugen sarebbe dunque toccato privare della loro vita quelle specie di canguri deformi. Lo Skeksis sperò che ne sarebbe stato all'altezza

    Salute: 100%
    Energia: 100% +50% a tutte le statistiche
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    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Il grande sonno:
    E' nel potere di una divinità la capacità d'interagire con l'anima dei viventi al fine di manipolarne il corpo. Concentrandosi, il mezzo-Mistico è in grado di ammaliare con suoni, gesti o movenze suadenti lo spirito di ogni creatura presente in un'area circolare di 7 metri da lui, instillando nei corpi fisici un senso di piacevole torpore rinfrancante. I bersagli colpiti dall'incanto si abbandoneranno subitamente a terra e sprofonderanno in un sonno privo di sogni. L'effetto della tecnica si protrae fino al successivo turno avversario, all'inizio del quale ogni creatura oggetto della malia avrà facoltà di destarsi senza stordimenti di sorta o proseguire il sonnellino imprevisto [Abilità Attiva – Malia; Consumo: Alto]

    Riassunto:


     
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    Dopo il primo sorso di quell’acqua putrida e stagnante Mugen sentì un innaturale calore crescergli dentro a partire dal petto. Quel calore esplose poi tutto d’un tratto avvolgendogli tutto il corpo e martellandogli la testa. Forse non era poi stata una così buona idea bere quell’acqua maledetta. Fortunatamente, dopo una dolorosa manciata di secondi, il mal di testa scomparve lasciando il Demone Volpe in uno stato di insolito benessere.

    Come aveva sperato si ritrovò rinvigorito e rifocillato come non lo era da tempo. La stanchezza era scomparsa e sentiva che le sue energie erano tornate al massimo delle sue possibilità. Anzi, a dirla tutta, si sentiva anche più forte del solito!

    Tutto questo senza dubbio poteva tornargli utile, dato che adesso l’insolito trio si trovava di fronte un nuovo nemico. Lo Skeksis fu il primo ad agire e, dopo aver spiato la creatura che li attendeva dalla sommità della caverna, fece loro cenno di preparasi ad agire e ridiscese verso il suolo. Balzò in avanti e cominciò ad esibirsi in una bizzarra danza.

    Mugen, già abituato alle stranezze dell’Avvoltoio, non se ne curò e si fece avanti con l’elsa ben stretta pronto ad intervenire. Le creature che avevano di fronte erano ben diverse dall’Akira trasformato, ma di certo non avevano un aspetto molto più rassicurante. Quello più grande era alto circa tre metri e non mancava di fare bella mostra di una coppia di incisivi lunghi e affilati. Dall’addome della creatura, da una sorta di tasca, sbucava la testa di una seconda creatura intenta a rosicchiare un osso.

    "Falli fuori ora. Non voglio rischiare che diano l’allarme."

    La Volpe non se lo fece ripetere due volte e scattò in avanti. Interrotto lo slancio ad una cinquina di metri dai suoi avversi disegnò nell’aria una serie di rapidi fendenti. La morsa di Anguirel si strinse forte attorno alla suo braccio richiedendo al guerriero il tributo dovuto. Ad ogni colpo le energie appena ritrovate della Volpe si riversarono dolorosamente nella lama viva. Ad fendente disegnato nell’aria la lama si liberò del suo strato più esterno con uno nuovo pronto a prenderne il posto.

    Così facendo quattro mezzelune nere finirono con lo staccarsi dalla lama della Volpe. In ordine le scaglie puntarono agli occhi della creatura, al suo collo, alla tasca che conteneva la creatura più piccola e infine alle gambe della bestia.

    Dovevano agire in fretta, il vocio proveniente dalla grotta al di là della creatura si faceva sempre più debole ad ogni istante.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 100%-40%=60%

    Riassunto: //
    Tecniche utilizzate:
    ~Rilascio delle Scaglie
    Le scaglie del drago proteggevamo il corpo della creatura che in passato ha tentato di distruggere Endlos. Ora alcune scaglie sopravvissute si ritrovano a proteggere un'anima lignea discendente dal mistico legno di Fanedell in una lega metallo-cheratinosa.
    Così anche l'armatura esterna di Anguirel può crescere e rigenerarsi sostituendo lo strato esterno. Attingendo alle energie del Demone Volpe la lama si libera del suo filo più esterno generando a sua volte delle scaglie che prenderanno la forma di mezzelune ed potranno essere usate per attaccare i nemici nel processo di rinnovazione. Solitamente il guerriero accompagna il tutto con un rapido fendente o con una rotazione a 360 della lama in modo da imprimere più vigore alle scaglie liberate.

    Consumo: Variabile Durata: Istantanea (usata a critico)
    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    ZEGANA
    ZEGANA ¤ PRIME SPEAKER
    SIMIC¤ ¤ ¤95%
    Oddei (no, aspetta: gli dèi non esistono, che già Zegana ha sostenuto una movimentata discussione con lo Skeksis al riguardo!): considerando che il pennuto è passato dalle ciarle senza capo nè coda a delle danze deliranti e totalmente fuori contesto, forse forse la Portavoce avrebbe fatto meglio a non lamentarsi della precedente condizione (per quanto ella non abbia esternato i propri dubbi e si sia limitata a recriminare intimamente). Eppure, eccoli lì: tre viandanti appartenenti ciascuno ad un mondo altro, tre avventurieri della domenica spintisi nelle terre dell'Ovest, tre sapienti (sì, pure Mugen, ben più della media dei popoli, perlomeno!) inabissarsi nella grotta covo di una masnada di conigli mannari per comprendere quale sia la fonte dei mali di Umezan e, possibilmente, cercare di rimediarvi una volta per tutte.
    Tre eroi, direbbe qualcuno. Due sciocchi ed uno svitato, sarebbe pronto a giurare ogni altro: ad osservare la scena da un occhio esterno e con un giudizio neutro, infatti, le movenze imbarazzanti di cui dà prova il Mezzo-Mistico competono in un testa a testa con il grottesco scabroso che ha preso forma in un ibrido coniglio-canguro. E ciò la dice lunga sul fatto che, di questo passo, l'esplorazione promette di ridursi ad una sfida di piena sopravvivenza, con volpe e tritone pronti a scambiare la propria morale altruista pur di conservare un briciolo di dignità. O meglio: forse è soltanto la capogilda Simic a porsi i suddetti quesiti -forse sol ella si rammarica del disadattato che guida la compagnia nei meandri della montagna- perchè a conti fatti il cavaliere armato di fil di spada obbedisce al progetto di skekDor senza defezioni di sorta, seguendolo allora nel potenziale massacro di un paio di distorte creature pur privo d'ogni plausibile tentennamento agli usi eccessivi della divinità del Cristallo.

    Che dire, allora? La botanica non può far altro che lasciar loro campo d'azione, evitando un facepalm più che giusto soltanto per guadagnare una miglior posizione e sistemare parimenti il famiglio legnoso che le si accompagna: ella non attaccherà, non produrrà incanti nè agirà d'offesa alcuna -ancora celata dalla curva del cunicolo che i tre hanno intrapreso, con metodo ed attenzione si limiterà a raccogliere osservazioni al riguardo degli eventi in corso. Il tridente è comunque levato, al pari di prima, nè il mana le manca per provvedere ad una pronta risposta dovesse farsi necessario o conveniente un di lei tempestivo intervento.
    PASSIVE SKILLS
    ALPHA AUTHORITYCARISMA (MALIA)
    CARVEN CARYATIDAPATIA (ANTI-AUSPEX)
    DOWSING SHAMANRABDOMANZIA
    FATHOM MAGESCUROVISIONE (AUSPEX)
    MASTER BIOMANCERCOMPETENZE BIOLOGICHE
    MERFOLK OF THE DEPTHSAPNEA
    MINDSTATICMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    SCATTER ARCPERCEZIONE MAGICA (AUSPEX)
    UNCOVERED CLUESLIE DETECTOR (AUSPEX)
    VIGEAN INTUITIONTRICK DETECTOR (AUSPEX)
    VOIDWIELDERTASCA DIMENSIONALE
    EQUIPMENT
    SIMIC SIGNETTRIDENTE (ATTREZZATURA)
    FAMILIARS
    ROOT-KIN ALLYELEMENTALE LIGNEO (SUPPORTER)
     
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    Cra

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    Grotta


    Forti del nuovo potere liquido che vi scorre nelle vene, vi rendete subito conto che la cosa vi piace. Sentire la nuova danzare nel corpo e permettervi azioni senza fatica, vi diverte, vi inebria ed alla fin fine vi piace. Quello che più vi piace, però, è utilizzare questo potere per i vostri scopi, anzi, più questi prevedono qualcosa di classificabile come negativo ed oscuro, tanto più voi provate gioia nel farlo. Quello che è il normale "buon senso" si affievolisce come se fosse una lucina coperta da un paravento che si va scurendo sempre di più. Il calore della luce della ragione, quella che vi dice cosa è giusto e cosa è sbagliato, si fa sempre più fioca lasciandovi libero spazio di fare ciò che volete, senza inutili fardelli morali.
    La malia ipnotica della divinità colpisce i due guardiani disperdendone temponramente l'anima, lasciandolo così in balia del Volpone che rapido incede e si muove cn il chiaro intento di mettere sin da subito la parola fine su questro scontro. Le lame fendono l'aria ed attraversano la carne come fosse burro. Schizzi di sangue arterioso, rosso vivo e caldo, vi investono quando le lame tranciano i principali vasi del nemico. Il corpo senza vita del canguro-coniglio crolla al suolo esanime. Qualcuno dirette ottimo lavoro, e sono proprio quelle vocine nella vostra testa che gioiscono per questa morte.
    In ogni caso, a prescrindere dalla gioia del momento, adesso potete proseguire verso la stanza successiva che come detto si sta facendo sempre più silenziosa. Camminate nel corridoio scavato nella roccia che vi porta a breve giro all'interno di una grande grotta.
    Lo spettacolo che si trova davanti a voi è un misto tra curiosità, inquietudine e nausea.
    La grotta è stata ricavata scavando nella roccia grigia, lo potete capire dai segni di piccone presenti ai muri che risultano spigolosi e poco naturali, aggiungete poi la presenza di carrelli pieni di frammenti rocciosi pronti per esser portati via, e potete essere sicuri di questa intuizione. Il luogo, ampio diverse decine di metri, è ben illuminato da una serie di bracieri ardenti fissati a mezz'aria, notate anche una serie di tubi d'ottone che nascono da imbuti sopra le fiamme e si tuffano poi all'interno della nuda roccia, probabilmente un banale sistema di ricircolo dell'aria. Sulla destra notate che dalla roccia, o meglio dire da alcune picconature, sgorga un rivolo di acqua che si accumula in un contenitore di pietra. Zegana potrà riconoscere la presenza delle alghe spinose già viste in precedenza. E' indubbio che la dieta di questi conigli preveda massicce dosi di acqua contaminata.
    Sulla sinistra, ammassate in malo modo, vedete una serie di gabbie abbastanza grandi da poter contenere anche quattro-cinque persone, al momento sono completamente vuote se non fosse per diversi vestiti ammucchiati al suolo sporchi di deiezioni umane.
    Ma il resto della grotta?
    Ospita qualcosa di raccapricciante, al centro della grotta in una sorta di conca che crea un sottile avallamento nel pavimento, vi è un gigantesco coniglio obeso. La lunghezza del mostro è di oltre otto metri ed ne è alta almeno quattro. La bocca sporca di sangue che si coagula in una pozza densa sotto la sua testa. E' così grassa e grande che capite subito che le è impossibile spostarsi dove stanno convergendo tutti gli altri conigli. Per esser precisi, dal lato opposto rispetto quello in cui voi ora entrate, vi è un portale magico di trasporto. Notate una decina di "semplici" conigli, se non fosse che sono più grandicelli e dotati di pollice opponibile fiondarsi nello specchio di mercurio del portale. Il mercurio ingurgita gli ultimi conigli e quindi evapora lasciandolo solo dei glifi dorati sulla parete ormai non più attivi.
    Restate in compagnia della grande regina incubatrice che vi fissa con piccoli occhi rosa, per lo più coperti da pliche di pelle grassa, e da una decina di conigli servitori che cercano ancora di spintonarla senza alcun risultato.
    Accumulate a destra e manca trovate dei cumuli di uova colorate e dipinte grandi circa come un comodino.
    Rispetto i conigli che avete incontrato sin ora, vi rendete subito conto che quelli qui presenti son ben diversi da Akira, molto meno senzieti e più "sempliciotti". Come vi spiegate questa differenza?
    Infatti, appena vi vedono entrante, noncuranti continuano a spingere sua Altezza Grassale senza minimamente cambiare il proprio schema nonostante il portale di trasporto sia ormai chiuso.



    Angolo del QM #14
    Il nemico cede di fronte alla brutalità del vostro assalto. Avendo utilizzato le energie "extra" che vi erano state donate dall'acqua maledetta venite sottoposti ad una malia che vi rende difficile cogliere la differenza tra bene e male, in soldoni uccidere, truffare, tutto ciò che può essere considerato dalla comune moralità come sbagliato, per voi risulta invece normale e non pagate lo scotto di alcun rimorso.
    Andando oltre vi ritrovate finalmente nella grotta che aspettavate. Vi trovate davanti la Grande Incubatrice, ciò che ha dato inizio alla grande Mungitura. Tutti i dettagli sono nel testo, quindi non credo ci sia bisogno di altro. La creatura si trova ad una manciata di metri davanti a voi e resta inerme. Il portale di trasporto è stato chiuso, quindi sono praticamente sotto scacco. Decidete pure da voi cosa fare.

    Scadenza: 23/06/18

    Bando: Qui
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Più il tempo passava e più, come detto, Mugen andava a genio a skekDor.
    La divinità del Cristallo ghignò malignamente quando vide il volpone far mattanza dei conigli mutati. Quello spettacolo di morte era proprio ciò che ci voleva per risollevarsi il morale.
    L'acqua, in sé per sé, non ebbe dunque effetto sulla sua psiche, in quanto già di per sé perversa e oscura. Al contrario, ciò che avvenne fu invece un affievolimento della luce all'interno del cuore di tenebra.
    La metà del Mistico, urElah, fece il possibile per resistere al meglio. Eppure, l'acqua aveva reso la parte dello Skeksis molto più forte e funesta! Sarebbe stato difficile uscire allo scoperto e sostituirsi a lui, specialmente se gli esempi negativi di quel tipo avessero continuato a presentarsi.
    La pioggia di sangue investì skekDor in pieno, ma non gli imbrattò i vestiti. Nessun liquido poteva bagnarlo, se non era lui a volerlo.
    E così, una gran pozza vermiglia si formò ai suoi piedi, e piccole goccioline accompagnarono la sua marcia, mentre il gruppetto si rimetteva in viaggio lungo i cunicoli (ora sempre più silenziosi) della grotta.

    Ancora qualche metro, una marcia di pochi minuti, ed ecco che il trio sbucò all'interno di una grotta artificiale assai più ampia dei cunicoli.
    Lo Skeksis si guardò attorno con rinnovato interesse, anche perché lì era pieno di conigli, sebbene molto più piccoli rispetto al precedente appena abbattuto.
    Oh, e ce n'era anche uno enorme, molto grasso. Ma ci sarebbe tornato dopo.
    Aveva infatti notato in prossimità della parete una specie di abbeveratoio, con tanto di alghe. Pur intuendo la risposta, domandò lo stesso a Zegana: "Sono le stesse alghe che hanno contaminato l'acqua che ci hai dato da bere, vero?"
    Avrebbe dunque atteso la risposta della tritone, prima di riportare l'attenzione al gigantesco coniglio.

    Il portale che i suoi... "figli" avevano usato per scappare era ormai collassato, e tutto ciò che ne rimaneva erano dei simboli ormai inermi.
    D'altro canto, però, l'origine dei conigli era lì davanti ai suoi occhi.
    Era ancora presto per dire se si trattasse della "Matrice", ma a occhio poteva ricoprirne il ruolo.
    Per colpa sua aveva bevuto acqua fetida, s'era fatto gabbare (Dando ragione a Zegana!), e come se non bastasse aveva pure rischiato di rimanere senza energie. L'avrebbe uccisa, in condizioni normali, figurarsi ora che era preda dei fumi del maligno!
    Prima, però, sentiva il bisogno di capire. Dare un senso a quella morte. Legale nel suo male, anche sotto l'effetto di una malia.

    E così, fluttuò dirimpetto la gigantesca creatura, stando bene attento a tenersi a distanza di sicurezza dalle uova colorate e dai "pargoli" che cercavano di trascinarla. L'ultima cosa che voleva era cedere alla follia e ridurre il tutto a un gigantesco bagno di sangue.

    Spinse i palmi orizzontalmente l'uno contro l'altro, e iniziò a oscillare il ventre al ritmo di una danza silenziosa. La coda spazzò l'aria sotto di sé seguendo i movimenti sinuosi del resto del corpo.
    Poi, skekDor allentò la presa della zampe, e lasciò che si creasse fra di esse una coltre di mana, tanto flebile da sembrar quasi fumosa.
    Allargando le braccia e agitando i pugni, diffuse la nebbia smeraldina alla stessa maniera di una coppia d'incensieri.

    Tutte le creature lagomorfe toccate dalla polvere avrebbero preso a irradiare la medesima luminosità.
    A quel punto, skekDor avrebbe esclamato: "Ho provato a lambiccarmi il cervello alla ricerca di una motivazione per tutto questo teatrino degli orrori. Un paio di volte, ho persino pensato che si trattasse di un banale scherzo, e che alla fine avrei trovato qui solo mezza dozzina di umani che s'intendevano di alchimia. Ora, però..."
    Aggrottò lo sguardo, indurendo i lineamenti del volto: "...quasi non m'interessa più saperlo. La mia pazienza va esaurendosi, perciò vedrò di esser conciso. Dimmi il perché di tutto questo. Spiegami qual è il tuo ruolo, e se c'è ancora qualcun altro a tirar le redini, dietro il sipario."
    Spalancò il becco, tuonando: "Parla! Ora ne hai facoltà!"

    Salute: 100%
    Energia: 95% +50% a tutte le statistiche
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Linguaggio dei vivi:
    Concentrandosi, skekDor può entrare in sintonia con lo spirito di ogni creatura vivente in un’area di 25 metri, arrivando così a renderne comprensibili e udibili le parole nonostante limitazioni imposte dalla cultura o dall'aspetto degli interlocutori. Si tratta di una comunicazione collettiva, ascoltabile anche da eventuali alleati in zona [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso]

    Riassunto:


     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    L’assalto del Demone Volpe andò a segno come sperato. Le lame nere, vestigia di un nemico sconfitto, tranciarono senza pietà il corpo del coniglio canguro in un’esplosione di sangue rosso e caldo. Il primo ostacolo era superato e Mugen, inebriato da quella prima vittoria, non vedeva l’ora che un nuovo avversario si ponesse di fronte alla sua furia e alla loro missione. Tutti i timori di poco prima riguardo i nemici che li aspettavano nei meandri della caverna sembravano scomparsi.
    Dentro di se la parte più intima e primitiva esultava. Non si sentiva così vivo da tanto tempo, troppo a lungo si aveva dovuto domare quella forza antica che gli scorreva nelle vene.

    Finalmente, era di nuovo un Demone.

    Intanto il trio, ora libero di proseguire indisturbato, continuò il suo viaggio nel cuore della montagna. Camminando per quel corridoio scavato nella roccia fecero il loro ingresso in una grande grotta e quello che trovarono aveva un che di inaspettato. Degli umani catturati non c’era traccia e alcuni degli ultimi conigli rimasti, incuranti del loro arrivo, non fecero altri che fiondarsi verso un portale dal lato opposto della caverna che si chiuse immediatamente dopo il loro passaggio.

    Ma non I tre non rimasero soli.
    Erano infatti al cospetto di un coniglio enorme e di poche altre creature, decisamente diverse da Akira e ben meno minacciose della creatura appena fatta fuori. Per il resto la Volpe non mancò di notare i mucchi di grosse uova colorate, le gabbie vuote e un rivolo di acqua che si raccoglieva in un contenitore di pietra. Probabilmente stessa acqua che aveva ingurgitato poco prima.

    L’Avvoltoio ancora una volta fu il primo ad agire, forse per impazienza o forse perché abituato a situazioni del genere. In ogni caso, dopo aver liberato nell’ambiente un’insolita nebbia smeraldina, si rivolse alla grossa creatura.

    "Parla! Ora ne hai facoltà!"

    Quel luogo e quella creatura potevano essere in qualche modo la chiave per capire cosa si celava dietro a tutta quella vicenda. Eppure il fatto che l’avessero lasciata indietro faceva intuire che forse non aveva una grande importanza per i conigli. Non più almeno.

    Dal canto suo Mugen avrebbe ben preferito dare sfogo alla sua rabbia e vendicare i villaggi dell’Ovest colpiti da quella piaga. Ma conoscere quanto più possibile del loro nemico era la priorità in quel momento. Ogni informazione che potevano estrarre da quella creatura era di vitale importanza.

    Il Demone si sarebbe quindi limitato a fronteggiare le creature, puntando la lama nera nella loro direzione nel tentativo di rendere più convincenti le parole dello skesis.
    Per il momento avrebbe atteso la loro risposta.



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 60%

    Riassunto: //
    Tecniche utilizzate:
    ~Rilascio delle Scaglie
    Le scaglie del drago proteggevamo il corpo della creatura che in passato ha tentato di distruggere Endlos. Ora alcune scaglie sopravvissute si ritrovano a proteggere un'anima lignea discendente dal mistico legno di Fanedell in una lega metallo-cheratinosa.
    Così anche l'armatura esterna di Anguirel può crescere e rigenerarsi sostituendo lo strato esterno. Attingendo alle energie del Demone Volpe la lama si libera del suo filo più esterno generando a sua volte delle scaglie che prenderanno la forma di mezzelune ed potranno essere usate per attaccare i nemici nel processo di rinnovazione. Solitamente il guerriero accompagna il tutto con un rapido fendente o con una rotazione a 360 della lama in modo da imprimere più vigore alle scaglie liberate.

    Consumo: Variabile Durata: Istantanea (usata a critico)
    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]


    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]


    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.

    [/QUOTE]
     
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    ZEGANA
    ZEGANA ¤ PRIME SPEAKER
    SIMIC¤ ¤ ¤95%
    So cosa state pensando. So cosa vi immaginate ora succeda. E so anche che -in barba alle vostre aspettative- Zegana perdurerà nella propria persona senza piegarsi alle necessità del caso. Dopotutto la Portavoce si pone algida ed altera non per diletto ma per costituzione -addestratasi all'impassibilità per dovere, ella conclama per diritto tale gelido distacco dalle faccende altre e non proprie.
    Così, dunque, nessun giudizio morale giunge da colei che regge il tridente per non lasciarlo sbattere contro le pareti rocciose: la tritone osserva il massacro senza battere ciglio, ferrea nella propria posizione (giusto qualche piede addietro i due alleati assalitori) ed affatto scossa dalla brutalità che si dipana ai di lei occhi. Non che sia priva di pietà o di compassione, come ha anzi dimostrato l'affiliazione insolita (ma per certi versi ben positiva) ch'ella ha intessuto con Xoy. Ciononostante, in questo frangente la capogilda Simic non mostra nè smuove la propria emotività per degli esseri vagamente senzienti quantunque offuscati da malvagi influssi esterni: l'attenzione delle iridi ambrate è tutta per la caverna che attende il gruppo oltre le membra insanguinate del con-guro e difatti le competenze di cui ella è dotata nuovamente osservano la presenza di alghe distorte nell'acqua da cui gli inquilini della grotta si approvvigionano.
    Ben peggio: le tracce disseminate per tutta la sala manifestano senz'ombra di dubbio che la tribù dei conigli risiedeva nella presente pur avendo sgombrato il campo da pochissimi frangenti (anzi, un ultimo plotone di semplici servitori libera ora la scena spegnendo il portale etereo usato qual via di fuga), ma ciò che propone una tragica conclusione di ogni speranza è il copioso gocciolare di sangue che dalla bocca d'una matriarca si raccoglie sotto la sua stessa imponente e flaccida figura (giustificando in parte la vacuità delle gabbie sozze di rifiuti umani).

    Sulla base di queste evidenze dubito i prigionieri umani di Umezan ritorneranno mai al loro villaggio.

    La voce atona di Zegana cerca di raggiungere volpe ed avvoltoio forse irrimediabilmente persi nei loro intenti nefasti, proponendo ai due un'immediata (o magari ovvia) interpretazione di quel che si presenta alla luce delle fiaccole.

    Così come dubito i conigli qui abbandonati abbiano una qualche rilevanza nella rispettiva scala sociale: il sistema di aerazione di cui è dotato questo rifugio mostra facoltà intellettive discrete, ben oltre il vano tentativo di smuovere quel colosso di cui stanno dando prova or ora.

    Ed effettivamente lo scaldare l'aria e convogliarla via tubi in superficie è uno stratagemma ingegnoso di cui una semplice bestia non sarebbe mai in grado, nè tantomeno uno stuolo di stolidi conigli la cui imperturbabilità nasconde gravi carenze di valutazione.

    Per contro, il lardosissimo elemento cui cercate di rivolgere la parola par essere il residuo d'una attività riproduttiva ormai superflua -se non riproducibile altrimenti ed altrove: anch'essa non mostra segni d'acume in quel suo sguardo vitreo, il che mi porta a supporre come possa trattarsi più d'un mezzo che non d'un fine, ovverosia ch'essa abbia un valore minimo una volta prodotta un'abbondante genìa da trarre in salvo.

    Altrimenti perchè lasciarla lì? Certo, così immensa non sarebbe mai passata nel ridotto portale da cui gli altri conigli sono fuggiti -questo è ben chiaro- ma visto che si tratta appunto di un portale arcano e non d'un passaggio naturale, chi lo ha costruito avrebbe potuto tener conto della mole dell'Incubatrice se essa per davvero rappresenta un elemento chiave nella rispettiva comunità.

    Piuttosto io mi guarderei da quelle enormi uova decorate: la biologia di un coniglio non contempla l'oviparità, nè tantomeno vi sono tracce palesi di pigmenti in questa spelonca.
    Per quanto l'acqua corrotta che qui si raccoglie possa alterare più o meno profondamente chi se ne abbevera-

    Al che la tritone rinnova un'occhiata silente al duo di avventati compagni per i quali ella stessa aveva sollevato un monito a non fidarsi appieno del controverso liquido.

    -na modifica tanto marcata al sistema riproduttivo dovrebbe richiedere una spinta evolutiva senza pari -e ciò è preoccupante non poco, poichè superato un vincolo evolutivo di questa portata si è in balia dell'ignoto e del caso: ciò potrebbe significare ch'essi appaiono soltanto nell'aspetto di conigli ed oramai sono al di là di ogni definizione, capaci di azioni e dotati di percezioni delle quali non ci è dato minimamente sapere.

    Nell'enucleare detto ragionamento Zegana si porta sul lato della caverna che ospita il portale ormai spento, il tutto sempre dando le spalle alla nuda roccia e cautelandosi affinchè nessuno dei presenti (tanto i coniglietti, quanto la Grande e nondimeno skekDor e Mugen) sia al di fuori del suo campo visivo, possibilmente ad ampia distanza. Ella sospetta che -stante così la faccenda- nemmeno gli arruolati suoi pari tarderanno molto a manifestare gli influssi incredibili dell'acqua maledetta e se ciò fosse -considerata l'anomalia irreparabile cui sono andati soggetti i lagomorfi- nessuno potrà dire quali abomini potrebbero diventare un di già demone-volpe ed un divino avvoltoio-nonmorto.
    No, per essere pronta a tutto e non ritrovarsi in trappola con i suoi stessi presunti alleati la Portavoce si premura di osservare da vicino la parete ornata di glifi color dell'oro e di comprenderne la natura, l'eventuale funzionalità e -se possibile- la destinazione (provando in caso ad infonderlo di mana per riattivarlo o indagarlo più nel dettaglio): l'esperienza e la competenza della tritone nelle arti arcane dovrebbero infatti agevolarla in quest'operazione o, in caso, renderle indizi su di un eventuale utilizzo secondario (che coniughi le struttura già presente con le di lei abilità d'evocatrice).
    PASSIVE SKILLS
    ALPHA AUTHORITYCARISMA (MALIA)
    CARVEN CARYATIDAPATIA (ANTI-AUSPEX)
    DOWSING SHAMANRABDOMANZIA
    FATHOM MAGESCUROVISIONE (AUSPEX)
    MASTER BIOMANCERCOMPETENZE BIOLOGICHE
    MERFOLK OF THE DEPTHSAPNEA
    MINDSTATICMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    SCATTER ARCPERCEZIONE MAGICA (AUSPEX)
    UNCOVERED CLUESLIE DETECTOR (AUSPEX)
    VIGEAN INTUITIONTRICK DETECTOR (AUSPEX)
    VOIDWIELDERTASCA DIMENSIONALE
    EQUIPMENT
    SIMIC SIGNETTRIDENTE (ATTREZZATURA)
    FAMILIARS
    ROOT-KIN ALLYELEMENTALE LIGNEO (SUPPORTER)


    Edited by AnimeHunter - 24/6/2018, 13:39
     
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    Grotta


    Siete arrivati a destinazione. Forse siete anche riusciti a svelare gli arcani e le incognite che vi sono state innanzi.
    Zegana, la mente del gruppo, con distacco analizza la situazione e forse giunge a delle considerazioni che a breve giro si riveleranno essere tutte vere.
    Il Mezzo Mistico, tramite le sue abilità, cerca di cavare ulteriori informazioni dalla presunta Matrice. Il Mana scorre rapido ed inebria l'anima del grosso pachiderma, la pizzica, la rende edotta di comunicare, ma quello che ottieni e solo un
    Gu gu, gu gu
    Una sorta di zigare degno di un...qualsiasi coniglio.
    Questo a riprova che davanti a voi non ci sono degni esemplari come Akira, bensì solo conigli poco più evoluti del normale. Nessuna sfida briosa per voi.
    La Matrice continua a zigare impaurita, giustamente, ma la sua comunicazione non va oltre questo livello.
    Zegana, intanto, cerca di instaurare un qualche legame con il circolo magico che aveva attivato il portale. Attraverso il mana che profonde all'interno dei glifi arcani riesci a comprendere che si tratta di qualcosa di diverso dalle corde che sei solita pizzicare: più che di un portale magico, si tratta di qualcosa di alchemico e collegato con gli elementi, come se quel cerchio tracciato, più che creare un tunnel spaziale di trasporto, piuttosto crei uno spazio fisico entro cui muoversi. Insomma quel cerchio è una porta su qualcosa di materiale, materialissimo. E' una sorta di tappo che può esser rimosso temporaneamente per accedere ad altro. Considerando che vi trovate all'interno di una grotta che si addentra in una montagna, puoi ben immaginare che si tratti in realtà della porta ad una serie di gallerie...dirette dove?
    Probabilmente saprai risponderti anche a questa domanda correttamente.
    Intanto Xoy e tutta l'alleanza umana giunge nella grotta. Diversi conigli spaventati a causa dell'arrivo di tanti stranieri, si agitano e cominciano a muoversi ovunque. La reazione ovvia e scontata è che una buona parta viene trafitta da lunghe alabarde ed uccisa sul momento.
    Xoy vi si avvicina per discutere dei dettagli, ma alla fine si decide per una soluzione moderata, visto che davanti a voi ci sono dei conigli-poco-più-di-conigli: le uova ed i conigli vengono chiusi nelle gabbie sino a quel momento utilizzati per gli umani. La Matrice, invece, troppo grande per esser chiusa in qualsiasi posto, viene incatenata a dei solidi picchetti piantati al suolo. Uomini di pattuglia e di ronda restano sempre presenti nel luogo ed anche nell'accampamento davanti la grotta.
    Venite investiti delle massime onorificenze locali e cittadine ed in breve torna anche Nubi Incrociate che vi invita a restare per risolvere una serie di problemi che sono rimaste in sospeso.
    Chi sono questi Conigli? E cosa vogliono?
    Dove si sono trasferiti?
    Perchè c'è una tale disparità tra i conigli-tipo-Akira e quelli che avete trovato nella grotta?
    E poi c'è quella lettera che viene trovata davanti il portale due giorni dopo le vostre avventure.
    Ah, non ne sapete niente?
    Se vorrete, sarà la vostra prossima avventura!



    Angolo del QM #15
    La quest prevedeva un giro extra di comunicazioni con Xoy, ma ho deciso di chiudere qui la quest in quanto sarò assente nelle prossime settimane e non volevo lasciarvi così appesi.
    Nella prossima avventura recuperiamo questa parte di interazione con Xoy e Nubi Incrociate!
    Spero vi siate divertiti :)



    Bando: Qui
     
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