[MxM] Sbarco al Porto Sepolto

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    Si rivolge a: Jester e Khatep

    Zompa sulla gamba del padroncino, arrampicandosi sulla sua schiena fino a raggiungere una spalla. Non gli piace essere così in vista, ma non vuole nemmeno essere lasciato indietro nel caso ci sia da scappare.
    Perché la situazione degenerà nel giro di due post, se lo sente nelle ossa.

    CITAZIONE
    "Solo salutare, eh? Immagino sia nella natura tua e dei tuoi servi far infuriare creature più grandi e potenti di voi ovunque andiate.
    Anche se onestamente credo che un gremlin che dà del disgustoso a un drago non cerchi altro che la morte. O forse ci tenevi a salvarlo per rinsaldare la sua lealtà e fare un’entrata ad effetto, uscendo dall’angolo buio nel quale ti nascondevi?
    "

    Artiglia una spalla del padroncino. Lazarus fa un respiro profondo, ma non risponde alla provocazione della (ex) mummia. Lui sa a cosa sta pensando, però:
    "Audace pensare che voi due siate ancora più potenti di noi."
    Sì, probabilmente Khatep sta sottovalutando il suo ex pupillo. E Lazarus Lucius sta sottovalutando la presenza di Jester, che già l'aveva riempito di botte una volta, e del resto della sua ciurma.
    Evitiamo le scazzottate, eh? Giusto questa volta. Siamo in vacanza.

    CITAZIONE
    “Be’... chi non muore si rivede // Raggio di sole senza fede.”
    Sciorinò la Strega con tono sarcastico e infastidito per poi spiegare a skekDor e agli altri.
    “Mio amico di vecchia data...” al che si rivolse a Khatep “...ammazzarlo è mossa sensata?”

    «Sono già morto una volta, e non è servito un granché. Vi sconsiglierei di riprovarci.
    Davvero non volete rispondere alle domande serie, comunque? Passiamo a quelle personali allora. Questa vostra relazione mi lascia così confuso,
    » dice invece. Si aggrappa con una mano nera all'albero maestro e si sporge in avanti per meglio osservare la curiosa coppietta.

    «Ti sei messo della carne sulle ossa così lei ci può infilare meglio un coltello? O sei tu ad aver sentito il bisogno di infilare una lama di carne dentro di lei?» Agita una mano in quello che pare l'inizio di un gesto osceno, ma ci rinuncia dopo mezzo secondo.
    La sua voce è quella di un tredicenne che ha appena realizzato che anche i suoi genitori fanno sesso.
    «A ben pensarci, forse non lo voglio veramente sapere.»
    Se il suo volto coperto di oscurità avesse delle sopracciglia, sarebbero aggrottate. Gressil invece un volto ce l'ha, e ne approfitta per roteare gli occhi.

    «È un piacere rivedervi, comunque. Davvero. Il mondo era più noioso senza voi in giro. Volete una birra o si passa subito ai tentativi di arresto?»


    Energia: 110 - 10 - 20 = 80%
    Status: lieve ferita al braccio destro

    PASSIVE

    Wretched body
    [Passive - scurovisione, istant-casting, camminare ovunque, + 50% resistenza fisica]

    Damned Soul
    [Passive - maschera dell'Anima, auspex spiritico, manipolazione gdr-only delle ombre, + 10% energia]

    Dangerous Mind
    [Passive - Cast da altre tecniche/evocazioni, Mindfuck-Alert, percezione pericoli, spara-balle, conoscenza assoluta di demonologia&sciamanesimo, sopportazione del dolore]
     
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    [MxM] Sbarco al Porto Seporlo
    Fase: III

    Si Rivolge a: Vite, Furetto troppo cresciuto, Jester, Skekdor


    Vite non rispose alla sua domanda, ma si limitò a ignorarlo dando tutta la sua attenzione alla testa volteggiante, rispondendo al Coso in maniera pacata. Un comportamento “adattissimo” dal suo punto di vista per una possibile minaccia o da parte di un membro di una nave fantasma. Guardò dal suo punto rialzato vite con una smorfia di disappunto e noia stampata in volto facendo roteare le pupille, per poi attendere la fine del discorso e che il mostro marino se ne andasse, e dato che non si era rivelata una minaccia, scendere con un lungo balzo e atterrare perfettamente in piedi a pochi metri di distanza da vite rinfoderando la lama nella sua stesa ombra.
    "Ma come hai potuto avere così poco criterio Black Star? Non si può sempre fare gli spacconi, eravamo noi quelli che dovevano spiegazioni. Eppure ti eri comportato in maniera eccezionale contro il Kraken me lo ricordo bene. Sono davvero deluso ..."
    Non gli piaceva essere rimproverato. Era consapevole che spesso agiva fuori dagli schemi, ma voleva che chi lo vedesse provasse ammirazione per la sua forza è per lo spirito di iniziativa che costantemente lo animavano. Che forse Vite non fosse ancora convinto della sua forza? Poco male, gli avrebbe fatto cambiare sicuramente idea un giorno o l’altro
    “è proprio qui che ti sbagli, io mi comporto SEMPRE in maniera eccezionale.”
    Lui non doveva rendere conto a nessuno. Voleva soltanto difendere la nave da una possibile minaccia, e se il caso lo avesse voluto, divertirsi con un bello scontro. Niente di più. Per poi rivolgersi al capitano-fantasma, che in quel momento gli berciava contro dal punto rialzato del timone:
    “Vieni qua giù a ripetermelo in faccia se ne hai il coraggio razza di scoraggia volante?! “
    Lo sguardo fulminante e di sfida guardava dritto il capitano dal centro del ponte, ma pochi attimi e se il capitano non avesse risposto tutto sarebbe finito lì, soprattutto ora che la nave si stava dirigendo finalmente a terra dopo la settimana interminabile di viaggio.
    Come la nave attracco, non curante dell’aiuto che i pirati avrebbero potuto aver bisogno, osservava la terra ferma avvicinarsi e sporgendosi dal cornicione della nave, squadrando tutti i presenti a terra, fino a quando lo sguardo non fu catturato da un furetto più grande del normale che rapido si dirigeva verso la grossa imbarcazione. Gli occhi lo seguivano con attenzione e curiosità fino a quando quest’ultimo non saltò fin sul ponte della nave, rivolgendo la parola ai presenti.
    Parlò molto, e di cose sconosciute e apparentemente complicate per le orecchie ignoranti di Black, tanto che, come gli furono date le carte in mano rimase confuso guardando prima il furetto e poi le carte con occhi strabuzzanti. “O… OK…”
    la soluzione migliore era lasciare che fossero Skekdor e gli altri a occuparsi di tutta quella parte burocratica.
    Con un gesto atletico saltò giù dal cornicione della nave atterrando saldamente a terra per poi dirigersi con i fogli in mano verso Vite, che nel mentre aveva raggiunto Skekdor e Jester intenti a chiacchierare con gente strana del porto, e raggiunti Black batté i fogli in pieno petto del giovane se glielo avesse permesso
    “Tieni Vite. Occupatene tu, io non mi intendo di questo tipo di noiose scartoffie”
    “Me le ha date un furetto fin troppo cresciuto che è appena salito sulla nave, l’unica cosa che ho capito e che voleva che le compiliamo entro 24 ore.”

    Poi si diresse verso Jester e Skekdor, li a pochi passi, e dopo che Vite avesse fatto il resoconto di cosa era successo sulla nave a quest’ultimi prese parola
    “ e non dimenticarti di raccontare la parte in cui scappa intimorito dalla mia semplice presenza” sorrise e con fierezza mostrò il muscolo “a subito capito con chi avrebbe avuto a che fare e se l’è data a gambe” “ mentre te Jest?... E questi chi sono? Il comitato di benvenuto?”

    »Energia:110%
    »Stato fisico: Perfetto
    »Stato mentale: Carico, entusiasta
    »Passive: Eco dell'anima:+ 10% energia Max - Il corpo di un Dio: Potenziamento alla forza - Tasca Dimensionale:Trasporto armi/Eliminazione peso
    »Equipaggiamento:
    »Slot I:
    »Slot II:


     
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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    { Presidio Sud, Porto Sepolto }
    La Guarnigione, il Principe, il Grigio



    I cieli si erano aperti, quel giorno, rovesciando addosso al Porto Sepolto quella invero improbabile comitiva di figuri direttamente sui moli del buon Jorah. Gente ben strana! Chi urlava, chi ballava, chi si baciava e chi faceva il drago.

    No, non ci siamo dimenticati della lucertola alata, state tranquilli: i fieri membri della Guarnigione non l'hanno persa di vista un istante.

    Nonostante questo, la previsione del Principe dei Moli era stata esatta: quella non era una di quelle giornate. Niente fiamme, niente morte, niente distruzione... con un sospiro di sollievo, l'ex pirata si sorprese a sentirsi... deluso?
    Nah, non proprio. E poi, c'era chi giurava che morte e distruzione non sarebbero certo mancate, in futuro!

    Eppure, pur non essendo una di quelle giornate, si era rivelata pur sempre una delle più strane degli ultimi tempi. Andava celebrata!
    Alla vostra, dunque! esclamò, estraendo dalla tasca una delle sue fiaschette di riserva, vuotandone il contenuto in un sol sorso.
    Un brindisi! Un brindisi al futuro, alla collaborazione, all'amicizia!

    Era il segnale per i suoi uomini, che dopo un attimo di esitazione, seguirono il silenzioso ordine del loro comandante e smobilitarono dalle loro posizioni.
    I moli sembravano ben più agibili ora, senza tutte quelle armature, armi e mantelli. Solo il Grigio rimase, immobile nella sua morte eterna.

    Possa il vostro soggiorno nel nostro angolo di mondo essere confortevole e, sopratutto, lucrativo. si premurò di sottolineare, rivolgendosi a chi nel gruppo apparteneva a quella nave maledetta. Detto questo, sprofondò in un buffo inchino, forse alimentato da qualsiasi cosa ci fosse in quella fiaschetta, e che ora gli si agitava in corpo. Diavolo, avesse avuto un cappello se lo sarebbe perfino tolto, seguendo alla teatralità di quel saluto.

    Il problema ora era che la fiaschetta era vuota, e quel profumo di novità che impregnava l'aria tanto da spingerlo personalmente su quei moli era andato ad esaurirsi.

    Un vero piacere, davvero. Spero di ricontrarvi allo Yellow Flag concluse, a tutti e a nessuno in particolare, mentre indicava uno stabile che svettava fra gli altri nella città portuale ... dove il grog fa schifo, ma le puttane son simpatiche!

    Un genio del marketing.
    Salutati i presenti e lasciandoli nelle mani ben più capaci di un certo furetto, il Principe dei Moli levò le tende, dirigendosi a larghe falcate verso la menzionata taverna, con l'intenzione di procurarsi un bel po' di quel grog.

    Dopo qualche attimo, con uno sbuffo irritato, anche l'orco non morto si decise a seguirlo, raccogliendo da terra la sua grossa arma e salutando i presenti con un inquietante cenno del capo.



    Benvenuti al Porto Sepolto!
    Enjoy your stay, e se riuscite, non distruggete tutto...
     
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    -Jorah, skeDor, Khatep, Lucius, Van Vite, Vecchietto, Black Star-

    La Strega si raddrizzò subito alle parole di Khatep; aveva ragione! Lei ora non poteva perdere il controllo, non in quel momento perlomeno. Inoltre guardando gli occhi -bellissimi- del suo amato la donna non aveva dubbi: le avrebbe amputato un braccio e salato il moncherino senza permetterle di urlare per insegnarle l’autocontrollo. O peggio… l’avrebbe incatenata ad una sedia per poi impartirle una settimana di noiosissime lezioni sulla strategia e il bon ton; quell’ultimo pensiero la fece rabbrividire. Così la donna prese un bel respiro e sorrise cercando la calma che non aveva, tremando poi di gioia quando il suo amore le cinse il fianco. Al che la giovane donna divenne rossa in volto ma, senza esitare, poggiò la propria guancia sul petto dell’uomo strofinandola come una gatta. Scena che durò poco perché il suo JT ebbe la brillante idea di farla incazzare: in primis disse che era già morto una volta e che non era “servito” a granché, cosa che fece infuriare Jester. Nonostante avessero passato tanto tempo assieme Laz non aveva assolutamente capito nulla di lei! Lei non voleva proprio ucciderlo, cioè sì, voleva ucciderlo, ma non proprio ucciderlo-ucciderlo. Ecco! Tutto chiaro, vero? No! Jester non sapeva cosa voleva, ma posso assicurare che lo voleva ardentemente.

    “Ba’ guarda un po’ che gente! // Se muori è indifferente.”

    Disse la donna indignata rivolgendosi all’uomo avvolto dalla tenebra. Meglio ignorare l’angelo di Khaty in quel momento, sperava vivamente che non si mettesse a starnazzare come l’ultima volta che aveva detto qualcosa del genere.
    Seconda cosa che diede fastidio alla capricciosa Giullare, furono le allusioni volgari su lei e Khatep, ma la giovane decise di non rispondere. Le venivano in mente solo allusioni a doppio senso e un infantile “ma che sei geloso?”.
    All’ultima frase invece Jester rispose... che sborone era Lazarus a chieder loro se volessero arrestarlo…
    “Non ti metteremo in gattabuia // Ci spaventi meno di una guglia”
    Poi aggiunse facendo un po’ il broncio.
    “Non mi manchi… ma Lasher sì // Fallo venire qui, così.”

    Disse la fanciulla schioccando le dita per far chiedergli di far arrivare il suo “pelosone” velocemente. Si trattava dello spirito -o simile- del cane di Lazarus; Jester adorava gli animali ed era piuttosto affezionata a quel quattro zampe. Forse se l’altro l’avesse accontentata la giovane bipolare avrebbe dimenticato il fatto che volesse ammazzarlo.
    Nel mentre la Strega tornò a stringersi a Khaty e Michelle -la serpe dorata- si sarebbe attorcigliata attorno al suo collo se glielo avesse concesso. Guardando la pelle bonzea dell’uomo la fanciulla ebbe un fremito, era così figo! Gli baciò il collo per poi ricordarsi di essere in pubblico quando il vecchietto tornò ad starnazzare.
    “Vecchio chiudi quella bella boccaccia // Le urla contorcono la tua faccia”

    Disse la Strega con un sorriso e tono di miele fingendo di non volergli spaccare il naso. Strano… solitamente la giovane giullare non era violenta con anziani e bambini, ma in quel momento era piuttosto nervosa. Inoltre si rese conto che aveva appena dato dell’anziano a quell’uomo, mentre Khaty di anni ne aveva troppi di più. Lo guardò di sottecchi… non le sembrava arrabbiato. In fondo quel genere di cose non avrebbe dovuto toccarlo, giusto? In fondo ora dimostrava solo una quindicina d’anni in più di lei. Awww… che manzo!

    Intanto il resto della ciurma era arrivata a terra e il giovane uomo con la benda sull’occhio le fece un veloce resoconto. A quanto sembrava la “palla” che aveva visto da lontano galleggiare vicina al Graogramàn era una creatura attaccabrighe, fortunatamente i suoi uomini si erano comportati in modo eccezionale.
    “Leaf, molto bene.” fece una pausa vedendo Black avvicinarsi “Guarda chi viene!”

    Il ragazzo, pieno di entusiasmo, precisò che la creatura era scappata intimorita dalla sua presenza. La Strega ne dubitava ma si limitò a sfoggiare un sorrisetto divertito. Intanto la sua mente corse alle scartoffie che il giovanissimo assassino aveva passato all’altro. A quanto sembrava erano le carte per il porto.
    “Lasciale pure sulla mia scrivania // O dalle a Anne se non sai dove sia.
    Piuttosto caro occupati delle porte // Con voi hanno avuto mala sorte.”

    Chiocciò il Giullare riferendosi a quelle degli ospiti nel primo corridoio spaccate dalla ciurma durante la conquista del veliero. Inoltre c’era anche il parquet vicino alla stanza delle torture da sistemare. Ovviamente per quel lavoro chi meglio di qualcuno che lavorava il legno poteva intervenire? Poi lo sguardo della donna tornò a posarsi su Black Star.

    “Trova tutti i passaggi segreti // Voglio una mappa senza divieti”

    Aveva sentito che il Veliero era pieno di nascondigli e lei voleva conoscerli tutti.
    “Gestite il tempo come credete //Domani sera mi risponderete”
    Jester li congedò con quelle parole prima di rivolgersi a skekDor.

    "Noi ci aggiorneremo in serata // Per allora fai ciò che t'aggrada."

    Chiocciò la Strega per poi arrivare a Jorah che a quel punto diede il benvenuto definitivo alla ciurma. Quando poi l’uomo si esibì in un profondo inchino la Selvatica lo imitò: sarebbe stato impossibile toglierle le abitudini circensi, e forse era meglio così.

    “Con la mente e con il cuore // Incontrarvi è stato un onore.”

    Li saluto la Strega per poi tornare a Khatep, gli si attorcigliò al braccio mentre lo guardava speranzosa.

    “Gradirebbe visitare il Veliero // O forse è meglio il lungomare?
    La vista è spettacolo d’amare // Lo pensa anche Lei, vero?”

    La voce era eccitata e un po’ incerta, aveva paura che l’uomo se ne andasse. Tuttavia il volto della fanciulla cambiò presto espressione. Il suo radar perpeciva ancora qualcosa di fastidioso nelle vicinanze.

    “O Lasher fai apparire // O puoi anche scomparire!”

    Chiocciò la Strega con voce stizzita rivolta al suo vecchio JT. Quel tipo la faceva sentire un’adolescente… era frustrante!

    -Vorel-

    Infine i tuoi piedi ti portano in un’ampia sala e la flebile luce del fuoco fatuo che ti accompagna diventa inutile a quella che entra dalle vetrate di poppa. Nella stanza c’è un bancone, un grosso pianoforte, tanti tavoli e sedie; capisci che si tratta della sala da pranzo. Il luogo dove l’equipaggio era solito ritrovarsi e fare baldoria, stranamente quel giorno non ci sono fantasmi.O almeno questo è quello che credi.
    “Ciao”
    Una voce gelida ti accoglie mentre la porta sbatte dietro di te con un tonfo.
    “Ti stavo aspettando.”
    Fai fatica a capire di chi si tratta finché non appare lo spettro di un uomo sulla trentina dai capelli ricci e scuri. Si tratta di uno degli uomini di Ciclone, uno di quelli duri a morire, rimasto sulla Miriam fino all’ultimo da quanto ricordi. Difficile dire come mai il suo spirito sia rimasto ancorato alla nave, e la realtà è ancora più macabra di quanto già non si pensi. Armand -questo è il suo nome- è stato infatti uno dei sacrifici di sangue usati dalla MxM per accaparrarsi la nave.
    “Il Graogramàn mi ha chiesto di rappresentarlo, vorrebbe tu rimanessi.”

    Esordisce lo spettro carico di rabbia per la propria morte, di cui non ricorderebbe la causa se non fossero state le voci del Veliero a svelargliela. Nonostante ciò lui non ha il permesso di raccontarla, il nuovo Capitano ha dato ordine di non parlarne.
    “Non so dirti se si tratta di ingordigia o puro interesse, molte anime bisbigliano che tu possa essere un buono strumento. Vorrebbero che tu stessi con loro e li aiutassi.”
    La verità è che molti degli spiriti avevano visto il buon cuore di Vorel e, spaventati dalla nuova ciurma -in particolare dal pennuto mangia anime-, credevano che lui potesse proteggerli.
    “Non ti chiedo di darci subito una risposta, ma in caso tu volessi pensarci su ti consiglierei di non farlo qui.”

    Un attimo di pausa, poi lo spettro aggiunse indicando il fuoco fatuo che galleggiava al fianco dell’uomo pesce.
    “Qui sei sempre controllato.”



    Ciao fanciulli,
    siamo agli sgoccioli! Questo è l'ultimo giro e non tutti sono obbligati a rispondere. Ringrazio a tutti per aver partecipato e chi volesse continuare la giocata poiché ne trova sviluppi (esempio Animo) può chiedermelo in privato.
    Grazie a tutti e andiamo con l'ultimo giro!

    Scadenza: 3 Gennaio
     
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    Death is only the beginning.

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    Le sabbie del tempo.

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    Riso.

    Aveva Jester contro al petto che faceva le fusa come una gatta, nei lunghi secoli in cui il suo corpo aveva continuato a disfarsi lentamente si era dimenticato quanto fosse interessante quel tipo di sensazioni. Chissà che altro aveva dimenticato?
    Il battibecco tra la Giullare e Lazarus continuò per un po’, ciò non potè che provocare una debole risata nell’Antico, cosa che gli scosse lievemente il petto ambrato.

    Oh, se non ti conoscessi bene, penserei che tu sia…geloso o forse addirittura invidioso. Non eri tu quello a cui piaceva farsi penetrare dalle lame?


    Intet era ancora lì, appollaiato sull’albero della nave non troppo distante da Lazarus, gli artigli solidamente conficcati nel legno per evitare di perdere la presa e precipitare di sotto come uno stupido. Gli occhi di brace del drago fissavano con malizia la figura oscura e il suo piccolo gremlin.

    Arrestarti? Oh no, e perchè mai dovremmo prenderci la briga di fare una cosa tanto faticosa? Ammesso che sia possibile, non ci vediamo da molto tempo ed è più che possibile che in uno scontro tu esca sconfitto ma… perché combattere quando ti basterebbe fuggire? Il tentativo stesso è privo di senso, quindi no e poi… fortunatamente per te questa non è Laputa.


    Concluse con un sorriso glissando sulla sua domanda precedente, che giungesse da solo alle conclusioni che preferiva, la cosa non lo interessava minimamente.

    Per la birra, invece, temo dovremo rimandare a data da destinarsi.
    Come puoi vedere da te sono stato invitato a cose ben più interessanti.

    Passò poi a rivolgersi direttamente a Jester.
    Credo di avere tempo per fare entrambe, ho fatto la strada per arrivare fin qui, sarebbe stupido non approfittarne e non fare qualcosa di interessante. Il Graograman in particolare mi interessa, lo terremo per ultimo, prima un giro delle spiagge del Porto Sepolto.


    Il tono non sembrava concepire repliche, non c’era più nulla da fare in quel luogo, sebbene l’occhio dell’Antico cadde interessato sul plico di documenti che erano stati consegnati all’equipaggio. Non gli sarebbe spiaciuto affatto dare un’occhiata alla burocrazia di quel luogo, si poteva imparare tantissimo di un posto da come venivano gestite quel tipo di faccende.

    Khatep si staccò dal Guitto e schioccò sonoramente le dita, Kitala fece immediatamente un profondo inchino ai presenti costringendo la bilancia dietro lei a tintinnare con una nota argentea, mentre Intet lanciò un ultimo sguardo famelico alla sagoma oscura prima di dispiegare le ali e volare via, rimpicciolendosi in aria e quindi atterrare come un grosso gatto squamoso sulle spalla del suo padrone.

    Sembra che qui abbiamo finito. Andiamo.


    Disse incamminandosi.
     
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    VOREL
    VOREL ¤ OF THE HULL CLADE
    ¤ ¤ ¤SIMIC COMBINE
    L'aiuto che giunge è ben magro: un fuoco fatuo, verdognolo, lo guida seguendo la medesima strada. Eppure, nonostante le cabine sembrino tutte uguali e i passi di Vorel calchino quelli che il tritone ha già tracciato, l'inconsistente fiammella porta il proprio gregario ad un nuovo scenario.
    L'affiliato Simic non capisce come -non se ne capacita!- ciononostante un'ampia sala gli si apre innanzi là dove egli non vedeva che lo stesso consunto corridoio sotto coperta. La porta sbatte furente, la struttura del Veliero si scuote a quel botto. Ad accogliere il passeggero disperato è un ennesimo spretto, uno di quelli che, al solo vedersi, spingono il mutapelli ad un'angoscia ancora più fonda: i lineamenti duri, la capigliatura lercia di sale, le vesti strappate ed il petto villoso son quelli di un compagno marinaio con cui Vorel ha condiviso la Miriam -la sua voce, grave e rabbiosa, raspa l'aria a monito di quella verità indicibile.

    Sei... sei morto? Anche tu?

    Per un istante il giovane spegne ogni pensiero, metaforicamente infila la testa in una sabbia che -purtroppo- è ancora lontana. Non vuole davvero conoscere la risposta perchè la teme, non vuole realizzare che uno dei più valenti uomini del Capitano Ciclone è stato inghiottito dal mare ed è ora costretto ad infestare una nave maledetta. Nel farlo, però, egli perde parte della spiegazione di Armand -nell'eclissarsi dalla realtà come a fuggire (infantilmente) dalle conseguenze, il mutaforma mal interpreta frammenti di dialogo.

    Non posso! NON POSSO!

    Singhiozza in preda allo sconforto e sospinto dal panico che ancora lo attanaglia. Poi, sulla scia di queste stesse paure, ammorbidisce la propria posizione come a cautelarsi da eventuali rivalse del Veliero stesso:

    Non credo di poter rimanere... Ho... come bisogno d'altro... Per il momento, almeno...

    Ed i suoi occhi raccontano il supplizio di non trovare pace, le sue smorfie gridano il dolore di sentirsi perduti. Perfino i suoi genti frenetici rivelano del desiderio intimo di fuggire da quella prigione infestata e riabbracciare spazi più vasti nonchè scevri da defunti e loro rimembranze.

    E di questo vorrei parlare col Capitano: solo a lei devo fedeltà per l'ingaggio e perciò solo a lei presterò ascolto per una proposta del genere, volessi considerarla...

    Una decisione saggia, che forse lo porterà finalmente con i piedi sul molo. Si spera, almeno.
    PASSIVE SKILLS
    BIOSHIFTMETAMORFOSI SCENICA
    SIMIC CHARMMETAMORFOSI CONGIUNTA
    SYNCOPATEMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    EQUIPMENT
    GRISTLEBACKARMATURA (ATTREZZATURA)
    SLAUGHTERHORNTRIDENTE (ARTEFATTO)
    ENERGY100%CONDITIONSPANICKING
     
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    { Presidio Sud, Porto Sepolto }
    pov – ???

    Consegnate le scartoffie, il furetto rimirò la variegata combriccola che si era radunata per l’arrivo del Veliero. Un’ombra, un gremlin, uno Skeksis, un vecchietto, un drago… quanta gente interessante! Avrebbe scambiato volentieri due chiacchiere con tutti, ma comprendeva come ciascuno avesse degli affari a cui badare e che ben presto sarebbero tornati ognuno alla postazione che più competeva loro: nel caso di Jorah avrebbe scommesso la pelliccia che sarebbe finito allo Yellow Flag, dove ubriacarsi era sempre all’ordine del giorno.

    « Grazie per la collaborazione e buona compilazione! »

    Si congedò dalla ciurma (che probabilmente aveva già smesso di curarsi di lui) e zampettò via, diretto alla capitaneria di porto. Lo attendeva un pomeriggio sonnecchiante, durante il quale - a meno di altre sorprese - avrebbe dovuto solo diramare una controversia tra un aeroscafo, un peschereccio e un piroscafo – nient’altro che ordinaria amministrazione per l’Attracco Meridionale.

    All’indomani avrebbe ricevuto la documentazione contenente tutte le informazioni riguardanti quel vascello fantasma e il bizzarro equipaggio che ne aveva reclamato il possesso. Tutte nozioni destinate non solo all’archiviazione, ma anche ad essere girate ad altre eminenze grigie dell’entroterra, che avrebbero prestato distrattamente orecchio a una Voce distante e ai suoi sussurri insabbiati dallo sciabordio del mare.

     
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    "Arrestarti? Oh no, e perchè mai dovremmo prenderci la briga di fare una cosa tanto faticosa? Ammesso che sia possibile, non ci vediamo da molto tempo ed è più che possibile che in uno scontro tu esca sconfitto ma… perché combattere quando ti basterebbe fuggire? Il tentativo stesso è privo di senso, quindi no e poi… fortunatamente per te questa non è Laputa."

    Dubita che molti notino il cambio d'umore in Lazarus. Ma lui, seduto sulla sua spalla, sente bene il modo in cui i muscoli del suo padrone raggelano. Per un istante, teme che la cosa possa finire con un buco nero scagliato contro la folla.
    Perché se c'è una cosa che il fu Lazarus lee odia più di ogni altra, è l'essere ignorato.

    Ma il fu Lazarus Lee è morto tempo fa. E la creatura qui presente, questo essere a stento umano che si fa chiamare Lucius, non reagisce. Non tira frecciatine, non fa il gradasso, non fa minacce, non crea casini.
    Il qui presente Lucius Nyx inghiotte la bile.

    «Che noia.»

    Più tardi, forse, Gressil gli chiederà il perché. Ma per il momento, si limita a lasciarsi avvolgere dal buio e venir teletrasportato via insieme al suo padrone.
    Il qui presente Lucius Nyx sparisce.
    Perché il buio, dopotutto, non è fatto davvero per farsi notare.



    Energia: 110 - 10 - 20 = 80%
    Status: lieve ferita al braccio destro

    PASSIVE

    Wretched body
    [Passive - scurovisione, istant-casting, camminare ovunque, + 50% resistenza fisica]

    Damned Soul
    [Passive - maschera dell'Anima, auspex spiritico, manipolazione gdr-only delle ombre, + 10% energia]

    Dangerous Mind
    [Passive - Cast da altre tecniche/evocazioni, Mindfuck-Alert, percezione pericoli, spara-balle, conoscenza assoluta di demonologia&sciamanesimo, sopportazione del dolore]
     
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37 replies since 28/10/2018, 20:32   1242 views
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