[Quest] Bunny Ears Army

A tale of Bunnies #4

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    Tenda di Comando


    Come vedete la situazione è estremamente complessa.
    La voce di Xoy non tradisce una certa ansia, anzi è ben palpabile e palese a tutti i presenti nella tenda di comando. Dopo tutto la situazione è estremamente complicata ed è quasi naturale un po' di esitazione, in particolar modo per un ragazzo così giovane che si è ritrovato a capo di così tanti uomini.
    Nelle ultime settimane gli eventi hanno innescato una serie di reazioni a catena che hanno portato il conflitto ad esplodere su ampia scala. Da un lato i Conigli avevano già dichiarato guerra ai villaggi vicino per mezzo del loro ambasciatore, dall'altro Mugen si è macchiato della colpa di uccidere (per difesa) la Regina degli avversari, nonchè principale fonte di potere degli stessi. Di conseguenza i Conigli hanno radunato le truppe e cominciato un po' di schermaglie sparse qui e lì per i villaggi. Un paio di questi sono stati completamente rasi al suolo, ma il tutto, a dispetto dei feriti, è stato funzionale alla strategia di Xoy: mostrare la pericolosità del nemico per unire tutti sotto un'unica bandiera. A conti fatti almeno una trentina di piccoli villaggi si sono uniti per far fronte comune contro il nemico arroccato sulle montagne del Nord. La risposta al piccolo esercito è giunta presto, il tunnel di collegamento è stato fatto brillare, la città protetta da una lunga cinta di pali di legno e le schermaglie scemate per preferire un accentrarsi delle proprie forze.
    Non c'è stata alcuna comunicazione sulla data dello scontro, ma gli eventi indicano che sarà a brevissimo. Un paio di plotoni di esploratori si son dati guerriglia, alcune armi da lunga gittata sono state poste fuori le mura insieme a plotoni a loro difesa, ugualmente l'esercito dell'Ovest ha posto a ventaglio intorno al villaggio le proprie forze, così da tagliar loro i rifornimenti ed i viveri in una lenta guerra di logoramento.
    In totale a nostra disposizione abbiamo circa duemila uomini, per la maggior parte sono spadaccini armati di katana e semplice armature di paglia o al più di metalli. Alcuni sono dotati di cavalli. Due plotoni di alabardieri ben corazzati formano il nucleo duro dell'esercito, circa duecento unità. Altri cinquento arcieri e balestrieri privi di corazza ed altri duecento a cavallo. Tre catapulte e due lancia sassi. Abbiamo costruito anche una specie di ariete corazzato.
    Xoy in armatura sembra ancora più tarchiato del solito, le sfumature rosse del metallo rispecchiano quelle dei suoi capelli. Con il dito corazzato dispone sulla mappa le varie truppe a dimostrare di come han chiuso il nemico contro le montagne.
    Le loro mura son alte quanto un'abitazione di due piani, interamente di un legno difficile da ardere. Hanno costruito anche un cancello centrale rinforzato in metallo. Lungo il muro c'è un lungo camminatoio su cui son disposti i loro arcieri ed anche quattro torrette che fungono da snodo, ma celano anche delle balestre pesanti. Inoltre han disposto dieci catapulte fuori le mura, se dovessero avanzare ancora di qualche decina di metri, il nostro esercito rientrerebbe nella loro gittata. Ormai è questione di ore ed ingaggeranno battaglia, sanno che più aspettano, più noi reclutiamo uomini e meno il loro cibo durerà.
    Il problema è che il loro esercito conta cifre ben superiori al nostro, quasi il doppio.

    Ed il silenzio di Xoy sottolinea anche un altro aspetto che per voi è chiaro: saranno anche Conigli, ma il loro potere e potenza è ben superiore a quello di un semplice roditore.
    Un samurai, vestito di tutto punto nella sua armatura bruna, prende parola avanzando. Vi è stato presentato con il nome di Ungot, primo guerriero e capovillaggio di un piccolo agglomerato di casette poco contano da Umezan.
    Vorrà dire che dobbiamo muoverci prima di loro, non dobbiamo perdere l'effetto sorpresa ora che ne abbiamo ancora la possibilità. Faremo muovere la cavalleria, così da rendere inermi le loro armi pesanti, quando saranno occupati a ricaricare scendere su di loro con tutto ciò che abbiamo! Non ci sarà superiorità numerica che tenga!
    La violenza del tono rispecchia quelle delle azioni, per fortuna che vi è chi con gentilezza risponde. Si tratta di una donna truccata con della cipria bianca e dei trucchi rossi, tale Kikio capovillaggio e matriarca della gilda dei petali danzanti.
    Inutile tale violenza se stanotte non vogliamo lavarci nel sangue dei nostri cari. Datemi tempo ed i miei petali saranno in grado di infiltrarsi nella città dei conigli e provvederanno ad eliminare i loro patriarchi, un corpo senza testa è destinato sempre a cadere.
    Vi è stato detto da Xoy che i petali danzanti non sono altro che donne istruite sin da piccole nella sublime arte dell'assassinio. Si tratta di poche elette, certo, ma che sanno far bene il loro lavoro.
    La voce calma e granitica del Monaco (così semplicemente conosciuto) chiude il dibattito. Un vecchio eremita riconosciuto come saggio dai tutti i villaggi della zona che è giunto a dare una mano nei limiti del suo possibile.
    E voi, che vi siete schierati con noi, cosa ne pensate?
    Siete ancora così certi di schierarvi al nostro perdente fianco?




    Angolo del QM #1
    Signori e Signore benvenuti alla parte finale del ciclo "A tale of Bunnies".
    Vi ritrovate nella tenda di comando insieme a chi è stato posto a capo del fronte unito contro i Conigli, le informazioni che avete sono tutte descritte nel testo. Si tratta di un semplice giro discorsivo di brain-storming per decidere come approcciare la situazione, quindi ogni strategia è ben accetta. Se avete bisgno di altro basta chiedere!

    Per skekDor: a seguito dell'interrogatorio al cadavere della Coniglia avete ricevuto alcune informazioni bonus. Avete scoperto che il Capo è tale Orecchioni, consorte della Regina e primo indottrinatore dei Conigli. Pare sia un mezzo demone particolarmente bravo con la spada. I due hanno avuto un figlio, il principino Abel, abile psion. Ci sono poi i due consiglieri, rispettivamente TicTac a capo dei veggenti e Lord Fuffino generale dell'esercito. La città dei conigli non è altro che una serie di casupole di fango e terracotta nate intorno una caverna in cui giunge un fiume sotterraneo di acqua benedetta. In questa grotta vive la famiglia reale che dispensa al resto della popolazione il nettare prezioso.

    Scadenza: 09/02/19

    Bando: Qui

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Trovarsi a ridosso di una battaglia alimentava sempre lo Skeksis di nuova linfa vitale. Come se il fatto stesso di respirare a pieni polmoni l'aria piena di fuliggine, sangue e odore di morte fosse per lui motivo di giubilo. E, a essere onesti, così era.
    In special modo in quell'ultimo periodo, giacché urElah, la parte buona, sembrava ormai essersi assopita per un tempo indefinito.
    Di tanto in tanto, negli ultimi giorni, skekDor aveva riflettuto sull'accaduto: non che gli dispiacesse, visto quanto odiava il Mistico, ma di certo la faccenda andava presa a dovere in esame. Peccato che anche il suo umore avesse subito dei cambiamenti: era meno attento, più invogliato a prendere le redini del caos, come un su di una cavalcatura impazzita, e falciare chiunque osasse fermare la sua folle corsa.

    Ecco perché, dopo aver riferito ai presenti i dettagli di quanto dettogli dallo spirito della coniglia uccisa, facendosi avanti semplicemente scosse le spalle e disse: "Mmmh... Non è la prima volta che un dio come me scende al livello di voi miseri mortali, per fornir loro consiglio e aiuto..."
    I suoi piccoli occhi vermigli baluginarono di un tetro scintillio sinistro, mentre proseguiva: "Ecco perché posso dirvi per certo che morirete. Non tutti, magari una buona porzione si salverà. Ma partite dal presupposto che, quando il sole illuminerà nuovamente un campo di battaglia non più investito dalla furia della battaglia, molto probabilmente a danzare fra i cadaveri ci sarò solo io e pochi altri."

    Schioccò la lingua sul palato, e con l'indice indicò la donna vestita come una geisha: "Apprezzo la tua strategia, femmina. Sei scaltra, hai suggerito un piano elegante, e soprattutto sembri confidare particolarmente nella tua strategia. Sento di poter perorare il tuo piano, e fornire alle tue guerriere un gradito... "supporto". Ihihih!" Ridacchiò, ponendo educatamente una zampa sulla punta del muso.

    Poi, con una nota di biasimo, disse al samurai: "Sigh... Vorrei poter dire lo stesso di te, umano... Ma, al di là di una strategia basata sulla vana speranza che i tuoi cavalieri sappiano "disarmare" le armi pesanti dei nostri nemici, vedo poco altro. Ho partecipato a una sanguinosa battaglia, nemmeno qualche settimana fa. Forse ne avrete sentito parlare anche qui. Scommetto che la eco di un simile evento si sia diffusa pressoché in ogni angolo civilizzato di Endlos..."
    Portò le zampe nelle ampie maniche della veste, e suggerì: "L'assedio di Valiinorê, da parte dei re lich."

    Inclinò appena il capo, e sospirò di nuovo: "Ecco perché ti dico che gettare le vite dei tuoi soldati al vento potrebbe non avere nessuno scopo. La donna, qui, ha ragione: tagliare la testa, per far morire il corpo. Vuoi sentire un mio consiglio spassionato? Pretendi di dar battaglia ai conigli, ma in realtà fungi da semplice diversivo."

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e che gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, tramite quello che definisce "occhio interiore". Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi, delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Passiva – Auspex Spiritico]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:

     
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    ZEGANA
    ZEGANA ¤ PRIME SPEAKER
    ¤ ¤ ¤SIMIC COMBINE
    Di nuovo nei pressi di Umezan, di nuovo invischiata in una campagna che non dobrebbe distoglierla dai crucci accademici verso cui è votata. Perchè Zegana ha da poco ottenuto l'autorizzazione del Rettore magisteriale ad insediarsi ufficialmente presso l'Accademia di Magia e così ben altre preoccupazioni riempiono le di lei giornata. Invece, inaspettatamente, il fronte degli umani vessati nei feudi settentrionali d'Ovest è tornato a richiedere le attenzioni della dignitaria, al punto ch'ella è dovuta scendere da Laputa e ricalcare una volta ancora le foreste ed i pendii che abbracciano Sequerus nell'occidente endlosiano.
    Il suo emissario -quel Momir Vig che la tritone ha accolto in gilda ma sul quale nutre ancora vividi dubbi (specie perchè nessuna nuova gli è giunta dall'ipotetico incontro con il botolo Gaspode)- si è reso responsabile di un rapporto a tinte fosche nel quale la situazione di Umezan e del suo capovillaggio Xoy si è dipinta drammatica e prossima ad un conflitto contro la tribù degli aggressivi conigli. Sull'orlo del baratro, le genti d'Ovest hanno perciò smosso a pietà la Portavoce dell'Alleanza Simic la quale in piena autonomia (nonchè senza mobilitare ulteriori affiliati) ha infine deciso di presentarsi in loco e fornire le proprie competenze diplomatiche al fine di evitare il conflitto: se non che, invero, nessuna eventualità parlamentare si pone possibile all'atto odierno -troppo incrinati i rapporti tra i due schieramenti perchè si possa rimediare- e così la tritone si ritrova prigioniera d'una battaglia imminente nella quale anch'ella dovrà spendersi nonostante le preferenze tutt'altro che belliche.

    Non vi è gran alternativa: questa popolazione di conquistatori lagomorfi -a quanto ho capito- ha già dato prova d'intolleranza senza eccezioni nè si pone comprensiva dei diritti e delle prerogative degli autoctoni.

    Il primo commento della Portavoce a quel concilio di guerra cui -incredibilmente- anch'ella è stata chiamata sfuma allora in una forzatura cui la medesima Zegana è costretta suo malgrado: la dignitaria non si sbilancia ad esprimere una piena convinzione a favore delle genti umane nè, invero, rifiuta un ausilio a loro vantaggio dal momento ch'ella è presente e che agli occhi dei nemici è indubbiamente complice.

    Perciò, come suggerito, non ci resta che approntare la più efficiente delle strategie per espugnare la loro roccaforte: lodevole invero la tattica d'infiltrazione che potrebbe fornire una risposta rapida e chirurgica al nostro problema ma... presumo i cosiddetti petali siano addestrati per agire in un contesto prevalentemente umano e non -piuttosto- in uno quale il presente. Come prevedete possano evitare di dare nell'occhio se la popolazione di destinazione non assomiglia per nulla alle vostre agenti?

    La critica, infatti, mira ad enucleare come l'uso di assassini celati da innocue donne abbia già visto valida applicazione in contesti tra pari, dove per l'appunto un agente di tal fatta può passare inosservato ed avvicinarsi senza clamori al proprio obiettivo. Ma dovendo anzi infiltrarle tra conigli -e cioè in una situazione nella quale esse risalteranno come una luce tra le tenebre- forse il piano necessita di qualche ulteriore ritocco per renderlo davvero intraprendibile.

    Per contro, l'assalto frontale mosso con la cavalleria rischia di tramutarsi in un massacro senza cospicui vantaggi: ammesso e non concesso ch'esso raggiunga le armi d'assedio del nemico e se ne impossessi, la vicinanza ai plotoni d'arcieri e alle balestre sulle mura li renderà facili bersagli per lo più inermi nel mentre che le rimanenti forza di terra di cui disponiamo avanzano per fornire adeguato supporto.

    O almeno, questo è il punto di vista della Portavoce che -va sottolineato- non è adusa agli scontri campali ma si limita piuttosto alla propria salvaguardia nel caos tipico di una rivolta cittadina (alla quale, purtroppo, è abituata per i precedenti trascorsi su Ravnica). Certo, probabilmente anche questa strategia a prima vista avventata potrebbe portare i suoi frutti se adeguatamente raffinata ma... per ora, senz'ombra di dubbio, la tritone propende per la tattica d'infiltrazione.

    Non sono avvezza agli scontri -il mio ruolo è di consigliere, il più delle volte- eppure considerato il quadro attuale credo che sarà consono accodarmi ai petali danzanti così da supportarli direttamente ed agevolarne l'ingresso nella cittadina dei conigli. Per giunta, dovessi superare le mura, avrò la possibilità di provare a demolirle dall'interno sfruttando la violenza degli elementi di cui sono un'esperta manipolatrice -ed in questo caso l'intero impianto difensivo del nemico crollerà su se stesso avendo voi la possibilità di entrare direttamente tra le file di chi ci oppone.
    PASSIVE SKILLS
    ALPHA AUTHORITYCARISMA (MALIA)
    CARVEN CARYATIDAPATIA (ANTI-AUSPEX)
    DOWSING SHAMANRABDOMANZIA
    FATHOM MAGESCUROVISIONE (AUSPEX)
    MASTER BIOMANCERCOMPETENZE BIOLOGICHE
    MERFOLK OF THE DEPTHSAPNEA
    MINDSTATICMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    SCATTER ARCPERCEZIONE MAGICA (AUSPEX)
    UNCOVERED CLUESLIE DETECTOR (AUSPEX)
    VIGEAN INTUITIONTRICK DETECTOR (AUSPEX)
    VOIDWIELDERTASCA DIMENSIONALE
    EQUIPMENT
    SIMIC SIGNETTRIDENTE (ATTREZZATURA)
    FAMILIARS
    ROOT-KIN ALLYELEMENTALE LIGNEO (SUPPORTER)
    ENERGY100%CONDITIONSPERFECT
     
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    Mugen non aveva modo di sapere a cosa lo avrebbe condotto raccogliere la chiamata del capo villaggio di Umezan per far luce, e possibilmente mettere fine, alle misteriose sparizioni di cui erano state vittime le sue genti. Eppure nelle ultime settimane, dopo quel primo incontro-scontro con i Conigli, gli eventi avevano preso una piega inaspettata generando un’imprevedibile reazione a catena. L’ambasciatore dei Conigli aveva dichiarato guerra a nome del suo popolo e la Volpe aveva brutalmente ucciso la loro Regina. Fortunatamente, di fronte alla minaccia lagomorfa, diversi villaggi avevano unito le forze per fare fronte comune di fronte a quel pericoloso nemico.

    E così, a poche ore dalla battaglia, i tre avventurieri Mugen, Zegana e skekDor si ritrovavano ora nella tenda di comando in compagnia delle personalità più influenti di quel piccolo esercito. Uno dei quali, il Monaco, li invitava a riconsiderare la loro posizione in quella guerra. In fondo, erano degli stranieri in quelle terre. Erano davvero disposti a schierarsi con loro a costo della vita?

    Il ricordo della battaglia per la presa di Sequerus era ancora vivido nella mente del Demone Volpe. Non avrebbe mai potuto dimenticare quei giorni, la morte, le atrocità e la perdita di tanti valorosi compagni. Quel giorno non miravano ad espugnare una roccaforte del calibro della perduta capitale, ma su una cosa il Mistico aveva dannatamente ragione. In molti, probabilmente anche in quella stanza, non avrebbero visto il sorgere di un nuovo giorno. Nonostante ciò, consapevole di quelle che erano le sue colpe, non poteva tirarsi indietro.
    I suoi intenti erano allineati a quelli dei Compagni non umani.

    “Combatterò al vostro fianco fino alla fine.”

    Si limitò ad annunciare con serietà il Demone Volpe, mentre soppesava le strategie proposte dai vari comandanti e dai suoi compagni. Dal suo punto di vista nessuno aveva ragione e nessuno aveva torto. Bisognava si tagliare la testa al nemico, ma dovevano fare i conti con tutte le forze avversarie prima di poter raggiungere i Capi dei Conigli. Inoltre, come Xoy aveva fatto notare, stavano quasi per entrare nel raggio d’azione delle catapulte nemiche. A quel punto non restava loro che andare all’attacco o ritirarsi se non volevano essere presi di mira prima ancora di poter ingaggiare battaglia. E in un assedio i difensori erano sempre in una posizione privilegiata.

    “Tagliare la testa del nemico è senza dubbio un obiettivo di vitale importanza. Ma in un modo o nell’altro bisogna comunque trovare un modo di avvicinarsi ed espugnare le difese dei nemici. Come contate di oltrepassare le loro mura?”


    La sua domanda fece in un certo senso eco all’interrogativo rivolto dalla Tritone alla matriarca a capo dei Petali Danzanti.




    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 100%
    Riassunto: //
    Tecniche utilizzate: //
    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Visione Notturna
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti), Vista notturna (5 punti).]

    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]

    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:
    ~Unguento di Rendalim x2
    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    Tenda di Comando

    Il monaco fa la sua richiesta e certo voi non vi tirate indietro dal dispensare consigli, suggerimenti e tattiche in base a quelle che sono le vostre esperienze. Come potete immaginare, il Samurai ben corazzato, non prende bene la vostra linea di supporto nei confronti di Kikio, che in verità gli sorride divertita del sostegno che ha ricevuto da voi tutti.
    Il Samurai con vigore tira un pugno al tavolo creando una piccola scossa tellurica che smuove le mappe e desta l'attenzione di tutti, strappa anche un gemito di soprassalto nel povero Xoy.
    Non lascerò che le sorti di questa guerra siano nelle mani di quattro ballerine!
    Una simile offesa scivola come fosse acqua su Kikio che si limita ad annuire e rispondere a tono.
    In più e più guerre le sorti sono state decise da...quattro ballerine. Ungot, stiamo decidendo il piano migliore da seguire per il bene di tutti. Non essere il solito, inutile e becero guerrafondaio.
    Sottolinea, con un certo vigore del tono, che il piano che è stato scelto, il suo, è il "migliore". Cosa che fa imbestialire ancora di più il Samurai che comincia a sciorinare una serie di improperi, tutti censurati, contro la stupidità degli altri presenti.
    Xoy continua da agitarsi con vigore, cercando di ammansire i presenti e cerca di prendere la parola più e più volte, inutile visto che Ungot lo sovrasta, fisicamente e verbalmente, prendendosi spazio e parola. Alla fine il ragazzo rossiccio gli tira una spallata, tutto timoroso e vomita rapidamente quello che deve dire.
    Stiamo scavando un tunnel per aiutare i petali ad entrare nella città!
    Il Samurai lo squadra stupefatto da una simile astuzia da parte del giovane ragazzo. Xoy sfrutta il momento per finire di spiegare.
    Abbiamo bisogno di altri due giorni per arrivare a destinazione. Da quanto abbiamo visto la maggior parte dell'esercito dei conigli è concentrato sul fronte, verso le mura. Il tunnel sbucherà poco oltre la linea difesa. Speriamo che i petali possano essere rapidi ed efficaci nella loro missione. Inoltre facendo saltare il tunnel, nella sua sezione che passa sotto le mura, potremmo spezzare anche la cinta di dfesa, almeno in parte.
    Il ruolo dell'esercito, tramite piccole schermaglie, a mio giudizio dovrebbe esser quello di guadagnare tempo. I due giorni necessari per completare i lavori.

    Kikio annuisce soddisfatta, ma il Samurai non è ancora convinto.
    E se anche doveste aver ragione, riuscire a scavare un cunicolo nella terra fredda e rocciosa di questa zona...arrivare a destinazione, far svolazzare queste ballerine, pensate poi con certezza che caduta la testa questi conigli si arrendano a noi? E se così non fosse? Come dovremmo fare? Moriremo sotto la loro furia, comunque!
    E di qui in seguito comincia un lungo battibecco a tre voci, Ungot, Xoy e Kikio che sciorinano una serie di varianti infinite del piano di base, per cercare di coprire tutti i possibili scenari possibili. Il Monaco resta in silenzio per tutta la lunga discussione, in cui potete inserirvi per arricchire il tutto con la vostra esperienza e conoscenza. Ad un certo punto il sant'uomo attira la vostra attenzione con un semplice colpetto di tosse, una cosa tanto semplice che però giunge ad irretire le vostre menti come fosse uno schiaffo. L'attenzione viene catalizzata su di lui che sintetizza il piano.
    L'esercito prenderà tempo. Così che i petali possano danzare sulla testa del coniglio.
    Tutti voi, però, avete dimenticato qualcosa di fondamentale. In queste terre, noi non siamo soli.
    Al nostro fianco danzano, vivono e combattono, le nostre primigenie entità protettrici: i Kami.
    Così come noi, sempre umilmente le adoriamo, così loro sempre magnanime possono aiutarci.
    Questa notte i Kami mi hanno comunicato che verranno in nostro aiuto. I nostri tre protettori ...

    E vi indica uno ad uno con un piccolo sorrisetto.
    Sono attesi nel bosco sacro dei ciliegi in sempre in fiore.
    Lo sgomento è chiaro sul viso di Xoy e di tutti i presenti.
    Ma...ma...quel bosco è quasi ad una giornata di cavallo da qui!
    Il Monaco si limita ad annuire.
    Siate forti, resistete, noi torneremo con i rinforzi.
    Siete d'accordo?



    Angolo del QM #2
    Una volta stabilito più o meno il piano d'azione, completato con i vostri suggerimenti, il Monaco prende parola. Il colpo di tosse è una tecnica avatar di malia paragonabile ad una consumo Alto, praticamente catalizza l'attenzione sulle sue parole. Il Monaco rivela che i Kami scenderanno in battaglia al fianco dei villaggi riuniti, e chiedono un colloquio con voi tre (che vi siete distinti per meriti durante la campagna) al fine di donarvi qualcosa.
    Se accettate la proposta del Monaco potete giocarvi direttamente la parteza verso il bosco dove vi attende il conclave dei Kami. Ovviamente durante il viaggio il Monaco risponderà alle vostre domande se ve ne fossero.

    Scadenza: 25/02/19

    Bando: Qui

     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Nello scorgere il botta e risposta fra la donna e il soldato, lo Skeksis si poggiò una zampa davanti al becco sospirando e fingendo stupore: "Oh-ho! Che lingua tagliente..." Commentò, di fronte alle parole di Kikio.

    Di seguito, si levò un battibecco interminale -ma delizioso- per diversi minuti. Lo Skeksis sghignazzò divertito di fronte a così tanto caos, sorbendo dal disagio scatenato da quella situazione similmente a un'ape che fa una scorpacciata di nettare.
    E mentre i capitani si prendevano a male parole, il mezzo-Mistico diede di gomito a Zegana, lì vicino.
    Portò una zampa di fronte al becco, sussurrandole: "Sicché, finalmente ti vedrò in azione. Mi domando se dietro alla tua aria da "donna di cultura" si nasconda o meno un pizzico di foga guerriera..."

    Quand'ecco che, sorprendentemente, a prendere la parola fu proprio il monaco. E la prese "letteralmente", invogliando i presenti a posare gli occhi su di lui mediante una malia che lo Skeksis percepì bene, ma a cui stranamente non s'oppose.
    E come avrebbe potuto, del resto? Ne riconosceva la fattura: quello era l'incanto di un essere in contatto con delle divinità. L'accolito di qualcuno, in sostanza.
    E, d'altro canto, la proposta stessa d'incontrare degli esseri superiori alla "spazzatura" con cui skekDor solitamente doveva suo malgrado intrattenersi, gli solleticava la curiosità.

    Portò le mani nelle ampie maniche della veste, mugugnando stridulamente di piacere: "Mmmh... Degli dei endlossiani che hanno effettivamente a cuore la sorte di questo semi-piano? Ora sì che sarebbe una nuova buona nuova..."
    Trascinò un passo, facendo stridere gli artigli sul pavimento: "Un giorno di cammino per andare, forse molto meno per tornare. Per me va bene."
    E, spostando i suoi occhi vermigli su Zegana e la volpe Mugen, attese di sentire anche la loro parola in merito.

    Se gli altri fossero stati d'accordo, li avrebbe seguiti subito in viaggio. Cos'era un giorno di cammino, per chi era incapace di sentire la fatica? Inoltre, svolazzando nell'aria non avrebbe nemmeno sporcato la sua bella veste

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e che gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, tramite quello che definisce "occhio interiore". Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi, delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Passiva – Auspex Spiritico]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:

     
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    L’intervento dei tre stranieri contribuì ad infiammare quella discussione già abbastanza animata. Se da un lato la Matriarca era lieta di aver ricevuto il loro supporto, dall’altro il samurai non nascose il suo disaccordo nell’affidare le sorti della guerra ai petali danzanti. Mugen non poteva comunque dargli torto. Nel caso in cui i petali avessero avuto successo, eliminati i capi dei conigli, bisognava comunque fare i conti con il resto delle loro forze. Un esercito disorganizzato e senza disciplina poteva sempre dimostrarsi un avversario molto ostico. Soprattutto se tra i suoi ranghi vi erano mostri del calibro di Akira.

    In ogni caso Xoy dichiarò di avere un piano per permettere ai petali di raggiungere l’interno della città. I suoi uomini stavano infatti già scavando un tunnel per permettere agli assassini di introdursi nella città senza dover attraversare il campo di battaglia e scalare le mura. Inoltre, il tunnel poteva anche essere fatto crollare per aprire un’apertura nella cinta muraria. Che dire, Mugen rimase sbalordito nel constatare quanta strada avesse fatto quel giovane umano da quando lo avevano incontrato per la prima volta. Se il suo piano avesse funzionato le loro possibilità di sconfiggere i conigli una volta per tutte sembravano sempre meno irrisorie. La situazione si arricchì poi di un nuovo interessante dettaglio quando la discussione venne interrotta dal colpo di tosse del Monaco, che, in un solo istante, sembrò catalizzare l’attenzione di tutti i presenti su di lui.

    A detta sua non erano soli in quella guerra. I Kami gli avevano comunicato che avrebbero dato loro aiuto e che il trio -Mugen, skekDor e Zegana- era atteso nel bosco sacro dei ciliegi sempre in fiore. Attendere a quell’incontro li avrebbe tenuti lontani dal campo di battaglia per almeno due giorni, ma al loro ritorno avrebbero avuto con loro dei rinforzi. L’Avvoltoio non sembrò pensarci due volte prima di accettare la proposta del Monaco per poi interrogare con lo sguardo le intenzioni dei suoi due compagni. Considerando quello che aveva già visto accadere in passato nelle terre dell’Ovest, Mugen era da sempre scettico nei confronti delle presunte divinità che promettevano aiuto e supporto. Tuttavia, messi da parte i dubbi personali, la Volpe valutò che se avevano la possibilità di ottenere una nuova forza per il loro esercito valeva la pena allontanarsi dal campo di battaglia. Avevano in fondo già condiviso le loro esperienze con i conigli con i loro alleati, la loro temporanea assenza non avrebbe influito sulle sorti dell’assedio.

    Gli occhi di Mugen passarono quindi da skekDor al Monaco, prima di esternare il suo giudizio draconico e lapidario.

    “D’accordo.”

    Non restava che ascoltare la volontà di Zegana prima di potersi mettere in marcia verso il luogo sacro.


    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 100%
    Riassunto: //
    Tecniche utilizzate: //
    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Visione Notturna
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti), Vista notturna (5 punti).]

    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]

    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:
    ~Unguento di Rendalim x2
    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    ZEGANA
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    All'udire i battibecchi e le disquisizioni non propriamente diplomatiche che si levano roboanti dal trio di strateghi si potrebbe affermare che nulla di buono giungerà dalla guerra imminente: nessuna linea d'azione condivisa riesce infatti a mettere d'accordo il Capovillaggio Xoy ed i due emissari Ungot e Kikio, di fatto costringendoli ad un diverbio acceso e privo di un'unica risoluzione. In effetti, al di là delle criticità che un'idea del genere può offrire, l'eventualità stessa di vagliare secondo più voci e più pensieri quella che poi andrà a costituirsi come la scelta da intraprendere allieta Zegana per il metodo con cui essa si adopera -adusa ad un confronto collegiale, la Portavoce rilancia l'affinamento della tattica suggerendo ella stessa dei punti deboli per i quali sarà da trovarsi un'adeguata soluzione.

    Si profila più che altro come un'opzione assai rischiosa: abbiamo già avuto modo di constatare che i conigli si muovono con piena padronanza tramite cunicoli sotterranei e ciò lascia aperta la possibilità che il nostro disegno venga riconvertito in un loro punto di forza.

    Ciò ch'ella oppone, dunque, è la consapevolezza che l'incursione tramite tunnel al di sotto del suolo non deve trasformarsi in un'arma a doppio taglio -e cioè che sarà bene impedire in ogni modo che il nemico s'impossessi della galleria inizialmente pensata per penetrare oltre la linea di resistenza all'assedio.
    Di qui, smettendo il fulcro dei consiglieri militari per rispondere alla divinità decaduta, con il consueto aplombe che la contraddistingue la tritone si rivolge anzi allo Skeksis ed ai suoi vaneggiamenti beffardi:

    L'una non esclude l'altra, invero, per quanto nel mio caso non saranno fanatismo nè fervore ad alimentare il motore primo del mio agire. Già dovreste saperlo perchè ve l'ho anticipato a suo tempo: analisi e raziocinio sono i colpevoli d'ogni mia scelta.

    E così, senz'altro spendere a vantaggio del Mezzo-Mistico, la capogilda dell'Alleanza Simic lascia che la propria attenzione possa essere catturata da un singolo colpo di tosse del Monaco -in maniera non molto dissimile da come ella stessa è solita compiere facendo rintoccare al suolo il proprio tridente. Il saggio espone il desiderio di condurli presso una foresta dalle peculiarità incredibili (specie per una botanica, che all'eterna fioritura deve opporre scetticismo ed ipotesi d'innaturalezza), nonostante il presente viaggio li separi per non meno di due giornate dal restante accampamento dei ribelli di Umezan; vuoi per diffida nei confronti del soprannaturale, vuoi per l'avventatezza della paventata separazione, vuoi anzi perchè la malia del vecchio si pone sospetta (e per nulla smentita dalla fama ch'egli possiede, giacchè pure l'infiltrato dei conigli aveva a suo tempo dato prova d'essersi guadagnato la fiducia di Nubi Incrociate), ma Zegana trattiene il proprio giudizio ben oltre i compagni zoomorfi e non lo enuncerà prima di una lunga -e retorica- riflessione.

    Così vi hanno comunicato, dunque. E null'altro hanno riferito a riguardo della disperata situazione in cui versano queste terre? Nessun accenno di questi spiriti protettori alla sciagura politica che da mesi si sta consumando nel Presidio?
    Il soprannaturale ed il divino perdurano per la fede che la gente semplice concede loro, ma ancor più per i riti che chi governa impone in qualità di canone: sono certi, questi Kami, che sia io un buon partito per il loro volere? Non ho mai fatto mistero di negare qualsivoglia autorità degli spiriti sul mondo materiale nel quale io -e voi pure- viviamo.

    E con quest'ultima, rigidissima critica la Portavoce discesa da Laputa appositamente per proseguire la Campagna d'Ovest contro i conigli interroga il Monaco circa l'evenienza effettiva che i Kami la vogliano tra i prescelti: se anche i tempi sono estremi -e pure le misure di contro promettono d'esserlo- appellarsi a Zegana per propugnare il volere di divinità e consimili non è sicuramente la scelta più saggia, nè tantomeno la più immediata.
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    Bosco

    Il viaggio, come vi è stato anticipato sarà piuttosto lungo, ma in compenso vi hanno fornito dei grandi stalloni ben equipaggiati (con tanto di cuscini) ed una buona scorta di riserve. Oltre voi tre ed il Monaco ci sono anche altri due soldati armati di picche nel caso in cui doveste trovare qualche Youkai; la zona dovrebbe esser tranquilla, ma meglio essere previdenti.
    Durante il trasporto il Monaco vi spiega meglio la situazione: nel Presidio Ovest i Kami sono sempre stati presenti, a mò di spiriti protettori; in ogni casa vi era un piccolo altare e gli abitanti offrivano piccoli doni e soprattuto preghiere a queste entità benevole. Riconosciute ed attese in trepidante gioia erano le feste dei raccolti, dove i Kami della primavera erano liberi di sprigionare tutto il loro potere facendo fiorire interi campi. Numerose erano, poi, le segnalazioni di piccoli procioni o volpi che riportavano i bambini a casa dopo essersi dispersi in una foresta, o accudirli durante una lunga e fredda notte. Insomma, i Kami sono stati adorati ed hanno sempre ripagato la popolazione con il loro favore.
    Poi tutto è cambiato.
    Con le tirannie che si sono succedute la fede si è incrinata, nel momento di difficoltà è molto più semplice chiedersi "perchè non fanno nulla?" piuttosto che mantenere salda la fede. I monaci, i santoni, si sono sforzati ed immolati, ma pian piano quel legame saldo e forte che esisteva si è affievolito; e quasi come se i Kami fossero rappresentazione della fede, hanno perso potere mentre gli Youkai han via via assediato tutta la regione. L'equilibrio si è rotto ed ora va ristabilito.
    Da quando il movimento della "redenzione" ha preso vita le cose stanno lentamente cambiando. I santoni sparpagliati per i villaggi stanno tornando ad infondere la fede nella popolazione e così i Kami stanno tornando pian piano ad illuminare le vite degli abitanti del Presidio Ovest. L'unione dei villaggi capitanata da Xoy, ovviamente, non è da meno, anzi si potrebbe dire che è centrale in questo movimento. Da qui la presenza del Monaco nelle posizioni di comando. Le vostre azioni, la difesa dei bisognosi del villaggio, la lotta ai conigli, ha lasciato un segno nella popolazione (spostando di molto il "gradimento" verso gli estranei ed i diversi) e di rimando anche nei Kami.
    Segni si, ma piccoli. La loro protezione è venuta meno a causa dei nostri peccati.
    Ora le cose stanno cambiando e questa convocazione ne è la prova.
    Nessuno vi chiede di avere fede nei Kami, ma loro sono disposti ad aiutarci attraverso voi.

    Il motivo e la necessità che siate proprio voi e non altri è una questione ancora oscura, anche allo stesso Monaco che come potete ben immaginare voleva esser il primo a votarsi a questa causa. Insomma, a quanto pare non è questione di fede, la fede permetterà ai Kami di operare attraverso voi, in che modo? La risposta è celata nel boschetto che pian piano riuscite a scorgere all'orizzonte. I cavalli ed i venti sono stati favorevoli e siete giunti con un paio di ore di anticipo rispetto la tabella di marcia.
    Giunti al limitare del boschetto, invero piuttosto anonimo e nemmeno troppo grande, scendete dalle cavalcature che vengono portate ad abbeverarsi poco più in là dai soldati dove scorre un piccolo fiume. Ora che siete vicini notate che si tratta di alberi strani, sembrano sequoie, ma più basse e tozze, inoltre la corteccia rossa è finemente incisa, quasi che ad occhio distratto nemmeno notereste le minute iscrizioni presenti lungo tutta la lunghezza del fusto: si tratta di preghiere incise con cura e dedizione. Gli alberi sono assiepati tra loro e creano una barriera fitta fitta che vi costringe in alcuni punti a muovervi di lato.
    Procedete pure lungo questo piccolo sentiero, arriverete in una radura al cui centro è presente un altare di pietra.
    I Kami vi attendono lì.

    Così il Monaco vi sprona a proseguire. Zigzagando nel bosco, umido ed ombroso, sentirete una serie di sguardi che si fissano su di voi. Vi seguono o forse vi guidano. Basteranno un paio di minuti di cammino per giungere ad una piccola radura, poco più di sette metri di raggio, al cui centro è presente un basamento di pietra circolare. Sulla pietra trovate tre creature ad aspettarvi: un procione marroncino, una volpe acciambellata ed una gru bianca e nera che svetta rispetto i due colleghi. I tre animali appena giungete vi osservano con attenzione. Percepite, anche se non dotati di particolari doti, che l'aria è cambiata, c'è qualcosa di mistico nell'aria, un peso che vi spinge a capire che chi vi è davanti è ben oltre quello che appare. Piccoli e vispi occhietti popolano i rami del bosco, tutti fissi su di voi.



    Angolo del QM #3
    Semplice post di transizione/viaggio. Il Monaco vi spiega meglio la situazione religiosa del presidio e la funzione dei Kami.
    Arrivatia al boschetto, con un discreto anticipo rispetto la tabella di marcia, vi trovate davanti tre animali che sembrano esser ben altro.

    Scadenza: 06/03/19

    Bando: Qui



    CITAZIONE
    Piccola correzione, il terzo animale è una gru!


    Edited by Stanfa - 5/3/2019, 11:26
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    "Tch... Piccola miscredente... Dovrei polverizzarti sul posto, per queste tue parole." Bofonchiò a mezza bocca lo Skeksis, sentendo il dire di Zegana riguardo alla fiducia -e alla fede- che lei riponeva negli dei.

    Sentendo il racconto del monaco riguardo ai Kami, skekDor non poté fare a meno di operare un paragone con il cosidetto "Aeon", la presunta divinità artefice della creazione di Endlos. Se gli dei dell'Ovest erano stati tanto meschini dall'abbandonare i loro sudditi solo perché essi mancavano di fede, senza redarguirli a dovere in merito, poteva forse essere che Aeon stesso si fosse distanziato dalla sua "creatura", in quanto stizzito dall'ignoranza e dall'incredulità generale?
    Era forse qualcosa su cui riflettere.

    Sceso dal suo cavallo, lo Skeksis rimase sospeso a un palmo dal suolo, seguendo il monaco all'interno di un boschetto di mistica fattura, per via dell'aspetto inusuale delle piante che lo costituivano. Senza contare il numero di preghiere su di esso incise, segno inequivocabile del fatto che quello fosse terreno sacro.
    Gli artigli scivolarono sulla nuda corteccia di uno dei tronchi, e il mezzo-Mistico si lasciò andare a un sospiro di malinconia: "Sigh... Fortunelli. Fa piacere avere degli accoliti..."

    La marcia condusse il trio proprio al centro del bosco, lì dove era presente una radura con un'altare di pietra. Via via che lo Skeksis si faceva vicino all'origine del luogo in cui avrebbe incontrato le divinità, si lasciò andare a diversi mugugni striduli di piacere.
    Probabilmente, sarebbe stato seccante per i suoi compagni di ventura sentirlo vocalizzare a quel modo, ma il motivo di tanto giubilo sarebbe stato presto chiaro a tutti.

    Lì vicino alla pietra, tre animali se ne stavano in attesa. Tre comuni animali, a un occhio disattento... Ma skekDor non poteva sbagliarsi.
    Sghignazzò sotto i baffi, ponendo educatamente una zampa davanti al muso, e mormorò: "Ihihih! Forma inconsueta, la loro... Ma d'altro canto, così è più facile per i mortali sopportare la loro presenza..." Bisbigliò, in un monologo apparentemente rivolto a sé stesso, ma che Zegana e Mugen avrebbero sentito senza problemi

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
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    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e che gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, tramite quello che definisce "occhio interiore". Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi, delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Passiva – Auspex Spiritico]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:

     
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    ZEGANA
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    Del tutto decisa ad ignorare bellamente lo scorbutico pennuto viola (che non manca mai di ribadire la propria teologia vetusta), Zegana si ritrova invece a dover gestire una problematica organizzativa non di poco conto: per raggiungere la già citata meta mistica le si richiede infatti di montare un cavallo e -al di là ch'ella non sia avvezza a bestie di tal genere, dal momento che altre son le specie diffuse nei luoghi da cui la Portavoce proviene- ancor più di segliere se rinunciare al famiglio legnoso che si porta appresso oppure spronarlo tal pari affinchè tenga il passo con i destrieri. Peccato che, anatomicamente scomoda nel porsi cavalcioni allo stallone, la dignitaria preferisca accostarsi all'animale secondo gli usi ed i costumi di altre dame affini a lontane culture: pur facendosi aiutare nella salita, la tritone dagli sgargianti colori opta sin da subito per una moda amazzone, di fatto sporgendo dal medesimo lato entarmbi gli arti inferiori. Per quanto riguarda il compagno elementale, invece, ella si decide a lasciarlo presso il concilio di guerra, ovviando così alle criticità del trasporto ed evitando al contempo di spendere preziose energie per richiamarlo dalla piega dimensionale in cui potrebbe stiparlo.
    E così l'intero viaggio si svolge grossomodo in un'ossequiosa tranquillità condivisa. Là giunti, però...

    Non erano ciliegi a doverci attendere?

    Con un taglio retorico ma senza trasudare alcun offesa o emozione, la capogilda dell'Alleanza Simic rimarca ciò che le preme più d'ogni altro: ella era curiosa ed al contempo dubbiosa dei paventati alberi in perenne fioritura... ma va da sè che, essendo i presenti di tutt'altro ordine e genere, ben difficile le sarà osservare i pallidi vessilli promessi dal momento che sequoie e consimili non li hanno ancora sviluppati da un punto di vista prettamente evolutivo: lo sguardo della scienziata si fa infatti affilato quanto puntuale, pronto a disquisire in ambito tecnico di quanto ella può dirsi maestra ed esperta.

    O il volere dei Kami che ci hanno invocati è in grado di trascurare simili mondanità terrene?

    La vena polemica lascia intendere che ciliegi o sequoie non muteranno le sorti della guerra -questo è vero- ma che presentarsi in fallo non depone a favore di chi ha richiesto l'espressa presenza nientemeno che di Zegana. Per contro, in maniera molto -fin troppo!- velata, le suddette parole servono pure come monito all'altra divinità presente, ricordandole che lo status ultraterreno va sempre e comunque a scontrarsi inevitabilmente con la concretezza del mondo corrente.
    Senza tardare ulteriormente le istruzioni, tuttavia, anche la creatura anfibia dagli occhi d'ambra vedrà di procedere lungo il sentiero ed al contempo osservare come la scorza dei fusti sia stata scarnificata per lasciar spazio a finissime scritte di matrice antropica: atti di fede che cercano una più solida sostanza, giacchè comprensibilmente i tempi non aiutano certo gli sparuti (e spauriti) devoti. La curiosità della tritone, invero, cade piuttosto sull'anomala disposizione della vegetazione che circoscrive l'imminente radura: pur somigliando a conifere un poco più modeste, se davvero di sequoie si tratta esse dovrebbero lasciare tra loro sufficienti spazi da permettere un'adeguata crescita di tutte -vale a dire che, a differenza d'altri individui, quelli appartenenti a questa cerchia non hanno motivo di assieparsi gli uni sugli altri. Chi ne è dunque il responsabile? Che sia per davvero un giardino artificioso quello nel quale Zegana s'è appena introdotta? Una sorta di tempio -di santuario votivo- eretto da quei medesimi locali che si son prodigati a decorarne le pareti semi-spontanee?
    Per ora, rispettosa del silenzio e dell'ignoto, la più aliena al consesso attuale si limiterà ad osservare la conformazione della radura ed i suoi tre inerti inquilini... ritrovandosi tuttavia a pensare che, ciascuno alla sua maniera, i tre totem antistanti richiamano significati popolari legati all'astuzia, al mutamento e all'inganno. Esattamente come se il Monaco avesse giocato loro un brutto tiro.
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    Il viaggio verso il bosco sacro sembrò procedere in modo abbastanza tranquillo. Gli avevano persino fornito dei cavalli per risparmiare le forze e procedere spediti verso la destinazione. In caso di imboscata potevano poi contare su un paio di soldati in più dalla loro parte. Insomma, era chiaro che non solo i Kami avessero un grande riguardo per loro, ma che avevano anche guadagnato un certo prestigio nell’unione dei villaggi capitanata dal giovane Xoy. Durante il tragitto il monaco li mise poi al corrente della storia dei Kami dell’Ovest, mescolando folklore, religione e storia del Presidio Occidentale in un unico racconto. Il movimento della Redenzione che aveva preso piede di recente stava facendo rinascere la fede nei Kami e come conseguenza delle loro azioni a difesa dei popoli occidentali quegli spiriti protettori avevano deciso di convocarli.

    Con un anticipo di diverse ore sulla tabella di marcia il manipolo di eroi giunse finalmente al bosco sacro di ciliegi sempre in fiore. Come fece giustamente notare Zegana, in quella macchia in cui dovevano addentrarsi, non c’era traccia di alcun albero di ciliegio, ne tantomeno di un ciliegio in fiore. Il monaco li invitò comunque a proseguire, indicandogli il cammino da prendere e rimanendo indietro con gli altri soldati e con le cavalcature.

    I tre si fecero quindi avanti nel bosco umido e ombroso dove a Mugen sembrò di avvertire un chiaro cambiamento d’atmosfera. Quando poi giunsero finalmente alla radura centrale che ospitava l’altare in pietra trovarono ad attenderli tre creature: un procione, una volpe ed una gru. Al loro arrivo le creature spostarono lo sguardo su di loro, studiandoli.

    Non sapeva come spiegarlo ma il Demone poteva avvertire che quelli che aveva di fronte non erano semplici animali e che quell’incontro aveva molti più spettatori di quanti ne potesse consciamente percepire.
    Reduce dall’incontro con la Principessa dei conigli la Volpe era diventata molto più diffidente e sospettosa verso quel genere di sensazioni, presentimenti e istinti. Qualcuno avrebbe potuto anche definirlo giustamente paranoico, ma questa volta non era da solo. Uno dei suoi compagni vantava infatti una natura divina e dai suoi commenti divertiti sembrava proprio che quelli che avevano di fronte fossero i famosi Kami di cui gli aveva parlato il Monaco. Dalle parole di skekDor sembrava infatti che avessero scelto di apparire in quella forma per facilitare le loro interazioni con i mortali.

    Avrebbe preferito quindi lasciare all’Avvoltoio, che conosceva senza dubbio meglio gli esseri con cui avevano a che fare, il compito di interloquire con loro per primo. Ma quest’ultimo sembrava molto più preso dai suoi monologhi che dall’avviare un vero e proprio dialogo. E Mugen era altresì preoccupato di ciò che la Tritone avrebbe potuto dire ai Kami in ascolto e dai toni che avrebbe potuto riservare loro. Così, suo malgrado, fu il primo a prendere la parola, cercando di mantenere un tono reverenziale e rispettoso.

    “Eccoci. Abbiamo risposto alla vostra chiamata.”



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: ottime
    Energie: 100%
    Riassunto: //
    Tecniche utilizzate: //
    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Visione Notturna
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti), Vista notturna (5 punti).]

    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]

    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:
    ~Unguento di Rendalim x2
    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    Cra

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    Bosco

    Zegana, attenta, è l'unica a notare la plateale incongruenza. Vi era stato promesso un bosco di pesco in fiore, sempre in fiore, ed invece davanti a voi c'è una muraglia di alberi scolpiti. Siete proprio sicuri di essere nel posto giusto? E se il Monaco fosse un traditore amico dei roditori? E tutto ciò che ha fatto è semplicemente un piano per separarvi dagli altri e privarli del braccio armato?
    Invece, no.
    La storia che vi racconta il Monaco è assai più triste. Un tempo questo bosco era realmente formato da ciliegi sempre in fiori, cosparsi da misticismo e potere dei Kami, quando il sistema adorazione-elargizione era ancora funzionante. Quando i demoni si sono riversati su queste terre il bosco è stato distrutto ed i Kami messi in fuga. Ora che la situazione comincia ad essere ristabilita, o almeno si avvicina vagamente alla normalità, le popolazioni hanno provveduto a ricreare il luogo sacro. Non ciliegi, ma tristi betulle incise con le preghiere della popolazione.
    Quando giungete a cospetto delle divinità incarnate in quei tre piccoli animali lo sgomento è una reazione adeguata. Una lieve brezza smuove le fronte e qualche foglia cade al suolo, notate che qui e lì, raramente, vi è anche qualche petalo rosa coome fosse di ciliegio. Il Monaco vi ha spiegato che quando i Kami torneranno al loro antico splendore, anche il bosco tornerà quello di un tempo. Il processo di mutazione è iniziato, ma è ancora indietro.
    Vi siete battuti con coraggio, dedizione, avete sposato una causa che non vi apparteneva in prima persona eppure avete dedicato le vostre energie e messo in gioco la vostra vita per il bene delle nostre popolazioni. La cosa ci ha colpito.
    E' la piccola volpe rossa acciambellata a parlare. Parlate non è il termine adatto, visto che la sua voce rimbomba direttamente nelle vostre menti, è una voce calda, femminile che vi ammalia. Quello che viene detto cozza con quello che la volpe fa, svogliatamente acciambellata nel suo pelo rossiccio, alza appena la testolina e torna a sonnecchiare pigramente.
    Inoltre siete gli unici, per attitudine e resistenza a porterci aiutare.
    Quel termine che viene utilizzato vi suona strano, anche se non è una voce reale a parlarvi. La flessione utilizzata dal Kami vi fa presagire che non c'è nulla di buono. E questo spiega anche perchè proprio voi e solo voi siete stati convocati a dispetto della vostra fede o dei vostri convincimenti.
    Non abbiamo modo di intervenire direttamente sul campo di battaglia, siamo ancora confinati in un limbo, ma con il giusto tramite, potremmo aiutarvi.
    La gru solleva il becco con un gesto secco e ne scaturisce una brezza leggera che si limita a sollevare tre petali di ciliegio che come mossi da fili invisibili volteggiano verso di voi, si fermano continuamente accarezzati dal vento, davanti a voi.
    Volge il palmo della vostra mano ed invocate chi di noi vi è più affine. I vostri corpi sono adatti alla convivenza, ma questa deve essere pacifica e fatta di affinità. Evocate ciò che accarezza le corde del vostro spirito e giungeremo da voi. Concentratevi, invocateci e vi doneremo enormi poteri, tali da ribaltare le sorti di questa battaglia.
    Ed i petali restano a volteggiare davanti a voi in attesa della vostra invocazione, della vostra scelta.


    Angolo del QM #4
    I Kami vi rivelano il loro piano: non potendo agire direttamente utilizzeranno voi come tramite donandovi i loro poteri. Vi viene richiesta una invocazione all'aspetto della natura, manifestazione, evento, ecc che è più affine la vostro personaggio. E' gradita adeguata introspezione ed una scelta coerente, in quanto se non ci fosse l'adeguata affinità potreste pagarne le conseguenze.
    Ovviamente siete liberi di rifiutare il dono dei Kami.

    Scadenza: 14/03/19

    Bando: Qui

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Come concordato per MP, aggiungo da questo post la nuova Passiva di skekDor, ovvero l'Auspex radar. Avrei dovuto farlo nel post scorso, ma... il real mi sta impegnando più del dovuto e me n'ero dimenticato XD Chiedo venia


    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    2euoc53


    Alle prime parole dei kami, lo Skeksis roteò le palle degli occhi, battendo la lingua sul palato secco.
    "Tch! Non balziamo subito a bislacche supposizioni, per cortesia... Se ho affrontato tutto questo è solo perché la noia per me è una sofferenza ben peggiore, e voi dovreste saperlo."

    Ad ogni modo, come del resto il mezzo-Mistico già aveva inteso, ciò che gli dei proponevano era di donar loro temporaneamente poteri ultraterreni, sommando di fatto la forza dei presenti a quella dei tre animali totem.
    skekDor, com'era prevedibile, fu il primo a farsi avanti.
    Ignorando bellamente le chiacchiere dei suoi compagni di ventura, in un atteggiamento che a un occhio inattento sarebbe forse stato coerente con la sua indole, ma che forse per Zegana sarebbe potuto apparir sospetto: neanche lui era tanto avventato, dopotutto...

    "Prenderò in prestito questo vostro dono, e ne sfrutterò i poteri per vedere i vostri nemici piegarsi e cadere di fronte ai miei piedi. Che sia fatta la scelta, dunque!" Esclamò, agitando una zampa al vento con fare teatrale.
    I suoi artigli bramosi si chiusero e si strinsero attorno al petalo di ciliegio, mentre nuove parole scorrevano fuori, come un fiume in piena, dalla sua gola quasi riarsa, tanto era rauco il suono della sua voce.
    "Non ho interesse per i mortali di Endlos, ma diversamente è per gli dei miei pari... E dunque scelgo il procione, o meglio dovrei dire, il tanuki. Le mie aspirazioni e i moti del mio spirito mi rendono spesso propenso all'inganno, sebbene in una via ben più "pura" di quella ostentata dai gretti saltimbanchi da strada... Saremo una buona accoppiata, ne sono sicuro." Mormorò, leccandosi il becco.
    Ovviamente, lo Skeksis si guardò bene dal rivelare di esser altresì avezzo a condividere il corpo con un'altra essenza, poiché questo era del resto stato il suo destino, fino a qualche settimana prima.

    Roteò il pugno chiuso verso l'alto e allentò appena la presa sul petalo, lasciando che il vento soffiasse tra le sue dita: "Forza, mio caro. Vieni a me..."

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e che gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, tramite quello che definisce "occhio interiore". Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi, delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Passiva – Auspex Spiritico]

    - Servitore inosservato:
    Si tratta dello spirito dell'ex-capitano del vascello fantasma Graogramàn. skekDor ne ha divorato l'anima, costringendolo di fatto a diventare il suo servo fino a che ne avrà voglia. In quanto semplice fantasma privo di un'essenza a cui appigliarsi, lo spirito non può esser percepito dai comuni sensi, e non è in grado d'interagire in alcun modo con la materia circostante. La sua voce può inoltre esser percepita solo dallo Skeksis, che lo utilizza per sondare l'ambiente circostante [Abilità Passiva – Auspex Radar]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

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    Fu la Volpe acciambellata a rispondere al saluto del Demone. Con quella sua voce calda e femminile, che rimbombava direttamente nelle loro menti, spiegò ai tre eroi di come le loro azioni li avessero colpiti. Avevano messo in gioco le loro stesse vite per la salvaguardia di un popolo che non era il loro e questo non poteva che renderli degni ai loro occhi. La ragione che però aveva spinto i Kami a convocare proprio loro risiedeva nel fatto che erano gli unici con la resistenza adeguata a poter ricevere i loro doni. Le divinità infatti non potevano intervenire direttamente sulle sorti della battaglia, ma avevano bisogno di un tramite a cui donare parte del proprio potere. Ecco quindi spiegato il ruolo di Mugen, skekDor e Zegana.

    Così, ad un gesto secco della gru, tre petali di ciliegio si sollevarono da terra per volteggiare e fermarsi di fronte ai tre compagni, in attesa che invocassero il potere che veniva loro offerto. Il primo a farsi avanti fu skekDor, che richiamò a se i poteri del Dio Procione.

    Gli occhi dorati di Mugen si posarono quindi sulla Volpe acciambellata. Veniva chiesto loro di invocare il Kami a loro più affine e nel suo caso questo non poteva che -scontatamente- essere la seconda Volpe lì presente. Anche se a dire il vero nessuno dei due era davvero una semplice volpe.
    Volse comunque il palmo della mano verso il petalo e cominciò la sua invocazione.

    “Divina Volpe, una parte della nostra natura più intima coincide.”

    Lui non era semplicemente una Volpe antropomorfa, come lei non era semplicemente una Volpe senziente. Lui un Demone, in lui scorreva il sangue degli antichi demoni Volpe, mentre lei era una vera e propria forza della natura, un’entità sacra dedita a proteggere chi aveva bisogno di aiuto. Lui era un guerriero e un cacciatore, ma che aveva votato la sua spada e i suoi artigli alla difesa dei più deboli. Eppure, nella battaglia che stavano per affrontare, la sua forza da sola non sarebbe bastata. Quei conigli non erano degli avversari semplici da affrontare. Più volte la classica dinamica di preda e predatore era stata ribaltata da quando era giunto nel villaggio di Umezan.

    “Donami la tua forza per affrontare i nostri nemici…”

    Non solo. Quei conigli erano anche riusciti ad ingannare i suoi sensi e i suoi istinti. Ed una Volpe che dubitava dei suoi istinti era destinata a soccombere. Eccolo quindi invocare quel secondo aspetto della loro natura.

    “… e i tuoi istinti per vedere oltre i loro inganni e i loro sortilegi.”



    CITAZIONE
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    Energie: 100%
    Riassunto: //
    Tecniche utilizzate: //
    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Visione Notturna
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti), Vista notturna (5 punti).]

    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]

    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)


    Equip:
    ~Unguento di Rendalim x2
    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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