Botanica - Prima esercitazione

[Lowarn Galanodel, Montecristo, Salazar Severus Marvolo, Thory Mush]

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    L'avviso sul bando parla chiaro: Zegana, una docente novizia da poco in servizio presso il Magisterium laputense, terrà una serie di lezioni a tema botanico aperte a qualsivoglia studente si mostri volenteroso. Persino i dettagli appuntati in calce sono precisi e non lasciano ombra di dubbio: otto saranno i moduli lungo cui si svolgerà il corso, ciascuno rivolto ad un esiguo numero di partecipanti poichè la natura teorico-pratica prevista meglio si confà ad una ristretta cerchia che non ad un'ampia platea. Per quanto concerne l'interesse dell'insegnamento, invece, l'avviso affisso in bacheca sintetizza i temi principali entro i domini del sapere arcano e scientifico, focalizzando anzi l'attenzione sui fondamentali della biologia vegetale ed ancor più sull'interazione del mondo antropico con gli organismi che costituiscono il regno Plantae. Ultima ma non ultima, la specifica di dove si terranno le ore di didattica frontale -e contestualmente pure quelle di esercitazione immersiva- indica in Chlorenchyma il fulcro dell'attività proposta.

    Chlorenchyma. Un nome misterioso, alieno e carico di aspettative. Un termine che non sfigura affianco ad altri lemmi propri degli arcanisti -una voce che agli ingenui potrà suonare come un glifo ermetico o come un incanto codificato. In realtà, un vocabolo estero che fa del tecnicismo e della puntualità il proprio scopo principe: di fatti si tratta di una descrizione concretizzatasi in lessico ma -ovviamente- nel contesto dell'Accademia di Magia essa assume pure la funzione di nomea per un'aula perennemente prenotata dalla suddetta Zegana. Un'aula nuova, o meglio, recentemente rinnovata; un'aula che qualcuno vocifera esser diventata uno studio improprio per la docente novizia ed i suoi progetti di ricerca; un'aula aperta al pubblico, invero, dal momento che nelle intenzioni della Portavoce non v'è segreto o conoscenza da tener per sè e così sottrarre al comune intelletto. In questo, va sottolineato, la linea di pensiero di Zegana ed il Rettorato si son trovati subito concordi -laddove la benedizione di Āciriyar ancor meglio giustifica un tale proposito di comunanza e diffusione.

    Ma Chlorenchyma è, per certi versi, qualcosa di anomalo entro la quotidianità della scuola e di chi la frequenta: mancano infatti i canonici banchi a porre ostacolo negli spazi della stanza, niente lavagne su cui tracciare formule e dizioni d'incantesimo, nessuna strumentazione tecnica per miscelare composti alchemici nè pietre e simili ninnoli da utilizzare quale focus per pratiche arcane. L'interno di Chlorenchyma, in effetti, è incredibile quanto irreale -appena varcata la soglia appare chiaro che la stanza si proietta verso un'infinito che non è logicamente possibile: enormi pannelli ricoperti da una rigogliosa erbetta si accostano gli uni agli altri secondo incastri imperfetti andando a costituire un puzzle dove tessere dai vistosi bordi in pietra cercano di aderire tra loro pur lasciando numerose lacune. Ed è tutto qui: l'ambiente pare un'eterna ripetizione di questi pochi elementi -persino le voragini che si aprono tra i limiti dei singoli pezzi non fanno che condurre ad un altro giro di tessere (in un qualche modo in perpetuo ma impercettibile movimento, così che a tempo debito tutte trovino posto in primo piano).

    Ad un più attento sguardo, tuttavia, molti più sono i dettagli che sanno punteggiare questa prima, grezza visione: la stanza si prolunga in quel che pare un corridoio, che quindi potrebbe condurre in un qualche luogo specifico; ancora, fiori dei più vari germogliano tra l'erbaggio che pavimenta le colossali zeppe, differenziando le une dalle altre per la diversità e l'abbondanza relativa delle singole specie; ed al centro delle zolle -al centro di ognuna di esse- si erge una sorta di semisfera sfaccettata e vagamente saponosa, cangiante nei colori e nell'opelascenza eppure immobile ed incredibilmente rigida. Un nucleo bizzarro, tutt'altro che d'immediata comprensione ma altrettanto indubbiamente foriero di un qualche significato considerata l'abbondanza e la regolarità con cui esso si ripresenta al centro d'ogni pannello.

    Se già quanto vi si offre agli occhi non fosse abbastanza, su tutto il resto una nota di colore in piena dissonanza con le sfumature verdi e pastello onnipresenti è in grado di cogliere senza ulteriore indugio le vostre percezioni: una macchia che alterna grigi, blu ed azzurri staziona ritta ed inflessibile accanto ad una delle succitate bolle lattiginose, lasciandovi intendere che -unica presenza rinvenibile in quell'aula- l'estranea figura di una tritone (o di quel che potrebbe assomigliarle) sia nientemeno che quella della docente prevista. A voi dunque l'onore di calcare la stanza e penetrare entro i recessi della reiterata Chlorenchyma, a voi l'onere di approcciarvi all'ignota Zegana e comunicarle la vostra volontà di apprendere quanto ha da offrirvi.
    1° TURNOSCADENZA: 22/02/2019, ORE 23:59.
    Benvenuti alla prima lezione del ciclo Botanica!
    Non penso ci sia molto da dire, dal momento che questo primo post -molto semplice, invero- serve principalmente per ambientarvi entro la location che Zegana gestisce presso il Magisterium. Laddove non la conosceste, potete trovare la descrizione di Chlorenchyma a questo indirizzo, ma ovviamente fate riferimento al corpo del presente post per ogni altro dettaglio visibile. Considerate inoltre che -nonostante l'aula sia di pubblico accesso per gli scopi che si prefigge- il compimento dei lavori è molto recente e quindi il giardino non è ancora così conosciuto: in altre parole, se non siete assidui frequentatori del Magisterium (o non conoscete personalmente Zegana) probabilmente sarà questo il vostro primo ingresso entro la stanza nè vi sarà immediatamente chiaro il funzionamento dei pannelli descritti.

    Per ogni dubbio, incertezza o domanda vi rimando allora al bando o ai canali privati di cui più o meno tutti avete conoscenza. La scadenza è volutamente lunga per lasciarvi ampio margine (e anche perchè questa non è una scena particolarmente frenetica).


    Edited by AnimeHunter - 7/10/2019, 11:49
     
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    Questo semipiano è strano.
    Il suo primo incontro è avvenuto con una specie di licantropa che gli ha spiegato come funzionavo le cose. Peccato che ha poi trascorso settimane e settimane cercando di sfuggire a pupazzi di neve che erano stati descritti come spie oscure dell'Alfiere del Nord. Ha perso, in malo modo, altre settimane per trovare le informazioni di cui aveva bisogno. E' stato ingannato dalla licantropa, non gli è chiaro il motivo, e questo gli ha fatto perdere settimane e settimane di tempo prezioso.
    L'Oscuro padrone è disperso in questo semipiano, ma non ne conosce la forma e l'ubicazione. Realisticamente impiegherà anni ed anni per riuscire nel suo scopo, ma certo non demorderà.
    Lungo il cammino, però, si è reso conto di dover necessariamente aggiungere delle soste, tappe necessarie ad ottenere i suoi vecchi poteri, strumento fondamentale per l'adeguato riuscita della missione. E' indispettito da questa situazione, ma non teme il tempo tiranno. Riavrà i suoi poteri, avrà la sua vendetta sulla licantropa. Troverà l'Oscuro Signore. Tutto a suo tempo.
    Nelle settimane passate a nascondersi ha compreso che i suoi poteri sono funzionanti, in maniera leggermente diversa, ma restano ancora utili. A mano a mano sta aggiornando il suo grimorio risvegliando le vecchie conoscenze. Anche così, avrà bisogno di tempo, ma è pur sempre necessario. A tal proposito ha ben pensato di risvegliare gli studi di una branca desueta, circa, ache nel suo mondo: l'erbologia. Evocare piante aggressive, utilizzare potenti veleni, è qualcosa di rapido, immediato, e non necessita di lunghi o lunghissimi studi per trovare la giusta conversione magica.
    Nei suoi studi ha appreso che in questo mondo esistono due luoghi per approfondire questo aspetto: il Presidio Est con la sua biblioteca o quello Errante con il suo Magisterium. Raccogliere indizi ed informazioni gli ha tolto tempo, ma alla fine ha deciso di mettersi in marcia verso Laputa.
    Qui ha appreso dell'esistenza di alcune lezioni di botanica. Perfetto. Finalmente i suoi piani stanno seguendo la giusta via.
    Come gli è stato spiegato si è diretto i un'aula della strana e magica costruzione. Sente di rivivere i tempi in cui frequentava le Accademie di Magia. La cosa gli ha strappato ben più di un sorriso. Per l'occasione ha indossato una camicia bianca con un bavero setoso, un comodo pantalone nero ed una mantella elegante. I capelli quasi bianchi stretti in una coda fasciata con del raso nero. La bacchetta sempre al suo fianco.
    E' entrato nell'aula dedicata e si è trovato davanti ad un caleidoscopio mirabile di magia.
    Questo semipiano, a quanto pare, ha ancora delle sorprese.
    Avanza nello strano giardino avvicinandosi a quella che sembra essere il corrispettivo della Professoressa Sprite...la ricorda meno blu.

    Equipaggiamento: Bacchetta
    Mana: 100%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive

    Attive
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    Thory e Mr.Doge erano emozionatissimi di partecipare ad una lezione di.....qualcosa. In verità, ignoravano su quale materia si basasse la lezione, sapevano solo che c'entrava con delle piante e con una donna-pesce, ma non era importante. Il loro unico interesse era solo seguire una lezione, come si fa in genere nelle scuole. Dato che il ragazzo ha sempre vissuto in casa con Doge e i domestici e non ha mai avuto l'occasione di andare a scuola con gli altri ragazzi e fare le loro stesse esperienze. E dato che aveva sentito delle voci sulle lezioni della prof.Zegana, prese la palla al balzo e si diresse a Laputa per parteciparvi. Ovviamente il suo fedele compagno canino l'avrebbe accompagnato.

    Arrivati nel luogo previsto della lezione decidono di entrare.
    Lo stupore si vede stampato sui loro volti. Avevano visto delle aule, anche se solo in raffigurazioni e mai dal vivo, e ciò che si trovarono davanti era tutto fuorché l'aula di una scuola. Il pavimento era formato quasi completamente da pannelli, su cui sembrava crescere erba e fiori di vario tipo, uno per pannello. Il tutto della stanza portava a pensare di essere più in un giardino futuristico che in una stanza adibita per lo studio.
    Infatti Thory era convinto di aver sbagliato luogo e stava per andarsene, e l'avrebbe fatto, se non avesse visto uno strano essere squamato simile ad un pesce antropomorfo. A quel punto si ricordò della donna-pesce e capì che forse non era la stanza sbagliata, però per sicurezza doveva chiedere.
    Il ragazzo fa qualche passo avanti e chiede all'essere:
    -Salve! Per caso in questa stanza è prevista una lezione diii.....ehm......piante? Io sono Thory Mush e il cagnolino qui presente è Mr.Doge. Siamo venuti per seguire la lezione, sempre che sia qui hehe.

    Energia:100%
    Status Fisico: Ottimale.
    Status Psicologico: Ottimale.

    Armi: Bastone da cerimonia.

    Supporter: Mr.Doge.

    Passive:
    Olfatto da cane.


    Essendo un cane Mr.Doge ha un olfatto molto sviluppato che lo rende capace di trovare chiunque seguendone solo l'odore, inoltre gli permette di sapere quanti individui ha intorno a se nel raggio di 10 metri.
    Abilita tuttavia annullata se nei dintorni sono presenti dei bei prosciutti succulenti, dato che il cane si fionderà sulla carne più veloce di un ghepardo.

    Cappello da detective.


    Indossare un cappello rende Mr.Doge molto perspicace e intelligente, al pari dei migliori detective in circolazione, tanto da essere capace di captare qualsiasi trappola o pericolo intorno a se.
    Intelligenza che probabilmente supera di gran lunga quella del padrone.

    [Auspex: olfatto + Auspex: pericoli]

    Faccia d'angelo.


    Thory con il suo dolce visino, i suoi due enormi occhi blu e l'ottima parlantina, riesce ad incantare chiunque parli con lui, ciò gli permette di sparare qualsiasi balla ed essere creduto.
    Riuscirebbe a far credere perfino alla suocera dal cuore di pietra, se ne avesse una, che cadendo da un burrone si rimbalzerebbe fino ad arrivare in cielo totalmente illesi.

    Nascondino.


    Fin da piccoli Thory ha sempre giocato a nascondino con Mr.Doge e per evitare di farsi trovare ogni volta dal cane ha sviluppato l'abilità di non emettere alcun rumore, abilità che lo rende un'ottima spia o ladro.
    Del tutto inutile contro il proprio cane che continua tranquillamente a vincere ogni partita.

    Attive:Nessua
     
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    Prince of Laputa

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    "Una volta che sei diventato Maestro in una cosa,
    diventa subito allievo in un’altra"


    Gerhart Hauptmann.

    Mastio, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    Il rumore delle suole degli stivali si arrestò poco prima di raggiungere la soglia dei suoi appartamenti nel Mastio. Voltando appena il capo verso ciò che si lasciava alle spalle, il Principe di Laputa permise al proprio sguardo smeraldino di sfiorare con malinconica dolcezza le pile di spartiti accatastate ad un angolo, troppo vicine ad un violino quasi impolverato.
    Dalla morte di Owl non era più riuscito a comporre nulla e -sebbene in tecnica ed abilità non avesse probabilmente eguali nel Semipiano, ragion per cui gli era stato più volte chiesto di proporsi come Corona della Via della Musica nonostante l'età non certo veneranda- ogni volta che suonava, gli sembrava tutto banale e svuotato dei significati e delle emozioni che sovente imprimeva nelle proprie creazioni. Tecnica perfetta... ma nessuna Arte.

    Dalla morte di Owl aveva deciso di prendersi una pausa. Abbandonata provvisoriamente Palanthas -di cui comunque restava un Saggio- si era trasferito a casa di sua madre con l'idea di rimanerle vicino durante un periodo difficile, sia politicamente che fisicamente, data la gestazione. Il tempo tuttavia trascorreva lento e l'ozio non era mai stato ben accetto nelle sue attività; del tutto incapace di combattere ai livelli della madre o del fratello Ryusang, aveva infine deciso di frequentare il Magisterium, più adatto a quelle che erano le sue doti innate e all'indole piuttosto mite e tranquilla. Yoko gliene aveva parlato a lungo ed alla fine aveva ceduto, iscrivendosi al primo corso disponibile per neofiti.
    Trattava di Erbologia, materia a lui del tutto sconosciuta. Ciò nonostante, Lowarn aveva spesso parlato con la sua amica Alma di piante carnivore e fiori velenosi alquanto caratteristici, ragion per cui covava ancora della curiosità su ciò che la Natura celava. Con quelle conoscenze avrebbe inoltre padroneggiato più argomenti su cui discutere con l'amica, e nulla poteva essere per lui più gratificante di una conversazione impegnata e ricca di contenuti interessanti.

    Sospirò, speranzoso per quel nuovo inizio...
    ...in attesa che gli tornasse l'estro creativo, da mesi ormai silente.
    Portò un passo in avanti, poi un altro, oltrepassando la soglia e chiudendo la porta alle proprie spalle.

    Magisterium, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

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    Entrò in aula con fare discreto ed anonimo, per quanto possibile. Dalla bellezza androgina e fin troppo evidente, portava i lunghi capelli scuri e lisci semplicemente sciolti. Lucenti e sani, ricadevano sulle spalle in una elegante cascata d'icore nera, con qualche riflesso castano lì dove vi era molta luce. Indossava un abito anch'esso scuro, elegante, di ottima qualità e dalle rifiniture violacee. Guardandosi attorno -aiutato dal proprio orecchio- si focalizzò immediatamente sulle presenze in quello strano ambiente, trovando dei battiti cardiaci quasi sincronizzati e già conosciuti in passato.

    -Ciao, Thory...- riconobbe il ragazzino albino, per poi abbassare lo sguardo sul cane, quel giorno con uno dei suoi improbabili cappelli -...e ciao anche a te, Doge.
    Concesse una carezza al cagnolino, per poi limitarsi ad una osservazione che -in un certo senso- riguardava anche lui.

    -Non vi credevo interessati all'Erbologia.
    Vi serve per prepararvi a una qualche missione?

    Che quei due non fossero esattamente degli studiosi, si sapeva -e un pochetto si vedeva- ma il loro coinvolgimento nella gilda degli Aviatori e l'appartenenza alla Squadra Rossa di Augustus rendeva abbastanza plausibile la necessità di aumentare le proprie conoscenze, anche su argomenti simili.
    -Mi fa piacere rivedervi al Magisterium, comunque.
    Odio essere sempre il più piccolo...


    Si guardò ancora attorno; un puzzle fatto di pannelli rigogliosi si ripeteva all'infinito in un corridoio come una meravigliosa cornice (o forse lo squarcio di un labirinto?), ispirando sensazioni di pace ed ordine, ma anche inquietudine. Si soffermò alcuni attimi a fissare le semisfere cangianti al centro di ogni zolla, domandandosi a cosa servissero senza trovare alcuna risposta che gli apparisse sensata.
    Lo sguardo raggiunse così un bell'uomo biondo giunto poco prima di loro. Se non avesse saputo chi fosse l'insegnante, lo avrebbe certamente scambiato per un Magister, cosa che -forse- poteva comunque essere, nonostante non lo avesse mai visto su Laputa. Gli avrebbe rivolto un saluto discreto nel caso i loro sguardi si fossero incrociati, chinando lievemente il capo in segno di cortesia.

    Diverso sarebbe invece stato l'approccio con l'insegnante: dall'aria inflessibile ed autorevole, Zegana attendeva paziente l'arrivo degli studenti.
    Nonostante fosse solitamente restio nell'approcciarsi con degli sconosciuti -ancor più se poco accomodanti ad una prima vista- avanzò senza indugi nella sua direzione, chinando il capo in segno di rispetto.

    -Salve, Professoressa- si sarebbe introdotto, sguardo basso e aria non troppo convinta -Sono qui perché è mia intenzione seguire le sue lezioni in tutti gli otto moduli, se mi riterrà adatto.
    Modulò bene la voce, in modo da non apparire agitato -cosa che effettivamente gli accadeva con adulti dalla personalità piuttosto forte.
    -Volevo comunque fare presente che partirei da zero. Conosco le scienze e la matematica in modo non approfondito e sono specializzato soprattutto nelle arti arcane e musicali. Non mi sono mai avvicinato a questo tipo di conoscenze...

    Orecchio Assoluto
    Si dice che in media solo una persona su cinquantamila può vantare di possedere l'orecchio assoluto, abilità innata che permette di identificare una nota musicale -anche ascoltata una sola volta ed in totale assenza dell'ausilio di un suono di riferimento- così da determinarne la frequenza. Nonostante questo talento sia totalmente slegato al tipo di vita condotta dall'individuo, indica comunque una certa attitudine ed il gusto per la musica; chi ha orecchio è infatti capace di riprodurre qualsivoglia melodia, registrandola nella propria mente al medesimo istante della sua esecuzione.
    Possessore dalla nascita di questo talento, Lowarn è in grado di discernere le note vibranti celate nelle intonazioni vocali, il battito cardiaco e lo stesso respiro delle persone che lo circondano, rendendolo di fatto capace di intuire le loro emozioni e -in molti casi- anche le intenzioni di ciascun individuo, riuscendo ad individuare perfino i bugiardi. Per tale ragione sarà in grado di "prevedere" in anticipo di pochissimi millesimi di secondo le loro mosse, riuscendo così a rispondere più rapidamente ad ogni stimolo esterno, sia fisicamente che magicamente.
    Oltre a tali abilità, è anche portatore di un udito decisamente fuori alla norma: nel raggio di quindici metri è in grado di sentire qualunque cosa provochi vibrazioni, anche impercettibili come il battito cardiaco di un vivente.
    [Auspex(radar)passivo 15m + Instant Casting + Bonus PU Agilità/Destrezza + Empatia emozioni + Discernimento Bugie]

    Librarsi in volo
    Poichè i Galanodel derivano da creature del cielo, se ben allenati, sono in grado di sollevarsi in aria, galleggiando in essa grazie al pensiero. Il volo è a volte accompagnato dall'apparizione di un paio d'ali bianche che, tuttavia, hanno puro effetto scenico.
    [Volo fino a 5 m dal suolo]

    Legame con la Fonte
    Per comprendere una delle caratteristiche base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo, perchè come gli angeli, i Galanodel sono legati alla Fonte, ed è questa a non renderli intaccabili da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete", come batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono tendenzialmente immuni agli agenti esterni.
    [Immunità agli agenti esterni passiva + attiva variabile]

    Corpo Celeste
    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo del Principe presenta tratti di entrambe le razze. Fra le caratteristiche angeliche ereditate vi è certamente la capacità di irradiare luce dalla propria pelle, ed è in grado di intensificarla o meno a proprio piacimento. Questa tuttavia non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare.
    [Emana Luce (spiegazione di alcuni poteri attivi)]

    Linfa degli Angeli
    E' cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son state sempre predilette le fanciulle vergini. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica fonte di potere. Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli, o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste, si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue del Principe, porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.
    [Proprietà di bg del sangue]

    Autorevolezza
    E' questo un suono che tutti possono udire, perché scaturito dall'alta sapienza di coloro che lo pronunciano; la volontà dei Saggi muove questo potere, così che dalla loro giusta voce escano parole che agli altri appaiono profondamente sapienti, e pertanto degne di rispetto, così come degno di rispetto sarà, per chi ascolta, colui che parla. Una malia, un'azione per convincere anche i più scettici della grandezza dei Sapienti di Endlos, sicché al volere di questi le parole diventino capaci di infondere nella mente di chi le oda un tale rispetto per queste e per i Saggi, che certamente non dubiteranno della loro veridicità, e se verrà pronunciato un comando, vorranno eseguirlo senza proteste, quasi fosse l'ordine del loro più caro e severo dio.
    [Malia passiva]

    Sapienza
    Così come non vi è guerriero senza spada o mago senza arti arcane, allo stesso modo non vi può essere Saggio senza conoscenza. Caratterizzati dalla loro avida sete di sapere, un membro di Gilda sarà sempre alla ricerca di cultura da aggiungere alla propria. C’è chi è arrivato su Endlos possedendo già un sapere pari a quello di migliaia di libri, ma informazioni rare e segrete vengono tramandate tra i Saggi nei tomi che solo loro possiedono. Se a ciò si aggiungono anche quelli del Magisterium allora un membro di Gilda non potrà che divenire un pozzo di sapere che ben pochi potranno guardare come loro pari. In termini di gioco è considerata una passiva di conoscenze nella via che il membro di gilda ha scelto.
    [Passiva di conoscenze enciclopediche]
     
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    Uno sguardo rigido ed inamovibile accompagna l'ingresso di ciascuno, oltre il varco che separa l'aula dal corridoio. Zegana osserva dapprima uno snello umano che non ha dimenticato il piacere dell'apprendere nemmeno in età avanzata, quindi spazia la propria attenzione su di un giovane solare accompagnato da un altrettanto festoso cagnolino e nondimeno procede soffermando il proprio intelletto sulla figura d'un secondo adolescente, a prima vista fonte di una lodevole compostezza.

    Esatto, benchè parzialmente: in quest'aula è prossimo a svolgersi un corso circa i fondamenti della botanica, che di per sè sa porsi ben più vasta delle sole piante. Benvenuti ad entrambi, dunque, se gradite rimanere ed apprendere: vi avviso sin da subito, tuttavia, che non posso ancora vantare una comunicazione efficace per il qui presente Doge.

    Ella saggia le immagini d'ognuno cogliendone sin dal principio similarità e discrepanze, associando così la canizie comune ai due primi giunti e nondimeno la pari gioventù dei secondi; l'elegante vestiario -sotteso ad un'unica moda diffusa- è anzi il motivo ricorrente tra tutti, laddove invece la Portavoce possa scorgere portamenti ed attitudini ben distinti provenire (ed animare) quelli che promettono d'essere gli allievi odierni. C'è della cautela nei modi del più anziano tra i tre che pur silente s'avvicina al fulcro dell'insegnamento, ovverosia a quella tritone di blu accesa e di grigie scaglie vestita; al contrario, l'accoppiata canide e padroncino lascia di già filtrare un senso di casualità e d'irriverente indifferenza, come se la presenza dei due sia dovuta ad un fortuito evento o ancora l'evenienza di una lezione sia poco più che un passatempo contro la noia; il residuo, come già detto, oscilla invece tra l'agio per il luogo (e per due terzi della compagnia) e l'imbarazzo ben celato innanzi ad una situazione nuova, forse tratteggiandolo per il più comune dei riscontri non fosse questo un semipiano zeppo d'incredibile (e perciò, per converso, dove l'atteso raramente si palesa).

    E così sarà, per quanto mi è dato di offrirle, giacchè non ho motivo di ritenerla inadeguato. Nè abbia timore di fallire o di gravare sul rendimento della classe, dal momento che questa prima lezione vuol costituirsi introduttiva: il fatto stesso lei sia già aduso allo studio depone anzi a suo favore, signor...?

    In effetti sono due freddi occhi d'ambra a scorgere l'ingresso sequenziale degli studenti, come fossero pietre la cui lucentezza non si dona gratuitamente a chicchessia: per chi vi ha già avuto a che fare, la capogilda Simic ed il pieno distacco che sempre sa offrire non costituiscono novità di sorta. Diversamente, per chi si dica novizio della di lei persona, l'acchito primo sarà quello di un'intransigenza -di una legnosità- tutt'altro che calorosa o accogliente. Eppure, come sarà poi evidente col procedere della giornata, non è Zegana un'ingerenza ostica con chi si voglia impegnare, con chi mostri curiosità o piuttosto sappia coltivare il metodo e la conoscenza prossimi ad essere impartiti. Se la tritone staziona inflessibile -salvo che per delle brevi risposte quando interpellata- la soluzione è da ricercarsi nella di lei paziente attesa di un quarto candidato: colei che sovente sa porsi algida, all'atto odierno non si scompone minimamente -nè dà segno di scomodità alcuna nella propria statuaria posizione- soltanto perchè attende che qualcuno s'introduca in Chlorenchyma a reclamare l'ultima posizione vacante. Così non è, tuttavia.

    Lo stesso può dirsi per lei, invero. Non si faccia remore e si presenti ai suoi compagni: non c'è che il desiderio di conoscenza ad accomunarci tutti, da sconosciuti, eppure un breve momento di convivialità potrebbe svelarci altri caratteri comuni e facilitare l'instaurarsi di legami proficui.

    Nel mentre di questa breve sospensione, comunque, ella non può punto ignorare (nè ha intenzione di farlo, invero) gli stimoli che le giungono da parte di chi s'è presentato alla lezione: un verbo per ciascuno -o poco più- è quanto la docente replica tanto al signor Mush quanto al seguente e sconosciuto giovane, per poi indirizzare un'esortazione anche al primo venuto tuttora immerso in un proprio distinto tacere.

    Vi invito anzi ad avvicinarvi tutti e disporvi su questo medesimo pannello su cui mi trovo: a breve vi manifesterò il significato ch'esso cela, ma prima gradirei da voi un succinto preambolo sulle motivazioni che vi spingono ad approcciarvi a questa materia.

    Di qui, procedendo secondo una dialettica che sembra cozzare con la refrattarietà della di lei mimica facciale (ovverosia mostrandosi quasi amichevole negli appelli, laddove il volto ed il tono di voce si mantengano completamente asettici), l'insegnante cui il corso è associato pone il primo quesito della giornata: nulla di complesso, fortunatamente, ciononostante il dubbio che la fierezza ostentata dalla tritone si accompagni ad un subitaneo momento di valutazione apre all'atto pratico il dilemma su come centrare l'obiettivo senza risultare incautamente approssimativi.

    Dirò di più: non guasterà se da ciascuno otterrò una definizione minima -ma quanto più completa possibile- degli scopi o dei temi su cui la suddetta branca di studi opera. In altre parole, cosa ritenete sia la botanica di cui mi occupo?

    2° TURNOSCADENZA: 03/04/2019, ORE 23:59.
    Nulla da segnalare, salvo che Montecristo salta il giro (dato l'ampissimo margine d'attesa) ed è virtualmente escluso. Può comunque presentarsi ed inserirsi nella lezione già avviata entro un paio di turni massimo -così da rispettare i canonici tre prima della rimozione- nel qual caso gli è richiesta una coerente e dovuta giustificazione in-game del ritardo.


    Edited by AnimeHunter - 7/10/2019, 11:49
     
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    Dopo aver chiesto a Zegana se egli fosse nel posto giusto, Thory si sistemò il frack, poggiò il bastone a terra e incrociò le gambe dietro di esso, come in posa per una foto. Doge invece si mise seduto, pronto ad ascoltare la risposta della donna-pesce.
    D'un tratto entrò nella stanza Lowarn Galanodel, vecchio amico di quando arrivarono in questo nuovo mondo. Tuttavia la loro attenzione era rivolta a Zegana e ignorarono tutto quello che stava loro succedendo tutt'intorno. La concentrazione di Doge venne spezzata quando Lowarn gli accarezzò la testolina. Egli si girò di scatto e con lo stupore sul muso, provò a saltargli in petto, provando inoltre a leccargli la faccia. Intanto Thory non si smuoveva dal suo stato zen-Zegana.
    CITAZIONE
    Esatto, benchè parzialmente: in quest'aula è prossimo a svolgersi un corso circa i fondamenti della botanica, che di per sè sa porsi ben più vasta delle sole piante. Benvenuti ad entrambi, dunque, se gradite rimanere ed apprendere: vi avviso sin da subito, tuttavia, che non posso ancora vantare una comunicazione efficace per il qui presente Doge.

    -Non si preoccupi, Doge è molto bravo, comprenderà tutto quello che dirà, o almeno più di quanto potrei comprendere io, il suo padrone hehe Rispose mentre rideva di gusto, mostrando il suo solare e di carnagione chiarissima sorriso, credendo di aver fatto una battuta divertente.
    Il ragazzo era entusiasta di non aver sbagliato aula e di poter finalmente seguire una lezione, come in una scuola del suo luogo originario. Senza, ovviamente, insegnanti mutanti e stanze che sembrano contenere l'infinito al loro interno.
    Togliendo finalmente l'attenzione dall'insegnante, Thory si accorse della presenza di Lowarn e che Doge stava provando a fargli le feste. Così anch'egli, con la felicità stampata sul viso, fece un salto per andare ad abbracciarlo. Era da tantissimo tempo che non si vedevano, spesso durante gli allenamenti con gli Aviatori, gli passava per la mente la curiosità di cosa stesse facendo in quel momento il primo amico della sua età che aveva incontrato nel nuovo mondo.
    -LOWURM! Come stai!? E' da molto che non ci vediamo!
    CITAZIONE
    Lo stesso può dirsi per lei, invero. Non si faccia remore e si presenti ai suoi compagni: non c'è che il desiderio di conoscenza ad accomunarci tutti, da sconosciuti, eppure un breve momento di convivialità potrebbe svelarci altri caratteri comuni e facilitare l'instaurarsi di legami proficui.

    Sentendo queste parole, Thory si girò di scatto facendo una piroetta. Mentre Doge fece un salto mortale all'indietro con avvitamento, cosi da atterrare in una posizione opposta a quella di prima. Non c'era nessuno dietro di loro.
    Allora si girarono in sincronia a destra e sinistra per trovare altri studenti. Trovarono solo un uomo dai capelli tendenti al bianco come quelli di Thory, solo più lunghi, vestito con una giacca bianca, un pantalone nero e con uno strano pezzo di ramo, quasi come se fosse stato fatto a mano. Il tizio gli sembrava molto losco, ma non gli importava più di tanto, in fondo era una lezione, sicuramente non ci sarebbe stato bisogno di combattere.
    Così il ragazzo fece un inchino mentre si portava il cilindro al petto -Salve, mi presento. Io sono Thory Mush e il cagnolino qui presente è Mr.Doge. Saluta Doge
    -SalveWoof(1)
    CITAZIONE
    Dirò di più: non guasterà se da ciascuno otterrò una definizione minima -ma quanto più completa possibile- degli scopi o dei temi su cui la suddetta branca di studi opera. In altre parole, cosa ritenete sia la botanica di cui mi occupo?

    Thory rimase immobile. Non sapeva cosa dire. Che cos'era la botanica? Sapeva solo che riguardava le piante, nient'altro. Era nel panico ma per sua fortuna, aveva un cane intelligente e colto.
    Il cagnolino fece un salto in avanti e si girò di scatto verso il padrone per aiutarlo, così da avere le spalle rivolte verso Zegana.
    -MorfoWoof.....fisioWoof......VegetaWoof(2) Un cartello comparve sopra la testolina di Mr.Doge, con scritte tre parole: "Morfologia", "Fisiologia" e "Vegetali". Capendo che il fidato compagno lo stava aiutando, Thory rispose a Zegana con:
    -Si occupa della morfologia, della fisiologia degli organismi vegetali.
    Detto ciò, salì insieme al cagnolino sulla pannello dove era presente l'insegnante.

    Traduzione Cane-Uomo
    1- Salve
    2- Scemo devi dire Morfologia e fisiologia dei vegetali


    Edited by MrMush - 2/4/2019, 17:33
     
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    "Una volta che sei diventato Maestro in una cosa,
    diventa subito allievo in un’altra"


    Gerhart Hauptmann.

    Magisterium, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    E così sarà, per quanto mi è dato di offrirle, giacchè non ho motivo di ritenerla inadeguato. Nè abbia timore di fallire o di gravare sul rendimento della classe, dal momento che questa prima lezione vuol costituirsi introduttiva: il fatto stesso lei sia già aduso allo studio depone anzi a suo favore, signor...?

    ZILoYMn

    -Lowarn Galanodel.

    Il ragazzino rispose rapidamente, ma evitando di alzare troppo la voce. Nonostante fosse abbastanza semplice riconoscerlo per ciò che era, provava sempre dell'imbarazzo nel momento in cui si coglieva il suo legame di sangue con uno degli Alfieri. Non si trattava comunque di modestia o eccessiva considerazione del proprio titolo, piuttosto una naturale reazione ad alcune sue brutte esperienze; non era infatti insolito che finisse coinvolto in faccende legate alla madre (nel bene, ma anche nel male) ed abbastanza frequenti erano coloro che provavano ad attirare le sue simpatie, così da ottenere dei solidi agganci con l'Autocrate. Questo era uno dei motivi per cui aveva deciso di trasferirsi a Palanthas: non gli piaceva quel tipo di politica ed aveva grosse difficoltà nel gestire i manipolatori. Li comprendeva a fondo, ma non aveva i mezzi o le conoscenze per fermarli, il più delle volte.

    -LOWURM! Come stai!? E' da molto che non ci vediamo!- fortunatamente, ci pensò l'amichetto ad attirare l'attenzione a suon di giravolte e spettacolini -Salve, mi presento. Io sono Thory Mush e il cagnolino qui presente è Mr.Doge. Saluta Doge
    -SalveWoof(1)
    Dirò di più: non guasterà se da ciascuno otterrò una definizione minima -ma quanto più completa possibile- degli scopi o dei temi su cui la suddetta branca di studi opera. In altre parole, cosa ritenete sia la botanica di cui mi occupo?-MorfoWoof.....fisioWoof......VegetaWoof(2)
    -Si occupa della morfologia, della fisiologia degli organismi vegetali.

    Nell'osservare quella scena, il Principe si trovò involontariamente a sorridere divertito. Allo stesso modo trovò intellettualmente stimolante il dover competere con Mr.Doge Thory, dunque si fece avanti anche lui, completando la definizione del ragazzino in base a una vecchia discussione fatte con Alma durante un picnic al cimitero.
    -Concordo con Thory- annuì -So che in alcune culture si definiscono "piante" o "vegetali" anche cose più semplici... come ad esempio i funghi. Credo la sua materia riguardi anche loro, perché non fanno parte del regno animale.

    Orecchio Assoluto
    Si dice che in media solo una persona su cinquantamila può vantare di possedere l'orecchio assoluto, abilità innata che permette di identificare una nota musicale -anche ascoltata una sola volta ed in totale assenza dell'ausilio di un suono di riferimento- così da determinarne la frequenza. Nonostante questo talento sia totalmente slegato al tipo di vita condotta dall'individuo, indica comunque una certa attitudine ed il gusto per la musica; chi ha orecchio è infatti capace di riprodurre qualsivoglia melodia, registrandola nella propria mente al medesimo istante della sua esecuzione.
    Possessore dalla nascita di questo talento, Lowarn è in grado di discernere le note vibranti celate nelle intonazioni vocali, il battito cardiaco e lo stesso respiro delle persone che lo circondano, rendendolo di fatto capace di intuire le loro emozioni e -in molti casi- anche le intenzioni di ciascun individuo, riuscendo ad individuare perfino i bugiardi. Per tale ragione sarà in grado di "prevedere" in anticipo di pochissimi millesimi di secondo le loro mosse, riuscendo così a rispondere più rapidamente ad ogni stimolo esterno, sia fisicamente che magicamente.
    Oltre a tali abilità, è anche portatore di un udito decisamente fuori alla norma: nel raggio di quindici metri è in grado di sentire qualunque cosa provochi vibrazioni, anche impercettibili come il battito cardiaco di un vivente.
    [Auspex(radar)passivo 15m + Instant Casting + Bonus PU Agilità/Destrezza + Empatia emozioni + Discernimento Bugie]

    Librarsi in volo
    Poichè i Galanodel derivano da creature del cielo, se ben allenati, sono in grado di sollevarsi in aria, galleggiando in essa grazie al pensiero. Il volo è a volte accompagnato dall'apparizione di un paio d'ali bianche che, tuttavia, hanno puro effetto scenico.
    [Volo fino a 5 m dal suolo]

    Legame con la Fonte
    Per comprendere una delle caratteristiche base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo, perchè come gli angeli, i Galanodel sono legati alla Fonte, ed è questa a non renderli intaccabili da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete", come batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono tendenzialmente immuni agli agenti esterni.
    [Immunità agli agenti esterni passiva + attiva variabile]

    Corpo Celeste
    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo del Principe presenta tratti di entrambe le razze. Fra le caratteristiche angeliche ereditate vi è certamente la capacità di irradiare luce dalla propria pelle, ed è in grado di intensificarla o meno a proprio piacimento. Questa tuttavia non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare.
    [Emana Luce (spiegazione di alcuni poteri attivi)]

    Linfa degli Angeli
    E' cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son state sempre predilette le fanciulle vergini. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica fonte di potere. Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli, o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste, si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue del Principe, porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.
    [Proprietà di bg del sangue]

    Autorevolezza
    E' questo un suono che tutti possono udire, perché scaturito dall'alta sapienza di coloro che lo pronunciano; la volontà dei Saggi muove questo potere, così che dalla loro giusta voce escano parole che agli altri appaiono profondamente sapienti, e pertanto degne di rispetto, così come degno di rispetto sarà, per chi ascolta, colui che parla. Una malia, un'azione per convincere anche i più scettici della grandezza dei Sapienti di Endlos, sicché al volere di questi le parole diventino capaci di infondere nella mente di chi le oda un tale rispetto per queste e per i Saggi, che certamente non dubiteranno della loro veridicità, e se verrà pronunciato un comando, vorranno eseguirlo senza proteste, quasi fosse l'ordine del loro più caro e severo dio.
    [Malia passiva]

    Sapienza
    Così come non vi è guerriero senza spada o mago senza arti arcane, allo stesso modo non vi può essere Saggio senza conoscenza. Caratterizzati dalla loro avida sete di sapere, un membro di Gilda sarà sempre alla ricerca di cultura da aggiungere alla propria. C’è chi è arrivato su Endlos possedendo già un sapere pari a quello di migliaia di libri, ma informazioni rare e segrete vengono tramandate tra i Saggi nei tomi che solo loro possiedono. Se a ciò si aggiungono anche quelli del Magisterium allora un membro di Gilda non potrà che divenire un pozzo di sapere che ben pochi potranno guardare come loro pari. In termini di gioco è considerata una passiva di conoscenze nella via che il membro di gilda ha scelto.
    [Passiva di conoscenze enciclopediche]
     
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    Rivivedere i tempi dell'Accademia gli mette un brio strano, una specie di pizzicore diffuso in tutto il corpo. Non saprebbe dire se si tratta di eccitazione di imparare qualcosa di nuovo, o semplicemente ricorda l'ardore e la voglia di conquista che lo pervadevano quando aveva poco meno di vent'anni.
    Ah, quanti bei ricordi. Adora quel periodo perchè corrispondeva con l'ascesa dell'Oscuro Signore. Pagherebbe dobloni su dobloni per poter vivere nuovamente quei periodi.
    L'eccitazione di imparare cose nuove, poi, è ben più focalizzato a qualcosa di estremamente semplice ed utile: prima riuscirà nuovamente a dominare i suoi poteri, prima potrà trovare l'Oscuro Signore (e vendicarsi di chi lo ha intralciato in questo suo cammino, prima tra tutte la ragazza licantropo che lo ha accolto in questo Semipiano).
    Trovarsi a parlare con un ragazzetto ed il suo cagnolino e con uno strano ragazzo, forse lo lascia più perplesso che parlare con quella che sembra una tritona (chissà se esistono le alghe-brachia su questo mondo).
    Il mio nome è Salazar
    Si limita a rispondere facendo un paio di passi avanti come è stato richiesto dalla versione alternativa della Sprite. Non si fida completamente e quindi la mano destra resta sempre sulla bacchetta che riposa al fianco. Questo mondo è troppo bizzarro per abbassare la guardia, anche in quella che dovrebbe essere una "semplice" Accademia di Magia.
    Sono giunto da poco in questo Mondo.
    Nel mio passato però ho frequentato una scuola di Magia, simile a questo Magisterium.
    Non ho mai approfondito però le lezioni di erbologia.

    Snocciola lo stretto indispensabile così da rendere soddisfatta la Maestra che anzi subito li incalza con una domanda. Salzar, dal canto suo, ha sempre badato più alla sostanza che alla tecnica. Meglio la pratica, che la teoria. Si limita quindi ad annuire come a voler confermare quanto detto dagli altri.
    Nel mio mondo la botanica assumeva anche la particolare accezione di imparare a prendersi cura delle piante e dei vegetali. Inoltre diveniva fondamentale la loro cura per poter estrarre materie prime essenziali per le più disparate pozioni.

    Dubita che su Endlos vi siano queste sfumature nel termine, ma gli basterbbe meglio comprendere la flora di questo mondo, così da poterla sfruttare al meglio con i suoi incantesimi.

    Equipaggiamento: Bacchetta
    Mana: 100%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive

    Attive
    Nessuna

    Scheda: Qui

     
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    Ottimo. Ottimo davvero!
    Se Zegana potesse concedersi una licenza stilistica che la avvicini al mondo di provenienza di Salazar (e del quale, purtroppo, ogni conoscenza effettiva le è preclusa) le tre risposte fornite dagli aspiranti studenti avrebbero fruttato tutte sonanti punti per la rispettiva Casa d'appartenenza.
    Invero, senza mai uscire dal proprio personaggio ed opponendo invece un austero cipiglio persino alla rivelazione derivante dal Principe laputense (notizia la quale non lascia trapelare stupore da parte della Portavoce, benchè intimamente vi sia un moto di sorpresa abilmente celato), la docente che staziona accanto alla bolla traslucida più prossima si complimenta con gli allievi lì riuniti. Può dirsi ampiamente soddisfatta dalle risposte ottenute e -per quanto non siano prettamente tecniche- esse si pongono comunque assai valevoli alla luce dell'inesperienza conclamata dei due giovani.

    Delle buone definizioni, vi ringrazio. Proprio da esse, anzi, vorrei cominciare ad illustrarvi quanto il sapere botanico sia in realtà vasto e ramificato, potendo esso abbracciare una pletora di entità distinte, ciascuna delle quali affrontabile sotto molteplici e precisi aspetti della rispettiva biologia.

    Il tono con cui l'insegnante arringa le proprie convinzioni suona allora statuario e deciso, ben lungi dal porsi saccente ma -al contempo- privo di sfumature di dubbio o di contraddizione: ella ha l'onore e l'onere di istruire chi le si sia rivolto ambendo all'apprendere, pertanto non le è concesso di divulgare falsità o mere opinioni. Nella scienza di cui la dignitaria è araldo, dopotutto, sono i fatti e le osservazioni a farla da padrona.

    Seppur costituiscano un clade assai distinto da quello vegetale, per lunga tradizione (e per marcata discrepanza con gli organismi animali) i funghi rientrano nell'interesse di chi si approcci a questa disciplina. La loro affiliazione netta è dominio della micologia, ma non è raro che i corsi generalisti di botanica li includano quale appendice ed esempio -se non, addirittura, in quanto diretti interattori con il vero oggetto di studio della botanica.

    Il primo appunto si declina allora in risposta all'osservazione di Lowarn, preciso e morbido poichè non vuol rendersi un rimprovero od un richiamo bensì un'estensione propedeutica del concetto da quello enucleato. L'erede di Laputa non è reo di fallo alcuno e come tale potrà inserire nel proprio bagaglio di cultura questa specifica squisitamente dedicata al proprio intervento.

    Ma come vi ho appena anticipato, la botanica stessa ha necessità di scindersi in un diffuso contributo di specialità che concentrino i propri sforzi su singoli aspetti dell'individuo vegetale: morfologia e fisiologia di ciò che appartiene al regno Plantae non sono che due sole materie, per quanto canoniche e di mole onerosa, al cui fianco s'innestano campi quali la fitogeografia, l'ecologia vegetale, la paleobotanica ed altre ancora.

    Un cenno distinto all'accoppiata cane-padroncino fornisce allora un nuovo tassello del puzzle, ovverosia la consapevolezza che per quanto corretta ogni definizione riduttiva tralascia sfumature altresì imprescindibili. Lo stesso dire di Zegana non affronta la realtà delle cose sin nel suo nocciolo -vale a dire che, ad esempio, la succitata morfologia s'apre allora in branche distinte quali l'anatomia, la citologia e la palinologia (sulle quali, per brevità, la docente ha preferito sorvolare).

    Senza tributare attenzione alla patologia vegetale non potremmo infatti comprendere come risanare una pianta malata, nè la coltivazione efficiente e duratura saprebbe fare a meno degli studi agronomici. Per concludere e non tediarvi oltre, la fitochimica si pone quale anello di congiunzione tra l'esperto botanico e il navigato alchimista, offrendo quali conoscenze i principi attivi che dai vegetali si possono estrarre ed impiegare secondo dettami di scienze affini.

    Non manca che l'adulto e sospettoso dalla capigliatura canuta all'appello, ma costui non vien tralasciato e la verità levatasi per sua voce si colora di significati più tecnici per opera della Portavoce Simic: al di là di ogni inaspettato è dunque anche la compresenza di discipline collegate ad arricchire l'insegnamento di competenza del botanco esperto, di fatto costituendo un campo variegato e ben più robusto di quanto non venga colpevolmente tratteggiato da chi denigra gli organismi vegetali.

    Ma oggi non ci spingeremo ad affrontare dettagli inconsistenti al vostro intelletto: prima di dedicarsi agli studi specialistici è infatti richiesto che ciascuno di voi afferri i fondamentali di questa scienza.
    Come tale ognuno mi offrirà il suo punto di vista sul perchè la botanica si pone distinta dallo studio degli individui animali. In cosa differiscono dal resto tutti quegli elementi che chiamiamo piante, considerato che essi stessi -tra loro- si pongono assai dissimili? E cos'altro li accomuna invece, al punto di farne un'unità di studio al di là delle discrepanze che tenderebbero anzi a separarli in classi tra loro inconciliabili?

    3° TURNOSCADENZA: 14/04/2019, ORE 23:59.
    Un nuovo giro di quesiti per i cervelli in attività dei vostri personaggi! In realtà, come potete leggere, non è nulla di difficile, nè Zegana si pone proibitiva sul livello di risposte che s'attende: è più uno stimolo per far partecipare principalmente voi, invece che impostare una piatta lezione dove vi fornisco tutte le informazioni io.
    A breve, comunque, ci butteremo più sul pratico.

    PS: altro giro di "soli" sei giorni per recuperare poco alla volta il ritardo accumulato il mese scorso. Fatemi sapere se necessitate di estensioni!


    Edited by AnimeHunter - 7/10/2019, 11:49
     
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    "Una volta che sei diventato Maestro in una cosa,
    diventa subito allievo in un’altra"


    Gerhart Hauptmann.

    Magisterium, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    Delle buone definizioni, vi ringrazio. Proprio da esse, anzi, vorrei cominciare ad illustrarvi quanto il sapere botanico sia in realtà vasto e ramificato, potendo esso abbracciare una pletora di entità distinte, ciascuna delle quali affrontabile sotto molteplici e precisi aspetti della rispettiva biologia.Il Principe tacque, limitandosi ad ascoltare quanto avesse da dire la sua nuova professoressa.
    Seppur costituiscano un clade assai distinto da quello vegetale, per lunga tradizione (e per marcata discrepanza con gli organismi animali) i funghi rientrano nell'interesse di chi si approcci a questa disciplina. La loro affiliazione netta è dominio della micologia, ma non è raro che i corsi generalisti di botanica li includano quale appendice ed esempio -se non, addirittura, in quanto diretti interattori con il vero oggetto di studio della botanica.Annuì con convinzione all'indirizzo di Zegana, palesando in modo forse inconsapevole la volontà di far tesoro di quella particolare specifica.
    Ma come vi ho appena anticipato [...] Ma oggi non ci spingeremo ad affrontare dettagli inconsistenti al vostro intelletto: prima di dedicarsi agli studi specialistici è infatti richiesto che ciascuno di voi afferri i fondamentali di questa scienza.
    Come tale ognuno mi offrirà il suo punto di vista sul perchè la botanica si pone distinta dallo studio degli individui animali. In cosa differiscono dal resto tutti quegli elementi che chiamiamo piante, considerato che essi stessi -tra loro- si pongono assai dissimili? E cos'altro li accomuna invece, al punto di farne un'unità di studio al di là delle discrepanze che tenderebbero anzi a separarli in classi tra loro inconciliabili?

    A quella domanda Lowarn ristette alcuni attimi a ragionare.
    La verità era che non conosceva delle reali differenze fra i due regni: se da un punto di vista superficiale ci si poteva appellare alla possibilità di muoversi o alla sensibilità, in entrambi i casi poteva contare su esempi che lo indirizzavano sulla strada che li univa fra loro, invece di separarli.
    Iniziò dunque da quel punto, temporeggiando su cosa rispondere alla prima domanda.

    -Sono entrambi viventi- che era un'osservazione banale, ma non troppo -Possono muoversi, ma non tutti: molti animali e le piante carnivore ne sono in grado, ad esempio. Si nutrono e respirano... nascono, crescono, si riproducono ed invecchiano, prima di morire. Sono sensibili al mondo esterno, reagendo in base a quello che percepiscono con i sensi di cui dispongono.
    Avrebbe potuto continuare ancora, ma il problema era sempre un altro.
    Tuttavia... nel parlare a voce alta ebbe come un'improvvisa epifania riguardante i suoi più profondi interrogativi. Nonostante non ne fosse particolarmente convinto e si mostrasse titubante, fissando la professoressa con aria fortemente indecisa sull'esporsi o meno, alla fine decise di dire la propria, perché infondo si trattava di una regolare interrogazione.
    -Forse... quello che li distingue è la Volontà.

    Rendendosi conto di parlare con terminologia forse troppo vaga, cercò di correggersi ed esser maggiormente preciso.
    -Gli animali hanno una Volontà... un cervello e dei nervi che permettono vi sia. Anche se semplice e dotata di solo istinto, credo ci sia comunque in tutte le specie di animali che fino ad ora ho visto- che, per inciso, non erano tantissime -Le piante vivono e si muovono, ma forse sono azioni più... ehm... meccaniche? Non sono sicuro abbiano una volontà propria.

    Orecchio Assoluto
    Si dice che in media solo una persona su cinquantamila può vantare di possedere l'orecchio assoluto, abilità innata che permette di identificare una nota musicale -anche ascoltata una sola volta ed in totale assenza dell'ausilio di un suono di riferimento- così da determinarne la frequenza. Nonostante questo talento sia totalmente slegato al tipo di vita condotta dall'individuo, indica comunque una certa attitudine ed il gusto per la musica; chi ha orecchio è infatti capace di riprodurre qualsivoglia melodia, registrandola nella propria mente al medesimo istante della sua esecuzione.
    Possessore dalla nascita di questo talento, Lowarn è in grado di discernere le note vibranti celate nelle intonazioni vocali, il battito cardiaco e lo stesso respiro delle persone che lo circondano, rendendolo di fatto capace di intuire le loro emozioni e -in molti casi- anche le intenzioni di ciascun individuo, riuscendo ad individuare perfino i bugiardi. Per tale ragione sarà in grado di "prevedere" in anticipo di pochissimi millesimi di secondo le loro mosse, riuscendo così a rispondere più rapidamente ad ogni stimolo esterno, sia fisicamente che magicamente.
    Oltre a tali abilità, è anche portatore di un udito decisamente fuori alla norma: nel raggio di quindici metri è in grado di sentire qualunque cosa provochi vibrazioni, anche impercettibili come il battito cardiaco di un vivente.
    [Auspex(radar)passivo 15m + Instant Casting + Bonus PU Agilità/Destrezza + Empatia emozioni + Discernimento Bugie]

    Librarsi in volo
    Poichè i Galanodel derivano da creature del cielo, se ben allenati, sono in grado di sollevarsi in aria, galleggiando in essa grazie al pensiero. Il volo è a volte accompagnato dall'apparizione di un paio d'ali bianche che, tuttavia, hanno puro effetto scenico.
    [Volo fino a 5 m dal suolo]

    Legame con la Fonte
    Per comprendere una delle caratteristiche base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo, perchè come gli angeli, i Galanodel sono legati alla Fonte, ed è questa a non renderli intaccabili da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete", come batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono tendenzialmente immuni agli agenti esterni.
    [Immunità agli agenti esterni passiva + attiva variabile]

    Corpo Celeste
    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo del Principe presenta tratti di entrambe le razze. Fra le caratteristiche angeliche ereditate vi è certamente la capacità di irradiare luce dalla propria pelle, ed è in grado di intensificarla o meno a proprio piacimento. Questa tuttavia non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare.
    [Emana Luce (spiegazione di alcuni poteri attivi)]

    Linfa degli Angeli
    E' cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son state sempre predilette le fanciulle vergini. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica fonte di potere. Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli, o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste, si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue del Principe, porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.
    [Proprietà di bg del sangue]

    Autorevolezza
    E' questo un suono che tutti possono udire, perché scaturito dall'alta sapienza di coloro che lo pronunciano; la volontà dei Saggi muove questo potere, così che dalla loro giusta voce escano parole che agli altri appaiono profondamente sapienti, e pertanto degne di rispetto, così come degno di rispetto sarà, per chi ascolta, colui che parla. Una malia, un'azione per convincere anche i più scettici della grandezza dei Sapienti di Endlos, sicché al volere di questi le parole diventino capaci di infondere nella mente di chi le oda un tale rispetto per queste e per i Saggi, che certamente non dubiteranno della loro veridicità, e se verrà pronunciato un comando, vorranno eseguirlo senza proteste, quasi fosse l'ordine del loro più caro e severo dio.
    [Malia passiva]

    Sapienza
    Così come non vi è guerriero senza spada o mago senza arti arcane, allo stesso modo non vi può essere Saggio senza conoscenza. Caratterizzati dalla loro avida sete di sapere, un membro di Gilda sarà sempre alla ricerca di cultura da aggiungere alla propria. C’è chi è arrivato su Endlos possedendo già un sapere pari a quello di migliaia di libri, ma informazioni rare e segrete vengono tramandate tra i Saggi nei tomi che solo loro possiedono. Se a ciò si aggiungono anche quelli del Magisterium allora un membro di Gilda non potrà che divenire un pozzo di sapere che ben pochi potranno guardare come loro pari. In termini di gioco è considerata una passiva di conoscenze nella via che il membro di gilda ha scelto.
    [Passiva di conoscenze enciclopediche]
     
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    CITAZIONE
    Il mio nome è Salazar

    L'uomo dai capelli simili a quelli di Thory rispose con un fare molto superficiale. Non doveva essere un simpaticone, o almeno così pensava il ragazzo. Di fatto il giovane si aspettava qualche parolina in più, così da stringere un legame, per quanto flebile possa essere, con il compagno di scuola. Deluso da Salazar, fece una smorfia e si girò nuovamente verso Zegana.

    CITAZIONE
    Ma come vi ho appena anticipato, la botanica stessa ha necessità di scindersi in un diffuso contributo di specialità che concentrino i propri sforzi su singoli aspetti dell'individuo vegetale: morfologia e fisiologia di ciò che appartiene al regno Plantae non sono che due sole materie, per quanto canoniche e di mole onerosa, al cui fianco s'innestano campi quali la fitogeografia, l'ecologia vegetale, la paleobotanica ed altre ancora.

    Durante la spiegazione della professoressa squamata, i comportamenti del cagnolino e del padroncino erano esattamente gli opposti. Davanti al muso di Doge erano comparsi un taccuino e una matita entrambi fluttuanti per aria, con la matita che scriveva sul taccuino tutto quello che usciva dalla bocca di Zegana. Era chiaro che il cagnolino stava prendendo appunti, come fa ogni bravo studente.
    Al contrario, Thory cercava di trattenere, con tutte le sue forze, l'enorme sbadiglio che stava fuoriuscendo dalla sua bocca. Egli non era sicuramente destinato ad essere il secchione della classe e forse la scelta di frequentare delle lezioni non fu proprio corretta per lui.
    Ormai al limite, negli istanti tra un discorso e l'altro, il ragazzo finse dei colpi di tosse così da avere la scusa per girarsi dalla parte opposta, sbadigliare senza essere beccato dalla professoressa e infine tornare, soddisfatto dall'impresa, nella posizione iniziale fresco come una rosa. Intanto Doge pregava che per la sconsideratezza del proprio padrone Zegana non li cacciasse fuori dall'aula.
    CITAZIONE
    Ma oggi non ci spingeremo ad affrontare dettagli inconsistenti al vostro intelletto: prima di dedicarsi agli studi specialistici è infatti richiesto che ciascuno di voi afferri i fondamentali di questa scienza.
    Come tale ognuno mi offrirà il suo punto di vista sul perchè la botanica si pone distinta dallo studio degli individui animali. In cosa differiscono dal resto tutti quegli elementi che chiamiamo piante, considerato che essi stessi -tra loro- si pongono assai dissimili? E cos'altro li accomuna invece, al punto di farne un'unità di studio al di là delle discrepanze che tenderebbero anzi a separarli in classi tra loro inconciliabili?

    Thory fu stranamente attento a quelle domande e rispose senza l'aiuto di Doge.
    -Bhe le cose che distinguono le piante dagli animali secondo me sono......... Mhhh le piante non hanno un cervello a differenza degli animali.....poi...le piante mettono radici....quindi devono essere sempre collegate al terreno o a qualcos'altro per crescere e sopravvivere Dopo qualche secondo continuò.
    -In comune invece hanno......l'essere vivi, cioè respirano e si nutrono...... entrambi nascono, crescono, muoiono e infine si evolvono.
     
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    La docente dell'Accademia, più che alla bonaria Professoressa Sprite, ha in sè un fare algido e puntiglioso che gli ricorda più che altro la Vicepreside. Ricorda sin troppo bene l'astio che quella donna vetusta aveva nei suoi confronti e di quelli di tutta la casata.
    Si avvicina alla tritona mentre spiega le possibili sfaccettature della Botanica. Invero l'analisi così approfondita, metodica, da un certo punto di vista fredda, gli stuzzica ancor di più la curiosità. Gli piace una simile chiarezza espositiva e forse addirittura lo coinvolge.
    Il dibattito, poi, gli è sempre piaciuto. La possibilità di un continuo scambio, lo diverte. In realtà lo diverte ben più portare avanti un qualche interrogatorio, una tortura, un tempo si era praticamente specializzato in queste forme di estorsione di informazioni.
    Si allinea con gli altri discenti e ne ascolta le risposte. Invero non lo convinto completamente, per quanto devono avere necessariamente un fondo di verità.
    Nel mio mondo nativo, le piante avevano un cervello, certo non così evoluto come quello di un essere umano, ma avevano un certo grado di autonomia. Non raramente alcune piante venivano utilizzate come guardiani o simili.
    Inoltre esistono piante che sono in grado di estrarre "dall'aria" i nutrimenti di cui han bisogno.

    Risponde verso Thory per contestare il suo punto di vista. Non con cattiveria, ha compreso che il suo approccio duro e di conflitto in questo caso non serve, ma non riesce a comportarsi diversamente.
    Ugualmente anche un certo grado di Volontà è propria del mondo vegatale. Una volontà superficiale, forse più spinta dalla sopravvivenza che da altro, ma dovrebbe esser propria anche di questo Regno.
    Basti immaginare come le piante volgono al sole le proprie foglie per ottenerne nutrimento ed energia.
    Quella non è forse volontà di sopravvivere?

    Domanda retorico continuando ad esporre il proprio punto di vista. Come detto nel suo fare supponente non vi è voglia di demolire le risposte altrui, in quanto vede del giusto, ma vi è qualcosa di parziale. Qualcosa che sfugge. E mentre parla ragiona ad alta voce cercando una sfumatura differente, chiara e netta in modo tale da separare in maniera adeguata i regni vegetali ed animali.
    Mentale confronta una pianta con un felino, con una serpe, analizza possibili differenze ed alla fine conclude che potrebbe esserci uno spartiacque biologico.
    La differenza potrebbe stare nel come le piante perpretano la propria sopravvivenza. Ricercano l'energia della luce, assorbono nutrimenti dal suolo, dall'aria o da quello che sia. Alcune mangiano piccoli insetti, ma in ogni caso utilizzano la fotosintesi per la propria sopravvivenza.
    Da che io sappia alcun animale, invece, utilizza questa fonte di energia.
    Forse delle commistioni, ibridi, umano-pianta potrebbero farlo, ma di base cercherei in questa sfaccettatura lo spartiacque certo tra i due Regni.

    Espone così il suo punto di vista, curioso ora di sentire la risposta dell'Insegnante in merito.

    Equipaggiamento: Bacchetta
    Mana: 100%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive

    Attive
    Nessuna

    Scheda: Qui

     
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    Per essere una classe di novellini -Salazar escluso- i presenti non sono affatto male. La pregnanza delle risposte che quelli forniscono lascia anzi intendere alla docente come vi sia una pregevolissima dose di ragionamento alle spalle. Non a caso vi è titubanza nelle esposizioni, autocritica e riflessione attenta prima di produrre una risposta. Persino Thory, che pare il più irruento del gruppo, dimostra di soffermarsi a sufficienza prima di formulare il proprio responso. E' però nel più anziano che si concretizza il fondamento di ogni scienza: con puntuale disamina egli instaura un dibattito circa le soluzioni proposte dai colleghi, indi avanza la propria tenendo in considerazione proprio lo sforzo comune fin lì prodotto.

    Mi congratulo con voi tutti: ciascuno ha saputo cogliere degli aspetti fondamentali riguardo ciò che contraddistingue univocamente l'oggetto della mia domanda e nel farlo sono certa abbia vagliato la propria esperienza sensibile, dimodochè le differenze tra le vostre risposte siano in gran parte riconducibili al ricordo del vostro piano d'origine -o all'attenzione che avete rivolto alla flora endlosiana.

    Ciononostante, pur se senza rimprovero alcuno, Zegana procede puntualizzando come nessuno abbia centrato appieno il bersaglio: nemmeno quello studente che già ha frequentato corsi di erbologia entro le mura sapienti di Hogwarts è riuscito nell'intento di spuntarla, per quanto egli si sia spinto più a fondo di quanto ci si potrebbe attendere da un neofita (ma, come detto, è pur vero che di già gode di un'infarinatura mica da poco).

    Sono però spiacente di rivelarvi che il concetto attorno a cui s'impernia l'unicità delle piante manca ancora all'appello: l'avete tuttora a portata di mano, vi siete accanto e già s'intravede come dal confronto tra voi esso emerga senza ulteriore dubbio. Nelle vostre risposte vi è infatti quella verità di cui siete alla ricerca, nè le mie parole han mancato di lasciare indizi al riguardo.

    Già, non si direbbe ma è così. In qualche modo e pur senza levare sospetti, la Portavoce che gestisce la lezione ha già disseminato la chiave di lettura per giungere all'obiettivo. Vuoi per deformazione professionale, vuoi per un genuino desiderio di non porvi ostacoli, la tritone nuovamente si pone ben più accondiscendente di quanto non sia con i colleghi: agli studenti, dopotutto, è concesso il diritto di sbagliare con successo.

    Perciò non vi rivelerò sin da subito il mio riscontro, invitandovi anzi a riprovare come un unico gruppo di studio: se vorrete seguirmi -e per farlo vi sarà sufficiente imitarmi e lasciar correre liberamente le vostre energie- avrete allora l'occasione di discutere tra voi con il supporto di quest'aula, così da giungere ad un responso condiviso da sottopormi.

    A seguito di questa sentenza la dignitaria nelle sfumature del blu appone la propria mano sulla semisfera traslucida che svetta al centro del pannello, lasciando che il palmo aderisca alla superficie opalescente e ne permetta un minimo flusso di mana. Poi, senz'altro avviso, la di lei figura abbandona la stanza, in un silenzio irreale che non lascia traccia tangibile di quanto avvenuto.
    Presumibilmente vi è un incanto sotteso in detta bolla (e del quale è possibile accorgersi, se dotati di percezioni coerenti) tale per cui esso possa dirsi responsabile della di lei sparizione, ma sarà soltanto replicando i suggerimenti di Zegana che si renderà ovvio il come ed il dove ella si sia traslata: Chlorenchyma non è un semplice giardino, bensì una collezione di serre innestate nella struttura arcana del Magisterium. Ogni pannello rappresenta così una serra a cui si accede tramite il succitato nucleo lattiginoso, aprendo così l'opportunità di stipare intere pieghe dimensionali entro gli spazi ridotti del più piccolo presidio endlosiano.

    A riprova di ciò, infatti, seguendo la docente entro il dominio ch'ella ha indicato si potranno osservare i fasti d'un territorio vastissimo, dotato non soltanto di innumerevoli specie vegetali ma persino di rilievi montuosi, corsi d'acqua ed un orizzonte inedito ma in qualche modo familiare: ciascuno degli studenti può infatti riconoscervi un ecosistema esotico quale quello del Nishikaigan o -in accordo con le rispettive esperienze- l'equivalente orientale di un certo piano dimensionale chiamato Terra.

    Benvenuti in Chlorenchyma, il Giardino Infinito. L'ambiente saprà adattarsi alle vostre necessità, agevolandovi nell'attività di ricerca ed offrendovi dunque la posibilità di verificare direttamente le vostre ipotesi.
    Potete esplorarlo per come vi è gradito ed interrogarlo circa i vostri dubbi: esso è a vostra disposizione e muterà di comune accordo con le ambizioni di cui darete prova.

    A parlare è ovviamente una ritrovata Zegana, ritta al fianco della medesima bolla saponosa che ha funto da accesso per quel mondo sovrasaturo di vegetazione. Bolla che -alla vista- si mostra quale l'unica semisfera ad ora presente, giacchè dell'architettura magica composta di pannelli giustapposti non rimane che il ricordo di dove ha preso avvio la lezione: a tutti gli effetti, invero, entro la serra non è visibile l'aula che le contiene tutte.

    Il che si traduce in una pronta verifica delle vostre precedenti risposte. Signor Lowarn, signor Thory, signor Salazar: io vi attenderò qui. Siete liberi di riformulare il vostro responso dopo che avrete constatato che per ciascuna delle differenze da voi elencate vi è in realtà almeno un'eccezione in natura.

    4° TURNOSCADENZA: 28/04/2019, ORE 23:59.
    Scadenza più lunga a questo giro, motivata principalmente dalle festività pasquali (che vi auguro di passare felici e magari in un bell'ambiente come quello qui citato) e dal fatto che vi è anche richiesto un approccio descrittivo ed in parte di studio.

    Come potete leggere, infatti, Zegana si complimenta con voi ma vi annuncia che non avete recuperato il bandolo della matassa cui fa capo la sua domanda. Vi suggerisce allora di riconsiderare quello che vi ha già detto e vi invita a riprovarci di nuovo non prima di essere entrati nella serra presso cui vi ha fatto accomodare.
    Al suo interno la ricchissima -quasi straripante!- vegetazione è quella tipica delle foreste cinesi (e più in genere asiatiche), ma per chi fosse endemico di Endlos il riferimento è quello dell'Ovest (e più nello specifico del Nishikaigan).

    Per il funzionamento della serra vi rimando nuovamente al post descrittivo dell'aula, ma potete considerarla come una vera e propria escursione sul campo benchè facilitata da tutte le comodità futuribili che la magia e l'immaginazione rendono possibili.
    In altre parole e qualora lo reclamaste, la serra vi renderà evidenti tutte quelle informazioni tecniche che richiederebbero altrimenti una passiva di conoscenze (e -in off- un giretto su manuali, wikipedia ed affini), aiutandovi pure a cercare quella particolare pianta di vostro interesse nel mezzo di una flora molto abbondante ma mai opprimente.

    Per quanto riguarda invece le "smentite" alle vostre precedenti risposte, se non avete intuizioni originali potete argomentare sui seguenti suggerimenti:
    - per Lowarn il riferimento è alle driadi, alle mandragole e a tutte quelle creature fantastiche che sono classificate a pieno titolo come piante (giacchè la sua definizione è più che accettabile nel nostro mondo, ma non in un multiverso così ricco di meraviglie!);
    - per Thory il paragone è diretto ad esempio alle alghe ed alle epifite, o ad altre classi vegetali che -come indicato da Salazar- non abbisognino di terreno o radici per la propria sussitenza;
    - per Salazar l'approfondimento verte invece circa quella sezione misteriosa e sconvolgente delle piante eterotrofe che sfidano il concetto di pianta=fotosintesi e si dedicano invece ad altro tipo di nutrimento.

    Al solito, per dubbi, necessità o chiarimenti sono sempre presente sul bando o via canali privati!


    Edited by AnimeHunter - 7/10/2019, 11:49
     
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    "Una volta che sei diventato Maestro in una cosa,
    diventa subito allievo in un’altra"


    Gerhart Hauptmann.

    Magisterium, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    Come era comprensibile, nessuno di loro riuscì a dare una risposta completa. il Principe di Laputa non lo trovò affatto strano, né si sentì in qualche modo colpito da quella mancanza: era lì per imparare, azione che presupponeva una notevole mancanza di conoscenze da parte di tutti i presenti; frequentare un corso di cui già si sapeva tutto gli sarebbe infatti parsa una perdita di tempo inutile, se non addirittura deleteria per ciò che riguardava le relazioni sociali. Dopotutto, Ryusang glielo aveva sempre detto, mettendolo in allerta ogni volta in cui finiva per renderlo partecipe delle proprie passioni intellettuali: "l'intelligenza piace, ma i saputelli non son simpatici a nessuno".

    Perciò non vi rivelerò sin da subito il mio riscontro, invitandovi anzi a riprovare come un unico gruppo di studio: se vorrete seguirmi -e per farlo vi sarà sufficiente imitarmi e lasciar correre liberamente le vostre energie- avrete allora l'occasione di discutere tra voi con il supporto di quest'aula, così da giungere ad un responso condiviso da sottopormi.Accettando quindi in silenzio ciò che l'insegnante aveva da dire, la seguì rapidamente, imitandola in tutto.
    Benvenuti in Chlorenchyma, il Giardino Infinito. L'ambiente saprà adattarsi alle vostre necessità, agevolandovi nell'attività di ricerca ed offrendovi dunque la posibilità di verificare direttamente le vostre ipotesi.
    Potete esplorarlo per come vi è gradito ed interrogarlo circa i vostri dubbi: esso è a vostra disposizione e muterà di comune accordo con le ambizioni di cui darete prova.
    Il che si traduce in una pronta verifica delle vostre precedenti risposte. Signor Lowarn, signor Thory, signor Salazar: io vi attenderò qui. Siete liberi di riformulare il vostro responso dopo che avrete constatato che per ciascuna delle differenze da voi elencate vi è in realtà almeno un'eccezione in natura.

    Nonostante fosse solito accettare di buon grado i suggerimenti degli adulti più autorevoli -e quel giorno non avrebbe fatto eccezione- il ragazzino si lasciò sfuggire una smorfia lievemente contrariata sul bel viso androgino.
    Non aveva nulla da obbiettare a quanto detto, ma... non era esattamente il tipo da lanciarsi in strane avventure o esplorazioni di ricerca. Allontanato da quella che poteva considerarsi la sua "comfort-zone" fatta di edifici, libri e banchi di studio, si sentì solo e fortemente a disagio, pur restando comunque in una serra, colpa forse dell'eccessiva somiglianza ai boschi del Nishikaigan, tale da illudere il suo subconscio.

    -Ahem...- si guardò attorno, assolutamente spaesato e tremendamente imbarazzato, cercando con lo sguardo smeraldino gli altri due studenti -Io... io vado lì.
    Arrossendo violentemente, procedette in una direzione assolutamente a caso, velocizzando i passi come poteva. Non aveva nessun piano e si era mosso più per istinto alla fuga che curiosità verso qualcosa in particolare. Preso dall'ansia, aveva cercato di calmarsi all'idea che -se avesse immediatamente trovato una risposta esauriente a quella domanda- sarebbero tornati più rapidamente in un posto con un tetto vero sulla propria testa.

    Camminando fra la vegetazione, iniziò quindi a riflettere sulle definizioni pronunciate dagli altri: Thory aveva aggiunto alla sua versione la presenza necessaria di radici, cosa che al Galanodel parve un trabocchetto; non era infatti sicuro dell'esclamazione per quanto riguardava funghi e muffe, inoltre sapeva bene che alcune piante del suo papà si spostavano senza problemi... per attaccare e mangiare le creature identificate come "pasto"! Il signor Salazar aveva invece accennato con sicurezza a piante con un cervello ed un certo grado di autonomia, confermando le conoscenze del Principe. Accennò anche alla Volontà, ma Lowarn non si trovò comunque in accordo, distinguendo (nel suo modo di vedere le cose) la Volontà dall'istinto. Non fu d'accordo nemmeno riguardo la necessaria dipendenza dalla luce: non abbracciava infatti il caso delle piante marine e di alcuni esemplari presenti nelle caverne di cui gli aveva parlato Alma. Se non ricordava male, tale vegetazione non aveva neppure una respirazione legata all'ossigeno, piuttosto ad un altro componente. Non ricordava quale, però.

    Sbuffò, accovacciandosi con aria imbronciata, incapace di trovare una risposta che lo soddisfasse: se davvero esistevano creature vegetali con Volontà, la linea che le divideva dal mondo animale sarebbe sparita del tutto. Quale era -dunque- il grande separatore fra i due regni?
    Comprendendo di non essere ancora riuscito a venirne a capo, ebbe la brillante idea di tornare sui propri passi: ripercorrendo la strada a ritroso, andò alla ricerca degli altri studenti, in particolare del signor Salazar. Dopotutto, quel tale sembrava più pratico di lui e doveva aver studiato da qualche parte: osservando i suoi metodi di ricerca, avrebbe potuto emularne la tecnica, dedicandosi tuttavia alla propria ricerca personale e non disturbandolo nel proprio lavoro.

    Orecchio Assoluto
    Si dice che in media solo una persona su cinquantamila può vantare di possedere l'orecchio assoluto, abilità innata che permette di identificare una nota musicale -anche ascoltata una sola volta ed in totale assenza dell'ausilio di un suono di riferimento- così da determinarne la frequenza. Nonostante questo talento sia totalmente slegato al tipo di vita condotta dall'individuo, indica comunque una certa attitudine ed il gusto per la musica; chi ha orecchio è infatti capace di riprodurre qualsivoglia melodia, registrandola nella propria mente al medesimo istante della sua esecuzione.
    Possessore dalla nascita di questo talento, Lowarn è in grado di discernere le note vibranti celate nelle intonazioni vocali, il battito cardiaco e lo stesso respiro delle persone che lo circondano, rendendolo di fatto capace di intuire le loro emozioni e -in molti casi- anche le intenzioni di ciascun individuo, riuscendo ad individuare perfino i bugiardi. Per tale ragione sarà in grado di "prevedere" in anticipo di pochissimi millesimi di secondo le loro mosse, riuscendo così a rispondere più rapidamente ad ogni stimolo esterno, sia fisicamente che magicamente.
    Oltre a tali abilità, è anche portatore di un udito decisamente fuori alla norma: nel raggio di quindici metri è in grado di sentire qualunque cosa provochi vibrazioni, anche impercettibili come il battito cardiaco di un vivente.
    [Auspex(radar)passivo 15m + Instant Casting + Bonus PU Agilità/Destrezza + Empatia emozioni + Discernimento Bugie]

    Librarsi in volo
    Poichè i Galanodel derivano da creature del cielo, se ben allenati, sono in grado di sollevarsi in aria, galleggiando in essa grazie al pensiero. Il volo è a volte accompagnato dall'apparizione di un paio d'ali bianche che, tuttavia, hanno puro effetto scenico.
    [Volo fino a 5 m dal suolo]

    Legame con la Fonte
    Per comprendere una delle caratteristiche base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo, perchè come gli angeli, i Galanodel sono legati alla Fonte, ed è questa a non renderli intaccabili da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete", come batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono tendenzialmente immuni agli agenti esterni.
    [Immunità agli agenti esterni passiva + attiva variabile]

    Corpo Celeste
    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo del Principe presenta tratti di entrambe le razze. Fra le caratteristiche angeliche ereditate vi è certamente la capacità di irradiare luce dalla propria pelle, ed è in grado di intensificarla o meno a proprio piacimento. Questa tuttavia non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare.
    [Emana Luce (spiegazione di alcuni poteri attivi)]

    Linfa degli Angeli
    E' cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son state sempre predilette le fanciulle vergini. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica fonte di potere. Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli, o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste, si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue del Principe, porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.
    [Proprietà di bg del sangue]

    Autorevolezza
    E' questo un suono che tutti possono udire, perché scaturito dall'alta sapienza di coloro che lo pronunciano; la volontà dei Saggi muove questo potere, così che dalla loro giusta voce escano parole che agli altri appaiono profondamente sapienti, e pertanto degne di rispetto, così come degno di rispetto sarà, per chi ascolta, colui che parla. Una malia, un'azione per convincere anche i più scettici della grandezza dei Sapienti di Endlos, sicché al volere di questi le parole diventino capaci di infondere nella mente di chi le oda un tale rispetto per queste e per i Saggi, che certamente non dubiteranno della loro veridicità, e se verrà pronunciato un comando, vorranno eseguirlo senza proteste, quasi fosse l'ordine del loro più caro e severo dio.
    [Malia passiva]

    Sapienza
    Così come non vi è guerriero senza spada o mago senza arti arcane, allo stesso modo non vi può essere Saggio senza conoscenza. Caratterizzati dalla loro avida sete di sapere, un membro di Gilda sarà sempre alla ricerca di cultura da aggiungere alla propria. C’è chi è arrivato su Endlos possedendo già un sapere pari a quello di migliaia di libri, ma informazioni rare e segrete vengono tramandate tra i Saggi nei tomi che solo loro possiedono. Se a ciò si aggiungono anche quelli del Magisterium allora un membro di Gilda non potrà che divenire un pozzo di sapere che ben pochi potranno guardare come loro pari. In termini di gioco è considerata una passiva di conoscenze nella via che il membro di gilda ha scelto.
    [Passiva di conoscenze enciclopediche]


    Edited by Drusilia Galanodel - 20/4/2019, 15:43
     
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    Non apprezza particolarmente il metodo di studio di questa Docente. Ancora così ancorata alla voglia di far capire i suoi discepoli, piuttosto che spiegare rapidamente il concetto. Qualcosa di molto utile quando si è giovani e la mente va plasmata e resa abile a carpire i segreti dell'universo, meno quando si è già adulti e si ha una missione da compiere. Quello che il Serpeverde vuole è la conoscenza immediata, fruibile, rapida. Vuole poter evocare nuovamente il tranello del diavolo e cercare l'Oscuro Signore.
    Ma la tritona non sembra essere del suo stesso avviso.
    Sbuffa, quasi ringhia indispettito dalla piega che sta prendendo la situazione. Non ha modo di sovvertire le regole di questo mondo, e questo lo irrita ancora di più. Stringe i denti. Estrae la bacchetta e si avvicina alla sfera fluttuante. Poggia la punta della fedela compagna sull'ecotoplasma luminoso e vi infonde il suo mana.
    Si ritrova proiettato in una realtà che non conosce. Lontana. Non ha mai visto i territori dell'Ovest, ma ormai ha capito che deve abituarsi a questi repentine mutazioni. Se son funzionali a tagliare corto questa pagliacciata, bhè, allora le subirà.
    Sposta la chioma pallida dietro la schiena ed osserva il potere di questo luogo. Se ne possedesse solo una scintilla, probabilmente avrebbe già trovato l'Oscuro Signore e tornato nel suo piano di realtà, conquistandolo. Forse il viaggio in questo semipiano è propedeutico ad acquisire abbastanza potere da riversare nella sua di realtà. Chissà, deve meglio approfondire questa possibilità.
    Armato di bacchetta ascolta le parole dell'Insegnante e si limita ad annuire. Se questo è il gioco a cui deve giocare, lo farà. Troverà la risposta che la donna tanto agogna ed otterrà ciò per cui è venuto: conoscenza e potere. La grandezza lo attende, ancora una volta.
    Si avvia verso una zona fitta di sottobosco, ombrata e piacevole. Avanzata nella vegetazione che si fa sempre più fitta, scura ed umida. Apprezza questo tipo di paesaggi, per quanto odia il sudore che gli appiccica la camicia sulla pelle. Punta la bacchetta davanti a sè, pronto all'evenzienza che vi siano potenziali nemici. Non conosce bene le regole di questo luogo e certo non peccherà di sottovalutare la situazione.
    Mentre avanza nel sottobosco, rallenta il suo passo, mentre lo sguardo smeraldo si poggia sulla corteccia scura di un albero poco vicino. Studia le grandi "orecchie" carnose di un fungo che spunta dalla corteccia stessa, lo sguardo casualmente gli è caduto lì. Si sente avvilito e stupido. Il moccioso crepuscolare aveva parlato di funghi e proprio questi possono essere l'eccezione alla sua risposta. I funghi si cibano di altri composti organici e non ne producono in autonomia. Prendono e trasformano.
    Avvilito si siede su una pietra poco distante fissando assorto un fiore, una specie di orchidea, che spunta poco lontano.
    Si interroga sul senso profondo della domanda che gli è stata posta, quando vede sbucare poco lontano quel mezzo-becchino. Lo fissa di rimando. Gli era sembrato strano, non meno di quel ragazzo con il cagnolino. Probabilmente nella sua giovinezza avrebbe bullizzato entrambi con sagacia e meticolosità.
    I funghi
    Gli dice muovendo appena il capo a destra e manca sconsolato per aver toccato con mano la propria disfatta.
    Quindi?
    Domanda retorico alzandosi e muovendosi verso il fiore che stava fissando prima. Con un gesto repentino lo strappa e lo porta davanti al viso. Lo stringe al punto tale da deformarlo e gettarlo via al suolo.
    Inutili piante.
    La pesta con vigore e frustrazione muovendosi verso il becchino e passandogli oltre per tornare verso la tritona. E' ben intenzionato di scagliarle contro un Imperio e mettere così fine a questa frustrante lezione. Mentre avanza a grandi falcate, boccheggiando una serie di maledizioni, ripensa all'inutilità delle piante ed all'inutilità di questa lezione.
    Giunto davanti l'insegnante la guarda con aria di sfida.
    E' la loro funzione, la rispota?
    Pensando all'inutilità, il Mago si è reso conto, invece, della loro utilità e della funzione, o scopo, o lavoro che il mondo vegetale ha nel mondo. Un ruolo che gli è proprio, imprescindibile e vitale alla sopravvivenza di tutto.

    Equipaggiamento: Bacchetta
    Mana: 100%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive

    Attive
    Nessuna

    Scheda: Qui

     
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