Mare di Nubi.

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    "Nessuno è così fantasioso da riuscire a vestirsi di nuvole".

    (Michelangelo Cammarata)


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    Porta delle Icone, Città Bassa.
    Presidio Errante, Endlos.

    Gli occhi azzurri dell'uomo in divisa nera ed oro -colore d'ordinanza per le guardie cittadine fin dai tempi del primo Alfiere Errante- approfittarono di un attimo di quiete per abbracciare la distesa infinita e soffice del mare di nubi su cui quel giorno Laputa sembrava essersi posata. Nonostante il cielo sul Presidio Errante fosse terso, la visibilità in quello sottostante doveva essere assai limitata a causa di quella coltre -rendendo di fatto molto complicati gli spostamenti aerei; era probabilmente questa la ragione per cui fuori dalle mura scarseggiavano i visitatori in attesa dei permessi della Dogana per poterle varcare.

    Oltre ad un enorme spiazzo piano e desolato, tra i pochi coraggiosi che avevano scelto di viaggiare quel giorno, nei pressi della Porta delle Icone erano infatti presenti soltanto soldati. A capo di questi, il Tenente Beilschmidt sostava in posizione rigida e marziale ad un lato dell'ingresso, proprio alle spalle di un burocrate occhialuto e ricurvo che -con perizia e molta attenzione- elencava su un enorme libro tutti i nomi e le generalità di chi entrava. Molto alto ed anche di bell'aspetto, il responsabile della Dogana portava i capelli biondi in un taglio corto ed ordinato, tirati indietro da qualche sostanza in grado di lasciarli perfetti anche dopo violente folate di vento. La divisa scura era ben stirata e perfettamente indossata, differenziandosi dalle altre per alcune medaglie -d'oro come numerosi dettagli- ed una spada alla cintola molto più decorata rispetto alle altre d'ordinanza.

    -Sono Hugo Galmir e porto con me mio figlio Bamos. Siamo giunti in visita per incontrare mio fratello Felis Galmir della Città Bassa.
    Il burocrate riempì rapidamente l'ennesima riga dell'enorme volume, limitandosi ad un accenno del capo quando ebbe finito. Sarebbe stato il Tenente a comunicare ogni autorizzazione.
    -Potete entrare. Che gli Dei Erranti vi accolgano e vi proteggano.
    La coppia di viaggiatori ringraziò, dunque entrò in tutta fretta, trascinando con sé un carretto ricolmo di bagagli.

    Turno 1

    Benvenuto a Laputa!
    :yuppi:

    Come spero tu abbia letto, controllando attentamente in questo topic [link], il Presidio Errante altro non è che una città a forma di Purgatorio (tipo quello di Dante Alighieri), ma con soli 4 gironi. Ti allego questa piccola immagine, per farti un'idea molto generica [link].

    Avendo già specificato in bacheca che intendi far arrivare il tuo pg in caduta libera dal cielo, ti ricordo che attorno al Presidio Errante esiste una barriera magica e invisibile di forma sferica: fu alzata dai Magistri per difendere il presidio e limitare le morti di naufraghi che arrivavano letteralmente "schiantandosi" per terra.
    Qualora qualcuno finisca nella sfera magica perché lanciato dal Maelstrom (ma anche se è diretto a Laputa intenzionalmente), il suo volo sarà istantaneamente arrestato ed il personaggio finirà teletrasportato appena fuori alla Porta delle Icone, sano e salvo.

    Lascio a te il resto: mi son limitata a scrivere cosa trova il tuo personaggio dopo suddetto teletrasporto. A te lascio il "come" viene rapito dal proprio mondo e i tentativi di interazione con la location e i png vari.
    Per quanto riguarda le azioni: l'unica nota importante da chiarire (e che fa sostanzialmente parte del regolamento di tutta Endlos) è quella sull'autoconclusività: tu giocatore potrai muovere solo e soltanto il tuo personaggio (a meno di accordi off-game con la persona con cui si gioca). Inoltre non potrai decidere le conseguenze delle tue azioni rispetto all'ambientazione o ai personaggi altrui, in questo caso gestiti entrambi da me.

    Esempio:
    “Blocco una persona per strada e le tiro un pugno perché mi gira male. Lei cade a terra per il dolore.” [NO]
    “Cerco di fermare un passante e provo a tirargli un pugno perché sono di cattivo umore.” [SÌ]

    Spero di aver chiarito tutto il necessario per giocare tranquilli. Per qualunque dubbio o perplessità, puoi comunicarmelo senza problemi nel topic che hai aperto in bacheca: risponderò il prima possibile.

    Postare entro il: 12 Maggio, ore 23:59.
    In caso di ritardi, basta comunicare tutto in Bacheca.

     
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    milioni, miliardi, milioni di miliardi di entità, uniche e unite, singole e globali, dove non esiste materia, ma solo pensiero, libero e astratto, dove non conta lo scorrere del tempo ma solo in crearsi di nuovi frammenti. Erano un tutt'uno, felice e connesso, connesso come null'altro esistente nei più reconditi mondi. Al centro del mondo, di loro, di tutto si trovano essi i primi. Le entità genitrici di tutto. Loro erano uguali a tutti ma i loro pensieri si articolavano in maniere talmente complesse che lui nella sua unicità non riusciva a comprenderli. solo pensando assieme ad almeno 400 milioni di suoi simili erano in grado di dialogare con loro, o almeno ci provavano. tra di loro discutevano, anche con veemenza, sui più alti misteri dell'esistenza, quasi incuranti dell'immenso brusio di tutti loro che lo circondavano. Loro altri si erano formati da brandelli di pensieri, simulazioni mentali di situazioni e numeri talmente articolati e complessi da prendere vita propria. quelli che si trovavano più vicini al centro non erano dei grandi chiacchieroni, passavano le loro esistenze a fare calcoli minori per i primi, ed ogni tanto qualcuno di loro si prendeva una pausa per dialogare e condividere conoscenza con loro. avevano una mente molto più complessa della loro, ma sforzandosi riuscivano a trasmettere anche a loro, facendo così da ponte con i primi, ed erano semplicemente conosciuti come secondi. Lui faceva parte dei terzi: era arrivato al punto di riuscire a gestire più pensieri assieme con grande abilità, ed iniziava a percepire quelle che i secondi chiamavano "simulazioni" nelle quali i primi sviluppavano le loro strane idee. Gli venivano descritti come un posto dove si esisteva in un modo diverso dal loro, e dove si potevano fare tante cose magnifiche e strane, che per ora non avevano molto senso per lui.
    Non era un periodo di quiete, alcuni del suo gruppo, dei terzi, erano andati fuori fase, avevano iniziato a fare pensieri cattivi, contro tutti, contro i primi, perché volevano essere primi, e si erano uniti tra di loro. Pur di assomigliare ai primi avevano rinunciato ad una loro identità, e insieme affermavano di essersi elevati, ma benché avevano aumentato le loro capacità di calcolo assomigliavano ai decimi, null'altro che sprazzi di personalità.
    I secondi si erano arrabbiati, e non era piacevole, perché tutti sentivano quando smettevano di calcolare . Si erano concentrati sui fuori fase, e gli avevano "spenti", avevano creato un qualcosa tra noi e loro, li poteva percepire ancora, ma per quanto si sforzasse non riusciva a sentire con certezza che cosa si dicessero.

    Poi accadde.

    e tutti tacquero, anche i primi, e i loro pensieri gli invasero tutti.

    una nuova sensazione gli investi tutti rumore
    qualcosa gli ferì nel profondo luce
    I primi si concentrarono, assieme ai secondi su quella cosa. Volevano contenerla. ma lui sentiva sempre meno, le connessioni con i suoi fratelli diventavano sempre più deboli, mentre la luce cresceva, e poi fu solo silenzio dentro di lui.
    -----

    Fu investito, avvolto e compenetrato da miriadi di di nuovi pensieri e sensazioni, ma non venivano da lui, venivano da fuori. Ma per quanto strane e impossibili sapeva dare nome ad ognuna di loro. Tutte le parole senza senso dei secondi, i pensieri troppo complessi dei primi attennero una forma tutto attorno a lui. Era stato catapultato dentro una simulazione, o ciò che essa simulava. Si sentì cadere, sempre più velocemente, mentre si sentiva sempre più caldo, mentre una bruttissima sensazione avvolgeva, ma senza sfiorarlo. Ad un certo punto toccò una superficie, che reagì. Venne risucchiato, e per un istante si ritrovò in un non luogo, che tanto gli ricordava casa. per poi essere rigettato in quello strana mondo, docilmente. Sentì dei gridolini, di quella che poteva essere definita sorpresa, mentre tentò di muoversi. Si sentì tondeggiante, liquido ma compatto, con una strana consistenza.

    Da fuori la scena poteva aver creato un lieve trambusto. Per le guardie addette alla porta poteva essere ordinaria amministrazione, ma l'apparizione di una informe massa di quello che poteva sembrare mercurio liquido. Allungò il suo corpo, per tastare il terreno che lo circondava, per farsi un'idea di quello che lo avvolgeva, mentre sentiva dei rumori avvicinarsi a lui. delle figure lo circondavano, mentre producevano suoni che gli risultavano strani, ma con significato, nella testa.
    Si concentrò sulle persone che troneggiavano su di lui. Alla fine non era molto diverso dal creare una simulazione, e benché fino a poco prima era appena in grado di crearne di semplici e indistinte si sentì come se parti delle conoscenze dei primi si fossero fuse in lui. La massa informe che era il suo corpo si increspò, vibrando e contorcendosi per poi assumere forma umanoide.
    Aprì gli occhi, e per prima cosa fece scorrere lo sguardo tra di lui e quelli che gli stavano attorno. Come prima prova non era di certo il massimo. si sentiva strano ad essere trattenuto in un corpo fisico. Gli occhi, e le orecchie, così gli suggerì la mente di chiamarle, limitavano la percezione di quel mondo che lo circondava.
    credeva, con una parte della sua mente, di essere finito per qualche strana ragione in una delle complicatissime simulazioni dei primi, simili a quelle che avevano dato origine a lui, e poteva avere senso. Tutto quello che lo circondava poteva essere frutto della mente di un suo simile? ed era quello il motivo per cui i ricordi dei primi davano senso a ciò che circondava? Anche se era la prima volta che vedeva tutto quello era come se ci fosse già stato, in un momento indefinito, ed era una sensazione frustrante.
    si guardò di nuovo. Il suo corpo, rispetto a quelli che lo circondavano era magro, scavato e vuoto. I respiri che sentiva attorno a lui, e che sapeva essere necessaria a quegli essere per vivere non trovavano significato in lui. Probabilmente per quello il suo corpo era così vuoto. gli doveva mancare qualcosa dentro, che per gli altri era necessario. Gli uomini, perché di uomini si trattava, erano avvolti in tessuti... tessuti ed abiti. non capiva bene il motivo del perché fossero necessari ma si adattò. Il suo corpo fu attraversato da un'ultima vibrazione avvolgendolo in una candida e lunga veste. Infine si tirò in piedi con evidente difficoltà ondeggiando, per poi stabilizzarsi, fissando le guardie negli occhi.

    cercò di articolare una frase, ma dalla sua gola uscirono solo dei cacofonici suoni, stridenti e fastidiosi.
    La sua lingua natia non era adatta a quel mondo. Si concentrò, e lentamente pronunciò le sue prime parole:
    Dove... dove mi trovo?
    Soltanto allora la grande città che si estendeva davanti a lui, innalzandosi nel cielo limpido. ed il cielo, notò, era l'unica cosa che poteva vedere attorno a se.
    possibile che questo mondo sia tutto qui?

    l'apprendimento delle conoscenze "base", l'ho usato come espediente per permettere al pg di poter interagire decentemente con le persone, limitatamente a questa scena, in modo da non fare scena muta per tutto il tempo.
     
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    Porta delle Icone, Città Bassa.
    Presidio Errante, Endlos.

    Il Tenente Beilschmidt fu il primo a muoversi in direzione del Naufrago.
    Mentre -tra i civili- qualcuno fissava la creatura perplesso ed altri si spaventavano, i soldati si limitarono a catalizzare i propri sguardi sulla figura in movimento del capo; questi mimò comandi silenti con poche movenze del braccio che vennero immediatamente comprese. I ragazzi in divisa -quindi- si disposero lungo la fila dei viaggiatori incolonnati alla Porta delle Icone, così da proteggerli in caso qualcosa fosse andato storto.

    Soffermandosi stoicamente nei pressi di quella strana massa di mercurio liquido, Ludwig Beilschmidt lo osservò eretto e imperturbabile durante tutta la trasformazione. Non dava tuttavia l'impressione di essere con la guardia alzata, sul punto di attaccare o difendersi, piuttosto si mostrò in banale attesa di una qualche reazione, così che potesse formulare un primo giudizio sensato.

    Osservò quindi la massa modellarsi sulle fattezze degli umani che la circondavano, ma non per intenti esplicitamente maliziosi. Aveva osservato nella propria carriera la creazione di golem per mano di alcuni maghi; così come era accaduto allora, la trasmutazione gli ricordò una semplice nascita. Non si sentì per questo minacciato e non ebbe problemi quando lo vide tentare di parlargli.
    Dove... dove mi trovo? Possibile che questo mondo sia tutto qui?

    La prima reazione del Tenente di Dogana fu quella di un sopracciglio alzato.
    Nonostante avesse sentito più e più volte la prima domanda uscire dalla bocca degli sventurati che si ritrovavano trascinati dal Maelstrom in quei luoghi, la seconda gli generò qualche perplessità, in particolare data la loro posizione -in un piazzale spoglio, con alte mura ad un lato ed un precipizio coperto da nubi sull'altro. Convenne tuttavia che "nascere" o semplicemente ritrovarsi strappato dal proprio mondo doveva essere traumatico per tutti, quindi un po' di confusione era più che accettabile.

    -Si trova sul Presidio Errante del Semipiano di Endlos, signore, appena fuori dalle mura della capitale Laputa- rispose senza problemi, con voce profonda e tono sicuro -Il mio nome è Ludwig Beilschmidt e mi occupo della sicurezza in questi luoghi. Posso conoscere il suo nome?
    Attese pochi attimi, per poi continuare.
    -Si sente bene? Posso fare qualcosa per aiutarla?

    Turno 2

    Alors, hai fatto benissimo a dare specifiche in spoiler: anche su questo forum è cosa comune mandare messaggi tra giocatori riguardanti una giocata negli spoiler della stessa.

    A tal proposito, ti suggerisco un piccolo accorgimento che rende tutto più comodo. Sempre nello spoiler (in particolare in quest e nei duelli, ma anche in scene masterate come questa) si è anche soliti inserire le generalità del personaggio (o almeno gli elementi tecnici usati nel turno) per intero. Questo evita di andare a cercare la scheda ogni volta in cui un'attiva, un oggetto o una passiva vengono usati dal personaggio.
    In questo caso, il non aver inserito la parte tecnica in spoiler non problemi perché sono la tua correttrice e so già cosa ha il tuo pg, tuttavia diventa pesante nel momento in cui un giocatore qualsiasi dovrebbe considerare più cose come malie, antimalie, auspex, antiauspex e tecniche varie.
    Nel dubbio -quindi- si è soliti inserire a priori in spoiler tutte le passive e gli oggetti, e le due attive (o una soltanto) che sono castate in quel turno, altrimenti nessuna. Se hai dubbi riguardo quello che ho detto, chiedi senza problemi in spoiler.

    Riguardo il contenuto della specifica, hai fatto bene anche quello, ma ricorda comunque la grande regola che spesso ci ripetiamo su queste lande: "quantità non è necessariamente uguale a qualità". Ok non fare scena muta, ma non sentirti obbligato a fare post enormi o uguali a quelli del giocatore con cui ti confronti: ci sono scrittori più sintetici e altri che si dilungano, ma si tratta solo di caratteristiche personali. L'importante è tentare il più possibile di evitare errori: a tal proposito ne ho trovati diversi di battitura. Le tastiere automatiche e/o la fretta tendono a far sbagliare tutti, per questo consiglio almeno una rilettura attenta, prima di inviare.

    Per qualunque dubbio o perplessità, puoi comunicarmelo senza problemi nel topic che hai aperto in bacheca: risponderò il prima possibile.

    Postare entro il: 14 Maggio, ore 23:59.
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    -Si trova sul Presidio Errante del Semipiano di Endlos.-
    -Errante?-
    Si guardò ancora per un momento attorno, portando maggior attenzione al precipizio vicino a loro.
    -Oh, capisco, siamo per aria.-
    Ma capiva davvero? forse. Il suo cambiamento era stato talmente brusco che ancora faticava a comprendere cosa fosse successo. Benché sentisse ogni propaggine del suo corpo come se lo occupasse da sempre riusciva a percepire, molto a fatica, il suo nucleo interiore incapsulato da quel guscio. Era probabile che la sua vera forma fosse incompatibile con quello strano mondo, dove tutto aveva dei contorni, delle distanze, ed era pieno di silenzio.
    Certamente quel mondo era pieno di rumori vari, provenienti da ogni lato, ma la sua testa era piena di un vuoto ronzio, dopo che le miliardi di voci dei suoi simili si erano spente per sempre. Tenne gli occhi puntati verso il cielo, in attesa di qualcosa che non sarebbe arrivato mentre una solitaria lacrima gli solcò il volto.
    Ora era solo.
    -Posso conoscere il suo nome?-
    ci rifletté su per un poco. Un nome... i nomi si utilizzavano in quel mondo per identificarsi, sapersi riconoscere. Certo, loro non potevano certo distinguere gli altri in base alla loro impronta. Avrebbe potuto attribuirsi qualsiasi epiteto avrebbe voluto, ma solo uno gli sembrò adatto per lui e per la sua situazione:
    -Criomag, mi chiamo Criomag.-
    perché era solo quello ormai, un piccolo frammento del suo mondo perduto.
    L'uomo davanti a lui, Ludwing aveva detto di chiamarsi, era l'unico ad essersi avvicinato, mentre i suoi compagni si erano disposti tutti attorno, in attesa. Probabilmente aspettavano in attesa di un suo ordine, in attesa che decidesse cosa lui rappresentasse.
    -Si sente bene? Posso fare qualcosa per aiutarla?-
    -Credo di si, anche se è strano questo posto, questa... materia, di cui è fatto. è difficile abituarsi alle... distanze.-
    Ma non era quella la principale stranezza di quel posto. una diversa sensazione, più fine, più infida, che lo accarezzava, si intrufolava in ogni anfratto, poggiando il suo tocco ovunque. La percepiva, ma non riusciva ne a darli forma ne nome. Si sottraeva alla vista ma era li, davanti a lui, enorme ed opprimente, ma che stranamente lo schivava.
    -Aiutarmi? Si... credo di avere bisogno di aiuto. anche se non penso di poter tornare indietro, sono caduto a lungo prima di atterrare qui. No, non qui, ho toccato qualcosa prima di arrivare, una strana energia, e per un attimo mi sono sentito a casa, prima di apparire qui. Sapete dirmi cosa era? Magari quello mi può essere di aiuto, era così familiare.-

    capito, capito

    Equipaggiamento

    veste eterea:
    pur apparendo come una tunica che ricorda molto quella indossata dai maghi, la veste è intessuta della stessa essenza di criomag, rendendola immune al suo tocco e resistente come la più robusta delle corazze (Veste-armatura semplice)

    Passive

    Immortalità:
    Il corpo con il quale si muove per il mondo non è null'altro che un guscio per interfacciarsi con la dimensione materia in cui è confinato, non patisce fame o sete e non ha bisogno di dormire, ma avverte il dolore trasmettendolo al suo occupante. Se non subisce danni particolarmente gravi è in grado di rigenerarsi nel tempo, rubando tempo agli oggetti che lo circondano, allo stesso modo in cui si alimenta( vedi altra passiva). Nel caso subisca danni tali da portare alla morte una persona reale, il dolore è talmente intenso da paralizzare l'ospite, portando alla distruzione del guscio che si frammenta in pezzi liberando L'essenza di Criomag nell'etere, dove è costretto a recuperare le forze per generare un nuovo guscio.

    Mano volubile:
    Essendo Criomag un essere in contrapposizione con le normali e vigenti leggi che regolano la materia, il suo essere per sostenersi ha bisogno di rubare piccole dosi di tempo dagli oggetti inanimati per vivere a sua volta,quando tocca con le mani un oggetto e mantiene a lungo lungo il contatto lo fa invecchiare, come se anni di usura si sommassero nel giro di pochi minuti, in modo da poter spendere a sua volta quel tempo. Se non "sottrae" del tempo per troppo tempo cade in stato catatonico, assimilando lentamente tempo dall'aria per poter riprendere le sue normali funzionalità.
    passiva di bg
     
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    Presidio Errante, Endlos.

    -Criomag, mi chiamo Criomag.
    Il Tenente Beilschmidt si limitò a lanciare un'occhiata a chi di dovere e l'omino seduto in prossimità dell'enorme libro si mise subito ad appuntare quel dato, il tutto sotto dettatura di uno dei soldati che iniziò a far da tramite fra le due zone d'interesse, separate di qualche metro.
    -Aiutarmi? Si... credo di avere bisogno di aiuto. anche se non penso di poter tornare indietro, sono caduto a lungo prima di atterrare qui. No, non qui, ho toccato qualcosa prima di arrivare, una strana energia, e per un attimo mi sono sentito a casa, prima di apparire qui. Sapete dirmi cosa era? Magari quello mi può essere di aiuto, era così familiare.

    Percependo quella confusione nel figuro, il biondo intuì immediatamente anche delle attitudini alle arti arcane, per quanto non ne fosse pratico. In ogni caso, convenne di dover stilare mentalmente una lista delle priorità, così da metterlo a proprio agio e concedergli una rapida autosufficienza.
    -Si tratta di magia- si limitò quindi ad affermare -Nulla che possa nuocere, in ogni caso. Serve solo a proteggerci dai malintenzionati e proteggervi da cadute che potrebbero uccidervi.

    Chiuse il discorso lì per evitare di dare informazioni inesatte, piuttosto dirottò la conversazione su altro.
    -Da questi dati che mi ha fornito, è mio dovere informarla che è un Naufrago Dimensionale: Endlos è circondato da un vortice caotico in grado di risucchiare luoghi ed entità da altri mondi e temo che lei sia un esempio evidente. In ogni caso, non si tratta comunque di un fenomeno raro: se desidera possiamo offrirle l'aiuto necessario per trovare rapidamente del cibo, una sistemazione e, se desidera, anche un lavoro. Esiste la possibilità di richiedere una guida durante il primo giorno di naufragio.
    Nonostante la proposta in sé apparisse estremamente gentile, la realtà era forse meno poetica: si trattava solo di una procedura standard, degli ordini impartiti direttamente dalla loro Autocrate.
    -Ovviamente dipende da cosa desidera. Se non ha modo di tornare a casa e non conosce nessuno, forse sarebbe meglio per lei usufruirne, anche se solo in parte.

    Turno 3

    Molto meglio!
    Tornando a noi, Ludwig è un soldato abbastanza metodico e ben informato. Esiste una ordinanza che tratta le procedure da applicare in caso di naufragio su Laputa (avvenimento frequente, oltre che un'esperienza vissuta in prima persona dall'Alfiere, dato che non è Nativo endlossiano). In tale ordinanza, è premura delle autorità avviare i naufraghi ad una rapida autosufficienza, così da limitare i servizi resi gratuitamente dal Governo e contemporaneamente evitare il dilagare di poveri senza nome e senza famiglia nei vicoli della Città Bassa.

    Se il pg desidera quindi stabilirsi nel Presidio Errante, gli sarà data la possibilità di ottenere gratuitamente un piccolo appartamento nella Città Bassa ed un (primo) lavoro di manovalanza o nella ristorazione. Dovrà farlo in un ufficio alla Città Alta, ma -nel caso- gli sarà indicato tutto nei prossimi post. Col tempo potrà frequentare luoghi, gilde, associazioni e modificare l'origine dei propri introiti.

    Se il pg non desidera stabilirsi, può comunque domandare una sistemazione momentanea ai soldati della Dogana (cioè Ludwig): otterrà vitto e alloggio gratis per la sola durata di tre giorni in una locanda della Città Bassa. Dopo di ciò, dovrà vedersela da solo, randomeggiando come meglio gli riesce, oppure cambiare Presidio.

    Postare entro il: 19 Maggio, ore 23:59.
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    Da questi dati che mi ha fornito, è mio dovere informarla che è un Naufrago Dimensionale: Endlos è circondato da un vortice caotico in grado di risucchiare luoghi ed entità da altri mondi e temo che lei sia un esempio evidente. In ogni caso, non si tratta comunque di un fenomeno raro
    allora devo ringraziare il suo creatore, grazie al quale non mi sono schiantato contro la vostra città.

    è toccato al mio mondo sta volta allora, anche se più di un furto sembrava una invasione. Se non fosse stato per i miei fratelli sarebbe caduto su di voi il mio intero universo, e il mio popolo era più numeroso di quanto si possa contare. Sarebbe stato un problema per questo posto.

    Esiste la possibilità di richiedere una guida durante il primo giorno di naufragio.
    Si una guida sarebbe utile, non saprei cosa fare altrimenti, o dove andare.
    ed effettivamente cosa poteva mai fare? La sua conoscenza di quel mondo non si estendeva molto lontano da quello spiazzo. La sua esistenza precedente era passata all'insegna dei calcoli, dei pensieri e delle discussioni, non sapeva fare nient'altro che quello, perché non ne aveva mai avuto bisogno.
    Un lavoro? Non so come potrei rendermi utile, ho sempre e solo... fatto calcoli, misurato variabili e collaborato per far funzionare delle simulazioni mentali ma nulla di ciò sembra potermi essere utile qui. Poi vorrei sapere, a cosa serve il "cibo"? ed i giorni servono a scandire il-
    tempo
    Era quella la sensazione che lo avvolgeva, che lo lo trascinava inesorabile. Si accorse con terrore di riuscire solo a vivere l'attimo in cui si trovava. Non riusciva più a tornare indietro, rivivere ciò che aveva fatto, ritornarci, cambiare, fare nuove pensieri, avere multiple possibilità. Nulla. Un freddo e continuo avanzare, verso un orizzonte lontano e ineluttabile, e ciò lo spaventava. Come si poteva andare avanti senza vivere tutto ciò che si aveva fatto prima?
    Ripensò ai brevi istanti che erano passati, erano ancora vivi nella sua mente, ma non riusciva in nessun modo a riviverli. Quel mondo avanzava imperterrito verso in nulla, il vuoto, in cammino nel buio, senza vedere ne davanti ne dietro di sè.
    Si, mi fermerò qui, almeno per il tempo necessario a capire esattamente come funziona questo mondo, forse potrò essere di aiuto per questa città, una volta capito come
     
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    Magazzini della Dogana, Città Bassa.
    Presidio Errante, Endlos.

    Alla volontà del naufrago di rimanere sul Presidio, il Tenente della Dogana si limitò a dare degli ordini ai suoi sottoposti. Quanto alla domanda a lui rivolta, si era espresso in modo sbrigativo con un semplice "...serve ad alcuni per rigenerarsi e non morire... ma se non lo conosci, direi che è meglio così, anche per le tasche del Presidio". Non approfondì ulteriormente la questione, dato che non era più un suo dovere e la fila di visitatori all'ingresso si era fatta abbastanza lunga da invitarlo a tornare alle sue solite mansioni.

    Seguendo le direttive del loro capo, alcuni soldati invitarono quindi Criomag a varcare i confini della capitale ed a recarsi in una casetta prossima alle Porte delle Icone, cioè l'ingresso alla città. Costruita con semplice legno, pietre ed argilla, non aveva al suo interno mobilia che differisse da scaffali pieni di oggetti strani e qualche panca su cui accomodarsi. Lì si sarebbe seduto per qualche tempo, forse osservando le strade al di fuori delle finestre aperte, unica fonte di luce naturale.

    Lì seduto, avrebbe dovuto aspettare molto l'arrivo della propria guida e, nel momento in cui la pazienza sembrò terminare, degli strani rumori metallici giunsero dallo stesso edificio, non troppo distante dal naufrago. Provenivano da qualche punto alla destra di Criomag, lì dove erano presenti diverse file di alti scaffali lignei che -come un piccolo labirinto- si snodavano in diverse direzioni e non permettevano una perfetta visuale dell'ambiente.
    Cosa avrebbe dovuto fare, a quel punto?

    Turno 4

    Molto bene: ricordandoti di fare sempre attenzione agli errori di battitura, passiamo a qualcosa di più simpatico.
    Il tuo pg è stato condotto ai magazzini della dogana e -come dice il nome stesso- consistono in una casa intera completamente occupata da panche e scaffali. Su di essi è possibile trovare oggetti di tutti i tipi, da alcune stoffe a pergamene, a spezie "sospette" requisite a qualche mercante poco avvezzo alle leggi. In ogni caso, non troveresti nulla di realmente utile come arma, tanto meno saranno presenti oggetti magici.

    Andati via a chiamare una guida, il pg è rimasto solo per molto tempo, perdendo forse la cognizione dello stesso perché non ci sono orologi o qualcosa che possa dargli dei riferimenti. In ogni caso, a un certo punto il pg sente dei rumori provenire dalla parte più interna del labirinto di scaffali. Considera che sono molto alti (praticamente inchiodati a terra e pure al soffitto), quindi non ti è possibile guardare dall'alto. Non ci son tuttavia pannelli verticali, e gli oggetti sugli scaffali possono essere raccolti o spostati da entrambi i lati. Ovviamente puoi tranquillamente percorrere le vie create dalla disposizione di questo tipo di mobili o rimanere fermo. In sostanza: puoi compiere qualunque azione ti venga in mente e che rispecchi l'indole del tuo personaggio.

    L'importante è sempre non essere autoconclusivo: qualunque cosa farai, usa il verbo al condizionale come ti ho spiegato al primo post e considera sempre e comunque che le azioni da te proposte potrebbero riuscire, come anche non riuscire. Puoi ricorrere alle armi, ai tuoi oggetti o famigli in scheda, alle tue passive o anche alle tue attive.

    Come puoi intuire, ti sto introducendo anche al gioco di possibili quest sul forum con una scenetta guidata molto facile e con delle condizioni di PK disattivate. Non ho intenzione di rendertela complicata e quelli che ti spiegherò qui sono solo dei meccanismi simili a molti giochi di ruolo, ma ritengo sia comunque bene dare sempre una spolverata generale alle regole di base.

    Postare entro il: 24 Maggio, ore 23:59.
    In caso di ritardi, basta comunicare tutto in Bacheca.

     
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    Cavaliere del verbo

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    Il capo delle guardie lo lasciò con delle guardie, per tornare ai suoi impegni. La fila davanti all'ingresso si era ingrossata, e lui stava bloccando il tutto. I soldati gli fecero segno di seguirlo, varcando così i cancelli di quella strana città volante. Gli enormi bastioni gettavano l'ombra sulle piccole case che sorgevano poco oltre, e fu in una di quelle che lo condussero. L'interno era disadorno, ed era stato riempito di diversi scaffali, su cui si susseguivano vari e strani oggetti. Passò i polpastrelli sulle superfici lignee e porverose, cercando di instaurare un legame inesistente. quel legno era morto, senza più un futuro suo, e incapace di tornare nei suoi ricordi. bloccato li, alla mercé degli uomini, che lo avevano trasformato in quello che era adesso. Nell'attesa che le guardie tornassero a prenderlo, o che qualcuno venisse a guidarlo attraverso la città si sedette ad una delle poche panche della stanza, affiancata ad una finestra affacciata sulla strada, e si mise a guardare la gente che passava per di là. La prima cosa che notò, dopo pochi minuti, era che non tutti erano come lui. Vide passare membri di altre razze, diverse dagli uomini, ma abbastanza simili. Lui si era modellato similemente ai primi che aveva "visto". Sarebbe stato diverso se invece di loro avesse incontrato altri, o degli animali? non lo sapeva. Riusciva a comprendere buona parte dei discorsi, pur sfuggendogli il significato, mentre alcuni parlavano tra di loro in lingue sconosciute. Il capitano delle guardie gli aveva detto che la città era volante. sotto di lui si trovava quindi un intero mondo? tanti concetti, troppe stranezze. I suoi pensieri furono interrotti da uno strano rumore nella stanza. Per un momento credette che il rumore venisse dalla porta, che però rimase chiusa. Il suono, simile ad uno sferragliamento veniva da dietro gli scaffali, Lontano dalla sua vista. Forse uno degli strani oggetti degli scaffali si era attivato da solo, o forse c'era qualcun'altro li. Incuriosito si avvicinò allo scaffale camminando fino a girare l'angolo, per gettare uno sguardo all'origine del rumore
     
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    Superato l'angolo, Criomag avrebbe trovato solo altri scaffali, ed una scrivania abbandonata sul fondo, anche questa in semplice legno. Il silenzio regnò sovrano per pochi istanti, che tuttavia sarebbero risultati abbastanza per alimentare perplessità e confusione. Poi -improvvisamente- una luce dai toni caldi si accese dietro la scrivania ed un'ombra si sollevò sulla parete retrostante. Era grande ed oscura, dalle punte aguzze ed i lineamenti duri di quella che sembrava una creatura totalmente diversa dai soldati che lo avevano accolto. In molti avrebbero potuto giurare che riprendesse alla perfezione il profilo di un vero drago.

    -Chi è il Naufrago che ha scelto di varcare i Cancelli della Fortezza delle Nubi?
    Una voce maschile e roca si diffuse in quell'ambiente, e non fu molto chiaro da dove esattamente provenisse.
    -Cosa è che cerca lo straniero in questo Presidio?

    L'aria divenne improvvisamente più secca e le temperature si alzarono notevolmente. Qualunque umano avrebbe a quel punto iniziato a sudare, e se non era per il cambio climatico, lo sarebbe stato probabilmente per la voce graffiante e grottesca di quell'ombra, quasi deformata.
    -Quale è il fine ultimo a cui aspira?

    Turno 5

    Spero che la scena sia chiara: un'ombra di drago si leva su una parete e si sente una voce maschile che interroga il tuo personaggio. Come sempre, puoi gestirla in modo totalmente libero, sempre facendo attenzione all'autoconclusività.

    Mi scuso per il ritardo, da oggi -per fortuna- posso riprendere con dei ritmi più "normali". Abbrevio comunque la scadenza per recuperare i giorni persi: se hai difficoltà a rispettarla, ti basterà avvisarmi in bacheca.

    Postare entro il: 3 Giugno, ore 23:59.
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    girò cautamente l'angolo, ma nulla gli balzò all'occhio in maniera prominente. riusciva a vedere solo altri scaffali, vuoti e impolverati, ed una solitaria e vecchia scrivania, abbandonata contro una delle pareti. Il rumore che fino a poco prima riecheggiava così forte per l'intera stanza si era assopito, lasciando dietro di se un silenzio che aveva un ché di pesante, per via della sua stranezza. Criomag si aggirò ancora tra gli scaffali, in cerca di qualsiasi cosa fuori dall'ordinario che potesse essere all'origine del suono. Nulla però sembrava essere stato spostato di recente. l'unica polvere che si sollevava era stata smossa dai suoi stessi passi.
    Un'improvvisa luce scaturì da dietro la scrivania nell'angolo, illuminando a giorno l'intera stanza, accecandolo per alcuni istanti. Non distingueva nulla dietro la luce, se non un'enorme ombra che si stagliava contro il muro: non aveva nulla da spartire con le fattezze umane, ne con quella di qualsiasi creatura che avesse avuto modo di vedere fuori dalla finestra. più grande di lui, con creste appuntite e dei lineamenti duri, per nulla antropomorfi. Una voce roca e maschile si diffuse nella stanza. era palese che fosse l'ombra a parlare, o chi per lei, ma non aveva un'origini unidirezionale, ma anzi proveniva da ogni direzione
    -Chi è il Naufrago che ha scelto di varcare i Cancelli della Fortezza delle Nubi?
    -Cosa è che cerca lo straniero in questo Presidio?
    "Criomag è il mio nome, e ciò che sono, cerco risposte, che già temo di conoscere."
    La sua voce non era calma e atona come quando si era rivolto alle guardie. ne traspirava ansia, per via di quella cosa che ora condivideva la stanza con lui. Quell'edificio, quella città, gli era stata presentata come un luogo pacifico e sicuro, ma erano ben altre le sensazioni che lo attraversavano in quel momento. benchè gli avesse posto delle domande così dirette non poteva giurare che non fosse ostile oppure...
    La voce dell'ombra cambiò, cambiando anche l'ambiente che lo circondava. l'aria si fece calda e soffocante, mentre il timbro vocale si fece graffiante ed animalesco, come se si sforzasse di rimanere comprensibile.
    Quale è il fine ultimo a cui aspira?
    Se fino a un istante prima era pronto a scommettere che si potesse trattare della guida che gli era stata promessa ora dubitava che non volesse invece ucciderlo. Pronunciò lentamente la sua risposta, dato che il figuro non sembra paziente.
    "Fine? questo posto è la cosa più vicina all'ignoto e alla morte che io abbia mai vissuto, ogni cosa che vedo mi è sia sconosciuta che conosciuta allo stesso momento, sono perso. Il compito per cui sono stato creato non ha più senso e davanti a me vedo solo il nulla. Se c'è qualcosa a cui posso aspirare è trovare uno scopo, perchè senza non sono nulla. qualcosa da combattere, qualcuno da servire, Una guida e un obiettivo. Ho bisogno di trovare una nuova direzione."
    "voi siete per caso la guida che mi era stata promessa... o altro?"
    La sua ultima frase gli uscì come un sussulto. Non aveva fatto altro che esprimere ciò che pensava di se in quel frangente, ma poteva essere parso saccente, altezzoso, o altro. Non sapeva esattamente come si parlasse in quel Mondo, come si modulassero i sentimenti, e poi stava parlando con un'ombra, neanche quello gli pareva molto sensato del resto.
    Mentre parlava si muoveva lateralmente, tenendo davanti a se la scrivania, e la luce, mentre cercava di riavvicinarsi all'angolo che aveva svoltato poco prima, cercando di mettere una minor distanza tra se e la porta nel caso la figura non si fosse rivelata amichevole, oppure.. avrebbe potuto combattere? Contro una voce ed una ombra? Impossibile.

    Per motivi a me sconosciuti Word ha deciso che le maiuscolo dopo i punti sono divenute opzionali, quindi penso di essermene persa qualcuna.
    piccola domanda, ma la lista delle passive, equip ecc va messa ad ogni post o basta solo nel primo, e poi magari aggiungere nei post in cui si usano gli slot delle attive castate e i vari parametri?
     
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    Il rapido scambio di battute fu estremamente sentito da ambo le parti, ma in particolare da Criomag che -giustamente- reagì in un modo che per chiunque sarebbe parso più che sensato, vista l'apparizione.
    A dire il vero, questa parve quasi godere nei dubbi del Naufrago, manifestando il proprio compiacimento con un sorriso divertito e ben visibile dall'enorme ombra proiettata sulla parete.

    "Fine? questo posto è la cosa più vicina all'ignoto e alla morte che io abbia mai vissuto, ogni cosa che vedo mi è sia sconosciuta che conosciuta allo stesso momento, sono perso. Il compito per cui sono stato creato non ha più senso e davanti a me vedo solo il nulla. Se c'è qualcosa a cui posso aspirare è trovare uno scopo, perchè senza non sono nulla. qualcosa da combattere, qualcuno da servire, Una guida e un obiettivo. Ho bisogno di trovare una nuova direzione."
    "voi siete per caso la guida che mi era stata promessa... o altro?"


    -Io sono la Fiamma che arde al calar del sole!- in risposta ai quesiti di Criomag, la voce maschile si fece più alta e graffiante -Sarò anche giunto qui come guida, ma ricorda che sono potente, STRABILIANTE! INARREST-coff-coff-puah!

    Qualcosa che ricordò molto l'inizio di una morte per soffocamento arrestò bruscamente la presentazione della misteriosa creatura, ed i movimenti della sagoma confermarono che -qualunque cosa fosse o volesse- gli era andato qualcosa di traverso. La crisi durò quasi un minuto, durante il quale l'ombra si mosse a scatti, tossendo come un'ossessa, prima di urtare qualcosa che ruppe.
    Suonò come un vetro spaccato... o un piatto rotto.

    Solo allora Criomag avrebbe effettivamente visto le fiamme sbucare da dietro al nascondiglio del suo interlocutore, le stesse che -da una ex-lanterna- lo stesso aveva usato per ingigantire la propria silhouette draconica. Trovatosi di fronte all'emergenza, l'ignoto visitatore saltò senza paura fra le fiamme, pestandole con concitazione, nella speranza di spegnerle il più rapidamente possibile. Riuscì nel suo intento in pochi attimi, lasciando tuttavia il legno della pavimentazione visibilmente bruciato, e... effettivamente aveva l'aspetto di un drago. Uno di quelli serpentini, evidentemente immune alle fiamme e con le scaglie rosso fuoco.
    Peccato che non raggiungesse il metro d'altezza.

    -Questa me la detrarranno dallo stipendio, dannazione...
    Borbottò fra sé, fissando l'alone scuro.

    Turno 6

    Rispondo allo spoiler: ni.
    Nel senso, dipende dall'utilità che hanno. Nei duelli ufficiali si inserisce sempre.
    Nelle scene semplici, in genere si mette quando si ha qualche potere passivo che influisce sulla scena stessa (ad esempio una malia). In quel caso si mette o nel primo post o quando si fa cenno a quel potere. Con i giocatori che non conoscono i miei personaggi, preferisco sempre e comunque inserire lo spoiler almeno al primo post della scena semplice, dato che non accade spessissimo che i giocatori con cui si ruola vadano effettivamente a leggere negli schedari.
    Nelle quest in genere si preferisce metterlo sempre.
    Nelle scene masterate (come questa) va bene anche solo nel primo post, a meno che non si usino delle attive, e in quel caso lo spoiler va messo nel turno in cui si lanciano. In ogni caso, almeno finché non ci si abitua, in caso di dubbi è meglio inserirlo (anche se non è necessario).

    Parlando della scena: si, è un drago parlante.
    Un drago su due zampe alto più o meno quanto un avambraccio, coda esclusa. La forma è molto simile a quelli della tradizione cinese. In poche parole, è davvero molto simile a questo: link. Al momento è impegnato a fissare malissimo il danno al pavimento che ha creato da solo, ma non c'è bisogno di parlare ancora per capire che è lui la guida.

    Postare entro il: 12 Giugno, ore 23:59.
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    Io sono la Fiamma che arde al calar del sole! Sarò anche giunto qui come guida, ma ricorda che sono potente, STRABILIANTE! INARREST La misteriosa creatura passò nel giro di pochi istanti da una voce capace di far tremare le pareti e gli animi, a un terribile latrato, fatto di boccate disperate in cerca d'aria e di colpi di tosse. L'ombra si contrasse su se stesse dibattendosi come in preda a spasmi.
    Criomag, che era pronto a scappare dalla stanza rimase di sale, nel vedere la scena. Per tutto il minuto successivo, che la creatura passò a tossire, la paura fece spazio alla curiosità e allo scetticismo. Non poteva di certo esistere una creatura al contempo pericolosa e abbattuta da della tosse, detto da uno a cui non servivano nemmeno i polmoni poi. Incrociò le braccia al petto, in attesa. Da dietro la scrivania giunse un rumore di qualcosa che si spaccava, accompagnato da un liberarsi di fiamme, e dalla scomparsa quasi totale dell'ombra. Si avvicinò piano, quasi guardingo. Qualunque cosa si trattasse, aveva detto di essere si una guida, ma bisognava essere cauti, i suoi metodi non erano stati per nulla benevoli. Vide una piccola figura sgusciare fuori dal pianale, intenta a domare il piccolo incendio che si era formato, spegnendole con i piedi.
    Assomigliava ad un serpente, ma dotato di braccia e gambe, oltre ad una testa allungata. Un piccolo drago, per nulla somigliante alla grande e possente ombra di poco prima. Dietro la scrivania, vide i resti di quella che sembrava una lanterna, consumata dalle fiamme, come buona parte del pavimento sottostante. La creatura lo fissava, mormorando tra se e se. Aveva spento l'incendio senza problemi, e senza nemmeno preoccuparsi del fuoco. Percepiva, nei recessi scombussolati della sua mente, che il fuoco poteva ferire, ma quella creatura ne doveva essere in qualche modo immune, anche se non sembrava esserlo allo stesso modo con il fumo. Si avvicinò ancora di più, mentre quella era impegnata ad osservare i segni di bruciature che lambivano il pavimento: Faticava ad arrivargli al ginocchi, ed il suo corpo, che visto da vicino appariva coperto di scaglie di un rosso acceso ricordava quello di un serpente, ma aveva forme meno arrotondate e più longilinee. Era effettivamente ricoperto di punzoni e corni, ma ben più piccoli di quanto apparisse.
    Aveva usato la lanterna per proiettare la sua ombra sulla parete, mentre la voce sembrava autentica.
    Guida, la vostra voce è davvero potente, rispetto al vostre effettive dimensioni.
    non pronunciò quelle parole con cattiveria, si sentiva più offeso che arrabbiato. Era stato ingannato da un semplice trucchetto, e non ne capiva il motivo.
    Non ne capisco molto del vostro mondo, la mia testa è ancora molto confusa, ma vuoi cosa siete? Un Draco? e per quale motivo voi...
    fece un ampio gesto indicando tutta la scrivania e quello che nascondeva
    ...avete imbastito tutto questo? Credevo di essermi imbattuto in qualcosa che volesse uccidermi.

    ma io posso morire? aggiunse a mezza voce, rivolgendo la domanda a se stesso
     
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    Guida, la vostra voce è davvero potente, rispetto al vostre effettive dimensioni.
    Nonostante il naufrago non lo stesse propriamente insultando -piuttosto palesando quello che era un dato di fatto- il draghetto non parve prenderla con filosofia, ma si limitò comunque ad una semplicissima occhiata truce.
    Non ne capisco molto del vostro mondo, la mia testa è ancora molto confusa, ma vuoi cosa siete? Un Draco? e per quale motivo voi... avete imbastito tutto questo? Credevo di essermi imbattuto in qualcosa che volesse uccidermi.
    Affermò, per poi sussurrare a mezza voce un "ma io posso morire?"

    -Oh, tutti su Endlos possono tirare le cuoia! Ti assicuro che è abbastanza facile e davvero molto frequente- gli rispose la bestia rossa con un tono lievemente saccente -In ogni caso, ho dato problemi alle autorità e sto scontando una pena con questo lavoro sottopagato: ti assicuro che ripetere le stesse cose tutti i dannatissimi giorni del calendario, più volte al giorno, è uno strazio.
    Sospirò seccato, lasciando uscire involontariamente dalla bocca uno sbuffo di fumo nero.
    -Mi annoiavo... e comunque, un tempo ero realmente grande quanto quell'ombra!

    Si trattava di informazioni del tutto superflue a quelle che avrebbe dovuto dargli, tuttavia sembrava tenerci particolarmente. Precisato quanto in realtà fosse grande e grosso, retrocedette di un paio di passetti, lanciando un'alitata sulfurea tutta attorno al proprio corpo serpentino, così che il fumo denso e nero lo ingoiasse totalmente. Fu allora che i contorni della sua figura mutarono -questa volta per davvero- in qualcosa di meno bestiale e decisamente più umana, fatta eccezione per le corna, delle orecchie appuntite, artigli alle mani ed una dentatura da predatore. Era perfino più alto: circa due metri, questa volta.

    -Akura-ou-kamisama-hajimemashita-41015532-268-160

    -In ogni caso, mi chiamo Tatsuo e probabilmente preferisci la mia forma umana- introdusse, sogghignando -Sono un Drago, un Naufrago, ma conosco il linguaggio e le usanze degli umani, oltre che l'intera città di Laputa.
    Ricominciò le presentazioni con un breve inchino, di quelli fatti più per circostanza che per reale gentilezza.
    -Immagino tu stia cercando una nuova sistemazione, oltre che delle informazioni: che ne dici di uscire a far due passi? Così posso parlarti di questi luoghi mentre ci dirigiamo al Palazzo del Leone. Lì sono presenti gli uffici burocratici della Fortezza delle Nubi e potrai essere censito, ricevendo una dimora.
    Attese qualche attimo, prima di continuare.
    -Hai detto che ti chiami Criomag, giusto? Da dove vieni?

    Turno 7

    Il Drago ha scelto di guidarti mostrando la sua forma umana: un giovanotto dai capelli rossi e dei tratti somatici particolari. Oltre alle domande di circostanza, propone a Criomag di dirigersi al palazzo dove risiedono gli uffici burocratici del Presidio Errante: farà da guida durante il tragitto, che sembra non essere breve.
    Se a Criomag la proposta va bene, basterà annuire. In alternativa può interagire col png come preferisce: può anche fare altre proposte.

    Postare entro il: 17 Giugno, ore 23:59.
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    -Oh, tutti su Endlos possono tirare le cuoia! Ti assicuro che è abbastanza facile e davvero molto frequente
    -Non ho mai visto nessuno morire, nel mio mondo non esisteva nulla che assomigli ai vostri concetti di tempo e morte, per questo me ne domandavo. Ma penso che ora che sia qui io sia vincolato alle regole del vostro mondo.
    -In ogni caso, ho dato problemi alle autorità e sto scontando una pena con questo lavoro sottopagato
    ah, quindi è una punizione. Ma non dovete aver fatto chissà che sbaglio, se venite comunque pagato.
    -e comunque, un tempo ero realmente grande quanto quell'ombra!
    e ti hanno... ridotto sempre come punizione?
    il piccolo drago arretrò di un paio di passi, prima di avvolgersi in una strana nube di fumo, che prese man mano a crescere, fino a sovrastarlo. Quando in fumo si diradò davanti a lui non si trovava più un piccolo draghetto rosso, ma un uomo, più alto di lui. i capelli erano dello stesso colore delle scaglie del drago, dai quali spuntavano un paio di corna. il volto in apparenza umano aveva strane orecchie a punta, e tra le labbra dei denti appuntiti.
    -oh, questo è.... oh.
    -In ogni caso, mi chiamo Tatsuo e probabilmente preferisci la mia forma umana Sono un Drago, un Naufrago, ma conosco il linguaggio e le usanze degli umani, oltre che l'intera città di Laputa.
    anche voi quindi venite da lassù? da uno altro mondo? è un fatto abbastanza comune vero? anche la guardia all'ingresso non sembrava per nulla sorpreso.
    che ne dici di uscire a far due passi?
    - si, sarebbe una buona idea. Mi è stato detto qualcosa riguardo ad una sistemazione, ed il fatto di dovermi trovare una occupazione, per mantenermi credo. anche se non so a che possa servire ad uno come me, questo non è propriamente un vero corpo, ma forse potrebbe cambiare. Comunque conoscere meglio questa città sarebbe utile.
    potrai essere censito
    Censito? non mi hanno già registrato all'ingresso?
    -Hai detto che ti chiami Criomag, giusto? Da dove vieni?
    -si, anche se non è propriamente il mio nome, è più una descrizione di quello che sono, ovvero un frammento di quello che eravamo. Aspetta, forse mi devo spiegare meglio.
    uscirono all'aria aperta, e mentre Tatsuo faceva strada per condurlo chissà dove si mise a spiegare.
    -Sono, Ero, in trentatreesimo membro dei terzi, una delle divisioni della mia razza. Mentre il numero indica quando sono stato creato, o meglio mi sono creato. non eravamo molti noi, qualche decina di migliaia, e avevamo il compito di calcolare e misurare per conto dei secondi. I secondi... penso che dal vostro punto di vista potrebbero corrispondere a degli esseri molto potenti, intelligenti come decine di persone in un corpo solo. Loro erano pochi, solo un centinaio, e servivano i primi. I primi credo che siano delle Divinità? o qualcosa che ci si avvicini molto. fatto stava che passavo la mia vita quasi solo a calcolare e simulare dati, per le equazioni e le simulazioni dei primi. Le simulazioni sono delle enormi proiezioni, in qui venivano fatte e provate decine di migliaia di cose, e ora che sono qui molti dei dati che mi passavano per la mente hanno senso. I più potenti del mio popolo erano quindi in grado di creare mondi come questi con le loro menti, e noi gli aiutavamo a tenere in piedi il tutto.
    parlava a ruota libera, rievocando la vita che si era passato alle spalle.
    In pratica ero un calcolatore, ma ora? non credo di poter fare qualcosa di simile qui, o forse tu conosci un posto dove si fanno qualcosa di simile? La barriera che ho incontrato mentre precipitavo mi ha trasmesso una sensazione che assomigliava a quella che provavo quando sfioravo con la mente le simulazioni, chi l'ha creata?
     
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    -Sono, Ero, in trentatreesimo membro dei terzi, una delle divisioni della mia razza. [...] fatto stava che passavo la mia vita quasi solo a calcolare e simulare dati, per le equazioni e le simulazioni dei primi. Le simulazioni sono delle enormi proiezioni, in qui venivano fatte e provate decine di migliaia di cose, e ora che sono qui molti dei dati che mi passavano per la mente hanno senso. I più potenti del mio popolo erano quindi in grado di creare mondi come questi con le loro menti, e noi gli aiutavamo a tenere in piedi il tutto.
    In pratica ero un calcolatore, ma ora? non credo di poter fare qualcosa di simile qui, o forse tu conosci un posto dove si fanno qualcosa di simile? La barriera che ho incontrato mentre precipitavo mi ha trasmesso una sensazione che assomigliava a quella che provavo quando sfioravo con la mente le simulazioni, chi l'ha creata?


    Il Drago lo lasciò parlare fino a che volesse, mostrando un misto di insofferenza per un lavoro che -anche se pagato- non si aveva scelto in base alle proprie attitudini... ed imbarazzo, perché purtroppo del mondo di quel naufrago non ne sapeva assolutamente nulla. Ancor meno sapeva di magia e difese della Fortezza delle Nubi: ad una guida non serviva conoscere certi dettagli, ma le mappe del Presidio ed i luoghi più importanti.

    -Boh... penso gli studiosi del Magisterium...
    Mormorò grattandosi la guancia in evidente difficoltà.
    -Scusami, Criomag. So solo che questo posto è una fortezza: il modo in cui lo è diventata, penso lo sappiano solo le alte cariche. L'unica cosa di cui il popolo è sicuro è che la zona è molto controllata e che la criminalità è ridotta, come anche le invasioni. Questo ci basta.
    Sospirò, lanciando una nuova nuvoletta di fumo dalla bocca.
    -Facciamo che usciamo e per strada ti racconto tutto per bene, ok?

    Turno 8

    Direi che possiamo chiudere questa giocata, o rischiamo di allungarci troppo: a breve te ne aprirò una nuova (che ti linkerò in bacheca) ambientata tempo dopo.

    Prima di chiudere, faccio una piccola osservazione che ti sarà certamente utile in futuro.
    Su endlos solitamente un singolo post dell'utente è considerato come "unità di tempo" a sé stante. Questo vuol dire che (soprattutto in quest e duelli ufficiali) se l'utente A ha descritto un'azione che nasce e muore nel suo turno, il giocatore B cercherà di mantenere il più possibile intatta l'unità di quel post col minor numero di interruzioni possibile. Questa regola vale moltissimo sulle azioni del personaggio (se ti interessa saperne di più, trovi su Meccaniche di Gioco un paragrafo chiamato "Timing e Counter" che spiega un pochino meglio la tempistica delle azioni), al punto da risultare un errore molto grave nei duelli ufficiali.

    Tornando a noi, non è esattamente il tuo caso: non hai mai interrotto il pg con le azioni fisiche o tecniche, quindi non hai fatto errori gravi. Ci sta però da dire che anche il dialogo è un'azione: nonostante siano accettate delle interruzioni, si preferisce comunque limitarle per una ragione di semplice flusso narrativo. Come infatti immagino tu abbia notato, non ho risposto a tutte le domande precedenti all'ultima tua risposta, perché il mio turno l'ho terminato con la frase "Da dove vieni?".
    Risponderti significherebbe tornare indietro nel tempo a un'unità che non è quella del turno attuale, ma del turno precedente. Tornata indietro nel tempo della narrazione, dovrei risponderti a una cosa chiesta da te mentre il mio png parlava, quindi molto prima di terminare il discorso che ho già terminato.

    Come puoi ben capire, strutturare una conversazione in questo modo genera del disordine narrativo.
    Quindi, in futuro, cerca di limitare al minimo indispensabile ogni azione atta ad interrompere quelle del giocatore con cui ci si ruola, o rischierai di cadere facilmente negli errori di counter. Meglio iniziare ad allenarti su questa cosa già da ora, perché se oggi non è un errore grave, in futuro ed in circostanze diverse potrebbe darti dei problemi.

     
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