Through the Emerald Bifrost

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    The guru in the darkness...

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    "Nella vita ci sono rischi
    che non possiamo permetterci di correre
    e ci sono rischi che non possiamo permetterci
    di non correre".


    (Massimo Bontempelli)

    Missione 1 - Verso Klemvor.
    Presidio Orientale, Endlos.

    Nonostante fosse perfettamente consapevole del disagio di Denver in quella situazione, il buon Quarion si limitò ad osservare tutti loro con benevola approvazione. Da bravo ambasciatore quale era, fu ben attento a celare ogni sua emozione, limitandosi tuttavia ad inarcare le labbra di qualche centimetro in più rispetto ai suoi soliti sorrisi di circostanza.
    Dava l'idea di essere di buon umore, perfino dopo le bestemmie di Gembu. Dopotutto... Quarion aveva un modo tutto suo di vivere la propria religione e dare una spiegazione alla propria esistenza. Inoltre, non condivideva certamente l'indole del nonno Toherin: sotto il suo governo, le offese nei confronti del loro Dio erano punite con la pena capitale. Il Re del Cielo -invece- si limitava a passare oltre, ignorandoli, memore di quanti danni potesse generare una politica estremista, anche se legittima, primo fra tutti il proprio esilio su Endlos.

    « C'è qualcosa di strano. »
    L'osservazione di Justin fu la prima cosa che distolse l'Ambasciatore dalla voce bassa, profonda e deliziosamente sexy del Saggio di Palanthas. La prima reazione del suo volto fu infatti un'occhiata infastidita verso il ragazzo. Poi -però- il Galanodel decise che avrebbe dovuto fare il proprio lavoro e distrarsi di meno. Al piacere ci avrebbe pensato in un secondo momento.

    « Sta facendo schifo? »
    « No, sta andando bene. Ma non stanno facendo casino! Neanche un po'... »
    Ecco, quello -in effetti- era strano. Potevano sentire perfino in lontananza degli scoppi, segni forse di guerriglia, ma -considerando il luogo in cui si trovavano- le esplosioni erano dei rumori tutto sommato comuni fra le strade.
    « Quelle non sono granate stordenti? Merda, se lo sono! »
    Di meno lo era il silenzio dei presenti. Che fossero diventati tutti sordi? Oppure... qualcosa non andava per il verso giusto? Probabile. Dopotutto... da quando a Klemvor qualcosa andava per il verso giusto?
    Sospirò.

    -Credo sia ora di farmi vedere- annunciò, rivolgendosi poi ai Pretoriani -Il silenzio degli Storm Riders è sospetto... ed esiste la probabilità che qualcuno possa tentare di ammazzarmi. Tenete d'occhio la folla ed i proiettili che potrebbero arrivarmi addosso. Vorrei sopravvivere a questa situazione, grazie ♥

    Detto ciò, avrebbe invitato tutti ad uscire dalla LUXURY, facendo così il proprio ingresso trionfale ed affiancandosi al buon Denver, al quale avrebbe rivolto un occhiolino ed un sorrisetto decisamente soddisfatto.

    -Miei cari, sono io che desidero ardentemente salvarvi!- avrebbe detto a gran voce alla folla, rispondendo a quelle invocazioni -Una terribile calamità ha tentato di mettervi in ginocchio, ma non temete! Ho portato viveri e generi di prima necessità per tutti!
    A queste dichiarazioni, si sarebbe limitato ad aggiungere una cosa soltanto.
    -Sapreste dirmi se qualcuno si è fatto avanti per gestire il territorio, in mia assenza? Desidererei parlargli ed avere aggiornamenti ♥

    Abilità Passive

    →VISIONE NOTTURNA»
    Gli occhi d'oro di Quarion, oltre a renderlo una bellezza "esotica", gli conferiscono una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; può vedere nitidamente in condizioni di buio e penombra come se fosse pieno giorno e di guardare chiaramente in condizioni di luce anche a grandi distanze.
    [Scurovisione]


    →PADRONE DELLA MENTE»
    L'esuberanza del Galanodel non ha mai avuto nulla in comune sulla sua sanità mentale; non a caso è noto ad Est per essere un potentissimo psion, in grado di manipolare gli altri ed ottenere tutto ciò che desidera. Leggende a parte, le sue abilità da maestro della mente sono reali: riesce ad esempio a comprendere la vera natura dei suoi interlocutori a prescindere dal loro charme, del carisma o del terrore che essi infondono per natura negli altri oppure è in grado di emanare continuamente onde psioniche nell'ambiente circostante in grado di localizzare qualunque tipo di presenza fisica. Altrettanto invece non sarà possibile per gli altri: le stesse onde psioniche sono in grado di creare interferenze nelle percezioni di chi entra nella sua area d'influenza, che quindi riceveranno risultati "falsati": questo si traduce in un'impossibilità di comprendere la sua esatta posizione nello spazio, nonostante sia comunque possibile percepire la sua presenza. Carpisce inoltre tutte le attività mentali intorno a sé, distinguendo le creature senzienti e intelligenti da eventuali animali istintivi ed irrazionali. E' infine -ovviamente- perfettamente consapevole, quando capita, di essere il bersaglio di una intrusione mentale; per questa ragione saprà quindi difendersene prima che sia troppo tardi.
    [Antimalia + Empatia + Auspex radar + Antiauspex radar + Mindfuck-Alert + Scansione Mentale ]


    →PAROLA DI BUGIARDO»
    Sono in molti ad affermare di percorrere la via dell'inganno ed altrettanti lo fanno del tutto ignari di quanto sia molto più simile ad una vasca di squali, piuttosto che ad un sentiero in discesa. Non basta essere ladri e truffatori per farcela: è necessario sapersi difendere dai tiri mancini e ricambiare la cortesia con ferocia e cuore di ghiaccio.
    Quarion Galanodel è affabile ed estremamente cortese, ciò nonostante può rivelare un animo spietato ed abilità perfettamente attinenti con quelli che potrebbero essere i suoi scopi: da bugiardo sa riconoscere i suoi simili, come anche tutti i tipi di trucchetti utilizzabili per confondere i poveri sempliciotti. Dopotutto, fra predatori vince sempre il più forte e l'Ambasciatore sostiene di esserlo, forte delle sue doti di bugiardo e della sua spietatezza senza eguali.
    [Trick-detector + Auspex bugie + Spara-balle + Apatia]


    →RICH&FABULOUS»
    "Che schifo i poveri" [cit.]
    Spesso si parla di "ricchezza" per riferirsi ai valori morali di una persona o ad una condizione che la rende felice con sè stessa ed in pace con gli altri al punto da non mancare di nulla. Eppure con Quarion la situazione si fa ben diversa: per il Galanodel si tratta di una condizione non solo di agio economico, connessa alla larga disponibilità di beni materiali e denaro, ma addirittura di lusso sfrenato. Forte dei finanziamenti pubblici dovuti alla carica di Ambasciatore, Quarion ha negli anni allargato i suoi affari economici e politici Ad Est, Laputa e Pentauron, divenendo un mecenate della lussuria in tutte le sue forme oltre che primo finanziatore delle più svariate attività convenzionali. Dalle industrie di biscotti a molte case di moda, ha in pugno quantità di denaro addirittura superiori a quelle di molti alfieri. Ciò non cambia le sue caratteristiche fisiche e biologiche, ma sicuramente lo aiuta in molte situazioni spinose.

    [Passiva di ricchezza per background, only gdr]


    →VOLO»
    Poichè deriva da creature del cielo, è in grado di sollevarsi in aria e muoversi in essa grazie al pensiero. Nella norma non può superare i 5m di altezza e viaggia a velocità normale pari a quella di cui il personaggio dispone sul suolo.
    [Passiva di volo]


    →SADOMASO»
    Esistono eroi, uomini dalla grande volontà e dal fisico d'acciaio in grado di andare ben oltre la soglia dell'umano dolore, della stanchezza. E questi uomini potranno affrontare mille torture senza mai lasciar sfuggire un suono dalle proprie labbra, un lamento, una lacrima. Ovviamente, Quarion non fa parte della suddetta categoria. Ebbene si, lui il dolore lo sente, e pure abbastanza bene. Ciò nonostante è perfettamente in grado di superare tranquillamente una sessione di tortura, in parte perché abituato a sedute periodiche ed integrali dall'estetista, in parte perchè perfettamente in grado di portare i tacchi, in parte, soprattutto, perché a quanto pare il dolore gli piace. Si, è esattamente come avete capito. Pensavate davvero che sculacciarlo in quel modo potesse davvero passare inosservato alla sua ben nota quanto temuta libido? Provate a picchiarlo... e capirete da soli perchè nessuno ha mai toccato un tipo del genere...
    [Passiva di eccitazione al dolore]


    →CONOSCENZA DELLE LINGUE»
    Nessun Ambasciatore può considerarsi tale se non possiede una discreta abilità nel destreggiarsi fra diverse culture o se non conosce quantomeno i loro linguaggi. Quarion, nonostante non abbia mai studiato in accademie, è comunque un maestro in materia: forte delle sue passate relazioni con fidanzati/e ed amanti di diverse e svariate culture, saprà sempre rispondere a qualunque tentativo di dialogo come se fosse un madrelingua.
    [Passiva di conoscenza delle lingue]


    →GIOCO DI MASCHERE»
    Quarion è in grado creare una illusione secondo cui appare agli altrui sguardi sotto altre spoglie. Può diventare una ragazza, un animale, un bambino o un altro uomo, o perfino assumere l'aspetto di un pg già esistente. Unica condizione di poter apparire come un pg giocante è quella di averlo già visto.
    [Passiva mutazione + attiva a consumo basso.]
     
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    . Missione Uno. Verso Klemvor.
    (Quarion, Denver)

    Nel bel mezzo del discorso di Denver, ad un certo punto ci fu uno scoppio in lontananza, e rumori che sembravano molto poco adeguati ad un pacifico paesaggio urbano, specie perché ormai era praticamente notte, specie perché perfino un popolo bellicoso e propenso ai bisticci come le Tribù della Tempesta non facevano uso comunemente di granate e armi automatiche per rallegrare la serata. La situazione però aveva preso una piega su toni per lo più imbarazzanti, con la piccola folla di spettatori sempre più basita e sempre meno propensa a mostrare una qualche sorta di reazione all'esibizione di Denver, che pure si stava palesemente arrampicando sugli specchi mettendo in fila frasi un po' a casaccio, tanto che ad un certo punto se ne uscì con un emblematico « Non so che cazzo ho appena detto, ma poco importa » che fu l'unico istante in cui riuscì davvero a strappare una qualche reazione negli astanti, anche se era difficile capire quale. Alle sue spalle i bimbi di Trident borbottavano con toni davvero troppo alti per non essere uditi, e fra un battibecco e l'altro il giornalista poté distinguere le parole sta andando bene -di per se abbastanza rassicurante se si riferivano a lui- ed anche granata stordente -un po' meno rassicurante anche se dava una provenienza un po' più certa alle esplosioni in lontananza.

    Comunque, nessuna reazione dalla folla. Niente urla, niente grida scomposte, nulla di quello che ci si potrebbe aspettare da qualche centinaio di Storm Riders radunati ai piedi della imponente sagoma pastello della LUXURY. Ad un certo punto però una ragazza bassina e magrissima con i capelli scuri e ricci su cui spiccava un'improponibile ciocca di un viola acceso alzò le mani in direzione di Denver, gridando al suo indirizzo una frase il cui tono era fra un implorare a qualche improbabile nume tutelare e la supplica diretta proprio a Denver stesso, visto che è proprio lui che stava guardando. "Salviamo il Re del cielo!!!" Disse lei, in qualche modo dando il "la" al resto dei presenti, che improvvisamente fu come se ricordassero che cosa esattamente dovevano fare. E di lì a poco, "salviamo il Re del cielo" divenne un coro comune, che accompagnò l'ingresso in scena di Quarion e le sue parole successive, tributate di un silenzio tombale e da centinaia di sguardi stupiti.

    -Miei cari, sono io che desidero ardentemente salvarvi!-
    Tutti gli occhi si puntarono all'unisono su Quarion, eppure nessuno in un primo istante sembrava riconoscerlo.
    -Una terribile calamità ha tentato di mettervi in ginocchio, ma non temete! Ho portato viveri e generi di prima necessità per tutti!
    Ancora nessun grido, nessuna acclamazione. Solo silenzio, ma intanto i presenti iniziavano a scambiarsi sguardi confusi.
    -Sapreste dirmi se qualcuno si è fatto avanti per gestire il territorio, in mia assenza? Desidererei parlargli ed avere aggiornamenti ♥

    « E' lui! Io lo riconosco!!! »
    Almeno tre o quattro persone fra la folla, ragazzi e ragazze poco più che adolescenti, all'unisono si levarono sugli altri indicando con l'indice Quarion, dicendo più o meno le stesse cose.
    « L'ho già visto e giuro che è lui! Hanno salvato il Re del Cielo, la carestia è finita!!! »
    Si levò un boato e la folla tutta come un sol uomo premette paurosamente in avanti, come fan ad un concerto che cercano di raggiungere tutti insieme il loro idolo, ma senza curarsi di chi sta loro di fronte, di quelli che rischiano di cadere e di venire calpestati anche a morte. Furono in parecchi, davvero in tanti in quel momento che si resero conto del potenziale disastro e trattennero il fiato, per fortuna i quattro pretoriani a terra formarono un cordone attorno alla LUXURY e dio solo sa come in qualche modo tennero botta, supportati immediatamente dall'ultimo rimasto del gruppo che fino a quel momento era rimasto appeso alla lamiera corazzata del veicolo rosa, e che immediatamente scese a spalleggiare i suoi compagni. I quintetto di titani in qualche modo guadagnò quella manciata di istanti che servì a quei pochi dotati di un minimo di buon senso fra la folla di mettersi in moto, balzando sul mezzo grazie alle Air Treck come per assaltarlo, ma poi voltandosi e scendendo a fianco della guardia pretoriana per menare botte, grida e anche mazzate con manganelli improvvisati per ristabilire una parvenza di ordine.

    « Ma che hanno??? »
    Denver avrebbe udito la voce di Ahri, seguita da quella di Darius che gridava a Denver ed a Quarion di rientrare nel vano passeggeri e Justin che invece usciva di corsa.
    « Stupidi!!! Sono rimasti isolati dal resto del mondo per quasi un mese, stanno impazzendo per la fame!!! »
    Justin, pure lui munito di Air Treck ai piedi, salì sulla sagoma corazzata della LUXURY per raggiungere il bulbo metallico corazzato posto sulla sua sommità, che aprì mostrandone il contenuto alla folla, che finalmente si calmò assistendo alla scena con aria impaziente.
    « Calmatevi!!! C'è cibo per tutti! Abbiamo portato razioni sufficienti per tutti quanti! »
    Di lì a poco la situazione si stabilizzò, sebbene non cessò di essere caotica poiché i presenti, già un paio di centinaia di persone, improvvisamente raddoppiarono di numero finché non si stimò fosse presente praticamente tutta la popolazione delle Tribù della Tempesta, in tutto ne mancavano giusto un paio di centinaia per arrivare al migliaio. Il gigantesco spiazzo di fronte al Big Bird venne illuminato a giorno con lampade elettriche, tirarono fuori fasci di cavi da chissà dove, tavoli e sedie, venne allestita a tempo di record una specie di sagra dall'aspetto scalcinato ma decisamente vivace, con al centro esatto la LUXURY da cui partivano le casse col cibo sintetico dal Codec per riempire le tavolate, cibi istantanei, barrette energetiche e scatolette di carne compressa. Senza che nemmeno ci fosse bisogno di chiederlo, diverse squadre iniziarono a scalare le pareti del colossale stadio, il Big Bird, che faceva da sfondo alla scena sempre più paradossale, issando tre megaschermi che irradiarono luci multicolori sullo spiazzo adiacente, poi fu il turno dell'immancabile musica a completare l'aria da rave party improvvisato. E con l'arrivo degli ultimi ritardatari, finalmente fecero finalmente la loro comparsa anche i vari capi richiesti da Quarion, cui in un attimo avevano approntato un'alta pedana munita di uno scranno di legno pesante foderato di velluto dall'aspetto piuttosto vetusto, ma adeguato al ruolo. I pretoriani si erano disposti ai lati, sfingi dall'aspetto piuttosto minaccioso con i volti coperti e le maschere di metallo simili a museruole.

    Il primo ad arrivare, in largo anticipo su tutti gli altri, fu una figura già nota al Re del Cielo, nonché quasi familiare trattandosi del rampollo di una delle più facoltose famiglie dell'Est, con vasti possedimenti agricoli nel presidio. Si presentò con al seguito gli stendardi di Genesis col nome di Aeon Clock, ma il suo vero nome era era noto a Quarion quale Yasuyoshi Sano. L'ultima volta che si erano incontrati a Klemvor Quarion non era ancora asceso al ruolo di Re del Cielo e Aeon era presente in qualità di secondo di Simca, la Rondine Migratoria. Quel giorno era stato particolarmente ostile all'ambasciatore dell'Est e scarsamente disposto nei suoi confronti, al contrario di come si era mostrato con sua sorella Drusilia in quei giorni nei cui confronti era stato estremamente servile. Ora esibiva modi composti e deferenti, inchinandosi come si confà al protocollo in presenza di un reale e presentando uno snello rapporto di quanto era accaduto e quanto stava accadendo in quel preciso momento. Fu decisamente un bene che Aeon fosse stato il primo e più svelto fra i vari capogruppo a presentarsi, poiché fu rapido e analitico nel suo presentare la situazione, qualità decisamente noncomune fra le Tribù della Tempesta.

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    Tanto per cominciare a Klemvor erano tutti convinti di trovarsi in un'altra dimensione, tagliati fuori per sempre dal semipiano di Endlos a causa di un capriccio del maelstrom. Non avevano realizzato di essersi spostati di poche centinaia di chilometri con tutta la città, era sembrato molto più logico essere stati catapultati direttamente in un nuovo piano dimensionale, ipotesi avvalorata dal fatto che nessuno era ancora giunto in loro soccorso nonostante fossero trascorse diverse settimane. Ma i problemi più grossi li aveva causati Kumagawa, anche se non era chiaro il perché di tali scelte. Nessuno aveva informato la popolazione che il Re del Cielo aveva lasciato Klemvor, nessuno aveva fatto parola che non fosse più presente e sopratutto ad un certo punto tutti avevano creduto che Quarion fosse prigioniero nel suo stesso palazzo. Evidentemente non sapendo che cosa fare, Kumagawa aveva emanato una serie di editti a nome del Re del Cielo ordinando di razionare cibo e acqua, impedendo ai riders di raggiungere la vicinissima e immensa città vomitata dal maelstrom per fare razzie o rubare cibo e risorse e proibendo ogni forma di assembramento di persone, di fatto impedendo qualsiasi tentativo di protesta o di adunata per scatenare una sommossa. Per far ciò aveva mobilitato lo zodiaco, l'unità di crisi interamente composta da Gravity Children esiliati nel Pentauron a causa di vari crimini e che Quarion aveva recentemente riabilitato, e che proprio in quel momento difendevano strenuamente il palazzo del Re del Cielo. I riders avevano deciso di assaltare il palazzo già da cinque giorni per liberare Quarion, ma per fortuna era intervenuta la natura estremamente belligerante delle Tribù della Tempesta: si erano messi a litigare fra loro per come attaccare e per chi avrebbe dovuto condurre l'assalto, finendo invischiati in lunghe e dispendiose battaglie fra bande che avevano ritardato ad oltranza l'attacco al palazzo. Di fatto la LUXURY era arrivata a destinazione a soli quattro giorni dalla data prescelta per l'assalto frontale in forze al palazzo, i giorni in più erano per permettere ai feriti di riprendersi, i riders raramente si ammazzano fra loro durante le ordalie ma di certo ci vanno giù con la mano pesante.

    « La presenza di sua maestà eviterà spargimenti di sangue! »
    Concluse Aeon, abbassando di nuovo lo sguardo in cenno di deferenza e poi sfiorandosi gli occhiali.
    « Lo "Zodiaco" è tutto ciò che rimane a Kumagawa il traditore, e l'unità è composta interamente da Gravity Children. La sola presenza del Re del Cielo basterà affinché depongano le armi, e-- »
    Fu interrotto da un forte clamore, allorché un nuovo gruppo aveva fatto irruzione nel piazzale, fendendo la folla di ragazzi con una certa brutalità dettata dalla fretta. Avevano stendardi bianchi con su impressi svariati stemmi in nero o azzurro, per lo più quelli che sembravano acronimi o intere frasi piegate nella forma di vari simboli. Non erano il primo team che giungeva in alta uniforme accompagnato dagli stendardi e guidato dai propri capi, ma tutti gli altri si erano rispettosamente messi da parte permettendo ad Aeon di fare rapporto al Re del Cielo. I nuovi giunti invece letteralmente rubarono a quest'ultimo la scena, disponendosi davvero fin troppo vicino alla pedana fino al punto da allarmare i pretoriani, che all'unisono fecero un passo avanti con fare davvero minaccioso imponendo ai nuovi giunti di fermarsi lì dove si trovavano, sbattendo le aste degli stendardi al suolo e poi inchinandosi all'unisono facendo drappeggiare le lunghe uniformi immacolate, finalmente mostrando la dovuta deferenza dopo inutili istanti di tensione.

    « La White Light e la Sky Pearl salutano il ritorno del Re del Cielo! »
    Proclamò il più avanzato dei presenti, uno dei capi. Ahimé, Denver lo conosceva bene, e proabilmente anche qualcuno degli altri lì presenti: li aveva incontrati tutti quanti quella notte al Project-9, quando avevano attaccato lite con Ahri. Comunque l'oratore sfoderò un sorriso giovanile e sembrava sinceramente convinto di quel che diceva:
    « Non ci aspettavamo un simile miracolo! Eravamo ormai pronti a dare l'assalto al palazzo, vi avremmo salvato da Kumagawa il voltagabbana a costo del nostro sangue! Noi, assieme ai nostri alleati dei club sportivi della Honnōji con cui siamo affiliati! Aspettiamo solo un vostro ordine, rivendichiamo il diritto di farvi da guardia d'onore e scortarvi immediatamente al vostro palazzo per deporre il traditore! »

    « Che impudenza!!! » Sbottò immediatamente Aeon, che si era defilato ma era fin da subito notevolmente irritato dai nuovi giunti che lo avevano interrotto. « Il Re del Cielo è il legittimo Comandante Generale di Genesis, e fin dalla grande guerra è la Flame Road a seguire come guardia d'onore al Comandante Generale quando scende in battaglia! Fin da quando Spit Fire e molti altri hanno dato la vita per proteggere l'allora Comandante contro un'orda di nemici! »
    Aeon si era messo proprio di fianco ai vari capi minori, quelli che invece erano rimasti rispettosamente in silenzio quando questi stava colloquiando con Quarion. Ovviamente erano tutti affiliati a Genesis e quasi tutti avevano le fiamme ardenti nelle loro insegne, il che rendeva fin troppo chiaro a quale "strada" appartenevano. Tutti quanti vociarono spalleggiando Aeon e dando contro ai riders in bianco, che dal canto loro si alzarono di scatto e risposero a tono.
    Beh, sì: era decisamente il caso di prendere in mano la situazione.
    ________________________________________

    . Missione Due. In cerca del fuggitivo.
    (Brifos)

    « Se vi serve aiuto -con i Jingo, le bestie, o le bambine-
    potete chiedere a Quarion: è un bravo Re.
    Sta andando a Klemvor, adesso. In un posto che si chiama “Big Bird” »

    Nessuno ci stava capendo un accidente, ed era palese dalle loro facce, dal modo in cui si guardavano l'uno con l'altro con aria interrogativa. Il capo, riot, avrebbe decisamente voluto farsi avanti e aggiungere altro, ma non ce ne fu il tempo materiale. Brifos, troppo di fretta per trattenersi oltre, balzò via lasciando tutti quanti di stucco. Balzi di quel tipo non erano mica tanto rari nella "Foresta", ovvero Klemvor, dimora delle tribù della tempesta, però tutti quanti i presenti potevano giurare sulle loro madri che il demone non aveva delle AT ai piedi.

    « Ma l'hai visto??? »
    Chiese Sash, grattandosi la nuca con aria perplessa.
    Nel rispondergli, Riot raccattò il bigliettino e lo fissò aggrottando la fronte.
    « Portala dal capo. »
    Disse al sottoposto, allungando il pezzo di carta.
    « Riferisci un messaggio da parte mia: c'è uno straniero a giro per la foresta che non è un Jingo e dice che il Re del Cielo è diretto al Big Bird.. »

    Diversi chilometri più in là, Brifos atterrava al suolo guidato dalla vocetta serafica del piccolo animaletto bianco che sostava sul suo testone munito di corno, affatto infastidito dagli improvvisi scatti ad alta velocità del demone, ed anzi piuttosto compiaciuto dei progressi appena compiuti. Deviare per inseguire un umano fuggitivo era una scocciatura, ma quel gruppetto di guastafeste era anche peggio. Con poche e telegrafiche frasi indirizzò la corona di Palanthas sulla giusta scia, finché non arrivarono a quella che sembrava, a tutti gli effetti, una sorta di zona di interdizione con tanto di sacchi di sabbia disposti alle strade, formando barricate, filo spinato, una barriera costruita accatastando una sopra l'altra una fila di quattro veicoli divorati dalla ruggine di quelli tanto comuni da vedere in giro per Klemvor, in tutto trentasei mezzi che formavano una vera e propria muraglia che impediva l'accesso ad una delle arterie stradali. Era un edificio residenziale, ma naturalmente non c'era un'anima viva. Quelle difese sembravano approntate con una certa cura per gli standard dei riders. Poco più in là, finalmente, il saggio dell'est poté ravvisare una qualche presenza umana: un vasto edificio particolarmente ben curato che spiccava nettamente dalla generale incuria del paesaggio circostante, piccole aiuole ben tenute, un ampio piazzale solcato da mille sfregi dovuti ai continui passaggi dei pattini ipertecnologici tipici dei riders, una facciata intonacata di fresco, vetri puliti e intatti ed un'ampia scalinata su cui si ergevano diverse figure in nero, ai cui piedi sostava prostrato un uomo che Kyuubei indicò subito come l'obbiettivo di quella missione secondaria. Brifos era arrivato a destinazione: aveva ritrovato Dotsuku. Probabilmente invece era del tutto secondario il fatto che le tre donne in abiti talari erano armate fino ai denti ed una di loro puntava una pistola alla testa del fuggitivo in atto di sottomissione.

    « E questo chi è? »
    Domandò una delle tre donne, quella più a destra che fino a quel momento aveva fissato il Gravity Children fuggitivo con aria di superiorità e braccia conserte, stringendo mollemente una pistola di grosso calibro. Quella al centro, evidentemente il superiore, interruppe il suo colloquio con Dotsuku prima che Brifos potesse mettere insieme più di due parole, poi alzò una delle due armi che aveva fra le mani e ne puntò la canna al demone appena sopraggiunto, salvo poi tornare subito dopo a rivolgerla a Dotsuku, ancora prostrato ai piedi della scalinata. Era più alta, dal viso più duro e con occhiali da sole scuri sul viso, aveva ciuffi di capelli biondi che ricadevano ordinati dal velo bianco che le copriva la testa e ad occhio doveva essere più o meno a metà strada fra i trenta ed i quarant'anni.
    « Ehi, idiota! E' un tuo amico? »
    La terza donna vestita da suora sollevò a sua volta la propria arma, un fucile da assalto dall'aspetto inconsueto, più simile ad una mitragliatrice rovesciata, con il grilletto sulla parte alta della canna ed un grosso caricatore da 33 millimetri, buoni per falciare un elefante senza sforzo.

    « Fermo lì! » Intimò rivolgendosi a Brifos. « Non un passo, guarda che non scherzo! »
    La donna al centro, quello che pareva essere in qualche modo l'individuo di grado più alto là in mezzo, si era rivolta a Dotsuku che in un primo momento non rispose, inamovibile nella sua posa di totale sottomissione, la fronte poggiata al suolo e le mani rivolte in avanti, i palmi sul terreno.
    « Vi prego! Vi scongiuro, vi chiedo solo un istante! »
    Brifos non poteva vederlo in volto, ma dal tono di voce era decisamente scosso e preda di diverse emozioni.
    « Non ti riduco le ginocchia ad un colabrodo solo perché dopo non saresti in grado di levarti di qui sulle tue gambe! Ho detto vattene! Nemmeno il Re del Cielo ha una qualche autorità su questo posto! Ho giurato che ti avrei ucciso se solo ti fossi avvicinato a più di cento passi, e tu osi ripresentarti e perfino bussare alla porta??? »

    « Vi prego... »
    Implorò il fuggitivo.
    « Vi scongiuro... solo un istante. »
    La suora bionda mugugnò stizzita, si passò una mano sul viso, scoraggiata, e abbassò l'arma per un momento.

    « Che faccio? Sparo? »
    Chiese quella di destra, ma ottenne in cambio un cenno di diniego.
    « Poi tocca pulire, sai che macello? No, voglio che se ne va! Che rottura. »
    In quell'attimo di sconforto, guardò di nuovo Brifos e si rivolse a lui in tono irritato:
    « Ehi, tu! E' un tuo amico? »
    Chiese, palesemente sperando in una risposta affermativa.
    « Ti do un consiglio: prendi questo scarafaggio e portatelo via, lontano da qui possibilmente. Altrimenti finisce che sono costretta a sparare sul serio, e non mi va di sprecare proiettili buoni. »
    ________________________________________

    . Missione Tre. Salvare il salvabile.
    (Lancelot, Augustus)

    « Abbiamo un Lama in soggiorno. »
    Rispose secco il più alto dei due pretoriani. Diretto, serissimo in viso, braccia conserte, fermo sulle sue intenzioni e per nulla intenzionato a rispettare l'autorità di Lancelot o di Augustus e salire sugli alberi come tutti gli altri. Uno a uno i presenti gli rivolsero lo sguardo, con le espressioni più svariate sui visi, con giusto l'eccezione del topo che non riusciva a smettere di guardare oltre le fronde degli alberi, rodendosi la punta delle dita con fare sempre più nevrotico, paonazzo in viso ed iniziando pure ad emettere un basso mormorio che sembrava la manifestazione udibile del flusso confuso dei suoi pensieri.
    Impossibile capire quale fosse l'espressione del compare dello spilungone palestrato, dietro la maschera munita di ganasce dell'assai malconcio "Numero Sei", ma di certo il tono grondava ironia.

    « No. No! Per favore, no! Non l'ho capita, non la voglio capire, non sono nemmeno sicuro che fosse una battuta. »
    L'altro lo guardò dall'alto verso il basso, con tono di evidente superiorità.
    « Non era una battuta, cazzo di caprone infame! E' un maledettissimo modo di dire! Lo vedi che è perfetto per la situazione? »
    Numero Sei cominciò a smanacciare, imprecò in modo volgare e si diresse là dove il bosco era più fitto, palesemente prendendo una direzione completamente a caso.
    « No, sul serio! Non hai neanche il... » Rallentò. Alzò un dito, come a voler dire... "aspettate un attimo". « Oh, no. L'ho capita. E' grave. E' grave sul serio! Se l'ho capita è solo perché mi stai attaccando la tua idiozia! »
    « Resta il fatto che è esattamente come ho detto, 'sti qui mica capiscono come funziona da queste parti, ed è il caso di... di... »
    Numero Sette prese a gesticolare, schioccò le dita più volte in cerca di parole adatte a descrivere la situazione.
    « Sì, insomma... dai... avete capito, no? E aiutami, testa di rapa!!! Non mi viene!!! »
    L'altro gli sventolò un dito indice alzato.
    « Fanculo! Io non ti conosco! »
    Se non proprio l'esecuzione, almeno le intenzioni dell'attempato Numero Sette quanto meno erano lodabili, insomma: lui ci stava provando. Era infatti certo, certissimo che ci fosse un modo ben specifico di descrivere il problema di fondo, far capire al volo e con poche parole a Lancelot e compagnia quanto fossero distanti i loro mondi e le loro culture e quanto fosse necessario per questi ultimi sintonizzarsi sulla stessa frequenza d'onda, per comprendersi. C'era un problema, però, un problema enorme. Ovvero che gli Storm Riders nemmeno ce l'hanno nel vocabolario, quella dannatissima parola.

    « Ser... »
    Attaccò Vlad, come rendendosi conto improvvisamente di essere di fatto l'unica persona nel gruppo -a parte forse Sharyu- in grado di fare da traduttore e da ponte, essendo di fatto sia uno Storm Riders, sia al contempo un... non-Storm-Riders. Sì, insomma: una persona dotata di buon senso.
    « Credo che non ci sia effettivamente modo di ragionare con loro in termini militari, è impossibile inquadrare le tribù della tempesta secondo il senso comune degli uomini dell'Est. Ognuno di loro persegue una filosofia molto personale, i più radicali preferirebbero farsi ammazzare piuttosto che tradirla. E questi due pretoriani sono proprio di quella pasta. E' per questo che Trident si è adoperato a lungo per incoronare un Re del Cielo, il signor Galanodel purtroppo è l'unica persona in questo modo capace di farli ragionare... »
    Si rivolse poi ad Augustus, visto che i due pretoriani stavano di fatto ignorando tanto le sue parole quanto la sua offerta di aiuto, troppo impegnati a bisticciare fra loro.
    « Posso spiegarvi io alcune cose. Non tutto, temo, ma la maggior parte. Non voglio giustificare quei due elementi, ma temo che alcune cose sul loro conto siano piuttosto... delicate, e... » Guardò Sharyu, poi il topo, modulando il tono di voce su di un cauto e diplomatico: « ...riguardanti strettamente il Re del Cielo. Non sono in grado di sottrarsi ai suoi ordini, se hanno ricevuto la direttiva di non parlare di certe cose non possono materialmente farlo, non dipende interamente dalla loro volontà. Si tratta comunque di dettagli che possiamo affrontare più tardi, ci distraggono soltanto dall'obbiettivo di recuperare i superstiti. »
    Gli ululati in lontananza si levarono uno ad uno, attirando l'attenzione del gruppo e provocando uno scatto nervoso nel topo, raggiunto immediatamente da Sharyu che gli cinse le spalle in un gesto di conforto.

    « Se ce ne sono, di superstiti. »
    Puntualizzò Numero Sette, guardando con espressione intellegibile dietro la maschera Numero Sei che si allontanava.

    « Ehi, io vado avanti. Vi faccio da Decoy, voi tirate dritto! Piangete pure di gratitudine, se vi va. »
    Disse quest'ultimo, alzando un braccio in cenno di saluto, già ben deciso ad andarsene.
    « Tanto se stiamo sugli alberi tutta la notte a pensare a salvarci il culo non concludiamo nulla, no?? »

    « Bah, che merda! » Brontolò Numero Sette, grattandosi il collo aggredito dagli insetti. « Io mica ci torno indietro per te, merdina! »
    « E chi ti vuole? E poi con chi credi di parlare, cagasotto! Ripulisco questa foresta in cinque secondi e sono al Big Bird per l'ora di colazione. Dì a Spi di cucinare abbondante, avrò fame. Sono sicuro che mi farete aspettare un casino. Già voi siete lenti, ma i deficienti dispersi qua in giro saranno sicuramente ancora più inchiodati a terra di voialtri. »

    « Ho un'idea. »
    Disse Sharyu all'improvviso. La scimmia si era data da fare per calmare il topo, che ora era meno prossimo ad una crisi e aveva smesso di borbottare, ma poi si era subito impegnata con i resti parzialmente digeriti estratti da Augustus dal ventre della creatura, tirando fuori dal bagaglio che si portava sulla schiena fogli e matita per appuntare schizzi di quanto aveva di fronte, nonché una lista completa degli esploratori della spedizione. Consegnò gli appunti al Numerologo, che poté facilmente intuire anche da solo che i resti appartenevano alla squadra di mercenari mezz'orchi dalle armature laccate che erano presenti nella sala mentre l'orso umanoide forniva loro i dettagli del briefing. Un gruppo in meno da cercare, mancavano i nani, le compagne di Flute, il gruppo misto di uomini, ogre ed un mezz'uomo, nonché ovviamente Montecristo ma lui era un discorso a parte. Mentre tutti gli esploratori si muovevano in direzione di Klemvor e quindi erano facili da intercettare, Montecristo stava cercando il gruppo principale e quindi si spostava nella direzione opposta. Le chance di ritrovarlo erano davvero infime, nella migliore delle ipotesi aveva mancato il bersaglio e sarebbe uscito sbucato fuori dalla foresta dritto al punto di partenza.
    « Io e Natsuki siamo in grado di usare gli alberi per spostarci, le Air Treck sono adatte a questo tipo di azioni. Rimanendo ad un'altezza notevole dovremmo evitarci la maggior parte dei problemi. Voi siete capaci di starci dietro...? »
    Vlad dichiarò subito di non avere alcun problema a fare altrettanto. Numero Sette ovviamente si dichiarò poco entusiasta all'idea, perché le sue Air Treck a differenza di quelle di Sharyu e di Natsuki erano adatte ad un ambiente urbano e rischiavano di usurarsi, ma acconsentì. Stava ad Augustus ed a Lancelot decidere o meno di accettare l'idea della scimmia o proseguire a piedi.

    CITAZIONE
    . Missione Uno. Verso Klemvor: Aggiungiamo subito una nuova "missione", ovvero: raggiungere il palazzo utilizzato finora da Quarion come QG e trovare Kumagawa, possibilmente senza provocare ulteriori vittime.
    Quarion deve inoltre per forza diramare la questione di queste impellenti tensioni interne, che vedono al momento contrapposti i gruppi delle "nuove generazioni" emergenti ed in cerca di affermazione che inevitabilmente cozzano con le "vecchie istituzioni" come Genesis. Nello specifico, accontenti i tre team "bianchi" oppure Aeon Clock e quindi Genesis? Ulteriori dati in privato.

    . Missione Due. In cerca del fuggitivo: Non ho granché da dire, il Kyuubei rimane tranquillo appollaiato sulla testa di Brifos sperando che la situazione finisce il prima possibile senza ulteriori rallentamenti. Lo scenario è... strano. Sta a Brifos interpretarlo a modo suo...

    . Missione Tre. Salvare il salvabile: Mediante la numerologia Augustus ha modo di vedere esattamente cos'è successo ai proprietari degli oggetti contenuti nello stomaco della bestia. Si trattava senza dubbio dei mezz'orchi, ma è il come sono stati ammazzati che è la parte interessante. Alcune piante filiformi che scendono dagli alberi hanno letteralmente avviluppato i loro corpi, succhiandone i fluidi dopo averli uccisi. La bestia che avete appena ammazzato ha solo fatto da spazzina, inghiottendo i gusci vuoti e digerendone carni, vesti ed ossa.

    Depennata una squadra, restano ancora tre gruppi da salvare o da depennare e per far ciò dovete proseguire. Numero Sei si propone come esca, vuole attirare su di se l'attenzione delle creature che infestano il bosco per permettervi di sgattaiolare indisturbati. Questa è una prima opzione che vi si propone: perdere la presenza e la protezione di un PNG da combattimento per avere una chance di ridurre drasticamente i pericoli che incontrerete nel prossimo turno. Di contro Sharyu propone di usare i rami degli altissimi alberi della foresta, ma per attuare un'idea del genere è necessario che tutti i membri del party dispongono di abilità adeguate. Se disponete di passive utili allo scopo potete attuare questa strategia gratuitamente, nel caso invece in cui disponete di abilità attive dovete fare un azzardo. In questo secondo caso dovete mantenere attiva l'abilità in questione per un certo numero di turni che stabilirò io in sede privata, a quel punto potrete decidere se investire l'intero ammontare richiesto per arrivare al prossimo step usando gli alberi, oppure usarne solo una parte e fare solo una frazione del tragitto in questo modo.

    Esempio pratico: mettiamo caso che avete in scheda una tecnica che al costo di un Consumo Basso vi permette di muovervi sugli alberi per un turno, ed io stabilisco come in dieci turni il tempo necessario per arrivare a destinazione. L'intero tragitto con questo metodo più sicuro vi costerebbe il un totale di dieci consumi bassi, tuttavia vi sarà permesso decidere di scendere in qualsiasi momento risparmiando energia ma esponendovi di nuovo ai pericoli del bosco.

    Esiste anche una terza opzione, più azzardata, ovvero proseguire a terra e senza permettere a Numero Sei di fare da esca.
    Naturalmente avete a disposizione anche la chance di prendere vie alternative permesse dalle vostre schede, previa uso di passive o tecniche adeguate.
     
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    .†.Amakudari.†.

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    Quando giunse alle coordinate che l'Incubator gli aveva indicato come destinazione della sua ricerca, il Demone delle Tempeste si trovò in un'area urbana che poté intuire essere stato -o essere ancora, o essere in procinto di diventare nel prossimo futuro- teatro di scene di guerriglia; se non altro, con tutti gli ostacoli architettonici dislocati in giro ne aveva tutto l'aspetto: costrutti di sacchi di sabbia e filo spinato erano stati piazzati in punti strategici del percorso come a formare delle barricate, e la muraglia di lamiera che era stata formata dall'accatastarsi tutt'altro che casuale di veicoli divorati dalla ruggine dava la chiara idea dell'intenzionalità della cosa.

    Chi li aveva messi lì voleva difendere l'area da qualcosa, e con le informazioni che gli erano state fornite in primis da Kyubey, e poi da Riot, Sash e i loro amici, Brifos poté farsi un'idea di ciò a cui stava andando incontro prima ancora di giungere in vista della meta e trovarsi davanti la scena delle suorine armate e del Cane in stato di arresto: dopotutto, l'animaletto bianco che trasportava sul testone blu cobalto gli aveva già anticipato che il fuggitivo di cui era in cerca si era fermato in quel punto -confermandone l'identità quando gli indicò l'uomo prostrato ai piedi della scalinata-, e aveva esplicitamente parlato di un
    “posto affollato”...

    « E questo chi è? »
    una delle donne notò l'arrivo del Raitei e gli puntò l'arma contro
    « Ehi, idiota! E' un tuo amico? »

    ...mentre i Riders di poco prima avevano menzionato un orfanotrofio -sicuramente la struttura ben tenuta sullo sfondo, che gli ricordava Miséricorde, probabilmente istituita per accudire degli infanti-, i conigli -le bambine infette del Virus Gastrea e dai caratteristici occhi scarlatti-, e una situazione di attrito con i Jingo della nuova città, che erano intenzionati a catturarle, probabilmente (a giudicare dalle barricate che il Raitei aveva superate) con un massiccio dispiegamento di forze militari.

    « Fermo lì! Non un passo, guarda che non scherzo! »
    avvertì un'altra Suora, sollevando il fucile d'assalto per minacciarlo
    « Vi prego! Vi scongiuro, vi chiedo solo un istante! »
    esordì invece con concitazione lo sconosciuto Dotsuku, ancora faccia a terra
    « Non ti riduco le ginocchia ad un colabrodo solo perché dopo non saresti in grado di levarti di qui sulle tue gambe! Ho detto vattene! Nemmeno il Re del Cielo ha una qualche autorità su questo posto! Ho giurato che ti avrei ucciso se solo ti fossi avvicinato a più di cento passi, e tu osi ripresentarti e perfino bussare alla porta??? »
    « Vi prego... Vi scongiuro... solo un istante. »
    « Che faccio? Sparo? »
    « Poi tocca pulire, sai che macello? No, voglio che se ne va! Che rottura. »
    quella bionda si passò una mano sul viso, stancamente; poi si rivolse al Saggio
    « Ehi, tu! E' un tuo amico? »

    Sentendosi interpellare direttamente, l'Amal reclinò un poco il testone blu da na parte, sbatté le palpebre una volta con fare riflessivo, e una crepitante scintilla azzurrina percorse ronzando il suo corno dorato mentre valutava la questione e soppesava una risposta; tuttavia, alla sua interlocutrice non interessava propriamente udire una risposta, e nel frattempo proseguì.

    « Ti do un consiglio: prendi questo scarafaggio e portatelo via, lontano da qui possibilmente. Altrimenti finisce che sono costretta a sparare sul serio, e non mi va di sprecare proiettili buoni. »

    « Non è uno scarafaggio. Dotsuku è il Cane. »
    la corresse serafico la Corona Indaco, fissandola con gli insondabili occhi grigi
    « Lo Scarafaggio non è contemplato nello Zodiaco Cinese. »

    Sollevando la destra fino al capo cornuto, pungolando gentilmente con un indice il musetto del Kyubey, il gigante gli mormorò un pacato “dieci minuti”, non certo per rassicurarlo sulle sue intenzioni di far presto, quanto più come... come se stesse programmando la funzione sveglia vocale di un qualche elettrodomestico.

    « Concordo che sia meglio evitare di sparare: sarebbe uno spreco di risorse, e un cattivo esempio per i soggetti in età di sviluppo secondo gli standard etici di molte società. »

    Aggiunse con tono incolore, poi cominciò ad avanzare a passo tranquillo e misurato verso la scalinata, ricordandosi solo dopo una mezza dozzina di passi di alzare le manone per tenerle bene in vista, considerando che -in effetti- nel loro stato di allerta, le signore in abito nero avrebbero potuto giustamente allarmarsi per i suoi movimenti. Anche se stava facendo solo quello che gli avevano detto loro: prendere in custodia il fuggitivo.

    « Io sono Brifos. Studio a Palanthas, nella Capitale del Presidio Est. »
    esordì, sapendo che nelle interazioni sociali fosse buona educazione presentarsi
    « Non sono ancora amico di Dotsuku, perché è la prima volta che lo incontro,
    però il Re del Cielo -Quarion Galanodel- mi ha chiesto di cercarlo. »


    jpgBen poco preoccupato che le Suore potessero puntargli di nuovo contro o addosso le loro armi, il colosso proseguì fino ai piedi della scalinata, piegandosi sulle ginocchia quando fu davanti al fuggitivo, riducendo la propria intimidatoria altezza, e aspettando che il Cane alzasse almeno la faccia da terra.

    « Io sono Brifos, uno studioso di Palanthas: piacere di conoscerti. »
    gli disse, con voce al solito monocorde, fissandolo con le iridi color ardesia
    « Hai riportato danni di qualche tipo? Riesci ad alzarti? »

    Nel caso il Gravity Child ne avesse avuto bisogno, il Demone delle Tempeste gli offrì il palmo della manona destra per aiutarlo a rimettersi in piedi; poi, visto che non aveva troppo tempo, sia che l'altro avesse accettato l'offerta o meno, Brifos assecondò la propria infantile curiosità con un altro paio di domande.

    « Perché sei corso via? E perché vuoi entrare all'orfanotrofio? »


    jpg
    Condizioni Fisiche: Ottimali
    Status Psicologico: Tranquillo e Curioso
    Energie Residue: 105%

    Riassunto: Raggiunge il posto, fa congetture, parla con le Suore e fa qualche domanda a Dotsuku.

    png

    Poteri Passivi


    Mantra: Vista Cieca | Radar | Auspex Spiritico | Trick-Detector | Mindfuck-Alert
    Levitazione: Volo
    Hado: +10% di Mana
    Memento: Istant-Casting
    Ataraxia: Resistenza al Dolore e Anti-Malia
    Intuizione: Vista Karmica dei legami empatici che connettono due o più spiriti
    Rianimazione: Immortalità
    Autorevolezza: Aura di Saggezza [Passiva di Gilda]
    Sapienza: Passiva di Conoscenze [Passiva di Gilda]

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    Tecniche Attive


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    « Abbiamo un Lama in soggiorno. »

    Pur senza comprendere il senso di quella sorta di battuta che non faceva ridere, al Cavaliere del Lago fu sufficiente notare il tono secco che il Pretoriano Oblungo adottò e recepire il suo illogico atteggiamento di chiusura mentale -da adolescente nelle prime fasi di una ribellione fuori tempo massimo- per farsi la chiara idea che quella conversazione si fosse già conclusa prima ancora di poter cominciare.

    Tuttavia, non si soffermò a chiedersi di quale ritardo mentale l'interlocutore soffrisse di preciso, e quando Sette e Sei cominciarono a battibeccare, si risolse serenamente ad ignorarli.

    Dopotutto, anche comprendere la natura e l'entità del problema cognitivo, non avrebbe apportato alcun cambiamento alla solida angolarità del reale: Sir DuLac, come anche il Magister Augustus e tutti gli altri che li accompagnavano, si era avventurato in quella situazione pericolosa con null'altro scopo che cercare di salvare le vite degli esploratori rimasti dispersi in quella foresta aliena, e gli orrori infetti che vi dimoravano non avrebbero avuto un comportamento più indulgente verso la squadra per il semplice fatto di avere due
    bimbi speciali a carico.

    Lancelot era un guerriero e un soldato, tutt'altro che adatto a fare da balia a qualcuno, e non solo perché non era qualcosa per la quale potessero permettersi di disperdere tempo ed energie in quelle circostanze già al limite, ma anche e soprattutto perché non era nella sua indole: a differenza della sua Regina, lui non aveva né la pazienza né la bontà d'animo -o tanto meno l'inclinazione- necessaria per abbracciare la caritatevole missione di salvare degli stolti da loro stessi.


    L'unica cosa che premeva al Guardiano di Shea era semplicemente assicurarsi che bravate colme di disagio come quella a cui aveva assistito poco prima non finissero per mettere in pericolo l'incolumità della squadra dei soccorsi: su quello si sarebbe concentrato.

    « Ser... Credo che non ci sia effettivamente modo di ragionare con loro in termini militari: è impossibile inquadrare le tribù della tempesta secondo il senso comune degli uomini dell'Est. Ognuno di loro persegue una filosofia molto personale, i più radicali preferirebbero farsi ammazzare piuttosto che tradirla. »
    la voce di Vlad richiamò l'attenzione del Cigno, sottolineando l'ovvio
    « E questi due pretoriani sono proprio di quella pasta. E' per questo che Trident si è adoperato a lungo per incoronare un Re del Cielo, il signor Galanodel purtroppo è l'unica persona in questo modo capace di farli ragionare... »

    jpg« È esattamente per questo che la stupidità è uno dei mali peggiori, Murray. Poche altre cose hanno causato altrettanti danni e problemi nella storia dei mondi. »
    replicò quieta la Guardia Indaco, volgendo lo sguardo impassibile ai due
    « Certi comportamenti sono pericolosi: non vanno scusati né avallati con l'indulgenza, perché a patirne le conseguenze non sono spesso i responsabili, quanto chi sta loro intorno e non ha fatto nulla per meritarsele. »

    Volgendo le iridi verde acqua sul giovane Nezumi, Lancelot rimase in silenzio e non aggiunse altro, sperando che il pupillo che con tanta devozione aveva abbracciato i suoi medesimi ideali di cavalleria giungesse da solo alla conclusione che preservare gli innocenti dagli effetti collaterali dell'altrui idiozia fosse parimenti parte del loro dovere; poi, Seiryu riprese a parlare, rivolgendosi al Numerologo.

    « Posso spiegarvi io alcune cose. Non tutto, temo, ma la maggior parte. Non voglio giustificare quei due elementi, ma temo che alcune cose sul loro conto siano piuttosto... delicate, e... riguardanti strettamente il Re del Cielo. Non sono in grado di sottrarsi ai suoi ordini, se hanno ricevuto la direttiva di non parlare di certe cose non possono materialmente farlo, non dipende interamente dalla loro volontà. »

    Il levarsi di una moltitudine di ululati dal folto della vegetazione scatenò una nuova crisi nel Topo, e mentre la damigella della Scimmia lo raggiungeva per cingerlo in un abbraccio materno e confortarlo, il Cigno si spostò più vicino ai due, mettendosi a disposizione nel caso fosse potuto essere di qualche utilità, tenendosi pronto alla difesa in ogni caso, e informandosi sull'elemento incognito che seguitava a ripresentarglisi davanti agli occhi.

    « Cos'ha Natsuki...? »
    chiese con voce pacata, rivolgendosi sia al Topo che alla Scimmia

    « Si tratta comunque di dettagli che possiamo affrontare più tardi. »
    intanto, Vlad concluse il suo discorso
    « Ci distraggono soltanto dall'obbiettivo di recuperare i superstiti. »

    « Se ce ne sono, di superstiti. »
    puntualizzò Numero Sette

    « Ehi, io vado avanti.
    Vi faccio da Decoy, voi tirate dritto! Piangete pure di gratitudine, se vi va. »
    esordì Numero Sei inoltrandosi da solo tra gli alberi, a caso
    « Tanto se stiamo sugli alberi tutta notte a pensare a salvarci il culo non concludiamo nulla, no?? »

    Seguì un altro scambio di battute tra i due Pretoriani, ma il Cavaliere dell'Est aveva già smesso di ascoltarli: in fondo, non si trattava che delle più banali spacconate che ogni tanto udiva uscir di bocca a qualche bambino che giocava in cortile fingendosi un eroe invincibile... insomma, nulla di male, in circostanze normali; fortunatamente, però, la signorina Sharyu trovò prontamente una proposta migliore con cui compensare.

    « Ho un'idea. Io e Natsuki siamo in grado di usare gli alberi per spostarci: le Air Treck sono adatte a questo tipo di azioni. Rimanendo ad un'altezza notevole dovremmo evitarci la maggior parte dei problemi. Voi siete capaci di starci dietro...? »

    « Credo di poter riuscire a muovermi di fronda in fronda, ,
    e lo trovo un piano migliore del lasciare indietro dei compagni a rischiare la vita. »

    aggiunse, rivolgendo uno sguardo al limitare degli alberi e ai due che si sostavano
    « In ogni caso, mi rimetto al giudizio della Guida Nezumi e del Magister Asensi. »


    Status

    Condizioni Fisiche - Ottimali
    Condizioni Mentali - Infastidito
    Riserve Energetiche - 100%
    Riassunto delle Azioni - Acconsente all'idea di Sharyu, ma lascia la decisione finale a Nezumi ed Augustus – che essendo già stati nella Foresta potrebbero avere qualche elemento in più per decidere il da farsi.
    In ogni caso, la pletora ad incastro di passive fisiche (Resistenza, Velocità, Agilità ed Acrobatismo per sostenere lo sforzo prolungato), passive di supporto (Radar, per notare appigli ed evitare gli ostacoli), e passive di anti-auspex (Furtività, Assenza di Aura e Presenza Inosservata dati dalla Cappa) dovrebbero rendere possibile la traversata di albero in albero. 'w' Credo.


    Equipaggiamenti

    L'Armatura - Bonus in Resistenza | Leggerezza
    La Cappa - Assenza di Aura | Furtività | Presenza Inosservata
    La Spada - Infrangibile | Fendi-etereo
    I Coltelli - Lame da Lancio [x 20]


    Poteri Passivi

    Figlio della Laguna - Mindfuck-Alert | Trick-Detector | Difesa Mentale [Variabile]
    Cerchi sull'Acqua - Vista Cieca
    Seguire la Corrente - Bonus in Velocità | Bonus in Agilità | Acrobatismo
    Grazia del Cigno - Aura di Carisma
     
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    The guru in the darkness...

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    "Nella vita ci sono rischi
    che non possiamo permetterci di correre
    e ci sono rischi che non possiamo permetterci
    di non correre".


    (Massimo Bontempelli)

    Missione 1 - Verso Klemvor.
    Presidio Orientale, Endlos.

    Accomodandosi sul proprio trono e lasciando gli oneri della gestione degli alimenti alla plebe agli altri, Quarion Galanodel attese graziosamente che arrivassero i capi da lui richiesti.

    Il primo a raggiungerlo fu una persona conosciuta: Aeon Clock, nonché Yasuyoshi Sano... in realtà un nobile dell'Est che aveva deciso di abbracciare quella bizzarra filosofia di vita delle Tribù della Tempesta e tutto ciò che ne conseguiva. Aveva già avuto modo di incontrarlo prima della propria incoronazione, e se non gli erano piaciuti i suoi modi, lo aveva però divertito il video -divenuto ormai virale- in cui Drusilia lo aveva trascinato su una pista a ballare con la forza.
    Esibendo modi composti e deferenti, inchinandosi come si confà al protocollo in presenza di un reale, Aeon gli concesse immediatamente un rapporto molto chiaro di quanto era accaduto e di cosa avevano in programma. Quarion lo apprezzò molto, trovando le sue qualità decisamente utili ai propri fini, e per questo decise di non fargli pesare subito tutti gli affronti subiti in passato.

    « La presenza di sua maestà eviterà spargimenti di sangue! Lo "Zodiaco" è tutto ciò che rimane a Kumagawa il traditore, e l'unità è composta interamente da Gravity Children. La sola presenza del Re del Cielo basterà affinché depongano le armi, e-- »

    Fu interrotto da un clamore, il quale annunciava che un nuovo gruppo aveva fatto irruzione nel piazzale. Dagli stendardi bianchi con impressi svariati stemmi in nero o azzurro, erano stati gli unici a non essersi messi rispettosamente da parte, permettendo ad Aeon di fargli rapporto. Gli rubarono piuttosto la scena, disponendosi abbastanza vicino alla sua pedana da allarmare i pretoriani, che fecero un passo avanti con fare minaccioso e fermando sul nascere una nuova avanzata. Gli mostrarono comunque deferenza, lasciando intendere al Galanodel che fossero solo un po' esibizionisti.

    « La White Light e la Sky Pearl salutano il ritorno del Re del Cielo! Non ci aspettavamo un simile miracolo! Eravamo ormai pronti a dare l'assalto al palazzo, vi avremmo salvato da Kumagawa il voltagabbana a costo del nostro sangue! Noi, assieme ai nostri alleati dei club sportivi della Honnōji con cui siamo affiliati! Aspettiamo solo un vostro ordine, rivendichiamo il diritto di farvi da guardia d'onore e scortarvi immediatamente al vostro palazzo per deporre il traditore! » disse uno dei capi, ottenendo in risposta solo lo sbottare irritato di Aeon « Che impudenza!!! Il Re del Cielo è il legittimo Comandante Generale di Genesis, e fin dalla grande guerra è la Flame Road a seguire come guardia d'onore al Comandante Generale quando scende in battaglia! Fin da quando Spit Fire e molti altri hanno dato la vita per proteggere l'allora Comandante contro un'orda di nemici! »

    kCLovRG

    -Casa dolce casa... ♥ - avrebbe sospirato il Re del Cielo, sorridendo divertito e per nulla turbato, lanciando un'occhiolino d'intesa in direzione di Denver e tornando poi a rivolgersi ai presenti in uniforme -La vostra energia e devozione mi riempiono di gioia! Vi amo tutti... come dei figli!

    Sorrise raggiante, esibendo un'espressione rassicurante ed attraente.
    -Ciò nonostante, penso che la confusione e la rabbia possano diventare cattive consigliere. Quindi... facciamo tutti un respiro profondo e calmiamoci: Kumagawa è sempre in zona, e non ho problemi a sculacciarlo come, quando e quanto voglio ♥
    Nel dirlo, si lasciò sfuggire un sorrisetto divertito.
    -Ho avuto modo di conoscere il signor Aeon e la Flame Road in passato, e mi piacerebbe conoscere meglio anche voi, cari ♥- continuò, riferendosi agli ultimi arrivati -In base a cosa vorreste rivendicare il diritto di seguirmi come guardia d'onore?

    Nel porre quella domanda -in realtà assolutamente lecita, oltre che conciliante- si concesse con piacere un'occhiata fugace sul volto di Aeon, consapevole di quali (e quanti!) sarebbero potuti essere i moti tumultuosi nel suo animo ansioso ed apprensivo. Sudori freddi compresi.

    Abilità Passive

    →VISIONE NOTTURNA»
    Gli occhi d'oro di Quarion, oltre a renderlo una bellezza "esotica", gli conferiscono una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; può vedere nitidamente in condizioni di buio e penombra come se fosse pieno giorno e di guardare chiaramente in condizioni di luce anche a grandi distanze.
    [Scurovisione]


    →PADRONE DELLA MENTE»
    L'esuberanza del Galanodel non ha mai avuto nulla in comune sulla sua sanità mentale; non a caso è noto ad Est per essere un potentissimo psion, in grado di manipolare gli altri ed ottenere tutto ciò che desidera. Leggende a parte, le sue abilità da maestro della mente sono reali: riesce ad esempio a comprendere la vera natura dei suoi interlocutori a prescindere dal loro charme, del carisma o del terrore che essi infondono per natura negli altri oppure è in grado di emanare continuamente onde psioniche nell'ambiente circostante in grado di localizzare qualunque tipo di presenza fisica. Altrettanto invece non sarà possibile per gli altri: le stesse onde psioniche sono in grado di creare interferenze nelle percezioni di chi entra nella sua area d'influenza, che quindi riceveranno risultati "falsati": questo si traduce in un'impossibilità di comprendere la sua esatta posizione nello spazio, nonostante sia comunque possibile percepire la sua presenza. Carpisce inoltre tutte le attività mentali intorno a sé, distinguendo le creature senzienti e intelligenti da eventuali animali istintivi ed irrazionali. E' infine -ovviamente- perfettamente consapevole, quando capita, di essere il bersaglio di una intrusione mentale; per questa ragione saprà quindi difendersene prima che sia troppo tardi.
    [Antimalia + Empatia + Auspex radar + Antiauspex radar + Mindfuck-Alert + Scansione Mentale ]


    →PAROLA DI BUGIARDO»
    Sono in molti ad affermare di percorrere la via dell'inganno ed altrettanti lo fanno del tutto ignari di quanto sia molto più simile ad una vasca di squali, piuttosto che ad un sentiero in discesa. Non basta essere ladri e truffatori per farcela: è necessario sapersi difendere dai tiri mancini e ricambiare la cortesia con ferocia e cuore di ghiaccio.
    Quarion Galanodel è affabile ed estremamente cortese, ciò nonostante può rivelare un animo spietato ed abilità perfettamente attinenti con quelli che potrebbero essere i suoi scopi: da bugiardo sa riconoscere i suoi simili, come anche tutti i tipi di trucchetti utilizzabili per confondere i poveri sempliciotti. Dopotutto, fra predatori vince sempre il più forte e l'Ambasciatore sostiene di esserlo, forte delle sue doti di bugiardo e della sua spietatezza senza eguali.
    [Trick-detector + Auspex bugie + Spara-balle + Apatia]


    →RICH&FABULOUS»
    "Che schifo i poveri" [cit.]
    Spesso si parla di "ricchezza" per riferirsi ai valori morali di una persona o ad una condizione che la rende felice con sè stessa ed in pace con gli altri al punto da non mancare di nulla. Eppure con Quarion la situazione si fa ben diversa: per il Galanodel si tratta di una condizione non solo di agio economico, connessa alla larga disponibilità di beni materiali e denaro, ma addirittura di lusso sfrenato. Forte dei finanziamenti pubblici dovuti alla carica di Ambasciatore, Quarion ha negli anni allargato i suoi affari economici e politici Ad Est, Laputa e Pentauron, divenendo un mecenate della lussuria in tutte le sue forme oltre che primo finanziatore delle più svariate attività convenzionali. Dalle industrie di biscotti a molte case di moda, ha in pugno quantità di denaro addirittura superiori a quelle di molti alfieri. Ciò non cambia le sue caratteristiche fisiche e biologiche, ma sicuramente lo aiuta in molte situazioni spinose.

    [Passiva di ricchezza per background, only gdr]


    →VOLO»
    Poichè deriva da creature del cielo, è in grado di sollevarsi in aria e muoversi in essa grazie al pensiero. Nella norma non può superare i 5m di altezza e viaggia a velocità normale pari a quella di cui il personaggio dispone sul suolo.
    [Passiva di volo]


    →SADOMASO»
    Esistono eroi, uomini dalla grande volontà e dal fisico d'acciaio in grado di andare ben oltre la soglia dell'umano dolore, della stanchezza. E questi uomini potranno affrontare mille torture senza mai lasciar sfuggire un suono dalle proprie labbra, un lamento, una lacrima. Ovviamente, Quarion non fa parte della suddetta categoria. Ebbene si, lui il dolore lo sente, e pure abbastanza bene. Ciò nonostante è perfettamente in grado di superare tranquillamente una sessione di tortura, in parte perché abituato a sedute periodiche ed integrali dall'estetista, in parte perchè perfettamente in grado di portare i tacchi, in parte, soprattutto, perché a quanto pare il dolore gli piace. Si, è esattamente come avete capito. Pensavate davvero che sculacciarlo in quel modo potesse davvero passare inosservato alla sua ben nota quanto temuta libido? Provate a picchiarlo... e capirete da soli perchè nessuno ha mai toccato un tipo del genere...
    [Passiva di eccitazione al dolore]


    →CONOSCENZA DELLE LINGUE»
    Nessun Ambasciatore può considerarsi tale se non possiede una discreta abilità nel destreggiarsi fra diverse culture o se non conosce quantomeno i loro linguaggi. Quarion, nonostante non abbia mai studiato in accademie, è comunque un maestro in materia: forte delle sue passate relazioni con fidanzati/e ed amanti di diverse e svariate culture, saprà sempre rispondere a qualunque tentativo di dialogo come se fosse un madrelingua.
    [Passiva di conoscenza delle lingue]


    →GIOCO DI MASCHERE»
    Quarion è in grado creare una illusione secondo cui appare agli altrui sguardi sotto altre spoglie. Può diventare una ragazza, un animale, un bambino o un altro uomo, o perfino assumere l'aspetto di un pg già esistente. Unica condizione di poter apparire come un pg giocante è quella di averlo già visto.
    [Passiva mutazione + attiva a consumo basso.]


    Edited by Drusilia Galanodel - 17/11/2019, 21:37
     
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    Nella sua vita ha fatto un mucchio di cose. Ad esempio da bambino aiutava il padre a raccogliere le erbe, a preparare impiastri medicamentosi o a far partorire le donne del villaggio. Poco più che adulto ha rimpiazzato il padre ormai vecchio nell'erogare salute ai suoi concittadini, nonostante fosse sempre più tacciato di essere un mostro o uno strambo. Poi è giunto Asmodeus e la sua voglia di mangiargli l'anima, seguito dalla parentesi nei LAM. Qui è diventato un ricercatore, sotto le cure di una Mummia. Poi è diventato un Comandante, a capo di schiere di spie e raccoglitori di informazioni. Poi Ufficiale, coadiuvando un Presidio a restare fluttuante ed in salute.
    Il filo rosso in comune?
    Nessun bambino, nessun adolescente. Niente. Non sa trattare con chi non ha ancora raggiunto un pieno sviluppo mentale. E' alieno da mezzucci o altre stratagemmi per poter in qualche modo interloquire con queste genti. Cioè, a buon dire c'è stata Asaliah, ma lei è bellissima ed intelligentissima ed è passata da "poco più che neonata" a "fighissima intelligentissima bellissima Donna" in poco più di qualche mese.
    Quindi, a conti fatti, riuscire ad interagire con questi strani figuri chiamati Pretoriani lo irrita e lo disturba più del necessario. A maggior ragione visto che lui dovrebbe guardargli le spalle. Sbuffa sonoramente menrte gli viene spiegato che esistono delle attenuanti nei loro confronti. Come giustamente sottolineato dal Cavaliere, questo non vuol dire che debbano essere giustificati. Ma stanno ballando e non è possibile cambiare il proprio partner.
    Con l'aiuto della Scimmia si mette ad incasellare i gruppi per capire chi è ancora da salvare.
    Quindi a conti fatti, abbiamo il gruppo di Nani, le elfe e poi gli ogre incatenati ed il mezz'uomo, giusto?
    Fa mente locale cercando di ricordarsi i loro visi.
    Se ben ricordo i Nani sono partito poco di fianco al nostro gruppo, quindi dovrebbero trovarsi in un ventaglio non troppo lontano dalla nostra strada...sempre che non si siano persi.
    Invece Flute è arrivata verso il nostro gruppo, quindi anche le sue compagne, sempre se vive, data la questione dell'amputazione...

    Si ferma un secondo, con simili ferite la possibilità di sopravvivere è remota, ma magari gli altri membri del gruppo sono ancora in vita.
    ...non devono essere così lontante dalla strada battuta dal nostro gruppo.
    Questo per dire che non dovrebbero inoltrarsi poi troppo per recuperare gli altri gruppi, ogre a parte di cui ignora la possibile localizzazione.
    Il piano proposto poi, è adeguato, pare che tutti siano in grado di muoversi sugli alberi così da lasciare i pretoriani come front-man.
    Si, con i miei spiriti non ho problemi a spostarmi.
    Ha piacevolmente scoperto questa applicazione della sua Numerologia.
    Vi seguirò dall'alto, con le mie abilità di shamano dovrei essere in grado di prevedere l'avvicinarsi di potenziali nemici e tramite la telepatia vi fornirò l'allarme. Noi dagli alberi vi forniremo tutto il supporto di cui avete bisogno.
    Mi rendo conto che le vostre...tattiche, ecco, prevedono di fronteggiare il nemico a distanza zero, diciamo così, però cercare di evitare assalti privi di senso. Le mie doti di guaritore sono scarse, e non sono in grado di fornirvi tutto il supporto di cui potreste aver bisogno.
    Meglio temporeggiare pochi secondi, dandoci il tempo di intervenire, piuttosto che sacrificarvi inutilmente. Penso che anche il Re del Cielo sarebbe d'accorso con quest'idea.

    Si, è consapevole che le sue parole probabilmente saranno inutili, ma spera che almeno un briciolo del messaggio arrivi: vi prego non morite, perchè nel caso non potrei aiutarvi e sareste poco utili alla causa comune.
    Detto questo, sfruttando la levitazione si muove poco più avanti, così che la sua sfera spiritica possa addentrarsi nella selva, anticipando il moviemnto dei pretoriani, così da poterlo avvisare di possibili nemici, strani rumori o quel che sia.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 105%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

    Attive

    Equip esplorazione
    Zaino: zaino di media capienza
    Razioni/Acqua: razioni con barrette ipercaloriche per tre pasti. Una borraccia da un litro.
    Gessetti: sei gessetti (due bianchi, due rossi, due verdi)
    Corde: Due corde di 5 metri ognuna
    Fiammiferi/stracci: Una scatola di fiammiferi (venti in totale) e due semplici stracci di stoffa bianca di circa 50x20 cm.
    Coperta: una coperta di lana sottile.
    Occhiali: semplici occhiali di ricambio.
    Quaderno/penne: Un quaderno con una trentina di fogli, due penne (una nera ed una rossa).
    Provette: tre provette in plastica con tappo ermetico a pressione. Capienza 20 ml cadauna.
    Guanti: un paio di guanti neri con una sottile imbottitura in cuio morbido sul palmo così da essere adatti alle superfici rocciose.
    Scarpe: un paio di scarpe comode dalla suola antisdrucciolo.

    Scheda: Qui

    Riassunto

     
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    « C'è qualcosa di strano. »
    « Sta facendo schifo? »
    « No, sta andando bene, ma non stanno facendo casino! Neanche un po'... »

    Altre raffiche di proiettili; almeno due, mentre Denver prosegue con il suo discorso – in realtà più una supercazzola, come avrebbe detto un gruppetto di uomini incontrati in un pub di Blood Runner qualche tempo fa. Chissà se, se dovesse ritornare un giorno da quelle parti, li ritroverà ancora tutti lì.

    « Ha finito? Sì, ha finito! »

    Certo che ho finito, pensa il giornalista, che nel frattempo guarda gli Storm Rider cadere in un silenzio tombale non appena viene pronunciato il nome dell'Ambasciatore. Denver ne scruta le espressioni, ma non appena inizia a realizzare la portata dello stupore e dello sgomento sui volti di quei ragazzini viene distratto da due bagliori bianchi, i quali sono seguiti un istante più tardi da due nuovi scoppi sordi come quelli dei fuochi d'artificio.
    Granate stordenti?
    « Quelle non sono granate stordenti? »
    Gli fa eco Justin.
    « Merda, se lo sono! »
    Conferma laconico Darius.

    Solo i nuovi arrivati sembrano farci tuttavia caso. Gli altri Storm Rider fissano senza fiatare Denver e la LUXURY dietro di lui, come in trance. Solo una volta trascorso qualche secondo alcuni ragazzi – i più temerari – avanzano fino ad affrontare perfino i Pretoriani, e cominciano a menare colpi sulle gomme del colossale mezzo di trasporto. Sono soltanto i primi. Il silenzio viene rotto e le voci si moltiplicano man mano fino a diventare un brusio indistinto. Nella baraonda, Denver riesce a sentire solo alcune parole.
    "Salviamo il Re del cielo!!!" urla una ragazza, e poi un'altra, e poi un ragazzo, e poi altri ancora in un coro disordinato.
    Il giornalista ha fatto abbastanza bagni di folla nella sua vita da capire che non è una protesta. Dalla congerie si sta levando piuttosto una supplica. Per salvare il Re del Cielo. Che è al sicuro nella LUXURY e dovrebbe uscire da un momento all'altro.

    « Ma quanto sono idioti? » domanda Denver sconcertato allargando le braccia, senza rivolgersi a nessuno in particolare ma a voce abbastanza alta da poter essere sentito da almeno Byakko e Genbu.

    Quarion, infatti, esce subito dopo mostrandosi ai suoi sudditi in tutto il suo splendore. Molto più che vivo e vegeto, l'Ambasciatore accosta il reporter e sorridente gli rivolge un occhiolino. Cala di nuovo il silenzio; gli attacchi al fuoristrada cessano e i Pretoriani possono tirare un sospiro di sollievo – anzi, potrebbero, se solo avessero una volontà per farlo.

    -Miei cari, sono io che desidero ardentemente salvarvi!- apre, catalizzando l'attenzione di ogni Storm Rider presente. -Una terribile calamità ha tentato di mettervi in ginocchio, ma non temete! Ho portato viveri e generi di prima necessità per tutti!
    Ancora non si sente una mosca volare, ma le occhiate che si scambiano i ragazzini sono eloquenti: il malinteso si sta sciogliendo come neve al sole.
    -Sapreste dirmi se qualcuno si è fatto avanti per gestire il territorio, in mia assenza? Desidererei parlargli ed avere aggiornamenti ♥

    « E' lui! Io lo riconosco!!! » esclama una voce nella folla. Vari indici vengono puntati verso Quarion.
    « L'ho già visto e giuro che è lui! Hanno salvato il Re del Cielo, la carestia è finita!!! »
    Denver alza gli occhi al cielo, esasperato, ma non protesta. “La carestia è finita,” e questo è tutto ciò che conta, e per il resto non se la sente di contraddire una folla tanto numerosa, specie una composta da Storm Rider. Sarebbe fiato sprecato.
    La torma comincia così a farsi avanti e a premere verso la LUXURY in un boato. Cercano tutti di raggiungere l'Ambasciatore, senza curarsi di quante persone dovranno scavalcare per arrivare a lui. Denver realizza presto e con orrore che potrebbero risultare delle vittime da quella calca, e balza poco sopra di essa in un tentativo di ottenere quanta più visibilità possibile – in entrambi i sensi.

    « Oi, fermatevi! Ce n'è abbastanza per tutti! »

    Si lancerà di nuovo sotto non appena avvisterà in quella fiumana delle persone in serio pericolo di venire calpestate, sgomitando nella massa e recuperando quegli elementi più vulnerabili. In qualche modo i Gravity Children, nonostante siano solo in quattro (e poi cinque), riescono a tenere a bada tutti abbastanza a lungo per permettere agli Storm Rider più assennati di giungere a dare loro man forte.
    Mentre Darius suggerisce a gran voce di rientrare nel vano passeggeri, Denver riesce a sentire un breve scambio fra Ahri e Justin.
    « Ma che hanno? »
    « Stupidi!!! Sono rimasti isolati dal resto del mondo per quasi un mese, stanno impazzendo per la fame!!! »
    Justin scala infine la LUXURY fino a raggiungerne il bulbo di metallo situato alla sua sommità. Quest'ultimo si schiude, rivelando a tutti i presenti il motivo principale di quella spedizione a Klemvor: un carico di viveri sufficienti per sfamare un intero battaglione per giorni. La folla si calma e fissa la merce con bramosia.
    « Calmatevi!!! C'è cibo per tutti! Abbiamo portato razioni sufficienti per tutti quanti! »
    Justin sembra riuscire a tranquillizzare gli Storm Rider, che si calmano abbastanza da lasciare stare il fuoristrada. Non passa molto tempo prima che ne arrivino tuttavia altri, richiamati dal fracasso, dallo spirito di conformismo o perfino dal passaparola, e presto gli adolescenti quadruplicano in numero.
    Il piazzale davanti allo stadio viene presto illuminato a giorno con una serie di lampade elettriche collegate a chissà cosa tramite cavi apparsi dal nulla, mentre sedie e tavoli di origine altrettanto ignota vengono disposti come in una via di mezzo fra una sagra di paese e un rave. Mentre cibo confezionato viene fatto passare fra le chiassose tavolate, alcuni di quei ragazzini trovano opportuno arrampicarsi sulle pareti del Big Bird per installare tre megaschermi le cui luci stroboscopiche completano l'opera insieme alla musica.
    Quarion viene sistemato su un trono improvvisato ricavato da un vecchio scranno imbottito di velluto. Assieme agli ultimi Storm Rider arrivano finalmente anche i leader richiesti dall'Ambasciatore, che li attende circondato dalla sua scorta personale di Gravity Children.

    A farsi avanti per primo è un giovane di Genesis che si fa chiamare Aeon Clock, ma che Denver conosce di sfuggita come Yasuyoshi Sano, il rampollo di una ricca famiglia del Presidio Orientale. Il giornalista non si scandalizza: la Honnōji è piena di persone così, anche se è convinto che ci siano scuole migliori nella ben più sicura e vicina Istvàn.
    I suoi modi sarebbero degni di lode perfino per il più severo dei maestri d'etichetta, e il suo rapporto insolitamente chiaro e comprensibile. Denver prende nota su un blocchetto – lo sa già che dovrà occuparsi di riportare questi eventi più avanti.

    Secondo l'ereditiere, gli Storm Rider sarebbero stati vittime di un colossale malinteso. Anziché aver “solo” cambiato Presidio, avevano comprensibilmente creduto che il Maelstrom li avesse trasportati in un'altra dimensione. Un dubbio che sarebbe stato potuto essere fugato in fretta, se non fosse stato per le scelte di Kumagawa che avrebbero impedito agli Storm Rider sia di avventurarsi fuori da Klemvor per fini esplorativi, sia di assembrarsi – casomai decidessero di ribellarsi. Infine, il razionamento di cibo e acqua. Naturale, in assenza della possibilità di procacciarsi risorse altrove. Il tutto a nome del Re del Cielo.
    Una scelta, riflette Denver, probabilmente dettata dalla volontà di proteggere tanti più Storm Rider possibili. Cercare di limitare la libertà di un Cavalcatore della Tempesta, però, è una battaglia persa in partenza; perfino il giornalista oramai ha accettato questo fatto come semplice “buon” senso. Così si sono diffuse voci sul fatto che Kumagawa stesse tenendo ostaggio Quarion all'interno del suo stesso palazzo per poter fare il bello e il cattivo tempo al suo posto. L'assedio che ne è seguito all'edificio in questione è, ad una mente sufficientemente allenata (un eufemismo come un altro per sottintendere in realtà “provata”), l'unica conclusione logica. La disorganizzazione nel pianificare lo stesso, invece, rasenta la tautologia.
    In tutto ciò, Denver pagherebbe per sapere che cazzo avesse in mente Riful quel giorno – o in generale, davvero.

    « La presenza di sua maestà eviterà spargimenti di sangue! »
    Conclude Sano, tutto sommato correttamente.
    « Lo "Zodiaco" è tutto ciò che rimane a Kumagawa il traditore, e l'unità è composta interamente da Gravity Children. La sola presenza del Re del Cielo basterà affinché depongano le armi, e-- »
    Viene interrotto dal frastuono improvviso sollevato dall'irruzione in scena di un altro team. Sventolano stemmi e bandiere che non riconosce. Si avvicinano al trono con spavalderia facendosi strada fra i leader e fermandosi soltanto una volta affrontati dai Pretoriani. A quel punto i ragazzini si inchinano, e Denver può giurare di aver già incontrato quello che prende parola al Subject 9. Mentre litigava con Ahri. Il Rider, non Denver. Anche Denver.

    « La White Light e la Sky Pearl salutano il ritorno del Re del Cielo! Non ci aspettavamo un simile miracolo! Eravamo ormai pronti a dare l'assalto al palazzo, vi avremmo salvato da Kumagawa il voltagabbana a costo del nostro sangue! Noi, assieme ai nostri alleati dei club sportivi della Honnōji con cui siamo affiliati! Aspettiamo solo un vostro ordine, rivendichiamo il diritto di farvi da guardia d'onore e scortarvi immediatamente al vostro palazzo per deporre il traditore! »
    « Che impudenza!!! » sbotta Aeon Clock in risposta. Certo che si prendono sul serio. « Il Re del Cielo è il legittimo Comandante Generale di Genesis, e fin dalla grande guerra è la Flame Road a seguire come guardia d'onore al Comandante Generale quando scende in battaglia! Fin da quando Spit Fire e molti altri hanno dato la vita per proteggere l'allora Comandante contro un'orda di nemici! »
    Solo in quel momento Denver nota il motivo sulle divise di Sano e dei suoi alleati che, come un sol uomo, cominciano a vociare contro i due nuovi arrivati.

    « Santo cielo... » commenta il giornalista sottovoce, stropicciandosi gli occhi con una mano. Lascia che Quarion gestisca la situazione, e mormora ai ragazzi di Trident, « Misogi in tutto ciò voleva solo proteggere i Rider, giusto? »

    Denver BrockmannStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Esasperato (stato mentale di default quando Denver è in presenza di Storm Rider)
    Energia: 100/100
    Passive: Anti-Malia, Rilevazione Bugie, Rilevazione Pericoli, Auspex Scoop, Auspex Psion, Trick Detector, Volo
    Scenici: N/A
    Equipaggiamento: M1917 Revolver
    Armatura: Armament: Hardening
    Artefatti: Unguento di Rendalim, Cuscino Astrale, Interprete di Babele, Proiettile del Destino, Maschera del Mistero, Rampino del Gentiluomo, Mantello dell'Invisibilità.
     
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