[H] Partenza alla Città dell'Acqua

Città di Selowen, Shea.
Presidio Orientale, Endlos.

La città di Selowen, situata all'estremo nord del Presidio Orientale, vantava senza dubbio il titolo di uno dei luoghi più belli e suggestivi di Endlos. Costruita sull'acqua grazie ad un complesso sistema di piattaforme e palafitte, tenute in comunicazione fra loro grazie ad una rete di pontili e canali navigabili, era senza dubbio una prova dell'ingegno umano appartenuto agli antichi abitanti di quelle terre e della loro indiscutibile perizia nelle scienze edilizie. Chiamata anche "Città dell'Acqua", oppure “Città degli Innamorati” per i paesaggi particolarmente romantici, quel giorno avrebbe tuttavia rappresentato ben altro per due visitatori appena giunti, convocati d'urgenza ad uno degli uffici pubblici.

La lettera che era stata loro recapitata parlava molto chiaro: si trattava della loro prima missione ufficiale di gilda, ed era stata firmata e siglata in diversi punti da una loro vecchia conoscenza, che era stata a sua volta designata come loro responsabile dai propri capi. Scorrendo lo sguardo sul foglio di pergamena, sia Echo che Curtis avrebbero quindi potuto ammirare l'elegante scritta in corsivo "Quarion Galanodel", ed a quel punto avrebbero potuto facilmente sospettare che l'Ambasciatore avesse personalmente dato i loro nomi per i candidati da convocare.
In ogni caso, non era stato spiegato molto, forse in previsione di qualche spia o tentativo di boicottaggio: l'invito recitava solo un giorno, un'ora ed un luogo d'incontro, aggiungendo alla fine che la Hush necessitava della loro collaborazione.

Svoltato l'ennesimo canale su una semplice barchetta, avrebbero potuto finalmente ammirare il luogo designato al loro primo incontro ufficiale. La facciata del palazzo a tre piani era caratterizzata da una marcata asimmetria tra la parte sinistra, molto elaborata, e l’ala destra, più semplice e uniforme. Nonostante ciò, l’equilibrio dell’insieme non sembrava affatto pregiudicato, dato che pieni e vuoti apparivano bilanciati con sapiente maestria e l’effetto complessivo era di estrema leggiadria e delicatezza.
Nella parte sinistra del palazzo si sovrapponevano tre fasce traforate, ovvero il portico per l’attracco delle barche al piano terra, a forma di loggia, e loggiati esafori ai due piani superiori. Nell’ala destra, invece, prevaleva la muratura con singole aperture isolate e deliziose monofore d’angolo. L’intera facciata, chiusa sui due lati da colonnine tortili binate, era rivestita di pregiati marmi policromi leggermente venati, con tenui gradazioni di toni, ed era profilata, nelle partiture architettoniche, da inserti in marmo rosso, utilizzato anche in tre colonnine della seconda loggia. Verticalmente era definita dalla cornice coronata da una linea di gronda a guglie di altezze alternate.

Giunti all'attracco e superato un imponente portone sormontato da un angelo, le due Ombre avrebbero avuto accesso alla parte interna dell’edificio, la cui pianta aveva una singolare forma di C articolata attorno ad una corte scoperta, al centro della quale era collocata la grande vera di pozzo in marmo. Furono fatti accomodare in uno splendido salone dalle mura e dal pavimento in pietra chiara, ornata di arazzi sulle pareti ed ampi tappeti blu finemente decorati ai loro piedi.
Accomodato ad una scrivania in legno pregiatissimo, avrebbero trovato il bel Quarion Galanodel: stessi capelli azzurri e brillanti, stessi occhi d'oro ricolmi di malizia. Un sorrisino compiaciuto delle sue labbra rosse vi avrebbe accolto con familiarità, assieme ad un rapido gesto di accomodarvi di fronte a lui, su due poltroncine azzurre dall'aria comoda.

-Provo un immenso piacere vedervi qui, svegli e puntuali- avrebbe annunciato, con aria gentile e toni informali -Spero che manteniate questo spirito anche durante la vostra prima missione, dato che non sarete soli.
Sorrise con aria furbetta, posando sulla scrivania due copie di un contratto, firmato dai capi della gilda ed un tale "Raven".
-Un nostro affezionato sostenitore si è lanciato in una complicata serie di missioni atte a creare la più precisa e completa raccolta di mappe di Endlos esistente, così da stabilire nuove rotte commerciali ed aumentare la propria influenza sul nostro Semipiano. In poche parole, potrei dire che sta disperdendo i propri cartografi in tutti gli angoli di Endlos, così da permettere loro di disegnare mappe accurate di ogni zona di pertinenza.
La spiegazione dell'Ambasciatore giunse con calma e voce flautata.
-Dato che i suoi sottoposti son semplici cartografi, ha chiesto alla gilda una scorta, in cambio della condivisione delle informazioni da lui raccolte. Per questo siete qui o, almeno, direi che questa è senza dubbio la vostra missione "ufficiale".
Attese qualche attimo, così che leggessero ogni cosa e -nel caso- trovassero il modo di porgli tutte le domande del caso.

Città di Selowen, Shea.
Presidio Orientale, Endlos.

Nonostante non lo palesasse, Quarion Galanodel fece particolarmente attenzione al rapporto che avrebbero instaurato i due uomini al loro ingresso: consapevole di aver scelto due Ombre molto diverse fra loro, aveva interesse nel captare una eventuale alchimia o meno, così da prevedere gli esiti possibili della missione.
”È un piacere fare la sua conoscenza, io sono Curtis Winbringer e non vedo l’ora di poter affrontare questo lungo viaggio insieme a lei, spero che ci aiuteremo a vicenda in questa missione e che il tutto si concluda per il meglio.”
Per fortuna, uno dei due era un Ambasciatore capace; non a caso non perse tempo nel socializzare con il collega, mostrando una certa lungimiranza "sociale". L'altro, più pragmatico ed evidentemente più votato all'azione, preferì concentrarsi sui dettagli della missione.
Esiste anche un motivo "ufficioso"?
Oltre questo, chiedo anche le domande più pertinenti alla missione stessa. Dove dobbiamo andare, chi dobbiamo proteggere e... Ci sono pericoli che non siano banditi comuni o bestie selvagge per quanto possiamo saperne?

Quarion sorrise con aria maliziosa.
-La persona che dovrete proteggere si chiama Hitomaro Matsumoto. Si tratta di un semplice umano con particolari abilità legate al proprio lavoro, che tuttavia non ci son state fornite perché considerate da Raven "irrilevanti". A quanto ne so, è discretamente alto di statura, ha capelli ed occhi castani, è originario del Presidio Occidentale e... mi pare porti gli occhiali da vista. In ogni caso, vi attenderà all'uscita della città, domani, poco prima dell'alba- rispose con franchezza e professionalità -Ovviamente troverete pericoli di varia natura, ma difficilmente accadrà nei territori Orientali: salvo qualche bestia, le creature senzienti sono attualmente in pace fra loro e non attaccherebbero umani, se non per motivi molto seri.
Nonostante sembrasse una rassicurazione, il non aver completamente escluso la possibilità di aver problemi anche prima di aver raggiunto il confine avrebbe potuto destare non poche preoccupazioni nei più ansiosi.
-In ogni caso, superato il confine, dovrete essere pronti a tutto: la cosa più probabile è che incontriate bestie selvatiche. Si tratta in maggior parte di lupi ed orsi, ma il Nord è selvaggio e ci sono molti predatori affamati. Ovviamente non sono le uniche cose pericolose del Presidio: potrebbero esserci banditi, barbari... ed alcune leggende popolari parlano perfino di spiriti maligni o divoratori di uomini.
Fece spallucce, come se parlasse di cose normalissime.
-Ho creato una squadra variegata come la vostra esattamente per questo motivo: non possiamo sapere cosa vi troverete ad affrontare lungo il cammino. Quanto alla prima domanda...
Attese qualche attimo, puntellandosi le labbra rosse con l'indice della mano destra.
-Si, ovviamente c'è una missione "ufficiosa" ♥

Con un movimento sensuale, si portò i capelli brillanti dietro le orecchie, così da liberare il bel volto ovale da ogni impedimento. Lo sguardo aureo si posò imperscrutabile su entrambi, mentre la sua bocca rimase sigillata per alcuni istanti. Probabilmente rifletteva su ciò che aveva senso dir loro... oppure come dirlo.

-Come sapete, la nostra è una gilda di volontari; garantiamo la sicurezza delle genti di Endlos, e per questo è nostra intenzione scoprire tutta la verità riguardo i terribili eventi che hanno cambiato la storia del mondo, a partire dalla "Notte di Kisnoth". Vogliamo risalire ai colpevoli, così da assicurarci che sia fatta giustizia- precisò, così da dare un contesto a ciò che avrebbe successivamente rivelato -Abbiamo scoperto che il Nemico si muove nel Presidio Settentrionale. Purtroppo pare abbia già messo radici, acquisendo potere e legami nella capitale... generando tuttavia anche del malcontento ed un buon numero di dissidenti che -secondo le nostre fonti- pare siano stati spediti in esilio come guardie di confine, assieme ai loro cavalieri.
A quel punto, non sarebbe stato complicato tirare le somme.
-Ho intenzione di indagare su di loro in modo discreto e -se possibile- valutare la possibilità di un'alleanza. Dovrete aiutarmi in questo.

Città di Selowen, Shea.
Presidio Orientale, Endlos.

Mi viene un'ultima domanda. Dobbiamo esplicitamente evitare di farci scoprire da quello che dobbiamo proteggere?
Ottima domanda; Quarion ci ragionò su, reclinando la testa cerulea da un lato e fissando il vuoto per qualche attimo. Poi rispose.
-Non è un'Ombra della Hush, né una Sentinella Silente: per chi non appartiene al nostro gruppo, è meglio limitare il quantitativo di spiegazioni concesse- osservò -Una cosa che adorano i Demoni è circondarsi di spie: esiste perfino la possibilità che entrino fra i nostri ranghi. Per questo alcune cose sono a solo appannaggio delle Sentinelle Silenti, e per diventarlo è necessaria una selezione molto rigida. Quindi vi chiederei di parlare il minimo indispensabile, perché esiste una concreta possibilità che tutto ciò che dite pubblicamente possa arrivare alle orecchie del Nemico. Altra possibilità è che il Nemico rapisca qualcuno che è a conoscenza dei nostri piani e gli estorca le informazioni con la forza o la magia: non mi pare prudente mettere in pericolo delle persone comuni in questo modo, rendendoli depositari di conoscenza pericolosa.

L'Ambasciatore Orientale non era del tutto sicuro di incontrare realmente spie, e non aveva certo informazioni così dettagliate a riguardo. Aveva tuttavia precedentemente interrogato una Farfalla Infernale riguardo il suo precedente contratto con Asmodeous, e si era dovuto fortemente ricredere riguardo il modus operandi del Nemico. Asmodeous in particolare, sembrava circondato per miglia e miglia da una fittissima rete di informatori. Figurarsi se non ne avesse messo almeno uno in un castello di esiliati buttati a confine con l'Est; erano elementi troppo instabili e pericolosi per non esser tenuti d'occhio.

”E così i nemici hanno preso il controllo del Presidio Settentrionale e facendo riferimento alla “notte di Kisnoth” immagino vi riferiate agli attuatori del Circo, ai mandanti oppure ad entrambi. Comunque sia abbiamo bisogno di sapere tutto ciò che possiamo su questi dissidenti, magari i motivi dietro il loro dissenso contro i nostri nemici. Potrebbe essere fondamentale per approcciarli e poter proporre un accordo… In più ho bisogno di sapere qual è il nostro potere contrattuale, su cosa posso spingere?” domandò poi Curtis ”Non possiamo certo contare solo sul detto: -il nemico del mio nemico è mio amico- ”
-Da quanto ne sappiamo, in realtà abbastanza poco per i miei gusti, a Najaza è sicuramente presente l'Impresario del Circus Diabolique e il suo socio Asmodeous, presente alla Notte della Prima come ospite e spettatore. Dubito tuttavia si sappia che sono Diavoli della peggior specie: è probabile che vadano in giro come persone comuni, o addirittura abbiano individui che agiscono per loro conto. So che addirittura l'impresario giri chiamandosi con un altro pseudonimo rispetto a quello che usava al Circus: a Najaza dovrebbe essere "Clavicus Vile"- comunicò il bel Galanodel, per poi sospirare -Quanto alle modalità, se avessi avuto le idee chiare avrei mandato un comune contabile per stipulare un'alleanza. La ragione per cui invio persone più preparate è proprio perché è necessario prima tastare il terreno, poi prendere decisioni sul momento, basandosi sugli appigli che si riescono a trovare. Se non si trovano, non sarà possibile nessuna alleanza e la missione si limiterà a proteggere il cartografo ed ottenere qualche informazione, tutto qui.

Città di Selowen, Shea.
Presidio Orientale, Endlos.

Saremo solo noi due? Non per nulla, Curtis, voglio solo capire se una scorta di due persone sia sufficiente.
Alla domanda del soldato -concreta, ma poco delicata, almeno per i gusti di Quarion- l'Ambasciatore non sembrò scomporsi più di tanto. Sorrise addirittura, accomodandosi alla sua poltrona e cercando qualcosa in un cassetto della propria scrivania. Ad osservare le sue movenze, invero non particolarmente concitate, sarebbe potuto apparire abbastanza plausibile che non si trattasse di nulla d'importante o urgente. Tuttavia Quarion era un loro superiore, ed andarsene a cuor leggero in quel modo non era nemmeno cortese.
-Al momento si- confermò, afferrando due sacchetti in velluto blu e riponendoli sulla scrivania -Continuerò a cercare informazioni da altre fonti: se riterrò di aver sottovalutato l'avversario, chiederò ai miei capi di inviare ulteriori rinforzi.

Con molta calma, si sollevò in piedi, consegnando a entrambe le Ombre il suo regalo: i due sacchi erano ricolmi di corone d'oro, moneta tipicamente usata nel Presidio Est.
-Intanto, ecco a voi un piccolo "aiuto" da parte mia- continuò, usando toni carezzevoli -Non appartengono alla gilda, ma ve li do di tasca mia: potrete acquistare qualcosa al mercato, prima di partire... oppure conservarveli per occasioni migliori.
Mostrando risolutezza e grazia in una rapida piroetta, ovviamente dopo aver consegnato il bottino, l'Ambasciatore diede loro le spalle, lasciando volteggiare i suoi splendidi capelli azzurrini. Non attese una risposta dai due, prima che chiudesse la questione.
-...non c'è di che ♥

Ovviamente, dopo questo possiamo andare, a meno che Curtis non abbia ancora altro da chiedere.
”Non ho altro da chiedere e preferisco partire il prima possibile”
A quel punto, Quarion Galanodel li avrebbe congedati agitando concitatamente la mano e vezzeggiandoli con un "godetevi lo shopping, carih!", in un certo senso speranzoso che i due mettessero a frutto tutte le risorse di cui erano stati forniti. Non che cambiasse molto, comunque: talvolta i soldi erano utili anche a corrompere; personalmente lo aveva già fatto in molte occasioni ed in più Presidi, ma non si sentiva totalmente sicuro di quanto un ordine di cavalieri fosse propenso ad intrighi simili.
I suoi soldati avrebbero dovuto capirlo da soli.

Città di Selowen, Shea.
Presidio Orientale, Endlos.

Quando le due Ombre terminarono i loro preparativi, il Sole endlossiano accompagnò la loro ritirata, e si abbassò lentamente, fino ad immergersi fra le acque del mare, oltre le alture dell'estremo Ovest.

La notte sarebbe trascorsa serena, accompagnata dal rumore rilassante delle acque di Selowen. Pacide e discrete, scorrevano senza sosta fra le strutture della città degli innamorati, conciliando il sonno, che sarebbe stato fra i più tranquilli e profondi.
Poco prima dell'alba, sarebbero stati svegliati dal tubare del loro piccione.
Una sveglia perfetta, in previsione del loro prossimo incontro, alle porte della città.