[H] Cold Borders

Atto II - Cross Borders

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    Impeto e tempesta

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    YAYoePY

    Koldran, Dorso del Drago di Pietra.
    Presidio Settentrionale, Endlos.

    Quando il sole fu appena visibile ad est, e la coltre nera e buia della volta stellata si tinse appena di rosa, le Ombre raggiunsero -come da programma- il luogo in cui avrebbero dovuto incontrare Hitomaro Matsumoto.
    Lo trovarono già sul posto, in groppa ad un cavallo e con l'abito lungo disposto in modo da mantenere una buona presa sulla sella con le proprie gambe. Indossava abiti occidentali, ed anche le caratteristiche fisiche rimandavano a quelle popolazioni, nonostante alcuni dettagli suggerissero una linea di sangue non completamente "pura"*.

    Trascorsero così le prime ore di viaggio iniziando a conoscersi, e fu chiaro da subito il pensiero del cartografo riguardo l'Est e Laputa. Affascinato della seconda, reputava comunque gli abitanti del primo estremamente fortunati: l'Est era infatti fertile, ricco e bello, oltre che estremamente stabile. Regnava infatti un Alfiere da secoli -al punto che in molti consideravano la Dama Azzurra una vera e propria divinità- ed i momenti di crisi erano sempre stati contenuti sul nascere, dalle invasioni straniere a tutti i fenomeni bizzarri o catastrofici che sovente Endlos si trovava ad affrontare quando il Maelstrom diventava capriccioso.

    yam7e44

    Lui che veniva dall'Ovest aveva invece visto negli ultimi anni innumerevoli disgrazie ed avvenimenti funesti, dalla sparizione di un Alfiere bambina, alla successiva tirannia di Usama Kuroi e Kikio-Ho, al tentativo di conquista del potere politico da parte di una fazione particolarmente crudele ed aggressiva di Youkai. In ultimo -ma non per importanza- si era salvato quasi per miracolo dallo tsunami che aveva tramutato Undarm in uno specchio d'acqua, perdendo tuttavia molti amici.
    Rimasto solo, aveva quindi deciso di dar frutto alla sua istruzione sotto il governo degli Amunhasses** e girare per il mondo come cartografo, profumatamente pagato dal signor Raven, che tuttavia non aveva mai incontrato personalmente.

    Nel pomeriggio, raggiunsero finalmente i confini del grande Nord, ed allora poterono ammirare la loro bellezza magnifica e terrificante. Fra le sferzate di un vento gelido, si ergeva un’inarrivabile barriera fatta di monti frastagliati e convessità collinari, accompagnata per tutta la sua prospettiva da speroni granitici e vortici di roccia affilata. Ovviamente esistevano pochi passaggi -fra cui quello che percorrevano- per oltrepassare la barriera naturale, tuttavia la sola vista di quel paesaggio era in grado di scoraggiare i meno coraggiosi.

    Turno 1

    Siete in viaggio con il vostro "protetto" e questo è un turno introduttivo alla missione. Parlate tranquillamente di come avete affrontato il viaggio e la mattinata. Potete chiedere a Matsumoto approfondimenti sul suo presidio o raccontargli di voi (considerate che le ore di viaggio son tante).
    Nel pomeriggio raggiungete finalmente il confine, ed è quello di una catena montuosa decisamente aspra e poco abitabile. Fa freddo e il terreno non permette insediamenti stabili. Al momento non si vede cosa c'è oltre la catena montuosa, dato che le montagne di fronte a voi occupano tutta la visuale, ma almeno state seguendo un sentiero ben definito, probabilmente già percorso da mercanti (anche se raramente, visto lo stato di isolamento del Presidio Settentrionale).
    Ovviamente potete sempre prendere iniziative personali, ogni volta che il turno passa a voi.

    Come nella precedente scena masterata, mettete in spoiler passive e oggetti che vi portate dietro, compresa la spesa che avete fatto.
    ________________________________

    * Per chi viaggia o conosce Endlos, sa che il Presidio Occidentale, nonostante sia occupato da moltissimi non-umani, ha una popolazione umana tutto sommato riconducibile a un solo ceppo genetico di partenza (hanno l'aspetto dei classici asiatici, e raramente si trovano caucasici o tratti somatici differenti). La ragione è una difficoltà nei collegamenti dei villaggi dell'entroterra, che rendono da sempre complicati gli spostamenti, ma anche la natura fortemente tradizionalista degli occidentali, che raramente formano famiglie con "stranieri".
    In particolare, le ormai estinte "Nobili Famiglie", da cui in passato era scelto l'Alfiere a rotazione, vantavano un lignaggio "puro", non avendo quasi mai mescolato il proprio sangue con "esterni" al Presidio stesso. Il risultato "visivo", ancora presente nei tempi attuali, è quindi una riconducibilità abbastanza evidente al Presidio dell'Ovest per tutti coloro che condividono occhi a mandorla, capelli scuri e pelle tendenzialmente chiara (anche se variabile per classe sociale ed abitudini personali).
    Matsumoto mostra chiaramente molte caratteristiche occidentali, ma ha dei tratti (capelli più chiari e mossi, volto più scolpito) che fanno pensare al risultato di un matrimonio misto.

    ** Gli Amunhasses sono una delle Nobili Famiglie ormai estinte, protettori della Stele della Memoria e custodi della cultura del Presidio Occidentale. Durante il loro regno (nelle attuali regioni del Qidao) si sono occupati dell'istruzione del ceto intellettuale e burocratico dell'Ovest per secoli, e Matsumono (da ragazzino) ha studiato presso le loro scuole.

    Postare entro il: 4 agosto, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, sapete dove trovarmi.

     
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    Koldran ● Dorso del Drago di Pietra
    Presidio Settentrionale ● Endlos



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    In lontananza io ed Echo vedemmo le prime luci dell’aurora annunciando che il sorgere del sole dal mio amato est sarebbe giunto di lì a poco. Diedi un occhio ad Apollo dietro me per controllare se stesse bene; il piccoletto dormiva beatamente, il movimento del cavallo non sembrava nuocere al suo riposo.
    ”Peccato, l’uccellino si perderà questa bellissima alba” dissi ad Echo.
    Eravamo in cammino verso il luogo dell’incontro in perfetto orario ma il signor Matsumoto era già lì fermo ad aspettarci pronto per il viaggio.
    ”Buongiorno, il signor Matsumoto presumo” dissi con un sorriso sulle labbra, accennai anche un inchino seppur a cavallo “Sono Curtis Winbringer ed il signore qui di fianco è Echo” mi presentai con una mano portata sul petto e poi tagliai l’aria con il braccio per posizionare la mano ad indicare il mio compagno di viaggio.

    Dopo i primi convenevoli ci incamminammo, il viaggio sembrava tranquillo così per riempire il viaggio iniziai a parlare.
    “E quindi lei viene dall’ovest? Oppure i suoi genitori amano i nomi dell’ovest?” ascoltai le parole di Hitomaro e dei vari avvenimenti che aveva potuto vivere. Incredibile come una persona possa sopravvivere a così tanti incredibili eventi.

    ”Ho vissuto gran parte della mia vita nel presidio est. Sì effettivamente è il presidio più pacifico esternamente. Sono stato fortunato che i miei genitori decisero di trasferirsi lì, non avrei ricevuto un’istruzione alta altrettanto formativa a Klemvor dove nacqui. Il presidio est avrà sempre un posto nel mio cuore e la chiamerò casa” decantai le bellezze del presidio che più amavo.
    ”E lei? cosa l’ha portata a diventare un cartografo?” chiesi incuriosito da tale professione in un mondo così mutevole come Endlos.

    ”Oh Laputa, mi trova decisamente in accordo con lei. Sono convinto che Laputa sia una delle città più belle di tutto Endlos se non la più bella, con quell’architettura pittoresca ed il fatto di essere un’isola volante ti ritrovi sempre una vista mozzafiato ovunque il tuo sguardo si posi. Vederla poi muoversi nei cieli dalla lontananza fa un certo effetto”, parlai della bellezza di Laputa nella sua interezza per quanto la conoscessi, per finire a raccontare la mia visita all’arena celeste.
    ”Una costruzione maestosa, la più audace che un Endlossiano abbia mai potuto immaginare, tanto bella e tanto difficile da costruire eppure lo hanno fatto in così breve tempo. Se non fosse per l’intervento del Magisterium non credo che l’ingegno di Laputa sarebbe riuscito a prevalere a cotanta laboriosa complessità. So che ci sono state anche molte perdite tanto che so di alcuni Laputensi erano diventati contrari alla conclusione di tale magnificenza. Sarà per questo che è intervenuto il magisterium, per mettere a tacere le varie ingerenze”. Intrapresi un discorso interessante ma volevo solo tastare il terreno per ora.

    Arrivò l’ora del pasto, fermammo i cavalli e scendemmo per prepararci a mangiare, il primo pasto del viaggio. Prima di iniziare a mangiare liberai un po’ il piccione con cautela, accarezzandolo lo accompagnai al mio avanbraccio per farlo usare come trespolo, lo portai vicino agli altri che si erano seduti su delle rocce muschiose con il cibo. Presi anch’io il cibo sia per me che per Apollo, così lo feci mangiare insieme a noi. Presentai Apollo al nuovo membro della compagnia. Avvicinai il braccio lentamente per permettere a Matsumoto di accarezzarlo. ”Attento che morde, eh!”, dissi ridendo. Ormai Apollo sembrava tranquillo in presenza mia e degli altri. Durante il pasto chiesi anche ad Echo le sue origini se avesse avuto voglia di raccontare avrei ascoltato ben volentieri. Finito il pranzo riportai Apollo nella sua gabbietta e riprendemmo il viaggio.

    Non volevo perdere l’occasione di riprendere il discorso interrotto poco prima di pranzo. ”Lei che ama così tanto Laputa, cosa ne pensa del potere che ha il Magisterium? Non rischia di essere troppo preponderante nelle decisioni del Presidio?” Volevo vedere come rispondeva per farmi un’idea della persona che avevo di fianco.
    Mmh, ma non pensa che magari con un alfiere così giovane la città rischia di cadere per mezzo dei molti nemici di Laputa? Forse servirebbe un alfiere più risoluto e che possa prendere le giuste decisioni senza essere usato come burattino, non pensa?” chiesi. Il discorso si fece forse un po’ troppo pesante, così decisi che quella sarebbe stata l’ultima domanda su un argomento politico.

    Raggiungemmo i confini del grande nord. La catena rocciosa che ci si presentò avrebbe intimorito anche il più audace degli avventurieri, ero già passato per uno dei pochi passaggi che attraversavano la barriera. Tornarci con l’esperienza acquisita in uno dei miei viaggi non portò sollievo nel sapere che sarei dovuto passare nuovamente per uno di questi varchi.
    Il viaggio si sarebbe potuto prolungare e così ripensai alla volta che rimasi bloccato dentro una tempesta. ”Speriamo di non incontrare una bufera” il mio pensiero divenne parola e neanche mi accorsi di aver pronunciato quella frase.

    ”Avete già percorso queste terre?” chiesi al cartografo mentre ci incamminammo nel sentiero.



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    Energia:
    100%


    Abilità:
    Trucchi del Mestiere:
    Data la sua esperienza da emissario e le spiccate abilità personali in campo sociale, tali da renderli particolarmente carismatico a prima vista, Curtis Winbringer ha imparato negli anni molte tecniche di persuasione, ragion per cui sarà per lui abbastanza semplice rendersi conto di esserne diventato bersaglio. Gli risulterà -ad esempio- quasi naturale intercettare bugie pronunciate coscientemente (senza utilizzo di tecniche attive) allo stesso modo di come gli capita di fare lui stesso, o di scoprire vere e proprie illusioni o tentativi di imposizione mentale. Non gli sarà comunque possibile per lui comprendere con precisione in cosa esattamente l'offensiva ricevuta consista. [Malia passiva di carisma: 5pt + Mindfuck-Alert passivo: 5pt + Lie Detector: 5pt + Spara-Balle passivo: 5pt + Trick Detector: 5pt]


    Scudo Mentale:
    Se attaccato, Curtis Winbringer sarà in grado di fermare qualsiasi colpo fisico a lui rivolto, come se si frapponesse uno scudo invisibile. Ovviamente gli sarà possibile solo se sarà effettivamente in grado di intercettare il colpo ricevuto in tempo, tramite vista o auspex vari. [Difesa fisica a consumo medio: 1pt]


    Scudo Mentale:
    Se attaccato, Curtis Winbringer sarà in grado di fermare qualsiasi colpo fisico a lui rivolto, come se si frapponesse uno scudo invisibile. Ovviamente gli sarà possibile solo se sarà effettivamente in grado di intercettare il colpo ricevuto in tempo, tramite vista o auspex vari. [Difesa fisica a consumo medio: 1pt]
    Sfera Psichica:
    Padrone della propria mente, Curtis è anche in grado di rendere in qualche modo "tangibile" il proprio pensiero: in questo caso, se in pericolo, riuscirà a tracciare mentalmente un cerchio con di area variabile avente lui stesso come centro, entro il quale ogni attacco energetico sarà smorzato o dissipato. Le dimensioni massime del raggio del confine mentale varieranno a seconda del consumo impiegato (5m x basso, 7m x medio, 10m x alto, 15m x critico). [Difesa energetica ad area, Variabile: 2pt]
    Egida Psionica:
    Curtis Winbringer è in grado di innalzare delle difese psicologiche in modo del tutto volontario, nel caso si senta vittima di un attacco mentale. Attraverso un lavoro di autoconvincimento ed autoipnosi, riuscirà il più delle volte a non sottostare alle altrui imposizioni mentali. [Difesa psionica Variabile: 2pt]


     
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    Il sole cominciava a fare capolino, i primi raggi di sole illuminavano appena l'armatura che stavo indossando. Non amavo l'idea di cavalcare, non tanto per l'animale in sè, quanto perchè sapevo che ciò avrebbe fatto soffrire l'animale.

    Sospirai lentamente, conscio delle sfide di cui non avevo tenuto conto progettando l'armatura. Si può dire che non sono condizioni a cui avrei dovuto prepararmi nel mio mondo, ma in questo invece è necessario cominciare ogni genere di preparativo. Che sia la facilità di trasporto, che in questo viaggio si farà sicuramente notare, in quanto non potrò quasi mai toglierla di dosso, o qualsiasi altro genere di capacità, ne avevo bisogno. Devo potermi adattare alla maggior parte delle situazioni. La forza di quest'armatura non è tanto la sua resistenza quanto il suo infinito potenziale. In fondo, altor non è che un prototipo, un embrione, un bambino che attende di crescere.

    Immerso nei miei pensieri, mi riporta all'attenzione Curtis. Eravamo arrivati, nel frattempo, proprio all'incontro con colui che dovevamo scortare. Faccio un cenno di assenso con la testa appena sento il mio nome, e dopo poco siamo pronti per il viaggio. Avevo già notato la parlantina disinvolta di Curtis, quindi sapevo che ci avrebbe pensato lui a tenere compagnia a Matsumoto. Io, al contrario, mi sarei messo di fronte a loro, scandagliando con il visore il percorso. Come aveva detto Quarion, non ci dovrebbero essere problemi almeno all'inizio, ma non escludeva affatto la possibilità con assoluta certezza. Si sa che il caso non è mai dalla parte degli impreparati.

    Le ore passarono con relativa tranquillità, con il caro ambasciatore che si dilettava nell'arte oratoria, Matsumoto all'ascolto e me di guardia. Giunse quindi la prima fermata per rifocillarsi del viaggio. In quel momento, mentre ero intento a divorare il mio pranzo, in quanto quella mattina avevo ovviamente deciso di partire a stomaco vuoto, Curtis decide di includere anche me nel discorso. Deglutisco il boccone, alzo lo sguardo verso il cielo per un attimo, e decido che ne vale probabilmente la pena. Non possono comunque usare niente contro di me.

    Non sono di Endlos. Sono un naufrago, come ci chiamate voi. Nel mio mondo facevo il militare. - Il mio sguardo passa brevemente sul casco che è posato momentaneamente a terra, poi sulle mie armi. - Posso dire che grossomodo mi state usando nel modo giusto.

    Avevo detto una mezza verità, come al solito. Non avevo mentito, ero un militare in quanto il mio addestramento era il medesimo, ma l'aggiunta della parola "ingegnere" era importante. Sapevo costruire armi, robot, armature e all'occorrenza anche delle strutture. Ma questo, finchè non capivo quanto affidabile era Matsumoto, non lo avrei detto nemmeno a Curtis, almeno fintanto che sarebbe rimasto nei paraggi. Dopo questo, avrei lasciato nuovamente i due parlare, stavolta tendendo un orecchio più attento alla conversazione.

    Indossato nuovamente il casco, accarezzo il muso della bestia chiedendo scusa prima di salire di nuovo in groppa. Così, dopo ancora diverso tempo, giungemmo ai confini, dove ad attenderci c'erano raffiche di vento affilate e fredde come coltelli, fortunatamente smorzati entrambi dall'armatura, e una struttura montana decisamente impraticabile, se non per il sentiero che noi stessi stavamo seguendo. Una smorfia si formò sul mio volto alla frase di Curtis, mentre i miei occhi, protetti dal vento dal visore del casco, scandagliavano in continuazione la zona. Come sempre, il mio cavallo era di fronte ai loro. Non volevo allontanarmi eccessivamente, anche perchè il tempo poteva peggiorare esattamente come Curtis sembrava volerci augurare.

    Ho un pessimo presentimento.

    Un posto del genere era pericoloso già senza animali o ostacoli di altro tipo, ma era proprio per questo perfetto per dei banditi, o ancora peggio per dei predatori particolarmente adattati all'ambiente. Spostai il braccio destro sull'impugnatura della mia arma da fuoco, senza estrarla ma pronto a farlo in ogni momento.

    Sarò paranoico, ma non voglio problemi.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda
    Note: ///
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: All'erta, Sospettoso.
    Energia: 100%

    Equipaggiamento:
    C.Re.S v0.1 - Cybernetic Retaliator Suit (Armatura Completa)
    L'armatura che ricopre il corpo di Echo. Oltre ad essere come una vera e propria seconda pelle dopo essere stata indossata, ha una connessione con le armi del ragazzo, ed è quindi il requisito necessario per attivare le loro particolarità. In pratica, la C.Re.S è il pezzo centrale a cui gira attorno tutto il suo equipaggiamento.
      Tecniche:
    Armatura Adattiva
    L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
    [Difesa Variabile; Natura: Mista (Energetica/Fisica); Bersaglio: Personale]
      Estrazione Rapida [Estrazione Rapida delle armi]
    L'armatura assiste i movimenti del ragazzo, permettendogli di eseguire movimenti fulminei verso le armi che sono sintonizzate con l'armatura. Potendo localizzare perfettamente dove sono posizionate, l'armatura calcola la traiettoria più breve per permettere questa azione fulminea.
    [Estrazione Rapida delle armi]

    Corto Raggio - V-Blade (Spada Corta)
    Una spada corta di pregiata fattura. Modello unico, in quanto il combattimento ravvicinato non è consigliato normalmente, quantomeno se non hai una tuta protettiva come quella di Echo. Ha una lunghezza complessiva di cinquantacinque centimetri, di cui trentasette di lama e i restanti di elsa. La risonanza con la tuta C.Re.S può attivare il meccanismo presente sul filo della lama, creando del plasma alle estremità che rende la lama capace di tagliare i materiali più disparati.
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Fisica; Portata: Singolo]

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]

    Altro:
    Corda, Acciarino, Bisacce con acqua, Razioni di cibo, Bende, Sacchi a pelo, Pergamene ed inchiostro (Tutto sul terzo cavallo)



    Edited by S e v n - 15/8/2020, 16:41
     
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    Koldran, Dorso del Drago di Pietra.
    Presidio Settentrionale, Endlos.

    Hitomaro Matsumoto si rivelò presto essere -oltre che effettivo nativo dell'Ovest, nonostante la madre provenisse dal Pentauron- un amabile conversatore, ragion per cui strinse rapidamente i rapporti con Curtis, che per deformazione professionale non era certo solito tenere a lungo del silenzio. Diversa cosa accadde per Echo, che si limitò ad accompagnarli aprendo raramente bocca.
    ”E lei? cosa l’ha portata a diventare un cartografo?”
    -Necessità, forse- aveva risposto lo studioso, abbassando lo sguardo ed aggiustandosi gli occhiali -Durante il regime di Kikio-Ho ed Usama Kuroi gli studiosi non erano certo discriminati, ma la scelta del proprio campo del sapere poteva determinare la qualità della propria vita.
    Lo disse imitando dell'allegria e della leggerezza che evidentemente non gli appartenevano, risultando quindi immediatamente posticce e forzate. Non sembrava tuttavia in malafede, piuttosto simile a chi non si sentiva ancora del tutto pronto ad affrontare i demoni del proprio passato a cuor leggero, ma sceglieva di parlarne per non risultare comunque scortese.
    -Dopotutto, si tratta di una delle poche arti in cui i clienti non decidono che sarebbe più proficuo rapirti... per usarti al meglio.

    Lei che ama così tanto Laputa, cosa ne pensa del potere che ha il Magisterium? Non rischia di essere troppo preponderante nelle decisioni del Presidio?
    -Beh... a quanto ne so, è una fazione dichiaratasi neutrale. Tuttavia non son bene informato: essere spesso in viaggio non mi permette di seguire per bene tutte le vicende politiche.
    Tutto ciò era abbastanza credibile, in particolare per qualcuno che non apparteneva nemmeno al Presidio Errante e che -il più delle volte- traeva le proprie informazioni "per sentito dire", durante i propri viaggi di studio.
    Mmh, ma non pensa che magari con un alfiere così giovane la città rischia di cadere per mezzo dei molti nemici di Laputa? Forse servirebbe un alfiere più risoluto e che possa prendere le giuste decisioni senza essere usato come burattino, non pensa?
    -Potrebbe essere...- confermò il cartografo, ricorrendo al background delle proprie terre natie per esprimere un parere -Il mio popolo è reduce da un'Alfiere bambina che certamente non provava interesse nel governare, e che probabilmente è caduta per questo vittima di qualche malintenzionato: in giovane età è bene dedicare il proprio tempo allo studio ed ai giochi.
    Annuì con pacatezza, prima di aggiungere un ultimo pensiero.
    -C'è però da dire che il precedente Alfiere Errante non è di certo morta, e che si dice abbia tenuto testa perfino alla Strega del Kijani Fahari*, in passato. Esiste la probabilità che la sua semplice presenza possa fare da deterrente ad eventuali colpi di stato.

    Superarono dunque il confine, e tutto parve improvvisamente cambiare: i colori erano spenti, sbiaditi, i rumori estremamente fastidiosi. Per non parlare della sensazione di essere arrivati in un territorio decisamente più aspro e pericoloso, ragion per cui Echo alzò immediatamente il suo livello di allerta, da buon soldato quale era.
    ”Avete già percorso queste terre?”
    -In realtà... no.

    Raggiunsero infine un bivio, e sfortuna volle che l'unico cartello utilizzato per dare delle indicazioni era stato letteralmente strappato dal vento, lasciando solo terra e neve sconnessi lì dove era precedentemente piantato. Curtis, Echo e Matsumoto non ebbero comunque il tempo di raggiungerlo e valutare il da farsi, che numerosi versi bestiali li portarono ad arrestare l'avanzata, forse anche a nascondendosi dietro qualche roccia o albero.
    Fu allora che li videro: cinque fra i lupi più grossi che avessero mai visto attraversarono il bivio, giungendo da destra e proseguendo verso sinistra. Non fu chiaro se fossero consapevoli della presenza dei tre viaggiatori, ma avevano proseguito comunque per la loro strada, senza nemmeno voltarsi.

    Fortunatamente, i tre viaggiatori rimasero incolumi, ma davanti ad un simile evento sarebbero potute sorgere numerose domande. Inoltre, quando ormai le bestie furono lontane, avrebbero anche dovuto decidere da che parte andare.

    Turno 2

    La situazione in cui vi trovate è abbastanza semplice: camminando siete incappati in un bivio e non ci son modi per capire dove esattamente proseguire, se a destra o sinistra.
    Vedete inoltre dei lupi grossi e spaventosi andare in branco verso sinistra, giungendo dal sentiero di destra.

    Vi trovate quindi davanti alla prima grande scelta della scena masterata: destra o sinistra? Decidete entro questo turno.
    Potete improvvisare una discussione fra i vostri pg, accordandovi in chat. L'importante è che venga presa la decisione prima del mio prossimo post da QM.
    ________________________________

    * Drusilia Galanodel nutre una strana nomea ad Ovest, sia per il rapporto non particolarmente amichevole nei confronti della Strega del Kijani Fahari**, Ufficiale di Presidio durante l'Alfierato della piccola Mio Aranwe, sia per il semplice fatto di non rientrare nemmeno per sbaglio nel prototipo di donna gentile, debole ed aggraziata, particolarmente in voga ad Occidente. Essendo stata addirittura capo dell'Esercito di uno dei Presidi più attivi in guerra nell'ultimo ventennio, si parla di lei come di una sottospecie di mostro. Una donna ben poco femminile, a tratti spaventosa.

    ** Il Kijani Fahari è stato un territorio boschivo particolarmente fertile e molto amato dagli occidentali fino al giorno dello tsunami. Ai tempo d'oggi è ormai del tutto coperto dalle acque.

    Postare entro il: 26 agosto, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, sapete dove trovarmi.

     
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    La conversazione con il signor Matsumoto fu piacevole, la vita del cartografo fu interessante da ascoltare. Vederlo fingere scioltezza nel parlare di argomenti a lui cari mi fece esprimere un sorriso leggero che non voleva essere pretenzioso oppure offensivo ma pacato ed in qualche modo premuroso.
    Purtroppo l’opinione politica del cartografo non fu così profonda come speravo. Matsumoto fece però notare una similitudine con l’Alfiere bambina Aranwe che governava sulle sue terre natie. L’aver citato la bravura di Drusilia Galanodel non mi fece diminuire il dubbio sulla possibilità di qualche colpo di stato a Laputa. In fondo fui preoccupato per le sorti della splendida città volante visto che ho scommesso la mia vita su essa trasferendomi li.

    Alla mia curiosità sulla vita del mio silenzioso compagno vi fu una risposta solerte: i dubbi sulla sua origine furono subito dissipati, la mia immaginazione ipotizzò fin da subito che la suo provenienza fosse estranea ad Endlos.
    Non sono di Endlos. Sono un naufrago, come ci chiamate voi. Nel mio mondo facevo il militare i dubbi sulla sua origine furono subito dissipati, la mia immaginazione ipotizzò fin da subito che la suo provenienza fosse estranea ad Endlos.
    "Posso dire che grossomodo mi state usando nel modo giusto"...Quelle parole le avevo già sentite da qualche parte. Sollevai lo sguardo verso il cielo, senza guardare niente in particolare. Nella mia mente si formò l’immagine di una donna, bellissima e particolare del mio passato. Era così accondiscendente e dolce che mi ero concesso la libertà di provare cose nuove... Alla fine di quella notte, tra il pavimento sporco e gli oggetti usati attorno, le diedi l’ordine di andare via, e lei mi rispose quella stessa frase. Sorrisi al ricordo, e ridacchiai per il paragone fra Echo e lei.

    La compagnia proseguì il cammino fino a vedere un bivio in lontananza.
    ”Laggiù sembra esserci un bivio” dissi ad alta voce indicando avanti a noi. Purtroppo non conoscendo bene la direzione da prendere cercai con la vista un cartello che potesse aiutarci, ma degli strani versi ferali provenienti dalla destra del bivio m’interruppero. Di colpo i miei riflessi erano più accentuati, prestai immensa attenzione a cosa potessi veder uscire da quel vicolo. Non vedendo ancora nulla ho pensato di andare verso il bordo di una roccia abbastanza grande da coprire anche il cavallo. Arrivai dietro la roccia con il cuore in gola, scesi da cavallo per potermi sporgere da oltre la roccia e capire se vi fosse un reale motivo comparire da quella strada che giustificasse la fuga ed il relativo nascondersi.
    Vidi un lupo uscire da dietro la roccia, pelliccia bianca e la paura trasalì di nuovo. Un gruppo di lupi uscì da dietro la roccia oltre al primo. Queste bestie qui potrebbero significare che ci troviamo nel loro territorio e non saranno felici di saperci all’interno del loro dominio pensai. Fortunatamente i Lupi non ci notarono e presero la seconda strada. Un sospiro di sollievo e mi girai verso gli altri.
    ”Sembra se ne siano andati” dissi con tono basso ancora preoccupato che potessero sentirci da così distante.
    Passò qualche minuto da quando i lupi uscirono dalla nostra visuale, ci saremo dovuti fare coraggio e proseguire il viaggio, ma la scelta fu ardua. Cercai lo sguardo dei miei compagni, cercando di mascherare un pensiero preoccupato
    ”Dobbiamo proseguire il viaggio” il dubbio su quale fosse la direzione da prendere c’era nel gruppo anche se sapevo già la direzione che scelsi.
    ”Ovvio, andiamo a destra. Quei lupi sono pericolosi e per quanto mi ritenga bravo con le parole non credo riuscirei a convincerli a non mangiarci con una trattativa” Dissi le mie ragioni senza aggiungere altro. Sembrò che Echo avesse delle obiezioni e le sue parole anche se cozzavano con la mia paura mi fecero riflettere. Effettivamente la paura di qualcosa anche peggiore di un branco di Lupi mi convinse sullo scegliere la strada battuta dai Lupi con l’unica speranza che questi non ci attaccassero

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    Energia:
    100%


    Abilità:
    Trucchi del Mestiere:
    Data la sua esperienza da emissario e le spiccate abilità personali in campo sociale, tali da renderli particolarmente carismatico a prima vista, Curtis Winbringer ha imparato negli anni molte tecniche di persuasione, ragion per cui sarà per lui abbastanza semplice rendersi conto di esserne diventato bersaglio. Gli risulterà -ad esempio- quasi naturale intercettare bugie pronunciate coscientemente (senza utilizzo di tecniche attive) allo stesso modo di come gli capita di fare lui stesso, o di scoprire vere e proprie illusioni o tentativi di imposizione mentale. Non gli sarà comunque possibile per lui comprendere con precisione in cosa esattamente l'offensiva ricevuta consista. [Malia passiva di carisma: 5pt + Mindfuck-Alert passivo: 5pt + Lie Detector: 5pt + Spara-Balle passivo: 5pt + Trick Detector: 5pt]


    Scudo Mentale:
    Se attaccato, Curtis Winbringer sarà in grado di fermare qualsiasi colpo fisico a lui rivolto, come se si frapponesse uno scudo invisibile. Ovviamente gli sarà possibile solo se sarà effettivamente in grado di intercettare il colpo ricevuto in tempo, tramite vista o auspex vari. [Difesa fisica a consumo medio: 1pt]


    Scudo Mentale:
    Se attaccato, Curtis Winbringer sarà in grado di fermare qualsiasi colpo fisico a lui rivolto, come se si frapponesse uno scudo invisibile. Ovviamente gli sarà possibile solo se sarà effettivamente in grado di intercettare il colpo ricevuto in tempo, tramite vista o auspex vari. [Difesa fisica a consumo medio: 1pt]
    Sfera Psichica:
    Padrone della propria mente, Curtis è anche in grado di rendere in qualche modo "tangibile" il proprio pensiero: in questo caso, se in pericolo, riuscirà a tracciare mentalmente un cerchio con di area variabile avente lui stesso come centro, entro il quale ogni attacco energetico sarà smorzato o dissipato. Le dimensioni massime del raggio del confine mentale varieranno a seconda del consumo impiegato (5m x basso, 7m x medio, 10m x alto, 15m x critico). [Difesa energetica ad area, Variabile: 2pt]
    Egida Psionica:
    Curtis Winbringer è in grado di innalzare delle difese psicologiche in modo del tutto volontario, nel caso si senta vittima di un attacco mentale. Attraverso un lavoro di autoconvincimento ed autoipnosi, riuscirà il più delle volte a non sottostare alle altrui imposizioni mentali. [Difesa psionica Variabile: 2pt]


     
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    Mentre la mia attenzione all'ambiente circostante era sempre al picco, i due amiconi si stavano divertendo a passare il tempo. Il che non era un male, in realtà. Io potevo fare il mio lavoro, e Curtis cercava di raccogliere informazioni. Quello che mi fece drizzare le orecchie per un secondo fu la frase di Matsumoto.

    Dopotutto, si tratta di una delle poche arti in cui i clienti non decidono che sarebbe più proficuo rapirti... per usarti al meglio.

    Hah.

    Un sospiro uscì dalla mia bocca, quasi come una secca risata. Il mio sguardo si ferma su di lui per un attimo, freddo come l'ambiente attorno a noi, portando la mia attenzione lontano dalla strada per qualche attimo.

    Facile così... - La frase uscì come un mugugno, forse incomprensibile per via della bassa voce e dei venti attorno, almeno sperai fosse questo il casovisto che non era il momento di entrare in conflitto. Non per questo però avrei apprezzato le sue parole. Avrà anche avuto le sue difficoltà, ma una persona dovrebbe comunque fare del suo meglio, non cercare di restare semplicemente a galla.

    La mia concentrazione tornò pienamente sulla strada, accorgendomi di due cose molto utili. La prima, il bivio che ci si apriva di fronte non aveva indicazioni. Meglio ancora, le avrebbe avute se quel buco a terra, che sospetto fosse l'unica indicazione a disposizione, non fosse altro che un "buco nella terra".

    La seconda, invece, erano dei versi animali. Con un cenno, in modo che anche gli altri potessero vederlo, mi spostai verso una copertura rocciosa. Certo, nascondersi solo visivamente aveva solo in parte effetto con gli animali, ma era meglio di rimanere allo scoperto. Quando si palesò la fonte del rumore, mi morsi il labbro inferiore per un breve attimo, come a contemplare. Stavano passando da una strada del bivio all'altra. Li osservammo allontanarsi, mentre la mia mano era ancora ben fissa sull'arma.

    Quando sparirono dalla visuale e i versi si allontanarono abbastanza da darci una parvenza di sicurezza, cominciammo a decidere la direzione da prendere. Curtis fu il primo ad esprimersi.

    Ovvio, andiamo a destra. Quei lupi sono pericolosi e per quanto mi ritenga bravo con le parole non credo riuscirei a convincerli a non mangiarci con una trattativa.

    Oppure. - Obbiettai, facendo mente locale delle abitudini degli animali. - Stanno tenendosi lontani da qualcosa di peggiore di loro.

    Arricciai le labbra in una smorfia, continuando a pensare.

    Potrebbero anche essersi appena distaccati per andare a caccia, o stanno tornando adesso da essa. - Le possibilità continuavano ad accumularsi, ma la decisione per me rimaneva una sola. - Seguiamoli, o meglio, prendiamo quel percorso a debita distanza e cerchiamo di non farci attaccare.

    Fissai per un attimo gli altri due, conscio che ciò che stavo dicendo sembrasse controintuitivo.

    Primo, se prendo quella strada almeno so che posso incontrare dei lupi. Nell'altra potremmo trovare tutto o niente. Preferisco una certezza e qualche dubbio ad un appuntamento totale con la sorte. - Presi fiato, per poi continuare. - Secondo, se dovessero seguire sempre lo stesso percorso, possono funzionare da esca prima di noi.

    Insomma, era pericoloso tanto quanto l'altro percorso, e almeno sapevo di che morte potevo morire seguendo quella strada. I due non sembrarono particolarmente entusiasti, eppure sembrarono abbastanza convinti da accettare.

    Con un ghigno dipinto sul volto, ritorno ad aprire la fila per essere certo che, nel puro caso dovessero rivolgersi contro di noi, mi sarei preso io il primo "proiettile".

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda
    Note: ///
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: All'erta, Sospettoso.
    Energia: 100%

    Equipaggiamento:
    C.Re.S v0.1 - Cybernetic Retaliator Suit (Armatura Completa)
    L'armatura che ricopre il corpo di Echo. Oltre ad essere come una vera e propria seconda pelle dopo essere stata indossata, ha una connessione con le armi del ragazzo, ed è quindi il requisito necessario per attivare le loro particolarità. In pratica, la C.Re.S è il pezzo centrale a cui gira attorno tutto il suo equipaggiamento.
      Tecniche:
    Armatura Adattiva
    L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
    [Difesa Variabile; Natura: Mista (Energetica/Fisica); Bersaglio: Personale]
      Estrazione Rapida [Estrazione Rapida delle armi]
    L'armatura assiste i movimenti del ragazzo, permettendogli di eseguire movimenti fulminei verso le armi che sono sintonizzate con l'armatura. Potendo localizzare perfettamente dove sono posizionate, l'armatura calcola la traiettoria più breve per permettere questa azione fulminea.
    [Estrazione Rapida delle armi]

    Corto Raggio - V-Blade (Spada Corta)
    Una spada corta di pregiata fattura. Modello unico, in quanto il combattimento ravvicinato non è consigliato normalmente, quantomeno se non hai una tuta protettiva come quella di Echo. Ha una lunghezza complessiva di cinquantacinque centimetri, di cui trentasette di lama e i restanti di elsa. La risonanza con la tuta C.Re.S può attivare il meccanismo presente sul filo della lama, creando del plasma alle estremità che rende la lama capace di tagliare i materiali più disparati.
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Fisica; Portata: Singolo]

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]

    Altro:
    Corda, Acciarino, Bisacce con acqua, Razioni di cibo, Bende, Sacchi a pelo, Pergamene ed inchiostro (Tutto sul terzo cavallo)

     
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    Seguendo di fatto la pista lasciata dai lupi, il gruppo procedette per più di un chilometro, costantemente accompagnato da un vento gelido che -come la frusta di un insaziabile sadico- batteva sulle loro spalle, scuoteva violentemente i capelli e costringeva il signor Matsumoto a tener fisse le mani ai propri occhiali, nel disperato tentativo di non farli volar via.
    Ogni passo su quel cammino affondava in pochi centimetri di neve, mischiandosi alle orme dei predatori, ed in alcuni tratti non fu particolarmente semplice distinguere il contorno del sentiero a causa di tutto il ghiaccio e l'acqua che finivano dritti per aria, scomposti, prede delle forti correnti.
    Nonostante ciò, il gruppo continuò ad avanzare, consapevole che rimanere fermi li avrebbe probabilmente fin troppo esposti ai capricci di violente intemperie, e forse ad una morte per assideramento. Seguirono quindi altri metri in cui procedettero a tentoni, quando -improvvisamente- un suono profondamente diverso dal vento e dalle piante scosse allertò i loro sensi, e chiunque avesse conservato nel proprio sangue una goccia d'istinto di sopravvivenza avrebbe convenuto che non rappresentasse in alcun modo un buon segno.

    -...perché si son fermati?
    La domanda lecita del cartografo rivelava in realtà numerosi sottintesi. Innanzitutto, considerando la mole e la potenza nelle zampe, secondo i loro calcoli sarebbero dovuti essere più lontani, e sicuramente loro non li avrebbero mai raggiunti in quel modo, nemmeno a cavallo. Ad aggravare le sue preoccupazioni, vi era la totale mancanza di informazioni riguardo quel singolare comportamento: perché correvano verso destra... e perché si erano fermati? Erano forse a caccia? Avevano trovato una preda? E allora... perché ringhiavano?
    Come se non bastasse, era difficile anche distinguerne le sagome: erano quattro, e gigantesche.
    -Cosa facciamo?

    Turno 3 Purtroppo vi trovate con delle condizioni climatiche decisamente sfavorevoli. Avete il vento che vi arriva da dietro, ghiaccio e acqua che si sollevano e generano una sottospecie di foschia che -probabilmente- accentua una nebbiolina già presente. Portate un carico pesante e vi siete appena accorti che i lupi di fronte a voi si son fermati ed ora ringhiano in modo abbastanza inquietante.
    Avete varie possibilità di affrontare questa situazione. Potete provare ad attaccarli, magari tentando un attacco a sorpresa, o comunque approfittando dei vantaggi di una mossa preventiva, attendere o provare a tornare indietro, considerando tuttavia velocità e peso credibili per i vostri bagagli. Potete anche lanciarvi in altre idee: finché non si agisce autoconclusivamente, si è liberi di far tutto.

    PS: in questo momento potete benissimo rendervi conto dell'estrema importanza degli auspex passivi, che vi consiglio di inserire in scheda appena vi sarà possibile. Un buon auspex vi avrebbe infatti suggerito maggiori dettagli.

    _____________________


    Info tecniche:
    Se attaccate, potete già iniziare l'azione lanciando delle tecniche attive o scrivendo azioni semplici (o entrambe). A tal proposito, ricordatevi che si utilizza quasi sempre il condizionale (o comunque si fa in modo che l'altro abbia possibilità di rispondere o difendersi), e si cerca di essere estremamente precisi nel descrivere ogni singola azione su un altro pg, png o mostro. Questo perché ogni singolo dettaglio che viene trascurato può ritorcervisi contro, ed essere utilizzato dallo scrittore avversario per contrattaccarvi in modo efficace.
    In ogni caso, a scanso di equivoci, vi faccio un esempio su cosa intendo quando dico di non essere autoconclusivi. Descriverò una azione di gioco con due approcci diversi. Uno è corretto, mentre l'altro è scorretto (quindi autoconclusivo).
    “Blocco una persona per strada e le tiro un pugno perché mi gira male. Lei cade a terra per il dolore.” [SCORRETTA]
    “Cerco di fermare un passante e provo a tirargli un pugno perché sono di cattivo umore.” [CORRETTA]

    In spoiler solitamente si inseriscono le caratteristiche tecniche del personaggio.
    In questo momento ed in questa particolare scena, è necessario inserire solo le tecniche passive convalidate + oggetti trasportati (ad esempio le armi).
    Le attive vanno inserite soltanto nel caso intendiate compiere un'azione con consumo energetico, in quel caso dovrete aggiungere sotto alle passive anche la tecnica attiva usata in questo turno, specificando il consumo impiegato e sottraendolo al 100% da cui tutti i giocatori partono. In spoiler metterò una versione semplificata di quello che intendo.

    Nonostante si tratti di un ipotetico combattimento da quest, ricordate sempre che non è affatto malvisto (anzi, direi il contrario) che vi basiate comunque sugli standard di valutazione dei duelli classici (Narrazione, Interpretazione, Strategia, Sportività), descritti meglio qui [link].

    Postare entro il: 3 settembre, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, sapete dove trovarmi.

    Energia: 100% (100-20=80% nel caso decidi di lanciare una tecnica attiva a consumo, in questo caso una di consumo alto)
    Riassulto: fai un brevissimo riassunto delle sole azioni del personaggio nel turno corrente

    Equipaggiamento.

    Oggetto/Arma1: testo relativo all'arma e passive legate ad essa.
    Oggetto/Arma2: testo relativo all'arma e passive legate ad essa.
    [...]

    Abilità Passive.

    Titolo1: testo della tecnica passiva.
    Titolo2: testo della tecnica passiva.
    [...]

    Abilità Attive.
    (Opzionale: è obbligatorio solo se ne lanci qualcuna nel turno corrente. In ogni turno si possono lanciare massimo 2 tecniche a consumo.)

    Tescnica1: testo della tecnica attiva e consumo scelto.
    [...]
     
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    La parte facile era finita, sembrava. Seguire quel percorso era difficile già senza dover pensare al resto, ma ben presto il disagio ambientale decise di non voler essere il solo a divertirsi con noi. Quei venti sferzanti, di un freddo pungente, riuscivano a penetrare ogni tanto anche attraverso qualche punto mal congiunto nella corazza. Ennesimo dettaglio da perfezionare. Le tracce dei lupi erano difficili da seguire, difficoltà creata appunto dalle difficili condizioni atmosferiche. Nonostante questo, tutto sembrava andare almeno per il verso giusto, non si stava rivelando una scelta sbagliata.

    Non ancora, dovrei dire. Ben presto, da sentire solo il suono del vento e a malapena quello dei passi dei cavalli, si unirono dei versi ben poco invitanti. Avvisai gli altri due, ancora dietro di me, con un cenno della mano di fermare le cavalcature. Osservai attentamente la strada. Erano chiaramente i versi di quei lupi di prima, il che non prometteva bene. Aguzzando meglio l'occhio però, le loro sagome, che erano l'unica cosa che potevo vedere, e a stento potevo dire che ci somigliavano, non sembravano rivolte verso di noi.

    Male.

    Prima che potessi parlare, Matsumoto fu il primo a farsi una domanda a cui non voleva una risposta.

    ...perché si son fermati?

    Perchè c'è un pericolo, e non siamo noi. - Non distolsi lo sguardo dal gruppetto di animali, sospirando. - Decisamente non vogliono averci a che fare. Per minacciare qualcosa di quella stazza, in gruppo, non sono certo di voler sapere cos'è, o quanti sono.

    Imbracciai il fucile, scendendo da cavallo. Mossa rischiosa, ma certamente mi avrebbe reso meno visibile.

    Detto questo, sono qui per proteggervi, dunque... - Feci due passi avanti, puntando verso il gruppo di lupi il mirino e collegando il visore della tuta all'arma, funzione utile per mirare in maniera più efficace. - ... Rimanete un po' più indietro, io cerco di vedere meglio cosa succede.

    Sentii una sensazione familiare mentre avanzavo. Postura bassa, il calcio del fucile appoggiato sulla spalla destra, l'occhio fisso sul mirino. Sentii lentamente il cuore che cominciava a battere sempre più forte. Tensione. Adrenalina. Il freddo cominciava a non sentirsi quasi più, tanto la concentrazione era alta. La mia espressione era una di estrema concentrazione, pronto ad agire al minimo accenno di qualcosa di sbagliato o che puzzasse.

    Dannazione, l'avevo detto che eravamo in pochi. Possibile che vogliano davvero mandare solo due persone?

    Il piano era semplice. Avanzare fino a che non sarei riuscito a vedere meglio, cercando di tenermi il più possibile in disparte e fermandomi nel caos i lupi cambiassero l'oggetto della loro attenzione. Se devo essere onesto, le operazioni sul campo non mi mancavano. Erano un salto nel vuoto, non potevi mai sapere se saresti tornato a casa quella sera o meno. Non ho mai capito chi ha scelto quella vita. Forse un po' ipocrita, detto da me, ma in fondo il mio motivo era un altro. Sebbene esercitassi sul campo, io volevo assicurarmi che meno persone morissero. "Che logica stupida, se vuoi meno morti perchè unirti ad un esercito?".

    Perchè se creo io le armi che usano gli altri, posso fare in modo di controllarle.

    Ma non era il momento di pensare ai miei vecchi obiettivi. Era il momento di pensare a quelli del presente.

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    L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
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    L'armatura assiste i movimenti del ragazzo, permettendogli di eseguire movimenti fulminei verso le armi che sono sintonizzate con l'armatura. Potendo localizzare perfettamente dove sono posizionate, l'armatura calcola la traiettoria più breve per permettere questa azione fulminea.
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    Proseguimmo il viaggio seguendo i lupi, bestie decisamente più a loro agio in questo ambiente aspro. Avanzammo nonostante il vento ghiacciato che ci percosse sui vestiti, il luogo ostile non stava avendo la meglio su noi viaggiatori. Sapere che tanti altri si sarebbero fermati prima creò in me una specie di orgoglio ma sapevo che la nostra era solo una vittoria di misura contro il Koldran.
    ”Sembra che questo vento voglia strapparci via l’anima… Neanche le mie amanti sono così tenaci quando vogliono togliermi i vestiti di dosso!” dissi fiero della mia battuta sagace ma nessuno rispose, forse non sentirono la mia battuta o forse non avevano le forze per rispondere.
    Controllai che Apollo stesse bene alzando la copertina che avevo messo sopra la gabbia per evitare di farlo morire assiderato.
    ”E tu piccolino? La tua anima combatte con audacia contro queste intemperie?”
    Feci un sorriso speranzoso al piccione, quasi credendo potesse rincuorarlo. Sembrava soffrire un po’ del freddo ma comunque resisteva, Apollo aveva il cuore caldo come il sole.

    D’un tratto un suono particolare provenì dall’avanguardia dei lupi. Echo fece cenno di fermarsi e così feci, pronto a portare me ed il cavallo in un posto al riparo se ce ne fosse stato motivo.
    ”...perché si son fermati?” disse Matsumoto. A quella domanda l’idea che qualcosa di grande avesse fermato i lupi mi giunse veloce. Alla risposta di Echo scelsi di andare a nascondermi chiedendo al cartografo di seguirmi. La situazione sembrava critica, quindi decisi che era ora di fare qualcosa. Presi una pergamena e scrissi una richiesta d’aiuto indirizzata a Quarion Galanodel, scrissi i pericoli alla quale eravamo incorsi, noti ed ignoti oltre ai lupi. Lasciai un grande spazio per poi mettere la firma alla fine della pergamena. Mi guardai attorno per vedere se Matsumoto aveva deciso di nascondersi con me così da chiedergli di disegnare una bozza di mappa per indicare dove ci trovavamo.

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    Scudo Mentale:
    Se attaccato, Curtis Winbringer sarà in grado di fermare qualsiasi colpo fisico a lui rivolto, come se si frapponesse uno scudo invisibile. Ovviamente gli sarà possibile solo se sarà effettivamente in grado di intercettare il colpo ricevuto in tempo, tramite vista o auspex vari. [Difesa fisica a consumo medio: 1pt]


    Scudo Mentale:
    Se attaccato, Curtis Winbringer sarà in grado di fermare qualsiasi colpo fisico a lui rivolto, come se si frapponesse uno scudo invisibile. Ovviamente gli sarà possibile solo se sarà effettivamente in grado di intercettare il colpo ricevuto in tempo, tramite vista o auspex vari. [Difesa fisica a consumo medio: 1pt]
    Sfera Psichica:
    Padrone della propria mente, Curtis è anche in grado di rendere in qualche modo "tangibile" il proprio pensiero: in questo caso, se in pericolo, riuscirà a tracciare mentalmente un cerchio con di area variabile avente lui stesso come centro, entro il quale ogni attacco energetico sarà smorzato o dissipato. Le dimensioni massime del raggio del confine mentale varieranno a seconda del consumo impiegato (5m x basso, 7m x medio, 10m x alto, 15m x critico). [Difesa energetica ad area, Variabile: 2pt]
    Egida Psionica:
    Curtis Winbringer è in grado di innalzare delle difese psicologiche in modo del tutto volontario, nel caso si senta vittima di un attacco mentale. Attraverso un lavoro di autoconvincimento ed autoipnosi, riuscirà il più delle volte a non sottostare alle altrui imposizioni mentali. [Difesa psionica Variabile: 2pt]


     
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    Perchè c'è un pericolo, e non siamo noi. - disse Echo con un sospiro - Decisamente non vogliono averci a che fare. Per minacciare qualcosa di quella stazza, in gruppo, non sono certo di voler sapere cos'è, o quanti sono.
    Scese finalmente dal cavallo, imbracciando il suo fucile.
    Detto questo, sono qui per proteggervi, dunque... Rimanete un po' più indietro, io cerco di vedere meglio cosa succede.
    E così il soldato avanzò, probabilmente nella speranza di trovare un riscontro fra quella che era la sua analisi e ciò che avrebbe svelato oltrepassare la coltre di nebbia e nevischio.

    Intanto, Curtis e Matsumoto erano fuggiti e si erano messi al riparo, accovacciandosi e tentando di trovare delle soluzioni a quel problema improvviso. Spronato da Curtis, Matsumoto disegnò rapidamente una bozza della mappa e del punto dove si trovavano. Erano su una delle tante montagne desolate su quel frammento di confine, non troppo distante da una zona che Matsumoto sapeva essere abitata, ma non se ne era mai accertato di persona.
    Dettaglio curioso fu quello dell'altitudine: secondo Matsumoto, solitamente non c'erano branchi di lupi a quella quota, ma ad altezze molto più basse. Questo portava a due ipotesi: la prima che si fossero persi, e non si trovassero dove il cartografo indicava... oppure che quei lupi erano decisamente fuori posto. Ma poi... le sagome non erano inferiori rispetto a quanti ne avevano visti passare al bivio?

    La risposta l'avrebbe forse intuita il coraggioso Echo, avanzando senza alcuna paura contro un nemico di cui sapeva ben poco. Innanzitutto, la direzione: le bestie non puntavano a qualcosa di fronte a loro, ma dietro di loro. E cioè alle fonti dell'odore che giungeva grazie allo stesso vento che batteva sulle spalle dei viaggiatori. Il soldato si trovò quindi a fronteggiare diverse paia di occhi, fissi su di lui.
    Successivamente, capì la ragione per cui erano tutti fermi: avevano -durante la corsa- raggiunto un burrone, dal quale erano caduti alcuni esemplari in testa al branco. Forse fra i caduti era presente pure l'alfa, e gli altri si erano trovati improvvisamente disorientati dall'evento.
    Infine... comprese quanto fosse stata errata la scelta di non attaccarli immediatamente.
    Non ebbe infatti più modo di lanciarsi per primo, ma dovette difendersi, o sarebbe stato un problema.

    Le quattro sagome balzarono dalla loro posizione, circondando il soldato. Erano lupi enormi, col pelo folto e grigio. Dai denti appuntiti, digrignati in un'espressione minacciosa, scendeva lentamente della bava molto densa, segno che erano -anche- in cerca di cibo. Furono in due ad attaccarlo, entrambi in un'aggressione frontale: il primo sembrò mirare al braccio destro. Il secondo -invece- sarebbe giunto immediatamente dopo, mirando alla sua gamba sinistra. Qualora avesse raggiunto il soldato, avrebbe stretto la mandibola con violenza, forse nel tentativo di spezzargli le ossa.

    Turno 4 Molto bene, per motivi che purtroppo non dipendono da voi in modo diretto (ma indiretto, mancando molti auspex), non avete avuto abbastanza info per capire che conveniva attaccare preventivamente. Vi siete quindi persi la prima mossa, che in genere nei combattimenti è sempre vantaggiosa.

    In ogni caso... i lupi hanno deciso di accerchiare Echo. Due di loro, quelli posti in una posizione a lui frontale (quindi i più vicini al baratro), gli saltano addosso. Il primo lupo ha un bonus passivo PU alla Velocità. Questo vuol dire che ci si può difendere in tempo solo se si ha un instant-casting o un altro bonus di velocità. In assenza di queste passive, il nemico ha grosse probabilità di farvi male prima che effettivamente azionate un qualche tipo di difesa. Quindi il danno ci sarebbe, anche in caso riusciste a smorzarlo. Il secondo, invece, non ha PU alla velocità ed Echo ha modo e tempo di difendersi, anche senza aiuti.
    Considerate entrambi gli attacchi come tecniche attive di livello Medio. Si tratta fondamentalmente di due morsi totali.

    Al momento, le bestie son concentrate su Echo e ignorano Curtis, Matsumoto e cavalli.

    Postare entro il: 12 settembre, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, sapete dove trovarmi.

     
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    Volevo davvero dire di avere la situazione sotto controllo, e poteva anche essere così.

    Se non fosse per il fatto che l'ambiente mi aveva giocato un pessimo scherzo, e la mia fiducia nelle mie capacità analitiche aveva peggiorato la situazione. Quelli che a me sembravano animali voltati di spalle, erano anzi rivolti verso di noi, e stavano mirando esattamente a noi. Certo, me ne fossi accorto immediatamente non sarebbe stato un problema, ma come posso competere con l'olfatto e l'esperienza di un animale adatto a quest'ambiente aspro senza il giusto equipaggiamento?

    Non posso, semplicemente. Sorrido, amaramente, mentre vedo il gruppo di lupi cominciare ad accerchiarmi in maniera rapida.

    Oh, fantastico.

    Il fucile era già alzato, ma sembrò non bastare nemmeno questo ad essere preparati all'attacco. In men che non si dica, il primo animale mi arrivò vicino con scatto fulmineo, azzannandomi il braccio. Spalancai gli occhi, le zanne che facilmente erano riuscite ad entrare anche sotto il metallo dell'armatura. Un suono gutturale, simile al loro ringhiare, si fece strada fuori dalla mia bocca. Impossibile paragonarli ai lupi che conosco, se sono il grado di causare questo tipo di danno.

    Vidi un suo compagno avanzare, stavolta decisamente più lento. L'armatura fu in grado infatti di attivare il suo sistema di difesa in tempo, proteggendo la gamba senza lasciare un graffio.

    Ok, adesso mi diverto io, palle di pelo. Spero non siate specie protetta.

    Il braccio destro, malconcio, grondava sangue, che avrebbe fatto imbestialire ancora di più quegli animali molto probabilmente. Non potevo perdere troppo tempo nel gestirli. Nonostante il dolore, imbracciai nuovamente il fucile, ancora collegato al visore, e puntai alla testa di quello che mi aveva morso il braccio.

    Prima i più pericolosi, gli altri dovrebbero scappare se tutto va bene.

    Il sistema dell'arma da fuoco si attivò, facendo partire quattro rapidi colpi verso la testa dell'animale. Poca distanza, proiettili, dovevo avere un qualche tipo di vantaggio con un'arma da fuoco a disposizione. Anche se fosse stato veloce nello schivare, la mia mira era molto precisa anche sui bersagli in movimento grazie alla tuta. Avrei poi cambiato il bersaglio sulla testa dell'altro, stavolta attivando il sistema speciale di fuoco dell'arma. Quei proiettili erano efficaci contro mezzi pesanti, se non avessero avuto effetto contro dei lupi, mi sarei dovuto rassegnare al fallimento totale. Mentre l'eco dei colpi precedenti riecheggiava ancora, questo colpo sparato sembrò molto più silenzioso, ma al contempo più vicino al suono emesso da una scarica elettrica.

    Niente di personale, ma non credo che degli animal... - Interruppi da solo la mia frase. Era un mondo dove esisteva la magia. Potevo fallire. Potevano non morire. Un brivido mi percorse la schiena.

    No, moriranno.

    Annuii, cercando di consolarmi. La verità era che nulla era certo. I colpi dell'arma si sarebbero sentiti anche in questo tempo pessimo, quindi non mi preoccupai di avvisare gli altri a voce, ma sperai che a modo loro stessero comunque facnedo qualcosa di utile... Per quanto possibile.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda

    Riassunto: Echo incassa il primo colpo, al braccio, e si protegge da quello alla gamba. Di conseguenza, mira quattro colpi (proiettili base) al lupo che gli ha morso il braccio, e usa la tecnica dell'arma da fuoco sull'altro lupo che lo aveva attaccato, sperando di eliminarli entrambi.

    Note: ///
    Stato Fisico: Tagli profondi al braccio destro. (Medio)
    Stato Mentale: Attento, preoccupato.
    Energia: 70%

    Tecniche Usate:
    Armatura Adattiva [Medio]
    L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
    [Difesa Variabile; Natura: Mista (Energetica/Fisica); Bersaglio: Personale]

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo] [Alto]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]

    Equipaggiamento:
    C.Re.S v0.1 - Cybernetic Retaliator Suit (Armatura Completa)
    L'armatura che ricopre il corpo di Echo. Oltre ad essere come una vera e propria seconda pelle dopo essere stata indossata, ha una connessione con le armi del ragazzo, ed è quindi il requisito necessario per attivare le loro particolarità. In pratica, la C.Re.S è il pezzo centrale a cui gira attorno tutto il suo equipaggiamento.
      Tecniche:
    Armatura Adattiva
    L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
    [Difesa Variabile; Natura: Mista (Energetica/Fisica); Bersaglio: Personale]
      Estrazione Rapida [Estrazione Rapida delle armi]
    L'armatura assiste i movimenti del ragazzo, permettendogli di eseguire movimenti fulminei verso le armi che sono sintonizzate con l'armatura. Potendo localizzare perfettamente dove sono posizionate, l'armatura calcola la traiettoria più breve per permettere questa azione fulminea.
    [Estrazione Rapida delle armi]

    Corto Raggio - V-Blade (Spada Corta)
    Una spada corta di pregiata fattura. Modello unico, in quanto il combattimento ravvicinato non è consigliato normalmente, quantomeno se non hai una tuta protettiva come quella di Echo. Ha una lunghezza complessiva di cinquantacinque centimetri, di cui trentasette di lama e i restanti di elsa. La risonanza con la tuta C.Re.S può attivare il meccanismo presente sul filo della lama, creando del plasma alle estremità che rende la lama capace di tagliare i materiali più disparati.
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Fisica; Portata: Singolo]

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]

    Altro:
    Corda, Acciarino, Bisacce con acqua, Razioni di cibo, Bende, Sacchi a pelo, Pergamene ed inchiostro (Tutto sul terzo cavallo)

     
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    Mi sono guardato attorno. Il colore bianco era preponderante; faceva da contorno alle rocce, alla vegetazione e persino a noi. Gli occhi di chi cerca una guida su cosa fare mi fissavano. Il mio cuore iniziò a battere freneticamente, iniziai a sudare nel bel mezzo del Koldran e sentii un macigno sul petto che mi impediva il respiro. Le gambe non me le sentivo più. Guardai Apollo, che cercò di rimanere aggrappato al mio braccio mentre mi appoggiavo alla maestosa parete di roccia. M’incantai a fissare il muoversi ondulatorio delle piume di Apollo per il vento freddo. Il tempo sembrò rallentare e quelle piume che prima venivano agitate dal vento in quel momento sembrarono oscillare sinuosamente, come onde scure di uno specchio d’acqua di notte. La calma di quel movimento mi riportò a me stesso; un rumore accanto a me mi riscosse del tutto. Guardai alla mia destra e vidi Matsumoto, e non avrei saputo dire se fosse più preoccupato per la mia condizione o per la situazione in cui ci trovavamo tutti.

    “Non possiamo più indugiare, è ora di fare qualcosa”, dissi a fatica rialzandomi per stare dritto sulle mie gambe. Guardai quindi la lettera e la mappa appena abbozzata da Matsumoto. Strinsi gli occhi in una fessura osservando la bozza fatta dall’uomo che dovevamo proteggere.
    “Sei sicuro che il posto è quello giusto?” chiesi puntando un indice sulla mappa. “Non dovrebbero esserci lupi così in alto”, dissi, ancora più preoccupato. “Ma se è vero che qui vicino c’è un abitato, potremmo provare a cercare aiuto lì.”
    Legai al piccione il mio messaggio e la mappa, ancora riflettendo su cosa fosse meglio fare. Il pericolo era decisamente troppo grande per le sole mie abilità e quelle di Echo. Decisi che l’ora di inviare la richiesta di soccorso era giunta. Un’ultima carezza ad Apollo ed il mio braccio fece slanciare l’uccello in aria; lo vidi allontanarsi il più velocemente possibile e quasi per un attimo sperai di poter volare via anch’io con lui.

    Il rumore del combattimento che si stava svolgendo non troppo distante da noi mi fece salire il cuore in gola al pensiero di aver lasciato il mio compagno solo.
    “Dannazione! Echo è solo contro tutti quei lupi…”
    Mi voltai nella sua direzione, e mi accorsi che sebbene ci fossero meno lupi di quanti avevamo visto al bivio, restavano comunque troppi per Echo soltanto. Già in due lo stavano attaccando, e quelli che ancora non avevano cercato di dilianargli un arto stavano spaventosamente puntando a qualcosa alle nostre spalle. Cercai di inghiottire la saliva, ma avevo la bocca secca. Cosa potevo fare senza un’arma? Senza avere molto altro tempo per riflettere, provai a dare ad Echo un’occasione per liberarsi dei lupi e cercare un posto sicuro. In fretta e furia trascinai un cavallo fuori dal nostro rifugio di fortuna; diedi una pacca sul fondoschiena alla povera bestia per farlo correre in direzione di Echo e dei lupi. Mi tenni nascosto sperando che il cavallo offrisse ad Echo un diversivo sufficiente almeno a farlo scappare per mettersi al riparo come noi.

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    Energia:
    100%


    Abilità:
    Trucchi del Mestiere:
    Data la sua esperienza da emissario e le spiccate abilità personali in campo sociale, tali da renderli particolarmente carismatico a prima vista, Curtis Winbringer ha imparato negli anni molte tecniche di persuasione, ragion per cui sarà per lui abbastanza semplice rendersi conto di esserne diventato bersaglio. Gli risulterà -ad esempio- quasi naturale intercettare bugie pronunciate coscientemente (senza utilizzo di tecniche attive) allo stesso modo di come gli capita di fare lui stesso, o di scoprire vere e proprie illusioni o tentativi di imposizione mentale. Non gli sarà comunque possibile per lui comprendere con precisione in cosa esattamente l'offensiva ricevuta consista. [Malia passiva di carisma: 5pt + Mindfuck-Alert passivo: 5pt + Lie Detector: 5pt + Spara-Balle passivo: 5pt + Trick Detector: 5pt]


    Scudo Mentale:
    Se attaccato, Curtis Winbringer sarà in grado di fermare qualsiasi colpo fisico a lui rivolto, come se si frapponesse uno scudo invisibile. Ovviamente gli sarà possibile solo se sarà effettivamente in grado di intercettare il colpo ricevuto in tempo, tramite vista o auspex vari. [Difesa fisica a consumo medio: 1pt]


    Scudo Mentale:
    Se attaccato, Curtis Winbringer sarà in grado di fermare qualsiasi colpo fisico a lui rivolto, come se si frapponesse uno scudo invisibile. Ovviamente gli sarà possibile solo se sarà effettivamente in grado di intercettare il colpo ricevuto in tempo, tramite vista o auspex vari. [Difesa fisica a consumo medio: 1pt]
    Sfera Psichica:
    Padrone della propria mente, Curtis è anche in grado di rendere in qualche modo "tangibile" il proprio pensiero: in questo caso, se in pericolo, riuscirà a tracciare mentalmente un cerchio con di area variabile avente lui stesso come centro, entro il quale ogni attacco energetico sarà smorzato o dissipato. Le dimensioni massime del raggio del confine mentale varieranno a seconda del consumo impiegato (5m x basso, 7m x medio, 10m x alto, 15m x critico). [Difesa energetica ad area, Variabile: 2pt]
    Egida Psionica:
    Curtis Winbringer è in grado di innalzare delle difese psicologiche in modo del tutto volontario, nel caso si senta vittima di un attacco mentale. Attraverso un lavoro di autoconvincimento ed autoipnosi, riuscirà il più delle volte a non sottostare alle altrui imposizioni mentali. [Difesa psionica Variabile: 2pt]


     
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    Presidio Settentrionale, Endlos.

    POV: Augustus, Elay.

    I preparativi erano stati rapidi e concitati: l'Ombra e la Sentinella, dopo poche ore di sonno, avevano raccolto i propri averi come era stato loro possibile. Erano stati forniti loro anche dei mantelli e diverse razioni da viaggio, e perfino dei grifoni addestrati, se solo uno dei due fosse stato in grado di cavalcarli. In quel modo avrebbero potuto raggiungere gli alleati in probabile difficoltà direttamente in volo, ma non fu in alcun modo possibile, visto che Elay era chiaramente nuovo al mestiere, ed Augustus aveva passato buona parte della sua carriera fra le fila degli Aviatori come Burocrate. A quella mancanza, era comunque tornata molto utile l'abilità di teletrasporto del Numerologo: informandosi bene sul percorso stabilito e sulle ipotetiche strade da percorrere, era riuscito a calcolare un'area abbastanza vicina a quella in cui -secondo le proprie previsioni- si sarebbero dovute trovare le altre due Ombre della Hush, quelle inviate da Quarion.

    Indossati i mantelli e gli abiti pesanti, i due uscirono dalle Mura di Laputa, soffermandosi sulla fetta di terra galleggiante che costituiva il porto dei visitatori provenienti dagli Approdi. Lo stesso che Elay aveva percorso il giorno prima, diretto alla Dogana, in compagnia di una bellissima donna dai molti segreti ed ormai morta per mano di un assassino gentiluomo.
    In quel punto, attivarono finalmente la magia: le due sagome scomparvero nel nulla, assieme a due cavalli, non destando particolare stupore nelle guardie lì a vedetta, sia per la presenza dell'Ufficiale che per l'evidente natura magica dell'evento, tipico del Presidio e certamente fra i meno strani.

    Riapparvero sul Koldran, ad un bivio, con un vento gelido che li colpì sul fianco, assieme alla neve che si sollevava ed impediva parzialmente la vista. Non che ci fosse moltissimo da osservare: Elay era abituato a quel paesaggio gelido, arido ed impervio... e lo era perfino Augustus, che nel Nord ci era nato e cresciuto, nonostante avesse passato il tempo principalmente nell'Etlerth. Per questo non badarono mai all'estetica, piuttosto si limitarono a seguire e studiare tutte le tracce che si trovarono ad incrociare.
    Un'ottima idea... nonostante i risultati diedero diverse interpretazioni. C'erano infatti numerose tracce sul cammino, anche abbastanza fresche, dato che la neve non era ancora riuscita a cancellarle: gli zoccoli di tre cavalli erano decisamente evidenti, ma a destar qualche preoccupazione furono ampie falcate di parecchi lupi. Difficile capire chi seguisse chi, anche se la più probabile era che i lupi seguissero i viaggiatori, magari durante la caccia.
    Fu forse quest'urgenza a spingere i soccorsi in quella direzione... aumentando decisamente la propria velocità, nella speranza di arrivare in tempo.

    POV: Curtis, Echo.

    Ok, adesso mi diverto io, palle di pelo. Spero non siate specie protetta.
    Dopo un primo tentennamento, Echo finalmente decise di sparare alla bestia. I proiettili trapassarono il cranio senza difficoltà, ed il rumore di osso frantumato risuonò fra le pareti della montagna, spaventando gli altri lupi, che parvero immediatamente mettersi sulla difensiva, mentre il loro compagno cadeva per terra esanime, col muso ricoperto di sangue. L'altro uggiolò, ferito ma vivo, riunendosi agli altri.
    Niente di personale, ma non credo che degli animal...
    Considerando le loro reazioni, era evidente che -per quanto grosse- non fossero in alcun modo creature "magiche", tantomeno abituate a fronteggiare fucili o armi di quel tipo. Fu per questo che, quando un cavallo uscì dal nascondiglio, forse per distrarli... i lupi non parvero interessarsene, segno che quell'attacco non avesse fini predatori... ma forse difensivi. Per cosa, poi, sarebbe stato difficile da capire da creature che nemmeno avevano il dono della parola.

    Poco male, comunque: fortunatamente, il numero di bestie era diminuito di uno, e fra fucili e cavalli in fuga, il loro spirito d'iniziativa era venuto meno di alcuni secondi. Contemporaneamente, due sagome al galoppo apparvero come fantasmi, nascoste dalla foschia e dalla neve che si alzava ovunque: fu Matsumoto a notarle per primo, e a comunicarlo a Curtis, stringendolo al braccio ed indicandoli.
    Capire chi fossero o cosa volessero sarebbe stato altamente improbabile in quelle condizioni, ma una cosa fu certa: dovevano essere due umani a cavallo.

    Turno 5
    Augustus ed Elay: ho fornito un piccolo riassunto dei vostri precedenti spostamenti sulla base di ciò che avrebbe fatto Augustus, detto privatamente da Stanfa. Avete raggiunto e superato il bivio in cui si sono imbattuti i vostri predecessori, seguendo le loro orme. A fine post, potete vedere il cavallo lasciato andare da Curtis e sentire il rumore del combattimento fra Echo e lupi. La vista è tuttavia fortemente impedita da vento, nebbia e nevischio, quindi non riuscite assolutamente a capire di chi si tratta.
    L'auspex radar di Elay e quello spiritico possono fargli comunque capire la posizione di 10 creature e 9 anime, segno che una di queste è appena trapassata.
    L'auspex uditivo di Augustus gli permette di sentire il ringhiare dei lupi ed il rumore metallico di armi non esattamente tipiche del Presidio Settentrionale. L'auspex spiritico gli permette di percepire che ci sono 9 anime, comprese le loro e quelle dei cavalli nell'area. L'auspex di pericolo è chiaramente in allerta.

    Curtis, Echo: l'attacco di Echo spaventa un po' i lupi, che di fatto perdono l'iniziativa, mettendosi sulla difensiva per qualche attimo. Decidete voi come comportarvi. In più, a Curtis viene rivelata la presenza di due umani su altrettanti cavalli alle loro spalle, sulla strada da cui erano appena arrivati. Notare che le tempistiche con l'invio del messaggio di aiuto non coincidono: è impossibile che Apollo sia già arrivato da Quarion.


    Postare entro il: 25 settembre, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, sapete dove trovarmi.



    Edited by Sturm.und.Drang - 16/9/2020, 18:22
     
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    I colpi dell'arma da fuoco risuonarono nell'ambiente, a malapena in grado di contrastare il rumore delle forti correnti ventose. Il sudore freddo che scendeva sulla mia fronte dopo la ferita sembra scaldarmi invece di farmi stare male.

    I quattro colpi alla testa trapassano il cranio dell'animale senza alcune problema, mentre l'altro rimane ferito, ma non in buone condizioni. Il problema era un altro. Vidi un cavallo correre nella mia direzione. Era chiaramente il nostro.

    Merda. Gli animali si spaventano facilmente, credevo riuscisse almeno a tenerli a bada.

    Digrignai i denti. La reazione che mi colpì di più fu quella dei lupi. Impalati come degli stoccafissi, sembravano non voler attaccare ancora.

    Non ho una spiegazione. Conosco le reazioni base degli animali, ma questo... Posso solo supporre che siano comunque troppo spaventati. Forse posso... Dovrei conservare le munizioni.

    Sospirai, alzando il fucile verso il visore dell'armatura. I miei occhi, e con essi il mirino dell'arma, si spostarono sulla testa del lupo ferito.

    Non sono per la violenza gratuita, ma lasciare un animale ferito è come ucciderlo. Tanto vale finirlo adesso.

    Un colpo, due colpi. Se avevo capito bene, questi animali era giusto più pericolosi di quelli nel mio mondo. Più grossi e veloci, ma non in grado di difendersi. La paura di quella magia ignota non mi aveva fatto valutare la possibilità che non ogni entità di questo mondo possa usarla. Dopo quei due, avrei passato il mirino sul lupo più a destra di quelli rimasti. Non ho particolari rimorsi nella caccia, ma questa poteva rivelarsi una caccia inutile, quello era il mio problema. Ma ormai avevo fatto il mio errore, e lo avrei portato a termine.

    Ormai col bersaglio puntato, sparai altri due colpi. Quattro in un lupo solo è uno spreco di munizioni, ma temevo che usarne una sola fosse rischioso nel caso il primo colpo mancasse. Improbabile, ma possibile. Sospirai, mentre cominciavo ad arretrare per cercare di ritornare verso Curtis e Matsumoto. Il pericolo lo avevo incrociato io, quindi non avrebbero dovuto avere problemi, ma lasciarli soli per troppo tempo non mi piace affatto come idea.

    Il mio occhio cadde per un attimo sul braccio, pieno di sangue.

    Anche questo è strano... Ho ucciso uno di loro, ma l'odore del sangue... Che siano più intelligenti?

    Sperai solo che non si rimangiassero la loro esitazione e paura durante la mia lenta camminata all'indietro.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda

    Riassunto: Echo spara due colpi alla testa del lupo ferito e altri due verso il lupo posizionato più a destra dei due rimasti sani, per poi cercare di allontanarsi senza perderli d'occhio in direzione dei due compagni.

    Note: ///
    Stato Fisico: Tagli profondi al braccio destro. (Medio)
    Stato Mentale: Attento, preoccupato.
    Energia: 70%

    Tecniche Usate://

    Equipaggiamento:
    C.Re.S v0.1 - Cybernetic Retaliator Suit (Armatura Completa)
    L'armatura che ricopre il corpo di Echo. Oltre ad essere come una vera e propria seconda pelle dopo essere stata indossata, ha una connessione con le armi del ragazzo, ed è quindi il requisito necessario per attivare le loro particolarità. In pratica, la C.Re.S è il pezzo centrale a cui gira attorno tutto il suo equipaggiamento.
      Tecniche:
    Armatura Adattiva
    L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
    [Difesa Variabile; Natura: Mista (Energetica/Fisica); Bersaglio: Personale]
      Estrazione Rapida [Estrazione Rapida delle armi]
    L'armatura assiste i movimenti del ragazzo, permettendogli di eseguire movimenti fulminei verso le armi che sono sintonizzate con l'armatura. Potendo localizzare perfettamente dove sono posizionate, l'armatura calcola la traiettoria più breve per permettere questa azione fulminea.
    [Estrazione Rapida delle armi]

    Corto Raggio - V-Blade (Spada Corta)
    Una spada corta di pregiata fattura. Modello unico, in quanto il combattimento ravvicinato non è consigliato normalmente, quantomeno se non hai una tuta protettiva come quella di Echo. Ha una lunghezza complessiva di cinquantacinque centimetri, di cui trentasette di lama e i restanti di elsa. La risonanza con la tuta C.Re.S può attivare il meccanismo presente sul filo della lama, creando del plasma alle estremità che rende la lama capace di tagliare i materiali più disparati.
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Fisica; Portata: Singolo]

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]

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    Sentii il rumore degli zoccoli del cavallo che sarebbe andato verso Echo, appoggiato alla nuda pietra mi sembrò di continuare a sentirli tramite la vibrazione. La speranza che quel cavallo lo potesse portare via sano e salvo dai lupi era flebile. Colpi d’arma da fuoco rimbombarono tutt’attorno, Echo stava dando tutto se stesso contro quei lupi, ne ero certo. Iniziai a fissare la terra innevata pensando alle varie possibilità, forse l’unica fattibile era allontanare Matsumoto dal pericolo dei lupi tornando sui nostri passi il più in fretta possibile. Echo sapeva quali erano i pericoli a cui sarebbe potuto andare incontro accettando questa missione, in quel momento dovetti accettare l’idea di dover abbandonare un compagno per il bene della missione. Mi girai verso Matsumoto pronto a dirgli di dover allontanarci da lì il più in fretta possibile, ma non feci in tempo ad aprire bocca che Matsumoto mi tirò il braccio e mi indicò qualcosa verso la strada.

    Due figure a cavallo, difficili da distinguere tra la neve, si dirigevano in questa direzione. Un dialogo con me stesso per valutare l’identità delle persone di fronte mi fece arrivare al da farsi:
    Sarebbero potuti essere dei viandanti che passavano di lì - no vedendo le tracce non avrebbero mai percorso questo sentiero.
    E se fosse l’aiuto di Quarion? - e come può essere, ho inviato solo poco fa Apollo.
    E se fosse quel maledetto ragno che non mi lascia in pace? penserà che voglio tornare da lei - ma che stai dicendo, smettila di pensare che il mondo giri intorno a te.
    Forse sono proprio il motivo per cui i lupi stanno scappando - effettivamente potrebbe essere, dei lupi giganti spaventati da due umani a cavallo ma non da tre poco dopo.
    L’unico modo per scoprirlo è avvicinarsi con cautela e chiedere aiuto, Echo è in pericolo e magari sono abitanti del nord, chi meglio di loro potrebbero aiutarci.

    Mi avvicinai alle figure con passo svelto, sventolai le braccia in aria per farmi vedere.
    ”Aiuto, un nostro compagno è stato attaccato da dei lupi più avanti, li sta combattendo tutto solo”

    Avvicinatomi abbastanza mi rincuorai vedendo un volto conosciuto, vidi Elay cavalcare uno dei due cavalli. Per fortuna quelle parole d’aiuto le avevo pronunciate in direzione di una persona che ha già vissuto delle disavventure con me e forse non si tirerà indietro come quella volta per salvare il ragazzino nella grotta.

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    Energia:
    100%


    Abilità:
    Trucchi del Mestiere:
    Data la sua esperienza da emissario e le spiccate abilità personali in campo sociale, tali da renderli particolarmente carismatico a prima vista, Curtis Winbringer ha imparato negli anni molte tecniche di persuasione, ragion per cui sarà per lui abbastanza semplice rendersi conto di esserne diventato bersaglio. Gli risulterà -ad esempio- quasi naturale intercettare bugie pronunciate coscientemente (senza utilizzo di tecniche attive) allo stesso modo di come gli capita di fare lui stesso, o di scoprire vere e proprie illusioni o tentativi di imposizione mentale. Non gli sarà comunque possibile per lui comprendere con precisione in cosa esattamente l'offensiva ricevuta consista. [Malia passiva di carisma: 5pt + Mindfuck-Alert passivo: 5pt + Lie Detector: 5pt + Spara-Balle passivo: 5pt + Trick Detector: 5pt]


    Scudo Mentale:
    Se attaccato, Curtis Winbringer sarà in grado di fermare qualsiasi colpo fisico a lui rivolto, come se si frapponesse uno scudo invisibile. Ovviamente gli sarà possibile solo se sarà effettivamente in grado di intercettare il colpo ricevuto in tempo, tramite vista o auspex vari. [Difesa fisica a consumo medio: 1pt]


    Scudo Mentale:
    Se attaccato, Curtis Winbringer sarà in grado di fermare qualsiasi colpo fisico a lui rivolto, come se si frapponesse uno scudo invisibile. Ovviamente gli sarà possibile solo se sarà effettivamente in grado di intercettare il colpo ricevuto in tempo, tramite vista o auspex vari. [Difesa fisica a consumo medio: 1pt]
    Sfera Psichica:
    Padrone della propria mente, Curtis è anche in grado di rendere in qualche modo "tangibile" il proprio pensiero: in questo caso, se in pericolo, riuscirà a tracciare mentalmente un cerchio con di area variabile avente lui stesso come centro, entro il quale ogni attacco energetico sarà smorzato o dissipato. Le dimensioni massime del raggio del confine mentale varieranno a seconda del consumo impiegato (5m x basso, 7m x medio, 10m x alto, 15m x critico). [Difesa energetica ad area, Variabile: 2pt]
    Egida Psionica:
    Curtis Winbringer è in grado di innalzare delle difese psicologiche in modo del tutto volontario, nel caso si senta vittima di un attacco mentale. Attraverso un lavoro di autoconvincimento ed autoipnosi, riuscirà il più delle volte a non sottostare alle altrui imposizioni mentali. [Difesa psionica Variabile: 2pt]


     
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