[H] Cold Borders

Atto II - Cross Borders

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Cra

    Group
    Staffer
    Posts
    4,626

    Status
    Offline
    mjo9om

    In mezzo alla neve


    Non di può mai stare tranquilli in questo semipiano, è una realtà che a giudizio del Numerologo è la legge universale che muove qualsiasi cosa.
    Dopo un breve riposo, più che altro per cercare di ammansire gli spiriti ancora scossi dall'incontro con il Re del Tempo, lo studioso ha recuperato i soliti averi da viaggio, oltre a capire per grandi linee dove sarebbero finiti e cosa avrebbero dovuto fare. Una missione di salvataggio, in prima battutata, ma probabilmente un interesse più a lungo termine. Assolutamente anche personale, visto i suoi piani per il Presidio Nord, il suo Presidio natale, eppure così martoriato dalla feccia demoniaca.
    Ti prego Giulietta, parlate.
    Eppure, nonostante le varie insistenze il suo corteo spiritico si è raccolto in un silenzio tombale. Nessuno di loro scalpita. Nessuno interagisce. Non una parola. Un mare fluttuante di nebbia che resta chiuso al suo Pastore, cosa che probabilmente non accadeva da anni ed anni.
    Sbuffa mentre il Numerologo si avvia a recuperare il novizio così da poter predisporre il sigillo di partenza. Per fortuna il corteo, per quanto silenzioso, risponde ancora ai suoi comandi. Non ha idea di cosa stanno complottando alle sue spalle, ma deve essere qualcosa di grosso. Si gode la pace transitoria.
    Approfitta della galoppata in compagnia del Signorotto per raccontargli del più e del meno riguardo la politica laputense, del suo ruolo di Ufficiale, degli interessi degli "Hush" e così via. Insomma un breve compendio di aggiornamento su "chi siamo, cosa facciamo, dove andiamo". Potrebbe scriverci un libro, glielo avrebbe proposto Giulietta, se solo gli parlasse.
    Quindi si, il demone chiamato Asmodeus pare sia a Najaza, in combutta con qualche altro demone e sicuramente è importante capire come la nobilità si stia muovendo. I rapporti delle famiglie e se si è creata qualche sacca di resistenza.
    Ed una schiera di spiriti gli danzano intorno molli, gli bisbigliano poche informazioni, poche parole, lo stretto indispensabile per autopreservare il Pastore da eventuali danni.
    Elay, temo che il nostro viaggio si sia appena movimentato.
    Gli anticipa prima che un figuro gli corra incontro a confermare quanto percepito. La situazione sembra tragica, ma prima di tutto vuole esser sicuro che abbia trovato le persone giuste.
    Siete voi coloro che sono stati inviati dall'Ambasciatore Quarion?
    Attenderà la risposta mentre scende da cavallo. Se ci sono lupi, essendo lui ben poco pratico, vuole evitare di esser disarcionato e morire sotto il cavallo. Si limita a lasciare le briglie al neo-arrivato a rapidamente si dirige verso il compagno sventurato contro i lupi. Apparentemente sembra un normale branco, forse a caccia, forse a difesa dei cuccioli, ma in ogni caso non è qualcosa con cui si possa scherzare.
    Con un gesto rapido della mano richiama a sè i suoi spiriti lasciandogli estrarre le carte del mazzo affilato di tarocchi. Carte che dovrebbero rapidamente serpeggiare a mezz'aria creando un cerchio intorno al Numerologo ed Echo. Un cerchio di lame che volteggiano per mantenere le giuste distanze di sicurezza. Spera che una "stranezza" simile costringa i lupi alla fuga.
    Forza, allontaniamoci! Siamo qui per aiutare!
    Preferirebbe evitare lo scontro, dar fondo dalle proprie energie, in una situazione climatica così svantaggiosa.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Tarlo di Kleptein (x2), Lacrima del Re (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 110%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

    Attive


    Scheda: Qui
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    95
    Location
    Parigi

    Status
    Offline


    Koldran
    Presidio Settentrionale, Endlos



    Il freddo mi avvolgeva silenzioso come un compagno fedele, portando calma fra i miei pensieri agitati. Tenni le redini con una mano guantata, passandomi l’altra sul viso, stirando la pelle intorno agli occhi e staccando poi qualche ciocca di capelli bagnati per il nevischio che s’erano appiccicate alla fronte. Passare dalle porte di Laputa era stato dolceamaro, come se l’esservi entrato il giorno precendente fosse il ricordo di un’altra vita, di un altro uomo; la magia dell’Ufficiale che ci aveva catapultati di nuovo nel cuore del Nord mi aveva appena scosso, e dubitavo che anche arrivarci a dorso di un grifone avrebbe potuto sortire un effetto maggiore. Erano successe così tante cose nel giro di così poche ore, ed ero venuto a conoscenza di verità tanto profonde che le cose intorno a me semplicemente sembravano accadere, al rallentatore, e tutto era avvolto da una patina surreale. Questo non significava che fossi meno presente a me stesso; il mio corpo era pronto e si adattò alla tormenta con un sospiro di sollievo. Finalmente era qualcosa che conoscevo bene, qualcosa a cui potevo reagire spontaneamente e con prontezza anche se i miei pensieri coscienti erano tutti distratti ed appuntati altrove.

    “Asmodeus, Demira, Jack, i demoni tra le fila dei nobili di Najaza, Lilith, Augustus ed Emeraude, il Re del Tempo, il sangue, le vite spezzate… E tutte quelle da tenere al sicuro.”

    Dovevo rendere grazie a quelle goccioline mezze ghiacciate che cercavano di farsi strada fra il colletto del mantello e la mia pelle, piccoli aghi glaciali che mi cucivano al presente impedendomi di fluttuare via. Mi sciolsi le spalle, cercando di scacciare con quel gesto anche la stanchezza residua. Le ore di sonno erano state poche, ma ero stato temprato da diversi giorni di viaggio ed ancor prima da infinite notti di studio; dormire poco non era un problema. Processare tutto il resto lo era. Ma, come per ogni cosa al mondo, avevo probabilmente soltanto bisogno di tempo, e di qualcosa con cui tenere occupate le mani. In fondo, forse, quella missione era una benedizione di qualche dio che s’era accorto di essere stato troppo capriccioso con me e che mi mostrava ora un po’ di compassione. Il vento freddo del Nord mi riportò i capelli bagnati dalla neve sulla fronte, e mi limitai a lasciarli lì, attratto dalle impronte che si stendevano di fronte a noi. Dapprima quelle seminascoste di tre cavalli, poi arrivati ad un bivio, le orme si mescolavano a quelle di un gruppo di lupi. Neanche di lupi comuni; a giudicare dalla loro grandezza e da quanto erano distanziate, sembravano impronte di alcuni esemplari molto grandi, e molto veloci. Correvano soltanto quando erano in pericolo… O peggio, quando erano a caccia in branco. Le orme dei cavalli però sembravano regolari, anche se seminascoste dalla tormenta.

    Aggrottai le sopracciglia. “Strano.”

    Non sembrava che le altre Ombre stessero fuggendo; forse non conoscevano il luogo selvaggio ed impervio che cavalcavano, e ne avevano sottovalutato i pericoli. Comprensibile; in fondo, un demone fa un po’ più paura di un branco affamato di lupi. Certo, comprensibile. Oltremodo sciocco comunque. Soltanto perché esistono predatori più infallibili e pericolosi, non bisognerebbe dimenticarsi di quelli concreti e vicini. Mi strinsi nel mantello, facendo un cenno di intesa all’Ufficiale, seguendolo con un silenzioso rispetto. Era un uomo sorprendente; più tempo condividevamo, e più lasciavo che la mia iniziale diffidenza si sciogliesse. Non potevo dire di nutrire ancora amicizia, ma sicuramente ora che ero a conoscenza di diversi fatti si era guadagnato la mia stima per le sue scelte di vita. Diedi un colpo deciso coi talloni alla povera bestia, considerando che stesse patendo il freddo e che fosse spaventata dal non vedere dove stesse andando. Guidai il cavallo con mano sicura, in modo che non scartasse e che aumentasse il passo. Le due Ombre e il loro protetto potevano essere già diventati la cena di quel branco di lupi, ma nel caso in cui quel dio fosse davvero misericordioso con me, forse potevamo ancora accorrere in loro soccorso.

    “Elay, temo che il nostro viaggio si sia appena movimentato.”

    Annuii il mio assenso, realizzando poi che l’Ufficiale non poteva sicuramente fissare il suo sguardo su di me.
    “Siamo qui per questo, Ufficiale”, risposi allora con un sorriso sbieco, tutt’altro che allegro. Non avevo ancora la confidenza per chiamarlo per nome, e preferivo mostrargli almeno a parole il rispetto sincero nascente per lui.

    Una rapida ricognizione mi aiutò ad avere un’immagine mentale di quanto stava accandendo, avvalorando la valutazione di Asensi; un corpo abbandonava la sua anima, e sperai ardentemente che non si trattasse di uno degli uomini per i quali ci eravamo mossi in soccorso. Anche se i miei occhi non potevano scorgere tutto con chiarezza, pareva che due uomini fossero lì da presso con un un’altra bestiola spaventata ed intirizzita; più in lontananza, il profilo di un uomo e di tre grandi lupi grigi. Tirai un sospiro di sollievo, realizzando che se quello era davvero il piccolo drappello che eravamo venuti a cercare sembravano essere tutti in vita.

    “Siete voi coloro che sono stati inviati dall'Ambasciatore Quarion?” chiese l’Ufficiale scendendo da cavallo. Non mi aspettavo che in quella landa desolata molti altri potessero arrischiarsi ad addentrarsi in una passeggiata nella tormenta, sicuramente non autoctoni, ma meglio fugare ogni dubbio. Scesi da cavallo anche io con un rapido, fluido gesto dettato dalla memoria del mio corpo; non avrei lasciato l’Ufficiale andare incontro a quelle bestie da solo, e se lì in mezzo c’erano più uomini ed i miei occhi mi stavano tradendo, altre due mani ed una lama in più ad aiutare sarebbero state utili. Non avrei rischiato che il mio cavallo restasse ferito o azzoppato; l’ultima cosa che desideravo era muovermi per il Koldran a piedi, anche se sospettavo che l’Ufficiale Asensi avrebbe potuto aiutarci a muoverci più rapidamente senza essere costretti a congelare sulla Dorsale del Drago.
    Un uomo si era avvicinato, sbracciandosi; era così vicino che vidi l’Ufficiale lasciargli le redini prima di correre in soccorso di chi fosse in balia dei lupi.

    “Aiuto, un nostro compagno è stato attaccato da dei lupi più avanti, li sta combattendo tutto solo”

    Un motivo in più per non perdere altro tempo. Una fastidiosa sensazione familiare mi pungolava i pensieri, e fermò il mio scatto rapido in avanti. I miei occhi si strinsero in una fessura, mentre la mano già pronta sull’elsa della spada si costringeva a rallentare il suo movimento. Come dicevo, era stupido non prestare attenzione agli elementi dell’ambiente circostanti, specie quelli che si conoscevano già. Ed io, quella voce la conoscevo bene. Trattenni un’imprecazione fra i denti.

    “Ancora questo sprovveduto chiacchierone, ed ancora sul Koldran!”

    Cominciai a chiedermi se il dio piuttosto che misericordioso fosse soltanto ironico e divertito.

    Quell’uomo attirava guai come fosse un parafulmine, e sembrava avere una straordinaria predilezione per le montagne del Drago di Pietra. Una parte di me sospirò, convinta che non potesse davvero essere possibile che quell’uomo fosse una delle due Ombre. Forse però poteva essere colui che le due Ombre proteggevano – cosa per me altrettanto inspiegabile. Lasciai che il freddo del Nord congelasse la mia sorpresa, il mio disappunto e la mia curiosità, lasciando fra le mani di Curtis anche le mie redini.

    “Tienile salde, Curtis. Non lasciarli scappare, e stai al riparo” , gli dissi, prima di scattare in avanti, senza rivolgergli un altro sguardo. Ci sarebbe stato tempo anche per quello. Non sapevo se mi aveva riconosciuto, ma sperai ardentemente che riconoscesse la serietà e l'urgenza nelle mie parole.

    Si udirono dei colpi nell’aria, un guaire, l’odore del sangue; ogni mio senso era in allerta, l’adrenalina aveva cominciato il suo familiare giro di ricognizione nelle mie vene. L’Ufficiale stava cercando di offrire aiuto ed una via di fuga ad un uomo che mi sarebbe sembrato la guardia meglio protetta al mondo, se non fosse stato per la ferita da cui grondava sangue e per quella strana arma spaventosa che imbracciava. Vedevo carte di tarocchi ruotare fra la neve, e se non ne avessi vista una affilata tagliare la gola di Jack soltanto poche ore prima mi sarei chiesto se l’Ufficiale Asensi non fosse impazzito. Avvicinandomi mi sembrava di vedere una creatura ferita, esanime, ed altri due lupi così grandi che una loro zampa avrebbe potuto tranquillamente spezzare un albero giovane. La neve che turbinava mi impediva di scorgere chiaramente i musi delle due creature, ma più che panico provai calma: agire aveva finalmente messo a tacere il disastro che avevo fra i pensieri, rendendomi più libero di quanto fossi mai stato. I lupi ringhiavano, ma non attaccavano. Forse il lupo morto al nostro arrivo era il loro alpha, ed erano confusi e disorientati, probabilmente consci di non essere più in superiorità numerica davanti ad una preda facile. Se non avessero provato ad attaccarci, avrei provato a risparmiare la vita a creature fiere, figlie del Nord tanto quanto lo ero io; perchè ucciderli? Non c’era nobiltà o giustizia in questo. Mi avvicinai all’Ufficiale e al guerriero, pronto a coprire loro le spalle ed a proteggerli con la mia lama se i lupi avessero provato a seguirli nel loro percorso per mettersi al riparo insieme a Curtis, all’uomo che era con lui ed ai nostri cavalli.


    <div style="border: 3px solid rgb(147, 101, 255); width:610px; float: justify; text-align:center; font-size: 15px; line-height:25px; font-family: Arial; padding-left: 5px; padding-right: 5px">

    Scheda Elay

    Legenda colori:
    “Parlato”
    “Pensato”
    Testo

    Energia:
    100%

    Equipaggiamento:
    Sanguigna | Licht – Spada in acciaio temprato | Filtro ermafrodita | Pozione dell’amicizia

    Abilità Passive:
    Mindfuck-alert (Auspex) | Radar (Auspex) | Soulfeeling (Auspex spiritico) | Brighteyes (resistenza spontanea a luci molto intense)

    Abilità Attive:
    -


    Edited by GreyFox - 28/9/2020, 01:27
     
    Top
    .
  3.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous

    YAYoePY

    Koldran, Dorso del Drago di Pietra.
    Presidio Settentrionale, Endlos.

    Con un chiaro guaito, il primo lupo cadde nella neve, esanime, diversamente da un altro che, in qualche modo, riuscì a schivare l'ultimo colpo, rimanendo tuttavia ferito dal precedente. Lo schizzo di macchie dense e rosse ne fu la prova evidente, assieme ai suoi versi di dolore e rabbia, che si mescolarono alle voci ed i passi dei rinforzi che giungevano con curioso ed inaspettato anticipo.

    Nonostante fosse ormai chiaro l'aver a che fare con creature abbastanza comuni -tralasciando la mole spaventosa rispetto ai "cugini" presenti negli altri Presidi- la scarsa visibilità e l'evidente mancanza d'informazioni chiare sul perché si fossero tutti trovati coinvolti in quel conflitto non avevano permesso troppa lucidità di pensiero, nemmeno fra gli umani, ed ambo le parti avevano agito -chi più, chi meno- d'istinto, nella più classica delle lotte alla sopravvivenza. A modificare gli eventi era tuttavia stata l'azione dell'Ufficiale Asensi che, dando priorità massima alla protezione di un sottoposto, si era limitato a spaventare le bestie rimaste, già ferite e probabilmente agitate; osservando con i propri occhi il mazzo di carte del Numerologo che si sollevava innaturalmente come una barriera -infatti- le bestie superstiti parvero rabbrividire, indietreggiando, quasi riuscissero ad avvertire che qualcosa non andava. Quando poi videro altri umani pararglisi contro, diedero un colpo di reni, voltandosi e dandosi alla fuga sull'unico lato della montagna disponibile: un sentiero che le avrebbe condotte dritte alla cima. Anche quello sarebbe potuto apparire un comportamento abbastanza fuori dagli schemi... ma almeno la lotta poteva dirsi conclusa, ed il rischio di perdere la vita rimandato alla prossima disavventura.

    Il primo a rallegrarsi dello scampato pericolo fu proprio Hitomaro Matsumoto che, cedendo al tremore delle proprie gambe, si trovò a carponi sulla neve, respirando con affanno, ma mostrando il tipico sorriso di chi si sentiva benedetto dagli dei.
    In quello stato, riuscì a pronunciare una parola soltanto: -...grazie.

    Turno 6
    Chiedo super perdono per il ritardo, ma ero in pieno trasloco e delirio. Ora cercherò di recuperare tutto.

    Siete riusciti a far fuggire i lupacchioni, che invece di scendersene da dove sono arrivati (forse a causa del fatto che bloccavate la strada), hanno preso la strada che va alla cima della montagna, territorio solitamente poco battuto da quel tipo di creature. Poco importa, comunque, e forse è meglio così: la vostra meta dovrebbe trovarsi in qualche passo a valle, ed intuitivamente sarebbe il caso di tornare indietro e scendere la montagna.

    Avete modo adesso di parlare fra di voi, rimettervi sulla strada, proporre altri percorsi. Ricordate che Matsumoto non sa una cippalippa della vostra missione "ufficiosa", e che ufficialmente è lui ad avere l'ultima parola. Potete comunque provare a convincerlo, nel caso abbiate un piano.

    PS: murhy, occhio a non inserire in spoiler le tecniche attive quando non le usi. In genere nello specchietto si inseriscono solo passive e oggetti in possesso.

    Postare entro il: 12 ottobre, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, sapete dove trovarmi.

     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    722

    Status
    Anonymous
    [H] [Cold Borders]


    Altri quattro colpi portarono con sè un altro lupo morto, arrivando a quota due animali uccisi, e un terzo ferito. Il che mi faceva semplicemente rendere conto di quanto tutto quel mio pensare fosse stato quasi stupido. Quasi, perchè poi arrivò la vera stranezza a ricordarmi che non tutte le mie paure erano infondate.

    Delle carte cominciarono a rotearmi attorno, senza alcuna spiegazione. Le mie spalle erano ancora rivolte verso la direzione di Matsumoto, e tutto quel trambusto mi aveva fatto ignorare i passi in avvicinamento. Feci per spostare il mirino dietro di me, ancora pronto a combattere, immediatamente pensando ad un agguato, ma a fermarmi furono le parole di una persona che era chiusa dentro a quelle carte con me.

    Forza, allontaniamoci! Siamo qui per aiutare!

    Hah... finalmente qualcuno di utile. - Sorrisi leggermente, notando anche un altro arrivo assieme a lui. Due nuove facce estranee. Il problema era un altro. Tornando dal povero cartografo che sembrava sfinito dalla tensione, il gruppo ebbe modo di riprendersi per un attimo. Lanciai uno sguardo eloquente a Curtis, che avrebbe tranquillamente potuto vedere anche dal visore.

    Passami le bende, se lascio la ferita al gelo non migliorerà.

    Per fortuna l'armatura si può scomporre parte per parte, quindi non ci sarebbe stato il problema di togliersi tutto e soffrire il freddo. I danni erano ormai fatti, ma potevo rattopparli, e assicurarmi di non perdere un braccio nel freddo era la scelta migliore al momento. Presi questa pausa come occasione per squadrare i nuovi arrivati.

    Siete arrivati in anticipo. - Sogghignai. Nessuno di noi aveva mandato una richiesta di soccorso, e anche se Curtis lo avesse fatto, non avevano uan ricetrasmittente e nemmeno una magia del genere. Quindi, avevano scoperto del nostro bisogno in un altro modo. Tralasciai per evitare che rispondessero ad una domanda che avrebbe potuto far insospettire il nostro protetto per tornare a guardare Curtis.

    Tieni. - Estraendo la spada corta dal fodero dell'armatura, la passo verso Curtis. - Tienila bene e salda. Anche se non ti avessero mai insegnato a combattere, una lama è una lama, basta colpire per fare male. Se la perdi o la rompi, la aggiungo al tuo conto.

    Certo, saper colpire aiutava molto, ma non volevo dirlo. Perchè non volevo inimicarmelo senza ragione, e perchè volevo che collaborasse senza troppe storie al prossimo scontro. Non se ne sarebbe uscito con la pelle perfetta senza fare niente. Ci avevano mandato assieme, e avremmo lavorato assieme.

    Tornai ad osservare gli altri due.

    Mi chiamo Echo, ad ogni modo. Ben trovati. - La frase uscì quasi sarcastica, seppure non lo fosse. Sperava anche che i due capissero che voleva sapere chi li aveva indirizzati da loro, ma era una domanda troppo sottointesa e non sperò in un risultato.

    Il mio sguardo si fermò un'ultima volta su l'unico ignorato fino a quel momento, Matsumoto. A lui rivolsi una domanda.

    Cosa dici di fare? I lupi hanno preso la strada per salire. Hai visto che posso occuparmene volendo, ma le munizioni costano e non sono infinite. - Gli dissi, rinfoderando l'arma da fuoco al suo posto sull'armatura. - Per cui, consiglierei di cercare di evitare altri pericoli.

    Nel frattempo, avrei fasciato con attenzione la ferita, operazione di base che per fortuna insegnavano durante i corsi di primo soccorso nell'addestramento. Non ci avranno insegnato molto, ma come sopravvivere fino all'arrivare ad un ospedale era la nostra specialità.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda

    Riassunto: ///

    Note: ///
    Stato Fisico: Tagli profondi al braccio destro. (Medio)
    Stato Mentale: Attento, preoccupato.
    Energia: 70%

    Tecniche Usate://

    Equipaggiamento:
    C.Re.S v0.1 - Cybernetic Retaliator Suit (Armatura Completa)
    L'armatura che ricopre il corpo di Echo. Oltre ad essere come una vera e propria seconda pelle dopo essere stata indossata, ha una connessione con le armi del ragazzo, ed è quindi il requisito necessario per attivare le loro particolarità. In pratica, la C.Re.S è il pezzo centrale a cui gira attorno tutto il suo equipaggiamento.
      Tecniche:
    Armatura Adattiva
    L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
    [Difesa Variabile; Natura: Mista (Energetica/Fisica); Bersaglio: Personale]
      Estrazione Rapida [Estrazione Rapida delle armi]
    L'armatura assiste i movimenti del ragazzo, permettendogli di eseguire movimenti fulminei verso le armi che sono sintonizzate con l'armatura. Potendo localizzare perfettamente dove sono posizionate, l'armatura calcola la traiettoria più breve per permettere questa azione fulminea.
    [Estrazione Rapida delle armi]

    Corto Raggio - V-Blade (Spada Corta)
    Una spada corta di pregiata fattura. Modello unico, in quanto il combattimento ravvicinato non è consigliato normalmente, quantomeno se non hai una tuta protettiva come quella di Echo. Ha una lunghezza complessiva di cinquantacinque centimetri, di cui trentasette di lama e i restanti di elsa. La risonanza con la tuta C.Re.S può attivare il meccanismo presente sul filo della lama, creando del plasma alle estremità che rende la lama capace di tagliare i materiali più disparati.
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Fisica; Portata: Singolo]

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]

    Altro:
    Corda, Acciarino, Bisacce con acqua, Razioni di cibo, Bende, Sacchi a pelo, Pergamene ed inchiostro (Tutto sul terzo cavallo)

     
    Top
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    52

    Status
    Anonymous

    Koldran ● Dorso del Drago di Pietra
    Presidio Settentrionale ● Endlos



    hiclipart-com-18


    “Siete voi coloro che sono stati inviati dall'Ambasciatore Quarion?”
    Disse l’uomo dai capelli mossi. Le parole mi suonarono così strane, la prontezza dell’aiuto era impressionante. Forse Apollo era magico, pensai, oppure Quarion aveva già mandato qualcuno ad aiutarci.
    ”Sì, il mio compagno è laggiù con dei lupi. Non perdete tempo. andate!” Presi le redini dei cavalli dei nuovi arrivati. Spostai i cavalli in un posto sicuro per evitare che scappassero ed iniziai a rassicurare il signor Matsumoto. Nella mia testa passarono varie immagini di Echo ferito in più modi e sperai di non doverlo dare per morto. Forse se l'è cavata solo con qualche graffio pensai. cercando di non perdermi d'animo. D’urgenza cercai le bende tra gli oggetti che avevamo caricato, frugai velocemente. Non sentii più colpi provenire dal campo di battaglia, sembrava fosse tutto finito. Speravo ancora in un buon risultato quando trovai le bende. Cominciai a muovermi verso il campo di battaglia ma il mio compagno ed i nuovi arrivati furono più rapidi di me nel tornare indietro. Rimasi fermo ad osservare Echo, quasi incredulo per la sua sopravvivenza.

    "Passami le bende, se lascio la ferita al gelo non migliorerà."

    Con le bende in mano mi avvicinai e cercai di abbracciarlo per la gioia di vederlo in fin dei conti bene.
    ”Avrei voluto aiutarti in qualche modo” gli sussurrai all’orecchio con gli occhi lucidi. Mi staccai subito dopo e passai le bende lasciandolo fare. Echo sembrava essere bravo nel medicarsi da solo, purtroppo avrei fatto solo danni se avessi provato ad aiutarlo.

    "Siete arrivati in anticipo." disse Echo

    ”Come avete fatto ad essere così celeri dopo la mia richiesta di soccorso?” aggiunsi.
    ”Per il signore che non mi conosce mi presento”- dissi guardando l’uomo dai capelli mossi. Mi chinai leggermente per accennare un inchino formale. ”Io sono Curtis Winbringer, il signore qui di fianco si chiama Matsumoto Hitomaro, stiamo scortando il cartografo per queste desolate terre” proseguii. Allo stesso tempo cercai di incontrare gli occhi di Elay facendo uno sguardo ambiguo per fargli capire che quello di cui parlo non era il nostro unico obiettivo.

    Echo mi porse una spada e la presi.

    Ricordai l'ultima volta che avevo preso in mano una spada, durante le lezioni del maestro De la Cueva. Soltanto pochi mesi prima avevo lasciato la mia bellissima spada Kalia a lui. "Non mi servirà a nulla nel mio viaggio", gli avevo detto così al momento del commiato. Uno dei miei pensieri più stupidi, realizzai con amarezza. Credevo che il mio maestro ne avrebbe fatto un uso migliore del mio, e che le mie parole sarebbero state un'arma sufficiente e decisamente più utile delle mie ancora un po' goffe movenze con in mano una lama. "Forse non avrei dovuto lasciarla lì tanto impunemente." In quel momento mi ripromisi di tornare a Istvan a riprendere Kalia.

    ”C’è comunque qualcosa che dovete sapere: quei lupi che avete combattuto stavano scappando da qualcosa. Probabilmente avrete incontrato la causa della loro fuga se questa li stava inseguendo. Comunque è ora di tornare indietro, visto che qui siamo ad un vicolo cieco. l’idea di trovare un posto sicuro per ripararci per la notte direi possa piacere a tutti, no?”


    hiclipart-com-18





    Energia:
    100%


    Abilità:
    Trucchi del Mestiere:
    Data la sua esperienza da emissario e le spiccate abilità personali in campo sociale, tali da renderli particolarmente carismatico a prima vista, Curtis Winbringer ha imparato negli anni molte tecniche di persuasione, ragion per cui sarà per lui abbastanza semplice rendersi conto di esserne diventato bersaglio. Gli risulterà -ad esempio- quasi naturale intercettare bugie pronunciate coscientemente (senza utilizzo di tecniche attive) allo stesso modo di come gli capita di fare lui stesso, o di scoprire vere e proprie illusioni o tentativi di imposizione mentale. Non gli sarà comunque possibile per lui comprendere con precisione in cosa esattamente l'offensiva ricevuta consista. [Malia passiva di carisma: 5pt + Mindfuck-Alert passivo: 5pt + Lie Detector: 5pt + Spara-Balle passivo: 5pt + Trick Detector: 5pt]




     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    95
    Location
    Parigi

    Status
    Offline


    Koldran
    Presidio Settentrionale, Endlos



    I lupi ci rivolsero un’ultima occhiata, e se la mia vista non fosse stata offuscata dalla neve avrei potuto arrischiarmi a dire che fossero spaventati. Decisero di proseguire lungo il sentiero, in salita; erano ormai pochi, feriti, e probabilmente senza un capobranco. Ad ogni modo, il loro comportamento fu abbastanza strano da farmi aggrottare la fronte. A maggior ragione in un momento di confusione avrebbero dovuto tornare in un luogo a loro familiare piuttosto che addentrarsi ancora su quella strada che sembrava portare in cima alla montagna; non avrebbero trovato chissà cosa da mangiare, né rifugi dal freddo sempre più pungente. Certo, le nostre armi avrebbero potuto fare loro parecchio male, ma i lupi avrebbero potuto scappare tanto rapidamente da non farsi attaccare. Così assorto nelle mie riflessioni, lasciai che il dialogo fra il soldato e l’Ufficiale si srotolasse alle mie spalle come un tappeto sulla landa fredda del Koldran, senza prendervi parte. Nella lettera ricevuta da Asensi si parlava di pericoli demoniaci, ed uno strano presentimento non mi lasciava godere di quella che sembrava una piccola vittoria, un momento tranquillo. Doveva esserci qualcosa di più, qualcosa di peggio, e non doveva neanche essere troppo lontano.
    Seguii lentamente ed a spalle dritte i due, fino a trovare nuovamente Curtis, i cavalli ed un occhialuto uomo che tremava come una foglia.

    “...grazie.”

    Allungai una mano per aiutarlo ad alzarsi, facendogli un serio cenno col capo.
    “Avreste fatto altrettanto per noi, signore.”

    Continuai a guardarmi intorno con aria assorta, ma non sembrava ci fossero pericoli incombenti su di noi per il momento. Recuperai le redini del mio cavallo, facendogli una carezza sul muso. Meglio avere una via di fuga a portata di mano, in ogni caso. Non mi piaceva molto stare lì.

    "Siete arrivati in anticipo." proruppe l’uomo con addosso un’armatura che non avevo mai visto prima; riuscivo ad immaginarlo come uno delle due Ombre, decisamente avremmo avuto bisogno anche di capacità ed armi non convenzionali. Ma proprio non riuscivo a capire chi mi sembrasse più fuori posto in quella landa gelata fra Winbringer e l’uomo scosso che aveva tutta l’aria di essere uno studioso.

    “Come avete fatto ad essere così celeri dopo la mia richiesta di soccorso?”

    Scoccai uno sguardo divertito accompagnato da un sorrisetto ad Asensi; dovevo ammettere che le carte nella manica dell’Ufficiale erano un modo interessante per spostarsi tanto velocemente. “Dormendo poco”, risposi con un sorriso sardonico, per il puro gusto di vedere che faccia avrebbe fatto il signor Winbringer. “Temo comunque che nessuno di noi abbia ricevuto una vostra richiesta di aiuto”, proseguii poi, seriamente.

    Intanto la guardia sembrava essere riuscita a fasciarsi con una benda passatagli da Curtis, smettendo di lasciare goccioline vermiglie sul manto candido.

    “Mi chiamo Echo, ad ogni modo. Ben trovati.”

    Curtis si presentò a sua volta, a beneficio dell’Ufficiale Asensi, e rese noto ad entrambi sia il nome che il lavoro dell’uomo che avevo aiutato ad alzarsi. Ormai c’erano pochi dubbi: Curtis ed Echo lavoravano effettivamente insieme, ed eravamo stati mandati in tutta fretta a cercare di proteggere entrambi. Cercai di seppellire una risatina nervosa al pensiero d’essere appena entrato a far parte di un’organizzazione che sembrava reclutare senza un vero criterio le nuove leve, ma cominciai a capire il perché della prudenza dell’Ufficiale Asensi nei miei confronti; dopottutto, ci eravamo conosciuti da poche ore ed in circostanze ben più strane.

    “Piacere di conoscervi. Io sono Elay Vos”, dissi, rivolgendo agli uomini sconosciuti con cortesia.

    Mi spostai poi nel mezzo della stradina, rivolto dalla direzione da cui eravamo appena arrivati e che i lupi avevano evitato tanto accuratamente.
    “Cosa dici di fare? I lupi hanno preso la strada per salire. Hai visto che posso occuparmene volendo, ma le munizioni costano e non sono infinite. Per cui, consiglierei di cercare di evitare altri pericoli.” disse Echo a Matsumoto. Aveva effettivamente senso, anche se dubitavo che i pericoli fossero finiti, per noi, a meno di teletrasportarci tutti altrove.

    “In effetti non è saggio restare qui. Non so dove foste diretti di preciso, seguendo la via verso la vetta della montagna.”, aggiunsi alle parole degli altri due. Poi realizzai che le due Ombre stavano accompagnando un cartografo, probabilmente alla ricerca di un punto di vista privilegiato per disegnare le sue mappe. “Anche raggiungendo un punto sufficientemente alto, dubito che con questa neve lei riuscirà a vedere molto, sono spiacente.”

    Curtis rincarò la dose un secondo dopo, riportandomi alla mente il reale motivo per cui io e l'Ufficiale eravamo lì: “C’è comunque qualcosa che dovete sapere: quei lupi che avete combattuto stavano scappando da qualcosa. Probabilmente avrete incontrato la causa della loro fuga se questa li stava inseguendo.”

    Certo non potevamo starcene lì, tantomeno salire sulla vetta della montagna, dove avremmo trovato più freddo e meno vie di fuga. Non ero per niente ansioso di gettarmi fra le braccia di qualunque cosa stesse inseguendo senza paura un branco di lupi, però…

    Rivolsi uno sguardo ad Asensi, ed in qualche modo mi calmò l’animo. Sapevo che se avessimo davvero incrociato i passi di qualche creatura ultraterrena ci saremmo sentiti probabilmente in sua balia, come era accaduto soltanto poche ore prima al Cappio di Bronzo, ma stavolta non ero ignaro di cosa si aggirava per il semipiano, grazie all’Ufficiale. La conoscenza mi ha sempre aiutato a stemperare le insicurezze e la paura, e dovevo ad Asensi la calma che riuscivo a mantenere in quel frangente. Quasi cominciai a convincermi che incontrare un altro demone avrebbe potuto in qualche modo essere positivo, facendo ancora più luce sul problema che avevo appena cominciato a svelare. Mossi qualche passo nervoso per evitare che il freddo mi si appiccicasse addosso.
    Rivolsi uno sguardo agli uomini che avevamo appena incontrato, chiedendomi quanto ne sapessero loro.

    Feci un altro passo nella direzione dell’Ufficiale Asensi, l’uomo nel gruppo da cui sentivo di dipendere in qualche modo. “Non so da cosa scappassero i lupi…” - proruppi, con uno sguardo denso di significato - “... e non ho fretta di scoprirlo, ma credo che dovremmo comunque muoverci verso quella direzione. Cosa ne pensa lei, Ufficiale?”


    <div style="border: 3px solid rgb(147, 101, 255); width:610px; float: justify; text-align:center; font-size: 15px; line-height:25px; font-family: Arial; padding-left: 5px; padding-right: 5px">

    Scheda Elay

    Legenda colori:
    “Parlato”
    “Pensato”
    Testo

    Energia:
    100%

    Equipaggiamento:
    Sanguigna | Licht – Spada in acciaio temprato | Filtro ermafrodita | Pozione dell’amicizia

    Abilità Passive:
    Mindfuck-alert (Auspex) | Radar (Auspex) | Soulfeeling (Auspex spiritico) | Brighteyes (resistenza spontanea a luci molto intense)

    Abilità Attive:
    -
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Cra

    Group
    Staffer
    Posts
    4,626

    Status
    Offline
    mjo9om

    In mezzo alla neve


    Come al solito, come è stata tutta la sua vita, la tranquillità è qualcosa di molto sottovalutato. Almeno i lupi decidono di desistere rapidamente. Forse in fuga da qualcosa, come suggerito dal Nobile, o forse solo spaventati per i danni subiti. In ogni caso è grato di sapere che non ci sono state ripercussioni eccessive ai danni del gruppo, sembra che sono arrivati in tempo, seppur per altri motivi.
    Il mio nome è Augustus Asensi, Ufficiale di Laputa, seppur nativo di queste zone.
    Si presenta sistemandosi gli occhiali sul viso pallido. Come suggerito da Elay, in realtà, la loro presenza in questi luoghi è dovuta ad altri motivi e certo non si lascia scappare lo sguardo del Nobilotto verso Elay che pare già conoscere, forse meglio così.
    Tramite la telecinesi ed uno svolazzo della mano va a riporre le carte-lame al suo fianco, ripiegandole nella sua dimensionetasca. Successivamente, affidandosi al suo sciame spiritico oggi ancora molto silenzioso cercherà di creare un ponte mentale verso i due reclutati di Quarion.
    Conosciamo il vero motivo della vostra missione.
    Un tocco telepatico leggero, giusto per rendere noto al gruppo che sono tutti dalla stessa parte. Intanto si avvicina alla guardia reclutata da Quarion, che si presenta con il nome di Echo, si concentra brevemente cercando di cedere il suo potere ad uno degli spiriti del corteo.
    Non ci sarà bisogno di bende.
    Numerologia, dieci.

    E cercando così di plasmare lo spirito secondo i dettami del numero corrispondente al cerchio, invierà quest'ultimo verso Echo. Lo spirito dovrebbe penetrare nelle ferite del soldato e le dovrebbe rapidamente sanare. Non può permettersi di avere feriti nel gruppo, in particolar modo in caso di condizioni così impervie.
    Conclusa la sua cura, ed ascoltati i pareri dei presenti, si avvicina verso il cartografo per prendere una decisione sul da farsi.
    L'Ambasciatore ci ha inviato a vostro supporto, in quanto alcune sentinelle hanno riportato la presenza in zona di entità malefiche. Ben più pericolose rispetto ai lupi che stavate affrontando.
    Non vuole spaventare i presenti, ma prepararli al pericolo che dovranno affrontare. Magari sono proprio i sopracitati demoni da cui scappavano i lupi. E' una possibilità da non scartare così a cuor leggero. Sospira massaggiandosi le tempie.
    Temo Signor Elay che abbia ragione. Restare qui al freddo non è certamente funzionale. Dovremo salire per avere una migliore visuale, per quanto limitata dal tempo, o tornare su una delle strade maestre. Ricordo che diversi carovanieri parlavano di una struttura in un passo qui vicino, una struttura sicura verso cui potremmo dirigerci ed utilizzare come base per poi continuare con la vostra missione. Signor Cartografo, è d'accordo?
    Cerca di esporre la sua proposta in tranquillità, come se gli fosse appena venuta in mente, e spera vivamente che il suo grado e la sua influenza, oltre che la situazione siano sufficienti a convincere il Cartografo. Avere una base sicura è una necessità, così come giungere al passo dove è presente una delle basi dei cavalieri, è fondamentale per il gruppo di Ombre. Spera di riuscire a prendere due piccioni con una fava.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Tarlo di Kleptein (x2), Lacrima del Re (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 110-10=100%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

    Attive
    ۸ Numerologia: 10, Cerchio
    Attraverso lo studio delle pratiche occulte Augustus è divenuto padrone di una strana arte magica che sfrutta contemporaneamente la manipolazione della materia, degli spiriti e della mente.
    Richiamando a sè uno spirito e bisbigliandogli il numero undici Augustus è in grado di plasmare lo spirito secondo quelli che sono i dettami associati al numero.
    Dieci è il numero del cerchio, del ritorno e del continuo ma anche della completezza e della divinità. Ispirato da questo numero uno spirito si dirigerà verso un bersaglio curando le sue ferite o rimuovendo eventuali malattie e veleni.
    Tipologia: Attiva (cura ferite o cura malattie/veleni)
    Consumo: Variabile (Medio) per Cura Ferite / Medio per Malattie e Veleni
    Durata: Un turno

    Scheda: Qui
     
    Top
    .
  8.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous

    YAYoePY

    Koldran, Dorso del Drago di Pietra.
    Presidio Settentrionale, Endlos.

    Cosa dici di fare? I lupi hanno preso la strada per salire. Hai visto che posso occuparmene volendo, ma le munizioni costano e non sono infinite. - fece notare Echo, e nessuno avrebbe potuto dargli torto - Per cui, consiglierei di cercare di evitare altri pericoli.
    Matsumoto annuì in silenzio. Dopotutto, vista la sua storia personale ed il suo modo di gestire le situazioni di pericolo, non poteva che essere un uomo almeno previdente. In ogni caso, si presentò come gli altri ai rinforzi, aggiungendo alle frasi di circostanza un profondo inchino, tipico delle popolazioni occidentali, per chi già conosceva abbastanza Endlos.
    “In effetti non è saggio restare qui. Non so dove foste diretti di preciso, seguendo la via verso la vetta della montagna. Anche raggiungendo un punto sufficientemente alto, dubito che con questa neve lei riuscirà a vedere molto, sono spiacente.” “C’è comunque qualcosa che dovete sapere: quei lupi che avete combattuto stavano scappando da qualcosa. Probabilmente avrete incontrato la causa della loro fuga se questa li stava inseguendo.” “Non so da cosa scappassero i lupi... e non ho fretta di scoprirlo, ma credo che dovremmo comunque muoverci verso quella direzione. Cosa ne pensa lei, Ufficiale?”

    L'Ambasciatore ci ha inviato a vostro supporto, in quanto alcune sentinelle hanno riportato la presenza in zona di entità malefiche. Ben più pericolose rispetto ai lupi che stavate affrontando. A parlare fu quello che gli altri chiamavano "Ufficiale". Il cartografo rimase qualche attimo ad osservarlo, prima di ricordare di averlo visto in un dipinto abbastanza recente, raffigurante l'incoronazione del nuovo Alfiere Errante. A quel punto si domandò cosa facesse una tale personalità nella sua scorta. Il pericolo era tanto grave? Quanto valeva quella missione, per inviare un Ufficiale di Presidio? Temo Signor Elay che abbia ragione. Restare qui al freddo non è certamente funzionale. Dovremo salire per avere una migliore visuale, per quanto limitata dal tempo, o tornare su una delle strade maestre. Ricordo che diversi carovanieri parlavano di una struttura in un passo qui vicino, una struttura sicura verso cui potremmo dirigerci ed utilizzare come base per poi continuare con la vostra missione. Signor Cartografo, è d'accordo?

    A quel punto, non restava che assecondare quel ragionamento: Matsumoto sospettò di non aver chiari tutti i passaggi del loro compito, ma preferì fidarsi. Anche perché si sentiva stanco, infreddolito e decisamente spaventato.
    -Se non ricordo male, se scendiamo a valle, i sentieri di questa zona dovrebbero confluire in uno soltanto, che è la via principale verso Nord-Ovest- rispose, ricorrendo alle proprie conoscenze professionali -...quindi ci basterebbe scendere a valle, e prima o poi dovremmo incontrare qualcosa.
    Non restava quindi che tornare indietro... e sperare di raggiungere un riparo prima che le avversità potessero aver la meglio su di loro.

    png

    Più tardi...

    Dopo aver provato a recuperare oggetti e cavalli, il gruppo avanzò lungo la via già percorsa, rallentato da venti gelidi e foschia per tutto il nevischio sollevato. Raggiunsero in relativa tranquillità il bivio privo di indicazioni, prendendo la via precedentemente scartata. Trascorse così almeno un'altra ora di cammino, finché -improvvisamente- un odore pungente e disgustoso raggiunse le loro narici, nonostante il freddo tendesse a ridurre l'effetto di certi effluvi.
    Si trattava di un odore decisamente sgradevole, per nulla simile al dolce profumo di cibo o piante, lontano anni luce dal retrogusto chimico di un qualche prodotto alchemico o carburante tecnologico. Era pungente, fastidioso... si trattava forse di sporcizia? Una discarica? Una fossa comune? La visuale disturbata non poté suggerire alcunché, tuttavia un paio di ombre si affacciarono da quella coltre umida e fredda, e diedero l'impressione andar loro incontro. Non erano enormi, ma piuttosto minute: in lontananza parvero certamente appartenere a una qualche creatura umanoide, considerando che si muovevano in posizione eretta, anche se piuttosto lentamente e con una certa difficoltà.

    Con la vicinanza sempre maggiore -però- i dettagli iniziarono a diventare evidenti e a rendere tutta quella situazione sempre più inquietante. Si trattava innanzitutto di due bambini: una sorellina di circa dieci anni ed un fratellino molto più piccolo. Avevano capelli corvini -tipici di quelle terre- e spettinati, oltre che pelle estremamente chiara... di un bianco freddo, quasi livido. Ed erano soli.
    Gli abiti molto semplici e dalle stoffe grezze -strappati in più punti- davano l'idea che non fossero di ceto alto: probabilmente si trattava di abitanti di un qualche villaggio vicino, simile a quello che aveva dato i natali ad Augustus.

    Avevano l'andatura claudicante, e le tre braccia totali penzolavano dal corpo come se fossero arti accessori. Tre e non quattro, dato che alla ragazzina mancava buona parte del braccio sinistro, strappato in malomodo da chissà cosa e la cui ferita era ancora lì, aperta e in bella vista, nonostante avesse smesso di sanguinare; la carne al suo interno non brillava rubiconda fra i tenui colori invernali, ma era bruna come rami secchi.
    Non sembrava tuttavia soffrirne particolarmente: il volto era fermo ed inespressivo, dall'aria assente. Come una sonnambula, aveva le iridi rivolte dalla parte del cranio, similmente al fratellino, la cui espressione era tuttavia impossibile da decifrare, dato che la parte inferiore del viso era stata strappata via dal morso di qualche bestia, e solo una parte di mandibola pendeva dal lato destro della guancia.
    In quelle condizioni, silenti quanto spaventosi, avanzavano verso il gruppo senza proferir parola, o dare cenni di essersi accorti dell'esistenza degli stranieri.

    Il tempo sembrò rallentare, e la necessità di dover decidere al più presto come comportarsi avrebbe probabilmente messo il gruppo intero sotto stress, eppure il nitrire di un cavallo giunse loro in soccorso, assieme ad un misterioso cavaliere che lo montava: sguainata la spada con movimenti precisi e consapevoli, si avvicinò ai piccoli e -con un solo, rapidissimo, movimento- troncò di netto le teste dai corpi. Non fuoriuscì sangue, tuttavia -come tutte le creature mortalmente colpite- si accasciarono al suolo, immobili fra la neve.

    -Vi hanno aggrediti, messeri?- domandò il salvatore in armatura e mantello, prima di essere raggiunto da un compagno con abiti molto simili -Quando il vento solleva la neve, viaggiare è sconsigliato: questi luoghi son pericolosi ed è bene essere prudenti.
    Forse per cortesia, il guerriero si levò l'elmo: aveva lunghi capelli neri e curati, pelle d'alabastro ed occhi azzurri come i più limpidi laghi ghiacciati. Un lieve accenno di barba sporcava la parte bassa del viso, segno che -nonostante l'evidente bellezza e l'aria dignitosa- non doveva trattarsi di un'esteta, ma di un animo pragmatico. Lo stesso fece il compagno, simile d'aspetto, ma più giovane e dai capelli biondo cenere.
    -Il mio nome è Cedrick Von Niall, e lui è mio fratello Kenneth. Difendiamo i confini del nostro Presidio da invasori e pericoli.
    -Non sembrate mercanti: perché viaggiate in questi luoghi così impervi?

    Turno 7
    Dato che varie problematiche ci hanno fatti un po' rallentare tutti, ho raccolto un paio di turni in uno solo.
    Avete deciso di percorrere la valle ed avete fatto un incontro che si può riassumere sia come "strano" che come "inquietante". Anche "spaventoso", almeno a giudicare dalla faccia che Matsumoto ha assunto dal momento in cui è riuscito ad osservare per bene i due bambini erranti.
    Tipo così: :OuO:
    Fortunatamente, prima che poteste avvicinarvi abbastanza, dalle spalle dei bambini sono apparsi due cavalieri che hanno rapidamente risolto la situazione. Questo che vi propongo è un turno semplice e discorsivo. Avete le turnazioni libere.

    Postare entro il: 5 Novembre, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, sapete dove trovarmi.

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    722

    Status
    Anonymous
    [H] [Cold Borders]


    Ufficiale Augustus Asensi e Elay Vos. Il titolo militare estremamente familiare mi fece tornare sull'attenti per un breve attimo, i sensi in allerta estrema. Un maledetto riflesso che avrei voluto dimenticare. La tensione andò rilasciandosi lentamente mentre medicavo le ferite sul braccio. L'armatura in quel punto è ancora decentemente servibile, ma troppi sforzi e la ferita si aprirà senza seconde possibilità. Avrei dovuto appoggiarmi alla parte sinistra, ma con il visore, la mira non dovrebbe risentirne particolarmente. Mentre pensavo quello, fu proprio Augustus a farsi avanti. Un dubbio mi assalì la mente quando disse che non ci sarebbero volute bende, dubbio che si mostrò essere una verità. Una strana sensazione invase la ferita, riuscivo quasi a sentire il corpo che lavorava velocemente per guarire, aiutato da qualche sorta di energia esterna. Non una bella sensazione, sapere che certe cose possono giocare con il corpo altrui, ma almeno potevo essere sicuro che era un alleato, in quel momento. Guardando l'armatura danneggiata, pensai fosse il momento di prendere note mentali su cosa migliorare al ritorno a casa.

    L'abbraccio di Curtis fu invece un gesto inaspettato, se non persino fuori luogo forse, ma lasciai correre. Perchè non aveva fatto niente di male, e perchè come al solito, discutere era uno spreco di forze. Per quanto riguardava i due nuovi arrivi, era chiaro che quello con più voce in capitolo fosse l'uomo chiamato Augustus. Per quanto l'idea tornare sotto gli ordini di qualcosa che anche lontanamente ricordi casa non mi faccia affatto piacere, in quel momento era l'unico modo di portare avanti la missione, e non c'era spazio per le lamentele. Inoltre, era chiaro che avesse più esperienza di me in questo mondo - dettaglio per nulla strano, considerando il mio recente arrivo.

    La decisione di Matsumoto arrivò subito dopo che tutti avevano avuto il loro turno di parlare. Tornare indietro, cercare qualche segno di civiltà. Ma pensando alle parole di Curtis...

    Non andrà bene.

    -



    Il maltempo non sembrava volersi fermare nemmeno per un attimo, e quel nevischio che ci aveva accompagnato a lungo sembrava ormai essere lì per restare. Non me ne sorpresi affatto, era un fenomeno comune, ma non per questo più piacevole. Un'ora di cammino dopo il bivio, e l'aria non solo era fredda e costellata da neve, ma anche con questo vento che soffiava a piena forza, un fetore attraversò i filtri del casco e si insidiò nelle mie narici. Due colpi di tosse, il naso leggermente arrossato. Non era la prima volta che avevo a che fare con odori pungenti, ma per essere così intensi, dovevamo essere terribilmente vicini, o qualsiasi cosa che sia in grado di emettere questo odore è presente in grande quantità. Per un attimo, i miei pensieri andarono agli inceneritori del mio mondo, i luoghi sperduti erano preferiti per posizionarli, ma non sapevo quanto fosse fattibile in questo mondo, visto che la tecnologia non era presente ovunque.

    Non era quello il solo problema. Due ombre sembrarono formarsi lentamente all'orizzonte, diventando, man mano che procedevamo lungo la strada, sempre più chiare e, quindi, vicine. La man, come al solito, andò a posizionarsi sull'arma. Se avessi dovuto guardare la forma, da lontano, mi sarebbero sembrati umani. Ma ben presto fu chiaro.

    Hanno smesso di essere umani da un bel pezzo.

    Erano chiaramente bambini a guardarli in volto, ma il loro aspetto era lo stesso di quello che le storie dell'orrore descrivevano. Il fucile si puntò immediatamente sulla testa di uno di loro. Avevo visto scene altrettanto disturbanti durante la guerra, ma ogni volta è come se fosse la prima. Trattenni a stento il disgusto dal prendere il controllo, mi preparai a colpire.

    Furono però più veloci di me. Un cavallo al galoppo arrivò dalla loro stessa direzione, e il cavaliere portò con il suo arrivò un fendente che mozzò la testa delle due piccole creature. Quando si accasciarono a terra, notai la mancanza di sangue.

    Morti, lo sapevo.

    Quello, o non avevano sangue già in partenza. Potevano esistere altre creature così simili agli uomini? Alzai lo sguardo, osservando il "salvatore" e posando l'arma. Ascoltai attentamente ogni loro parola, senza preferirne alcuna.

    Vi hanno aggrediti, messeri? Quando il vento solleva la neve, viaggiare è sconsigliato: questi luoghi son pericolosi ed è bene essere prudenti.

    Sorrisi all'affermazione. Posso capire non riconoscere la mia arma da fuoco, ma l'armatura è un'armatura comunque al si veda. Potrebbero mai avermi preso per uno che non si sa difendere? La risposta arrivò poco dopo. le presentazioni di Cedrick e del fratello Kenneth, quando quest'ultimo pose la sua domanda.

    Non sembrate mercanti: perché viaggiate in questi luoghi così impervi?

    Osservai Curtis, avevo già detto che avrei lasciato parlare lui, ma cercai comunque di dargli un indizio, non potevamo fidarci, non ancora.

    Non siamo qui per causare problemi, cavalieri della nebbia. Vi ringraziamo dell'aiuto.

    Erano venuti dalla stessa direzione di quei cosi. Poteva essere un caso, potevano essere al loro inseguimento, o potevano esserne già al corrente. Mai fidarsi di un incontro casuale senza le giuste precauzioni. Osservai poi Matsumoto e gli altri, lasciando fare a loro il resto del lavoro. Adesso stava a loro vedere cosa ottenere da questo genere di situazione.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda

    Riassunto: ///

    Note: ///
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: Attento.
    Energia: 70%

    Tecniche Usate://

    Equipaggiamento:
    C.Re.S v0.1 - Cybernetic Retaliator Suit (Armatura Completa)
    L'armatura che ricopre il corpo di Echo. Oltre ad essere come una vera e propria seconda pelle dopo essere stata indossata, ha una connessione con le armi del ragazzo, ed è quindi il requisito necessario per attivare le loro particolarità. In pratica, la C.Re.S è il pezzo centrale a cui gira attorno tutto il suo equipaggiamento.
      Tecniche:
    Armatura Adattiva
    L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
    [Difesa Variabile; Natura: Mista (Energetica/Fisica); Bersaglio: Personale]
      Estrazione Rapida [Estrazione Rapida delle armi]
    L'armatura assiste i movimenti del ragazzo, permettendogli di eseguire movimenti fulminei verso le armi che sono sintonizzate con l'armatura. Potendo localizzare perfettamente dove sono posizionate, l'armatura calcola la traiettoria più breve per permettere questa azione fulminea.
    [Estrazione Rapida delle armi]

    Corto Raggio - V-Blade (Spada Corta)
    Una spada corta di pregiata fattura. Modello unico, in quanto il combattimento ravvicinato non è consigliato normalmente, quantomeno se non hai una tuta protettiva come quella di Echo. Ha una lunghezza complessiva di cinquantacinque centimetri, di cui trentasette di lama e i restanti di elsa. La risonanza con la tuta C.Re.S può attivare il meccanismo presente sul filo della lama, creando del plasma alle estremità che rende la lama capace di tagliare i materiali più disparati.
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Fisica; Portata: Singolo]

    Medio Raggio - C-SMG (Mitra) [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)] [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]

    Altro:
    Corda, Acciarino, Bisacce con acqua, Razioni di cibo, Bende, Sacchi a pelo, Pergamene ed inchiostro (Tutto sul terzo cavallo)



    Edited by S e v n - 4/11/2020, 21:36
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Cra

    Group
    Staffer
    Posts
    4,626

    Status
    Offline
    mjo9om

    In mezzo alla neve


    Per fortuna riuscire a trovare una giusta mediazione per il gruppo, non è stato complesso come aveva immaginato. In una situazione così complessa come quella in cui si trovano immersi nel gelo del Nord, probabilmente è più semplice direzionare la situazione. Si era addirittura preparato a fuorviare il povero mercante, ma meglio così. Con la neve che si annida nei ricci non può che annuire incuriosito verso il cartografo.
    Mi sembra una soluzione adeguata. Scendiamo a valle e proseguiamo verso la via maestra.
    Messer Echo, se non le dispiace aprire la colonna, io baderò alle retrovie.

    Lascerà così Elay in compagnia del Signorotto che pare conoscere e del cartografo. Sparpagliandi suoi spiriti dovrebbe riuscire a coprire le immediate vicinanze e così agire rapidamente in caso di necessità.
    Recuperare i cavalli e gli oggetti necessari non dovrebbe essere complesso così come proseguire il viaggio. L'Ufficiale si limita a parlottare con il cartografo, con il Signor Elay ed il suo conoscente cercando di dissimulare una certezza che non gli è propria. Certo, in questo bianco così soffice si sente a casa, in pace con tutto e con tutti, ma le informazioni che hanno, non sono delle migliori. Demoni, non-morti, peste corna e brioches avariate.
    Dopo una lunga ora di cammino, un silenzio assordante da parte del suo corteo, ed un continuo stare vigile che gli sta facendo venire un mal di collo (o forse è il freddo?), finalmente succede qualcosa di diverso. L'odore pungente desta rapidamente i sensi del Numerologo. Da alchimista quale è, è abituato a sentire il tanfo di zolfo, o di una reazione alchemica putrescente, ma quello che gli regala il vento è qualcosa di ben peggiore. Gli ricorda l'area cimiteriale in cui si è fatto scortare qualche settimana addietro.
    Fiutando, letteralmente, una situazione complessa il Numerologo avanza il passo e si porta vicino Echo che apre il gruppo, lasciando alle sue spalle il resto del gruppo a cui affida la sua cavalcatura. Uno sguardo ad Elay per chiedergli di badare alla difesa del cartografo in caso di uno scontro diretto. I due figuri che si avvicinano sono soli e sono solo bambini. La pelle pallida, lo sguardo perso, i movimenti bizzarri, tutti indizi che destano la preoccupazione del Numerologo, ha già avuto a che fare con la piaga non-morta del Nord, ma dubitava si fosse spinta sin qui, nel profondo Nord-Ovest.
    Attenti.
    Restate dietro di noi.
    Il Soldato ha mostrato il suo coraggio e pare sia qui per combattere, non può dire lo stesso dell'altro, che a detta di Quarion non è altro che un altro aspirante come Elay da tutelare. Muovendo la mano verso il fianco, pronto ad estrarre i suoi tarocchi e sguinzagliare i suoi spiriti numerologi, Augustus si prepara ad intervenire...inutilmente.
    La scena muta drasticamente nel giro di pochi istanti. I cavalieri, la decapitazione furente e la morte (ri-morte?) dei due cadaveri ambulanti. Sospira osservando la scena dietro gli occhiali squadrati. Vorticano gli spiriti pronti a muoversi, i Cavalieri sono il loro reale bersaglio, ma non può escludere una situazione spinosa da qui in poi.
    I cavalieri si avvicinano ed il Numerologo resta lì sul posto, con un sorriso cordiale mezzo gelato dalla temperatura. Rivolge uno sguardo agli altri presenti per constatere che nessuno si sia fatto male.
    Gentili Cavalieri, grazie del vostro intervento!
    E' un piacere di fare la vostra conoscenza.

    China il capo lasciando cadere un po' di neve intrecciata nei riccioli scuri. Pallido e nero, un contrasto tipico del nord che spera il duo riconosca, così come il suo accento.
    Siamo la scorta del qui presente Cartografo Matsumoto, incaricato di stilare una mappa più precisa della zona.
    Non vuole mentire, non conosce le abilità dei cavalieri e vole apparire il più lindo possibile. Nel caso preferisce omettere informazioni, una soluzione assai più comoda.
    Purtroppo siamo stati assaliti da un branco di lupi ed abbiamo ripiegato sulla via maestra alla ricerca di un rifugio.
    Potreste essere ancora così cortesi da aiutarci?

    La domanda è lecita e spera vivamente che il duo sia ben disposto nei loro confronti, o almeno che gli facciano un po' di pietà.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Tarlo di Kleptein (x2), Lacrima del Re (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 100%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

    Attive

    Scheda: Qui
     
    Top
    .
  11.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    52

    Status
    Anonymous

    Koldran ● Dorso del Drago di Pietra
    Presidio Settentrionale ● Endlos



    hiclipart-com-18


    Decidemmo quindi di ripercorrere i nostri passi nella speranza di non trovare nessun pericolo, iniziai a raccontare una storia a Matsumoto e gli altri per cercare di distrarli un po’ dalla situazione.

    ”... e così quella notta l’anziana signora fu presa di peso dal posto in cui sedeva al grido unanime: «♫ Brucia la vecchia, brucia la strega. Lava la macchia, lava e prega ♫». L’anziana era ormai troppo stanca per dimenarsi, arresa all’evidenza che qualunque cosa avesse detto non avrebbe cambiato la situazione e così li guardò con aria di compassione mentre bruciava legata al ceppo nel centro della piazza di quello sperduto paesino.”
    Solo alla fine del racconto mi resi conto che forse avrei potuto sceglierne uno più felice. Così mi apprestai a fare una battuta per allentare la tensione
    ”Con questo freddo mi sa che vorremmo trovarci tutti al posto dell’anziana donna”
    Non vidi una grande reazione alla mia battuta, ma sicuramente il freddo rendeva le persone meno propense a ridere e consumare il proprio calore, io invece mi sarei sacrificato intrattenendo i miei compagni e riscaldandoli con dei racconti coinvolgenti.

    ”Adesso ve ne racconto un’altra, tanto tempo fa, in una costellazione lontana lontana...” Non feci in tempo a continuare la storia che vedemmo delle figure di bambini avvicinarsi a noi. Ben lontani dal sembrare vivi furono poco dopo decapitati da due cavalieri.
    ”Messeri è un piacere fare la conoscenza di due gentiluomini, lasciate pure che mi presenti così che possiate fare altrettanto” Dissi ai due uomini accennando un inchino da sopra il cavallo, pronunciai il mio nome scandendolo ad alta voce, non avevo nulla da temere. Chiunque avesse conosciuto questo nome lo avrebbe associato ad un semplice diplomatico e nulla più.“Siete molto impavidi a vagare con questo tempo. Noi purtroppo siamo stati sorpresi in esso. Come suggerisce il mio compagno di viaggio saremo lieti se ci accompagnaste fino ad un luogo sicuro per la notte.”

    hiclipart-com-18





    Energia:
    100%


    Abilità:
    Trucchi del Mestiere:
    Data la sua esperienza da emissario e le spiccate abilità personali in campo sociale, tali da renderli particolarmente carismatico a prima vista, Curtis Winbringer ha imparato negli anni molte tecniche di persuasione, ragion per cui sarà per lui abbastanza semplice rendersi conto di esserne diventato bersaglio. Gli risulterà -ad esempio- quasi naturale intercettare bugie pronunciate coscientemente (senza utilizzo di tecniche attive) allo stesso modo di come gli capita di fare lui stesso, o di scoprire vere e proprie illusioni o tentativi di imposizione mentale. Non gli sarà comunque possibile per lui comprendere con precisione in cosa esattamente l'offensiva ricevuta consista. [Malia passiva di carisma: 5pt + Mindfuck-Alert passivo: 5pt + Lie Detector: 5pt + Spara-Balle passivo: 5pt + Trick Detector: 5pt]



     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    95
    Location
    Parigi

    Status
    Offline


    Koldran
    Presidio Settentrionale, Endlos



    “Se non ricordo male, se scendiamo a valle, i sentieri di questa zona dovrebbero confluire in uno soltanto, che è la via principale verso Nord-Ovest… Quindi ci basterebbe scendere a valle, e prima o poi dovremmo incontrare qualcosa.”

    Annuii seriamente alle parole di Matsumoto, felice che avesse scelto di tornare sui nostri passi. Non riuscii però a rivolgergli un sorriso neanche stiracchiato, ancora preoccupato per cosa potesse celarsi nella tormenta di neve.

    “Mi sembra una soluzione adeguata. Scendiamo a valle e proseguiamo verso la via maestra. Messer Echo, se non le dispiace aprire la colonna, io baderò alle retrovie.” disse l’Ufficiale Asensi, prendendo il controllo del gruppetto con naturalezza. Sperai che l’Ufficiale sapesse cosa faceva, nel mettere in testa al nostro gruppo Echo: era sì armato di tutto punto, ma non avevo mai visto un uomo simile nel Nord, e temetti che potesse perdersi a causa del nevischio. D’altra parte, se era già stato scelto come scorta per il viaggio del cartografo, era verosimile pensare che conoscesse bene il luogo. Soltanto quando il Signor Winbringer cominciò a parlare mi resi conto di cosa significasse restare al centro del gruppo.

    “... e così quella notte l’anziana signora fu presa di peso dal posto in cui sedeva al grido unanime: «♫ Brucia la vecchia, brucia la strega. Lava la macchia, lava e prega ♫». L’anziana era ormai troppo stanca per dimenarsi, arresa all’evidenza che qualunque cosa avesse detto non avrebbe cambiato la situazione e così li guardò con aria di compassione mentre bruciava legata al ceppo nel centro della piazza di quello sperduto paesino.”

    Mi strinsi nel mantello, alzando appena un sopracciglio come gesto di disappunto. Che razza di storia si stava inventando? Una parte di me cominciò a sperare che il freddo gli congelasse le parole in gola. Mi avvicinai al cartografo, per non rendere del tutto inutile la mia posizione nel gruppo secondo la disposizione dettata da Asensi.

    “Con questo freddo mi sa che vorremmo trovarci tutti al posto dell’anziana donna” disse poi Curtis, convinto probabilmente di essere anche stato parecchio sagace.

    “Di sicuro vorrei essere in qualunque altro posto che non sia questo”, riflettei tra me e me, scuotendo la testa. Non sapevo se fosse peggio la tensione dell’attesa che qualcosa di terribile incrociasse il nostro cammino o certe battute. Stavamo avanzando lentamente, ormai da un’ora, e sperai ardentemente che non fossimo costretti a vagare per la tormenta ancora a lungo prima di trovare un rifugio per la notte.

    Proprio quando Curtis era pronto a cominciare un secondo, infinito racconto, qualcosa cambiò: un odore terribile, e poi, fra la neve sollevata in piccoli turbini dal vento, comparvero due corpi di bambini che avevano smesso di essere tali da parecchio tempo. Martoriati, con lo sguardo vitreo, qualcosa d’altro. Probabilmente l’unica cosa peggiore di due bambini senza vita erano due bambini ridotti in quello stato. Subito l’Ufficiale scattò in avanti, ed io sfoderai la spada e mi parai davanti a Matsumoto dopo un silenzioso cenno di intesa con Asensi; restammo comunque tutti bloccati a mezz’aria, dato che il nostro prepararci allo scontro fu del tutto inutile. Un cavaliere si avvicinò così rapidamente che fu difficile scorgerlo nella tormenta, nonostante la sua stazza, e decapitò in un istante entrambi i corpicini già mutilati.

    “Vi hanno aggrediti, messeri? Quando il vento solleva la neve, viaggiare è sconsigliato: questi luoghi son pericolosi ed è bene essere prudenti.”

    “Non siamo stati attaccati, Signori; avete agito tempestivamente” , rassicurai il cavaliere, chiedendomi quale sarebbe stato l’effetto di un morso di uno di quei bambini non morti; avevo letto qualcosa in merito, ma tutto si confondeva con la leggenda quando si trattava di creature simili. Accanto a lui si avvicinò un altro cavaliere, anch’egli apparso tanto rapidamente da sembrare spuntato dal terreno.

    “Messeri è un piacere fare la conoscenza di due gentiluomini, lasciate pure che mi presenti così che possiate fare altrettanto”, disse subito dopo Curtis, di slancio, non riuscendo a contenere il sollievo e lasciando fluire l’ansia di quel momento in un fiume di rapide parole. I due cavalieri risposero prontamente:

    “Il mio nome è Cedrick Von Niall, e lui è mio fratello Kenneth. Difendiamo i confini del nostro Presidio da invasori e pericoli.”

    “Non sembrate mercanti: perché viaggiate in questi luoghi così impervi?”

    “Non siamo qui per causare problemi, cavalieri della nebbia. Vi ringraziamo dell'aiuto.”

    Echo rispose con quella che sembrava una giustificazione non richiesta: quella dell’uomo chiamato Kenneth sembrava più una domanda legittima che un’accusa, e sperai che lo specificare che non volessimo causare problemi non fosse un campanello d’allarme più che una rassicurazione per i due cavalieri.

    “Lieto di conoscervi, Signori Von Niall. Il mio nome è Elay Vos.” mi presentai subito dopo con cortesia, affidando ai due il mio nome, ma senza aggiungere molto altro: lo scotto del mio spontaneo coinvolgimento con Demira lungo la via si faceva ancora sentire, e restavo diffidente persino di chi si muoveva in mio soccorso. Subito anche gli altri uomini presero la parola per presentarsi, ringraziare i due uomini per il loro intervento provvidenziale e per chiedere se vi fosse un posto vicino in cui ripararci, e lasciai che l’Ufficiale spiegasse il perché della nostra presenza lì.

    “Gentili Cavalieri, grazie del vostro intervento! È un piacere di fare la vostra conoscenza. Siamo la scorta del qui presente Cartografo Matsumoto, incaricato di stilare una mappa più precisa della zona. Purtroppo siamo stati assaliti da un branco di lupi ed abbiamo ripiegato sulla via maestra alla ricerca di un rifugio. Potreste essere ancora così cortesi da aiutarci?”

    “Siete molto impavidi a vagare con questo tempo. Noi purtroppo siamo stati sorpresi in esso. Come suggerisce il mio compagno di viaggio saremo lieti se ci accompagnaste fino ad un luogo sicuro per la notte.”

    Certo, un luogo sicuro, appartato, per sfuggire alla neve e al freddo ed a qualunque altra cosa si stesse aggirando lì intorno. In effetti, realizzai proprio in quel momento che sarebbe stato utile conoscere meglio l’ambiente circostante e cosa vi si trovasse; i due cavalieri sembravano non soltanto essere nativi del posto, ma anche essere ben informati sui pericoli in cui era possibile imbattersi lì. Non avevano fatto una piega davanti ai bambini, sapendo sia cosa fossero sia cosa fosse necessario fare.

    “Ci sono molte creature simili nei dintorni?” chiesi, indicando i corpi decapitati accasciati nella neve, ancora con la mano sull’elsa della spada, come se mi aspettassi di vederne comparire ancora alle spalle dei due cavalieri. Sollevai quindi lo sguardo verso il maggiore dei fratelli, in attesa di una sua risposta.


    <div style="border: 3px solid rgb(147, 101, 255); width:610px; float: justify; text-align:center; font-size: 15px; line-height:25px; font-family: Arial; padding-left: 5px; padding-right: 5px">

    Scheda Elay

    Legenda colori:
    “Parlato”
    “Pensato”
    Testo

    Energia:
    100%

    Equipaggiamento:
    Sanguigna | Licht – Spada in acciaio temprato | Filtro ermafrodita | Pozione dell’amicizia

    Abilità Passive:
    Mindfuck-alert (Auspex) | Radar (Auspex) | Soulfeeling (Auspex spiritico) | Brighteyes (resistenza spontanea a luci molto intense)

    Abilità Attive:
    -
     
    Top
    .
  13.  
    .
    Avatar

    Impeto e tempesta

    Group
    Member
    Posts
    1,057

    Status
    Anonymous

    YAYoePY

    Koldran, Dorso del Drago di Pietra.
    Presidio Settentrionale, Endlos.

    Non siamo qui per causare problemi, cavalieri della nebbia. Vi ringraziamo dell'aiuto.
    Kenneth Von Niall alzò lievemente un sopracciglio, ruotando contemporaneamente il capo in direzione del fratello come a volergli mostrare la sua espressione interrogativa, cosa che Cedrick -di indole più composta- preferì ignorare. Piuttosto dedicò maggiore attenzioni nei confronti di Elay: tralasciando i tratti somatici più simili ai loro, era l'unico ad essersi presentato, e per giunta con un nome relativamente conosciuto, per chi aveva contatti con Najaza.
    “Lieto di conoscervi, Signori Von Niall. Il mio nome è Elay Vos.”
    -Il piacere è il nostro di sentire il nome di un fratello, Sir.

    Gentili Cavalieri, grazie del vostro intervento! È un piacere di fare la vostra conoscenza. Siamo la scorta del qui presente Cartografo Matsumoto, incaricato di stilare una mappa più precisa della zona. Purtroppo siamo stati assaliti da un branco di lupi ed abbiamo ripiegato sulla via maestra alla ricerca di un rifugio. Potreste essere ancora così cortesi da aiutarci?
    “Siete molto impavidi a vagare con questo tempo. Noi purtroppo siamo stati sorpresi in esso. Come suggerisce il mio compagno di viaggio saremo lieti se ci accompagnaste fino ad un luogo sicuro per la notte.”
    “Ci sono molte creature simili nei dintorni?”

    Il modo in cui i cavalieri si guardarono alla richiesta di Elay fu abbastanza eloquente. Non si trattava comunque delle occhiate di due bugiardi, ma del tipico disagio di chi sa abbastanza informazioni da non essere del tutto sicuro di cosa poter dire, e in che modalità farlo. Quanto alla richiesta di ospitalità, avrebbero comunque acconsentito: vegliare sui confini -dopotutto- significava anche tenere sotto controllo ed al sicuro coloro che li attraversavano.

    -Sono molti i pericoli su questi confini- tagliò corto il fratello maggiore, rimanendo vago nel tentativo di temporeggiare -Proprio per questo, è bene dirigerci prima alla nostra base: lì potrete riposarvi, mangiare, ed avremo anche occasione di parlare.
    -...e di conoscerci meglio.
    -Seguiteci pure: dovremmo arrivare in meno di un'ora, se procediamo a ritmi sostenuti.

    Turno 8
    Siamo all'ultimo turno di questa scena introduttiva. Appena terminerò il giro di post del fine settimana, procederò con l'apertura della quest vera e propria, nella base dei cavalieri.
    In questo ultimo giro, il post per Curtis ed Echo è facoltativo (nel senso che possono evitarlo e postare direttamente all'apertura della quest, che vi linkerò). Stanfa ed Elay dovranno postare, essendo arrivati "in ritardo" in questa scena masterata.
    Si possono comunque accennare a dubbi o domande poste durante il tragitto, e vi darò privatamente la risposta (così che possiate scriverla).

    Postare entro il: 11 Novembre, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, sapete dove trovarmi.

     
    Top
    .
  14.  
    .
    Avatar

    Cra

    Group
    Staffer
    Posts
    4,626

    Status
    Offline
    mjo9om

    In mezzo alla neve


    Il duo di cavalieri sembra essere più comprensivo del previsto o forse sono avvezzi a raccattare poveri mercanti in giro per le lande sperdute del Nord, dopotutto non deve essere un fenomeno così raro come aveva immaginato in un primo momento.
    Gli sguardi che si scambia il duo di fratelli, così come le parole del secondo, però non lasciano molto spazio all'immaginazione, non sono degli sprovveduti, hanno dei doverosi sospetti e questo non fa che dar maggior credito alle parole di Quarion. Questi cavalieri devono essere una spina nel fianco per qualcuno, è fondamentale conoscerli ed ottenere quante più informazioni è possibile.
    Grazie per la vostra gentilezza
    Si limita ad un cortese segno d'assenso prima di tornare indietro per recuperare le redini della sua cavalcatura. Un'ora di cammino sono sufficienti per raccogliere qualche altra informazione. Prima di tutto si disporrà dietro il duo di fratelli, grazie ai suoi spiriti dovrebbe poter cogliere eventuali conversazioni tra i due, stralci, dettagli, qualsiasi cosa è utile.
    A distanza di qualche minuto, poi, avanzerà il passo, per presentarsi ai due, indubbiamente il suo cognome non sarà altisonante a conosciuto come quello di Elay, ma la cosa gli torna utile al momento.
    Si limiterà a scambiare qualche chiacchiera e condividere qualche informazione con i due cavalieri. Il vero duello di informazioni, ne è convinto, avverrà giunti all'avamposto.
    Il silenzio del suo corteo, in un momento così complesso, gli infonde un profondo disagio. Erano anni che non ero circondato da un tale silenzio.
    Si sente solo.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Tarlo di Kleptein (x2), Lacrima del Re (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 100%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

    Attive

    Scheda: Qui
     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Viaggiatore dei Mondi

    Group
    Member
    Posts
    95
    Location
    Parigi

    Status
    Offline


    Koldran
    Presidio Settentrionale, Endlos



    I due cavalieri non mi risposero, ma potei leggere sul loro viso che i bambini non dovevano essere i soli nei dintorni. Mi chiesi quanti altri stessero vegliando e pattugliando la regione, e quanti altri fossero stati sventurati abbastanza da restare da soli nella neve ad affrontare altri poveri corpi non-morti. Sospirai, purtroppo abituato a leggere i sottintesi dei silenzi degli uomini del Nord. Raddrizzai ancora le spalle, pronto a mantenere i sensi all’erta nel caso ci trovassimo ad incontrare altri problemi lungo la strada.

    “Sono molti i pericoli su questi confini. Proprio per questo, è bene dirigerci prima alla nostra base: lì potrete riposarvi, mangiare, ed avremo anche occasione di parlare.”

    Mi chiesi se fra i “molti” pericoli vi fossero altre creature come quelle incontrate soltanto il giorno precedente, augurandomi con ogni fibra del mio essere di non incappare in una di essere nel bel mezzo della tempesta di neve. Per quanto il freddo mi fosse familiare, i demoni sembravano padroni di qualunque luogo del Semipiano, e dubitavo che potessimo avere un qualche vantaggio.

    “...e di conoscerci meglio”.

    All’aggiunta del fratello meno ciarliero mi si dipinse sul volto un sorriso sghembo. Era evidente che nonostante rispettassero i loro compiti e prestassero soccorso a chi fosse perso nella tormenta, fino al midollo fossero figli del Nord: cauti, accorti, giustamente diffidenti ed interessati a capire chi fossimo. Avevano riconosciuto il mio nome e mi avevano accolto come un fratello, ma era normale volessero sapere di più, cosa ci fosse in me oltre al mio cognome e chi fossero davvero i miei compagni di viaggio.

    “Seguiteci pure: dovremmo arrivare in meno di un'ora, se procediamo a ritmi sostenuti.”

    “Grazie per la vostra gentilezza.”

    “Vi seguiamo volentieri, Signori.” risposi, felice di procedere verso un posto caldo e con un tetto. L’Ufficiale subito si dispose in modo da seguire da vicino i cavalieri, e per quanto mi sarebbe piaciuto stargli accanto ed evitare altre storie di Winbringer, realizzai che fosse meglio che qualcuno stesse a chiudere il gruppo per assicurarsi che nessuno si perdesse nella neve. Soprattutto, non volevo lasciare nelle retrovie il cartografo o Curtis, che non sarebbero state una difesa accurata in caso di necessità.

    “Vogliate perdonarmi se non vi cammino accanto, ma c’è bisogno di qualcuno che sappia usare una spada in chiusura del gruppo. Spero avremo modo di parlare presto insieme, alla vostra base” dissi loro, facendo un cenno cortese col capo, apprestandomi ad avanzare con passo rapido.

    <div style="border: 3px solid rgb(147, 101, 255); width:610px; float: justify; text-align:center; font-size: 15px; line-height:25px; font-family: Arial; padding-left: 5px; padding-right: 5px">

    Scheda Elay

    Legenda colori:
    “Parlato”
    “Pensato”
    Testo

    Energia:
    100%

    Equipaggiamento:
    Sanguigna | Licht – Spada in acciaio temprato | Filtro ermafrodita | Pozione dell’amicizia

    Abilità Passive:
    Mindfuck-alert (Auspex) | Radar (Auspex) | Soulfeeling (Auspex spiritico) | Brighteyes (resistenza spontanea a luci molto intense)

    Abilità Attive:
    -
     
    Top
    .
29 replies since 28/7/2020, 11:43   596 views
  Share  
.