Endlos Realm GdR - Gioco di Ruolo Fantasy by Forum

Posts written by Ohstè

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    Nickname: Ohstè
    Numero di personaggi attivi: 2
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    #1
    Personaggio: Chikuyugi
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    Gilda: -

    #2
    Personaggio: Ghiaccio
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    Gilda: -
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    Nonostante la brusca interruzione, grazie alla caffeina che gli entrava in circolo, Ghiaccio iniziò ad avvertire che il mondo attorno a sé stava recuperando contorni e definizione.

    Il mafioso ebbe un ulteriore moto di stizza per quel cazzone con gli speroni: chi cazzo pensava di essere per trattarlo con sufficienza? Non era armato adesso, ma avrebbe sempre potuto spaccare una bottiglia o un boccale e usare gli angoli affilati e irregolari!
    - Se solo avessi il mio cazzo di Stand... mannaggia alla puttana! -

    ...Beh, in fondo qual era il fottuto problema? Il vaccaro era un maleducato un po' pagliaccio dal grilletto facile che voleva farsi una gara di rutti. Se gli scagnozzi scimmiotti erano finiti in ospedale per coma etilico, come aveva starnazzato la matrona prima, non era poi questo grande sgarro da rettificare. Avrebbero preso il resto da lui non appena li avesse riacchiappati.

    - Chi non si è mai addormentato nel proprio vomito dopo una nottataccia a rincorrere Bacco, tabacco e Venere? -

    Ghiaccio e il Friz si incamminarono quindi verso il bancone, ma il gangster dovette rivedere la sua opinione benevola di Baffo Rosso Sam. Che diavolo voleva dire: "chi vince paga"? Che ragionamento era?

    Non che Ghiaccio avrebbe pagato in ogni caso...

    « Tsk: io scappo solo davanti agli avvocati. »

    Fece mentalmente un preṡentatàrm, sentendo quel medesimo sentimento riecheggiargli dentro. Brutta razza gli azzeccagarbugli.

    <<< Senti cocco>>> - disse poi al suo "compare", sputando le parole dall'angolo della bocca a lui rivolto - <<<sei troppo allegro per i miei gusti. Dimmi che ne sai di sta' storia.>>>

    Non era certo che l'uomo con la testa assicurata l'avesse sentito, per via del casino che il damerino aveva attirato su di sé con i suoi modi svenevoli. Meritatamente, secondo la sua modesta opinione.

    Una piacevole sorpresa si rivelò invece essere la ragazzina, che gli strappò una fragorosa e sguaiata risata. Un rumore paragonabile ad un asino ragliante pezzi di vetro.

    ECCHECCAZZO! Metti quella rivoltella a posto, vuoi bere e beviamo. Quante storie, per dell'alcol. Devi essere proprio solo.

    Ghiaccio dette una manata sul bancone e poi una pacca sulla schiena alla ragazzina che gli si era seduta vicino. Era stato sorprendentemente meno rude di quello che si potrebbe sospettare di lui: fosse stata un'altra persona, sarebbe stata una pacca amichevole.

    <<< BRAVA! Ci si sente sempre meglio a buttare fuori un cazzo o due quando si parla.>>>

    Peccato che Xilitolo stesse rovinando la goliardia della serata con la psicanalisi. Certo era a due posti di distanza e lo sentiva appena, ma gli dava fastidio ugualmente. Forse colpiva un po' troppo vicino al bersaglio.
    - Sì, sì, siamo tutti soli e stronzi. Chissenefrega. -
    Ghiaccio decise che quel pensiero andava condiviso nel modo in cui meritava, probabilmente assordando la sua vicina come danno collaterale.

    <<< SEI PROPRIO UNA FIGHETTINA XAVIER! POCHE LAGNE! >>>

    Nessuno aveva ancora bevuto a sufficienza per avere una sbornia triste. E dai.
    E a proposito...
    Tirò su un sorso del whisky che il barista aveva versato a tutti: Woody non aveva mica detto a che velocità bere.

    Tra un sorso e l'altro si rivolse al barista.
    <<< Ehì Alcibiade, avresti qualcosa da sgranocchiare nel frattempo? Per far scendere il bicchiere. Due due taralli? >>>

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    Niente, purtroppo devo chiedere qualche giorno di proroga :(
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    Giocatore: Ohstè
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    Disclaimer: Personaggio ad alto concentrato di scurrilità e rabbia non troppo repressa. Rumori forti da inquinamento acustico. Maneggiare con cautela. Assumere solo in casi estremi se proprio proprio vi piacciono le urla in faccia.

    Ma questo è proprio cretino. Ma perchè me li vado a capare tutti io?

    Si può essere fiaccamente irritati? Malinconicamente esasperati?
    Perché Ghiaccio era piuttosto sicuro di sì.
    Quando era piccolo gli era capitato di trovare in giro una videocassetta di Snoopy: l'aveva vista e rivista, nonostante il nastro fosse rovinato. Gli adulti là dentro facevano lo stesso rumore del cacasénno che aveva davanti, il suono incomprensibile della tuba. Chissà, magari aveva ammazzato quella tipa a Klemvor a forza di stronzate logorroiche blaterose.

    <<< Cioè - aspetta, aspetta - hai ribattezzato le tue chiappe Kalia e Drusilia? Non me lo sarei aspettato da uno della tua risma, ma che cazzo ne so io di deontologia endlossiana?>>>

    Ma - ecco che il suo naso lo riportava a più liete novelle - stava giusto arrivando il suo angelo, annunciato da una gloriosa e salvifica nuvola di santa caffeina.
    Allora Xavicchio l'aveva sentito! Da quel momento in avanti lo sgherro lo avrebbe annoverato nella sua limitata schiera vippse di amici.
    Nella sua testa. Non l'avrebbe mica detto ad alta voce né tanto meno al diretto interessato.
    <<< Ah! Dino il divino, serafino barista del caffè!>>> Disse in estasi il ricciolino. Come un bambino a cui vengano regalati dei dolci, avrebbero potuto pensare i suoi interlocutori.

    Finalmente una gioia - aveva pensato Ghiaccio.

    Ovviamente doveva arrivare il cacacazzo di turno, e doveva arrivare proprio quando le sue labbra erano sul punto di poggiarsi, libidinose, sull'orlo della tazzina.

    « Tu, uomo col caffè, vieni qui. E anche tu, damerino – no, non tu, quello al tavolo con il biondo e il pelato. »

    E no, eh. Non si dà fretta a un napoletano sul caffè.

    Ancora peggio, lo scemo di guerra uscito dai Peanuts sorrideva.

    Il mafioso si rigirò verso lo stronzo che voleva separarlo dal suo caffè, prendendo un primo, ferale sorso di nettare nero.
    Dopodiché schioccò rumorosamente le labbra.

    <<< Senti Woody, questo caffè mi aspetta da tutto il giorno. Ed è stato un giorno lungo.>>>

    Vide il vaccaro tirarsela con la sua pistoletta, ebbe un moto d'odio perchè ne conosceva un altro di imbecille con la pistola. Almeno questo non vestiva tigrato.

    <<< Pensi di essere l'unico ad andarsene in giro a minacciare gente col ferro come se fosse il cazzo? Sono due cose che non si escono a casaccio.>>>
    Meno un sorso, ancora due.
    <<< Ora io mi finisco il mio caffè e dopo ci roviniamo come a Capodanno.>>>

    Gli sembrava che Xallallero non avesse intenzione di defilarsi e poi quel vaccaro stava pure facendo il viscido con la signorina dalle orecchie a punta. Gli piaceva sempre meno quel puzzone. Però... ecco... non voleva nemmeno rinunciare in toto all'idea della taglia...

    <<< Senti un po' Woody, io e l'amico Friz qui stavamo parlando di cose serie. Roba di soldi, capisci?>>>

    Ghiaccio avrebbe strattonato quello scappato di casa fino al bancone se necessario. Rivolgendosi a Denver aggiunse con nonchalance.
    <<< Magari non ti sedere vicino alla tipa. Dovesse ricapitare un'altra "storia folle e complicata". Non per sfiducia, eh.>>>

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    Giocatore: Ohstè
    Elaborato del mese: La Notte delle Danze, Scena Masterata come player
    Valutazione: [Link]
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    « Ho sempre voluto essere un cowboy, ma sono nato una manciata di anni troppo tardi per la frontiera. Questa topaia non rimpiazza l'esperienza, ma volevo quantomeno godermi quel poco di atmosfera che offre. Sai di cosa sto parlando, vero? »

    - Chi cazzo ti ha chiesto la storia della tua vita Milioncino Bipede? -

    Pensiero legittimo. Quale persona sana di mente vorrebbe mai fare il cowboy?
    Sabbia, sudore, puzzo e merda di cavallo, piaghe da sella e treni scomodi da rapinare.
    Ma vai.

    <<< No, Soldi Facili. Che fantasia del cazzo. Si vede che non sei abituato alle bettole, tu.>>>
    Ghiaccio sì, invece, ma non era un piangina: non gli avrebbe raccontato dei sobborghi maleodoranti e delle periferie, delle botte e degli scippi che aveva imparato ad eseguire prima di imparare a leggere. Non lo avrebbe raccontato a nessuno. Chiunque lo conoscesse poteva capirlo benissimo per i cazzi suoi, a meno di non avere il vuoto pneumatico tra le orecchie.
    <<< Meglio un ranch o una villazza da tycoon>>>

    Quella era una vita su cui valeva la pena farsi delle fantasie. Fantasie lascive.

    Dicevamo: Ghiaccio era avvezzo alle topaie. E alle risse: sia nello scatenarle che nello sgattaiolare via con la complicità del caos originatosi.

    « Questa è una zona franca, comunque. Scordati di alzare un dito su di me qui, se non vuoi che si scateni una rissa come non ne vedrai mai nemmeno a Blood Runner. Anzi, più in generale, se vuoi la mia testa, non è una buona idea provare a prenderla qui ad Altatorre. »

    <<< Questa è zona abusiva, fighettina. Là fuori c’è una donna molto potente, molto ricca e parecchio incazzata che questo covo di pezzenteria sia spuntato al posto del locale più in e più frequentato di Altatorre. Il suo. Per il resto… Ma a me che cazzo me ne frega?>>>

    Quel brutto ceffo non era al soldo della Matrona Bona, ma questo Denver non poteva saperlo.

    « Accomodati pure, amico. A onor del vero, sono qui anche per lo spettacolo che comincerà fra circa mezz'ora o poco più. Quello vero, non il concerto. »

    Sembrava un’altra gatta da pelare: con tutta probabilità lo spettacolo aveva a che fare con gli scagnozzi dispersi. Tanto valeva accomodarsi.

    <<< Ossia?>>>

    Accasciatosi su una sedia, a gambe larghe per dare più impaccio possibile in caso di fuga, il mafioso rivolse un’occhiata indolente alla sala, soffermandosi ostentatamente sui due spingardoni con cui era entrato. Vide Splendido splendente a un tavolo a caso, in teoria, e l’amico Puffo Spiritico imbambolato al bancone.
    <<< Quello stronzo non mi ha preso il caffè. Ammazzerei per un caffè.>>>
    Xavier, a differenza sua, era sul libro paga della Signorina Salcazzi e Damerino si era prestato a titolo gratuito ai suoi bisogni. Essendo entrati lì insieme e poi separatisi come degli sbirri, era ragionevole supporre che facessero parte di una squadra e si fossero divisi i compiti. Non vero, ma sono le apparenze a contare nella vita, ed era quello il messaggio da far passare in quella edificante chiacchierata.

    <<< Dunque, ti racconto una storiella, pesciolino. C’è un omicida ricercato, seduto con le chiappe in un esercizio irregolare che ha provocato perdite economiche e danni d’immagine a una donna – e che donna - che è piani e piani sopra di lui nella catena alimentare. Posto losco, perfetto per… diciamo una spia di bassa lega che è riuscita ad infiltrarsi in un’organizzazione di pie, cavalleresche anime tonte. Ad un certo punto scoppia una baraonda, una bolgia tale che non si capisce una mazza. Il tizio accidentalmente schioppa. Cose che capitano nelle scazzottate, uno rompe un bicchiere, i cocci finiscono in gola a qualcun altro. Disgrazie.>>>

    Un sospiro plateale.

    <<< A meno che tu non abbia la Santona dell’Est o la Generalessa di Laputa sotto il culo in questo momento, non so che protezione pensi di avere.>>>

    Ghiaccio sapeva che chiunque è in grado di uccidere se il motivo e le situazioni si prestano. Quello che aveva davanti sembrava troppo scemo, ma non si può mai dire.

    <<< Niente di personale, non sono qui a fare la morale sull’assassinio. Potevi evitare di farti beccare dalle telecamere.>>>

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    Disclaimer: Personaggio ad alto concentrato di scurrilità e rabbia non troppo repressa. Rumori forti da inquinamento acustico. Maneggiare con cautela. Assumere solo in casi estremi se proprio proprio vi piacciono le urla in faccia.

    « Signorina, e preferirei che si rivolga a me almeno con questo titolo d'ora in poi, signore. Non sono di origine nobile e pertanto non pretendo che utilizzi onorifici affettati, ma mi permetto di tracciare una linea davanti a cose come “cocca” o “splendore”. Quanto ai suoi “cuginetti”, può rivolgersi all'Ospedale Durchenwald per verificare se siano tra le... vittime del locale. Ovviamente può investigare anche qui dentro. Non sarò certo io a trattenerla con le catene. »

    « D'accordo, Signora Matrona: noi entriamo! »

    Il mafioso aveva già infilato un piede nella porta del saloon ben prima che la Matrona avesse finito di parlare, con una mano svogliatamente sollevata in segno di commiato. Era pure troppo.
    <<< Sì, sì, come ti pare, signorina>>>
    Figurati se la signorina cocca si sporcava i merletti delle sue sottane per indagare nelle pozzanghere suo stesso medesimo locale.

    Lo spettacolo della bettola western dall’altro lato delle porte a molla sapeva un po’ di casa: non tanto per i metal troll, cose che chiunque potrebbe dire di aver visto dopo il quarto superalcolico, quanto per gli odori insalubri, l’aria intrisa di umori loschi e lo squallore del legno muffito.

    Ghiaccio ebbe un attimo per abituarsi ai fumi da ubriacatura della stamberga prima di essere travolto dal bailamme cacofonico di fondo, respirare profondamente e tossire. Mancavano solo i coltelli, pensò allontanandosi dalla porta.

    Quando il medium gli passò vicino per dirigersi al bancone gli urlò dietro di prendergli un caffè, ma lo smilzo non era sicuro di essere stato sentito.
    E che cazzo.
    Ghiaccio era stanco, gli serviva una scossetta.

    Il gobbo dette un’occhiata letargica al resto della sala ed i suoi bravi occhiali rossi furono calamitati dalla versione umana della scossettina che cercava. I troll, il cavaliere, i vecchi, sparì tutto dal suo campo visivo, tutto eccetto la persona che aveva innescato il rumore del montepremi nel cranio di Ghiaccio.

    Gli scagnozzi da cercare? Chi?
    Sì, sì, non se li era scordati, ma la loro priorità era momentaneamente scesa.

    - Ma buonsalve pesciolino! -
    Così Ghiaccio si diresse a passo di carica verso Denver Brockmann e il suo scalpo, notando all’ultimo minuto la ragazzina al suo fianco. La stava insidiando?
    Certo, anche Ghiaccio era un criminale a suo modo, ma, di solito, i bambini cercava di lasciarli stare.
    Non che i danni collaterali fossero sempre evitabili, ma non se li andava a cercare.

    Il saggio avrebbe sentito un braccio scivolargli intorno al collo come un boa constrictor e una voce antipatica all’orecchio.
    <<< Che cosa ci fa un pesce da 80 Milioni in un saloon?>>>

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    Mi accodo alla richiesta ಥ_ಥ
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    Disclaimer: Personaggio ad alto concentrato di scurrilità e rabbia non troppo repressa. Rumori forti da inquinamento acustico. Maneggiare con cautela. Assumere solo in casi estremi se proprio proprio vi piacciono le urla in faccia.

    Una giornata interminabile.
    Una fottuta interminabile marcia verso l’inferno - IN ANTICIPO - con i piedi e il culo a fuoco.

    Passi la gnocca mezza ribaltata, ci era andato addosso lui. Non sembrava neanche troppo contrariata, non con lui almeno. Il che era strano, ma almeno non era un altro fottuto problema.

    Ma non – cazzo – il farfallone infiocchettato come un barboncino tolettato, eh no, non se lo meritava proprio sul suo cammino, non oggi. Se poco poco gli dava le spalle… nella sua stanca e violenta mente si andava dipingendo ed allargando un sorriso bello rosso e profondo.

    E poi… dulcis in fundo a questa sinfonia stonata di giornata: lui.
    Lui.
    Andava sempre qualcosa in merda quando c’era Xavier. Era blu come un pavone dopotutto, e i pavoni maschi portano iella.
    <<< Ma tu sei una persecuzione!>>>
    Non ce la faceva nemmeno a gastemare, guarda tu. Si limitò a guardare in cagnesco sia Xuppidù che Abrogino il damerino, sperava che ad almeno uno dei due venisse un attacco di diarrea.

    La tipa era una Matrona? Non sembrava così vecchia… ma, d’altra parte, la gente era piena di poteri, artefatti, illusioni sul semipiano, figurarsi nel centro di Altatorre. Perchè no. Forse era una cougar travestita. E comunque non erano affari suoi, se ne doveva andare.

    Pur non essendoci mai stato, Ghiaccio aveva ovviamente sentito parlare del Deep Blue. Non conosceva granché Altatorre, se non i posti da cui estorcevano che proteggevano e – di nome – gli affari grossi. Alla cougar doveva rodere proprio tanto il culo ad essersi ritrovata una catapecchia mezza marcia e tutta losca al posto di uno dei locali più scicchettosi della città.

    Non era sicuro che convenisse alla Famiglia immischiarsi in questa storia, per il momento: si stavano espandendo piano e in posti marginali, non aveva senso farsi sgamare senza un solido piede d’appoggio. Senonché…

    « (...)Ogni sera, da quando è apparso questo posto, troviamo almeno una persona svenuta al bancone. Quattro giorni, sei persone – ieri erano tre. »

    Aveva la brutta sensazione che quei coglioncelli della banda facessero parte del conteggio. Quindi si erano già tirati dentro la Famiglia. Figurati se non era così. Figurati.

    -Adesso mi devo pure impegnare con questa... porco il mondo, porco il cane, porco! Vabbè, ma anche se scassa il cazzo io entro uguale.-

    <<< Non ci avrei tenuto a finire questa giornata di merda in una stamberga, ma, beh...>>> Per farsi vedere, il mafioso diede di gomito allo spingardone blu <<< Il fatto è - Signorina? Signora?- che sono un paio di giorni che abbiamo perso i contatti con tre dei miei... >>> - Tre dei nostri uomini sembrava troppo sospetto, non che lui stesso non lo fosse, ma doveva cercare di indagare, salvare capra e cavoli e poi fare un bucio de culo così a quei tre imbecilli prima di poter fare rapporto, altrimenti chi lo sentiva quell’Altro - <<< cugini più piccoli. Ero venuto per tirargli le orecchie, ma non li ho trovati, quindi… devo venì pur’io, cocca.>>>

    Era l’unica pista che aveva al momento.

    Non poteva essere così pericoloso se non era ancora morto nessuno.



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    Condizioni Fisiche: Stanchezza

    Status Mentale: Irritabile

    Riserva Energetica: 100%

    Riepilogo delle Azioni:


    Poteri Passivi

    Through the Glass -
    Uno dei tratti distintivi di questo personaggio poco raccomandabile sono senz'altro gli occhiali dalla vistosa montatura rossa, dotati -come riscontrabile da chiunque e sua sorella- della insolita caratteristica di restare sempre perfettamente al loro posto, sfidando -e battendo- qualsiasi legge fisica: che si ritrovi appeso testa in giù, nel bel mezzo di un uragano, o persino sott'acqua, i suoi occhiali gli rimarranno sempre inforcati sul naso, e non c'è intemperia o situazione accidentale che possa cambiare questo fatto; per separare il mafioso dai suoi occhiali, le sole opzioni sono sottrarglieli con la forza, o che lui stesso se li sfili. [Passiva Scenica]
    Quel che tuttavia in pochi sanno (principalmente i compari della banda cui appartiene) è che le lenti -oltre ad evitargli di brancolare in giro come una talpa- sono dotate di sofisticati sistemi di rilevamento tecno-arcani che gli consentono di notare alla prima occhiata la presenza di tracce energetiche su cose e persone -espediente utile per scovare oggetti magici da rivendere-, ma anche di avvertire pericoli imminenti o intenti ostili nel raggio di 30 metri -sebbene non di individuarli con precisione-, e di rilevare da vari tratti fisici e comportamentali se l'interlocutore stia mentendo. [Percezione Magica | Allerta Pericoli | Lie-Detector]
    Oltre a questo, gli Occhiali sono anche uno strumento molto importante per la salvaguardia del loro possessore, in quanto le lenti sono in grado di trasmettere al mafioso un segnale di avvertimento quando egli si trova invischiato in illusioni o sotterfugi mentali, e di difenderlo da questi quando ne è vittima; l'unico inconveniente per Ghiaccio è che la cosa tende a prosciugare le sue forze.[Trick-Detector | Mindfuck-Alert | Difesa Mentale Variabile]

    Tecniche Utilizzate
    Nessuna
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    E' lui o non è lui? Certo che è LUI
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    Giocatore: Ohstè
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    Nickname: Ohstè
    Numero di personaggi attivi: 2
    Tesoreria Coin: Link

    #1
    Personaggio: Chikuyugi
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    Revisione: Link
    Conto: Link
    Gilda: N/A

    #2
    Personaggio: Ghiaccio
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    Revisione: Link
    Conto: Da aprire
    Gilda: N/A
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    Interlocutore: Augustus


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    Oh, se mi posso permettere una accoppiata piuttosto...particolare.

    Mentre Augustus si degnava finalmente di assaggiare la povera snobbata pralina nel suo piatto con un sorriso incuriosito, Vanitas reclinò la testa ispida da una parte con aria perplessa; dal punto di vista der venditore, l'intrattenimento e la consulenza legale non gli sembravano lavori così distanti...

    “Lei dice...? Alla fine si tratta sempre di vendere qualcosa che non esiste.”

    Di avvocati ed organizzatori di eventi abbiamo sempre bisogno di a Laputa. Seguirà le orme di suo padre? Nel caso potrebbe consigliare l'Alfiere nell'organizzazione di eventi o spinose dispute legali.

    Il ragazzo sbarrò gli occhi dorati, e nello spostare nervosamente il peso da un piede all'altro, per poco non gli cadde un bignè dal piatto.

    “Beh, ma io... io... Sono ancora piccolo. E poi Papà vuole che studi!”

    Una palese menzogna, una scusa evasiva, una bugia individuabile anche senza Auspex: la verità che giace inerme sotto una tale mistificazione è che quel ricco Rampollo demoniaco non ha nessuna voglia di lavorare.

    “E poi, insomma, ve la cavate alla grandissima!”

    Con un vago gesto della mano libera e un sorriso compiacente, l'Ereditiero volge un'eloquente occhiata allo sfarzo di una Sala che poggia su una finestra sullo spazio siderale profondo, rivestita di polvere d'oro fluttuante lungo le pareti: che altro c'era da dire?

    Per quanto riguarda i primi, abbiamo la fornuta di avere qui a Corte l'Ambasciatore Quarion. Ma l'Alfiere dovrà impratichirsi anche di questi aspetti.

    Seguendo l'indice dell'Occhialuto, gli occhi d'oro di Vanitas si posarono sull'elegantissimo uomo dai capelli azzurri che teneva in braccio il Principino Re Volpino, e... vista l'evidente somiglianza di quel signore con Lowarn, che aveva sentito dire essere la copia di sua madre, che aveva a sua volta un fratello gemello... Si, ecco: l'Ambasciatore Quarion doveva essere lo Zio di Lowarn!

    E mi dica, avete organizzato qualche evento negli ultimi tempi?
    Magari vi ho preso parte e potrò lodare le vostre doti di famiglia.


    “Beh... no, su Endlos non ancora: siamo arrivati da poco, e -a quanto ne so- Papà non ha ancora molti contatti.” - spiegò il giovanotto, stringendosi nelle spalle - “Ma, in genere, è sempre stato bravo a farsi nuovi amici: magari in futuro...!”

    Il piacere è tutto mio.

    Il contatto con la mano del Numerologo fu un po' strano per lui: irradiava una sorta di formicolio che non era esattamente piacevole... ma dal momento che era stato proprio lui stesso medesimo a proporre quel gesto di presentazione, Vanitas glissò sulla cosa e fece finta di niente; sarebbe stato scortese, e -dopotutto- la stretta di presentazione durava pochi istanti appena, e...

    Perso in quelle riflessioni, le iridi d'oro del Rampollo finirono irresistibilmente catturate da una giovane coppia sulla pista da ballo, che -nonostante un certo impaccio nei volteggi- eseguì in quel momento un perfetto casquet. E, approfittando della posa, il Cavaliere sembrava proprio sul punto di rubare uno spettacolare bacio alla Dama

    E non che Vanitas fosse il tipo da impicciarsi degli affari degli altri, ma già tutti i presenti in Sala si stavano occupando di quello, e lui... Lui era semplicemente curioso, e un po' sorpreso.

    “Oh... pensavo fosse una festa per l'Incoronazione dell'Alfiere, non il fidanzamento della Principessa.” - esclamò davanti ad Augustus, senza riuscire a staccare gli occhi dalla scena - “Certo, è una sorpresa: pensavo fosse più timida.”

    E, voltandosi a seguire lo sguardo del giovane Iblis, l'Ufficiale avrebbe visto benissimo da solo di cosa l'altro parlava.


    Al contatto ravvicinato, gli Auspex di Augustus apprendono le seguenti nozioni:
    - L'Auspex dei Legami percepisce -ovviamente- il forte vincolo con sua sorella Alma (dispersa in mezzo alla folla in sala) e l'amicizia/simpatia verso Lowarn
    - Le Visioni che il contatto fisico porta a galla sono allineate ai pensieri superficiali di Vanitas: visto che state parlando della sua famiglia, visualizzi la sorella Alma intenta a scegliere un qualche libro da uno scaffale della biblioteca, e quello che deve essere il famoso Papà che la osserva con in mano un bicchiere di vino [IMG]
    - Il Radar delle Bugie non rileva anomalie, a parte quando Vanitas cerca palesemente scuse per non impegnarsi in un'attività che reputa stressante e faticosa.-
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    Chikuyugi pensò che, tutto sommato, la prima avventura della sua vita era andata molto bene!
    Il tempo passato con i gemîwanesi era stato molto istruttivo, praticamente lei e Sanglante erano finite a fare le turiste.
    Menzione d’onore alla spedizione subacquea, quella le era piaciuta un sacco!
    La chiacchierata notturna con Li Kao le era stata d’aiuto: certo, Jung-Xi Chi non sarebbe diventata una scavezzacollo, ma avrebbe cercato di incamminarsi nel mondo con un po’ più di fiducia!

    Prima di ripartire alla volta della Nanpaseong, la ragazza si premurò di salutare le persone con cui aveva parlato: l’educazione era importante, dopotutto, erano il primo contatto dei gemîwanesi su Endlos.

    Una volta rimessi i piedi sulla terra ferma – sensazione strana all’inizio, si sentì instabile ed ebbe un crampo allo stomaco – le ragazze furono avvicinate da un ragazzo grande e grosso, addetto a riscuotere le carte di Li Kao. Jung-Xi Chi realizzò che lo aveva coccolato mentre era un simpatico bue e si sentì molto in imbarazzo.

    Decise di salutare Sanglante offrendole il pranzo, le avrebbe chiesto l’indirizzo del suo negozio, nel caso si trovasse mai a bazzicare da quelle parti.
    Chikuyugi non ebbe il tempo di congedarsi proprio come voleva perché, mentre era impegnata a mangiucchiare, si ritrovò tra le braccia il suo piangente padre preoccupato, alla sua ricerca da una settimana.

86 replies since 15/1/2019
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