Endlos Realm GdR - Gioco di Ruolo Fantasy by Forum

Posts written by Man¡goldo

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    ....ok: ho postato! :geez: [Link] :flwr:
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    « Hai letto fin troppi romanzi se pensi seriamente che io sia una di quelle anime tormentate dalle loro stesse azioni. È stato il Signore stesso a maledirmi. O chiunque sia a comandare ai piani alti. Ma i pellerossa non sono ammessi nei saloon dalle mie parti, nemmeno quelli con sangue bianco. »

    Cocciuto come un mulo, il Cowboy non volle neppure soffermarsi a prendere in considerazione lo spiraglio sollevato dai dubbi del Medium: non che si fosse aspettato qualcosa di diverso, ma... era piuttosto ingessato per essere il fantasma di un uomo tutto sommato ancora giovane, defunto da appena tre anni! Inoltre, Stan non aveva affatto risposto alle sue domande in merito al come conoscesse le regole di quella sua nuova forma di esistenza.

    «E che ne sarà di chi ti sconfiggerà?»
    « Chi mi sconfiggerà, sarà libero di andarsene. »

    Mandando giù la tequila che il barista posizionò davanti ai contendenti di quell'assurda sfida, la ragazza-elfo prese la parola subito dopo, presentando un altro interessante spunto di riflessione: se uno di loro avesse vinto la sfida, il Vaccaro avrebbe avuto quello che voleva -pace-, ma di loro altri che ne sarebbe stato? La risposta fu quasi scontata, e Xavier l'accolse con una distratta scrollata di spalle: la cosa per lui aveva perso interesse quando l'omone al bancone gli aveva detto che non c'era nessun premio per la vittoria.

    «Secondo me niente ti impedisce di redimerti e magari trovare la pace che cerchi, magari potremo aiutarti noi ad uscire da questa tragedia e far riposare le tue stanche membra»

    A quell'osservazione, che rincarava la dose di quanto lui stesso aveva asserito, l'Esper annuì con convinzione; peccato solamente che, dal canto suo, l'interpellato redivivo si limitò a scoccare un'occhiataccia al Damerino senza neppure degnarlo di una replica.

    In quell'ottica, fu quasi un ossimoro notare come a spezzare l'immobilità calata sulla scena, raggelandola, fu nientemeno che
    Ghiaccio: con un colpo di gomito chissà quanto ingenuamente maldestro, il Mafioso aveva rovesciato il proprio bicchiere, quello del Giornalista accanto a lui, quello di Curtis e pure quello di Medea. Un disastro che pure a volerlo fare di proposito ci vuole Arte.

    « Ah-ah! Ciammattone! »

    Additando prontamente il compare occhialuto, il commento canzonatorio -tutto in amicizia!- del Sensitivo giunse condito da una risatina divertita: naturalmente, era sua intenzione sdrammatizzare un po' la situazione e stemperare le imprecazioni colorite del Cowboy richiamandone l'attenzione su di sé, ma... il guizzo di allegria di Xavier si spense ben presto, quando si ritrovò ancora una volta travolto dal vago senso di nausea di una visione.

    Stavolta, dopo il balenio di un bianco accecante, il Medium si ritrovò in un onirico spazio nero che gli risultò in qualche modo stranamente
    familiare?... nostalgico, e... confortante... Almeno finché non notò la presenza di Stanton e la sua espressione truce: certo, era insalamato in un fitto intrico di catene, ma aveva comunque l'espressione di uno pronto a staccarti la faccia a morsi se solo avesse potuto.

    Un po' come il suo compare Ghiaccio, insomma, ma con la differenza che quello davanti a lui era la proiezione di un'anima e non qualcuno in carne e ossa, e che era avviluppato in una lingua di fiamme blu che sembrava bruciarlo senza però consumare né le sue carni né i ceppi che lo vincolavano; probabilmente, la sua attuale condizione era legata a quella del corpo con cui stavano interagendo all'interno del "Diavolo Assetato".


    « Do your worst, or you sure as hell won't get out of there on your own two feet. »

    Quando il duro sguardo del dannato si sciolse in una tristezza rassegnata e sconsolata, Xavier si sentì genuinamente male per lui; ok, era sicuramente uno stronzone, un beone assassino che aveva impallinato a sangue freddo un probabile amico, ma il Medium non poteva farci nulla: non appena quell'uomo abbassò il capo con fare sconfitto, il suo primo impulso fu di trovare un modo per confortarlo.

    Anche se, pur con le migliori intenzioni ad animarlo, la barriera linguistica poteva costituire un ostacolo: lui conosceva un po' di inglese, ma cose molto rudimentali... aveva qualche reminiscenza remotissima di alcune lezione a scuola (quando ancora la frequentava!), e padroneggiava un campionario di frasi fatte, assorbito dagli episodi di qualche serial tivvù piratatissimo, ma il suo vocabolario era ristretto e il suo accento a dir poco legnoso... Perciò, ecco, parlare sarebbe stato un problema. Quello,
    e le fiamme.

    Worst? I can think of many stories
    where flames that can't be extinguished get put out, but I'm no heroine.


    Intanto che l'Esper pensava ad una soluzione per aiutare quello Spettro -sia perché voleva uscire vivo dal saloon, sia perché voleva guadagnarsi la paga da riscuotere dalla Matrona-, udì la fanciulla-Elfo al suo fianco rispondere fluentemente alle parole del Cowboy: non capì lo scambio, almeno finché Medea non gli fece la cortesia di tornare a parlare la lingua comune, ma il commento che lei addusse per sottotitolo lo fece accigliare nell'indecisione.

    Non so cosa vuoi da me, Stanton, ma se cerchi qualcuno che ti uccida, o che ti faccia trovare la pace eterna, è meglio se torniamo a bere.
    asserì lapidaria la bionda, voltandosi verso il Sensitivo e incrociando le braccia
    Unless he can do it. I won't stop him.

    Tuttavia, il buon Xavier non ebbe nemmeno il tempo di balbettare un confuso "Ehm... quindi...?" per cercare dalla compagna di sventura una qualche delucidazione, perché la ragazza volteggiò su sé stessa e tornò a rivolgersi all'anima in catene.

    Era una minaccia, comunque? Se non lo era, voglio tornare al bancone, grazie.

    « Ehi, ehi, ehi! Un momento...! Stiamo calm. »
    intervenne, mettendosi in mezzo e mimando coi palmi aperti di abbassare toni che non aveva afferrato
    « Tornare al bancone non sarà di grande aiuto: lo Stanton che c'è lì mi pare molto meno trattabile di questo. »

    Non sapeva se il Cowboy poteva capirlo lo stesso, ma quella considerazione fu principalmente a beneficio di Medea: tornarsene a bere al bancone li avrebbe probabilmente fatti finire tutti quanti in coma etilico come era già successo ad altri prima di loro... e questo avrebbe voluto dire una sconfitta alla sfida, e quindi una prematura dipartita. No, se volevano vincere quella gara assurda e rompere quel cerchio, era evidente che avrebbero dovuto provare una strada diversa da quella dei loro predecessori. Ma quale?

    Non conosceva le vittime precedenti, e non sapeva cosa poteva essere accaduto tra loro, né come queste avrebbero potuto reagire alla nebulosa richiesta di Stanton... tuttavia, non aveva modo di indagare in quella direzione, e sentiva di non avere neppure il tempo per farlo, e perciò il Medium fece un ragionamento molto più semplice.

    Se quelle persone avevano bevuto, probabilmente si erano ritrovate nella medesima posizione in cui lui si trovava adesso, e... data la reazione dell'anima al loro arrivo, lo Spiritista poteva dare per scontato che gli altri avessero colto al volo l'occasione di vendicarsi di un uomo che li aveva minacciati e costretti in una situazione mortale non appena se lo erano ritrovati davanti così inerme. Perché molta gente è fatta così.

    Medea, pur non avendo usato alcun tipo di violenza, aveva opposto un netto rifiuto a qualsiasi tipo di contatto con l'anima in pena, e perciò... un po' per assecondare la propria natura, un po' per tentare un approccio diverso e sperimentarne il risultato, Xavier decise che avrebbe provato qualcosa di nuovo: rivestendosi di un alone di potere psichico che -sperava!- l'avrebbe protetto dalle fiamme blu, il Medium si avvicinò allo Spirito, gli si inginocchiò davanti, e cercò di rassicurarlo con uno sguardo amichevole e un mezzo sorriso fiducioso, prima di posargli una mano sulla spalla.


    « Ehi, baddi... uots vrong? »

    Come un attore di Hollywood. Solo, più sincero.



    Condizioni Fisiche: Come prima, solo un po' accaldato dall'alcol.
    Condizioni Mentali: Concentrato nell'analisi del caso di Stan.

    Riassunto: Si ritrova a vivere la visione dell'anima di Stanton, ma non capisce benissimo lo scambio tra lui e Medea perché non è esattamente fluente in inglese; desume qualcosa dal contesto e dalle parole dell'Elfa e, dopo essersi rivestito di un Campo di Stasi (Consumo Basso), prova a vedere che succede ad essere gentili, così cerca di rassicurare il Cowboy e farsi spiegare il problema.
    Energie Residue: 90% - 5% = 85%


    gif

    Visione del Sudario
    [Percezione Magica | Auspex Spiritico | Scansione Mentale]

    Schermo della Guardia
    [Anti-Malia | Mindfuck-Alert | Trick Detector]

    Percezione dell’Aura
    [Radar | Localizzazione]

    Bio-feedback
    [Passiva di Monitoraggio | Anti-Veleno | Difesa Mentale]

    Campo di Stasi
    Proiettando all'esterno del corpo un campo elettro-magnetico dagli impulsi psico-spirituali, amplificati dal suo potere, Xavier può creare un muro di energia in grado di arrestare tanto le minacce fisiche quanto quelle magiche. [Difesa Fisica | Difesa Magica]
    Consumo: Variabile > Basso

  3. .

    - ECCHECCAZZO! Metti quella rivoltella a posto, vuoi bere e beviamo. Quante storie, per dell'alcol. Devi essere proprio solo. -

    Mostrando una verve certamente sorprendente per una fanciulla dall'aria così dolce e mite, pur sobbalzando istintivamente in risposta allo sparo, l'elfa schiuse le sue delicate labbrucce per sputarne fuori esortazioni insofferenti, con una esasperazione che sembrava più figlia dell'impazienza che non della paura; a quanto pareva, nonostante l'aspetto fragile, la ragazza celava un certo caratterino...

    <<< BRAVA! Ci si sente sempre meglio a buttare fuori un cazzo o due quando si parla.>>>

    Il che era senz'altro apprezzabile, come non mancò di sottolineare la risata sguaiata del Mafioso -in arrivo al bancone con la compagnia di Friz- ma nell'osservare la scena, attento e ammutolito come tutti gli altri presenti in sala, l'Investigatore dell'Occulto si ritrovò a sperare che quel pregio non le si rivoltasse contro, esponendola allo stesso pericolo che il terzo uomo reclutato dalla Matrona aveva attirato su di sé.

    Speranza che venne tutto sommato esaudita quanto il Vaccaro, dopo aver inizialmente avvicinato il viso a quello di Medea fin quasi a sfiorarlo decise di ritrarsi per tornare alle sue consuete attività mormorando appena un vaghissimo e misterioso
    "Capirai fra poco.".

    «Ma certo, bevo. Partecipo, come avevo già detto in precedenza.»

    Intanto, come prevedibile -oltre che saggiamente preferibile-, il Damerino si arrese alle intimidazioni del Pistolero e mentre prendeva posto accanto a lui, lo Spiritista si concesse un mezzo sospiro di sollievo: per quanto i modi del Cowboy lo irritassero, e per quanto la cosa lo esacerbasse spingendolo a fare lo spaccone spavaldo in prima persona, il pensiero di vedere qualcun altro impallinato davanti ai suoi occhi lo preoccupava più di quanto non volesse ammettere neppure a sé stesso.

    «Su, datemi da bere.»
    esortò Curtis, lanciando un'occhiata complice all'omone dietro al bancone
    «Allora, dammi un ginger ale con birra, tiepido, senza schiuma, con poco rum, tiepido, eh, non freddo! Poi chiedi le cose...»

    Rilassandosi nel constatare che l'Elegantone non si era scomposto più di tanto, e che già riprendeva a stordire il prossimo con la sua parlantina, il Medium mandò giù il suo primo bicchiere, senza accorgersi che quel ciarliero compagno di disavventure aveva provato a rivolgersi proprio a lui; dimostrato con i fatti che le chiacchiere non fossero un pretesto per non vuotare il proprio bicchiere, Xavier fece la propria mossa... e mentre aspettava di scoprire se Stan fosse il tipo abbastanza suscettibile da sparargli a bruciapelo per la sua insolenza, Medea si inserì nel discorso.

    Vedi, te lo dice anche lui che hai bisogno di compagnia. Basta chiedere gentilmente. Con la gentilezza si ottengono tante cose... e anche dello charme in più.
    rilanciò l'Elfa con tono colloquiale, supportando l'Esper e prendendo un primo sorso di alcol
    Che poi, non è nemmeno male come modo di conoscere gente, questo. Te lo ruberò in futuro. Basta togliere l'arma di mezzo.

    <<< SEI PROPRIO UNA FIGHETTINA XAVIER! POCHE LAGNE! >>>
    urlò invece quel caciarone di Ghiaccio -proprio nelle orecchie a punta dell'altra- per poi parlare al barista
    <<< Ehì Alcibiade, avresti qualcosa da sgranocchiare nel frattempo? Per far scendere il bicchiere.
    Due due taralli? >>>


    Tuttavia, senza che il buon Xavier potesse avere modo di gridare di rimando al suo compare di chiudere la ciabatta, e di strozzarcisi con quei taralli, per poi ovviamente sottrargliene una buona manciata a tradimento, una strana sensazione lo assalì, un mistico filtro di luce bianca e lattiginosa calò sul suo sguardo, e... riconoscendo nella familiare nausea che gli risalì le viscere l'avvisaglia di un'imminente esperienza paranormale, il Sensitivo fece giusto in tempo a rilassare i nervi e ripetersi di stare calmo, prima di lasciarsi lambire dalla visione.

    Resistere all'
    invasione avrebbe probabilmente significato solamente distogliere lo sguardo da qualunque fosse il problema che affliggeva quello Spettro e quel luogo, e... per quanto spiacevole sarebbe risultato, infilare la testa nello squarcio che chissà quale evento aveva momentaneamente aperto nel velo ectoplasmatico che il Pistolero irradiava era l'unico modo per farsi un'idea della situazione; così, come un sommozzatore che prenda fiato al momento di immergersi sotto il pelo dell'acqua, lo Spiritista si inabissò in quel chiarore onirico.

    Ciò che le iridi verdi dell'Esper misero a fuoco dall'altra parte furono i contorni di una riproduzione più antica -e paradossalmente più nuova- del Diavolo Assetato, una meno canuta e matura del suo gestore, una clientela più a tema "saloon" di quella che aveva trovato entrando, e una versione più
    viva di quel piantagrane di Stanton, che discuteva animatamente con l'uomo con cui condivideva il tavolo...

    Tutti indizi che gli fecero istantaneamente realizzare che quel che stava vedendo era uno scorcio del passato: un frammento di tempo che, per il semplice fatto di stare venendo riprodotto davanti ai suoi occhi, doveva certamente essere importante.


    « Mi chiamo Stanton Cree, e sono morto tre anni fa. »
    la voce gracchiante e disincarnata dello Spettro gli echeggiò d'un tratto nella testa
    « Ho sparato a un uomo e ho finito quanto era rimasto nel suo boccale. »

    Accompagnata dalla voce del suo protagonista, la scena dell'omicidio a bruciapelo si ripeté davanti agli occhi viola di Xavier -induriti dall'amara indignazione che solo crimine insensato sa suscitare- così come doveva essersi verificata anni orsono: doveva cercare di focalizzarsi sui dettagli, perché la risposta doveva essere là. Stanton doveva essere stato ubriaco perso... E la sua vittima? Si conoscevano? Avevano un qualche legame? Di cos'è che stavano parlando, quando Stan aveva perso le staffe?

    « Sono stato impiccato per questo due giorni più tardi. »

    La scena mutò per mostrargli il patibolo e l'impiccato che vi penzolava; poi, come un elastico teso, che si contrae per tornare alla sua forma iniziale, il velo mistico che si era deformato per accoglierlo nella nicchia atemporale di quella visione lo respinse indietro, e l'Investigatore dell'Occulto si ritrovò di nuovo seduto al bancone del locale sovrascrittosi ad Altatorre, nel tempo presente, accanto al trapassato Cowboy. Con un certo bruciore alle viscere.

    ...cioè, non proprio alle viscere: riguardava qualcosa di più "in profondità" delle viscere. Ma cosa c'è di più interno delle viscere? E poi, più che una sensazione fisica sembrava giusto un'impressione, ma era insistente, e intimo, come un senso di colpa o un peso sulla coscienza. Non era qualcosa di propriamente doloroso (non ancora, forse), ma lo Scroccone aveva abusato del proprio fegato ed esofago abbastanza volte da saper dire la differenza tra un problema di alimentazione e altro.

    E quello era decisamente altro: probabilmente, come provavano i precedenti casi di coma etilico riscontrati a quello stesso bancone -quelli che avevano spinto la Matrona ad ingaggiarli- anche l'alcol di quella sfida ricorrente, in quanto parte del suo "rituale", era maledetto quanto lo Spettro che si ostinava a perpetrarlo.

    E per quanto il Medium non avesse paura di una sbronza o due, né di un po' di acidità di stomaco, se l'alcol colpiva lo spirito era certamente il caso di correre ai ripari: ora che era in grado di fare una stima approssimativa degli effetti della prima consumazione, era forse il caso di prendere le misure anche delle proprie capacità di recupero; così, trasse un profondo e calmo respiro, e concentrò la sua volontà presunzione sui meccanismi del proprio corpo, per autoconvincersi che -in fondo- quel bicchierino non era nulla che non fosse in grado di smaltire.


    « Se vengo qui tutte le sere è perché Dio – o il Diavolo, o la Terra, oppure qualche spirito adorato dai pellerossa – mi ha maledetto a sfidare ogni notte qualcuno che sia disposto a tentare di tenermi testa bicchiere dopo bicchiere, o morire per mano mia. Quando troverò qualcuno in grado di sconfiggermi, potrò marcire in pace. Secondo giro. »

    Mentre Ghiaccio si vedeva rifiutare dal barista gli snack richiesti, e quest'ultimo preparava in scioltezza la tequila per il prossimo round ordinato dal Redivivo, intanto che uno Xavier meditabondo cercava di riflettere sul significato di quanto appena visto e di annullare gli effetti di quello che aveva bevuto, uno dei componenti della band di Troll -ammantato di un per nulla vistoso manto nero- fece capolino dietro al bancone con un sacchetto; un fatto che il Sensitivo registrò, ma che lasciò momentaneamente cadere.

    Piuttosto, di punto in bianco, senza alcun preavviso o spiegazione, il giovanotto dai capelli bluissimi sbatté una manata sul bancone di legno, colpendo un punto tra sé e il Vaccaro dal grilletto facile; poi, da quella posizione, la destra scivolò sulla superficie liscia -non più lucida come in passato- per circondare con le dita il vetro che raccoglieva al proprio interno la sua seconda consumazione, e nel farlo tossicchiò una secca mezza risata monca.


    jpg« Scusa se te lo chiedo, Stan, ma... è stato per caso Dio, il Diavolo o qualche Spirito dei Pellerossa a dettarti le regole di questa "maledizione"? »

    Portando il bicchiere alle labbra, lo Spiritista se lo svuotò in gola in un sol sorso; poi, ne sbatté delicatamente il fondo sulla sbarra davanti a lui per produrre un piccolo sordo rintocco, e -abbandonando il sorriso- si fece serio, prima di voltarsi verso il Dannato, cercandone lo sguardo con gli occhi azzurri.

    « Mi è capitato di vedere altri... casi come il tuo. »
    gli annunciò in tono pacato, sperando di catturare la sua attenzione
    « In realtà è piuttosto raro che si tratti di un'imposizione dall'alto o da parte di terzi. Perciò... ti va di parlarne...? Magari riesci a saltarne fuori, ragionandoci con qualcuno. »

    Ora come ora, gli interessava molto di più cercare di instaurare un dialogo con quella testa di coccio di Stanton, che non le mandorle. E se, nel farlo, fosse riuscito a monopolizzare l'attenzione del Pistolero su di sé, dando modo ai suoi compagni di agire in sordina e procurarsi il contenuto del sacchetto di Don...
    Beh, tanto meglio per loro!



    Condizioni Fisiche: Un po' scaldato dall'interno dall'alcol che ha bevuto.
    Condizioni Mentali: Concentrato nell'analisi del caso di Stan.

    Riassunto: Dopo un po' di considerazioni su quello che gli sta succedendo, Xavier prova a smaltire l'alcol che ha in corpo con l'uso attivo della tecnica Biofeedback (Consumo Basso), giusto per vedere se funziona; poi, insiste nel suo tentativo di dialogare con Stanton, facendo al contempo anche da diversivo per i compagni che vorranno cercare di arrivare alle mandorle.
    Energie Residue: 95% - 5% = 90%


    gif

    Visione del Sudario
    [Percezione Magica | Auspex Spiritico | Scansione Mentale]

    Schermo della Guardia
    [Anti-Malia | Mindfuck-Alert | Trick Detector]

    Percezione dell’Aura
    [Radar | Localizzazione]

    Bio-feedback
    L’Esper è in tutto e per tutto consapevole del suo corpo, e sarà capace di operare una diagnosi precisa sul proprio organismo e le sue numerose correlate funzioni -volontarie e non- come la respirazione, il battito cardiaco, il flusso sanguigno e il rilascio di ormoni interni quali adrenalina ed endorfine.
    In questo modo potrà scoprire, monitorare, e -con un relativo consumo- neutralizzare gli effetti di qualsiasi mutamento indotto a livello fisiologico e molecolare da agenti chimici -veleni, droghe e virus-, fisici -innalzamento o abbassamento di temperatura- e soprannaturali -mutazioni e maledizioni-, adattando il corpo (suo o altrui) alle condizioni ambienti più ostili, di modo che possa non solo sopravvivere e contrastare i propri mali, ma adattarsi come un organismo autoctono alle condizioni più proibitive.
    [Passiva di Monitoraggio | Anti-Veleno > Basso | Difesa Mentale]

  4. .

    Contrariamente a quello che aveva segretamente temuto -celando l'immagine in un angolino della sua mente, sotto l'azoto liquido del suo sangue freddo-, Xavier non si ritrovò impallinato per le sue audaci dichiarazioni; piuttosto, pur assottigliando gli occhi in due fessure indignate -vuoi per essere stato etichettato sotto la definizione di "Coso", vuoi per la perenne irritabilità che sembrava roderlo dall'interno- il Cowboy lo lasciò finire di parlare, e si degnò persino di presentarsi.

    « Stanton. »

    La sua voce era nient'affatto piacevole, ma... sentirlo parlare fu un pallido segno di distensione e di apertura: un gesto che il Medium avrebbe di certo apprezzato se il Pistolero non avesse pensato bene di bilanciare immediatamente quella concessione con un'uscita inutilmente e deliberatamente antipatica; fu per quel colpo di coda che il Sensitivo si sentì in dovere di rispondergli per le rime, magari facendo lo spiritoso, così da esorcizzare la paura degli altri avventori in sala e rimarcare all'interlocutore e a sé stesso il fatto che non aveva alcuna paura di lui.

    « Quello che pensi non mi interessa, e a pagare sarà chi rimarrà in grado di farlo a competizione finita. »
    « ...tu vuoi scoraggiarmi a vincere. »
    « E aggiungo un avvertimento: se cerchi di ritirarti, lo fai a tuo rischio e pericolo. »
    « Tsk: io scappo solo davanti agli avvocati. »

    Del tutto incurante della nemmeno troppo velata minaccia a cui il Vaccaro volle alludere portando la mano alla fondina della sua arma, il buon Xavier incrociò le braccia sul petto con fare tranquillo, sicuro e inamovibile; a mitigare i toni di quello stallo fu l'intervento del barista, il cui mormorio giunse all'orecchio dello Scroccone con lo stesso soave suono di un coro di angeli.

    « Sbarazzati di lui e non ti faccio pagare nulla. »

    All'udire quell'asserzione, piena di supporto e fratellanza, l'Esper gli rivolse immediatamente uno sguardo meravigliato e commosso, ma l'omone della sbarra era tutto intento a scambiare occhiatacce gelide con quello che con ogni probabilità era il suo cliente più scomodo; tuttavia a restituire un po' di calore a quella situazione, con ironia della sorte ed un tempismo impeccabile, fu l'intervento di Ghiaccio.

    A quanto pareva, il Quattrocchi doveva aver casualmente trovato un volto noto in mezzo ai frequentatori del locale: si trattava di un conoscente? collega? amico -un tale Friz?-, e i due si erano impelagati in una qualche discussione su roba di soldi, e quando il Cowboy convocò il Mafioso al bancone, il Medium si ritrovò a trattenere il fiato, sperando che la brutta boccaccia del suo compare non partorisse da un momento all'altro qualche stronzata che potesse costargli un confetto di piombo.

    Fortunatamente, lo Spettro si limitò ancora una volta a qualche berciata scontrosa e a un paio di uscite celolunghiste spaccone circa la sua presunta imbattibilità in duelli di
    quick-draw, ma alla fine concesse al Malavitoso di finire il suo caffè e la sua chiacchierata, sebbene nulla più di quello; a rischiare apparentemente di più fu, curiosamente, proprio il loquacissimo damerino che era entrato con loro, che nel suo tentativo di intercedere affinché almeno l'elfa venisse risparmiata la sfida si ritrovò sotto tiro.

    Ci fu un'imperiosa ingiunzione da parte del Pistolero,
    "Whisky,", poi uno sparo, e mentre un silenzio pesante cadeva all'interno del Diavolo Assetato, il Vaccaro soffiò via il fumo dalla canna di metallo e Xavier si sforzò di mettere a fuoco la ferita con le iridi verdi. Con enorme sollievo, non la trovò: quello spaccone di Stan aveva puntato alle assi di legno in mezzo ai piedi di Curtis per un mero colpo di avvertimento.

    ...eppure, qualcosa di strano c'era: il foro lasciato dalla pallottola splendeva di una strana fiammella blu, etera e spettrale come un fuoco fatuo.


    « Bevi, o combatti. »

    Già pronto a scambiare qualche parola con il suo Socio Ghiaccio -sistematosi al bancone alla sua destra, con solo la ragazza-Elfo a fare da barriera- lo Spiritista si ritrovò costretto a desistere da tale proposito: dopo quell'ultimo categorico capriccio ordine, il Cowboy andò a sistemarsi proprio in mezzo ai due, e quando i cinque bicchieri di whisky furono allineati davanti ai contendenti, fu chiaro che la gara fosse cominciata.

    Doveva sfangarla anche stavolta, e vincere, e guadagnarsi la paga della Matrona, e uscire di lì sulle proprie gambe, e tornare col culo comodo ad Est... e per farlo aveva bisogno di prendere le misure per la competizione; così, senza troppi indugi, Xavier prese il bicchiere davanti a sé e lo tracannò d'un fiato, aspettando di sentire quale effetto avrebbe prodotto.


    jpg« Dì un po', Stan... Cioè, se posso chiamarti così: Stan. »

    Dopodiché, mentre percorreva distrattamente con l'indice l'orlo del suo bicchiere ora vuoto, il giovanotto dai capelli bluissimi prese la parola con tono neutro e solo vagamente annoiato: dopotutto, se dovevano assecondare il pazzo della situazione, tanto valeva stare sereni e fare un po' di conversazione; solo perché erano ostaggi, non voleva certo dire che dovessero rimanersene muti e smorti, no?

    « Da quel che ho capito vieni qui tutte le sere, perciò mi chiedevo... »

    Da Medium, non gli sarebbe dispiaciuto riuscire ad instaurare un contatto amichevole con quello Spirito irrequieto: gli era capitato altre volte di fare "l'amico un po' psicologo" con alcuni fantasmi di alcuni casi...

    « ...è perché non hai una casa o una famiglia, e ti senti solo? »

    ...ma il Cowboy aveva spiccatamente l'indole del bullo, e -in alternativa- per evitare che facesse del male a qualcuno dei presenti, anche fare in modo che Stan concentrasse l'attenzione su di sé -distogliendola dagli altri- era una strategia; tuttavia, dal momento che così sarebbe potuto risultare forse troppo insolente o sprezzante, si affrettò ad aggiustare il tiro, senza dare all'altro il tempo di replicare.

    « Voglio dire: a chi non è mai capitato? Non ci sarebbero tanti locali, altrimenti.
    Certe sere, ci vuole un bicchierino e un po' di compagnia. »


    Poi, alzò le spalle con noncuranza e si guardò intorno facendo un po' il vago; in realtà concentrò tutte le proprie percezioni sull'essere che gli sedeva accanto, cercando di ottenere quanti più elementi possibili dalla sua reazione.



    Condizioni Fisiche: Ottimali
    Condizioni Mentali: Beve il suo primo bicchiere per capire che effetto gli fa (se è un whisky come quello che ha ordinato prima, o se ha qualcosa di diverso) e prova ad instaurare una conversazione con Stan.
    Energie Residue: 95%


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    Visione del Sudario
    [Percezione Magica | Auspex Spiritico | Scansione Mentale]

    Schermo della Guardia
    [Anti-Malia | Mindfuck-Alert | Trick Detector]

    Percezione dell’Aura
    [Radar | Localizzazione]

    Bio-feedback
    [Passiva di Monitoraggio | Anti-Veleno | Difesa Mentale]

  5. .

    È opinione comune a molti poeti e innamorati che persino uno sguardo abbia un peso, e mentre se ne stava in piedi davanti al bancone ligneo di quel saloon fuori contesto, il buon Sensitivo -per non essere né l'uno nell'altro- avvertiva sulle spalle tutta la gravità esercitata da svariate paia di occhi: gli altri avventori lo stavano fissando. E lo stavano fissando con un'intensità decisamente fastidiosa.

    « Solo un momento, »

    Mentre Xavier focalizzava la mente sull'unico motivo della sua presenza lì -intascare la grana per tornarsene col culo caldo a Chediya-, cercando di contenere l'irrazionale nervosismo che tutta quell'attenzione morbosa gli metteva addosso, qualcuno alle sue spalle -dalla parte dei tavoli dove la cameriera/bomboniera si era appena diretta- ebbe pure la simpatica idea di lanciargli un fischio.

    « Caffè, quindi. Richiesta rara. »

    Seguendo i movimenti con cui il barista pescava da dietro il bancone un sacchetto di chicchi tostati e si armava di un aggeggio a manovella dell'anteguerra per assolvere alla richiesta -l'ordinazione di Ghiaccio-, il giovanotto dai capelli bluissimi si lasciò catturare da quella scena dal sapore documentaristico, concentrandosi sul suono ipnotico del macinino e sul forte aroma che si diffondeva nell'aria, aspettando che quei due stimoli gli calmassero i nervi.

    « Sulla sfida ti posso dire che non si vince un cazzo, almeno da quanto ne so, ma se non accetti rischi di lasciarci la pelle. Ogni sera arriva un ceffo che invita a bere con lui chiunque gli capiti a tiro, e di solito li pesca qui al bancone. »

    ...che era il posto in cui incidentalmente si trovava lui in quel momento.
    Mentre i chicchi di caffè si polverizzavano con un rumore raschiante e regolare sotto l'azione della manovella, lo Scroccone fu avvertito di quelle premesse per nulla allettanti: tanto per cominciare, non si vinceva un tubero -rivelazione che lo lasciò piuttosto deluso-; inoltre, se gli fosse arrivato in faccia il metaforico guanto di sfida, c'era anche la grossa incognita del Fattore-RDP (Rischio della Pellaccia) in caso di rifiuto.
    Sempre meglio.

    « A vederlo sembra un bandito, ma non ha mai lasciato debiti. Fa così da anni, e francamente non mi aspettavo di ritrovarmelo pure qui. È una dannata maledizione. »

    Ecco, quelle erano informazioni interessanti: in particolare, lo Spiritista trovò curiosa non tanto la descrizione del principale sospettato, quanto il fatto che la sua presenza fosse rimasta costante in quel luogo anche dopo il salto dimensionale che aveva sovrascritto quella bettola ai ben più sofisticati paesaggi di Altatorre; il termine "maledizione" sembrava un'evidente esagerazione... eppure, lasciò un'intensa impressione ai margini della coscienza del Medium.

    jpgChe quel misterioso bandito e la sua sfida fossero la causa degli incidenti accidenti che avevano colpito gli avventori nelle sere precedenti era ormai fuori di dubbio, ma... in che modo il giochino di un fuorilegge beone poteva condizionare il trasferimento di un intero saloon su Endlos? E in che modo ragionare con un ubriacone incallito gli avrebbe permesso di guadagnarsi la paga della Matrona, restituendole il suo locale?

    Quelle questioni senza alcuna apparente correlazione trovarono d'un tratto il proprio posto nel puzzle quando una gelida folata di vento annunciò l'ingresso di qualcuno, sovrastando il vocio concitato della clientela con un cigolio sinistro che dipanò il silenzio... e fu con un brutto presentimento e un brivido a risalirgli la schiena che il Medium gettò uno sguardo da sopra la spalla al nuovo avventore.

    Si trattava di un uomo di mezza età, non particolarmente alto, ma dall'aspetto decisamente spettrale: pallidissimo, smunto, con gli occhi infossati nelle orbite, e una zazzera di capelli corvini a media lunghezza.
    Ah, sì: e poi era morto.

    D'un tratto, davanti a quel dettaglio, i due eventi in apparenza slegati -le vittime ricoverate e il locale scomparso- acquistarono nella mente dell'Esper una logica corrispondenza: conosceva (e aveva talvolta incontrato) alcuni fantasmi con un'ossessione talmente potente da essere in grado di deformare la realtà, perciò... visto l'abbigliamento da bandito dal grilletto facile e la fissazione per la "sfida di bevute", agli occhi verdi del Medium divenne chiaro che il fulcro del fenomeno fosse quel tale.

    « Voglio della compagnia femminile stasera. Vieni al bancone e tieni noi uomini di buon umore. Che ne dici, eh? Non credo tu possa al passo con noi, però. »

    Intanto, nel tempo in cui Xavier si era incantato ad elucubrare, il cowboy si era fermato ad uno dei tavoli, rivolgendo parole viscide ad una ragazza dalle orecchie a punta e dall'aria spaurita, concludendo poi il grottesco invito con una risata gracchiante a cui nessuno fece eco. Una vista che irritò alquanto lo Spiritista.

    Certo, anche lui aveva fatto il cascamorto in qualche bar con qualche signorina, ma a sua difesa era già alticcio per il fatto di avere qualche pinta di alcol già in circolo nel sangue, e non era mai stato così inquietante e predatorio da imporre ordini invece di scherzose e poco convinte proposte allusive.

    Sull'onda di quel flusso di pensieri, il Detective dell'Occulto squadrò il Gringo con uno sguardo torvo mentre questi raddrizzava la tesa del cappellaccio e controllava il revolver, e -più indignato che intimidito- quando i loro occhi si incrociarono stava già per dirgliene quattro... ma la pressione di un artiglio sulla spalla e il sussurro di una voce sconosciuta e vicina lo trattennero.


    « Noi non volere sfidare lui. Ma noi dare una mano dove noi in grado.
    Perché con lui non potere vincere in modo leale.
    »

    Naturalmente, Kaos non poteva immaginarlo, ma Xavier non era un tipo da andare troppo per il sottile con il concetto di correttezza, e anche se ogni tanto aggirava le regole non aveva mai fatto del male a nessuno, e la sua coscienza era tranquilla, e... e non si sarebbe fatto soprattutto scrupoli se fosse stato costretto a prender parte a qualche discutibile evento contro la sua volontà; così, l'Esper si limitò a muovere un vago cenno di assenso col capo, giusto per fare intendere al Musicista che l'aveva sentito.

    Ciò detto, il Troll ripiegò verso il resto della sua band... giusto in tempo per lasciare campo libero al bandito, che si accostó al bancone rivolgendosi al barista.


    « Un whisky per me, e uno per il mio nuovo amico. »
    esordì, prima che una mezza risata ne dirottasse l'attenzione verso il fondo del locale
    « Beh? C'è qualcun altro che pensa di tenermi testa nel bere? »

    Intanto che l'Esper studiava con insistenza il volto del Cowboy, il barista si congedó momentaneamente dal bancone per servire personalmente il caffè a Ghiaccio... catalizzando proprio su quest'ultimo le sgradite attenzioni dello Spettro.

    « Hah, Tu, uomo col caffè, vieni qui. E anche tu, damerino – no, non tu, quello al tavolo con il biondo e il pelato. A meno che vogliate duellare contro di me in un altro modo. »

    Con una precisione chirurgica che non aveva nulla di casuale, il Bandito andò a pizzicare tra la piccola folla proprio gli altri due uomini insieme a cui il Medium era entrato nel locale solo poco prima; tuttavia, per quanto spiacevole, quello era una cosa tutto sommato accettabile: Xavier era maggiorenne e vaccinato, sapeva badare a sé stesso da quando era un adolescente, ed era entrato in quella bettola di sua iniziativa, consapevole dei rischi di quel lavoro e pronto ad accollarseli per ottenere un compenso.

    « Ciò vale anche per te, signorina. »

    ...ma la signorina-elfo non era come lui. No, ok, nel senso: sembrava anche lei maggiorenne, e forse era perfettamente capace di badare a sé stessa; ora, non sapeva se gli Elfi erano inseriti in un piano vaccinale, ma... il punto era che, non essendo entrata lì con loro (giusto?) in risposta all'ingaggio della Matrona, doveva trattarsi di una cliente che stava facendosi gli affari propri.

    E quel tizio che l'aveva apostrofata in quella maniera irrispettosa e degradante era solo uno stracazzo di bullo dimmerda. E a lui i bulli stavano sulle scatole, vivi o non-morti. Ed essendo cresciuto in un quartiere non proprio sereno, aveva imparato a non chinare la testa davanti a loro, che fossero armati di
    ferro o no.

    jpg
    « Ehi, Coso...! »

    Appoggiandosi di spalle al bancone, con i gomiti sul ripiano di legno, il Medium alzò la voce per rivolgersi al Cowboy in tono neutro: la posa rilassata avrebbe ostentato il fatto che non avesse alcuna intenzione di fuggire dal confronto, e quel modo di fare -sperava- avrebbe distolto l'attenzione del Mandriano dagli altri per concentrarla su di sé.

    « "Patti chiari, amicizia lunga", perciò... due informazioni:
    la prima è che non sono amico di chi dà noie tutto il vicinato. »

    esordì con fare pacato, guardando l'interlocutore negli occhi
    « La seconda, dovresti darla tu a me.
    ...paghi tu? »


    Con un minimo gesto, lento e pacato, Xavier puntó l'indice sui due whiskey che lo stoico barista stava preparando per il Cowboy e il suo sfidante: non per niente era uno Scroccone.



    Condizioni Fisiche: Ottimali
    Condizioni Mentali: Un po' stizzito per il comportamento del Cowboy, ma determinato a capire che problemi ha.
    Energie Residue: 95%


    gif

    Visione del Sudario
    [Percezione Magica | Auspex Spiritico | Scansione Mentale]

    Schermo della Guardia
    [Anti-Malia | Mindfuck-Alert | Trick Detector]

    Percezione dell’Aura
    [Radar | Localizzazione]

    Bio-feedback
    [Passiva di Monitoraggio | Anti-Veleno | Difesa Mentale]

  6. .

    Nel raggiungere il bancone di quel locale male in arnese, con la banale intenzione di attaccar chiacchiera col barista, il Medium -da buon sensitivo, oltre che da scafato frequentatore di postacci-, il Medium poté immediatamente percepire catalizzata su di sé l'attenzione di buona parte degli avventori che gremivano la sala comune - T-ROLL compresi. E c'è decisamente qualcosa di strano quando quelli che sono le star della serata danno tanto bado ad un Signor Nessuno come lui.

    “È lui?” “Può essere” “Affatto.”

    A giudicare dal vociare disordinato e dai commenti che gli giunsero all'orecchio, quell'in verità bruttissimo segno gli lasciò presagire di essere probabilmente sulla pista giusta: a quanto pareva, tutti i clienti erano in attesa di qualcuno... qualcuno che doveva presentarsi al bancone... qualcuno di cui non dovevano avere chiara l'identità... ma di cui -teoricamente- dovevano conoscere l'operato.

    « Whisky liscio in arrivo. »
    sentenziò il gestore in risposta alla sua richiesta, interrompendo il treno dei pensieri
    « Gli affari vanno piuttosto bene, per essermi ritrovato da un giorno all'altro con tutto il locale da a questo posto che a malapena so che si chiama Altatorre, »

    D'accordo. Erano un po' di informazioni: per quel poco che Xavier aveva capito di Endlos, a volte ci finivano lanciati alla rinfusa sopra come i funghi su una pizza persone -come era stato nel suo caso-, cose di varia entità e dimensioni, e persino luoghi... come doveva essere successo a quella bettola. Perché, ecco, per quanto male si tenesse informato sulla qualunque, non ricordava di aver mai sentito nominare una città di nomeGhoultown, né ricordava di aver mai visto elementi da Far-West.

    Perciò, facile teoria sulla morale della storia: lì dentro erano tutti o quasi Naufraghi Dimensionali.
    Come lui. Quindi, magari, avrebbe potuto giocarsela puntando sulla solidarietà.


    « Tu sei sicuro di voler restare qui al bancone? C'è un motivo per cui sei l'unico. »
    lo apostrofò il buonuomo, servendo intanto l'ordinazione
    « Se sei qui per la sfida, non sono bastati sei damerini all'ospedale e uno di quei cosi morto?
    Io non mi prendo alcuna responsabilità.
    »

    Tuttavia, prima che l'Esper avesse modo di schiudere le labbra per abbozzare una risposta di qualche tipo, il contatto tra le sue mani e il ripiano di legno attivò la proiezione di una serie di immagini direttamente nella sua psiche; così, mentre le parole del barista si facevano ovattate e distanti, lo Spiritista vide una delle vittime ordinare da bere e poi svenire fino ad accusare il misterioso malore che aveva scatenato gli incidenti che l'avevano ingaggiato per indagare e scongiurare.

    Unico elemento degno di nota di quella sequenza -che confermava quanto la Matrona aveva già spiegato loro- fu l'immagine di un uomo magro, dal volto scavato ma appesantito da due bei baffi, con in testa un cappello a falda larga da cowboy... e fu su quell'entità che concentrò la sua curiosità quando -boccheggiando come un pesce lesso- si riebbe dal suo stordimento per rivolgere altre domande al taverniere.


    jpg
    « Tranquillo, amico: non mi piace avere guai né darne agli altri. »
    rispose il giovanotto, abbozzando un sorriso e prendendo un sorso dal bicchiere
    « Mi spiace per il musicista.... Comunque, non so nulla di questa sfida: mi sapresti spiegare come funziona? Chi la organizza, chi bisogna sfidare, se si vince qualcosa? »
    guardandosi intorno con fare casual, gettò un'occhiata a quel che facevano i suoi compari
    « E poi... non è che potresti prepararmi anche un caffé? »



    Condizioni Fisiche: Ottimali
    Condizioni Mentali: Curioso
    Energie Residue: 95%


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    Visione del Sudario
    [Percezione Magica | Auspex Spiritico | Scansione Mentale]

    Schermo della Guardia
    [Anti-Malia | Mindfuck-Alert | Trick Detector]

    Percezione dell’Aura
    [Radar | Localizzazione]

    Bio-feedback
    [Passiva di Monitoraggio | Anti-Veleno | Difesa Mentale]

  7. .

    « Giusto. Sono stata anticipata dal signor Céladon. »

    Acconsentendo alla proposta dello Spiritista con un abbozzo di sorriso, e sorvolando graziosamente sul rozzo comportamento tenuto dal Mafioso, la Matrona rilasciò il proprio assenso anche alla messa a disposizione del Damerino... pur con un doveroso avvertimento.

    « Ad ogni modo: apprezzo la sua volontà di aiutare, ma sappia che farebbe ciò a suo rischio e pericolo. »

    Poi, con un gesto che lasciò il Medium sinceramente spiazzato, la Signorina si fece da parte, gettando uno sguardo all'ingresso del locale e lasciando al trio libero accesso al fu DeepBlue Diavolo Assetato.

    « Buona fortuna. »

    Ma come? Non li accompagnava dentro?
    Cercando di dissimulare la propria sorpresa dietro uno studiato colpo di tosse per schiarirsi la voce, il Sensitivo dai capelli Bluissimi raddrizzò la schiena, scrollò le spalle e si infilò le mani in tasca, marciando dritto verso le tipiche doppie porte ad ala di pipistrello.

    jpg« D'accordo, Signora Matrona: noi entriamo! »

    Dall'altra parte, Xavier trovò ad attenderlo una nuova sorpresa: non tanto per gli arredi cadenti, né per l'atmosfera tetra e pericolosa che si respirava all'interno, quanto per il fatto che -nonostante le avvertenze fornite loro dalla giovane datrice di lavoro- quel postaccio risultò essere persino frequentato.
    E neppure poco.

    C'era un barista -minuto e anzianotto- dietro al bancone, che notò il loro arrivo e borbottò qualcosa di inintelligibile; c'era un quartetto di Troll, che faceva musica dal vivo scatenandosi sul palcoscenico, e c'era un variegato numero di ceffi che facevano sembrare Ghiaccio un rispettabile impiegato delle poste, appena un po' antipatico.

    Le uniche eccezioni parevano costituite da un nonnino canuto -dall'aria svampita e abbastanza innocua- e una ragazzina spaurita, che si stringeva un libro al petto, conversando sulla difensiva con un signore che poteva essere suo padre; nulla di troppo strano, in verità, però, ecco... lo Sciamano si era immaginato di non trovare proprio nessuno lì.


    « Fermati! Altrimenti spettacolo non potere contin– Oh, fahr zur Hölle. »

    Al termine del brano musicale, lo spettacolo si concluse senza bis a causa di problemi tecnici -ovvero distruzione del microfono ad opera di una strana anatra zannuta-, e nel ritrovato silenzio, gli occhi violetti del Medium scandagliarono di nuovo l'ambiente.

    « Potrebbe essere utile dividerci tra gli avventori per fare domande a più persone possibile. »
    propose il Detective dell'Occulto, voltandosi a confabulare con gli altri due
    « ...se sono habitué, se sanno qualcosa degli incidenti delle scorse sere, se hanno notato qualcosa di strano da quando sono qui... »

    Dopo aver gesticolato con una mano con fare discorsivo, il Medium si passò le dita tra i capelli blu cobalto per ravviarsi la zazzera, e si voltò a puntare l'oste, prima di allontanarsi nella sua direzione, vocalizzando le sue intenzioni a Curtis e Ghiaccio.

    « Io comincio con l'interrogare il bancone.»

    ...e si, non lo disse esplicitamente a voce alta per non passare da stramboide con i collaboratori, ma -avvicinandosi al bancone e posandoci sopra il palmo delle mano- intendeva esattamente quel che aveva detto: interrogare il legno del ripiano sui famigerati eventi del saloon, ma anche attaccare chiacchiere con il vecchio barista.

    « Ehilà, buonuomo! Buonasera! Un whiskey, liscio. »
    esordì, rispettando l'etichetta: prima la consumazione, poi le domande
    « Bel posticino...! Allora... come vanno gli affari?»

    E intanto, i suoi sensi soprannaturali scandagliarono i ricordi del ripiano davanti a lui.



    Condizioni Fisiche: Ottimali
    Condizioni Mentali: Concentrato
    Energie Residue: 100% - 5% = 95%


    gif

    Visione del Sudario
    [Percezione Magica | Auspex Spiritico | Scansione Mentale]

    Schermo della Guardia
    [Anti-Malia | Mindfuck-Alert | Trick Detector]

    Percezione dell’Aura
    [Radar | Localizzazione]

    Bio-feedback
    [Passiva di Monitoraggio | Anti-Veleno | Difesa Mentale]


    Tocco degli Spiriti
    Se qualcuno maneggia un oggetto per un certo periodo di tempo, vi lascia un’impronta psichica; Xavier può ‘leggere’ tali sensazioni e capire chi ha maneggiato l’oggetto, l’ultima volta che l’ha toccato, e cosa è stato fatto con esso. Raramente tali visioni sono chiare e dettagliate, dal momento che si possono considerare “foto psichiche istantanee”, nulla più che visioni fugaci da cui si può tuttavia capire molto.
    Sebbene la maggior parte delle impressioni si riferiscano all’ultima persona che ha toccato l’oggetto, un individuo che lo utilizza per molto tempo vi lascia un segno più forte rispetto a chi lo ha adoperato per un tempo più breve: più è intenso il legame emozionale dell’individuo con l’oggetto, maggiore è il segno che vi lascia e il numero di informazioni ricavabili; gli avvenimenti dove vengono coinvolte forti emozioni (offrire o ricevere un regalo, subire una tortura, avere una lunga storia familiare) lasciano impressioni più profonde rispetto a contatti brevi e casuali.
    Per raccogliere informazioni in questo modo, si deve tenere in mano l’oggetto ed entrare in una trance leggera; mentre si ricorre al Tocco degli Spiriti, si è solo marginalmente consapevoli dell’ambiente circostante, ma un forte rumore o un’emozione fisica improvvisa riportano alla realtà.
    Consumo: Basso

  8. .

    « Sì, » <<< Ma tu sei una persecuzione!>>>
    « Sono anche la Matrona in questione. Piacere di conoscerla, signor Céladon. »

    Ignorare l'uscita di quel buzzurro di Ghiaccio e le sue mute macumbe oculari fu per l'Esper estremamente facile: non tanto per una qualche superiorità morale rispetto ai modi del malvivente, quanto perché si ritrovò in qualche modo interdetto dalla rivelazione appena uscita dalle labbra della fanciulla dagli occhi rossi: certo, sembrava una tipa di classe, una signorina altolocata, ma... la Matrona?

    Non se la aspettava mica così giovane. Né così alla mano.
    Insomma, visto che in quel distretto è perfino ammessa la schiavitù, Xavier si era aspettato di doversi interfacciare con qualche snobissima vecchiaccia straricca, ricoperta d'oro-j'adore dalla punta delle scarpe a quella dei capelli, circondata da uno stuolo di servitori in costume che ballano e recitano il musical di "Grande Alì, Principe Alì", pronti a soddisfare ogni suo capriccio...
    #Einvece.

    Invece la signorina Matrona fu cordiale ed educatissima: ricambiò i convenevoli della sua presentazione, gli fece un inchino, e mentre il Medium la fissava con occhi verdi sgranati per la sorpresa, la proprietaria del "Deep Blue" cominciò subito ad illustrargli la situazione.

    « Ad ogni modo, anche per rispondere alla domanda invero molto pertinente del signore qui presente, e per chiarire un piccolo malinteso con il gentiluomo qui con noi, penso sia arrivato il momento che io prenda la parola una volta per tutte, se non è un problema. »
    esordì la Dama, indicando prima il Mafioso e poi l'Ambasciatore, per richiamarli all'ordine
    « Sono certa che alcuni di voi già sapranno che dietro di me dovrebbe esserci il Deep Blue. Per chi non sapesse cosa sia: è uno dei miei locali, nonché la prima attività che abbia mai aperto. Aggiungo per spirito di precisione che il suo... stile architettonico non devia da ciò che trovereste di solito in questo Distretto. »

    Davanti al sorriso cordiale ma granitico della donna, il Sensitivo assecondò l'intuizione di restarsene immobile e in silenzio ad ascoltare il resto. E sperò che anche il suo compare e l'altro giovanotto avessero la lungimiranza di non irritare la sua datrice di lavoro. Insomma, Ghiaccio era un cafone, ma gli sarebbe dispiaciuto vederlo fustigato dalla servitù.

    « Ora, quello che vedete ora non è il Deep Blue. Questo saloon – o “stalla”, come ha argutamente sottolineato uno di voi – si chiama “Il Diavolo Assetato” e non è il frutto di alcun progetto di ristrutturazione. Sicuramente nessuno che io abbia approvato. »
    in un chiaro segno di stizza, la Proprietaria picchiettò un'unghia tinta di rosso sul legno marcio della vicina parete
    « Qui entra in gioco lei, signor Céladon: vorrei avere indietro il mio esercizio, e pertanto mi serve qualcuno in grado di comprendere come e da dove sia apparsa questa rimescita, e perché. »

    « I miei poteri e le mie doti sono a vostra disposizione...! »
    assentì l'interpellato, cercando di restare il più possibile compassato per darsi un tono

    « Senza contare un altro problema pure di grande importanza: ogni sera, da quando è apparso questo posto, troviamo almeno una persona svenuta al bancone. Quattro giorni, sei persone – ieri erano tre. Solo alcool, nessuna traccia di altri veleni nelle analisi del sangue. Inoltre, a sentire il parere delle Guardie d'Argento, nessuna di esse era prona ad alzare tanto il gomito. E comunque, una simile concentrazione di casi così gravi in un singolo locale e in così poco tempo sarebbe sospetta a priori – in circostanze normali, intendo. Ha delle domande? Signori, spero vi sia tutto chiaro, e contestualmente vi invito a scegliere altri posti dove passare la serata. »

    Prima che il Detective dell'Occulto autonominato avesse il tempo di rispondere, quella fetecchia malavitosa di Ghiaccio si fece avanti, prendendo la parola prima di Xavier e dandogli pure di gomito.

    <<< Non ci avrei tenuto a finire questa giornata di merda in una stamberga, ma, beh... Il fatto è - Signorina? Signora?- che sono un paio di giorni che abbiamo perso i contatti con tre dei miei... cugini più piccoli.>>>

    Inarcando un sopracciglio con fare dubbioso, sbarrando gli occhi con una sorpresa sporcata di diffidenza, e arricciando le labbra in una linea interrogativa e poco convinta, gli occhi azzurri di Xavier gettarono un'occhiata indecifrabile al suo abituale compagno di sventure e quasi-amico.

    <<< Ero venuto per tirargli le orecchie, ma non li ho trovati, quindi… devo venì pur’io, cocca.>>>

    ”Vorrei presentarmi, signorina Raillier-Lanty...”

    Fortunatamente, con un tempismo che aveva del provvidenziale, il Damerino si fece avanti per presentarsi, avvicinandosi alla Matrona per un baciamano, riempiendo il di lei campo visivo mentre lo Spiritista tirava indietro il Mafioso, mettendogli una mano sulla spalla per farlo girare e fulminarlo con un'occhiataccia, mentre la sua voce realizzava l'incredibile ossimorica performance di urlargli in faccia in un sussurro.

    « Ma sei scemo?! Dici "cocca" alla Matrona?!
    Guarda che se ti fa fustigare dai servi, non ne voglio sapere niente! »


    <<< ...senti: sono stanco. Ho tre scemi da recuperare. Tre scemi che non sanno stare al mondo, e... >>>

    ”Mi chiamo Curtis Winbringer, mi addolora la vostra perdita, il Deep Blue era, con assoluta certezza, un locale di inarrivabile splendore. Conosciuto in tutta Endlos per la sua unicità, non le nego che alle volte ho viaggiato fin qui solo per la vostra più calorosa accoglienza.”
    sciorinò intanto l'Elegantone, dando modo e tempo alla situazione di placarsi
    ”Mi rallegro del fatto che vogliate andare a fondo di questa faccenda. Se posso aiutarla in qualche modo non si faccia scrupoli a chiedere.”

    « Bene, sì, grazie, Signor Curtis. »
    si inserì il Medium, staccandosi dal Mafioso e accostandosi agli altri due
    « Allora, vogliamo entrare? Un sopralluogo è il miglior modo di raccogliere indizi! »



    I dialoghi extra di Ghiaccio sono concordati con la giocatrice! :flwr:

    Condizioni Fisiche: Ottimali

    Condizioni Mentali:

    Energie Residue: 100%


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    Visione del Sudario
    [Percezione Magica | Auspex Spiritico | Scansione Mentale]

    Schermo della Guardia
    [Anti-Malia | Mindfuck-Alert | Trick Detector]

    Percezione dell’Aura
    [Radar | Localizzazione]

    Bio-feedback
    [Passiva di Monitoraggio | Anti-Veleno | Difesa Mentale]

  9. .

    Viaggiare per quel mondo che -ad un paio di anni di distanza dal suo Naufragio- era diventata la sua realtà cominciava a diventare familiare, stava diventando un'operazione ordinaria quanto qualunque altra, incasellandosi in una routine ormai collaudata a cui -a dirla tutta- la sua precedente vita da spiantato l'aveva già largamente abituato.

    Per iniziare, bisognava guardarsi bene intorno per capire che aria tirasse sul posto, poi si faceva tappa nei luoghi di aggregazione della comunità locale (bar, locande, mercati) per una bella sessione di ricognizione e appostamento, e si tendevano le orecchie: in ambienti del genere c'è sempre qualcuno in vena di lamentarsi di qualcosa -specie dopo qualche bicchiere-, e se hai un sorriso accattivante, la parlantina giusta a intortarli persuaderli a darti una chance, e soprattutto una soluzione da proporre per i loro problemi e le loro infelicità... che male c'è a barattare la tua capacità di renderti utile con del cibo, un alloggio, del denaro, o un favore?

    L'unico problema di questo modo di fare? Non gli sembrava mai di fare alcun progresso in nessuna direzione, quasi stesse conducendo un'esistenza perennemente sospesa: non aveva una casa, non aveva una famiglia, spesso la gente dimentica il bene che gli hai fatto, e
    i soldi finivano subito.

    Attenendosi a quello stile di vita -semplice, alla giornata, e senza troppe pretese- il buon Xavir aveva preso l'abitudine di tenere d'occhio le bacheche della grandi città in cui transitava... ed era così che -nel suo viaggio per fare ritorno al Presidio Est- era incappato in quella richiesta di ingaggio.

    Sei persone erano state ritrovate prive di sensi in un locale a causa di misteriosi casi di intossicazione, e la Matrona di Altatorre, che aveva capito essere la padrona dell'attività, nonché incidentalmente la personalità in carica dell'autorità in quel Distretto del Pentauron -luogo in cui si trovava attualmente a bighellonare da qualche settimana- aveva richiesto personale specializzato per la risoluzione del suo problema...

    ...e certo, lui non era né uno specialista di veleni né un detective, ma... in qualità di Medium avrebbe forse convinto qualche testimone, animato o inanimato (uno dei defunti, uno spirito errante, il bancone o uno sgabello!), a passargli qualche informazione valida per guadagnarsi la pagnotta!

    jpgCosì, eccolo a camminare per le strade affollate della "Punta dell'Oro" (perché l'"Ovile dei Ricconi" non suona altrettanto snob) con le mani nelle tasche dei pantaloni, una sigaretta tra le labbra, i capelli bluissimi che lo identificavano come un Mistico-della-Valle-di-Chediya-benedetto-dalla-Dama-Azzurra alla brezza della sera, e sulla faccia l'aria indolente di uno a cui non fa né caldo né freddo l'ostentazione della più sfrenata opulenza... come se non ci trovasse nulla di che.

    Dopotutto, frequentando molte persone altolocate -nel suo mondo natale ancor prima che su Endlos-, e incassando da loro congrue parcelle per metterli in contatto con il defunto di turno, c'erano due insegnamenti fondamentali che l'Esper ne aveva tratto: i soldi non comprano il buongusto, la dignità o l'ingegno, e averli non ti rende migliore di qualcun altro; anzi, parentesi: i ricconi tendono ad essere spesso molto influenzabili dal giudizio altrui e dalle mode, ed è possibile convincerli delle cose più assurde se hai sufficiente sangue freddo e capacità di improvvisazione.

    La seconda lezione, maturata quando si imbucava negli alberghi extralusso e scappava prima di pagare il conto, è che è cosa buona e giusta sottrarre sempre tutto quel che si può dal mini-bar della tua suite.


    <<< Scusa splendore, non ti ho vista.>>>

    Mentre covergeva con leggero ritardo verso il punto di ritrovo che la Signora Matrona aveva stabilito all'interno del bando, il suono di una voce così ben nota da essere ormai divenuta familiare raggiunse l'orecchio dello Spiritista, e subito le iridi violette si levarono a ricercarne l'origine e ad anticiparne la strada da percorrere.

    <<< Che accidentaccio ci fa questa stalla in un quartiere come questo?>>>

    Davanti ad una strana zona d'ombra, generata da un tetro e polveroso edificio simile al saloon di un film western dove avevano probabilmente staccato la corrente per insolvenza sulle bollette -surrealmente incassato in mezzo a due alti, eleganti e sbrilluccicanti edifici di quel ricco, signorile e sbrilluccicante quartiere- stava una sua vecchia conoscenza: il malavitoso dai capelli cerulei, gli occhiali dalla montatura rossa, la bassa statura e lo scazzo perenne...

    ”Sono questi i modi di trattare una gentil donzella?”

    ...e accanto al Mafioso, la donzella cui un secondo astante aveva fatto cenno, e quello che aveva parlato: un Damerino agghindato a festa che doveva avere poco fiuto per i guai per decidere di attaccar briga con quella brutta faccia da gremlin urlatore appena uscito dalla gattabuia.

    E nel contemplare quella scena, il buon Xavier non poté evitare che alcune domande gli sorgessero spontanee nella testa: che accidenti ci faceva quel buzzurro in un posto raffinato come quello? Era lì per lavorare al suo stesso caso? Ma, soprattutto, perché finiva per imbattersi in lui così spesso?
    Diamine, sembravano legati dal Destino!

    <<< Ma che cazzo vuoi?! Ho anche chiesto scusa!
    E poi, se non le sta bene, ce l'ha la lingua! >>>


    ...un Destino che ora lo costringeva a mettersi in mezzo per sventare una potenziale rissa tra un Delinquente di professione con un carattere esplosivo e la miccia molto corta, ed un Dandy tanto sofisticato quanto ingenuo, talmente incauto da mettersi a broccolare la signorina dando le spalle ad uno che potrebbe infilargli un coltello tra la terza e la quarta costola.

    ”Prego, prenda pure il fazzoletto se le serve. Non sapevo avesse ristrutturato il locale.”

    Dopo aver provocato Fata-Turchina, il Piacione parve dedicare molta attenzione al vestiario dei presenti -ma soprattutto al proprio- per poi soffermarsi ad indugiare con un sorriso compiaciuto in chissà quali pensieri... e fu allora che il Medium si affrettò a farsi avanti, piazzandosi fisicamente in mezzo ai due.

    « Buonaseeeera.
    È questo il posto per le indagini ordinate dalla Matrona? »

    esordì, con un sorriso tirato al Compare e un inchino agli altri
    « Xavier Salazar Cèladon, sono un Investigatore dell'Occulto. »

    Dai, così avrebbe richiamato l'attenzione del Quattrocchi su di sé e disinnescato la bomba. E come presentazione non c'era male, dai: era suonato abbastanza fico.



    I dialoghi extra di Ghiaccio sono concordati con la giocatrice! :flwr:

    Condizioni Fisiche: Ottimali

    Condizioni Mentali: Vagamente preoccupato che Ghiaccio faccia una piazzata.

    Energie Residue: 100%


    gif

    Visione del Sudario
    Fin da bambino Xavier possiede la capacità innata di vedere nitidamente gli Spiriti che infestano la realtà materiale e aleggiano nel mondo al di là del Sudario, ossia quella barriera misteriosa che separa il mondo dei viventi dall’Oltretomba; per estensione, ha sviluppato anche la capacità di vedere le auree dei viventi (essendo gli spiriti formati da un concentrato di energia vitale, reso persistente nel reale dalla loro ossessione di stare continuando a vivere), divenendo in grado di rinvenirne con un solo sguardo le tracce di energia e notarne le varie alterazioni.
    Questo gli permette di percepire a colpo sicuro -a naso, come un sesto senso- se si tratta di un essere senziente o di un animale, se una presenza è in zona, o se una proiezione energetica di qualsiasi tipo (illusoria, psionica o reale) viene messa in atto entro un raggio di 30 metri da lui; se limitata al rilevamento di tecniche, questo potere del Medium non gli permetterà di vedere automaticamente la minaccia, in cosa consiste o da dove proverrà. Il potere non funziona nel rilevamento dei soggetti in stato di azzeramento dell’aura.
    [Percezione Magica | Auspex Spiritico | Scansione Mentale]


    Schermo della Guardia
    Proprio perché i Medium, per via della loro percezione più sensibile, sono solitamente i più a rischio da parte di “invasioni” esterne ad opera di altre creature ed entità, Xavier ha ricevuto dalla sorte una speciale resistenza alle suggestioni esterne che lo costringerebbero a comportarsi diversamente da come egli desideri.
    [Anti-Malia | Mindfuck-Alert | Trick Detector]


    Percezione dell’Aura
    Le auree sono energia, cioè vibrazioni spiritiche emesse su frequenze diverse; con molto allenamento e un po’ di esperienza sul campo -forte di una predisposizione naturale impressionante- diventa possibile per Xavier percepirle e distinguerne la natura (se umana o meno), oltre che l’intensità (genericamente quantificata come “debole”, “media” e “forte”) e l’inclinazione benigna o maligna anche su vasta scala - a patto di disporre di una mappa o di un planisfero. Il Medium riesce a localizzare le auree fino a 30 metri di distanza da sé, e in un raggio maggiore saprebbe riconoscere la loro posizione solo in maniera molto vaga, intuendo grossomodo la direzione in cui essa sosta o verso cui si sposta; la precisione del rilevamento, tuttavia, si fa sempre più accurata man mano che le ci si avvicina. (GDR-only)
    [Radar | Localizzazione]


    Bio-feedback
    L’Esper è in tutto e per tutto consapevole del suo corpo, e sarà capace di operare una diagnosi precisa sul proprio organismo e le sue numerose correlate funzioni -volontarie e non- come la respirazione, il battito cardiaco, il flusso sanguigno e il rilascio di ormoni interni quali adrenalina ed endorfine.
    In questo modo potrà scoprire, monitorare, e -con un relativo consumo- neutralizzare gli effetti di qualsiasi mutamento indotto a livello fisiologico e molecolare da agenti chimici -veleni, droghe e virus-, fisici -innalzamento o abbassamento di temperatura- e soprannaturali -mutazioni e maledizioni-, adattando il corpo (suo o altrui) alle condizioni ambienti più ostili, di modo che possa non solo sopravvivere e contrastare i propri mali, ma adattarsi come un organismo autoctono alle condizioni più proibitive. [Passiva di Monitoraggio | Anti-Veleno | Difesa Mentale]
    Consumo: Variabile

  10. .

    Reggendo contro il petto il sacchetto di carta del chiosco di dolcetti davanti a cui si era fermato poco prima, il Medium tuffò la destra all'interno per pescarne un dischetto di impasto spugnoso, e se lo ficcò in bocca tutto intero, lasciandosi cadere seduto sulla panchina della piazza.

    Quei
    dorayaki -dolcetti ripieni di marmellata di fagioli rossi- erano veramente buoni: li aveva scoperti per caso, passando per una bancarella montata su un carretto, e l'odorino che si levava dalle piastre sfrigolanti lo aveva richiamato alla realtà durante la sua passeggiata alla ricerca di spunti per il prossimo discorso... e ovviamente -visto che non si trattava di soldi suoi, ma di quelli del suo sponsor- ne aveva comprati un po' senza lesinarci su.

    Così, l'Esper se ne stava lì, seduto bel bello con i propri snack, pensando ai fatti suoi,
    quando una brutta
    malombra lo raggiunse.

    <<<oh, ma sempre a mangiare stai.>>>

    Sollevando gli occhi lilla sulla brutta inconfondibile faccia -arcigna ed occhialuta- di RiccioCapriccio, il Medium lo guardò con una certa stizzita diffidenza.

    « Sono fatti miei: non sei il mio nutrizionista. »

    Scavalcando lo schienale della panchina e mettendoci il culo sopra, il Mafioso incombeva come un avvoltoio. Un avvoltoio che al posto delle ali teneva le gambe larghe e dava di ginocchio al suo compare.

    <<< Non se li incula mai nessuno i nutrizionisti, è un lavoro più ingrato che fare l'assassino sottopagato. Che te magni? >>>

    « Niente che ti debba interessare. »

    Brontolando, l'Esper continuò a guardare storto il Gremlin, abbracciandosi il sacchetto di carta con fare protettivo ed infilandosi in bocca tre dorayaki in un colpo solo, gonfiandosi le guance ed iniziando a masticare con fare battagliero.

    -Ma che cazzo è, un criaturo?- si ritrovò a pensare il malvivente
    -Adesso attacca a piagnucolare "mio, mio mio" se gli tiro i capelli?-
    Ghiaccio aveva la mistica vocazione del bullo, ma non era il momento di assecondarla. Occhi fissi sul traguardo, cumpà. Si mise quindi ad annusare l'aria e ad oscillare intorno a quell'ibrido CCC (cane-criceto-cristiano) per carpire i suoi segreti.

    <<<...ma che è frittura? Non avrai mica delle sfogliatelle là dentro?>>>

    « Non so se hai visto dove ci troviamo. »
    ribatté il Medium dopo aver deglutito
    « Non le fanno le sfogliatelle, da queste parti. »

    E giù un'altra manciata di dolcetti - rigorosamente senza offrirli al nemico.

    <<< Fregacazzi>>>

    Non che volesse davvero quella roba, ma uno doveva essere proprio marcio per essere maleducato sul cibo.
    Non è cosa che si fa.

    <<< L'ultima volta ho pagato io, almeno dammi un mozzico! Ti hanno educato i lupi?!
    Poraccia tua mamma!>>>


    « Probabilmente lo era: ecco perché mi ha scaricato tra i lupi...! »

    Con un sentimento a metà tra strafottenza e stizza, l'Esper si lasciò sfuggire quel borbottio prima di infilarsi in bocca un altro dorayaki e cominciare a masticarlo ostentatamente davanti al naso del Mafioso... una provocazione in effetti un po' troppo tirata per un tipo con la pazienza corta come Ghiaccio, che -senza ulteriori avvertimenti o indugi- diede inizio alla colluttazione: un tentativo di scippo a cui -ovviamente- il Medium oppose strenua resistenza, strattonando indietro il proprio sacchetto di carta e protestando animatamente.

    « IO TE L'AVEVO OFFERTA LA TORTA, L'ALTRA VOLTA! »
    motivò Xavier, in realtà strillando come un bambino lamentoso
    « SEI TU CHE HAI FATTO IL PREZIOSO! ADESSO NON TI DO GNENTEH! »

    S - T - R - A - P

    Il suono di carta strappata segnò l'inizio dell'inevitabile tragedia: incapace di resistere alla forza dei due contendenti, il sacchetto di dolci si lacerò, rovesciando miseramente al suolo il proprio contenuto... e se il loro tonfo fu tanto leggero da poter essere facilmente trascurato da chiunque, fu in grado di interrompere lo scontro e far calare sui litiganti un silenzio pesante come piombo con la stessa inappellabile violenza di un colpo di scure.

    « I... I MIEI DOLCI! SEI UN MOSTRO! PERCHÈ LO HAI FATTO?! »

    ...almeno finché Xavier, un uomo di mondo con più di una ventina d'anni alle spalle, non cominciò letteralmente a disperarsi come un qualsiasi bambino che abbia appena visto il suo tanto bramato gelato spatafasciarsi (termine tecnicissimo) nel fango. Ovviamente, urlando ed attirando l'attenzione di ignari passanti, abitanti delle case circostanti, e -in generale- chiunque avesse le orecchie.

    « È COSI' CHE FATE VOI UOMINI DI WULL?! SIETE PROPRIO DEI- »

    Prima che qualcosa di etichettabile come cattiva pubblicità uscisse fuori da quella bocca larga, spalancata come un forno, la mano guantata del Puffo Quattrocchi caló sulla faccia di Xallallero per chiudergli quel buco dentato e -giá che c'era- tappargli il naso, così da lasciarlo senza fiato e indurlo al silenzio.

    Silenzio che Ghiaccio si affrettò a riempire con voce altrettanto alta, e tono affabile - oltre che calcatamente amichevole.


    <<<...MA GUARDA CHE COSÌ TI ROVINI L'APPETITO, SCEMOTTO!
    TI SEI DIMENTICATO CHE DOVEVAMO ANDARE A PRANZO INSIEME ORA?!>>>


    E davanti agli occhi da pazzo del suo collega amicone, sotto la minaccia di morte per soffocamento, lo Spiritista si lasciò trascinare altrove.

    png

    <<< Vabbuò, cocco, visto che siamo d’accordo, ti do un aiutino per il discorso. >>>
    alzandosi da tavola, Ghiaccio gettò uno sguardo all'orologio alla parete
    <<< Quant’è che manca? Non tanto, eh. Dovevi magnà de meno.>>>

    Stiracchiandosi con nonchalance sotto il suo sguardo grigio e perplesso, il Mafioso si allontanò in direzione dell'uscita, lanciando nella sua direzione uno strano aeroplanino di carta, che sorvolò le pile di piatti vuoti del loro desco per atterrare tra i capelli bluissimi del Medium; naturalmente, quello si affrettò a recuperare il velivolo e a svolgerne le pieghe per studiare il foglio di carta, ma mentre le sue iridi verdi scorrevano sulle righe stampate, il Quattrocchi aveva già guadagnato la soglia.

    <<< Ci becchiamo in piazza, cumpà.>>>
    « Sei una brutta puttana! »

    Kong, brutale assassino del popolo e dei lavoratori!

    Così recitava la scritta del volantino... e mentre Ghiaccio usciva di scena lanciandogli un bacio volante, Xavier scattò in piedi a sua volta con addosso l'urgenza di raggiungere il suo cliente per fare il punto della situazione... indignato che si potesse arrivare ad inventare una storia del genere per gettare discredito su un avversario politico. Perché era solo una storia inventata, vero...?

    png

    A quanto pareva, no: non era una bugia costruita di sana pianta per alimentare la macchina del fango.
    Quando l'aveva confrontato sulla questione, volantino alla mano, Kong gli aveva detto la verità: in un momento di ira aveva ucciso il suo servitore, prendendolo a vassoiate in testa... e mentre Xavier ascoltava raggelato quella rivelazione a cui non riusciva a trovare una scusante nemmeno in qualche raptus, il Nobile continuava a fornirgli altri motivi per ritenersi disgustato.

    Non solo un uomo era stato ucciso, ma era morto per futili motivi.
    E il suo corpo era stato fatto sparire -letteralmente- come polvere sotto il tappeto: dopo averlo bruciato, ne avevano fatto concime per l'orto... e mentre la testa cominciava a girargli un po', e i suoni della vicinissima folla radunatasi per l'imminente comizio crescevano al suo orecchio fino al parossismo, facendogli pulsare le tempie, il Medium si ritrovò a chiedersi se quello sventurato servitore avesse, da qualche parte, una ignara famiglia che aspettasse il suo ritorno.

    L'intera faccenda lo prese così a male che, l'unica cosa a sembrargli sensata in quel momento era mettersi in un angolino a piangere, o lasciare la città: gli pesava sulla coscienza il fatto di aver supportato un assassino, e se non riusciva a pensare di sostenerlo in quelle elezioni, figurarsi di difenderlo pubblicamente dalle accuse dei suoi rivali. E loro non erano certamente meglio
    mancoperilcazzo: a quel villaggio sarebbero toccati proprio dei tempi bui, se le uniche alternative ad uno spietato omicida erano uno schifoso usuraio e un traditore irresponsabile.

    Non avrebbe presenziato al comizio di quella sera: non sarebbe riuscito a starsene ad ascoltare la Signora Makiko, mentre pronunciava il discorso che lui stesso le aveva scritto sulla filantropia del Nobile Kong e il suo modo di essere d'aiuto alla comunità. Troppe bugie da digerire in una volta sola.

    All'interessato, prima di ritirarsi, il Medium aveva detto di aver assoluto bisogno di consultare gli Spiriti sulla condotta terribile che aveva tenuto... E non l'aveva detto tanto per dire: l'idea non lo faceva impazzire, ma... la cosa di cui più sentiva l'urgenza al momento era ascoltare la vittima e sapere se c'era qualcosa che avrebbe potuto fare per lei.

  11. .

    In concreto, stasera, potresti farmi vedere qualche mappa di questo semipiano e spiegarmi un po' della strana politica che la caratterizza. Per quanto siamo qui da diverso tempo, brancoliamo ancora nel buio e non abbiamo la minima idea di dove guardare. Sento la mia Bussola muoversi, ma non conoscendo nulla della geografia del posto mi è difficile orientarmi.

    « ...temo che tu sia cascato malissimo, allora. »

    Abbozzando un tirato sorriso di scuse, e levando il boccale di birra alla salute dell'Aviatore, il Medium buttò giù una sorsata di cervogia scura prima di spiegargli come stessero le cose in merito all'argomento "Mappe & Politica"; tanto per cominciare, non si era mai interessato del carosello che i politici mandavano avanti su posti/cose/persone fin da quando risiedeva nel suo mondo: si trattava di un circo di pantegane, che dimostravano ingegno solo nella disciplina olimpionica dello scaricabarile e del fregacompagno-, e di cui tutto ciò che aveva capito era che qualsiasi cosa stessero facendo per il paese, la facevano male.

    In geografia, invece, faceva schifo, e a scuola prendeva sempre 4.
    Figurarsi ora, che la geografia e la politica di quel posto non gliel'avevano nemmeno spiegata sui banchi.


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    « So solo che il mondo è diviso in sei settori: a Nord si puzza dal freddo e so che non c'è molto da fare o da vedere, a Sud ci si scioglie dal caldo e potrebbero cercare di fregarti, venderti o ucciderti ad ogni angolo di cunicolo -e spesso nemmeno in quest'ordine-, ad Est si sta benino, e di solito passo il tempo lì, il Centro l'ho attraversato -è bello ma non ci vivrei- e l'Ovest... ancora non lo so: questa è la mia seconda visita. Ah, sì: e in cielo c'è un'isola che vola. »

    Facendo spallucce, il buon Xavier prese un altro sorso di birra: non ci provò nemmeno ad accampare scuse, e stendere qualche velo pietoso sulla sua penosa conoscenza del mondo che ormai lo aveva accolto da un po', o ad arronzare qualcosa che suonasse vagamente accettabile; dopotutto, si era appena proposto come alleato a quei tali... iniziare la collaborazione mentendogli sarebbe stato una pessima presentazione- O forse era semplicemente l'alcol che iniziava a sbomballargli il cervello.

    Magari, in cambio del tuo aiuto, potrei aiutarti a cercare qualcosa.

    « Potremmo iniziare con qualcosa di facile: tipo un portafogli bello ciccione...! »

    Fortunatamente, a interrompere la risatina beota dell'Esper, riportando la conversazione su binari più seri ed accettabili arrivò provvidenzialmente l'intervento di Eiko.

    «Ho alcuni uomini a disposizione con relativo approvvigionamento.Ma le finanze del mio padrone non sono le più rosee, la guerra ci ha privato di molte cose e ci vorrà tempo prima di poter ritornare agli antichi splendori.»
    propose la graziosa Generalessa, incrociando le braccia sul petto
    «Posso organizzare un incontro con il capo villaggio per chiedere altri uomini e mezzi, da lì possiamo arrivare a contattare anche altri clan affinché ci concedano il loro aiuto. A meno che non siano già stati comprati dall'Ofiuco, ovviamente.»

    Mentre la donna dai corti capelli scuri prendeva la parola, intavolando con scioltezza e pragmatismo tutti i presupposti per un incontro politico -così, in quattro e quattr'otto- il Medium non poté far altro che osservarla di sottecchi con una certa guardinga attenzione nelle iridi color nocciola: per avere facoltà di parlare di truppe e provvigioni, e l'autorità di combinare incontri con un capo villaggio, doveva essere un tipino influente... più di quanto non avesse ipotizzato ad una prima occhiata.

    Poi, sfoggiando un affascinante sorriso in tralice e un temperamento ardito, un riconfermato pragmatismo, e anche una certa lungimiranza, la donna si rivolse a Pyx per chiedere di saperne di più sulle capacità dei nuovi alleati e del potenziale nemico.

    «Permettemi un'altra domanda: se tu sei in grado di sapere dove si trova la cosa che desideri di più... che poteri ha l'Ofiuco, a parte la Matrice? E lei, signorina Aur?»

    La vostra gentilezza ci lascia senza parole. Sicuramente alcuni uomini, quando avremo maggiori dettagli sull'ubicazione del nemico, saranno utili. Al momento, più che altro, necessitiamo di supporto logistico.

    Ascoltando le parole della sgnacchera dalla pelle mulatta e tatuata, Xavier raggiunse quietamente il fondo del suo boccale, rimanendo a contemplare l'alto spessore di vetro appena velato di spuma, e chiedendosi in cosa si stesse andando a cacciare questa volta; sembrava una cosa grossa, ma in fondo non lo preoccupava granché: non aveva un posto dove tornare o qualcuno che aspettasse il suo ritorno, perciò... tanto valeva cogliere le occasioni che si presentavano e...

    L'Ofiuco è il Signore delle Serpi e dei Veleni, questi sono i suoi domini, per quanto attraverso la Matrice potrebbe essere in grado di fare qualsiasi cosa, se ha trovato le vittime adatte.

    ...e andare a prendere a cazzotti uno stronzo che aveva una famiglia e una casa - e aveva tradito l'una e messo in pericolo l'altra. Accidenti se lo faceva incazzare quel comportamento!

    Per quanto mi riguarda...io... Lei è la nostra autista!

    In un tempo di reazione nullo, la fanciulla si sporse oltre il bancone per afferrare il lurido straccio umido dell'oste e lo gettò contro il fratello, mandando la raccapricciante arma batteriologica a spatafasciarsi (termine tecnico) sulla bella faccia del biondo con uno "SPLAT" che lo Spiritista -sbarrando gli occhi verdi- trovò semplicemente agghiacciante.

    Io sono un'esperta di traslocazione spaziale. Sei il solito stupido!
    Se fossi il vostro autista stareste ancora a girarvi i pollici senza sapere come arrivare qui!

    promemoria per tutti mentre la signorina incrocia le braccia: non farla innervosire
    Potremmo andare in un luogo più tranquillo, come dice quello stupido di mio Fratello,
    così da poter parlare di mappe?


    «Certamente, signora Guardiana.
    Prima di andare, però, vorrei chiedere ad entrambi un minimo di... contenimento. »

    esordì in risposta la Generalessa, invitando i due Guardiani all'ordine
    «Qui teniamo molto alle formalità e alcuni potrebbero offendersi.»

    jpg"Oh, visto? Se ne stanno andando, finalmente!"

    La voce del fantasma della signora grassa ricordò allo Spiritista l'esistenza della piccola folla disincarnata che si era raccolta in silenzio alle sue spalle, in paziente attesa che il Medium finisse la sua birra (e soprattutto la sua chiacchierata) per riprendere le proprie funzioni di telefono pubblico... solo che lui al momento aveva fatto altri programmi, e perciò...

    "Allora: chi aveva il numero dieci...?" "Ma non eravamo al tredici?!" "Io sono il cinque! Sono due giorni che aspetto!" "Via, via! Ora non facciamo confusione!"

    La platea invisibile alla maggior parte dei mortali cominciò così a rumoreggiare, bisticciando sui turni, brontolando contro chi non rispetta la fila, inveendo chi cerca di fare il furbo... e fu così che, cogliendo l'occasione e facendo tantissimissimo lo gnorri, il Medium si alzò dal bancone e si defilò in silenzio, in attesa che i nuovi compagni d'avventura lo raggiungessero.

    « Io vi aspetto fuori... »

  12. .

    ~ Xavier PoV ~

    Mentre i suoi due colleghi assistenti si spostano in altre stanze, Xavier resta da solo nel salottino... almeno finché arriva Alfred, il Maggiordomo. Si accomoda davanti all'ospite e gli allunga un bicchiere con quello che sembra un alcolico.

    jpg"Ho immaginato che aveste sete."

    "Ah, wow! ❤️ Ma che gentile! Lei è davvero un brav'uomo! ...oltre che un ottimo padrone di casa!"

    Immediatamente, lo sguardo del Medium si illumina come quello di un bambino e lui comincia a vomitare arcobaleni; tuttavia, prima di avventarsi sul bicchiere come un morto di fame (che è meglio non farsi riconoscere subito), mette giù l'ornitorinco e porge la mano al maggiordomo per una stretta... aspettando il contatto fisico per attivare il "Tocco degli Spiriti".

    "Il mio nome è Xavier Salazar Céladon: la ringrazio per la disponibilità e per il suo tempo.
    Da lavoratore a lavoratore, posso immaginare quanto tutto questo sia difficile anche per lei: voglio dire, gli altri piangono il lutto, ma poi si aspettano che il resto della baracca continui a funzionare come al solito... e ora avete anche tre ospiti extra. Ecco... mi dispiace per l'incomodo."


    "Oh ma si figuri! E' il minimo d parte mia per quello che state facendo per noi!"

    Quando sfiora le sue mani guantate di bianco, il Medium percepisce che il caro maggiordomo ha praticamente toccato qualsiasi cosa presente nella casa: quelli sono i guanti di un lavoratore furente e rigoroso. Percepisci angoscia, come fosse un mantello che lo accompagna; probabilmente era molto legato al Signor Giovanni.

    "Se non suono indiscreto... da quanto tempo era al servizio del Signor Giovanni?"
    domanda con tono neutro il Medium, recuperando finalmente il bicchiere e sorbendo un sorsetto, cercando intanto di espandere i suoi Auspex Magico e Spiritico per individuare lo spiritello del Maggiordomo, dato che non sembra essere in vista.

    "Umh, diversi anni, quasi otto per la precisione. Sono giunto in questa casa dopo che il Signor Giovanni si era da poco sposato."

    Le percezioni dell'Esper rilevano il Compagno del Maggiordomo come se fosse dietro la sua poltrona, eppure non pare proprio possibile vederlo.

    "Beh, complimenti: mai riuscito a tenere un lavoro tanto a lungo, per quanto mi riguarda!" scherza Xavier, mangiando la foglia e prendendosi un altro sorso di alcolico "Otto anni sono parecchi... di cose ne deve aver viste tante, perciò, mi perdoni se ci vado diretto: com'era la situazione qui in casa?"

    Con fare un po' teatrale, il Medium si guarda intorno e alza le mani.
    "Voglio dire: ascoltando gli altri ho sentito di tradimenti, gelosie, corna, e... insomma, non mi sono fatto una buona idea del Signor Giovanni -senza offesa, eh!-, tanto che credo che tutti i presenti avrebbero avuto una buona ragione per avercela con lui."

    "Purtroppo non posso dissentire dal giudizio altrui. Il Signor Giovanni è sempre stata una persona spigolosa, ecco, ma ha anche i suoi lati positivi."

    "E quali?"

    "Gran lavoratore, meticoloso, puntava sempre al meglio, ahimè ha trascurato la sua Signora per diventare uno dei più giovani miliardari al mondo. La povera Signora Ersilia ha dovuto sopportare molto, ma è sempre stata al suo fianco, una gran Donna."

    "...però, se il Signor Giovanni puntava al meglio, e ultimamente puntava a quella Antonia..." arricciando le labbra in una smorfia pensierosa, il Medium lascia la frase in sospeso "Non so, non ho ancora incontrato la signora, ma se si cercasse un colpevole, sarebbe facile inserirla come prima della lista. Lei pensa che ne sarebbe capace?"

    "La Signora Ersilia è un animo nobile e gentile, non potrebbe mai macchiarsi di simili efferati crimini. Diversamente dubiterei del suo socio di affari o del suo fratellastro."

    "Capisco... certo, certo... La poverina sarà rimasta sconvolta, quando avete trovato il corpo."
    Xavier annuisce comprensivo, prende con calma un altro sorso di alcol, e poi fa la faccia crucciata
    "Lei era presente quando la stanza del Signor Giovanni è stata aperta? Sa dirmi se ha notato qualcosa? Qualcosa di troppo, qualcosa mancante, qualcosa fuori posto.... sì, sempre se ci ha fatto caso. Visto che è stato il maggiordomo di un uomo "meticoloso" per ben otto anni, do per assodato che fosse in grado di tenergli testa su questo terreno."

    "Umh, non mi pare, era tutto nella norma. La stranezza era che tutto era chiuso dall'interno."

    "Lo trova strano? :v "

    "No? Perchè entrare nella stanza e chiudersi all'interno?
    E se anche fosse...come è avvenuto l'efferato crimine?"


    "Non pensa che il Signor Giovanni potesse volere un po' di privacy? Chiudersi nella propria stanza è la soluzione più gettonata tra i quattordicenni." risponde incuriosito il Medium "...soprattutto quando si è turbati. E a quanto ho sentito, il Signor Giovanni era parecchio turbato, quando si è ritirato in camera sua.... sa, per quella faccenda di Antonia con suo fratello."

    Molto turbato.

    "Sì... credo che il Signor Giovanni fosse proprio cotto."

    "Inutile nascondersi dietro un dito. Il Signor Giovanni era follemente innamorato della Signora Antonia. Ha distrutto il suo matrimonio e fatto soffrire incredibilmente la Signora Ersilia. Dopo mesi e mesi le cose si sono calmate, ma le ferite inferte al cuore della Signora Ersilia son rimaste ben aperte...come anche la cotta del Signor Giovanni...da qui la sua fuga."

    "E allora non è strano che si sia chiuso in camera, amico mio." fa spallucce Xavier, prendendosi un altro sorso di alcol "Strano potrebbe essere il modo in cui è morto, semmai... e, a tal proposito: sapete come è morto? Sono stato a vedere il corpo, prima, ma non ha proprio niente che non vada. Mi verrebbe pure da dubitare che sia stato un omicidio."

    "Oh..bhè, si ma intendo che sia strano in relazione all'omicidio. Non sono un medico e non saprei darle notizie più precise. Quando il sigillo verrà meno chiameremo le forzi locali che svolgeranno maggiori indagini."

    Xavier muove un cenno di assenso col capo e si volta a cercare con lo sguardo il suo ornitorinco, per sincerarsi che sia ancora in giro e non stia bighellonando, prima di tornare ad Alfred.

    "Posso farle un'ultima domanda, prima di andare a controllare cosa hanno concluso i miei assistenti?" butta lì il Medium "Hai anche tu uno di questi cosi?" domanda, indicando l'ornitornico, dissimulando l'interesse per l'argomento dietro una sincera curiosità "Sì, insomma: sai come vanno trattati...? Tipo: se e ogni quanto hanno bisogno della pappa, di bere, o di essere portati a spasso per i bisognini?"

    "Oh, certo, li abbiamo tutti. Ho lasciato il mio fuori per educazione. Vieni qui Fuffy!"
    E fa un fischio e dalla soglia della porta si avvicina un cagnetto bastardino.
    "I compagni sono autonomi: certo, bevono e mangiano, è nostra premura farli crescere a mano a mano con noi. Più si cresce insieme, maggiore saranno le doti del compagno."

    Affinando le proprie percezioni extrasensoriali, Xavier cerca una corrispondenza tra il cane e l'aura che ha rilevato prima dietro la poltrona del Maggiordomo, e... qui c'è qualcosa di strano: quando il cane entra, lo percepisce come separato dall'aura, ma appena arriva al fianco di Alfred, le due presenza coincidono.

    "Aww, ma che carino! Adoro i cani ❤️ " gongola Xavier, sorridendo al cagnetto e poi al suo padrone, tendendo poi una mano per accarezzarlo "Posso...?"

    "Aw, ma che bravo cane ❤️ Sai dare la zampa?"

    "Woff!" la bestiola abbaia, però non porge la zampa.

    "Dai Fuffy, dai la zampa!"
    sollecita il Maggiordomo, mimando il gesto e convincendo così il cagnolino a provarci timidamente

    "Coraggio, Fuffy, ce la puoi fare! "

    Il caro Fuffy si lascia accarezzare senza problemi e risponde con un paio di "woff eoff" mentre il Medium approfitta del contatto per studiarlo, ma tutto ciò che riesce a percepire è che si tratta...di un cane, molto fedele al suo padrone che adora in ogni suo gesto. E che ha subito un addestramento duro, rigoroso.

    "Aw, che caro ❤️" elargendo un altro paio di carezzine sulla testa del cagnetto, Xavier si decide a lasciarlo stare; ci sono un po' di cose che non gli tornano, però, e sarà il caso di provare a risolvere i suoi dubbi facendo qualche controprova con qualche altro testimone "Spero non sia troppo abituato a questo posto - può essere dura per gli animali dover traslocare." butta lì, congedandosi al cagnolino e tornando a fissare il Maggiordomo.

    "In che senso mi scusi?" intanto Fuffy si accoccola tra i piedi del suo padrone.

    "Ma sì... quando il sigillo cederà e le autorità arriveranno, bisognerà trovare un colpevole..." paventa Xavier, agitando una mano con nonchalance "...e sono piuttosto certo che se la prenderanno con la signora Ersilia. A quel punto... a lei toccherà trovare un nuovo lavoro." dissimulando il disagio di dover fare il pezzo di merda, il Medium prende un altro sorso del suo alcolico quasi finito "Non so come funziona la giustizia qui, ma dalle mie parti non permettono ai carcerati di avere il Maggiordomo in cella."

    Alfred lo fissa lungamente.
    "Pensate che sia stata la Signora Ersilia?
    Penso che vi state focalizzando troppo su di lei; il Signor Quan ed il Signor Olio, sicuramente hanno maggiori benefici dalla morte del Signor Giovanni. Inoltre entrambi si sono allontanati stranamente dalla sala in orario compatibile,"


    Il Medium alza le spalle "Sto solo dicendo che, vista dall'esterno, la faccenda va così: la Signora è sicuramente la persona più a rischio." replica con tono neutro "Tutti gli altri sospettati potrebbero avere un motivo, ma... Hanno anche i mezzi per cavarsela, e li ho sentiti propensi a sospettare di Ersilia. Lei, invece è fragile, sola, litigava sempre con suo marito, e... gli sbirri si accontenteranno della soluzione più comoda a chiudere il caso in fretta."

    "Oh, non litigavano sempre...a volte, moderatamente. Direi che il Signor Giovanni litigava molto di più con il fratellastro, il signor Olio o la sua amante. In ogni caso mi sembra che la situazione sia molto nebulosa ed in assenza di prove concrete o più approfondite, voi investigatori possiate fare ben poco."

    "Sì... in effetti non possiamo fare granché..." assentì Xavier, con un'alzata di spalle "Però resta il fatto che è strano trovare un uomo ucciso in una stanza chiusa. Vista la situazione, avrei anche potuto pensare ad un suicidio - ma un suicida non sequestra tre detective perché scoprano il suo assassino. Che altre opzioni rimangono, ci siamo chiesti a questo punto?

    Un infarto dovuto al colpaccio di aver visto la donna amata con il proprio fratello?
    Sarebbe divertente, ma neppure in quel caso si cerca un colpevole.

    Allora ho pensato... al soffocamento."
    lascia cadere il Medium, accavallando le gambe ed infilando la mani in tasca mentre si rilassa contro lo schienale della poltroncina "E, quando i miei assistenti mi hanno riferito che il compagno della Signora Ersilia è un fazzoletto che cambia dimensioni..." lo sguardo blu del Medium resta incatenato al viso dell'uomo "Che difficoltà avrebbe un fazzoletto a passare sotto una porta chiusa...?"

    Il Maggiordomo lo ascolta in silenzio. Si fa pensieroso.
    "Potrebbe essere stato qualche incantesimo. Anche il compagno di Olio è un piccolo libricino, potrebbe passare sotto una porta tramite i suoi fogli. O magari è stato ucciso in altro modo e poi la porta chiusa con qualche artificio."

    "Ah, tutto può essere: di sicuro sa meglio di me come funzionano le cose da queste parti." replica Xavier, conciliante "...ma da esterno la storia del fazzoletto suona molto più lineare e credibile - anche perché non c'erano tracce di magia sulla porta." lascia cadere lì, prima di scrollare di nuovo le spalle "In ogni caso, se posso darle un consiglio, cominci ad aggiornare il curriculum: la posizione della signora è ben più che scivolosa."

    "Io...io...." Alfred sembra piuttosto afflitto "Ci rifletterò, ecco, ma dubito che ci siano prove contro Ersilia, la conosco bene e non farebbe mai nulla del genere."

    Ah... la conosceva bene. Interessante.

    "Abbiamo finito? Dovrei andare...a preparare qualcosa per cena per tutti."

    "Oh, sì: prego. Anzi, mi perdoni se l'ho trattenuta tanto... ma lei è davvero un buon conversatore."
    Xavier si alza in piedi e porge di nuovo la mano al Maggiordomo -per scandagliarne di nuovo lo spirito.
    "Se c'è altro, la aggiorno. E ciao anche a te, Fuffy ❤️ "
    cinguetta, chinandosi verso il cane per fargli qualche altra carezzina - riesaminando anche quello.

    Ma i sensi del Medium non trovano nulla di nuovo, e intanto che il caro maggiordomo si allontana con il cane, di tanto in tanto continua a cogliere la discrepanza tra l'aura del cane e quella dello spirito.

  13. .

    jpgQuan esce dalla porta, e dopo breve Antonia compare sulla soglia, in un vestito fatto di tutte pailettes, occhiali da sole rosa e una grossa sfera da discoteca sulla testa, che proietta luci ovunque - si tratta del suo compagno.

    "Ehi, bei maschioni, buonasera!"

    Ghiaccio per poco non diventò cieco. Quella non era una donna: era un attentato terroristico. Però era bona.
    "Ciao Dolci Grazie"

    « Buonasera. Prego, si accomodi. »
    Michael fa cenno ad Antonia di sedersi sui divanetti.
    « Come conosceva il signor Giovanni? »

    Antonia -con tanto di sfera-disco- si accomoda sul divano davanti a voi, accavallando le gambe con fare provocante.
    "Eravamo amici speciali, ci siamo divertiti per un po'."

    « E da quanto è che questa cosa andava avanti? »

    "Umh, qualche mese, immagino...ho sempre problemi con il tempo."

    « La signora Ersilia era a conoscenza della cosa? »

    "Può darsi, visto che in tutti i salotti va dicendo che sono una poco di buono."

    Intanto anche il nostro Medium di fiducia ritorna in scena... Imbracciando il suo bellissimo ornitorinco giallo, e oltrepassando la porta della camera adibita a saletta per gli interrogatori.

    "Ehi, ci sono! Com'è la situazione qui?"

    All'interno, oltre la brutta faccia di Ghiaccio (più brutta del solito, gli verrebbe da dire: è una sua impressione, o la vena sulla tempia è gonfia che gli pulsa?) e quella pulita di Michael, Xavier scorge però anche una sgnacchera bionda, illuminata dal suo riflettore personale... e subito le si avvicina, porgendole la mano per presentarsi.

    "Salve, Signorina: sono il Detective Xavier."
    Si presentò il Sensitivo, rivolgendole un sorriso smagliante, da piacione.
    "I miei assistenti si stanno comportando bene?"

    "Oh Stellina, sono tutti bravissimi...!"

    "Assistenti di sto cazzo. Non dargli retta Trecce d'oro: quello è un fanfarone."
    Poi, rivolgendosi a Xavier, il Mafioso aggiunse
    "Com'è la situazione? E' che hanno ammazzato il fratello sbagliato."

    "Questo fanfarone ha quasi risolto il caso!"
    ritorce l'Esper, cullando il suo ornitorinco.

    Michael fissa Xavier, appena tornato, per lunghi attimi, poi fa per schiarirsi la voce.
    « Ah si? Allora finiamo qui e ci aggiorni. Se vuoi, puoi fare domande anche tu. »

    "Sì, penso sia il caso di fare il punto della situazione quanto prima."
    annuisce il Medium, aspettando però a prendere la parola per cercare di cogliere il filo del discorso e capire dove collocare i tasselli in suo possesso.

    "...ma perchè nessuno vi ha ancora portato da bere?"

    "Non lo so, signora: è la prima cosa che mi sono chiesto."

    Ghiaccio si sbracò, sprofondando nel divano.
    "Ah, tesoro perché sono dei mostri."
    Questa era un puttanone come Bocca di Rosa, che lo faceva per passione. Poteva anche essere un'assassina?
    Certo. Ma che modo di andarsene all'inferno.

    "Oh cari, ci penso io!"
    E la sfera strobo si avvicina a voi, ed in un guizzo di luci vi sforna subito tre cocktails.

    Ma chi se ne frega se è lei la colpevole? Ghiaccio poteva condannare una che gli aveva offerto l'alcol? Sono cose che non si fanno!

    Prendendo il timone dopo quella deriva, Michael torna a rivolgersi alla donna.
    « Da quello che sappiamo, Giovanni aveva interrotto i rapporti con lei da un po'. È vero? »

    "Si, da qualche settimana avevamo chiuso i divertimenti perché la moglie lo angustiava troppo, a suo dire. Sono passato al fratello palestrato :) "

    "Il fratello palestrato e scemo. Basta che sia bravo sorella, altrimenti c'è da ammazzarlo."

    « In effetti, come ha conosciuto Giovanni? Perchè ha cominciato con lui? È stata lei a cercarlo o il contrario?»

    "Ci siamo conosciuti ad una cena di lavoro ed è scoccata la scintilla."

    "Ah si? Non si direbbe che siate dello stesso ambiente lavorativo.
    Senti... chi potrebbe averlo seccato secondo te? Sei sveglia, e di larghe vedute, avrai qualche gossip per noi."


    "Oh, io ero l'accompagnatrice di un magnate dell'editoria, tranquillo caro, io penso solo ad altri numeri. In ogni caso Giovanni è uno che si sa far odiare. Ersilia non mi piace e non mi piace nemmeno il maggiordomo, un lecchino spudorato, bleah"

    "Non ti piace solo perché ti chiama 'zoccola' o ci sono altri motivi?"

    Seduto in poltrona, col suo ornitorinco in braccio e il suo drink gratis in mano, Xavier si limita ad ascoltare le domande che vengono poste ad Antonia e le risposte che vengono da lei fornite... finché qualcosa, per qualche motivo, non colpisce la sua curiosità.

    "Un lecchino di chi?"
    domanda il Medium alla donna, inarcando un sopracciglio.

    "Di tutti...ed in particolar modo di Ersilia, sempre lì a starti dietro per offrirti qualcosa...ha uno sguardo brutto, poco sexy ed anche stupido. Comunque...si, inquadrate quella stronzetta di Ersilia, sicuramente era gelosa del mio rapporto con Giovanni e non ha retto più. Si, lo so, faccio sempre questo effetto."

    "Beh... ma è un maggiordomo, è tipo il suo lavoro starti dietro e darti roba, no?"

    "...allora dov'è adesso? Io ho saltato il pranzo. :v "

    "Starà grattando dietro la porta per entrare a servirvi qualcosa....si, sarà il suo lavoro, ma è un lecchino."

    « Cosa è successo prima della morte di Giovanni? Eravate già qui, giusto? »

    "Eravamo qui per la cena, ho fatto anche un ingresso trionfale...penso che Giovanni si sia allontanato per digerire la cosa"

    « Per ingresso trionfale cosa intende? »

    "Un po' di musica che pompa nelle casse, un po' di limone duro con il mio gelatino al cioccolato, qualche balletto per fare un po' di scena...solite cose."

    "Il tuo coso non può aver ucciso suo fratello, giusto? Eravate avvinghiati come due anguille mentre Giova schioppava di sopra. Chi ha dato l'allarme?"

    "Bhè si, eravamo tutti insieme, di tanto in tanto qualcuno si allontanava, si appartava....quando Giovanni non tornava da un po', Ersilia è andata a cercarlo, trovando la porta chiusa e nessuno che rispondeva: ha cercato aiuto, e il mio cioccolatino ha rotto la porta con un calcio."

    "Dei presenti, chi altro era assente in sala quando Giovanni se n'è andato?
    Mentre la signora Ersilia, dopo quanto tempo è andata a cercare il marito?"

    Il tempo degli aperitivi ed è andato a cercarlo.

    "Senti, senti! Chi si è appartato, Bella di casa?"
    "Io mi sono assentata per andare in bagno, quando sono uscita ho trovato Ersilia. Alfred è andato alle cucine per prendere gli aperitivi. Olio è uscito in giardino per rispondere ad una chiamata. Il giardiniere non l'ho mai visto."

    "Ersilia era fuori dal bagno? :v "
    Doveva andarci anche lei.

    "Ed è stato prima o dopo che Giovanni si ritirasse?"
    "Tutto quel che vi ho detto è accaduto dopo, durante gli aperitivi."

    "Il giardino... la stanza di Giovanni si affaccia sul giardino?"
    "Si, tutte le stanze hanno affaccio sul giardino credo."

    "Mh... D'accordo."
    Il botta e risposta si è fatto serrato, ma d'un tratto il Medium si alza in piedi.
    "Signorina, le spiacerebbe scusarci un momento? Ho bisogno di conferire con i miei assistenti."
    E così dicendo, Xavier tira Mika & Ghia per una manica.

    "Oh cari, fate pure, ma tra poco devo andare alla toilette delle signore, sappiatelo!"

    "Non ci vada da sola - so che per le donne è pericoloso là dentro."

    Michael osservò Xavier sospirando, per poi salutare la donna.
    « Se ci servirà qualcosa chiederemo di nuovo, la chiameremo. »

    Così, Antonia si alza dal divanetto e se ne va allegramente ballando in bagno.

  14. .
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    Gli Attori della Scena del Crimine

    Ogni racconto giallo che si rispetti ha la sua vittima, i suoi indiziati, e un mistero da risolvere per scoprire l'identità del colpevole; loro, sono gli attori di questa storia.

    Giovanni Muccio: vittima e proprietario di casa. E' stato trovato morto nella sua stanza, chiusa dall'interno, come anche le finestre. Alcun segno sul corpo che dica come sia morto. La moglie, Ersilia, si è accorto dell'assenza ed ha chiesto l'aiuto dei presenti per sfondare la porta.

    Ersilia Salvatrice: moglie di Giovanni, che è il ricchissimo capo di una grande società di ricerca magica. Ersilia era la figlia di uno dei proprietari di un'altra società di ricerca, acquisita da Giovanni con il matrimonio.

    Antonia Von Hippel: avvenente attrice di soap-opere. Famosa per i suoi scandali "da sballo". Ultimamente si accompagna spesso a Quan Muccio...e non solo.

    Quan Muccio: fratello adottivo di Giovanni, un trovatello adottato dal padre di Giovanni quando era ancora piccolo. Si è dato alla vita smodata negli ultimi anni.

    Olio Panpucci: vicepresidente della società di Giovanni. Ha scalato la società grazie agli ingenti guadagni degli ultimi anni.

    Alfred: maggiordomo storico del Signor Giovanni. Preciso, rigoroso, più volte gli ha offerto orecchie per ascoltare e supporto logistico per le sue feste e serate.

    Zeno: il giardiniere della villa. E' stato licenziato questa mattina e non è ancora andato via in quanto stava liberando la sua stanza.

    I sospetti sono tutti bloccati nella villa, e li troverete tutti carinamente in una grande sala da ballo, su cui da la porta dello studio, tutta agghindata di specchi e giochi di luce. Sono tutti a vostra disposizione. Buona indagine
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    I vostri cari compagni vi salutano in maniera più o meno animata, ma si dimostrano subito piuttosto utili fornendovi alcuni chiari identikit riguardo la vittima e chi troverete nella stanza adiacente. Ah, si, perché i vostri compagni parlano.

    Il fatto che il pappagallo di fuoco parlasse, dopo che la carta pure lo aveva fatto, a Michael sembrò quasi normale. Ascoltò le informazioni utili, memorizzò le più importanti, e si rivolse agli altri due non appena avessero finito anche loro.

    « Volete partire da qualcuno in particolare? I familiari stretti mi sembrano la pista migliore almeno da cui cominciare, ma in ogni caso dovremmo interrogare tutti. » Domandò, prima di procedere nel fare altro. « Prima finiamo, meglio è. »

    Ghiaccio si piegò ad ascoltare la sua bestiolina. Non era una persona, quindi rimaneva l'essere vivente migliore nella stanza, essendo, tra l'altro, sua.

    "Il giardiniere è la scelta ovvia, visto che gli hanno dato un calcio nel culo d'addio. Però il colpevole è sempre il cazzo di maggiordomo."
    Ingobbito come suo solito, si rivolse ai suoi scagnozzi/colleghi/stronzi/fratelli-di-sventura-del-destino.
    "Cerchiamo di non perderci di vista, non ho voglia di rischiare il culo e non sappiamo cosa ci succede se crepiamo qui... ovunque sia il qui"

    « Non escluderei niente, ma si, è molto probabile anche quello. »
    Si rivolge all'altro, cercando idee.
    « Vuoi dire qualcosa, o possiamo procedere a sentire i testimoni? »

    Ghiaccio guardò il suo animaletto.
    "Senti un po', Mirtilla. Se qualcuno ti tira un calcio rischio di farmi male anche io?"
    Quello, rispose di no.

    "Beh, direi che possiamo buttare nel cesso questo metodo di assassinio"

    "Io... non intendevo offendere, prima." assicura per prima cosa l'Esper, guardando negli occhi l'ornitorinco che ha in braccio "Sei bellissimo." garantisce, e annuisce con convinzione.

    Sistemata quella faccenda -perché non vuol certo essere cattivo con il suo animale guida senziente e parlante-, Xavier ascolta i compari.
    "Interrogarli tutti è la prassi, e il giardiniere... mah, sarebbe una situazione scontata." condivide i suoi pensieri "Qualcuno potrebbe aver sfruttato il licenziamento proprio per incolpare un onesto lavoratore."

    "Prima di cominciare, comunque: voi avete qualche capacità particolare che possa tornare utile all'indagine? Io so percepire spiriti, magie e menti senzienti, oltre che fiutare plagi mentali ed illusioni." rivolge quindi lo sguardo a Ghiaccio "E, se ti rassicura, posso tenere monitorato in ogni momento la posizione e la condizione delle aure dei presenti, caro il mio Grattachecca. ❤️ "

    [Percezione Magica | Auspex Spiritico | Scansione Mentale | Anti-Malia | Mindfuck-Alert | Trick Detector | Radar | Localizzazione]


    Michael ci pensò un attimo, prima di rispondere.
    Si era dimenticato delle basi, condividere le informazioni utili con la squadra.

    Quasi imbarazzato, rispose. « No, purtroppo niente di utile. So combattere, ma per il resto posso solo contare sulla mia testa. I miei poteri non riguardano altro. Mi dispiace. »
    Osservò quindi Ghiaccio, aspettando di sentire cosa aveva lui da dire.

    Ghiaccio si parò a due centimetri dal nasone di Xavier.
    "CHECCA? SE STAI CERCANDO DI DISCRIMINARMI PER I MIEI PRESUNTI ORIENTAMENTI SESSUALI XAVINO, TI SBAGLI DI GROSSO." Si allontanò verso la porta e si piegò a coccolare Mirtilla.

    Una volta calmato il suo attacco di misantropia, rispose all'altro: "Beh Jafar...ti chiamerò così visto che non so il tuo nome. Oh, beh ti chiamerei così anche se lo sapessi." Il mafioso si concentrò a fare i grattini all'animaletto. "Pare che siamo tre stronzi fortunati, nella nostra sfiga astrale: se qualcuno spara una cazzata davanti a me lo capisco subito e se qualche bastardo infame cerca di manipolarmi, fregarmi, farmi vedere le fatine o prendermi per il culo me ne accorgo."

    [Lie detector; Allerta pericoli; Mindfuck Alert; Trick-Detector]


    « Ok, sembra che dovrò affidarmi a voi due per quanto riguarda interagire con gli altri allora.
    Vi aiuterò per quello che posso. »


    Annuì verso i due, il pappagallo di fuoco imitò il suo gesto allo stesso momento.
    Poi rivolse un cenno del capo verso la porta dove la carta aveva detto loro fossero gli ospiti.

    « Come vogliamo procedere? Li portiamo di qua e ci parliamo, ognuno di noi parla con uno di loro... Io direi la prima, considerando cosa puoi fare tu » Indicò Ghiaccio, senza troppi complimenti. « Ma visto che tu sembra sarai molto utile, lascio decidere a te ciò che preferisci. »

    "No... io... la grattachecca... col ghiac-" nell'osservare la reazione del Quattrocchi, Xavier rimase interdetto, poi scrollò la testa e lascià perdere "Beh, saper riconoscere le balle può essere un talento davvero prezioso, ora come ora."

    Si rivolse al terzo uomo. "Voi preferite iniziare dai sospettati? Se conduceste l'interrogatorio in due, si potrebbe avere un campo e un controcampo..." soppesando il papero che tiene in braccio come se stesse soppesando le loro opzioni, Xavier rivela ai compagni un ultimo elemento -il principale- del suo curriculum "Io... non so: pensavo di provare ad ispezionare la scena del crimine e il cadavere. Visto che sono un Medium, potrei scoprire qualche indizio utile."

    Pausa. Risata nervosa.
    "...se poi trovassi il fantasma del morto per farci quattro chiacchiere sarebbe ancora meglio! 8D "

    Michael pensò al rimarco precedente di Ghiaccio, quindi dopo aver ascoltato le parole di Xavier, fece la sua presentazione.
    « Mi chiamo Michael. Però, se vuoi chiamarmi Jafar, fai pure. Conoscevo qualcuno con quel nome. »
    Detto questo, si rivolse verso Xavier « Puoi parlare con i morti? »

    Il ragazzo non sembrava tanto sorpreso quanto deluso. I morti erano tema toccato solo dagli oscuri nel suo mondo, ma non erano lì e non c'entrava niente, dunque cercò di mascherare come meglio poteva la sua espressione per non fargli pesare la cosa.
    « Non hai bisogno di supporto? Puoi farlo da solo? »

    Ghiaccio fissò la porta come se volesse sfondarla a morsi. Perchè ultimamente gli capitava sempre di dover parlare? L'universo non aveva altro da fare che rompergli il cazzo? Sbuffò.

    "Va bene, Twilight Zone, ma sei sicuro di cavartela da solo? Non si direbbe che tu sia bravo a menare le mani." Poi ammise, contro voglia "Io di solito parlo con la gente per spaventarla, ma se si cagano sotto poi non mi rispondono e non abbiamo tempo per andare giù con le cattive"

    Ma poi, tutto questo disagio per un morto ammazzato?
    Con tutti quelli che aveva fatto fuori lui avrebbe dovuto scatenare un casino.

    « Se è solo quello, posso parlare io, se sei comunque in grado di capire quando qualcuno sta mentendo. »
    Scrollò le spalle, senza soffermarsi troppo sulla cosa.

    "Beh..." alla domanda di Mika, Xavier si gratta nervosamente la nuca con una mano, reggendo il Papero contro il petto con l'altro braccio "In realtà sono soprattutto loro che parlano con me."

    Non aggiunse altro, non entrò nel merito, e non scese nel dettaglio - dopotutto, non era sempre una cosa piacevole o divertente, e talvolta era semplicemente meglio ignorarli, far finta di niente, e cercare di dissimulare in tutti modi possibile il fatto che fosse in grado di vederli.
    Si dedicò invece a rassicurare i due colleghi detective.

    "Essendo un sensitivo, potrei ricavare qualche dettaglio sull'assassino e sulla vittima anche dagli oggetti rimasti in stanza, quindi... se fintanto che sbrigo il sopralluogo, voi due iniziate sondando il terreno con i sospettati, penso che potremmo velocizzare la pratica. E poi, tranquilli..." gli rivolse persino un sorriso convintissimo, brandendo il suo fiero spirito-guida "...ho un ornitorinco, e nessuna paura di usarlo. "

    Ghiaccio gli rivolse un'occhiata piatta e poco impressionata:
    "Dattela a gambe piuttosto, sei bravo in quello, no?"

    "Lo hai capito dal mio stacco di coscia, vero?"

  15. .

    Xavier, sembra un nome da scienziato

    ...già: gli mancava solo una squadra da calcio di super-eroi dai super-poteri sgravissimi -vari ed eventuali- sotto il suo comando, bei soldoni per potersi permettere il villone da panico e il jet privato, e ovviamente una comoda sedia di metallo fluttuante per andarsene in giro per la proprietà pur restandosene pacificamente seduto sulle proprie chiappe.

    Intanto, mentre era tutt'orecchi per sentire quale risposta quel biondino avrebbe fornito alla sua domanda, il Medium -seduto al bancone accanto a lui- osservò l'Aviatore recuperare il proprio boccale pieno di birra ed assumere l'aria pensierosa di chi sta scandagliando con la mente i massimi sistemi dell'universo.


    Ogni Guardiano ha una sua specializzazione, per così dire, che ricalca la costellazione che presiede.
    Io sono il Guardiano della Bussola e tale è la mia peculiarità.

    spiegò, prima di innalzare il calice al suo indirizzo e sfoderare un sorriso raggiante
    Ai nuovi incontri!

    Inarcando un sopracciglio, mediamente curioso di capire cosa avesse a che fare la "specializzazione di ogni Guardiano" con lui, un qualunquissimo -ma simpatico e splendente- signor nessuno, che era precipitato su Endlos come il più comune dei Naufraghi dimensionali, l'Esper rispose al muto invito dell'astante facendo tintinnare il proprio bicchiere con il suo, trasse un sorso senza particolare trasporto, e rimase in attesa di ottenere qualche informazione in più sulla famosa Bussola.

    Nelle giuste condizioni sono in grado di percepire dove si trova ciò che più desidero, o semplicemente quello che sto cercando. Di tanto in tanto, però, la mia Bussola mi concede delle dritte.
    definì Pyx, forse restando volutamente sul vago, forse realmente a corto di dettagli
    Tu sei uno di questi casi, non so come, ma ogni parte di me continua a dirmi che sei una persona molto interessante. La mia Bussola mi dice che potremmo esserci reciprocamente utili.

    ...sì, ok, ma a che cosa? Se si trattava di tirare un cazzotto in faccia a quello stronzo irresponsabile del loro scellerato fratello fuggiasco e potenziale genocida, ci poteva anche fare un pensierino; dopotutto, non aveva niente di meglio da fare al momento, a parte cercare di tornare col culo comodo ad Est, e poi... non sapeva perché la faccenda lo irritasse tanto a livello personale: lui nemmeno ne aveva, di fratelli.

    E di tipi così stronzi ed egoisti, così megalomani e distruttivi, dei tali ottusi in grado di arrivare a distruggere ciò che proclamavano di amare pur di appagare le manie di controllo e la bramosia di possesso della propria ossessione... ecco, gente di quella risma lì non gli era mai neppure mai capitato di incontrarla, per fortuna.

    Soprappensiero nelle proprie elucubrazioni, il buon Xavier seguì con sguardo assente il modo in cui l'interlocutore trangugiò la sua birra, e -di conseguenza- non registrò con la dovuta reattività l'occhiata magnetica che quello gli lanciò... ma quando realizzò non poté far a meno di raggelarsi un pochino.


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    « . . . »

    Possibile che quel tizio avesse già fatto tanti saluti ai freni inibitori dopo appena un paio di birre? D'accordo che il lì presente Mr. Céladon era un gran bel pezzo di giovanotto, ma... forse quello era semplicemente il modo di scherzare di Pyx. E comunque lui era un tipo da approcci più soft! Intanto, Aur aveva ripreso a parlare per rispondere ad Eiko.

    ...il Bando di cui parlava prima il Signor Xavier.

    ...ma lo spiritista se ne accorse solo quando sentì pronunciare il suo nome, e così si riscosse, scrollando un poco la testa -come se quello bastasse a schiarirsi le idee- e traendo un altro sorso dal suo boccale.

    Esattamente. Il loro scopo è quello di ottenere l'Essenza del Re dei Conigli, come han fatto con altre belve del semipiano.
    Vendere le loro essenze può garantire loro grandi vantaggi. Qualsiasi essere può assorbire le essenze ed ottenerne il potere insito. Demoni, Streghe, Necromanti, sono sicuramente le entità più affini a questo sfruttamento, ma può essere attuato a chiunque.
    Da te, da me, da chiunque può permettersi la compravendita.

    stava spiegando la sgnacchera tatuata, carezzandosi pensosamente il mento con le dita
    E se conosco l'Ofiuco certo non vorrà in cambio semplici ricchezze, ma la sua merce preferita sono i favori, i contratti. In questo è un vero genio. Abbiamo bisogno di supporto, logistico e non solo, per affrontarlo. Per salvare il nostro mondo e per evitare che l'Ofiuco diventi una minaccia per il vostro.

    Rimbalzando gli occhi verdi dalla superficie ambrata della sua consumazione al volto pensieroso della fanciulla dalla pelle mulatta, il Medium si ritrovò a considerare con attenzione le sue parole, ed infine si schiarì la voce per rivolgere all'Auriga l'unica domanda che gli passava per la testa in quel momento.

    « E... ehm, quindi... cosa potrebbe esservi di supporto, in concreto? »

55 replies since 15/6/2009
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