Geografia e Ambientazione

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  1. Endlos
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Geografia. [mappa]

    Senza ombra di dubbio, l'Est è -da che Endlos ha memoria- il più fiorente e prospero dei presidi: merito delle condizioni climatiche ottimali, della terra fertile, dell'abbondanza di acqua dolce e di interi secoli di pace. Situato all'estremo oriente del semipiano, il regno è a sua volta suddiviso in quattro grandi regioni: Chediya, Fanedell, Shea e Garwec.

    La zona più popolosa e rappresentativa dell'Est è senza dubbio Chediya, nota anche con l'appellativo di "Valle del Canto del Vento"; il motivo è presto detto: viaggiando per le praterie e i verdi campi, è come se le correnti d'aria -spirando su tutto il territorio, in mezzo alle architetture- intonassero l’eufonia di un concerto a più voci, in cui ogni costruzione -palazzo, rudere, castello o fattoria- si trasforma in uno strumento musicale per i venti che lo attraversano... e si dice che sia proprio questa melodia rasserenante a costituire il segreto del benessere e del buonumore degli abitanti della Valle - oltre che il più potente deterrente contro ogni forma di violenza o sentimento negativo che -sempre troppo facilmente- turbano e traviano l'indole umana. Le maggiori città di quest'area sono Istvàn, la Cittadella della Luce, e Matafleur, la Città dei Fiori.

    Misteriosa e -in buona parte- ancora inesplorata, è invece la regione boschiva di Fanedell, che esercita da sempre un fascino irresistibile su chiunque ne attraversi i sentieri; posta nella parte ovest del Presidio, la fitta selva costituisce un confine naturale tra l'Est, Rivenore e il Pentauron, ed esistono solo poche vie per attraversarla incolumi... tutte scrupolosamente sorvegliate dai Ranger, che -non visti- vigilano costantemente sul transito di carovane commerciali e sui singoli viandanti per assicurarsi che nessun incontro tra visitatori e Fatati evolva in un incidente.
    Fatta eccezione per il Cerchio di Pietre -una vasta area circolare delimitata da dolmen e menhir, in cui è possibile accamparsi o dove contattare i Ranger-, non ci sono che alberi, siepi, ruscelli e radure e caverne: Fanedell è un tripudio di paesaggi mozzafiato in cui la natura più selvaggia e incontaminata la fa da padrone; l'unica grande città di quest'area è rappresentata da Mistral, la Città dei Gioielli.

    Ascetici e maestosi, i Monti di Shea sono l'altro volto dell'aspro Koldran; famosa per le cinque grandi cascate (Deluje, Dion, Eirial, Lapulet e Ekbath), a cui l'Est deve il suo primato in tutta Endlos per quanto riguarda le risorse idriche, la regione è spesso identificata solo con le sue alte cime, sebbene -in vero- essa includa nella propria giurisdizione anche il vasto territorio lagunare che si distende ai piedi delle alture.
    Incontrastato dominio di una natura incontaminata, la zona settentrionale del Presidio ospita alcuni eremi disabitati dove è possibile ritirarsi in meditazione, tuttavia, è solo nella laguna a valle e -più giù- lungo il fiume che se ne allontana, che è possibile trovare insediamenti umani significativi. Le maggiori città di quest'area sono Selowen, la Città della Grande Laguna, e Lafiel, la Città dei Teatri.

    Spostandosi verso il confine meridionale del Presidio, le dolci e verdi praterie della valle cedono il passo all'arida regione di Garwec, l'Altopiano della Tempesta: una distesa brulla per la maggior parte della sua estensione -se si fa eccezione di qualche scheletrico albero solitario-, in cui un'eterna pioggia di fulmini rende difficile la sopravvivenza di insediamenti stabili per la maggior parte delle forme di vita.
    Ricettacolo di tutte le perturbazioni provenienti dalle altre zone, in quest'area il cielo perennemente plumbeo forma un muro di nubi nere che non lascia passare il sole, ma nonostante questa ennesima riprova di ostilità da parte della natura, l’altopiano non risulta abbandonato; al contrario, l'inospitalità di questa terra ha rappresentato -in passato- una sfida alle menti più ingegnose dell'Est, offrendo loro la possibilità di domare le forze della natura per adattarle ai loro voleri. Le maggiori città di quest'area sono Codec, la Città del Futuro, e Sylphil, la ormai deserta Città dei Balocchi.


    Popolazione.
    [Istvàn][Chediya][Fanedell][Garwec]


    Nonostante l'Est accolga da sempre con gioia ed amorevolezza ciascun naufrago proveniente dal Maelstorm, rendendo così di fatto estremamente variegata la popolazione, c'è tuttavia da dire che esistono gruppi razziali più consistenti di altri in alcune zone del Presidio. Un esempio quanto mai palese sono gli Elfi di Fanedell -generalmente dai capelli chiari-, quasi nella totalità addestrati sin da piccoli ad essere i guardiani della foresta che da secoli è loro dimora; estremamente territoriali, vivono una vita quasi autonoma, incuranti delle altre regioni.

    Per il resto del Presidio, il gruppo dominante è sicuramente quello umano. Dai tratti prevalentemente caucasici e l'abbigliamento rinascimentale, è quasi impossibile incontrare abitanti dell'Est in situazioni di povertà estrema, come invece può accadere altrove, pertanto sono quasi sempre vestiti dignitosamente, anche nei piccoli centri e nelle fattorie. Gli abitanti dell'Est sono famosi su Endlos per la loro ospitalità, come anche per l'apertura mentale che li porta a non giudicare mai uno straniero dalle apparenze.
    Per quanto riguarda la moda, in particolar modo fra la gente della capitale o le famiglie a capo delle Sette Note, sono particolarmente apprezzate stoffe blu -colore araldico della Dama Azzurra e del Presidio che li ospita-, talvolta abbinate a tinte pastello.

    E' raro, invece, che qualcuno si tinga i capelli di azzurro per somigliare all'Alfiere, perché -secondo i più- la chioma cerulea è simbolo di divinità: un tentativo di imitazione sarebbe considerato irrispettoso -se non addirittura un'empia blasfemia-, ma questa visione resta ormai radicata solo nella fascia più anziana della popolazione, grazie anche al verificarsi di un nuovo fenomeno. Da un decennio a questa parte, sta diventando infatti sempre più frequente nella valle di Chediya la nascita di bambini e bambine dai capelli azzurri, con una maggior concentrazione nei dintorni della capitale, Istvàn... facendo prender sempre più piede alla credenza che si tratti di creature venute al mondo sotto la benedizione della Dama.

    Regione a sè stante è infine Garwec: lì la tecnologia è decisamente più avanzata rispetto al resto del Presidio, ed anche la popolazione sembra proiettata alcuni secoli più avanti. Le donne sono emancipate anche nell'abbigliamento: indossano tranquillamente pantaloni e portano tagli maschili, mentre gli uomini hanno un aspetto sì futuristico ma solitamente abbastanza trasandato. E' la culla del progresso: non c'è tempo di pensare all'aspetto!


    Governo.

    Nonostante si tratti ufficialmente di un Alfierato, quello dell'Est si accosta molto ad una forma di governo teocratica. Nel senso più letterale del termine, "teocrazia" consiste infatti nell'unione di "teo" -che significa "dio"- e "crazia" -che vuol dire "potere"-, da cui è facile intuirne il significato di "potere divino".

    L'Alfiere Orientale -la Dama Azzurra- è di fatto regnante indiscussa da alcuni secoli e, considerando le sue abilità sacerdotali e gli influssi benefici che soltanto la sua presenza riesce a dare a ciò che la circonda, è dal popolo venerata come una dea in terra.

    Sotto di lei, vi è un Consiglio Ristretto che riunisce tutti gli esponenti più importanti del Presidio, fra cui i capi-famiglia delle Sette Grandi Città, gli Ufficiali, Protettori delle Zone e le Corone di Palanthas.


    Araldica.

    Simbolo dell'Est è il giglio -emblema della Dama Azzurra- circondato da una corona d'alloro, per tradizione, portata da chi fa della saggezza strumento di vita. In araldica è rappresentato come una decorazione d'argento su uno scudo circolare, smaltato di blu: l'argento, infatti, tra le virtù spirituali è simbolo di purezza, umiltà, verità, giustizia, temperanza ed equità, mentre il blu indica devozione, fedeltà, castità, santità e fermezza incorruttibile.
    Lo scudo è spesso raffigurato con due spade, incrociate e rivolte verso il basso in posizione di riposo -non levate nell'atto di aggredire-, che -a loro volta- richiamano la Cavalleria ed i dogmi dell'Antico Codice.


    Religione.

    Vista l'importanza della Conoscenza, le istituzioni dell'Est sono di impostazione laica -nel senso che non esistono obblighi religiosi- tuttavia la quasi totalità della popolazione nutre una vera e propria venerazione della figura dell'Alfiere che, grazie ai suoi poteri, appare agli occhi degli umili come una Dea vivente.

    C'è anche da dire che la Dama Azzurra era una Sacerdotessa del Dio dalla Mano d'Argento, entità a cui si votavano i Paladini del regno nel suo mondo d'origine e che conferiva poteri di guarigione, ma sono tuttavia in pochi a ricordare il vecchio culto - specie considerando che son trascorsi ormai secoli dall'arrivo della Cittadella su Endlos. In ogni caso, quale che sia il punto da cui la si analizzi, la forma politica dell'Est resta comunque una sorta di teocrazia, anche se non è ben distinto il confine fra governo puro del dio o la semplice ierocrazia.

    Comunque, per quanto viene tributato un rispetto mistico alla figura della Dama Azzurra, nell'Est sono ben accette tutte le razze di nativi e naufraghi, quindi è consolidata una sostanziale libertà di culto; l'unica ovvia limitazione è il quieto vivere della collettività: "la libertà di una persona finisce dove inizia quella del prossimo".


    Economia.

    E' di fatto il presidio più florido di Endlos: l'abbondanza di acqua portata da Shea, la fertilità del terreno, e la volontà del governo a migliorare le condizioni di vita della popolazione, rendono il settore primario estremamente sviluppato e redditizio. I frutti della terra sono così abbondanti che l'Est è quasi costretto ad esportarli: il prezzo di vendita è basso, considerando i quantitativi prodotti, ma il guadagno nel commercio è comunque elevatissimo.

    Considerando gli introiti della tesoreria -i quali si aggiungono alle ricchezze già presenti, accumulate grazie a secoli di pace e stabilità politica- il Presidio -sempre pronto ad aiutare il suo popolo- può quindi permettersi spese "superflue" quali finanziamenti agli altri settori o lo stipendiare maestri in modo da rendere l'istruzione pubblica. Sono frequenti anche opere caritatevoli.

    Non esiste infine un grosso divario fra classi sociali, pertanto la gente è felice e compra prodotti senza porsi eccessive remore sui costi; l'economia gira e la ricchezza del Presidio non fa che aumentare.


    Cultura. [link alla gilda]


    Il presidio dell'Est è da secoli uno dei più grandi centri di cultura dell'intero semipiano. Nonostante ogni Presidio possegga enormi biblioteche, l'Est è stato il primo in ordine temporale ad amministrare attivamente la propria, Palanthas, così da mettere a frutto l'enorme miniera di conoscenze accumulata.

    A capo di Palanthas e di tutti i settori che riguardano il sapere vi sono dei Saggi, sette come i rami dell'Albero della Conoscenza, secondo la tradizione: questi sono custodi di cultura, consiglieri dell'Alfiere, e si occupano di istruire sempre nuove menti, in virtù del principio secondo cui la Conoscenza va sì protetta, ma anche divulgata a giuste dosi.

    Sempre secondo questo principio, l'istruzione è pubblica: i più giovani -anche quelli con famiglie- sono radunati a Misericorde nelle ore diurne e lì sono svolte lezioni di cultura generale dagli stessi Saggi e dal loro entourage; talvolta -per le ore di educazione fisica- i bambini seguono addestramenti basilari presso la struttura di Taldor, istruiti dai Cavalieri Celesti.
    Per gli adulti più promettenti, le lezioni sono svolte principalmente a Palanthas, ma anche al Magisterium del Presidio Errante -in cui gli stessi Saggi sono abilitati a prestare occasionalmente servizio, in onore di una vecchia alleanza.


    Feste e Ricorrenze.

    Un altro fattore utile a tenere conto del tempo che passa -su Endlos come su qualsiasi altra dimensione- sono le numerose ricorrenze e festività che impreziosiscono la quotidianità del semipiano: celebrazioni che variano da Presidio a Presidio, e che offrono uno spaccato delle singole realtà ben più profondo ed esaustivo di qualsiasi libro di storia. Le più importanti e antiche ricorrenze del Presidio Orientale sono:

      - La Festa dell'Arrivo [Link] ricade nel 7° giorno di Sirio e commemora l'arrivo della Cittadella della Luce e della Dama Azzurra attraverso il Maelstorm.

      - La Festa del Raccolto ricorre nel 15° giorno di Mirach, e commemora come le malsane pianure della valle furono bonificate dall'operato della Dama Azzurra, tornando così a dare buoni frutti e salvando molti villaggi dalle carestie e le pestilenze che imperversavano da anni; quei piccoli centri, risorti ad una nuova prosperità, si unirono a formare la odierna città di Matafleur -dove questa festività è più sentita-, in cui viene ogni anno organizzata una celeberrima Sagra che richiama genti da tutta Endlos.

      - Il Flos Duellatorum è l'evento che più alimenta i sogni avventurosi dei tanti fanciulli che fantasticano di diventare Cavalieri: si tiene a Taldor a partire dal 18° giorno di Alkaid -la manifestazione dura un paio di settimane-, e si tratta di una Giostra Cavalleresca in cui l'esercito dell'Est (Cavalieri, Ranger e Technomancer) e le forze armate dei Presidi alleati- si affrontano in un torneo amichevole per incoronare il più valente... o, semplicemente, per tenersi in esercizio.

      - L'Armistizio della Laguna è una festa tipica di Selowen, ricade nel 3° giorno di Rigel, e celebra l'anniversario della fine delle antiche ostilità tra Sirene, Naga e Umani -note agli Annali col nome di "Guerre della Laguna"- in seguito ad un accordo che fu sottoscritto al Picco dell'Armonia in presenza della Dama Azzurra.

      - Il Festival delle Arti è la più importante manifestazione culturale dell'Est: si tiene ogni anno nella città di Lafiel nell'arco di tempo che va dal 20° al 30° giorno di Achernar, e qui dotti studiosi e talentuosi artisti si radunano per affrontarsi in numerosi contest che riguardano le discipline più disparate.

      - L'Avvento di Madama Inverno [Link] è una festività che ricade il 16°, 17° e 18° giorno di Naos: è una ricorrenza che celebra l'arrivo dei primi freddi, ed è associata ad una leggenda legata alla storia di due innamorati.

      - Il Rito del Suffragio è la festività che chiude l'anno endlossiano nelle terre d'Oriente: dura tre giorni -dal 27° al 30° giorno di Naos- ed è dedicata alla commemorazione dei defunti caduti per le cause dell'Est; questa celebrazione viene osservata con una solennità ed un rispetto quasi sacrale in tutto il Presidio, ma in modo particolare nella capitale Istvàn.


    Esercito. [link alla gilda]

    L'esercito dell'Est raggruppa distinti ordini militari, anche assai diversi tra di loro: i Cavalieri della Valle, i Ranger della Foresta, i Technomancer dell'Altopiano... ciascuno caratterizzato da proprie specialità (codici d'onore, organizzazione, stili di combattimento e strategie), e tuttavia sottoposti e coordinati da un unico corpo scelto che rappresenta l'élite, al di sopra di ogni gerarchia.

    Si tratta dell’Ordine del Sole, detto anche Guardia Indaco, élite della capitale e guardia scelta dell'Alfiere Orientale: il suo campo d'azione è vasto e variegato, dovuto principalmente al fatto che raduna i gradi più alti degli altri Ordini, e le mansioni dei singoli membri sono definite dall'Alfiere in persona, che li considera i suoi più valenti guerrieri, fedeli rappresentanti, o affidabili collaboratori.

    I centri abitati di Chediya e Shea sono affidati alla giurisdizione delle Spade di Istvàn, i Cavalieri della valle, i cui membri -essendo i più numerosi- costituiscono l’elemento portante dell’esercito del Presidio. Nonostante il potenziale di tutto riguardo, per volontà della Dama Azzurra i soldati sono più votati alla veglia, all’assistenza ed alla tutela degli abitanti in difficoltà, piuttosto che ad attitudini bellicose.

    Parimenti importanti sono i Falchi di Fanedell, detti anche soltanto Ranger, presenti sul territorio da epoche persino precedenti all'Arrivo su Endlos della Cittadella della Luce. Si tratta di guardie di confine, solitamente dal temperamento "selvaggio" e orgoglioso, che -pur accettando e rispettando l'autorità dell'Alfiere- tendono ad anteporre il benessere della loro Foresta a qualunque altra cosa, risultando spesso duri e territoriali al primo impatto.

    Ultimo reggimento dell'Est, istituito in tempi ben più recenti degli altri due, è l'ordine dei Lampi di Garwec, conosciuti anche come Technomancer, che hanno implementato uno stile di combattimento basato sulle conquiste della loro scienza e tecnologia. Nonostante rispettino i dettami della Dama Azzurra, mantengono una condotta più neutra e pragmatica - pronti talvolta a chiudere un occhio sugli ideali, se questi rischiano di compromettere il raggiungimento della meta.

    Sulla lealtà degli uomini dell'Est -alla loro terra e alla loro Signora- esistono molte storie, spesso tramandate oralmente da qualche anziano veterano -che le racconta ai nipoti come favole della buonanotte-, e alcune di esse sono state fissate per iscritto in poemi, favole e chansons de geste dagli intellettuali del passato; tuttavia, una leggenda in particolare -forse un po' sinistra- narra di intere schiere di Cavalieri rimasti fedeli al Presidio Orientale anche al di là della morte... una diceria mostratasi fondata in occasione di un'invasione extra-planare, in cui -per la prima volta- la capitale dell'Est si è trovata assediata.



    Avvertenze.

    Chiunque sia interessato a giocare nel Presidio Est è tenuto a rispettare il suo background: eventuali sviste dovute alla non osservanza di questa parte di Regolamento comporteranno conseguenze che vanno dall'invalidazione della scena (spostata nella sezione "Regno dei Sogni Perduti" e valutata 0pt) all'intervento In-Game a sorpresa dell'Alfiere (il Quest-Master ufficiale del Presidio) o suoi delegati, che avranno il diritto di agire auto-conclusivamente sui trasgressori per difendere la coerenza della trama globale.

      - La Canzone del Vento: Nella Valle di Chediya -per opera di un antico incantesimo- spira sempre una dolce brezza profumata che ha la particolarità di produrre un suono lieve e melodioso quando attraversa un qualsiasi ostacolo; gli effetti che esso produce sono benefici, dando un senso di calma alle persone che lo odono e lasciando loro nel cuore una dolce serenità. Nelle giocate ambientate nella sezione di Chediya (soprattutto nelle città di Istvàn e Matafleur), i giocatori che ascoltano il Canto del Vento devono quindi considerarlo una Malìa passiva.

      - Video-Sorveglianza Psion: L'Alfiere Orientale e l'Ambasciatore sanno sempre cosa accade ad Istvàn perché esiste qualcosa di molto simile ad un sistema di telecamere a circuito chiuso, distribuito per tutte le vie della capitale. Non si tratta però di vere e proprie macchine ma... di piccioni. Normalissime creaturine che si riscoprono nel ruolo di spie inconsapevoli, grazie all'abilità di Poppy -il volatile dell'Ambasciatore- di mantenere un contatto mentale costante con tutti i suoi simili all'interno della Capitale, e di inviare quei pensieri in forma grezza al suo padrone.

      - Sentinelle Magiche: Per assicurarsi che gli Spiriti Silvani non coinvolgano in incidenti le carovane che attraversano Fanedell, e che -di contro- gli umani non offendano a disturbino il Piccolo Popolo con violazioni del trattato di alleanza tra Lady Kalia e i Fatati, i Ranger hanno piazzato delle sentinelle magiche lungo i principali percorsi, così da monitorare le tratte ed intervenire tempestivamente in caso di problemi di qualsiasi natura.


    © Endlos RPG Alliance
    2014

    Si ringraziano Madhatter per l'ambientazione e le descrizioni, Drusilia Galanodel per le descrizioni e la grafica,
    ed Adran do'Hawk per la mappa del Presidio.



    Edited by Drusilia Galanodel - 30/6/2017, 01:22
     
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6 replies since 2/12/2008, 12:06   9308 views
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