Descrizione

Chediya

Valle del Canto del Vento



Posta ad occupare il versante occidentale del Presidio -come una muraglia naturale che separa l'Est dal Pentauron-, si erge la Foresta di Fanedell, un tripudio di paesaggi mozzafiato in cui la natura selvaggia e incontaminata la fa da padrone: fatta eccezione per i Cerchi di Pietre, non ci sono che alberi, siepi, ruscelli, radure e caverne, ma a causa del frequente mutare della sua conformazione interna, questa fitta selva è da molti ritenuta vivente, e perciò misteriosa e -in buona parte- inesplorata; il fatto che si dica popolata da esseri Fatati provenienti da un altro piano dimensionale rende non sempre facile ai viaggiatori attraversarla senza intoppi, ed è per questo motivo che le principali vie commerciali che percorrono la regione boschiva sono scrupolosamente sorvegliate dai Ranger, che -non visti- vigilano costantemente sul transito delle carovane e dei viandanti per assicurarsi che nessun incontro tra visitatori e Fatati evolva in un incidente.

Superata la barriera degli alberi, ci si ritrova davanti uno sconfinato oceano verde, fatto di praterie e campi coltivati: la morfologia della zona -sicuramente la più popolosa e rappresentativa dell'Est-, insieme alla sua ubicazione geografica nell’ambito dei diversi settori, hanno contribuito a fare la sua fortuna, in quanto la Valle di Chediya è una pianura ampia e fertile, dove la vegetazione cresce rigogliosa, principalmente per merito della sua posizione intermedia tra il gelido Nord e il torrido Sud, caratteristica che le conferisce un clima temperato nel corso di tutte le stagioni, in cui si avvicendano nell’arco di un anno inverni miti, di un freddo delizioso e piacevole, ed estati assolate e calde, ma quasi mai in modo molesto.

Questa florida regione è altresì nota con l'appellativo di "Valle del Canto del Vento", per via delle correnti d'aria che spirano su tutto il territorio e che intonano l’eufonia di un concerto a più voci, trasformando in uno strumento musicale i Munimenta che incontrano sul loro cammino: si dice che sia proprio questa magica Melodia rasserenante a costituire il segreto del benessere e del buonumore degli abitanti della Valle, oltre che il più potente deterrente contro i sentimenti negativi e le forme di violenza che -sempre troppo facilmente- turbano e traviano l'indole umana, e tuttavia, nessun dono o talento è mai bastante a se stesso, se non viene sapientemente valorizzato; senza un governo saggio, temperante ed equilibrato, sarebbe stato infatti impossibile instaurare lo stato di sviluppo e concordia che a tutt’oggi permette alla vallata e ai suoi abitanti di prosperare.

Sebbene siano in verità poche le grandi città degne di questo titolo -conosciute in tutta Endlos con il nomignolo di Sette Sorelle-, numerosi sono i centri urbani che punteggiano questa verde culla: a partire da fattorie e masserizie isolate, fino ad arrivare a ridenti cittadine di provincia, passando dagli assembramenti di poche case - troppo piccoli per poter essere anche solo definiti “villaggi”; le maggiori metropoli di quest'area sono Matafleur -la Città dei Fiori-, Mistral -la Città dei Gioielli-, e Istvàn -la Cittadella della Luce-, sede del governo dell'Alfiere Orientale: la Dama Azzurra,
Kalia Djibrielle Feadù Menethil.


© Madhatter

Luoghi di Interesse

• Foresta di Fanedell


• Munimenta


• Magione Galanodel


• Baccello Segreto


• Mulino "Ombra del Giglio"


• Chiesetta "New Heaven"

Munimenta

Testimoni del Lontano Passato

Irregolarmente sparse per le verdi campagne e le ridenti cittadine della Valle di Chediya, non è raro imbattersi in costruzioni monumentarie -statue, archi, tempietti, o rifugi per viandanti-, spesso e volentieri dalle forme e dalle architetture bizzarre o molto ricercate; ancor più singolare, però, è ascoltare i concerti che il vento esegue soffiando tra i loro contorni e risuonando nelle loro cavità.

Questi antichi reperti parrebbero essere opera di un’antica civiltà preesistente, probabilmente stanziatisi ad Est in passato e col benestare del Signore di Rivenore, e furono costruiti in modo tale che potessero fungere da strumenti musicali per l’aria che naturalmente vi passa attraverso; col passare del tempo, le popolazioni del luogo hanno svelato i segreti di queste architetture e ne hanno appreso i virtuosismi ingegneristici, specializzandosi nel riprodurle con destrezza anche negli altri grandi e piccoli poli abitati.

Il loro implemento in molti centri urbani e nei monumenti che talvolta impreziosiscono i crocevia genera un costante, soffuso e dolce sottofondo musicale, la cui melodia varia in base alla direzione e alla forza delle correnti d'aria; se ciò può apparire un inutile e frivolo dettaglio, stupisce il fatto che invece costituisca anche la più potente difesa di Chediya: non si tratta di un sortilegio, sebbene ad un primo impatto possa sembrarlo, ma di una condizione che si evidenzia in modo naturale. Mai sentito il detto “la musica ammansisce anche le fiere”?

Ebbene, com’è risaputo, la musica ha il potere di esercitare un'influenza su qualsiasi organismo senziente che la oda: in virtù di questo principio, le bestie feroci tendono a perdere la loro aggressività quando si avvicinano ai centri abitati, ed anche la popolazione ne trae un influsso talmente benefico da cadere assai raramente preda di emozioni ostili, che hanno comunque difficoltà ad emergere con effetti violenti.



La Canzone del Vento
Nella Valle di Chediya -per opera di un antico incantesimo- spira sempre una dolce brezza profumata che ha la particolarità di produrre un suono lieve e melodioso quando attraversa gli ostacoli architettonici; gli effetti che esso produce sono benefici, in quanto infondono un senso di calma alle persone che lo odono e tendono a riportare i moti del loro nel cuore ad uno stato di dolce e conciliante serenità. Nelle giocate ambientate nella sezione di Chediya -soprattutto nelle città di Istvàn e Matafleur-, i giocatori che ascoltano il Canto del Vento devono considerarsi costantemente esposti ad una Malìa passiva che li invita alla calma.



© Madhatter

Magione Galanodel

Prigione Riabilitativa di Massima Sicurezza



Ubicata su di un dolce pendio nel bel mezzo di Chediya, lambita dal dolce Canto del Vento e perfettamente integrata nel paesaggio, la Prigione del Presidio Orientale, precedentemente magione dell'Ambasciatore Quarion Galanodel, si estende su di un vasto terreno, comprendente l'edificio in sè e numerosi giardini ed ambienti naturali. Questi, separati da scalinate in pietra e terrazze sapientemente costruite, si innalzano anche al di sopra del livello terrestre, divenendo così pensili come quelli più famosi e narrati di Babilonia. L'intero ambiente esterno è un tripudio della Natura, piacevole all'occhio artistico per la scelta sapiente delle variazioni cromatiche di fiori e piante, selezionate personalmente dallo stesso Quarion ed affiancate fra loro con il gusto di un grande ed apprezzato esteta quale è lui.

L'edificio, invece, è decisamente più grande di quanto basterebbe per ospitare l'Ambasciatore del Presidio ed il suo seguito, che ne ha conservato per sé solo una piccola ala; davvero numerosi, invece, sono i locali per la cura e la Riabilitazione di tutti i prigionieri, ed ancora di più sono quelli nascosti al pubblico. Luogo di grande bellezza e mistero, è sicuramente uno dei gioielli architettonici dell'Est di maggiore interesse da parte del popolo e degli stranieri, ben conosciuto anche oltre confine.



A sua Immagine e Somiglianza
L'intero maniero è stato pazientemente e scrupolosamente costruito come cornice alla vera opera d'arte da esso contenuta: Quarion Galanodel. Essendo quindi solo un insignificante ma tuttavia gradevole contorno di una figura dal carattere assai capriccioso e mutevole, tutti gli interni avranno il potere di trasformarsi al solo fine di essere essere sempre en pendant con il loro padrone. In sua assenza, invece, assumono la "semplice" forma degli interni di una comune reggia orientale.

Palazzo dei Miraggi
La guerra e la discordia non sono le ben venute nel Presidio Orientale, e così sarà sicuramente fra le mura di una struttura che ha come finalità una rieducazione scrupolosa dei propri ospiti. Ogni attacco magico finalizzato a ledere la struttura e le creature -animate e non- in essa contenute trasmuterà spontaneamente in qualcos'altro e si manifesterà agli occhi dei presenti sottoforma di illusione.

Rispetto del Galateo
Prima regola fra tutte è la cortesia e l'etichetta. Il Galateo è qualcosa di davvero importante nel Presidio Orientale, a maggior ragione se ci si trova in un centro di riabilitazione. Qualora queste non fossero rispettate, il colpevole sarà risparmiato da arresti e/o torture, tuttavia avvertirà la sensazione di uno schiaffetto sui propri glutei, giusto a ricordargli che non è garbato parlare o comportarsi come animaletti.

Eco del Vento
Si sa, la musica è contagiosa, soprattutto in una dimora immersa nei verdi pendii di Chediya, la terra da sempre lambita dalle dolci note del Canto del Vento. E' grazie a tale musica che i muri della magione si sono impregnati di uno strano potere di cui, a quanto si dice, il padrone di casa e tutti coloro che lavorano nella struttura paiono saper usare molto bene: ad un semplice ordine vocale di chi è autorizzato, infatti, il bersaglio si ritroverà vittima di un incantesimo che lo porterà ad esprimersi attraverso la canzone sempre e comunque, fino alla revoca dell'ordine o all'uscita dal palazzo. Vale come un alto perenne.

Doveri degli Ospiti
Gli ospiti non fuggono mai. Quelli si chiamano ladri o prigionieri, ed è bene che restino dove sono e paghino per i loro crimini. La struttura è un vessillo della libertà e della chiarezza, ed poco felice ricambiare con azioni fatte di soppiatto; tutti coloro che tenteranno la fuga senza il un permesso ufficiale, non appena varcheranno la soglia che li separa dal "mondo esterno", si ritroveranno materializzati nell'atrio della magione.

Memoire de ce jour d'ètè:
Una volta usciti dalla casa, gli ospiti riceveranno un regalo in dono per la loro gentilezza per la visita di cortesia: ogni cattivo ricordo sarà cancellato, sostituito da memorie piacevoli e felici. Tale incantesimo, tuttavia, sarà spezzato non appena si varcherà nuovamente la soglia della suddetta magione.



© Drusilia Galanodel

Fra le strade di Istvàn, uno splendido edificio di un innocente color perla si affaccia dalle fronde arboree di un grande giardino. Le tegole rosa sembrano petali di ciliegio, l'eleganza con cui son disposte statue e colonnati fa immediatamente pensare ad un luogo pubblico, qualcosa necessariamente ispirato alla bellezza.

Altro non è che il Baccello Segreto, centro benessere per gli abitanti della Capitale e di tutti coloro che vorranno trascorrere giornate in armonia e cura per il corpo. Fondato dal nobile Ambasciatore Quarion Galanodel, offre servizi di estetica, terme, massaggi e... massaggi di altro tipo.

Ogni cliente sarà soddisfatto, senza ombra di dubbio.
Purchè si paghi.

Piccoli Piedi della Danza Divina del Gioioso Orgasmo.
Per gli amici "Gioia".

Se le massaggiatrici dell'Ambasciatore si possono definire una piccola "industria", allora Gioia ne è sicuramente il capo. Quando l'Ambasciatore è via, è lei a gestire la baracca: non perde mai l'occasione di mostrare il suo carattere spigliato, dominante, e lo spirito pragmatico che da sempre l'ha resa un'ottima economista.

Si presenta agli altui sguardi come una bellissima rossa dai capelli mossi e fluenti, spesso raccolti in curiose acconciature ottocentesche. Differentemente dalle altre, i suoi abiti sono relativamente coperti ed eleganti. A volte si veste perfino da uomo, senza mai perdere il suo gusto per il retrò, il vintage... ed il burlesque.

Stupenda Via di Rugiada Celestiale Numero Sei.
O anche "Numero Sei".

Si ritiene la "star" del Baccello Segreto, ed infondo non ha tutti i torti.
E' la massaggiatrice più costosa dell'intero Centro Benessere: è fra le più brave e versatili -merito della sua età e delle abilità elfiche della sua razza- ma pecca spesso di presunzione ed è molto viziata.

D'aspetto non è altro che un'elfa particolarmente giovane e carina. Tiene spesso legati i lunghi capelli biondi in un paio di codini.
Non è raro trovarla a litigare in giro con i clienti che non ritiene presentabili o, peggio, con Gioia.

Perennemente richiesta, Numero Sei vanta abilità canore e da Showgirl. Non poche volte si diletta in piccoli spettacoli e balletti per coloro che decidono di pagare la quota da lei stessa imposta (particolarmente salata).

Tentazione di Luce della Luna Dorata di Settembre
o "Luna".

Lunghi capelli lisci e neri come la notte incorniciano il suo corpo pallido e delicato, "fragile" come i riflessi della luna in uno stagno. Occhi neri scrutano i suoi clienti con la stessa profondità di un pozzo senza fine trovato all'interno di un incubo.

Luna indossa abiti neri e gran parte dei suoi accessori non variano di tonalità a parte piccoli accenni di rosso sanguigno o bianco cadaverico.

Non parla molto, preferisce ascoltare. A detta dei suoi clienti, ha un umorismo macabro.

Delicata figura della Lotta tra Due Leoni Imperiali sotto una Coperta.
Per abbreviare "Due Leoni".

Per chi adora i massaggi movimentati, questa è la donna da sempre desiderata.

Riguardo la sua persona, si narra di una volta in cui, due giovani soldati in cerca di "metodi d'allenamento alternativi", chiesero a tal gentil donzella di diventare loro personal trainer, in contemporanea.
Ancora non hanno dimenticato -nè loro e nemmeno le fanciulle del Baccello Segreto- l'imbarazzo nel dover chiamare d'urgenza un chierico, per fratture non facilmente gestibili in parti del corpo decisamente scomode.

Due Leoni si veste come se fosse estate anche d'inverno. Le piace il combattimento corpo-a-corpo e la sua camera da letto è piena di corde e bavagli.

Custode Femminile dei Tre Passaggi Segreti della Grande Amicizia.
Soprannominata "Passaggio Segreto".

Per chi non si sente abbastanza in forma per affrontare Due Leoni, il Baccello Segreto offre pacchetti più morbidi e fattibili. Uno di questi è ad esempio il trattamento rivoluzionario della Dott.ssa Passaggio Segreto, pioniera del benessere.

Lei lega gli uomini ai termosifoni.
Poi li accende.

Nonostante sembri banale, i risultati ottenuti sui pazienti sono eccezionali: muscoli rilassati, dolori articolari alleviati, profumo di arrosto, abbronzatura e tanta, tanta soddisfazione.

Cuscini di Seta della Morbidezza Celestiale delle Nuvole.
O solo "Cuscini".

Adorabile biondina dall'accento francese; le sue tondezze ispirano simpatia e morbidezza ed invitano gli avventori a trattenersi oltre il tempo necessario alle loro "cure", così da sorseggiare del tè in buona compagnia, mangiare un dessert o darsi alla pazza gioia fra piatti estremamente gustosi ed elaborati, cucinati su ordinazione (la consumazione di cibi e bevande va pagata a parte).

Altro non è che la cuoca e cameriera del Baccello Segreto: le sue doti in cucina sono pari e forse anche superiori a quelli di "massaggiatrice", suo lavoro primario. Voci di corridoio dicono che sia la sorella minore di Francis, l'attendente dell'Ambasciatore Quarion.

Baccelli di Piselli in Salsa d'Anatra con Tagliolini Croccanti.
In realtà "Sue".

Adorabile fanciulla dai tratti esotici, questa graziosa ed instancabile lavoratrice è nativa del Presidio Occidentale.

Come molti degli abitanti della sua terra, lei è in grado di lavorare per più di ventiquattro ore consecutive senza accusare la stanchezza e senza lamentarsi. Nonostante sia una delle meno pagate, le ore di straordinario le hanno permesso di comprare abiti di seta e gioielli raffinati quanto quelli di Numero Sei.

E' molto discreta e gentile. Ha il tic nervoso di inchinarsi ogni volta che parla.



© Drusilia Galanodel

L'Ombra del Giglio

Mulino del Mugnaio Reale



Vecchio mulino situato sul principale corso d'acqua della Valle di Chediya, ad un tiro di schioppo dalla Magione Galanodel: seppur meta di rade e sporadiche visite da parte dei contadini del luogo -che vi si recavano alla fine dell'estate per poter macinare il grano cresciuto nei fertili campi-, la costruzione murata a secco è rimasta disabitata per molti lustri, ma sempre mantenuta in buono stato e in perfetta efficienza dalle costanti cure dei servi dell'Ambasciatore del Presidio.

Le carte in campo cambiano però quando Lord Quarion, effettivo proprietario del Mulino, decide di offrirlo in omaggio al buon fornaio Antonio Banderas, dopo essere rimasto estasiato dalla degustazione dei suoi biscotti e dalla povertà in cui versava il Naufrago Dimensionale: costruito su due piani, il Mulino è abbastanza grande da dare spazio ad un'enorme forno, una grande macina di pietra, e offrire delle comode stanze tanto al genio culinario quanto ai suoi collaboratori.

Dal giorno del patto, il Mulino è stato ripulito da cima a fondo, tornando splendente come quando fu costruito, e l'enorme macina in pietra -adesso collocata al centro della grande stanza principale- lavora a pieno regime come non faceva da anni: ad oggi, l'Ombra del Giglio non solo continua a rimanere un punto di riferimento per tutti i contadini, che adesso gli vendono il grano per la realizzazione dei biscotti, ma è divenuto anche un effettivo punto di spaccio per le piccole creazioni di pastafrolla.



I Collaboratori

Torbonjh: Nano dal carattere burbero e distaccato, ma dall'instancabile voglia di lavorare e di creare macchinari di metallo. Nonostante la serietà e la professionalità che mette nel suo lavoro, risulta infine buffo tirando fuori dalla sua sacca d'esperienze aneddoti riguardati la sua vita, tutti alquanto surreali e divertenti. Indossa sempre una pesante armatura di colore rosso, alla cui mano sinistra, è possibile cambiare appendice con utili utensili. Nonostante questo ha entrambe le mani.

Ruric Thar: Ogre a due teste, una più brutale dell'altra. Arrivato su Endlos attraverso il Maelstorm, rischiava di diventare il flagello di Koldran per la sua rabbia e l'ascia bipenne che gli sostituisce la mano, per fortuna ha trovato però un'impiego nel mulino di Banderas, dove funge da capo della sicurezza, anche se spesso e volentieri è lui il primo a creare problemi.



© Blain

New Heaven

La Chiesetta del Campanaro



Una piccola chiesa in un campo non troppo grande, delimitata da una serie di palizzate in legno, reclamate in alcuni punti da delle vite di edera: la cappella si erge nel centro esatto del terreno, e tutto attorno ci sono semplici prati rigogliosi di classici fiori, mentre ogni tanto si può scorgere un tulipano o qualche lavanda; dietro la struttura sorge una grossa quercia, dai cui grandi rami penzolano di un paio di altalene, adatte per far giocare qualche bambino spensierato.

L’interno non è molto spazioso: nell'ambiente pubblico sono presenti pochi banchi in legno -destinati alla classica funzione religiosa-, un piccolo altare collocato sul lato opposto rispetto all’entrata, che si presenta come una porta classica in legno, ed infine un confessionale; gli alloggi privati del Cappellano Fra Martino sono poi altrettanto modesti: si tratta di un monolocale, dove camera da letto e cucina sono agglomerati insieme, e -ovviamente- un piccolo bagno.

Non poteva però mancare la Torre-Campanile, che supera in altezza la querce di svariati metri, dove al suo interno sono presenti due campane in bronzo con alcuni marchi ivi incalcati, raffiguranti i quattro elementi fondamentali dell’universo: fuoco, acqua, terra e vento.



© Frigobar