[EM] Il Re delle Sabbie

L’Eredità dei Titani ~ Atto III

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    Odin
    LAZAV ¤ DIMIR MASTERMIND
    EVERSORI DI MEROVISHHOUSE DIMIR
    E' come un flash. Improvviso, abbacinante, rivelatorio. E tale, infatti, è il primo contatto che Lazav intrattiene con il wyrm. Non appena egli lo tocca -non appena il Genio Dimir in incognito riesce a sfiorare la spessa pelle della sua vittima- un mondo di ricordi e di suggestioni si apre alla sua mente. Non che tutto appaia pienamente logico o lineare. Nè, invero, tanto poteva attendersi, men che meno sperare. Nella psiche che il Multiforme sonda, invero, necessità e desideri si mescolano in un vortice di dolore e di rimorsi, di lamentele e di rivendicazioni, di quesiti irrisolti e di certezze frammentate. Il wyrm pensa -e ciò è già tanto- ma soprattutto lo fa al pari di un'entità diffusa e non prettamente singola: una mente-alveare.
    La sorpresa trova spazio nel biondissimo burocrate al punto di veder quest'ultimo riscuotersi bruscamente (e perdere il contatto) quando l'oggetto delle sue attenzioni si divincola come pungolato da quell'invadente curiosità. Ovviamente, il wyrm sembra ridestarsi proprio nel momento cruciale -esattamente quando Lazav può dirsi ad un passo dal completare la propria indagine. Poco male, comunque: pur se incompleti, i brandelli già raccolti permettono al Pasha ignoto di tratteggiare una prima valutazione tutt'altro che ininfluente -nonostante quella stessa si ponga accessoria rispetto agli scopi primi della spedizione. No, decisamente: pur se apparentemente secondarie, quelle informazioni aprono un mondo d'intenti e di prospettive che -una volta condivise telepaticamente col Lampo- convinceranno lo sfuggente Lazav a ridirottare il proprio collega Eversore ad altre priorità.

    Это, как я думал: боггарт не рассказал нам все.

    Il contatto mentale tuttora aperto permette allora ai due un rapido scambio di pensieri ed immagini, lasciando che il Lampo possa esperire il medesimo flash psionico che l'altro ha estratto poco prima grazie alle proprie subdole abilità.

    И насколько он хочет доверять ему, возможно, нам лучше организовать себя в этой поездке.

    Una diffida di cui il Molteplice non ha mai dato prova nel suo breve periodo da eversore, una sfiducia che però acquisterebbe tutt'altro significato agli occhi di Dimitriy se questo conoscesse l'origine atavica del compagno in incognito: Zygoin non era nuovo a momenti di scetticismo nei confronti dei gerarchi suoi superiori e -laddove con nessuno dei tre potesse dirsi particolarmente affine- al pari dell'odierno Lazav la sua indubbia lealtà gettava comunque un nugolo di ombre tali da non lasciar filtrare con chiarezza quale fosse la sua posizione effettiva.

    Идите, присоединяйтесь к Меровишу: вы уже знаете расположение текстов, скрытых в углублениях Карьеров. Проконсультируйтесь с ними еще раз, выкопайте их, чтобы раскопать то, что нам не хватает.

    Vi fosse ancora un'archeologa in gilda, invero, questo sarebbe stato il compito perfetto per lei. Non se ne fosse andata, dunque, Asuna avrebbe potuto apportare un contributo decisivo alla causa studiando i compendi circa il passato del presidio e della sua fauna. Invece, persarsi nel multiverso di possibilità ed avventure che da Endlos ad altri mondi si generano, la spocchiosa fanciulla un tempo eversore ha perduto ogni diritto di chiamarsi loro compagna -e con esso, per via del Marchio, ogni memoria al riguardo.

    Эти звери ищут только мир, в котором они были лишены. Они похожи на жертв, больше, чем на монстров. Но почему? Что с ними случилось?

    Nel mentre, considerato quanto si svolge al di là della rete privata nella quale il duo comunica, il messo del Serraglio -o, per meglio dire, colui che così si è presentato- cerca di guadagnare della distanza dal mastodontico inquilino delle sabbie: così facendo è indubbio ch'egli si privi della prossibilità di sondare nuovamente il proprio bersaglio (di fatto relegando a Dimitriy la necessità di apprendere maggiori dettagli per vie traverse) eppure, a ben vedere, la pericolosità di mantenersi adesi all'oggetto della caccia è tale da non ripagare in alcun modo gli eventuali vantaggi ottenibili da tanto rischio (specie perchè il Genio Dimir non è particolarmente avvezzo all'azione, preferendo egli un approccio diplomatico e principalmente politico).

    Да, я тоже так думаю. Первые видения, по-видимому, являются ключом к интерпретации воспоминаний. И это означает, что мы всегда были слепы к реальности, которая живет под песками.

    A proposito di sabbie: benchè, come detto, il Molteplice sia ben poco versato nelle arti arcane ed ancor meno in quelle prone al combattimento, l'invidiabile vantaggio di potersi definire un eversore gli ha concesso di poter attingere all'occorrenza ad un'intera serie di abilità condivise con i colleghi. Tra queste, allora, un dono delle sabbie che muta essenza ed acquisisce sostanza per ciascuno degli elementi appartenenti alla gilda -un vincolo di rena che rispecchia quanto ogni membro dichiara d'essere.
    Non stupirà, dunque, se il ragazzino dal biondo pelo ad oggi interpretato manipoli la suddetta attitudine nella foggia d'un colossale inquilino del deserto -in piena linea con quanto ci si potrebbe da lui attendere, il menzognero a difesa della fauna dello Yuzrab plasmerà la moltitudine di granelli in un pari wyrm torreggiante ed aggressivo. Giusto il tempo che quello si costituisca appieno (dopotutto è un potere la cui scala richiede un pari investimento di tempo ed energie) ed ecco che il simulacro così operato cercherà di abbattersi contro l'autentico suo bersaglio, scaricando nell'impatto tutta la forza che un re delle sabbie può avere: l'intento è ovviamente quello di tramortirlo, di piegarlo al suolo e di fargli saggiare la sconfitta come se -tornato d'improvviso giovane- il wyrm riemerso dalle profondità dovesse difendere il proprio diritto ad accoppiarsi. L'intento è -per la squadra capitanata da un certo qual Russo- di stremare la propria preda così da immobilizzarla e porterla dire conquistata.

    Давай, иди! Не ждите больше! Мы позаботимся о змее, и так или иначе мы его обездвижим. К тому времени, однако, попытайтесь восстановить ответы, которые я вам задаю: я убежден, что они очень важны.

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    Il muro di luce eretto dall'Ercole Nero si erge a difesa dei suoi alleati in quella disperata caccia, dove la loro preda si era forse rivelata un avversario ben più coriaceo di quanto potessero aspettarsi.
    L'attacco sonoro del Wyrm, un mero ruggito d'ira e ferocia, si infrange come un onda contro la tecnica di Ted, incrinandola fino a mandarla in frantumi in mille scintille multicolori... ma poco rimane dell'onda d'urto dell'offensiva, che a malapena sfiora i corpi sorretti dai poteri del mistico.

    Questi risponde alla richiesta del pugile, facendolo atterrare sulla superficie sabbiosa dello Yuzrab, in un punto dove i resti in frantumi della pavimentazione delle rovine risultano abbastanza solidi da poterne sostenere il peso, senza che il mare di sabbia spostato dal movimento del Wyrm possa ingoiarlo per intero.

    Più sfortunato è il vostro alleato Elldroc, forse abituato alle leggende del suo popolo a riguardo i giganti di granito e meno alla realtà dei fatti, cade vittima del suo stesso piano. Una volta attirata l'attenzione dell'immensa creatura, tenta di rotolare in salvo da un suo colpo di coda, che invece lo colpisce in pieno, schiacciandolo nella sabbia cocente del deserto.
    Quando il mostro risolleva la coda, dove prima vi era il vostro alleato, ora non vi è traccia alcuna di Tatawwur, solo sabbia smossa. Se il suo destino è stato quello di diventare un cadavere dimenticato sotto la sabbia o se sia riuscito, all'ultimo secondo, a trovare rifugio sotto di essa, non vi è dato saperlo... ne avete il tempo di domandarvelo.

    La prima offensiva è quella dello Skeksis, che si lancia in un infruttuoso combattimento corpo a corpo contro il verme gigantesco. Questi si dimena, agita il lungo corpo come a voler scacciare un moscerino fastidioso, si piega nel tentativo di chiudere le sue fauci su di lui... ma i movimenti del mistico, agevolati dalla sua magia, lo rendono un moscerino particolarmente elusivo.
    Esattamente come un moscerino, tuttavia, tale è il fastidio portato al Wyrm dalla sua offensiva. I pugni, i calci e le codate di skekDor sortiscono il solo effetto di innervosire la bestia.

    Quello è il momento in cui un secondo Wyrm si erge dalle sabbie, arrivando apparentemente dal nulla, improvviso e terribile: una seconda ombra che oscura per un attimo la vostra visione. La vostra preda fa tempo a volgere il capo nella direzione della nuova presenza, forse confusa nel non aver avvertito l'arrivo di un suo simile... quando questi si abbatte su di lei con la forza di un autentico titano, rivelandosi essere un Wyrm di Sabbia piuttosto che di Granito e investendo come una cascata il vostro avversario. Un simulacro creato dal burocrate apparentemente mandato dalla Tana, i cui poteri forse tradiscono un identità ben più profonda, più ingombrante, agli occhi dei suoi alleati... che tuttavia probabilmente preferiscono gioire di tali capacità piuttosto che indagare oltre. L'attacco si infrange contro il granito, abbattendo per un istante la creatura che con un lamento esasperato è costretta a piegarsi alla cascata di sabbia che la travolge... ma solo per un attimo. Con un movimento alienamente veloce rispetto alle sue dimensioni, il Wyrm rituffa la grossa testa nella sabbia, scomparendo momentaneamente alla vostra vista.
    L'oceano di sabbia che vi circonda muta nuovamente, mentre onde grandi come dune si infrangono contro di voi sopra i movimenti concitati della creatura.

    Quando finalmente la grossa e mostruosa testa riemerge dal terreno, il capo irto di zanne è rivolto al cielo. Con un altro agghiacciante verso, lo vedete sputare un bolo dorato verso l'alto, e presto una pioggia di sabbia incandescente vi investe come una piaga degna di un testo sacro.

    Grazie all'innata agilità che gli hanno garantito il nome di Lampo, l'Eversore Dimitriy riesce agilmente a cavalcare le ondate di sabbia che precedono l'offensiva del Wyrm, trovando riparo da quest'ultima grazie alla sua esperta manipolazione del Ki, che si piegò come uno scudo al suo volere.

    Il biondo sembrava esitare, come a soppesare la situazione. Mai avrebbe voluto lasciare il campo di battaglia, lasciando indietro dei compagni... tuttavia, comprendeva come la sua presenza fosse più utile alla Tana, dove sicuramente si celavano alcune delle risposte alle domande sollevate da quella spedizione.

    D'accordo. Lascio il resto a voi.


    concluse, lanciando un mezzo sorriso a Lazav. Come una saetta, il ragazzo scompare, saltando via da quell'inferno di sabbia e dirigendosi a gran velocità verso la Tana.

    Terminata l'offensiva, il corpo del Wyrm viene scosso da tremendi spasmi. Se in un primo momento potevano sembrare il preludio di un attacco, presto invece si rivelano per dei movimenti convulsi provocati da qualcosa di inaspettato, perfino per quella bestia.

    L'attacco di skekDor, quello vero, cominciava finalmente a fare il suo effetto.
    Forse un po' in ritardo rispetto alla sua iniziale strategia, ma d'altra parte l'anatomia interna di un Wyrm restava comunque un mistero per voi.
    Finalmente, qualcosa di importante aveva preso fuoco al suo interno, provocandogli evidente dolore.

    Sapete tuttavia cosa si dice, a proposito degli animali feriti?

    L'enorme creatura si erge con tutto il suo corpo, puntando prima verso il cielo dello Yuzrab con la stessa velocità con la quale si era nascosto poco prima nella sabbia, per poi arcuarsi e tuffarsi nuovamente verso la sabbia, spalancando le enormi fauci verso il volatile, con tutta l'intenzione di inghiottirlo in un sol colpo.

    Ma non è solo lo Skeksis a dover temere per la sua vita.
    Una violenta emicrania colpisce Lazav, mentre tutti i suoi sensi scattano, segnalando l'imminente pericolo. Un poderoso attacco mentale si riversa su di lui esattamente come il suo finto Wyrm si è riversato sul suo originale.
    Per un attimo, e solo per un attimo, egli avverte il contatto mentale che aveva aperto con la bestia pochi attimi prima, quando cercava di strappargli informazioni.
    Forse il collegamento era rimasto in qualche modo aperto, permettendo quell'inaspettata offensiva mentale?

    O forse... qualcos'altro aveva captato i suoi intenti, durante la sua incursione?

    Tamino per il momento ci lascia, in quanto impossibilitato ad accedere ad un computer con il quale poter postare.
    La difesa del pugile salva lui stesso e i suoi alleati da un gran mal di testa, mentre l'Elldroc non è così fortunato. Non riuscite a capire se sia deceduto, se sia solo ferito da qualche parte o se sia riuscito a scampare al pericolo, scompare dai vostri sensi e visto l'azione concitata, non riuscite a concentrarvi abbastanza da individuarlo, nemmeno con auspex di sorta.

    L'attacco di skekDor va a buon fine ma riesce effettivamente ad apportare danni - seri, a giudicare dalla reazione del wyrm - solo qualche tempo dopo aver castato l'offensiva. Il finto Wyrm di Lazav invece è abbastanza efficace da costringere la creatura a ritirarsi momentaneamente sotto terra, regalandole comunque una bella botta.
    Da qui in poi la cosa si fa pericolosa.

    Lo tzunami di sabbia che si abbatte su di voi, generato dai movimenti convulsi del Wyrm, unito alla successiva pioggia di sabbia bollente che la bestia vi sputa addosso possono essere valutati complessivamente come un attacco ad area ALTO.
    Descrivetemi bene come decidete di difendervi: lo spostamento di sabbia potete "scansarlo" anche con azioni fisiche, magari supportate da qualche bella passiva, a patto che la difesa dalla pioggia sia ad ALTO. Difese minori potrebbero comunque difendervi dalla pioggia, ma portarvi danni e altre situazioni spiacevoli dovute alle ondate di sabbia precedenti.
    Idem se non mi descrivete a dovere come pensate di evitarle. Mi raccomando!
    Fa eccezione skekDor, che essendo per aria può bellamente ridere dei vostri problemi e difendersi con un normale MEDIO dalla sola pioggia.

    L'offensiva successiva lo farà però ridere di meno: c'è un Wyrm che vuole mangiarselo!
    Attenzione night: non è un attacco energetico, non ti dirò "è un critico, è un alto" o qualcosa del genere.
    Sappi che è grosso, è molto veloce, e se ti prende sei morto.
    La buona notizia è che puoi essere più che creativo sul come salvarti le penne :D It's your time to shine: attive, passive, difese o attacchi: a patto che sia un azione coerente e badass. Sorprendimi!

    Laz, per te invece un attacco psion Alto vecchio stampo.
    Lo senti arrivare per tempo: l'emicrania è l'avvisaglia di qualcosa di ben più grande, a te la difesa.
    Come detto, il legame con la mente alveare è ancora attivo... e se una porta è aperta, magari puoi trarne vantaggio.


    A voi!
    Se riuscite a postare tutti e tre entro lunedì prossimo vi faccio un regalo.

     
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    Odin
    LAZAV ¤ DIMIR MASTERMIND
    EVERSORI DI MEROVISHHOUSE DIMIR
    Dietro alla scrivania. Lazav dovrebbe rimanersene dietro alla scrivania. Tra pile interminabili di scartoffie in attesa di compilazione, a dirimere controversie dubbie e ancor meglio a pianificare la compravendita delle risorse minerarie di cui detiene il quasi-monopolio pur se sotto molteplici, insospettabili diverse identità.
    Sì, insomma, così come il rosso boggart suo pari che invece di schierarsi in prima persona se ne rimane bello tranquillo in ufficio -quel tanto detestato ufficio al quale non può sottrarsi, suo malgrado- o come l'altro collega dall'unico corno che ha smesso le proprie razzie sanguinarie per comandare una schiera di ligi soldatini -milizie votate all'ordine e non al caos, purtroppo per il Castigo- anche il Molteplice al vertice del Distretto del Kanti farebbe meglio a lasciare l'azione alle ignare reclute, ai mercenari di turno o -addirittura- agli schiavi addestrati per l'occasione.
    Il tutto perchè, banalmente, come dimostra la situazione attuale bisogna essere giovani, prestanti e totalmente sconsiderati per cacciarsi volontariamente nel territorio d'accoppiamento dei Wyrm. Oppure, immortali -ecco! Non di certo rappresentare una delle sei eminenze commerciali su cui poggia l'ordinamento governativo della capitale del Sud, dal momento che fare da esca per i mastodonti del deserto non rientra tra le mansioni previste (nè è coperto da alcuna assicurazione).

    E invece no. A Lazav piace essere sempre al centro degli eventi. Ficcare il naso ovunque. Vantare il privilegio di poter manipolare il dipanarsi del Fato nell'esatto istante in cui esso prende forma (o, laddove possibile, addirittura prima grazie ad accurate macchinazioni). In una parola, chiamarsi artefice di quando avviene.
    Certo, per farlo il Pasha rischia grosso. Come ora. Rischia, per la precisione, di finire sommerso da quei grani di rena che punteggiano il Presidio dei suoi affari -rischia pure un'apocalisse vulcanica in pieno Yuzrab (rinomato per l'assenza d'ogni cosa, laghi di vetro e miraggi esclusi). Ma non rischia di perdere l'occasione per cogliere al volo informazioni preziose circa i due spiantati che lo hanno accompagnato a quella caccia suicida: bene attento a non farsi spazzare via dalle onde roventi (più per merito d'altri che non per il proprio, invero, dal momento che il Pasha-ragazzino si limita a correre lontano dallo tsunami ed intercettare per ogni maroso la pronta difesa evocata dallo Skeksis), il Multiforme in cerca di riparo presso gli spiriti smeraldini osserva poi con celato ludibrio come la divinità fluttuante si renda particolarmente altruista, mentre invece il nero compare dia prova di abilità di tutt'altra scala. L'uno e l'altro, tanto schizzinosi dapprincipio per rivelare la propria specializzazione, non ne fanno mistero ora che messi alle strette devono cominciare a collaborare davvero; dei cinque iniziali, infatti, due se ne sono andati per distinte ragioni e così, rimasti sotto d'organico, i superstiti devono cooperare volenti o nolenti... a cominciare da Lazav, che andrà a svolgere quanto più gli è affine ma sempre nell'ottica di un vantaggio generale.

    Ah già, prima di allora deve schermarsi da un assalto mentale canonico -una di quelle intrusioni psichiche da copione, tanto generiche da rispettare appieno la prassi ed avvisare il finto ragazzino biondo della minaccia in arrivo. In particolare, scoprendosi vittima in fieri grazie ad un sentore distorto ed un fastidio pressante -riconoscendosi legato al Wyrm da un vincolo mentale che non dovrebbe più sussistere in assenza di contatto fisico- il burocrate del Serraglio rimugina celere sulle possibili implicazioni del suddetto canale tra le rispettive coscienze e d'istinto decide di mettersi in gioco come mai prima d'ora: da un lato, allora, egli si farà beffe dell'intruso ricordandogli che -come si suol dire- non si ruba a casa di ladri (ovverosia smettendo il tentativo di violare la psiche con la semplice imposizione della propria consapevolezza e della conseguente volontà contraria); dall'altro, tuttavia, il Genio Dimir eviterà di tranciare di netto il legame flebile attraverso cui è stato raggiunto, pronto a sfruttarlo subitamente per reiterare la propria indagine tra ricordi e suggestioni del mastodonte famelico.
    Non gli servirà spendere energie in quest'ultima impresa -non dovrebbe, almeno, necessitare di ulteriori spinte dal momento che il contatto è già aperto. Anche perchè, a ben guardare, la gestione del mana residuo comincia ad essere la massima delle priorità: che senso ha abbattere un Wyrm di Granato soltanto per morirci contestualmente? No, per sondare una volta di più la mente del colosso e di ciò a cui esso è collegato il Pasha si limiterà alla propria conclamata maestria in merito, senza forzare l'utilizzo di trucchi dispendiosi. L'imperativo, infatti, è conservare le energie... perchè morire non è decisamente da lui -da Lazav! Non di questi tempi, almeno -non prima che egli abbia predisposto un piano di riserva.
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    Edited by AnimeHunter - 10/1/2019, 20:53
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    Sfiorato il corpo del wyrm, un lieve sorriso si formò sul muso dello Skeksis.
    Indifferente all'argento vivo ostentato dal mostro, il mezzo-Mistico si fece indietro, sicuro del fatto suo. Sapeva che la sua magia fosse forte e potente, poiché ben più antica del vermone stesso.
    E infatti, quando finalmente anche il wyrm se ne accorse, i suoi tremiti di dolore invogliarono lo Skeksis a scodinzolare: "Fa male, eh?" Mormorò, retoricamente.

    Ma prima di tutto ciò, qualcosa d'inaspettato attirò l'attenzione dello Skeksis. Uno dei suoi alleati aveva infatti evocato una specie di copia del wyrm (sebbene leggermente diversa). Non si trattava di un trucco, tantomeno di un'illusione.
    Quel tipetto avrebbe di sicuro ricevuto qualche domanda diretta a riguardo, quando e se il trio fosse uscito vivo da quell'impresa.
    Perché in tre erano rimasti: niente più insetto, né biondino.
    Il mezzo-Mistico non se ne curò poi troppo, sicuro di sé com'era.

    E quando il Wyrm, ricacciatosi nella terra, ne spuntò fuori solo per vomitare una pioggia dorata sui presenti, dall'esito nefasto, celermente skekDor alzò i palmi al cielo.
    Sulle prime, pensò di difendere solo sé stesso da quell'offensiva. In fondo, che gli importava degli altri?

    Poi, si ricordò di star combattendo assieme a Ted: un tipo avventato e scapestrato, ma che sicuramente sapeva il fatto suo. E, dopo aver visto l'esternazione di quell'altro... Beh...

    "Né sabbia, né pioggia, né terremoto alcuno potran ledere le membra di chi ha fede nel Cristallo, e nel suo degno possessore!" Esclamò.

    Rapidamente, dal terreno iniziarono a fuoriuscire diverse anime umanoidi. I pasti che skekDor aveva consumato a Merovish e dintorni abbandonavano le sue membra per un fine più alto.
    Ted e Lazav sotto mentite spoglie si sarebbero trovati circondati da un mucchio di anime smeraldine, che cingendoli in una sorta di abbraccio corale, sarebbero stati investiti, a dispetto delle intenzioni del wyrm, dalla pioggia incandescente e dalle ondate di sabbia al posto loro.
    skekDor stesso sarebbe stato circondato da un globo di essenze condensate, e avrebbe riso della puerile reazione del Wyrm.

    O almeno, così avrebbe continuato a fare, se non si fosse scoperto preda di un attacco diretto!

    Troppo tardi per scansarsi, a meno di non ricorrere al teletrasporto. Peccato che le uniche presenze in zona utili come "punto d'arrivo" fossero appunto i sue due compagni di venture. Entrambi, in quel momento, ancora bersagliati da ondate di sabbia.

    skekDor pensò in fretta, e alla fine arrivò a una soluzione bruta, poco ortodossa, e sicuramente con scarse probabilità di successo: insomma, il suo standard.

    "VUOI MANGIARMI, RAZZA DI LARVA TROPPO CRESCIUTA? RRAAAAH!" Esclamò, mulinando le braccia di fianco e davanti a sé, come preso da una folle danza.
    Un ricciolo d'acqua s'originò dalla punta dei suoi piedi, spiralizzandosi attorno al suo corpo in una forma sferica. La Barriera del Cristallo era in effetti stata innalzata, e l'acqua, di forma serpentina, vi vorticava attorno come una serie di anelli concentrici attorno a un pianeta.

    Pochi istanti, e il wyrm aveva fatto di skekDor un sol boccone.
    Che fosse quella la fine della divinità? Venir digerito, giorno dopo giorno, senza mai poter davvero morire, finché non fosse stato il momento per il wyrm di "liberarsi degli scarti"?
    O magari, nuovamente, il vermone aveva fatto i conti senza l'oste?

    Se l'incanto di skekDor fosse stato efficace, il wyrm si sarebbe sentito poco bene di lì a poco. Non più un bruciore ad attanagliargli le viscere, bensì un bisogno ben più concreto e irrinunciabile.
    Come in preda a un'indigestione da manuale, infatti, qualora la magia di skekDor avesse prevalso sulla forza bruta, il vermone avrebbe iniziato a vomitare copiose quantità d'acqua dalla sua bocca, ben più di quanta ne avesse all'effettivo apparentemente evocata lo Skeksis, con la sua frusta d'acqua.

    La spinta idraulica prodotta dall'incanto avrebbe fatto il resto: avvolto nella sua Barriera, come una biglia all'interno di un mulinello oceanico, lo Skeksis sarebbe forse stato presumibilmente sparato fuori.
    Avrebbe inoltre potuto sfruttare il suo volo per evitare di sfracellarsi al suolo. Certo, la pressione data dall'acqua avrebbe potuto incrinargli qualche costola, o fratturargli gli arti.
    Ma era pur sempre meglio che finire inghiottito.

    Inoltre, una nota piacevolmente sorprendente: comunque fosse andata quell'"offensiva difensiva", skekDor ne sarebbe uscito perfettamente asciutto. L'acqua non intaccava il suo corpo e le sue vesti, se non era lui a volerlo

    Edit: Post modificato perché avevo mal interpretato la tecnica di Animo

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 35%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]


    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    - Manto dello sciamano:
    Pur di proteggersi dai colpi, skekDor è disposto a tutto. Anche a sacrificare l’energia accumulata dall’assorbimento dell’anima degli esseri di cui si nutre. In tal caso, si genererà un’animella di colore verde brillante tanto grande da difenderlo dall’offensiva avversaria. In caso di necessità, l'anima può essere evocata anche a difesa di uno o più alleati, purché questi si trovino all'interno dell'area d'influsso dell'incanto, dipendente dal Consumo [Abilità Attiva – Difesa da Attacchi Fisici ed Energetici Singola e ad Area; Consumo: Variabile] (In questo caso Alto)

    - Anatema dell'acqua:
    skekDor invoca un ricciolo d'acqua della forma di un serpente, che poi prende a strisciare a mezz'aria in direzione dell'avversario. Se il nemico sarà toccato dall'incanto, avrà il repentino e sgradevole effetto di vomitare a spruzzo copiose quantità d'acqua da bocca e naso. Ciò, oltre a danneggiare le vie aeree, gli impedirà chiaramente di respirare per tutto l'arco della durata della tecnica [Abilità Attiva – Attacco Magico (Soffocamento); Danno inflitto all'avversario: Medio (per turno); Consumo: Medio o Alto; Durata: 1 o 2 turni] (In questo caso Medio per un turno)

    Riassunto:
    skekDor difende tutti dalla pioggia e dalle ondate di sabbia, con una Difesa ad Area a Consumo Alto, in modo da permettere a Ted e a Lazav di poter contrattaccare. Poi, in risposta al tentativo d'ingerimento da parte del wyrm, usa una combinazione di Passive, Equipaggiamenti e un'Offensiva Magica a Consumo Medio, sperando per il meglio




    Edited by Nightrun - 11/1/2019, 11:18
     
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    Ted Carter



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    skekDor aveva combinato qualcosa di strano all’interno dello strano vermone.
    Impossibile dimenticarsi quando, durante il loro scontro all’arena nera, lo aveva colpito con un serpe d’acqua facendolo stare non poco male. Che fosse una mossa simile?
    Il risultato fu efficace ma al tempo stesso catastrofico.
    Dapprima il loro avversario ritornò sotto sabbia, tanto che il pugile pensò subito che si fosse dato alla fuga, solo per tornare più furioso di prima. Quando uscì dal terreno la sabbia venne mossa con tanta violenza che parve di trovarsi in mezzo ad un mare in tempesta.

    ”Oh no. Devo trovare qualcosa di rialzato per evitare che la sabbia mi inghiotta.”

    Voltandosi vide una colonna in posizione precaria. Il tempo e i rituali del Wyrm l’avevo resa instabile.
    Forse con una spallata ben fatta sarebbe riuscito a mandarla giù.
    Senza perdere tempo, dato che la sabbia si stava già muovendo nella sua direzione, iniziò a correre verso il reperto del passato. Nonostante fosse più scattante di una persona normale, avere la sabbia sotto i piedi e non la terra lo rallentò.
    Riuscì però a guadagnare abbastanza velocità da far in modo che la sua forza smisurata facesse il resto.
    Una spallata tremenda colpì i mattoni della colonna che iniziarono a rompersi e a spezzarsi, venendo a meno la struttura iniziò a piegarsi. Ted vi saltò infine sopra, iniziandola a cavalcare come fosse una tavola da surf.
    Sarebbe stata una cosa assai scenica se le onde di sabbia non vi si fossero infrante sopra, rendendola quindi più una momentanea barriera per fare in modo che il pugile si salvasse.

    ”Non vedo gli altri due. Dove sono finiti adesso? Cosa cazzo stanno facendo?”

    Spinto dall’adrenalina della corsa si diede a una vera e propria sfuriata, che terminò quando vide skeDor sparire dentro la bocca della bestia.
    Ted si nascose dietro la colonna abbattuta in precedenza.

    ”Oh no … questo è male. Siamo due contro quel coso enorme. Cosa devo fare adesso? Pensa Ted. Pensa bene ...”

    Peccato che l’unica cosa che gli venne in mente fu il suo allenatore.
    Lo aveva pressato talmente tanto durante gli allenamenti per gli incontri di boxe, che adesso non faceva altro che pensare a lui quando si trovava in difficoltà.
    A lui e al suo dannato modo di dire.

    "Ricordati sempre Ted, quando non sai cosa fare ripeti questa frase: Colpisci una volta e colpisci duro."

    Qualcosa scattò dentro Carter.
    Sapeva cosa fare … forse.
    Si diede uno schiaffetto sul volto e si alzò in piedi. Gli occhi divennero come braci ardenti quando si posarono sul Wyrm.

    ”Come i vecchi tempi Ted. Sei davanti a un nemico ...”, scavalcò la colonna con un balzo e continuò a dirigersi verso il bersaglio, ”... ma sei te il campione. Lui non è niente in confronto a te ...”, chiuse gli occhi e fece il gioco dei piedi veloci che aveva sempre adorato fare, ”... lui non è niente e tu lo sai bene il motivo. Perchè fra i due ...”, riaprì gli occhi e mandò fuori tutta l'aria che aveva nei polmoni.

    ”... sei te quello più grosso.”

    Quella che gli esterni avrebbero potuto descrivere come un'enorme gelatina gialla, avvolse Ted.
    La sua abilità nell'usare quel tipo di magia era diventata tale che il risultato finale venne plasmato in un secondo. Quello che si sarebbe potuto definire come un gigante dorato, apparve sul campo di battaglia in tutta la sua magnificenza.
    Una copia perfetta del pugile, in tutta la sua possanza e fierezza. Alto tanto quanto cinque Carter messi uno sopra l'alto, alzò con lentezza un pugno verso l'altezza del volto, vi diede un bacio sopra ed esclamò:

    "Di ciao al mio piccolo amico."

    Un destro caricato a pallettoni avrebbe provato a colpire la bocca del mostro.Chissà come si sentiva in quel momento, dove di punto in bianco era diventato il più "basso" dei due. A seguirlo il gemello sinistro, lanciato con altrettanta ignoranza e cattiveria, sempre sullo stesso bersaglio.

    ”Resisti skekDor. Ted Carter viene a salvarti.”

    Con aria di sfida il pelle scura evocò due ulteriori braccia di energia solida. Per un secondo il costrutto vacillò ma riacquistò subito la lucidità necessaria allo scontro.
    Non sarebbe finita bene per il vermone. Una scarica di pugni avrebbe provato infatti a colpirlo sulla faccia, sul corpo e in generale in qualsiasi parte del corpo fosse raggiungibile da quei macigni sotto forma di pugni.
    Vi era qualcosa di perverso nello sguardo del pugile.
    Una scarica di adrenalina pura.
    Sapeva che non doveva colpire per uccidere ma solo per stordire, eppure era sicuro che quella batosta sarebbe stata decisiva.

    Finita la scarica violenta provò, sempre in forma di gigante, ad afferrare l'enorme bestia e a tirarla via dalla sabbia.
    Come se avesse voluto cogliere un fiore dal proprio giardino.




    Foto:
    Foto (1): Immagine che rappresenta il gruppo. Manca però skekDor dato che è nascosto dai capelli di Ted.
    Foto (2): Immagine che rappresenta il grosso Wyrm di granito. Appare leggermente sfocato e con poca illuminazione, eppure lo si distingue chiaramente.


    Ted Carter
    Stato Fisico: Stanco
    Stato Mentale: Inizia ad essere preoccupato
    Mana: 20%
    N o t e +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy: Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

    P a s s i v a

    N o t e +100% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion: Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

    P a s s i v a

    N o t e Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training: Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendoli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.



    Attive:
    The Giant:
    Ted inizierà a espellere energia dal suo corpo, come se fosse sudore, avvolgendolo in questo modo in maniera completa. Il corpo vero e proprio del campione verrà racchiuso in un'armatura di energia solida, che plasmandosi a suo comando, assumerà la forma di un Carter in versione gigante. Questo Ted di energia solida può andare a misurare dai cinque ai quindici metri, accrescendo in questo modo l'enorme potere distruttivo dei suoi pugni. L'armatura dura un turno, al quale termine, vedrà l'energia tornare al suo stato primordiale per andare a rifugiarsi nuovamente nel corpo di Carter. Mentre è in questa forma, non solo può colpire riuscendo a castare normalmente ogni sua mossa in versione gigante, ma sarà anche in grado di afferrare oggetti incandescenti, estremamente scivolosi con totale tranquillità.

    Consumo: Alto (10 M)

    Die Bastard:
    Il pugile è conosciuto per la rapidità dei suoi pugni. Ma quanto terribile potrebbe diventare se, grazie ai suoi poteri di elementalista, evocasse due bracci fittizi di energia solida? Con ben "quattro" braccia a disposizione i suoi colpi sarebbero ancora più rapidi e letali. Peccato che i due arti supplementari spariscano alla fine della tecnica.
    Consumo: (Basso/4, Medio/6, Alto/8, Critico/10)
     
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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    Grazie alla sua invocazione, il Possessore del Cristallo riuscì a salvare i compagni rimasti schermandoli dall'eruzione di sabbia ustionante provocata dalla loro preda, dimostrando una prontezza e generosità sicuramente rare in quelle latitudini del semipiano.
    Bontà disinteressata o freddo raziocinio calcolatore, poco aveva importanza: anche quell'offensiva del Wyrm era stata sgominata; così come gli smottamenti sabbiosi provocati dai suoi convulsi movimenti erano stati, seppur non senza fatica, mitigati.

    Purtroppo per il mezzo mistico nessuna buona azione restava impunita, nell'oceano di dune dello Yuzrab. La sua tecnica difensiva l'aveva esposto alle ire della sua preda, che con diabolica velocità si tuffò sul volatile, le fauci spalancate in un eterna fame.
    Scansare l'offensiva era impossibile, e skekDor riuscì a lanciare solo un ultima frase di sfida, prima di essere inghiottito dalla bestia. Questa proseguì il suo tragitto rituffandosi nelle sabbie e riaffiorando pochi istanti dopo, evidentemente soddisfatta di quell'ultimo attacco andato apparentemente a buon fine.

    Fu in quel momento che l'offensiva di Ted Carter entrò in gioco, ribaltando le sorti di quella disperata caccia. Il Pugile, plasmando il proprio Ki attorno al proprio corpo come se fosse un armatura dorata... un ENORME armatura dorata.
    In pochi istanti, Wyrm e uomo poterono ergersi entrambi allor stesso livello, fissandosi negli occhi – si fa per dire – senza che uno dei due dovesse alzare lo sguardo sull'altro.

    "Di ciao al mio piccolo amico."



    L'ercole nero (dorato?), ora addirittura più grosso del Wyrm, cominciò la sua offensiva, mirando alla bocca dell'enorme creatura. Questa, evidentemente impreparata a dover affrontare prede più grosse di lei, incassò malamente, mentre diverse delle sue zanne saltarono via con uno schiocco assordante. La bestia fu quasi per cadere, ma la sorpresa fu rapidamente sostituita da un ira primordiale, un fuoco inestinguibile che bruciava da prima che lo Yuzrab diventasse un deserto di morte. I colpi del pugile che seguirono non ebbero più lo stesso impatto del primo, e trovarono i loro devastanti impatti smorzati dalla corazza della bestia, dura come la roccia dal quale prendevano nome. Non solo: ad ogni offensiva sferrata dal dorato Ted ne rispondeva una di uguale ferocia da parte del Wyrm, che rispondeva colpo su colpo.

    Fortunatamente, il Pugile non combatteva da solo in quelle battaglia.
    Proprio quando lo stallo sembrava volgersi in favore della bestia, ecco che questa si bloccò sul posto, sorpresa da un nuovo, improvviso dolore alle budella. Quel dolore era figlio di un disagio che fino a quel momento era riuscita a tenere sotto controllo, all'interno della sua struttura interna ben più solida di quella umana. Un boccone indigesto non poteva certo fermare un Wyrm di Granito! Eppure, quel disagio era cresciuto... e ora era incontenibile.
    Rotta da dolorosi spasmi, la creatura cominciò a rigettare liquido nerastro che fuoriusciva come un fiume in piena dalle sue fauci, mentre conati sempre più forti ne squassavano il corpo. Assieme al liquido, cominciarono a uscire anche i rimasugli degli ultimi pasti, diversi scheletri, un sacco di sabbia e perfino un intero carretto, unico superstite di una digestione particolarmente violenta.

    Ne uscì anche skekDor, reduce da una vacanza sicuramente poco piacevole all'interno delle budella di quell'animale, salvo grazie alle sue doti magiche e, in parte, anche all'intervento del pugile.

    Stremata e al limite delle forze, la preda non poté più opporre una gran difesa agli attacchi del gigante dorato, ma continuò a contrattaccare con ferocia, dimenandosi come solo un animale con le spalle al muro poteva fare.

    ~


    Nel frattempo, tutt'altra battaglia stava affrontando Lazav.
    Una volta schermata la sua mente dalla cascata psionica che rischiava di travolgerlo in pieno, il canale mentale verso la bestia, e la sua mente alveare, fu libero.
    O così credeva il pasha sotto mentite spoglie.

    Le mente mutilata della povera creatura non è più così docile come al vostro primo contatto: ora è dominata dalla furia, dall'ira, e non solo dal mero spirito di sopravvivenza.

    Attacca! Dolore! Strappa, mordi! Uccidi! Quanto dolore... Uccidi!

    Riprenderne le redini non è facile, è come cercare di domare un uragano con la voce, come fermare le onde con le mani. Un mare in piena di odio, di rabbia e di dolore.
    E quando finalmente Lazav riesce a riprenderne il controllo, a districare nuovamente quella mente per risalire a quella mente collettiva... trova altro.

    Tutto si fa nero.
    I sensi del Pasha vengono letteralmente divorati.
    I suoi occhi sono spalancati, ma solo un buio assoluto si staglia davanti a lui.

    FIGLI DI ELIATH

    e quando questo buio si schiude, quando un rosso sguardo carico dell'odio più puro si posa su di lui, è chiaro che non è solo, in quella desolazione.

    CI DATE LA CACCIA, FIGLI DI ELIATH?

    La Presenza è immensa, è il buio stesso che avvolge la coscienza di Lazav.

    VOI CHE CI AVETE STRAPPATO IL CIELO? VOI CHE CI AVETE STERMINATO?

    Ondate di puro odio si riversano verso il Genio, un concentrato di quanto più di selvaggio e orribile ci possa essere. In un attimo di consapevolezza, i contorni della mente dell''avversario si fanno appena percettibili. I contorni di un Titano.

    QUESTO E' IL MIO DONO PER VOI, FIGLI DI ELIATH.

    ~



    Ted Carter assesta il suo ultimo pugno, mandando in frantumi buona parte della dentatura del Wyrm. E' finalmente il colpo finale, la bestia ondeggia stordita dal dolore e dalla stanchezza. Con un verso disumano, prova un ultima offensiva verso il pugile... ma questa mossa non fa altro che facilitare il gigante dorato nel tentativo di estrarre la bestia dalla sabbia.

    La preda crolla a terra nella sua interezza, con un rantolo. Completamente esposta alla luce del caldo sole del deserto, misura esattamente il doppio di quanto appariva mentre attaccava: gran parte del corpo era rimasto sepolto durante tutto il combattimento.

    A terra sono disseminate innumerevoli scaglie, schegge, intere zanne della bestia. Il Wyrm prova in qualche modo di rimettersi in piedi, di dimenarsi debolmente... ma sono solo timidi tentativi che rimandano l'inevitabile.
    La bestia esala un ultimo verso, poi crolla definitivamente a terra. Ad una prima analisi risulterà ancora viva, anche se stremata dallo sforzo.
    E al crollare della bestia, anche il suo ponte mentale segue la stessa fine, liberando Lazav da qualsiasi cosa lo stesse tenendo impegnato, durante quell'ultima fase di combattimento.

    Contro qualsiasi previsione, contro ogni buonsenso...
    Ehi! Ce l'avete fatta!

    In barba a tutti gli auspex, solo ora vi accorgete della figura che vi saluta dalla cima di una duna, poco lontano.
    Alto, una lunga treccia di capelli rossi avvolta al collo, una logora divisa militare scolorita dal sole. Nonostante la distanza, potete tranquillamente vedere che gli manca un occhio e che vi sorride amabilmente, mentre scivola giù dalla duna per raggiungervi.

    Chissà, magari gli abituè di Merovish lo riconoscono anche...

    E badabum, si prendono a schiaffi pure i Wyrm qua!
    Bravi tutti, la fase di combattimento è finita e pure la quest in generale è in dirittura d'arrivo.
    Non mi avete postato tutti entro lunedì ma il regalo ve lo faccio lo stesso: avete l'opportunità di raccattare un trofeo dalle varie scaglie / zanne rotte / pezzi di wyrm. Potete farne ciò che volete, trasformarlo in un amuleto, in un portachiavi, in un dildo fuxsia. Potrebbe pure diventare il tramite di qualche vostra tecnica se volete, oppure potreste rivenderlo a Merovish e diventare belli ricchi.

    Se decidete di tenerlo però, sappiate che potrei ricordarmene in futuro e, se doveste mai ricapitare in una mia Quest, potrei sfruttarlo per darvi qualche vantaggio. O qualche sfiga, chissà :^)
    Detto questo, credo che il prossimo sarà l'ultimo giro! Bravi tutti per il combattimento.




    Edited by Kami della Falsa Speranza - 17/1/2019, 03:24
     
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    Odin
    LAZAV ¤ DIMIR MASTERMIND
    EVERSORI DI MEROVISHHOUSE DIMIR
    Sgangherato, ridotto ai minimi storici e pure un po' confusionario. Eppure trionfale. Il gruppo imbarcatosi nella caccia d'un mastodonte dello Yuzrab non è esattamente quello di superstiti che può vantare l'effettiva cattura, cionondimeno quel che conta è il risultato, no? E, su questo, nessun dubbio nè alcuna incertezza: il wyrm è alla fine caduto, stremato dalla combinazione di colpi ed astuzie del duo afro-pollo.
    Lazav, invece, sembra essersi tenuto in disparte. Nulla di decisivo da parte sua, nessun affondo eclatante. Forse ha giocato tutt'altra partita, sfruttando canali invisibili e non evidenti. Forse ha recuperato tesori il cui valore non trova mercato nel Bazar nè sembrerebbe soddisfare la richiesta iniziale del rossissimo Pasha Zimmer. Forse, invece, è stato del tutto inutile -trascinandosi lungo tutto l'intero facendo uso di mosse azzardate prive di riscontri pratici ed improvvisate difese per schermarsi dalla furente risposta della preda in esame.

    C'è da dire, comunque, che il biondissimo burocrate inviato dal Serraglio merovisho -che quella fasulla identità vestita per l'occasione dal Signore del Kanti in missione- s'è attenuto scrupolosamente a quanto aveva annunciato: non un guerriero, privo di conoscenze tecniche, per lo più lì assunto per questioni di controllo giuridico. Potrebbe sfidare chiunque (o meglio: chiunque sia ancora lì) del contrario, uscendone inattaccabile e pure pedantemente in vantaggio. Invece, senza rimarcare l'ovvio e l'opportuno, quello stesso ragazzo mostrerà una soddisfazione leggermente velata dai cospicui danni riportati dall'inquilino delle sabbie: è questa un'ennesima maschera, una perfetta bugia che fa il paro con le rimanenti menzogne, laddove Lazav sia infatti più preoccupato dalle rivelazioni di cui è ora edotto.
    Perchè, in effetti, la sua ultima indagine nei recessi della mente-alveare ha scoperchiato verità tutt'altro che minime: non tutti i tasselli sanno ancora incastrarsi come dovrebbero -per questo abbisogna di combinare pure le informazioni recuperate dal Lampo e dalla sua lettura dei testi sepolti nelle Cave- ciononostante una prima preoccupantissima bozza prende forma come a tratteggiare un racconto orrorifico ben lontano dal dirsi concluso. E, per il quale, sarà proprio il boggart a rispondere una volta per tutte.

    Signori, vi prego! Smettetela assolutamente! Quel povero wyrm ha già sofferto abbastanza!
    Siate comprensivi: non posso tacere tutto al settore Controllo dell'Attività Venatoria, nemmeno ne fosse andata della nostra stessa vita!

    Ecco, forse leggermente velata era un eufemismo. Diciamo piuttosto che quel fastidioso inviato dalla Tana sembra più esasperato dall'urgenza di mantenere l'etica professionale e di conciliarla con le necessità precipue insorte sul campo.

    Era previsto prelevassimo l'individuo in maniera non-violenta e invece... non fatemici neanche pensare!
    Ah: se volete conservare un trofeo della giornata odierna -così come avrebbe desiderato il perduto compagno Tattawur- siete pregati di tenere per voi la cosa e nascondere la refurtiva una volta varcati i cunicoli d'ingresso alla capitale: il rimanente personale del Serraglio non è incline a compromessi... nè presumo capirà quello che per voi è un meritato premio per i vostri sforzi titanici.

    Al di là della commediola ad uso e consumo della divinità ignara e dell'altrettanto inconsapevole pugile, il termine titanico assume per l'Eminenza merovisha un significato denso di timori ormai tangibili: l'oscurità di fondo che lo ha assalito da oltre l'intrico mentale del wyrm ha mostrato per un singolo istante le proprie fattezze impreviste, lasciando al Multiforme la nettissima sensazione che le esperienze-ricordi di cui è stato vittima prima dell'emersione del colosso non fossero casuali nè tantomeno slegate dal medesimo contesto.
    Ma chi è Eliath? Chi Jericho il Vecchio Corvo? E che ruoli hanno avuto nello strapppare ali e zampe dai Padroni del Cielo? La genesi dei wyrm sembra opera loro, in netto contrasto con le leggende che si tramandano nelle culture dei nomadi del deserto. Ma soprattutto, di quali abilità disponevano per domare, incarcerare e snaturare i titani progenitori degli attuali Padroni delle Sabbie? Il discriminante di potenziale al solo pensiero si fa vertiginoso... figurarsi all'atto pratico. E tanto basta per un brivido nefasto lungo tutta la schiena -uno di quelli che non se ne va in fretta e rimane a tormentare il malcapitato per molte notti a venire.

    E poi c'è Pip. Mancava solo lui. Un'altra grana, dal momento che potrebbe smentirlo conoscendo egli la Tana e le sue peculiarità -dal momento ch'è un pezzo grosso e non si può far sparire alla prima buona occasione. Il Genio Dimir si ritrova a pensare febbrile come gestire il Carovaniere, ma per il momento -forte del non poter essere individuato quale vero Pasha Lazav- si tratterrà dall'interagirvi direttamente ignorando il suo avvento per assistere invece al trasporto della preda catturata.
    PASSIVE SKILLS
    DIMIR DOPPELGANGERMETAMORFOSI SCENICA
    QUICKCHANGEMETAMORFOSI DELL'ANIMA
    UNDERWORLD CONNECTIONSRICCHEZZA
    TAVERN SWINDLERSPARABALLE (ANTI-AUSPEX)
    TRAIN OF THOUGHTMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    WAY OF THE THIEFINIZIATIVA
    EQUIPMENT
    DIMIR CLUESTONEBUSSOLA DEI DESIDERI (ARTEFATTO)
    DIMIR KEYRUNEPASSEPARTOUT (ARTEFATTO)
    DIMIR SIGNETMARCHIO DEL VUOTO (ARTEFATTO)
    ENERGY25%CONDITIONSEXHAUSTED
     
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    Ted Carter



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    Era fatta.
    I colpi impattorno con violenza disumana sulla pelle del vermone, che dal canto suo riuscì comunque a reagire, tanto che per un momento Ted pensò che non sarebbe riuscito ad averla vinta anche con quella terribile combinazione di mosse a prova di gigante.
    Quando però, in preda a qualche disturbo intestinale, il Wyrm iniziò a dimenarsi e Ted lo colpì con ancora più forza, capì che avevano raggiunto il capolinea. Ovviamente non si poteva dire tutto merito del pugile dato che, fra la confusione generale, riconobbe che quella mossa era di stampo magico e che solitamente ad usarla era skekDor.

    Quando il nemico, animato da tanta furia e odio, provò ad attaccarlo un’ultima volta usando i pochi denti che gli erano rimasti in bocca, Carter vide l’occasione perfetta per contrattaccare. Afferrò l’enorme serpe di sabbia e tirò con tutte le sue forze. Nonostante fossero rimaste poche e ai minimi storici, Ted si dimostrò un avversario micidiale anche in quella situazione assai precaria.
    La sabbia si smosse e il resto del corpo della bestia venne tirato via da essa con sforzo, a operazione finita Ted si lasciò andare.
    L’armatura scomparve per magia e il corpo del pugile cadde sul suolo. Terribilmente spossato ma altrettanto felice e vittorioso.

    ”Hahahaha … avete visto?!”, ovvio che l’avessero visto, ”L’ho picchiato proprio bene. Sembravo John Henry.”

    Provando a rimettersi in piedi le sue mani toccarono qualcosa di duro. Non potevano essere sassi o altro ma alcuni, dei veramente tanti, denti del Wyrm che aveva fatto saltare durante il suo attacco.
    Ne prese tutti e sette, giusto per ricordare quanto di glorioso aveva fatto quel giorno.

    ”Chiamatemi il Caccia Wyrm adesso. HAHAHAHAH”



    Foto:
    Foto (1): Immagine che rappresenta il gruppo. Manca però skekDor dato che è nascosto dai capelli di Ted.
    Foto (2): Immagine che rappresenta il grosso Wyrm di granito. Appare leggermente sfocato e con poca illuminazione, eppure lo si distingue chiaramente.


    Ted Carter
    Stato Fisico: Molto stanco, anche se animato al momento dalla gioia della vincita
    Stato Mentale: Felice per la vittoria
    Mana: 20%
    N o t e +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy: Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

    P a s s i v a

    N o t e +100% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion: Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

    P a s s i v a

    N o t e Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training: Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendoli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

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    skekDor vide cose indicibili all'interno del corpo del wyrm, mentre veniva sballottato di qua e di là, quasi al sicuro all'interno della Barriera del Cristallo, ma non abbastanza da non provare la sensazione di una biglia scagliata all'interno di un flipper.

    Il mezzo-Mistico venne a un certo punto violentemente sparato fuori. In un attimo il caldo sole del Sud tornò ad abbagliargli gli occhi.
    "CAAAAAAAAAWWWW!!!" Pulpò, con tutto il fiato che aveva in corpo.
    La sfera protettiva s'infranse come cristallo a contatto col suolo, lasciando lo Skeksis riverso a terra, prima che una pioggia di liquidi vari lo sporcasse da capo a piedi.

    Tossendo e gemendo, skekDor lentamente si tirò su seduto. Scosse il capo più volte, guardandosi con sguardo stralunato attorno.
    Pur non avendo bisogno di respirare affatto, ansimò a più riprese, continuando a tossire.
    "Wow... Coff-coff-coff... Sfiancato, riverso a terra, e per di più ricoperto da strani liquami... Coff... Questo sì che mi riporta alla mente qualche memoria del passato..."
    Anziché cercare di alzarsi con le sue sole forze, skekDor ripiegò sulle sue facoltà.
    Mutò il suo centro di gravità eterico, ritornando così magicamente in piedi. Poi, si osservò il verdugale: "Oh beh... Se non altro, stavolta ho ancora i vestiti addosso..."

    La sua attenzione finalmente andò al wyrm. Il vermone aveva gravemente subito la sua offensiva, come previsto, e a giudicare dalle dimensioni che Ted vantava in quel momento, anche il pugile doveva averci messo del suo.
    Fluttuando di fianco a Lazav sotto mentite spoglie, skekDor allungò la sua ombra e, rapace, fece sua una delle scaglie più grandi che si erano staccate dal Wyrm, grossa almeno quanto il suo corpo.

    Di sicuro, in futuro, avrebbe trovato un buon uso per quel pezzo di corazza apparentemente impenetrabile. Per il momento, l'avrebbe stipata all'interno della sua Zona Morta, per preservarla calda e vitale com'era in quel mentre.

    Poi, le sue piccole iridi vermiglie si posarono sull'umano: "Piantala coi tuoi rigurgiti puerili, fantolino. La bestia è sconfitta e viva, come da accordi. E sono sicuro che si riprenderà bene. Se così non dovesse essere, fammelo sapere e vedrò di sistemare anche quest'inezia..."
    Poggiò le punte delle dita le une sulle altre, concludendo: "... per il giusto prezzo, s'intende. Ihihih!"

    Per il momento, a parte gettargli una rapida occhiata, lo Skeksis non fece caso all'altro individuo, che osservava i presenti da una distanza di sicurezza.
    Si occupò invece agitare le braccia e le gambe, nel goffo tentativo di far gocciolare via un po' del denso liquido che gli ricopriva il corpo.
    L'odore non era assolutamente dei più piacevoli. E per pensarlo proprio skekDor, era tutto un dire

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 35%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]


    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:
    skekDor fa sua una scaglia di wyrm grande poco più di lui, chiudendola nella sua tasca dimensionale, per futuri utilizzi


     
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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    Dopo una rapida discesa, il carovaniere dai capelli rossi raggiunse il gruppo di Cacciatori – C maiuscola signori: vi siete portati a casa uno di quei trofei dai quali solitamente si scappa pregando tutte le divinità del semipiano!- , scrollandosi con ampi gesti la sabbia dalle vesti militari. “Ted Carter! La leggenda non ti rende per nulla giustizia.” saluta, rivolgendosi al più abbronzato del gruppo, probabilmente riconoscendolo per le sue precedenti peripezie in quel di Merovish.
    “So che il vecchio Rosso ti ha fatto il culo non troppo tempo fa, mon amì, ma se lui è ancora in qualche angolo a leccarsi le ferite … ” l'uomo si batte due dita sulla benda che gli copre l'occhio mancante “... tu sei fra le dune a prendere a sberle un Wyrm. Ragazzi, tanto di cappello.” e per tener rimarcare il termine, quest'uomo dallo spiccato accento straniero vi fa un applauso che, seppur attutito dal tessuto dei guanti, sembra comunque avere un certo peso.
    Fa perfino l'occhiolino al burocrate che vi ha seguito, sorridendo ampiamente.

    Dietro di lui, dalla cima della duna dal quale è spuntato, vedete ora avvicinarsi un grosso sauro a quattro zampe, la cui spessa pelle rassomiglia il colore della sabbia. Non aveste appena abbattuto un wyrm grosso almeno il doppio, vi sarebbe sembrato un animale dalle dimensioni incredibili... ma ormai, per voi, immagino che sia tutto relativo. Potete notare delle lunghe imbracature, cime molto spesse e una quantità imbarazzante di reti e simile cordame sul suo dorso, in attesa di essere usato.

    “Il mio nome, mes amis, è Pip Bernadotte, capitano degli Scarlatti” è impossibile passare da Merovish senza sentir parlare, almeno una volta, delle Carovane Scarlatte, di un grosso gruppo di mercenari al soldo dell'Esarcato, il cui compito esclusivo era di trasportare l'acqua dall'Orchidea alla Tana e i suoi avamposti.
    “Stavamo tornando verso Merovish quando abbiamo incrociato Dimitriy. Ci ha spiegato brevemente la vostra situazione e ho pensato di venire a dare una mano...” Pip si perde a guardare la creatura resa incosciente dalla vostra offensiva, sospirando con un mezzo sorriso “... ma a quanto pare mi sono perso tutto il divertimento. O beh, ça va. Mi limiterò ad aiutarvi nel trasporto della bestia. " conclude annuendo, accennando al sauro e alle imbracature sul suo dorso, che nel frattempo vi ha raggiunti.

    Qualcuno potrebbe argomentare quanto poco saggio possa essere accettare passaggi in auto dagli sconosciuti, sopratutto ad una latitudine del semipiano chiamata « Presidio della violenza », e anche se qualcuno potrebbe asserire che Pip aveva fondamentalmente fama di essere persona quantomeno corretta, non tutti di voi (quasi nessuno in realtà ! » è particolarmente vezzo della zona da potersi fidare ciecamente!
    Tuttavia, avete appena sconfitto un wyrm, non m stancherò mai di scriverlo... che minaccia potrebbe mai porre quel buffo guercio con la treccia ?

    Beh, prima che possiate darvi una risposta, qualcosa di inatteso... accade.

    Tutto lo Yuzrab trema.
    Dune di sabbia della dimensione di montagne si sgretolano nella manciata di secondi, mentre intere sezioni di rovine, arrostite da secoli di sole in tutto il deserto, si inabissano, mentre nuove strutture vengono portate alla luce. Perfino la regione di Daleli, la steppa rocciosa che abbraccia la cerchia esterna del presidio, viene solcata da nuove e profonde crepe.
    Il sauro scalpita, cercando di restare in piedi... voi non avete tale fortuna.

    Quando l'evento finisce, vi rimettete in piedi e...

    Lui è li.
    Svariate miglia lontano da voi, si staglia all'orizzonte come un enorme torre.
    QUESTO E' IL MIO DONO PER VOI, FIGLI DI ELIATH.
    Non avete idea di quanto sia lontano, e le sue dimensioni sono talmente anormali che la vostra percezione della distanza potrebbe tradirvi.
    E' ricoperto da enormi aculei, grandi come guglie di una cattedrale. Enormi solchi gli segmentano il corpo, come antiche cicatrici che attraversano le gigantesche scaglie che lo ricoprono. La sabbia gli gronda dal corpo in enormi cascate, rivelando sempre più dettagli di quella mostruosità.
    IL MIO DONO E' MORTE.
    Le sue fauci sono spalancate verso il cielo, come un fiore ricoperto di spine grandi come palazzi.

    Si, insomma.
    E' grosso.
    Fuggite.

    "Fuggiamo!" ripete Pip, correndo al sauro per aiutarvi a imbragare, alla bene meglio, il wyrm che avete appena sconfitto. Il lavoro è veloce e frenetico, ma in qualche modo dopo una manciata di minuti siete tutti a bordo del sauro che, con un insperata agilità, si leva dai piedi e prende la direzione di Merovish.

    La creatura non da cenno di muoversi dal suo orizzonte, al punto che sorge lecito domandarsi se sia, effettivamente, viva.
    Poi la sentite ruggire tutto il suo odio, e ogni dubbio viene fugato.
    Il suo urlo è soverchiante, assordante.

    E anche un ora dopo di viaggio dopo, quando finalmente siete ai piedi delle porte della Tana, se vi voltate indietro riuscite ancora a vederlo, immobile e puntato al cielo.
    Perfino Pip, che lo Yuzrab lo conosce meglio delle sue tasche, fissa quella mostruosità senza proferire parola.

    A Merovish, la situazione è frenetica. Tutti sono in subbuglio per la nuova apparizione. La Legione rinforza le difese agli ingressi della città, mentre altri avventurieri - più coraggiosi o folli, a voi la scelta – stanno già organizzando delle spedizioni verso l'area dell'apparizione.

    Tuttavia, altri sono i vostri affari.
    Ad accogliervi non è il Pasha della Fame in persona, come vi era stato promesso, ma uno dei suoi attendenti. Zimmer è probabilmente preso dalla novità e, chi lo conosce può ben immaginarlo, sta già pensando a come ottenerne un ricavo.
    Una manciata di sottoposti afferrano il wyrm per l'imbracatura e lo trascinano nelle profondità della Tana, privandovi della vostra preda ma ricompensandovi con una sacca a testa di considerevole dimensioni piena di valuta. “Zimmi appena forgiati! Il conio della Tana!” vi spiega l'attendente, tutto orgoglioso. In quei giorni avevano infatti cominciato a circolare quelle nuove monete forgiate al distretto delle ceneri, e lentamente stavano sostituendo quell'insieme di valute che Merovish aveva assorbito dagli altri presidi nei secoli... probabilmente, nelle vostre tasche già c'erano monete simili.
    “Il Pasha della Fame vi ringrazia per i vostri sforzi e i Cacciatori del Serraglio sono orgogliosi di offrirvi il titolo di Cacciatori di Wyrm. Normalmente per questo genere di cose prepariamo delle pompose cerimonie ma...” l'ometto fa spallucce, vi sorride e vi lascia ai vostri affari.
    Quei punti di sospensione potrebbero voler dire che la gilda dei Cacciatori è troppo impegnata con la nuova apparizione per badare a voi, oppure che tutti erano convinti sareste morti malamente e nessuno ha preparato davvero questa cerimonia.

    Anche Pip vi saluta con un sorriso.
    Beh, è stato emozionante amici miei. Se volete scusarmi, devo modificare una decina di tratte carovaniere per girare attorno a quell'affare.

    E così, siete liberi di dividervi, considerevolmente più ricchi e conosciuti di prima, liberi in un mondo che, ancora una volta, è cambiato sotto i vostri piedi.

     
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    Come detto, lo Skeksis era sì ricoperto da liquami, ma in qualche modo era asciutto. Anzi, più i secondi passavano, più si sarebbe detto che quella bava rivoltante gli stesse letteralmente scivolando addosso. Il suo capo era praticamente già asciutto, e le poche piume rimastegli sullo scalpo vispe e ritte.
    Non fece in tempo a parlare, il mezzo-Mistico, che qualcosa venne vomitato fuori dal deserto. Non un wyrm, stavolta. Una creatura mastodontica.

    skekDor si passò una zampa sotto al mento, a quella vista. Non sembrò agitato o sconvolto, quanto cogitabondo: "Mmmh... No!" Esordì a un certo punto, e con un balzo tanto aggraziato quanto esagerto, atterrò direttamente in groppa al dinosauro. Merito dei suoi poteri, ovviamente. Ma in parte sembrava essere avezzo a simili manovre. Chissà, magari qualche millennio fa era capace davvero di farlo da sé...

    Ad ogni modo, anche dopo aver raggiunto Merovish, la creatura era ancora visibile all'orizzonte. Sarebbe stato interessante provare a cacciarla, assorbirne l'anima per esempio! Chissà quanto potere vitale ne avrebbe ricavato, lo Skeksis, da un simile banchetto...
    Ma, per quel giorno, aveva già dato abbastanza.
    Agguantò il sacco di monete, scrutandolo con estremo disprezzo: "Credo d'aver già ottenuto un compenso ben più degno di questo freddo metallo... Ma lo prenderò lo stesso, sicché mi viene donato."
    E, così facendo, fece sparire anche quel sacchetto nella sua Zona Morta.
    Congedatosi dai presenti con un annoiato cenno della mano, si sarebbe mosso verso il Bazar delle Talpe. Sia mai che la giornata non gli avesse riservato ancora qualche altra -lieta- novità...

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 35%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Passive:

    - Semi-immortalità (Passiva):
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]


    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:

    Riassunto:


     
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    Odin
    LAZAV ¤ DIMIR MASTERMIND
    EVERSORI DI MEROVISHHOUSE DIMIR
    Ecco, che avevo detto? Pip è una bega. Una di quelle grosse, invero: l'occhiolino che lo Scarlatto rivolge al Genio in incognito non può che significare più di ciò che dovrebbe. A conti fatti, per meritarsi un gesto tanto diretto quanto apparentemente innocuo, Lazav non dev'essere più un mistero per il Francese... e ciò non va bene. Affatto. Chi è il responsabile di quella fuga d'informazioni? Chi la talpa entro il Concilio delle Sabbie? Perchè solo in quell'occasione -e soltanto ai colleghi di seggio- è risultato evidente quale sia la vera natura del Multiforme. L'alternativa, ben più orripilante, è che siano stati i parigrado Gerarchi Eversosi a lasciarsi sfuggire -inavvertitamente o meno- quel prezioso sussurro... o, piuttosto, che l'inviolabile rete di Perception presenti falle di cui nessuno s'è mai accorto (eventualità questa che nemmeno sfiora la mente del Pasha, giacchè diverrà sospetto e poi certezza soltanto in un remoto futuro).

    Perciò... che dire, che fare? Pip Bernadotte, il Carovaniere, in qualche modo va affrontato. E dal momento che lo stesso s'avvicina con tutta l'intenzione di rimanere... beh, bisognerà farsi venire qualche idea brillante. La parlantina facile di cui Pip è naturalmente dotato si fa infatti già sentire e pertanto Lazav potrebbe inserirsi in quella pletora di complimenti indirizzati a Ted per rimarcare che già un'autorità è all'opera -il Serraglio- e come tale non è richiesta alcuna ingerenza degli Scarlatti. A tutti gli effetti, con questa strategia, il Signore del Kanti anticiperebbe lo zampino francese di un trasporto spontaneamente offerto (a chissà quale prezzo) dal mercenario, guardandosi bene dal lasciare che chi non ha minimamente lavorato per la cattura del wyrm possa poi vantarsene alla prima occasione utile.

    Lazav è ormai deciso ad agire secondo questi schemi quando un cambio di scena assurdamente plateale s'inserisce a sconvolgere ogni previsione: l'apocalisse si abbatte sel Presidio meridionale, rovesciando l'intero deserto su se stesso. Crepe si disegnano nella sabbia, ingurgitando ogni resto del passato per concedere anzi scorci di un futuro incerto. E Lazav, vestendo i propri panni biondissimi quanto fasulli, cede ogni resistenza al riguardo e non s'oppone ai compagni intenti a fissare la preda alla cavalcatura da cui Pip è sceso. Il Molteplice vive infatti la scena dell'emersione di un Titano ad una lentezza disarmante, saggiando ogni singolo fotogramma momento come il più ricco dei sapori: pienamente concentrato sulla figura che -ai limiti dell'inconcepibile- si staglia all'orizzonte, il Pasha lì presente rammenta all'unisono la propria rocambolesca avanzata tra i ricordi del mastodonte ad ora sconfitto.

    Sarà proprio Pip, inaspettatamente, a riscuotere il burocrate confuso dal proprio viaggio interiore con pessimo tempismo: uno strattone deciso e persino l'imperscrutabile Lazav si mette urgenza. Di propria sponte (più o meno) egli sale in groppa al sauro, pronto a lasciarsi guidare verso la Tana con la vana speranza di ideare una contromisura al delirio materializzatosi d'improvviso. Dopotutto, se Dimitriy non s'è perduto d'animo (nè ha sprecato tempo ad assicurarsi che Rin -il moccioso cui è legato- sia in salvo) qualche possibilità di rinvenire i capitoli oscuri circa l'origine dei wyrm c'è. Anche più di una, in effetti: il nome Eliath ritorna continuamente, grondante tutto l'odio che l'urlo di un Titano sa riprodurre, e pertanto potrebbe essere la chiave di volta per penetrare i misteri tutt'ora tesi tra leggende e realtà.

    Al di là di questa rischiosa ma rassicurante prospettiva -propria soltanto del Genio Dimir e non degli avventurieri cui s'accompagna- permane tuttavia la straniante consapevolezza che l'essere non s'è spostato di un palmo, nè tantomeno rimpicciolisce in lontananza benchè un'ora buona di viaggio abbia collocatro tra loro e il Titano più strada di quanta serve a seminare un semplice wyrm. La sagoma spinosa si staglia contro un cielo che non ha più nulla di caldo nemmeno in pieno Yuzrab, l'entità sembra volersi attestare quale novità permanente di un panorama oramai irriconoscibile.
    Non c'è allora da stupirsi che la gran parte della popolazione merovisha sia accorsa alle porte della città per comprendere cosa abbia fatto tremare i cunicoli lungo i quali la stessa si svolge -non c'è nullla da ridere nell'osservare volti sbiancati, vecchi sconvolti e viandanti stremati farsi una volta per tutti uniti sotto il medesimo segno di disperato sconcerto. L'evento in atto, purtroppo, fatica a trovare candidati che rivaleggino in termini di magnificenza.

    Come da tradizione, dunque, torme di esaltati prendono a riversarsi in direzione contraria ai superstiti della caccia, convinti che raggiungere per primi il punto d'emergenza del Titano sia il modo migliore per arricchirsi di denaro e di celebrità. Folli, ovviamente, dal momento ch'è ben ovvio come una spedizione nelle fauci dell'orrore altro non sia che la via più rapida per abbandonare questo mondo. Un'eventualità, questa, dalla quale Lazav si guarda bene -o meglio, dalla quale tipicamente si scherma, rifuggendone per permettere ai servitori e agli spiantati d'affrontarla al suo posto.
    Oggi, invece, non gli sarà concesso. Oggi, purtroppo, sembra dover andare male a tutti i costi. Oggi, infatti, qualcuno è stanco di vivere (o, piuttosto, s'è convinto che i propri conflitti irrisolti siano da imputare ad una minaccia globale e non -come sarebbe giusto- ad una disfunzione affettiva cronica). Gettando uno sguardo casuale alle balconate più in alto il Molteplice s'accorge della presenza di Bid'daum e pure dello schiavo malaticcio del Boggart... ma, soprattutto, egli riconosce con pieno scoramento che il Kuthiano sta brandendo un'arma proibita a suo tempo sigillata nei recessi più sicuri della Behemoth.

    Ah, quanta pazienza! Cosa non ci vuole per tenere a bada i bimbi problematici! E dire che dopo averci quasi rimesso la pelle tra le rovine di Daleli si profilava soltanto un tranquillo pomeriggio di lavoro!
    E invece no, mai! Lazav deve cogliere la palla al balzo -svicolare non visto dal rettile di proprietà dello Scarlatto- e mutando d'aspetto raggiungere i colleghi lassù dove un buco nero affilato quanto una lama promette di compiere disastri in mano al suo insano spadaccino cornuto. Già, cornuto: l'avventatezza del Comandante della Legione priva il Multiforme persino del gusto di vedersi tributata una misera sacca di Zimmi (considerata l'entità dell'impresa portata a compimento, ma pure il fatto che Lazav è già schifosamente ricco di suo, essendo a capo di un intero Distretto del Bazar). E poi, vuoi mettere: Pasha Lazav, Signore del Kanti, Gerarca Eversore, Genio Dimir e pure Cacciatore di Wyrm! Fa un sacco figo!
    PASSIVE SKILLS
    DIMIR DOPPELGANGERMETAMORFOSI SCENICA
    QUICKCHANGEMETAMORFOSI DELL'ANIMA
    UNDERWORLD CONNECTIONSRICCHEZZA
    TAVERN SWINDLERSPARABALLE (ANTI-AUSPEX)
    TRAIN OF THOUGHTMINDFUCK-ALERT (AUSPEX)
    WAY OF THE THIEFINIZIATIVA
    EQUIPMENT
    DIMIR CLUESTONEBUSSOLA DEI DESIDERI (ARTEFATTO)
    DIMIR KEYRUNEPASSEPARTOUT (ARTEFATTO)
    DIMIR SIGNETMARCHIO DEL VUOTO (ARTEFATTO)
    ENERGY25%CONDITIONSEXHAUSTED
     
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    Ted Carter



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    Il grande sforzo energetico che gli era stato richiesto per mandare completamente al tappeto il wyrm, era stato sicuramente sproporzionato e molto improvviso. Nonostante questo non poteva fare a meno di sorridere e pavoneggiarsi quel tanto che bastava per far vedere che stava bene.
    Le gambe gli tremavano, preferiva però concentrarsi sui grossi denti della bestia che era riuscito a raccogliere prima che la sabbia le seppellisse. Erano grandi e dal colore giallastro. Soltanto toccandoli poteva percepire chiaramente come essi, insieme ad altri trecento, erano in grado di frantumare la roccia.
    Gli mise nella tasca più profonda dei suoi pantaloncini, proprio quando arrivò un nuovo ammiratore: Pip il Francese.
    Lo inondò con un fiume di complimenti, ricordandogli di come la sua figura fosse sempre più ben vista all'interno della tana e della brutta batosta presa da Zimmer. La battuta sull'occhio gli strappò comunque un sorriso.
    Il tempo per fermarsi a colloquiare fu comunque assai breve, dato che qualcosa scosse la terra e parole antiche fecero tremare la loro mente.

    "Ma c-che diavolo ..."

    La scossa improvvisa riesce nella titanica impresa di mandare a terra il pugile, con tale facilità da farlo dubitare persino sulle sue capacità personali.
    Tutti, i sopravvissuti alla caccia quantomeno, si precipitano fuori con foga mentre i loro piedi affondano nella sottile sabbia.
    Un obelisco o un incubo è quello che si staglia all'improvviso all'orizzonte?
    Il drago che attaccò Laputa sarebbe impallidito alla vista di tale creatura. Poteva esistere qualcosa di così grande sotto i loro piedi?

    Pip non perse tempo e gli caricò tutti quanti sulla sua carovana, solo dopo che ebbe agganciato il Wyrm di Granito. Sarebbero tornati in un lampo ai cunicoli d'ingresso, mentre la figura spinosa si staglia ancora alle loro spalle.
    Per tutto il viaggio Carter non pronunciò molte parole, preferendo invece non distogliere l'attenzione da quella grottesca apparizione. La sola vista gli provocava uno strano disagio.

    "Quella cosa è sempre ..."

    Le parole gli morirono in bocca, mentre ormai arrivati alla capitale della violenza veniva ricoperto da sacchi di Zimmi e tanta gloria che con la metà sarebbe affogato.
    In città c'era un grande subbuglio e la gente correva come impazzita attorno a lui.
    Fra gli spintoni che riceveva, le urla dei più piccoli preoccupati nel vedere i propri genitori turbati e le truppe che venivano mobilitate, Ted Carter si chiese cosa avrebbe potuto fare per il Sud.
    Si guardò attorno spaesato, poi scomparve fra la folla.



    Foto:
    Foto (1): Immagine che rappresenta il gruppo. Manca però skekDor dato che è nascosto dai capelli di Ted.
    Foto (2): Immagine che rappresenta il grosso Wyrm di granito. Appare leggermente sfocato e con poca illuminazione, eppure lo si distingue chiaramente.


    Ted Carter
    Stato Fisico: Molto stanco, anche se animato al momento dalla gioia della vincita
    Stato Mentale: Felice per la vittoria
    Mana: 20%
    N o t e +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy: Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

    P a s s i v a

    N o t e +100% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion: Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

    P a s s i v a

    N o t e Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training: Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendoli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

     
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