Ospiti Improvvisi

[The Golden Mile ~ II]

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    Hic iacet Arthurus, Rex quondam Rex futurus.

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    Il gruppo si era appena allargato con delle persone davvero interessanti! Sarebbe stata una serata divertente, Ely lo sentiva, o quantomeno sentiva le fatine dirlo in continuazione. Comunque, finite le presentazioni e dopo essersi convinta di avere comunque i capelli più belli rispetto all'enorme guerriero in armatura, il nuovo gruppo si incamminò felicemente verso la prossima tappa e non ci misero nemmeno troppo tempo ad arrivarci.
    Era un peccato, Ely avrebbe voluto usare l'occasione per conoscere qualcuno dei nuovi ma... hey, c'è tutta la serata e comunque c'era la misteriosa prova! Oh no, improvvisamente le era tornata in mente la prova della taverna precedente, quella con gli indovinelli.
    «Già, sei proprio una schiappa con gli indovinelli!»
    «Proprio come tutte le bionde, già già.»

    Quei piccoli cosi che svolazzavano iniziavano ad essere decisamente fastidiosi, la Lyvellin fece il possibile per ignorarli ma non potè fare a meno di rimuginare sul passato: era vero che aveva rischiato di non passare la prova, e se non fosse stato per l'aiuto del gruppo...
    «Ma non può essere la stessa prova di prima, giusto? Giusto? Niente indovinelli.» mugugnava fra sè e sè leggermente insicura, ma poi si convinse che le probailità che i due test fossero così simili fossero davvero, davvero basse.
    Dovevano esserlo.
    Arrivati di fronte alla taverna, Joyd fece le ultime raccomandazioni e proprio in quel momento si aprì la porta della locanda, dalla quale uscì un uomo praticamente mastodontico e muscolosissimo, ed era probabilmente pure il gestore del posto.
    Però aveva dei bei baffoni.
    « Mi dispiace: oggi siamo chiusi!»
    La cavaliera rimase un po' stupita dalle parole dell'omone, e quasi non si accorse che aveva pure sbattuto le porte in faccia al gruppo. Era tutto davvero strano, perché quella taverna era chiusa in un momento come questo? Non lavorare ora significava perdere un mucchio di soldi.
    Comunque nessuno prese bene quelle parole e molti iniziarono un po' a riscaldarsi, e anche Ely era leggermente risentita con l'oste burbero, però sfondare la porta per entrare non avrebbe risolto sicuramente la situazione, anzi.
    La Lyvellin ritornò alla realtà quando fu chiamata da Kiryll, uno dei nuovi membri, il quale chiese come mai erano tutti così "vogliosi" di entrare in questa specifica taverna.
    «Beh, per la tradizione del Miglio Dorato c'è un preciso itinerario da seguire: se non passi la prova ad una locanda non puoi accedere alla locanda successiva, anche se non so se valga pure in questo caso...» effettivamente era vero, non era decisamente colpa loro se non avevano superato la prova visto che il locale si proclamava chiuso.
    «Oh beh, che peccato, però possiamo andare...»
    «Sì! Andiamo a...»

    Ok, ignorando quei fastidiosi cosetti, la domanda di Kiryll aveva fatto girare alcuni ingranaggi del cervello arruginito della cavaliera e le era appena venuta in mente una cosa. Magari si sbagliava ed era diventata semplicemente paranoica, ma...
    «Joyd, visto che mi sembra decisamente strana questa chiusura improvvisa, e visto che tecnicamente non potremo saltare la prova di questa locanda... non è che magari tutta questa situazione fa parte del test che dovremo superare?» forse era un ragionamento sciocco, ma sembrava avere una sua logica.







    Fairy Dragon

    Birra Bionda dal colore paglierino, a cui la stagionatura in botti di legno fatato dei boschi di Fanedell conferisce una caratteristica iridescenza arcobaleno, che ammicca sbarazzina dal di là del vetro; il suo sapore è morbido e dolce, e scivola così bene sulla lingua e nella gola da far venire voglia di berne subito un'altra... sebbene sia meglio evitarlo: non è chiaro se il pizzico di magia assorbito dalla cervogia trasmetta a chi la beve la capacità di vedere fate e folletti (solitamente celati ai mortali) o se essa induca semplicemente e banalmente delle vivide Allucinazioni Lisergiche, fatto sta che il PG -da ora in avanti- inizierà a vedere queste piccole creaturine dai colori psichedelici ronzargli intorno, parlare con lui, e invitarlo a seguirle per condurlo da qualche altra parte.

    Elysandra Lyvellin
    Stato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Brilla
    Energia: 100/100
    Passive:

    Grazia
    Visto il suo fisico e l'addestramento ricevuto, Elysandra ha sviluppato dei movimenti particolarmente veloci, precisi e graziati nonostante l'utilizzo di armature e di scudi, permettendole di essere decisamente agile in combattimento.
    Potenziamento del 50% ad Agilità. [5pt]

    Senso spirituale
    La natura dell'anima di Elysandra gli permette di percepire cose che non appartengono alla realtà fisica, come spiriti e anime.
    Auspex Spiritico [5 pt]


     
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    Gameaccount di Drusilia Galanodel

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    Matafleur, Chediya.
    Presidio Orientale, Endlos.

    «Perchè stai fissando il sede...»
    Dopo che Alhandra gesticolò (e parlò anche, nonostante agli altri sarebbe parso un accavallarsi di suoni senza senso) verso l'amica di bevute con l'espressione tipica di chi voleva sottolineare l'ovvio, Sanglante si trovò a fissare con aria interrogativa la donna che parlava di filtri d'amore. Non che non apprezzasse l'offerta, ma era da capire se servissero all'innamoramento o al finirci a letto... perché la prima ipotesi non le interessava molto. Le relazioni fisse erano infatti noiose ai suoi occhi, pesanti, e su Endlos finivano spesso con qualche funerale... o, peggio: l'astinenza. Ringraziò comunque con un gesto rapido del capo, ricordandosi in futuro di proporre una qualche partnership col suo negozio ad Altatorre.
    -Mi chiamo Alhandra, piacere.
    Si presentò infine a tutti, questa volta cercando di parlare lentamente come loro, dato che -lo aveva vagamente intuito- nessuno capiva una sillaba di ciò che diceva da parecchi minuti a quella parte.

    « Buongiorno, Signore! Siamo qui lei la Tradizione del Migl- »
    « Mi dispiace: oggi siamo chiusi! »

    Eeeeeeee... quindi nulla di fatto. Altro taverniere sgorbutico, anche se meno fastidioso del precedente, che nel personale pantheon di antipatia di Alhandra raggiungeva vette inarrivabili per i comuni esseri umani. A quel punto la donna finì per domandarsi se fosse un canone per la selezione del personale o quel mestiere ad Est rendeva tutti un filo stronzi poco cordiali.
    In ogni caso, l'effetto che quel rifiuto destò ai presenti fu ovvio quanto prevedibile: chi già pregustava il sangue del taverniere sulle proprie nocche, chi avrebbe preferito denunciarlo o rifilargli qualche giudizio negativo per fargli cattiva pubblicità e portarlo al fallimento... comunque la si guardasse, era quasi comune il desiderio di farlo piangere.

    Peccato che lei non ci vedesse nulla di esagerato: quando viveva a Merovish aveva visto centinaia di porte sbattute in faccia. Ed ogni volta che le era successo, aveva reagito sempre allo stesso modo. Lo stesso che avrebbe riproposto anche quella volta, perché -come diceva la sua defunta nonna- il "cavallo vincente" non andava mai cambiato.
    Senza dare spiegazioni, saltellò un paio di volte sul proprio posto. Poi... si mise a correre. Sfogò buona parte dell'energia e della caffeina che le girava in corpo per percorrere a tutta velocità l'intero perimetro della locanda, nel tentativo di capire se ci fosse un'entrata secondaria libera, oppure qualche finestra aperta. Dopotutto, lei voleva la birra, e se non volevano dargliela con le buone, lei l'avrebbe rubata. E si sarebbe fregata pure il timbro, l'attestato ed anche il contenuto della cassa. E al diavolo tutto e tutti.

    Dopo aver controllato i dintorni, tornò infine dal leader del loro gruppo, tirandolo per la maglia con colpetti rapidi e ripetuti, accompagnati da un "Joyd, Joyd, Joyd" molto insistente. Avrebbe preferito una pacca sulle chiappe, ma non era ancora abbastanza ubriaco.
    -Joooooyd- pronunciò lentamente, tentando di farsi capire -Entriamo lo stesso.
    Qualunque fosse stato l'esito della sua ricerca, glielo avrebbe detto, consapevole di quanto il bel moro non si sarebbe fatto alcun problema nel valutare la sua proposta di entrare in sordina.

    Muoversi Silenziosamente
    In termini gdr, altro non è che un anti-auspex. Essendo vissuta per gli ultimi anni come una semplice straniera squattrinata, Alhandra ha imparato a muoversi silenziosamente in modo da poter vivere rubando quà e là senza essere scoperta. Grazie alla sua abilità, affinata in anni in cui la disperazione prendeva il posto di ogni motivazione sensata o meno, ora la donna è in grado di non farsi notare nemmeno dall'osservatore più attento o con i sensi più acuti. Nemmeno percepire le auree può aiutare a trovarla... lei è un'ombra.

    [Assenza di Aura | Maschera dell'Anima | Mente Vuota | Apatia | Assenza di Odore | Furtività = 30pt]

    False Verità
    Quando si vive in territorio ostile, sola contro un numero indefinito di persone non necessariamente buone e ben disposte, come anche non necessariamente più deboli di te, è buona cosa imparare a muoversi nell'ombra, agire di nascosto, far perdere le proprie tracce e, soprattutto, essere una buona oratrice qualora si finisca in carcere e ci si ritrovi a doversi difendere da soli contro una giuria ben pagata. E si sa, quando ci si improvvisa avvocati, saper dire le bugie è una delle abilità di base che bisogna sapere a menadito. In termini gdr, Alhandra è in grado di mentire senza che qualcuno sprovvisto di difese possa scoprirla.

    [Spara-Balle passivo = 5pt]

    Ombra traditrice
    Lavorare come ladri non è la vita che tutti sognano, ed anche praticare i rudimenti della magia nera non è il massimo... ma alla lunga tutto dà i suoi frutti. La grande abilità di Alhandra nel manipolare le ombre le permette di percepire ogni ombra presente in un raggio di 15m da lei, comprese quelle in movimento. Questo le permetterà di percepire tutti i corpi solidi -animati e non- all'interno di una determinata area, purchè vi sia anche solo un lieve bagliore, così da creare ombra.

    [Auspex Ombre = 5pt]
    [/font][/color]
    Little Evil: Birra Scura già all'apparenza più densa e corposa del normale, che a dispetto del suo nome si rivela essere davvero buona, sebbene il gusto marcatamente amaro resti a lungo sul palato con una nota affumicata che ricorda il cacao o il caffé; contrariamente alle lieve letargia causata dalle altre birre, questa sua caratteristica tende a rendere chi la beve persino un poco più vigile del solito, perciò il personaggio che la assume subisce un'impennata sensoriale che gli fa sembrare che il mondo attorno a lui si muova al rallentatore; finché l'alcol resta in circolo, chi la beve riceve un Bonus alla Velocità che tornerà utile nella prossima tappa del Golden Mile.
    Fino ad allora, a tutti gli altri osservatori esterni, il PG sembrerà solamente: esaltato, su di giri, spastico, e pieno di tic... che può esprimersi in un salutare entusiasmo o nel nervosismo iperteso di un accanito consumatore di caffeina.
     
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    « Sono onorato di fare la conoscenza della leggendaria Strega dell'Est, e sono lieto che abbia deciso di unirsi al mio modesto gruppo di avventurieri! »
    Beh, non era neanche privo di buone maniere. L'uomo a capo di quella strana tradizione usava toni ossequiosi e si era esibito perfino in un inchino che Riful giudicò appropriato. Riful però non poteva fare a meno di adocchiare con una certa ansia il gruppetto di schizzati che l'uomo gentile si portava dietro, anche perché avevano tutta l'aria di aver ingerito funghi allucinogeni.
    « Milady intende viaggiare da sola...?
    Non c'è per caso qualche servitore ad accompagnarla? »


    « Uh... i miei servitori... uuuh~ »
    Distolse lo sguardo in grave imbarazzo, perché effettivamente quello era un punto in cui si trovava decisamente in difficoltà. Non aveva servitori fissi da un bel po', anche se mutuava volentieri i servigi della servitù che abitavano quel relitto di Celentir trascinato su Endlos dai capricci delle risacche del warp. In un paio di occasioni si era azzardata anche ad evocarne di appropriati, ma non era una pratica che apprezzava, e comunque le evocazioni sono servitori di bassa qualità.
    « Ecco: in questo viaggio non ne ho bisogno. »
    Rispose evasiva, glissando sulla domanda come meglio poteva. Anche se l'uomo con quella domanda innocente l'aveva messa decisamente in imbarazzo perché aveva ragione: una strega del suo rango necessitava almeno di qualche schiavo, giusto un paio per reggerle la gabbietta di Abbadon e portare con se un sacco con le provviste.

    Per fortuna il suo imbarazzo fu coperto dalla repentina comparsa di vari individui dall'aria insignificante cui Riful dette ben poca attenzione anche se almeno uno di loro fu di tutt'altro avviso nei confronti della gabbietta che ospitava il suo drago, il quale non gli rispose con un getto di fiamme nere comparabili a quelle di una mezza dozzina di fiammiferi solo perché le due teste erano troppo impegnate a litigare furiosamente l'una con l'altra. Subito dopo la compagine raggiunse infine la meta provvisoria del pellegrinaggio, ovvero una taverna dall'aria molto mediocre il cui nome era alquanto anonimo: Ospiti Improvvisi.
    Alla sua vista Riful arricciò il nasino, giudicando la prima impressione davvero scadente. Era un nome veramente brutto e privo di fantasia per una locanda. L'uomo gentile comunque prese per se tutta la scena, con un teatrale incitamento a tuffarsi in quella missione, permettendo infine alla streghetta di capire più o meno in cosa consisteva la famigerata missione del miglio dorato: alcolici, quindi. E quei tizi non erano drogati, bensì solo ubriachi. Beh, gli alcolici erano sempre meglio dei funghi, forse. Riful non poteva dirlo con certezza, visto che non aveva mai provato né gli uni né gli altri, anche se certi funghi velenosi sono parte di alcune pozioni di cui aveva sentito parlare in passato (ma con cui non si era mai cimentata perché le pozioni sono da strega di infima categoria).

    I battenti della locanda si aprono per un attimo permettendo al capocomitiva di presentarsi e introdurre i partecipanti alla temibile sfida, tuttavia rimasero tutti ben presto molto delusi perché colui che aprì fu parecchio rapido anche a sbattere loro la porta in faccia, lasciando Riful piuttosto contraddetta visto che si era già fatta delle aspettative puntualmente disattese. Si stava giusto arrovellando per capire se quella situazione incresciosa era o meno parte della sfida (anche se non ne aveva l'aria) quando una ragazza dall'aria piuttosto malconcia e decisamente ubriaca le permise di fissare nella mente il nome del capogruppo. Neanche due minuti fa l'uomo si era presentato, rivolgendosi però ad un'altra persona, però Riful aveva immediatamente rimosso quel nome, che però la stralunata con i capelli corti e i modi volgari ripeteva in modo talmente ossessivo da fissarlo in modo indelebile nella sua mente.

    « Quindi la sfida consiste nell'aprire quella porta...? »
    Chiese Riful in tono obliquo, evocando Libro delle Anime Ritrovate, dentro cui infilò il naso fissando da vicino le rune magiche in cui era scritto, in cerca di un incantesimo adatto ad aprire la porta. Possibilmente senza farla esplodere. L'impresa si rivelò più complicata del previsto, tant'è che la strega rimase per diversi secondi a sfogliare il tomo con aria contraddetta.
    « ... E se convinco la roba che c'è dentro ad uscire...? E' valido ugualmente? »
    Chiese dubbiosa a Joyd, visto che non aveva un'idea precisa delle regole della tradizione.

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Gli Ospiti Indesiderati Inattesi

    "Mmmh... "Ospiti inattesi". Un nome più che mai consono, nevvero? Ihihih!"

    Quando skekDor stacca la propria attenzione da una pigra nuvoletta che passeggia nel cielo azzurro della Valle di Chediya per pronunciare quella frase in merito all'insegna del locale, nessuno avrebbe pensato di dargli dell'Uccello del Malaugurio... ma poi l'Oste viene ad aprire solo per sbattervi sbrigativamente la porta in faccia, e le reazioni non si fanno attendere.

    "Ma tu guarda questo, gli dispiace!"

    Certo, alcune reazioni sono più calme di altre -come quella di Aine, che si limita a borbottare indignata perdendo il sorriso-, ma un evento piccolo come quello mette tutti d'accordo su una cosa: non è giusto, e non intendete darvi per vinti.

    "Ihihih! Che succede, giovine? Problemi con l'oste?"
    domanda lo skeksis, fluttuando accanto al Capogruppo
    "Non sono in vena di dare in escandescenze, ma comprenderai il mio disappunto, se non potrò rinfrescarmi la gola con dell'altro nettare biondo."

    Con un mezzo sorriso, in parte tirato per la scortesia del gestore del locale e in parte scettico per le affermazioni dell'arcana creatura, il giovanotto dalla faccia di bronzo rivolge all'interlocutore uno sguardo divertito da sopra una spalla.

    "E quindi, che si fa? Devo parlarci io?"

    « Sarebbe un confronto sterile:
    la tua trascinante simpatia lo lascerebbe senza parole...!»


    Incitato da un'invisibile Fatina sul piede di guerra, il giovane Thory sta per pararsi davanti alla porta e randellarla bussare con il bastone da passeggio, di cui si è dotato per una più credibile recita del ruolo di Zio Tobia, ma... Qualcun altro lo precede.

    Visto che non voglio rimanere a bocca asciutta nemmeno io...

    Con quell'esordio, IronMan -presentatosi col nome di Michael- perde il sorriso bonario che aveva solo poco prima condiviso con i compagni, e mentre avanza verso il battente chiuso la sua armatura si riveste di un alone rossastro ed incandescente che ben esprime la sua collerica indignazione; nonostante tutto, il modo in cui bussa e prende la parola è decisamente composto.

    Potrebbe fare un'eccezione? In fondo,
    la locanda ha un nome appropriato proprio per questa situazione.


    "Sarete anche chiusi, ma degli ospiti stanno bussando alla vostra porta.
    Per quanto inaspettati è vostro preciso dovere aprire questa porta."

    rincara la dose Aine, ora imbronciatissima
    "Non vorrete mica venire meno alle leggi sull’accoglienza?
    Sapete che porta mala sorte: gli ospiti sono sacri!"


    « Su, su: non è il caso di infiammarsi...! »

    Intanto che Kyrill stempera la tensione provando a fare conversazione con Elysandra, Alhandra, e il suo Mentore Göstaff si premura di tenere compagnia alla piccola Riful, con il tono giocoso ma paziente e comprensivo come quello di un padre, il Leader della Compagnia scivola tra Michael e il massiccio battente di legno, rabbonendo il Guerriero del Sud con qualche amichevole e conciliante pacca sui pettorali dell'armatura ardente... apparentemente senza risentire in alcun modo delle alte temperature.

    « Cerchiamo di stare calmi: datemi solo un momento,
    così da capire che sta succedendo, e ci faremo sicuramente venire un'idea...! »

    suppone il Moro, rivolgendo un'occhiata ad Aine e skrkDor
    « Per quanto ne sappiamo, questa situazione potrebbe... »

    «Joyd, visto che mi sembra decisamente strana questa chiusura improvvisa, e visto che tecnicamente non potremo saltare la prova di questa locanda...»
    ad interrompere la frase di Joyd è la biondissima Lyvellin
    «...non è che magari tutta questa situazione fa parte del test che dovremo superare?»

    L'interpellato porta gli occhi d'oro sulla Cavaliera dell'Est con fare un po' sorpreso e annuisce, prima di riportare lo sguardo al quartetto interventista (Aine, skekDor, Thory e Michael) e puntare un indice verso Elysandra per sottolineare quelle parole e la sua stessa conclusione.

    « Quindi la sfida consiste nell'aprire quella porta...? »
    domanda la Streghetta, evocando un Libro fluttuante, dall'aria antica e... beh, incantata
    « ... E se convinco la roba che c'è dentro ad uscire...? E' valido ugualmente? »

    La bimba sollevò uno sguardo smeraldino ed interrogativo sul volto del Capogruppo, in attesa di una risposta, e quello -sbarrando gli occhi dorati- si affrettò a pararlesi davanti, affiancando il buon Göstaff -che aveva provato ad intrattenerla- e posando una mano sulla costina del volume arcano per richiuderlo con un tonfo secco e risoluto.

    « Oh, non potrei mai scomodare la Grande Strega dell'Est per una questione così banale...! »
    blandì, col sorriso condiscendente e convincente di chi sa trattare coi piccoli
    « Lasci che ce ne occupiamo noi, Milady: ci vorrà pochissimo, vedrà! »

    Occupato com'è a tenere sotto controllo le intemperanze del resto della Compagnia, cosa che finirebbe altrimenti per richiamare la sgradita attenzione dei gendarmi (e che porterebbe la concreta probabilità di ritrovare un certo Quattrocchi che non voleva più rivedere), Joyd non si accorge che Alhandra corre via senza dare spiegazioni dopo appena un paio di saltelli di riscaldamento.

    Nella sua fuga, la giovane commerciante di Altatorre si trova a passare per il retro, dove vede lo stesso omone dai baffoni biondi che li ha rimbalzati fermo sulla soglia della porta di servizio... tutto curvo su sé stesso, con un patetico rossore ad aleggiargli sulle guance, mentre si gratta timidamente la nuca davanti ad un'avvenente signorina dall'aria solare e spigliata, che indossa un giacchino e un berretto contrassegnati da un logo: probabilmente, un fattorino di qualche genere, visto che consegna un pacchetto all'Oste.

    « Dai, devi provaci Otik!
    Non puoi mica restare chiuso proprio oggi! Sarebbe un vero peccato! »

    lo ammonisce la signorina, cercando di spronarlo mostrandosi incoraggiante
    « Pensa se i turisti non potranno provare le tue famose patate speziate!
    In realtà... Neanche a me dispiacerebbe! »


    L'omone si irrigidisce a quelle parole -come mettendosi sull'attenti- sicuramente pronto a proporsi come cuoco, ma la risata musicale della sua interlocutrice lo anticipa prima che possa prendere la parola.

    « ...magari cerco di fare un salto quando finisco il mio turno!
    Spero di trovarti aperto! »


    Quando la ragazza saluta il gestore toccandosi la visiera del cappello, per poi voltarsi e allontanarsi lungo il vialetto -tornando al piccolo mezzo motorizzato, che è sicuramente frutto della tecnologia del Garwec-, la Punk dai sensi alterati capisce subito due cose: primo, quell'armadio a tre ante ha un'evidente cotta per la ragazza delle consegne; secondo, dal momento che se ne stava lì impalato, non deve aver sentito nemmeno una sillaba delle proteste dei tuoi allegri compari.

    In ogni caso, è ora di finire il giro per tornare dalla combriccola e vuotare il sacco.
    Sono informazioni potenzialmente utili, e probabilmente c'è un modo per usarle a vostro vantaggio.

    -Joyd, Joyd, Joyd, Joyd, Joyd, Joyd... Joooooyd-

    La Punk fa ritorno dal Moro, e questi le dedica subito tutta la sua attenzione, non solo perché la ragazza trilla come una sveglia ogni volta che chiama il suo nome, ma soprattutto perché -come a cadenzare ogni invocazione- gli sta strattonando un lembo della maglia; riportata la situazione e la scena di cui è stata testimone, il piano di Alhandra è semplice...

    -Entriamo lo stesso.

    ...mentre quella del Leader pare essere un pochino più articolata.

    « ... giusto. Datemi cinque minuti! »

    Senza fornire spiegazioni, Joyd avanza verso la porta e la attraversa: lo vedete infilarsi nel legno come fosse un opaco specchio d'acqua, e mentre vi fate qualche domanda su ciò che avete appena visto -traendo ciascuno le vostre conclusioni-, un certo silenzio ristagna tra di voi, ma soprattutto lo sentite echeggiare dall'interno della costruzione.

    Vi sareste aspettati le esclamazioni di sorpresa dell'Oste grossogrosso, magari della concitazione per l'invasione, o anche solo le voci della discussione, ma... pur accostando l'orecchio all'uscio, non sentite null'altro che un silenzio assoluto; poi, dopo qualche intenso e pesante momento, il battente si apre, e nel vano spalancato compare Joyd con un sorriso trionfante, e qualche passo dietro di lui, il Locandiere, con l'aria timida ed un po' impacciata.

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    « Signore e Signori, miei fieri compagni, abbiamo un accordo! »
    annuncia allegramente il Moro, con un sorriso raggiante
    « Il qui presente Signor Otik si impegna a convalidarci la sua tappa del Miglio Dorato se lo aiuteremo ad approntare il locale per la giornata! »
    abbracciando i presenti con lo sguardo, scrolla le spalle
    « Certo, la cosa include qualche ora di lavori di corvée, ma... siamo qui in tanti: penso che potremmo cavarcela in poco tempo! Che ne dite? Ve la sentite? »


    Quest-Master Point

    Ben ritrovati, cari questuanti! :flwr: Scusate il ritardo, ma ho qualche novità in real, e devo ancora imparare a barcamenarmi al meglio con i nuovi orari. :tend:

    Venendo alla Quest, la situazione è semplice: vi è offerta la possibilità di bere gratis in cambio del vostro lavoro come personale del locale; se accetterete, dovrete dividervi diverse mansioni specifiche. :pft:

    Squadra di Pulizie - 3 persone
    I personaggi dovranno pulire la grande Sala Comune, che significa: spazzare per terra, spolverare i trofei su mensole e pareti, pulire tavoli-panche&sedie, lavare il pavimento, pulire i caminetti e preparare il fuoco... naturalmente con gli scenari e i twist che vi si presenteranno.

    Brigata di Cucina - 3 persone
    I personaggi dovranno assistere l'Oste nella sua arte culinaria, che vale a dire: recuperare gli ingredienti, preparare la linea (tagliare cipolle, pelare tuberi, lavare cose), impastare impasti, badare ai fornelli e chissà quali altri imprevisti.

    Team Allestimenti e Bucato - 3 persone
    I personaggi dovranno occuparsi di apparecchiare i tavoli della Sala Comune, che passa dal: lavare, asciugare e stirare i set di tovaglie e tovaglioli della casa, oltre che lucidare i boccali, posate e stoviglie - cercando di non distruggere tutto il materiale in dotazione alla locanda.


    Per non perdere tempo, la scelta dei ruoli verrà effettuata Off-Game tramite prenotazione in Bacheca già in questo turno: questo vuol dire che voi sceglierete cosa faranno i vostri PG, ma i PG non sapranno ancora di cosa dovranno occuparsi. :geez: Naturalmente, "chi prima arriva, meglio alloggia", ma fino a fine turno avete tempo di trattare tra di voi per eventuali "cambi" di mansione. :pyt:

    La prossima scadenza è fissata per il 30 ottobre, compreso. :win:
    Se dovessero servire giorni di proroga, è sufficiente chiedere nel bando in Bacheca. :yuppi:

     
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    Aveva più o meno adocchiato l'incantesimo giusto, l'aveva già sfruttato in un paio di occasioni per convincere il letto e le mensole della sua camera da letto a seguirla oltre lo specchio -dato che in quel momento difettava di servitori e non era riuscita a spostarlo da sola. Quella volta aveva funzionato bene, a parte la brocca d'acqua che era esplosa per qualche motivo da ricondurre al fatto che non era di legno come il letto e le mensole, non un problema poi così grave visto che dentro lo specchio Riful non aveva ancora installato nessuna fontana. Aspettava giusto il via libera da parte del capogruppo per dare sfoggio delle sue abilità da strega, quando questi inspiegabilmente poggiò l'indice sulla costina del suo libro, richiudendolo in faccia con un tonfo secco che le fece sfuggire un gridolino di sorpresa. Per qualche istante rimase sbalordita a fissare il Libro delle Anime Ritrovate che rimaneva fluttuante davanti ai suoi occhi, inspiegabilmente chiuso da un solo gesto dell'uomo. Avrebbe potuto arrabbiarsi -e in effetti di primo acchito era arrabbiata- però sul momento non le venivano incantesimi particolarmente adatti alla situazione -tipo qualcosa per far esplodere tutto-, e tutti gli altri erano chiusi nel suo grimorio.
    Certo, poteva sempre evocare il suo drago. Non fosse che il suo drago era poco più grande di un topo.

    « Oh, non potrei mai scomodare la Grande Strega dell'Est per una questione così banale...! »
    Riful sbuffò, mentre Abbadon le faceva eco poco più in basso, con uno starnuto condito da fiamme nere. Armeggiò per diversi istanti con il pesante tomo fluttuante, cercando di riaprirlo con gesti goffi, premendo con tutte le dita sulla copertina per obbligarlo a schiudersi, senza successo. Non era la prima volta che capitava quindi non si allarmò troppo, però era... irritata.
    « Lasci che ce ne occupiamo noi, Milady: ci vorrà pochissimo, vedrà! »

    Mentre cercava con poca convinzione di riaprire il libro, Riful sbuffò sonoramente, ricambiando quelle parole con uno sguardo imbronciato. Voleva ben vedere come ne uscivano, quell'uomo chiamato Joyd e la sua banda di avvinazzati. Il pelato che aveva sbattuto la porta della locanda era grosso e nerboruto e aveva tutta l'aria di non avere una seconda parola. Certo, lei avrebbe potuto offrire gratis i suoi altissimi servigi da maga, aiutandoli magari facendo aprire la porta con un piccolo incantesimo da nulla. Peccato che quel Joyd le aveva appena chiuso il suo preziosissimo Libro delle Anime Ritrovate ed ora non riusciva più a riaprirlo!
    Rimase stupita per una seconda volta quando l'uomo attraversò la porta chiusa a chiave come un fantasma. "Uno spettro??" Pensò in un primo momento, il che avrebbe anche spiegato come faceva a toccare fisicamente il suo libro. Ad una seconda analisi però l'ipotesi era del tutto irrealistica, il che lasciava solo una spiegazione possibile: uno stregone, per di più un'anima ritrovata, altrimenti il libro l'avrebbe respinto. Voleva assolutamente vedere quello che succedeva dentro, aggredì di nuovo il suo libro cercando di aprirlo, ma senza successo. Si avventò sulla maniglia ma naturalmente era chiusa, sprangata. Tentò allora si origliare, ma da dentro non si sentiva nulla! Si aspettava un vociare acceso, o quanto meno la voce dell'incantatore che proferivano parole magiche. Invece niente, finché dall'interno qualcuno non riaprì la porta, al che Riful fu lesta a levarsi di torno e non fu per nulla sorpresa di rivedere la faccia soddisfatta di Joyd seguito da un oste dalle assai più miti intenzioni rispetto a qualche attimo prima.
    Riful arricciò il naso. La cosa puzzava di stregoneria.

    « "Qualche ora di lavoro" non pensi che sia un po' troppo, signor Joyd?? »
    Lo apostrofò in tono velenoso.
    « Farò tutto da sola, sono perfettamente in grado di risolvere tutto in pochi minuti. Inizierò dando una pulita a questo porcile. Mi servono solo dei secchi d'acqua e qualche ramazza abbastanza esperta e capace e due o tre di quei panni per pulire che sappiano il fatto loro in materia di pulizie. »
    All'ennesimo tentativo finalmente il suo libro si decise a schiudersi, Riful vi appoggiò l'indice e quello, fluttuando davanti ai suoi occhi, iniziò a sfogliarsi da solo proponendole uno dopo l'altro una serie di incantesimi adatti alla missione.
    Naturalmente li avrebbe usati tutti.

     
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    Michael si era quasi compiaciuto nel vedere che non era il solo a voler protestare a quell'ingiustizia avvenuta ai danni del gruppo. Quasi, perchè rimaneva il fatto che non sembrava sortire alcun effetto. Il gruppo sembrò farsi più impaziente con ogni attimo che passava, e il suo animo non si voleva calmare, in perfetto spirito.

    Questo finchè Joyd non decise di cedere alle richieste, con una parvenza di piano, o almeno era quello che sperava avesse, visto ciò che accadde poco dopo. L'uomo attraverso la porta come se si stesse immergendo in uno specchio d'acqua. Michael non ne fu troppo sorpreso, nel suo mondo fondersi coi propri elementi era un'abilità basilare, e suppose che lo fosse altrettanto su Endlos, dove le stranezze erano ben più infinite data la sua origine eterogenea.

    Vicino com'era alla porta, il ragazzo, ancora in preda alle fiamme ma ormai stabili, sentì il silenzio. Pensò che Joyd non fosse entrato lì veramente, per un attimo, ma lo vide uscire tronfio, come se avesse ottenuto una vittoria. Un barlume di speranza si accese in Michael, facendo guizzare le fiamme sulla sua armatura per un attimo, come se dei pesci fossero saltati fuori dall'acqua.

    « Signore e Signori, miei fieri compagni, abbiamo un accordo! Il qui presente Signor Otik si impegna a convalidarci la sua tappa del Miglio Dorato se lo aiuteremo ad approntare il locale per la giornata! Certo, la cosa include qualche ora di lavori di corvée, ma... siamo qui in tanti: penso che potremmo cavarcela in poco tempo! Che ne dite? Ve la sentite? »

    Le fiamme, come se non fossero mai esistite, tornarono a giacere nel nulla. L'armatura che emanava luce, adesso era tornata una normalissima armatura, e persino lo sguardo serio mutò, lasciando spazio ad uno di dubbio. Una mano guantata venne portata verso il suo mento.

    Lavoro in cambio di una birra. Un po' poco.

    Si guarda attorno, ponderando le reazioni dei compagni. Per il momento, solo la piccola "Strega" si era espressa, con un'arroganza che faceva concorrenza persino alla sua.

    Fare tutto da soli è uno sforzo inutile, Strega. - Sorrise alla piccola, con un tono divertito. - Lascia che gli altri ti aiutino.

    Tolse la mano dal mento con un'espressione soddisfatta, sicuro di essere giunto alla giusta conclusione.

    Sono abituato a tenere tutto in ordine. - Il pugno battè sul petto dell'armatura, gesto che fece sollevare nell'aria un distinto suono metallico. - Mi occuperò di mettere le cose al loro posto. Sono bravo a farlo, in fondo.

    La sicurezza nella sua affermazione trasudava sia dalla sua postura che dal suo tono di voce, non avrebbe perso in una gara di pomposità da una semplice ragazzina. Anche in una cosa così apparentemente stupida.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda

    Note: ///
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: Tranquillo
    Energia: 100%

    Equipaggiamento:
    Prometheus' Armor [Armatura Completa; Resistenza Migliorata]
    Sword of Ra [Flamberga; 1,70m]

    Tecniche Utilizzate: ///

    Abilità:Fire's Descendant [Power Up +50% Vel; Immortalità]
     
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    Matafleur, Chediya.
    Presidio Orientale, Endlos.

    « ... giusto. Datemi cinque minuti! »
    Non aggiunse altro, ed Alhandra dovette osservare in silenzio colui che considerava suo complice avanzare da solo verso la porta, attraversandola come un fantasma. Lei sobbalzò, dato che -pur se consapevole di non vivere più nel suo mondo natio- non si sentiva ancora pronta ad accettare razionalmente certe scene senza un'adeguata preparazione psicologica, e lo fece pure quando Joyd aprì loro la porta, annunciando quella che doveva essere una buona notizia.
    « Signore e Signori, miei fieri compagni, abbiamo un accordo! »
    Dietro di lui c'era l'Oste che aveva visto poco prima sul retro: era grosso, ma dall'aria da sfigato. Non di quelli fastidiosi come quello incontrato nella precedente locanda, però.
    « Il qui presente Signor Otik si impegna a convalidarci la sua tappa del Miglio Dorato se lo aiuteremo ad approntare il locale per la giornata! Certo, la cosa include qualche ora di lavori di corvée, ma... siamo qui in tanti: penso che potremmo cavarcela in poco tempo! Che ne dite? Ve la sentite? »

    In risposta alla proposta, giunse un sonoro sbuffo della donna.
    Era in vacanza, dopotutto: ne aveva abbastanza di lavoro sottopagato.
    « "Qualche ora di lavoro" non pensi che sia un po' troppo, signor Joyd?? »
    Lavoro in cambio di una birra. Un po' poco.
    -Eh.

    « Farò tutto da sola, sono perfettamente in grado di risolvere tutto in pochi minuti. Inizierò dando una pulita a questo porcile. Mi servono solo dei secchi d'acqua e qualche ramazza abbastanza esperta e capace e due o tre di quei panni per pulire che sappiano il fatto loro in materia di pulizie. »
    Alhandra sorrise: nonostante i brontolii, la bambina si offrì come vittima sacrificale. La ringraziò tacitamente di quel martirio e si ripromise di godersi al meglio la birra -che avrebbe consumato grazie a quel lavoro- in onore dei caduti.
    Fare tutto da soli è uno sforzo inutile, Strega. Lascia che gli altri ti aiutino.
    -Parla per te.
    La risposta le uscì naturale, ma per fortuna la pronunciò così rapidamente che in pochi l'avrebbero percepita diversamente da un brusio sommesso.

    Sono abituato a tenere tutto in ordine. Mi occuperò di mettere le cose al loro posto. Sono bravo a farlo, in fondo.
    -Bene, vengo con te.
    Lo disse lentamente, in modo che quello potesse ascoltarla. Ovviamente non si sentiva affatto ispirata da quel discorso, ma la positività dello sconosciuto le suggerì che avrebbe potuto in qualche modo approfittare di lui e del suo buoncuore. Aveva passato la vita a lavorare per poco: quella proposta poteva suonare interessante solo a chi non era abituato a muovere un dito.
    -Su, andiamo.
    Muoversi Silenziosamente
    In termini gdr, altro non è che un anti-auspex. Essendo vissuta per gli ultimi anni come una semplice straniera squattrinata, Alhandra ha imparato a muoversi silenziosamente in modo da poter vivere rubando quà e là senza essere scoperta. Grazie alla sua abilità, affinata in anni in cui la disperazione prendeva il posto di ogni motivazione sensata o meno, ora la donna è in grado di non farsi notare nemmeno dall'osservatore più attento o con i sensi più acuti. Nemmeno percepire le auree può aiutare a trovarla... lei è un'ombra.

    [Assenza di Aura | Maschera dell'Anima | Mente Vuota | Apatia | Assenza di Odore | Furtività = 30pt]

    False Verità
    Quando si vive in territorio ostile, sola contro un numero indefinito di persone non necessariamente buone e ben disposte, come anche non necessariamente più deboli di te, è buona cosa imparare a muoversi nell'ombra, agire di nascosto, far perdere le proprie tracce e, soprattutto, essere una buona oratrice qualora si finisca in carcere e ci si ritrovi a doversi difendere da soli contro una giuria ben pagata. E si sa, quando ci si improvvisa avvocati, saper dire le bugie è una delle abilità di base che bisogna sapere a menadito. In termini gdr, Alhandra è in grado di mentire senza che qualcuno sprovvisto di difese possa scoprirla.

    [Spara-Balle passivo = 5pt]

    Ombra traditrice
    Lavorare come ladri non è la vita che tutti sognano, ed anche praticare i rudimenti della magia nera non è il massimo... ma alla lunga tutto dà i suoi frutti. La grande abilità di Alhandra nel manipolare le ombre le permette di percepire ogni ombra presente in un raggio di 15m da lei, comprese quelle in movimento. Questo le permetterà di percepire tutti i corpi solidi -animati e non- all'interno di una determinata area, purchè vi sia anche solo un lieve bagliore, così da creare ombra.

    [Auspex Ombre = 5pt]
    [/font][/color]
    Little Evil: Birra Scura già all'apparenza più densa e corposa del normale, che a dispetto del suo nome si rivela essere davvero buona, sebbene il gusto marcatamente amaro resti a lungo sul palato con una nota affumicata che ricorda il cacao o il caffé; contrariamente alle lieve letargia causata dalle altre birre, questa sua caratteristica tende a rendere chi la beve persino un poco più vigile del solito, perciò il personaggio che la assume subisce un'impennata sensoriale che gli fa sembrare che il mondo attorno a lui si muova al rallentatore; finché l'alcol resta in circolo, chi la beve riceve un Bonus alla Velocità che tornerà utile nella prossima tappa del Golden Mile.
    Fino ad allora, a tutti gli altri osservatori esterni, il PG sembrerà solamente: esaltato, su di giri, spastico, e pieno di tic... che può esprimersi in un salutare entusiasmo o nel nervosismo iperteso di un accanito consumatore di caffeina.
     
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    Davanti agli occhi del buon vecchio zio Tobia, l'armatura del signor Michael iniziò ad illuminarsi di un rosso acceso quasi come se volesse esplodere. Probabilmente era segno che l'uomo si stava irritando a causa dell'assenza di una risposta da parte dell'oste. Osservando quel rossore aumentare di intensità, Thory iniziò a preoccuparsi per la sua incolumità e perciò fece qualche passo indietro, non voleva di certo essere coinvolto nell'esplosione. Al contrario, fregandosene del possibile pericolo, Doge si avvicinò alla gabbietta contenente la lucertola della bambina e ne osservò il contenuto. Successivamente emise un breve latrato, probabilmente con l'obbiettivo di fare amicizia con il nuovo compagno.
    CITAZIONE
    « ... giusto. Datemi cinque minuti! »

    Vedendo che la situazione si stava scaldando, letteralmente nel caso di Michael, Joyd decise di prendere l'iniziativa ed entrare nel locale. Il come, però, strabiliò Thory. Il belloccio passò attraverso la porta come se non fosse un essere materiale! Era evidentemente che possedeva capacità che il ragazzo ignorava. Tuttavia, osservare il corpo del capogruppo attraversare quella porta fece accendere una lampadina nella mente giovane; Forse poteva riuscirci anche lui sfruttando il NEN, anche se probabilità di successo erano basse, ma provarci non costava niente alla fine. Perciò, provò ad avvicinare lentamente la mano sinistra alla canna del bastone mentre con la destra impugnava il pomello; Man mano che la mano si avvicinava alla canna, dei piccolissimi fulmini iniziarono a percorrere il braccio del giovane, fin quando non arrivo quasi a toccare con la punta del medio il bastone. In quell'istante, come per magia, la punta del del dito si ritrovò dall'altra parte della canna, come se l'avesse attraversato. Tuttavia, Thory non riuscì a mantenere la concentrazione e dovette ritrarre la mano; Si sarebbe dovuto allenare molto per padroneggiare quel potere, ma come inizio era più che soddisfacente.

    Dopo qualche istante ricomparve joyd, accompagnato dall'uomo che aveva chiuso la porta in faccia a tutti.
    CITAZIONE
    « Il qui presente Signor Otik si impegna a convalidarci la sua tappa del Miglio Dorato se lo aiuteremo ad approntare il locale per la giornata! Certo, la cosa include qualche ora di lavori di corvée, ma... siamo qui in tanti: penso che potremmo cavarcela in poco tempo! Che ne dite? Ve la sentite? »

    In quell'istante un gruppo di fatine apparve sull'armatura di Michael, tutte con un costume da roditore e canticchiando un ritornello invitante. Non potendo rifiutare l'invito delle fate, zio Tobia diede un leggero colpetto sul braccio del ragazzo armaturato con la canna del bastone.
    -Coff coff....Ragazzo, permetti a questo povero vecchio di darti una mano in tale compito....coff coff.
    -PulizieWoof. Aggiunse Mr.Doge indossando un vestito da donna delle pulizie.

    Canzone delle fatine:
    Trallala


    Fairy Dragon: Birra Bionda dal colore paglierino, a cui la stagionatura in botti di legno fatato dei boschi di Fanedell conferisce una caratteristica iridescenza arcobaleno, che ammicca sbarazzina dal di là del vetro; il suo sapore è morbido e dolce, e scivola così bene sulla lingua e nella gola da far venire voglia di berne subito un'altra... sebbene sia meglio evitarlo: non è chiaro se il pizzico di magia assorbito dalla cervogia trasmetta a chi la beve la capacità di vedere fate e folletti (solitamente celati ai mortali) o se essa induca semplicemente e banalmente delle vivide Allucinazioni Lisergiche, fatto sta che il PG -da ora in avanti- inizierà a vedere queste piccole creaturine dai colori psichedelici ronzargli intorno, parlare con lui, e invitarlo a seguirle per condurlo da qualche altra parte.
     
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    Festival della birra di Matafleur, Valle di Chediya.
    Presidio Orientale, Endlos.




    “Datemi cinque minuti!”

    Gli darei anche cinque ore, se servisse, ma se le nostre proteste e le nostre argomentazioni non sono servite a nulla come può pensare Joyd di cavarsela con l’oste? Inclino il capo e lo guardo dubbiosa. Forse le birre già bevute gli danno più coraggio e sicurezza nei suoi mezzi di quanta ne avrebbe normalment…

    Joyd attraversa la porta. Sbatto le palpebre per assicurarmi di non essermi immaginata tutto.
    Joyd. Attraverso. La porta. La porta di legno solido. Joyd.
    Aggrotto la fronte, e resto a bocca aperta.
    "Come accidenti ha fatto?!”

    L’unica spiegazione che mi viene in mente è che abbia bevuto una pozione di qualche sorta, in effetti deve esistere un filtro in grado di dare il potere di attraversare le superfici. Un lampo di genio improvviso: Joyd e le persone che erano con lui hanno effettivamente bevuto prima che ci incontrassimo. "Cosa infilano nelle birre del Miglio dorato?”, mi chiedo fra il preoccupato ed il curioso. Oh, ok, decisamente più incuriosita che spaventata. Birra che inebria ed in più conferisce qualche potere strano? La giornata non avrebbe potuto prendere una piega più interessante! Sorrido alla porta, anonima e normale come se nulla fosse accaduto.

    Tutto il gruppo sembra attonito per quanto ha fatto Joyd; il silenzio è così denso che lo si potrebbe tagliare con un coltello. Anche dall’altra parte della porta tutto sembra tacere, magari l’oste s’è spaventato così tanto nel vedere un uomo passare attraverso la porta che è svenuto. "Non essere sciocca, Aine… Se un bestione simile fosse svenuto, avreste già sentito un sonoro tonfo."

    Qualche momento dopo, il capo del nostro gruppetto si affaccia sorridente alla porta insieme allo scortese locandiere.

    “ Signore e Signori, miei fieri compagni, abbiamo un accordo! Il qui presente Signor Otik si impegna a convalidarci la sua tappa del Miglio Dorato se lo aiuteremo ad approntare il locale per la giornata! Certo, la cosa include qualche ora di lavori di corvée, ma... siamo qui in tanti: penso che potremmo cavarcela in poco tempo! Che ne dite? Ve la sentite?”

    Subito si alza un vociare per le nostre diverse risposte. "Qualche ora di lavoro non pensi che sia un po' troppo, signor Joyd?” protesta prontamente la Strega dell’Est, dichiarandosi in grado di rimettere a posto la taverna tutta in un batter d’occhio.

    ”Fare tutto da soli è uno sforzo inutile, Strega. Lascia che gli altri ti aiutino” le fa eco Michael Ironman.

    “Bene, vengo con te” replica Alhandra.

    Anche Zio Tobia ed il suo fido cagnolino si offrono d’aiutare Otik, smorzando il tono delle prime proteste.

    C’è da dire che l’oste si meriterebbe tutt’altro che aiuto, visto il modo becero in cui ci ha trattati soltanto pochi secondi prima, ma dando un’occhiata all’ambiente sembra davvero che nulla sia pronto per accogliere dei clienti. Tutto è in disordine, ed Otik ha uno sguardo che trasuda colpevolezza, al punto da muovermi quasi un moto di compassione nel cuore. Forse l’omone è davvero tutto solo e non ha idea di come poter sistemare – e gestire – un posto del genere in un giorno simile. Ci sono tantissime persone in città, e sono sicura che non appena aprirà i battenti ci saranno molti clienti assetati ed affamati ad entrare, indipendentemente dalla tradizione del Miglio dorato.

    In ogni caso, l’idea delle birre strane mi alletta al punto che un po’ di onesto lavoro non mi pesa affatto. Con un sorriso affabile accetto di buon grado la proposta di Joyd, sinceramente felice che abbia trovato questo accordo con il taverniere.

    “Contate sul mio aiuto! Mi sembra il minimo, per una bella birra. In più, sono felice di dare una mano ad Otik; non voleva lasciarci fuori per scortesia, ma solo perché… beh…” rispondo, indicando la taverna con un broncio leggero disegnato ad arte sulle labbra. Il posto parla meglio di quanto potrei mai fare io. “…non ci aspettava!”
    Ridacchio a quella ovvietà che mi era sfuggita fino ad un attimo prima.

    “Molti si sono già offerti per aiutare a pulire e rimettere a posto la sala per i clienti. Serve per caso una mano a fare altro? Non so, a preparare cibo, a spillare birre?” chiedo, rivolta direttamente verso Otik, con un tono un po’ civettuolo. Tutti lo sanno: non conta tanto il dove, ma conta il come: come li vuole accogliere i clienti? Non serve a niente un posto curato senza buon cibo, e senza birra a fiumi in cui annegarlo. E stare vicina al nettare biondo mi farebbe decisamente più felice che essere altrove. L’idea di poterne scoprire i segreti è così intrigante…

    “Magari il giovane Kyrill può farmi compagnia, e nel mentre parlarmi un po’ del Carnevale di Selowen”, proseguo, rivolgendomi verso il ragazzo timido del Nord con un sorriso disarmante. “Non ho viaggiato molto e non ho visto tanti posti, e sono sicura che il racconto potrebbe far scorrere il lavoro più rapidamente”, concludo, a mo’ di scusante, sottintendendo che la compagnia potrebbe essere anche più interessante dei discorsi in sé.
    Mi guardo poi intorno, per incoraggiare anche i più silenziosi a mettersi in gioco e rimboccarsi le maniche.




    Scheda
    ❀❀❀
    "Pensato" | "Parlato" | Narrato
    ❀❀❀
    Energia: 100%
    ❀❀❀
    Equipaggiamento:
    Anello con incastonate pozioni di difesa condensate | Filtro Ermafrodita
    ❀❀❀
    Abilità Passive:
    Mindfuck-alert | Instant-casting



    Edited by GreyFox - 30/10/2020, 01:36
     
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    ~skekDor "il mezzo-Mistico"~

    xGRHQfO


    Gli animi iniziavano ad accendersi, e lo Skeksis si sentiva in paradiso. Oh, quale giubilo avvertire la risonanza di tutte quelle animelle adirate attorno a lui.
    E cosa sarebbe successo se l'oste avesse negato loro l'ingresso? La violenza era accettata? Del resto, lui ne stava facendo una verbale a loro. Rinfrescarsi la gola con della birra, o con l'anima di quell'omaccione? Il dilemma, per qualche ragione, fece ridacchiare skekDor sotto ai baffi (o, per meglio dire, al becco) persino di più.
    "Ihihihihihihihih..."

    Gli animi erano caldi, ma Joyd stava facendo il possibile per mantenere tutti calmi. Beh, poco male. Una gazzarra, qualche parola di troppo, baruffe... Di certo a skekDor non sarebbe dispiaciuto assistere a tutto questo.

    Ad ogni modo, mugugnò visibilmente stupito nel vedere a un certo punto Joyd attraversare la parete come nulla fosse. Quel tipetto diventava sempre più interessante, c'era da dirlo.

    Ma mai la sua sorpresa fu grande come quando lo vide uscire poco dopo, portando una richiesta bislacca ai presenti.
    A quanto pare, bisognava lavorare per quella birra: "Tch! Che idiozia. Ho ucciso per richieste meno pretenziose..."

    Poi però, vedendo tutti quanti darsi da fare, cambiò idea. Specialmente perché le mansioni più basse erano state fortunatamente prese da altri. E lui avrebbe... spillato le birre, massì!
    Fluttuò così a mezz'aria verso le cucine, senza perder troppo tempo.
    Sperava d'esser solo, ma a quanto pare non era così. Comunque, almeno per il momento, ignorò chiunque altro fosse entrato in cucina, fregandosi le mani all'idea di poter fare il primo assaggio!

    Salute: 100%
    Stato psicologico: 100%
    Energia: 110%
    Classe: PRIMARIE: Elementalista - Avatar - Trickster

    Armamentario:

    - Frammento del Grande Cristallo:
    Si tratta di una minuta porzione, della grandezza d’una mela, del Grande Cristallo originale. Il colore ricorda quello dell’ametista, anche se le tonalità variano considerevolmente a seconda dell’ora del giorno e dello stato mentale di skekDor. Normalmente si trova all’interno del corpo dello Skeksis, il quale lo vomita fuori solo nel caso in cui dovesse bagnarsi nei suoi raggi curativi. E’ un oggetto che può venire utilizzato solo dalle divinità: nelle mani di un qualunque mortale apparirebbe come una semplice pietra preziosa.
    La scheggia del Grande Cristallo erige inoltre naturalmente un velo invisibile tutto attorno al corpo dello Skeksis, la cui robustezza è equiparabile a quella di una corazza pesante. Ogni colpo portato a questa protezione evanescente produce sprazzi d’energia violacea. Qualora la barriera dovesse cedere, le zone di frattura diverranno visibili a occhio nudo e, fino a completa rigenerazione del potere, non sarà possibile innalzarne un’altra

    - Caesti eterei:
    Qualora la situazione lo richieda, skekDor attinge al potere del Grande Cristallo per ricoprire mani e avambracci di vispe zaffate di mana fluorescenti nel verde, che ricordano nella forma dei guanti da combattimento avvolti dalle fiamme. Queste insolite armi hanno la resistenza dell'acciaio e, a ogni colpo portato, lasciano dietro di loro una scia eterea che scompare dopo pochi secondi (La scia è scenica e non ha consistenza). La gittata dei colpi è di circa un metro da ciascun avambraccio di skekDor

    - Specchio della vicinanza:
    Questo piccolo e finemente decorato oggetto delle dimensioni di una palla da tennis sembrerebbe solo un comune specchietto da trucco rinascimentale a un occhio inesperto. In realtà, focalizzando l'attenzione su una creatura in particolare, sarà possibile vederne l'immagine riflessa e comunicare con essa in tempo reale, ovunque si trovi su Endlos. Lo specchio consente un dialogo basato sia sulle parole che sui pensieri, purché entrambe le parti acconsentano a creare il tramite che rende possibile l'incanto

    - Dono di Hans:
    Si tratta di un piccolo teschio di pollo, fra le cui orbite passa una cordicella a mo' di ciondolo. Per chiunque, potrebbe sembrare un semplice monile ornamentale, ma non per skekDor. Si tratta infatti di un regalo molto speciale. Oltre il levigato osso si celano i sogni e le speranze di un animo puro, che ha visto nello Skeksis ben più della grottesca entità che tutti percepiscono. Concentrandosi, skekDor può usare questo piccolo oggetto come una sorta di filo d'Arianna per materializzarsi istantaneamente a Valiinorê, senza dover attingere direttamente ai suoi poteri. Eventuali alleati potranno seguirlo nello spostamento entrando in contatto diretto col suo corpo. Il ciondolo manterrà le sue proprietà fino a che il bimbo Hans continuerà a vivere nel villaggio di Valiinorê (L'uso dell'oggetto è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti)

    - Pietra d’Ombra:
    Una piccola pietra nera cubica, simile ad uno scuro opale. Attivando quest’artefatto è possibile creare una fitta cortina di nebbia scura che si dirige contro un nemico o una specifica zona, limitando così la visuale dei presenti [Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Variabile]

    - Orologio da taschino:
    Si tratta di un comune orologio a carica, legato a una catenella. Gran Mastro Gingillo ne fece dono a skekDor, durante il loro primo incontro. Fa da tramite per la tecnica temporale dello Skeksis

    Oggetti del Mercante:

    Bracciale Destro di Ercole - Ascia del Sangue - Anatema dei Numi - Unguento di Rendalim - Cocoguyan (x3)


    Passive:

    - Semi-immortalità:
    L’organismo di skekDor non è dissimile da quello di un cadavere che cammina. Non ha realmente bisogno di nutrirsi, a eccezione dei raggi assorbiti dalla luce solare rifratta sul frammento di Cristallo nero. In alternativa, può assorbire le anime dei vivi come sostentamento. Può provare dolore, ma mai fatica. Nella sua nuova forma, skekDor può esser ferito gravemente, ma non ucciso. Sopravvivendo a uno scontro mortale, gli basterebbe quindi irradiare la luce riflessa del sole sul Cristallo per poter rimarginare nell’arco della giornata ogni tipo di danno e tornare come nuovo. Eventualmente, potrebbe attingere all'energia delle anime stipate nel suo ventre per rimarginare parte dei danni subiti a seguito di una battaglia (L'uso di quest'ultima abilità è da concordarsi in Off coi player o, eventualmente, coi master coinvolti) [Abilità Passiva – Immortalità + Rigenerazione + Resistenza all’esaurimento delle energie]

    - Signore del Cristallo:
    Il frammento del Grande Cristallo consente allo Skeksis di accedere a una fonte pressoché inesauribile di potere e di evocare i suoi incanti in maniera istantanea. Inoltre, skekDor ha la capacità di accorgersi di essere oggetto di eventuali intrusioni mentali o illusioni avversarie. Infine, la barriera naturalmente prodotta dalla gemma difende il suo padrone anche dalle emozioni indotte dagli avversari più meschini [Abilità Passiva - Aumento della riserva di mana del 10% + Instant Casting + Mindfuck-Alert + Trick Detector + Difesa dalle malie]

    - Percezione dell'anima:
    Ogni essere vivente, organico o artificiale che sia, dispone di un fluido vitale che attraversa ogni atomo del suo corpo e che gli permette di muoversi e pensare. skekDor, concentrandosi, è in grado di espandere le sue sensazioni fino a un'area circolare di 30 metri, individuando esattamente la posizione di ogni creatura presente al suo interno attraverso la percezione della risonanza dell'essenza, tramite quello che definisce "occhio interiore". Le varie essenze trovate figureranno nella sua mente sottoforma di animelle verdi, delle fattezze degli esseri originari, consentendogli così per altro di distinguere anche le singole creature le une dalle altre [Abilità Passiva – Auspex Spiritico]

    - Servitore inosservato:
    Si tratta dello spirito dell'ex-capitano del vascello fantasma Graogramàn. skekDor ne ha divorato l'anima, costringendolo di fatto a diventare il suo servo fino a che ne avrà voglia. In quanto semplice fantasma privo di un'essenza a cui appigliarsi, lo spirito non può esser percepito dai comuni sensi, e non è in grado d'interagire in alcun modo con la materia circostante. La sua voce può inoltre esser percepita solo dallo Skeksis, che lo utilizza per sondare l'ambiente circostante [Abilità Passiva – Auspex Radar]

    - Levitazione:
    Ogni essere vivente possiede un centro di gravità eterico che risponde alla normale gravità presente nel piano su cui esso vive. skekDor ha la facoltà di cambiare di volta in volta il proprio centro di gravità eterico, di modo che interagisca coi vari universi che compenetrano Endlos. Questa capacità gli consente all'effettivo di volare, anche se non nel senso vero e proprio del termine: poiché a subire la "gravità eterica" è il suo spirito anziché il suo corpo, lo Skeksis non produrrà alcun suono durante gli spostamenti, né le sue vesti s'agiteranno sospinte dall'aria. Per chiunque lo osserverà sarà esattamente come vederlo subire una traslazione uniforme da un punto all'altro dell'ambiente. Inoltre, non essendoci limiti imposti dalla forza o dall'attrito con l'aria, in volo skekDor risulterà essere estremamente agile nei movimenti [Abilità Passiva - Volo + Furtività + 50% Agilità]

    - L'eredità di Valiinorê:
    La fine della guerra contro i lich non ha solamente portato sollievo agli abitanti del Presidio Nord. skekDor, infatti, ha avuto modo d'assorbire l'essenza vitale di una mortale che, sfruttando magia e alchimia per sfuggire alla morte, ha ottenuto in effetti un'anima pressoché immortale. L'energia scaturita da essa ha permesso allo Skeksis di rigenerare il suo corpo a un livello tale da poter tornare vivo. Carne marcia e puzzo di morte sono ormai un ricordo per il mezzo-Mistico, che fra il ghiaccio e il gelo delle terre del nord ha scoperto di poter di nuovo produrre calore da sè, e il sangue ha ricominciato a pulsargli nelle vene sin dal primo battito di un cuore che quasi aveva dimenticato la sua funzione. Come conseguenza di ciò, il corpo di skekDor ha anche ripreso parte dello smalto di un tempo. Riflessi migliori, muscoli funzionali, e persino le braccia accessorie che teneva celate al di sotto delle spalline, pressoché atrofizzate, sono tornate a esser robuste e sensibili [Abilità Passiva – 100% Forza + 50% Velocità + 50% Resistenza + Due braccia in più]

    - Zona morta:
    L'ombra che skekDor proietta sul terreno a seguito dell'esposizione a un qualsiasi tipo di illuminazione è ben più di ciò che sembra. All'occorrenza, infatti, essa si tramuta in un passaggio per una dimensione creata dalla divinità. Quando viene aperta, la Zona morta crea sulla superficie del terreno occupata dall'ombra (Le cui dimensioni variano a seconda della volontà dello Skeksis) un mare di Dirac di profondità infinita. Qualunque cosa o oggetto designato si troverà su suddetto piano sprofonderà al suo interno per effetto della gravità. Dato che il portale assorbe solo l'obiettivo scelto dalla divinità, oltre la sua soglia non esiste alcuna atmosfera o spazio di sorta. Carne, vegetali o pietanze intrappolati all'interno resteranno esattamente nello stato in cui erano al momento del trasferimento (rimanendo eventualmente caldi e non subendo gli effetti della decomposizione), ad esempio. skekDor utilizza solitamente la Zona morta per stiparci dentro oggetti che, in altra maniera, gli sarebbe d'impiccio trasportare [Abilità Passiva Gdr-only – Tasca dimensionale]

    - Miraggio della quintessenza cangiante:
    skekDor è in grado di sfruttare le sue capacità di illusionista per far assumere al suo corpo la forma che più gli aggrada. Diversi veli di energia l'avvolgeranno, celando le sue reali forme ai sensi di chiunque non sia in grado di vedere al di là dell'illusione così scaturita. La metamorfosi gli permetterà dunque di assumere le sembianze di un personaggio di cui skekDor abbia chiara l'immagine nella mente, o di una generica razza (purché umanoide) per tutto il tempo che gli sarà necessario, o fino a che l'incanto non sarà annientato. Tuttavia, una simile metamorfosi sarà appunto illusoria: pur venendo percepito alla vista, al tatto, al gusto, all'odore e persino nella voce e nei suoni prodotti dal corpo come una creatura totalmente differente, lo Skeksis continuerà a vantare le proprie abilità e capacità fisiche. Eventuali capi di vestiario, oggetti o armi possedute dal personaggio impersonato saranno percepiti in tutto e per tutto simili all'originale, ma non potranno ovviamente essere utilizzati in Duelli e Quest, in quanto meramente irreali [Abilità Passiva - Metamorfosi Scenica + Abilità Attiva – Supporto; Consumo: Basso; Durata: fino alla fine del Duello\Quest, o fino a che non venga annullata]

    - Potere Passivo di Classe Elementalista:
    L'acqua non intacca il corpo di skekDor in alcun modo. Il mezzo-Mistico potrebbe ad esempio rimanere in un torrente per giorni interi senza risentire di alcuna conseguenza relativa al lungo periodo di tempo trascorso in ammollo. Inoltre, (non respirando affatto già di suo) può restare in apnea quanto desidera [Abilità Passiva – Immunità scenica all'acqua]

    Tecniche utilizzate:


    Riassunto:

     
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    Hic iacet Arthurus, Rex quondam Rex futurus.

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    Subito dopo aver detto quelle parole, Ely iniziò a dubitare subito del suo ragionamento con conseguente rimpianto di aver fatto una nuova pessima figura. Per questo rimase spiazzata quando Loyd la indicò al resto del gruppo... dandole ragione. Fu un breve momento di rivincita, un riscatto per il suo intelletto che veniva sottovalutato da quelle fatine strane apparse all'improvviso.
    Il capogruppo prese, comunque, in mano la situazione prima che alcuni membri della compagnia passassero alle mani, e la Lyvellin fu assai grata al moro per questo: sarebbe stato assai sconveniente per lei trovarsi in una situazione simile. La cavaliera tirò un sospiro di sollievo per poi sgranare gli occhi quando si rese conto che Loyd avesse appena varcato la soglia della taverna attraversando la porta, si diede pure un paio di schiaffetti sulle guance come per accertarsi che non si fosse addormentata all'improvviso.
    «Poi si lamenta di noi fate, pfffff...» Ely si voltò di loro giusto per lanciare una occhiataccia, in realtà avrebbe voluto dirgliene quattro ma il capo della compagnia era uscito di nuovo dalla taverna con un sorriso smagliante: annunciò di aver trovato un accordo con Otik, il locandiere.
    In parole povere, avrebbero dovuto lavoricchiare per lui, e non tutti i compagni della compagnia sembravano entusiasti della cosa... in realtà nemmeno Elysandra, che si ritrovò a provare un pochetto d'ansia da prestazione.
    Riful "la strega dell'est" intervenne per prima, e la sua proposta di sobbarcarsi il lavoro di tutti diede una piccola speranza alla Lyvellin, cioè la speranza di non mostrare agli altri che non aveva praticamente mai fatto nessun servizio domestico in vita sua.
    Proprio zero.
    Speranze che andarono in frantumi quando Michael disse gli altri l'avrebbero aiutata, e quel lievissimo sorriso che aveva la cavaliera si trasformò in uno sguardo che chiedeva pietà.
    «G-già... d'altronde chi è che n-non ha mai fatto le pulizie. Giusto?» balbettò un pochino mentre incoraggiava sè stessa e tentava di convincersi che fosse una cosa facile, anche se le fate non aiutavano di certo, sempre pronte a mettere il dito nella piaga. «Lo... sanno fare tutti. Sì.» si passò una mano fra i biondi capelli mentre tirava su col naso e ignorava quella sottospecie di bruciore che sentiva sulla bocca dello stomaco.
    Avrebbe voluto tanto inventarsi una sorta di scusa per scappare da quella situazione, ma stavano entrando praticamente tutti e andarsene via sarebbe stato peggio che rompere qualche piatto a causa della sua inesperienza nelle pulizia.
    Sospirò rassegnata «Andiamo.»



    Fairy Dragon

    Birra Bionda dal colore paglierino, a cui la stagionatura in botti di legno fatato dei boschi di Fanedell conferisce una caratteristica iridescenza arcobaleno, che ammicca sbarazzina dal di là del vetro; il suo sapore è morbido e dolce, e scivola così bene sulla lingua e nella gola da far venire voglia di berne subito un'altra... sebbene sia meglio evitarlo: non è chiaro se il pizzico di magia assorbito dalla cervogia trasmetta a chi la beve la capacità di vedere fate e folletti (solitamente celati ai mortali) o se essa induca semplicemente e banalmente delle vivide Allucinazioni Lisergiche, fatto sta che il PG -da ora in avanti- inizierà a vedere queste piccole creaturine dai colori psichedelici ronzargli intorno, parlare con lui, e invitarlo a seguirle per condurlo da qualche altra parte.

    Elysandra Lyvellin
    Stato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Brilla
    Energia: 100/100
    Passive:

    Grazia
    Visto il suo fisico e l'addestramento ricevuto, Elysandra ha sviluppato dei movimenti particolarmente veloci, precisi e graziati nonostante l'utilizzo di armature e di scudi, permettendole di essere decisamente agile in combattimento.
    Potenziamento del 50% ad Agilità. [5pt]

    Senso spirituale
    La natura dell'anima di Elysandra gli permette di percepire cose che non appartengono alla realtà fisica, come spiriti e anime.
    Auspex Spiritico [5 pt]


     
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    a bambina non degnò Göstaff nemmeno di uno sguardo. L’uomo rimase per un attimo accovacciato vicino alla gabbia, scrutando il piccolo rettile bicefalo imprigionato al suo interno. Le due teste si azzannavano l’un l’altra, con dentini minuscoli snudati e gnaulando ferocemente. L’uomo, che aveva avuto la tentazione di allungare un dito per solleticare l’animaletto, riconsiderò l’idea e si rialzò in piedi.

    Nel frattempo, le reazioni del gruppo alla chiusura della locanda si stavano facendo sempre più scomposte. Una delle due ragazze a cui Kiryll si era rivolto in cerca di buonsenso non si era neppure sognata di rispondergli, e senza una spiegazione era scattata in un giro di corsa attorno all’edificio. Il cadetto, rimasto a bocca aperta, era talmente basito che non riuscì a prestare davvero ascolto alla risposta dell’altra delle due; e quando si rese conto che quella gli aveva parlato, e stava per chiederle cortesemente di ripetere, la fanciulla in armatura si era già allontanata in direzione di Joyd.
    Pareva che lo scompiglio sollevato nella compagnia si stesse tutto catalizzando attorno alla figura del giovane dalla coda di cavallo. Gli si erano raccolti attorno, e gli rivolgevano ciascuno la propria domanda, o proposta, o lamentela. La ragazza dai capelli corti, riapparendo di corsa dietro l’angolo della locanda, gli si appese alla manica e prese a squittirgli nell’orecchio. Così, a Kiryll parve quasi naturale quando quello, detta qualche parola che si perse nella confusione delle altre, fece un paio di passi e scomparve nel legno massiccio della porta.
    Era quello che ci voleva per riportare il silenzio.
    Una decina di sguardi stupiti e increduli si incrociarono all’ombra dell’insegna degli “Ospiti improvvisi”. Per un attimo, la scena rimase sospesa nell’immobilità, con le fiamme emananti da Michael che guizzavano piano e il draghetto nella sua gabbia che continuava a squittire...
    Com’era naturale, la prima a cedere alla curiosità fu la bambina, Riful: si appese alla maniglia, provando ad aprire, ma inutilmente. Gli altri non si mossero, aspettando uno scoppio di voci che non veniva.
    « Formidable… » esclamò piano Göstaff, giungendo le mani e portandosele al mento.
    Infine, la porta della locanda si schiuse di nuovo. Oltre di essa apparve, naturalmente, Joyd, e l’espressione sul suo viso era inequivocabile: trionfo. Solo in quel momento Kyrill si accorse di aver trattenuto il fiato da quando l’autore dei volantini aveva attraversato il battente. Questa storia del Miglio Dorato lo aveva già coinvolto.
    « Signore e Signori, miei fieri compagni, abbiamo un accordo! »
    Nonostante lo avesse appena visto passare attraverso del solido legno, la caratteristica di Joyd che più riempiva Kiryll di meraviglia e ammirazione era l’aura di apparentemente irresistibile giovialità da cui questi sembrava circondato. In una manciata di minuti era riuscito chissà come a convincere il locandiere ad aprire loro la porta che gli aveva appena sbattuto in faccia tanto rudemente!
    « Il qui presente Signor Otik – continuò allegramente, riferendosi evidentemente all’omone biondo che faceva capolino dietro di lui – si impegna a convalidarci la sua tappa del Miglio Dorato se lo aiuteremo ad approntare il locale per la giornata! Certo, la cosa include qualche ora di lavori di corvée, ma... siamo qui in tanti: penso che potremmo cavarcela in poco tempo! Che ne dite? Ve la sentite? »

    Gli sguardi di cadetto e precettore corsero subito a cercasi.
    Lavorare nelle locande stava diventando ormai per loro una sconfortante abitudine. Persino ora che erano riusciti a mettere qualche soldo da parte, e che si sarebbero potuti permettere di pagare le birre del Miglio Dorato, le cose andavano in modo che avrebbero comunque dovuto rimboccarsi le maniche per l’oste.
    I due si scambiarono un’occhiata di rassegnazione, stringendosi nelle spalle. Se non altro, ormai avevano una certa familiarità col mestiere. Ma che vergogna, se chiunque a Najaza avesse saputo che la maggior parte del tempo del suo Grand Tour era stato impiegato ad asciugare boccali e a spazzare pavimenti…
    La compagnia tumultuò in risposta alle parole di Joyd. Le prime reazioni furono, naturalmente, di rigetto: « "Qualche ora di lavoro" non pensi che sia un po' troppo, signor Joyd?? » petulò la padroncina del piccolo drago, e le facce di una buona metà del gruppo sembrarono esprimere più o meno la stessa opinione. Alcuni furono ancora più chiari nel loro dissenso: « Tch! Che idiozia. Ho ucciso per richieste meno pretenziose » gracchiò il non-umano, facendo sì che Kiryll lo guardasse con ancor più nervosismo.
    Poi però, forse per effetto del prodigioso sguardo mielato di Joyd, che dall’uscio degli “Ospiti improvvisi” continuava a osservarli muto e gioviale, come un adulto davanti alla sua classe di bambini, si alzarono alcune prime voci concilianti, che ben presto mutarono lo spirito generale della compagnia. Persino le fiamme che emanavano da Michael si quietarono e scomparvero, come una manica a vento che si affloscia al calmarsi del vento.
    In breve, tutti avevano accettato la proposta.
    « Contate sul mio aiuto! Mi sembra il minimo, per una bella birra. In più, sono felice di dare una mano ad Otik; non voleva lasciarci fuori per scortesia, ma solo perché… beh… non ci aspettava! »
    Fatto da chiunque altro, quel gioco di parole avrebbe provocato sul viso di Kiryll una contrazione di imbarazzo, eppure in quel caso, per qualche ragione, gli parve davvero sagace e simpatico. Senza rendersene ben conto, rimase ad ascoltare Aine (che a quanto pareva non mancava di loquacità) sorridendo interessato.
    « Molti si sono già offerti per aiutare a pulire e rimettere a posto la sala per i clienti. Serve per caso una mano a fare altro? Non so, a preparare cibo, a spillare birre? Magari il giovane Kyrill può farmi compagnia – il sorriso di Kiryll si trasformò nella smorfia di qualcuno appena colto da una fitta di colica – e nel mentre parlarmi un po’ del Carnevale di Selowen. Non ho viaggiato molto e non ho visto tanti posti, e sono sicura che il racconto potrebbe far scorrere il lavoro più rapidamente. »
    La ragazza aveva parlato guardandolo e sorridendogli. Gli si strinse la gola, di nuovo le dita corsero inconsciamente alla spada. Con uno sforzo eroico, il cadetto si impose un contegno:
    « Molto volentieri – rispose, con il tono più casuale che gli riusciva – a meno che non ci sia bisogno di me per qualche altra mansione... »
    Perché, perché? Lo stomaco gli schizzò al cervello. Si morse le labbra… Lo aveva detto solo per simulare indifferenza, e ora gli sarebbe stato proprio bene se l’oste lo avesse davvero messo a fare qualcos’altro. Ma che gusto ci trovava a complicare le cose? E poi, che bisogno c’era di simulare indifferenza? Era una situazione perfettamente normale: lui prima aveva accennato al Carnevale, un evento indiscutibilmente interessante, ed era perfettamente naturale che la ragazza gli proponesse di parlargliene mentre lavoravano. Non c’era nessuna ragione di agitarsi. Era proprio un provinciale. Provò a recuperare: « Anche se… beh… in realtà… sì, potendo scegliere, il lavoro in cucina è sicuramente quello che preferisco. » e provò a sorridere con nonchalance all’enigmatico Otik, sempre nascosto dietro le spalle di Joyd.

    « E così vuoi fare tutto da sola, eh? »
    La vocazione pedagogica del buon Göstaff si stava prepotentemente risvegliando in lui, avendo attorno quella bambina con la mantellina rossa che usava espressioni come "sono perfettamente in grado" e "una pulita a questo porcile".
    Accompagnare il suo pupillo nel Grand Tour era certamente eccitante, ma il nobiluomo ricordava di essersi sentito davvero pienamente realizzato solo quando insegnava su una lavagna ad un piccolo Kiryll le lettere dell’alfabeto… Tuttavia, la “strega dell’Est” lo ripagava con la più assoluta indifferenza. Poco male, le avrebbe insegnato la maniera più elegante di spazzare un pavimento, che lo volesse o meno.
    « G-già... d'altronde chi è che n-non ha mai fatto le pulizie. Giusto? »
    L’attenzione di Göstaff fu richiamata sulla ragazza bionda in armatura. Lo sguardo esperto del precettore riconobbe al volo il travaglio interiore della fanciulla, che balbettava fra sé, con l’intento palese di farsi coraggio, lo sguardo fisso in un punto a mezz’aria fra sé e il suolo. Se ne stava piantata lì, mentre gli altri iniziavano già ad affluire all’interno dell’osteria. « Lo... sanno fare tutti. Sì. »
    Aveva persino tirato su col naso! Adorabile.
    « Mademoiselle… – il maturo ma ancora affascinante nobiluomo si fece incontro alla giovane con il suo sorriso più smagliante, qualcosa a metà fra il paternalistico, il seducente e il rassicurante – Quando Natura ha diviso gli uomini in bellatores e laboratores non aveva certo previsto che ai primi toccassero anche i compiti dei secondi. Ma questo nostro pazzo mondo è in preda alla follia, non vi sembra? È naturale che gente come noi si trovi in imbarazzo, dovendo cambiare la spada con la ramazza… – Curioso, evidentemente il gentiluomo includeva se stesso nella prima categoria – Che ne dite, vogliamo farci coraggio a vicenda nella lotta a Sudiciume? »
    E così dicendo, la invitò a precederlo all’interno della locanda.
    « Avreste dovuto vedere Kiryll la prima volta che ha preso in mano una scopa: non faceva altro che sollevare la polvere e spostarla da un lato all’altro della stanza… »
    La risata giuliva del precettore sovrastò il parlottio della compagnia, e Kiryll, nel pieno del suo tentativo di rispondere con dignità alla proposta di Aine, gli scoccò un’occhiata avvelenata.
    CITAZIONE
    « Parlato di Kiryll » « Parlato di Göstaff »

    Stato fisico di Kiryll: Nella norma
    Stato mentale di Kiryll: Nervoso
    Energia: 100%

    Poteri passivi:
    - //
    Abilità attive:
    - //

    Stato fisico di Göstaff: Nella norma
    Stato mentale di Göstaff: A suo agio

     
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    La Formazione delle Brigate

    « "Qualche ora di lavoro" non pensi che sia un po' troppo, signor Joyd?? »
    "Tch! Che idiozia. Ho ucciso per richieste meno pretenziose..."
    Lavoro in cambio di una birra. Un po' poco.
    -Eh.

    Nonostante la soluzione trovata dal Leader, e la sua attitudine positiva ed incoraggiante alla faccenda, una buona metà della Compagnia non pare troppo contenta di quella piega degli eventi, e -sospirando con pazienza, e passandosi una mano tra i folti ricci neri- Joyd si prende un momento per chiedersi cosa si aspettassero i suoi baldi compari da una serie di sfide.

    Il Miglio Dorato non è solo una città piena di gente alticcia che allenta i suoi freni inibitori, o dell'ottima birra dagli effetti spassosi: il Miglio Dorato è la Gioia della Conquista, la voglia di mettersi alla prova, un'occasione per socializzare con un gruppo di persone diversissime da te, ma con in comune lo stesso obiettivo di passare qualche ora in maniera inaspettata...

    “Contate sul mio aiuto! Mi sembra il minimo, per una bella birra."

    Fortuna che ci pensa la bellezza gotica e la gentilezza della bella Alchimista dai capelli corvini a rincuorarlo! E subito il Moro le rivolge lo sguardo dorato ed un sorriso bianchissimo e soddisfatto, puntando l'indice nella sua direzione.

    « Questo è lo spirito giusto! »

    “In più, sono felice di dare una mano ad Otik; non voleva lasciarci fuori per scortesia, ma solo perché… beh… non ci aspettava!”

    Forse convinti dall'entusiasmo nelle parole di Aine, forse semplicemente rassegnandosi alla realtà della questione, anche i reticenti scendono a più miti consigli... a cominciare dalla Streghetta, che -impaziente come solo a quell'età si può essere- sciorina subito la propria dichiarazione di rivalsa.

    « Farò tutto da sola, sono perfettamente in grado di risolvere tutto in pochi minuti. Inizierò dando una pulita a questo porcile. »
    asserisce la piccola, mettendo nuovamente mano al suo Libro
    « Mi servono solo dei secchi d'acqua e qualche ramazza abbastanza esperta e capace e due o tre di quei panni per pulire che sappiano il fatto loro in materia di pulizie. »

    « E così vuoi fare tutto da sola, eh? »
    le fa eco l'attempato Precettore di Najaza

    Fare tutto da soli è uno sforzo inutile, Strega.
    la riprende bonariamente IronMan, con un sorriso
    Lascia che gli altri ti aiutino.

    -Parla per te.

    La Punk lo lapida istantaneamente, ma le sue parole si affastellano in un unico mormorio dal suono indistinto, e intanto che il cagnolino Doge annusa la gabbietta contenente il piccolo Abbadon, la discussione procede.

    Sono abituato a tenere tutto in ordine.
    assicura l'uomo in armatura, battendosi un pugno sul pettorale metallico
    Mi occuperò di mettere le cose al loro posto. Sono bravo a farlo, in fondo.

    -Bene, vengo con te. Su, andiamo.

    -Coff coff....Ragazzo, permetti a questo povero vecchio di darti una mano in tale compito....coff coff. -PulizieWoof.

    “Molti si sono già offerti per aiutare a pulire e rimettere a posto la sala per i clienti. Serve per caso una mano a fare altro? Non so, a preparare cibo, a spillare birre?”

    L'atteggiamento un po' civettuolo della fanciulla sembra far irriggidire l'omone, che sposta nervosamente il peso del corpo possente da un piede all'altro, intrecciando le mani dietro la schiena e facendo vibrare i baffoni biondi, mentre torce un poco le labbra, alla ricerca di qualcosa da rispondere.

    « Beh... Ecco... Si... Immagino che... qualcosa... qualcosa da fare... ci sia... »

    “Magari il giovane Kyrill può farmi compagnia, e nel mentre parlarmi un po’ del Carnevale di Selowen...”
    prosegue la fanciulla, rivolgendo innocentemente gli occhi all'interpellato
    “Non ho viaggiato molto e non ho visto tanti posti, e sono sicura che il racconto potrebbe far scorrere il lavoro più rapidamente.”

    « Molto volentieri, a meno che non ci sia bisogno di me per qualche altra mansione... »
    risponde il Rampollo del Nord, cercando di mantenere la calma e il savoire-faire
    « Anche se… beh… in realtà… sì, potendo scegliere, il lavoro in cucina è sicuramente quello che preferisco. »

    Otik non muove obiezioni alla richiesta di Aine né alla replica di Kyrill, e lo sguardo della ragazza scivola sugli altri suoi nuovi compagni di scorribanda, in un muto incoraggiamento a mettersi in gioco... ed è con un qual certo impacciato disagio che la biondissima Elysandra decide di farsi avanti con un sospiro vagamente afflitto e rassegnato.

    «G-già... d'altronde chi è che n-non ha mai fatto le pulizie. Giusto? Lo... sanno fare tutti. Sì. Andiamo.»

    Mademoiselle… Quando Natura ha diviso gli uomini in bellatores e laboratores non aveva certo previsto che ai primi toccassero anche i compiti dei secondi. Ma questo nostro pazzo mondo è in preda alla follia, non vi sembra? È naturale che gente come noi si trovi in imbarazzo, dovendo cambiare la spada con la ramazza… Che ne dite, vogliamo farci coraggio a vicenda nella lotta a Sudiciume? »

    In una svolta in parte inaspettata, a consolare la bionda Nobildonna nel suo buio momento di scoramento sono le parole dell'affabile e un po' attempato Nobiluomo che accompagna il giovanotto dai rasi capelli scuri che -camminando proprio davanti a loro- si affianca all'Alchimista nel varcare la soglia della locanda... naturalmente scoccando un'occhiata caustica al Precettore quando questi parla troppo, snocciolando aneddoti poco lusinghieri sul suo conto.

    In ogni caso, varcate finalmente la soglia dell'Ospiti Improvvisi, e ciò che vi accoglie dall'altra parte dei battenti è un ampio ambiente, piuttosto spoglio, e anche un po' tetro...

    jpg

    La grande Sala Comune ha decisamente bisogno di una sistemata: c'è da rimuovere uno strato di polvere da piatti e scudi appesi ad abbellire le pareti (di cui spesso non si capisce la differenza) e dalle mensole, ingombre di libri e suppellettili... c'è da pulire le superfici di panche e sedie, e quelle dei tavoli, su cui si intravedono in controluce le impronte dei boccali sul nudo legno, o le macchie di cibo incrostato... c'è da spazzare per terra e lavare il pavimento... da riaprire le finestre per fare entrare aria fresca, rimuovendo le assi e lucidando i vetri... pulire i caminetti e riaccendere il fuoco...

    E tutto questo ricade sulle spalle della Squadra di Pulizie:
    la piccola Riful, la titubante Elysandra, e il buon Göstaff.

    Proseguendo verso il retro del Bancone, un breve andito fa da bivio tra le Cucine ed un'altra porta di servizio, che conduce al Magazzino-Ripostiglio: una stanza spaziosa, con una vasca/lavatoio, una pompa dell'acqua, comò di cassetti pieni di tovaglie e tovaglioli, armadietti con scope, pezze, scopettoni, secchi, spugne, detergenti, detersivi e tutto l'occorrente ai lavori domestici... ma c'è soprattutto una porticina e una finestra affacciate sul cortile del retro, dove diversi solidi pali di legno tengono tesi i fili per il bucato.

    In questo camerone, pur dovendo tollerare le intrusioni della Squadra di Pulizie -che sempre in loco troverà tutte le attrezzature-, il Team Allestimenti avrà il suo campo-base; qui, la Punk Alhandra, il giovane nonnino Thory Tobia e l corazzato Michael dovranno occuparsi dei loro compiti.

    Naturalmente, c'è da lavare la biancheria da tavola, stendere il bucato nel giardinetto e magari trovare un modo per asciugarlo in fretta, imbandire tavoli per accogliere i clienti, lavare e lucidare boccali, posate e stoviglie con cui apparecchiare i coperti... ma ci sono anche i due camini della Sala Comune da rifornire di legna -ceppi e accetta sono nel Cortile-, e bisognerebbe fare qualcosa anche per quelle finestre: trovare delle tendine -magari dal comò del Magazzino- da sistemarvi sarebbe il minimo. E magari anche qualche piantina fiorita con cui ornare i davanzali potrebbe essere una buona idea!

    Quando l'ultimo trio segue Otik nelle Cucine, si trova davanti all'unico ambiente effettivamente in attività della struttura: le luci sfavillano, l'acqua scorre in un lavabo, alcuni ingredienti sono sparsi in giro, e un cinghiale particolarmente grosso -e ormai quasi pronto- ruota lentamente su un girarrosto... ma la Brigata di Cucina si accorge subito che neppure qui il lavoro manca di certo, e Aine, Kyrill e skekDor dovranno davvero rimboccarsi le maniche.

    C'è un catino pieno di cipolle da affettare senza inondare la stanza di lacrime, un paio di sacchi di patate e carote da pelare, cassetti di madie piene di impasto da modellare in pane da infornare, pagnotte ormai cotte da affettare e disporre nei cestini, pollame vario da spennare, verdure da mondare, e poi ci sono le spezie di Otik da raccogliere dalle siepi nel suo Cortile... Insomma: meglio darsi da fare.

    « Come da accordi, mentre voi lavorate, io terrò ad Otik un corso accelerato. »
    annuncia Joyd, mentre l'omone accanto a lui annuisce timidamente
    « ...tuttavia, se doveste avere bisogno d'aiuto di qualsiasi tipo -materiale, un consiglio, o supporto morale- non fatevi problemi ad interpellarmi. »

    E così dicendo, il vostro Leader e l'Oste spariscono dietro una porta a legno situata tra il Magazzino e le Cucine... mentre a voi non resta che mettervi al lavoro. Forse...


    Quest-Master Point

    Ormai i ritardi alla risposta stanno diventando la nuova prassi: mi scuso infinitamente Y_Y In ogni modo, non intendo comunque lasciare la quest a metà, quindi cerchiamo di arrivare alla fine senza perdere il mood :flwr:

    Le "regole" di questo giochino sono abbastanza semplici: ogni Brigata ha delle Task da completare.
    Ciascun gruppo è libero di organizzarsi la ripartizione del lavoro come preferisce.

    In un turno, un PG può svolgere una sola Task alla volta, ma può sbrigarne due avvalendosi dell'utilizzo di tecniche, purché si rivelino adatte allo scopo; chi ha bevuto la Birra LittleEvil, trovandosi velocizzato, può completare tre task in un turno - arrivando a quattro avvalendosi delle tecniche.
    Era previsto un altro vantaggio di natura diversa per chi avesse scelto la Birra Devilìs Kiss, ma visto che non ci sono in gara giocatori corrispondenti al profilo, non ne faccio menzione :sisi:

    Le varie Task sono inserite nel narrato del post, ma segue un riepilogo schematico :teach:

    Squadra di Pulizie - Riful| Elysandra | Göstaff
    Spolverare mensole & pareti | Pulire tavoli, panche & sedie | Spazzare il pavimento | Lavare il pavimento | Liberare le finestre | Pulire i camini | Accendere il fuoco

    Team Allestimenti e Bucato - Alhandra | Thory | Michael
    Lavare tovaglie, tovaglioli & tende | Stendere il bucato & asciugarlo | Pulire piatti, posate & bicchieri | Apparecchiare i coperti | Appendere le Tende | Spaccare la legna | Decorare i davanzali

    Brigata di Cucina - Aine | Kyrill | skekDor
    Pelare tuberi & cipolle | Cucinare le verdure | Spennare i polli | Impastare il Pane | Affettare la carne | Raccogliere le Spezie


    Ovviamente, lo svolgimento delle Task richiede un minimo di logica consequenziale: per esempio, non si può prima lavare il pavimento e dopo spazzarlo, così come ha poco senso apparecchiare prima e pulire bicchieri e posate dopo... quindi mettevi d'accordo sull'ordine cronologico con cui svolgere i vostri compiti. Attenzione - l'ordine pattuito non deve rispecchiare l'ordine di posting - basta fare menzione nel vostro post che il compagno sta facendo quell'altra cosa prima. Infine, non è proibito aiutare gli altri gruppi nelle loro task. :geez:

    La prossima scadenza è fissata per il 23 dicembre, compreso. :win:
    Se dovessero servire giorni di proroga, è sufficiente chiedere nel bando in Bacheca. :yuppi:

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Ok, tutto era stato deciso. Thory, alhandra e Michael si sarebbero occupati di fare il bucato e di allestire, mentre gli altri i compiti restanti. Il ragazzo non aveva mai svolto alcun compito di pulizia, cucina o allestimento fino ad ora ma non sembrava affatto intimorito dalla cosa. Anzi, non vedeva l'ora di cominciare.
    Entrati finalmente nel locale il giovane si ritrovò in un posto dove se ci fosse entrato una sera qualsiasi per mangiare un boccone, se ne sarebbe andato a stomaco vuoto ed in fretta. Era un posto senza anima e che intimoriva chi ci entrava, sembrava quasi come se fosse stato infestato da qualche spirito. Thory non invidiava affatto chi avrebbe dovuto compiere l'impresa di pulire quella stanza e probabilmente aveva fatto la scelta giusta nel prendersi il bucato e l'allestimento. Dopo aver ammirato tale splendore, il ragazzo si diresse subito verso il bancone, messo male anche quello, per poi entrare nel ripostiglio li vicino. La stanza era piuttosto grande: con un lavatoio al centro al cui interno finiva il tubo dell'acqua, ancora gocciolante, usato per riempirla, dei comò con cassetti pieni di roba da e per lavare ed una finestrella che si affacciava ai fili del bucato. Un posto che sicuramente non ispirava la voglia di lavorare. Ma per fortuna Thory possedeva un requisito essenziale per svolgere tale compito, ovvero la fantasia! Aiutato anche dalle allucinazioni audio-visive causate dalla FairyDragon.
    Poco dopo essere entrato ed aver chiuso la porta alle sue spalle, nella mente del giovane partì un motivetto che lo riempì di energia e voglia di lavorare. Aprì il rubinetto dell'acqua eee.....

    Mama, just killed a man

    Il ritmo nel sangue si attivò e il ragazzo passo dal camminare al piroettare a destra e sinistra verso i cassettoni.

    Mama, life had just begun

    Con delle potenti giravolte estrasse i cassetti delle tovaglie e dei tovaglioli, buttandoli all'interno della vasca!

    Mama, ooo

    Poi con un salto all'indietro passo a quelli delle tende dove al disopra si trovava il compagno canide, buttando tutto in aria! Poteva sembrare un errore o un caso ma in verità era tutto calcolato.

    Scaramouch, scaramouch will you do the fandango

    Mentre Doge era per aria, attorno al suo pelo iniziò a crearsi una strana aura verdognola!

    Gallileo Figaro - magnifico

    Sfruttando l'energia della spirale e la spinta della gravità il canide iniziò a vorticare su se stesso come se fosse una trivella, rilasciando nell'aria un alone del medesimo colore dell'energia!

    Never let me go - ooo

    Quella trivella piombo nella vasca ripiena di acqua, panni e cassetti, creando un mulinello d'acqua che trascinava ogni panno nel suo moto!

    Oh mama mia, mama mia, mama mia let me go

    Con una sincronia perfetta, il giovane mise qualche centilitro di detersivo nella vasca nello stesso istante dell'immersione del compagno canide.

    For me

    Passarono alcuni minuti ed i panni erano tutti lavati e pronti per essere stesi ad asciugare.

    Ooh yeah, ooh yeah

    Con il naso leggermente affumicato, Doge si apprestò a stendere il bucato fatto, mordendo leggermente ognuno dei panni e lanciandoli sullo stendino!

    Nothing really matters

    E come ultimo sforzo per il caro zio Tobia, egli corse ad appendere tutte le tende, le quali erano ancora "leggermente bagnate".

    Nothing really matters - nothing really matters to me

    Intanto che Mr.Doge finiva di aggiustare i panni sullo stendino.

    Anyway the wind blows...



    Energia:90%
    Status Fisico: Ottimale.
    Status Psicologico: Ha delle fottute allucinazioni audio-visive.

    Armi: Bastone da cerimonia.

    Supporter: Mr.Doge.

    Passive:
    Olfatto da cane.


    Essendo un cane Mr.Doge ha un olfatto molto sviluppato che lo rende capace di trovare chiunque seguendone solo l'odore, inoltre gli permette di sapere quanti individui ha intorno a se nel raggio di 10 metri.
    Abilita tuttavia annullata se nei dintorni sono presenti dei bei prosciutti succulenti, dato che il cane si fionderà sulla carne più veloce di un ghepardo.

    Cappello da detective.


    Indossare un cappello rende Mr.Doge molto perspicace e intelligente, al pari dei migliori detective in circolazione, tanto da essere capace di captare qualsiasi trappola o pericolo intorno a se.
    Intelligenza che probabilmente supera di gran lunga quella del padrone.

    [Auspex: olfatto + Auspex: pericoli]

    Faccia d'angelo.


    Thory con il suo dolce visino, i suoi due enormi occhi blu e l'ottima parlantina, riesce ad incantare chiunque parli con lui, ciò gli permette di sparare qualsiasi balla ed essere creduto.
    Riuscirebbe a far credere perfino alla suocera dal cuore di pietra, se ne avesse una, che cadendo da un burrone si rimbalzerebbe fino ad arrivare in cielo totalmente illesi.

    Nascondino.


    Fin da piccoli Thory ha sempre giocato a nascondino con Mr.Doge e per evitare di farsi trovare ogni volta dal cane ha sviluppato l'abilità di non emettere alcun rumore, abilità che lo rende un'ottima spia o ladro.
    Del tutto inutile contro il proprio cane che continua tranquillamente a vincere ogni partita.

    Attive:-TengenToppaGigaDrillBreakerWoof.
    Caricatosi di Spiral Energy Mr.Doge si lancia contro l'avversario, iniziando a roteare a gran velocità su se stesso facendo fuoriuscire un'energia verdognola. L'enorme forza generata dallo scatto e dalla rotazione, simile a quella di una potente trivella, viene indirizzata tutta nel punto di impatto con il nemico.
    Consumo: Medio

    Birra:
    Fairy Dragon: Birra Bionda dal colore paglierino, a cui la stagionatura in botti di legno fatato dei boschi di Fanedell conferisce una caratteristica iridescenza arcobaleno, che ammicca sbarazzina dal di là del vetro; il suo sapore è morbido e dolce, e scivola così bene sulla lingua e nella gola da far venire voglia di berne subito un'altra... sebbene sia meglio evitarlo: non è chiaro se il pizzico di magia assorbito dalla cervogia trasmetta a chi la beve la capacità di vedere fate e folletti (solitamente celati ai mortali) o se essa induca semplicemente e banalmente delle vivide Allucinazioni Lisergiche, fatto sta che il PG -da ora in avanti- inizierà a vedere queste piccole creaturine dai colori psichedelici ronzargli intorno, parlare con lui, e invitarlo a seguirle per condurlo da qualche altra parte.


    Edited by MrMush - 14/12/2020, 21:03
     
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    L'allegra combriccola mise dunque piede oltre la soglia del locale con fare ben poco trepidante, e anche, nella maggior parte dei casi, una dose non indifferente di scetticismo riguardo al lavoro "forzato". Michael non era da meno, ma la vita da militare gli aveva ormai fatto capire tanto tempo fa che sperare in qualcosa di gratuito senza condizioni era impossibile. Vennero dunque divisi in tre sottogruppi: chi si sarebbe occupato della cucina, chi di mettere a posto e chi di pulire. Michael fu affiancato dalla ragazza irriverente dai capelli mori e dal finto vecchio.

    Proprio quest'ultimo, contro ogni più rosea aspettativa dell'Incarnazione del Fuoco, fu il primo ad agire, insieme al suo piccolo aiutante. Entrambi si rivelarono molto meglio delle aspettative, a tutti gli effetti. Tralasciando il motivetto cantato da bianchi capelli, molto particolare sicuramente, il metodo di lavaggio di squadra che i due mostrarono fu di una particolare maestria. Aveva visto i soldati del regno dell'Acqua gestire le loro pulizie in modi molto simili, a pensarci bene. Prendendo le vettovaglie da ogni cassetto utile, presto la vasca si riempì di esse. Il piccolo animale cominciò dunque a esibire uan strana specie di energia verde, prima di iniziare a vorticare a velocità impressionante su sè stesso. La vista era spettacolare, se non forse un po' sopra le righe. Ma i panni, con questa tecnica, vennero lavati praticamente alla perfezione. Appena tutto il processo fu finito, tutto venne steso pronto per essere asciugato, al che Michael fece un cenno col capo verso di loro.

    A questo ci penso io.

    Con un gesto della mano destra, piccole fiammelle che gli danzavano sulle punte delle dita si posarono a terra, divampando rapidamente senza danneggiare l'ambiente circostante e andando a formare una figura umanoide. Una figura di fiamme, su cui si poteva distinguere a malapena la sagoma di un'armatura leggera e due armi impugnate, era adesso inginocchiata di fronte a Michael, testa bassa. Con la stessa mano con cui l'aveva richiamata le fece cenno di alzarsi.

    Concentra il calore delle fiamme nella parte superiore così da non bruciare il giardino, e rimani a giusta distanza dal tessuto steso per asciugarlo rapidamente ma non bruciarlo. Potrai andare appena finito.

    Aveva chiamato uno dei soldati della sua legione personale per eseguire quel compito. Forse sarebbe potuto sembrare come un gesto arrogante, ma Michael impartiva disciplina rigida anche sull'ordine, e più volte aveva punito i soldati per equipaggiamenti malmessi. Era chiaro ad ognuno di loro che ogni ordine del Generale era da seguire alla lettera. Si affacciò quindi in direzione della legna da ardere, evidentemente ancora da spaccare. A passo deciso, Michael prese senza fare storie un ceppo dopo l'altro e cominciò a dividerli. Non ce n'era bisogno, nel suo mondo, ma aveva visto fare questa cosa già più volte da quando era su Endlos. A quanto pare, le fiamme magiche non erano facili da reperire, lì. L'addestramento del ragazzo era in ogni caso ciò che c'era di più adatto piuttosto che lasciar fare questo genere di cose ai due che sembravano decisamente più mingherlini rispetto a lui. Era dopo aver finito di spaccare la legna e dargli una veloce riordinata in una catasta che si rivolse alla donna che ancora non si era mossa.

    Se ci aiuti finiamo prima, e prima finiamo, prima beviamo tutti. Tu, io, Joyd...

    Le sorrise, prima di tornare a cercare qualcosa da fare.

    Narrato - Parlato - Parlato Altrui - Pensato
    Dati Tecnici - Scheda

    Note: ///
    Stato Fisico: Illeso
    Stato Mentale: Tranquillo
    Energia: 90%

    Equipaggiamento:
    Prometheus' Armor [Armatura Completa; Resistenza Migliorata]
    Sword of Ra [Flamberga; 1,70m]

    Tecniche Utilizzate: Destruction Chapter: Schorching Swordwoman
    L'Avatar del Fuoco usa le fiamme per evocare un membro dell'elitè del suo esercito di fuoco. Questo costrutto di fiamme assumerà le sembianze di una donna in armatura leggera con in mano due spade corte. [Offensiva Media Energetica; Lunga; Singola]

    Abilità:Fire's Descendant [Power Up +50% Vel; Immortalità]
     
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39 replies since 1/9/2020, 16:04   976 views
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